#saccoevanzetti
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E TUTTO IL RESTO.
Ci ritroveremo fra sette minuti, caro Nicola e rifaremo tutto da capo. Avevamo detto così, no? Tutto da capo, cristo santo, non vedo l’ora di tornare a Villafalletto, fra quei campi che profumano di olivi e vigneti e terra bagnata e zolle leggere. Roba che quando la tieni fra le mani non puoi fare meno di baciarla, ti viene voglia di amarla davvero, quella terra.
Quando me ne andai presi una manciata e la misi in tasca, è una roba strana da fare, lo so, ma volevo portarmi dietro un ricordo concreto mentre partivo per la maledetta America. Già, la maledetta America, uno se la immagina smisurata e felice e disposta ad amarti. Ci pensi e ti vedi in una casa da muri bianchi e il tetto rosso e spiovente, che deve essere proprio uno spettacolo quando viene Natale. E poi il giardino e la strada alla fine del prato, ma non quelle polverose di Cuneo, no, strade pulite e lisce e infinite. Uno se la immagina piena di possibilità, la maledetta America, una roba che di giorno fai un lavoro dignitoso e la sera te ne stai seduto nel portico a chiacchierare e a bere un vino strano e magari a fumarti una sigaretta e guardi dentro casa la luce oltre la finestra e pensi che forse te la sei meritata davvero quella felicità. Uno se la immagina come il posto ideale in cui mettere radici e incontrare una donna e costruirci insieme un figlio nuovo di zecca e sentire che quello è il migliore dei mondi possibile, è il mondo di quelli che vanno là e ci restano per sempre, perché quella è l’America, amico mio, la maledetta America.
Un giorno l’ho fatto, sono saltato su una nave e sono venuto qui, “La providence” si chiamava, il nome prometteva bene. Uno schifo di viaggio, onde che sembravano uscite dal culo dell’inferno, e noi giù in terza classe a vomitare l’anima, fra le valigie di cartone e i mocciosi con i calzoni corti e le gabbie con le galline e le donne a pregare e i mariti a tirare giù bestemmie come sassate. Che poi un paio di volte l’avevo visto, il mare, e non sembrava così insopportabile, ma qui era un’altra faccenda, qui si trattava del fottuto Atlantico, amico mio, e quello quando ci si mette sa essere davvero cattivo. Me l’aveva detto mio padre una volta: “Attento Trômlin che quell’oceano lì è un gran figlio di puttana”, mi disse così, una volta soltanto e quello fu l’unico tentativo che fece per trattenermi.
Era frenetica, era urlante, era grande, cristo santo se lo era, smisurata da non rendersi conto quanto avresti dovuto camminare per vederne la fine, era ruvida, era diffidente, era fredda. Era New York.
Avrebbero dovuto dircelo, prima di farci rischiare la pelle sul fottuto Atlantico, intendo, doveva venire qualcuno a spiegarci com’era davvero, la maledetta America. Dovevano dirci che se sbarchi da emigrante ti trattano da pezzente e ti smistano insieme alle gabbie delle galline e a tutto il resto. Ti parcheggiano lì e ti urlano contro e tu non capisci una parola e quelli urlano ancora di più e ti spintonando come a ricacciartela in gola la tua dignità. Dovevano dirci che no, non c’è niente da fare, se sbarchi da emigrante non c’è modo di uscire da quel sobborgo popolato da valigie di cartone e gabbie e galline. E pezzenti. Era questa, la maledetta America.
E ci ho provato, amico mio, a tirarmi fuori da quello schifo di sobborgo. Ho dormito per strada, cristo santo se l’ho fatto, con il treno della sopraelevata che mi sferragliava sulla testa e le macchine che neanche si fermavano e la gente che rispondeva e il freddo e il tram e la maledetta America. E tutto il resto.
Ci ho provato, ho servito ai tavoli della gente che sta bene, mi sono bruciato i polmoni nella cave e logorato le mani in quella fottuta fabbrica di cordami. Alla fine mi sono stancato di prendere spintoni, penso sia normale incazzarsi un po’ e ho scoperto di non essere l’unico e che potevamo fare qualcosa e poi ho incontrato te. E tutto il resto.
Ma questo posto non li sopporta i pezzenti che alzano la voce, qui devi stare al posto tuo, fare la tua parte e crepare senza disturbare nessuno. Avrebbero dovuto dircelo, amico mio, che qui vincono sempre loro, questi sono capaci di metterti in casa una rivoltella e convincere il mondo intero che sei un delinquente e che mesi prima hai ammazzato un tizio di una banca e devi pagarla cara. E tutto il resto.
Dovevano dircelo di non pensarci neanche alla dignità, che se provi a farti rispettare va a finire che qui qualcuno si indispettisce e si mette a starnazzare frasi cattive sugli stranieri, come se essere emigranti fosse una colpa. Dovevano dircelo che per sentirsi migliori un sistema l’avrebbero trovato e che saremmo finiti su questa fottuta sedia, a farci friggere come stronzi, per un crimine che neanche abbiamo capito bene quale sia. Il tizio della banca, hanno detto che siamo stati noi, mi pare di aver capito così, che poi neanche sappiamo dove sia quella diavolo di banca. Ma dice che questo non importa, siamo stati noi e dobbiamo pagarla cara e gli emigranti sono tutti delinquenti e l’America ha il diritto di dormire tranquilla e che questo è in assoluto il migliore dei mondi. La maledetta America.
Sono passati sette minuti caro Nicola e sto arrivando, hanno appena dato il segnale, sto tornando lì, fatti trovare pronto che dobbiamo fare tutto da capo. Con questa manciata di terra nella tasca che mi porto dietro da tutta la vita e il fottuto Atlantico e la maledetta America. E tutto il resto.
“Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla più bassa e disgraziata creatura della Terra, non augurerei a nessuna di queste creature ciò che ho dovuto soffrire per cose di cui non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui sono colpevole. Sto soffrendo perché sono un anarchico, e davvero io sono un anarchico, ho sofferto perché sono un italiano, e davvero io sono un italiano. Se voi poteste giustiziarmi due volte, e se potessi rinascere altre due volte, vivrei di nuovo per fare quello che ho fatto già”. (dal discorso di Bartolomeo Vanzetti prima di essere giustiziato sulla sedia elettrica a sette minuti di distanza da Nicola Sacco. Questo brano è per loro e per tutti quelli che sono calpestati).
Francesco Lollerini
23 Agosto 1927
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“Ho da dire che sono innocente. In tutta la mia vita non ho mai rubato, non ho mai ammazzato, non ho mai versato sangue umano, io. Ho combattuto per eliminare il delitto. Primo fra tutti: lo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo. E se c'è una ragione per la quale sono qui è questa, e nessun'altra.” (dal discorso pronunciato da Bartolomeo Vanzetti davanti alla giuria) (il 23 agosto 1927, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti venivano giustiziati sulla sedia elettrica dalla “giustizia�� degli Stati uniti d’America. Erano innocenti rispetto ai reati al loro attribuiti. La loro unica colpa: essere anarchici e lottare contro il sistema capitalista.) . . #saccoevanzetti #nicolaandbart https://www.instagram.com/p/CS53WCljg2C/?utm_medium=tumblr
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Reposted from @amnestyitalia Oggi, 23 agosto, ricorre l’anniversario della morte sulla sedia elettrica di due italiani innocenti: Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Sacco e Vanzetti emigrarono negli Usa nel 1908, dove vissero facendo i mestieri più disparati. Nell'aprile del 1920, in un clima permeato da pregiudizi e discriminazioni verso gli stranieri, furono arrestati con l'accusa di essere gli autori di una rapina dove morirono due persone. Successivamente vennero condannati senza prove alla pena di morte, punizione irreversibile che, come in questo caso, può essere inflitta a innocenti. A nulla valse, pochi anni dopo, la confessione di un criminale portoghese che li scagionava. Sacco e Vanzetti furono uccisi sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927. Vittime del pregiudizio e dell’intolleranza nei confronti degli italiani e degli anarchici pacifisti quali erano. Vittime della logica secondo cui, chi è diverso e non la pensa come noi, è un nemico da schiacciare. La loro riabilitazione arrivò solo nel 1977, a 50 anni da quell'ingiusta esecuzione. Di quel momento ricordiamo le parole scritte dal governatore del Massachusetts, parole attuali oggi più che mai: “Il processo e l’esecuzione di Sacco e Vanzetti devono ricordarci sempre che tutti i cittadini dovrebbero stare in guardia contro i propri pregiudizi e contro l’intolleranza verso le idee non ortodosse, con l’impegno di difendere sempre i diritti delle persone che consideriamo straniere, per il rispetto dell’uomo e della verità” . #23agosto #nicolaandbart #saccoevanzetti #herestoyou #NOpenadimorte https://www.instagram.com/p/CS7qPsiMbZR/?utm_medium=tumblr
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30-I Love Italy - Omaggio Al Maestro Ennio Morricone
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🟩🟦 Nel corso degli anni sono uscite moltissime raccolte dedicate al Maestro Ennio Morricone. Perché stasera vi parlo proprio di questa? Semplice, è uscita nel 1973, prima di "Nuovo Cinema Paradiso", "Mission" e "C'era una volta in America"! Come potete immaginare la selezione risulta quindi essere costellata di pezzi che celebriamo ancora oggi (ad esempio "Metti una sera a cena","Sacco e Vanzetti" e "Per un pugno di dollari") e di perle pronte per essere (ri)scoperte ("Città violenta","Cosa avete fatto a Solange?" e "La battaglia di Algeri", solo per citarne alcune). Artista: Ennio Morricone Album: Un film una musica - Le colonne sonore originali Genere: Colonna sonora / Jazz / Funk Anno: 1973 #enniomorricone #morricone #astratto #astrattismo #verde #blu #roma #orchestra #raccolta #culto #saccoevanzetti #joanbaez #gianmariavolontè #calibro35 #campioni #campionamento #cinema #film #stracult #sergioleone #arteitaliana #pittura #spazio70 #artemoderna #mercatino #arteastratta #simbolismo #espressionismo #premiooscar #quentintarantino (presso Fontana Di Trevi-Roma) https://www.instagram.com/p/CFkQz2tJXW0/?igshid=evj7dsquttjd
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#accaddeoggi: "La verità è che vediamo molto, Guardiamo poco, E diventiamo ciechi su tutto ciò che non ci aggrada." (Citaz. Nicola Sacco 1891-1927). Oggi ricorre l'anniversario dell'assassinio da parte degli USA dei due anarchici italiani giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 alle ore 00.17, morirono protestandosi innocenti del delitto imputato loro. Ma è anche l'anniversario della loro assoluzione avvenuta il 23 agosto 1977 da parte del governatore del Massachusetts. Ps: #graphicbyme 🏫 #saccoevanzetti #23agosto #23agosto1927 #23agosto1977 #anarchia #storiadiitaliani #storiaamericana #instastoria #nicolasacco #bartolomeovanzetti #ionondimentico #citazionedelgiorno (presso Bologna, Italy) https://www.instagram.com/p/CEPi3Aiqxuu/?igshid=1v0yc9wwsx43d
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#SaccoeVanzetti 92 años https://www.instagram.com/p/B1gz5wZpaRF/?igshid=3dw4lnlit7lm
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Record 1375. #SaccoeVanzetti #EnnioMorricone #Soundtrack Beautiful soundtrack by genius composer and soundtrack music extraordinaire Ennio Morricone. #vinyl #records #nowspinning #vinyljunkie #recordcollection #vinyligclub
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Il nuovo volume della Rivista dell'Istituto Storico della Provincia di #Cuneo dedicato a Sacco e Vanzetti, a 90 anni dalla morte ingiusta dei due anarchici italiani una raccolta di contributi e testimonianze dirette su una vicenda che ha segnato la storia italiana e internazionale. #nick&bart #saccoevanzetti #bookstagram #instabook #libro #memoria #Libreria #Cuneo #libreriadellacciuga (presso Libreria dell'Acciuga)
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Oggi novant'anni fa #saccoevanzetti #doodleoftheday #sketch #pencil
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Due “bastardi anarchici”, li chiamò in aula il giudice americano. Due “wops”,senza documenti. #SaccoeVanzetti condannati senza prove e uccisi. Risulteranno in seguito innocenti.
Quando i migranti eravamo noi.
#23Agosto 1927.
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Posted @withregram • @archivio.anarchico Il 7 agosto 1927 a Parigi si svolse una grande manifestazione per salvare dall’esecuzione #SaccoeVanzetti. Altre manifestazioni ci saranno in tutto il mondo, soprattutto negli USA. https://www.instagram.com/p/CSRE8kLr8S9/?utm_medium=tumblr
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Il 23 agosto 1927 Sacco e Vanzetti, due italiani emigrati negli Stati Uniti, vennero ingiustamente giustiziati. In questo monologo del film a loro dedicato, Gian Maria Volonté urla tutta la sua rabbia e frustrazione per essere stato condannato a morte da innocente. "Sto soffrendo e pagando perché sono anarchico e perché sono italiano!" Report from @ilcinemadelcarbone #saccoevanzetti #gianmariavolontè #cult https://www.instagram.com/p/B1gtQ_cjKro/?igshid=lyoz0ovzlrq0
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“ #Possono #bruciare 🔥 i #nostri #corpi, non possono #distruggere le #nostre #idee. #Esse #rimangono per i #giovani del #futuro 🔮 ” #Ferdinando #Nicola #Sacco e #Bartolomeo #Vanzetti #Repost #23Agosto 2018 @laRepubblica .it ・・・ #23agosto 1927 - I due anarchici e attivisti Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti vengono giustiziati negli Usa #AccaddeOggi #saccoevanzetti 🔄 Seguici su @larepubblica: il mondo in diretta anche su Instagram
#possono#bruciare#nostri#corpi#distruggere#nostre#idee#esse#rimangono#giovani#futuro#ferdinando#nicola#sacco#bartolomeo#vanzetti#repost#23agosto#accaddeoggi#saccoevanzetti
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#saccoevanzetti #1971 #giulianomontaldo #gianmariavolontè #drama #quote #movie DP #silvanoippoliti (à Charlestown, Massachusetts)
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