#fare attenzione
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mostro-rotto · 1 year ago
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State molto attenti quando qualcuno usa ciò che sa su di voi per cercare di portare via ciò che c'è di buono in voi.
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ragazzoarcano · 5 months ago
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“Il tuo peggior nemico non può farti del male tanto quanto i tuoi stessi pensieri.”
— Buddha
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angelap3 · 3 months ago
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“Non chiamateci guerrieri, non abusate della magniloquenza del ‘sta lottando come un leone’, non gonfiate il petto con il ‘non arrendersi mai’, rivolto a chi si aggrappa con tutte le sue forze alla speranza che il cancro non prenda il sopravvento.
Così, bellicosi come apparite, non ci fate del bene, non ci incoraggiate, anzi, aggiungete angoscia ad angoscia.
Morire sarebbe una resa?
Soccombere significa non aver guerreggiato bene?
Dove si sbaglia?
Che tattica avremmo dovuto usare? Forse al dolore bisogna aggiungere l’umiliazione di una battaglia campale condotta male?
Sappiate che soffrire per scacciare l’ospite indesiderato, come lo chiamava con una sensibilità che ancora mi commuove Gianluca Vialli, non è come ne “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman dove Max von Sydow gioca a scacchi con la morte.
E, se sbagli la mossa del cavallo, allora meriti la sconfitta definitiva?
Il cancro ha fatto scacco matto.
La ‘guerra’ contro il cancro è, piuttosto, una sequenza di notti insonni, di paura quando entri nel tubo della risonanza magnetica o della tac, del terrore di guardare negli occhi chi ti ha appena fatto un esame, di gioia se quegli occhi esprimono soddisfazione.
Un altro ostacolo superato, tra un po’ ne arriverà un altro.
Una ‘guerra’ fatta di attese, sofferenze - sono i farmaci - debolezza, dove sai che la tua volontà è importante, ma non è l’arma determinante, e che invece degli squilli di tromba di chi ti esorta a fare il gladiatore, chi si sta impegnando allo spasimo per uscirne vivo avrebbe bisogno di affetto, di vicinanza, di attenzione, di ascolto, di non essere lasciato solo, di vita, e ha bisogno di oncologi che sono sempre più bravi, della scienza che continua a mettere appunto cure sempre più efficaci e plurali.
La ‘guerra’ la fa la ricerca condotta da eroi e spesso trascurata da chi ha le redini dell’autorità pubblica.
Lo dico per fatto personale.
Scusate l’impudicizia, ma non ne potevo più.”
Geppi Cucciari
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comefiorineldeserto · 1 year ago
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È un altro livello di attenzione quando qualcuno si ricorda che dovevi fare una cosa importante e ti chiede com’è andata, se ce l’hai fatta, se è andato tutto bene.
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canesenzafissadimora · 2 months ago
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L'altro giorno, ero al supermercato a fare la spesa intorno alle 18:30 quando un uomo anziano è entrato nel corridoio della pasta e mi ha messo una mano sulla spalla. Ho sobbalzato. La mia prima reazione è stata quella di arrabbiarmi e chiedergli di non toccarmi. Poi ho notato qualcosa. L'uomo stava piangendo. Sembrava sconvolto e confuso.
Improvvisamente mi ha chiesto: "Sai dov’è mia moglie? La sto cercando." Gli ho risposto che non lo sapevo e gli ho suggerito di chiedere aiuto al banco informazioni per trovarla. Pensavo che l'avesse persa tra le corsie. A chi non è mai capitato? Ma mi sbagliavo.
Ha continuato a chiedere: "Dov'è mia moglie? Era proprio qui." Le lacrime gli riempivano gli occhi. Gli ho detto di nuovo che non ne ero sicura e gli ho proposto di accompagnarlo al banco del servizio clienti, dove avrebbero potuto fare un annuncio tramite gli altoparlanti. Ha accettato.
Lì, la donna al banco ha chiesto un nome. Lui mi ha guardato, come se fossi io ad avere la risposta. La donna ha alzato gli occhi al cielo e si è rivolta a me: "Signorina, ha IL NOME?" Le ho spiegato che non conoscevo quell'uomo e che non avevo più informazioni di lei. "È uno scherzo?" ha chiesto. A quel punto mi sono resa conto che quell'uomo non era semplicemente confuso, ma affetto da Alzheimer. Avendo avuto un nonno con questa condizione, lo riconoscevo fin troppo bene.
L'ho portato all'area ristoro e ci siamo seduti. Ora tremava e piangeva piano. "Dov'è il mio amore?" Gli ho preso le mani e gli ho chiesto se avesse un cellulare. Mi si spezzava il cuore per lui. Mi ha detto che non ne era sicuro, così gli ho chiesto se potevo cercare nelle sue tasche. Ha acconsentito. Con attenzione, ho trovato un piccolo cellulare a conchiglia. Ho cercato tra i contatti e ne ho trovato uno chiamato "Figlia Krissy". L'ho chiamata subito. Ha risposto in pochi secondi.
"Pronto?" ha detto, con la voce già preoccupata. Le ho spiegato che ero con un uomo anziano che presumibilmente era suo padre. Che eravamo al supermercato di Lane Street e che lui era molto sconvolto e turbato.
"Sto arrivando," ha detto. "Puoi assicurarti che non si allontani?" Ha continuato: "Grazie, grazie mille. Sto venendo."
Per circa 20 minuti, sono rimasta seduta con uno sconosciuto in lacrime. Gli ho tenuto le mani. Gli ho asciugato le lacrime. Quando ha tremato, gli ho messo la mia giacca in grembo. Gli ho dato le risposte di cui aveva bisogno in quel momento. L'ho tenuto lontano dal vagare. Perché era il minimo che potessi fare.
Improvvisamente, è entrata una giovane donna alta, che sembrava avere circa 28 o 29 anni. Lunghi capelli neri e occhi verdi. Ci siamo scambiati uno sguardo e lei si è precipitata verso di noi. "Grazie. GRAZIE," ha detto. "Dovevo assentarmi solo per un'ora, e questo succede. Sapevo che non avrei dovuto lasciarlo. Mi dispiace tanto." Mi ha spiegato che a volte lui si allontana per cercare sua moglie. L'ha persa 13 anni fa, ma non smette mai di cercarla.
Ha aiutato suo padre ad alzarsi dalla sedia e mi ha ringraziato ancora una volta. Mentre uscivano, l'ho sentito dire di nuovo: "Dov'è mia moglie?" Mi si è stretto il cuore, ma ero così felice di vederlo con la sua famiglia di nuovo.
Condivido questa storia non solo perché quest'uomo mi ha toccato il cuore, ma per dire questo: La maggior parte del mondo sono estranei per te. Lo so. Ma non dimenticare mai che condividiamo tutti questo mondo e, in esso, possiamo condividere gentilezza. È l'unica cosa che può farci andare avanti. Se vedi qualcosa, fai qualcosa. Non sai mai quanto grande può essere il tuo impatto sulla vita di qualcun altro.
Non mi importa che il carrello della spesa che avevo lasciato nel corridoio della pasta durante il trambusto sia stato svuotato e messo a posto. Non mi importa di aver cenato un po' più tardi quella sera. Di essere tornata a casa e di aver pianto in cucina per questo dolce, povero uomo. La gentilezza non costa nulla.
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vadaviaaiciap · 1 month ago
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Da quanto è emerso fino ad ora:
1) il criminale di Magdeburg era accusato di stupro in Saudi Arabia
2) Il governo Saudita lo ha detto al governo tedesco e ne ha chiesto l’estradizione
3) Il governo tedesco ha negato l’estradizione per paura che i Saudi facessero del male a questo criminale
4) Il criminale quindi continua a vivere in Germania e comincia a minacciare atti contro la Germania stessa
5) Il governo tedesco, al corrente di ciò, decide di ignorare le minacce, probabilmente vittima del wokismo imperante secondo cui “Attenzione a non urtare la sensibilità degli stranieri”, o di qualsiasi minoranza anche tedesca, anche se possibili criminali.
6) Il criminale uccide degli innocenti cittadini tedeschi
7) I media danno la colpa a Musk e AfD che, al contrario, sono anti migranti clandestini ed estranei ai fatti: uno è in America e gli altri non sono al governo tedesco, vero responsabile di tutto , come lo è qualsiasi governo che non riesce ad essere in grado di garantire la sicurezza dei propri cittadini.
In pratica la Germania ha preferito proteggere un criminale, più o meno accertato, piuttosto che i propri cittadini, compreso un bambino morto
Se fossi cittadino tedesco fare causa collettiva al governo e a tutti i responsabili.
Michele Geraci
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scogito · 3 months ago
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Chiediti perché ti addestrano a non giudicare?
In generale è la prima cosa che i paraguru fanno, per questo parlo quasi sempre di discernimento e dico altrettanto spesso di fare attenzione agli "spirituali" (che il più delle volte sono maschere del Sistema).
Stamattina stavo pubblicando due righe sul non-giudizio, ma questo scritto è già chiaro, semplice e conciso, senza aggiungere altro.
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italian-lit-tournament · 2 months ago
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Italian literature tournament - Third round.
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Propaganda in support of the authors is accepted, you can write it both in the tag if reblog the poll (explaining maybe that is propaganda and you want to see posted) or in the comments. Every few days it will be recollected and posted here under the cut.
Propaganda for Pier Paolo Pasolini by @alsosprachvelociraptor
Vorrete mica fare perdere Pier Paolo Pasolini, tra le più importanti figure LGBT+ in Italia, nonché l'uomo che si faceva scattare migliaia di queste foto? Letteralmente un'icona di stile, e non solo di pensiero, degli anni 60 e 70?!
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Ammirate con quale fierezza sfoggia la camicetta più confusa (ma col cuore nel posto giusto) che potesse esserci sul mercato. Appoggiato in una posa statica al suo amato divano fucsia. Torquato Tasso mica ce l'aveva, il divano fucsia!
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Vi prego di osservare con attenzione il tacco ventordici (forse non lo sapete, ma PPP era alto tre mele o poco più), e l'elegante mix di bronzo metallizzato + vernice nera. Una combo che sicuramente dovrebbe portargli un sacco di voti. (queste foto sono state scattate nel 1973 nella sua casa in Via Eufrate e sono apparse sulla rivista "OTTO8")
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Votate Pier Paolo per poter in futuro vedere altri deliziosi outfit anni '70. Con la manina sul fianchetto, ovviamente.
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Propaganda for Torquato Tasso by @girldante, @eresia-catara and @machiavellli
copying @eresia-catara and @machiavellli's torquato propaganda because with all due respect for a giant like pasolini we are tassopilled in this house:
#TORQUATO VAIII#con tutto il rispetto per le imprecazioni di pasolini#ma tormento religioso omosessuale sublimato con la poesia >>>>>>#inoltre non mi risulta che pasolini abbia mai scritto qualcosa di melodico e suggestivo come Qual rugiada o qual pianto/ quai lagrime eran#quelle/ che slarger vidi dal notturno manto/ e dal candido volto de le stelle?#ma soprattutto#Pasolini non ha descritto un duello omoerotico tra cavalieri dove ha cercato in tutti i modi di non far trasparire il suo desiderio con#aggiunta di finale tragico#Quindi.#ripeto. TASSO VAIIIIIIIIII#ANZI AGGIUNGO UN'ALTRA COSA#Tasso era così tormentato e paranoico e bisognoso di affetto che è andato dalla sorella#travestito e gli ha detto che era morto per vedere come avrebbe reagito#poi ha passato qualche giorno a casa sua >3#e si è spontaneamente consegnato agli inquisitori che non lo volevano neanche più vedere#inoltre pasolini non è passato alla storia come qualcuno che pensava di essere perseguitato da un folletto >333
#TORQUATO TASSO#THE AUTUMN OF THE RENAISSANCE#THE AUTHOR WHO WAS SO OUT AND INSIDE OF HIMSELF TO BECOME A LITERAL CHARACTER FOR MANY PSYCHOLOGICAL STUDIES#THE ONE WHO PUT THE PIETAS HAS THE HEART OF HIS POEM#THE HEIR OF CHRISTIAN HUMANISM#“amico; hai vinto: io ti perdon; perdona/ tu ancora”#THE WHOLE Tancredi - Clorinda ARC CMON#“temerò me medesmo; e da me stesso/ sempre fuggendo#avrò me sempre appresso.”#also#he never had a break
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raccontidialiantis · 2 months ago
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Ti scrivo: “preparati e vieni qui”
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Mi devi obbedire. Ricorda sempre che tu sei un semplice strumento di voluttà, per me. Quando ti contatto, qualsiasi cosa tu stia facendo tu trova una scusa e corri a casa mia: siamo vicini di pianerottolo, dopotutto. Perché devi essere sempre pronta per me. E appena arrivi, dovrai disporti subito nella posizione più opportuna, per offrirmi rapidamente qualsiasi parte del corpo io ti chieda per ottenere il mio egoistico piacere.
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Se ti ordino di aprirti, tu ti apri: culo o fica. E accetti il mio membro in corpo senza fare un fiato. Se ti comando di succhiare, tu senza protestare apri la bocca e ti ci infili il mio uccello. Slingui, succhi, giochi e poi vai fino in fondo, mi lecchi a lungo palle e asta. Infine da brava troia anziana, avida e golosa di cazzo, mi fai sborrare nella tua gola. Devi ingoiare il mio seme: tutto e senza fiatare. Non scordare mai che dovrai farmi sempre provare il massimo del piacere, da brava schiava.
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Non tollererò una tua performance senza passione. Mi devi far capire in ogni momento che mi adori e che decisamente non puoi stare senza il mio cazzo. Devi ringraziarmi se ti do attenzione, se ti elargisco le mie carezze e se ti trovo sufficientemente attraente per i miei gusti di maschio molto schizzinoso. No: non ho tempo di stare a sentire le tue storie di casalinga frustrata e moglie repressa, da anni non più degnata di uno sguardo carico di libidine da parte di un marito spento.
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Non voglio sapere dei sacrifici che fai da anni, dei rospi che ti fa ingoiare tua suocera, dei figli difficili da gestire, delle difficoltà economiche. Da te voglio solo sesso. Tanto e coinvolgente. Solo dopo che avrò goduto a sufficienza, potrai aprire quella porta e tornartene a casa tua. Devi essere sempre pronta a toglierti slip e reggiseno con rapidità, quando vieni da me. Vesti comode, mi raccomando: sempre.
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Solo queste cose sono importanti. Non mi interessano i tuoi gusti in fatto di arte, musica, cinema o il fatto che tu malgrado tutto sia impegnata socialmente e faccia del bene a molte persone. Tutte cose lodevoli, per carità. Ma di te apprezzo solo i lavori di bocca, il culo, la fica e soprattutto le tue incredibili mammelle un po’ morbide. Che adoro letteralmente: faccio l’amore con te soprattutto per loro! Certo: poi adoro riempirti di sborra e sentire che ti piace prendere il mio cazzo in corpo. Corpo che comunque tu ti lavi, profuma sempre di ragù e spray per i vetri. Ti adoro.
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Oh, le tue tette, poi! Mi fanno impazzire, col loro odore, con quel benedetto sapore di casalinga trascurata, perciò vogliosa di membro maschile e le tue areole marrone scuro, grandi e un po’ slabbrate. E i capezzoloni larghi e alti… Mi ricordi madame Mireille, una donna separata di mezz’età da cui avevo affittato una stanza quando ero ragazzo e studiavo a Nantes. Una vecchia puttana francese che dopo tante mie velate proposte, subito diventate dichiarate insistenze verbali e infine dopo aver subito un mio vero e proprio assalto fisico, aveva finalmente ceduto e preso a godere del mio uccello sempre a caccia di fregna, perennemente duro e giovane.
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Dopo averlo provato la prima volta, ogni giorno non vedeva l’ora che tornassi a casa. Con lei mi intrattenevo piacevolmente, nelle altrimenti noiose serate invernali. Come iniziò, mi chiedi? Be’, Mireille era una persona pulita, una donna cattolica di sani principi. Integerrima ex segretaria d’azienda in pensione. Molto morigerata: solo casa, spesa e chiesa. Sin dal mio arrivo lei fu molto contenta di avermi attorno: arrotondava così la pensione e aveva finalmente qualcuno di cui prendersi cura e con cui scambiare due chiacchiere. Però io, perfido e sempre affamato di passera, l’avevo fatta immediatamente diventare piena di mille scrupoli.
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Arrossiva sempre, quando senza mezzi termini le dicevo che era una bella topa e che mi piaceva veramente tanto. Però, anche se sorridendo e gongolando tra sé mi diceva “smettila scemo”, da quando aveva in casa un giovane impegnato in qualche misura a dedicarle delle attenzioni di natura sessuale, prese comunque a truccarsi e curarsi molto di più. Odorava di pulito e usava un profumo di classe.
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La desideravo sempre più, malgrado l’enorme differenza d’età. Un pomeriggio in cui avevo proprio una voglia incredibile di svuotarmi dentro di lei e fuori nevicava da fine del mondo, le andai dietro, le bloccai la vita con un braccio, infilai direttamente la mano sotto la gonna e a seguire un dito nel culo. Era ora che si sbloccasse la situazione, tra noi due. E alle brutte al massimo avrei rimediato uno sberlone. Ero però sicuro che avrebbe ceduto immediatamente.
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Sentendo il suo culo improvvisamente violato, si fece rossa come un tizzone e sgranò gli occhi. Come osa questo sbarbatello… che non smetta mai, però: anzi… Per tre secondi rimase paralizzata e indecisa sul comportamento da tenere. Io, cattivissimo, insistevo a fotterla col dito medio infilato nel suo culo fino in fondo. Si decise e optò per godersela.
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In quel brevissimo lasso di tempo prese coscienza del fatto che non stava certo ringiovanendo e che un’occasione così unica forse gliela stava inviando il cielo. Un giovane italiano, bello, robusto e desideroso di infilarglielo ovunque. Che per giunta era sempre a disposizione e... bello duro che girava in casa sua!
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Poi mi disse che capì che era arrivato il momento che cedesse al suo segreto desiderio del mio corpo di ragazzo e che comunque si vive una volta sola. Quindi sentii chiaramente il suo ano rilassarsi, aprirsi alle mie altre due dita, che lesto le infilai dentro le chiappe insieme al medio per prepararla e vidi i suoi larghi e morbidi fianchi muoversi e ondeggiare, al ritmo delle vampate di un inatteso e dimenticato piacere che stava finalmente provando.
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Chiuse gli occhi e si chinò in avanti, appoggiandosi al tavolo da pranzo. Dopo un po’ tolse le mutandine, sollevò la gonna e tornò in posizione allargando le gambe. Inarcando la schiena, sollevò i fianchi, aprì completamente le natiche davanti ai miei occhi e disse solo: “va bene, te lo consento; ti voglio anche io, ragazzo. Sono pronta per te, però per favore fammi il servizio completo. Portami a godere. Saprò ricambiarti, vedrai.”
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La inculai con vigore, con spinte potenti e lei godette come non le succedeva da anni. Finalmente, dopo tanta astinenza e triste piacere solitario, lanciava grida soffocate di piacere nel sentire le spinte e i getti potenti di un uomo che le invadevano le viscere. La stantuffavo nel culo e lei assecondava con esperienza. Era veramente una troia insaziabile: ne voleva ancora e ancora. Una vera porca risvegliata dal torpore.
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Mi spompò già col culo: allargava l’ano arretrando sul mio inguine di continuo. Poi mi tratteneva dentro stringendo il buco del culo al massimo. Infine, dopo mezz’ora di frizione incessante nel suo ano che mi avevano arrossato il cazzo, volle anche farmi un pompino. Esausto, riuscii a farla calmare solo promettendole che avrei dormito con lei quella stessa notte e anche quando altro avesse voluto.
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Da quel momento in casa non me la potetti più scrollare di dosso. Di mattina, prima che andassi all’università, voleva sempre scopare. Era magicamente ringiovanita. Però non mi lamentavo: raddoppiò la razione di cibo giornaliera. Lo faceva per tenermi in ottima forma, carico di energia. Mi disse anche che sperava così di farmi produrre enormi quantità di sborra. Ambrosia d’uomo che prediligeva inghiottire. In massima parte la sorbiva con gran godimento ogni sera dopo cena sotto al tavolo.
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Infatti, mentre io ero ancora seduto a mangiare un frutto o il dolce, regolarmente e improvvisamente lei scompariva sotto la tovaglia e prendeva dal mio corpo quello che lei chiamava il suo digestivo preferito. Ecco perché mi piacciono le casalinghe frustrate e mature. No, il fatto che tu abbia sessant’anni suonati non è un ostacolo. Anzi: ti preferisco, perché sai esattamente come far godere un uomo. E apprezzi il sesso. Adesso più che a vent’anni. Lo capisco e lo sento chiaramente in te: perché ti sento vibrare di passione purissima quando ti scopo o t’entro nel culo. Vieni qui e succhiami, ora. Bevi tutto ciò che produrrò per te.
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RDA
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occhietti · 7 months ago
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"COCCOLARE"
trattare con TENEREZZA.
È quasi più complicato che fare l’amore.
Perché prevede intimità d’animo e affetto e attenzione per l’altro.
Richiama le nostre parti fragili e bambine di cui spesso ci vergogniamo, ma che tutti - a qualsiasi età - conserviamo in qualche angolo di noi.
Una coccola è una bella parola, un abbraccio, un pensiero, un regalo inatteso, un messaggio di buonanotte, un cioccolatino sul tavolo, un fiore nel vaso, un invito a cena, un "sono qui" o "puoi contare su di me", un "arrivo subito" o...
Non vergogniamoci di desiderare coccole o di dispensare coccole: il vero patrimonio dell’umanità è dentro di Noi.
༺ ❤️ ༻
- Letizia Cherubino, Se non t’incontro nei sogni, ti vengo a cercare
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scritti-di-aliantis · 1 day ago
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(Foto: thebangkokian)
Sono pazza di lei. L'ho conosciuta per caso in un ristorante di Bangkok. Parlava un discreto italiano, perché era stata a servizio in Italia per un paio di anni, prima di essere costretta a tornare in Thailandia a causa della morte del padre, per dare una mano alla madre.
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(Foto: thebangkokian)
Di fatto, lei gestiva il piccolissimo ristorante. Mi piaceva: era giovane, fresca, senza tabù. Mi disse subito che era diventata immediatamente l'amante della signora presso cui prestava servizio. E già lì mi ero bagnata. Poi mi disse che se avessi voluto la sua compagnia in albergo per la notte ne sarebbe stata lieta.
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A prezzo tutto sommato ridicolo, per me. E quindi aspettai che chiudesse. A mezzanotte arrivò. A letto era espertissima. Mi fece delle cose che io neppure immaginavo possibili. Mi venne spontaneo dirle che se si fosse liberata del problema ristorante, io l'avrei accolta a casa.
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(Foto: thebangkokian)
In effetti, io e mio marito abbiamo bisogno: due figli adolescenti e una casa da mandare avanti comunque, malgrado sia io che Alberto lavoriamo un sacco di ore al giorno. E da una settimana finalmente è con noi, a casa. Del ristorante e di mamma si occupa la sorellina, che ha quindici anni ed è molto sveglia.
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(Foto: thebangkokian)
Io già non so come farei, se se ne andasse. Per fare sesso con lei, trovo e mi invento dei ritagli di tempo anche minimi, pur di leccarla. Spesso, improvvisamente la osservo mentre pulisce o fa i servizi e allora mi prende una voglia matta. Di lei ho sempre un desiderio irrazionale e voglia di baciarla.
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(Foto: thebangkokian)
E poi amo da matti la sua piccola fica. Adoro quando mi si mette addosso col suo corpo e mi blocca. Divento sua. Sono cotta persa del suo odore e della sua totale perversione. Se siamo sole, magari da dietro le scendo gli shorts elastici mentre sta lavando il pavimento! Lei sorride, la puttanella.
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(Foto: thebangkokian)
Poi la porto sul divano e la lecco. Lei geme e s'apre tutta. Subito mi ordina di farle delle cose. Adora farsi leccare il buco del culo a lungo e il piccolo seno. La masturbo per farla venire e lei in cambio mi chiama con le peggiori parolacce. Penso sinceramente di amarla. Mi piace, m'ha preso la mente.
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Devo fare attenzione: ho perso la testa. A letto mi comanda, mi tratta come fossi la sua schiava. Mi rivolta tutta, come un calzino. M'è entrata nel sangue. Sono la sua puttana. Una troiona sposata di quasi cinquant'anni con una ragazzina tailandese di venticinque anni. Devo tenerla a distanza dai miei figli.
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Ho visto che guarda entrambi con un certo sguardo, la zoccoletta: sia il maschio che la femmina. L'ho avvertita che se succedesse qualcosa la rispedirei subito a casa sua. Si: sono gelosa. Mio marito non sospetterebbe mai, anche perché per tenerlo tranquillo, da quando lei è qui me lo pompo ogni sera, glielo prendo in culo e lui vive felice.
Aliantis
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(Foto: thebangkokian)
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ragazzoarcano · 1 year ago
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“La sensibilità estrema costringe ad un'attenzione minuziosa. Chi ha l'anima sotto la pelle fa caso al tono, all'espressione dello sguardo e alla postura del corpo che accompagnano le parole. Chi vive così, non passa sopra le cose, le attraversa sempre.”
— Paola Felice
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s-a-f-e-w-o-r-d--2 · 2 months ago
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Mi sento in colpa... A volte penso che dovrei prestare più attenzione al peso... Che dovrei truccarmi di più... Dovrei prendere quella maschera per i capelli o quella crema effetto lifting che non ho mai osato prendere perché troppo costosa... Rifarmi il seno... Penso che dovrei diventare più bella... Dovrei essere più sexy... Che non sono abbastanza... Che forse è stata colpa mia... Non ho saputo legarlo abbastanza a me... Perché non ero abbastanza... Poi rinsavisco... E penso che anche le magre vengono tradite... Anche quelle con il corpo perfetto che si ammazzano 3 ore ogni giorno in palestra vengono lasciate... Anche quelle sempre truccate da sembrare bambole vengono deluse... Anche quelle con i capelli morbidi come seta vengono ingannate... Anche quelle con il seno di marmo vengono abbandonate... Vale la pena impegnarsi tanto per un uomo? Vale la pena rinunciare a quel pasticcino o a quel piatto di pasta per una persona? Bella o brutta che tu sia... Non hai la garanzia di essere amata... Non l'avrai mai... Rilassati e vivi la vita... Ama te stessa per come sei... Chi vuole esserci, ci sarà sempre... Chi se ne vuole andare... Chi non vuole restare... Non resterà... Per quanti sforzi tu possa fare, se ne andrà o ti ingannerà... Fatti forza e amati per quello che sei... Impara ad allontanare chiunque non ti meriti... Chiunque non ti trovi perfetta esattamente come sei... E con tutta la forza che hai... Impara a chiuderli fuori dalla tua porta per sempre..
~ Virginia ~
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falcemartello · 4 months ago
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Conservare dati sul computer di casa o su unità di memoria portatili senza crittografia espone a diversi rischi e non è una buona prassi per un cittadino dell'Era Digitale.
Ci sono diversi motivi per cifrare le unità di memoria:
Protezione in caso di furti o perdite: la crittografia dell’unità di memoria garantisce che, anche se il tuo notebook ti viene rubato o lo perdi in viaggio, i dati rimangono inaccessibili.
Protezione in caso di sequestro e ispezione: la crittografia del disco è anche utile in caso di sequestro o ispezione del dispositivo da parte delle autorità, ad esempio in dogana.
Riparazione Hardware: in caso di malfunzionamenti hardware e invio del computer in assistenza la cifratura dell’unità impedisce l’accesso ai dati ai tecnici (l’alternativa è rimuovere le unità di memoria prima di inviarlo in assistenza).
Smaltimento sicuro: la crittografia può essere un mezzo in più per rendere i dati inaccessibili in caso di smaltimento del supporto di memoria (sempre preferibile la distruzione fisica).
È anche molto utile quando si viaggia, ma occorre fare attenzione alle leggi sulle "mandatory key disclosure".
Matte Galt
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piccolaaa3 · 23 days ago
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* 2023
Mi contatta ragazzo X (mia crush) con cui inizio a parlare. Tra un "vorrei conoscerti" e un "prendiamoci un caffè" (che, spoiler, non arriverà mai) mi racconta di essere stato lasciato a poche settimane dal matrimonio. Io palesemente mi interesso a lui.
A Natale risponde ad un mio messaggio con un cuore rosso, poi smette completamente di rispondere e in seguito scoprirò che mi ha pure bloccata.
* 2024
Mi contatta ragazzo X (mia crush) con cui inizio a parlare. Tra un "sembri una ragazza molto interessante" e un "vorrei davvero conoscerti, anche solo in amicizia" mi racconta di aver subito abusi fisici e verbali dalla sua ex. Io palesemente mi interesso a lui.
Smette di rispondermi pochi giorni prima di Natale e la nostra conversazione su telegram ha magicamente fatto "puff".
Va bene che sono scema eh, ma fino ad una certa.
Quindi facciamo così :
🚨 ATTENZIONE ATTENZIONE 🚨
SONO UFFICIALMENTE APERTI I CASTING PER #IL CASO UMANO DI TURNO, ANNO 2025
Cercasi ragazzo carino e simpatico, bravo a fingere di provare interesse reale e con una storia strappalacrime alle spalle; che abbia voglia di tenermi compagnia fino a Natale.
Astenersi perditempo, gente che non coglie l'ironia, e soprattutto gente senza barba (no, quei quattro peli pubici che hai sul mento non sono definibili barba!!!)
Presentate pure il CV in chat e vi farò sapere. In caso si può anche fare una valutazione tutti insieme tramite sondaggi (che tanto i cazzi miei già ve li fate).
Buona serata
#me
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vaerjs · 6 days ago
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Vorrei capire perché nessuno è allarmato quanto lo sono io, perché devo implorare l'aiuto e dimostrare sempre che non sto esagerando.
Ci insegnano che è importante fare attenzione ai segnali del nostro corpo, che in buona salute devi riuscire a fare una rampa di scale senza fatica, devi riuscire a correre 5 minuti, che sono allarmanti situazioni di aumento o perdita di peso non associati a cambiamenti nello stile di vita, che sono allarmanti gli sfoghi sulla pelle e le reazioni allergiche e infiammatorie. Ci insegnano o meglio, a me hanno insegnato che il ciclo deve essere regolare e senza dolore, che la dieta variegata fa il grosso del lavoro, che bisogna bere tanto, fare movimento e controllare i cambiamenti improvvisi del corpo.
E invece, mi sembra di essere sola al mondo a urlare che c'è qualcosa che non va. Che non è normale che non riesca a fare una rampa di scale o farmi la doccia o rifare il letto senza rimanere senza fiato, che non è normale che per farmi un prelievo debbano essere sempre in 4 a cercarmi le vene, che non è normale che con una dieta sana e attività fisica il mio corpo continui ad aumentare di peso, che le unghie si sfaldano, che la pelle si spacca, che mi sveglio così gonfia da non riuscire a muovermi, che le mie gambe sono gonfie e dure e pesano come macigni, che perdo i capelli a ciocche, che sono stanca stanca stanca, continuamente, costantemente.
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