#erariale
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nicolacostanzo · 2 days ago
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primepaginequotidiani · 2 days ago
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PRIMA PAGINA Gazzetta Del Sud Messina di Oggi sabato, 01 marzo 2025
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anchesetuttinoino · 5 months ago
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Cinquecentomila euro da risarcire allo Stato, quindi ai contribuenti italiani, per errori e sprechi commessi nella gestione delle convenzioni con le coop incaricate di accogliere e sostenere gli immigrati in arrivo in Italia. La sezione di Catanzaro della Corte dei Conti ha condannato 40 soggetti, tra cui 14 amministratori locali, un ex dirigente regionale e diverse società cooperative, per un danno erariale di 4 milioni e 200 mila euro.
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b0ringasfuck · 2 months ago
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crazy-so-na-sega · 5 months ago
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collettivisti da cortile
Ascoltando questi ultimi ho scoperto che il divide et impera del pollaio si è ultimamente arricchito di una nuova categoria di kulaki: i proprietari di case (al plurale: seconde, terze, quarte...) che, a seconda del narratore, sottrarrebbero con le loro smanie da rentier ora clienti agli albergatori, ora alloggi agli studenti, ora un tetto ai bisognosi, ora un nido alle giovani coppie. A questi neghittosi speculatori che in certi casi avrebbero – orrore! – ereditato dette case dagli zii e dalle nonne, pare si debbano inoltre le seguenti piaghe: inflazione immobiliare, occupazioni abusive, gentrificazione dei centri urbani, improduttività, sovraffollamento turistico, vagabondaggio e forse anche dissesto erariale, giacché alcuni di essi avrebbero osato chiedere e ottenere incentivi pubblici per la riqualificazione edilizia. Costoro andrebbero dunque, se non espropriati, almeno castigati con una generosa sferza fiscale, additati alla riprovazione di chi-lavora, costretti a mettere i loro vani a disposizione di chi-dico-io, alle condizioni che-decido-io e a prezzi drasticamente calmierati. Così imparano.
Per quanto circoscritto, il caso è affascinante perché illustra quasi ad absurdum la potenza seduttrice del benecomunismo a comando e il suo ben prestarsi a dissimulare obiettivi del tutto estranei da quanto sembra promettere. Restando nell'ovvio, già da parecchi secoli le civiltà si sono strutturate per demandare alla sfera pubblica (lo Stato, le chiese, le associazioni, le corporazioni ecc.) il compito di gestire i problemi sopra elencati e, insieme, di tutelare la proprietà e la produzione, essendo queste ultime non solo bisogni parimenti meritevoli di protezione ma anche presidi di prosperità da cui scaturiscono le forze con cui le istituzioni assolvono alle loro funzioni.
Un sovrano orientato a nutrire e non a divorare le proprie risorse può (deve) intervenire in tanti modi per soddisfare il bisogno abitativo, il più evidente dei quali è quello di acquistare, noleggiare, riscattare o direttamente realizzare gli allogi, contribuendo così anche a raffreddare il mercato.
Lo si era ad esempio fatto in un'Italia incomparabilmente più povera di oggi, quando con il solo piano INA-Casa furono consegnati più di trecentocinquantamila alloggi in un poco più di un decennio. I pluriproprietari e i plurilocatori esistevano anche allora, erano anzi la norma, ma non risulta siano stati di ostacolo a un progetto che, semplicemente, ieri si è scelto di realizzare, oggi si è scelto di abbandonare.
Ma queste sono, appunto, ovvietà. Il succo della faccenda sta invece in un fatto bizzarro: che il nemico del popolo che possedesse oggi case per un valore, diciamo, di un milione, cesserebbe del tutto di essere tale qualora disponesse dello stesso importo, o anche del doppio, o del decuplo, in depositi e titoli finanziari. In quel caso allora no: è roba sua. Ne faccia quel vuole, anzi beato lui! E qui si scopre il gioco. La differenza pratica tra i due capitalisti è pressoché nulla: entrambi traggono un godimento da ciò che hanno, entrambi sono responsabili dell'uso che ne fanno (perché quello finanziario non presta i soldi a chi-dico-io, alle condizioni che-decido-io? magari per comprarsi una casa?). La differenza teorica è invece sostanziale. Il casettaro ha osato mettere le sue sostanze in una cosa vera e, peggio ancora, utile. Ha voltato le spalle alla futilità dei consumi, al rischio dei mercati e specialmente all'impalpabilità del soldo elettronico, fiduciario e finanziario, per spingersi là dove solo i grandi possono incedere: nella realtà, nei bisogni senza tempo. È questo che non gli si perdona, di avere dato materia al suo lurido gruzzolo ereditato o sudato sottraendolo dagli ologrammi bancari, dalla possibilità di svalutarlo, decurtarlo, metterlo fuori corso, dal mare magno a cui attingono gli investitori, anche per iniziative immobiliari. Perché loro possono, il casettaro no, sicché lo danno in pasto ai Sancho Panza dell'equità. Egli deve essere fluido e ricollocabile, negli averi come nell'esistenza.
Il mattone diffuso offende dunque il denaro, mette in crisi la sua magia, disturba l'incanto in cui ci è chiesto di credere e di vegetare. Con un nemico così, c'è da temere che un giorno la polemicuccia di cui ci siamo occupati sarà rilanciata dal burattinaio sulle prime pagine e sui banchi dei parlamenti. In parte sta già avvenendo, ma avvenga almeno senza il nostro plauso.
-Il Pedante
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montagne-paesi-news · 6 days ago
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corrietimes · 4 years ago
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Zingaretti: si è dimesso o è stato accompagnato alla porta?
Prima di uscire ha accusato il suo partito di fare schifo e pensare solo alle poltrone.
O si è dimesso perché anche lui, noto poltronaro, pretende un'altra comoda poltrona (al governo o al comune di Roma)…. oppure perché qualcosa puzza nell'aria ed è stato messo alla porta dai suoi stessi fedelissimi di partito.
Ad esempio…. quei 700.000 euro mai riscossi dalla Link Campus University e i 16 milioni di euro mai investiti come da contratto? Presento oggi un'interrogazione proprio per capire il ruolo di Nicola Zingaretti in questa torbida vicenda….
Risultano circa 700.000 euro di affitti non pagati, oltre al mancato impegno da parte dell’Università Link Campus di effettuare una ristrutturazione dell’intero complesso immobiliare per 16,5 milioni di euro.
In merito a questi affitti non pagati, ed al danno erariale per le casse regionali, il Presidente Nicola Zingaretti fino ad oggi non risulta abbia effettuato alcuna vera attività per recuperare quanto dovuto e sembra ancor oggi non aver interesse ad intervenire per sanare la grave situazione di esposizione contabile e finanziaria, ricorrendo a vie legali e giudiziarie contro la Link Campus University per il recupero delle somme dovute.
Sono del 2020 le due principali inchieste che vedono la Link Campus University nel mirino di varie procure: quella di Firenze, che a maggio chiude le indagini sui presunti “esami facili” effettuati proprio presso la Link Campus con 71 indagati a vario titolo per associazione a delinquere e falso, tra cui proprio l’ex ministro Vincenzo Scotti, il direttore generale Pasquale Russo, il rettore Claudio Roveda, vertici amministrativi dell’ente, docenti, ricercatori, studenti: fra questi decine di poliziotti e anche il segretario nazionale del Siulp Felice Romano. E quella di Roma: che a metà luglio ha mandato il nucleo di polizia economico finanziaria per ricercare file, documenti, agende e rendicontazioni ipotizzando consulenze fasulle e il reato di indebita compensazione, grazie a progetti di ricerca e sviluppo finti ma che garantiscono un credito di imposta del 50 per cento del loro valore a chi li commissiona. Il sistema sarebbe emerso proprio dagli atti dell’inchiesta toscana e da alcuni accertamenti dell’Agenzia delle Entrate e l’inchiesta per ora ipotizza una truffa da 15 milioni di euro di credito di imposta (il valore dei progetti è di decine di milioni) e conta 14 indagati tra imprenditori e pezzi grossi dell’ateneo. Dal rettore Claudio Roveda, al presidente della società di gestione Gem Vanna Fadini, passando per il membro del Consiglio d’amministrazione e presidente della scuola d’ateneo per le attività Undergraduate e Graduate Carlo Maria Medaglia e per il direttore generale Pasquale Russo.
Rosalyn Young
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siciliatv · 12 days ago
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La Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo di dieci complessi aziendali e di beni per oltre 15 milioni di euro nell’ambito di un’indagine su una presunta frode fiscale nel settore dei carburanti. L’operazione, condotta dal comando provinciale di Palermo insieme al gruppo operativo regionale antifrode (Gora) e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stata disposta dal Gip di Termini Imerese e coinvolge 13 persone. Secondo le accuse, gli indagati sarebbero responsabili di un'associazione per delinquere finalizzata alla sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, oltre a irregolarità nella loro circolazione e illeciti tributari. L’indagine ha portato alla luce un presunto schema di evasione fiscale nelle province di Palermo, Agrigento e Catania, attraverso la commercializzazione illegale di prodotti energetici soggetti a tassazione agevolata, come il gasolio agricolo. Gli investigatori ritengono che siano stati sottratti al pagamento delle imposte oltre 11 milioni di litri di carburante. Il meccanismo della frode si basava sull’uso strumentale di operatori economici del settore e sulla creazione di documentazione falsa. Alcuni depositi commerciali di carburante avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti e predisposto documenti di accompagnamento fittizi per simulare la vendita di carburante a società di comodo o a ignare aziende. In realtà, il prodotto veniva ceduto in nero a soggetti non autorizzati, permettendo loro di praticare prezzi altamente competitivi a discapito degli operatori onesti del settore. La frode avrebbe generato un’evasione fiscale complessiva di oltre 15 milioni di euro, grazie alla riduzione indebita dell’IVA, delle accise e delle imposte dirette. Le indagini proseguono per individuare eventuali ulteriori responsabili e accertare il pieno ammontare del danno erariale. Read the full article
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pier-carlo-universe · 24 days ago
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Gruppo AMAG. Alessandria risponde alle critiche: strategia e futuro della società 
Il Gruppo AMAG, azienda di riferimento per i servizi pubblici di Alessandria, si trova spesso al centro di critiche che spaziano dall’incompetenza gestionale alla mancanza di un piano strategico, fino ai timori legati ai posti di lavoro a rischio.
Il Gruppo AMAG, azienda di riferimento per i servizi pubblici di Alessandria, si trova spesso al centro di critiche che spaziano dall’incompetenza gestionale alla mancanza di un piano strategico, fino ai timori legati ai posti di lavoro a rischio. In questi giorni, si sono aggiunte anche accuse di danno erariale per la cessione di Alegas, decisione presa da amministrazioni precedenti. Secondo il…
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dorrienow · 4 years ago
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Zingaretti: si è dimesso o è stato accompagnato alla porta?
Prima di uscire ha accusato il suo partito di fare schifo e pensare solo alle poltrone.
O si è dimesso perché anche lui, noto poltronaro, pretende un'altra comoda poltrona (al governo o al comune di Roma)…. oppure perché qualcosa puzza nell'aria ed è stato messo alla porta dai suoi stessi fedelissimi di partito.
Ad esempio…. quei 700.000 euro mai riscossi dalla Link Campus University e i 16 milioni di euro mai investiti come da contratto? Presento oggi un'interrogazione proprio per capire il ruolo di Nicola Zingaretti in questa torbida vicenda….
Risultano circa 700.000 euro di affitti non pagati, oltre al mancato impegno da parte dell’Università Link Campus di effettuare una ristrutturazione dell’intero complesso immobiliare per 16,5 milioni di euro.
In merito a questi affitti non pagati, ed al danno erariale per le casse regionali, il Presidente Nicola Zingaretti fino ad oggi non risulta abbia effettuato alcuna vera attività per recuperare quanto dovuto e sembra ancor oggi non aver interesse ad intervenire per sanare la grave situazione di esposizione contabile e finanziaria, ricorrendo a vie legali e giudiziarie contro la Link Campus University per il recupero delle somme dovute.
Sono del 2020 le due principali inchieste che vedono la Link Campus University nel mirino di varie procure: quella di Firenze, che a maggio chiude le indagini sui presunti “esami facili” effettuati proprio presso la Link Campus con 71 indagati a vario titolo per associazione a delinquere e falso, tra cui proprio l’ex ministro Vincenzo Scotti, il direttore generale Pasquale Russo, il rettore Claudio Roveda, vertici amministrativi dell’ente, docenti, ricercatori, studenti: fra questi decine di poliziotti e anche il segretario nazionale del Siulp Felice Romano. E quella di Roma: che a metà luglio ha mandato il nucleo di polizia economico finanziaria per ricercare file, documenti, agende e rendicontazioni ipotizzando consulenze fasulle e il reato di indebita compensazione, grazie a progetti di ricerca e sviluppo finti ma che garantiscono un credito di imposta del 50 per cento del loro valore a chi li commissiona. Il sistema sarebbe emerso proprio dagli atti dell’inchiesta toscana e da alcuni accertamenti dell’Agenzia delle Entrate e l’inchiesta per ora ipotizza una truffa da 15 milioni di euro di credito di imposta (il valore dei progetti è di decine di milioni) e conta 14 indagati tra imprenditori e pezzi grossi dell’ateneo. Dal rettore Claudio Roveda, al presidente della società di gestione Gem Vanna Fadini, passando per il membro del Consiglio d’amministrazione e presidente della scuola d’ateneo per le attività Undergraduate e Graduate Carlo Maria Medaglia e per il direttore generale Pasquale Russo.
Purcell Medina
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primepaginequotidiani · 3 months ago
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PRIMA PAGINA La Notizia di Oggi mercoledì, 11 dicembre 2024
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viunews · 2 months ago
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Catania: maxi-evasione fiscale nel trasporto aereo, scoperti debiti per oltre 798.000 euro
Catania: maxi-evasione fiscale nel trasporto aereo, scoperti debiti per oltre 798.000 euro
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito delle attività di polizia economico-finanziaria, hanno individuato una massiccia evasione tributaria nel settore del trasporto aereo privato. Controlli mirati sui vettori Aerotaxi ed Elitaxi hanno rivelato l’omesso versamento di oltre 798.000 euro di imposta erariale, violando le normative fiscali sui servizi di trasporto di…
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urgente-news · 4 years ago
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Zingaretti: si è dimesso o è stato accompagnato alla porta?
Prima di uscire ha accusato il suo partito di fare schifo e pensare solo alle poltrone.
O si è dimesso perché anche lui, noto poltronaro, pretende un'altra comoda poltrona (al governo o al comune di Roma)…. oppure perché qualcosa puzza nell'aria ed è stato messo alla porta dai suoi stessi fedelissimi di partito.
Ad esempio…. quei 700.000 euro mai riscossi dalla Link Campus University e i 16 milioni di euro mai investiti come da contratto? Presento oggi un'interrogazione proprio per capire il ruolo di Nicola Zingaretti in questa torbida vicenda….
Risultano circa 700.000 euro di affitti non pagati, oltre al mancato impegno da parte dell’Università Link Campus di effettuare una ristrutturazione dell’intero complesso immobiliare per 16,5 milioni di euro.
In merito a questi affitti non pagati, ed al danno erariale per le casse regionali, il Presidente Nicola Zingaretti fino ad oggi non risulta abbia effettuato alcuna vera attività per recuperare quanto dovuto e sembra ancor oggi non aver interesse ad intervenire per sanare la grave situazione di esposizione contabile e finanziaria, ricorrendo a vie legali e giudiziarie contro la Link Campus University per il recupero delle somme dovute.
Sono del 2020 le due principali inchieste che vedono la Link Campus University nel mirino di varie procure: quella di Firenze, che a maggio chiude le indagini sui presunti “esami facili” effettuati proprio presso la Link Campus con 71 indagati a vario titolo per associazione a delinquere e falso, tra cui proprio l’ex ministro Vincenzo Scotti, il direttore generale Pasquale Russo, il rettore Claudio Roveda, vertici amministrativi dell’ente, docenti, ricercatori, studenti: fra questi decine di poliziotti e anche il segretario nazionale del Siulp Felice Romano. E quella di Roma: che a metà luglio ha mandato il nucleo di polizia economico finanziaria per ricercare file, documenti, agende e rendicontazioni ipotizzando consulenze fasulle e il reato di indebita compensazione, grazie a progetti di ricerca e sviluppo finti ma che garantiscono un credito di imposta del 50 per cento del loro valore a chi li commissiona. Il sistema sarebbe emerso proprio dagli atti dell’inchiesta toscana e da alcuni accertamenti dell’Agenzia delle Entrate e l’inchiesta per ora ipotizza una truffa da 15 milioni di euro di credito di imposta (il valore dei progetti è di decine di milioni) e conta 14 indagati tra imprenditori e pezzi grossi dell’ateneo. Dal rettore Claudio Roveda, al presidente della società di gestione Gem Vanna Fadini, passando per il membro del Consiglio d’amministrazione e presidente della scuola d’ateneo per le attività Undergraduate e Graduate Carlo Maria Medaglia e per il direttore generale Pasquale Russo.
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terramia · 4 months ago
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Queste erano le eccellenze del Sud
1735. Prima Cattedra di Astronomia in Italia
1737. Costruzione S.Carlo di Napoli, il più antico teatro d’Opera al mondo ancora operante
1754. Prima Cattedra di Economia al mondo
1762. Accademia di Architettura, tra le prime in Europa
1763. Primo Cimitero Italiano per poveri (Cimitero delle 366 fosse)
1781. Primo Codice Marittimo del mondo
1782. Primo intervento in Italia di Profilassi Antitubercolare
1783. Primo Cimitero in Europa per tutte le classi sociali (Palermo)
1789. Prima assegnazione di “Case Popolari” in Italia (San Leucio a Caserta)
1789. Prima assistenza sanitaria gratuita (San Leucio)
1792. Primo Atlante Marittimo nel mondo (Atlante Due Sicilie)
1801. Primo Museo Mineralogico del mondo
1807. Primo Orto Botanico in Italia a Napoli
1812. Prima Scuola di Ballo in Italia, gestita dal San Carlo
1813. Primo Ospedale Psichiatrico in Italia (Real Morotrofio di Aversa)
1818. Prima nave a vapore nel mediterraneo “Ferdinando I”
1819. Primo Osservatorio Astronomico in Italia a Capodimonte
1832. Primo Ponte sospeso, in ferro, in Europa sul fiume Garigliano
1833. Prima Nave da crociera in Europa “Francesco I”
1835. Primo Istituto Italiano per sordomuti
1836. Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel mediterraneo
1839. Prima Ferrovia Italiana, tratto Napoli-Portici
1839. Prima illuminazione a gas in una città città italiana, terza dopo Parigi e Londra
1840. Prima fabbrica metalmeccanica d’ Italia per numero di operai (Pietrarsa)
1841. Primo Centro Sismologico in Italia, sul Vesuvio
1841. Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia
1843. Prima Nave da guerra a vapore d’ Italia “Ercole”
1843. Primo Periodico Psichiatrico italiano, pubblicato al Reale Morotrofio di Aversa
1845. Primo Osservatorio meteorologico d’Italia
1845. Prima Locomotiva a vapore costruita in Italia a Pietrarsa
1852. Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (Napoli)
1852. Primo Telegrafo Elettrico in Italia
1852. Primo esperimento di illuminazione elettrica in Italia, a Capodimonte
1853. Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l’America (il “Sicilia”)
1853. Prima applicazione dei pricìpi della Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi
1856. Expò di Parigi, terzo paese al mondo per sviluppo industriale
1856. Primo Premio Internazionale per la produzione di Pasta
1856. Primo Premio Internazionale per la lavorazione di coralli
1856. Primo sismografo elettrico al mondo, costruito da Luigi Palmieri
1860. Prima Flotta Mercantile e Militare d’Italia
1860. Prima Nave ad elica in Italia “Monarca”
1860. La più grande industria navale d’Italia per numero di operai (Castellammare di Stabia)
1860. Primo tra gli stati italiani per numero di orfanotrofi, ospizi, collegi, conservatori e strutture di assistenza e formazione
1860. La più bassa mortalità infantile d’Italia
1860. La più alta percetuale di medici per numero di abitanti in Italia
1860. Primo piano regolatore in Italia, per la città di Napoli
1860. Prima città d’Italia per numero di Teatri (Napoli)
1860. Prima città d’Italia per numero di Tipografie (Napoli)
1860. Prima città d’Italia per di Pubblicazioni di Giornali e Riviste (Napoli)
1860. Primo Corpo dei Pompieri d’Italia
1860. Prima città d’Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli)
1860. Primo Stato Italiano per quantità di Lire-oro conservata nei banchi Nazionali (443 milioni, su un totale 668 milioni messi insieme da tutti gli stati italiani, compreso il Regno delle Due Sicilie)
1860. La più alta quotazione di rendita dei Titoli di Stato
1860. Il minore carico Tributario Erariale in Europa
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confrontodemocratico · 5 months ago
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La furia di Giorgia Meloni per le sentenze sui Cpr in Albania e il rischio danno erariale
La premier si sfoga: ci mettono i bastoni tra le ruote. E prepara il contrattacco. Ma intanto si prefigura l’intervento della Corte dei Conti Non l’ha presa bene. Giorgia Meloni è furiosa per le sentenze dei giudici di Roma che non hanno convalidato il trattenimento dei 12 naufraghi nel centro di Gjader. E mentre prepara un decreto sui paesi sicuri che però rischia di essere inutile, si sfoga.…
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lavoripubblici · 5 months ago
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👉 Responsabilità erariale e paura della firma: interviene ANAC
🎙️ Audizione alla Camera sulla riforma del Codice della giustizia contabile
✅ Toccati molti temi scottanti nell'ambito della Pubblica Amministrazione
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