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RASSEGNA STAMPA: "Quando scrivo le storie dei miei personaggi, piango, rido e mi diverto". INTERVISTA A TUTTO BALLO
7 LUGLIO 2024 Intervista a Tutto Ballo, buona lettura! Qui sotto il link per sfogliare il giornale TUTTO BALLO LUGLIO
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livornopress · 1 year
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Irene Strati e Marco Ghezzani sono i nuovi componenti della segreteria Nidil-Cgil provincia di Livorno
Irene Strati e Marco Ghezzani sono i nuovi componenti della segreteria Nidil-Cgil provincia di Livorno
Livorno, 30 marzo 2023 Irene Strati e Marco Ghezzani sono i nuovi componenti della segreteria Nidil-Cgil provincia di Livorno, la categoria che tutela i diritti dei lavoratori somministrati e atipici. La proposta di inserire Strati e Ghezzani in segreteria, avanzata dal segretario generale Filippo Bellandi – è stata approvata a larga maggioranza dall’assemblea generale Nidil-Cgil riunitasi ieri a…
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paoloferrario · 2 years
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Nicola Ghezzani, La lingua perduta dell’amore, Donne altamente sensibili e disturbi dell'affettività, 2023
  Nicola Ghezzani, La lingua perduta dell’amore, Donne altamente sensibili e disturbi dell’affettività   COLLANA: La societa’ / Saggi e studi Perché il processo storico e psicologico ha frustrato i desideri delle donne derubandole delle loro migliori qualità? Attraverso un’ampia casistica Leggi di più Secondo l’attuale ricerca antropologica, le donne sono state fondamentali perché la specie…
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ilbasketlivornese · 2 years
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C SILVER: DEBUTTO A SAN GIOVANNI VALDARNO PER L'US LIVORNO BASKET
#SerieCSilver: debutto a San Giovanni Valdarno per l'#USLivornoBasket #Livorno #ilbasketlivorneselive
(fonte immagine: US Livorno Basket) Appuntamento fissato per questa sera alle ore 21.15 Sabato il gran giorno del debutto in campionato. Il Brusa Us Livorno di coach Marco Mori sarà impegnato sull’ostico terreno del Galli San Giovanni Valdarno (21.15), neopromossa con qualche ambizione. Priva di Pantosti (squalificato), con Ghezzani e Artioli da valutare nelle ultime ore, la squadra amaranto si…
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La psiche – come direbbe Borges – è un “giardino dei sentieri che si biforcano”: ad ogni fase carica di pathos e di significato, abbiamo sempre almeno due opzioni diverse. Si tratta di un labirinto non spaziale, ma temporale. I suoi sentieri sono le diverse conseguenze che sortiscono da ogni singola scelta. Spesso, tra due opzioni scegliere l'una piuttosto che l'altra può essere fatale. Prendiamo l'esempio della dipendenza affettiva. Una donna è stata educata alla sottomissione, quindi crede che la sua devozione sacrificale verso l'amato sia vero amore e che sia sufficiente a generare altro amore. Quindi, se è innamorata, smania per lui, vuole essere vista, notata, preferita fra tutte; e quanto più il suo amato è lontano o indifferente tanto più lei moltiplica gli sforzi per essere notata. Se è già in una relazione di coppia, fa tutto quanto è in suo potere per dare soddisfazione al suo uomo: si sacrifica per lui, gli dona ogni sua risorsa, annullando se stessa. Ma chi non ha altra concezione dell'amore che questa devozione sacrificale sbaglia sempre l'oggetto cui dirigere le sue attenzioni. Perché avendo dell'amore una concezione unilaterale, non cerca un uomo (o una donna) capace di reciprocità, cioè capace di restituire l'amore ricevuto. Quindi, poiché non è amata, comincia ad essere essere infelice: il suo amato non è affettivo, pensa solo a se stesso, oppure la sfrutta e la maltratta. A questo punto di fronte a questa donna si aprono due o tre opzioni psichiche possibili. La prima: può non essere in grado di protestare e quindi sentirsi indegna dell'amore del suo amato, forse dell'amore di chiunque, andare alla ricerca dei propri difetti, degli sbagli che ha commesso – veri o presunti – e affogare nel mistero dell'indifferenza dell'altro. Per questa via, che enfatizza il rifiuto e la condanna da parte dell'amato, la dipendente affettiva precipita nella depressione. La seconda: comincia a pensare che indegno di amore sia lui, non lei. Lei gli ha dato il possibile e lui ha goduto del suo sacrificio disinteressandosi a lei, ha vissuto come se lei non esistesse, si è lasciato attrarre da altre donne, oppure la ha maltratta, umiliata, offesa. In lei cresce una rabbia incontenibile. Allora, si scaglia contro di lui con violenza, rivendicando ciò che gli è stato tolto, punendolo con ferocia. In questo caso, fa lo sbaglio di chiudersi nel suo odio e di vedersi solo come furia vendicatrice. Così facendo si chiude in una nuova forma di dipendenza, una dipendenza che ha evacuato l'innamoramento e si è riempita di odio. Per questa via la dipendente affettiva scivola nell'aggressività isterica, quindi nel caos bordeline o nella depressione da senso di colpa. Due sentieri, due sbagli capitali. Nei miei libri ho chiamato il primo sentiero “dipendenza depressiva”, il secondo “dipendenza conflittuale”. Ma c'è anche un terzo sentiero. La dipendente affettiva può capire il suo errore di partenza: che se ci si muove nel mondo delle relazioni con la compulsione al sacrificio, l'idealizzazione del partner e l'inibizione a concepire l'amore come reciproco, allora prima o poi apparirà qualcuno che sfrutterà con egoismo o con cinismo questa tendenza sacrificale. La dipendente può allora capire che le sue sofferenze dipendono da lei stessa. Nella sua vita non sarebbe mai esistito alcun “narcisista manipolatore” se non l'avesse permesso lei. Se comprende questa sua verità nascosta, allora può sciogliere il nodo masochistico che la lega al suo persecutore. Per questo sentiero, per il quale è fondamentale la conoscenza di sé, si perviene alla salute. La salute psichica è la conoscenza di ordine superiore dei propri limiti, quei limiti che hanno prodotto una trappola esistenziale. Ma prendere la via sbagliata è facilissimo, perché per sbagliare basta sentire senza pensare, reagire senza riflettere. Per sbagliare è sufficiente credere «che la realtà sia quella che sia vede» – come dice un verso di Montale. Mentre, al contrario, per essere sani occorre fare uno sforzo mentale di ordine superiore. Occorre capire che – nella strutturazione della coscienza, quindi nella psicopatologia – noi stessi siamo la nostra trappola e che l'altro è solo una nostra creazione; e occorre altresì capire che la prima legge intellettuale da rispettare è chiedersi in che modo noi stessi stiamo creando il nostro nemico e il nostro persecutore (esterno e interno).
Nicola Ghezzani 
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susieporta · 4 years
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"RICORDATI DI RINASCERE". BUONA PASQUA A TUTTI !
« La vita di ciascuno di noi è costellata di crisi personali più o meno gravi e più o meno profonde. Molte di queste sono lievi e passeggere e tendiamo a dimenticarle o a ricordarle con un sorriso. Ma altre s’imprimono indelebilmente nella nostra memoria: perché sono dolorose, sconvolgenti, talvolta così buie e terribili da darci l’impressione d’essere scaraventati nel mezzo d’una tempesta abissale, che con ogni probabilità non ci darà scampo. In questi frangenti, persino la paura di morire o di impazzire non ha rilievo, perché nel turbine della catastrofe noi siamo già folli e siamo già morti. Eppure, se nel mezzo della tempesta o anche dopo che essa ha fatto il suo devastante lavoro, una parte di noi è rimasta lucida e ha osservato, e mentre osservava ha potuto guidare, o almeno presagire, il passo successivo, ecco che queste tremende crisi si rivelano come fondamentali momenti di passaggio, momenti di svolta esistenziale. [...]
L’uomo in crisi deve riuscire ad ammettere che la sua paralisi, per quanto possa apparire terribile, non è definitiva, non è uno scacco permanente, ma che al contrario essa indica la possibilità di un percorso: di fatto, lo pone in uno “stato storico”, cioè transitorio, mosso da una ricerca e da una direzione. Perdere il significato della vita è, dunque, il presupposto per trovarne uno nuovo.
È per questo motivo che, proprio in virtù della crisi che ci ha colpito, noi siamo, come mai in precedenza, nella condizione di operare un cambiamento. »
da "Ricordati di rinascere", un libro sulla crisi e il suo superamento
Nicola Ghezzani
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occhidibimbo · 2 years
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Tra i bisogni fondamentali di una crescita sana per i bambini c’è il movimento spontaneo e intenzionale del proprio corpo. Quando il nostro bambino individua se stesso come un soggetto diverso e staccato da quello della mamma, significa che sta cominciando il periodo della differenziazione di sé come unità corporea e come agglomerato psichico. Il bambino percepisce  gli oggetti come animati da una vita propria distaccata dai suoi sensi ed è affascinato dalle loro proprietà fisiche che in tal modo comincia a manipolare. Nei  mesi successivi al primo anno di vita il bambino è impegnato nell'attività esplorativa ed entro il secondo anno egli diventerà il protagonista di un mondo immaginario in cui è capace di riprodurre la routine secondo un canovaccio fantasioso fatto della rappresentazione della stessa realtà e della riproduzione dei ruoli familiari. È importante porre l’attenzione a questo stadio evolutivo che impegna il bambino a costruire se stesso in relazione al mondo. Tutti i bambini hanno una spinta vitale che va assecondata e guidata. Non è mai una buona idea reprimerla senza conoscerne le potenziali direzioni che potrebbe prendere. Vale a dire, il bambino deve essere libero di esprimere il proprio movimento perché questo è indicativo della sua possibilità di gioire, di amare e di occupare il proprio spazio vitale. Ghezzani (2014) da parte sua ci ricorda che evolviamo secondo cicli di vita che si alternano sin dalla nascita. Il primo è definito dal passaggio dalla vita intrauterina a quella neonatale, periodo che si conclude con lo svezzamento: i due corpi della madre e del bambino si allontanano. A due/tre anni di vita assistiamo nel bambino all'esplosione di un’intensa e ricca arborizzazione sinaptica (le cellule del cervello aumentano) che lo spinge ad essere più consapevole, più curioso e più reattivo in modo rapido. A fronte di ciò le risposte devono essere quanto più coerenti e congrue, altrimenti la spinta vitale del bambino troverà sicuramente altre strade per esprimersi (non necessariamente negative in sé, ma complesse). In ciò possono rientrare comportamenti, più o meno evidenti, che meritano attenzione, prima fra tutte, di genere pedagogico. Il cambiamento di cui il bambino è protagonista è il prodotto non solo biologico in risposta ad un ambiente stimolante, ma è altresì determinato dall'impulso vitale che ci appartiene indipendentemente dai nostri genitori. In sintesi, il bambino deve muoversi per definire se stesso, per esprimere il suo bisogno di vita e delineare il proprio spazio vitale. Egli può farlo in un ambiente di caregivers accoglienti e consapevoli di ciò che sta avvenendo in lui e quindi, il suo cambiamento costante e irreprimibile, il suo lavoro silente o chiassoso, evidente o impercettibile, leggibile o interpretabile, ma comunque libero di esprimersi. Prendere a cuore l’educazione al movimento è un lavoro di prevenzione, a pensarci bene, a tutto ciò che di patologico spesso si affibbia ai bambini non sufficientemente stimolati. A tale riguardo l’educazione teatrale può arrivare in nostro soccorso. Il teatro è una cosa seria e va considerata tale. Ma i bambini piccoli che c’entrano con il teatro? I bambini sotto i 36 mesi di vita possono essere i protagonisti della loro crescita consapevole. Hanno la capacità, in verità, di operare con il proprio corpo, attraverso il movimento -sia spontaneo sia intenzionale- usando il gioco simbolico nella ricerca della propria identità emergente. In che modo ciò può avvenire? Interpretando le cose, le emozioni e gli spunti di storie che li coinvolgono all'interno di spazi laboratoriali teatrali fatti a loro misura e in compresenza delle educatrici di infanzia. Il pensiero simbolico (Piaget, Vigotsky, Winnicot) osservato nel suo agire, dimostra di quanta pienezza espressiva è capace la personalità nascente del bambino. Un esempio da prendere in considerazione è il lavoro di Roberto Frabetti (“La Baracca” – Testoni Ragazzi, Bologna) che fa teatro con i piccolissimi.
Con loro ha instaurato dapprincipio un rapporto classico di attore-spettatore. Successivamente ha osservato nei piccoli spettatori una particolare propensione ad esprimere i contenuti e le emozioni attraverso una corporeità genuina e naturale. Da adulti, infatti, siamo molto più avvezzi all'uso di strumenti e mezzi di apprendimento per lo più cognitivi, basati sul “verbale” e sul ragionamento astratto. Il bambino piccolo, invece, è abile nell'esprimere il suo verbale embrionale attraverso il movimento del proprio corpo. La mancanza del pensiero logico gioca a suo favore perché gli permette di usare un alfabeto fatto di gesti attraverso l’uso del quale parla ed interpreta muovendo il corpo, generando spazi attorno a sé, misurandoli e definendo se stesso.  L’ esperimento teatrale fa emergere potenti generatori di empatia, i bambini in movimento, che da grandi useranno questa competenza nel relazionarsi agli altri anche prima del tempo stabilito. Il bambino sotto i 3 anni è realmente capace di usare il proprio corpo come strumento di espressione simbolica ed è su questo assunto che chi ha cura di lui deve e può far leva anche in un’ottica di prevenzione dei disagi nella sfera del linguaggio, dell’apprendimento e dell’interazione con i pari. L’esperienza teatrale con i bambini piccoli insegna che il bimbo al di sotto dei 36 mesi, quando è coinvolto in un laboratorio teatrale, si muove attraverso scarabocchi gestuali sfruttando e maturando un alfabeto che gli consentirà di leggere il mondo e di interpretarlo con il proprio corpo e con il proprio movimento. Tale conquista si affiancherà come competenza motoria, ad integrazione dei livelli di verbalizzazioni presenti e futuri (movimento del corpo - rappresentazione simbolica di un moto interiore o di una storia - migliore verbalizzazione dell’azione appena agita attraverso l’emozione che l’accompagna, educazione emotiva). Il primo evidente risultato è l’acquisizione della maturità spazio-temporale che porta alla presa di coscienza di sé e alla costruzione della propria identità nascente. Un’opportunità, il teatro per i piccini, dalla quale i luoghi (nidi, scuole, famiglie) deputati allo sviluppo psicofisico dei bambini non possono prescindere. Provare per credere!  
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baozjhoa · 3 years
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Лучшие производители итальянской мебели
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Дизайнерская итальянская мебель ценится во всем мире. Стильная, функциональная, надежная, она объединяет инновации и традиции. Наибольших успехов добились фабрики, выросшие из небольших семейных предприятий. К ним относятся:
Бренд Alberto & Mario Ghezzani — один из самых известных в мире. Его основал итальянский дизайнер мебели Альберто вместе с супругой. С момента открытия бренда и по сегодняшний день компания отдает предпочтение стилю барокко. Она выпускает корпусную итальянскую мебель: комоды, гардеробные, шкафы и тумбы, украшенные ручной росписью, филигранной резьбой, сверкающим лаковым покрытием и сусальным золотом. Комплект для спальни от Alberto & Mario Ghezzani обойдется в 1,5–2 млн рублей.
Villanova Mario — это итальянская дизайнерская мебель, представленная во всеми любимой классике и стиле модерн. Компания существует с 1953 года и может похвастаться мировой известностью. Она внедряет собственные эксклюзивные технологии: например, мебельные фасады изготавливает в виде объемных панелей, а в качестве декора использует цветное стекло. Спальный гарнитур от Villanova Mario стоит от 4700 евро.
GAIA — дизайнерский вариант мебели для ванных комнат. Для создания коллекций бренд использует ценные породы ясеня, итальянского ореха, дуба и черешни. Декором служат вставки из мрамора, керамики, медные и бронзовые элементы. Элитная итальянская мебель для гостиниц и отелей реализуется преимущественно комплектами, расценки стартуют от 1830 евро.
Фабрика Dall’Agnese выпускает гарнитуры, оформленные в классическом стиле. Модели разрабатывает не только персонал компании, но и приглашенные дизайнеры итальянской мебели. Основными материалами служат отборный массив черешни, грецкого ореха, сосны и ели, со вставками из мирта, древесины экваториальных и альпийских лесов. Спальный комплект от Dall’Agnese можно купить от 230–250 тысяч рублей.
Мебель Италии BIBA SALOTTI — элитная итальянская мебель, оформленная в современном стиле. Ассортимент бренда включает кровати, пуфы, стулья со специальной структурой обивки, поддерживающей позвоночник. Эта мебель из Италии — элитная коллекция натуральных материалов: ореха и дикого дуба, хлопка и бархата, гобеленовых тканей. Полноразмерная кровать в спальню от BIBA SALOTTI обойдется в 150–160 тысяч рублей.
Каждая итальянская мебельная фабрика по-своему уникальна, тем не менее всех местных производителей объединяет требовательное отношение к качеству выпускаемой продукции, внимание к мелочам. Оно проявляется на всех этапах производства — от выбора исходного сырья до упаковки.
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RASSEGNA STAMPA: Intervista Esclusiva a SPAZIO DEMO MAGAZINE: 3 Luglio 2024
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madeinpop · 6 years
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Made In PoP™ ǁ eventi Rock in Veneto dal 5 all' 11 Aprile 2018 ǁ stagione 15
Ciao Made-In-PoPpers, condividiamo sempre con piacere certe produzioni fatte con anima e cuore, come il progetto tutto al famminile ed acustico di WAV Women Against Violence, che sta realizzando un album con tutte le cantautrice che hanno aderito, per sostenere l'iniziativa vi rimandiamo alla pagina MusicRaiser https://www.musicraiser.com/it/projects/10193 sostenete sostenete sostenete. CHECcO & LoRIS
«Sostenete la Musica, Andate ai Concerti»
► segnalazione Made In PoP ◄
Ω  LAST NITE PARTY Ω Ω VINILE Club via Capitano Alessio 92 ROSÀ (Vi) Ω Ω SABATO 7 APRILE Ω torna la festa indierock per eccellenza presentando un'interessante band,i livornesi SIBERIA, indierock cantautorale dal retro gusto wave. dopo i concerti si balla con i djset di CASTE, ORDINARY NOISE e PAUL dei SLAPS. https://www.facebook.com/events/553476635011892/
► FESTIVAL ◄ ► IRRUZIONI Festival varie location PADOVA fino a Sabato 7 Aprile festival diffuso di peripezie urbane organizzato da Associazione VOYAGER e altre realtà, programma completo e dettagliato qui http://www.irruzioni.it/wp-content/uploads/2018/03/Irruzioni2018-Programma.pdf
► SETTIMANA ◄ ► GIOVEDÌ 5 Aprile ᴥ Centro Culturale CANDIANI piazzale Candiani 7 MESTRE ore 21 prima serata della rassegna Indie Voices con protagonista la musa di David Lynch, CHRYSTA BELL, già protagonista di Twin Peaks e cantautrice texana. ᴥ CA'SANA Cibo Arte e Cultura via SS. Fabiano e Sebastiano 13 PADOVA voce angelica e songwriting profondo per MANEL RODRIGUEZ artista tedesca. ᴥ YOKELZ Plan B pub piazza Marconi 1 TREBASELEGHE (Pd) daranno la scossa qui stasera i FLAT FIFTY indiepoprock. ᴥ COMARÒ via F.M.Preti 26 CASTELFRANCO Veneto (Tv) We//Net ospita il giovane e molto bravo cantautore ALESSANDRO RAGAZZO. ᴥ Osteria da TOCCHETTO via Risorgimento 27 MONTEBELLUNA (Tv) rassegna band emergenti, stasera BEHIND BLUE EYES e HITO+. ᴥ POMOPERO Osteria Musicale via Castelletto 84 BREGANZE (Vi) austriaco di nascita ma teutonico d'adozione il cantautore/producer indietronico ANT ANTIC. ᴥ JACK the RIPPER via Nuova 9 RONCÀ (Vr) il ritorno dei celeberrimi The MOORINGS folk rock in salsa celtica dalla Francia, in apertura il trio femminile KILL THE MAYOR poppunk. ᴥ EL CABALLITO via Pastengo 17 BUSSOLENGO (Vr) due band della scena alternative locale, CAU (indie) e NØEN (alt-rock).
► VENERDÌ 6 Aprile ᴥ ALTROQUANDO Osteria Musicale via Corniani 32 SANT'ALBERTO di Zero Branco (Tv) terza serata di selezione del contest per il Veneto dell'AREZZO WAVE Festival, sul palco BACK to NOISE (Vi) il solo FEYDAN (Tv) e La SORTE (Vr). ᴥ Circolo NADIR piazza Gasparotto 10 PADOVA ospite la bravissima Sara Ardizzoni con il suo progetto DAGGER MOTH one/woman/band tra chitarre elettriche e minimalismo elettronico. ᴥ VIRGO Rock Club via Padana 32 SANT'ANGELO di Piove di Sacco (Pd) serata stumentale progressive con i QUARTO VUOTO band trevigiana di area Lizard Records. ᴥ AL BUSCAGLIONE via Marsala 50 PADOVA serata hammond groove con El DUO composto dai maestri Giulio CAMPAGNOLO hammond e Gioele PAGLIACCIA batteria. ᴥ BIOS LAB via Brigata Padova 5 PADOVA spazio al progetto roots-blues self-made di Stefano DENTONE & Antonio GHEZZANI canzoni proprie e chitarre autocostruite. ᴥ GRINDHOUSE via Longhin 37 PADOVA warp up del festival che si terrà a fine mese con tre band locali, TUTTO BRUCIA punk/HC GRAMIGNA post-HC e ISCHÆMIA post/neo grunge. ᴥ RICKY’s Pub via Commerciale 12 ABBAZIA PISANI Villa del Conte (Pd) il venerdì spazio alle ottime realtà locali come i 3CHIODI prog/grunge/stoner e The WANKERSS hard/punk. ᴥ BISTROCK via Rometta 13 San MARTINO di Lupari (Pd) fusione tra sonorità di ieri e oggi, questo sono i DIRTY ROLL. ᴥ CIVICO 4 via Portello 4 PADOVA inizio ore 20 per il live pop punk con cantato in italiano dei giovani FORGET IT. ᴥ Spazio MAVV via Gelsolino 43 VITTORIO Veneto (Tv) sarà qui SID GRIFFIN grande artista americano co-fondatore del movimento Paisley Underground, con lui anche Alberto GROTTO. ᴥ EDEN Cafè via XV Luglio TREVISO la grande icona della scena jazz nazionale ROSA BRUNELLO e il suo combo LOS FERMENTOS. ᴥ MATTOROSSO via Piave 108 MONTEBELLUNA (Tv) boogie hard rock per il grande LU SILVER (ex Small Jackets) e la sua String Band. ᴥ DIEGO ARMANDO Pub piazza Caduti 6 VALLÀ di Riese Pio X (Tv) accoppiata di band di rock in italiano, i CLUB SANDWICH e i FESTA degli IMPICCATI. ᴥ KRACH music Club via Madonna 3 MONASTIER (Tv) sguaiato hardrock con venature glam per i GIVE US BARABBA e in apertura HELL'n'THEN. ᴥ OUTSIDER pub via San Cassiano 72 QUINTO di Treviso (Tv) l'appuntamento live questa settimana è con STEVE SALUTO & the RIKKANZA rock con ifluenze blues e soul. ᴥ LIGHTHOUSE Pub via Noalese Sud 2 NOALE (Ve) cantautorato al femminile per il duo STORIE STORTE, persone, storie e viaggi contromano . ᴥ NOVAK Club via Castellana 59 SCORZÈ (Ve) appuntamento con MAXIMUM Festival #2 di GoDown Records, sul palco i celeberrimi californiani The LOONS capitanati da Mike Stax, in apertura i "nostri" MOTHER ISLAND + djset garage, freakbeat con svariati dj's. ᴥ ARG0 16 Arci Club via delle Industrie 27 MARGHERA (Ve) serata di sperimentazioni con KRISHNAMURTI (Giovanni Lami e Lorenzo Abattoir) basato sull'uso del shurti box, strumento indiano, e poi il manipolatore SIMON WHETHAM e ancora Mauro e Matilde SAMBO, djset della splendida LECRI. ᴥ Laboratorio MORION salizada San Francesco del a Vigna VENEZIA cucina a km zero, libreria antagonista e concerto del bluesman canadese LEE HOLMES accopagnato dal suo combo The Beautitones. ᴥ GROOVE via Martiri Libertà 8 LUGO (Vi) in arrivo da Mikwaukee (Wn,Us) the FOX FACE (Dirtnap records) punk'n'roll al femminile. ᴥ Bar ASTRA contrà barche 14 VICENZA ore 19 nel passaggio qui del tour italiano si esibiranno l'esuberante miss STEREOCHEMESTRY cantautrice berlinese d'origine slava ma veneta d'adozione e lo svedese GUS RING. ᴥ Circolo MESA via L.Da Vinci 50 MONTECCHIO Maggiore (Vi) serata a tutto punkrock con i DURACEL impegnati nel loro "Supermarket tour" in apertura FDP. ᴥ Bar The BROTHERS via Olimpia 1 GREZZANA (Vr) rock dall'anima soul per il trio guidato da GARY HUDSON. ᴥ COHEN Pub via Scarsellini 9 VERONA ospite la cantautrice e producer VEDA BLACK giovane londinese alternative soul. ᴥ JACK the RIPPER via Nuova 9 RONCÀ (Vr) ritornano ad esibirsi live e soprattutto su questo palco i SPAGHETTI SUPERSTAR r'n'r casereccio, in apertura HI FI STACEY alt/hard/rock.
► SABATO 7 Aprile ᴥ LA STANZA Associazione Culturale via Leopardi 25 San MARTINO di Lupari (Pd) nel passaggio qui del tour italiano si esibiranno l'esuberante miss STEREOCHEMESTRY cantautrice berlinese d'origine slava ma veneta d'adozione e lo svedese GUS RING. ᴥ BAHNHOF Live via Sant'Antonio 34 MONTAGNANA (Pd) suoni violenti e poderosi per i gruppi LAST MINUTE to JAFFNA (To/heavy & psych) 8FULSTRIKE (Pd/hategroove) e NADSAT (Bo/noisemath) ᴥ Circolo NADIR piazza Gasparotto 10 PADOVA performance sperimentale del duo bolognese MACK. ᴥ Bar MAUI via Kennedy 54 TAGLIO di PO (Ro) WannaBe collective organizza un aperitivo tra motociclette e rock'n'roll, suoneranno The BOYLERS. ᴥ DUMP latgo Bailo 7 TREVISO serata Marker Shop, il celebre negozio skater e non solo, con live degli interessanti TWO BIRDS ONE STONED attitudine gargae con inserti blues. ᴥ birreria OLD SALOON via Feltrina 19 PEDEROBBA (Tv) serata punk e metal all'italiana con ANGRY DRIVERS (Mo) RAISE YOUR FALL (Mo) LUCIF&R's NAK6D BODY (Tv). ᴥ RADIO GOLDEN bar piazza San Martino 13 CONEGLIANO (Tv) la tostissima Sara Ardizzoni aka DAGGER MOTH one/woman/band tra chitarre elettriche e minimalismo elettronico in apertura il duo BELFAST. ᴥ Cso DJANGO via Monterumici 11 TREVISO serata strumentale e sperimentale con i locals WATERPROOF armati di djdgeridoo e i bolognesi MASSTANG dirompenti e visionari. ᴥ NASTY BOYS via Pellicciaio 4 TREVISO dal Mexico carichi della loro attitudine garage punk i sensazionali LOS EXPLOSIVOS. ᴥ MATTOROSSO via Piave 108 MONTEBELLUNA (Tv) sonorità oscure per il live dei MADAME SADOWSKY e il djset di Alex DEL DUCA. ᴥ GALA via Canova 288 ASOLO (Tv) klezmer sound e gipsy jazz per il COLLETTIVO ORKESTRADA CIRCUS. ᴥ KRACH music Club via Madonna 3 MONASTIER (Tv) serata stoner/doom/spacepysch con le band HUMULUS (Bs/Bg) e i locali The BLACK LOOSE. ᴥ Auditorium SQUERO isola San GIORGIO Maggiore VENEZIA dalle 17 performance "Ba-Rock Cello" per il violoncellista solista GIOVANNI SOLLIMA che va a lla scoperta dei punti di unione tra la musica classica e il moderno rock con composizioni personali. ᴥ ARG0 16 Arci Club via delle Industrie 27 MARGHERA (Ve) Input-Ve ospita la cantautrice neo-soul JOAN THIELE, in apertura KLUNE nuova realtà indierock patavina. ᴥ ARCADIA Csa via Lago di Tovel 18 SCHIO (Vi) dalle 20:30 festa molesta per i diec'anni di attività per The NUTRIES metalpunx a festeggiare assieme a loro LINEA di CONFINE, GROG, i CARLITO (ritorno sulle scene) e JESUS ain't in POLAND. ᴥ AUDITORIUM via Compans CARRÈ (Vi) ore 20:30 in occasione del festival letterario "Parole a Confine" ci sarà il concerto della grandissima CRISTINA DONÀ che presenta le sue "Canzoni in COntroluce". ᴥ VIAROMA17 via Roma 17 DUEVILLE (Vi) postpunk disturbato per due band su Maple Death records, HAVAH e HIS ELECTRO BLUE VOICE. ᴥ CENTRO STABILE di CULTURA via Leogra 4 San VITO di Leguzzano (Vi) gipsy night con l'arrivo del duo A HAWK & A HACKSAW dal New Mexico con Jeremy Barnes dei Neutral Milk Hotel + djset BimBumBalaton. ᴥ Circolo MESA via L.Da Vinci 50 MONTECCHIO Maggiore (Vi) serata old school con i RESPIRO NOCIVO ska-punk e i ROUND7 hardcore. ᴥ BOSTON SQUARE viale Brenta 70 TEZZE sul Brenta (Vi) alternative metal per i milanesi ANEWRAGE, in apertura MORE THE MURDER metalcore, FATE UNBURIED death prog e BLOODFIELD thrash. ᴥ Club IL GIARDINO via Cao di Prà 82 LUGAGNANO di Sona (Vr) concerto della band locale The MASONS che renderanno omaggio allo scomparso amico Stefano, sul palco anche altre band. ᴥ Bar The BROTHERS via Olimpia 1 GREZZANA (Vr) chitarrista dalla spiccata personalità rock blues per l'argentino DEMIAN DOMINGUEZ e la sua Band. ᴥ COHEN Pub via Scarsellini 9 VERONA per festeggiare il primo compleanno del locale sarà qui SID GRIFFIN grande artista americano co-fondatore del movimento Paisley Underground. ᴥ JACK the RIPPER via Nuova 9 RONCÀ (Vr) glam hardrock di stampo eighties per i FALLEN ANGELS.
► DOMENICA 8 Aprile ᴥ TETRIS Project via Roma 87 ARZEGRANDE (Pd) dalle 12 griglie roventi e dopo pranzo live per i giovani FORGET IT poppunk SARA KENNEDY altrock MEDS indierock VAN GOGH SEASON postrock e jam jazz e acustici. ᴥ PUNKY REGGAE Pub via Barbarigo 15 LIEDOLO di San Zenone degli Ezzelini (Tv) dalle 17 aperitivo electrorock con The DIGITALS duo garage/sinth e FLAT FIFTY indie/ultrapop. ᴥ GOTO STORTO via Villanova 8 TREBASELEGHE (Pd) aperitivo targato RocKonnection con presentazione nuovo disco dei BLARING SILENCE alternative metal/rock, il loro compagnia anche i WELKIN rock metalloso. ᴥ Osteria AL CASTELLO via Rossi A. 15 CHIUPPANO (Vi) aperitivo con la sognante musica da film dei GRIMOON combo deluxe rock, psichedelia ed elettronica. ᴥ Circolo MESA via L.Da Vinci 50 MONTECCHIO Maggiore (Vi) aperitivo desertico con gli ELEPHARMERS (Cagliari) e i locals A FOREST MIGHTY BLACK. ᴥ DUMP latgo Bailo 7 TREVISO stasera qui il duo israeliano JONZ folk intimo armonioso ed ottimista. ᴥ ALTROQUANDO Osteria Musicale via Corniani 32 SANT'ALBERTO di Zero Branco (Tv) GoDown records ospita una delle due date italiane della superband croata PUNČKE stoner/altrock.
► LUNEDÌ 9 Aprile ᴥ meno sette.
► MARTEDÌ 10 Aprile ᴥ Osteria FUORI PORTA via Tiziano Aspetti 7 PADOVA serata WAV Women Against Violence con le cantautrici IRENE BRIGITTE e LIL'ALICE, in favore del Centro Donna Padova. ᴥ CA'SANA Cibo Arte e Cultura via SS. Fabiano e Sebastiano 13 PADOVA concerto che chiude il workshop di REBETIKO tenuto da Sofia LAMPROPOULOU, con tutti i partecipanti.
► MERCOLEDÌ 11 Aprile ᴥ SHERWOOD OPEN LIVE vicolo Pontecorvo PADOVA il classico appuntamento del mercoledì tra birre artigianali cicchetti e pizze e i cantautorato di grande spessore stilistico per VERDIANA RAW (Pippola Dischi).
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livornopress · 2 years
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Il grande cuore Us Livorno Basket non basta per superare il Fides Montevarchi
Livorno 16 gennaio 2023 – Il grande cuore Us Livorno Basket non basta per superare il Fides Montevarchi Niente da fare per il Brusa Us Livorno che subisce la prima sconfitta interna del campionato, la seconda consecutiva nel 2023. Al Cosmelli vince il Fides Montevarchi 72-77. La squadra di Marco Mori, priva degli indisponibili Iardella, Bernardini e Ghezzani, ha provato in tutti i modi a arginare…
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paoloferrario · 2 years
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Il dramma delle persone sensibili. Sensibilità, empatia e disagio psichico - Nicola Ghezzani - Libro - Franco Angeli
Il dramma delle persone sensibili. Sensibilità, empatia e disagio psichico – Nicola Ghezzani – Libro – Franco Angeli
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tonymartorelli · 4 years
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estaticheparole · 7 years
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L'ANGOSCIA DI MORTE NELLA DIPENDENZA AFFETTIVA La donna che da bambina e da ragazza è stata educata in un regime di carenza e di maltrattamento nelle relazioni adulte tenderà a reagire secondo gli schemi acquisiti nell'infanzia e nell'adolescenza. La lunga lavorazione all'umiltà o alla vanità (che è una forma mascherata di umiltà, perché impone il bisogno dell'approvazione altrui) ha fatto di lei una donna dipendente, che ha la necessità vitale di essere asservita alla volontà e al desiderio di un partner esigente per sentirsi davvero viva. Una zona morta gravita dentro di lei, il fantasma larvale dell'amore desiderato e mai avuto, che può essere ora umile e devoto ora colmo di furia. Come suggeriscono gli studi di Spitz, Winnicott e Bowlby, la deprivazione può generare tanto ansia da abbandono e ricerca di simbiosi, quanto rabbia, protesta e una caotica incontrollabilità. La donna dipendente può vivere relazioni affettive nelle quali attende per mesi e anni l'amorevole approvazione dell'amante insensibile, che non arriva mai, oppure può virare da un momento all'altro verso la rabbia più cieca. In entrambi i casi ella resta una schiava dell'antica manipolazione affettiva genitoriale, incapace di immaginarla libera e autonoma nei suoi desideri. Ma ogni qual volta lei si è avvicinata all'angoscia di abbandono, un'angoscia terribile che la sveglia la notte e la fa sentire sola al mondo, si è avvicinata al messaggio che l'inconscio sano le dà per sottrarsi alla dipendenza. Quella solitudine estrema mira a uccidere la parte dipendente, l'Io-feticcio il cui scopo è essere solo una bambola nelle mani altrui; mira a dare degna sepoltura al fantasma della simbiosi che la abita da sempre. Questo discorso vale naturalmente anche per gli uomini dipendenti affettivi, che non sono pochi, ma sono mascherati da un generico machismo che li obbliga a ignorare la propria schiavitù d'amore. Anche loro sono stati servi di almeno un genitore e educati a una sottomissione operosa e caritatevole. Non di rado sono schiavi anche di un'immagine sociale che li pervade come una seconda anima e nella quale si dibattono. Cosa ne facciamo dell'angoscia di morte in psicoterapia? E' positiva o negativa? Ebbene, il sentimento dell'agonia mortale dell'Io-feticcio è uno dei momenti terapeutici risolutivi della dipendenza, ma deve essere accompagnato da una solida impalcatura interpretativa, diversamente sarà respinto come un dolore assurdo e senza senso. Solo accettando che la propria vita ha perso di senso, il senso che le conferiva la dipendenza, solo allora il paziente può scoprire la semplicità e la pienezza del proprio desiderio originario.
Nicola Ghezzani
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ORIGINI DEL NARCISISMO
L'analisi del narcisismo è di grande attualità, ma – come accade con tutte le teorie scientifiche assimilate dal senso comune – ha subito distorsioni interpretative che la rendono ambigua e talvolta strumentale. Innanzitutto, c'è da discutere quali siano le origine del narcisismo. Sui social se ne parla sempre più spesso come se il narcisista fosse nato così, cioè freddo, crudele, manipolatore. Ma non è così: questa narrazione ha lo scopo di alimentare il conflitto fra i sessi, non di comprendere e risolvere le questioni cliniche. Vediamo invece come ce lo spiega la psicologia scientifica. Provo a descrivere in due parole tre sistemi di pensiero.
TEORIA DELLE PULSIONI
Secondo la psicoanalisi “ortodossa”, di tradizione freudiana e kleiniana, il narcisismo è un carattere psichico innato, una tendenza naturale all'egocentrismo e alla fantasia di onnipotenza. Secondo gli autori di questa corrente di pensiero, l'uomo è dominato dalle “pulsioni”: impulsi ereditati dalla nostra origine animale. Il narcisismo, in quest'ottica, deriva da un eccesso pulsionale e da un difetto del Super-io, cioè della coscienza morale. Talvolta si tratta di un narcisismo vissuto in solitudine, talaltra è relazionale e pone in essere un danno a carico di un partner o di un gruppo sociale. Heinz Kohut ha analizzato soprattutto il narcisismo autoriferito, Otto Kernberg soprattutto quello relazionale, in cui il narcisista tende a dominare e umiliare l'altro. Secondo questa concezione il narcisismo può essere solo accettato e ridimensionato, perché è un tratto psicobiologico innato, cioè naturale. Questa concezione ha un limite enorme e immediatamente visibie: essa parte dalla patologia per dedurre la salute. E poichè la psicopatologia in ogni sua manifestazione mostra una basilare reazione narcisistica, la teoria psicoanalitica dà per scontato che l'uomo nasca narcisista, cioé egoista e amorale. Ma le neuroscienze ci raccontano un'altra realtà: l'uomo nasce socievole. La teoria psicoanalitica non solo non spiega come nasce il narcisismo e perché stia alla base della psicopatologia, ma non spiega nemmeno perché alcuni individui siano malvagi altri no. Insomma, la teoria delle pulsioni è da correggere: non spiega come la specie umana possa essere allo stesso tempo sociale e distruttiva e non spiega la genesi individuale del narcisimo.
TEORIA DELL'ATTACCAMENTO
C'è una seconda concezione della genesi del narcisismo alla quale mi sento più vicino, che è quella che nasce da John Bowlby e dalla sua teoria dell'attaccamento. Secondo questa teoria, ogni soggetto tende a costruire il suo modello operativo, cioè le sue difese, a partire dai traumi subiti durante la prima infanzia. Poiché il trauma è sempre relazionale, cioè scaturisce dalla relazione primaria, la difesa consiste nell'evitare le relazioni e/o nell'attaccarle. Il bambino spaventato e disorientato scopre che, se controlla e azzera l'empatia, evita di essere ancora ferito. Il narcisismo nasce dunque come “modello relazionale evitante”: la freddezza emotiva è il suo carattere principale.
Per quanto più scientifica di quella freudiana, la teoria di Bowlby ha un difetto. Il problema consiste nel presupposto di una “continuità caratteriale” dall'infanzia all'età adulta. Chiediamoci: com'è possibile che un modello operativo organizzatosi a uno o due anni resti lo stesso per tutta la vita? E come è possibile spiegare la complessa struttura e le sottili strategie del narcisista adulto con la sola angoscia infantile? Gli psicologi sperimentali che lavorano sull'ipotesi della teoria dell'attaccamento ritengono che essa sia confermata per il fatto che il bambino, osservato vent'anni dopo, ha conservato lo stesso tratto caratteriale di fondo. Ma l'obiezione è facile e spontanea: ovviamente il bambino non è stato separato dall'ambiente familiare e, se lo è stato, è stato messo in un ambiente più difficile, p. es. un istituto. Quindi il bambino ha dovuto mantenere lo stesso modello operativo anche da adulto non perché lui è rimasto lo stesso, ma perché gli ambienti sono rimasti gli stessi o sono peggiorati e lui ha dovuto adattarvisi. Inoltre, persistendo nello stesso ambiente, egli col passare del tempo ha decodificato il trauma in termini di messaggio, cioè di “strategia ambientale perversa”, e vi si è ulteriormente adattato.
PSICOLOGIA DIALETTICA
Il concetto di narcisismo primario di Freud e quello di trauma infantile di Bowlby danno solo un'idea parziale dell'estrema complessità del problema. Ciò che è da spiegare non è solo l'impulso naturale o il trauma infantile, ma l'organizzazione adulta di una struttura caratteriale altamente strategica e complessa. La mia teoria, la Psicologia dialettica, si occupa di spiegare la continuità, le eventuali ristrutturazioni e la complessità psicodinamica dell'adulto.
Diversamente dalla teoria dell'imprinting cui fa riferimento Bowlby (che l'ha tratta da Konrad Lorenz), noi oggi sappiamo che il cervello umano infantile è plastico e che una certa quota di neuroplasticità ci accompagna sempre, fino alla morte. Pertanto, nessun trauma infantile genera reazioni automatiche immodificabili, a meno che queste reazioni non vengano confermate dagli ambienti successivi. In aggiunta a ciò, dobbiamo fare i conti con un dato storico-sociale: nel mondo contemporaneo, il narcisismo ha assunto una dimensione pandemica. La sua immensa moltiplicazione non può avere solo una causa naturale (come ha argomentato Freud) né solo una causa traumatica infantile (che è l'ipotesi di Bowlby), perché in tal caso il numero di ammalati sarebbe rimasto in proporzione lo stesso nel corso dei decenni. Noi invece assistiamo a un moltiplicazione numerica impressionante.
Dunque, dobbiamo ammettere che nell'organizzazione di strutture caratteriali adulte complesse intervengano dei fattori sociali: un modello antropologico di relazione che spinge le personalità ancora immature in direzione del narcisismo. Senza dubbio il trauma infantile ha un'indiscutibile (e dimostrata) efficacia nello sviluppo di difese evitanti; ma è altrettanto vero che non ci sarebbe narcisismo adulto se esso non venisse organizzato nella tarda infanzia e soprattutto nell'età adolescenziale e primo-giovanile sulla base di una ideologia implicita delle relazioni umane. Posta la genesi del narcisismo in età della ragione, il narcisista è tale anche perché ha scelto di essere tale, se n'è assunta una responsabilità etica.
Dunque, il narcisismo trae la sua energia da emozioni primarie come la paura, l'angoscia, la rabbia e l'odio, ma viene organizzato da una articolata “visione del mondo”, un “sistema di valori” in cui dominano la diffidenza, l'anestesia emotiva e un egocentrismo sadico, violento e parassitario che supplisce alla mancanza di significato individuale e collettivo.
Nicola Ghezzani
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rolandociofiblog · 5 years
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