#esperienza immersiva
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Marco Lodola: Sculture di Luce al Museo dei Campionissimi di Novi LigureUn’esplosione di energia e colori in un’esposizione unica
Dal 30 novembre 2024 al 2 marzo 2025, il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure ospiterà la mostra Marco Lodola. Sculture di Luce, un’esposizione che promette di affascinare il pubblico con opere caratterizzate da vivaci colori e un’energia inconfondibile
L’arte di Marco Lodola illumina Novi LigureDal 30 novembre 2024 al 2 marzo 2025, il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure ospiterà la mostra Marco Lodola. Sculture di Luce, un’esposizione che promette di affascinare il pubblico con opere caratterizzate da vivaci colori e un’energia inconfondibile. Le sculture di Lodola, realizzate con neon, LED e resine, trasformano gli spazi del museo in un…
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https://www.wegroups.eu/esperiemze-immersive
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ANSELM
Non so se “Anselm” (titolo originale Anselm - Das Rauschen der Zeit) sia un capolavoro, perché girato da un geniaccio del cinema come Wim Wenders, oppure se lo sia perché infarcito dei capolavori di uno dei più grandi artisti contemporanei, Anselm Kiefer. Non so dare, e non voglio, un giudizio obbiettivo, per il semplice fatto che sono un estimatore assoluto ed assolutista dei due grandi artisti, ma se avrete la pazienza di leggere questa poche righe cercherò di dirvi perché “Anselm”, uscito nelle sale lo scorso 30 aprile, non è un film che si possa perdere ; girato in 3D, non è un documentario sull’opera di Kiefer, ma un film a tutti gli effetti. Anzi è una poesia filmica che la tecnologia, per una volta usata “cum grano salis”, e non per stupire o per frastornare lo spettatore, permette una esperienza immersiva, come si usa dire oggi, nell’opera di Anselm Kiefer, anzi regala allo spettatore il fantasma della consistenza materica della sua opera. Se non conoscete Kiefer, potrebbe essere una buona occasione per farlo, ma ricordando che questo è il Kiefer di Wenders e che inevitabilmente in questo film, la somma è più dell’insieme delle parti. Personaggio tra i più fraintesi della storia dell’arte contemporanea, Kiefer è l’artista della rovina, a cominciare dalla più grande rovina che ha accompagnato la sua vita. Nato nel 1945, ha conosciuto il secondo dopoguerra in Germania, la tragedia della guerra e ovvero quella ancora più grande, da un punto di vista morale, il giustificazionismo verso il nazismo. Possiamo partire dagli anni Settanta quando Kiefer, ventiquattrenne, percorre l’Europa per un viaggio fotografico dove si fa ritrarre con la divisa del padre, ufficiale dell’esercito tedesco, col braccio teso nell’inequivocabile gesto del saluto romano, simbolo ormai di tutti i fascismi. Ma, naturalmente, il gesto era solo il tentativo di richiamare, alla memoria molto difettosa dei tedeschi, l’immane tragedia provocata dal colpevole silenzio di quel popolo. Wenders non ricostruisce una cronologia dell’opera di Kiefer, ma utilizza il flash-back in maniera continua e fa iniziare il film dall’atelier di Bajrac nel sud della Francia, dove l’artista delle rovine ha costruito la sua rovina il più grande, un gigantesco sito-deposito-atelier mai costruito prima da un artista. Qui, ma anche in Germania, Wenders mostra un Kiefer al lavoro: un lavoro duro, sporco, fatto di fusioni di piombo, fiammeggianti interventi su vari materiali, molto spesso stoppie, girasoli, terre abrase, tronchi. Anche la natura entra a tutto titolo nelle rovine di Kiefer, non c’è mai in lui una natura pacificata, ma solo ed esclusivamente una natura macerata, dormiente, morta. E la crosta che ricopre tutto, città, torri, girasoli, libri pietrificati, cave abbandonate, è la Memoria. La memoria che c’è, come quella che non c’è più o che rischia di scomparire. “Vogliamo essere quelle senza nome, quelle dimenticate, ma noi non dimentichiamo nulla”, sembrano sussurrare le “Frauen der Antike” dalla campagna dell’atelier di Bajrac, nella sequenza iniziale di una bellezza struggente; vesti candide di antiche divinità dalla teste multiformi e che in realtà non contengono alcun corpo. Kiefer percorre in bicicletta anche l’altro grande atelier quello di Croissy-Beaubourg, a est di Parigi, come un surreale archivista alla ricerca di un documento misterioso. Negli scaffali tonnellate di tele gigantesche, operate, abrase, lacerate, incollate, rammendate, disciolte. Un archivista-alchimista che costruisce reperti di memoria, per chi memoria sembra non averne, un mitografo che cerca di raccontare il più grande mito, l’uomo stesso. Wenders è semplicemente sublime nel raccontare “der Stand der Dinge” dell’opera di Kiefer.
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Metaverse design e XR, il futuro degli spazi dedicati all'arte.
la XR (extended reality) e il metaverso costituiscono due nuove frontiere della progettazione architettonica e del design. Queste tecnologie permettono di creare ambienti immersivi e interattivi che possono essere condivisi con chiunque. L'obiettivo è quello di decentralizzare la realtà e renderla più umana e relazionale.
Alcuni studi di architettura, come Perkins+Will, stanno sperimentando l'uso di big data, realtà mista (MR), la progettazione generativa e computazionale per migliorare la qualità e l'efficienza dei loro progetti. Attraverso questi strumenti.
La natura infinita dello spazio XR richiede anche una riflessione sul ruolo dell'architettura nel metaverso e nel mondo reale. Come afferma il designer Xiaohang Hou, la percezione delle persone della realtà virtuale influisce sulle loro aspettative e richieste per lo spazio pubblico e rende il design urbano più complesso.
La fusione e la democratizzazione della XR sono quindi sfide e opportunità per gli architetti del futuro, che dovranno essere in grado di progettare per diverse realtà ed espressioni.
Oggi, architetti e designer sono sempre più consapevoli della responsabilità che hanno nel guidare questa costruzione dell'ambiente virtuale. Ma cos'è l'architettura del Metaverso, come si progetta, come si costruisce?
L'architettura del Metaverso è quella che si occupa di creare spazi e esperienze tridimensionali nell'ecosistema digitale che si sta sviluppando come successore di Internet. Il termine "Metaverso" definisce un mondo digitale in cui tutto ciò che possiamo immaginare può esistere e in cui possiamo connetterci in ogni momento per estendere le nostre vite reali ed avere nuove esperienze.
Per progettare il Metaverso, gli architetti devono tenere conto di diversi aspetti, tra cui l'interoperabilità tra diverse piattaforme e dispositivi, la partecipazione degli utenti come Avatar, la sostenibilità immersiva, ambientale ed economica delle soluzioni digitali e la tutela dei diritti d'autore.
L'architettura del Metaverso è una sfida e un'opportunità per gli architetti di esplorare nuove possibilità creative e di avere un ruolo significativo nella costruzione del futuro digitale dell'umanità.
Integrando XR e Metaverse è possibile creare spazi ibridi, Virtuali/reali in cui gli utenti possono vivere lo spazio in modo diverso, più creativo ed emozionale. Le applicazioni sono infinite, e promettenti per un futuro in cui i device integreranno diverse tecnologie atte ad aumentare la nostra esperienza cognitiva.
Immaginate di poter percepire contemporaneamente la realtà di ogni giorno integrata ad oggetti ed ambienti completamente virtuali in cui le informazioni possano essere accessibili in tempo reale da chiunque attraverso sistemi di intelligenza artificiale.
Queste prospettive evidenziano come sia più che mai opportuna la sperimentazione di soluzioni che possano sin da ora sfruttare queste tecnologie per creare nuovi ambienti creativi.
L'applicazione delle nuove tecnologie, ad esempio al mondo dell'arte e ai suoi spazi rappresenta sicuramente una sfida intrigante per chi si occupa di metaverse architecture.
Lo spazio diventa dinamico e creativamente integrato alle opere d'arte le quali possono essere sia reali che virtuali e fruite sia da umani che da avatar. La scenografia il design e la metaverse architecture rappresenterebbero in questo una notevole svolta nel rapporto fra arte e ambiente.
Si tratta di una versione espansa del concetto di Metaverse per come lo viviamo oggi e di accettare la possibilità che possiamo vivere esperienze di immersività estesa in un ambiente dinamico più fluido e creativo e soprattutto integrato in modo naturale con la nostra realtà di tutti i giorni.
Dario Buratti #metaverse architect
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L’arrivo del proiettore Xming Episode One di Formovie sul mercato ci ha incuriositi immediatamente. Un dispositivo con Google TV integrata, risoluzione Full HD e specifiche audio di tutto rispetto: sembrava avere tutte le carte in regola per rivoluzionare il modo di guardare film, giocare e sfruttare i contenuti digitali. Per darvi una panoramica approfondita, abbiamo deciso di mettere alla prova l'Xming Episode One e di condividere le nostre impressioni individuali su qualità dell’immagine, esperienza audio, integrazione di Google TV e usabilità complessiva. Design e portabilità: un proiettore che si fa notare Quando abbiamo aperto la confezione, siamo rimasti colpiti dal design compatto ed elegante del proiettore Xming Episode One. L'azienda ha deciso di optare per un design estremamente pulito e soprattutto per materiali ottimi in termini di qualità. La nuova finitura opaca consente al dispositivo di adattarsi bene a qualsiasi tipo di ambiente in cui viene posizionato, rendendo il tutto armonioso. Il suo peso che equivale a meno di 2 kg concede a tutti la possibilità di trasportare il proiettore veramente ovunque e non solo da una stanza all'altra. Il consiglio infatti è quello di portarlo con sé anche quando si vuole passare una serata con amici magari non in casa propria. È evidente che Formovie abbia puntato su un'estetica moderna e funzionale. Sia il telecomando che il corpo del proiettore hanno un design minimalista, e i pulsanti essenziali sul dispositivo stesso sono ben posizionati per un utilizzo intuitivo. La scelta di materiali resistenti sembra inoltre garantire una buona durata nel tempo, un punto fondamentale per un proiettore che si propone come investimento tecnologico domestico. Qualità dell’immagine: nitidezza e colori che colpiscono Quando uno acquista un proiettore, quello che guarda è certamente la qualità dell'immagine ed è proprio per questo che Xming Episode One ci ha colpiti fin da subito. A risaltare ai nostri occhi è stata soprattutto la grande nitidezza ma non c'è nulla da dire anche sulla qualità dei colori. Grazie alla sua risoluzione Full HD a 1080p nativa e alla luminosità di 150 lumen ISO reali, questo proiettore riesce a mantenere i dettagli ben definiti. Non importa se l'ambiente in cui ci si trova è leggermente illuminato: la proiezione riuscirà a prevalere in maniera dominante. I nostri test si sono svolti prevalentemente su una parete bianca, ma abbiamo usato anche un classico schermo (tela) per proiettori. C'è da dire che abbiamo ottenuto una qualità visiva in grado di competere con alcuni televisori di fascia alta. Tutto si esprime su uno schermo che può andare da 40 a 120 pollici di ampiezza. Il prodotto è dotato di una gamma di colori molto vasta e soprattutto in linea con gli standard. Xming Episode One consente alle varie tonalità di mostrarsi con una connotazione fortemente vivace e realistica, fornendo peraltro un contrasto eccellente, particolarmente visibile nelle scene buie. Durante la visione di film d’azione o spettacoli con paesaggi naturali, abbiamo notato che i dettagli non si perdono e l’immagine resta immersiva e coinvolgente. È fondamentale in questo caso il rapporto di contrasto di 1500:1. Abbiamo trovato molto utile anche una funzionalità che in tanti cercano in un proiettore ovvero la correzione trapezoidale automatica. Questa è perfetta soprattutto quando non c'è modo di posizionare il proiettore in maniera perfettamente perpendicolare alla parete o allo schermo. In una situazione ordinaria, ovvero in cui l’angolazione di proiezione può variare, il dispositivo è fortemente in grado di tenere l’immagine dritta e ben allineata senza dover ricorrere a complesse regolazioni manuali. Audio integrato: una sorpresa sorprendente Un altro aspetto che merita attenzione è il sistema audio dell’Xming Episode One. Formovie ha scelto di equipaggiare il suo proiettore con un sistema basato su doppi altoparlanti integrati. Questa risorsa offre una qualità del suono superiore alla media: la tecnologia Dolby rende il prodotto molto più potente rispetto ad un proiettore di queste dimensioni. Ci aspettavamo di dover collegare un sistema audio esterno, ma siamo stati sorpresi dalla chiarezza del suono e dai bassi presenti. Abbiamo testato diversi tipi di contenuto, dalle scene di azione ad alto volume ai dialoghi in film drammatici, e il proiettore è stato all’altezza in entrambe le situazioni. L’audio è bilanciato e le frequenze medio-alte sono nitide, senza risultare distorte a volumi più elevati. Sebbene non possa competere con un sistema surround dedicato, riesce comunque a riempire una stanza di medie dimensioni senza problemi. Google TV integrata: un vero punto di forza Un grande vantaggio dell’Xming Episode One è la presenza di Google TV integrata. Grazie a questa risorsa inclusa all'interno del prodotto, non servirà assolutamente collegare altri dispositivi. Dite dunque addio al pensiero di dover usare Chromecast o Fire Stick: potrete infatti usare Netflix, Prime Video, Disney+ e tutto ciò che è presente sul Play Store di Google. Per chi è abituato a una smart TV, la transizione è naturale, e avere tutto a portata di mano rende l’esperienza d’uso molto più fluida. Google Assistant poi ci è sembrato la vera marcia in più; l'utilizzo del proiettore di Formovie è diventato ancora più interessante usandolo con i comandi vocali, navigando così tra i contenuti in modo intuitivo. È stato veramente bello tornare a casa, stendersi sul divano e dire al proiettore frasi del tipo: “mostrami i film d’azione”. In quel caso Google TV è entrato in azione suggerendo subito diversi titoli interessanti in linea con la nostra richiesta. Questa interattività aumenta il comfort di utilizzo, soprattutto quando si è comodamente seduti e si vuole evitare di digitare sul telecomando. L'interfaccia di Google TV è intuitiva e ordinata, permettendo di organizzare i contenuti preferiti in modo personalizzato. Abbiamo anche testato il dispositivo con diversi profili utente, notando che ogni membro della famiglia può accedere rapidamente ai propri contenuti preferiti, una funzionalità perfetta per famiglie o coinquilini. Usabilità generale: facile da installare e configurare La configurazione iniziale dell’Xming Episode One è estremamente semplice, anche per chi non ha esperienza con i proiettori. Dal momento in cui si accende, una guida dettagliata assiste l’utente nella connessione a Wi-Fi, aggiornamenti software e regolazioni di immagine. L’installazione dura pochi minuti e l’interfaccia è pensata per ridurre al minimo i passaggi. Sorprende la messa a fuoco, molto rapida e soprattutto intuitiva siccome c'è una rotella dedicata. Questa permette di ottenere un’immagine chiara senza problemi e continue regolazioni andate a vuoto. Inoltre, abbiamo apprezzato molto la possibilità di collegare facilmente altri dispositivi tramite HDMI, USB e anche Bluetooth. Questa infatti è una delle grandi comodità che ampliano le potenzialità di utilizzo, ad esempio per collegare una console o un laptop. Esperienza generale d’uso e conclusioni Dopo diversi giorni di test, possiamo dire che l’Xming Episode One di Formovie ha superato le nostre aspettative. Sarebbe difficile rinunciare ad una scelta del genere nel momento in cui si è compiuto l'acquisto. Questo proiettore combina al suo interno qualità visiva e audio, tutto ciò che serve per avere praticamente il cinema in casa. Diciamoci la verità: è anche bello per sorprendere gli amici che magari arrivano per cena. In conclusione, consigliamo vivamente l’Xming Episode One a chi cerca un proiettore versatile, capace di trasformare qualsiasi stanza in un cinema. Avevamo letto il foglio delle specifiche ma, come spesso accade, non credevamo che poi tutto rispecchiasse l'effettiva realtà. Siamo stati prontamente smentiti da un lavoro fatto minuziosamente. Con un rapporto qualità-prezzo competitivo, si rivela una scelta interessante per chi vuole investire in un dispositivo completo, funzionale e pronto all’uso. Per quanto riguarda invece il prezzo, il proiettore è disponibile attualmente sul sito ufficiale per un totale di 199 € ed è acquistabile anche con PayPal in tre comode rate o magari con Klarna. Read the full article
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Amano Corpus Animae, a Milano la più grande mostra europea dedicata a Yoshitaka Amano
#wireditalia #afnewsinfo – http://www.afnews.info segnala: L’allestimento, spettacolare esperienza immersiva organizzata da Lucca Comics & Games delle opere di uno degli artisti più rappresentativi del XXI secolo, è da oggi alla Fabbrica del vapore … Leggi il resto su: Read More Wired Italia
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Monet e gli impressionisti Digital Experience al Next Museum di Roma Roma si tinge delle sfumature vibranti ... #DigitalExperience #impressionismo #Monet #mostra #roma https://agrpress.it/monet-e-gli-impressionisti-digital-experience-al-next-museum-di-roma/?feed_id=7844&_unique_id=672b34aca727a
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Realizziamo VR Milano: Un Viaggio nel Futuro della Realtà Virtuale
Benvenuti nel mondo affascinante della realtà virtuale (VR) a Milano!
Esploreremo come la VR sta rivoluzionando il modo in cui viviamo, lavoriamo e giochiamo, offrendo esperienze immersive che un tempo erano solo fantascienza.
Esperienze Immersive per Tutti
Milano, con la sua vibrante scena tecnologica, è diventata un hub per la realtà virtuale.
Qui, aziende e start-up stanno creando esperienze VR che vanno oltre l'intrattenimento, aprendo nuove possibilità in campi come l'educazione e il business.
Tecnologia all'Avanguardia
La città si distingue per l'uso di tecnologie VR all'avanguardia.
Questo non solo attira gli appassionati di tecnologia, ma crea anche un ambiente fertile per l'innovazione e lo sviluppo di nuove applicazioni VR.
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Musei di Catania: 6 musei particolari e i siti gratuiti la prima domenica del mese
Viaggio a Catania? Non perdere i musei unici della città. Visita i luoghi culturali più sorprendenti! Di guide sui musei di Catania ce ne sono tantissime, ma in questo articolo abbiamo voluto raccogliere tutti i musei più particolari e poco noti della città assolutamente da visitare. Catania è una città ricca di sorprese e luoghi culturali come il Museo delle Auto Storiche, il Museo Zoologico più antico della Sicilia, un Museo Tattile e un Museo del Cinema che fa invidia a quello di Torino. Visitare una città significa scoprire anche le sue attrazioni più particolari e noi cerchiamo sempre di consigliare attività più ricercate e di fornire consigli utili sul dove dormire e sul cosa fare per chi cerca di vivere una vera esperienza catanese! Ecco 6 musei di Catania che sicuramente non conoscevi e i siti da visitare gratis la prima domenica del mese! 1. Museo dello sbarco Catania Se stai visitando Catania, il Museo dello Sbarco in Sicilia – 1943 è una tappa imperdibile per tutti gli appassionati di storia e per chiunque voglia comprendere più a fondo uno degli episodi più significativi della Seconda Guerra Mondiale che ha visto come protagonista la città. Questo museo racconta il drammatico sbarco degli alleati in Sicilia, avvenuto il 10 luglio 1943, che segnò l’inizio della liberazione dell’isola e dell’intera Italia dall’occupazione tedesca. All’interno del museo, i visitatori possono immergersi nella storia grazie a una ricostruzione dettagliata delle fasi dello sbarco. Informazioni utili sul Museo dello sbarco di Catania Qui le informazioni utili per programmare la tua visita al Museo dello Sbarco. Raccomandiamo di controllare sempre il sito ufficiale per eventuali modifiche su prezzi e orari. ⏰ Orari di apertura museo: da martedì alla domenica dalle 09:00 – 17:00 (lunedì chiuso) ⏰ Orario biglietteria:da martedì alla domenica dalle 09:00 – 15:00 (lunedì chiusa) 🎫 Prezzo del biglietto intero: € 4,00 🎫 Prezzo del biglietto ridotto: € 2,00 📍 Piazzale Rocco Chinnici, 95129 Catania CT 2. Museo Diocesano di Catania Il Museo Diocesano di Catania racconta la storia religiosa e culturale della città attraverso un’affascinante collezione di arte sacra. Situato nel cuore del centro storico, questo museo è un luogo imperdibile per chi desidera esplorare la ricchezza del patrimonio catanese. Le opere esposte raccontano storie di chiese, sia regolari che secolari, sparse per la diocesi, offrendo un quadro completo della vita religiosa del passato. Le opere esposte raccontano storie di chiese, sia regolari che secolari, sparse per la diocesi, offrendo un quadro completo della vita religiosa del passato. La visita al Museo Diocesano di Catania si conclude in modo spettacolare con una vista panoramica dalle terrazze. Da qui, i visitatori possono godere di una vista mozzafiato sull’Etna e sulle splendide architetture barocche di Catania. Informazioni utili per visitare il Museo Diocesano Qui le informazioni utili per visitare il Museo Diocesano di Catania. Raccomandiamo di controllare sempre il sito ufficiale dei musei di Catania per eventuali modifiche su prezzi e orari. ⏰ Orari di apertura museo: da lunedì a sabato alla domenica dalle ore 9.00 – 13.00 – domenica e festivi solo su prenotazione ⏰ Orario apertura pomeridiana museo: martedì e giovedì dalle 15.00 alle 18.00 🎫 Prezzo del biglietto MUSEO: € 7,00 – ridotto € 4,00 🎫 Prezzo del biglietto TERME: € 5,00 – ridotto € 3,00 🎫 Prezzo del biglietto CUMULATIVO: € 10,00 – ridotto € 6,00 – solo terrazze panoramiche € 3,00 📍 Piazza Duomo, Via Etnea, 8 – 95121 Catania 3. Museo del cinema di Catania Inaugurato il 16 maggio 2003, il Museo del Cinema di Catania è un’istituzione dedicata a preservare e celebrare l’arte cinematografica, con un focus particolare sulla relazione tra il cinema e la Sicilia. Il Museo del Cinema di Catania offre un’esperienza immersiva che permette ai visitatori di esplorare la storia e le tecniche del cinema ed è stato progettato dall’architetto François Confino, lo stesso che ha creato il Museo Nazionale del Cinema di Torino. La collezione del museo comprende una ricca selezione di materiali che documentano la relazione storica tra il cinema e la Sicilia. Catania, infatti, è stata un importante centro di produzione cinematografica nel primo quindicennio del ‘900. Il museo raccoglie foto di set, locandine e documenti di film girati in Sicilia, opere di grandi registi come Rossellini, Visconti, Bolognini, Antonioni, Germi, Rosi e Pasolini. Informazioni utili per visitare il Museo del cinema di Catania Qui le informazioni utili per visitare il Museo del Cinema. Raccomandiamo di controllare sempre il sito ufficiale per eventuali modifiche su prezzi e orari. ⏰ Orari di apertura museo: da martedì a domenica, dalle ore 9:00 alle ore 17:00 (ultimo ingresso ore 15:30) 🎫 Prezzo del biglietto : € 4,00 🎫 Prezzo del biglietto ridotto: € 2,00 📍 Centro Fieristico-Culturale “Le Ciminiere”, viale Africa, Catania 4. Museo delle auto storiche a Catania – MOGAM Quando si parla di musei a Catania, il Museo delle Auto Storiche – MOGAM (Modern Gallery of Arts and Motors) rappresenta un’esperienza unica per appassionati di motori e non solo. Situato in una sede espositiva di circa 2000 mq, immersa in un magnifico parco privato, il MOGAM è l’unico museo privato in Italia e in Europa che unisce l’arte figurativa alle automobili di grande pregio. La particolarità del museo risiede nella sua collezione permanente, che comprende oltre 100 opere d’arte e più di 30 automobili di inestimabile valore storico. La raccolta d’arte del MOGAM spazia dal Futurismo al Contemporaneo, includendo opere di grandi maestri come Boccioni, Depero, Russolo, Baldessari, Sironi, Fontana e molti altri. Informazioni utili sul MOGAM di Catania Qui le informazioni utili per programmare la tua visita al Museo delle auto storiche. Raccomandiamo di controllare sempre il sito ufficiale per eventuali modifiche su prezzi e orari. ⏰ Orari di apertura museo: da lunedì a sabato mattina solo su prenotazione telefonica (sabato pomeriggio e domenica chiuso) ⏰ Per prenotazione: chiamare ameno 2 giorni prima della visita al numero 3466245514- attivo dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.30-12.30 e dalle ore 15.30-18.00. 🎫 Prezzo del biglietto intero: € 15,00 – I bambini sotto i 5 anni entrano gratis 🎫 Prezzo del biglietto ridotto: € 10,00 📍 Via Galermo, 171, 95123 Catania 5. Museo zoologico Catania Il Museo di Zoologia di Catania è il più antico museo zoologico della Sicilia. Fondato nel 1853 dal Prof. Andrea Aradas, nacque inizialmente come sede principale della Cattedra di Zoologia. Il suo nucleo originale era costituito dalle collezioni donate dai Soci dell’Accademia Gioenia di Scienze Naturali, una raccolta preziosa che ha gettato le basi per la ricca esposizione che possiamo ammirare oggi. Oggi, il Museo di Zoologia è parte integrante del Sistema museale d’ateneo (SiMuA) e offre un’ampia gamma di esperienze educative e culturali. La missione principale del museo è l’educazione, ma è molto apprezzato anche da turisti e appassionati. Informazioni utili sul Museo zoologico di Catania Qui le informazioni utili per programmare la tua visita al Museo zoologico più antico della città. Raccomandiamo di controllare sempre il sito ufficiale per eventuali modifiche su prezzi e orari. ⏰ Orari di apertura museo: dalle ore 9.00 alle ore 13.00 (ultimo ingresso 12.40). ⏰ Orario apertura pomeridiana museo: martedì e giovedì dalle 15.00 alle 17.00 (ultimo ingresso 16.40) 🎫 L’ingresso e gratuito con prenotazione obbligatoria per visite con guida per gruppi organizzati o scuole solo nei giorni di Lunedi e Martedì 📍via Lago di Nicito num. 38b – Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania. 6. Museo tattile Catania Il Museo Tattile “Borges”, parte integrante del Polo Tattile Multimediale inaugurato nel 2008, è situato all’interno di un palazzo del 1700. Il museo è un vero e proprio viaggio alla scoperta delle bellezze architettoniche presenti in Europa e nel mondo, con una particolare attenzione alla Sicilia e ai paesi del bacino del Mediterraneo. Infatti, percorso espositivo del Museo Tattile “Borges” include riproduzioni tattili di alcune delle più famose bellezze architettoniche del mondo. La regola d’oro del museo, “Vietato NON toccare”, invita i visitatori a sentire l’arte sperimentando una connessione diretta e intima con le opere esposte. Informazioni utili sul Museo tattile Qui le informazioni utili per programmare la tua visita al Museo tattile di Catania. Raccomandiamo di controllare sempre il sito ufficiale per eventuali modifiche su prezzi e orari. ⏰ Orari di apertura museo: lunedì e venerdì dalle 08.30 alle 13.30 | martedì, mercoledì, giovedì dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 16:30 | sabato dalle 8:30 alle 12:00 🎫 L’ingresso e gratuito con prenotazione consigliata fino a 6 persone e obbligatoria per gruppi. 📍 Via Etnea, 602, 95128 Catania CT Musei di Catania gratis prima domenica del mese Se stai pianificando una visita a Catania, non perdere l’opportunità di partecipare alla “Prima Domenica del Mese“, un’iniziativa che permette di esplorare le principali attrazioni culturali della città a prezzo ridotto o gratuitamente. Questa iniziativa, promossa dalla Direzione Cultura del Comune di Catania, offre ai turisti l’opportunità di immergersi nella ricca offerta museale di Catania rendendo il soggiorno ancora più speciale. Ogni prima domenica del mese, i musei di Catania si aprono al pubblico con biglietti a tariffa ridotta o gratuitamente. Ecco cosa potrete visitare durante questa iniziativa: - Museo Civico Castello Ursino; - Teatro Romano e Odeon di Catania; - Museo Vincenzo Bellini; - Museo Emilio Greco; - Chiesa di San Nicolò l’Arena. Per prenotare e organizzare la visita e per tutte le informazioni aggiornate sull’iniziativa “Prima Domenica del Mese a Catania”, ti invitiamo a consultare il sito ufficiale di ogni museo/attrazione. Dormire vicino ai principali Musei di Catania Dopo una giornata trascorsa a visitare i principali musei di Catania scegli un appartamento, un B&B o una Casa Vacanze per soggiornare proprio vicino a tutte le principali attrazioni. Sono diverse le soluzioni perfette per il tuo soggiorno in città. Situati nel cuore di Catania, ci sono diverse Case Vacanze che combinano eleganza, comfort e una posizione ideale, rendendoli la scelta ottimale sia per brevi che per lunghi soggiorni. Diverse soluzioni sono ideali per vacanze di famiglia o con amici. Il consiglio ad ogni modo rimane sempre quello di trovare un punto strategico della città, vicino ai luoghi più iconici e alle maggiori attrazioni e a trattorie e ristoranti tipici. Read the full article
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07/09 Lilly Palmer fa ballare Bolgia - Bergamo
Sabato 7 settembre 2024 prende il via la stagione 2024 - 2025 del Bolgia, top club di Bergamo frequentato da clubber di tutta Italia e non solo. Sul palco arriva la top dj producer tedesca Lilly Palmer. Con lei, a far scatenare Bolgia Summer Garden, giardino elettronico d'eccellenza, ecco il talento italiano Maike Depas. In Mainroom Indoor e in Alternative Room spazio invece a Dylan - Primo Raduno Nazionale, storico evento dal sound hardcore.
Partiamo da principio. Ossia da Lilly Palmer, artista sempre più amata e conosciuta in tutto il mondo. Beat incessante, senza fronzoli: chi balla al Bolgia non può non scaternarsi con la sua techno. Classe '96, tedesca, su Instagram la seguono 1 milione e 600mila fan. "La musica è libertà, di esprimere, trasformare ed elaborare le proprie emozioni, creando un legame con la gente", ha raccontato. Di base a Zurigo, inizia a farsi spazio nella scena underground nel 2015. Suoni potenti, profondi, melodie intriganti. Come quella di "I Am Machine": 136 bpm di stile ed energia. Lo scorso 16 agosto è invece uscita, su Armada, "All You Got To Do", mina da dancefloor piena di ritmo e melodia, nel suo stile incessante, che non lascia scampo. Tra un top club e l'altro, tra cui appunto il Bolgia, dove è di scena il 7 settembre '24, il 29/09 eccola al party Pyramid, all'Amnesia di Ibiza.
Con Lilly Palmer sul palco c'è Maike Depas, italiano, per l'esattezza milanese è sulla stessa linea d'onda. Propone hard techno, ed appassionato di sonorità trance anni '90 e video in stile cyberpunk. "La mia visione a lungo termine è quella di fondere queste due cose in un'epica esperienza immersiva", dice. Il party è in collaborazione con Momento Lab. Il Bolgia apre alle 23.30 e si balla fino alle 6 del mattino.
Spostiamoci adesso nella Mainroom Indoor del Bolgia di Bergamo, dove sabato 7 settembre 2024 per l'opening della stagione 2024 - 2025, va in scena Dylan - Primo Raduno Nazionale. Dylan è da decenni uno dei simboli dell'elettronica. In console, in Main Room Indoor, ci sono assi come Cecco Dj, Principe Bismark, Super Marco May e Juri Carera. Alla voce Mr Fudo. Si accende anche la Alternative Room al ritmo di Dylan, con i suoni scatenati di Claudio Lancinhouse, Boich vs Ercanna, Dj Dino e tanti altri artisti.
L'appuntamento di sabato 7 settembre 2024 al Bolgia con la top dj producer Lilly Palmer è solo l'ennesimo di assoluto livello. Qui si sono esibiti tra gli altri, top dj come Nico Moreno, I Hate Models, 999999999, Deborah De Luca, Joseph Capriati, Pawsa, Stella Bossi, Ilario Alicante, Franchino, Len Faki, Ellen Allien e Métaraph, Gordo, Marco Faraone, Indira Paganotto, Sidney Charles o Marika Rossa.
07/09 Lilly Palmer @ Bolgia - Bergamo
Bolgia - Bergamo
via Vaccarezza 9, Osio Sopra (Bergamo) A4: Dalmine
info: 338 3624803
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