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Ale Chocolate 2024: Alessandria Celebra il Cioccolato Artigianale con una Mostra-Mercato di Tre Giorni
Dal 25 al 27 ottobre 2024, Alessandria ospita l’undicesima edizione di Ale Chocolate, una fiera dedicata all’eccellenza del cioccolato artigianale italiano. Maestri cioccolatieri da tutta Italia offriranno degustazioni, dimostrazioni e momenti di intratte
Dal 25 al 27 ottobre 2024, Alessandria ospita l’undicesima edizione di Ale Chocolate, una fiera dedicata all’eccellenza del cioccolato artigianale italiano. Maestri cioccolatieri da tutta Italia offriranno degustazioni, dimostrazioni e momenti di intrattenimento per grandi e piccini. Alessandria – 25-27 ottobre 2024 – Torna ad Alessandria Ale Chocolate, l’evento annuale che celebra l’arte della…
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Ad Alessandria scoppiano i moti piemontesi: nella cittadella militare viene issato per la prima volta il Tricolore
Oggi celebriamo l’anniversario di un evento storico che ha segnato la storia del Risorgimento italiano: l’insurrezione di Alessandria e l’issazione del Tricolore. Era il 10 marzo 1821 quando, durante i moti piemontesi, l’Italia sventolava il suo Tricolore in Cittadella ad Alessandria. Continue reading Ad Alessandria scoppiano i moti piemontesi: nella cittadella militare viene issato per la prima…
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Continua il "PeM! Festival - Parole e Musica in Monferrato", attesi Gene Gnocchi, Flaco Biondini, il Pem Music Contest, Mauro Pagani e altro ancora
Continua il "PeM! Festival - Parole e Musica in Monferrato", attesi Gene Gnocchi, Flaco Biondini, il Pem Music Contest, Mauro Pagani e altro ancora. È in pieno svolgimento il "PeM! Festival - Parole e Musica in Monferrato", la rassegna piemontese di incontri, racconti e canzoni che farà tappa in dieci comuni, a partire dal capofila San Salvatore Monferrato, con la direzione artistica di Enrico Deregibus. Dopo gli appuntamenti con Paola Turci, Eugenio Cesaro degli Eugenio in Via Di Gioia, Manuel Agnelli, Filippo Gambetta/ Fabio Vernizzi, l'omaggio a Rosetta Loy, Emma Nolde, Matteo Bordone, il Conciorto di Biagio Bagini e Gian Luigi Carlone, si continua con una serie di serate decisamente variegate, come sempre a ingresso gratuito. Gene Gnocchi: Si comincia giovedì 14 settembre, alle 21,con un incontro/spettacolo con Gene Gnocchi a Balzola, per proseguire il 17 alle 18 con un incontro/concerto con Flaco Biondini a Camagna Monferrato. Il 20 settembre alle 21 ci sarà invece l'attesissima finale del Pem Music Contest al Country Sport Village di Mirabello Monferrato con Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn e Filippo Repetto e con ospiti i due vincitori dello scorso anno: Nicola Project e Roma. Il 22 settembre, alle ore 21, a San Salvatore Monferrato sarà la volta di Mauro Pagani. Si proseguirà poi fino all'8 ottobre per un totale di 18 gli appuntamenti per un festival diffuso che tocca San Salvatore Monferrato, Lu Cuccaro Monferrato, Balzola, Valenza, Mirabello Monferrato con il Country Sport Village, Alessandria, Pontestura, Rive, Camagna Monferrato e l'Ecomuseo della Pietra da Cantoni con il comune di Cella Monte. Un percorso tra le colline, le risaie e il Po, nel Monferrato, sito Unesco, e attorno al Monferrato, a un'ora da Torino, Milano e Genova. Il cartellone che propone musica ma anche letteratura, spettacolo, società. Una sorta di live journalism con spettacolo, che vedrà prossimamente protagonisti anche Guido Catalano, Ditonellapiaga, Madreblu, Marinella Venegoni e un evento dedicato al Lucio Battisti meno noto, quello dei dischi con Pasquale Panella. SCHEDE DELLE PROSSIME DATE: 14 settembre, ore 21, Piazza Papa Giovanni XXIII, Balzola (Al). Incontro/spettacolo con Gene Gnocchi. Una serata in due parti. Nella prima, l'intervista di Enrico Deregibus a uno dei comici più surreali e divertenti degli ultimi decenni, che ha fatto l'avvocato e il calciatore e ora si divide tra la carriera di comico, conduttore, cantante e scrittore. Nella seconda Gnocchi darà vita ad uno dei suoi monologhi esilaranti, con Diego Cassani alla chitarra. 17 settembre, ore 18 Piazza Piazza Sant'Eusebio, Camagna Monferrato (Al) Incontro/concerto con Flaco Biondini Argentino, arriva in Italia nel 1974 e dopo poco diventa il leggendario chitarrista (e seconda voce) di Francesco Guccini, con cui scrive anche canzoni come "Cencio" e "Scirocco". Ma ha collaborato anche con Paolo Conte, Lauzi, Capossela e vari altri. Si racconterà a Enrico Deregibus ma farà sentire anche molte canzoni, comprese alcune chicche. La serata è in collaborazione con il festival "Sut la cupola". 20 settembre, ore 21 Country Sport Village (Strada Comunia 30), Mirabello Monferrato (Al) Pem Music Contest: la finale Seconda edizione del concorso musicale per giovani cantautori della provincia di Alessandria, al Country Sport Village di Mirabello, che è anche l'organizzatore del contest. In finale si confronteranno: Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn e Filippo Repetto. Una occasione importante per scoprire le nuove proposte musicali che offre il territorio. Il vincitore verrà stabilito da una folta giuria di giornalisti e addetti ai lavori. 22 settembre, ore 21 Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) Incontro con Mauro Pagani Cercare accordi, andare a tempo con gli altri, improvvisare, questo fa un buon bluesman. Così Pagani ha sempre cercato nella sua vita – nelle sue vite – di andare a tempo con il mondo, di volta in volta ricominciando, rivisitando, reinventando. Lo stesso ha fatto con il suo passato in una autobiografia, "Nove vite e dieci blues" (Bompiani), di cui parlerà con Enrico Deregibus, tra video e ricordi. TUTTO IL CALENDARIO: 14 settembre, ore 21, Incontro/spettacolo con Gene Gnocchi Piazza Papa Giovanni XXIII, Balzola (Al) 17 settembre, ore 18, Incontro/concerto con Flaco Biondini ((in collaborazione con "Sut la Cupola") Piazza Piazza Sant'Eusebio, Camagna Monferrato (Al) 20 settembre, ore 21,Pem Music Contest con Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn, Filippo Repetto Country Sport Village (Strada Comunia 30), Mirabello Monferrato (Al) 22 settembre, ore 21, Incontro con Mauro Pagani Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) 24 settembre, ore 18, Incontro/concerto con i Madreblu (Raffaella Destefano) Ecomuseo della Pietra da Cantoni, piazza Vallino, Cella Monte (Al) 26 settembre, ore 21, Incontro con Ditonellapiaga Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) 28 settembre, ore 21, "Battisti, l'altro", omaggio a Lucio Battisti e Pasquale Panella Centro comunale di cultura, piazza XXXI Martiri 1, Valenza (Al) 30 settembre, ore 21, Incontro/reading con Guido Catalano Teatro Verdi, Piazza Castello 19, Pontestura (Al) 3 ottobre, ore 21, Incontro con Marinella Venegoni Sala polifunzionale, piazza Caduti, San Salvatore Monferrato (Al) 8 ottobre, ore 16, Passeggiata sulle Strade di polvere di Rosetta Loy e premiazione Pem Writing Contest Village, Fosseto, San Salvatore Monferrato (Al) Corrado Tagliabue, sindaco di San Salvatore Monferrato, comune capofila della rassegna, dichiara: "Oggi lo chiamiamo PeM! ma il suo nome per esteso contiene la parola "Monferrato". Per chi come me crede nel territorio e nelle sinergie che possono nascere dall'obiettivo condiviso di valorizzare questo meraviglioso angolo di mondo, significa moltissimo. Quando nel 2006 con Riccardo Massola abbiamo dato vita a PeM siamo partiti da San Salvatore e già dal nome il festival dimostrava di voler guardare lontano. Così abbiamo coinvolto tanti Comuni e insieme abbiamo creato occasioni originali per far scoprire angoli poco conosciuti e bellissimi. Quest'anno il festival lancia un inedito "contest" letterario per giovani esordienti, oltre a quello musicale nato un anno fa e accoglie due nuovi comuni aderenti. PeM promette nel nome quello che propone nella realtà: la bellezza delle parole, l'incanto della musica e la magia di nuovi luoghi da scoprire". Il festival è diventato ormai un punto di riferimento nel panorama musicale e culturale italiano, come dimostra l'attenzione della stampa nazionale e gli artisti e intellettuali che vi hanno partecipato, nomi come Diodato, Arturo Brachetti, Malika Ayane, Morgan, Pilar Fogliati, Nada, Samuel, Enrico Ruggeri, Violante Placido, Ron, Zen Circus, Tosca, Luca Sofri, Franco Arminio, Motta, Ghemon, Frankie hi-nrg mc, Luca Barbarossa, Irene Grandi, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli, Fabio Troiano, Giovanni Truppi, Marina Rei, Vittorio De Scalzi, Carlo Massarini, Vasco Brondi, Francesco Bianconi dei Baustelle, Ensi, Ernesto Ferrero, Paolo Benvegnù, Chiamamifaro, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Paolo Bonfanti, Roberta Giallo, Marina Massironi, Davide Longo e molti altri. Tutti gli aggiornamenti su www.pemfestival.it Il PeM! Festival è organizzato dal Comune di San Salvatore Monferrato con i Comuni di Valenza, Lu Cuccaro Monferrato, Balzola, Pontestura, Rive, Alessandria, Camagna Monferrato, Mirabello Monferrato e Country Sport Village, Ecomuseo della Pietra da Cantoni con il Comune di Cella Monte. Direzione artistica: Enrico Deregibus Responsabile organizzativo: Riccardo Massola Design e comunicazione: Corrado Tagliabue Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione CRT Con il patrocinio di Provincia di Alessandria, Regione Piemonte, Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato Unesco World Eritage Site, Alexala Sponsor e sostenitori, BBBell, Enrico Beccaria & Figli, Giovanni Ferraris Gioielli, Modugno Pizzeria dal 1974, Modugno 2.0, Angolo Blu, Di Mauro, Enosis Partner, Sut la cupola, Comitato Filo Rosso, Media Partner, RadioGold, Gruppo Fotografi Monferrini, Monferratowebtv.it Festival partner, Sui sentieri degli Dei (Agerola), Books & Blues (Casale Monferrato), Mei Meeting etichette indipendenti (Faenza), Premio Bianca d'Aponte (Aversa), Premio Bindi (Santa Margherita Ligure), Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty (Rovigo). "PeM! Parole e Musica in Monferrato Festival" è un marchio registrato dal Comune di San Salvatore Monferrato Sito web www.pemfestival.it a cura di Mas Kreations.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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L'invasione dei centauri, arrivano in 1.450
Motoraduno ad Alessandria, il più lontano viene dalla Norvegia (ANSA) – ALESSANDRIA, 09 LUG – Ha superato quota 1.450 iscritti, di cui circa 300 provenienti dall’estero, il motoraduno internazionale Madonnina dei Centauri che si è svolto tra Castellazzo Bormida e Alessandria nelle giornate di venerdì, sabato e domenica. Ottomila hanno preso parte alla sfilata. “E’ stato un evento unico e…
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La logica binaria che sottende la divisione degli umani in generi distinti implica uno iato tra il più ed il meno, il pieno e il vuoto, il vaso e il seme, lo spazio dei sentimenti e quello della ragione. Questa logica, che si pretende naturale, fonda l’ordine patriarcale. L’universale umano nasce e resta a lungo saldamente maschile. Un maschile cui vengono iscritte le qualità “naturali” che “spiegano” la gerarchia tra i generi, all’interno della gabbia normativa familiare. La “famiglia” come nucleo etico rappresenta l’elemento normalizzatore delle anomalie, che le lotte delle donne, delle persone omosessuali, asessuali, transessuali, hanno reso visibili e pericolose per ogni pretesa di socializzazione autoritaria dei bambini, delle bambine, dei bambinu. A sua volta il binarismo tra etero e omo sessualità ripropone maschere rigide cui le persone sono chiamate ad adeguarsi. Le famiglie arcobaleno sono la mimesi delle famiglie eterosessuali, sia nel rapporto tra coniugi, che nella loro relazione con i bambin*, che per legge vivono con loro. La storia della libertà delle persone le cui identità non sono conformi all’universale maschile nell’ultimo secolo ha tracciato nuovi sentieri dell’umano. Tuttavia il mero afflato paritario sul piano dei diritti si limita a riempire il vuoto, inserire l’eguale, dare corpo al vaso, attenuare la dicotomia tra ragione e sentimento, ma non spezza la logica binaria, che, anzi, si insinua anche dove le differenze sono l’humus culturale in cui cresce la possibilità di passare dal genere all’individuo. La pratica in cui ciascuno approda, transitoriamente, a se stesso in un divenire fluido di continua sperimentazione. Sul piano teorico è nodale l’apporto pionieristico di Foucault, che considera le “identità sessuali”, anche nel loro farsi storico, non un conglomerato concettuale da cui partire, ma semmai la questione stessa. Il costruzionismo queer riprende da Foucault la strategia di decostruire le identità che passano come naturali considerandole invece come complesse formazioni socio-culturali in cui si intrecciano discorsi diversi. Un approccio libertario deve e può andare oltre la decostruzione delle narrazioni che costituiscono le identità di genere, perché vi innesta l’elemento di rottura rappresentato dall’agire politico e sociale di soggetti, che si costituiscono a partire dalle proprie molteplici alterità, rivendicate ed esperite sul piano della lotta. Soggetti capaci di una autonoma produzione di senso, di relazioni, di pratiche sovversive rispetto all’ordine patriarcale, alla logica binaria, alla naturalizzazione delle relazioni sociali. A Foucault il merito di aver riconosciuto l’importanza delle relazioni di potere e la necessità di riconoscerle come tali per poterle spezzare. L’ordine patriarcale non si fonda solo sulla pretesa che la gerarchia sia biologicamente fondata ma anche sulla prospettiva culturale di identità costanti, fisse, socialmente definite. Questa pretesa consente alla gerarchia di riprodursi in ogni relazione umana. L’attacco frontale alle identità rigide ed escludenti attuato da chi vive al di là e contro i generi, i ruoli, le maschere ha una forza dirompente. La critica all’essenzialismo si nutre della decostruzione dell’identità di genere. Concepire l’identità, ogni identità, come costruzione sociale, confine mobile tra inclusione ed esclusione, è un approdo teorico che si alimenta della rottura operata dai movimenti transfemministi ed lgtbtq. All’interno delle nostre società questi percorsi fanno paura. Per le destre la riconquista dell’identità, o la difesa dell’identità minata, diviene il centro nevralgico dell’azione politica e di governo. Ogni locuzione, ogni motto si regge su un piedistallo “identitario”. Il lutto per le identità forti, smarrite e da ritrovare, attraversa anche certa sinistra, orfana di una narrazione che dia senso al proprio mondo. La deriva identitaria non è mero patrimonio delle destre sovraniste, localiste, fasciste, misogine, omofobe, razziste, perché sfiora anche ambiti di movimento, che si pretendono distanti dall’approccio essenzialista della destra. La reazione alla violenza del capitalismo, all’anomia della merce, alla feroce logica del profitto, alla paura dell’onnipotenza della tecnica rischiano di produrre mostri peggiori di quelli da cui si fugge. L’anarchismo si sta confrontando con un mondo dove, in pochi decenni, si sono dati cambiamenti epocali. La mia generazione è stata catapultata dal pallottoliere al web, dalla macchina fotografica alle immagini satellitari, dalle lettere alle chat, dai sorveglianti umani agli occhi elettronici, dal posto fisso alla incertezza strutturale, dal lavoro alla catena alle catene del telelavoro. Un lungo processo di straniamento. Il moloch tecnologico, assunto come nemico totale, ha aperto la strada ad un anarchismo che fugge in un passato immaginario, dove germogli un futuro che nega l’umano, così come si è costruito nel processo di civilizzazione, identificato tout court con la nascita e il consolidarsi della gerarchia, del dominio, della violenza dei pochi sui molti. Il futuro diviene “primitivo”, nel senso etimologico del termine, un tempo-spazio dove si torna al primus, ad una dimensione in cui l’umano si (ri)naturalizza, in una concezione essenzialista e non culturale della “natura”. Una fuga nichilista che riflette l’impotenza di fronte ad una complessità che non si riesce a capire, né a controllare: il moloch può essere distrutto solo a prezzo di rinunciare alla libertà, per rifugiarci tra le braccia esigenti e soffocanti della natura-madre. Il processo di rinaturalizzazione dell’umano operato da queste correnti nega i percorsi costruiti dalle identità fluide, disancorate, in viaggio che si reinventano fuori e contro la logica binaria dei generi. Fuggire al dominio della merce, al controllo dello stato, alla paura della tecnica che non si immagina di poter controllare, porta quest’approccio a negare la diversità e pluralità dei percorsi individuali. Manca la gerarchia formale ma non c’è traccia di libertà. L’unica libertà è quella di adeguarsi ad essere quello che “spontaneamente” saremmo, se le incrostazioni della “civiltà” non si avessero snaturat*. Da qui a negare l’aborto, le tecniche contraccettive non “naturali”, l’utilizzo di ormoni e tecniche chirurgiche per modificare il proprio corpo, il passo è stato breve. La negazione dei percorsi di decostruzione del genere conduce ad approdi non troppo distanti da quelli di preti e fascisti. Le questioni di genere vengono relegate ai margini di un discorso di trasformazione sociale, che, nella migliore delle ipotesi, le considera inessenziali. Eppure. I corpi fuori norma, i corpi fuori luogo, che scientemente si sottraggono alla logica identitaria, per fare i conti con le cesure che il genere, la classe, la razza hanno imposto ai singoli, sono pericolosamente sovversivi. Le dislocazioni, i transiti e le ricombinazioni che rompono con qualsiasi pretesa di pietrificare le identità, frantumano l’essenzialismo ed aprono una sfida su più fronti. Sfida allo Stato (etico), al patriarcato reattivo e al capitalismo. Una sfida che, non è mera astrazione o suggestione filosofica, ma si attua in pratiche di intersezione delle lotte, delle prospettive e degli immaginari capaci di dar vita ad una prospettiva inedita. Una sfida che a tutte le latitudini del pianeta si deve confrontare con la violenta reazione del patriarcato, che si traduce sia in gabbie normative, sia in violenza sistemica nei confronti delle identità mobili, irriducibili ad ogni logica binaria. L’intersezionalità tra diverse cesure identitarie, che spesso coincidono con varie forme di esclusione, permette una contestazione permanente di ogni forma di privilegio. Nessuna posizione può pretendere di riassumere in se l’oppressione e i relativi percorsi di liberazione, se non divenendo, a sua volta, escludente. In questa prospettiva il relativismo dei posizionamenti, viene superato dall’universalismo della spinta ad una radicale trasformazione della società. Maria Matteo (articolo uscito sull’ultimo numero di Umanità Nova)
Nè dio.né stato, né patriarcato
Venerdì 5 marzo Femministe, anarchiche, rivoluzionarie Incontro online con Eulalia Vega, storica e autrice di Pioniere e rivoluzionarie – Donne anarchiche in Spagna dalla rivoluzione sociale alla resistenza al franchismo, edizioni Zero in condotta Meeting alle 21 in Zoom al link: https://us02web.zoom.us/j/89085856759
Evento curato da La Miccia di Asti, Perlanera di Alessandria, Federazione Anarchica Torinese, Wild C.A.T. Torino
Domenica 7 marzo Ruoli in gioco. Rappresentazione De-Genere in piazza Carlo Alberto dalle 15,30 manifestazione antisessista Interventi, azioni performanti, musica Lunedì 8 marzo Né dio, né stato, né patriarcato giornata di lotta in giro per la città Contatti:
Wild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese corso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem
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Inventare un modo nuovo per raccontare Leonardo Da Vinci: quando la cultura diventa esperienza e gioia
Cimentarsi con Leonardo Da Vinci è per tutti un’impresa epocale...inventare qualcosa di nuovo in un anno così denso di celebrazioni per i 500 anni dalla morte del genio italiano lo è altrettanto.
Per questo ho pensato di applicare anche a questo evento il metodo-format che negli ultimi dieci anni ha consentito di valorizzare località e luoghi molto diversi, dalle miniere sotterranee ad un dinamitificio, dalle funivie ai draghi, costruendo esperienze uniche e coinvolgenti.
Il format di questo evento rappresenta però una significativa innovazione perchè è applicato ad un tema prettamente “culturale”: un esperimento che potrà essere applicato anche ad altri contesti del nostro straordinario patrimonio artistico e culturale.
A Piovera, in provincia di Alessandria, ho trovato, quasi per caso, uno splendido Castello del Quattrocento con una particolarità: nelle cantine custodisce dei grandi torchi per l’uva realizzati su disegni leonardeschi.
Un altro dei tesori “dimenticati” della nostra splendida Italia.
Grazie alla preziosa collaborazione del regista Michele Visone del Teatro della Luna di Milano e dei suoi attori, abbiamo così costruito un evento diverso, fatto di nuovi linguaggi, dal musical al gioco, e basato sulle esperienze e sul “genius loci”.
Innumerevoli sono infatti le mostre dedicate a Leonardo Da Vinci, le esposizioni delle sue macchine e dei suoi disegni ma un musical ambientato in un vero Castello, i personaggi del Rinascimento nei cortili, nelle cartine con i torchi leonardeschi o affacciati alle finestre del Castello li potete trovare solo al “Castello di Leonardo” ( https://castellodileonardo.it ).
Per i bambini anche la possibilità di giocare con catapulte giganti o giochi basati su marchingegni, come sarebbe piaciuto a Leonardo...
o provare la stampa a caratteri mobili.
Tra le varie e meravigliose stanze del Castello mi ha molto colpito lo studio, con oltre 300 mila disegni: poco importa che appartenga ad un artista contemporaneo, attuale proprietario del Castello: è un “luogo dove si respira lo spirito leonardesco” e in questo luogo faremo provare ai visitatori più giovani esperienze creative.
Se vogliamo uscire dalla stagnazione e dall’imbarbarimento che caratterizzano i nostri giorni dobbiamo offrire esperienze creative e non omologanti, capaci di dare respiro alla mente e far comprendere che la cultura non è grigiore ma gioia, entusiasmo, creatività.
La cultura è saper usare la mente per allargare il cuore.
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Ecco la presentazione dell’evento che si svolgerà al Castello di Piovera il 5 - 8 (per le scuole) - 12 e 19 maggio 2019.
UN INTERO CASTELLO PER VOLARE CON LEONARDO DA VINCI
Dimenticate le classiche mostre e provate, per una domenica, a divertirvi insieme a Leonardo Da Vinci. Ci saranno anche catapulte giganti, marchingegni, giullari rinascimentali, giochi di abilità e un suggestivo Musical dedicato al Volo di Leonardo, domenica 5 al Castello di Piovera (Alessandria) per la prima edizione del Castello di Leonardo (https://castellodileonardo.it) - L'appuntamento sarà ripetuto anche mercoledì 8 per le scuole e domenica 12 e 19 maggio per il pubblico. Un evento che sarebbe piaciuto allo stesso Leonardo Da Vinci che di feste se ne intendeva: la sua presenza nell'alessandrino è dovuta infatti all'organizzazione, in qualità di regista, degli spettacoli per il banchetto di nozze di Gian Galeazzo Sforza con Isabella d'Aragona, celebrate a Tortona (a 15 km da Piovera) il 23 gennaio del 1488.
In quell'occasione il maestro visitò anche il Castello di Piovera, le cui cantine custodiscono dei giganteschi torchi per l'uva, realizzati su disegno dello stesso Leonardo Da Vinci. Un intero castello per volare con Leonardo da Vinci: domenica 5 - 12 e 19 maggio il Castello farà rivivere lo spirito più goliardico di Leonardo Da Vinci, con giullari rinascimentali, il "saluto" a Leonardo Da Vinci recitato dagli attori di All Crazy direttamente dalle finestre del Castello, il Musical "Il Volo di Leonardo", che al termine della stagione al Teatro della Luna di Milano sarà rappresentato per la prima volta in spazi non teatrali. Completano il programma della giornata le animazioni nelle cantine che ospitano i torchi leonardeschi, 40 postazioni gioco per i bambini - ispirate a Leonardo e ai suoi marchingegni - il laboratori di stampa a caratteri mobili, la visita guidata alle 40 stanze interne del Castello e allo studio con ben 300 mila disegni. Sarà possibile pranzare direttamente all'interno dei cortili del Castello: tutte le aree sono al coperto. L'evento è organizzato dallo staff di Grotta di Babbo Natale, che organizza grandi eventi per bambini e famiglie durante tutto l'anno in numerose località italiane, da All Crazy, specialista nei family show nei principali teatri italiani e dal Castello di Piovera. Per informazioni e prenotazioni: www.castellodileonardo.it - [email protected]
#eventi#leonardo da vinci#castelli#castello di piovera#format#cultura#creavitià#organizzazione eventi#antonio longo dorni#edutainment
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Alessandria "Città della chitarra". Da oggi 26 settembre torna il Concorso internazionale Pittaluga
Alessandria “Città della chitarra”. Da oggi 26 settembre torna il Concorso internazionale Pittaluga
La competizione chitarristica più importante che si svolge in Italia Concorso Internazionale di chitarra “Michele Pittaluga” 54esima edizione Dal 26 settembre al 1 ottobre ad Alessandria Concerti in tutta la città con artisti da tutto il mondo. Un evento di cultura internazionale con chitarristi provenienti da: Giappone, Polonia, Francia, Corea del sud, Spagna, Francia, Russia, Thailandia,…
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Scultura sublime ad Alba
Il progetto di Scultura Sublime è un’iniziativa a cui la Città di Alba sta lavorando da mesi con i Comuni di Acqui, Casale Monferrato e Ovada e che rappresenta un momento di sviluppo artistico trasversale tra Langhe, Monferrato e Roero nel pieno spirito della promozione territoriale congiunta. L’Assessore al Turismo Emanuele Bolla spiega: «Questo evento, … Leggi tutto L'articolo Scultura... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
da Quotidiano Piemontese - Home Page https://ift.tt/36Ku9vS via Adriano Montanaro - Alessandria
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In Piazza Marconi ad Alessandria: L’ASL AL Promuove la Prevenzione dei Tumori con un Incontro dedicato ai Cittadini
Grande partecipazione alla giornata di sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore del colon-retto, con screening gratuiti offerti dall'ASL AL
Grande partecipazione alla giornata di sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore del colon-retto, con screening gratuiti offerti dall’ASL AL Sabato mattina, Piazza Marconi ad Alessandria è stata il centro di un importante incontro dedicato alla prevenzione sanitaria, organizzato dall’ASL AL (Azienda Sanitaria Locale di Alessandria). L’evento ha registrato un’ampia partecipazione da parte…
#Alessandria#ASL AL Alessandria#ASL Piemonte#check-up sanitario#diagnosi precoce#eventi di prevenzione#evento ad Alessandria#Flavia Puglisi#Fulvio Guerci#gastroenterologia#incontro sulla prevenzione#Johnson & Johnson MedTech Italy#Lidia Timossi#Luca Matteo Lenti#Mariacaterina Maconi#Piazza Marconi#prevenzione e salute#Prevenzione oncologica#prevenzione Piemonte#prevenzione salute#prevenzione sanitaria#prevenzione serena#prevenzione tumore colon#prevenzione tumori#prevenzione tumori 2024.#salute del colon#Salute Pubblica#sanità Alessandria#Sanità Pubblica#Screening gratuito
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Alessandria Film Festival 2023
La quinta edizione dell’Alessandria Film Festival, la manifestazione di cultura tra proiezioni ed eventi dedicati alla settima arte, si terrà dal 20 al 22 ottobre, nelle sale del Cinema Teatro Ambra, in viale Brigata Ravenna 8, e di Palatium Vetus, in piazza della Libertà 28. Si comincia venerdì 20 ottobre a Palatium Vetus con le presentazioni ufficiale del festival e del concorso, accompagnate da un dj set di Dakoma e un rinfresco di benvenuto offerto ad ospiti e partecipanti. Nello stesso giorno ci sarà il primo evento, nella sala del cinema Ambra alle 21, che vedrà la partecipazione del regista Ciro D’Emilio che dialogherà con il conduttore di podcast e cinefilo Davide Marra, in arte Mr. Marra in merito al cinema di genere noir e, verso le 22, ci sarà la proiezione del lungometraggio Per niente al mondo, diretto da D’Emilio. Confermato anche per quest’anno il workshop dedicato ai più piccoli, i Laboratori per i bambini, che si terranno al cinema Ambra sabato 21 ottobre alle 10 a cura dell’attore e insegnante di recitazione Fabio Martinello; poi dalle 11.30 è prevista la proiezione del corto Desiderar le stelle, di Valerio Marcozzi. Nel pomeriggio di sabato, sempre al cinema Ambra, saranno proiettati i cortometraggi in concorso, dalle 14 Cloro (Matteo Tarditi); Tra gli alberi (Daniele Lince e Elena Beatrice); Sonnestube (Davide Palella); The black ReCat (Paolo Gaudio); Il soggetto assente (Riccardo Pittaluga); Me and you (Valentina De Amicis), Danzamorfosi (Irene Conti Mosca, Ilaria Perino, Anita Casi e Isabella Pasqualetti) dalle 15.30: Living in a bubble (Natalie MacMahon e Nikola Drvoshanov, Germania, ); Lights (Jitka Nemikinsová, Repubblica Ceca); Europe by Bidon (Samuel Albaric, Thomas Trichet, Francia), Betty Brûle (Camille Vigny, Belgio), Asterion (Francesco Montagnner, Repubblica Ceca( e dalle 17 Manuale di cinematografia per dilettanti Vol. I (Federico Di Corato); Maestrale (Nico Bonomolo); Il barbiere complottista (Valerio Ferrara,); La fornace (Daniele Ciprì). Le proiezioni dei cortometraggi termineranno con la premiazione alle 19 e la giornata proseguirà alle 21 con l’intervento del filosofo e performer Riccardo Dal Ferro in arte Rick DuFer, che unirà cinema e teatro in una performance dal titolo I volti del male attraverso il Cinema e la conclusione alle 22.30 vedrà la proiezione del lungometraggio The Lodger diretto da Alfred Hitchcock, con la sonorizzazione a cura del compositore Riccardo Mazza. Alle 16 di domenica 22 a Palatium Vetus verrà proiettato il documentario L’isola, appunti per un documentario” diretto da Claudio Braggio e Alessandro Gavazza, mentre dalle 17 sarà presente l’attore Dario Aita, che converserà con Stefano Careddu in merito alla sua carriera, dagli esordi con cortometraggi e web series fino alla collaborazione con il regista Paolo Sorrentino. La chiusura dei tre giorni di eventi sarà affidata allo sceneggiatore e regista Giorgio Diritti che dalle 21 dialogherà con Andrea Chimento. L’Alessandria Film Festival è organizzato dall’APS Paper Street 2.0 in sinergia con l’APS Requiem for a film, ha ottenuto il Patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Alessandria e conta sulla collaborazione di Fondazione Film Commission Torino-Piemonte, del Festival Adelio Ferrero (cinema e critica), della ConfCommercio Alessandria, ha attivato una collaborazione con Me.Dea Onlus Contro la violenza alle donne ed è gemellato con l’associazione Piemonte Movie. ALFF è convenzionato con Hotel Alli Due Buoi Rossi e Hotel Lux. Read the full article
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🔵🔴⚫ 𝗦𝗽𝗶𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗼𝘂𝗿𝗶𝗻𝗴 𝗮𝗿𝘁. Illustratori da colorare. FASE 2 con Fabio Tonetto @fabio.tonetto ! ✱ 𝗙𝗔𝗕𝗜𝗢 𝗧𝗢𝗡𝗘𝗧𝗧𝗢 *free download* Ci siamo fermati un pochino, ma questo weekend che ci porterà a rivedere presto anche gli amici torniamo con una nuova (la penultima?) tavola per voi in free download! Riprendiamo con un nuovo disegno tutta da colorare per #SPINECOLOURINGART, l'album da scaricare e stampare che abbiamo ideato durato il lockdown per passare un po' di tempo a casa con le mani sporche di colore. Oggi al #colourbook virtuale di SPINE Bookstore si aggiunge una nuova pagina con il contributo di un artista geniale e che adoriamo, capace di spaziare tra i più disparati ambiti, dalla videoarte ai fumetti: 𝗙𝗔𝗕𝗜𝗢 𝗧𝗢𝗡𝗘𝗧𝗧𝗢. #RUFOLO, personaggio immaginario che non ha bisogno di molte presentazioni, è il protagonista dei sui due bizzari graphic novel pubblicati da @erisedizioni. Oggi è al centro di un foglio bianco che aspetta di essere riempito di forme e colori, da stampare e colorare. ★ Puoi scaricarlo gratuitamente dal link in bio, lo trovi già impaginato in formato A4. Di Fabio Tonetto trovi disponibili da Spine i suoi fumetti "Rufolo" e "Rufolo e il grande evento" pubblicati entrambi per Eris Edizioni, e "Una donna che conta" di Myss Keta per @rizzoli.lizard di cui ha curato le illustrazioni del libro. Grazie ancora, Fabio! ✱ Fabio Tonetto è nato ad Alessandria nel 1983 e si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia dipartimento di Animazione di Chieri (TO) nel 2006. Come animatore ha realizzato diversi video pubblicitari e musicali e può vantare una collaborazione con Cartoon Network. I suoi lavori sono apparsi su moltissime fanzine e autoproduzioni, ha collaborato a moltissimi progetti e collettivi ( Lök, Puck!, Delebile, collettivo Mensa, Amenità, A4God) e ha conquistato spazio su testate dell’importanza di Rolling Stone, Frigidaire, Vice USA. #spinebookstore #spinecolouringart #freedownload #colourbook #illustratori #dacolorare #illustrazione #illustration #art #comics #fumetti (presso SPINE Bookstore) https://www.instagram.com/p/CAPdBg3AZeL/?igshid=1dsyc5tmh7uxn
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Ieri è stato un giorno palindromo, ed è interessante in quanto si tratta di un evento rarissimo visto che per trovare un altro palindromo ambivalente bisogna tornare indietro al'11 novembre del 1111 in pieno Medioevo (11.11.1111), mentre il prossimo sarà quello del 12 dicembre del 2121 (12.12.2121). ✓ Ma palindromo cosa significa? Palindromo viene dal greco antico e significa letteralmente: "di nuovo" "percorso", in riferimento al fatto "che può essere percorso in entrambi i sensi". Si tratta di una sequenza di caratteri che, letta al contrario, rimane invariata. ✓Per esempio, in italiano il concetto è principalmente riferito a parole, frasi e numeri. Secondo una leggenda l'inventore e il primo virtuoso del genere sarebbe stato il poeta greco Sotade, vissuto ad Alessandria d'Egitto nel III secolo. ✓ Ci sono anche nomi di persona palindromi. Tra questi: Anna, Otto, Ada, Ebe, per dirne alcuni. ✓Esiste anche il "palindromo sillabico", vale a dire una parola oppure una frase le cui sillabe, se lette al contrario, sono invariate. Per esempio: "le-ta-le", "Ma-rem-ma", "Ne-ro-ne". Questa forma è spesso usata in enigmistica. https://www.instagram.com/p/B8HUX8iIFaV/?igshid=wswvevg2l1vt
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8 GEN 2020 19:30
"SCUSA AMERI, SONO CIOTTI" - I 60 ANNI DI "TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO" ATTRAVERSO IL DUALISMO ALLA BARTALI-COPPI TRA I DUE - AMERI ERA RITMO, PATHOS, FU SUA LA PRIMA, STORICA IRRUZIONE SULLA VOCE DI UN COLLEGA. CIOTTI, NIPOTE DI TRILUSSA, ERA LA VOCE (SOPRANNOME: CATARRO ARMATO), LA COMPETENZA, LO STILE: “A BARI LA GIORNATA È LANGUIDA COME GLI OCCHI DI ORNELLA MUTI”. DI FRONTE AGLI ERRORI DEL DIRETTORE DI GARA LO BELLO: “HA ARBITRATO DI FRONTE A 60 MILA TESTIMONI” - VIDEO
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SCUSA AMERI, GRAZIE CIOTTI
Gigi Garanzini per la Stampa
C' erano alle viste le Olimpiadi romane a cavallo di quel Capodanno, sessant' anni fa. Così la Rai radiotelevisione italiana, nelle (belle) persone di Sergio Zavoli, Guglielmo Moretti, Roberto Bortoluzzi cominciò a porsi il problema della copertura radiofonica dell' evento. Studiando il modo di conciliare contemporaneità e tempestività attraverso il rimbalzo di linea da una disciplina all' altra: e decidendo di sperimentarne da subito la fattibilità con il campionato di calcio.
Così, domenica 10 gennaio 1960, otto giorni dopo la morte di Fausto Coppi, andò in onda la prima puntata di Tutto il calcio minuto per minuto: con Nicolò Carosio a San Siro per Milan-Juventus, Enrico Ameri a Bologna per Bologna-Napoli e Andrea Boscione ad Alessandria per Alessandria-Padova, con Gianni Rivera in maglia grigia e Paròn Rocco sull' altra panchina. In studio ad aggiornare i risultati dagli altri campi la stupenda voce di Roberto Bortoluzzi, che avrebbe diretto il traffico, pugno di ferro in guanto di velluto, da lì alla pensione, nel giugno dell' 87.
Solo i secondi tempi Per un bel po' di anni la sarabanda si limitò, chissà perché, a coprire i soli secondi tempi. Ma quell' oretta di adrenalina bastò a cambiare le domeniche degli italiani. Che per un po' a metà pomeriggio smisero di uscire.
E ripresero a farlo poco alla volta solo a patto di essere dotati di transistor, e di poter circolare per viali, parchi e giardini con la loro brava radiolina - i primi tempi mica tanto ina - all' orecchio.
Levandola al cielo quando a segnare era stata la squadra giusta, e con la tentazione di scagliarla lontano quando era toccato all' altra.
Senza contare le apnee, ogni volta che sul campo collegato si inseriva il rumore di fondo, o il boato, di un altro. Chi aveva fatto gol? E dove? Quel paio di secondi d' attesa per riconoscere la voce del radiocronista erano adrenalina pura, altro che le dirette-gol televisive di oggi dove l' immagine risolve subito il mistero. Sino a che a dare il cosiddetto segnale di chiusura non arrivava la Stock di Trieste: se la squadra del vostro cuore ha vinto, brindate con, se ha perso, consolatevi con. Nel più puro stile democristiano dell' epoca.
Poi, poco alla volta, i campi collegati crebbero di numero. E venne il tempo delle gerarchie e delle formazioni tipo della squadra dei radiocronisti. Ci furono per un po' Nando Martellini, Claudio Ferretti, non più Carosio tornato a fare il telecronista.
Ma l' epoca d' oro fu quella di Enrico Ameri dal campo principale e di Sandro Ciotti dal secondo per importanza. Ameri era un lucchese che prima di diventare giornalista era stato maestro elementare: quando i bambini giocavano a pallone durante la ricreazione, lui faceva la radiocronaca imitando Carosio. Ciotti un romano de' Roma, nipote di Trilussa, che a pallone aveva giocato, e bene, da mediano nelle giovanili della Lazio.
La linea se la rimpallavano impeccabilmente, ma sempre per cognome. Un po' perché così usava allora, quando indossare la casacca Rai comportava innanzitutto il rispetto della forma. Un altro po' perché serviva a marcare la distanza. Non è vero che si odiassero: ma certo non si amavano. Ameri era Bartali, Ciotti sapeva di Coppi. Alla classe del secondo, più colto, più seducente, il primo rispondeva con la grinta, la tigna quando serviva, proprio come il vecchio Gino. Ciotti era la voce, per quanto roca, a volte chioccia, ispessita da non meno di tre pacchetti di americane al giorno, rigorosamente senza filtro. Soprannome, catarro armato. Perfetta la sintassi, la competenza, la proprietà di linguaggio: senza negarsi i voli pindarici del campo per destinazione, della ventilazione inapprezzabile.
Ameri era innanzitutto il ritmo. Non che la sua voce non fosse di prim' ordine, ma era quasi accessoria rispetto alle cadenze che riusciva a imprimere al racconto, e a mantenere senza flessioni. Un intervento di Sandro poteva sbalordire per la perfezione dialettica e insieme per la lievità. Uno di Enrico era pathos allo stato puro, che attraversava l' etere e ti sbalzava la pressione all' insù. Se li chiamo per nome, dopo quasi vent' anni che se ne sono andati è perché prima li ho amati da ascoltatore: poi li ho frequentati di persona. E tra i ricordi di tante trasferte all' estero, soprattutto azzurre, ci sono le partite a scopone nelle hall degli alberghi o in aeroporto: in cui facevo coppia con l' uno come con l' altro, l' importante era che per ragioni di ordine pubblico non giocassero insieme. Fu di Ameri la prima, storica irruzione sulla voce di un collega, un gol di Pedro Manfredini a San Siro il giorno di San Silvestro del '61. Di Ciotti la chiosa più perfida, alla fine di un Lazio-Milan 2-1 con gol di Chiarugi annullato per fuorigioco molto più che inesistente: «Ha arbitrato Lo Bello, davanti a 80 mila testimoni».
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www.bikiniscompagnati.it❣ Domani, domenica 2 Giugno saremo ad Arquata Scrivia (Alessandria) in Via Libarna dalle 8 alle 19 ❣ Speciale appuntamento con l’evento-mercato più famoso d’Italia. Ritorna infatti a grandissima richiesta ad ARQUATA SCRIVIA l’eccellenza dell’unico vero ed originale mercato di qualità de "Gli Ambulanti di Forte dei Marmi". In uno speciale evento che ovunque attrae migliaia di visitatori, tutto il meglio del Made in Italy artigianale, niente cineserie di scarso pregio ed imitazioni, solo qualità garantita al prezzo migliore! Le notissime "boutiques a cielo aperto" (come vengono ormai definite anche su stampa e TG nazionali) apriranno domani, domenica 2 giugno ad ARQUATA SCRIVIA (nella tradizionale location di Via Libarna) con la collaborazione del Distretto del Commercio del Novese, delle Botteghe di Arquata ed il patrocinio del Comune: dunque una giornata da non perdere assolutamente per le migliaia di fans dell’originale Consorzio! Sarà come al solito la festa dello shopping più glamour e conveniente, con orario continuato, anche in caso di maltempo, dalle 8 alle 19. Gli Ambulanti di Forte dei Marmi, marchio di qualità unico, originale e garantito. (presso Arquata Scrivia) https://www.instagram.com/p/ByLHbUPoFDu/?igshid=1o5legkx29udp
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La nostra postazione mobile è pronta! 😋 Oggi vi aspettiamo ad Alessandria alla Sagra GustoSlow con tanti gusti particolari del territorio. Troverete Stefano fino a tarda sera alla Ristorazione Sociale di viale Milite Ignoto, per il PRIDE Party, evento organizzato nell'ambito dell' AlessandriaPride! Non mancate 🤗🏳️🌈🏳️🌈🏳️🌈 . . . #ristorazionesociale #alpride #slowfood #slowfoodalessandria #Alessandria #gelatoSoban #naturalmentebuono #progettogelato http://bit.ly/2WGZP1Q
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ALESSANDRIA.CGIL E UIL DI ALESSANDRIA IN VISTA DEL PRIDE: L'ARTE DI NON FARSI SOLI.
ALESSANDRIA.CGIL E UIL DI ALESSANDRIA IN VISTA DEL PRIDE: L’ARTE DI NON FARSI SOLI.
COMUNICATO STAMPA L’arte di non farsi soli Venerdì 10 maggio 2019 Evento di CGIL e UIL Alessandria in vista del PRIDE in collaborazione con Tessere Le Identità
Venerdì 10 maggio a partire dalle 16.30 nel Salone dell’Istituto Superiore Saluzzo di Via Faà di Bruno ad Alessandria si terrà un incontro, organizzato da CGIL e UIL Alessandria sul tema della terza età. In vista del primo PRIDE che avrà…
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