#gentilezza come coraggio
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Il potere della gentilezza in tour: Gianrico Carofiglio e Piero Delle Monache in scena con un recital jazz ispiratore
Un viaggio tra musica e parole per esplorare l’importanza della gentilezza come atto di coraggio e trasformazione sociale, con appuntamenti in tutta Italia nel 2024-2025.
Un viaggio tra musica e parole per esplorare l’importanza della gentilezza come atto di coraggio e trasformazione sociale, con appuntamenti in tutta Italia nel 2024-2025. Gianrico Carofiglio, scrittore e personalità poliedrica, torna sulla scena con un progetto che unisce letteratura e musica, per parlare di gentilezza come strumento di cambiamento. Con il supporto musicale del sassofonista…
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"Ma torniamo al tema dell'ascolto come atto fondamentale della gentilezza [...]. La parola atto è usata in modo alquanto deliberato perché, lo abbiamo già detto, ascoltare davvero non è una condizione passiva. In realtà è una delle cose più attive e impegnative, che si possano fare. La stragrande maggioranza delle persone non è capace di ascoltare. Per essere più precisi: non è capace di ascoltare perché non ne ha il coraggio. Ascoltare davvero è pericoloso: richiede di uscire dalla trappola dell'ego, che ci suggerisce di procedere in base a schemi prefabbricati piuttosto che ascoltare e comportarci in relazione a quello che abbiamo davvero ascoltato e capito."
Gianrico Carofiglio - Della gentilezza e del coraggio
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Questo è tutto ciò che un Uomo dovrebbe essere, o perlomeno ambire di diventarlo.
🍀
Un uomo che è gentile con te è la cosa più maschile che possa fare perché dimostra la sua forza nel contenimento. Sa di poter essere potente e imponente, ma sceglie di proteggere piuttosto che danneggiare, di confortare piuttosto che controllare. Questa non è una dimostrazione di debolezza, ma una profonda comprensione di come sia la vera mascolinità.
Un uomo gentile capisce che il suo compagno non è un oggetto da conquistare, ma un'anima da custodire. Attraversa la vita con la consapevolezza che il suo tocco, le sue parole e le sue azioni hanno un peso. La sua mascolinità non è definita dalla sua capacità di dominare, ma dalla sua capacità di elevare coloro che lo circondano.
Un uomo veramente maschile sa che la dolcezza non è passiva; è amore attivo in movimento. È il modo in cui ascolta quando parli, la cura che mette nel tenerti stretta e la premura nelle sue azioni. La sua forza risiede nella tenerezza che offre, creando un rifugio sicuro in sua presenza.
Un uomo che incarna la vera virilità non si sottrae alla vulnerabilità. Lui sa che permettersi di essere aperto e onesto richiede coraggio. La sua dolcezza crea uno spazio dove sentirsi visti e ascoltati, e questa apertura permette di crescere fiducia e intimità.
Un uomo che conduce con dolcezza capisce che l'amore non è controllo ma sostegno. La sua mascolinità non è minacciata dalla morbidezza che mostra, ma piuttosto, ne è esaltata. Il suo tocco rassicura, le sue parole leniscono, e la sua presenza si sente a casa.
Un uomo gentile con la compagna dimostra che la virilità è più della forza fisica; è intelligenza emotiva. Riconosce che una vera partnership prospera nel rispetto, e che la dolcezza è parte essenziale per costruire un legame duraturo. Lui conduce con compassione, sapendo che rafforza il legame tra voi.
Un uomo che abbraccia la dolcezza dimostra di non avere nulla da dimostrare, perché è sicuro in se stesso. La sua mascolinità non è definita dalle aspettative della società o dalla necessità di affermare il dominio, ma dalla sua capacità di creare pace e armonia nella sua relazione.
Un uomo che pratica la dolcezza sa che la vita non è una battaglia da vincere, ma un viaggio da condividere con chi ama. Lui apprezza i tuoi sentimenti, onora i tuoi confini e si presenta costantemente con attenzione e premura. La sua gentilezza è il suo modo di dire: "Tu sei importante per me. ”
Un uomo gentile nel suo approccio all'amore capisce che la pazienza e la gentilezza sono alla base di un rapporto solido. La sua mascolinità non è sminuita dalla morbidezza, ma gli permette di coltivare la relazione, aiutandola a diventare più profonda e significativa con il tempo.
Un uomo che offre la sua gentilezza è un uomo che dà valore alla tua fiducia. Lui sa che essere gentile non lo rende meno uomo, ma più uomo. La sua mascolinità risplende nella sua capacità di essere protettivo senza essere possessivo, forte senza essere duro e amorevole senza condizioni.
Abhikesh
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[Se in virtù di carità o disperazione doveste mai trovarvi a passare del tempo in una struttura statale di recupero da Sostanze come la Ennet Housedi Enfield MA, verrete a sapere molte cose nuove e curiose.] Che il sonno può essere una forma di fuga emozionale e che, seppure con un certo sforzo, si può abusarne. Che la privazione intenzionale del sonno può essere anch’essa una fuga dalla realtà di cui si può abusare. Che non occorre amare qualcuno per imparare da lui/lei/esso. Che la solitudine non è una funzione di isolamento. Che le persone cattive non credono mai di essere cattive, ma piuttosto che lo siano tutti gli altri. Che le persone di cui avere più paura sono quelle che hanno più paura. Che ci vuole un grande coraggio per mostrarsi deboli. […] Che la validità logica di un ragionamento non ne garantisce la verità. Che è possibile imparare cose preziose da una persona stupida. Che è statisticamente più facile liberarsi di una dipendenza per le persone con un Qi basso che per quelle con un Qi più alto. Che a volte agli essere umani basta restare seduti in un posto per provare dolore. Che la vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi. Che tutti sono identici nella segreta tacita convinzione di essere, in fondo, diversi dagli altri. Che questo non è necessariamente perverso. Che è consentito volere Che praticamente tutti si masturbano. E tanto, a quanto sembra. Che provare a ballare da sobri è tutto un altro paio di maniche Che esiste una cosa come la cruda, incontaminata, immotivata gentilezza
David Foster Wallace, Infinite Jest
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Re di Bastoni.
"Il battito profondo dell'Umano"
Questo "momento emotivo" ci ricorda con estrema forza che siamo tutti Materia. Siamo carne e ossa, sangue e sudore.
Che nessuno è esente dalle cadute, dalle miserie umane, dalle difficoltà, dalle incoerenze, dalle passioni sfrenate.
Puntare il dito sugli errori altrui è continuare a proiettare all'esterno qualcosa che ci appartiene, che ci rende vulnerabili, fragili, deteriorabili.
Novembre ci vuole "veri". Non "perfetti".
Ci chiede di entrare senza timore nella parte oscura di noi stessi, nell'ambivalenza e nell'incoerenza del nostro "stare al mondo".
Senza giudizio, senza condanne.
Colui che crede di essere "meglio", avrà pane per i suoi denti nelle prossime ore. Perché è più facile "nascondere" dietro ad una maschera le nefandezze interiori, piuttosto che raccogliere il coraggio tra le mani e ammettere le naturali debolezze e fragilità di fronte ai sentimenti, ai rifiuti, alle ferite abbandoniche.
La vera Forza sta nell'ammettere ciò che è.
E' nel perseverare con la ricerca interiore, con il lavoro di guarigione profonda del trauma.
E' migliorare un passettino alla volta ciò che ci rende così lontani e distaccati dalla nostra originale "vibrazione natale".
Siamo tutti assassini spietati della nostra Bellezza, dei nostri Talenti, della nostra dimensione Affettiva.
Soprattutto nelle interazioni più intime con l'Altro.
Quando "restiamo", e invece dovremmo "andare".
Quando "giustifichiamo", e dovremmo "allontanarci".
Quando "sopportiamo", e dovremmo "reagire".
Quando "ci silenziamo", e dovremmo "parlare".
Tutti stiamo combattendo la stessa "guerra", lo stesso "conflitto interiore".
Ma c'è chi accetta di restare nella paura, nella negazione, nell'immobilismo, e chi invece si assume la piena responsabilità di se stesso e si spende anima e corpo per regalarsi la preziosa opportunità di avvicinarsi all'Amore vero. Quello onesto, quello sincero, quello gentile.
Novembre è crudo. Non ci guida attraverso lo Spirito. Non ci "porta fuori" o "in alto". Ci porta dentro. Nei bassifondi. Nelle viscere della Terra. Ci inghiottite.
Si preoccupa di risanare il "contenuto", non di donarci una via di fuga, o delle ali di cera per volare via.
Ci inonda di Verità, in tutte le sue mutevoli forme, in tutte le sue espressioni terrene, in tutte le sue dense sfaccettature.
Questo "Autunno caldo", nelle sue ultime imponenti battute, vuole portare a chiusura un ciclo planetario caratterizzato da eventi e trasformazioni umane, legate agli aspetti più profondi e oscuri dell'emotività, della sensorialità, dell'attaccamento, della dipendenza affettiva, della paura di perdere, della tristezza, dell'angoscia di morire a noi stessi e alle nostre mancanze.
In questi giorni, avremmo tutti bisogno di un abbraccio umano.
E lo troveremo. Molto presto. Forse anche oggi.
Sarà sincero e leale. Avvolgente e onesto.
Non sarà "bisogno", non sarà "attaccamento", sarà Amore.
Non idealizzato, spiritualizzato o santificato.
Sarà terreno. Sarà carne e ossa.
Sarà emozione e gentilezza. Sarà voce e calore.
Sarà paterno e materno insieme.
E quando ciò accadrà, sentiremo di "essere cresciuti", di aver maturato le radici sane dentro al terreno della Vita.
Accogliamo questi movimenti così intensi di Novembre come un "Dono".
Lo sono sotto ogni prospettiva di manifestazione.
Ci stanno portando a "sentire" tutto e meglio. Ci stanno regalando commozione, commiato, perdita, gratitudine, enfasi, ingiustizia, sentimento, ribellione.
Tutto.
Tutto amplificato e potente, intenso e profondo.
E quando si saranno calmate le acque emotive, nulla sarà come prima.
Nemmeno la credenza più ostinata. Nemmeno il ruolo più identificato, assodato e intoccabile.
Nulla.
Tutti giù dal piedistallo allora! Si spala nel fango tutti assieme.
Con un sorriso e tanta tanta volontà!
Mirtilla Esmeralda
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Essere gentili, è una fatica sottile
una sfida che pochi comprendono.
Non è un dono che si fa
per ricevere qualcosa in cambio
è un atto che scava dentro
richiede coraggio
perché il mondo spesso non sa che farsene
di chi tende una mano
senza chiedere niente.
Ogni gesto gentile
è come un miracolo nascosto
che cresce lontano dai riflettori
in mezzo all’indifferenza
tra la fretta e il rumore, di chi passa oltre.
La gentilezza, è un peso leggero da portare
ma è facile lasciarla cadere
quando gli altri non la vedono
quando sembra non valere abbastanza
in un mondo che premia chi urla
chi spinge
chi va avanti senza voltarsi indietro.
Eppure chi è gentile
compie un miracolo ogni giorno
trasforma il vuoto in presenza
la solitudine in un sorriso
che non chiede nulla.
Essere gentili è difficile
perché richiede forza
quella forza invisibile che pochi hanno
quella che non fa rumore
ma che cambia tutto.
Andrew Faber
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Un mio collega (praticamente quello che sento come il più stretto da quando abbiamo cambiato postazione e ci siamo trovati ad essere vicini) si chiama Ishiguro (letteralmente "pietra nera" - non mi chiedete perché, è un cognome e quindi va preso per quello che è senza domande come con i cognomi italiani).
Dicevo, ho sto collega che si chiama Ishiguro e che è, secondo me, l'emblema della freddezza/distanza sociale dei giapponesi ma che sotto sotto dimostra anche gentilezza e timidezza.
Infatti lui è il tipo che una volta si è arrabbiato tantissimo con me per una cosa stupida, ma qualche minuto dopo, si è scusato ammettendo che se l'era presa troppo con me perché era arrabbiato per altri motivi.
È dall'altroieri che sono a conoscenza del fatto che sarei stata spostata di dipartimento, ma il nostro superiore ancora non aveva fatto sapere niente a nessuno. Ieri però era arrivata una richiesta che in tutto e per tutto avrei dovuto prendere in carico io, ma, sapendo del trasferimento imminente e per evitare inutili transizioni, volevo evitare di gestire e quindi l'ho lasciata lì per un po' non sapendo cosa fare. Alla fine decido di parlare di questa situazione alla mia ex tutor che mi dice:"Poiché il nostro superiore non ha ancora dato la comunicazione ufficiale, devo fare finta di non sapere niente e purtroppo non posso gestire ufficialmente quella mail. Per cui chiedi a Ishiguro o a qualcun altro di farlo e se ti chiedono qualcosa dì loro soltanto che ti è stato detto di non gestire nuovi casi, senza dare troppe spiegazioni". Essendo questa (dire le cose a metà come fossero mezze bugie) una delle poche cose al mondo che proprio NON SO FARE (perché sono il tipo che o dico tutto o non dico niente), alla fine non c'ho avuto proprio cuore o coraggio di dire una cosa del genere e quindi alla fine sta mail è rimasta così fino a fine giornata.
Poco prima di andare via però il nostro superiore dice che la mattina seguente alle 10:00 ci sarà un meeting. Poco dopo, Ishiguro (ignaro di tutto) mi dice:"Rossella domani puoi gestire quella mail? È lo stesso pattern di sempre quindi non penso ci siano problemi..." e io mentre bevo acqua dalla bottiglia un po' così dico:"Sì, domani la faccio".
Stamattina il nostro superiore dà la notizia e dice che, anche se improvvisamente, è stato deciso che io sarò spostata. Al che, poco dopo, Ishiguro manda un messaggio su Teams e fa:"Scusa Rossella, ieri ti ho chiesto di gestire quella mail ma non sapevo di questa cosa, quindi ora la gestirò io" e rispondo con:"Ovviamente non c'è problema, ero consapevole che nessuno sapesse. Grazie comunque".
E niente, il mio cuoricino, a quel messaggio ha fatto leggermente crack. 💔
#perdonami Ishiguro-san#tvb anche se non lo saprai mai#da oggi in poi le nostre strade si divideranno e già lo so che diventerai di nuovo freddissimo come all'inizio sigh#lavoro#HTB-BCD#my life in tokyo#Ishiguro-san
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Mio Caro Settembre,
IO SONO PRONTA!
Anche quest’anno Ti ho atteso trepidante per poter porre fine ad un’altra lunga estenuante Estate, la quale mi ha sfinita con il Suo caldo incessante e per lunghi tratti perfino insopportabile. Un’altra Estate trascorsa in città, fra alti e bassi, in particolar modo quest’ultimi che hanno messo a dura prova la Mia Resilienza, di cui però sono fiera e raggiante di farti sapere che non hanno avuto la meglio. Ebbene sì, alla fine ho vinto Io! Questo perché li ho sfidati a muso duro, rimanendo in piedi, nonostante tutto, nonostante tutti! Ora dentro di Me continuo a coltivare la voglia di rinnovamento di cui Tu, come detto, sei Grande Maestro e anche quest’anno Mi auguro che riuscirai a darmi una mano, insieme all’Universo tutto che non smette di inviarmi segnali incoraggianti. Sappi che per questa ragione mi sento parecchio fortunata, se non addirittura miracolata. Questo perché nel bel mezzo della tempesta senza fine, posso comunque continuare a contare sul prezioso appiglio che mi tende il Cielo con i Suoi illustri abitanti come la Mia Amata Luna e il Re Sole, insieme a Mamma Natura. Mi sento fortemente connessa ad Essi come non mai. Ciò fa sì che tramite questa connessione pazzesca, riesca poi a trarre la giusta forza ed energia per continuare a combattere.
Sento ancora più voglia dentro di Me infatti di darmi fiducia, di donarmi più Amore, prendendomi ancora più cura del Mio corpo, della Mia Anima. Sento più nitida la voglia di migliorarmi, rischiando il Mio coraggio ed i Miei limiti. In sostanza sono più o meno questi i Miei obiettivi, i Miei buoni propositi, gli stessi di una Vita, che mi auguro con tutto il cuore di riuscire a raggiungere ancora, per sentirmi fiera e in pace con Me Stessa. L’importante è che continuo a non tirarmi indietro, evitando così di farmi bloccare dalla paura costantemente in agguato, mettendocela tutta, senza alcun risparmio, facendo come sempre fede alla Mia gentilezza e al Mio coraggio. All’arrembaggio!
@elenascrive
#settembre#bentornato#benvenuto#diario#io#me stessa#ricominciare#rinascita#nuovo inizio#buoni propositi#pensieri#riflessioni#stati d'animo#sensazioni#vita#vivere#mie parole#parole mie
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L' abbracciai forte, Molly, con tutto il coraggio che ancora avevo nella carcassa. Provavo una gran pena, autentica, per una volta, per me, per lei, per tutti gli uomini.
E’ forse questo che cerchiamo, nient'altro che questo, provare la più gran pena possibile, per essere noi stessi almeno una volta, prima di morire.
Sono passati lunghi anni da quella partenza e poi ancora anni.
Ho scritto sovente a Detroit, a tutti gli indirizzi che mi ricordavo, a tutti quelli che potevano conoscerla, seguirla, Molly. Non ho mai ricevuto risposta. Il casino adesso è chiuso, è tutto quello che ho potuto sapere.
Buona, ammirevole, Molly. Vorrei che lei sapesse, se ancora mi può leggere da qualche parte, in qualche posto che non conosco, che l’amo ancora e sempre, a modo mio, che non sono cambiato per lei e che se vuole può raggiungermi, per dividere il mio pane e il mio destino furtivo. E se non è più bella, ebbene, tanto peggio! Ho conservato tanta della sua bellezza così calda, così viva, dentro di me, che ne ho ancora per tutti e due, per vent’anni almeno, il tempo di arrivare alla fine.
C’è voluta proprio della follia per lasciarla, della specie più brutta e fredda! In ogni caso ho conservato la mia anima fino a oggi e se la morte domani dovesse arrivare, non sarei mai, ne sono certo, così freddo, cinico e volgare come tutti gli altri, per quel po’ di gentilezza e di sogno che Molly mi ha regalato in pochi mesi d’America.
- Louis-Ferdinand Céline, da Viaggio al termine della notte
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"Che ci sono persone alle quali semplicemente non piacete, qualsiasi cosa facciate. Che nonostante pensiate di essere furbi, non lo siete molto. Che la validità logica di un ragionamento non ne garantisce la verità. Che le persone cattive non credono mai di essere cattive, ma piuttosto che lo siano tutti gli altri. Che è possibile imparare cose preziose da una persona stupida. Che se il numero sufficiente di persone beve caffè in una stanza silenziosa, è possibile sentire il rumore del vapore che si leva dalle tazze. Che a volte agli esseri umani basta restare seduti in un posto per provare dolore. Che la vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi. Che esiste una cosa come la cruda, incontaminata, immotivata gentilezza. Che è semplicemente più piacevole essere felici che incazzati. Che le persone di cui avere più paura sono quelle che hanno più paura. Che ci vuole grande coraggio per mostrarsi deboli. Che gli altri, anche se sono stupidi, riescono spesso a vedere cose di voi che voi non riuscite a vedere. Che è consentito volere. Che tutti sono identici nella segreta tacita convinzione di essere, in fondo, diversi da tutti gli altri".
David Foster Wallace, "Infinite Jest" (1996)
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Le persone che hanno attraversato il panico, le riconosci subito. C’è gratitudine e delicatezza nei loro occhi, nei loro gesti. Sono quelle che praticano gentilezza anche se il mondo gli restituisce rabbia. Che non hanno vergogna di piangere, di restare in silenzio, di mostrare un’emozione. Che si sono ritrovate un giorno a dover giustificare la loro sensibilità, la loro dolcezza. La loro fragilità.
Sono quelle che sorridono e contagiano, che parlano a voce bassa e soprattutto ascoltano. Le persone che hanno attraversato il panico, sono esseri speciali che hanno avuto il coraggio di attraversare il loro buio. Perché certe battaglie si vincono in silenzio. Lontano da tutti e lontano da tutto. Un passo alla volta, che vuol dire Amore.
Così, come ci si abbraccia dopo un lungo viaggio. Come si rinasce una seconda volta, tornando alla vita. Senza aver paura. Senza far rumore.
Andrew Faber
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«Che ci sono persone alle quali semplicemente non piacete, qualsiasi cosa facciate. Che nonostante pensiate di essere furbi, non lo siete molto. Che oltre il cinquanta per cento delle persone con una dipendenza da Sostanza è contemporaneamente affetto da qualche altra forma di disturbo psichico. Che il sonno può essere una forma di fuga emozionale e che, seppure con un certo sforzo, si può abusarne. Che la privazione intenzionale del sonno può essere anch’essa una fuga dalla realtà di cui si può abusare.Che non occorre amare qualcuno per imparare da lui/lei/esso. Che la solitudine non è una funzione di isolamento. Che la validità logica di un ragionamento non ne garantisce la verità. Che le persone cattive non credono mai di essere cattive, ma piuttosto che lo siano tutti gli altri. Che è possibile imparare cose preziose da una persona stupida. Che è statisticamente più facile liberarsi di una dipendenza per le persone con un Qi basso che per quelle con un Qi più alto. Che le attività noiose diventano perversamente molto meno noiose se ci si concentra molto su di esse. Che se il numero sufficiente di persone beve caffè in una stanza silenziosa, è possibile sentire il rumore del vapore che si leva dalle tazze. Che a volte agli essere umani basta restare seduti in un posto per provare dolore. Che la vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi. Che esiste una cosa come la cruda, incontaminata, immotivata gentilezza. Che è possibile addormentarsi di botto durante un attacco d’ansia. Che concentrarsi intensamente su qualcosa è un lavoro duro. Che la dipendenza è un disagio o una malattia mentale o una condizione spirituale (quando si dice « poveri di spirito » ) o una forma di Disturbo Ossessivo-Compulsivo o un disturbo affettivo e del carattere. Che la maggior parte delle persone con una dipendenza da Sostanza è anche dipendente dal pensare, nel senso che ha un rapporto compulsivo e insano con il proprio pensiero. Che è semplicemente più piacevole essere felici che incazzati. Che le persone di cui avere più paura sono quelle che hanno più paura. Che ci vuole grande coraggio per mostrarsi deboli. Che gli effetti di troppe tazze di caffè non sono per niente piacevoli nè intossicanti. Che praticamente tutti si masturbano. E tanto, a quanto pare. Che il cliché « Non so chi sono » sfortunatamente si rivela più di un cliché. Che gli altri, anche se sono stupidi, riescono spesso a vedere cose di voi che voi non riuscite a vedere. Che è consentito volere. Che tutti sono identici nella segreta tacita convinzione di essere, in fondo, diversi da tutti gli altri. Che questo non è necessariamente perverso».
David Foster Wallace- Infinite Jest
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ho realizzato che se una persona, davanti alla mia disponibilità, gentilezza, presenza, amore incondizionato, affetto e sincerità.. si stanca, il problema non è mio. Non è mia la colpa di essere troppo presente e cercare di non trascurare le persone.
Il problema è suo, che non ha saputo apprezzare. Io però continuerò ad essere la stessa persona genuina.
oggi ci vuole più coraggio a restare, a creare dei rapporti veri e sinceri, mostrando i propri sentimenti e le proprie sensibilità per creare qualcosa di bello, andare via è troppo semplice.
Troppo facile entrare nella vita delle persone, starci un po' e poi passare al prossimo, come si faceva con i giocattoli da bambini.
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DALLA PAGINA FB DI VINCENZO ESPOSITO
Non hai perso l’amore della tua vita.,
"L'anima gemella!".
Hai solo perso un narcisista che stava prosciugando la tua vita. Non una "fiamma gemella" o l'anima affine: un predatore con il camuffamento giusto. Aprire gli occhi su questo è la chiave per ritrovare davvero te stessa/o.
Lui (o lei) era un attore impeccabile, con una maschera pronta per ogni occasione. Ti sembrava di conoscerlo davvero? Ah, ma quella era solo una recita. Quello che hai visto alla fine, quello che ti ha lasciato svuotata e confusa, quello è il suo vero volto.
La sua "gentilezza"? Una strategia. Il suo "fascino"? Solo un modo per trattenerti. Ogni promessa sussurrata, ogni risata condivisa era lì per un unico scopo: catturarti nella sua ragnatela. E tu, anima genuina, ci sei cascata, come molti prima di te.
Ma sotto la facciata, cosa faceva realmente? Si nutriva delle tue emozioni, della tua energia, della tua empatia, come un parassita che si attacca e risucchia fino all'ultimo pezzetto di autostima. Ti sentivi forse "amata"? No. Sei stata oggetto di una manipolazione calcolata. La tua gentilezza e i tuoi pensieri più puri sono stati sfruttati, non condivisi.
Quello che hai vissuto non è stato amore; è stato un dramma teatrale tossico, con lui nel ruolo del protagonista. Ogni tua battaglia per farti ascoltare e comprendere era solo una scena di una trama senza lieto fine. Le sue manipolazioni sottili, il ricatto emotivo, il silenzio punitivo, le continue critiche... non erano gesti d’affetto. Erano strumenti di controllo, manovre per tenerti sottomessa.
E poi, l’infedeltà, le bugie, il costante bisogno di triangolarti con altri per farti sentire INADEGUATA... Non erano “piccoli errori”, ma il suo vero modo di relazionarsi. La tua vulnerabilità era la sua linfa vitale, e ogni volta che ti umiliava o sminuiva la tua sofferenza, lo faceva intenzionalmente per farti dubitare di te stessa.
Quindi, no, non hai perso una "persona speciale". Ti sei liberata di un abisso tossico, di una zavorra emotiva che, se fosse rimasta, avrebbe continuato a risucchiarti fino a lasciarti senza forza. Uscire da questa trappola ha richiesto coraggio e una resilienza incredibile, e devi ricordarlo a te stessa ogni giorno.
I narcisisti non amano nessuno, nemmeno loro stessi, per quanto ci tengano a far credere il contrario. Se avessero una vera stima di sé, non sentirebbero il bisogno di ridurre l’altro a niente per sentirsi importanti. Non sono che vuoti a perdere, riflessi di qualcosa che non c'è.
Ora, tocca a te riscoprirti, ritrovare la forza per abbracciare relazioni sane, fatte di amore vero, di rispetto, e di autenticità. Meriti di essere vista, ascoltata e capita, di essere apprezzata e rispettata. Meriti un AMORE che ti arricchisca, non uno che ti consumi.
MERITI L'AMORE PER TE STESSO, e questo deve venire necessariamente da Te.
Dedicato a te, Uomo.
Dedicato a te, Donna
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Ormai mi è chiaro che chi non pratica l'umiltà non ha avuto il coraggio di incontrare la sua ombra più profonda.
Perché chi si è visto spezzarsi, non respirare, sbagliare ancora e ancora, esercitare un controllo da impazzire, arrendersi, riprendersi per i capelli, gridare fuori i demoni: non può non aver imparato - profondamente - da dove viene. Da lì, dalla terra, dall'humus, da dove nasce la parola umiltà: fertile e gentile. Lì dove si tocca il fondo e si scava, ancora. Lì dove si mettono le radici per le altezze, altimenti si è solo bandiere al vento della superficialità.
Perché dopo quello puoi solo inchinarti di fronte alla storia di ognuno, rispettare, onorarne le sfide e starvi accanto con onesta presenza. Baciarne le difficoltà e accarezzarne le paure.
E non è una gara a chi ha sofferto di più, non si pronunciano frasi mortificanti come "c'è chi sta peggio". Qualsiasi sfida abbiamo incontrato, abbiamo toccato lo stesso suolo e siamo diventati sorelle e fratelli della stessa tribù.
Ognuno necessario con la sua ombra, ognuno necessario con la luce che da lì proviene.
Chi sminuisce non conosce. Chi si crede migliore sta solo fingendo una sicurezza mai conquistata, e priva di gentilezza.
Forza tribù.
[Gloria Momoli]
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Re di Spade
"Il Vortice che trasforma e protegge".
Stiamo attraversando un momento energetico davvero impattante.
C'è un Aria carica, elettrizzata, trasformante, che anima di emozioni profonde e intense il nostro viaggio.
E' un movimento di pura espansione del Cuore.
E' sconvolgente da affrontare.
E' "tanta roba". Tutta assieme, tutta concentrata, tutta "troppo".
Ci porta in una condizione estrema. Ci immerge nelle aree viscerali del sentito, nelle mareggiate dell'emotivo, nel sottile percepito delle nuove attivazioni neuronali. Tutto questo in maniera iper-amplificata ed espansa.
Il rumore di sottofondo dell'esterno ci disturba, ci fa tremare, amplifica i suoni, i rumori, i sentimenti, le zone di blocco. Diviene potente cassa di risonanza dei nostri nuovi e potenti strumenti di Connessione.
Sarebbe opportuno ritirarsi nel silenzio e nella contemplazione, per favorire questo passaggio così denso. Ma la Vita chiama. E accelera i processi anche fuori.
Ed allora, un po' frastornati e "ubriachi di energia", verremo anche oggi chiamati ad immergerci nelle Acque sacre dei processi trasformativi, nella Materia, dentro alle situazioni di chiusura, portandoci a casa ulteriori conferme che questo tempo è la rappresentazione perfetta della Fine di un ciclo e, come tale, non può che offrirci su un piatto d'argento tutte le opportunità per portare a compimento ciò che deve lasciare spazio al Nuovo.
Nei prossimi giorni tutto si renderà "esplosivo".
Ma bello.
Perché quando la Vita chiude, e chiude in alleanza con il piano di Coscienza, tutto assume un significato diverso. Anche il dolore, anche il distacco, anche la lontananza divengono occasioni di commossa dolcezza.
Tutto chiede Risoluzione e Perdono.
Tutto volge alla ricongiunzione con la "Bellezza".
"Perdere" ha rappresentato la parte più difficile e sofferente del nostro percorso. Lasciare cadere le maschere, le coperture, le teatranti performance familiari, sociali, lavorative è stato un processo mastodontico e sfiancante.
Oggi, guardandoci indietro, non sappiamo neppure come siamo sopravvissuti ad un tale sfacelo. E nemmeno realizziamo ancora come è possibile per un essere umano reggere a livello emotivo e psichico un processo destrutturativo così imponente.
Non avremmo mai immaginato di giungere oggi al cospetto dell'Atto Finale così orgogliosi dei nostri passi. Così amorevoli con i nostri errori e le nostre presunte mancanze. Così rinnovati. Così pieni di emozioni di Gratitudine e di Amore. Così intimamente fieri della nostra Spada e del nostro Coraggio.
Ora la Vita non aspetta.
E' tempo di affidarsi al potente flusso di vibrazione della Terra, all'ignota spinta energetica che sta avvolgendo da giorni il Pianeta Terra ed abbandonarsi dolcemente al Vortice. Lasciare che la centrifuga ancora una volta porti a compimento la sua straordinaria purificazione interiore, regalandoci una pulizia senza precedenti degli intenti e delle memorie antiche.
Ne usciremo profondamente diversi.
E rinnovati.
Pronti per affrontare un Inverno ricco di nuove premesse e colpi di scena.
Novembre ci regalerà il "botto interiore", i fuochi d'artificio, le eruzioni vulcaniche finali.
Non per tutti e non con lo stesso vissuto di intensità e la stessa carica sensitiva. Ma oramai sappiamo che coloro che ne saranno pionieri, apriranno in futuro strade e sentieri nel Mondo. E saranno testimoni di una nuova Umanità.
Porteranno in ogni luogo e dimensione il seme della Gentilezza, della Forza interiore, del Coraggio e dell'Amore.
Saranno Umani e Divini. Saranno Materia e Spirito. Saranno felici. E teneri. Ma tenaci e potenti.
Saranno l'immagine terrestre della "Nota di riferimento", del Diapason universale.
Apriranno Cuori e animeranno Emozioni. Restituiranno all'Umano la smarrita autenticità e trasmetteranno il Coraggio per entrare nell'Amore profondo delle sacre Origini.
Saranno pura e magica Visione.
Saranno Coppia.
Mirtilla Esmeralda
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