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Freddo polare in arrivo: ecco dove e quando nevicherà in ItaliaUn’ondata di gelo pronta a investire il Paese: scenari, previsioni e consigli
Il gelo polare si abbatte sull'Italia: tutte le previsioni
Il gelo polare si abbatte sull’Italia: tutte le previsioni L’Italia si prepara a un’ondata di freddo polare, un fenomeno che porterà un drastico calo delle temperature e nevicate diffuse in diverse aree del Paese. Secondo l’articolo pubblicato su Adnkronos, l’arrivo del gelo interesserà sia le regioni settentrionali sia quelle centrali, con possibilità di fiocchi bianchi anche a bassa quota. Ma…
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I prezzi dell’energia in Europa hanno raggiunto nuovi record mentre incombe il “plungo polare carico di neve”; Questo inverno previste interruzioni di corrente a rotazione
Grazie ai nostri goffi risultati da camera dell’eco alla COP26, i prezzi del carbonio nell’UE hanno raggiunto un record di 66 Eur/ton il 15 novembre, il primo giorno di negoziazione dopo la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Anche i prezzi dell’energia hanno assistito a un forte aumento, trainati dalle previsioni del freddo estremo.
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Continuo a pensare che devo solo resistere fino all’esame e fantastico di poter successivamente perdermi tra libri e passeggiate nei boschi, ma la verità è che ho resistito fino al 7 novembre, poi fino ad oggi 27 novembre, ora devo solo resistere fino al 7 dicembre e poi fino al 17 dicembre e allora che cosa mi sarà rimasto per leggere e passeggiare? solo un freddo polare fuori e il pensiero buttato al primo esame di gennaio
Vorrei potermela prendere più alla leggera
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Libero cavalca l'antiscienza: nevica a novembre quindi Greta ha torto Libero va particolarmente fiero del termine 'gretini' in riferimento agli adolescenti che aderiscono alla protesta di Greta Thumberg contro il cambiamento climatico. E non spreca mai occasione di bollare come bufala una acclarata verità scientifica come il surriscaldamento globale, con evidenze che di scientifico non fa nulla. Stamattina titola infatti: "Trentino coperto dalla neve. È sempre colpa del caldo?". Insomma, siccome a novembre fa freddo il riscaldamento globale non esiste. Questa è la scienza proposta da Libero: è tutto normale, va tutto bene, il pianeta sta bene, siete tutti 'gretini'. Infatti le maree anomale che hanno interessato Venezia, Firenze e Matera la passata settimana sono normali. Infatti che fino a non più tardi di un paio di settimane fa, a inizio del mese, in gran parte d'Italia si registrassero temperature vicine ai 30 gradi è normale. Che quella del 2019 sia stata una primavera con basse temperature da record è normale (in quel caso Libero aveva titolato "Riscaldamento globale? Ma se fa freddo). Insomma, il freddo in inverno per i negazionisti è la prova che non c'è alcun cambiamento in corso. Come chiunque abbia un cervello è in grado di capire, per cambio climatico (e non surriscaldamento globale, che è un'altro fenomeno) si intende una decisa variazione dei fenomeni climatici in varie zone della Terra. Il nostro pianeta ha attraversato continuamente cambi climatici nel corso della sua storia (si pensi alle ere glaciali, per esempio), e di per sé questa non rappresenta una novità. Il dato preoccupante è che il naturale cambiamento del clima è direttamente influenzato dall'attività dell'uomo, prima tra tutti l'emissione di gas serra che aumentano la temperatura globale. Il surriscaldamento provoca lo scioglimento e l'assottigliamento delle calotte polari, che non sono lì per bellezza: nel delicato equilibrio del clima svolgono il ruolo fondamentale di tenere intrappolate le correnti fredde (il cosiddetto 'vortice polare'). Senza ghiacci, le correnti provocheranno fenomeni estremi di freddo in varie parti del mondo. Queste sono conseguenze del riscaldamento globale, che a Libero piaccia o no. E nella loro cecità e tracotanza, non si accorgono che proprio il fatto che il Trentino sia coperto di neve è uno dei fenomeni estremi che afferiscono al cambio climatico e al surriscaldamento. globalist
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L’aurora boreale è uno degli spettacoli naturali più belli e affascinanti da vedere nella vita: bande luminose e colorate che danzano nel cielo, a volte per solo pochi minuti. Per vedere l’aurora boreale bisogna raggiungere l’estremo nord del mondo e cercare luoghi poco illuminati. Fondamentale per potere vedere l’aurora boreale è infatti trovarsi in una condizione di buio totale: dal momento in cui il buio cala completamente, è possibile ammirare lo spettacolo dell’aurora boreale. Inoltre, è fortemente consigliato scegliere luoghi in cui l’inquinamento ambientale e luminoso siano ridotti al minimo. Ecco i luoghi migliori per vedere l’aurora boreale nel 2020. Che cos’è e come si forma l’aurora boreale L’aurora boreale, o australe, è un fenomeno ottico dell’atmosfera terrestre, caratterizzato da bande luminose di diverse forme e colori. In particolar modo, la forma di un’aurora boreale è molto varia: enormi archi e raggi luminosi si innalzano fino a 100 km dalla superficie terrestre, lungo tutto il campo magnetico. È molto interessante ricordare come, dopo la mezzanotte, l’aurora possa prendere una forma a macchie, ognuna delle quali lampeggia ogni 10 secondi circa, assumendo un colore giallo/verdognolo. L’attività del sole è ciclica ed un ciclo dura undici anni e generalmente le aurore rimangono attive per circa 3 anni dall’ultimo picco di attività solare. Anche se il colore che viene solitamente associato all’aurora boreale è il verde, sono in realtà sono molte le colorazioni che le luci possono assumere. Il colore, appunto, dipende dall’altitudine e dal gas presente in quello strato: i colori verde e blu si originano negli strati più bassi dell’atmosfera grazie alla presenza dell’ossigeno atomico; mentre il rosso, seppur molto raro, si manifesta negli strati più alti a causa dell’interferenza dell’ossigeno molecolare. Per godere di questo spettacolo è necessario raggiungere i 60-70 gradi di altitudine a Nord, lungo la cintura che collega Alaska centrale, Canada, la punta sud della Groenlandia, Islanda e la parte settentrionale della Scandinavia. Spesso l’aurora boreale è visibile anche in zone meno vicine ai poli, come la Scozia o in alcune aree della penisola scandinava. Inoltre, si tratta di un fenomeno più frequente durante i periodi di intensa attività solare; periodi in cui il campo magnetico interplanetario può presentare notevoli variazioni in intensità e variazione. Le luci del Nord sono visibili solo quando il cielo è limpido e chiaro, senza nuvole e, a tal proposito, è molto importante scegliere con cura e attenzione il luogo dal quale osservare questo spettacolo naturale. In inverno, sicuramente, le zone interne sono molto più indicate rispetto a quelle costiere; il mare influenza fortemente il clima e, mitigandolo, rende molto più difficile l’avvistamento delle aurore boreali, molto frequenti nelle zone secche. Durante l’apparizione di un’aurora boreale, è possibile intercettare alcuni suoni che assomigliano a sibili. L’origini di questi suoni è al momento ignota: gli scienziati sostengono che essi siano dovuti a perturbazioni del campo magnetico terrestre, causate dall’aumento della ionizzazione dell’atmosfera. Essendo un fenomeno molto particolare ed imprevedibile, è necessario avere pazienza: le luci seguono il corso naturale, anche se in minima parte è possibile monitorare l’attività solare da cui esse dipendono. Esistono, infatti, numerosi siti ed applicazioni in grado di informare in maniera rapida riguardo alla possibile manifestazione delle aurore. Tra questi ricordiamo Aurora Service e Aurora Forecast, i due più in uso. Non potrete certamente non scattare fotografie per il troppo freddo: la prima regola è vestirsi a strati, quattro più precisamente. Nello strato a contatto con la pelle è importante indossare capi che siano fatti di un materiale in grado di trattenere il calore, dunque termici. Per quanto riguarda lo strato esterno, invece, è bene procurarsi capi che siano waterproof, che garantiscano impermeabilità e protezione dal freddo allo stesso tempo. Non dimenticate di proteggere anche mani e piedi, due parti molto sensibili e molto esposte al freddo: una cuffia pesante, guanti e calze invernali saranno l’ideale. Agli occhi dell’essere umano, però, l’aurora boreale è magia: un fenomeno che desta stupore sin dall’antichità, privo di qualsiasi spiegazione tecnica e scientifica. I luoghi migliori per osservare l’aurora boreale L’aurora boreale è uno spettacolo da vedere almeno una volta nella vita. Dove? In tutto il nord della Scandinavia: Svezia, Norvegia e Finlandia. Alaska e Groenlandia sono i due luoghi privilegiati dai quali osservare l’aurora australe, ma anche i più difficili da raggiungere. È molto interessante ricordare come in Islanda l’aurora boreale si verifichi tutto l’anno, anche in estate, in cui il cielo risulta essere molto chiaro. Il periodo migliore per osservare il fenomeno, in questa fredda terra, è sicuramente quello che va da settembre a metà aprile: a Reykjavik lo spettacolo è meraviglioso. Fare trekking o campeggiare negli altipiani islandesi costituisce un altro modo perfetto per avvistare le aurore boreali: l’assenza di luci artificiali e la tranquillità del luogo garantiscono un’esperienza indimenticabile. L’area di Landmannalaugar è la meta più popolare e preferita dai turisti per l’avvistamento delle aurore insieme a Vik, caratterizzata da una suggestiva spiaggia e da onde che si infrangono nelle rocce. Con l’auto, in soli 15 minuti, è possibile raggiungere la residenza presidenziale di Bessastadir, nel villaggio di Alftanes: qui potrete ammirare l’aurora boreale da una baia. In Islanda, inoltre, è stato inaugurato un osservatorio a circa 12 km a sud dalla capitale: si chiama Aurora Basecamp ed sia osservatorio, sia centro educativo. Questo centro spesso ospita tour organizzati e ospita migliaia di visitatori alla ricerca di un punto ideale per osservare la danza dei cieli. Questo centro è costituito da igloo che permettono ai turisti di osservare l’aurora boreale da una prospettiva privilegiata; all’interno dello stesso, i visitatori, possono scattare fotografie e parlare con le guide, nonché gustarsi una cioccolata calda osservando lo spettacolo della natura. Aurora Basecamp è aperto tutti i giorni, dalle 18.00 alle 22.00 ed il costo è di circa 28 euro per gli adulti e 13 per i bambini. Altri luoghi ideali per vedere l’aurora boreale: Norvegia, Svezia, Finlandia e Irlanda In Norvegia, il periodo migliore per osservare l’aurora boreale va da settembre a marzo e, in particolar modo, dalle 18.00 del pomeriggio fino all’una di notte. In Svezia, invece, l’aurora boreale può apparire da metà settembre a fine marzo nella località di Kiruna. Uno dei posti privilegiati per avvistare l’aurora boreale è l’osservatorio Aurora Sky Station situato nel Parco Nazionale di Abisko. Magica è sicuramente l’aurora boreale avvistata al Polo Nord: è fortemente consigliato soggiornare al North Pole Igloos, l’hotel più a nord del mondo per potersi garantire una vista mozzafiato. Infine, anche l’Irlanda offre la possibilità di godere dello spettacolo dell’aurora boreale: il primo posto da citare è sicuramente la contea di Donegal, famosa per i suoi paesaggi selvaggi e molto amata da migliaia di visitatori. In particolare, la zona ideale per poter vedere l’aurora boreale nella contea, è la penisola di Inishowen. Si tratta dell’area più remota del territorio, un luogo molto selvaggio e scarsamente popolato. Al secondo posto, sempre in Irlanda, vogliamo ricordare la contea di Antrim: è la zona costiera che va da Portrush a Cushendun. Questo è il punto più a Nord dell’omonimo Paese, poco lontano dal circolo polare artico, e famoso per le sue selvagge lande e per la scarsa presenza di abitanti. In Italia, purtroppo, non è molto facile riuscire a vedere le aurore boreali anche se è molto interessante ricordare che, nella notte tra il 17 ed il 18 novembre 1848, il fenomeno fu così esteso da essere visibile anche a basse altitudini. A Napoli, più precisamente, il fenomeno venne osservato dagli astronomi dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte; anche a Roma riscosse grande successo e l’evento venne descritto in maniera dettagliata in molti articoli. Il periodo ideale per vedere l’aurora boreale: a caccia della Regina dei cieli Il 2020 sarà un anno con una buona probabilità di poter vedere l’aurora boreale nelle destinazioni sopra citate, vi basterà solo organizzarvi con un po’ di anticipo per potervi garantire lo spettacolo migliore. Spesso ci si chiede quale sia il periodo migliore per poter ammirare l’aurora boreale: tra febbraio e marzo e tra settembre e ottobre, più o meno in corrispondenza degli equinozi. Questo è il periodo più sfruttato ed affollato e, di conseguenza, una maggiore possibilità di trovare molti più tursiti, nonché prezzi più alti rispetto ad altri periodi dell’anno. Purtroppo non esiste la garanzia di poter vedere l’aurora boreale, in quanto essa è legata alle condizioni meteo e all’attività solare, entrambi non controllabili dall’uomo. Nonostante ciò, essendo un fenomeno che si manifesta 2 giorni su 3, la possibilità di potervi assistere è molto alta. Nelle ultime stagioni autunnali le aurore boreali sono state particolarmente intense e hanno regalato forti emozioni anche nella bassa stagione. Il nostro consiglio è dunque quello di verificare sempre le condizioni meteorologiche ed il calendario lunare prima di prenotare il vostro soggiorno. https://ift.tt/34RTfpE I luoghi più suggestivi per vedere l’Aurora Boreale nel 2020 L’aurora boreale è uno degli spettacoli naturali più belli e affascinanti da vedere nella vita: bande luminose e colorate che danzano nel cielo, a volte per solo pochi minuti. Per vedere l’aurora boreale bisogna raggiungere l’estremo nord del mondo e cercare luoghi poco illuminati. Fondamentale per potere vedere l’aurora boreale è infatti trovarsi in una condizione di buio totale: dal momento in cui il buio cala completamente, è possibile ammirare lo spettacolo dell’aurora boreale. Inoltre, è fortemente consigliato scegliere luoghi in cui l’inquinamento ambientale e luminoso siano ridotti al minimo. Ecco i luoghi migliori per vedere l’aurora boreale nel 2020. Che cos’è e come si forma l’aurora boreale L’aurora boreale, o australe, è un fenomeno ottico dell’atmosfera terrestre, caratterizzato da bande luminose di diverse forme e colori. In particolar modo, la forma di un’aurora boreale è molto varia: enormi archi e raggi luminosi si innalzano fino a 100 km dalla superficie terrestre, lungo tutto il campo magnetico. È molto interessante ricordare come, dopo la mezzanotte, l’aurora possa prendere una forma a macchie, ognuna delle quali lampeggia ogni 10 secondi circa, assumendo un colore giallo/verdognolo. L’attività del sole è ciclica ed un ciclo dura undici anni e generalmente le aurore rimangono attive per circa 3 anni dall’ultimo picco di attività solare. Anche se il colore che viene solitamente associato all’aurora boreale è il verde, sono in realtà sono molte le colorazioni che le luci possono assumere. Il colore, appunto, dipende dall’altitudine e dal gas presente in quello strato: i colori verde e blu si originano negli strati più bassi dell’atmosfera grazie alla presenza dell’ossigeno atomico; mentre il rosso, seppur molto raro, si manifesta negli strati più alti a causa dell’interferenza dell’ossigeno molecolare. Per godere di questo spettacolo è necessario raggiungere i 60-70 gradi di altitudine a Nord, lungo la cintura che collega Alaska centrale, Canada, la punta sud della Groenlandia, Islanda e la parte settentrionale della Scandinavia. Spesso l’aurora boreale è visibile anche in zone meno vicine ai poli, come la Scozia o in alcune aree della penisola scandinava. Inoltre, si tratta di un fenomeno più frequente durante i periodi di intensa attività solare; periodi in cui il campo magnetico interplanetario può presentare notevoli variazioni in intensità e variazione. Le luci del Nord sono visibili solo quando il cielo è limpido e chiaro, senza nuvole e, a tal proposito, è molto importante scegliere con cura e attenzione il luogo dal quale osservare questo spettacolo naturale. In inverno, sicuramente, le zone interne sono molto più indicate rispetto a quelle costiere; il mare influenza fortemente il clima e, mitigandolo, rende molto più difficile l’avvistamento delle aurore boreali, molto frequenti nelle zone secche. Durante l’apparizione di un’aurora boreale, è possibile intercettare alcuni suoni che assomigliano a sibili. L’origini di questi suoni è al momento ignota: gli scienziati sostengono che essi siano dovuti a perturbazioni del campo magnetico terrestre, causate dall’aumento della ionizzazione dell’atmosfera. Essendo un fenomeno molto particolare ed imprevedibile, è necessario avere pazienza: le luci seguono il corso naturale, anche se in minima parte è possibile monitorare l’attività solare da cui esse dipendono. Esistono, infatti, numerosi siti ed applicazioni in grado di informare in maniera rapida riguardo alla possibile manifestazione delle aurore. Tra questi ricordiamo Aurora Service e Aurora Forecast, i due più in uso. Non potrete certamente non scattare fotografie per il troppo freddo: la prima regola è vestirsi a strati, quattro più precisamente. Nello strato a contatto con la pelle è importante indossare capi che siano fatti di un materiale in grado di trattenere il calore, dunque termici. Per quanto riguarda lo strato esterno, invece, è bene procurarsi capi che siano waterproof, che garantiscano impermeabilità e protezione dal freddo allo stesso tempo. Non dimenticate di proteggere anche mani e piedi, due parti molto sensibili e molto esposte al freddo: una cuffia pesante, guanti e calze invernali saranno l’ideale. Agli occhi dell’essere umano, però, l’aurora boreale è magia: un fenomeno che desta stupore sin dall’antichità, privo di qualsiasi spiegazione tecnica e scientifica. I luoghi migliori per osservare l’aurora boreale L’aurora boreale è uno spettacolo da vedere almeno una volta nella vita. Dove? In tutto il nord della Scandinavia: Svezia, Norvegia e Finlandia. Alaska e Groenlandia sono i due luoghi privilegiati dai quali osservare l’aurora australe, ma anche i più difficili da raggiungere. È molto interessante ricordare come in Islanda l’aurora boreale si verifichi tutto l’anno, anche in estate, in cui il cielo risulta essere molto chiaro. Il periodo migliore per osservare il fenomeno, in questa fredda terra, è sicuramente quello che va da settembre a metà aprile: a Reykjavik lo spettacolo è meraviglioso. Fare trekking o campeggiare negli altipiani islandesi costituisce un altro modo perfetto per avvistare le aurore boreali: l’assenza di luci artificiali e la tranquillità del luogo garantiscono un’esperienza indimenticabile. L’area di Landmannalaugar è la meta più popolare e preferita dai turisti per l’avvistamento delle aurore insieme a Vik, caratterizzata da una suggestiva spiaggia e da onde che si infrangono nelle rocce. Con l’auto, in soli 15 minuti, è possibile raggiungere la residenza presidenziale di Bessastadir, nel villaggio di Alftanes: qui potrete ammirare l’aurora boreale da una baia. In Islanda, inoltre, è stato inaugurato un osservatorio a circa 12 km a sud dalla capitale: si chiama Aurora Basecamp ed sia osservatorio, sia centro educativo. Questo centro spesso ospita tour organizzati e ospita migliaia di visitatori alla ricerca di un punto ideale per osservare la danza dei cieli. Questo centro è costituito da igloo che permettono ai turisti di osservare l’aurora boreale da una prospettiva privilegiata; all’interno dello stesso, i visitatori, possono scattare fotografie e parlare con le guide, nonché gustarsi una cioccolata calda osservando lo spettacolo della natura. Aurora Basecamp è aperto tutti i giorni, dalle 18.00 alle 22.00 ed il costo è di circa 28 euro per gli adulti e 13 per i bambini. Altri luoghi ideali per vedere l’aurora boreale: Norvegia, Svezia, Finlandia e Irlanda In Norvegia, il periodo migliore per osservare l’aurora boreale va da settembre a marzo e, in particolar modo, dalle 18.00 del pomeriggio fino all’una di notte. In Svezia, invece, l’aurora boreale può apparire da metà settembre a fine marzo nella località di Kiruna. Uno dei posti privilegiati per avvistare l’aurora boreale è l’osservatorio Aurora Sky Station situato nel Parco Nazionale di Abisko. Magica è sicuramente l’aurora boreale avvistata al Polo Nord: è fortemente consigliato soggiornare al North Pole Igloos, l’hotel più a nord del mondo per potersi garantire una vista mozzafiato. Infine, anche l’Irlanda offre la possibilità di godere dello spettacolo dell’aurora boreale: il primo posto da citare è sicuramente la contea di Donegal, famosa per i suoi paesaggi selvaggi e molto amata da migliaia di visitatori. In particolare, la zona ideale per poter vedere l’aurora boreale nella contea, è la penisola di Inishowen. Si tratta dell’area più remota del territorio, un luogo molto selvaggio e scarsamente popolato. Al secondo posto, sempre in Irlanda, vogliamo ricordare la contea di Antrim: è la zona costiera che va da Portrush a Cushendun. Questo è il punto più a Nord dell’omonimo Paese, poco lontano dal circolo polare artico, e famoso per le sue selvagge lande e per la scarsa presenza di abitanti. In Italia, purtroppo, non è molto facile riuscire a vedere le aurore boreali anche se è molto interessante ricordare che, nella notte tra il 17 ed il 18 novembre 1848, il fenomeno fu così esteso da essere visibile anche a basse altitudini. A Napoli, più precisamente, il fenomeno venne osservato dagli astronomi dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte; anche a Roma riscosse grande successo e l’evento venne descritto in maniera dettagliata in molti articoli. Il periodo ideale per vedere l’aurora boreale: a caccia della Regina dei cieli Il 2020 sarà un anno con una buona probabilità di poter vedere l’aurora boreale nelle destinazioni sopra citate, vi basterà solo organizzarvi con un po’ di anticipo per potervi garantire lo spettacolo migliore. Spesso ci si chiede quale sia il periodo migliore per poter ammirare l’aurora boreale: tra febbraio e marzo e tra settembre e ottobre, più o meno in corrispondenza degli equinozi. Questo è il periodo più sfruttato ed affollato e, di conseguenza, una maggiore possibilità di trovare molti più tursiti, nonché prezzi più alti rispetto ad altri periodi dell’anno. Purtroppo non esiste la garanzia di poter vedere l’aurora boreale, in quanto essa è legata alle condizioni meteo e all’attività solare, entrambi non controllabili dall’uomo. Nonostante ciò, essendo un fenomeno che si manifesta 2 giorni su 3, la possibilità di potervi assistere è molto alta. Nelle ultime stagioni autunnali le aurore boreali sono state particolarmente intense e hanno regalato forti emozioni anche nella bassa stagione. Il nostro consiglio è dunque quello di verificare sempre le condizioni meteorologiche ed il calendario lunare prima di prenotare il vostro soggiorno. Nel 2020 lo spettacolo dell’Aurora Boreale con i suoi affascinanti colori sarà visibile in molti Paesi, per incantare coloro che vorranno ammirarla.
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Inseguendo l'aurora boreale ai confini del mondo
Sognate di vedere l’aurora boreale? Nonostante il freddo, l’inverno è il momento migliore per godere di questo spettacolo naturale. Ci vuole ovviamente un po’ di fortuna, ma anche di organizzazione: prima di tutto infatti, bisogna scegliere con attenzione la destinazione giusta. Virail, il metamotore che confronta tutte le soluzioni di viaggio, ha individuato 5 luoghi per ammirare le splendide “luci del nord” e vivere uno spettacolo fuori dal comune, da una notte negli igloo alla gita sulla slitta trainata dagli husky. Ricordate di mettere in valigia il cappotto pesante: più a nord si va, meglio è!
FINLANDIA, negli igloo di ghiaccio
Tra i luoghi più gettonati per vedere l’aurora boreale in Finlandia c’è Rovaniemi, nella regione della Lapponia, dove potrete programmare anche una visita al Villaggio di Babbo Natale. E per chi non è tipo da ciaspolate nella neve? Lo spettacolo di colori naturali dell’aurora boreale si può osservare anche rimanendo al caldo, grazie ad affascinanti strutture come igloo di vetro o suite di lusso.
NORVEGIA, in motoslitta sotto l’aurora
Per vedere l’aurora boreale in Norvegia il consiglio è spingersi fino alle isole Svalbard, nel mezzo dell’Oceano Artico, dove la notte polare da novembre a febbraio è caratterizzata dall'assenza di luce diurna. Per chi non teme il freddo inoltre, ci sono tanti safari in motoslitta sotto le luci dell’aurora, per esplorare l’ambiente selvaggio e incontaminato ed incontrare la rara fauna artica.
SVEZIA, nella stazione d’osservazione di Abisko
Se cercate un posto speciale in Svezia per vedere l’aurora boreale, #virail ricorda di puntare la rotta verso il parco nazionale Abisko, nella Lapponia svedese che, per il suo microclima, è tra i luoghi migliori al mondo per osservare questo fenomeno. Qui si trova l’Aurora Sky Station, stazione d’osservazione raggiungibile con una seggiovia: prenotate una visita guidata per scoprire tutto sulle aurore boreali e per vivere un’esperienza indimenticabile.
RUSSIA, sulla slitta trainata dai cani
Il luogo più vicino a Mosca in cui è possibile avvistare l’aurora polare è la regione di Murmansk, ideale anche per sciare e fare snowboard. Oltre a Murmansk, la più grande città del mondo oltre il Circolo Polare Artico, si può visitare Sam Syt, un villaggio tradizionale Sami che rappresenta un vero e proprio museo etnografico a cielo aperto, dove assaggiare piatti tipici come la zuppa di salmone. E per chi sogna un giro su una slitta trainata dai cani, a Lovozero c’è l’Husky Park che organizza numerose escursioni in mezzo alla neve.
CANADA, nel centro studi con la livecam
Gran parte del Canada si trova nel cosiddetto Aurora Oval, ovvero l’area dove appare l’aurora boreale. “Capitale” dell’aurora boreale in Nord America è Yellowknife, tra i posti migliori al mondo in cui vedere danzare nel cielo notturno le lingue di luce verde, rosso e giallo. Per i più curiosi inoltre, il consiglio è visitare il Churchill Northern Studies Centre, in Manitoba: si tratta di un centro di ricerca dove si tengono numerosi approfondimenti su tutto ciò che riguarda l’aurora boreale, compreso il modo migliore per immortalarla con la macchina fotografica. In più, a disposizione di tutti c’è una livecam per gli avvistamenti, mentre per godersi lo spettacolo dal vivo c’è anche la cupola riscaldata nella parte superiore della struttura.....pronti a partire?? Fonte: Virail - C.S. Read the full article
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Di nuovo lei: Sonia (di Lino Corrado, novembre 2018)
“Due caffè per favore”
“Bene, li volete normali?”
“Ma per me al vetro, e se proprio le scappa una macchia, che sia bollente per favore non amo il caffè raffreddato dal succo di mucca!”.
La freddura, con quel gelo, non ebbe l’effetto che speravo. Si raffreddò ulteriormente il bar, l’atmosfera e il mio umore. Sbirciai il suo sguardo e mi accorsi che fingeva indifferenza, tradita però da quel delizioso angolino di bocca. Un lembo di labbro, resisteva malamente al clima da documentario sull’artico imbiancato, e lo sforzo di non ridere, la rese ancora più desiderabile ai miei occhi, illusi da favole di principi e principesse, da draghi da trafiggere e donzelle da salvare.
Tutto il rimescolio dentro il mio cuore, lo lessi nel riflesso di quel nero bollente che sbirciai in seguito.
“Tu invece cosa prendi?”
“Un normale caffè, però vorrei ci sedessimo fuori”
“Certo perché no? Del resto sono già mezzo paralizzato, peggio di così cosa può accadermi?”
Continuavo ad agghiacciare il mondo, speravo non il suo.
“Non mi dirai che soffri il freddo?”
“No, ma quando mai, stavo scherzando, non ho nemmeno indossato il pigiama sotto i pantaloni, quindi…”.
Ora si stava lasciando andare. Le mie ingenue espressioni di gioviale trattenimento, stavano facendo breccia nelle sue difese già provate dalle mie rade, ma insistenti bordate di aggressiva umanità. Riuscii a stento a piegare le gambe intirizzite dal freddo intenso, che spazzava la piazza incurante del mio imbarazzo per non aver parcheggiato bene la slitta con i cani.
“Allora che mi racconti? Nei tuoi messaggi sei sempre così intenso e descrittivo, di persona invece non apri bocca. Ti metto a disagio io, o è il freddo che ti ha cementato le labbra?”
“Ah no, no, il freddo non mi crea problemi, sono solo un po’ timido, e prima di mettermi in moto, devo sempre riscaldare il motore. Ma sono sempre io, lo stesso dei messaggi, non ho un fratello gemello che scrive per me, o un editor che mi guida con la scrittura. Sono sempre io, solo leggermente sdoppiato tra la fase virtuale e quella più realistica dell’approccio personale”.
Ecco, “Ho fatto la cazzata”, pensai, pronunciando quelle frasi che non capivo nemmeno più a che sorta di dialogo appartenessero.
Sgorgavano dalla mia bocca, senza nemmeno spiegarmi il come e il perché.
I miei occhi erano rimasti incollati alla sua lingua che ripuliva le labbra carnose dalla schiuma del caffè, o del cappuccino, o forse dalla crema di qualcosa che aveva mangiato, ma che io non avevo catalogato tra le mie priorità visive, prima di vederle all’opera.
Mi agitai sulla sedia, incollata ai miei pantaloni come il cartone sul contenitore del pesce surgelato.
Ero in totale balia di quel movimento, di quel sogno assurdo che nemmeno nelle nottate più indigeste, per colpa dei peperoni non spellati, potevo lontanamente immaginare.
Non ero più io, non ero più lì, e soprattutto, non avvertivo più il terrore della temperatura bassissima. Anzi si staccò dal collo scoperto, un rivolo di fluido che supposi essere sudore.
Compresi così l’assurdità di tale delucidazione, che i miei neuroni spazientiti stavano per fornire al resto del corpo, intirizzito dall’irreale consapevolezza di ritrovarmi in quella situazione.
La parte esterna del mio involucro sembrava rigettarla, mentre quella interna si compiaceva sempre più, accettandola come un diletto fanciullesco.
Altre due, tre slinguate a quelle montagne russe di carne modellate dal sommo scultore, e non ero più in grado non solo di decidere o ragionare, ma nemmeno di pagare i caffè con i bignè alla crema che, ora me ne stavo rendendo conto, ci avevano portato in un secondo momento.
“Senti, ho offerto io dai, visto che sei venuto fin qui per trovarmi, però adesso cerca di riprenderti forse dal clima polare, e andiamo via, che ne dici?”
“ Oh si certo scusa, mi ero distratto un attimo, si dai andiamo”.
Ma dove potevamo andare? Io volevo restare li e liquefarmi su quelle labbra incastonate in quel viso speciale, che aveva tessuto una involontaria tela nella mia testa di ragno, poco uomo e tanto insetto in quel momento.
“Senti non voglio farti fare tardi, visto che abiti lontano. Proporrei di sederci su quella panchina, giusto il tempo di fare due chiacchiere, se riesci a scioglierti, e poi ci salutiamo, va bene?”.
Cavolo! Mi stava bocciando, come una maestra inacidita dal profitto del discepolo indolente e insensibile alle elementari sollecitazioni scolastiche.
Mi ero bruciato in quel modo impossibile, col gelo di una piazza sventagliata dai rigori di un inverno appena accennato proprio lì, proprio ora che volevo essere protagonista di un’alba splendente, stavo dichiarando al mondo intero il mio tramonto comunicativo.
Il tempo di poggiare la mani per attutire il contatto tra posteriore e il marmo del sedile insensibile alla ricerca di comodità e conforto, che un calore irresistibile si fuse sulla mia bocca, donandole di nuovo vita e colore.
Una pioggia di sfumature variopinte, deflagrò all’interno della buca che già scavavo per fuggire da quella delusione, e che il mio orgoglio aveva classificato nel lungo elenco di fallimenti.
L’immobilità dell’attimo raggiante, fece capolino nella mia stanza buia, rendendola un arcobaleno illuminante i miei incerti passi sconfortati.
Seguii quella luce che mi indicava la via per l’eternità, e la risposta delle mie labbra sulle sue, fu finalmente l’inizio della mia vita di navigatore, forse non più solitario.
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I Lavori di Dicembre in Giardino e Terrazzo
“Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo…” Dino Buzzati
In inverno, come gli orsi, le piante vanno a riposo. È quindi un ottimo periodo per piantare o spostare alberi e arbusti in giro per il giardino. Come in novembre, siamo ancora in tempo per piantumare i bulbi a fioritura primaverile. E c’è molto altro da fare!
Aria sottile
Camminare in un parco nell’aria gelata di dicembre è meraviglioso: i giardini in questi giorni freddi sono luoghi solitari e magici. Si avverte la tensione dei rami ghiacciati che vibrano come vetro. C’è qualcosa di polare nel sole che sfila così basso all’orizzonte, nella sua parabola non riesce mai a superare le cime degli alberi, come fosse un’atleta esausto che stecca il salto e non riesce a staccarsi da terra.
Alberi di Natale C’è chi lo ama finto, chi vero senza radici, chi con le radici potate… chi invece, e sono i nostri preferiti, compra un abete e poi se lo pianta in giardino in montagna o in qualche luogo fresco. In ogni caso ci raccomodiamo di comprare alberi la cui provenienza sia certificata. Con la coscienza a posto potrete così godervi appieno l’odore di resina e di conifera che si spande per la casa.
Fiori senza fine Se pensate che a dicembre le fioriture siano finite, vi sbagliate! La Rosa chinensis ‘Mutabilis’ in terrazzo (come quella in foto) tiene infatti ancora duro in questo periodo (30 novembre, ndr). Quando progettate un giardino tenete sempre in considerazione i diversi periodi di fioritura delle piante. Se siete accorti potrete facilmente avere fiori tutto l’anno. Sì, anche in pieno inverno!
Riparate le piante Ogni pianta ha una diversa tolleranza al freddo, nel Nord Italia per esempio, alcune si accontenteranno di una serra fredda, come per esempio la Cycas revoluta o molti agrumi. Altre invece sarà meglio vengano ricoverate in casa, come per esempio i Ficus subtropicali, le tibouchine (foto) e tutte le così dette piante da appartamento. Costruire una serra fredda in inverno e andare a trovare le nostre piante nelle giornate tiepide di sole e a pieni polmoni assaporare l’aria carica di ossigeno appena sintetizzato dalla fotosintesi, è un’esperienza meravigliosa!
Acqua e ghiaccio Se avete fontane o laghi con dentro pesci, state attenti che il ghiaccio non li faccia morire per mancanza di ossigeno. Questo avviene quando l’acqua non è molta e il ghiaccio impedisce lo scambio gassoso tra acqua e aria per un tempo sufficiente ad abbassare l’ossigeno nell’acqua a livelli letali per i vostri pesci. Alcuni mettono una palla di gomma per evitare il congelamento della superficie.
Piantate, spostate e godetevi le bacche In questo periodo di letargo le piante non soffrono a essere spostate, in primavera avranno la sorpresa di risvegliarsi in un luogo diverso da dove si erano addormentate. Certo un po’ destabilizzante per la loro psiche, ma state tranquilli, se ne faranno presto una ragione. Siete poi ancora in tempo per piantare tulipani, iris, narcisi e molti altri bulbi. Sono infine gli ultimi giorni per raccogliere le bacche in giardino!
Potate erbacee e graminacee Non tutte, ma moltissime specie appartenenti a queste due categorie vanno potate in questo periodo. Abbiate l’accortezza di non capitozzarle troppo duramente; molte infatti ne soffrirebbero irrimediabilmente. Per esempio le specie di Gaura (foto), la Salvia microphylla, i Ceratostigma e moltissime altre vanno potate ad almeno 15 centimetri dal suolo.
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Meteo: in arrivo il grande freddo Milano 27 Novembre – Arriva il grande freddo. Tra domani e mercoledì un nuovo arrivo di correnti fredde, questa volta dalla “valle del Rodano”, trasporteranno nel Mediterraneo centrale una nuova saccatura polare che raffredderà ulteriormente il clima, e porterà maltempo su gran parte del Paese.
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I prezzi dell’energia in Europa hanno raggiunto nuovi record mentre incombe il “plungo polare carico di neve”; Questo inverno previste interruzioni di corrente a rotazione Grazie ai nostri goffi risultati da camera dell’eco alla COP26, i prezzi del carbonio nell’UE hanno raggiunto un record di 66 Eur/ton il 15 novembre, il primo giorno di negoziazione dopo la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Anche i prezzi dell’energia hanno assistito a un forte aumento, trainati dalle previsioni del freddo estremo. Continua a leggere →
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