#espulso
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Il consiglio di istituto ha deciso all’unanimità, ha espulso dalla scuola e bocciato lo studente che accoltellò la professoressa ad Abbiategrasso. #abbiategrasso #cronaca #espulso #bocciato #beccaria #elisabettacondo #professoressaaccoltellata, #primopiano #fabriziosbardella
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Almeno adesso so che capite tutti quello che ho vissuto durante tutta la stagione con il Saint-Etienne in Ligue 2 senza il VAR.
Mi dispiace, chiaramente i Bambini azzurri meritavano al minimo il pareggio.
#ho detto al minimo - la vittoria non sarebbe stata strana o demeritata#mi dispiace per i bambini ma meglio adesso in gruppo e speriamo che le altre 2 andrebbero meglio!#per favore siete gentili con me - vi prometto non ho comprato l’arbitro#(se l’avesse fatto avrei espulso chevalier per sua parata su giorgino)
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Il mio è solo un esercizio di logica e raziocinio, non voglio difendere nessuno, né condivido le idee di nessuno e ogni uomo di fede che crede in qualcuna delle tre religioni monoteiste è per me un fanatico e un integralista.
Il ministro Piantedosi espelle dall’Italia l’imam di Bologna Zulfiqar Khan perché a suo dire aveva contatti con personaggi dell’Islam “ultra-radicale”, perché avrebbe esaltato il martirio dei mujahidin nel conflitto israelo-palestinese, perché avrebbe rivendicato il sostegno ad Hamas e perché, pare, nei suoi sermoni in moschea avrebbe usato espressioni discriminatorie nei confronti degli omosessuali e delle donne.
Ora, in uno stato di diritto dovrebbe vigere la presunzione di innocenza, l’espulsione implica una condanna, ma nessuna sentenza è mai stata pronunciata; e poi, non sarebbe stato meglio arrestare tutta la cricca di “radicali”, scoprire i piani di qualche attentato terroristico e magari ritrovare in casa qualche arma di distruzione di massa, che so io, un gas nervino, o almeno qualche bombetta puzzolente che si usa per carnevale?
Per il resto, se dovessimo espellere qualcuno per contatti persone “ultra-radicali” avremmo dovuto espellere anche Salvini quando abbracciò il tifoso spacciatore e violento a San Siro, tutti quelli che si fanno i selfie con i boss di mafia, camorra e ‘ndrangheta e tutti quelli che frequentano Cruciani e Sgarbi e Fiamma Nirenstein.
Il sostegno ad Hamas, una follia certo, così come altrettanta follia ci vuole per sostenere Israele e l’operato del governo Netanyhau, che sta facendo opera di bassa macelleria a Gaza, in Cisgiordania, nei cosiddetti territori Occupati (occupati dai coloni e dalle truppe israeliane), in Libano, in Siria e fra poco pure in Iran.
La differenza è che Hamas è un gruppo terroristico, mentre quello di Netanyhau è un governo regolarmente eletto, che rappresenta dunque una Nazione, e questo fatto è ancora più grave, perché vuol dire che tutta una Nazione si comporta da terrorista.
In Occidente abbiamo sostenuto gli USA quando hanno spadroneggiato nel mondo e quando hanno fatto e fanno i loro porci comodi, e sosteniamo persino i loro tirapiedi sparsi per tutto il globo, che hanno realizzato le peggiori dittature e si sono macchiati di crimini orrendi: ci espelliamo da soli?
In tutto l’Occidente si può manifestare con Israele per l’attacco subito il 7 ottobre, non si può manifestare per la Palestina, la Siria, il Libano, la Cisgiordania che hanno subito più di 42 mila morti più della metà dei quali erano donne e bambini e la stragrande maggioranza di loro erano dei civili inermi.
Si deve parteggiare per l’Ucraina, così vuole il padrone yankee, e si deve esecrare Putin e la Russia, fino a giungere ad atti di zelo esagerato e di servilismo sciocco, quando si odia Dostoevskij o quando si chiudono i rapporti con la scienza e la cultura russa o quando non sono ammessi gli atleti russi alle olimpiadi.
Fa ridere, infine, l’accusa della discriminazione contro omosessuali e donne, avete mai ascoltato Vannacci, avete letto il suo libro, siete mai stati a Pontida? E cosa credete che pensino delle donne e dei gay i fasci nostrani e quelli europei?
Leggete la Bibbia, infine, e rimarrete esterrefatti su ciò che pensavano ebrei, musulmani e cristiani che l’hanno adottata delle donne e degli omosessuali: diamo il foglio di via pure a papa Francesco?
Piantedosi sta facendo propaganda, è solo chiacchiere e distintivo; ma la cosa più pericolosa è dividere il mondo fra noi e loro, fra buoni e cattivi, come se la nostra esistenza dovesse uniformarsi alla trama del libro di Tolkien, Il Signore degli Anelli, dove da una parte c’è la coalizione dei buoni: uomini, elfi, nani e hobbit e dall’altra quella dei cattivi: orchi, goblin, troll.
È lecito vedere in filigrana di questa trama la politica italiana e quella mondiale, ma se ci siamo ridotti ad essere il remake della trilogia dei film, prepariamoci alla grande battaglia finale a Minas Tirith.
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ma perché dobbiamo concentraci su chalacoso
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Como, bastonate a un padre di famiglia: fermato gambiano già espulso
Espulso sulla carta e libero si scorrazzare per il paese.
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Ricordatevi che l'esc quest'anno va boicottata come non lo è mai stata. E così via finché Isr*ele non viene espulso definitivamente dalla competizione e l'organizzazione non fa i salti mortali per rimediare allo schifo ipocrita che sta compiendo.
Gli unici post che voglio vedere a maggio sono per tirarli addosso la merda.
#eurovision#eurovision 2024#sanremo#sanremo 2024#esc#esc2024#free palestine#ceasefire now#stop genocide#luca scrive
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Omicidio Verzeni, il procuratore aggiunto di Bergamo, Maria Cristina Rota, in conferenza stampa dopo il fermo dell'omicida, reo confesso: «Sharon nel posto sbagliato al momento sbagliato» Corriere TV .
Mancava soltanto che dicesse "ha la minigonna e se l'è cercata".
Anche Iris Setti fu prima stuprata e poi ammazzata da un "immigrato clandestino con una trentina di reati alle spalle" espulso ma che stava sempre qui.
Della triste vicenda di Iris Setti sbalordirono le "giustificazioni" della procuratrice di Rovereto Viviana Di Giacomo; che apprezzava il killer per "il fisico atletico" e soprassedeva ai precedenti per droga perché in Olanda "non sono reati".
Magistratura faziosa e incompetente.
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PRIMA PAGINA Corriere Dello Sport di Oggi mercoledì, 23 ottobre 2024
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Malva Marina Reyes Hagenaar, la figlia abbandonata di Neruda
Il poeta cileno, Pablo Neruda,ha avuto un'unica figlia dalla prima moglie, María Antonia Hagenaar Vogelzang di origine ebraica che lui aveva ribattezzato ''Maruca''. La bambina nata a Madrid, al principio era stata accolta con gioia dal poeta..fino a quando non seppe che la bimba era affetta da idrocefalia, allora non ci pensera' due volte ad abbandonare mamma e figlia-
Tornera' in Cile a scrivere le sue poesie e a vivere nuove storie d'amore. La moglie che gli neghera' il divorzio provera' a chiedergli aiuto per la figlia che non puo' ne' parlare ne' camminare ma non ricevera' piu' nulla.
La moglie con l'aiuto di un amico andra' a vivere nella capitale olandese essendo lei di origine olandese.
Le difficoltà si susseguono. Maruca vive in pensioni , il denaro si esaurisce e sua figlia, con il cervello sempre più pieno di liquido, richiede molta più attenzione. Attraverso organizzazioni religiose come Christian Science, Maruca riesce a trovare una famiglia di olandesi residenti a Gouda. Hendrik Julsing e Gerdina Sierks che si accordano per prendersi cura della bambina mentre sua madre cerca lavoro a L'Aia, a meno di un'ora di auto. È trattata come una di famiglia fino alla sua morte, ad otto anni, il 2 marzo 1943. Assumono persino una babysitter, Nelly Leijis, per dedicarsi esclusivamente alla bimba.
Maruca, nel frattempo, non rifiuta nessun lavoro. Si offre di pulire i pavimenti, prendersi cura dei malati, qualunque cosa serva per aiutare la figlia indifesa.
Non ha piu' i genitori e sua figlia cammina verso una fine drammatica. Attraverso la mediazione trova finalmente lavoro, anche se non ben pagato, presso l'ambasciata spagnola a L'Aia. È sotto il comando di José María Semprún, padre dello scrittore Jorge Semprún, poi espulso nel 1964 dal Partito Comunista di Spagna (PCE), che Pablo Neruda ammirava così tanto. Ciò che questa donna deve ancora soffrire non lo immagina.
Poco prima della fine della seconda guerra mondiale, María Antonia fu arrestata dai nazisti - non per essere ebrea, ma per avere un passaporto cileno - e internata nello stesso campo di concentramento dove si trovava Anna Frank. Da Westerbork, progettato per ospitare 107.000 prigionieri, di cui circa 60.000 morti, per lo più ebrei e zingari ai crematori e alle camere a gas di Auschwitz e Treblinka, in Polonia. Maruca vi trascorre un mese tra filo spinato, soldati delle SS e cani addestrati a uccidere. Ma questa volta la fortuna non le avrebbe voltato le spalle. Quando il campo fu rilasciato (15 aprile 1945) dalle truppe canadesi, trovarono vivi solo 876 prigionieri. E tra questi, la moglie abbandonata di Neruda. Nove giorni prima dell'apertura delle porte dell'inferno, Anna Frank, la sua vicina di campo, morì lì.
Non è rimasto nulla di Maria Antonia Hagenaar. Non una lapide che indica la fine del suo percorso . Tre anni dopo il suo rilascio, si reca in Cile per cessare il doloroso capitolo nerudiano. Nel novembre del 1948 firmò il divorzio e un accordo finanziario. Gli ci voleva ancora per tornare in Olanda. Dicono che sia diventata dipendente dall'oppio. Fino a che un cancro la uccise, nel 1965, a L'Aia,ha chiesto di essere seppellita non lontano dalla tomba dove sono i resti della sua amata Malva Marina, che non smise di visitare fino alla fine dei suoi giorni.
L'esistenza di queste due creature e' stata ignorata fino ad ora e sfido a trovarne traccia nella patria di Neruda, il poeta che canto' l'amore come pochi...ma come tanti non seppe amare mai.
Incredibile come nella storia dei comunisti non si trovi un solo essere degno di essere chiamato umano!
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“Ero veramente un bambino difficile. Non è che non capissi le cose o facessi fatica ad apprendere. Era semplicemente che non riuscivo a star fermo più di cinque minuti… che più o meno era il mio massimo periodo di concentrazione. Finivo quasi sempre per essere espulso dalla classe. Fu lì che, dopo avermi visto quattro o cinque volte in corridoio, Mister Pigden si prese cura di me. M'insegnò tutto lui. Non solo la didattica, ma anche a controllarmi, a canalizzare la rabbia e a contare fino a dieci prima d’esplodere come facevo di solito. Io non lo so perché mi scelse, ma lo fece. Mi diede delle responsabilità. Ero io a dover raccogliere i registri degli insegnanti, io a controllare che tutti bevessero la loro razione di latte. Era davvero bello, semplicemente mi sentivo importante. Mi ha fatto capire che potevo servire a qualcosa. Era l’uomo più grande del mondo. Amo quell’uomo.”
Cresciuto senza padre e frequentemente abusato dal patrigno violento, Ian Wright (uno dei più grandi bomber della storia dell’Arsenal) descrive così il suo rapporto col maestro Sidney Pigden, l’uomo che in qualche modo ne mutò la vita. I due si rincontreranno solo nel 2005 e alla vista del vecchio maestro, Ian scoppierà a piangere, incredulo: “Non posso crederci… mi avevano detto che era morto”. Lo sguardo svagato e smargiasso che cambia d’improvviso espressione, gli occhi che cercano disperata conferma, la sacra deferenza nel togliersi il cappello e, su tutto, la voce dolce e gentile del vecchio maestro che sembra provvedere ancora a quel bambino, al suo cuore smarrito, fissandolo intensamente come a dirgli: “Va tutto bene, sono qui e sono fiero di te”. Avrò guardato questo video centinaia di volte, di continuo, e ogni volta penso QUESTO, insegnare è questa cosa qui e non riesco a trattenere le lacrime, perché chissà se un giorno Rayan riuscirà a costruire il robot che ha in testa e ad aprire un negozio di elettronica, se Mirko diventerà papa Michele I, come tanto sogna, o Jacopo farà il calciatore, e incontrandoli, ormai anziano, si fermeranno a salutarmi, mi vedranno, ricorderanno tutto e allora saprò d’avergli lasciato qualcosa, una briciola di vita nel taschino, saprò d’esser stato un buon insegnante e non solo un freddo businessman, pronto a lucrare su asineria e ignoranza per vile tornaconto, ogni bambino una fattura. Non so se sarei in grado di fare ciò che ha fatto Mr. Pigden con Ian Wright, in un mondo, il mio mondo, in cui le mele marce si sostituiscono al primo morso, perché troppo dispendiose. Chissà se sono ancora capace d’insegnargli qualcosa di buono. Chissà cosa ricorderanno un giorno del loro folle tonto maestro.
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VERRÀ LA MORTE E AVRÀ LA FACCIA DEL CIOCCOLATO. FONDENTE.
L'altro giorno è saltato fuori un post urgente con cui una tamblera si preoccupava che il proprio cane - che aveva ingurgitato qualche confetto, forse al cioccolato - potesse morire avvelenato.
Il fatto è che il cioccolato non è tossico per i cani... è tossico per la maggior parte dei mammiferi, uomo compreso.
Il principio attivo incriminato è la TEOBROMINA, un alcaloide metilxantinico che appartiene alla stessa famiglia della caffeina, e che quindi ha effetti agonisti e antagonisti su parecchi recettori cerebrali del cuore e del respiro.
Come praticamente qualsiasi sostanza che introduciamo nell'organismo, la sua metabolizzazione avviene per opera del fegato e questo significa che un principio attivo agisce nell'intervallo di tempo tra l'assunzione e la completa metabolizzazione/catalizzazione da parte del fegato.
Il nostro fegato è un maestoso laboratorio di MIGLIAIA DI antidoti, filtri e pozioni - gli enzimi - che vengono utilizzati per trasformare, inattivare e rendere innocua ogni sostanza potenzialmente deleteria.
Alcol? La deidrogenasi lo trasforma prima in acetaldeide, poi in acido acetico e infine scomposto ed espulso dai reni.
Caffeina? L'enzima CYP1A2 lo trasforma in paraxantina, lo metabolizza in acido urico e poi lo espelle dai reni coll'urina.
Peperonata della nonna? Il fegato si scansa e cazzi vostri.
La teobromina di cui sopra - che il cacao PURO contiene in percentuale del 2% - viene gestita da un enzima epatico chiamato teobromina-sintasi che i mammiferi possiedono in quantità variabile in base alla specie.
Gli umani ne hanno a disposizione molta, i cani molto meno e i gatti quasi un cazzo (questi ultimi, a differenza dei cani, sono però privi dei recettori gustativi/olfattivi del dolce e quindi snobbano i vostri dolcetti al cioccolato).
La DL50 della teobromina (cioè la dose letale che uccide la metà dei soggetti a cui viene somministrata) è la seguente:
Umani - 1.000 mg ogni Kg di peso
Cani - 300 mg ogni Kg di peso
Gatti - 200 mg ogni Kg di peso
E ora, per cortesia, fate due calcoli:
Cacao puro -> 2% di teobromina, quindi 100 grammi ne contengono 2 grammi.
Un umano di 70 chili dovrebbe consumare più di tre etti di polvere di cacao puro per intossicarsi mentre un cane di 30 chili 'solo' 450 grammi.
(disclaimer: ricontrollate i calcoli ché ho solo venti dita)
Cacao puro al 100%, badate bene... il cioccolato al latte ne contiene un 25% circa e quello bianco solo tracce.
Quanta teobromina potrà mai esserci stata in quei due o tre confetti rubati?
Fermo restando che cani e gatti dovrebbero star ben lontani dal cioccolato (e per estensioni dai dolci tutti... e da qualsiasi cibo o condimento per umani), non è certo quella piccola quantità di cacao ad ucciderveli sul colpo.
In ogni caso, nel dubbio, sentite sempre il vostro veterinario.
@blackmammaaa @neveneradisera @firewalker e per ultimo ma tanto è in ritiro esistenziale dal mondo, @salfadog
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Spero che riesca ad ottenere parecchi soldi in danni dalla cooperativa.
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🚨👀 Il calciatore turco Demir Bey è stato espulso da un arbitro donna tedesco dopo averle detto: "Dovresti stare in cucina."
L’arbitra ha riportato l’episodio nel suo referto, e la FIFA lo ha sospeso per 5 partite, obbligandolo inoltre ad arbitrare una partita di calcio femminile giovanile come parte della punizione.
Durante quella partita, Demir Bey ha espulso 8 giocatrici. Quando gli è stato chiesto il motivo, ha risposto:
"Perché le donne dovrebbero stare in cucina."
#turchia #fortunadusseldorf #islam #2015
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Violenza sessuale a Ravenna, arrestato straniero già espulso
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Può in ogni caso godere di una consolazione, Piercamillo Davigo. Nel gruppo delle persone perbene di cui – secondo quel criterio che a noi dispiace – lui non fa più parte, ci sono in realtà persone molto poco perbene. E nel gruppo delle persone non perbene cui – secondo quel criterio che non ci piace – lui ormai appartiene, Piercamillo Davigo troverà in realtà un sacco di persone molto perbene.
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"Creativity is what makes humanity move. We were created to participate."
Keith Jarrett who turns 79 today.
"Over the Rainbow", performed in Tokyo 1984.
(English / Español / Italiano)
Possessing perfect pitch, while in high school, he heard a live performance of Dave Brubeck, and when invited to study classical composition in Paris, he was already leaning toward jazz and turned it down. He got kicked out of Berklee College of Music for playing the piano strings and "messing" with the inside of the piano. His first commercial record was with Art Blakey and the Jazz Messengers, and he went on work and record with Charles Lloyd and Miles Davis.
By the early 1970s, Jarrett's improvisations drew from the traditions of jazz and other genres, including Western classical music, gospel, blues, and ethnic folk music.
His album, 'The Köln Concert,' became the best-selling piano recording in history. Jarrett received the Polar Music Prize and was the first recipient to be recognized with prizes for both contemporary and classical music.
In 2018, Jarrett suffered two strokes and has been unable to perform since. But we still dream of the possibilities of what lies ahead.
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"La creatividad es lo que hace que la humanidad se mueva. Fuimos creados para participar". Keith Jarrett, que hoy cumple 79 años.
Poseedor de una afinación perfecta, cuando estaba en el instituto escuchó una actuación en directo de Dave Brubeck, y cuando le invitaron a estudiar composición clásica en París, ya se inclinaba por el jazz y lo rechazó. Le echaron del Berklee College of Music por tocar las cuerdas del piano y "meterse" con el interior del piano. Su primer disco comercial fue con Art Blakey y los Jazz Messengers, y siguió trabajando y grabando con Charles Lloyd y Miles Davis.
A principios de la década de 1970, las improvisaciones de Jarrett se inspiraban en las tradiciones del jazz y otros géneros, como la música clásica occidental, el gospel, el blues y la música folclórica étnica.
Su álbum "The Köln Concert" se convirtió en la grabación de piano más vendida de la historia. Jarrett recibió el Polar Music Prize y fue el primer galardonado con premios de música contemporánea y clásica.
En 2018, Jarrett sufrió dos derrames cerebrales y desde entonces no ha podido actuar. Pero seguimos soñando con las posibilidades de lo que nos espera.
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"La creatività è ciò che fa muovere l'umanità. Siamo stati creati per partecipare". Keith Jarrett, che oggi compie 79 anni.
Dotato di un'intonazione perfetta, quando era al liceo ascoltò un'esibizione dal vivo di Dave Brubeck, e quando fu invitato a studiare composizione classica a Parigi, era già orientato verso il jazz e rifiutò. Viene espulso dal Berklee College of Music per aver pizzicato le corde del pianoforte e aver "pasticciato" con l'interno del piano. Il suo primo disco commerciale fu con Art Blakey e i Jazz Messengers, e continuò a lavorare e registrare con Charles Lloyd e Miles Davis.
All'inizio degli anni Settanta, le improvvisazioni di Jarrett si ispirano alla tradizione jazzistica e ad altri generi, come la musica classica occidentale, il gospel, il blues e la musica etnica popolare.
Il suo album "The Köln Concert" è diventato la registrazione pianistica più venduta della storia. Jarrett ha ricevuto il Polar Music Prize ed è stato il primo a ricevere premi di musica contemporanea e classica.
Nel 2018, Jarrett ha subito due ictus e da allora non è più in grado di esibirsi. Ma continuiamo a sognare le possibilità di ciò che ci aspetta.
Source: JazzCorner.com
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