#esteticos
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sweetsweethate · 8 days ago
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artistas argentinos de principios del siglo XX apegandose al realismo, paisajismo e impresionismo para realizar sus obras: 👍🏼
Xul 'escritor, escultor, pintor, músico, astrólogo, esoterista, inventor y lingüista' Solar: que haga representaciones de abstracciones geometricas y surrealistas dijo
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Paisaje (1932)
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Barrio (1953)
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Drago (1927)
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cappucc1n · 3 months ago
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#ㅤㅤ⏤ㅤㅤ𝗇ı𝖼𝗄𝗇𝖺𝗆𝖾
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ㅤㅤ ㅤ ꒰ㅤ✿ㅤ���ㅤㅤㅤ𝗇͜𝖺͜𝗆ᧉㅤㅤㅤ♡ ' 𝗌
ㅤㅤㅤㅤ𝗇𝖺𝗆ᧉㅤㅤㅤ𔓕ㅤㅤㅤ𝗁𝗈𝗆ᧉ꯭ㅤㅤㅤ🍴
ㅤㅤ
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long-sleeved-sandwich · 7 months ago
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since we making our cultures aesthetique now, here are some coquette arepas and coffee 🇵🇷
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matteoos-world · 1 month ago
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Nido Oscuro
Parte 1 -> Parte 2
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L'incontro
1890
Contea di Marvalia, Inghilterra nel palazzo del Re Taurus tutto sembra procedere
perfettamente per le nozze del figlio, il prossimo in successione al trono, Wilder con la principessa Kassandra.
"É arrivato il grande giorno figliolo, ora questo regno dipenderà da te, devi essere pronto a governarlo con coraggio"
"Si padre, cosí com'è scritto" seguí in risposta. Il ragazzo si guardava nello specchio che poggiava sul banco della sua camera illustre con aria sconsolata, Kassandra non era certo ciò che voleva, mentre dal potere si faceva sedurre e non si faceva neanche lo scrupolo di nasconderlo. Poco dopo entrò nella stanza il suo lancillotto a occuparsi di lui e della sua bellezza. Nessuno poteva immaginare che di lì a poche ore sarebbe cambiato tutto.
Oggi
Un'epidemia si diffonde rapidamente nel regno di Marvalia, Dominick, giovane
aristocratico, viene mandato nella notte dai genitori, amici della famiglia reale, in ritiro
nel palazzo gotico di quello che viene chiamato "L'incantatore della notte", questo perché distante dal regno così da proteggerlo.
Il ragazzo viene scortato dalle guardie reali fino al castello di questa figura misteriosa. Nel tragitto percorre strade tortuose e cupe in cui nota strane ombre dalla tunica nera e con grandi maschere a gas, alcune si facevano luce con delle lanterne.
Dopo ore di viaggio in cui Dominick si faceva impaziente e timoroso, la macchina nera si fermò davanti a un grande campo lasciato a sé stesso in cui poggiava con imponenza il palazzo dallo stile grottesco.
"Siamo arrivati signore."
"Oh si certo, immagino che debba scendere".
Apre la portiera e con estrema classe scende dall'auto per poi innalzarsi davanti alla facciata principale della dimora, era sicuramente spaventato.
Si accinge al portone e bussa, la macchina se ne va ma poco dopo nessuno apre. Dominick è capace di aspettare perché troppo pudico per ritentare ancora, avendo lo scrupolo di disturbare, poco dopo si rende conto di una lieve fessura che portava con sé della luce laterale alla porta, la quale non era di fatti del tutto chiusa, così pone poca resistenza e si decide a tirare la porta in avanti così da poter entrare
"Permesso…" Disse titubante
"Son..sono Dominick" Il ragazzo percorse l'atrio e poi ancora
Si imbatté in delle maestose scale di legno che conducevano al piano di sopra ricco di stanze immacolate, si fece strada da solo intento a trovare l'uomo. Iniziava a sentire dei rumori, voleva tornare indietro ma le gambe lo spingevano a continuare, pensò anche che aveva lasciato la sua vecchia valigia all'ingresso.
D'un tratto i rumori cessarono e da una delle stanze uscì lui, questa alta figura dal corpo esile, sembrava un uomo la cui stravaganza ti strega, aveva una raffinata eleganza e un dolce profumo sulla pelle, aveva indosso un bellissimo completo scuro che sembrava disegnato su di lui, era ricoperto di gioielli, le sue scarpe erano lucide, sotto la giacca aveva una lunga camicia con maniche larghe e con gli sbuffi, erano merlettate e sul collo poggiava un grande fiocco bianco e a cospetto di questo poggiava sul petto una vecchia collana di perle che portava larga, aveva poi sulle mani dei guanti neri e poi non poteva non notare il suo mosso e lungo capello rosso, era eccentrico l'aveva capito
ma era anche affascinante, era semplicemente quello con cui tutte le cattiverie del regno iniziavano "L'incantatore della notte".
Sempre con fare elegante ma allo stesso tempo con simpatia, l'uomo porge la mano al ragazzo in un inchino, intento a fargli strada
verso la sua stanza, ricordandogli di andare a recuperare i suoi averi.
"C'è un brutto male là fuori eh? voglio dire a Marvalia."
"Sta succedendo tutto così in fretta, è destabilizzante"
"Beh si potrebbe dire che essere condannato a stare qui si è rivelata la mia fortuna"
"Lei è condannato a stare qui?"
"Mi piace la premura con cui ti rivolgi a me, ma te ne prego non ce n'è bisogno, voglio che tu ti senta libero qui"
"Non le piace parlarne?"
"L'hai fatto di nuovo"
"Cosa?"
"Questa distanza, non mi piace, non mi è mai piaciuta"
"Scusa non volevo..."
"Oh non scusarti trovo questa tua insistenza deliziosa" Il ragazzo si sentì il cuore in gola, quella casa e quella figura lo facevano sentire così impotente eppure era sempre stato visto come un uomo tutto d'un pezzo, questo dovuto anche alla sua corporatura, era leggermente robusto ed era bellissimo, la sua stazza andava in contraddizione con il suo viso pulito, puro, dolce aveva un mosso capello biondo e nei suoi occhi ci si poteva  perdere, aveva i modi e il vestiario di un signore e aveva di certo un cuore nobile, nobile come lui.
"Sistemati pure in quella stanza, tra poco mangiamo, spero tu gradisca della carne ma ho idea che tu sia troppo ligio alle buone maniere perché tu mi dica il contrario, non oseresti"
il ragazzo si limitò a sorridere e si affrettò a prepararsi per la cena.
I due cenarono nella sala da pranzo, piena di ornamenti d'oro e con un grande lampadario di cristalli che poggiava sopra la lunga tavola antica. L'incantatore aspettò già in sala con ansia il ragazzo che tanto gli piaceva, e una volta che questo si era presentato alla porta, lui lo seguí con fare scherzoso:
"Dopo di lei? dovrei dire forse così?" Il ragazzo era divertito dalla sua ironia, ma aveva il costante timore di deluderlo anche se non lo conosceva, sentiva di aver già investito tanto in lui.
Una volta seduti iniziano entrambi a mangiare di gusto e prendendo il suo amato calice di quello che sembrava essere del vino, l'uomo esordí dicendo:
"Allora ti piace il mio palazzo?"
"Si mi piace perché è diverso"
"E questo ti fa paura?"
"Il palazzo?"
seguí immediatamente l'altro
"Il diverso..."
"Mi affascina, perché è qualcosa di nuovo, e le cose nuove ti fanno sentire eterno"
"E con tutta la gente che sta morendo, forse ce n'è anche bisogno, diventa un vizio immorale, una perversione, ma é pur sempre un desiderio"
"Non ti senti solo in un palazzo tanto grande?"
"Oh ma io non sono sempre solo"
"Avete qualcuno?"
"No di certo non quello, ma a volte vengono a farmi visita degli aristocratici come te o meglio non proprio come te"
"Che vuoi dire?"
"Intendo dire che non sono tutti cosí discreti o piacevoli come lo sei tu"
"Ti ringrazio"
"Non ringraziarmi, è quello che penso di te da quel poco che ti conosco"
"Non ha buoni rapporti con questi uomini?"
"No non é questo, é che mi fa sorridere come nonostante la tua giovane età tu sia più rispettoso di tanti signori la cui età ha portato via l'onore" Ripresero poi a mangiare in silenzio e poi ancora.
"Ah Dominick c'è una cosa che devi sapere" Il ragazzo s'irrigidí
"Non vorrei sembrarti scortese ma preferirei non entrassi nella mia stanza, che si trova alla porta dove ci siamo presentati, certe cose preferisco tenerle per me"
"Certo, certo capisco…”
"Certo che capisci" disse con fare amorevole l'uomo sorridendogli e parlando con una mano sotto il mento il giovane si faceva nervoso e fece finta di voler andare a dormire, così l'incantatore lo accompagnò e poi quando questo si mise a letto fece finta di dormire e la figura rimase ferma qualche secondo a contemplarlo, fece per giocare con i suoi capelli e con strazio pronunciò un nome "Ricardo" e se ne andò.
Ma Dominick l'aveva sentito, era ancora sveglio e stava iniziando a farsi delle domande "Perché era stato condannato a stare in quel palazzo? Perché non ha risposto alla mia domanda? Qual'era il suo titolo? E se non fosse riservatezza ma nascondesse qualcosa in quella stanza? Chi era Ricardo?"
Tutto questo mistero lo rendeva ancora più intrigante, voleva conoscerlo veramente anche se in parte si sentiva intimorito da lui, e l'idea di scoprire tutto di lui gli faceva pensare che potesse rovinare la sua bellezza.
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ferrepond · 11 months ago
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gelatinatremolante · 1 year ago
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Cose accadute ieri sera che non mi aspettavo:
Tremare dal freddo nonostante fosse il giorno 8 del mese di agosto
Vedere tre stelle cadenti
Ridere insieme a un centinaio di persone per il Sebastian realistico del remake de La sirenetta con la voce di Mahmood
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bleachingsbiancamentovip · 2 months ago
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Hai sensibilità dentale?
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princesitaaesthticm1lk · 3 months ago
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Algo bonito 💗 tómate el tiempo de pensar en lo que quieres de verdad y te aseguro que lo conseguirás 🎀🍓
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m-yioi · 2 years ago
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  ⌅    ∿  💒  ⁺ @haeritos
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rojosweet · 5 months ago
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¿CIRCO ROMANO: ARTE O ENTRETENIMIENTO?
Sabías que los ciudadanos romanos no fueron a las peleas de gladiadores para ver sangre y sufrimiento, fueron por placer estético?
Ciudadanos romanos no fueron a peleas de gladiadores para ver sangre y sufrimiento, fueron por placer estético.
Esos hombres musculosos involucrados en combate cuerpo a cuerpo en la arena emocionaron la sensibilidad artística de los ciudadanos. Aunque la sangre fluía, no vieron sangre.
Vieron la gracia de los brazos musculosos levantándose en el aire. Vieron el brillo de las espadas y el juego de los cuerpos sudorosos, el juego de pies... En resumen, vieron la belleza del todo. Eran estetas adorando el arte y la belleza.
No vieron la crueldad porque no la había: los gladiadores no se matan entre sí por odio personal, sino porque la muerte es parte del espectáculo. Si la vida del perdedor se salva, el espectáculo pierde poder. La lucha de gladiadores encuentra su significado en la muerte de los vencidos y en el riesgo que corre el vencedor.
El gladiador está hecho para luchar y, hasta que llega el momento del sacrificio, lleva una vida de lujo. Además, se ha probado científicamente que los vencidos no sufren cuando son perforados o son arpones.
La lucha de gladiadores es cultura, como la corrida de toros, el ballet u la ópera. Es un espectáculo artístico de la más alta calidad, y es incomprensible que haya sido prohibido hoy en día.
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s-ooyaaa · 2 years ago
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͏͏ ͏͏ ͏͏ ͏͏ ͏͏ ⎯⎯ 𖹭͏͏ : i've got my eyes on you . . .
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cazzlered · 9 months ago
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nomadicsdiaries · 1 year ago
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Endlessly in love with these streets
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eliasroman · 2 years ago
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Aaron holding Troupeau Bleu by Cortex, shot in his bedroom by me
nostalgia.lite on instagram
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daaysol · 1 year ago
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100raito · 1 year ago
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