#fascino di donna
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Il fascino che una persona esercita
su un'altra non sta in ciò che mostra
della sua personalità nell'istante
preciso dell'incontro, ma nella sintesi
del suo intero essere, che rilascia
questa droga potente che cattura
l'immaginazione e genera il legame.
-Anaïs Nin
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“A Woman” by Фросина Тасевска: una poesia che celebra la bellezza e il mistero femminile
Un viaggio poetico tra immagini evocative e simbolismo
Un viaggio poetico tra immagini evocative e simbolismo “A Woman” è una poesia carica di immagini suggestive e potenti metafore, che esplora la natura affascinante, complessa e talvolta inafferrabile della donna. La poesia dipinge la figura femminile come un’entità luminosa, misteriosa, capace di ispirare bellezza e dolcezza nel mondo. Attraverso una serie di immagini simboliche, l’autore esprime…
#A Woman#accordo melodico#bellezza dell’anima#bellezza femminile#bellezza naturale#canto del usignolo#divinità femminile#donna come divinità#Donne e poesia#doppia natura#esaltazione della donna#evocazione poetica.#fascino della donna#femminilità#Forza Femminile#giardino di giacinti#giardino fiorito#immagini poetiche#Introspezione poetica#Ispirazione poetica#lirica poetica#Metafore Potenti#mistero della donna#natura e universo#perfezione imperfetta#Poesia#poesia contemporanea#poesia d’amore#poesia e metafore#poetica moderna
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(Foto: Stefania Ferrario)
Continui a essere il sogno erotico per eccellenza. Mio e di molti altri uomini.
(Foto: Stefania Ferrario)
Meravigliosa femmina. Portabandiera del fascino burroso e inesorabile delle donne curvy.
(Foto: Stefania Ferrario)
Non so se esista al mondo chi saprebbe dire di no all'offerta di passare una notte con te. Uomo o donna.
Aliantis
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Lei t’ha preso e ti rivolta come un calzino
Era iniziata quasi per sfida, con gli amici al bar! Blaaaah… niente di più banale, cheap! Lei, professoressa, passava sempre davanti a voi ogni giorno all’una e mezza, uscendo da scuola. Tu avevi chiuso la bottega poco distante all’una e al solito prendevi l’aperitivo con quei tre merluzzi dei tuoi colleghi commercianti vicini di negozio seduti al tavolino. Paletta per le votazioni virtuali in testa, facevate la Tac a tutte. Lei è una signora di evidente ma discreto fascino; molto raffinata. Con indosso sempre toilette e accessori di indubbio buon gusto, lasciava dietro di sé una scia di profumo che sapeva di seduzione, di buono. Ti lasciava dentro una fortissima voglia di possedere quell’animale splendido. Erotismo e fascino del proibito. “Tsè: io quella ci metto non più di una settimana a farmela…” Stendiamo un pietoso velo sulla scommessa che ne seguì. Iniziasti a cercare di agganciarla, con delle scuse stupide e accompagnandola alla fermata del bus alla fine delle lezioni.
Lei, muta e camminando di fretta, ti guardava ma ti gelava con gli occhi. Senza una parola infatti ti faceva capire: “ma che vuoi, pivello? Non vedi che stai cercando di abbordare una donna sposata e che comunque di certo non è alla tua portata? Smamma immediatamente, che ho una casa e una famiglia da mandare avanti…” Poi, come tutte le cose che capitano perché l’universo congiura e dispone per farle accadere, contro tutte le possibilità, quando avevi perso ogni speranza, a lei questo tuo interesse continuo, assiduo e insistente è iniziato a sembrare un bel gioco, un trastullo quotidiano in fondo semplice e che gratificava la sua femminilità, repressa a lungo e opacizzata dagli anni, dalla routine quotidiana. Alla fine che c’è di male? Le sembrava qualcosa cui poter pur dedicare due-minuti-due, prima di andare a casa. E camminando insieme verso la fermata, ti sei accorto che ogni giorno rallentava un po’ di più e poi ha perfino iniziato a risponderti.
Addirittura sorridendoti! Divertita… Dopo un po’ di giorni si ravviava i capelli, inclinava la testa, si fermava e ti guardava fisso negli occhi. Ti soppesava. Varrà la pena, questo bel fusto maturo? Infine, mentre sorrideva schiva, ha iniziato a mostrarti l’interno di entrambi i polsi. Un gesto molto intimo, per una donna. Lei stava cominciando a mandare tutti i segnali espliciti di apertura e resa, di fronte all’uomo che iniziava a interessarle sessualmente. Da cosa nasce cosa e quindi sei riuscito a vincere una a una tutte le sue resistenze, le diffidenze. A far cadere tutte le sue possibili barriere morali e portartela in una camera d’albergo. Hai così scoperto un vulcano di sensualità, una femmina pura e molto evoluta. Sessualmente insaziabile, espertissima nei giochi più disinibiti. Ti ha obbligato a dominarla, indossava il collare! Dolcissima. Si metteva di schiena e ti chiedeva di riempirla col tuo seme o la tua saliva. “Volevi la donna matura ed esperta, bello, no? Eccotela, adesso. Lavora duro. Guadagnati il tuo piacere.”
Inutile dire che hai perso la scommessa e con gli amici di lei non parli più. Loro hanno capito. Scommessa persa, perché per conquistarla ti ci è voluto ben più di un mese. Ed è stata una cosa difficile, laboriosa e totalizzante: la chiamano innamorarsi. A qualsiasi età. Gli amici sono spariti dal sottofondo della scena. Immediatamente. T’ha tenuto sulla corda. Solo dopo una ventina di giorni infatti t’ha dato il numero del suo cellulare. E così hai potuto instaurare un dialogo: segretissimo ma sincero, fatto di frasi gentili e spesso anche molto osè. Che a lei poi piacciono molto: ogni donna ufficialmente trova sgradevole ricevere frasi esplicite. Ma in realtà, se formulate con il suo consenso, col dovuto garbo e con rispetto, anche le frasi di passione maschile più ardite fanno decisamente breccia, nei sensi e nella psiche di una donna assetata d’amore. Prova. Si aprirà presto al tuo desiderio, vedrai. Inevitabile.
E allora oggi eccoti qui: ben cotto, come un hamburger di sabato sera al pub. Non sai proprio benissimo come “cavalcare la tigre” che hai liberato dalla gabbia. Scherza con te. Ti scrive che sei il suo giocattolo preferito, il suo tesoro di maschio segreto e adoratissimo. Hai dieci anni più di suo figlio maggiore, ma tra voi due è lei quella che sembra una ragazzina: una creatura capricciosa, innamorata e bellissima. Le brillano gli occhi, quando guardandoti si copre per tre secondi il volto e il sorriso con i capelli. Ha classe da vendere: è molto intelligente, sa come gestire questo vostro intreccio d’anime senza che la sua famiglia o chiunque attorno a voi ne abbia a soffrire. Pegno d’amore segreto, ha voluto che tu assistessi senza reagire in alcun modo a un suo ultimo rapporto con l’amante storico. L’uomo di cui tu ignoravi l’esistenza e che avrebbe congedato di lì a poco, per dedicarsi solo a te.
Lui piangeva, mentre la scopava continuando a desiderarla da morire. Invece tu, nascosto tra i cespugli, la guardavi godere in macchina. Bellissima: un capolavoro di sensualità e calore femminile. Ti guardava negli occhi, sotto i colpi di quell’uomo, un vecchio ma valido stallone: suo cognato vedovo da anni, il fratello di suo marito. L'uomo che comunque avrebbe abbandonato al suo destino di lì a poco. Lui ha dovuto farsene una ragione e passarti il testimone. Era distrutto dal dolore, ma la sua bellissima fica comanda. Ti spompa. Ti consuma letteralmente. È molto esigente e devi tornare subito rigido, dopo esserle venuto dentro. Ti lavora a lungo e infine ti beve con sete e arsura di gola. Lei ama da pazzi farti sborrare nella sua bocca e giocare con il tuo seme, prima di ingoiarlo. Poi ti sorride e ti bacia, giocando di lingua in modo sapiente. E tu non puoi fare altro che irrigidirti nuovamente. Lo fa apposta.
A volte sei addirittura spaventato: ti sembra di avere a che fare con una troia da bordello, di quelle di una volta. L’avresti mai immaginato, quando inarrivabile e altera vi passava accanto al tavolino del bar? Arriva a casa tua, ti fa spogliare nudo e t'accarezza il petto pieno di peli, arrivando piano al tuo inguine. Ti mordicchia i capezzoli. Sei esasperato dalla voglia. La tua mascolinità è tesa: vorresti possederla subito, ma lei invece ti fa cenno di aspettare e sederti sul divano. Si toglie la gonna e siede comoda su una poltroncina. Si tocca la passera con trasporto e grande passione autoerotica. Fa l’amore con sé stessa. È indubbiamente uno spettacolo per cui ringraziare Dio. Ti fa eccitare, ti intima di non avvicinarti, se non quando te lo permetterà. Addirittura, alcune volte dandosi piacere davanti a te lei è venuta, rapidamente s’è rivestita e poi, senza neanche farsi sfiorare dalle tue mani o dalle tue labbra, ha preso e se n'è andata, voltandosi solo un attimo per sorriderti. Sadica.
Allora tu non hai potuto far altro che respirare la sua scia di profumo lasciata nella stanza. Sei pazzo del suo corpo caldo e ancora splendido di mamma e sei stupito da quante cose ti insegna: ogni giorno una tecnica nuova, una nuova modalità di eccitazione e trattenimento del pene nei suoi adorati anfratti. Ti ha fatto prendere confidenza con le tecniche di stimolazione anale del maschio. Stai seguendo un vero e proprio corso di laurea in amore e sessuologia pratica! Gioca a fare la preda, cerca di protrarre il rapporto sessuale il più a lungo possibile. Di posticipare il tuo orgasmo. Le piacciono tutti gli elementi della dominazione e ti insegna come far godere una donna, come liberarla progressivamente da ogni inibizione. La sua pelle t’ha stregato. Sei divorziato, sei stato sposato, ma una donna così preziosa e che trasudi eros da ogni poro non l’avevi mai conosciuta, prima.
Piccoli passi d’amore: ogni giorno diventi sempre più esperto, dedito a lei e innamorato. La situazione inizia a farsi pericolosa per entrambi: sei diventato addirittura… geloso! Le hai chiesto infatti di non far più l’amore con suo marito. Ora lei sta pensando a come instradare e canalizzare propriamente le tue pulsioni, senza ferire il tuo amor proprio e il tuo morboso attaccamento. Però mantenendo comunque viva e tranquilla questa coinvolgente relazione segreta. Senza che il suo coniuge debba restare umiliato. Lui infatti, ignaro di tutto, la scopa contento e felice ogni volta che lei vuole. Perché lei di sesso ne vuole tanto. E spesso. Volevi un’avventuretta e invece ti ritrovi… nell’occhio del tornado! “Bisogna stare attenti a formulare dei desideri: c’è il concreto rischio che si avverino.” E poi, visto che non si può evitarla, comunque bisogna imparare a danzare sotto la pioggia. Con naturale leggerezza.
RDA
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Elogio della donna di classe
di Francesco Lamendola
La donna di classe…
È una Signora con la "s" maiuscola; una donna che, qualunque cosa faccia (o non faccia) e dica (o non dica), rimane sempre al di sopra di se stessa.
Non si dà mai interamente: nel senso che non si svende, non si regala alle mode più facili, ma conserva sempre una parte di mistero, ossia di fascino.
Sì, perché il mistero è affascinante: è il non detto, il suggerito, l’implicito; è il riserbo, la discrezione, il pudore; è l’intimità che non si mette mai in piazza, che rimane fedele a un proprio codice di onore e di riservatezza.
È la femminilità che mantiene il rispetto di sé, che si veste di sobrietà e di senso della misura, perché consapevole che lo strafare non è mai veramente femminile e che l’esibire, l’ostentare, il gridare e il dimenarsi, si addicono alle donne da poco.
Donne di classe si nasce e non si diventa; e lo si è a qualunque classe sociale si appartenga. Una donna del popolo, a determinate condizioni, può avere più classe di una gran dama o di una ricca borghese. Non è questione di soldi e nemmeno di lignaggio. O si è signori nell’anima, o non lo si è; e questo vale per le donne, così come per gli uomini.
La donna di classe non teme le rughe e accetta di invecchiare. Sa di valere, anche se la modestia fa parte del suo abito mentale; perciò non tenta disperatamente di inseguire i perduti vent’anni, ma asseconda con grazia e intelligenza le diverse stagioni della vita, conscia del fatto che il fascino è qualcosa di molto più sottile e di molto più prezioso della bellezza che proviene dalla sola giovinezza.
Non si può essere giovani per sempre e non si deve cadere nel ridicolo di atteggiarsi a ventenni, quando si hanno sessant’anni; ma si può essere sempre raffinate, affascinanti, intriganti, purché si abbia classe.
Quando si ha classe, l’età diventa un elemento secondario o, addirittura, un ulteriore fattore di fascino; perfino le rughe, portate con dignità e naturalezza, possono accrescere il fascino, non diminuirlo.
La donna di classe sa che uno spacco vale più di cento minigonne e sa che uno sguardo può lasciare il segno più di cento perle sull’ombelico, esibito coi pantaloni a vita bassa; sa che alludere è più raffinato che strillare, come sa che sussurrare è molto più sensuale che dire.
La donna di classe si muove con garbo, parla di cose interessanti, e nello sguardo le brilla una luce particolare: perché ama la vita, ma la ama con sensibilità e intelligenza, non con avidità e prepotenza…
- Francesco Lamendola
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Essere una donna risolta è una totale liberazione... Ti permette di toglierti da posizioni scomode facilmente... Come togliere un paio di scarpe con i tacchi... Con la stessa facilità... Puoi ignorare quello che non è alla tua altezza e sentirti libera in ogni tua scelta... Non ci sono più costrizioni ne dipendenze a cui soccombi... Dentro te regna la più totale anarchia dei sentimenti... Ed ogni tua scelta è libera... Essere una donna risolta... È però anche una totale condanna... Ti costringe a lasciare quei tacchi tanto scomodi a casa e indossare delle scarpe più comode... Dell'apparire non te ne frega più niente... E così, anche chi si pavoneggia tanto, per te, perde tutto il suo ostentato fascino... Ti accorgi che quella troppo in alto sei tu... E che i più non ti raggiungeranno mai... Ogni omuncolo ai tuoi occhi riprende la sua vera forma... Chi da merda... Chi da coglione... E ti rendi conto che ti aspetterà tanta solitudine... Perché sai già che tra un milione... Forse ne troverai uno speciale... Che come un diamante, sa brillare senza tanto strafare...
~ Virginia ~
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Lei è una donna felina
che sa muoversi con grazia
tra le luci e le ombre della vita
Lei ha un corpo unico
che esprime la sua essenza
di bellezza, forza e passione
Lei non ha bisogno di parole
per comunicare il suo fascino
basta il suo sguardo profondo
Lei è una donna unica
che non si lascia domare
ma sa amare con tutto il cuore
Versi che mi sono stati dedicati...era doveroso pubblicarli😙
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Lei non era una donna qualunque, una con un bel paio di gambe, un bel seno, un bel sedere o un viso particolare, non so dire neppure se fosse realmente bella esteticamente.
Aveva le rughe dei suoi anni, dei suoi vissuti, un carattere spigoloso, era complessa, quasi schiva, contorta ... eppure era così bella nel suo fare, nel suo amare, nel suo infinito essere. In ogni cosa che faceva trovavi celato tutto il suo fascino, aveva addosso il profumo selvaggio di libertà, di sogni, di concretezza, di passione. No, decisamente lei non era una donna qualunque, aveva il cuore esteso verso l'infinito, infinito come lo è il mare, come lo è l'universo e profonda come l'oceano.
Silvana Stremiz
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Avete presente una Donna affascinante?
Non bella, il fascino è altro!
Una donna che ha colore, odore e gusto indimenticabili.
Una Donna insostituibile.
La dovete guardare attentamente perché il fascino non è discinto ed è colmo di sfaccettature.
La dovete annusare profondamente perché il fascino non è una banale scia di profumo.
La dovete gustare piano e molto lentamente, perché il fascino non è un gusto banale o scontato bisogna apprezzarne e riconoscerne i retrogusti celati e non per tutti.
Una Donna affascinante non ambisce a rimanere addosso ad un maschio, una Donna così rimane dentro ad un Uomo.
Sempre.
Anonimo
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Buon Orologio o Orologio di Marca? Ecco Cosa Considerare Prima dell'Acquisto. Differenze tra un buon orologio e un orologio di marca, e perché un’alternativa di alta qualità potrebbe essere la scelta giusta
Quando si parla di orologi, una domanda comune è: qual è la differenza tra un buon orologio e un orologio di marca?
Quando si parla di orologi, una domanda comune è: qual è la differenza tra un buon orologio e un orologio di marca? Vale davvero la pena investire in un marchio prestigioso o è possibile trovare un’alternativa di alta qualità che offra le stesse prestazioni e affidabilità senza un logo rinomato? Ecco una guida completa per comprendere cosa distingue un buon orologio da un orologio di marca e come…
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Inconsapevolmente, anche nella vita di tutti i giorni, senza toelette o trucchi particolari, emani il fascino genuino di una donna pulita, lineare, semplice. La tua bellezza sta soprattutto in questo. Nella totale assenza di complicazioni e sovrastrutture mentali.
Aliantis
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Sottomessa
Ti proteggo da chiunque osasse toccarti. Sono geloso della tua bellezza e dell'enorme ed evidente fascino che eserciti sugli uomini. Ti do ordini e indicazioni precise su come vestirti, come comportarti e che devi eseguire alla lettera. Seleziono per te le persone che puoi vedere. Pochissime, per la verità.
Ti faccio indossare il collare: a volte anche in pubblico. Perché tutti sappiano che sei la mia schiava. Mia, solo mia. Perché nella tua mente devi sentirti pervasa da una continua sensazione di devozione, mio possesso, tua obbedienza e timore; ma devi sapere che sei da me protetta e amata alla follia. E che sarà sempre così.
Ti osservo di continuo, ti contemplo: sei bellissima. Sei il mio unico hobby e la mia sola fissazione. Adoro gli oggetti che tocchi, annuso il cuscino su cui dormi e sono geloso delle lenzuola che ti avvolgono la notte. Però poi ti ricopro di regali e pregiata, costosissima biancheria intima. Lo faccio per te, ma soprattutto per me, per il mio assoluto, privato piacere.
Devi essere sempre lavata, truccata, profumata, pulita, vestita in modo sensuale per me e soprattutto sai di dover essere sempre a disposizione per quando ti voglio. Perché tu non mi basti mai. Adoro il tuo seno, il tuo culo e la tua fica. Di notte sogno i lavori della tua stupenda bocca e godo moltissimo per come sai usarla sul mio corpo tutto.
Il timore iniziale che ti pervade il corpo e tende il tuo viso quando ti avvicino, lascia immediatamente il posto a un largo sorriso non appena senti il mio uccello che cerca il tuo culo o la tua fica per infilarvisi. Gemi. Lo desideri. Nella tua mente non c’è spazio per altro. E nella mia non c'è desiderio per altra donna che non sia tu.
Godi delle mie forti spinte dentro di te. E ti bacio, ti lecco ovunque. Tu, cara, sei il pasto e la pace della mia anima. Mi devi obbedienza cieca e fiducia totale. Perché io ti adoro: come posso fartelo capire altrimenti, se non facendoti raggiungere le più alte vette del piacere, seppur misto a dolore e umiliazione?
RDA
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È una sorta di fluorescenza in una donna. Se ha fascino, non ha bisogno di nient'altro; se non ce l'ha, tutto il resto non serve a molto.
J. M. Barrie
Buongiorno!
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Cos'è il fascino in una donna se non la capacità innata e naturale di entrarti sottopelle, invadere i tuoi pensieri contro ogni logica, affinché tu non possa dimenticarla mai... 🤍 💜
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L’imprevedibilità dell’ignoto ci mette tutti a rischio. [Parte I]
Durante la notte appena trascorsa ho sognato una collega. Una donna con cui ho lavorato, per circa due anni, fianco a fianco. Ora siamo in due settori diversi, ma in quel periodo eravamo letteralmente a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altra. Per otto ore al giorno, tutti i giorni (perché non c’era stato ancora il “coviddi” e quindi l’inizio del lavoro da casa in Italia). Ha dieci anni in più di me, tuttavia mentirei se scrivessi che non esercitò su di me un certo fascino. E lo sappiamo, ragazze: certe sensazioni non spariscono mai completamente, del tutto. Ora non ci vediamo quasi mai, praticamente. Se capita, capita veramente di sfuggita. Ogni tanto ci scriviamo nella chat di lavoro per questioni squisitamente professionali, ma finisce lì. A volte basta però incrociare la sua presenza anche solo per qualche istante, e qualcosa riaffiora. Non ero innamorato di lei, ma da parte mia c’era sicuramente una “cotta” importante. Andavamo d’accordo, si scherzava, si rideva. Una volta mi diede addirittura una sculacciata, ma non reagii come avrei voluto. Perché comunque sia parliamo di una donna impegnata, peraltro con un altro collega che è una bravissima persona. Quindi, è ovvio che avrei voluto quantomeno ricambiare quel piccolo gesto in qualche modo, ma ho scelto la via più giusta, più lucida, più matura. Non tutti lo avrebbero fatto, e lo so benissimo. Ma io non sono “tutti”. Io non disgrego le famiglie, e non lascio che tutto vada a gambe per l’aria solo per un capriccio di natura erotica o sessuale. Questa donna mi attira, all’epoca mi attizzava proprio, ma sono abbastanza intelligente da capire che non avrei mai potuto intraprendere con lei una tradizionale relazione sentimentale. Penso a come sia facile vivere una contaminazione di emozioni contrastanti, seppur importanti nella loro portata. Una volta la stavo salutando, perché di lì a poco si sarebbe assentata per qualche giorno dal lavoro. Ci abbracciammo, e ricordo ancora quanto ce l’avessi duro. E quanto fosse forte il mio imbarazzo, perché non volevo che se ne accorgesse. Tant’è che scelsi di ritrarmi subito. E in un’altra occasione, c’incrociammo nel corridoio che porta ai bagni dell’ufficio. Lei improvvisamente mi abbracciò forte. Era un periodo difficile per lei, e io ne “approfittai” prendendomi tutto quell’abbraccio. Come voglio ampliare questo discorso? Mi soffermo pensando a tutte le situazioni, nella nostra quotidianità, che ci toccano intimamente. Quei piccoli gesti, quegli istanti fugaci, in cui è come se ci staccassimo dalla nostra dimensione terrena e andassimo altrove. Più che chiedermi se si possa davvero essere fedeli (e immagino di sì), mi domando più che altro quanto sia facile abbandonarsi a qualcos’altro. Cos’avrà provato lei? “Ti vedeva solo come un collega, al massimo come un amico”, mi rispondereste voi. E sono d’accordo, anche io credo che fosse così. Ma quello a cui la mia mente realmente pensa è all’imprevedibilità, all’ignoto, alla gamma infinita di situazioni che si possono presentare in ogni singolo istante della nostra vita.
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Lei non era una donna qualunque,
una con un bel paio di gambe,
un bel seno, un bel sedere o un viso particolare, non so dire neppure se fosse realmente bella esteticamente.
Aveva le rughe dei suoi anni, dei suoi vissuti, un carattere spigoloso, era complessa, quasi schiva, contorta…
eppure era così bella nel suo fare,
nel suo amare, nel suo infinito essere.
In ogni cosa che faceva
trovavi celato tutto il suo fascino
aveva addosso il profumo selvaggio di libertà, di sogni, di concretezza, di passione.
Non era perfetta, anzi era lunatica,
a tratti antipatica eppure, in ogni
suo difetto, in ogni eccesso vi era l’essenza del suo essere “perfetta” perché “bastardamente sincera".
No, decisamente lei non era una donna qualunque, aveva il cuore esteso verso l’infinito, infinito come lo è il mare, come lo è l’universo e profonda come l’oceano.
Aveva si, tutte le rughe dei suoi anni, quel carattere testardo quasi irremovibile, non aveva peli sulla lingua,spesso abbattuta ma mai sconfitta. Bastava a sé, faceva in modo di bastarsi.
Di lacrime la vita gliene aveva “donate” tante, ma è andata avanti trovando il modo di asciugarsele da sola.
Lei si, era una donna, complicata… un groviglio di donna.
Definirla Bella? Si, bellissima, complessa e misteriosa
andava spogliata da dentro,
presa e trascinata senza fare troppe domande, perché troppe domande non avrebbero trovato risposta nelle parole.
Lei aveva testa,
cuore e anima
e non era un bel paio
di gambe, un bel seno.
Lei, per quanto fosse
“un niente di particolare”
era straordinaria con chi le entrava nel cuore e metteva
il cuore, la forza e la passione in ogni cosa che faceva.
Silvana Stremiz
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