#frankenthal
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Bank office in Ludwigshafen, Rhineland-Palatinate, Germany
German vintage postcard, mailed in 1901 to Frankenthal
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Der Countdown läuft! Hier der Link zum Live-Counter:
JASMIN PERRET - DÄHÄM (Video Release 01.11.2024)
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FRANKENTHAL - GERMANY
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Lustgarten. Porzellan und Gartenkunst: Katalog des Museums Schloss Fürstenberg
Im vergangenen Jahr drehte sich im Museum Schloss Fürstenberg alles um die Leidenschaft für die Gartenkunst. Inspiration und Anlass bot die Bundesgartenschau im benachbarten Höxter, anläßlich derer die aufwendig inszenierte Sonderausstellung „Lustgarten. Porzellan und Gartenkunst“ mit kostbaren Porzellanen des 18. Jahrhunderts u. a. aus Fürstenberg, Meissen, Frankenthal, Ludwigsburg, Berlin und…
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#Berlin#Blumen#Dr.Christian Lechelt#Fürstenberg#Frankenthal#Garten#Gartenlust#Gesellschaft der Keramikfreunde#Höchst#Kulturgeschichte#Ludwigsburg#Lustgarten#Manufaktur#Meissen#Museum Schloss Fürstenberg#Pflanzen#Porzellan#Porzellangestaltung#Porzellankunst#Porzellanmalerei#Verlag Jörg Mitzkat
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Villa Frankenthal
Leicht erreichbar und leicht zugänglich ist diese alte verlassene Villa inmitten von Frankenthal. Nähere Informationen habe ich leider keine, allerdings schätze ich den Bau des Gebäudes auf sicherlich die 30er Jahre, verlassen vermutlich in den 70ern. Zumindest liegen überall Schriftstücke und Zeitschriften aus diesem Jahrzehnt. Das gefundene Schulbuch aus den 90ern dürfte auf anderem Wege in das Gebäude gelangt sein. Die Villa selbst ist sehr groß, besteht im Grunde aus zwei Gebäuden, die via Keller miteinander verbunden sind. Ein drittes Gebäude als Lagerhalle gehört ebenfalls dazu und wird u. U. noch immer benutzt. Zumindest sieht es darin in manchen Räumen etwas moderner aus. Zudem befindet sich am Hauptgebäude noch ein Anbau, der vermutlich als Büroräumlichkeit Verwendung fand. Es existieren mehrere Treppen, die in obere Stockwerke führen, was deswegen irritieren ist, weil weder die Kellerräume noch die oberen Stockwerke miteinander verbunden sind, sondern eigene Treppenhäuser haben. Möglicherweise bin ich aber so verwirrt, dass ich in meiner Erinnerung die beiden Häuser gedanklich zusammenwerfe. Vielleicht sollte ich das nächste Mal das ganze auch auf Video festhalten. Leider hatte ich kein Stativ, aber die hohen ISO-Werte konnten in der Nachbearbeitung ganz gut in den Griff bekommen werden. Die verschissene Unterhose vor dem Zugang zum Dachspeicher wollte ich allerdings auch nicht aus der Hand fotografieren. Read the full article
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River landscape with an elegant company in the foreground, Frankenthal School, 17th Century
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Bisschen "Frankfurt Oder"-Vibes für @frauv und die Handvoll anderer Leute, die die Kombi Lena/Johanna und Bosse auch nicht schlecht finden 👀
#jo schreibt#das wochenende will ja sinnvoll genutzt werden wa?#:')#(ich hör da manchmal immer noch 'frankenthal ost' in meinem kopf ... uff ey. 'das nest' lässt grüßen. lol.)
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Zitat von Ivar Buterfas-Frankenthal über "die AFD und das Parlament"
Solange ich lebe, wird diese kritische Stimme nicht verstummen. (…) Ich habe mir vorgenommen, noch sehr viele Mitglieder der AfD zu ärgern; (…) sie haben auf unseren parlamentarischen Bänken in Berlin nichts zu suchen. Ivar Buterfas-Frankenthal, Holocaust-Überlebender (via NDR)
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Herausgabe der Immobilie im einstweiligen Verfügungsverfahren!
1. Das Herausgabeverlangen gegen den Bauträger ist im einstweiligen Verfügungsverfahren möglich. 2. Eine Klausel in Bauträgerverträgen, wonach die Besitzverschaffung erst nach Abnahme und Beseitigung aller Mängel aus dem Abnahmeprotokoll geschuldet ist, ist unwirksam. 3. An die Dringlichkeit des Herausgabeverlangens sind keine überhöhten Anforderungen zu stellen. Quelle und Volltext:…
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#8 O 209/23#Abnahme#Abnahmeprotokoll#Bauträgervertrag#Gericht#Herausgabe#Herausgabeverlangen#Immobilie#Klausel#LG Frankenthal#Mängel#Urteil#Verfügungsverfahren
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Anonymous, (School of Frankenthal, workshop of Pieter Schoubroeck), forest landscape, early 17th C
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"You don't hate Mondays, you hate capitalism"
Sticker spotted in Frankenthal, Germany
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frankenthal + 'christian lacroix evening pants ensemble, f/w 1988-9' in the historical mode: fashion + art in the 1980s - richard martin + harold koda (1989)
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'March' holding in her hands a medallion with two fish (Pisces).
Statuette, hard-paste porcelain, painted in enamels and gilt, Frankenthal Porcelain Factory, Germany (1755-1799).
© Victoria and Albert Museum, London, 2023.
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FRANKENTHAL - GERMANY
#Frankenthal#post card#kartka#litho#germany#niemcy#gruss aus#tarjeta#ansichtskarte#postkarte#carte postale#pocztówka#litografia
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Perron-Kunstpreis 2023 in der Sparte Porzellan: Frankenthal bis 11.06.2023
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#AD Architectural Digest Magazin#Anna Wanitschke#Arita College of Ceramics#Berlin#Claudia Schoemig#Erkenbergmuseum#Frankenthal#Handwerkskammer#Haven#Honig#Julia Wende#Kunsthochschule Berlin Weißensee#Kunsthochschule Burg Giebichenstein Halle#Landespreis für Gestaltendes Handwerk#Lina Wiedwald#Perron-Kunstpreis#Porzellan#Romina ried#Schoemig Porzellan#Separer#Tee#Zucker
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E’ vero, il vostro smartphone non esploderà, ma la vostra vita l’altro ieri è cambiata; Cassandra vi spiega il perché.
Quando una notizia è nuova e sensazionale succedono sempre due cose:
La prima è che i giornalisti, e più in generale i media, non capiscono nemmeno l’evidente, non sanno cosa riferire, dicono cose totalmente false e sbagliate.
Non sanno a chi chiedere, chiedono al cuggino che è un po’ acher, gli ci vogliono giorni prima di pensare a fare una telefonata alla persona giusta. E poi la notizia si sgonfia, e nessuno più ragiona e scrive del quadro generale.
La seconda è che il pubblico si lascia convincere dall’interpretazione riduttiva e sensazionalistica, si limita a sorridere riconoscendo errori marchiani, ne discute con il cuggino che è un po’ acher e poi passa alla notizia successiva. Nessuno ragiona, anche se non deve scrivere ma solo pensare, al quadro generale.
E’ questo invece il dovere, il duro lavoro, dei profeti.
Come Cassandra vi predica da oltre un decennio, ancora prima che ci fosse la parola giusta per descriverlo, l’Internet delle Cose è tra voi, è tutta intorno a voi.
Non siate voi a controllarla, lo credete soltanto, ma vi sbagliate.
Normalmente è l’IoT che si limita a controllarvi, anzi che permette ad un sacco di gente do controllare voi; già solo questo è un pericolo enorme ed un anatema sulla vostra vita presente, ed ancor più su quella dei vostri figli.
Ma da oggi sapete che, alla bisogna, può essere utilizzata anche per uccidervi.
Ieri era una profezia, oggi è storia.
Vi basta questo fatto per guardare con occhi diversi la vostra domotica, la vostra auto, il vostro televisore, qualsiasi cosa abbia dentro un computer e sia collegata a qualcos’altro con non importa quale canale di comunicazione?
E veniamo alla cronaca, anzi ai suoi effetti permanenti sul futuro.
Le caratteristiche dell’IoT sono state usate per trasformarne una piccola parte in un’arma di distruzione di massa di altissima precisione.
Vista dal freddo punto di vista della tattica militare, è stata prodotta una nuova arma di distruzione di massa a basso costo e di precisione quasi chirurgica.
Si tratta di una precisione molto migliore delle cosiddette “armi intelligenti”, che sono costosissime e precise solo “geometricamente”, ma uccidono molto più i civili che i combattenti, quindi per questo “nobile” scopo “precise” certo non sono.
Ma la cosa rivoluzionaria non è l’operazione di intelligence e di uso bellico di tecnologie quotidiane; è un argomento che possiamo lasciare ai salotti televisivi di livello intellettuale meno basso.
La cosa rivoluzionaria, di cui probabilmente nemmeno gli addetti ai lavori, per la maggior parte, si sono ancora accorti, è che i principi della guerra asimmetrica, fantasia, uso efficiente delle risorse, imprevedibilità, da sempre appannaggio del “contendente debole”, sono state oggi utilizzate dal “contendente forte”.
Infatti, chi ha detto che non poteva essere così? In futuro succederà sempre più spesso, e diventerà la norma. Sarà una delle tante armi che possono essere utilizzate da chiunque, anche dalle superpotenze, per tentare di vincere una sporca guerra.
A Cassandra, sempre proiettata verso il futuro, della cronaca presente in sé interessa poco.
Ma alle persone in generale questo argomento deve interessare. Tutti hanno qualcuno a cui non stanno simpatici. Anche se non vorremmo, anche i migliori di noi hanno “altri” che li considerano nemici, se non personalmente anche come “fazione”.
Purtroppo, da oggi, sarà necessario convivere in un mondo dove non sono le armi nucleari il pericolo maggiore, non sono gli aerei usati per abbattere i grattacieli, non sono i disperati convinti di migliorare il mondo facendosi esplodere accanto a voi.
No, saranno gli oggetti che vi circondano, le cose più semplici e più innocue, che come la bambola assassina del film horror, come il pistolero robot con la faccia di Yul Brinner del film di fantascienza, saranno usate per colpirvi a tradimento.
Come già tratteggiato in questo profetico articolo di Wired del 2014, e evidenziato nello stesso anno da Cassandra, l’IoT è fatta di Frankenthings; “Cose” dell’Internet delle Cose apparentemente innocue, ma da temere davvero e sempre!
E’ così, è stato dimostrato, non ci sono più dubbi!
Fatevene una ragione. E poi pensate ed agite di conseguenza.
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