#fino al 30 marzo
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SVEZIA SULL’ORLO DELLA GUERRA CIVILE PER LE VIOLENZE DEI MIGRANTI
Crescita esponenziale della criminalità armata, bande di migranti e violenza fascista: come la Svezia è diventata la capitale europea del crimine.
Secondo un esperto di spicco, la Svezia è al limite della “guerra civile” poiché il paese è in preda alla violenza dei migranti. Göran Adamson, docente senior di sociologia all’Università di Uppsala,ha dichiarato a Express.co.uk che il suo Paese sta diventando una “capitale della violenza, in parte a causa di un’ondata di sospetti criminali che si trasferiscono lì.
Secondo i dati ufficiali del Consiglio nazionale svedese per la prevenzione della criminalità (Brå), il numero di vittime ogni anno per milione di persone a causa della violenza armata è più del doppio della media europea.
Nel 2017 ci sono state 281 sparatorie in Svezia e nel 2022 quel numero è cresciuto fino a 391, 62 delle quali mortali. Secondo l’Office for National Statistics, nel Regno Unito ci sono state 28 persone uccise da spari nell’anno terminato a marzo 2022.
Ciò significa che il tasso svedese di morti per sparatoria è stato più del doppio di quello del Regno Unito, nonostante la Svezia abbia una popolazione inferiore a un sesto.
La cosa più sorprendente è che nel 2022 il tasso di omicidi armati a Stoccolma è stato circa 30 volte quello di Londra, nonostante abbia una popolazione inferiore a un milione di abitanti.
Fonte Express.co.uk
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Trenta giorni ha novembre…
Partendo dal presupposto che tutti conosciamo la filastrocca, ecco altri due modi per sapere quali mesi hanno 30 giorni (o 28… ma quello è uno)
Tutti i mesi pari fino a luglio e tutti i mesi dispari da agosto compreso in poi hanno 30 o 28 giorni
Contando le nocche. La nocca di base delle dita è utile per ricordare i mesi da 31 giorni: gennaio corrisponde all’indice, marzo al medio, maggio all’anulare, luglio al mignolo, agosto di nuovo l’indice, ottobre di nuovo il medio e dicembre di nuovo l’anulare. I mesi che mancano li mettiamo tra una nocca e l’altra, e avranno 30 o 28 giorni.
Prego.
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(...) da otto mesi le principali organizzazioni internazionali, incuranti dei tunnel al di sotto dei propri uffici (a Gaza), diffondono allarmi a proposito delle “carestie” che (...) avrebbero minacciato la vita della popolazione palestinese. Carestie, plurale: perché ne era alle viste una nel novembre dell’anno scorso, un’altra in dicembre, poi in gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, e fino ad ora. E tutte dovute alla deliberata politica genocidiaria (israeliana), bombardando indiscriminatamente la popolazione civile (e) programmandone lo sterminio per fame.
(Per poter evocare) la figura – “carestia” (...), una certa percentuale di famiglie (almeno il 20%) dovrebbe essere sottoposta a una mancanza estrema di cibo, con almeno il 30% di bambini in sofferenza per malnutrizione acuta e con il decesso quotidiano di almeno due persone ogni 10.000. A Gaza vorrebbe dire la morte per fame, ogni giorno, di 400 persone. Qualcosa come centomila morti per fame sinora.
Il Sud Africa, nel primo ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia (dicembre del 2023), argomentava che “l’intera popolazione di Gaza è a rischio imminente di carestia”. Nel terzo ricorso (maggio 2024) il Sud Africa scriveva che “L’assalto militare e le operazioni di Israele stanno uccidendo la popolazione palestinese di Gaza, mentre Israele la sta contemporaneamente affamando”. Bisogna concluderne che la popolazione sottoposta a carestia è sopravvissuta per sei mesi a un piano di sterminio per fame abbastanza infruttuoso.
È molto spiacevole dover indugiare su questi fatti, su questi numeri, insomma su queste mareggiate di propaganda goebbelsiana circa gli esperimenti di sterminio per fame di cui si renderebbe responsabile Israele. (...) Invenzioni che non servono alla tutela della popolazione palestinese ma a rimpolpare gli editti dei macellai ben contenti di offrirla al martirio.
Iuri Maria Prado suona la sveglia, via https://www.ilriformista.it/a-gaza-non-ce-una-carestia-e-israele-non-sta-compiendo-stermini-per-fame-e-una-guerra-e-lha-scatenata-hamas-426581/
Equidistanza dal MALE è farne parte. Come vedersi passar davanti le pagine di "La banalità del male" e guardarle come le vacche guardano i treni che passano.
Gli odiatori o gli annoiati dall'Occidente cioè di se stessi (bei pirla, cit.) non riescono a unire i puntini: i duemila drogati palestofanti lanciati tutti assieme il 7 ottobre dentro all'avamposto occidentale a sfogarsi, come numeri e mentalità più o meno equivalgono a quel che ci arriva in casa ogni mese, a unità o decine alla volta. A far bene i conti, il degrado cumulato negli anni in casa nostra è del tutto equivalente, come danni e numero di vittime, alla condizione in cui le bestie han lasciato i kibbutz il rave dei ragazzi e le 1500 vittime: smembrate. Gli Ebrei sono i nostri canarini nella miniera, da sempre: meditate o genti, meditate.
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Gli effetti del poli trauma o del poli abuso come dicevo, possono essere i più disparati.
Diciamo che :
La persona traumatizzata ha difficoltà ad investire sull’ ambiente esterno che è costantemente percepito come minaccioso, persecutorio, pericoloso.
L’ energia interna- Freud la chiama Libido- rimane gravemente bloccata senza poter essere investita sul fuori, sull’ambiente esterno.
Ecco da dove nascono tutti i dolori, i sintomi che vagano, si spostano come se dentro aveste un blob che si muove facendovi male.
Detto questo sappiate che so per certo che il dolore è reale
Il malessere è reale
E a lungo andare ci si può ammalare anche seriamente se non si da qualcosa.
Vi elenco quindi alcuni provvedimenti salutari da prendere nel caso vi riconosciate nelle PPT ( persone poli traumatizzate)
- evitare assolutamente lavori usuranti o stressanti soprattutto se relazionali
- Ridurre le ore di lavoro ( si può fare, io l’ ho fatto)
- Praticare molto sport
- Concedersi massaggi che aumentano il livello di ossitocina che contrasta il cortisolo
- Ritagliarsi spazi propri anche se avete mariti / mogli e figli e rispettarli
- Il silenzio è FONDAMENTALE, se potete andatevene in campagna
- Alimentazione priva di qualsiasi stimolante
- Psicoterapia o percorsi di crescita personali
- Imparare a rispettare i propri limiti e comunicarli ai propri amici e parenti stretti ( se ci tenete al rapporto ovviamente)
- Prendersi del tempo per RIELABORARE gli eventi significativi ( rotture, cambiamenti, traslochi, viaggi, nuove relazioni)
- Lavorare sulla respirazione soprattutto emettendo lunghe ESPIRAzioni
- Imparare ad ascoltarsi e a dire NO
- Ma soprattutto creare un ambiente di vita calmo, rilassante e armonico evitando di ricreare l’humus familiare.
- Ultimo ma non meno importante: siete dei sopravvissuti. Non tutto vi capiranno. Non sono tenuti a farlo. Solo voi sapete come siete arrivati fino a qui, quindi non esitate ad essere un tantino egoisti se qualcuno pretende che facciate finta di nulla. NON dovete!
_ClaudiaCrispolti
24 Marzo lavoro sul trauma psico fisico emotivo,
Ultimi posti.
13/19:30 dal vivo a Perugia
MetodØZero Experience
Staff di professionisti della salute.
Pratiche individuali
Di coppia e di gruppo
Tecniche di respiro
Bioenergetica
Gestalt theory
Teoria Polivagale
Danze libere e molto altro
Con me e Omar Montecchiani
E lo staff MetodØZero
Prenotazione obbligatoria 320 259 9693
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OGGI 24 SETTEMBRE,
ITALIANO RICORDA…
1944
SECONDA GUERRA MONDIALE
(1 SET 1939 – 2 SET 1945)
GUERRA DI LIBERAZIONE
(8 SET 1943 – 25 APR 1945)
VIENE SCIOLTO IL CIL CORPO ITALIANO DI LIBERAZIONE E SI COSTITUISCONO I GRUPPI DA COMBATTIMENTO CHE PARTECIPERANNO ALL'OFFENSIVA FINALE
SULLA LINEA GOTICA CON LA CONSEGUENTE LIBERAZIONE DEL NORD ITALIA
NELL’APRILE 1945
Il CORPO ITALIANO di LIBERAZIONE fu una unità militare operativa dell'Esercito Cobelligerante Italiano.
Nato dopo l'ARMISTIZIO di CASSIBILE (8 settembre 1943) nel REGNO del SUD, dal 1° Raggruppamento Motorizzato, fu impiegato al fianco degli Alleati fino al settembre 1944.
Il CORPO ITALIANO di LIBERAZIONE nacque il 22 marzo 1944 come Corpo d'Armata su due unità di livello divisionale.
La prima Divisione venne creata ex novo fondendo due Brigate di Fanteria (tra cui il 1° Raggruppamento Motorizzato) con i relativi supporti; l'altra fu la 184ª Divisione Paracadutisti "Nembo", di stanza in SARDEGNA e riportata sul territorio continentale.
Il Comandante fu il Generale di Corpo d’Armata Umberto Utili.
La Grande Unità italiana venne assegnata sul FRONTE ADRIATICO alle dipendenze dell'VIII Armata britannica.
Il C.I.L. incominciò l'8 giugno 1944 l'offensiva che lo porterà a conquistare FILETTO, CANOSA SANNITA, GUARDIAGRELE, ORSOGNA e BUCCHIANICO da parte degli Alpini e Bersaglieri mentre i Paracadutisti raggiungevano CHIETI e la COSTA ADRIATICA.
Nell'estate del 1944 il C.I.L., comandato dal Generale Umberto Utili si distinse nella BATTAGLIA per la riconquista di ANCONA combattendo al fianco dell'Armata polacca.
La Divisione Paracadutisti "Nembo", normalmente di stanza in SARDEGNA, liberò la cittadina di FILOTTRANO eliminando il caposaldo tedesco e favorendo la conquista del PORTO di ANCONA da parte degli Alleati.
La BATTAGLIA di FILOTTRANO fu un'altra tappa importante della Guerra di Liberazione italiana, e vide unità del II° Corpo Polacco e il 183º Reggimento Paracadutisti "Nembo" italiano, che da lì a poco sarebbe confluito nel Gruppo di Combattimento "Folgore", contrapposti alla 71. e 278. Infanterie-Division tedesche facenti parte della 10. Armee, con il paese di FILOTTRANO punto di cerniera tra le due Divisioni tedesche e ordine di "tenere ANCONA quanto più a lungo possibile, senza farsi colpire in forma distruttiva...".
Prologo alla BATTAGLIA fu la fucilazione da parte tedesca di dieci cittadini di FILOTTRANO in risposta a un non meglio precisato attacco a colpi d'arma da fuoco a un autocarro tedesco il 30 giugno 1944.
Il 1 luglio 1944 il 15º Reggimento Ulani di Poznań, avanguardia della 5ª Divisione polacca Kresowa, attaccò l'abitato di S. BIAGIO costringendo alla reazione i tedeschi, ma il 2 luglio il loro attacco si arenò di fronte alle truppe alleate e in seguito i carristi polacchi e i Paracadutisti italiani della "Nembo" appoggiati da Guastatori proseguirono il tentativo di sfondamento in direzione di ANCONA.
Nei giorni successivi e fino al 7 luglio, il paese e le zone circostanti vennero aspramente contese dalle due parti con aspri contrattacchi di fanteria e forze corazzate, ma persi CASTELFIDARDO e OSIMO i tedeschi dovettero ritirarsi dalla zona lasciando FILOTTRANO in mano agli italiani, che entrarono in città col XIV Battaglione Paracadutisti; le perdite italiane furono di 56 morti e 231 feriti, con 59 dispersi.
A metà luglio 1944 i polacchi conquistarono ANCONA e il C.I.L. riprese il movimento verso NORD, liberando SANTA MARIA NUOVA, OSTRA VETERE, BELVEDERE OSTRENSE, PERGOLA, CASTELLEONE di SUASA, CORINALDO, CAGLI, URBINO, URBANIA.
Il 24 settembre 1944 la Grande Unità viene SCIOLTA, ma l'impegno e la volontà dimostrata convinsero gli Alleati, i quali decisero di aumentare la possibilità d'impiego dei Reparti Italiani e di assegnare nuovi equipaggiamenti, consentendo la NASCITA di sei Divisioni denominate GRUPPI di COMBATTIMENTO con le denominazioni: Cremona, Friuli, Folgore, Legnano, Mantova, Cremona e Piceno che contribuirono alla VITTORIA nella Guerra di Liberazione nazionale.
I Soldati inquadrati nel CIL - Corpo Italiano di Liberazione furono gli ultimi militari italiani del Regio Esercito a indossare l'uniforme grigioverde.
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Il difensore Francesco Rizzo ingaggiato dal Messina
L’ACR Messina ha annunciato l’ingaggio del difensore Francesco Rizzo. Il calciatore ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2025. Francesco Rizzo è nato il 24 marzo 1998, nella sua carriera ha militato nelle giovanili del Napoli ed Avellino, Francavilla, Taranto, Sarnese, Gozzano, Nocerina, Sorrento, Alessandria, Turris e la scorsa stagione in Serie C nella Recanatese dove è retrocesso in Serie D. Complessivamente ha giocato 66 volte in Serie C e 79 presenze le ha realizzate in Serie D con 5 gol all’attivo. Read the full article
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Cambio di passo al Comites di Manchester, il 30 luglio esordisce il neo presidente Ardito
Di Pietro Nigro Esordisce il 30 luglio prossimo il nuovo esecutivo guidato da Cesare Ardito che dovrebbe segnare il cambio di passo alla guida del Comites di Manchester. Comites di Manchester, il 30 luglio esordisce il direttivo guidato da Cesare Ardito Dovrebbe esserci il "cambio di passo" al Comites di Manchester, dove all'assemblea del 30 luglio 2024, alle ore 18 esordisce l'esecutivo guidato da Cesare Ardito, il neo presidente eletto nella riunione del 25 giugno scorso e che subentra a Luigi Cassandra. La riunione del si terrà come di consueto da remoto e sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook del Comites con un nutrito ordine del giorno: - Approvazione dei verbali delle assemblee precedenti (6 febbraio, 20 marzo, 25 giugno). - Elezione del revisore dei conti. - Sportello comunicazione – relazione. - Chiusura dell'ente di promozione della lingua italiana sul territorio – discussione. - Modifica del regolamento interno del Comites – discussione. - Richiesta patrocinio “The cake fair - Italian community” (10 Settembre 2024, Birmingham). - Richiesta patrocinio “Il tema della residenza in Italia e UK”, Inclusivitaly (7 settembre 2024, Manchester). - Richiesta contributo economico Lancaster Festival. - Analisi sui dati della popolazione residente nella circoscrizione di Manchester. - Progetto straordinario Complitaly – aggiornamenti. - Varie ed eventuali. Al via il "cambio di passo" promosso dalle precedenti opposizioni al direttivo guidato da Cassandra Quella del prossimo 30 luglio è la prima assemblea del "Cambio di passo", la formula attorno a cui il consigliere della lista Italia4Italy ha coagulato anche gli altri consiglieri di minoranza del Comites, quelli della lista del Mie sopravvissuti alla lunga serie di dimissioni e avvicendamenti che hanno esaurito gli eletti, e con cui è stato eletto presidente. Il "cambio di passo" è quello che Ardito vuole segnare nelle attività del Comites di Manchester dopo il biennio a guida Cassandra, a sua volta subentrato a quello guidato da Alberto Bertali. Questi primi anni di attività del Comites di Manchester, eletto nel 2022, sono stati contrassegnati da una vistosa instabilità gestionale, dovuta in parte anche alla frammentazione uscita dalle urne, Con 12 consiglieri eletti in ben 3 liste, tutte agguerrite contro le altre e che solo con molte difficoltà sono riuscite a comporre un esecutivo. E nemmeno ha aiutato il grande Turn over di eletti, con una lunga lista di dimissioni e decadenze, nove registrate finora nella lista del MIE che risulta ormai esaurita e due in quella di Italia4Italy. Il primo esecutivo, guidato da Alberto Bertoli, che pure contava sulla carta su ben 6 consiglieri eletti nella sua lista e il supporto di quelli della lista Costruiamo il domani, si è dimesso dopo quasi un anno di difficile gestione soprattutto sul lato contabile. A settembre 2022, anche per scongiurare l'eventuale commissariamento del Comites, il gruppo dei quattro consiglieri guidato da Luigi Cassandra ha tentato una difficile gestione di minoranza, che è andata avanti fino allo scorso mese di maggio poggiando soprattutto sulla notevole abnegazione personale di Poloni, Bernardini e Fanti. Una gestione chiaramente difficile, perchè numericamente debole, e bersagliata dall'indifferenza e dalla mancata partecipazione di molti consiglieri di minoranza e bersagliata dalle critiche striscianti ma continue di Italia4Italy, ma che comunque vanta una serie di realizzazioni. Realizzazioni che sono state ricordate e rivendicate nella ricostruzione degli eventi che Cassandra ha riportato in una recente relazione all'Ambasciata d'Italia a Londra e riferito alla riunione del Comites del 25 giugno scorso, che è stata anche la prima dopo ben quattro riunioni andate deserte per mancanza di tutti i consiglieri di minoranza. Abnegazione e realizzazioni che non sono stati giudicati sufficienti dalle opposizioni, che appunto sono arrivate a invocare il "cambio di passo" chiesto da Ardito e concretizzatosi per ora nella nascita di una nuova maggioranza e di un nuovo esecutivo. In realtà, a mettere la parola fine all'esecutivo Cassandra non è stata tanto la mozione di sfiducia presentata da sei consiglieri di minoranza e poi ritirata, quanto le dimissioni di Cassandra e del suo esecutivo, che avendo votato contro al nuovo esecutivo Ardito, si mettono ora in tribuna. Invece, Ardito raccoglie il testimone, forse non metaforicamente, dal momento che ha già dichiarato di voler portare avanti la "gestione ordinaria" del Comites continuando le attività svolte finora da Cassandra, lavorando soprattutto sulla comunicazione e di non avere la forza per fare molto di più che rafforzare il ruolo del Comites come organismo di rappresentanza della comunità italiana. ... Continua a leggere su
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Francesco Cavestri torna a Bologna in concerto
Francesco Cavestri, dopo diversi mesi, torna in concerto a Bologna per due importanti eventi: mercoledì 26 giugno suonerà per la 2^ edizione di "UN'ESTATE AL CASTELLO" a Bentivoglio tra musica e solidarietà per l'Istituto Ramazzini e domenica 7 luglio in occasione "Bologna Estate" nelle splendide colline di Fienile Fluò per "Scena Natura" in un dialogo tra le arti e il verde.
Dopo il sold out registrato al Blue Note di Milano, il concerto al Teatro Comunale di Gonzaga (MN) con Fabrizio Bosso e il premio IJVAS per la divulgazione del jazz ricevuto in occasione dell'International Jazz Day all'Auditorium Parco della Musica di Roma insieme ai grandi del Jazz italiano, Francesco Cavestri ritorna nella sua città Bologna per la sua tappa del tuor "IKI-Bellezza ispiratrice" che sta presentando in concerto in tutta Italia.
Il 26 Giugno alle ore 20,30, Francesco Cavestri tornerà ad esibirà in trio per la 2^ edizione della Rassegna "Un'estate al Castello" con un'esclusiva performance nella corte del Castello di Bentivoglio, luogo molto suggestivo a due passi da Bologna.
Per l'occasione presenterà i suoi ultimi lavori: "Early 17", uscito a marzo 2022 con la collaborazione di Fabrizio Bosso, e "IKI – Bellezza Ispiratrice", uscito a gennaio 2024, con la collaborazione di Paolo Fresu (ispirato alla filosofia giapponese, l'album mantiene come fulcro creativo il pianoforte, mescolandolo a patine di sonorità contemporanee, in un costante incontro di stili e generi a confronto, e vede la collaborazione di artisti del calibro di Paolo Fresu e Cleon Edwards, batterista americano già al fianco di Erykah Badu, Lauryn Hill e Cory Henry).
Nel cortile del Castello di Bentivoglio Francesco Cavestri si presenterà con un trio d'eccezione under 30, formato da Riccardo Oliva al basso e Gianluca Pellerito alla batteria, ovvero due tra i migliori strumentisti della nuova generazione italiana anche a livello internazionale.
La serata spazierà dalla presentazione di brani originali scritti da Francesco Cavestri, presenti all'interno degli album pubblicati, fino ad arrivare a reinterpretazioni di giganti come John Coltrane, Ryuichi Sakamoto, Robert Glasper e Radiohead.
Un concerto imperdibile, che con la stessa formazione ha fatto sold out al Blue Note di Milano che ha aperto il tour di Cavestri, ancora una volta, dando spazio ai grandi nuovi talenti del nostro paese.
"Francesco ha una capacità musicale veramente impressionante. Un ragazzo giovane con una grande maturità che riversa nella musica, creando concerti bellissimi e dimostrando un grande interplay con gli altri musicisti […] progetti come quello di Francesco, mediati e respirati da un giovane come lui e che legano il jazz a generi come l'hip hop o la musica elettronica, sono il miglior modo per raccontare che il jazz è una musica per tutti." Paolo Fresu
Guarda qui un estratto Showreel del concerto al Blue Note di Milano: https://www.youtube.com/shorts/kvoYBd8Rp_8
Il ricavato della serata del 26 giugno (costo del biglietto 15 euro) verrà interamente devoluto alla ricerca oncologica indipendente dell'Istituto Ramazzini, centro per la prevenzione del cancro e delle malattie ambientali.
Info biglietti: https://www.istitutoramazzini.it/prenotazioni/concerto-jazz-francesco-cavestri-trio-iki-bellezza-ispiratrice-tour/
Il concerto fa parte della rassegna culturale e benefica organizzata dall'Istituto Ramazzini in collaborazione con ANIMA e con il patrocinio del Comune di Bentivoglio.
Il 7 luglio Francesco Cavestri si esibirà con un doppio set (alle 19:30 e alle 21:30) nelle splendide colline bolognesi di Fienile Fluò. Il concerto rientra all'interno di "Scena Natura", un festival multidisciplinare nel verde ideato da Crexida/Anima Fluò che ospita spettacoli teatrali, concerti, e performance di danza in scenari naturali, nel suggestivo contesto paesaggistico delle colline bolognesi di Paderno: un piccolo anfiteatro tra i calanchi, in cui Cavestri proporrà uno show estremamente suggestivo (in linea con il paesaggio) in pianoforte solo ed elettronica, attraversando diverse atmofere e mescolando jazz, elettronica, fusion e hip hop per giungere alla presentazioni di brani originali, contenuti nei suoi album "Early 17", "IKI – Bellezza Ispiratrice" e la colonna sonora originale registrata per un podcast Rai, e tributi a musicisti fondamentali nel suo percorso artistico come Ryuichi Sakamoto, John Coltrane e Massive Attack.
Francesco Cavestri TRIO
Formazione:
Francesco Cavestri, pianoforte e tastiere
Riccardo Oliva, basso
Gianluca Pellerito, batteria
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Francesco Cavestri torna a Bologna in concerto
Francesco Cavestri, dopo diversi mesi, torna in concerto a Bologna per due importanti eventi: mercoledì 26 giugno suonerà per la 2^ edizione di "UN'ESTATE AL CASTELLO" a Bentivoglio tra musica e solidarietà per l'Istituto Ramazzini e domenica 7 luglio in occasione "Bologna Estate" nelle splendide colline di Fienile Fluò per "Scena Natura" in un dialogo tra le arti e il verde.
Dopo il sold out registrato al Blue Note di Milano, il concerto al Teatro Comunale di Gonzaga (MN) con Fabrizio Bosso e il premio IJVAS per la divulgazione del jazz ricevuto in occasione dell'International Jazz Day all'Auditorium Parco della Musica di Roma insieme ai grandi del Jazz italiano, Francesco Cavestri ritorna nella sua città Bologna per la sua tappa del tuor "IKI-Bellezza ispiratrice" che sta presentando in concerto in tutta Italia.
Il 26 Giugno alle ore 20,30, Francesco Cavestri tornerà ad esibirà in trio per la 2^ edizione della Rassegna "Un'estate al Castello" con un'esclusiva performance nella corte del Castello di Bentivoglio, luogo molto suggestivo a due passi da Bologna.
Per l'occasione presenterà i suoi ultimi lavori: "Early 17", uscito a marzo 2022 con la collaborazione di Fabrizio Bosso, e "IKI – Bellezza Ispiratrice", uscito a gennaio 2024, con la collaborazione di Paolo Fresu (ispirato alla filosofia giapponese, l'album mantiene come fulcro creativo il pianoforte, mescolandolo a patine di sonorità contemporanee, in un costante incontro di stili e generi a confronto, e vede la collaborazione di artisti del calibro di Paolo Fresu e Cleon Edwards, batterista americano già al fianco di Erykah Badu, Lauryn Hill e Cory Henry).
Nel cortile del Castello di Bentivoglio Francesco Cavestri si presenterà con un trio d'eccezione under 30, formato da Riccardo Oliva al basso e Gianluca Pellerito alla batteria, ovvero due tra i migliori strumentisti della nuova generazione italiana anche a livello internazionale.
La serata spazierà dalla presentazione di brani originali scritti da Francesco Cavestri, presenti all'interno degli album pubblicati, fino ad arrivare a reinterpretazioni di giganti come John Coltrane, Ryuichi Sakamoto, Robert Glasper e Radiohead.
Un concerto imperdibile, che con la stessa formazione ha fatto sold out al Blue Note di Milano che ha aperto il tour di Cavestri, ancora una volta, dando spazio ai grandi nuovi talenti del nostro paese.
"Francesco ha una capacità musicale veramente impressionante. Un ragazzo giovane con una grande maturità che riversa nella musica, creando concerti bellissimi e dimostrando un grande interplay con gli altri musicisti […] progetti come quello di Francesco, mediati e respirati da un giovane come lui e che legano il jazz a generi come l'hip hop o la musica elettronica, sono il miglior modo per raccontare che il jazz è una musica per tutti." Paolo Fresu
Guarda qui un estratto Showreel del concerto al Blue Note di Milano: https://www.youtube.com/shorts/kvoYBd8Rp_8
Il ricavato della serata del 26 giugno (costo del biglietto 15 euro) verrà interamente devoluto alla ricerca oncologica indipendente dell'Istituto Ramazzini, centro per la prevenzione del cancro e delle malattie ambientali.
Info biglietti: https://www.istitutoramazzini.it/prenotazioni/concerto-jazz-francesco-cavestri-trio-iki-bellezza-ispiratrice-tour/
Il concerto fa parte della rassegna culturale e benefica organizzata dall'Istituto Ramazzini in collaborazione con ANIMA e con il patrocinio del Comune di Bentivoglio.
Il 7 luglio Francesco Cavestri si esibirà con un doppio set (alle 19:30 e alle 21:30) nelle splendide colline bolognesi di Fienile Fluò. Il concerto rientra all'interno di "Scena Natura", un festival multidisciplinare nel verde ideato da Crexida/Anima Fluò che ospita spettacoli teatrali, concerti, e performance di danza in scenari naturali, nel suggestivo contesto paesaggistico delle colline bolognesi di Paderno: un piccolo anfiteatro tra i calanchi, in cui Cavestri proporrà uno show estremamente suggestivo (in linea con il paesaggio) in pianoforte solo ed elettronica, attraversando diverse atmofere e mescolando jazz, elettronica, fusion e hip hop per giungere alla presentazioni di brani originali, contenuti nei suoi album "Early 17", "IKI – Bellezza Ispiratrice" e la colonna sonora originale registrata per un podcast Rai, e tributi a musicisti fondamentali nel suo percorso artistico come Ryuichi Sakamoto, John Coltrane e Massive Attack.
Francesco Cavestri TRIO
Formazione:
Francesco Cavestri, pianoforte e tastiere
Riccardo Oliva, basso
Gianluca Pellerito, batteria
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Tivoli: viola per l'ennesima volta il divieto di avvicinamento all'ex compagna, arrestato
Tivoli (Roma): viola per l'ennesima volta il divieto di avvicinamento all'ex compagna, arrestato Si comunica, nel rispetto dei diritti dell'indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell'attuale fase del procedimento - indagini preliminari - fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che nella serata del 2 giugno 2024, a Guidonia Montecelio, i poliziotti del Commissariato di "Tivoli-Guidonia", coadiuvati dai colleghi del Commissariato "Sant'Ippolito", hanno tratto in arresto, S.M. di anni 52, di Tivoli, nella flagranza differita della violazione del divieto di avvicinamento con "braccialetto elettronico" ai luoghi frequentati dalla sua ex compagna, fissato in 500 metri, nonché per aver opposto una violenta resistenza agli Agenti intervenuti per trarlo in arresto. A seguito di allarme pervenuto alla Sala Operativa della Questura di Roma dal dispositivo antistalking della ex compagna di S.M., si accertava che per l'ennesima volta l'uomo era entrato nella zona di esclusione prevista dal provvedimento restrittivo e che, dunque, aveva varcato il limite dei 500 metri di distanza imposti dal Giudice del Tribunale di Tivoli. Gli accertamenti esperiti nell'immediatezza dagli agenti intervenuti permettevano di ricostruire le dinamiche dell'accaduto; nel racconto la vittima, ancora scossa, riferiva agli investigatori di essere stata aggredita dall'uomo e che, nonostante le difficolta, era riuscita a sfuggire alle violenze. Gli agenti dei Commissariati di Tivoli- Guidonia e di Sant'Ippolito riuscivano poco dopo a rintracciare l'uomo presso la sua abitazione; qui il predetto in evidente stato di alterazione psico-fisica, si opponeva violentemente agli operanti che lo traevano in arresto in flagranza "differita" per atti persecutori e per resistenza a pubblico ufficiale. S.M. era già stato arrestato il 30 marzo 2024 dagli Agenti del Commissariato Tiburtino, per essersi introdotto nell'abitazione della sua ex compagna contro la sua volontà, aggredendola e mettendole le mani al collo in presenza dei figli minori. In quell'occasione dopo la convalida del G.I.P. del Tribunale di Tivoli, veniva rimesso in libertà con l'applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, violata più volte tanto da essere nuovamente arrestato in flagranza il 13 Maggio scorso. Quest'ultimo arresto del 2 giugno giunge, quindi, al culmine di una lunga serie di condotte chiaramente sintomatiche della pericolosità di M.S. che, al termine delle formalità di rito, è stato condotto in carcere.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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AUMENTO DELLE SANZIONI PER IL LAVORO IRREGOLARE
Il Decreto Legge 2 marzo 2024 n. 19 ( cd. PNRR-bis) ha introdotto importanti modifiche in materia di sanzioni per il lavoro nero, aumentandole del 30% rispetto al passato a seconda della durata del periodo di lavoro irregolare. Fino al 1° marzo 2024 le maxisanzioni amministrative pecuniarie per lavoro irregolare, erano le seguenti: Da 1.800 a 10.800 euro per ciascun lavoratore irregolare, in…
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Il Tesoro ha completato la cessione del 2,8% di Eni
Il Ministero dell'Economia e Finanze incasserà 1,3 miliardi di euro dalla vendita delle azioni di Eni. La cessione sarà regolata il 20 maggio 2024. «Con questa cessione», spiegano dal ministero, «il Mef completa un’operazione programmata a valle di un programma di buyback avviato dalla società». Tesoro e Cdp ora hanno il 30% del capitale Il Ministero dell'Economia e Finanze, che possiede direttamente una quota del 4,79%, scende intorno al 2%. Il controllo pubblico è comunque assicurato dall’altro azionista Cassa Depositi e Prestiti (che fa capo al Mef) che detiene il 28,503%. Sommando le partecipazioni, perciò, la quota resta sulla soglia del 30%. L’operazione vede in campo un consorzio di banche costituito da Goldman Sachs International, Jefferies e Ubs Europe Se in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, «con l’obiettivo di promuovere il collocamento delle azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri». Gli accordi tra il Mef e le banche del consorzio Nell’ambito dell’operazione il Mef si è impegnato con i Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners a non vendere sul mercato ulteriori azioni di Eni per un periodo di 90 giorni «senza il consenso degli stessi Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners e salvo esenzioni, come da prassi di mercato. I termini finali dell’operazione saranno comunicati al termine del collocamento». La decisione del Mef arriva dopo che Eni ha concluso in anticipo il programma di buyback da 2,2 miliardi di euro. Il riacquisto di azioni proprie ha fatto così da apripista al collocamento di un’altra tranche di azioni del gruppo, in linea con le intenzioni del governo. La taglia della nuova privatizzazione era prevista fra il 3 e il 4%, considerando che Eni non ha annullato tutte le azioni rientrate in suo possesso, portando la quota pubblica intorno al 33,4%. Nello stesso giorno in cui è partito l’accelerated book building, mercoledì 15 maggio, l’assemblea degli azionisti di Eni ha approvato il nuovo programma di buyback fino a 3,5 miliardi di euro (1,6 miliardi nel 2024). I dettagli del buyback che ha aperto alla nuova tranche Nel periodo compreso tra il 4 e il 5 marzo 2024, Eni ha riacquistato sull’Euronext Milan706.279 azioni proprie (pari allo 0,02% del capitale sociale), al prezzo medio ponderato di 14,3754 euro per azione, per un controvalore complessivo di circa 10,15 milioni di euro. Gli acquisti hanno completato così la seconda tranche del programma di acquisto di azioni proprie avviato il 4 settembre 2023. Nell’ambito di questa seconda tranche, Eni ha acquistato complessivamente 91.447.368 azioni proprie, pari al 2,71% del capitale sociale, per un controvalore complessivo che supera 1,374 miliardi di euro. «A seguito degli acquisti effettuati fino al 5 marzo 2024», si legge nei documenti del gruppo, « Eni detiene n. 181.668.440 azioni proprie pari al 5,38% del capitale sociale». Il calcolo si ottiene considerando le azioni proprie già in portafoglio, l’annullamento di 195.550.084 azioni proprie, e l’assegnazione di azioni ordinarie a dirigenti Eni, previsto dal piano di incentivazione di lungo termine 2020-2022. Read the full article
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30 AGOSTO, 2014
MUORE A BOLZANO A 94 ANNI IL GENERALE DEI PARACADUTISTI FERRUCCIO BRANDI
MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE NELLA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN (1942), NEL 1979 PADRINO DEL GIURAMENTO DEL 160° CORSO “PATRIA E DOVERE” DELL’ACCADEMIA MILITARE DI MODENA
Il Generale Ferruccio Brandi è stato un Generale italiano dei Paracadutisti, già distintosi come Ufficiale durante la seconda guerra mondiale, dove meritò la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Tra il 1969 e il 1973 fu il Generale Comandante della Brigata Paracadutisti "Folgore".
Nacque a TRIESTE il 9 novembre 1920 figlio di Oscar e Virginia Malusà, e mentre era iscritto alla facoltà di economia e commercio dell'Università di TRIESTE, nel 1938 si arruolò come volontario nel Regio Esercito, in qualità di Allievo Ufficiale di complemento.
Nell'aprile 1939 fu promosso Aspirante, assegnato al 152º Reggimento fanteria "Sassari", venendo promosso al grado di Sottotenente nell'ottobre dello stesso anno.
Trattenuto in servizio attivo, nel 1940 frequentò il corso di paracadutismo a TARQUINIA, al termine del quale viene assegnato come Comandante del III° Plotone, 6ª Compagnia, II Battaglione del 187° Reggimento Paracadutisti.
Al seguito della Divisione Paracadutisti "Folgore" viene trasferito in AFRICA SETTENTRIONALE ITALIANA, dove combatte durante la BATTAGLIA di EL ALAMEIN.
Si distinse nei combattimenti di DEIR el MUNASSIB e QUOTA 187 (22 - 24 ottobre 1942) rimanendo gravemente ferito il giorno 24, colpito al volto da un proiettile di mitragliatrice.
Catturato dai britannici nel corso dei combattimenti, al termine della degenza presso il 9º Ospedale Generale del IL CAIRO fu trasferito in un campo di prigionia, rientrando in ITALIA nel marzo 1945 per continuare le cure.
Riprese a studiare ottenendo la Laurea in Economia e Commercio nel 1947, rientrando in servizio attivo presso l'Esercito Italiano nel marzo 1950, assegnato al 182º Reggimento fanteria "Garibaldi" in qualità di Capitano in servizio permanente effettivo.
Nel 1953 prese servizio presso il Comando Forze Interalleate Sud Europa, frequentando successivamente i corsi della Scuola di Guerra e dell'Istituto Stati Maggiori Interforze.
Nel 1963, mentre ricopriva l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Brigata di fanteria "Avellino", viene trasferito a domanda, a PISA per ricoprire l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Brigata Paracadutisti allora in fase di costituzione.
Tra il 1964 e il 1965 continuò a ricoprire tale incarico mentre il Comando della Brigata Paracadutisti veniva trasferito a LIVORNO.
Tra il 1966 e il 1967 ricoprì l'incarico di Comandante della Scuola Militare di Paracadutismo di PISA, e tra il 1968 e il 1969 quello di Comandante del 1º Reggimento Paracadutisti a LIVORNO.
Tra il 1969 e il 1975 fu Comandante della Brigata Paracadutisti "Folgore".
Nel novembre del 1971 prende parte all'aviolancio durante la sciagura della MELORIA, occupandosi poi della pietosa opera di recupero delle salme e all'assistenza dei familiari delle vittime.
L’8 aprile 1979 presenziò in Piazza Roma a MODENA alla cerimonia di Giuramento del 160° Corso “Patria e Dovere” dell’Accademia Militare come PADRINO del CORSO in rappresentanza dell’Istituto del Nastro Azzurro.
Dopo essersi congedato nel 1983 ricoprì ancora alti incarichi, come quello di Commissario per le Onoranze dei Caduti in Guerra e Presidente Onorario dell'Associazione Paracadutisti in congedo, fino a raggiungere il grado di Generale di Corpo d'Armata.
Si spense a 94 anni a BOLZANO il 30 agosto 2014 lasciando la moglie signora Frieda Fischnaller.
Era stato decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Comandante di plotone paracadutisti, attaccato da preponderanti forze corazzate, rincuorava ed incitava col suo eroico esempio i dipendenti a difendere a qualsiasi costo la posizione affidatagli. Sorpassato dai carri, raccolti i pochi superstiti, li guidava in furioso contrassalto, riuscendo a fare indietreggiare le fanterie avversarie seguite dai mezzi corazzati. Nuovamente attaccato da carri, con titanico valore, infliggeva ad essi gravi perdite ed, esaurite le munizioni anticarro, nello estremo tentativo di immobilizzarli, si lanciava contro uno di questi e con una bottiglia incendiaria lo metteva in fiamme. Nell’ardita impresa veniva colpito da raffica di mitragliatrice che gli distaccava la mandibola; dominando il dolore si ergeva fra i suoi uomini, e con la mandibola penzolante, orrendamente trasfigurato, con i gesti seguitava a dirigerli, e ad incitarli alla lotta, tra fondendo in essi il suo sublime eroismo. Col suo stoicismo e col suo elevato spirito combattivo salvava la posizione aspramente contesa e, protraendo la resistenza per più ore, oltre le umane possibilità, s’imponeva all’ammirazione dello stesso avversario. I suoi paracadutisti, ammirati e orgogliosi, chiesero per lui la più alta ricompensa. El Munassib (Africa Settentrionale), 24 ottobre 1942”
(DPR 11 aprile 1951)
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Ayrton Senna: A 30 anni dalla scomparsa, un mito ancora vivo
Ayrton Senna da Silva, nato a San Paolo il 21 marzo 1960, è stato uno dei più grandi piloti di Formula 1 di tutti i tempi. La sua carriera è stata breve ma intensa, caratterizzata da un talento straordinario, una tenacia inarrestabile e una profonda devozione per lo sport. Un talento precoce e una carriera folgorante Senna iniziò a correre sui kart da bambino, mostrando subito un talento eccezionale. Nel 1981 passò alle corse automobilistiche in Europa, dove vinse rapidamente i campionati di Formula Ford e Formula 3. Nel 1984 approdò in Formula 1 con la Toleman. Il suo grande talento fece breccia nel cuore della Lotus, storica scuderia di F1, che nel 1985 portò Senna alla sua corte. Con la Lotus 97T ottenne le sue prime pole in Formula 1 e le sua prime vittorie come al GP del Portogallo. Gli anni d'oro con McLaren e il passaggio alla Williams Senna rimase alla Lotus fino al 1986 per poi passare a partire dalla stagione 1987 Senna alla McLaren, dove trovò il compagno di squadra Alain Prost. Insieme, i due piloti dominarono la Formula 1 per la seconda metà degli anni '80, conquistando tre titoli mondiali per Senna (1988, 1990 e 1991) e due per Prost (1985 e 1986). La rivalità tra i due fu epica e appassionante, tenendo il pubblico con il fiato sospeso per stagioni intere. Nel 1994 Senna passò alla Williams, dove credeva di trovare una macchina ancora più competitiva. Tuttavia, la sua carriera fu tragicamente interrotta il 1° maggio 1994 durante il Gran Premio di San Marino, quando la sua Williams si schiantò contro il muro alla curva Tamburello. Senna aveva solo 34 anni. Ayrton Senna: un'eredità che vive ancora Ayrton Senna è stato un pilota unico e inimitabile. Era un maestro della qualifica, capace di giri folgoranti che lasciavano i suoi avversari senza fiato. Era anche un pilota estremamente coraggioso, non disposto mai a cedere. Ma soprattutto, Senna era un uomo carismatico e amato da tutti, dentro e fuori dalla pista. La morte di Senna lasciò un vuoto incolmabile nel mondo del motorsport. Ma la sua eredità vive ancora oggi. I suoi successi e il suo talento continuano a ispirare nuove generazioni di piloti e appassionati di Formula 1. Senna è stato un vero campione, un simbolo di coraggio, determinazione e passione. Un ricordo indelebile A 30 anni dalla sua scomparsa, Ayrton Senna è ancora ricordato come uno dei più grandi piloti di tutti i tempi. La sua leggenda continua a vivere nei cuori di milioni di appassionati di motorsport in tutto il mondo. Oltre al suo talento da pilota, Senna era conosciuto anche per: - La sua profonda religiosità: Senna era un cattolico devoto e la sua fede era una parte importante della sua vita. - Il suo impegno per la beneficenza: Senna era attivo in diverse opere di beneficenza, in particolare in Brasile, dove aiutò i bambini poveri e disabili. - La sua personalità carismatica: Senna era un uomo affascinante e magnetico, capace di conquistare il cuore di tutti quelli che lo incontravano. Ayrton Senna è stato un campione in pista e fuori. La sua eredità è un'ispirazione per tutti coloro che amano lo sport e credono nei propri sogni. Foto di copertina: DepositPhotos Read the full article
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