#già ora ci penso poco e ne parlo meno
Explore tagged Tumblr posts
Text
"Umano, vedo che stai piangendo perché è arrivato il mio momento. Non piangere, per favore, ti voglio spiegare alcune cose.
Tu sei triste perché me ne sono andato, ma io invece sono felice perché ti ho conosciuto.
Quanti come me ogni giorno muoiono senza aver conosciuto qualcuno di speciale?
Gli animali a volte passano così tanto tempo da soli, senza mai conoscere qualcuno. Conosciamo il freddo, la sete, il pericolo e la fame; dobbiamo preoccuparci di trovare qualcosa da mangiare e pensare a dove proteggerci la notte.
Vediamo volti tutti i giorni che passano senza mai guardarci, e a volte è meglio che non ci vedano.
A volte abbiamo la grande fortuna che tra le tante persone passa un angelo e ci raccoglie; a volte gli angeli vengono in gruppo, a volte ci sono altri angeli lontani che inviano tanti aiuti per noi. E questo cambia tutto. Se necessario ci portano da un altro tipo di angelo che ci cura.
Ci scelgono una parola che pronunciano ogni volta che ci vedono, un nome, penso si chiami così, questo indica che siamo speciali; abbiamo smesso di essere anonimi per essere uno dei tanti, ma anche un po di voi.
Da qui capiamo che quella è una casa!
Riuscite a capire quanto questo è importante per noi? Non dovremo mai più avere paura, freddo, fame o sentire male.
Se solo poteste calcolare quanto ci fa felici!
Non ci interesserà più se piove, se passerà una macchina molto velocemente o se qualcuno ci farà del male; ma soprattutto, non siamo soli, perché nessun animale gradisce la solitudine, cosa si puó chiedere in piú?!
So che ti rattrista la mia partenza, ma devo andare ora.
Promettimi che non biasimerai te stesso, ti ho sentito dire che avresti potuto fare di piú per me, non dirlo hai fatto molto per me! Senza di te non avrei conosciuto niente di tutta la bellezza che porto con me oggi.
Devi sapere che noi animali viviamo il presente: godiamo di ogni piccola cosa di tutti i giorni e dimentichiamo il passato se ci sentiamo amati; le nostre vite cominciano quando conosciamo l'amore, lo stesso amore che tu mi hai donato, il mio angelo senza ali ma con due gambe.
Voglio che tu sappia che, se trovi un animale gravemente ferito e che gli resta poco tempo, farai un grande gesto se gli starai accanto accompagnandolo nel suo passaggio finale, perché come ti ho detto prima a nessuno di noi piqce star solo, ancora meno quando ci rendiamo conto che è arrivato il momento di andare; forse per voi non è così importante avere qualcuno al vostro fianco che vi sostiene e ci aiuta ad andare con serenità.
Ma ora non piangere più, per favore. Io sarò felice, mi ricordo il nome che mi hai dato, il calore della vostra casa che é diventata anche la mia. Io mi ricordo il suono della tua voce quando parlavi con me, e anche se non sempre capivo tutto quello che mi dicevi io lo porterò nel mio cuore, insieme a ogni carezza che mi hai dato.
Tutto quello che hai fatto è stato molto importante per me è io ti ringrazio profondamente, non so come spiegarmi ora, perché non parlo la tua lingua, ma penso e spero che tu abbia visto la gratitudine nei miei occhi.
Prima di andare ti chiedo solo due favori: lavati il viso e comincia a sorridere.
Ricordati che è bello vivere insieme qualsiasi momento, anche questo; ricordati delle cose che ci facevano felici e per cui ridevamo. Rivivi con me tutto il bene che abbiamo condiviso in questo tempo e non dirmi che non adotterai un altro animale perché hai sofferto troppo la mia partenza; senza di te non avrei mai conosciuto le bellezze che ho vissuto, quindi per favore, non farlo.. sono in tanti che, come me, stanno aspettando qualcuno come te.
Dai anche a loro quello che hai dato a me, ne hanno bisogno, come io avevo bisogno di te.
Non conservare l'amore che puoi donare per paura di soffrire.
Segui il mio consiglio, valorizza quello che puoi dare a ognuno di noi, perché tu sei un angelo per noi animali, perché senza persone come te la nostra vita sarebbe ancora più difficile di come già, a volte, è.
Segui il tuo nobile compito, ora saró io il tuo angelo, ti accompagneró nel tuo cammino e ti aiuteró ad aiutare gli altri come me.
Ora vado a parlare con gli altri animali che sono qui con me, vado a raccontargli tutto quello che hai fatto per me e dirò con orgoglio: "Questa è la mia famiglia!".
Il mio primo compito ora è quello di aiutarti a essere meno triste, quindi stasera quando guarderai il cielo e vedrai una stella lampeggiare sappi che
quella stella saró io che ti avviseró che sto bene e che ti ringrazieró per tutto l'amore che mi hai dato.
Ora vado, non dicendo "addio", ma "a presto".
C'è un cielo speciale per persone come voi, lo stesso cielo dove siamo noi e la vita ci ricompenserà facendoci ritrovare.
Io sarò li che ti aspetto!" ❤️
(autore sconosciuto)
19 notes
·
View notes
Text
Oggi scorpacciata.
Iniziamo con un pò di moda, mi piace quella frase che dice :"Essere alla moda è rinunciare ai propri criteri per ottenere la falsa accettazione di una maggioranza di imbecilli". Infatti leggo che Walter Nudo, se non ricordo male ex modello, si scaglia contro una pubblicità di Valentino all'aeroporto di Linate dicendo che non ci vede ne mascolinità ne femminilità, opinabile, ma dice che è un male per i ragazzi giovani non avere dei valori e dei modelli così si finisce per non capire chi si è veramente, poi aggiunge, con conseguenze che portano alla pazzia, anche questo opinabile, ma mi associo al suo pensiero, se guardate il video che sta girando sul web capite di cosa parlo. Andiamo verso il baratro caro mio e questa è la conseguenza di una società votata all'immagine, all'aspetto esteriore, come dice Balasso ci mangiamo le scatole e buttiamo il contenuto. Di risposta lo stilista, non Valentino himself, gli da dello sfigato invece di argomentare o dare una spiegazione della campagna che ha firmato, penso che lo sfigato è lui e chi compra vestiario costoso solo per apparire. https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/05/02/walter-nudo-e-lattacco-choc-alla-pubblicita-di-valentino-se-i-ragazzi-vanno-fuori-di-testa-e-normale-lo-stilista-burlon-sfigato/7147949/
Next.
Geoffrey Hinton, ex di Google e tra gli studiosi che ha negli anni lavorato all'AI, lancia un monito dicendo che per ora non è così progredita, nel suo intervento in realtà dice che non è più intelligente di noi, dubito su sta cosa magari non più di lui ma di molte persone si :D, stringendo dice che è pericoloso in mani cattive, come tutto quello che ci circonda caro mio. Anche Sundar Pichai vice presidente di Google e capo del reparto Android dice più o meno le stesse cose, che è dannosa se usata male, da quando l'umanità ha usato bene la tecnologia, soprattutto quella di massa, internet ne è una prova. Certo non si può limitare l'uso alle sole persone con un grado di coscienza alta, ma bisognerebbe regolamentare e qua ci ha pensato il nostro Gentiloni che informa che l'UE sta lavorando ad una regolamentazione. https://www.ilriformista.it/intelligenza-artificiale-il-suo-padrino-geoffrey-hinton-lascia-google-e-avverte-ci-sono-grossi-pericoli-354782/?refresh_ce https://www.ilriformista.it/intelligenza-artificiale-come-il-nucleare-lallarme-di-google-puo-essere-pericolosa-servono-regole-353062/?refresh_ce
Next.
Avevo già detto l'anno scorso che quest'anno sarebbe stato terribile per l'aumento dei prezzi di tutto, grazie alla guerra, infatti la prima ministra Estone un paio di settimane fa ha annunciato che l'IVA sarà alzata del 2%, in Italia l'inflazione arriva all'8,3%. Ho letto qualche giorno fa che i russi aprendosi a nuovi mercati stanno vendendo una fraccata di barili di petrolio e gas all'india, che a sua volta li rigira a prezzo aumentato all'Italia, wow siamo dei magnati del commercio eh? Il monopoli non vi ha insegnato nulla, ahhhhhh no bisogna obbedire agli ordini degli psicopatici paranoici e non comprare dalla russia, ma alla fine sempre quello dei russi è, cosa ci voleva a dire NO, paura. Forse dietro alla genuflessione agli USA c'è la minaccia da parte degli yankee stessi che se non facciamo come dicono loro ci invadono? Ah no quello è già successo, perché dal mio punto di vista avere tante basi americane in Europa è un'invasione. https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2023/05/02/linflazione-torna-a-crescere-ad-aprile-accelera-all83-_af63e3c6-9b77-4e04-88b1-a831ba7be30f.html
Metto i link così perché se no il posti diventa un casino. Non avrei mai pensato di vedere un declino mentale così ampio, ci vuole poco a riflettere un attimo a fermarsi e a valutare ogni singola situazione, ma non c'è più tempo, nel senso che le cose si evolvono così rapidamente che non siamo più in grado di starci dietro, il caos indotto, mi sembra che ci sia come qualcuno che sta dietro a tutto questo, non è una cosa da complottaro è solo un pensiero, e che si diverta a farci andare gl'uni contro gli altri, magari è solo una conseguenza naturale del nostro genere. Tutte le civiltà del passato sono decadute e anche se abbia la tecnologia più avanzata di tutti i tempi noi non ci siamo evoluti dai tempi dei sapiens-sapiens questo dovrebbe fare capire che non siamo poi così fighi e intelligenti come crediamo, ma l'arroganza del genere umano ci porterà all'estinzione, buona giornata.
1 note
·
View note
Text
Massimo Chierici
Altri Kibbutz
Come ho scritto più sotto voglio evitare, per ora poi se sono meno malmostoso vediamo, di entrare nel merito stretto di quanto sta avvenendo in Israele e dintorni.
Ma c'è una narrazione, che qui arriva centellinata, sui riflessi più personali di questa situazione nella vita degli israeliani e molto circoscritta agli israeliani VIP e forse sarebbe il caso di parlarne.
Non per fare parallelismi, che nessuno osi insinuarlo perché lo blocco immediatamente, ma credo che ci sia un dannato bisogno di completezza di informazione.
Oggi su la Repubblica c'è una breve intervista a Raz Degan che tutti conoscete.
Nei pochi passaggi, racconta di una parente scomparsa di 22 anni che era al rave e di suo padre 80enne che non se ne vuole andare dal kibbutz nonostante sia stato evacuato assieme alla 30ina di centri abitativi della zona.
E già, Raz Degan è un "figlio del kibbutz" (che è l'appellativo che viene dato a chiunque sia nato e cresciuto in un kibbutz anche se poi se ne è andato), non lo sapevo.
Ho scoperto che è cresciuto a Sde Nehemia, sui confini del 1947, un kibbutz fondato da transfughi da Ungheria, Cecoslovacchia e Olanda e costruito su delle terre comprate ai residenti arabi nella valle di Hula dove sono stato.
Un kibbutz che è rimasto "vecchia scuola" fino a 20 anni fa e dove c'è sempre stata una relazione costruttiva con gli arabo-palestinesi (in primis estendendo anche a loro la profilassi anti-malarica fino a che non bonificarono la valle rendendola coltivabile) e che ha dato i natali a Rafael Reiss, un ebreo ungherese ma cresciuto in Slovacchia, che da Israele si fece paracadutare in Europa e morì, catturato e fucilato, a capo di un gruppo di partigiani ebrei in Bucovina.
La storia di chi da Israele andò con un coraggio inaudito a combattere in Europa contro la bestia nazifascista resta sempre poco raccontata.
Comunque sia, più passa il tempo, più nella ricostruzione degli eventi, migliaia di cittadini israeliani vengono raggiunti da notizie terribili di ogni genere e tipo.
Non ve ne parlerò non solo perché molti che me li hanno estesi sono nella mia lista amici ma in più perché penso sinceramente che il lutto, la preoccupazione e il dolore, anche in questa situazione, restino un fatto privato.
Ma vi assicuro che ormai sono a decine che, direttamente o indirettamente, mi arrivano e, sempre dalla mia comoda sedia al sicuro e per quel pochissimo che posso, ascolto e tento di assorbire quel dolore.
Aldilà della mia metà di sangue ebraico inespressa, con parenti inghiottiti dalla Shoah che neanche mio padre conobbe e non essendo un ebreo-israeliano non ho memorie dirette, non ho quella loro consuetudine al dolore che li rende terribilmente espliciti nelle parole e nei sentimenti... e mi sento così orribilmente piccolo e inadeguato nonostante sia un bove molto esperenziato per i nostri standard di 58 anni.
Ma, in varia misura, gli voglio veramente bene e non svicolo.
Un tema che emerge sempre di più, al netto del papà di Raz Degan, è il tema degli anziani dei kibbutz sradicati in maniera così immediata.
Negli ultimi anni c'è stato un ritorno molto consistente di "figli dei kibbutz" perché c'è un welfare molto migliore che nel resto di Israele, al punto tale che in certi kibbutz hanno aperto delle strutture di assistenza dedicate.
Molti di loro o sono ivrit (cioè nati in Israele) oppure sono arrivati con i genitori o da soli nel dopoguerra sia dall'Europa o dai Paesi arabi, cacciati dopo la guerra del '48.
Sono una generazione di Compagni (la maiuscola non è casuale) martoriata: hanno costruito Israele da zero, sono passati attraverso guerre, attentati e conseguenti perdite e traumi.
Ma non sono anziani come i nostri.
Da un lato è vero che sono stanchi e si ritrovano a temere per la loro casa e i propri affetti ad un'età in cui chiunque dovrebbe stare tranquillo e al sicuro.
Dall'altro però non sono vecchietti rintronati, parlo di anziani che hanno una tempra che un trentenne qui (e anche lì) se la sogna e hanno evacuato "obtorto collo" sulla spinta di figli, nipoti ed esercito ma che nonostante l'età sarebbero rimasti anche, e soprattutto, per difendere quanto fatto, e spesso ricostruito, in mezzo secolo e oltre di vita.
Speriamo bene, non meritano tutto ciò.
1 note
·
View note
Text
oddio ho appena realizzato che se riesco davvero [cioè è cosa quasi certa devo solo fare la burocrazia🦉🦉🦉] ad andare a quella cosa in sudafrica ALLORA potrò a buon diritto citare stanis quando “rené. io non la sento l’africa”
#giulia novella corinna#a un certo punto smetterò del tutto di parlarne per scaramanzia#già ora ci penso poco e ne parlo meno#però questo andava detto
10 notes
·
View notes
Text
Umano, vedo che stai piangendo perché è arrivato il mio momento. Non piangere, per favore, ti voglio spiegare alcune cose.Tu sei triste perché me ne sono andato, ma io invece sono felice perché ti ho conosciuto.Quanti come me ogni giorno muoiono senza aver conosciuto qualcuno di speciale?Gli animali a volte passano così tanto tempo da soli, senza mai conoscere qualcuno. Conosciamo il freddo, la sete, il pericolo e la fame; dobbiamo preoccuparci di trovare qualcosa da mangiare e pensare a dove proteggerci la notte.Vediamo volti tutti i giorni che passano senza mai guardarci, e a volte è meglio che non ci vedano.
A volte abbiamo la grande fortuna che tra le tante persone passa un angelo e ci raccoglie; a volte gli angeli vengono in gruppo, a volte ci sono altri angeli lontani che inviano tanti aiuti per noi. E questo cambia tutto. Se necessario ci portano da un altro tipo di angelo che ci cura.Ci scelgono una parola che pronunciano ogni volta che ci vedono, un nome, penso si chiami così, questo indica che siamo speciali; abbiamo smesso di essere anonimi per essere uno dei tanti, ma anche un po di voi.
Da qui capiamo che quella è una casa!Riuscite a capire quanto questo è importante per noi? Non dovremo mai più avere paura, freddo, fame o sentire male.Se solo poteste calcolare quanto ci fa felici!
Non ci interesserà più se piove, se passerà una macchina molto velocemente o se qualcuno ci farà del male; ma soprattutto, non siamo soli, perché nessun animale gradisce la solitudine, cosa si puó chiedere in piú?! So che ti rattrista la mia partenza, ma devo andare ora.Promettimi che non biasimerai te stesso, ti ho sentito dire che avresti potuto fare di piú per me, non dirlo hai fatto molto per me! Senza di te non avrei conosciuto niente di tutta la bellezza che porto con me oggi.Devi sapere che noi animali viviamo il presente: godiamo di ogni piccola cosa di tutti i giorni e dimentichiamo il passato se ci sentiamo amati; le nostre vite cominciano quando conosciamo l'amore, lo stesso amore che tu mi hai donato, il mio angelo senza ali ma con due gambe.
Voglio che tu sappia che, se trovi un animale gravemente ferito e che gli resta poco tempo, farai un grande gesto se gli starai accanto accompagnandolo nel suo passaggio finale, perché come ti ho detto prima a nessuno di noi piqce star solo, ancora meno quando ci rendiamo conto che è arrivato il momento di andare; forse per voi non è così importante avere qualcuno al vostro fianco che vi sostiene e ci aiuta ad andare con serenità.
Ma ora non piangere più, per favore. Io sarò felice, mi ricordo il nome che mi hai dato, il calore della vostra casa che é diventata anche la mia. Io mi ricordo il suono della tua voce quando parlavi con me, e anche se non sempre capivo tutto quello che mi dicevi io lo porterò nel mio cuore, insieme a ogni carezza che mi hai dato.
Tutto quello che hai fatto è stato molto importante per me è io ti ringrazio profondamente, non so come spiegarmi ora, perché non parlo la tua lingua, ma penso e spero che tu abbia visto la gratitudine nei miei occhi.
Prima di andare ti chiedo solo due favori: lavati il viso e comincia a sorridere.
Ricordati che è bello vivere insieme qualsiasi momento, anche questo; ricordati delle cose che ci facevano felici e per cui ridevamo. Rivivi con me tutto il bene che abbiamo condiviso in questo tempo e non dirmi che non adotterai un altro animale perché hai sofferto troppo la mia partenza; senza di te non avrei mai conosciuto le bellezze che ho vissuto, quindi per favore, non farlo.. sono in tanti che, come me, stanno aspettando qualcuno come te. Dai anche a loro quello che hai dato a me, ne hanno bisogno, come io avevo bisogno di te.
Non conservare l'amore che puoi donare per paura di soffrire.
Segui il mio consiglio, valorizza quello che puoi dare a ognuno di noi, perché tu sei un angelo per noi animali, perché senza persone come te la nostra vita sarebbe ancora più difficile di come già, a volte, è. Segui il tuo nobile compito, ora saró io il tuo angelo, ti accompagneró nel tuo cammino e ti aiuteró ad aiutare gli altri come me.
Ora vado a parlare con gli altri animali che sono qui con me, vado a raccontargli tutto quello che hai fatto per me e dirò con orgoglio: "Questa è la mia famiglia!". Il mio primo compito ora è quello di aiutarti a essere meno triste, quindi stasera quando guarderai il cielo e vedrai una stella lampeggiare sappi che
quella stella saró io che ti avviseró che sto bene e che ti ringrazieró per tutto l'amore che mi hai dato.Ora vado, non dicendo "addio", ma "a presto".C'è un cielo speciale per persone come voi, lo stesso cielo dove siamo noi e la vita ci ricompenserà facendoci ritrovare.
Io saró li che ti aspetto
9 notes
·
View notes
Note
Riflettevo sull'ask che ti hanno fatto che diceva che i videoclip di Ermal fanno fatica a raggiungere anche solo le 500 mila visualizzazioni e anche quello di sanremo ne ha poche in confronto alle altre canzoni di quest'anno (anche rispetto a chi è arrivato più basso in classifica, ovviamente). È vero. Io sto notando un'altra cosa ultimamente, ovvero che Ermal sta perdendo successo e attenzione e la cosa mi spaventa un po'. Da grande fan, mi dispiace tantissimo dirlo ma se guardi Ticketone, i palazzetti del tour che dovrebbe partire tra pochi mesi sono praticamente vuoti. Ha venduto davvero pochissimi biglietti. E no, non credo assolutamente sia per colpa del covid perché molti altri hanno annunciato tour e la gente ha preso comunque biglietti. Non solo I Maneskin che hanno già quasi tutto sold-out, ma molti altri artisti se guardi. Io stessa ho comprato biglietti per concerti, tanto mal che vada o vengono spostati o comunque c'è il rimborso, quindi non è un problema per me. Detto questo, credo che magari una parte del problema si possa attribuire al covid perché per qualche motivo molta gente non se la sente di comprare biglietti -e lo capisco- ma non è solo questo, certamente. Ho una brutta sensazione e temo che il tour dei palazzetti verrà o posticipato di un anno o annullato perché ha venduto troppo poco... eppure la promozione quest'anno l'hanno fatta benissimo per ogni singolo (tutto l'hype per No Satisfaction, Sanremo, e gli ologrammi in stazione!)... certo, a mio personale parere i singoli sono stati scelti malissimo. Fare uscire una cosa così strana e diversa come No Satisfaction dopo due anni di pausa non ha avuto alcun senso. Agli occhi dei non fan ha dato l'idea che fosse cambiato il suo stile di musica e credo che abbia generalmente allontanato piuttosto che avvicinato a lui. Anche "Uno", carina e allegra per carità, ma vogliamo mettere qualcosa di più profondo e bello? Ne aveva tante tra cui scegliere che non fossero canzonette allegre ma leggere
In ogni caso sono preoccupata😢
Proverò ad andare con ordine cercando di rispondere a tutte le cose di cui hai parlato nell'ask.
Partiamo dalla questione dei concerti nei palazzetti. Non ho controllato come sono messe le vendite, quindi mi fido di quello che mi dici tu e sicuramente non intendo attribuire tutta la colpa delle vendite basse alla pandemia, ma secondo me c'entra più di quanto immagini.
Il problema di fondo nel tour nei oalazzetti secondo me è che è stato organizzato con troppo anticipo. Io per prima non avrei mai preso il biglietto a dicembre 2019 (appena annunciate le date) se non me lo avessero regalato, mi rifiutavo categoricamente di comprare un biglietto con così tanto anticipo. Poi c'è stato Natale e quindi il biglietto l'ho avuto comunque perché mi è stato regalato, ma non per mia scelta diciamo.
Ora io non dico che tutti debbano pensarla come me, anzi ci sono persone che non hanno minimamente pensato al fatto che il tour fosse annunciato con estremo anticipo e hanno comprato i biglietti tranquillamente. Il mio discorso era solo per far capire che il fatto di annunciare delle date con troppo preavviso può avere lo stesso effetto di annunciarle con poco preavviso, ovvero mettere le persone nella condizione di non comprare i biglietti.
La pandemia però secondo me ha influito molto sulle vendite e l'ha fatto anche in correlazione al discorso che ho appena fatto. Sempre usando me stessa come esempio, ti dico molto onestamente che prima che il biglietto mi venisse regalato io avevo detto che avrei aspettato almeno fino a marzo 2020 (ovvero un anno prima rispetto a quelle che dovevano essere le date originali del tour) per comprare il biglietto. Poi lo avrei comprato senza dubbio perché era un concerto a cui volevo partecipare ma volevo almeno aspettare che mancasse un anno alla data del live (che già mi sembra un tempo abbastanza ampio). Mettiamo caso che quel biglietto non mi sia stato regalato è che io mi sia attenuta al mio piano originale, quindi arriva marzo 2020 e decido di prendere il biglietto per il concerto di Ermal. A marzo 2020 però arriva anche il covid, e sempre a marzo 2020 iniziano a rinviare i concerti già programmati o addirittura ad annullarli (ancora non mi è andato giù il fatto che io abbia dovuto rinunciare al concerto di Avril Lavigne dopo che la mia amica si era ammazzata per prendere i biglietti). A quel punto, con un virus che si diffonde alla velocità della luce e tutti gli eventi che vengono annullati o rimandati, un clima di instabilità che non si vedeva da tempi immemori, dubito che mi sarei presa il rischio di acquistare il biglietto per il concerto di Ermal. Anzi, non dubito, so che è così perché proprio in quel periodo volevo acquistare i biglietti per altri concerti che mi interessavano e alla fine non ho più comprato niente.
Questo non vuol dire che tutti abbiano ragionato come me, che tutti si siano fatti condizionare dalla situazione in cui viviamo o cose del genere. Sicuramente nel mezzo ci sono tante persone che hanno deciso di non acquistare i biglietti per il concerto di Ermal perché magari hanno perso interesse nel suo modo di fare musica o semplicemente in lui come artista, però penso che il troppo anticipo con cui questo tour è stato annunciato e la pandemia che è arrivata subito dopo abbiano avuto un grosso impatto.
Parlando di possibili annullamenti o ulteriori rinvii, io presumo che il tour verrà rinviato, magari non di un anno ma almeno di qualche mese. È vero che in teoria a dicembre gran parte della popolazione dovrebbe essere già vaccinata (nella mia regione ad esempio da metà giugno apriranno le prenotazioni per l'ultima fascia d'età - 16/29 anni - quindi è verosimile pensare che entro dicembre si possa aver raggiunto una buona percentuale di persone vaccinate) e quindi dovrebbe essere più sicuro poter riprendere gli eventi anche nei luoghi al chiuso e senza preoccuparsi troppo delle distanze di sicurezza. Però non possiamo averne la certezza e la situazione secondo me è ancora troppo instabile per poter pensare di fare eventi simili in totale tranquillità.
Concordo con te sul fatto che la promozione sia stata fatta nel modo giusto per tutti i singoli che sono usciti fino adesso e in parte concordo anche sul fatto che la scelta dei singoli non sia sempre stata accurata, in particolare parlo di "No Satisfaction" (che ormai lo sanno pure i sassi che non mi piace).
Ma per quanto riguarda "Uno" in realtà penso che sia il singolo adatto per questo periodo. Ha delle sonorità che mi ricordano l'estate e sinceramente come singolo estivo, e quindi magari destinato ad avere più trasmissione radiofonica e più popolarità, preferisco una canzone simile che non qualche altra canzone più bella e profonda che onestamente mi darebbe fastidio vedere tra le mani dei locals.
Nulla contro i locals ci tengo a specificarlo ma se come nuovo singolo avesse scelto qualcosa come stelle cadenti o non bastano le mani, che sono canzoni a cui io mi sento particolarmente legata, mi avrebbe infastidita parecchio. Preferisco la scelta di una canzone più leggera e che per quanto mi piaccia non considero tra le mie preferite. Con le canzoni ho un po' questo istinto di protezione per cui quelle che mi piacciono di più vorrei anche che rimanessero quelle meno conosciute.
Per concludere tutto questo discorso, capisco la tua preoccupazione ma dall'altra parte ti dico anche che se il calo di popolarità di Ermal è dovuto a dei fan che si sono distaccati da lui forse è meglio così. Non che io gli stia augurando di rimanere senza fan, però se si sono distaccati forse non erano così fan o almeno non lo erano più e quindi è giusto che ognuno vada per la propria strada.
6 notes
·
View notes
Text
The Legends
"Even if I have to kill my way through the Underworld, I will still get you back."
Una ragazza ingenua e onesta di nome Zhao Yao salva il Figlio del Re Demone, Mo Qing, dalle grinfie delle Sette Immortali che vogliono condannarlo a morte. Dopo che il nonno muore per riuscire a farla scappare, Zhao Yao apre gli occhi sull’ipocrisia del mondo, fonda una sua Setta e si prende la sua vendetta sigillando il corpo della Divinità Aurea Mingxuan. Per acquistare più poteri tenta poi di impadronirsi della spada Wanjun, ma rimane vittima di un’imboscata e perde la vita, convinta che Mo Qing sia dietro l’inganno. Cinque anni dopo torna in vita grazie all’aiuto inaspettato di Qin Zhi Yan, una ricca ragazza proveniente da una delle Sette Immortali con cui Zhao Yao è costretta a collaborare visto che ne assume magicamente l’aspetto. Torna alla sua Setta, e scopre che Mo Qing ne è diventato il leader. Piena di rabbia, giura di ucciderlo. Il tempo le farà vedere il silenzioso Mo Qing in modo diverso, le sue convinzioni vacilleranno, e la bella e impetuosa Zhao Yao metterà in discussione tutto quello in cui credeva.
Perché non ho sentito parlare prima di questo drama??? Perché mi è piaciuto tantissimo ed è di certo uno dei miei preferiti di quest’anno, so già che si porterà a casa alcune categorie nel quiz finale. Beh, forse non è così conosciuto come meriterebbe perché la storia viene narrata lungo la bellezza di cinquantacinque episodi, e immagino che quando qualcuno si trova davanti un numero del genere non è esattamente spronato a cominciare.
Ma a me questi innumerevoli episodi non hanno fermato per niente, anzi forse mi hanno addirittura entusiasmato, perché Arsenal Military Academy mi ha fatto talmente tanto innamorare di Xu Kai e Bai Lu - di loro due come attori, della loro bellezza, della loro fantastica chimica, insomma quasiasi cosa - che appena ho scoperto l’esistenza di questo drama con loro due insieme di nuovo, sono scoppiata di felicità e mi ci sono subito buttata.
Ho guardato The Legends nell’arco di un mesetto circa. e la prima cosa che mi sento di dire è che questo drama poteva davvero diventare il nuovo The Untamed, sia per me a livello personale che per il grande pubblico.
Voglio dire, è ovvio che The Legends non avrebbe potuto davvero conquistarmi quanto The Untamed, perché TU è semplicemente inarrivabile, ma fin dal primo episodio le vibrazioni che mi hanno ricordato TU sono state parecchie.
Non inizio nemmeno ad elencare le circostanze, gli eventi e le caratteristiche caratteriali dei personaggi simili a quelli di The Untamed, perché sono troppi e sarebbero spoiler.
Ma cosa intendo quando dico che The Legends “poteva diventare il nuovo TU”? Perché parlo al passato? E’ evidente che qualcosa non ha funzionato. Che cosa?
Ci sono alcuni aspetti in cui The Legends regge molto bene il confronto con The Untamed o addirittura risulta superiore, come per esempio per i costumi o gli effetti speciali (non che ci voglia molto a creare qualcosa di migliore di quella specie di brutto cane gigante spelacchiato @dilebe06). The Untamed poteva vantare alcune bellissime scenografie - Gusu sempre nei nostri cuori - ma The Legends è una meraviglia per gli occhi: ogni singolo set è caratteristico e le inquadrature del mondo fantasy nel quale ci troviamo mi hanno incantata per tutto il tempo.
La colonna sonora di The Untamed rimane la mia preferita, ma The Legends sfoggia una soundtrack epica e bellissima, che va dai toni più potenti e badass, a quelli tragici, e a quelli dolci e romantici.
Anche la recitazione è meravigliosamente ottima, sopratutto quella dei due protagonisti, esattamente come The Untamed. Bai Lu ha fatto un lavoro eccellente nell’interpretare la sua Zhaoyao, un personaggio sfaccettato e che nel corso della storia cambia tantissimo presentando tre diverse evoluzioni: dapprima una ragazza allegra, innocente e spensierata, poi una giovane donna piena di rancore, combattiva e sfacciata, e infine una donna matura, consapevole, che impara ad amare e ad essere amata, che rivede totalmente i propri orizzonti e sogni.
Xu Kai dal canto suo ha dovuto interpretare un personaggio forse più semplice a livello di caratterizzazione, ma che ha comunque richiesto una certa bravura recitativa: il suo amore per Zhaoyao è palese in ogni suo sguardo e gesto, la sua gentilezza mi ha toccato il cuore più volte, ma penso che i momenti di disperazione e quelli in cui deve lottare contro l’essenza demoniaca dentro di lui sono stati quelli in cui ha dato il meglio di sé. Mi ha inoltre molto stupita come sia riuscito a rendere così bene un personaggio così diverso dal Gu Yanchen che interpreta in Arsenal.
Bai Lu e Xu Kai ci regaleranno così tante soddisfazioni nei prossimi anni.
La storia d’amore portata in scena è ricca - nel senso che è proprio stra piena - di angst, proprio come quella di The Untamed. Romantica come sono, adoro le storie d’amore in cui i due innamorati sono destinati a stare insieme, ma ammetto che adoro ancora di più le storie in cui del destino non si fa nemmeno menzione, come in questo caso. Sono due persone le cui strade si incrociano per qualche motivo, si innamorano profondamente - lui per primo ed è fottutamente adorabile, mentre lei per l’80% del tempo NON SE LO MERITA - e lottano contro tutto e tutti, morte compresa, per stare insieme.
Lottano anche con se stessi, con gli errori del passato, le incomprensioni, le occasioni perse, con le proprie paure e gelosie. Una coppia che affronta mille sfide e pericoli, che impara a conoscersi e a combattere insieme, il tutto in un arco temporale di quindici anni. Non dirò come va a finire, ma al di là di quello è una storia costruita bene, una storia romantica, triste e tormentata, e in un mondo di drama in cui spesso non è ben chiaro per quale motivo i personaggi si innamorano o sembra che si mettano insieme in modo forzato, ho adorato come siano ben chiari i motivi che portano Lu Zhaoyao e Mo Qing a innamorarsi l’uno dell’altra.
Impossibile battere la Wangxian, ma The Legends mi ha regalato una stupenda storia d’amore.
Venendo ai personaggi, nel mio cuore Wei Wuxian e Lan Zhan avranno sempre un posto specialissimo, e obiettivamente parlando sono davvero due gran bei personaggi. I protagonisti di The Legends fanno la loro bellissima figura, e ammetto che me li hanno ricordati tanto. Lu Zhaoyao è praticamente una Wuxian versione femminile - sarà per questo motivo che l’ho adorata così tanto? Chi sa. Cioè, ovviamente non è esattamente uguale a Wuxian, ma il modo in cui muore e ritorna in vita, certi suoi modi di fare, la fondazione di una setta odiata da tutti, non hanno potuto fare a meno di ricordarmelo. E l’amore silenzioso, incrollabile e fedele di Mo Qing mi ha ricordato tanto quello di Lan Zhan.
Per quanto mi riguarda, sono due protagonisti assolutamente promossi.
Per quanto riguarda i personaggi secondari invece, qui è dove The Legends non è riuscita assolutamente a sostenere il confronto con The Untamed. The Legends, come qualunque drammone cinese, è piena di personaggi e storyline diverse, e pensavo che, come in molti altri casi, tutti questi personaggi, se costruiti bene, potevano essere uno dei punti di forza della serie. Ma la verità è che, a conti fatti, i personaggi secondari di TL sono semplicemente carini. Sono caratterizzati bene, per carità, e anche le storyline che li riguardano trovano tutte il loro spazio, ma siamo ben lontani dalla bellezza di TU, dove i personaggi riuscivano a lasciare un potente segno anche se presenti in sole tre o quattro scene - Signora Yu sempre nei nostri cuori @dilebe06.
Attenzione: non sto dicendo che i personaggi secondari di TL fanno schifo, dico solo che sono meno belli di quelli di TU. La storia d’amore di Sima Rong e Yue Zhu ad esempio, è sì tragica, ma anche abbastanza banale.
Ci sono tuttavia alcuni personaggi che mi sono piaciuti molto e che voglio citare perché ritengo essere i più validi. Prima su tutti Zhi Yan, l’alter ego di Zhao Yao per metà serie: un personaggio che compie una bella evoluzione da ragazza ingenua, superficiale e spaventata, a donna forte, indipendente, sensibile, saggia e consapevole. Non solo uno dei migliori personaggi della serie, ma anche una delle migliori interpretazioni da parte dell’attrice Shane Xiao, che è riuscita a interpretare due personaggi molto diversi tra loro in modo splendido.
C’è poi Jiang Wu, il coglione della serie a cui io non avrei dato due lire e che è finito per essere uno dei miei personaggi preferiti. Sborone, antipatico, ambizioso, astuto, infido - mai fidarsi di lui come alleato - nel corso della storia trova il suo perché e a mio parere spacca di brutto. Un personaggio di cui ci viene svelata la provenienza, ci viene mostrata la cattiveria, e ci vengono raccontati i suoi sentimenti e i suoi lati più umani in un modo che ti portano ad empatizzare anche per lui e magari anche ad amarlo (sì, io l’ho amato, non me ne vergogno).
La parte più bella di Jiang Wu è stato il suo amore per Zhao Yao, che io non credevo credibile ma che mi ha stupita non poco, non dico altro.
Nota di merito per Gu Han Guang, il medico tsundere della serie, che passa il 90% del tempo a sclerare dietro al lead minacciando di non curarlo più perché invece di riposarsi continua a farsi male, ma che alla fine è sempre al suo fianco a fasciargli le ferite ogni santa volta. Per non parlare di quando guarda schifato i due lead che fanno i piccioncini quando lui è il primo a fare il sentimentale e a guardare con occhi a cuore la sua amata. Mi ha sempre fatto morire dalle risate.
È ora dei villain, e qui andiamo bene. Paragonarli con The Untamed è inutile, perché Jin Guangyao e Xue Yang sono dei mostri, ma ho adorato Liu Su Ruo, la mia “cattiva” preferita della serie. La metto tra virgolette perché una delle cose più belle di The Legends è che i personaggi sono tutti molto grigi, con pregi e difetti, che compiono errori e anche delle belle azioni, che provano emozioni molto umane.
Non so se sia piaciuto a tutti, ma ho adorato come si siano presi del tempo per raccontare la storia d’amore tra Su Ruo e Mingxuan. Anche se sono i cattivi della serie, perché non mostrarci il loro lato più amabile e dolce? Anche se sono quei personaggi che i protagonisti dovranno sconfiggere per completare la storia, rimangono comunque degli esseri umani con cui si può anche empatizzare.
Su Ruo fa cose orribili per risvegliare quello che per metà del tempo è il bell’addormentato della serie, non guarda in faccia nessuno, uccide persone, diventa egoista, ma allo stesso tempo ci viene mostrato che sa essere anche giusta e comprensiva. Le cattive azioni che compie non la rendono un mostro umano, in fondo stiamo parlando dell’uomo che ama, del marito con cui vorrebbe felicemente passare la vita e che invece è costretta a guardare mentre dorme un sonno dal quale forse non si risveglierà mai. E comunque devo farle i complimenti per la perseveranza e la fedeltà, non tutti avrebbero avuto la forza e la pazienza di aspettare così a lungo: il suo era vero amore.
The Legends è pieno di storie d’amore - tutte molto tragiche perché il #maiunagioia deve sempre regnare sovrano - e mi sto accorgendo proprio ora che sono tutti amori veri, forti, potenti, che spingono le persone a fare qualsiasi cosa e a sopportare qualsiasi dolore.
Abbiamo poi la capitana Lin, la seconda cattiva femminile della storia e second lead poraccia della situazione, che è l’eccezione che conferma la regola. Sì, poraccia perché non c’è altro modo per definirla. Ammirevole la sua lealtà verso Mo Qing, mi cade però in basso quando si offende e si definisce delusa nel momento in cui lui in modo molto onesto non ricambia il suo amore. Semplicemente patetica negli ultimi episodi.
Cambiando argomento, mi sono resa conto scrivendo che The Legends manca di una dinamica per me molto importante: una parte politica entusiasmante e gioco del trono. In The Untamed quest’ultimo era giocato in modo feroce dal quel genio del male di Jin Guangyao - le sue fossette assassine sono indimenticabili - e la questione dei sopravvissuti Wen aveva davvero colorato le cose. Anche qui si parla di ipocrisia e di cosa è bianco e cosa è nero, ma la questione rimane abbastanza sul generale: mentre quella di Wei Wuxian era una lotta sociale, quella di Zhao Yao è più una battaglia personale di una ragazza ferita e desiderosa di vendetta.
Praticamente inesistente poi il gioco del trono all’interno delle Sette Immortali. L’unico che fa l’ambizioso della situazione è Jinxiu, che io speravo fosse il nuovo Nie Huaisang ma che non è riuscito a conquistarmi. Più interessante invece la questione del leader della Setta Wan Lu: una setta fondata da Zhao Yao ma di cui Mo Qing ha più palesi capacità per occuparsene. A una certa si fa avanti pure l’ambizione di Jiang Wu, e ammetto che in questo frangente le cose si sono fatte davvero divertenti. Senza spoilerare, dico solo che alla fine mi è piaciuto molto vedere quel personaggio sedere su quel trono.
Ho scoperto che Legends è tratto da una novel, come il 90% delle serie cinesi a quanto pare, e intendo leggerla. Ho letto in un commento che la serie ha reso i due protagonisti più deboli, a livello di poteri, rispetto alla controparte cartacea, dove lui era praticamente sempre invincibile e anche lei era super potente. Se ciò è vero, apprezzo moltissimo la scelta del drama di averli indeboliti, rendendoli quindi più vulnerabili e facilmente attaccabili, perché non vado molto d’accordo con i personaggi costantemente over power. E poi, sai, qualunque motivo è buono per aumentare un po’ l’angst XD.
Di cose da dire ce ne sarebbero ancora molte, ma non ho più la voglia per dilungarmi. Solo un paio di appunti ancora.
Sono molto contenta perché The Legends mi ha regalato due buone bromance: la più bella e la più importante quella al femminile tra Zhao Yao e Qin Zhi Yan, e quella molto carina tra lo tsundere Gu Han Guang e il suo lontano compagno di Setta Jiang He.
La mia considerazione sul finale: senza rivelare nulla, posso dire che mi è piaciuto come è andata a finire, ma non il modo in cui l’hanno messo in scena. Avrei gradito un montaggio più comprensibile.
The Legends rimane un drama molto godibile, tragico, romantico, che parla di amore, di amicizia, di vendetta, delle scelte che facciamo e le loro conseguenze, i cui cinquantacinque episodi non risultano mai pesanti grazie a un ottimo mix di romanticismo, tragedia, un po’ di divertimento, tensione e combattimenti.
Punteggio: 8.2
Volevo chiudere il commento con la parte senza spoiler, ma non ce la faccio. Ci sono due o tre appunti che mi devo togliere, tipo sassolini nella scarpa.
Voglio innanzitutto dire che ho adorato Zhao Yao, un personaggio grigio e sfacettato, ma mi ha fatto porconare non poco per oltre metà del tempo per il suo atteggiamento verso Mo Qing. Lo odia, lo vuole uccidere, lo manda in missioni altamente pericolose, sposa un altro perché preferisce la vendetta sull’amore (minchia i santi che ho tirato giù in quella scena), lo inganna fingendosi un’altra e prova pure a sedurlo, gli sparisce davanti agli occhi - facendo letteralmente puff - rischiando di farlo morire di crepacuore, e manco ricorda di aver passato una notte di passione con lui.
E lui non è che a un certo punto perde la pazienza, la manda a quel paese, o si arrabbia. Lui continua ad amarla profondamente, fedelmente, e la aspetta. Quest’uomo è un santo.
Battute a parte, riconosco che Zhao Yao ha sempre avuto le sue ragioni, e poi devo ammettere una cosa: Mo Qing l’avrà amata moltissimo, ma dopo che ha capito di essere innamorata anche Zhao Yao ha amato tantissimo lui, in modo altrettanto profondo e fedele. Ci vuole una grande forza d’animo e devi nutrire un vero amore se rimani al fianco dell’uomo che ami anche quando lui sta male e ha le sue crisi, anche quando diventa addirittura pericoloso. Un’altra avrebbe potuto abbandonare Mo Qing, soprattutto quando perde il controllo dell’essenza demoniaca e uccide le sue guardie. Voglio dire, avrebbe potuto uccidere la stessa Zhao Yao. Quindi l’ammiro molto per aver avuto il coraggio di essere rimasta al suo fianco, anche nei momenti più difficili.
Se questo non è vero amore non so cosa sia.
Ed è qui che mi collego alla seconda cosa che voglio dire. Quella di Zhao Yao e Mo Qing è una bellissima storia d’amore, ma dopo che l’amore scoppia più o meno a metà serie, i due diventano due piccioni che tubano: guardano la luna, parlano di stelle, e si dicono cose altamente sdolcinate. Ho proprio sentito il miele colare da tutte le parti.
Ora, la situazione era comunque piena di angst per via del problema di lui dell’essenza demoniaca e la presenza minacciosa del cattivo, e le loro scene romantiche non sono state troppe, quindi non sono mai risultati noiosi, ma c’è una cosa che voglio ammettere.
Jiang Wu è stato uno splendido second lead. Il dono del suo cuore e il sacrificio della sua stessa vita mi hanno colpito molto. Il rapporto tutto “sale e pepe” tra lui e Zhao Yao mi è piaciuto molto, e la scena di loro che scherzano e ridono insieme è stata davvero carina.
SÌ, IO UN PO’ LI HO SCIPPATI.
MO QING PERDONAMI.
L’ultima cosa che voglio puntualizzare riguarda il finale. Sono contenta del lieto fine, ma non del modo in cui ci siamo arrivati. Pensavo di essere stupida io, invece tantissimi commenti che ho letto hanno lamentato la poca chiarezza delle sequenze negli episodi finali.
Perché creare un montaggio così incasinato? E non ho davvero capito il senso della scena della visione in cui loro due combattono nella grotta e lei “per sbaglio” lo uccide. Era per farci vedere come sarebbero potute andare le cose se lui si fosse lasciato dominare dall’essenza demoniaca? Ma siccome non sarebbe successo, l’ho trovata una scena un po’ fine a se stessa e più che altro per far soffrire lo spettatore. E ammetto che ci sono riusciti: ho pianto disperatamente per dieci minuti.
La sera in cui ho finito il drama ho scoperto che il regista è lo stesso di The Untamed.
TUTTO TORNA.
La storia d’amore piena di angst, i parallelismi tra le due serie, la somiglianza tra Zhao Yao e Wuxian, il finale incasinato: tutto torna.
A quanto pare i finali incasinati sono il marchio di fabbrica di questo regista XD.
#the legends#lu zhao yao#mo qing#bai lu#xu kai#c drama#romantic drama#chinese drama#asian drama#costume drama#fantasy drama#the untamed#the untamed feels#parallels#cdrama#i love this drama#strong female lead#shane xiao#dai xu#viola mi#leo liu
7 notes
·
View notes
Text
“Where you can always find me”
Sì, è una frase tratta dalla serie Hannibal, ci stava bene.
Ogni tanto ripropongo questo tipo di post perché con mia grande gioia siete in molti a seguire questo blog e non me l’aspettavo visto che ormai è più un luogo dove pubblicizzo altri luoghi. XD
Ma grazie grazie grazie.
Ovvio che io do sempre per scontato che se siete finiti qui e siete rimasti è perché vi interessa, quindi vi elenco qui sotto i posti dove veramente ci sono sempre.
Io credo nell’interazione e se non sono tanto presente qui è solo perché appunto creo materialmente contenuto in altri posti.
Il mio canale YouTube
LEN – L’ANGOLO DI GIOCHI E CIANCE
Dove più che altro gioco; videogiochi in lingua originale, sempre, lo specifico perché so che a qualcuno non piace. Ma commento in italiano.
Ho iniziato da poco la serie Uncharted che rigioco tutta in onore del film che uscirà. Per ora ho concluso il primo gioco, Drake’s Fortune e prevedo di finire almeno i quattro principali.
Ma sotto Natale posterò una seconda run di Detroit: Become Human perché volevo rigiocarci e fare andare tutto a rotoli. XD
Ma sto soffrendo molto, ve lo anticipo.
Il mio blog fatto esclusivamente di parole
LEN WITH A PEN
Dove, nella maggior parte dei casi, mi incazzo per qualcosa anche se cerco di farlo con più humor possibile. A volte non mi riesce. Commento film, libri, serie tv e videogiochi che mi piacciono o meno, parlo delle mie fanfictions e del mio libro, di temi attuali o meno…
Scrivo tanto insomma. Sia in italiano che in inglese.
Il mio spazio su AO3 che amo con tutto il cuore
LENIAM
Sto ancora scrivendo fanfictions di Hannibal, dopo ben cinque anni, penso che voi lo sappiate bene se siete qui. Quella è tuttora la mia attività più amata, anche se sono in pochi i lettori italiani. Sempre mi auguro che questa serie trovi più estimatori italiani anche dopo anni dalla sua chiusura, perché davvero ne vale la pena, provare per credere.
Insieme alle Hannigram però sulla mia pagina ci sono altre storie. Prendo spunto da film e videogiochi, ma alla fine le trame, vedrete, sono del tutto farina del mio sacco e anche piuttosto fuori da questo mondo come piace a me. :)
Ultimamente mi do anche alla traduzione, quindi piano piano l’idea è quella di avere anche una buona parte almeno di one-shot in inglese.
Alcune traduzioni ci sono già da tempo grazie al lavoro di un’altra ragazza, ora sto cercando di farlo da me.
Il mio tumblr solo per Hannibal e Hannibal Humor, direi quasi esclusivamente in English
HE-S-DEAD-JIM
Qui è dove tutto è cominciato, dove troverete post su post, anni di miei strambi edits fatti di dialoghi tra Will e Hannibal e tutti i loro amici. XD
Ed è il posto dove ancora oggi la mia passione per la serie si esprime sì in post più che altro stupidi, ma anche ragionati e seri spesso e volentieri, visto che Hannibal si presta alla presa in giro brutale così come all’analisi profonda stile tesina di laurea. Anche lì, dovreste provare a guardare la serie per credermi.
E se può interessare sono anche su Instagram e Twitter ma anche lì solo per pubblicizzare le cose che faccio. Tuttavia guardo quelle pagine più spesso di questa, quindi se avete un account lì è dove posto tutte le cose più recenti o in corso d’opera.
Che dire?
Spero di avervi incuriosito e spero che ciò che faccio possa tenervi compagnia e divertirvi anche, in qualche caso.
Un abbraccio
Len
#Fanfictions#Hannibal#Hannigram#Videogiochi#Scrivere#Edits#Humor#Blog#Len - l'angolo di giochi e ciance#leniam#AO3#Tumblr#YouTube#Video#Gaming Italia
5 notes
·
View notes
Note
Ciao Greta, ti seguo da un po’ e penso che tu sia una persona meravigliosa, amabilissima, genuina (e ho potuto notare di non essere l’unica a pensarlo) a giudicare dal tuo bellissimo blog. Sei l’ultima persona al mondo a meritarsi una vita insoddisfacente, insensata e vuota; pregherò perché tu possa seguire i tuoi interessi e le tue passioni senza dover rinunciare alla vita raffinata che la tua natura venusiana merita. Mi sembra molto difficile che possa accadere visto che l’Italia è diventato
(2) un paese di merda, antiquato e molto ma molto arretrato dove a comandare ci sono i soliti maschi bianchi etero basic paternalisti e le/gli influencer rubano i lavori alle/ai giovani laureate/laureati competenti. In realtà pregherò per tutte le ragazze, che sembrano essere le uniche a proporre nuove e fresche prospettive, le uniche che potrebbero portare una trasformazione di cui l’Italia ha urgentemente bisogno. Voglio vederci finalmente brillare.
(3) Mi farebbe veramente piacere se questo ask fosse un segno premonitore di qualcosa di bello che sta per accadere nella tua vita e in questo paese. P.s. un consiglio: segui Silvia Fanella su Instagram se già non lo stai facendo. Ha aperto un blog non molto tempo fa che merita veramente di essere conosciuto. Sarebbe bello se ci potessi contribuire aprendo una sezione di filosofia... chissà 👀 (è solo un pensiero, non mi aspetto che tu lo faccia sul serio). Ti adoro, sinceramente
Ciao anonima/o!!!! Intanto scusami per la risposta in ritardissimo ma sono stata piuttosto impegnata e non ho fatto molto caso a tumblr ultimamente!
Sono davvero colpita dai tuoi complimenti e ti ringrazio, un messaggio come questo è sempre un regalo inaspettato e mi sento molto lusingata dalle tue parole. Mi fa molto piacere che qualcuno apprezzi il mio blog :)
Ti ringrazio anche per la preghiera e per il blog che mi hai suggerito (ho seguito!). Sono d’accordo con te sul fatto che l’Italia stia diventando un paese stantio che dà poco spazio ai giovani per emergere. Ciò nonostante, penso che non sia assolutamente il caso di abbatterci, possiamo sperare in un futuro migliore...credo che in parte stia a noi costruirlo. Ti parlo da giovane neolaureata in materie umanistiche che ha lavorato sia nel settore dell’arte che nel marketing. Non è vero che chi sceglie una facoltà umanistica non trova lavoro, e non è vero che siamo destinati ad una vita insoddisfacente. Mi capita di scoraggiarmi qualche volta, ovviamente, ma so anche che fin ora con tanto impegno e un po’ di fortuna ho sempre trovato delle buone opportunità sia nello studio che nel lavoro. Mi è stata fatta un offerta di lavoro prima della laurea, che io non ho accettato perché non mi piace l’ambito, però indica che noi laureati umanistici non siamo così privi di possibilità come vorrebbero farci credere.
Sono invece in disaccordo con te sulla questione delle influencer. Io personalmente ne seguo solo due o tre perché spesso non le trovo interessanti, però non credo che ci rubino il lavoro, come spesso sento dire. Anche perché il lavoro dell’influencer va sostanzialmente a sostituirsi (o meglio, aggiungersi) al ruolo dei media. Quindi se rubano il lavoro a qualcuno è alle grandissime multinazionali provider di spot pubblicitari, non a noi potenziali stagisti. E anche lì, l’influencer nella pubblicità ha comunque un ruolo diverso da quello di altri media offline (stampa, affissione, ma anche digital di altro tipo) per cui ti assicuro che è veramente difficile che riescano a “scalzare” uno dei media più tradizionali, perché semplicemente si occupano di un settore del marketing (brand awareness) che è spesso molto diverso dalla funzione di altri media. Per quanto riguarda la questione, ad esempio, Chiara Ferragni e Uffizi: la colpa non è di questa influencer che richiama numeri spropositati di visitatori a Firenze pur senza avere le competenze in materia, bensì di uno stato e di un ministero dei beni culturali che non sanno fare la stessa cosa (loro sì, la competenza DOVREBBERO averla). Anche nel caso delle difficili condizioni lavorative degli stagisti sottopagati in Italia, la colpa non è certo delle influencer che sfruttano la propria capacità comunicativa ma ancora delle aziende e dello stato che non impone loro standard di assunzione e stipendio più decenti. La questione purtroppo è ancora una volta politica, a mio avviso; e la colpa non è dei singoli che in proprio si trovano un impiego indipendente sui social, ma delle grandi e ricchissime aziende che non consentono di raggiungere lo stesso status e la stessa stabilità ai propri dipendenti di valore. Credo che denigrare il lavoro altrui (di qualunque tipo) in risposta a una situazione di crisi non sia mai un atteggiamento costruttivo. Inoltre, come in ogni cosa, un influencer può fare un buon o cattivo uso del suo potere comunicativo, e sono convinta che ci siano svariate influencer che sono intelligenti e forniscono contenuti utili. Se non piace, d’altronde, basta non seguirle. Il giudizio e la critica verso gli altri mi è abbastanza estranea. Credo che ognuno abbia il diritto di costruire la propria vita e la propria professione come meglio crede, e fidati è pieno di gente nelle aziende che è 100 volte più superficiale e stupida dell’influencer media e ha certamente meno spirito d’iniziativa.
In ogni caso, io probabilmente me ne andrò all’estero per tutti questi motivi, ma sono assolutamente determinata a tornare, e farò tutto il possibile nel mio piccolo per rendere il mio bellissimo paese un posto un po’ migliore per chi vuole restare.
Prendo il tuo messaggio come un buon presagio, e auguro lo stesso a te!!
1 note
·
View note
Text
You can trust me
24.06.2067
K : Non si accorge subito di Sebastian, se non dopo che ha parlato, ma anche lì rimanendo con gli occhi chiusi, non lo riconosce subito, altrimenti la sigaretta sarebbe finita infondo al lago e i capelli si sarebbero sciolti in pochi secondi. «Se dò fastidio posso andare via..» andrebbe a dire aprendo solo ora le iridi smeraldine che si vanno automaticamente a fermare sulla figura del grifondoro probabilmente già di spalle..«trovato..» sussurra poi con un mezzo sorriso, il grifo può anche non aver sentito, questo dipende certo da quanto velocemente sia sceso dalle scale «Davvero.. puoi restare.. non parlo» aggiungerebbe infine tornando a guardare quella sigaretta, e nuovamente il cielo...
S: La scruta attentamente, senza muovere le labbra e dire una parola. Deglutisce, riflettendoci su. « no, resta. » spiccica semplicemente, senza sorridere in alcun modo. Neanche al suo "trovato", in effetti. Non ne ha motivo. Eppure non smette mai di guardarla, cercando qualche particolare di troppo, ma in realtà riflettendo sul da farsi. « okay, va bene. » mormora, dirigendosi verso il balcone della torre, ma mettendosi il più lontano possibile dalla tassorosso, per i fatti suoi, insomma, come a non voler farla intromettere nei suoi fatti. Poggiato di schiena alla parete, la sigaretta viene voltata con dubbio tra le mani, indeciso se fumarla o no o qualcosa del genere. La sigaretta di Matt. La sua nuova inutile tentazione verso il male.
K: Sbuffa piano, non sa bene cosa farsene, è talmente impegnata a stare china su quella sigaretta che non si accorge neanche di Seb,del fatto che sia alla sua sinistra, e sopratutto che lei non si sia slegata quei capelli, la mente le dice che deve fare qualcosa, ma non sa che cosa, in quel quadro non ci vede nulla di male. Però in quella posizione la cicatrice di cinque centimetri che si nasconde di solito dietro i capelli dietro l`orecchio sinistro rimane ben visibile ad un occhio ben allenato.Si volterebbe a guardare il ragazzo con un mezzo sorrisino, per poi tornare a fissare il pavimento «piove» andrebbe quasi a sussurrare.
S: Il capo resta quindi verso il basso, intrappolato in quella piccola illusione creata dal bisogno di distruggersi tramite quell`affare regalatogli dall`auror. Certo, quello stesso sguardo ceruleo, però, cade su molti dettagli e più volte sulla ragazza come a volersi distrarre dalla follia che vuole compiere. Ma questa volta non ci sarà nessuna vita altrui a farlo tornare allegro, no. Questa volta la sensazione è più forte; il muro è crollato. Quegli stessi occhi, dopo aver guardato ogni cosa, si voltano quindi ancora una volta in direzione della Warren, ma soltanto questa volta scorge un`enorme cicatrice a rovinarle il collo. « ma che ti sei fatta lì ? » con voce per niente pacata, portando l`indice in direzione della cicatrice, fissandola. Addio beata delicatezza.
K: Le gambine si allungano e con un cuscino e la brezza della pioggia la temperatura per un pisolino sarebbe perfetta, se non per un piccolo lieve dettaglio che manda tutto in fumo, Seb nota la cicatrice, certo perché furba com`è si è scordata di slegarsi i capelli.Ed è nel momento in cui lui lo domanda che le iridi si spalancano in preda all`ansia e giù le mani a tirare giù i boccoli biondi a coprire quello scempio che parte per metà da dietro l`orecchio giù per quei cinque centimetri d`orrore.Ci manca poco che dalla velocità non rischia di dare una sberla alla mano del ragazzo che avvicina l`indice,« sono i miei soliti capelli..» commenta convinta che lui se la possa bere, «mi sono tinta da un pò ormai..» commenta guardando inizialmente le scarpe per poi puntare gli occhioni su Sebastian, lei sa che lui non si riferisce a quello, e sa che probabilmente lui non mollerà, ma forse ha talmente tanti problemi che quella macchia di storia impressa nel collo della ragazza le passa per la mente . S: Flette le sopracciglia sul volto, spostandosi leggermente ed avvicinandosi di più a lei, come se dipendesse da lui il loro parlarsi o meno o finalmente lui avesse mollato la presa di forza e la barriera difensiva d`orgoglio e bugie. Proverebbe a toccare il segno della cicatrice visto prima sul collo della ragazza, senza chiederle neanche il permesso, scavando tra quei suoi capelli per accertarsi che questa sia vera. « ma no, non era il colore, era una cicatrice. » mormora, senza neanche pretendere di farsi i fatti suoi, con un certo interesse. « qual è la storia della tua cicatrice? » flette le sopracciglia, guardandola costantemente. Uccidetelo. K: Posa la sigaretta sul lato destro, per evitare di rovinarla, ora ha altro a cui pensare «hey,hey, hey» andrebbe a dire mentre il quintino "s`immerge" tra i suoi capelli.«Seb dai..» si tassolagnerebbe mentre con la sinistra cercherebbe inutilmente di fermarlo.Un respiro profondo, e la testa andrebbe a inclinarsi verso sinistra « non è niente dai.. » ma il sestino pare fin troppo curioso,per potersi fermare ad un "niente". Con la mano andrebbe a spostare una ciocca di capelli, cercando di coprire inutilmente, visto che questa torna al posto di prima lasciandola intravedere nuovamente «Non c`è nessuna cicatrice..» quasi a pregarlo di crederle, le iridi smeraldine si punterebbero su di lui, quegli occhioni da cucciolo, quella mani sinistra sospesa a mezz`aria pronta a cacciarlo via, o nel caso fosse riuscita a fermarlo terrebbe il polso di lui «ti prego» direbbe infine.
S: Forse capisce troppo tardi che la ragazza non vuole che lui frughi nel suo passato, o almeno le continui a domandare su quella cicatrice. Capisce troppo tardi quanto sia realmente stato poco delicato. « ah. » deglutisce, spostando lo sguardo verso il basso ed allontanandosi leggermente dalla ragazza, dopo aver scavato nei suoi capelli alla ricerca di quella cicatrice che aveva visto precedentemente, quasi pauroso nel non trovarla più lì. L`ha messa in imbarazzo, e lo nota dai suoi gesti, forse è per questo che lascia scivolare la sigaretta nella tasca e le si pone davanti. Il palmo destro viene levato in direzione dei suoi occhi, mostrando due grossi tagli che percorrono verticalmente tutto il palmo della mano, pseudo cicatrizzati. « queste sono le mie cicatrici » mormora, con un mezzo sorriso drammatico « pensavano mi volessi .. » gli risulta difficile dirlo, quasi « uccidere e volevano togliermele prepotentemente dalla mano, allora ho stretto il vetro ed eccole qui. Ho paura che non se ne vadano, che rimangano lì, ma ... me la sono cercata. » scrolla le spalle, sedendosi accanto a lei, con un tono diverso da quelli precedenti, più disponibile a lei, quasi. Non le chiede di raccontare di sé. Non più, ormai. Ha capito. K: Alla parola suicidio..senza dire niente andrebbe con l`indice a passare la destra in direzione della mano di lui, con un tocco delicato, quasi impercettibile,mentre la sinistra và a spostare i capelli piegando di poco la testa, giusto per fargli capire che non lo stava prendendo in giro, ma che l`aveva solo colta di sorpresa; la cicatrice si mostrerebbe dunque in tutto il suo orrore. «mia nonna..» andrebbe a sussurrare quasi «...e sulla caviglia» andrebbe a dire infine sempre a bassa voce, per poi lasciar andare i capelli, tornando a guardarlo. «mi..dispiace..» andrebbe infine a dire, cercando *s`egli glielo permettesse* di accarezzargli la guancia con la destra e regalandogli un sorriso sincero e dolce. S: Rimane in piedi davanti a lei, ancora mostrando la mano, la stessa che andrebbe poi a dirigersi verso il basso, lungo il busto, mentre dalle labbra uscirebbe un delicato sospiro. « a volte penso che la gente starebbe meglio senza di me se morissi, ma pensare al suicidio .. no, mai. » la verità è che non avrebbe il coraggio, più che altro. Un argomento delicato per lui questo. Nota la difficoltà che questa dimostra nel riferirsi alla sua di cicatrice, e lentamente, senza alcuna paura di un eventuale contatto fisico, proverebbe a posare la sua mano ferita su quella della ragazza, la prima, provando a stringerla. E` lì, in ogni caso, anche se l`ultima volta le ha castato un incantesimo contro. « tua nonna? » domanda, quindi, flettendo le sopracciglia e guardandola dubbioso. « tua nonna ti ha fatto del male, Kat? » troppo vicino a lei, ora, forse. Troppo preso dalla storia. Poi si allontanerebbe, ed allontanerebbe anche la mano « ah, sì, scusami .. non sono fatti miei. » tutto impacciato. K: Un sussulto quando il sestino le stringe la mano, ma non la ritrae, non ne ha la forza, sa che lui c`è, ed è contenta, di sentirlo li, vicino, la storia della sua cicatrice e ben diversa da quella di Sebastian, annuisce, stringendo di risposta a quella di Seb « si » sussurra piano, la domanda arriva come una ventata gelida, lui e lascia la mano, le chiede scusa, le apre la bocca, lo sguardo basso, sospira « no..tu me l`hai raccontato » lo dice sincera, le gambe vanno ad incrociarsi in modo da farla sedere con le spalle ben dritte, anche se la testa e le iridi rimangono basse « Sono stata con lei per quattro anni » inizia a dire alzando le iridi e puntando gli occhioni sul ragazzo « non ama i mezzosangue.. », il mento si appoggia alle ginocchia, « e non era particolarmente gentile con me... » parole dette a metà. S: Abbassa il capo verso il basso, per qualche secondo, prima di tornare a fissarla. « non sei obbligata a dirmelo .. io te l`ho detto per non farti sentire da sola. » mormora, sincero, completamente diverso da com`era ieri. Masochista, sì, ma differente nei casi. Poi questa comincia a parlare e si mordicchia il labbro superiore con un certo nervosismo, avvicinandosi di nuovo a lei. La mano che proverebbe di nuovo a stringere la sua. «ah, figurati con i nati babbani, allora! » lui, in pratica. « c`è sempre questa gente. Io sono stato ... fortunato. » con una famiglia che ha un certo precedente, di sicuro. « Ehy, Katrine, è passato tutto, okay? Puoi raccontarmelo, puoi dirmi cosa ti è successo e puoi liberarti del tuo grande peso. Fa sempre bene parlarne ... e ti puoi fidare di me. » mormorerebbe con tono più dolce, provando a posarle un`altra mano sulla guancia come per accarezzargliela, con un sorriso curvato sulle labbra tenero.
K: La mano di Sebastian torna a stringere quella di Katrine che di risposta a stringe a sua volta «Io lo ero..con mamma e le zie ero felice...» un sorriso in ricordo del passato, la voglia di parlare, di raccontare, l`orgoglio che ricaccia dentro quelle lacrime le iridi si abbassano sulla mano fino al momento in cui il sestino con la sua non le accarezza la guancia, un sorriso tirato di risposta « quando..» inizierebbe a parlare senza lasciare la mano di Sebastian, quell`ancora di salvezza, quel muro che solo lei sa cosa può significare «quando la mamma se n`è andata, sono stata con le zie fino ai sette anni.» pausa, vuole essere sicura che lui la segua, per non ripetere, per non rivivere «la nonna materna l`ha scoperto, sapeva che sarei dovuta venire qui e voleva essere sicura che venissi realmente qui e non in una qualche scuola babbana..» un`altra pausa e un sospiro «pensavo mi insegnasse tutto, mi spiegasse come stavano le cose, pensavo di stare bene...invece..» le labbra le iniziano a tremare e la stretta sulla mano di Seb si fà più forte, sopportabilissima probabilmente per il ragazzo vista la poca forza fisica di Katrine
«sono stata quattro anni in una soffitta nascosta dai suoi amici maghi e dalle sue amiche streghe perché ero la feccia della famiglia, l`errore, papà non stava quasi mai a casa, era sempre in ospedale, e le zie non avevano il permesso di vedermi..così sgattaiolavo fuori di casa e andavo da BonnieKate, non sapevo che lei fosse una strega e lei non sapeva di me, eravamo solo due bambine normali..»
un sorriso impercettibile su quel visino di porcellana
«ma lei lo veniva sempre a sapere e così preferiva provare le sue doti magiche su di me, piuttosto che mettermi in punizione, non ricordo quali incantesimi provasse, non li conoscevo, e più che altro cercavo di dimenticare tutto. Ha esagerato due volte, e mi sono rimaste due cicatrici... la maggior parte delle volte sparivano i segni dopo qualche settimana, ma queste...»
non riesce a finire e una lacrima spunta fuori da quel viso, la mano libera prontamente l`asciuga andando a preservare quella maschera di forza «quella lettera è stata una benedizione, e da quando sono qui, a parte qualche incubo il primo anno, è andato tutto bene, al quarto ha smesso di usare la magia su di me, perché sapeva che io sarei stata più forte e sarei riuscita a dirlo a mio padre, e quest`anno ha deciso di smettere di combattermi» Finisce così e rimane a guardare il sestino con quegli occhi così grandi in quel visino così piccolo. S: Nell`ascoltare quel suo racconto non può far altro che venirgli un abisso al cuore. E si sente fortunato, terribilmente fortunato. La mano proverebbe a stringere quella della ragazza ed il capo ad appoggiarsi a quello di lei, aumentando il contatto fisico ma semplicemente per darle il suo massimo appoggio in tutti i modi possibili. Non sa cosa dire, in effetti. « hai tutte le maniere per minacciarla se dovesse farti del male » mormora semplicemente, con voce più bassa « e hai un gruppo di amici disposti a difenderti, basta soltanto trovare il modo di chiamarli per te » parla ancora. Si sta includendo nel gruppo. « mi dispiace, Katrine, non potevo immaginare. » abbassa lo sguardo verso il basso. Si sta sicuramente pentendo di averglielo chiesto. « anche io sono il dannato della famiglia, diciamo. Solo che a me è per il verso contrario. » parla, come a voler ricambiare il favore. « vivo tra i babbani, mi sento uno di loro, solo che ... che penso che sia per colpa mia se mio padre ha tagliato tutti i ponti con i miei zii e roba varia, quando ho cominciato ad essere "strano". Sono stato fortunato, già. » perché c`era quell`altro mago che non ha fatto di certo una bella fine, ovvio. Un piccolo sorriso compare sulle labbra, poi. Forzato ma dolce. « è passato. Non avere paura, Kat. » K: L`atmosfera è un misto di dolce e aspro, con un tocco di tristezza assoluta e li avvolge tutti e due, Katrine perché è il passato e Sebastian perché suo malgrado c'è finito dentro, in quel vortice di ferite interne ed esterne,che guariscono ma mai del tutto. E Kat inizia a sentirsi in colpa ha affibbiato quella tristezza anche a lui che non ne aveva di certo bisogno, lei voleva farlo stare bene non di certo deprimerlo ancora di più, eppure quel gesto, quell`avvicinare la testa alla sua, le fà scattare un sorriso, live e certo, ma pur sempre un sorriso. «aveva solo paura di quello che non conosceva» sussurra con le iridi basse su quelle mani e con la fronte appoggiata a quella del grifondoro «non lo sa nessuno» un`altra confessione «solo tu..» le ultime due parole sono sussurrate, «non importa.. è passato.. mi dispiace averti trascinato in questa cosa.. con tutti i tuoi pensieri..» ancora sussurri, non occorre urlare, sono vicini, e si fanno forza, o meglio, lui fà forza a lei, stavolta. Ascolta le parole di lui «non sei strano, sei speciale» lo correggerebbe con un sorriso «non devi sentirti in colpa per ciò che sei.. tu non ne hai colpa...» altre parole, dette piano, con calma «Non hai nessuna colpa..» la mano libera andrebbe ad accarezzargli il viso e un sorriso stavolta un pò più potente di prima le illumina il viso dolce lei, alle parole di lui risponderebbe semplicemente «Non ho paura.Ora.non più» e già, ora che qualcuno lo sa, non è più sola.
2 notes
·
View notes
Text
Rimango con la forchetta ferma a mezz’aria, pronta per addentare i miei pizzoccheri, mente Emily mi dice l’ennesima stronzata che le ha detta Jason.
«Stai scherzando spero?» le chiedo, senza muovermi di una virgola.
«No, me l’ha detto veramente!»
Ripongo molto delicatamente e con cura la mia posata nel piatto, nel tegame per essere precisi, appoggio le mani davanti a me sul tavolo e la guardo intensamente.
«Jason ti ha seriamente detto “ci ho messo due mesi, ma alla fine ti ho scopata”?» lei mi guarda, con uno sguardo da cane bastonato.
«Si.»
Cerco di contenere tutta la furia che ho dentro, altrimenti potrebbe finire molto male.
«Tesoro… Quante volte ti ho detto che quel ragazzo non è tutto registrato?»
«Sempre.»
«E quante volte mi hai dato ascolto?»
«Mai.»
Alzo le mani in aria senza dire altro, penso che non ci sia bisogno di replicare.
«Ma è un figo.»
«Ma mi prendi per il culo?»
Dico alzando forse di troppo il volume della voce.
Emily cerca di zittirmi. Fortunatamente accanto a noi non c’è seduto nessuno, se non due ragazzi qualche tavolo più avanti dove uno dei due alza lo sguardo per incrociare il mio viso mentre lo vedo sogghignare alla mia affermazione.
«Si, so di sbagliare, ma è più forte di me. So anche di essermi presa troppo e non va bene. Non lo cerco più.»
Penso a tutte le volte che in questi mesi mi ha detto queste stesse parole, a quando gli ha riattaccato il telefono in faccia davanti a me per poi ricontattarlo pochi giorni dopo.
Se non le volessi bene come se ne vuole ad una sorella, l’avrei già mandata a quel paese.
Ogni due mesi veniamo qui, in questo locale in centro Milano dove ci siamo conosciute. È un ristorante con cucina tipica lombarda, arredato in stile moderno, ma non troppo ricercato. I toni sono tuti sul bianco, grigio antracite e nero, che richiama il metallo di alcune rifiniture. L’unica nota di colore diverso i quatto divanetti rossi posti davanti alle vetrate.
Emily lavorava qua quando sono venuta a cena con il mio ex, ci siamo trovate tanto bene che il giorno dopo siamo andate a bere un caffè.
Questa ragazza è dannatamente simpatica ed è anche una figa pazzesca: alta, magra ma per costituzione mannaggia a lei visto che potrebbe mangiare anche me di traverso, lungi capelli biondi e ricci. Sa di essere bella, quando entra in una stanza gli sguardi sono tutti su di lei, ma con me è una ragazza genuina e sincera. Le voglio bene soprattutto per questo.
Affrontato l’argomento Jason, che sicuramente tornerà fuori quando lui le dirà di essere stato un pirla e si scuserà, iniziamo a parlare del più e del meno.
Lavoro, famiglia, amici, del fatto che a trent’anni suonati non ho ancora uno straccio di uomo.
Non ho non lo voglia, sia chiaro. Ma, ultimamente, ho altro a cui pensare.
In tutto questo, però, non ho smesso di scambiare sguardi con il ragazzo di poco fa.
«Emily…»
Mi risponde mugugnando avendo appena messo in bocca una forchettata del suo risotto.
«C’è un ragazzo che continua a fissarmi.»
«Dove?»
«Un paio di tavoli dietro al nostro.»
«È carino?» me lo chiede tutta eccitata.
Annuisco e faccio un sorrisetto.
Il giovane che ho davanti, a differenza della mia amica, non spiccherebbe in un gruppo di persone, è sicuramente una bellezza comune, ma non da farti dire “ehi, che gran figo!” oppure a farti interrompere quello che stai dicendo per guardarlo.
Alto, lineamenti morbidi, occhi chiari e capelli castani che continua a sistemarsi perché la parte davanti rimane più lunga, così se li ritrova spesso davanti agli occhi.
Le cose che, però, mi attirano molto sono lo sguardo che è magnetico ed il suo sorriso, è genuino, spontaneo e contagioso. L’ho sentito ridere qualche volta e devo dire che mi sono stupita nel accorgermi di avere un sorrisetto.
«Aspetta.»
La mia amica si alza dal tavolo, li supera e poi sparisce dietro la porta del bagno.
Mi abbandona li, per dieci minuti buoni. Io faccio finta di nulla, uso il telefono e faccio qualche foto al nostro tavolo pubblicando poi lo scatto su instagram taggando il locale.
Lo vedo che guarda cosa sto facendo, mi aspetto sicuramente una richiesta più tardi sui social.
Quando Emily torna a sedersi davanti a me rimane impassibile, si appoggia allo schienale senza nemmeno guardarmi.
«Quindi?»
Non sto più nella pelle. So che si è alzata per vederlo ed ora voglio sapere cosa ne pensa.
Fa un’espressione indecifrabile e torna con gli occhi nei miei.
«Giuro, che se te lo fai scappare…Non ti parlo più.»
Scoppio a ridere di gusto tanto da farmi venire le lacrime agli occhi.
«Non sto scherzando, vedi di fare qualcosa quanto prima perché se no…»
«Ciao.»
Emily viene interrotta proprio sul più bello da quel ragazzo. Ero talmente presa dal ridere che non mi sono minimamente accorta che si fosse alzato dalla sedia e avesse raggiunte.
«Non mi andava di cercarti sui social, preferisco il contatto diretto.»
Indica il mio telefono che è appoggiato sul tavolo. Ah, questa cosa mi è nuova.
Guardo la mia amica che, come me, è rimasta sorpresa dalla cosa.
«Mi scuso per avervi interrotte, mi chiamo Emanuele, so che ti sei accorta del fatto che ti stessi guardando. Su questo biglietto c’è il mio numero di telefono. Spero in una tua chiamata.»
Mi sorride mentre mi passa il pezzetto di carta, io lo prendo un po’ titubante e lo ringrazio. Ora che ce l’ho davanti riesco a vedere anche lo stile: è molto casual, ha un jeans nero strappato in più punti, una maglietta bianca ed una camicia con le maniche arrotolate scozzese sui toni del rosso, del bianco e del nero. Scarpa da tennis che richiama i colori. Sa decisamente come abbinare i vestiti
«È stato un piacere.»
Sì allontana da noi con una camminata decisa, senza voltarsi nemmeno una volta e raggiunge l’amico che nel frattempo è uscito dal locale e lo sta aspettando fuori.
Io fisso il foglietto, accorgendomi che ha una pessima grafia.
Non mi era mai capitata una cosa del genere, di solito sono meno diretti e aspettano a fare i leoni da tastiera piuttosto che fare il primo passo come lui. Devo dire che mi ha lasciata piacevolmente stupita.
«Alice, gli scrivi vero?»
Annuisco e sorrido, di nuovo. Mi sembra di avere di nuovo dodici anni, quanto ti innamori per la prima volta. Quando la tua cotta del momento si dichiara e senti le farfalle nello stomaco da tanta emozione.
Mi capita raramente di provare tutto questo, mi piace, ma mi fa sentire anche molto strana. È vero, lui ha fatto il primo passo, ma ora tocca a me.
C’è da dire che ragazzi come lui sono rari e mi sembra anche una persona con dei valori.
Ma per ora non ci voglio pensare, mi vivo il momento.
3 notes
·
View notes
Text
25.1.2020
Let's get real, let's get it all out.
⚠️⚠️TRIGGER WARNING: se siete tristi, di cattivo umore, vi odiate, mi odiate, avete voglia di litagare, non vi piace l'onestà, avete voglia di polemizzare in qualunque modo su questo post, volete dirmi quanto peggio vada a voi o quanto meglio vada a voi, volete screditare qualunque delle cose che io dirò, volete dirmi che sbaglio o sono sbagliata o pensiate che sono una stupida pazza menefreghista... non leggete grazie, sono cazzi miei⚠️⚠️
Ho mangiato pasta per la prima volta dopo 25 giorni e sto malissimo. Mi si è gonfiato lo stomaco, ho nausea, ho mal di testa e brividi. Oltre alla pasta ho mangiato un biscotto e delle patate.
Troppi
Zuccheri
Devo trovare il modo di riuscire a fare capire a me stessa e alla gente che devo prendere questa cosa più seriamente. Devo trattarla come se fosse un'intolleranza. Cioè devo imprimermi in testa che se prendo peso perdo ogni possibilità di essere fertile. Devo imprimermi in testa che calorie derivanti da zuccheri=calorie che il mio corpo non riesce a metabolizzare e che quindi o mi tolgono tutte le energie o mi fanno ingrassare. Perché non riesco a rendermi conto di questa cosa? Perché non mi basta vedere come mangiando mille calorie scarse al giorno a novembre ho preso 4kg mentre ora, mangiando 500 calorie in più ma tenendo i carboidrati sotto i 30g ne ho persi 3? La tua salute non è una cagata Martina, grazie ciao.
Parliamo dell'uni già che ci siamo. Come sta andando? Beh, dipende dai punti di vista. Sto passando tutto da quanto so. I lavori di gruppo, i saggi, le ricerche mi vanno molto bene, ho voti sul 29/30, peccato che contino il 10% e i miei voti nei parziali siano 22, 23, 21, 18, 19, 26. Penso di essere comunque meglio di buona parte della popolazione italiana? Certo. Studio in un'università con una percentuale di ammissioni del 19,45%, in una facoltà che aveva 45 posti disponibili per gli italiani e che è anche la facoltà più difficile (anche se ancora per poco, hey there BAI). La media dei voti delle classi è fissata sempre a 25 e sono in classe con gente che parla fluentemente 6 lingue, gente che studia economia da quando aveva 6 anni, gente che è stata ammessa in tutte le Ivy School del pianeta. Questo ambiente mi fa sentire piccola, stupida e insignificante? Certo anche questo. Però uscire da 3 anni di università sapendo parlare 4 lingue e con un posto assicurato in un pezzo grosso come Amazon, IBM, Google, Facebook, Microsoft e chi ne ha più ne metta, forse ne vale la pena, no?
Cosa faccio nella vita? Studio e parlo con una testa di cazzo. Una testa di cazzo che forse tanto testa di cazzo non è. Perché posso lamentarmi quanto voglio ma c'è per me per cose per le quali nemmeno i miei stessi genitori ci sono mai stati.
Un paio di volte a settimana vado in palestra. È tutto meno che per l'estetica. Non faccio niente per dimagrire, non mi piace, non mi soddisfa. Faccio cose che mi facciano sentire forte. Sembreranno cazzate ma riuscire a portare 2 cassette d'acqua invece che una sola o non stancarmi le braccia usando il phon sono cose che mi fanno sentire meglio. Ma anche più banalmente riuscire a fare 10 flessioni in croce.
Le persone non fanno altro che deludermi
Non ho più voglia di fare tante cose
Senza certe cose, certe abitudini e certe persone vivo molto più serena. Non bisogna per forza salvare tutto ciò che un tempo era bello solo perché un tempo era bello
Certe cose, certe abitudini e certe persone mi mancano
Voglio un ragazzo fiorentino e lo avrò
Se non avrò quel ragazzo fiorentino non voglio avere una relazione seria fino a dopo la laurea e ciò non mi impedirà di scopare perché siamo nel 2020 e sinceramente non c'è veramente niente di male.
A proposito, qualche volta mi masturbo (getto della doccia love u). E soprattutto mi chiedo perché pensavo fosse una cosa sbagliata. Perché sinceramente non ha il minimo senso non farlo se lo si vuole fare.
Milano sushi e coca non è solo una canzone di myss keta. Qua la droga è ovunque, un giorno o l'altro proverò lsd e meth. Tutto il resto non mi interessa e non lo farò mai.
Da febbraio inizierò a investire in criptovalute per creare un fondo per una mia startup. Ho un'idea che vale oro.
Voglio andare a Porta Venezia, ubriacarmi a merda, ballare, limonare con una ragazza e misteriosamente instagrammare una certa canzone di katy perry.
Sono 100% sure di essere etero e cis se ve lo steste chiedendo.... but hey, the taste of her cherry chapstick.
Voglio viaggiare il mondo senza programmi e senza la mia famiglia, voglio vivere ogni luogo come ho vissuto la scozia.
Voglio. Altri. Tatuaggi.
Voglio imparare a suonare uno strumento musicale, so già quale e so già qualcosa.
Voglio quella cazzo di internship, lunedì inizio l'application. E no me zava rinunciare all'estate per averla.
Una volta che i miei soldi arriveranno da me stessa e non dai miei, devo rifarmi il guardaroba con cose che mi piacciano veramente e non cose che rientrino in uno standard.
Ma soprattutto voglio riuscire a volermi bene, ad essere una persona migliore, a non sputtanare le persone per intrattenimento, a spendere con più senso, a far valere la mia opinione, ad aiutare la gente che ne ha bisogno e a non avere paura ad essere me stessa.
Se leggendo qualcosa hai pensato "omG miLAnO Ti hA cAMbiAtA" allora mi spiace dirti "omg non mi hai mai capita"
E a te che capisci. Ti voglio bene. Sei importante. Trova chi sei e non avere paura di essere te.
4 notes
·
View notes
Text
L’infatuazione
C’è un tema specifico che volevo trattare nel post precedente, ma ho deciso di far viaggiare la mia mente e far scrivere alle mie dita ciò che volevano. Non mi piace avere una struttura troppo precisa quando scrivo per diletto (in realtà neanche quando scrivo per l’università, ma lì non ci posso fare niente). Ritengo tuttavia necessario scrivere un secondo post, un po’ perchè oggi sono particolarmente propensa alla scrittura — come ho detto precedentemente, la chiave per fare qualcosa, qualsiasi cosa, sta tutta nel passo iniziale — e un po’ perchè c’è una questione che mi sta tormentando da mesi. Era latente ma sorprendentemente costante i primi tempi, ma da un paio di mesi è diventata insopportabile. Per poterla esporre, però, devo prima spiegare alcune delle numerose dinamiche del mio cervello.
Mi ritengo una persona che si invaghisce facilmente. Non ho un tipo di ragazzo che mi attira più di altri, trovo qualcosa di attraente nei più disparati “stili” di uomini là fuori. Mi piace trovare la bellezza nei dettagli; in una fossetta sulla guancia, in un naso importante o particolarmente dritto, in una barba apparentemente castana che brilla rossiccia al sole, in qualche prematuro capello bianco o nella forma delle mani e delle vene degli avambracci. Mi tremano le ginocchia quando vedo profondità in uno sguardo che si incrocia col mio. Considero gli occhi l’elemento più potente del corpo umano. Nello sguardo di un ragazzo mi piace scorgere mistero, curiosità, lussuria, divertimento e interesse. Mi attira vedere una mascella che si tende, o un sorriso imperfetto e spontaneo. Mi piace sentire una voce profonda tanto quanto una voce infantile, entrambe che si flettono attorno allo stato d’animo con cui l’uomo pronuncia le parole. Anche caratterialmente, non c’è una personalità o uno stile che mi attira più di altri. L’anima della festa cattura il mio interesse tanto quanto il timido cameriere che ti studia da dietro i suoi occhiali. Sono stata invaghita di un ragazzo atletico che predilige camicie di Ralph Lauren e che porta sempre il suo Rolex al polso, e sono impazzita per il ragazzo sciatto, con pesanti dreadlock che raggiungono la base della schiena, una bici come mezzo di trasporto e la pancetta soffice offerta gentilmente da dozzine di birre artigianali. Mi piace il ballerino di hip hop che ha sempre una canzone nella testa e una strana stretta di mano da insegnarti, e mi piace il bassista focoso che parla poco e fuma tanto. Sono stata attirata da innumerevoli esemplari di essere umano negli anni. Ma l’infatuazione che mi contraddistingue segue sempre un percorso ben preciso.
La prima fase è quella del colpo di fulmine intenzionale: conosco un ragazzo, ci scambio due parole o qualche sguardo, e realizzo di esserne interessata in seguito a una sua qualche insignificante ma sufficiente dimostrazione di interesse. Dopo aver eseguito la mia miglior performance per fargli definitivamente perdere la testa — ragazza della porta accanto o femme fatale che sia, ognuno ha i suoi punti deboli — lo faccio cuocere nel suo brodo di desiderio e attrazione mentre fingo disinteresse. Nei giorni seguenti si attiva la fase due: gli Oscar. Questa è la fase in cui sono io a cuocere nel mio brodo; iniziano film vari sul mio futuro col ragazzo di turno, con un palinsesto degno delle migliori commedie romantiche, appuntamenti al chiaro di luna, baci sotto la pioggia, dimostrazioni plateali del suo amore per me, litigi, conflitti, scopate da film erotico, ostacoli da superare per far vincere il nostro amore. Cazzate patetiche insomma. In questa fase il mio cervello dipinge il ritratto di quello che penso sia il ragazzo di cui sono interessata, e l’intensità della cotta cresce a dismisura; è il punto dell’infatuazione descritto come “stare sotto.” Ne parlo con le mie amiche, non riesco a pensare ad altro, ho le farfalle nello stomaco, clichè del genere.
Quando si arriva alla terza fase, io sono solitamente già bella che andata. Questa la chiamo fase mestruo: sbalzi d’umore cosmici dettati dal più insignificante dei gesti. Con una minima azione carina da parte del mio amato, che può essere pure comprarmi un pacco di patatine alle macchinette o prendere un pezzo di carta che mi è caduto (immagini iperboliche ma rendono l’idea), io volo sulle nuvole peggio di un Boeing 737. In questo caso i film aumentano, faccio competizione a Spielberg. Tuttavia, nel caso contrario, al minimo comportamento che non si allinea col disegno perfetto del ragazzo che ho in mente, tutti i miei castelli crollano; il mio umore si fa nero, divento scontrosa e depressa, non voglio parlare con nessuno, inizio ad odiare quel povero cristiano e mi riprometto di non parlarci mai più. Dopo queste montagne russe sentimentali e poche altre vicissitudini raggiungo la fase finale: lo scoppio del palloncino.
Ora, la storia si può sviluppare in due modi, ma il finale è solitamente lo stesso; in uno, il ragazzo continua a mostrare interesse fino a chiedermi di uscire. In base a fattori che ancora non ho identificato, accetto e usciamo da una a tre volte, oppure rimando ripetutamente a data da destinarsi, sempre per quei fattori che al momento mi sfuggono. Il risultato è che, avendo mostrato interesse in maniera così ovvia, il malcapitato viene banalizzato, diventa come tutti gli altri ragazzi che si sono mostrati volenterosi di conoscermi, e io perdo interesse troncando il “rapporto.” Nello scenario alternativo, il ragazzo non fa mai il passo ovvio che mostri il suo interesse, lasciandomi in un’insicurezza fastidiosa. In compenso, però, fa una cosa molto particolare: mostra il suo carattere. Nella maggior parte dei casi, inspiegabilmente, esso è molto diverso da come l’avevo costruito nella mia testa. E’ sempre un po’ più superficiale, un po’ meno intelligente, o un po’ meno romanzesco di come credevo. Incredibile come non sia mai un Damon Salvatore, un Mr. Darcy o un Christian Grey (per fortuna). Venendo a fare la sconcertante scoperta che il suddetto ragazzo non è un personaggio di finzione creato appositamente per una audience di donne, ma un mero essere umano con pregi, difetti e accidentali pezzi di insalata tra i denti, il tasso di interesse cala inevitabilmente.
Questo processo ha la durata media di una, due, massimo tre settimane. Avviene tutto velocemente e inspiegabilmente. Senza accorgermene inizio ad arrossire ogni volta che lo vedo, a seguirlo con gli occhi ad ogni movimento, a cercare il suo viso tra la folla. E poi, sempre senza accorgermene, mi “scade,” come si dice dalle mie parti. Il suo punteggio inizia a calare vertiginosamente fino a quando non mi diventa indifferente e supero l’esperienza di infatuazione. E’ breve, intensa ed estremamente fugace. E, per una persona come me, che non ha un tipo predefinito, accade abbastanza spesso. Sono anche consapevole che non sia una mentalità corretta, dimostra che il mio interesse è quasi sempre superficiale e dettato da una idealizzazione della persona con cui mi rapporto, e non da un interesse genuino. Tuttavia, penso che questa idealizzazione abbia origine da un romanticismo quasi disperato che alberga in me credo da sempre, ma che ho soffocato negli anni come un segreto o una cosa orribile. Non so perchè, ma ci sto lavorando.
Le mie infatuazioni sono durate più a lungo solo in due casi: il primo è stato con il mio unico effettivo fidanzato, palesemente disturbato e che sono arrivata perfino a presentare ai miei genitori. Con lui la cotta si è trasformata in amore, e siamo stati insieme quasi un anno. Quella è sempre una storia divertente da raccontare. Il secondo caso è in corso in questo preciso istante, e dato che dura da circa 10 mesi, sto iniziando a sospettare che sia un po’ più di una fugace, leggera, breve e intensa infatuazione. Ed è proprio questo che mi ha portato a scrivere. Ci sto pensando da così tanto e così intensamente che ho bisogno di buttare giù i miei pensieri, o la testa mi esploderà. Per saperne di più, beh, ne scriverò domani.
#me#tumblr italia#scrittrice#scrittore#scrittura#writing#ita#italian#text post#text#love#amore#tips#vita amorosa#love life#relazioni#pensieri#riflessioni#personale#personal#infatuazione#cotta
1 note
·
View note
Photo
Ucronia Amore Zero 1 Illuminati Pop Anarchy BaalSimonetti Walter Per Sara! alias Riccardo L'ultima tentazione di Cristo “Butta fuori i tuoi pensieri o finiranno per ucciderti”. “credi che non ti capisca? Tu insegui un sogno disperato, questo è il tuo tormento. Tu vuoi essere, non sembrare di essere. Essere in ogni istante cosciente di te, e vigile. nello stesso tempo ti rendi conto dell'abisso che separa ciò che sei per gli altri da ciò che sei per te stessa e provoca quasi un senso di vertigine, un timore di essere scoperta, di vederti messa a nudo, smascherata, riportata ai tuoi giusti limiti. Perché ogni parola è menzogna, ogni gesto falsità, ogni sorriso una smorfia. Qual è il ruolo più difficile? Togliersi la vita? Ma no, sarebbe poco dignitoso. Meglio rifugiarsi nell'immobilità, nel mutismo, così si evita di dover mentire, oppure mettersi al riparo dalla vita, così non c'è bisogno di recitare, di mostrare un volto finto o fare gesti non voluti. Non ti pare? Questo è ciò che si crede ma non basta celarsi perché, vedi, la vita si manifesta in mille modi diversi ed è impossibile non reagire. A nessuno importa sapere se le tue reazioni siano vere o false. Solo a teatro il problema si rivela importante e forse neanche lì. Io ti capisco, Elisabeth... e quasi ti ammiro. Secondo me devi continuare a recitare la tua parte fino in fondo finché essa non perda interesse, e abbandonarla così come sei abituata a fare passando da un ruolo all'altro” E se non hai niente in cui credere Non avrai niente che puoi perdere Sì, tranne te Le mie certezze, andate in cenere Non voglio il mondo che tu mi vuoi vendere (oh)Marracash (feat Bergman) - Nulla, o quasi nulla. Io non posseggo quel ch'io vorrei possedere. Tu mi sei ignota. Come qualunque altra creatura umana, tu chiudi dentro di te un mondo per me impenetrabile; e la più ardente passione non mi aiuterà a penetrarlo. Delle tue sensazioni, dei tuoi sentimenti, dei tuoi pensieri io non conosco se non una minima parte. La parola è un segno imperfetto. L'anima è intrasmissibile. Tu non puoi darmi l'anima. Anche nella più alta ebrezza, noi siamo due, sempre due, separati, estranei, interiormente solitari. Io bacio la tua fronte; e sotto la fronte si muove forse un pensiero che non è mio. Ti parlo; e forse una mia frase ti risveglia nello spirito un ricordo d'altri tempi, non del mio amore. Un uomo passa, un uomo ti guarda; e nel tuo spirito si produce un qualunque moto ch'io non posso sorprendere. E io non so quante volte un riflesso della tua vita anteriore illumini il momento presente... Oh, di quella vita, io ne ho una paura folle! -Sono accanto a te; mi sento tutto invaso dalla delizia che mi viene in certe ore dalla tua sola presenza; ti accarezzo, ti parlo, ti ascolto; mi abbandono. D'un tratto, un pensiero mi agghiaccia. Se io, inconsapevolmente, suscitassi in te una memoria, il fantasma d'una sensazione già provata, una malinconia dei più lontani giorni? Io non ti saprò mai dire la mia sofferenza. Quel calore, che mi dava il sentimento illusorio di non so qual comunione frame e te, cade d'un tratto. Tu mi sfuggi, ti allontani, diventa inaccessibile. Io rimango solo, in una solitudine spaventevole.Dieci, venti mesi d'intimità non sono più nulla. Tu mi sembri estranea come quando non mi amavi. Ed io non ti accarezzo più, non parlo più; mi chiudo; evito qualunque manifestazione esteriore; ho paura che ogni minimo urto possa sollevare nel fondo del tuo spirito quei sedimenti oscuri che vi ha accumulati la vita irrevocabile. E allora cadono su noi quei lunghi silenzi angosciosi, in cui le forze del cuore si consumano inutilmente, miseramente. Io ti domando: «A che pensi?» Tu mi rispondi: «A che pensi?» Io non so il tuo pensiero; tu non sai il mio. Il distacco si fa sempre più profondo; diventa un abisso. E il guardare in quell'abisso è un'angoscia così forte che, per una specie d'istinto cieco, io mi getto sul tuo corpo, ti stringo, ti soffoco, impaziente di possederti. La voluttà è alta, come non mai. Ma quale voluttà può compensare l'immensa tristezza che sopraggiunge?Ippolita disse:- Io non provo questo. Io ho più abbandono. Forse, amo di più Il trionfo della morte di Gabriele d'Annunzio Per Sara! Ciao Sara con l’IPhone 8 che pago a rate ho sentito il bisogno di lasciarti qualcosa, qualcosa che mi viene spontaneo nella mia pochezza nella mia follia, qualcosa che hai risvegliato un cuore che non batteva più perché è di plastica ma freme e pulsa che per te e manda segnali in codice morse. Cara Sara prima di scriverti ho fumato quattro sigarette e bevuto un po’ di coca cola zero calorie, (le uniche droghe che posso permettermi oggi), e prima di scriverti di scrivere di te che non conosco, che non ho mai visto ho riascoltato la tua voce registrata e ho sentito qualcosa una scarica elettrica che ha ridato vita ad un mostro così qualcuno mi chiama. Ed ho sentito anche un richiamo quello della foresta come fossi un cucciolo di lupo che cerca la madre e dentro di me sensazioni che avevo dimenticato perché ho coltivato solo l’odio per il mondo in questi anni maledetti. Io come dici fatto di una normalità diversa. Ho sentito anche un senso d’impotenza perché difronte a te mi sento indifeso, le mie maschere cadono una ad una, un uomo piccolo forse cresciuto male e come nel film il bacio della pantera ho paura che ti trasformi e mi sbrani ma allo stesso tempo vorrei che lo facessi, in mille pezzi, che le tue parole siano come un paletto nel cuore per un vampiro e in quel momento sentirsi di nuovo vivi parte di qualcosa e non errare come uno zombie in cerca di carne umana. Ho paura che questo sogno ad occhi aperti finisca e che anche tu partecipi al gioco del mondo quel gioco maledetto che fa ridere tanti quando qualcuno e qualcosa cade in disgrazia. Io cerco un viaggio nell'ignoto alla scoperta di nuovi mondi, di nuove oasi di una terra selvaggia di un bosco ora che è tutto colonizzato antropomorfizzato dal Dio denaro il capitale, è tutto digerito e commentato in diretta virtuale dal uomo tranne i sentimenti veri, forse solo l'amore resiste a questa macchina di distrazione di massa. Dico questo a te Sara perché mi sono perso per quello che ho fatto e quello che mi hanno fatto e ho vissuto nel passato. Se prima non osavo scriverti ma ti guardavo soltanto da lontano è per timore, per paura non credevo che fossi vera uno spirito libero senza pregiudizi scusa sogno pecore elettriche e ho una data di scadenza e quando una donna mi sta vicino. Credo anch'io di essere un uomo vero. Stella del mattino, ma tu brilli anche di notte, tu brilli di luce propria, mentre io cerco di recuperare le forze per cosa, mi chiedo? Sono solo un serpente che si mangia la coda cui è sempre sfuggita alla felicità e cos'è un uomo senza felicità? Un essere che piano piano scende invece di salire. La confondevo con l'effetto di qualche sostanza perché ero autodistruttivo, dicevano per liquidarmi allontanarmi dalle persone cui tenevo credevo o volevo credere in certi ideali in certi movimenti ma poi tutto si ritorto contro di me e li ho visto il peggio che l'uomo può dare. Poi penso voglio scriverti ancora e ancora ma quel silenzio ieri sera mi ha portato via non so in quale mondo perché non ricordo mai i miei sogni. Forse non li voglio ricordare. Ho paura si mi confesso. E ultimamente nei mie sogni, nelle mie visioni ad occhi aperti c'eri anche tu (viaggi astrali esagero) ed io ti dicevo " No Sara non dovresti stare qui è pericoloso non devi vedere cosa sono in realtà un mostro e un mistero “. Ho sognato di fare l’amore con te ho sognato i tuoi movimenti, il tuo corpo e tu mi dicevi “ cucciolo perché sei finito così?” Ciao Sara e da quel giorno che sto ascoltando quella canzone di Sfera Figli di papà ognuno la vive a suo modo ma quello che mi colpisce è questa strofa"E sono tutti amici quando serve Un po' meno amici se si perde Un po' meno amici, un po' più merde No, qua nessuno ti vuole bene". Quando nel 2002 sono finito in TSO ho capito che la mia libertà era finita. E chi ti è stato vicino il vuoto e la famiglia che ti crede un fallito. Dove son finite tutte quelle poche persone cui tenevo si erano lontane ma ho sempre pensato che strano ero solo una leggenda così mi chiamavano a Bologna per via dei trip una leggenda si da ridere, però devo dirti una cosa sola in persona e suo figlio hanno tentato di aiutarmi era una rom una zingara che mi chiamava marito e se torna il suo pensiero sto male. E chiudo qui la triste storia perché quando vengo in contatto con una donna come TE tutto questo sembra non essere mai esistito è il potere di una ninfa una dolce venere non ho detto sirena qui c'è ne sono tante alcune pericolose ti farà strano questo termine ma ci si può scottare anche qui nei social. E non mi aspettavo, forse perché vedo tutto grigio, forse sono uno dei grigi, di essere toccato. Ciao Sara o lilith se non sbaglio nella tradizione ebraica la prima moglie di Adamo forse la prima femminista o forse l’ultima dea madre. Invece di perdermi in discorsi personali ho guardato di nuovo le tue fotografie e i tuoi video prima pensavo di dire una cosa ma poi al momento di scriverti questa cosa non è più nella mia mente. Anche se cambi taglio di capelli rimani sempre di una bellezza di un fascino da donna fuori dagli schemi. E poi penso sai quel che vuoi io dalla mia età posso solo invidiare e stimare chi ti sta vicino. “ Solo la persona che vive in splendida solitudine sa relazionarsi perché farlo e’ un suo bisogno, non chiede niente “ Osho. O dei grossi dubbi anche se c’è solitudine e solitudine attiva e passiva come il nichilismo attivo e passivo. In questi anni cercavo come un cane bastonato tutto quello che descrivesse il nulla perché sentivo di essere vuoto, di aver paura. Solo leggendoli libri sul buddismo ho trovato qualcosa l’impermanenza di tutto ma c’è qualcosa che manca l’amore che parola usurata mistificata ma la sua assenza la sua potenza desiderante mi fa perdere la ragione e parlo da solo come i matti coi miei figli che chiamo di spirito e a volte penso “ Solo un Dio o una Dea mi può salvare” plagio voluto. Perché questa è la tua natura (perché questa è la tua natura perché questa è la tua natura (perché questa è la tua natura)Ma io ho smesso di essere una tua vittima, tu non smetterai mai di esserloNon ammetterai mai chi sei (non ammetterai chi sei, non ammetterai mai chi sei ora)Ma io ho smesso di essere una tua vittima, tu non smetterai mai di esserloNon ammetterai mai chi sei (non ammetterai mai chi sei, non ammetterai mai chi sei” Crudelia Marracash Per Sara! L’ultima tentazione di Cristo. Non avrei voluto cadere di nuovo invece avrei proprio voluto, sentire quel soffio al cuore che mi parla di baci e carezze di pelle contro pelle di sensazioni emozioni anch’io sono come crudelia una vittima di me stesso e se sembro umano devo dirti che non lo sono appartengo ad un'altra razza specie in via d’estinzione sono un parassita alieno. Perdonami . Sara con una voce che ti entra dentro, ti sento dentro,Sara che ha un corpo scolpito nella carne e un'anima da combattente.Ed io non so più combattere a vita.Sara se fossi un'altra persona, un altro essere cercherei il tuo cuore. Non per lasciarlo intatto, vorrei che dei segni rimanessero impressi per sempre. E non per incidere il mio nome vorrei solo che il vento passerà tra i nostri volti e un eco di me rimarrà per sempre.Anche se l’immortalità è la più grande e grossa bugia.Ma quel sempre è per sempre.Sara che ha tanti amici ma a volte si sente sola,Sara che non può fare a meno di stupire, eccitare l’animo di uomini e donne.Sara che ha fatto della sua vita un'opera d’arte vivente.Sara musa di se stessa.Sara mentre scrivo sento un calore anomalo crescere, se penso a te, mi trasformo in uno strano super eroe “Io mi son parte di quella possanza che vuole continuamente il male, e continuamente produce il bene.” FaustSara è stato il caso o c’è un destino, un destino crudele o amico.Sara tutto per Sara anche quello che non ho! Anche quello che mi manca di vitale.Sara con una voce che ti entra dentro la sento dentro.Ho ascoltato di nuovo quella canzone e ho avuto paura perché sembra che parli di persone come me. Parassiti senza cuore.Sara i suoi seni, il suo culo, la linea sottile che ci divide, è il suo stile da iconoclasta ma non solo quello la sua cultura di Sara.Sara io non sono nessuno il mio nome nessuno.Sara lilith l’ultima tentazione di CristoSara l’ultima Maria Maddalena che oscura il potere di Dio e un Cristo non può che piegarsi al tuo volere sì lo confesso a volte ho pensato di essere lui crocefisso lui con i tredici apostoli che son tutti morti o mi hanno rinnegato ed io resisto aspettando una nuova alba aspettando Sara.Sara solo un abbraccioCiao Sara PS: «Quello che sei istante dopo istante» diceva Brandy «è solo una storia.» Quello di cui avevo bisogno era una storia nuova. Palahniuk, Chuck. Invisible Monsters Bruno Filippi in difesa di Mata Hari“ povera Mata Hari eri bella ! E la bellezza suprema è al di là del bene e del male. Morire per causa di una donna meravigliosa è ancora la morte migliore “ “Ogni giorno della storia ha avuto un domani che forse non è mai arrivato” Racconti di domani Dylan Dog Solo due parole I like you,Vivo senza senso e quando trovo, un senso, sembra vietato. Sarò più capace in andare controvento Per Sara che senza volerlo mi ha dato delle emozioni delle sensazioni di piacere, delle speranze.Sara che tra le corde sembra il funambolo di Nietzsche ma se cadi io ti prenderò.
1 note
·
View note
Text
“We are MEANT TO BE together”
Te lo avevo promesso.
Ti avevo promesso che avrei scritto quelle parole sussurrate tra un bacio e l’altro, anche se sicuramente dirtele in quel modo, mentre facciamo l’amore è decisamente più bello. Anche se sbaglio le parole, anche se te le ripeto fino a farti arrabbiare, forse perché penso che ripetendole ti possano entrare più dentro, possano emozionarti di più.
Però eccomi qui, da brava testarda, con un foglio bianco davanti da riempire di parole e sentimenti; perché sicuramente scrivere è più facile eppure in questi giorni non riesco a riordinare le emozioni e tutto ciò che vorrei dirti e che forse mai mai mai riuscirò a fare.
In questi giorni ho riletto la nostra chat, da aprile ad oggi. A quante cose sono cambiate, nel modo di scriversi, di vedersi, di parlarsi. Quel qualcosa che sembrava impossibile ed irraggiungibile (e forse anche oggi lo sembra un po’), sta piano piano diventando sempre più possibile e più definito.
Anche nei giorni grigi, perché preferisco non pensare alla strada che dobbiamo ancora fate ma piuttosto a godermi ogni singolo momento ed ogni singola sfumatura di questo paesaggio. Perché non voglio guardare avanti ma piuttosto indietro, a tutta la strada che abbiamo fatto da aprile, alle parole dette, i momenti vissuti, ed ancora di più ai sentimenti e le emozioni che non riescono ad uscire fuori ma che custodiamo dentro di noi.
Io parlo molto e scrivo anche di più lo so, ma quando ti guardo soprattutto quando mi capita di guardarti mentre facciamo l’amore, mi immobilizzo ed ho solo il desiderio di sentirti respirare e quando mi guardi mi vedi esattamente per chi sono e cosa provo; la cosa più bella è che mi accetti e ti metti in gioco per farmi stare bene e questa è una delle più grandi fortune della vita, avere qualcuno che si spende per noi e per vederci tornare il sorriso. Tu sei quella persona, sono sicura che ci sono miliardi di persone qui fuori ma credo proprio che tu sia l'unico. Tu e quei tuoi bellissimi occhi marroni, colorati di una bellezza che va trattata come una questione molto importante. Tu hai il profumo dei cornetti la mattina in pasticceria, che a me piace tanto. Sei il caffè fatto in casa, hai l'odore dell'asfalto bagnato, di vernice fresca e di erba appena tagliata. Hai la pace e la tranquillità di una giornata di primavera mentre passeggi e non pensi a nulla.
Sai di vecchi vinili e di libri mai aperti. Hai la bellezza del mare a Gennaio e la forza di quelle onde, del cioccolato e di vestiti appena stirati. Sai dell'odore di pioggia a Luglio e della bellezza che lascia subito dopo, sai di inchiostro, di viaggi improvvisati, sei la bellezza dei regali ancora da scartare ma dei quali ti piace già la carta con la quale sono impacchettati, sei il rosso del tramonto che squarcia il cielo grigio di Londra, sei il raggio di sole che c'è prima, durante e dopo la bufera perché non svanisce mai.
Sei il tremore del mio cuore quando io guardo da un altra parte o mi incanto, ma ho la sensazione che in quei pochi secondi tu invece stai guardando me, e sei la voglia di sorridere che mi viene quando penso agli angoli della tua bocca che ogni volta sono indecisa se baciare o osservarli ed incantarmi.
Mi rende felice il modo in cui solo tu riesci a farmi ridere sinceramente ma soprattutto la pazienza che riesci ad avere con una come me e il tuo modo di sorprendermi in ogni momento quando meno me l'aspetto. Mi rendi felice tu ed il modo in cui mi ami e perciò non posso che ringraziarti per la cura avuta di me quando ero agitata e tutto ciò che volevo era piangere. Tu sei speciale, e no nessuno di noi è speciale di suo ma lo si diventa per gli altri quando qualcun altro riesce a vedere in noi quello che il resto del mondo non cerca nemmeno di scoprire, e sono così fortunata ad essere stata io una di quelle persone.
Quando sei una persona così buona, quando sei un ottimo uomo puoi anche fare a meno delle parole (anche se lo sai, a me piacciono) che tanto io parlo abbastanza per due; sei il mio eroe in questi momenti, il mio Capitan America che non ha paura di niente per farmi stare bene. Tutto ciò che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora saputo dire e mai lo saprò fare, voglio solo ringraziarti per tutto ciò che fai per me anche se a te può sembrare poco.
Il tuo abbracciarmi e ricomporre tutti quei pezzi, il tuo tendere sempre la mano verso di me, le tue coccole quando vorrei solo piangere.
Ho detto che giovedi mi sono sentita come quel giorno a Cortona, la prima volta in cui veramente ti ho conosciuto e chi mi conosce sa che non ho l’abitudine di prendere la mano a persone che non conosco, ma credo che in quel momento la mia “anima” sapesse qualcosa di cui la mente ed il mio corpo non erano ancora a conoscenza; sapeva forse già che le nostre mani erano fatte per stringersi l’un l’altra, per questo mi sono sentita come se non ti stessi conoscendo ma come se mi stessi ricordando di te, come se avessimo già vissuto una vita insieme e avessimo scelto di tornare indietro per poter innamoraci di nuovo.
Recentemente, ho capito che forse l’amore sta nel tirar fuori quel coraggio che non sapevi neanche di avere, nello spendersi per l’altro e con te mi sento di incassare una vittoria ogni volta che ti vedo sorridere, e una sconfitta ogni volta che ti sento stare male.
L’amore sta nell’aver sbagliato tante volte e nell’averti ferito ma nel voler andare oltre quegli sbagli, perché preferisco sbagliare con te piuttosto che fare la cosa giusta con qualcun altro. L’amore è stato non esserci capiti forse troppe volte ma nell’esserci sempre voluti capire senza ne se e ne ma. L’amore è la tenacia e la forza di saper guardare sotto i tuoi mille scudi, sotto i tuoi mille aculei che a volte mi tengono a distanza da ciò che realmente provi, non facendo a volte trasparire le emozioni nemmeno con il cuore che ti esplode in petto.
Adoro il fatto che dopo aver passato una giornata con te, possa ancora sentire il tuo profumo sui miei vestiti. E adoro il fatto che tu sia l’ultima persona con la quale voglio parlare prima di addormentarmi la notte il che rende speciali tutte le “buonanotte” che posso anche solo immaginare di dire o di ricevere. Grazie per tutto il bello che con la tua sola presenza riesci a portare ogni giorno nella mia vita e che spero di poterti restituire di rimbalzo.
E voglio questo con te, amarti ogni giorno ma dirti a fine giornata di non averti amato mai abbastanza, per ricominciare.
Mi piange il cuore quando so che stai così, è come se qualcuno lo prendesse e lo stritolasse fra le sue mani; in questi momenti vorrei poter fare di più per te, più parole, più baci più gesti scalerei una montagna altissima a mani nude se solo me lo chiedessi e se servisse a farti stare meglio, o almeno a sorridere del mio essere impacciata.
Ma forse è proprio in questi momenti, anche se ho paura, che dovrei lasciarti stare, lasciarti solo a guardare tutto ciò che siamo ADESSO.
Ed io ci credo, alla storia del fatti l'uno per l'altro. Perché non crederci, in fondo? Chi non vuole un po’ più di romanticismo nella vita? Forse dipende solo da noi fare in modo che accada. Incontrarsi ed essere fatti l'uno per l'altra.
Posso dire con certezza che se non avessi mai conosciuto te, non mi sarei mai resa conto di quanto la mia vita potesse essere completa e avrei potuto vagare nel mondo senza sapere cosa mi mancasse o cosa stessi cercando ed ora mi rendo anche conto che non ci accorgiamo di quanto sia solido un legame finché questo non viene messo alla prova. L'amore non conosce confini, così dicono. Io non lo so, mi sembra di aver visto dei confini a volte anche quasi insormontabili e di averli superati un paio di volte, soprattutto ultimamente.
Ci sarò per te. Con le mie troppe parole, scritte e dette tra un bacio e l’altro.
Con i miei gesti, anche i più banali. Con la mia voglia di fare l’amore con te e viverti, viverti tutto che poi tanto non mi basti mai; anche quando sarò oscurata da mille cose o anche quando avrò altre mille persone davanti, ci sarò perché so che anche tra la folla tu saprai riconoscere i miei occhi.
Non so immaginarmi senza di te e so per certo che non so immaginare nemmeno te con un’altra persona; non si dovrebbe stare con chi non si ama, non ci si dovrebbe accontentare di un rapporto quando il cuore in petto scoppia per un'altra persona che è scolpita li e pensiamo non se ne andrà mai. Che cosa estenuante potrebbe essere? È vero, non possiamo sapere come andrà ma fosse anche un mese o forse solamente un anno o se siamo davvero fortunati tutta la vita io voglio stare con te e lottare per te.
Voglio stare con te perché i tuoi occhi hanno un mondo dentro e tu non hai nemmeno idea di che meraviglia siano. Voglio stare con te per il modo in cui mi tocchi la pelle e per come fai l'amore con me.
So quanto pesano in te le paure, i pensieri ed il dolore, e quanto io mi senta impotente davanti a tutto ciò, anche se nonostante tutto cerco sempre di fare qualcosa.
Ed eccomi qui, di nuovo con pensieri sconnessi tra loro, che non hanno una logica. Ma dopotutto in queste cose, la logica non serve. Voglio stare con te, e non m'importa se sarà difficile. Tutti gli amori sono un po difficili, quando ne valgono la pena.
E vorrei dirti tutto ciò baciandoti, ma non saprei usare le stesse parole.
Sono innamorata di te.
Ti voglio nella mia vita.
Ti voglio al mio fianco.
Farò di tutto per riconquistarti.
Inventerò nuove parole se queste non bastano e le inventerò anche per te che invece a volte stai fin troppo zitto, anche se a me le parole piacciono.
Cercherò di scriverti tutto ciò che provo per poi racchiuderlo in un gesto, e quando le parole non basteranno allora ti dedicherò il silenzio.
E se siamo innamorati, l’uno dell’altra, io credo nel profondo che niente può (o potrà) fermarci.
Che possiamo tornare ad essere noi, in un modo diverso, in un modo nuovo ma non per questo meno bello, anzi, ho così tante immagini nella mia testa.
E sappi, che anche se mi dirai mille motivi per andare via da te e da NOI, ti stupirò trovandone sempre uno in più per restare.
9 notes
·
View notes
Text
COMMENTARY EPISODE 14 ( castiel and nath route)
SUB ITA :
Finalmente abbiamo un episodio ricco e vario, temevo ci saremmo focalizzati troppo sul bullismo etc etc, non che mi dispiaccia ma ho altre priorità.
Melody: come al solito lei e le manie di protagonismo, oltre che l’ostentazione perenne, vanno a braccetto..A dire il vero quando ha descritto cosa avrebbe fatto in vacanza mi ha messo solo che tristezza,non invidierei mai onestamente qualcuno che ostenta il fatto che vive solo che di studio.
Yeelen: conferma pt 45948594 del fatto che lei e il suo bipolarismo vadano a braccetto.Non a caso ho rifiutato immediatamente di vedere “ american horror story” con lei.Non esiste proprio.
Ambra& anoressia : e qui tocchiamo un argomento mooolto delicato, come al solito la beemoov lo tratta con frettolosità e mezza superficialità.Qualcosa di vero l’hanno messo, come il modo di ambra di pensare e agire , diciamo che se non altro su questo punto sono stati molto fedeli ma avrebbero potuto fare di più. Non mi soffermo molto sui miei istinti omicida che di tanto in tanto comparivano quando lei palpeggiava castiel o faceva la carina con lui :’D ..Apprezzo però che per quanto per me sia un cambiamento innaturale il suo,non sia più marpiona con castiel.Anche se il fatto che hanno passato molto tempo assieme dopo la scuola ,NON mi è piaciuto particolarmente.Un altra cosa che non ho particolarmente apprezzato, è quando nel corso di sviluppo personale, ambra non ha preso coraggio e parlato a cuore aperto di com’era al liceo.Un occasione persa , considerando che in questo episodio sembrava quasi l’argomento centrale dell’episodio in sè, quando alla fine si è parlato di tutt’altro.
Castiel: io penso di amarlo sempre di più, ha messo da parte il suo “ astio” nei confronti di nathaniel per aiutarlo , si fa in 4 per aiutare sempre tutti e da anima e corpo per la sua amata . Il suo drama inoltre sta proseguendo bene, in fondo un po’ di ansia ci sta , altrimenti se fosde tutto semplice, non ci sarebbe gusto .E come pensavo , castiel non ha paura affatto di vivere la sua relazione alla luce del sole, anche se quando ha accompagnato la dolcy a casa, dopo essere usciti dalla snake room , erano in un luogo “ pubblico”, si è lasciato andare lo stesso . Credo che qui l’unica che si fa troppi problemi, sia la dolcetta . Ma di lei, ne parlo nel prossimo punto .
Dolcetta: *PREMESSA, questa parte cambia logicamente da quale route si segue , qui sto parlando per la dolcetta Team cass *Onestamente in questo episodio, mi ha fatto arrabbiare In una maniera incredibile . Castiel è quello che ci tiene di più . Lei sembra quasi la prenda con superficialità a tratti e poi che si “ corregga” e mostri un filo di paura e tristezza, come se , non volesse pensarci .. Mi sa che non ha chiaro il fatto che “ O VA IN TOUR O È UNA RELAZIONE DA BUTTARE “. Se castiel è così “ apprensivo è perchè più di tutti vuole far funzionare questa cosa!.. Capisco prenderla con calma e che si parla della prossima estate ma è una cosa a cui non puoi scappare e come ha detto rayan per il progetto di gruppo, ha l’opportunità sempre di lavorare con un arista etc etc. ... Mi dispiace ma se io fossi al suo posto me ne fregherei e andrei senza nè sè e nè ma Con lui .. La dolcetta inventa solo scuse , volere è potere . Nessuno le ha detto di rinunciare , si tratta solo di organizzarsi .. A parte questo , cambiando argomento ,il simil appuntamento organizzato da rosa è stato molto bello , se pur breve .Questo per dire che Se ci riesce persino castiel a organizzare lavoro e vita sentimentale, ce la puó fare anche la dolcetta !!.. So giá che tanto andrà a finire bene ma in questo momento e in questo epsodio, non riesco a reggerla. Guardando gli altri personaggi , che hanno situazioni ben più gravi da non dormire la notte, lei per me è ed è stata troppo superficiale e menefreghista.. Traspare in maniera assurda nei dialoghi con castiel quanto quasi poco le interessi a tratti e svii la questione .. E ha fatto sentire castiel inadatto , come se dovesse lui scusarsi, quando è normalissimo chiedere ció, visto che le cose poi andrebbero a finire molto male .. Castiel gliel’ha detto quanto seriamente è preso e lei non fa altro che giustificarsi e minimizzare dicendo che devono prendersela con calma.. Questo si ma mi sembra che tra tutti e due ,facciate come i gamberi .. 50 passi avanti e 500 indietro .. Ma di sicuro quella che si sta prendendo meno la responsabilità delle sue azioni è la dolcetta .. Perchè castiel avrà pure “sbagliato “per la ONS.. ma per quanto sia frettoloso di natura per certi versi, ora sta facendo di tutto per dare un senso e non distruggere nuovamente quello che si era costruito un tempo.. Capisco il voler rimanere coi piedi per terra ma sa e sanno già entrambi, che di soluzioni non ce ne sono tante .. Quindi voglio sperare che la dolcetta si svegli e accetti il fatto che dopo la laurea deve andare con castiel .. La paura ci sta ma fino a un certo punto .
NATH ROUTE : Rispetto a quella di castiel ho speso 1522 PA a fronte dei 1572 di cass. Su nath non c’è moltissimo da dire, se non che questa volta merita il primo posto la sua route, rispetto a castiel ma non significa che disdegni cass, mi interessano in egual modo. Semplicemente nathaniel ha sfruttato meglio il drama della sorella e l’appuntamento alla spiaggia è stato più hot e romantico.Il che era anche giusto, visto e considerato che il romanticismo era minimo nei precedenti episodi.Diciamo che castiel e nathaniel si sono invertiti i ruoli nell’ep 13 e 14..Nel precedente episodio ho preferito castiel perchè l’appuntamento al cinema era stato più divertente e romantico, mentre nath aveva un altro tipo di situazione.Non che anche qui non avessero avuto situazioni diverse è una questione di semplice preferenza. Posso dire però che entrambe stanno proseguendo molto bene.Castiel in questo episodio ha lasciato la classica strizza da “ relazione a rischio?” mischiata a un finale romantico ,identico a quello di nathaniel nell’episodio 7..In ogni caso sono intenzionata a seguire entrambe le route..Su cass voglio sapere come faranno a stare insieme e cosa succederà, soprattutto voglio sapere se i media li metteranno in difficoltà, il manager cosa ne pensa..Su nath come riuscirà a uscire dalla droga, come farà ad aiutare sua sorella e come farà a stare con la dolcetta
SUB ENG: Finally we have a rich and varied episode, I was afraid we would focus too much on bullying etc, not that I’m sorry but I have other priorities. Melody: as usual, she and her protagonism, as well as the perennial ostentation, go hand in hand. Actually, when he described what he was going to do on vacation, it only made me sad, I would never honestly envy someone who flaunts the fact that he lives only that of study. Yeelen: confirmation pt 45948594 of the fact that she and her bipolarism go hand in hand.Not by chance I immediately refused to see “ american horror story” with her. There is no such thing. Amber & anorexia : and here we touch on a delicate topic, as usual the beemoov treats it with haste and half superficiality. Something real I’M put, like the amber way of thinking and acting, we say that if only on this point they were very loyal but could have done more. I don’t dwell much on my murderous instincts that appeared from time to time when she was groping Castiel or being nice to him :’D .. But I do appreciate that as unnatural a change for me, his is no longer a harpoon to Castiel.Although the fact that they spent a lot of time together after school,I did not particularly like.Another thing that I did not particularly appreciate, is when in the course of personal development, amber did not take courage and spoke with open heart about what it was like in high school.A missed opportunity , whereas in this episode it seemed almost the central topic of the episode itself, when in the end it was talked about anything else. Castiel: I think I love him more and more, he put aside his“; ” hatred against nathaniel to help him , he does in 4 to always help everyone and from soul and body to his beloved. His drama is also going well, basically a bit of anxiety there is , otherwise if fosde everything simple, there would be no taste . And as I thought, Castiel is not afraid at all to live his relationship in the sunlight, although when he accompanied the sweety home, after leaving the room, they were in a place“; ”audience, he let himself go anyway. I believe that here the only one that gets too much trouble, is the sweetie. But about her, I mention it in the next point. CANDY : *, this part changes logically from which route you follow , here I am speaking for the sweet Team cass *Honestly in this episode, made me angry In an incredible way. Castiel is the one who cares the most. She seems to take it almost superficially at times and then that you“ correct” and show a thread of fear and sadness, as if , he did not want to think about it . I guess it is not clear that“ OR YOU WENT TO THE TOUR OR IT IS A RELATIONSHIP TO THROW AWAY “. If Castiel is so“ apprehensive is because he most of all wants to make this thing work!. I understand taking it slow and talking about next summer but it’s something you can’t run away from . And as Rayan said for the group project, he has the opportunity to always work with an arist etc etc. ... I’m sorry but if I were in his place I wouldn’t give a shit and went with him .. The candy only invents excuses , want is power . No one told her to give up, it’s all about organizing. Apart from that, changing the subject ,the similar appointment organized by rose was very nice, if still brief . This is to say that If we even Castiel can organize work and love life, we can also make candy !!.. I know it’s going to end well, but right now and in this epsodium, I can’t handle it. Looking at the other characters, who have much more serious situations not to sleep at night, she is for me and has been too shallow and pitiful. It transpires in an absurd way in the dialogues with Castiel how little the interests at times and misleads the question .. And he made Castiel feel unfit, as if he had to apologize, when it’s normal to ask, since things would end very badly. Castiel told him how serious he is, and all she does is justify and minimize herself by saying they have to take it easy.This is but it seems to me that between both of you, you do like shrimp .. 50 steps forward and 500 back.. But surely the one who is taking less responsibility for his actions is the candy .. Because Castiel will also have the wrong““for ONS.. but as hasty as he is of nature in some ways, he is now doing everything to make sense and not destroy again what was once built. I understand wanting to stay grounded but you know and know that there are not many solutions. So I’m hoping the candy will wake up and accept the fact that after graduation she has to go with Castiel.. Fear is there but up to a point.
NATH route: Compared to Castiel I spent 1522 PA on 1572 cass. On Nath there is not much to say, except that this time deserves the first place his route, compared to Castiel but it does not mean that I don’t like cass, they both interest me equally. Simply Nathaniel took better advantage of the sister drama and the appointment at the beach was hotter and romantic.Which was also right, seen and considered that the romance was minimal in the previous episodes.Let’s say that Castiel and nathaniel have reversed roles in the’ep 13 and 14.. In the previous episode I preferred Castiel because the appointment at the cinema had been more fun and romantic, while Nath had another kind of situation.Not that even here they had not had different situations is a matter of simple preference. I can say however that both are continuing very well.Castiel in this episode has left the classic squeal from“risk relation?” mixed with a romantic ending, identical to that of nathaniel in episode 7.. In any case I intend to follow both routes.. On cass I want to know how they will be together and what will happen, especially I want to know if the media will put them in trouble, the manager what he thinks. On Nath how he’s gonna get out of drugs, how he’s gonna help his sister and how he’s gonna get out of candy
#amour sucré#mycandylove#dolce flirt#amor doce#mclul rants#mclul rambles#beemoov games#beemoov#castiel's girlfriend#castiel mcl#nathaniel mcl#nathaniel hsl
10 notes
·
View notes