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PRIMA PAGINA La Citta di Oggi sabato, 26 ottobre 2024
#PrimaPagina#lacitta quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi cava#citta#quotidiano#salerno#provincia#sauro#rata#canone#pullman#fantasma#bufera#dedurre#pure#patron#presidente#contestato#erariale#mezzo#milione#alla#auto
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Cinquecentomila euro da risarcire allo Stato, quindi ai contribuenti italiani, per errori e sprechi commessi nella gestione delle convenzioni con le coop incaricate di accogliere e sostenere gli immigrati in arrivo in Italia. La sezione di Catanzaro della Corte dei Conti ha condannato 40 soggetti, tra cui 14 amministratori locali, un ex dirigente regionale e diverse società cooperative, per un danno erariale di 4 milioni e 200 mila euro.
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Chiara De Filippo
È uscita ieri l’autobiografia della nostra Rosa Luxemburg, la ‘rivoluzionaria’ del PD di cui è giusto ricordare un paio di cose a cominciare da quella volta in cui, nel 2016, da consigliera regionale del Veneto si diede assente per malattia mentre invece era in India per un matrimonio.
Una roba da film di Vanzina insomma ma persino Vanzina rispetto ad Alessandra Moretti appare un fine intellettuale.
Moretti che, è giusto ricordare, passa alla storia (o meglio ad un lauto stipendio) come renziana ma che fu portata nel PD e candidata da Bersani.
Facciamo un breve recap, come nelle serie tv (genere horror ovviamente)
Quando la Moretti viene candidata per sfidare Zaia in Veneto rilascia una memorabile intervista al Corriere in cui dichiara "Renzi mi ha telefonato di notte per chiedermi di candidarmi e io ho accettato. Sono quella che può mettere più in difficoltà Zaia, quando uno convoca la nazionale cosa fa? Chiama i migliori".
Chi ha vinto? Zaia che, con questa alternativa, avrei votato persino io dandomi della terrona da sola
Poi la perla: "Il mio stile in politica è uno stile femminile, c'è la cura di me stessa, la voglia di essere sempre a posto.".
Insomma verso lo squallore ed oltre.
Poi ancora:"La bellezza non è incompatibile con l'intelligenza!".
E ancora: "La Bindi aveva uno stile per fortuna è cambiato il mondo, uno stile che mortificava la bellezza.".
Bastavano già le prime due righe ma Alessandra nostra ci tiene a fugare i nostri dubbi: è una persona fuori luogo, sempre
Poi arriva il capolavoro: "Io vado dall'estetista ogni settimana, faccio qualsiasi cosa!".
Così, come fosse la descrizione di un sito di una che chiami per un addio al celibato
"Non ci intimidiscono, più fanno così più saremo belle curate!".
Chi la intimidisce non si sa, forse i peli pubici
"Il nostro stile è LADYLIKE!" dove nostro è riferito a lei, la Madia e la Boschi.
Non credo ci sia altro da commentare.
Solo un suggerimento. Se penso a quanto questa persona ha guadagnato in questi anni dalla politica, il miglior titolo per questa autobiografia altro non è che DANNO ERARIALE.
La rivoluzione? lasciala stare…
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collettivisti da cortile
Ascoltando questi ultimi ho scoperto che il divide et impera del pollaio si è ultimamente arricchito di una nuova categoria di kulaki: i proprietari di case (al plurale: seconde, terze, quarte...) che, a seconda del narratore, sottrarrebbero con le loro smanie da rentier ora clienti agli albergatori, ora alloggi agli studenti, ora un tetto ai bisognosi, ora un nido alle giovani coppie. A questi neghittosi speculatori che in certi casi avrebbero – orrore! – ereditato dette case dagli zii e dalle nonne, pare si debbano inoltre le seguenti piaghe: inflazione immobiliare, occupazioni abusive, gentrificazione dei centri urbani, improduttività, sovraffollamento turistico, vagabondaggio e forse anche dissesto erariale, giacché alcuni di essi avrebbero osato chiedere e ottenere incentivi pubblici per la riqualificazione edilizia. Costoro andrebbero dunque, se non espropriati, almeno castigati con una generosa sferza fiscale, additati alla riprovazione di chi-lavora, costretti a mettere i loro vani a disposizione di chi-dico-io, alle condizioni che-decido-io e a prezzi drasticamente calmierati. Così imparano.
Per quanto circoscritto, il caso è affascinante perché illustra quasi ad absurdum la potenza seduttrice del benecomunismo a comando e il suo ben prestarsi a dissimulare obiettivi del tutto estranei da quanto sembra promettere. Restando nell'ovvio, già da parecchi secoli le civiltà si sono strutturate per demandare alla sfera pubblica (lo Stato, le chiese, le associazioni, le corporazioni ecc.) il compito di gestire i problemi sopra elencati e, insieme, di tutelare la proprietà e la produzione, essendo queste ultime non solo bisogni parimenti meritevoli di protezione ma anche presidi di prosperità da cui scaturiscono le forze con cui le istituzioni assolvono alle loro funzioni.
Un sovrano orientato a nutrire e non a divorare le proprie risorse può (deve) intervenire in tanti modi per soddisfare il bisogno abitativo, il più evidente dei quali è quello di acquistare, noleggiare, riscattare o direttamente realizzare gli allogi, contribuendo così anche a raffreddare il mercato.
Lo si era ad esempio fatto in un'Italia incomparabilmente più povera di oggi, quando con il solo piano INA-Casa furono consegnati più di trecentocinquantamila alloggi in un poco più di un decennio. I pluriproprietari e i plurilocatori esistevano anche allora, erano anzi la norma, ma non risulta siano stati di ostacolo a un progetto che, semplicemente, ieri si è scelto di realizzare, oggi si è scelto di abbandonare.
Ma queste sono, appunto, ovvietà. Il succo della faccenda sta invece in un fatto bizzarro: che il nemico del popolo che possedesse oggi case per un valore, diciamo, di un milione, cesserebbe del tutto di essere tale qualora disponesse dello stesso importo, o anche del doppio, o del decuplo, in depositi e titoli finanziari. In quel caso allora no: è roba sua. Ne faccia quel vuole, anzi beato lui! E qui si scopre il gioco. La differenza pratica tra i due capitalisti è pressoché nulla: entrambi traggono un godimento da ciò che hanno, entrambi sono responsabili dell'uso che ne fanno (perché quello finanziario non presta i soldi a chi-dico-io, alle condizioni che-decido-io? magari per comprarsi una casa?). La differenza teorica è invece sostanziale. Il casettaro ha osato mettere le sue sostanze in una cosa vera e, peggio ancora, utile. Ha voltato le spalle alla futilità dei consumi, al rischio dei mercati e specialmente all'impalpabilità del soldo elettronico, fiduciario e finanziario, per spingersi là dove solo i grandi possono incedere: nella realtà, nei bisogni senza tempo. È questo che non gli si perdona, di avere dato materia al suo lurido gruzzolo ereditato o sudato sottraendolo dagli ologrammi bancari, dalla possibilità di svalutarlo, decurtarlo, metterlo fuori corso, dal mare magno a cui attingono gli investitori, anche per iniziative immobiliari. Perché loro possono, il casettaro no, sicché lo danno in pasto ai Sancho Panza dell'equità. Egli deve essere fluido e ricollocabile, negli averi come nell'esistenza.
Il mattone diffuso offende dunque il denaro, mette in crisi la sua magia, disturba l'incanto in cui ci è chiesto di credere e di vegetare. Con un nemico così, c'è da temere che un giorno la polemicuccia di cui ci siamo occupati sarà rilanciata dal burattinaio sulle prime pagine e sui banchi dei parlamenti. In parte sta già avvenendo, ma avvenga almeno senza il nostro plauso.
-Il Pedante
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La furia di Giorgia Meloni per le sentenze sui Cpr in Albania e il rischio danno erariale
La premier si sfoga: ci mettono i bastoni tra le ruote. E prepara il contrattacco. Ma intanto si prefigura l’intervento della Corte dei Conti Non l’ha presa bene. Giorgia Meloni è furiosa per le sentenze dei giudici di Roma che non hanno convalidato il trattenimento dei 12 naufraghi nel centro di Gjader. E mentre prepara un decreto sui paesi sicuri che però rischia di essere inutile, si sfoga.…
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👉 Responsabilità erariale e paura della firma: interviene ANAC
🎙️ Audizione alla Camera sulla riforma del Codice della giustizia contabile
✅ Toccati molti temi scottanti nell'ambito della Pubblica Amministrazione
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La procura generale della Corte dei Conti del Lazio ha avviato un'inchiesta riguardante Gennaro Sangiuliano, ex ministro della Cultura, e l'imprenditrice Maria Rosaria Boccia. L'oggetto dell'indagine è l'accertamento di un potenziale danno erariale connesso alle spese sostenute per le trasferte di Sangiuliano e della sua ex consulente, inclusi soggiorni in hotel, viaggi, pranzi, cene e l'eventuale uso di auto di rappresentanza. Sangiuliano si è dichiarato disponibile a dimostrare la correttezza delle proprie azioni, affermando che non sono stati spesi fondi pubblici. La questione è stata sollevata dal parlamentare di Avs, Angelo Bonelli, che ha presentato un esposto la scorsa settimana. L’indagine già in corso sarà affiancata dalla denuncia che Sangiuliano intende presentare contro Boccia. L’avvocato di Sangiuliano, l'avvocato Sica, ha annunciato che la denuncia è in fase di elaborazione e sarà presentata all'inizio della settimana successiva, con l'intento di dimostrare la correttezza del comportamento del suo assistito. Inoltre, l'avvocato ha fatto riferimento a presunti comportamenti illeciti da parte di Boccia, che avrebbero messo in difficoltà Sangiuliano. In risposta a queste affermazioni, Maria Rosaria Boccia ha utilizzato i social media per esprimere il suo disappunto, sottolineando che Sangiuliano non le ha ancora chiesto scusa e che le sue minacce di denuncia le sembrano più un'estorsione che altro. La questione, quindi, si complica con accuse reciproche tra i due soggetti coinvolti. La questione ha attratto l'attenzione dei magistrati, che dovranno esaminare non solo la gestione delle spese pubbliche da parte di Sangiuliano, ma anche le dinamiche legate alla denuncia reciproca tra il politico e la sua ex consulente. L’esito di questa indagine potrebbe avere ripercussioni significative sia a livello personale che politico per i due protagonisti. La situazione rimane tesa, con accuse e difese che si intrecciano, e le prossime mosse legali saranno decisive per chiarire i fatti e la legittimità delle spese contestate.
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Perché se un funzionario di un comune spende 1000 euro per tappare le buche delle strade senza aver fatto prima il procedimento ad evidenza pubblica è danno erariale, ma se il presidente del consiglio spreca 200 miliardi con il superbonus è a posto, va tutto bene, basta che ci sia il consenso della maggioranza in parlamento🤡
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PRIMA PAGINA La Nuova Di Venezia E Mestre di Oggi giovedì, 24 ottobre 2024
#PrimaPagina#lanuovadiveneziaemestre quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi parlamento#medici#verso#minime#euro#autonomia#alia#store#prototipo#ecco#erariale#messe#sugli#vota#dello#cassone#appeso#saltare#lauto#portone#bomba
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Napoli, ex custode di una scuola muore dieci anni fa, gli eredi occupano abusivamente l'alloggio dell'istituto: danno erariale di oltre 25mila euro
Napoli, ex custode di una scuola muore dieci anni fa, gli eredi occupano abusivamente l'alloggio dell'istituto: danno erariale di oltre 25mila euro Dopo un'intensa di attività di indagine svolta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Napoli Vomero e coordinata dalla Procura Regionale per la Campania presso la Corte dei Conti, è stato notificato a diversi Dirigenti Scolastici pro tempore dell'Istituto Comprensivo Statale "Ignazio di Loyola", sito in Napoli alla Via S.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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Denuncia contro Corte dei Conti e moltissimi altri per Danno Erariale de...
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Il Codacons segnala la truffa delle targhe auto storiche in Italia
Ogni occasione è buona per i furbetti di fregare lo Stato. Nella nostra penisola, 4,3 milioni di veicoli, sui 40,2 complessivamente circolanti, hanno un “interesse storico e collezionistico”, pari a un valore di 104 miliardi di euro. Le vetture vantano, del resto, un caloroso bacino di appassionati, pronti a spendere anche delle belle cifre pur di assicurarsi quella dei propri sogni. Peccato che permangano “alcune anomalie del settore che potrebbero portare a danni sul fronte erariale e a pesanti conseguenze sul piano ambientale e della sicurezza stradale”. Da qui la netta presa di posizione di Codacons, che nel suo esposto non le manda a dire sui presunti responsabili. Non più del 20% del dichiarato rispetta i requisiti Stando alle stime indicate nel report, solo 553.000 auto sono definite storiche e non più del 20% del totale “avrebbe effettivamente i requisiti per ottenere il riconoscimento previsto dalle norme vigenti e, quindi, godere delle esenzioni totali o parziali sulle tasse automobilistiche”. Il restante 80% “risulterebbe oggi usato quotidianamente per assolvere alle normali funzioni da mezzo di trasporto, e tra questi vi sarebbero anche furgoni commerciali in pieno esercizio”. Le false comunicazioni perseguono lo scopo di ottenere un fine illecito. I mezzi riconosciuti interesse del patrimonio nazionale sono, infatti, spesso esenti da tasse di circolazione e bollo auto, oppure hanno tariffe agevolate. Inoltre, le assicurazioni risultano in genere più economiche ed è possibile accedere alle zone a traffico limitato (ZTL) di diverse città. Per essere considerata storica un’auto deve avere almeno 30 anni a detta della normativa nazionale, essere iscritta al Registro Italiano Automobili Storiche (RIAS) e possedere una targa specifica. Ad avviso del Codacons, la truffa delle targhe straniere è facilitata dai registri, che non svolgerebbero gli opporti controlli. Gli enti adibiti a occuparsene sarebbero, infatti, delle “mere associazioni private le quali non eseguirebbero gratuitamente tale operazione ma, proprio al fine di rilasciare la certificazione finale richiesta, richiederebbero all’utente un’iscrizione all’associazione stessa”. Ergo, le commissioni tenderebbero a chiudere un occhio, pur di mettere a segno un guadagno e ciò andrebbe a distorcere il quadro, con tutti gli effetti negativi che ne conseguono. I rischi Il rischio è che “siano qualificati impropriamente come storici veicoli semplicemente vecchi, quotidianamente utilizzati dai proprietari per la circolazione stradale, godendo di agevolazioni fiscali con grave danno tanto all’ambiente, considerate le emissioni inquinanti delle auto più anziane, quanto alla sicurezza stradale”. Questo andrebbe in contrapposizione con le mosse delle autorità politiche nazionali e sovranazionali per favorire la transizione ecologica. A partire dal 2035 sarà ammessa, secondo la disciplina attuale (Ursula von der Leyen ha aperto a un confronto per il 2026), soltanto la circolazione di mezzi elettrici o e-Fuel sulle strade europee). Ma la presunta mancanza di buona fede da parte di certi operatori è allarmante. I rappresentanti di Codacons temono “una posizione di oligopolio posta in essere dalle associazioni”. Ciò andrebbe a “generare un danno erariale stimato in circa 30 milioni all’anno, considerate le esenzioni delle tasse automobilistiche di cui godono i proprietari delle auto storiche”. Read the full article
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Danno erariale, sequestro beni a 2 dirigenti ospedale Catanzaro
La Guardia di finanza ha eseguito un sequestro conservativo di beni per un valore di oltre cinque milioni di euro nei confronti di due dirigenti dell’ex azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro in relazione ad un presunto danno erariale per un importo corrispondente all’importo del sequestro. I dirigenti a carico dei quali è stato eseguito il sequestro sono Helga Rizzo, di 53 anni,…
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I PROFITTI AZIENDALI VOLANO MA FINISCONO NEI PARADISI FISCALI
Uno studio appena pubblicato dal centro di ricerca congiunto (Jrc) dell’unione europa che condensa i dati su quasi 2,28 milioni di bilanci societari depositati tra il 2009 e il 2020, analizza gli effetti causati dal dumping fiscale in oltre 100 paesi. Nel periodo in esame, l’analisi ha calcolato una “transumanza fiscale” pari a oltre 13.500 miliardi di dollari di utili societari trasferiti all’estero su un totale di 37.500, pari al 36% del totale dei profitti esaminati. Lo studio dimostra che gli azionisti italiani sono quelli più impegnati nel mondo a sottrarre al fisco i profitti delle loro aziende. Su oltre 789 mila dati relativi ai paesi di residenza dei beneficiari finali delle imprese che hanno trasferito utili nei paradisi fiscali durante il periodo 2009-2020, nella Penisola si sono contati 72.385 casi, pari al 9,2% del totale globale.
Dallo studio emerge poi che le multinazionali sono campioni del trasferimento dei profitti su larga scala dato che mantengono filiali in paesi a bassa tassazione e paradisi fiscali a tassazione zero con il solo scopo di trasferire profitti in modo da beneficiare del minor carico erariale.
Soldi i che sarebbero serviti per realizzare scuole, ospedali, infrastrutture, garantire welfare, pensioni e assistenza ai lavoratori e ai poveri. Il tutto ovviamente non avviene senza la collaborazione delle grandi società di consulenza mondiale, di fiscalisti, commercialisti e soprattutto delle banche che fanno transitare i fondi.
Ne parliamo con Renato Strumia del Sallca cub.
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De Luca citato a giudizio per le card di attestato vaccinazione anti-Covid #tfnews #5marzo
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Il generale Vannacci sotto inchiesta per peculato e truffa: «Feste, cene e spese per la famiglia e la Bmw in Russia»
9 mila euro di danno erariale per un’auto. Il sospetto sulle cene mai fatte. E le autocertificazioni per moglie e figlie. Ma la Lega lo difende: «Giustizia ad orologeria» Il generale Roberto Vannacci è sotto inchiesta per peculato e truffa. Un’ispezione del ministero della Difesa sul periodo in cui ha ricoperto l’incarico di addetto militare a Mosca evidenza «criticità, anomalie e danni…
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