#erio castellucci
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Messa a giorni alterni e senza prete. Ucci ucci sento odor di Castellucci
Torino e il Piemonte guarderebbero al “modello” del vescovo di Modena, punto di riferimento dell’episcopato progressista e grande sponsor di Repole, per ridisegnare le diocesi. Il culto mariano da mandare in soffitta. Le “cazzate” di Tucho Fernández. Continue reading Messa a giorni alterni e senza prete. Ucci ucci sento odor di Castellucci
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#alberto maggi#Apostasia#cattivi maestri#Derio Olivero#Erio Castellucci#falsi profeti#fumo di satana#idiozie clericali#Maurizio Costa#Roberto Repole#sedicenti cattolici#spirito del concilio#Victor Manuel Fernández
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Mostra blasfema, i fedeli riparano lo scandalo difeso dal loro vescovo
Più di cento davanti alla chiesa di Sant’Ignazio di Carpi per pregare davanti alla mostra Gratia plena. Per la prima volta i fedeli riparano un atto blasfemo difeso dalla loro stessa diocesi e dal loro stesso vescovo. Ed è solo l’inizio: le preghiere proseguiranno ancora. Continue reading Mostra blasfema, i fedeli riparano lo scandalo difeso dal loro vescovo
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Finale Emilia (Modena), riapre il Duomo, appena restaurato dopo il sisma del 2012
Finale Emilia (Modena), riapre il Duomo, appena restaurato dopo il sisma del 2012 Riapre al culto, con una grande festa popolare, il Duomo di Finale Emilia nella bassa pianura modenese. La chiesa, che aveva riportato gravi danni a causa del sisma del 2012, torna accessibile ai fedeli e alla comunità dopo la ricostruzione e un accurato restauro, condotto grazie ai fondi della programmazione della Regione, attraverso la struttura commissariale, con il Programma delle opere pubbliche e dei beni culturali: risorse stanziate per oltre 6 milioni di euro. Oggi, domenica 26 maggio, nel pomeriggio, dopo la presentazione dei lavori, la messa solenne presieduta dall'Arcivescovo Abate Metropolita di Modena-Nonantola, Erio Castellucci. Alla riapertura della chiesa, dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, saranno presenti la Presidenza e altri rappresentanti della Regione Emilia-Romagna insieme alle autorità civili. I danni e gli interventi I lavori di ripristino con miglioramento sismico sono iniziati nella primavera del 2019 e si sono conclusi nelle scorse settimane. Il sisma ha colpito la struttura architettonica del Duomo, l'apparato pittorico decorativo e le opere artistiche interne, quali gli altari e la cantoria lignea. Fra i danni più evidenti, il crollo di parte della facciata e della retrostante volta in legno e gesso della navata centrale, delle volte in muratura delle navate laterali, e crepe estese sulla volta dell'abside e lungo tutto il fusto del campanile. Tra gli interventi eseguiti, la realizzazione di un'intelaiatura metallica nella cella campanaria e la reticolazione in fibre lungo tutto il fusto che, insieme alla nuova scala in legno e all'inserimento dei nuovi impalcati, riduce la possibilità di espulsione per schiacciamento a compressione del campanile stesso. All'interno dell'abside è stato studiato un intervento che prevede elementi di rinforzo in fibra di vetro sopra le nervature esterne della struttura e un cordolo in acciaio lungo il perimetro. La storia del Duomo La prima chiesa, 'antenata' dell'attuale Duomo, venne edificata già nel XIII secolo, nell'ambito della fondazione del nuovo centro fortificato di Finale. Non si conoscono le caratteristiche di questo primo luogo di culto, ma di certo, fin dalla sua costruzione, si configurò come la chiesa della Comunità finalese, che provvedeva anche agli oneri di officiatura stipendiando un cappellano. La storia conosciuta del Duomo inizia tra la fine del '400 e il primo '500, quando l'edificio originario venne ristrutturato, ampliato e alzato, con un'aula rettangolare a tre navate, un'abside semicircolare e una copertura a capriate. L'interno del Duomo risale ai lavori degli anni 1770 – 1773, con un disegno in stile barocco, opera dell'architetto ferrarese Angelo Marescotti: in quell'occasione la navata centrale venne coperta con una volta a botte lunettata. La facciata risale invece al 1807 e venne realizzata grazie al lascito dell'arciprete Giovan Battista Grillenzoni. Fino al 2002 il Duomo è rimasto di proprietà comunale e soltanto allora – con un atto ufficiale – è stato ceduto alla parrocchia. Uno scrigno d'arte In occasione della riapertura del Duomo, è tornato a Finale Emilia il prezioso dipinto raffigurante "La Madonna, il Bambino e San Lorenzo" che il Guercino realizzò nel 1624 per la chiesa di Sant'Agostino (attuale chiesa del Seminario). Dopo il sisma la grande tela venne trasportata al Museo diocesano e benedettino di Nonantola, dove è stata custodita in questi anni. Grazie ai fondi provenienti dall'8 per mille alla Chiesa cattolica, l'opera è stata anche accuratamente restaurata. Il dipinto si caratterizza per l'intenso dialogo mistico, uno scambio meraviglioso di sguardi e posture: con il restauro, il blu lapislazzulo del manto della Madonna e il rosso della dalmatica di San Lorenzo hanno acquisito nuova brillantezza. Per le evidenti esigenze di tutela e di custodia e con l'autorizzazione della Soprintendenza, il capolavoro del Guercino, al rientro a Finale, è stato collocato in Duomo, in uno dei due lati del presbiterio. All'interno sono custodite opere d'arte di pregio, fra cui il Battesimo di Cristo di Sebastiano Filippi detto il Bastianino, databile intorno al 1580, l’Adorazione dei Magi di Giuseppe Maria Crespi (circa 1730), lo Sposalizio di Maria, olio su tela seicentesco di Sigismondo Caula. Sull'altare maggiore, la tela con i Santi Filippo e Giacomo (a cui sono intitolate la parrocchia e la chiesa), opera del modenese Giovanni Mussati, risalente al 1772, il Crocifisso ligneo (alto un metro 86 centimetri) di esecuzione quattrocentesca che, secondo la tradizione, sarebbe giunto a Finale trascinato dalle acque in piena del fiume Panaro. È stata restaurata anche la venerata immagine della Beata Vergine delle Grazie: la statua della Madonna, in legno a tutto tondo, risale al 1603 e assunse la denominazione nel 1631, dopo l'epidemia di peste che in parte risparmiò il paese. Il ciclo di affreschi della navata centrale è stato realizzato dall'artista finalese Giuseppe Busuoli nel 1942-43. L'organo e le campane È stato completamente restaurato anche il pregiato organo che fu costruito nel 1911 dalla Casa organaria Mascioni di Azzio (Varese) che ha curato anche il suo recupero con l'ausilio dei disegni costruttivi originali. L'organo, integralmente a trasmissione pneumatico tubolare, è collocato in cantoria sopra l'ingresso principale e racchiuso in una cassa lignea. La riapertura del Duomo è anche l'occasione per inaugurare ufficialmente il nuovo concerto di nove campane. Alle quattro campane che furono installate dopo la Seconda guerra mondiale (le precedenti campane erano state requisite per utilizzare il bronzo per la produzione di armi) se ne sono aggiunte cinque, realizzate presso la fonderia Capanni di Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Gotteslästerliche Ausstellung im Diözesanmuseum
katholisches.info: In der Kirche des Diözesanmuseums in der norditalienischen Stadt Carpi provoziert die Ausstellung eines lokalen Künstlers. Blasphemische Bilder mit Jesus, der Gottesmutter Maria und Maria Magdalena werden von den Diözesankuratoren als Sakralkunst ausgeben. Und der zuständige Diözesanbischof Erio Castellucci schweigt dazu. Am Fuß des Hochaltars der Kirche Sant’Ignazio in Carpi stößt der Betrachter auf das ... http://dlvr.it/T3bnNZ
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Sisma Emilia, riapre al culto il Santuario delle Grazie
Riapre al culto, con una festa popolare, il Santuario della Beata Vergine delle Grazie a Stuffione, frazione del comune di Ravarino nella bassa pianura modenese. Nel pomeriggio, dopo la presentazione dei lavori, la messa presieduta dal vescovo di Carpi e arcivescovo di Modena-Nonantola, monsignor Erio Castellucci. Alla riapertura del Santuario dedicato alla Madonna di Monserrat col Bambino,…
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“Entrò per rimanere con loro” In questo tempo di ancora crisi, di malumori e critiche (alcune pretestuose), di "profeti di sventura" e difficile discernimento, mi piace riportale la "Cartolina Pastorale" come è stata definita, del mio Vescovo Don Erio Castellucci, che ho trovato equilibrata, pacata, ma non vuota di indicazioni e di prospettiva, come anche di fiducia nell'Amore Paterno di Dio, che sempre si manifesta in Cristo Nostro Signore e nella forza che viene dallo Spirito Santo.
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I relatori invitati al convegno
Organizzato da Giuliana Gemelli (UNIBO, Ass. Grande Giù) con il supporto di Maurizio Marinelli (Baskerville, Bologna
Francesco Lanza Carlo Gambacorti Passerini Maurizio Mascarin Riccardo Modestino Ignazio Tasca Piermario Biava Guido Biasco Luca Saragoni Mirko Taversari Gioacchino Pagliaro Charlene Dray Mauro Checcoli Massimo Da Re Don Erio Castellucci Chiara De Santis Marco Polettini Graziella Zohar Pia Lucidi Maria Lucia Galli Antonio Loperfido Vanessa Boyer Alice Spagnol Ornella Del Neri Noemi Mercuri Antonio Frassinetto Stefania Spadoni
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Don Erio Castellucci._VOCE.mp4 from Maurizio Marinelli on Vimeo.
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Archbishop Erio Castellucci has a response to those who think the devil is not real: “they’re mistaken.”
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Modena: «Basta Messa, facciamo noi laici». E il vescovo approva
Liturgia della Parola curata dai laici al posto della Messa anche se il prete è presente. E “guai” a chiamare un sacerdote esterno perché è estraneo alla comunità. Parte da una parrocchia del modenese una nuova offensiva all’Eucarestia all’insegna della sinodalità e col benestare del vescovo Erio Castellucci. Continue reading Modena: «Basta Messa, facciamo noi laici». E il vescovo approva
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#Apostasia#cattivi maestri#Erio Castellucci#falsi profeti#fumo di satana#idiozie clericali#papa Francesco#pastori infedeli#pastori inutili#sedicenti cattolici#spirito del concilio
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Domenica 19 e sabato 25 aprile Santa Messa in diretta televisiva
Seguendo le disposizioni adottate per contrastare la diffusione del Covid-19, l’Arcidiocesi di Modena-Nonantola e la Diocesi di Carpi continuano ad offrire ai fedeli la possibilità ai fedeli di assistere in diretta televisiva alla Santa Messa della II domenica di Pasqua.
Domani – domenica 19 aprile – l’Arcivescovo Erio Castellucci celebrerà la Santa Messa alle ore 18 nel Duomo di Modena,…
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Nuovi modenesi, 212 bambini diventano cittadini onorari
Nuovi modenesi, 212 bambini diventano cittadini onorari. Sono Alak, Francisca, Leonard, John, Asmin, Esther, Atakwrah, Nyah, Julia, Andrea, Djeneba e tanti altri bambini i nuovi cittadini onorari di Modena. A consegnare loro la pergamena che lo attesta, durante la cerimonia di Bambin@=Cittadin@ promossa da Comune e Unicef, in Galleria Europa, è stato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli. Nello stesso momento in 54 classi quinte delle scuole primarie di tutti gli Istituti comprensivi cittadini altre decine di bambini, nati in Italia da famiglie migranti residenti a Modena dove hanno terminato un ciclo di studi, ricevevano dalle mani delle loro insegnanti lo stesso attestato: un riconoscimento simbolico ma molto importante, in quanto afferma che tutti i bambini cresciuti insieme in Italia frequentando le stesse scuole hanno uguali diritti di cittadinanza e riconosce alla scuola un ruolo centrale nel processo di costruzione di una comunità interculturale inclusiva. La stessa festa, lo stesso battimani e vociare felice dei bambini delle classi 5 A e B della scuola Cittadella dalla Galleria Europa, dove campeggia un frammento originale del muro di Berlino a testimonianza dei valori a fondamento dell'Unione europea, ha abbracciato, sulle note dell'Inno di Mameli e dell'Inno alla gioia, tutte le classi collegate in diretta streaming. Complessivamente 212 i bambini che sono diventati cittadini onorari nella città dove vivono, giocano e studiano. Il conferimento simbolico della cittadinanza onoraria, iniziativa nata su volontà del Consiglio comunale nel 2015 che, ad oggi, ha interessato in tutto oltre 1800 bambini, è stato il momento culminante di una bella festa con cui i cittadini di domani hanno dialogato con gli amministratori di oggi. A rispondere a domande e curiosità dei bambini, oltre al sindaco Muzzarelli, sono stati il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, il presidente di Unicef Modena Lorenzo Iughetti e l'assessora a Istruzione, Sport e Pari opportunità Grazia Baracchi. La regia della festa, come del percorso alla cittadinanza che grazie al lavoro dei docenti e al sostegno di Unicef, durante l'anno scolastico accompagna i bambini (quelli che ricevono la cittadinanza come i loro compagni) a questo momento, è infatti del Settore Istruzione con il Centro educativo Memo. "Cittadini si diventa ogni giorno attraverso gli impegni che vi prendete, attraverso l'assunzione di diritti e doveri. In questo percorso per diventare persone responsabili, un percorso che valorizza le differenze per non farle diventare diseguaglianze e che fate innanzitutto a scuola, ci aiutano anche le vostre insegnanti", ha detto l'assessora Baracchi ai bambini. E "da sindaca a sindaco" al primo cittadino Gian Carlo Muzzarelli dalla 5A della primaria S. Giovanni Bosco, collegata on line, è arrivata anche la prima domanda sul ruolo di sindaco. A porla è Omaima appena eletta sindaca della sua classe al termine di una campagna elettorale che ha conosciuto anche qualche ombra ma che alla fine ha premiato colei di cui "ci si può fidare", commentano i compagni. "Ti faccio i miei complimenti perché maturare il senso dell'impegno e il valore di mantenere gli impegni presi è importantissimo per un sindaco come per ciascuno di noi; mettiti sempre in ascolto e a disposizione degli altri perché se maturerai questa sensibilità sociale sarai sicuramente una sindaca migliore", le ha detto il sindaco Muzzarelli portando a bambini e insegnanti anche il saluto e gli auguri del vescovo Don Erio Castellucci. Da un progetto sulla Costituzione che li ha portati alla scoperta di don Lorenzo Milani e della sua scuola di Barbiana, la V B delle Cittadella attraverso la voce di Cecile ha posto l'accento sull'importanza dello sport e di avere spazi e occasioni per muoversi, sollecitando sul tema l'assessora Baracchi. Mentre la V A, dopo un percorso incentrato sulla parola "condivisione", ha affidato a Muslima il compito di sondare le paure dei grandi, così come l'importanza del gioco anche per gli adulti. "Ho tante piccole paure – ha ammesso il presidente del Consiglio Poggi - ma la principale è di smettere di avere paura; bisogna avere il coraggio di avere paura, perché è avendo paura che si superano le difficolta e si cresce, così come attraverso il gioco ci si confronta con gli altri e con le regole, e con gli altri ci si diverte anche, cosa importantissima per noi tutti". Altre classi si sono interrogate sulle differenze e sul sentirsi diversi, grazie al progetto di Unicef dedicato alla storia di un quadrato nel paese dei cerchi. Non solo tutti i bambini si sono sentiti almeno una volta quadrato tra cerchi, capita anche agli adulti e "non sempre è sbagliato essere quadrati in mezzo a rotondi, se significa pensarla diversamente e cercare la condivisione attraverso il confronto per realizzare una comunità inclusiva", hanno sottolineato il sindaco e Poggi, "perché si può essere rotondi o quadrati ma l'importante è condividere i valori fondanti e per far conoscere a tutti i vostri diritti - ha aggiunto Iughetti rispondendo a Giacomo della 5B delle De Amicis - dovete innanzitutto conoscerli e parlarne tra voi, in famiglia e con gli amici, riconoscendo e rispettando i diritti degli altri ed esigendo che anche i vostri siano rispettati: questo significa fare politica".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Erzbischof verteidigt „Luther-Konzerte“ zu Ehren der „Reformation“ in katholischer Kirche
katholisches.info: (Rom) „Bei diesen Luther-Konzerte handelt es sich entschieden um verstimmte Töne.“ Mit diesen Worten kommentierte Mauro Faverzani von Corrispondenza Romana einen Zyklus von fünf Konzerten zu Ehren Martin Luthers und der protestantischen Reformation in einer [...] http://dlvr.it/NwqNwm
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mons. Erio Castellucci "Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento" mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola
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L'arcivesvovo Erio Castellucci ha presieduto domenica 29 settembre la messa dei Popoli presso la parrocchia della Bva di Modena. Ecco alcuni momenti della cerimonia Foto Gino Esposito La cronaca https://ift.tt/2n4HP1D
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Francesco Cappa - Fabrizio Rinaldi - Federico Valenzano - Lo Sguardo degli invisibili Teologia e servizio ai poveri. Prefazione di Erio Castellucci - Dehoniane
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