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#ferdinando nicola sacco
robertogreco · 4 years
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Ben Shahn's Passion of Sacco and Vanzetti (1958) is part of an Arena collection about Sacco and Vanzetti that I put together earlier this month as statues of Columbus were coming down and people were proposing alternatives for recognizing Italian-American history. The quote, which comes from the last speech of Bartolomeo Vanzetti, reads:
If it had not been for these things, I might have lived out my life talking at street corners to scorning men. I might have died, unmarked, unknown, a failure. This us our career and our triumph. Never in our full life could we hope to do such work for tolerance, for justice, for man’s understanding of man as now we do by accident. Our words – our lives – our pains – nothing! The taking of our lives – lives of a good shoemaker and a poor fish peddler — all! That last moment belongs to us – that agony is our triumph.
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aforismidiunpazzo · 3 years
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Accadde Oggi: 23 Agosto
1923
Ad Argenta in provincia di Ferrara Don Giuseppe Minzoni viene ucciso dai fascisti.
1927
Nonostante le proteste in tutti gli Stati Uniti d’America, vengono giustiziati gli anarchici italiani Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.
1989
RivoluzioneCantante: due milioni di persone provenienti da Estonia, Lettonia e Lituania si dispongono sulla strada Vilnius-Tallinn (Via Baltica), tenendosi per mano per il ritorno dell’indipendenza per le tre nazioni baltiche.
Continua su Aforismi di un pazzo.
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mayolfederico · 4 years
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ventidue aprile
Richard Diebenkorn, Cityscape# 1, 1963
  Una fantasia
Ti dirò una cosa: ogni giorno la gente muore. E questo è solo l’inizio. Ogni giorno, nelle case funebri, nascono nuove vedove, nuovi orfani. Si siedono con le mani conserte, cercando di decidere sulla loro nuova vita.
Poi vanno al cimitero, per alcune di loro è la prima volta. Hanno paura di piangere, a volte di non piangere.…
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ultimavoce · 7 years
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Mussolini e il caso Sacco-Vanzetti
Mussolini e il caso Sacco-Vanzetti
Non a tutti è noto che lo stesso Benito Mussolini intervenne ripetutamente per cercare di ottenere una revisione del processo, e successivamente la grazia, per i due anarchici italiani Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, ingiustamente condannati a morte negli Stati Uniti il 23 agosto 1927 con l’accusa di omi-cidio.
Ci si è interrogati su quali furono le ragioni per cui il Duce decise…
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samdelpapa · 3 years
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La giustizia la fa la storia.
Sacco e Vanzetti - Anarcopedia Sacco (a destra) e Vanzetti Ferdinando Sacco (Torremaggiore, Foggia, 22 aprile 1891 - Charlestown, 23 agosto 1927), conosciuto come Nicola, e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno 1888 - Charlestown, 23 agosto 1927) furono due anarchici italiani che vennero arrestati, processati e giustiziati negli Stati Uniti negli anni '20, con l'accusa di omicidio di un contabile e di una guardia di una fabbrica di scarpe. Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all'epoca del loro processo; non vennero nemmeno assolti dopo che un altro uomo ammise, nel 1925, la responsabilità di quei crimini. Sacco, di origine pugliese, di professione faceva il ciabattino mentre Vanzetti - che gli amici chiamavano Tumlin, ed era originario di Villafalletto, Cuneo - gestiva una rivendita di pesci. Furono giustiziati sulla sedia elettrica a Dedham, Massachusetts, il 23 agosto 1927. Indice 1 Cenni biografici sul periodo italiano 2 L'immigrazione negli USA 2.1 In Messico per sfuggire alla coscrizione 2.2 Di nuovo negli USA: attività insurrezioniste 3 Arresto e reazioni anarchiche 4 Il processo e la condanna 5 Il Comitato di Difesa e la posizione degli intellettuali 6 La protesta e l'esecuzione 7 Discorsi e scritti di Sacco e Vanzetti 7.1 Dall'ultimo discorso di Vanzetti dinanzi alla Corte [9] 7.2 Lettera di Sacco al figlio Dante 7.3 Incitamento alla vendetta 7.4 «Rivivrei per fare le stesse cose» 8 Riabilitazione postuma 9 Cinema e Musica 10 Note 11 Bibliografia 12 Voci correlate 13 Collegamenti esterni 13.1 Testi vari 13.2 Video 13.3 Siti web Cenni biografici sul periodo italiano Ferdinando Sacco (solo in seguito, in Messico, si farà chiamare Nicola) nasce a Torremaggiore (attualmente in provincia di Foggia) il 22 aprile 1891 in una numerosissima famiglia, padre, madre e 17 figli. Vissuto in una famiglia di agricoltori tutto sommato benestanti, commercianti di vino e olio, a nove anni lascia la scuola per iniziare a lavorare nei campi di famiglia. Ferdinando ama la vita all'aria aperta ed è affascinato dalla tecnologia dei primi macchinari adoperati in alcuni lavori agricoli, però è voglioso di vivere nuove esperienze, in particolare è affascinato dall'America, che tutti dicono essere la terra dove è possibile raggiungere la felicità. Ed è per questo che decide di emigrare, per cercare la felicità. Bartolomeo Vanzetti nasce a Villafalletto (attualmente in Piemonte) l'11 giugno 1888. All'età di 13 anni il padre lo obbliga a lavorare come apprendista in diverse pasticcerie, un mestiere che non gli piace, soprattutto perché Bartolomeo ama stare all'aperto. Un paio di anni di apprendistato mineranno la sua salute e soprattutto faranno nascere in lui un certo rancore verso il padre, che, per quanto gli voglia bene, ha con lui atteggiamenti eccessivamente autoritari. In seguito, divenuto orfano di madre, sceglie di allontanarsi dall'autorità del padre, che vuole farlo lavorare nella caffetteria di famiglia, emigrando verso gli USA: è il 9 giugno 1908. [1] Come Sacco, ciò che spinge Vanzetti non è la miseria, ma il desiderio di costruirsi una nuova vita, che nel suo paese non è più particolarmente stimolante, specialmente dopo la morte dell'amata madre. L'immigrazione negli USA Luigi Galleani Arrivarono negli USA - Sacco nel 1909 e Vanzetti nel 1908 - senza conoscersi tra loro. Sacco, che aveva quasi diciotto anni, era emigrato col fratello maggiore Sabino [2], Vanzetti era ventenne. Quest'ultimo, al processo, descriverà così l'esperienza dell'immigrazione: «Al centro immigrazione, ebbi la prima sorpresa. Gli emigranti venivano smistati come tanti animali. Non una parola di gentilezza, di incoraggiamento, per alleggerire il fardello di dolori che pesa così tanto su chi è appena arrivato in America». E in seguito scrisse: «Dove potevo andare? Cosa potevo fare? Quella era la Terra promessa. Il treno della sopraelevata passava sferragliando e non rispondeva niente. Le automobili e i tram passavano oltre senza badare a me». Sacco, che in Italia aveva fatto diversi lavori, si stabilì a Milford (Massachusetts), dove
era presente una folta comunità foggiana che praticamente lo fece sentire quasi come fosse a casa. Dopo essere stato impiegato in lavori di bassa manovalanza, Sacco fece un corso di specializzazione come operaio calzaturiero, trovando poi lavoro quasi immediatamente in una fabbrica di calzature nella stessa Milford. Si sposò e andò ad abitare in una casa con giardino, che si poteva permettere in quanto riceveva una buona paga da operaio specializzato. Con la moglie ebbe un figlio, Dante, e una figlia, Ines. Lavorava sei giorni la settimana, dieci ore al giorno. Pur essendo un lavoratore relativamente privilegiato, Sacco si sentiva vicino alle sofferenze dei lavoratori immigrati sfruttati e oppressi da una classe padronale senza scrupoli. Per questo inizialmente si avvicinò alla attività dell'IWW, poi dal 1913 prese a frequentare il «Centro di Studi Sociali» di Milford che lo introdusse nel movimento anarchico. Lettore e sostenitore del giornale anarchico Cronaca Sovversiva di Luigi Galleani, cominciò a partecipare con grande perseveranza alle manifestazioni operaie dell'epoca, attraverso le quali i lavoratori chiedevano salari più alti e migliori condizioni di lavoro. A causa di queste attività venne arrestato, il 3 dicembre 1916, per aver partecipato ad una manifestazione di solidarietà in favore degli operai di Mesabi (Minnesota). Vanzetti fece molti lavori, prendeva tutto ciò che gli capitava. Si spostò in diverse città degli USA, lavorando in varie trattorie, in una cava, in un'acciaieria e in una fabbrica di cordami, la Plymouth Cordage Company. Leggeva molto: Marx, Charles Darwin, Victor Hugo, Gorkij, Lev Tolstoj, Émile Zola e Dante furono tra i suoi autori preferiti. Dal 1912 divenne un accanito lettore di Cronaca Sovversiva, per il quale a volte scriverà anche degli articoli, e fece la conoscenza di molti esponenti dell'anarchismo statunitense. A Plymouth (Massachusetts) fu lungamente ospite della famiglia dell'anarchico Vincenzo Brini, che era un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli anarchici e gli immigrati in difficoltà. Nel 1916 Vanzetti guidò uno sciopero contro la Plymouth nonostante già non lavorasse più per questa fabbrica. In Messico per sfuggire alla coscrizione Testata di Cronaca Sovversiva Nel 1917 il governo americano decise di entrare nel conflitto della Prima guerra mondiale e stabilì che tutti i cittadini maschi residenti sul suolo americano dovessero registrarsi agli uffici della leva, quantunque rischiassero di essere chiamati alle armi solo quelli con la cittadinanza americana. Vanzetti, che nel frattempo aveva fatto richiesta per ottenere la cittadinanza, era tra questi; Sacco invece, aveva ancora la cittadinanza italiana, quindi avrebbe solo dovuto registrarsi. Furono questi momenti di intensi dibattiti, Galleani invitò gli anarchici a non registrarsi e a darsi alla clandestinità. Gli anarchici del Massachusetts si ritrovarono a Boston per discutere sul da farsi. Fu in quell'occasione che Sacco e Vanzetti si conobbero, stringendo rapporti anche con altri importanti anarchici della zona come Mario Buda e Carlo Valdinoci. Tutto il collettivo galleanista del Massachussetts decise di fuggire in Messico, a Monterrey, dove Vanzetti si fece chiamare Bartolomeo Negrini, mentre Sacco utilizzò lo pseudonimo Nicola Mosmacotelli [3]. L'esilio in Messico, come detto, serviva per evitare la chiamata alle armi durante la Prima guerra mondiale, non certo per vigliaccheria ma per non dover collaborare agli interessi di classe portati avanti da Stato e capitale. Non solo, molti pensavano che la rivoluzione russa avrebbe incendiato tutta l'Europa, quindi il Messico poteva essere solo una tappa prima del nuovo ritorno in Italia per partecipare a quella rivoluzione che ritenevano fosse prossima. Ma la rivoluzione non veniva e le difficoltà di sopravvivenza in Messico spinsero il gruppo, alla spicciolata, a far rientro negli Stati Uniti. Di nuovo negli USA: attività insurrezioniste Anche in esilio, il gruppo aveva proseguito nelle sue attività contro la violenza padronale e istituzionale [4],
organizzando una serie di innumerevoli attentati contro le autorità americane e collaborando con gli anarchici messicani impegnati nella rivoluzione. Sacco, che continuò a farsi chiamare Nicola pur avendo abbandonato il cognome della madre, si stabilì a Brockton, dove trovò lavoro in una fabbrica calzaturiera. Vanzetti, che invece riprese ad utilizzare il suo nome e cognome originale, fece rientro a Plymouth, dove sbarcava il lunario con diverse occupazioni (in particolare, nella bella stagione era impegnato come pescivendolo). Nick e Bart, che ormai avevano anche stretto una stabile amicizia, frequentavano il Gruppo Autonomo di Boston, da dove venivano coordinate numerose attività a cui loro spesso partecipavano in quanto militanti riconosciuti come tali: «Credevano tutti e due nell'Idea. Non si fermavano a pensare cosa potesse succedere loro. "Se muoio muoio, ma questo era quello che volevo fare". Questo era il loro modo di pensare. Erano diversi tra loro: Sacco era irritabile; Vanzetti era calmo, pensieroso e aveva una spiegazione per tutto. Ma erano entrambi militanti e pronti a fare qualsiasi cosa fosse stata necessaria per raggiungere la loro bella idea». [5] In quel periodo proseguivano gli attentati violenti di matrice anarchica, che l'FBI poi attribuirà in gran parte agli anarchici del Massachussets; in uno di questi (2 giugno 1919), diretto contro il procuratore Palmer, morì a causa della prematura esplosione della bomba l'ex-editore di «Cronaca Sovversiva» e collaboratore di Galleani Carlo Valdinoci. «Voi non avete dimostrato pietà nei nostri confronti! Noi faremo lo stesso. E deportateci! Noi vi faremo saltare in aria!» (Manifesto degli anarchici americani) «Voi avete provocato lo scontro. Voi ci avete rinchiuso deportato e ucciso. Noi accettiamo la sfida. Il proletariato ha il diritto di proteggersi in quanto la sua stampa è stata soffocata, le bocche imbavagliate, intendiamo parlare per esso con la voce della dinamite» (Volantino trovato davanti a casa del procuratore Plamer). [6] Arresto e reazioni anarchiche Andrea Salsedo Sacco (a destra) e Vanzetti (alla sua sinistra) in manette Sacco (a destra) e Vanzetti in pubblico Nicola e Bartolomeo tornarono nel Massachussets dopo la guerra, ma non sapevano di essere inclusi in una lista di sovversivi compilata dal Ministero di Giustizia, né di essere pedinati dagli agenti segreti USA. Nella stessa lista era incluso anche un amico di Vanzetti, il tipografo Andrea Salsedo. Questi, il 3 maggio 1920, morì in circostanze misteriose (suicida o assassinato) dopo essere stato arrestato e trattenuto illegalmente con il compagno Elia, volando giù dalla finestra del quattordicesimo piano di un edificio appartenente al Ministero di Giustizia (una storia affine a quella di Giuseppe Pinelli). Sacco e Vanzetti organizzarono un comizio per far luce su questa vicenda, comizio che avrebbe dovuto avere luogo a Brockton il 9 maggio. Purtroppo gli eventi seguenti impedirono la realizzazione della manifestazione. Il 5 maggio 1920, probabilmente grazie ad una "soffiata", Nick e Bart vennero fermati alle 22:00 mentre erano sul tram che li doveva portare a Brockton. Durante la perquisizione furono trovati nei loro cappotti volantini anarchici e alcune armi. In Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti, Paul Avrich ritiene che Sacco e Vanzetti siano stati arrestati sul tram, di rientro da un incontro con Mario Buda (questi possedeva un'automobile) e Ferruccio Coacci, nel corso del quale avrebbero dovuto liberarsi di diversi kg di dinamite e altro materiale compromettente. Infatti, il gruppo anarchico di Boston era al corrente che Andrea Salsedo e Roberto Elia, dopo essere stati arrestati illegalmente e torturati, avevano confessato di aver stampato il volantino Plain Words per conto di Nicola Recchi e che, forse, avevano fatto altri nomi di compagni coinvolti negli attentati del 2 giugno 1919 (in uno di questi morì l'anarchico Carlo Valdinoci); per questo Sacco e Vanzetti si aspettavano nuove perquisizioni e per questo credevano fosse urgente
liberarsi di tutto ciò che era compromettente. Nicola Sacco addirittura aveva intenzione di mettersi al sicuro facendo rientro in Italia, visto che aveva già svolto diverse pratiche per potersi imbarcare da New York per ritornare a Torremaggiore. I due furono fermati, ma probabilmente la polizia aveva come obiettivo Buda e Coacci, ritenuti complici della rapina insieme a Riccardo Orciani. Sacco e Vanzetti erano convinti di essere stati fermati per la loro implicazione negli attentati del 2 giugno e solo dopo seppero di essere stati arrestati per una rapina. Essere trattato come un delinquente comune fece infuriare Nicola Sacco: «Se sono arrestato per l'Idea sono contento di soffrire. Se devo, sono pronto anche a morire. Ma mi hanno arrestato per una roba da gangster». [7] Dopo tre giorni d'interrogatori i due vennero accusati dal procuratore Gunn Katzamnn anche di una rapina avvenuta a South Baintree, un sobborgo di Boston, circa un mese prima del loro arresto (15 aprile 1920), in cui erano stati assassinati due uomini, il cassiere della ditta - il calzaturificio «Slater and Morrill» - e una guardia giurata. Vanzetti fu accusato anche della rapina ai danni di un furgone che trasportava le paghe degli operai di un calzaturificio, compiuta il 24 dicembre 1919 a Bridgewater. Alle accuse della magistratura contro i due, la comunità anarchica italo-americana rispose immediatamente con una serie di azioni dirette. In particolare, il 16 settembre un carretto carico di esplosivo deflagrò accanto alla sede della banca “Morgan & Stanley” e la Borsa valori. Morirono 38 persone e altre duecento vengono ferite. Le autorità statunitensi risposero prontamente e l'inchiesta fu affidata a William J. Flynn (direttore tra il 1919 e il 1921 del Bureau of Investigation), che battè immediatamente la pista anarchica, rivolgendo le proprie attenzioni, in particolare, su cinque uomini: Mario Buda (un anarchico romagnolo, amico di Sacco e Vanzetti, che però non sarà mai incriminato ufficialmente anche a causa della sua clamorosa fuga in Italia [8]), Coacci (già iscritto nelle liste di deportazione verso l'Italia, partirà in fretta e furia da Ellis Island il 16 aprile), Orciani (riuscirà a dimostrare la propria innocenza con un alibi di ferro, dal momento che all'ora della rapina del 15 aprile si trovava al lavoro) ed infine Sacco e Vanzetti, che alla fine rinarrano gli unici accusati del crimine. Il processo e la condanna I tre processi (nel primo processo Vanzetti fu condannato a 12 anni di carcere per la prima rapina; nel secondo - 14 luglio 1921 - i due vennero invece condannati a morte) che seguirono e le successive condanne alla sedia elettrica furono utilizzate in chiave politica, ovvero per dare un esempio a tutti i militanti della sinistra. Non c'era nessuna prova a loro carico, addirittura alcune testimonianze li scagionavano. Addirittura non si tenne conto della confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che ammise di aver preso parte alla rapina e di non aver mai visto Sacco e Vanzetti. Alla base del verdetto di condanna - a parere di molti - vi furono da parte di polizia, procuratori distrettuali, giudice e giuria pregiudizi e una forte volontà di perseguire una "politica del terrore" suggerita dal ministro della giustizia Palmer e culminata nella vicenda delle deportazioni. Sotto questo aspetto, Sacco e Vanzetti venivano considerati due "agnelli sacrificali" utili per testare la nuova linea di condotta contro gli avversari del governo. Erano infatti immigrati italiani con una comprensione imperfetta della lingua inglese (migliore in Vanzetti, che terrà un famoso discorso [9], in occasione della lettura del verdetto di condanna a morte); erano inoltre note le loro idee politiche radicali. Il giudice Webster Thayer li definì senza mezze parole due «anarchici bastardi». Si trattava di un periodo della storia americana caratterizzato da una intensa paura degli anarchici (vedi Anarchist Exclusion Act) e soprattutto dei comunisti, la paura rossa del 1917 - 1920. Sacco e Vanzetti, non erano comunisti, ma avevano avuto
piccoli precedenti con la giustizia per le attività politiche, ed erano conosciuti dalle autorità locali come militanti radicali che erano stati coinvolti in scioperi, agitazioni politiche e propaganda contro la guerra. Il Comitato di Difesa e la posizione degli intellettuali Aldino Felicani, fondatore del Comitato di Difesa Il Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti fu costituito il 9 maggio 1920, immediatamente dopo l'arresto, da un gruppo di compagni anarchici alla cui guida vi era l'amico di Vanzetti Aldino Felicani. Il Comitato si occupò di reperire fondi per la difesa legale dei due anarchici, pubblicare articoli e scritti vari che evidenziassero la natura politica e discriminatoria (di classe e di razza contro gli immigrati) del procedimento processuale. All'interno del Comitato entrarono a far parte anche liberali, democratici, socialisti e intellettuali a favore della giustizia e della libertà d'espressione. Le divergenze interne tra gli anarchici e i moderati crearono problemi nello sviluppo di una strategia univoca, tuttavia, si cercò di appianarle mediante l'intervento di figure intermediarie come Gardner Jackson, giornalista del Boston Globe. Molti scrittori e artisti contribuirono a svelare il crimine che si stava compiendo ai danni dei due anarchici italiani: si può citare l'opera di Upton Sinclair intitolata Boston e U.S.A. di John Dos Passos; sul piano artistico si possono menzionare i quadri di Ben Shahn o le caricature di Robert Minor. Non meno importante fu la critica alle procedure processuali irregolari, denunciate da Henry L. Mencken (uomo non di sinistra, ma uno dei primi ad intervenire in sostegno a Sacco e Vanzetti) e Felix Frankfurter (professore di diritto ad Harvard). [10] Molti altri famosi intellettuali, compresi Dorothy Parker, Edna St. Vincent Millay, Bertrand Russell, John Dos Passos, Upton Sinclair, George Bernard Shaw e H. G. Wells, sostennero a favore di "Nick e Bart" una campagna per giungere ad un nuovo processo; l'iniziativa, tuttavia, non approderà ad alcun risultato. La protesta e l'esecuzione All'inizio Sacco e Vanzetti furono difesi dalla comunità italiana (un ruolo importante lo ebbe, oltre al citato Comitato di Difesa, anche il giornale anarchico «L'Adunata dei Refrattari»), una delle più sfruttate e oppresse in quel periodo negli USA, poi soprattutto dai marxisti e dal movimento anarchico internazionale: «Le Libertaire», fu il primo giornale francese a parlarne, a cui presto si aggiungerà Soccorso rosso internazionale e Internazionale comunista. Tutti insieme riuscirono a smuovere le coscienze di molti intellettuali, addirittura l'ateo anarchico francese Louis Lecoin non esitò a richiedere al papa di intervenire. [11] I comunisti americani fecero sentire la propria voce di protesta solo nel 1927 con l'intenzione di trarne un vantaggio politico. [10] In molti paesi del mondo sorsero comitati in difesa di Sacco e Vanzetti e ovunque ci furono manifestazioni. A molte ambasciate americane furono inviati pacchi bomba come segno estremo di protesta, ma fu tutto inutile. Secondo recenti "scoperte", parrebbe che anche Mussolini si sia mosso in difesa dei due anarchici italiani. [12] Quando il verdetto di morte fu reso noto, si tenne una manifestazione davanti al palazzo del governo, a Boston. La manifestazione durò ben dieci giorni, fino alla data dell'esecuzione sulla sedia elettrica: Charlestown, 23 agosto 1927. Il corteo attraversò il fiume e le strade sterrate fino alla prigione di Charlestown. La polizia e la guardia nazionale li attendevano dinanzi al carcere e sopra le sue mura vi erano mitragliatrici puntate verso i manifestanti. Dopo la morte dei due anarchici, due catafalchi furono eretti nella camera ardente. Kenneth Whistler vi si recò e spiegò sui catafalchi un enorme striscione, sul quale era scritta una frase pronunciata dal giudice Thayer, rivolta a un amico, pochi giorni dopo aver pronunciato la sentenza: «Hai visto che cosa ho fatto a quei due bastardi anarchici, l'altro giorno?». La loro esecuzione innescò rivolte popolari anche a Londra, Parigi e in diverse città
della Germania. Discorsi e scritti di Sacco e Vanzetti Dall'ultimo discorso di Vanzetti dinanzi alla Corte [9] Sacco e Vanzetti si ritenevano vittime del pregiudizio sociale e politico. Vanzetti, in particolare, ebbe a dire rivolgendosi per l'ultima volta al giudice Thayer: «Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla più bassa e disgraziata creatura della Terra, io non augurerei a nessuna di queste ciò che io ho dovuto soffrire per cose di cui io non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui io sono colpevole. Io sto soffrendo perché io sono un radicale, e davvero io sono un radicale; io ho sofferto perché ero un Italiano, e davvero io sono un Italiano [...]» (dal discorso di Vanzetti del 9 aprile 1927, a Dedham, Massachusetts). Ed è proprio in questo senso che oggi molti anarchici sostengono che i loro compagni ingiustamente incarcerati o uccisi non sono affatto innocenti, ma perseguitati perché sono ciò che sono: dal punto di vista del potere - sostengono - non vi è alcun errore di giudizio. Lettera di Sacco al figlio Dante Nicola Sacco con moglie e figlio «Mio carissimo figlio e compagno, sin dal giorno che ti vidi per l'ultima volta ho sempre avuto idea di scriverti questa lettera: ma la durata del mio digiuno e il pensiero di non potermi esprimere come era mio desiderio, mi hanno fatto attendere fino ad oggi. Non avrei mai pensato che il nostro inseparabile amore potesse così tragicamente finire! Ma questi sette anni di dolore mi dicono che ciò è stato reso possibile. Però questa nostra separazione forzata non ha cambiato di un atomo il nostro affetto che rimane più saldo e più vivo che mai. Anzi, se ciò è possibile, si è ingigantito ancor più. Molto abbiamo sofferto durante il nostro lungo calvario. Noi protestiamo oggi, come protestammo ieri e protesteremo sempre per la nostra libertà. Se cessai il mio sciopero della fame, lo feci perché in me non era rimasta ormai alcuna ombra di vita ed io scelsi quella forma di protesta per reclamare la vita e non la morte, il mio sacrificio era animato dal desiderio vivissimo che vi era in me, per ritornare a stringere tra le mie braccia la tua piccola cara sorellina Ines, tua madre, te e tutti i miei cari amici e compagni di vita, non di morte. Perciò, figlio, la vita di oggi torna calma e tranquilla a rianimare il mio povero corpo, se pure lo spirito rimane senza orizzonte e sempre sperduto tra tetre, nere visioni di morte. Ricordati anche di ciò figlio mio. Non dimenticarti giammai, Dante, ogni qualvolta nella vita sarai felice, di non essere egoista: dividi sempre le tue gioie con quelli più infelici, più poveri e più deboli di te e non essere mai sordo verso coloro che domandano soccorso. Aiuta i perseguitati e le vittime perché essi saranno i tuoi migliori amici, essi sono i compagni che lottano e cadono, come tuo padre e Bartolomeo lottarono e oggi cadono per aver reclamati felicità e libertà per tutte le povere cenciose folle del lavoro. In questa lotta per la vita tu troverai gioia e soddisfazione e sarai amato dai tuoi simili. Continuamente pensavo a te, Dante mio, nei tristi giorni trascorsi nella cella di morte, il canto, le tenere voci dei bimbi che giungevano fino a me dal vicino giardino di giuoco ove vi era la vita e la gioia spensierata - a soli pochi passi di distanza dalle mura che serrano in una atroce agonia tre anime in pena! Tutto ciò mi faceva pensare a te e ad Ines insistentemente, e vi desideravo tanto, oh, tanto, figli miei! Ma poi pensai che fu meglio che tu non fossi venuto a vedermi in quei giorni, perché nella cella di morte ti saresti trovato al cospetto del quadro spaventoso di tre uomini in agonia, in attesa di essere uccisi, e tale tragica visione non so quale effetto avrebbe potuto produrre nella tua mente, e quale influenza avrebbe potuto avere nel futuro. D'altra parte, se tu non fossi un ragazzo troppo sensibile una tale visione avrebbe potuto esserti utile in un futuro domani, quando tu avresti potuto ricordarla per dire al mondo tutta la vergogna di questo secolo che è racchiusa in questa crudele
forma di persecuzione e di morte infame. Si, Dante mio, essi potranno ben crocifiggere i nostri corpi come già fanno da sette anni: ma essi non potranno mai distruggere le nostre Idee che rimarranno ancora più belle per le future generazioni a venire. Dante, per una volta ancora ti esorto ad essere buono ed amare con tutto il tuo affetto tua madre in questi tristi giorni: ed io sono sicuro che con tutte le tue cure e tutto il tuo affetto ella si sentirà meno infelice. E non dimenticare di conservare un poco del tuo amore per me, figlio, perché io ti amo tanto, tanto... I migliori miei fraterni saluti per tutti i buoni amici e compagni, baci affettuosi per la piccola Ines e per la mamma, e a te un abbraccio di cuore dal tuo padre e compagno. Nicola Sacco» Incitamento alla vendetta In quello che risulterà essere una sorta di testamento prima della condanna, Sacco e Vanzetti firmano un articolo dal titolo Il giorno dell'esecuzione si avvicina e i prigionieri avvertono: "la salute è in voi!" , che nel giugno del 1916 compare sulle pagine di Protesta Umana, organo del Comitato di Difesa Sacco-Vanzetti, che si conclude con queste parole: «Compagni, Amici, Lavoratori! Noi vi gridiamo: La salute è in voi! Ricordatelo: La salute è in voi! » Come riportato da Paul Avrich in Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti [13], quel «La salute è in voi!» è un esplicito riferimento ad un omonimo opuscolo insurrezionale redatto dai seguaci di Luigi Galleani, nel quale si spiegava come fabbricare bombe artigianali e innescare ovunque la rivolta sociale. Sacco e Vanzetti, prima di morire, fanno numerose dichiarazioni, scritte e orali, in cui incitano i compagni a rispondere alla violenza dello Stato con altrettanta violenza, un atteggiamento questo tipico dei galleanisti: «Se dobbiamo morire per un crimine che non abbiamo commesso, vogliamo vendetta, vendetta nel nostro nome, nel nome della nostra vita e della nostra morte... Farò una lista degli spergiuri che ci hanno assassinato... Voglio riuscire ad arrivare a vedere la morte di Thayer... Infiammerò gli animi degli uomini» (Bartolomeo Vanzetti). [14] «Siamo orgogliosi di morire e cadremo come cadono gli anarchici. E ora a voi fratelli, compagni! » (Nicola Sacco) [14] «Rivivrei per fare le stesse cose» « Ho da dire che sono innocente. In tutta la mia vita non ho mai rubato, non ho mai ammazzato, non ho mai versato sangue umano, io. Ho combattuto per eliminare il delitto. Primo fra tutti: lo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo. E se c'è una ragione per la quale sono qui è questa, e nessun'altra. Una frase, una frase signor Katzmann, mi torna sempre alla mente: “Lei signor Vanzetti, è venuto qui nel paese di Bengodi per arricchire”. Una frase che mi dà allegria. Io non ho mai pensato di arricchire. Non è questa la ragione per cui sto soffrendo e pagando. Sto soffrendo e pagando per colpe che effettivamente ho commesso. Sto soffrendo e pagando perché sono anarchico. E mi sun anarchic! Perché sono italiano... e io sono italiano. Ma sono così convinto di essere nel giusto che se voi aveste il potere di ammazzarmi due volte, e io per due volte potessi rinascere, rivivrei per fare esattamente le stesse cose che ho fatto. Nicola Sacco... il mio compagno Nicola! Sì, può darsi che a parlare io vada meglio di lui. Ma quante volte, quante volte, guardandolo, pensando a lui, a quest'uomo che voi giudicate ladro e assassino, e che ammazzerete... Quando le sue ossa signor Thayer non saranno che polvere, e i vostri nomi, le vostre istituzioni non saranno che il ricordo di un passato maledetto, il suo nome, il nome di Nicola Sacco, sarà ancora vivo nel cuore della gente. [Rivolgendosi a Sacco] Noi dobbiamo ringraziarli. Senza di loro noi saremmo morti come due poveri sfruttati. [Tornando a rivolgersi alla Corte] Un buon calzolaio, un bravo pescivendolo, e mai in tutta la nostra vita avremmo potuto sperare di fare tanto in favore della tolleranza, della giustizia, della comprensione fra gli uomini. Voi avete dato un senso alla vita di due poveri sfruttati! »
~ parole di Bartolomeo Vanzetti tratte dal film “Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo, 1971 [15] Riabilitazione postuma Dopo la morte dei due anarchici, il Comitato continuò nella sua opera, questa volta in difesa della memoria di Sacco e Vanzetti: Elizabeth Glendower Evans, Mary Donovan, e Elizabeth Gurley Flynn furono alcune delle figure più importanti nella creazione del Sacco e Vanzetti Memorial. In America, dopo la morte dei due anarchici, numerosi attentati si susseguirono come gesto di vendetta rispetto all'esecuzione. Uno dei più clamorosi fu quello del 1928, quando una bomba devastò l'abitazione del giudice Webster Thayer, responsabile della condanna di Sacco e Vanzetti. La deflagrazione non colpì l'obiettivo, perché il giudice era assente, ma ferì la moglie e una domestica di Thayer. Il 23 agosto 1977, esattamente 50 anni dopo, il governatore del Massachusetts Michael Dukakis emanò un proclama che assolveva i due uomini dal crimine, dicendo: «Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti». Cinema e Musica Tra le tante opere dedicate a Sacco e Vanzetti, si riportano qui le seguenti: Il film Sacco e Vanzetti diretto da Giuliano Montaldo; Ballad of Sacco e Vanzetti di Woody Guthrie composta nel 1946-47 (ma uscita nel '64) Sacco and Vanzetti del gruppo ska Against All Authority (2001) La canzone Sacco e Vanzetti di Francesco De Gregori e Giovanna Marini La canzone La lettera dei LeTormenta, reinterpretazione di parte della lettera di Nicola Sacco al figlio Dante La canzone Sacco o Vanzetti di Kento La canzone Here's to you di Joan Baez: Here's to you Nicola and Bart Rest forever here in our hearts The last and final moment is yours That agony is your triumph! Vi rendo omaggio Nicola e Bart Per sempre riposate qui nei nostri cuori Il momento estremo e finale è vostro Quell'agonia è il vostro trionfo! Note ↑ Altre brevi note biografiche ↑ Rientrato in Italia, diventerà sindaco socialista di Torremaggiore. ↑ Nicola era il nome di uno dei suoi fratelli, Mosmacotelli quello della madre. ↑ Il governo americano attuò una serie di leggi volte a reprimere l'organizzazione dei proletari (si veda Anarchist Exclusion Act) e contemporaneamente utilizzò le forze militari per letteralmente massacrare i lavoratori in lotta: es. Massacro di Ludlow (1914), Everett (1916), Centralia (1919). ↑ «Intervista con C. Silvestri» (cit. da Paul Avrich, Ribelli in paradiso, pag. 263) ↑ Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti ↑ Paul Avrich, Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti, pag. 330 ↑ Nella penisola Buda diventerà un informatore della polizia fascista dell'OVRA. Alcuni ritengono che abbia svolto il ruolo di provocatore anche prima degli anni '30, quando ufficialmente fu assoldato dai fascisti come agente provocatore. ↑ 9,0 9,1 Ultimo discorso di Bartolomeo Vanzetti dinanzi alla Corte ↑ 10,0 10,1 Sacco e Vanzetti o le passioni militanti, di Ronald Creagh ↑ da latradizionelibertaria.over-blog.it ↑ Mussolini segreto: aiutò Sacco e Vanzetti ↑ Nova Delphi Libri, 2015, 400 pp. ↑ 14,0 14,1 The road to freedom, agosto 1927 (cit. da Paul Avrich, Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti, pag. 344) ↑ Fonte: A - Rivista Anarchica Bibliografia Paul Avrich, Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti, Nova Delphi Libri, 2015. Andrea Comincini, Sacco e Vanzetti, Le ragioni di una congiura, Nova Delphi, Roma, 2014. Andrea Comincini, Sacco e Vanzetti, Altri dovrebbero aver paura, Nova Delphi, Roma, 2012. Bartolomeo Vanzetti, Non Piangete La Mia Morte, Nova Delphi Libri, Roma, 2010. Lorenzo Tibaldo, Lettere e scritti – editi e inediti – di Sacco e Vanzetti a 85 anni dalla morte, Claudiana, Torino, 2012. Fernanda Sacco, I miei ricordi di una tragedia familiare, Torremaggiore, 2008. Lorenzo Tibaldo, Sotto un cielo stellato. Vita e morte di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, Claudiana, Torino, 2008. Alberto Gedda, Gridatelo dai
tetti, autobiografia e lettere di Bartolomeo Vanzetti, Fusta Editore, Saluzzo, 2005. Luigi Botta, Sacco e Vanzetti: giustiziata la verità, prefazione di Pietro Nenni, Edizioni Gribaudo, Cavallermaggiore, 1978. Howard Fast, Sacco e Vanzetti, Edizioni di Cultura Sociale, Roma, 1953. Voci correlate Anarchismo negli Stati Uniti Collegamenti esterni Testi vari Ultimo discorso di Batolomeo Vanzetti dinanzi alla Corte Non piangete la mia morte, testo di Bartolomeo Vanzetti Luigi Botta, «Noi non abbiamo conosciuto te da quel della barba». La scelta anarchica di Bartolomeo Vanzetti, in 1927-2017 Sacco e Vanzetti, a cura di Luigi Botta, da Il Presente e la Storia n° 91 (giugno 2017) Luigi Botta, Sacco e Vanzetti: la fine di un breve sogno americano, in La condanna di Vanzetti. Ruolo e testimonianza degli emigrati emiliani al processo di Plymouth, a cura di Annelita Tassinari L'ultima lettera di Nicola Sacco al figlio Dante L'uccisione di Sacco e Vanzetti, di Kurt Vonnegut, da "Un pezzo da galera" (1979) Frammenti di cinegiornali dell'epoca Discussione sui documenti di sbarco e sui documenti anagrafici di Nicola (Ferdinando) Sacco Illustrazioni sulla storia di Sacco e Vanzetti Noterelle su Sacco e Vanzetti, di Alfredo M. Bonanno Video Sacco e Vanzetti, film di Giuliano Montaldo Sacco and Vanzetti Day, film documentario di Giuliano Montaldo Siti web Sacco Vanzetti Project Sito su Sacco e Vanzetti Sito su Sacco e Vanzetti Copia
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awfullynice-hq · 4 years
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Ennio Morricone - Here's to You (In Concerto - Venezia 10.11.07)
Ferdinando Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1891 – Charlestown, 23 agosto 1927) 
Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno 1888 – Charlestown, 23 agosto 1927)
american “justice”
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Brieven aan zij die ooit opgesloten zaten #5: 
Beste Ferdinando Nicola Sacco,
Lieve Nicola, 
In mijn research naar briefontvangers schoot jouw naam plots door mijn hoofd, het is gek dat ik me nu pas jouw naam herinner want toen ik 16 was las ik een boek over jouw verhaal en dat staat nog steeds in mijn geheugen gegrift. Deze brief is de vijfde in een reeks van onbepaalde duur om alle chaos, die ook geen einddatum kreeg, om me heen wat verwerkt te krijgen. 
Vandaag heb ik voor het eerst weer les gevolgd volgens mijn lessenrooster, om 8u30 aan de keukentafel in plaats van in een drukke aula. Ik had nooit gedacht dat ik dit zou schrijven maar ik mis die drukke aula wel. Ik mis het normale leven, het naar buiten mogen zonder reden, een overvolle bus nemen en blij zijn dat ik op mijn vast plekje bij het raam kan zitten. Over enkele maanden zal ik  mezelf uitlachen dat ik dat alles ooit gemist heb maar nu lijkt het me heerlijk vermoeiend. Op dit moment is het leven enkel vermoeiend. 
Voelde jij je ook zo moe van het niets kunnen doen daar in die Amerikaanse cel? Van het niets misdaan hebben maar toch vanzelfsprekende dingen niet meer mogen? Ik mag al die dingen niet vanwege de volksgezondheid, jij vanwege schaamteloos racisme en het spijt me dat je dat hebt moeten meemaken Nicola. 
Mijn zus en ik gingen naar de winkel vandaag. Terwijl we onze handen ontsmetten en de bewakingsagent goeiemorgen wensten, bedacht ik me dat zelf het leven in een pandemie went. Je went aan het slechte nieuws en aan doodsberichten, hoe gruwelijk die ook zijn. Je doet boodschappen, maakt huiswerk en hoopt ondertussen dat het allemaal snel voorbijgaat. Ik merk echter dat mijn hoofd plots een nieuw soort panieksignalen uitzond toen het goede nieuws uit China kwam dat het gewone leven daar weer op gang komt. Wat als dit alles straks voorbij is? Gaan we nog de bus kunnen nemen zonder onze handen te ontsmetten en bang te zijn dat iemand gaat hoesten? Voelde jij de angst dat als je zou worden vrijgelaten, het slechts een kwestie van tijd was voor iemand je vrijheid weer afnam? 
Lieve Nicola, als ik straks alle vanzelfsprekende dingen weer mag doen dan lees ik dat boek over jou nog een keer met de dingen die ik nu weet in mijn achterhoofd. Dan lees ik het aan de bushalte en als de bus dan komt dan zal ik dolgelukkig zijn dat die propvol zit en iedereen geen meters meer van elkaar hoeft te leven. 
Liefs,
Vere
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livioacerbo · 5 years
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The Jackal - LA RIMPATRIATA DEL LICEO - quando i tuoi AMICI fanno i FIGLI
Quando hai 30 anni alla rimpatriata delle superiori ricordati che oltre alle birre, devi anche portare almeno due figli. ➜ ISCRIVITI AL CANALE: https://bit.ly/2WjyIdd ➜ INSTAGRAM: http://bit.ly/2ST4sAS ➜ FACEBOOK: http://bit.ly/1Z5BwBa ➜ TWITTER: https://twitter.com/_the_jackal ---- Cast & Troupe ---- Ciro Priello Gianluca Fru Fabio Balsamo Liliana Bottone Regia: Francesco Ebbasta Aiuto regista: Ylenia Azzurretti Direttore della fotografia: Matteo Bruno Segretaria di Edizione: Milena D’Emma Produttore esecutivo: Simone Russo Organizzatore generale: Maria Chiara De Gregorio Direttore di Produzione: Serena Bracuti Monaco Coordinatrice di Produzione: Annachiara de Filippis Ispettore di Produzione: Alessandro Iannone Segretario di Produzione: Ferdinando Scognamiglio Costumista: Claudia Palomba Assistente Costumista: Ginevra Cupellini Attrezzista: Serena Agneti Aiuto Attrezzisti: Maria Michela De Domenico e Genny Iodice Truccatrice: Rosa Falco Aiuto Truccatrice: Valeria Macaione Parrucchiere: Giovanni Villani Montaggio: Nicola Verre e Francesco Ebbasta VFX: Alfredo Felco, Mario Rotili e Nicola Verre Color Correction: Alfredo Felco Musiche e Mix Audio: Liz Martin Sottotitoli: Marica Esposito Fonico: Giorgio Durantino Ass. Operatore: Marco De Chiara Video Assist: Martina Agneti Capo Macchinista: Aurelio Langella Capo Elettricista: Francesco Sacco Macchinista: Carmelo Malapelle Location Manager: Ornella Capuozzi Amministrazione: Arianna Avolio, Antonella Tommasini, Rosita Venuti, Raffaele Sodano Soggetto e Produzione The Jackal Head of Branded Content: Vincenzo Piscopo Project Manager: Elisabetta Graziano Direzione artistica: Francesco Ebbasta Scritto da: Elettra Sofia Mauri, Francesco Ebbasta, Gianluca Fru e Ciro Priello -------------------------------------------------------------- Aiuto regista recuperi: Silvia Chella Direttore della fotografia recuperi: Mattia Croccia e Ivan Forastiere Fonici recuperi: Luca Ranieri e Antonio Casparriello Operatore recuperi: Giuseppe De Muro Elettricista recuperi: Renato Cerbone E con: Valerio Largo Giancarlo Moscato Giosiano Felago Davide Schiavo Domenico Pinelli Mariano Di Palo Alfredo Felco Laura Pagliara Anna Elisabetta Auletta Ilaria Di Vicino Rosaria Cerlino Claudia Puglia Valeria Ciotola Matteo Florio Michelangelo Grimaldi Giuseppe Bottino Saida Scicchitano Si ringrazia per la disponibilità “Villa Camaldoli” via YouTube https://youtu.be/XNdDJXF2QXo from Blogger http://bit.ly/2II5KuN via IFTTT
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eusm1985 · 6 years
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“ #Possono #bruciare 🔥 i #nostri #corpi, non possono #distruggere le #nostre #idee. #Esse #rimangono per i #giovani del #futuro 🔮 ” #Ferdinando #Nicola #Sacco e #Bartolomeo #Vanzetti #Repost #23Agosto 2018 @laRepubblica .it ・・・ #23agosto 1927 - I due anarchici e attivisti Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti vengono giustiziati negli Usa #AccaddeOggi #saccoevanzetti 🔄 Seguici su @larepubblica: il mondo in diretta anche su Instagram
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italianaradio · 5 years
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Elezioni Regionali. Lista per lista tutti i voti di ogni singolo candidato
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/elezioni-regionali-lista-per-lista-tutti-i-voti-di-ogni-singolo-candidato/
Elezioni Regionali. Lista per lista tutti i voti di ogni singolo candidato
Elezioni Regionali. Lista per lista tutti i voti di ogni singolo candidato
A scrutini oramai completati (QUI) ecco i dati dei voti ottenuti candidato per candidato, coalizione per coalizione. A seguire, le preferenze di ogni singolo partecipante alle ultime consultazioni elettorali, in ordine di colazione, lista e collegio. Centrodestra [>] FORZA ITALIA Collegio Nord Gallo Gianluca 12.053 De Caprio Antonio 3.782 Nicolai Maurizio 3.276 Salerno Carmelo 3.129 Russo Antonio 2.539 De Rose Luigi Detto Luigino 2.432 Spataro Michelangelo 846 Ferrari Basilio 652 Sposato Yole 390 Collegio Centro Tallini Domenico 8.009 Santacroce Frank Mario 4.920 Lostumbo Rosario 2.281 Matacera Pietro 2.211 De Sarro Francesco 2.174 Daffina’ Antonino Detto Tonino 1.390 Pianura Maria Grazia 991 Collegio Sud Arruzzolo Giovanni 8.649 Giannetta Domenico Detto Mimmo 6.483 Raffa Giuseppe 5.085 Peda’ Giuseppe 4.826 Imbalzano Candeloro 3.133 Romeo Giuseppe Francesco Detto Peppe 2.475 Bellantoni Anna 57 [>] LEGA SALVINI Collegio Nord Molinaro Pietro Santo 5.613 Novello Luigi 5.001 Battaglia Leo 2.681 Carelli Mario 2.254 Iannotta Gregorio 1.644 Baffa Alfio 1.319 Bozzo Ida 1.191 Piacentini Osvaldo 1.115 Perrone Alessandro 1.008 Collegio Centro Mancuso Filippo 6.456 Raso Pietro 4.708 Gaetano Salvatore 3.667 Chiefalo Antonio 3.662 Macri’ Giuseppe 3.173 Daniele Nicola 1.605 Pisera’ Antonio 1.405 Gelanze’ Cesarina 494 Collegio Sud Minasi Clotilde 2.288 Biasi Rocco 2.052 Pirrotta Giuseppe 1.718 Macri’ Francesco 1.642 Capponi Caterina Maria 1.044 Recupero Francesco 805 Coco Antonino 790 [>] FRATELLI D’ITALIA Collegio Nord Morrone Luca 8.110 De Caro Enrico 7.447 Rapani Ernesto 2.733 Madeo Ernesto 1.889 Lorelli Gioacchino 1.314 Granata Enrico 659 De Santis Giuditta 408 Guaglianone Pasquale 352 9. Lopez Antonio 352 Collegio Centro Pietropaolo Filippo Maria 4.160 Nicolazzi Amedeo 3.964 Fimiano Raffaele 2.545 Aversa Rosario Achille 2.065 Conforto Maurizio 1.249 Bottaro Maria Adele 892 De Angelis Fausto 670 Rosi Bruno 566 Collegio Sud Creazzo Domenico 8.033 Neri Giuseppe 7.378 Sainato Raffaele 3.897 Fazzolari Orlando 3.321 Marino Demetrio 3.054 Cascarano Marco 2.405 Polimeno Maria Alessandra 1.442 [>] JOLE SANTELLI PRESIDENTE Collegio Nord Caputo Pierluigi 5.775 Succurro Rosaria 3.626 D’acri Mauro 3.298 Cesareo Carlo 3.149 Straface Pasqualina 3.121 Pastore Francesca Loredana 2.802 Sergio Franco 2.367 Mele Barbara 2.303 Caligiuri Maria Jose 405 Collegio Centro Pitaro Vito 5.024 Paradiso Tranquillo 2.590 Pasqua Vincenzo 2.261 Muraca Luigi 2.070 Mazza Pasquale Detto Romano 1.816 Torromino Sergio 1.767 Tassone Gianluca 1.325 Caruso Titina Detta Carolina 1.132 Collegio Sud Mattiani Giuseppe 7.728 Caccamo Lucia 3.678 Bagnato Bruno 2.819 Fallanca Pietro 645 Pinto Giuseppe Detto Peppe Detto Pino 524 Ligato Enrico 443 Macri’ Rosario 47 [>] CASA DELLE LIBERTA’ Collegio Nord Gentile Giuseppe 7.821 Fava Mariolino Nicola 983 Monaco Enrico Francesco 943 Giusta Rocco 837 Senise Roberto 721 D’angelis Antonietta Giuseppina 446 Salvo Carlo 372 Brandi Cordasco Salmena Giovanni 299 Greco Franco 113 Collegio Centro Esposito Sinibaldo Detto Baldo 10.281 De Nisi Francesco 6.994 Grillo Alfonso 2.654 Tropea Mariolina 1.147 Paletta Laura 355 Taverna Vanessa 212 Filippelli Luigi 127 Davoli Vittorio 104 [>] UDC UNIONE DI CENTRO Collegio Nord Graziano Giuseppe 4.877 Cerra Rosalbino 3.957 Arci Antonio Detto Maurizio 2.189 Ciodaro Emira 1.649 Gerace Antonio 1.202 Iacone Ignazio 1.092 Salerno Eugenio 742 Ferraro Mario 522 De Luca Antonio 136 Collegio Centro Pitaro Vito 5.024 Paradiso Tranquillo 2.590 Pasqua Vincenzo 2.261 Muraca Luigi 2.070 Mazza Pasquale Detto Romano 1.816 Torromino Sergio 1.767 Tassone Gianluca 1.325 Caruso Titina Detta Carolina 1.132 Collegio Sud Paris Nicola 6.058 Zavettieri Pierpaolo 5.091 Gelardi Giuseppe 4.701 Vizzari Giuseppe Roberto 3.656 Primerano Sebastiano 1.854 Occhipinti Riccardo 1.394 Pegna Carmen Regina 52 Centrosinistra [>] PARTITO DEMOCRATICO Collegio Nord Bevacqua Domenico Detto Mimmo 7.521 Guccione Carlo 6.263 Giudiceandrea Giuseppe Detto Giudice 4.598 Zagarese Aldo 3.135 Lecce Pietro 2.468 Nociti Ferdinando 1.919 Succurro Gianluca 1.914 Saladino Maria 1.572 Di Leone Luciano 997 Collegio Centro Notarangelo Libero 6.045 Tassone Luigi 5.351 Mammoliti Raffaele 5.281 Cuda Gianluca 5.061 Guerriero Fabio 4.471 Arena Sergio 3.177 Girasole Carolina 1.950 Robbe Angela 1.774 Collegio Sud Irto Nicola 12.568 Battaglia Domenico Donato Mimmo 6.244 Nucera Giovanni 4.979 Pacifici Cosima Detta Mimma 1.513 Spatari Nensi 865 Tripodi Andrea 387 Barbera Luigi 37 [>] IO RESTO IN CALABRIA Collegio Nord Di Natale Graziano 4.752 Mundo Francesco Detto Franco 4.606 D’alessandro Felice 3.628 Rubino Franco Ernesto 2.859 Tamburi Vincenzo 2.022 Crispino Arturo 1.685 Madeo Francesco 1.471 Tarasi Pietro 1.415 Scorza Norina 1.396 Collegio Centro Pitaro Francesco 3.717 Consoli Domenico 3.675 Lo Schiavo Antonio Maria 3.486 Deonofrio Mario 2.700 Muraca Francesco 2.625 Ferrara Danilo 831 De Luca Salvatore Detto Rori 425 Giannuzzi Innocenza 376 Collegio Sud Anastasi Marcello 1.072 Carchidi Angelo 808 Albanese Michele 511 Attina’ Fortunato 475 Malara Antonio 409 Cozza Maria Angela 288 Giurato Maria 78 [>] DEMOCRATICI E PROGRESSITI Collegio Nord Aieta Giuseppe 7.454 Guglielmelli Luigi 4.147 Filippo Sergio 1.296 Papaianni Lucia 1.220 Audia Pasquale 956 Civitelli Francesco 747 Raffo Gilberto 496 Stumpo Sergio 141 Brunetti Domenico 99 Collegio Centro Sculco Flora 6.043 Mirabello Michelangelo Detto Michele 3.404 Murgi Gino 2.310 Sacco Elisabeth 1.465 Menniti Daniele 1.452 Gallelli Domenico 1.355 De Nardo Tiziana 293 Rizzo Mario 1 Collegio Sud Billari Antonio Andrea 6.268 Galimi Michele 1.030 Giugno Luigi Vincenzo 820 Crea Antonino 772 Sabatino Salvatore 666 Sculco Flora 104 Labate Teresa 20 Tansi Presidente [>] TESORO CALABRIA Collegio Nord Tansi Carlo Detto Tanzi 6.639 Pezzi Sandro 1.139 Pignataro Peppino 960 Colamaria Graziella 854 Martucci Giovanni 851 Garritano Alessandro 821 Morrone Francesco 818 Principe Rosa 680 Zicarelli Patrizio 636 Collegio Centro Voce Vincenzo 3.187 Militano Giuseppina Detta Giusi 1.030 Carallo Claudio 676 Grasso Raffaele 625 Rombola’ Nicola 559 Gigliotti Giuseppe 552 Pelaggi Maria Bruna 378 Mirante Antonio Maria 285 Collegio Sud Lacopo Ettore 1.196 De Lorenzo Rita Antonia 786 Ruoppolo Antonio 444 Surace Filippo Francesco 414 Scaramuzzino Luigi 394 Gervasi Giuseppe 368 Sergi Pietro 299 [>] CALABRIA LIBERA Collegio Nord Rogano Adolfo Antonio 873 Reda Alessandra 736 Emanuele Vittorio 600 Zicarelli Michele 530 Mondelli Nicola 353 Barillaro Loredana 336 Esaltato Domenico 276 Alfano Eugenio 247 D’Acunzo Vincenzo 28 [>] CALABRIA PULITA Collegio Nord Baldo Nicola 395 Provenzano Eugenio 234 Nato Giuseppe 177 Daniele Nicola 176 Gencarelli Franco Angelo 138 Turano Giovanni 52 Farina Mario 20 Ferma Rosalina 9 Barone Maria 7 Aiello Presidente [>] MOVIMENTO 5 STELLE Collegio Nord Tavernise Davide 2.241 Bruno Vittorio 1.637 Caligiuri Manlio 1.300 Minervino Guglielmo 748 Gallo Rossella 657 Pastena Valentina 624 Paldino Gianluca 425 Bevilacqua Rosa 186 Cirullo Carmela 185 Collegio Centro Giardino Chiara 1.360 Mardente Francesco 1.186 Oliveto Vittorio 1.053 Assadi Dariush 820 Scalese Iolanda Nausica 448 Bausone Alessia 423 Militare Umberto 384 Tropeano Giuseppe 374 Collegio Sud Scappatura Antonino 932 Quattrone Armando 899 Laface Maria 766 Augliera Domenico 559 Barbucci Riccardo 280 Romeo Cosimo 251 Costantino Natale 160 [>] LIBERI DI CAMBIARE Collegio Nord Aiello Francesco 930 Rizzo Angela 416 Bonacci Giovanni 138 Delle Cave Luca 131 Romano Francesco 111 Tocci Gianfranco 102 Rinaldi Nicholas 101 Lifrieri Francesco Luca 84 Collegio Centro Ciciarello Giusymanuela 709 Afflitto Francesco 615 Maida Antonio 599 Stranieri Luigi Antonio 269 Squillace Carmela 208 Morace Paola 194 Pizzimenti Giovanni 192 Valenzise Francesco 84 Collegio Sud Barilla’ Giovanni 459 Italiano Antonella 291 Rizzo Jacopo 165 Mollica Amilcare 136 Caccamo Daniele 118 Bianchi Natale 33
A scrutini oramai completati (QUI) ecco i dati dei voti ottenuti candidato per candidato, coalizione per coalizione. A seguire, le preferenze di ogni singolo partecipante alle ultime consultazioni elettorali, in ordine di colazione, lista e collegio. Centrodestra [>] FORZA ITALIA Collegio Nord Gallo Gianluca 12.053 De Caprio Antonio 3.782 Nicolai Maurizio 3.276 Salerno Carmelo 3.129 Russo Antonio 2.539 De Rose Luigi Detto Luigino 2.432 Spataro Michelangelo 846 Ferrari Basilio 652 Sposato Yole 390 Collegio Centro Tallini Domenico 8.009 Santacroce Frank Mario 4.920 Lostumbo Rosario 2.281 Matacera Pietro 2.211 De Sarro Francesco 2.174 Daffina’ Antonino Detto Tonino 1.390 Pianura Maria Grazia 991 Collegio Sud Arruzzolo Giovanni 8.649 Giannetta Domenico Detto Mimmo 6.483 Raffa Giuseppe 5.085 Peda’ Giuseppe 4.826 Imbalzano Candeloro 3.133 Romeo Giuseppe Francesco Detto Peppe 2.475 Bellantoni Anna 57 [>] LEGA SALVINI Collegio Nord Molinaro Pietro Santo 5.613 Novello Luigi 5.001 Battaglia Leo 2.681 Carelli Mario 2.254 Iannotta Gregorio 1.644 Baffa Alfio 1.319 Bozzo Ida 1.191 Piacentini Osvaldo 1.115 Perrone Alessandro 1.008 Collegio Centro Mancuso Filippo 6.456 Raso Pietro 4.708 Gaetano Salvatore 3.667 Chiefalo Antonio 3.662 Macri’ Giuseppe 3.173 Daniele Nicola 1.605 Pisera’ Antonio 1.405 Gelanze’ Cesarina 494 Collegio Sud Minasi Clotilde 2.288 Biasi Rocco 2.052 Pirrotta Giuseppe 1.718 Macri’ Francesco 1.642 Capponi Caterina Maria 1.044 Recupero Francesco 805 Coco Antonino 790 [>] FRATELLI D’ITALIA Collegio Nord Morrone Luca 8.110 De Caro Enrico 7.447 Rapani Ernesto 2.733 Madeo Ernesto 1.889 Lorelli Gioacchino 1.314 Granata Enrico 659 De Santis Giuditta 408 Guaglianone Pasquale 352 9. Lopez Antonio 352 Collegio Centro Pietropaolo Filippo Maria 4.160 Nicolazzi Amedeo 3.964 Fimiano Raffaele 2.545 Aversa Rosario Achille 2.065 Conforto Maurizio 1.249 Bottaro Maria Adele 892 De Angelis Fausto 670 Rosi Bruno 566 Collegio Sud Creazzo Domenico 8.033 Neri Giuseppe 7.378 Sainato Raffaele 3.897 Fazzolari Orlando 3.321 Marino Demetrio 3.054 Cascarano Marco 2.405 Polimeno Maria Alessandra 1.442 [>] JOLE SANTELLI PRESIDENTE Collegio Nord Caputo Pierluigi 5.775 Succurro Rosaria 3.626 D’acri Mauro 3.298 Cesareo Carlo 3.149 Straface Pasqualina 3.121 Pastore Francesca Loredana 2.802 Sergio Franco 2.367 Mele Barbara 2.303 Caligiuri Maria Jose 405 Collegio Centro Pitaro Vito 5.024 Paradiso Tranquillo 2.590 Pasqua Vincenzo 2.261 Muraca Luigi 2.070 Mazza Pasquale Detto Romano 1.816 Torromino Sergio 1.767 Tassone Gianluca 1.325 Caruso Titina Detta Carolina 1.132 Collegio Sud Mattiani Giuseppe 7.728 Caccamo Lucia 3.678 Bagnato Bruno 2.819 Fallanca Pietro 645 Pinto Giuseppe Detto Peppe Detto Pino 524 Ligato Enrico 443 Macri’ Rosario 47 [>] CASA DELLE LIBERTA’ Collegio Nord Gentile Giuseppe 7.821 Fava Mariolino Nicola 983 Monaco Enrico Francesco 943 Giusta Rocco 837 Senise Roberto 721 D’angelis Antonietta Giuseppina 446 Salvo Carlo 372 Brandi Cordasco Salmena Giovanni 299 Greco Franco 113 Collegio Centro Esposito Sinibaldo Detto Baldo 10.281 De Nisi Francesco 6.994 Grillo Alfonso 2.654 Tropea Mariolina 1.147 Paletta Laura 355 Taverna Vanessa 212 Filippelli Luigi 127 Davoli Vittorio 104 [>] UDC UNIONE DI CENTRO Collegio Nord Graziano Giuseppe 4.877 Cerra Rosalbino 3.957 Arci Antonio Detto Maurizio 2.189 Ciodaro Emira 1.649 Gerace Antonio 1.202 Iacone Ignazio 1.092 Salerno Eugenio 742 Ferraro Mario 522 De Luca Antonio 136 Collegio Centro Pitaro Vito 5.024 Paradiso Tranquillo 2.590 Pasqua Vincenzo 2.261 Muraca Luigi 2.070 Mazza Pasquale Detto Romano 1.816 Torromino Sergio 1.767 Tassone Gianluca 1.325 Caruso Titina Detta Carolina 1.132 Collegio Sud Paris Nicola 6.058 Zavettieri Pierpaolo 5.091 Gelardi Giuseppe 4.701 Vizzari Giuseppe Roberto 3.656 Primerano Sebastiano 1.854 Occhipinti Riccardo 1.394 Pegna Carmen Regina 52 Centrosinistra [>] PARTITO DEMOCRATICO Collegio Nord Bevacqua Domenico Detto Mimmo 7.521 Guccione Carlo 6.263 Giudiceandrea Giuseppe Detto Giudice 4.598 Zagarese Aldo 3.135 Lecce Pietro 2.468 Nociti Ferdinando 1.919 Succurro Gianluca 1.914 Saladino Maria 1.572 Di Leone Luciano 997 Collegio Centro Notarangelo Libero 6.045 Tassone Luigi 5.351 Mammoliti Raffaele 5.281 Cuda Gianluca 5.061 Guerriero Fabio 4.471 Arena Sergio 3.177 Girasole Carolina 1.950 Robbe Angela 1.774 Collegio Sud Irto Nicola 12.568 Battaglia Domenico Donato Mimmo 6.244 Nucera Giovanni 4.979 Pacifici Cosima Detta Mimma 1.513 Spatari Nensi 865 Tripodi Andrea 387 Barbera Luigi 37 [>] IO RESTO IN CALABRIA Collegio Nord Di Natale Graziano 4.752 Mundo Francesco Detto Franco 4.606 D’alessandro Felice 3.628 Rubino Franco Ernesto 2.859 Tamburi Vincenzo 2.022 Crispino Arturo 1.685 Madeo Francesco 1.471 Tarasi Pietro 1.415 Scorza Norina 1.396 Collegio Centro Pitaro Francesco 3.717 Consoli Domenico 3.675 Lo Schiavo Antonio Maria 3.486 Deonofrio Mario 2.700 Muraca Francesco 2.625 Ferrara Danilo 831 De Luca Salvatore Detto Rori 425 Giannuzzi Innocenza 376 Collegio Sud Anastasi Marcello 1.072 Carchidi Angelo 808 Albanese Michele 511 Attina’ Fortunato 475 Malara Antonio 409 Cozza Maria Angela 288 Giurato Maria 78 [>] DEMOCRATICI E PROGRESSITI Collegio Nord Aieta Giuseppe 7.454 Guglielmelli Luigi 4.147 Filippo Sergio 1.296 Papaianni Lucia 1.220 Audia Pasquale 956 Civitelli Francesco 747 Raffo Gilberto 496 Stumpo Sergio 141 Brunetti Domenico 99 Collegio Centro Sculco Flora 6.043 Mirabello Michelangelo Detto Michele 3.404 Murgi Gino 2.310 Sacco Elisabeth 1.465 Menniti Daniele 1.452 Gallelli Domenico 1.355 De Nardo Tiziana 293 Rizzo Mario 1 Collegio Sud Billari Antonio Andrea 6.268 Galimi Michele 1.030 Giugno Luigi Vincenzo 820 Crea Antonino 772 Sabatino Salvatore 666 Sculco Flora 104 Labate Teresa 20 Tansi Presidente [>] TESORO CALABRIA Collegio Nord Tansi Carlo Detto Tanzi 6.639 Pezzi Sandro 1.139 Pignataro Peppino 960 Colamaria Graziella 854 Martucci Giovanni 851 Garritano Alessandro 821 Morrone Francesco 818 Principe Rosa 680 Zicarelli Patrizio 636 Collegio Centro Voce Vincenzo 3.187 Militano Giuseppina Detta Giusi 1.030 Carallo Claudio 676 Grasso Raffaele 625 Rombola’ Nicola 559 Gigliotti Giuseppe 552 Pelaggi Maria Bruna 378 Mirante Antonio Maria 285 Collegio Sud Lacopo Ettore 1.196 De Lorenzo Rita Antonia 786 Ruoppolo Antonio 444 Surace Filippo Francesco 414 Scaramuzzino Luigi 394 Gervasi Giuseppe 368 Sergi Pietro 299 [>] CALABRIA LIBERA Collegio Nord Rogano Adolfo Antonio 873 Reda Alessandra 736 Emanuele Vittorio 600 Zicarelli Michele 530 Mondelli Nicola 353 Barillaro Loredana 336 Esaltato Domenico 276 Alfano Eugenio 247 D’Acunzo Vincenzo 28 [>] CALABRIA PULITA Collegio Nord Baldo Nicola 395 Provenzano Eugenio 234 Nato Giuseppe 177 Daniele Nicola 176 Gencarelli Franco Angelo 138 Turano Giovanni 52 Farina Mario 20 Ferma Rosalina 9 Barone Maria 7 Aiello Presidente [>] MOVIMENTO 5 STELLE Collegio Nord Tavernise Davide 2.241 Bruno Vittorio 1.637 Caligiuri Manlio 1.300 Minervino Guglielmo 748 Gallo Rossella 657 Pastena Valentina 624 Paldino Gianluca 425 Bevilacqua Rosa 186 Cirullo Carmela 185 Collegio Centro Giardino Chiara 1.360 Mardente Francesco 1.186 Oliveto Vittorio 1.053 Assadi Dariush 820 Scalese Iolanda Nausica 448 Bausone Alessia 423 Militare Umberto 384 Tropeano Giuseppe 374 Collegio Sud Scappatura Antonino 932 Quattrone Armando 899 Laface Maria 766 Augliera Domenico 559 Barbucci Riccardo 280 Romeo Cosimo 251 Costantino Natale 160 [>] LIBERI DI CAMBIARE Collegio Nord Aiello Francesco 930 Rizzo Angela 416 Bonacci Giovanni 138 Delle Cave Luca 131 Romano Francesco 111 Tocci Gianfranco 102 Rinaldi Nicholas 101 Lifrieri Francesco Luca 84 Collegio Centro Ciciarello Giusymanuela 709 Afflitto Francesco 615 Maida Antonio 599 Stranieri Luigi Antonio 269 Squillace Carmela 208 Morace Paola 194 Pizzimenti Giovanni 192 Valenzise Francesco 84 Collegio Sud Barilla’ Giovanni 459 Italiano Antonella 291 Rizzo Jacopo 165 Mollica Amilcare 136 Caccamo Daniele 118 Bianchi Natale 33
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calabriawebtvcom · 5 years
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PARTE LA SFIDA A 4 IN CALABRIA
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PARTE LA SFIDA A 4 IN CALABRIA
L’urna di un seeggio elettorale per le elezioni regionali in Umbria, 27 ottobre 2019. ANSA/ FEDERICA LIBEROTTI
Sono stati presentati i candidati a presidente della Regione e le liste degli aspiranti consiglieri regionali in vista delle elezioni del 26 gennaio.
Quattro gli aspiranti governatori: Jole Santelli, sostenuta dal centrodestra con sei liste (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Santelli presidente, Udc, Lega e Casa delle libertà); Pippo Callipo per il centrosinistra, con quattro liste (Pd, Io resto in Calabria, 10 idee per la Calabria e Democratici e progressisti); Francesco Aiello, sostenuto dal Movimento 5 stelle e dalla lista “Calabria civica- Liberi di cambiare”, e Carlo Tansi, ex responsabile della Protezione civile regionale.
Tra le curiosità la candidatura per Fratelli d’Italia di Giuseppe Neri, che nelle precedenti elezioni regionali era stato eletto in Consiglio con la lista dei “Democratici e progressisti”.
Il Partito della Rifondazione comunista ha reso noto che non parteciperà alle elezioni “in assenza – si afferma in una nota – di un’unità delle forze della sinistra”.
A sostegno della Santelli ci sono sei liste: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Udc, Jole Santelli presidente e Casa delle Libertà. Callipo avrà l’appoggio di quattro liste: “Io resto in Calabria”, Pd, Democratici Progressisti e “10 idee per la Calabria”.
Due le liste che affiancheranno Aiello: il Movimento 5 Stelle e “Calabria Civica-Liberi di Cambiare”. Infine, per Tansi in lizza scenderanno in campo tre liste. “Tesoro Calabria”, “Calabria Libera e “Calabria Pulita”, queste ultime due peraltro in corsa solo nella circoscrizione elettorale Nord.
Le liste a sostegno dell’imprenditore Pippo Callipo
IO RESTO IN CALABRIA
Circoscrizione Nord
Arturo Crispino
Felice D’Alessandro
Graziano Di Natale
Francesco Madeo
Franco Mundo
Franco Ernesto Rubino
Norina Scorza
Vincenzo Tamburi
Pietro Tarasi
Circoscrizione Centro
Domenico Consoli
Salvatore De Luca
Mario De Onofrio
Danilo Ferrara
Innocenza Giannuzzi
Antonio Lo Schiavo
Francesco Muraca
Francesco Pitaro
Circoscrizione Sud
Michele Albanese
Marcello Anastasi
Fortunato Attinà
Angelo Carchidi
Mariangela Cozza
Maria Giurato
Antonio Malara
  Partito democratico
Circoscrizione Sud (Reggio)
Irto Nicola Barbera Luigi Battaglia Domenico Nucera Giovanni Pacifici Cosima Spatari Nensi Tripodi Andrea
  Circoscrizione Centro (Catanzaro-Vibo-Crotone)
Girasole Carolina Robbe Angela Arena Sergio Cuda Gianluca Guerriero Fabio Mammoliti Raffaele Notatarangelo Libero Tassone Luigi
  Circoscrizione Nord (Cosenza)
Saladino Maria Bevacqua Domenico Di Leone Luciano Giudiceandrea Giuseppe Guccione Carlo Lecce Pietro Nociti Ferdinando Succurro Gianluca Zagarese Aldo
Democratici progressisti
Circoscrizione Centro (Catanzaro-Vibo-Crotone)
Sculco Flora Sacco Elisabetta Mirabello Michelangelo Galleli Domenico Murgi Gino Menniti Daniele De Nardo Tiziana Rizzo Mario
In aggiornamento…
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aforismidiunpazzo · 4 years
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Accadde Oggi: 23 Agosto 1927
Nonostante le proteste in tutti gli Stati Uniti d’America, vengono giustiziati gli anarchici italiani Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.
Continua su Aforismi di un pazzo.
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somtommedia-blog · 7 years
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12 Shocking Stories Of What Death Sentenced Convicts Wanted As Their Last Meal
12 Shocking Stories Of What Death Sentenced Convicts Wanted As Their Last Meal
Most of the death convicts have only wish of, to not die, which is not possible because of their terrible deeds. There is very less space in their brain for other wishes. Death convicts are given a chance to choose their last meal of life. Here are some last meal wishes of death convicts: For the last meal, Bartolomeo Vanzetti and Ferdinando Nicola Sacco did not have a long list of choices. They…
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paoloxl · 7 years
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Sono passati 90 anni, dall’esecuzione di nicola sacco e di bartolomeo vanzetti, (23 agosto 1927), giustiziati senza prove concrete come “sentenza esemplare” come esponenti del movimento anarchico americano, di origine italiana.  Una ingiusta condanna e una esecuzione che, solo dopo molti anni, il sistema giudiziario e la politica americana, ha riconosciuto essere stata uno dei grandi errori giudiziari commessi.  Enormi furono all’epoca le proteste e le manifestazioni a livello mondiale di sostegno “per Nick e Bart”, anche in Italia, non solo per la revisione del processo (da tanti-e ritenuto come non equo e pregiudizievole), ma per affermare la verità e la giustizia in quello che, con molta illusione, definiva gli Stati Uniti, il suo modello come “il paese della libertà e delle opportunità”.  Ogni Governo degli USA, fu artefice della repressione, (fin dal 1886 con i ”martiri di Chicago” con le condanne capitali e la repressione del movimento sindacale che chiedeva, tra l’altro, la riduzione dell’orario di lavoro a 8 ore giornaliere…), nel sangue e in modo violento, ogni tentativo, organizzato e non, di emancipazione delle classi lavoratrici e dei settori popolari, dal pesante sfruttamento del modello capitalistico americano (il capitalismo liberista e selvaggio, senza regole e senza limiti…), oltre che condurre una spietata campagna, finalizzata a eliminare il dissenso, combattere il “pericolo dei rossi” (Red Scare), intendendo ogni movimento di ispirazione socialista, comunista o anarchica, con l’ulteriore effetto del contrasto dei movimenti per i diritti civili dei neri afroamericani, degli immigrati di origine ispanica e dei nativi indiani americani…  STORIE DI ALTRI TEMPI? DA QUEL CHE SI LEGGE, SI VEDE E SI VERIFICA ATTUALMENTE, SEMBRA PROPRIO DI NO…  L’arresto di Nicola (in realtà il nome di battesimo reale era Ferdinando) Sacco e di Bartolomeo Vanzetti, attivisti anarchici di origini italiane (Sacco era pugliese, della provincia di Foggia, Vanzetti piemontese, della provincia di Cuneo), il 5 maggio 1920, servì anche come depistaggio dell’assassinio di Andrea Salsedo, militante anarchico e sindacalista, che “…precipitò il 3 maggio 1920, dalla finestra del Bureau of Investigation di New York”…  Anche questo episodio di Salsedo…per noi in Italia, NON RICORDA QUELLO CHE ACCADDE IL 15-16 DICEMBRE 1969, DALLA FINESTRA DELLA QUESTURA DI MILANO, CON GIUSEPPE “PINO” PINELLI, con la campagna di depistaggio della strage di Stato di Piazza Fontana (12 dicembre 1969, ancora impunita) e la feroce e spietata “caccia ai sovversivi”, con il timore dell’estensione del conflitto sociale e di classe, la saldatura tra le lotte del movimento operaio e sindacale e le lotte sociali e studentesche dell’epoca?  Lo stesso metodo del DEPISTAGGIO, che ritorna anche in altre storie, di più corto respiro…  Si potrebbe ben dire, con un proverbio popolare anche questo di respiro internazionale “TUTTO IL MONDO E’ PAESE (todo el mundo es pays)”.  Per non dimenticare, per mantenere il filo della memoria storica, per riflettere e trovare le energie e i rapporti di forza collettivi, per la trasformazione in meglio e per tutti-e dello stato di cose presenti, anche noi gatti-e neri-e dell’Usi, continuiamo a RICORDARE E A CONTINUARE, pur non essendo "anarchici", a LOTTARE PER LA LIBERTA’, LA GIUSTIZIA SOCIALE, LA LIBERAZIONE DALLO SFRUTTAMENTO DELLE PERSONE E DELLA NATURA….  23 agosto 2017 Segreteria nazionale collegiale Confederazione Usi Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912  Udine/Milano/Roma/Caserta Fonte
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alessandro54-plus · 7 years
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Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Sacco_e_Vanzetti
Ferdinando Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1891 – Charlestown, 23 agosto 1927) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno 1888 – Charlestown, 23 agosto 1927) sono stati due attivisti e anarchici italiani.
Bartolomeo Vanzetti e Nicola Sacco in manette
« Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta vengano per sempre cancellati dai…
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glianni70 · 7 years
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Accadde oggi - 23/08/1927 - La fine di Sacco e Vanzetti
Accadde oggi – 23/08/1927 – La fine di Sacco e Vanzetti
Accadde oggi – 23/08/1927 – La fine di Sacco e Vanzetti
Ferdinando Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1891 – Charlestown, 23 agosto 1927) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno 1888 – Charlestown, 23 agosto 1927) furono due anarchici italiani immigrati negli Stati Uniti.Vennero arrestati, processati e uccisi sulla sedia elettrica , il 23 agosto 1927 nel penitenziario di Charlestown,…
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