#elisoccorso 118
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pier-carlo-universe · 28 days ago
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Terribile incidente nel siracusano: tre morti e otti feriti. Carlentini. Siracusa
Lo scontro tra un autocarro e un minivan al chilometro 19 della statale 194 ‘Ragusana’, sul territorio di Carlentini. Autore: Salvo Cataldo SIRACUSA – Incidente mortale lungo la strada statale 194 ‘Ragusana’, al chilometro 19, sul territorio di Carlentini, in provincia di Siracusa. Tre persone sono morte e otto sono rimaste ferite nello scontro frontale tra un autocarro e un minivan. A darne…
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top24morningnews · 5 years ago
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Inchiesta Link University, 27 società coinvolte: una è partecipata al 5% dalla Global drake, collegata all’avvocato di Joseph Mifsud
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Sono 27 le società perquisite nell’ambito della nuova inchiesta giudiziaria che vede indagati i vertici della Link Campus University. Si tratta di aziende che lavorano soprattutto nell’ambito della logistica e della cyber sicurezza e che avrebbero acquistato falsi progetti di ricerca e di sviluppo dall’ateneo telematico. Alcune di queste si dicono “parte lesa” e dichiarano di aver avviato da tempo iniziato delle azioni penali nei confronti dell’università. Altre hanno i loro capi indagati insieme ai dirigenti dell’Unilink, mentre in alcuni casi gli uni e gli altri convergono.
Come con la Global education management Srl, la società di gestione dell’università, guidata da Vanna Fadini (indagata) e partecipata al 5% dalla Global drake Ltd. Nomi che ricorrono e che si intrecciano addirittura con il caso Russiagate che coinvolse il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La Global drake – come rivelato da un’inchiesta de Il Fatto Quotidiano dell’ottobre 2019 – è infatti rappresentata legalmente da Stephan Claus Roh, avvocato di Joseph Mifsud, il 59enne professore maltese al tempo sospettato di aver collaborato con il servizi segreti russi, ospitato per qualche tempo presso la casa marchigiana di Alessandro Zampini, compagno di Fadini.
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Al centro dell’indagine, oltre a Link Campus, c’è anche il Criss, il Consortium for research on intelligence and security services, partecipato al 100% proprio dall’Unilink: oggi il consorzio è amministrato dall’attuale rettore Claudio Roveda (anche lui indagato), ma fino a giugno 2018 annoverava fra i suoi vertici anche l’ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta (non indagata). Gli altri dirigenti universitari indagati sono Achille Patrizi, delegato del rettore alle attività sportive e socio di minoranza della Global Education Management; Carlo Maria Medaglia, consigliere d’amministrazione di Link Campus e Pasquale Russo, direttore generale di Unilink. Non è tutto. Fra gli indagati compare anche Georges Mikhael, manager italo-libanese presidente della Sav Spa, la Società Autostrade Valdostane. Ma la Sav non è coinvolta nell’inchiesta. Mikhael è infatti presidente della Defendini Logistica Spa, storica azienda di Torino, fra le 27 oggetto di perquisizione: indagato anche l’ad di Defendini, Alessandro Bacci. Il procedimento penale riguarda poi Luca Antodicola, capitano dell’Esercito e titolare di Euralba Service, e Aldo Sciamanna, fondatore e manager della Siaed Spa.
I sospetti della Guardia di finanza di Roma riguardano i crediti d’imposta che questi progetti “simulati” avrebbero generato, permettendo alle società di utilizzarli “in compensazione in occasione del versamento delle imposte da loro dovute”. Una sorta di evasione fiscale indiretta. Fra le 27 società che hanno subito la perquisizione dei finanzieri ci sono anche la Elitaliana Srl e la Elitaliana Maintenance Srl, fondate dai fratelli Giancarlo e Alessandro Giulivi, quest’ultimo sindaco leghista di Tarquinia, in provincia di Viterbo. Alessandro Giulivi non ricopre formalmente ruoli di vertice nelle due aziende. La Elitaliana gestisce dal 2009 il servizio di elisoccorso per l’Ares 118 della Regione Lazio. A Ilfattoquotidiano.it, da Elitaliana spiegano che “noi siamo parte lesa da questa vicenda” in quanto “i progetti di sviluppo sono stati regolarmente acquistati e in parte pagati, ma i crediti d’imposta sono stati rigettati dall’Agenzia delle Entrate. Quando abbiamo smesso di pagare, Link Campus ha fatto ricorso per decreto ingiuntivo. Abbiamo iniziato una causa civile e questa inchiesta conferma che avevamo ragione”. Una situazione che, secondo i legali della società, sarebbe “comune a diverse aziende coinvolte”.
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siciliatv · 7 months ago
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Incidente stradale lungo la Statale 118: tre feriti la più grave trasferita in elisoccorso
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Incidente stradale lungo la Statale 118: tre feriti la più grave trasferita in elisoccorso Tre persone sono rimaste ferite in un incidente stradale che si è verificato nel pomeriggio lungo la strada statale 118, nel tratto che collega... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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m2024a · 8 months ago
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Ragazza di 18 anni morta in strada: l'incidente in monopattino, l'amica ferita, la sorellina che le cercava. «Forse un malore» Erano a una festa con amici e sono uscite di notte per fare un giro in monopattino. Un'emozione che è costata la vita a una ragazza di 18 anni ed ha mandato in ospedale la sua amica 17enne. È successo poco prima delle 2 delle notte tra domenica 4 e lunedì 5 agosto in via Bonomi, quartiere Pavia Ovest, in una zona periferica della città. Un dramma sul quale sta indagando la polizia: risposte importanti potrebbero arrivare dall'autopsia sulla 18enne e dagli esami a cui è stata sottoposta l'amica.   Chi sono le ragazze Le due giovani sono entrambe italiane e risiedono in provincia di Pavia. A lanciare l'allarme sono stati alcuni residenti nella zona, dopo aver sentito un urlo che improvvisamente ha squarciato il silenzio di un'afosa notte di mezza estate. Sul posto sono subito arrivati gli operatori del 118. La 18enne, alla guida del monopattino, era in arresto cardiaco. Vicino a lei l'amica, incosciente ma in condizioni meno gravi. A pochi metri il mezzo sul quale le due ragazze viaggiavano. La 18enne morta in ospedale La giovane di 18 anni è stata trasportata in ambulanza al San Matteo, che si trova a breve distanza dal luogo dove è avvenuto l'incidente. I medici del Policlinico hanno cercato in ogni modo di rianimarla, ma inutilmente. La scientifica ha effettuato rilievi sul posto e dai primi accertamenti sembra che la ragazza abbia avuto un improvviso malore, che le avrebbe fatto perdere il controllo del monopattino.   Come sta l'amica Anche la 17enne è stata trasferita in ospedale. Nella caduta dal monopattino ha riportato un lieve trauma cranico e altre lesioni. È sotto osservazione in ospedale, ma le sue condizioni sono fortunatamente in via di miglioramento. Alla festa era presente anche la sorella minore della giovane rimasta ferita, una ragazza di 15 anni: non vedendo ritornare la sorella e l'amica, si è preoccupata ed è uscita per cercarle. I residenti svegliati dal rumore Via Bonomi, alla periferia occidentale di Pavia, è una zona che si caratterizza per la presenza di diverse villette di recente costruzione. Nelle vicinanze sorge un supermercato. Il rumore provocato dall'incidente e l'urlo seguito alla caduta delle ragazze dal monopattino hanno svegliato le persone che abitano nella strada. Sul posto, oltre al 118, sono subito intervenuti gli agenti della Questura di Pavia. La dinamica: ipotesi malore La polizia scientifica ha effettuato in via Bonomi i rilievi necessari a ricostruire la dinamica dell'incidente. È stata quasi subito esclusa la presenza di un altro mezzo. Le due ragazze sarebbero cadute dal monopattino da sole, senza essere urtate da un'auto di passaggio. A determinare l'incidente sembra sia stato l'improvviso malore della più grande che era alla guida del monopattino. E sarà proprio l'autopsia a dare certezza o meno all'ipotesi investigativa. L'indagine sulla festa L'indagine dovrà anche fare luce sulla festa dalla quale provenivano le due ragazze. Non è escluso che possano essere ascoltati alcuni amici delle giovani, per ricostruire la serata. Restano da capire anche le ragioni che hanno indotto le due ragazze a spingersi, nel cuore della notte, in una zona periferica e così isolata della città. Il precedente a Giussago Nel Pavese solo pochi giorni fa, il 26 luglio, due ragazzine di 12 anni a bordo di un monopattino erano state investite da un'auto a Giussago. A riportare le conseguenze più gravi era stata quella alla guida, trasportata in elisoccorso all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in gravi condizioni. Meno serie le conseguenze per l'amica, curata al San Matteo di Pavia. Il conducente della vettura, un uomo di 47 anni, si era subito fermato chiedendo l'intervento dei soccorsi.
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gobelluno · 10 months ago
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Escursionista ruzzola in un canale
ALPAGO – Attorno alle ore 11 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino dell’Alpago per un escursionista ruzzolato per oltre 100 metri in un canale, mentre con due amici scendeva dal monte Dolada verso il Col Brustolà. Appena la nebbia lo ha permesso, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sbarcato con un verricello il tecnico di elisoccorso e il medico, che hanno prestato le prime…
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Esplode palazzina nel Nisseno, una donna in gravi condizioni
Esplosione di una palazzina a Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, poco dopo le 9 di questa mattina. Una donna è rimasta gravemente ustionata ed è stata trasferita in elisoccorso al centro grandi ustioni dell’ospedale Civico di Palermo. E’ stata la stessa donna a chiamare il 118. Sul posto sono presenti vigili del fuoco, carabinieri e soccorritori.     Non è ancora chiaro cosa abbia…
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onoranzetriolo · 1 year ago
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Nibbio è il nome del nuovo elicottero del 118 dell’Umbria: cerimonia all’aeroporto di Foligno
Rendere autonoma l’Umbria nella gestione di patologie tempo-dipendenti che prima erano gestibili solo su ruota o con intervento di elisoccorso attivato da altre Regioni, in modo da garantire un servizio di assistenza regionale in tempi rapidi, soprattutto nelle zone difficilmente accessibili: con questo obiettivo la Regione Umbria ha deciso di attivare l’Elisoccorso, prevedendo il servizio…
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madonienotizie-blog · 5 years ago
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A19, auto sbanda e si ribalta allo svincolo di Termini Imerese: quattro feriti Un'auto è uscita fuori strada e si è ribaltata, questa mattina, sull'A19 Palermo-Catania, all'atezza dello svincolo di Termini Imerese. L'impatto si è rivelato così violento da ridurre l'abitacolo del veicolo, un'Audi A3, a un mucchio di lamiere. A bordo c'erano quattro persone, tutte rimaste ferite, due di loro in modo particolarmente grave https://is.gd/hLFkR8
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livornopress · 4 years ago
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Cade da oltre 3 metri, operaio 36enne elitrasportato in codice rosso
Cade da oltre 3 metri, operaio 36enne elitrasportato in codice rosso
Castagneto Carducci (Livorno) 13 ottobre 2021 Incidente sul lavoro in una azienda agricola a Castagneto Carducci Questa mattina intorno alle 09.39, un uomo di 36 anni, da quanto riferito dal 118 è caduto da un’altezza di oltre tre metri. L’uomo originario del Senegal, ma residente in loco a seguito della caduta ha riportato un trauma cranico, i volontari della Croce Rossa di Donoratico e la…
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torredelporticciolo · 6 years ago
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Complimenti al 118 !! #elisoccorso #118 #eliambulanza #help #alghero #sos #torredelporticciolo #sardegna (presso Torre del Porticciolo (Sardegna)) https://www.instagram.com/p/B1MhHrHo_mq/?igshid=1tu6glc90tgsv
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kon-igi · 5 years ago
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UN PENSIERO BUTTATO GIÙ SENZA RILEGGERLO MA SCRITTO COL CUORE
Questa mattina una persona tamblera con cui chiacchieravo su altri media mi ha chiesto come noi del mestiere si faccia a sopportare tutto questo altrui dolore senza andare fuori di testa.
Mi è subito tornata in mente una vecchia discussione che ebbi con un’altra persona (la quale ora spero abbia cambiato idea, seppur temo obtorto collo) che affermava che quando fosse morto Berlusconi avrebbe brindato e alla mia controaffermazione di averne viste troppe di persone morire perché anche solo una fosse motivo di esultanza, lui che rispondeva - Eh, vabbé... ma oramai ci dovresti essere abituato. In fondo è il tuo lavoro! 
Ecco il nocciolo della questione. 
Che alla morte non ci si abitua mai.
Semmai non ti fa più tutta quell’impressione il rantolo tirato fuori dal fondo dei polmoni per cercare di attingere alla riserva respiratoria, quando oramai col penultimo respiro avevi tirato su solo catarro e sangue; semmai non ti fa più così tanto schifo l’odore delle piaghe da decubito con la necrosi purulenta grossa come un piatto da pizza e le ossa che sbucano in mezzo a tendini e legamenti; semmai non ti colpisce più nello stomaco il momento preciso in cui ti accorgi che gli occhi prima erano vivi e poi improvvisamente di cera, svuotati di colpo della vita; semmai, se proprio ci si abitua a qualcosa, è alla velocità con cui riesci a ritrovare la compostezza in mezzo a pianti strazianti e urla di non accettazione... per ciò che mi riguarda una compostezza che dopo 25 anni di mestiere continua sempre a essere incrinata dal dolore di chi se ne va a fatica e di chi rimane a piangerlo.
La differenza tra me e voi è che dopo tante volte che tornavo a casa piangendo e senza riuscire a dormire io ho dovuto imparare a dare un significato diverso e più ampio a tutto il dolore che mi colpiva e mi frammentava dentro.
Da una parte c’era l’inevitabile dolore della perdita e dall’altra non dovevo mai perdere di vista la gioia di tutte le volte che avevo aiutato una persona a smettere di soffrire e a ritrovare la propria serenità.
100 a 1? 
Non è importante.
Credo di avervelo già raccontato qualche migliaio di post fa ma quando le mie figlie erano piccole andammo in gita sull'appennino parmense, a far finta di sciare noi e ad andare giù a balla con lo slittino loro. A un certo punto un adolescente brioso si fece prendere troppo la mano e quindi fallì miseramente quella manovra plastica con cui gli sciatori si mettono di lato e frenano a spruzzo di neve, andandosi così a schiantare contro un casottino di mattoni che credo contenesse la biglietteria per lo skipass. Corri subito da lui, parlaci, controlla i segni vitali e se si fosse spappolato qualche organo o sbiciolato sei o sette vertebre. Urla del padre, pianto isterico della madre, chiama il 118 e guarda portarlo via in elisoccorso, quasi sicuro che più di un omero fratturato e due o tre coste ammaccate non avesse.
E la cosa viene da me dimenticata.
Qualche mese dopo mi trovo con tutta la famiglia a una festa di paese, in un borgo medievale della bassa parmense, quando a un certo punto incrocio lo sguardo di un uomo che mi sta osservando a sopracciglia aggrottate. Non faccio in tempo a restituirgli uno sguardo interrogativo che lui avanza con quattro passi e mi stringe forte le spalle. Guardate! - urla alla sua famiglia poco distante, con espressione gioiosa -- Guardate chi ho trovato!  E un attimo dopo vengo abbracciato strettissimo da una donna, con tutti i suoi riccioli che mi entrano negli occhi e il marito, dietro, che dice al figlio - Lui è quello che quest’inverno ti ha salvato!
Io ero imbarazzatissimo perché la madre non mi mollava più e stavo per dire a tutti che io non avevo fatto nulla - perché davvero non avevo fatto nulla per loro figlio, tranne tenergli la mano e farlo sorridere con battute stupide finché non l’hanno caricato sull’elicottero - quando mi sono reso conto che quello era ciò che pensavo io, non quello che sentivano loro.
C’erano un padre e una madre che assistevano inermi alla sofferenza del loro figlio, un padre e una madre che non sapevano se il loro bambino sarebbe morto o rimasto paralizzato per tutta la vita; e poi c’è stato un perfetto sconosciuto che è saltato fuori dal nulla e che lo ha consolato, fino a farlo smetter di urlare.
Delle persone che chiedeva aiuto e un’altra che ha risposto.
Io non ricordo quanti anni siano passati da quell’abbraccio ma vi posso assicurare che mi ricordo benissimo quanto fosse sincero e poi quanto fosse forte quello che le ho restituito, in silenzio, accettando la loro gratitudine, perché - vedete - la morte e la sofferenza a volte sono delle cappe pesantissime e quasi insopportabili da trascinarsi addosso ma chi ci lavora assieme sa benissimo che mille di esse possono essere dissolte in un solo attimo dalla gioia di un sorriso restituito.
Vale per me e voglio credere che valga per un enorme numero di miei colleghi - la maggior parte, spero - ma la cosa strana e divertente è che non c’è alcun motivo perché questo non possa valere anche per voi, senza scomodare osse rotte ed elisoccorsi... 
Perché ci sono tante, troppe persone che non ricordano più come si fa a essere felici e a volte basta solo chinarsi, allungare la mano e dire - Eccomi... ci sono qua io con te. 
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pier-carlo-universe · 5 days ago
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Grave incidente agricolo a Montevalenza: uomo incastrato tra le lame di una motozappa. Salvato dai Vigili del Fuoco e trasferito d'urgenza al CTO in elisoccorso. Scopri di più su Alessandria today.
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siciliatv · 10 months ago
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Favara. Il tragico incidente stradale di San Leone, trasferiti a Caltanissetta e Palermo due dei tre feriti
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Favara. Il tragico incidente stradale di San Leone, trasferiti a Caltanissetta e Palermo due dei tre feriti È stato trasferito, con elisoccorso del 118 dall'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento al... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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m2024a · 9 months ago
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Alpinista 42enne cade nel vuoto e muore lungo la ferrata: lui e la compagna erano slegati CORTINA D'AMPEZZO - Alle 12.11 esatte è arrivata la chiamata al Soccorso alpino di Cortina: un quarantaduenne stava percorrendo la ferrata Lipella, sulla Tofana di Rozes. Da una prima ricostruzione, i due escursionisti, pur attrezzati, stavano salendo slegati, quando lui è scivolato precipitando una cinquantina di metri tra i salti di roccia e fermandosi su una larga cengia. Niente da fare per l'alpinista, che stando a quanto finora appreso risulterebbe essere un turista proveniente dal Belgio. Sul posto, per il recupero, è intervenuto il Suem 118 con Falco 1 e il tecnico si è calato per controllare le condizioni dell'uomo: purtroppo per lui non c'era più nulla da fare.   IL RACCONTO La Centrale del 118 è stata attivata da un soccorritore che stava risalendo per caso la Ferrata Lipella e aveva assistito alla caduta di un escursionista, che si trovava più alto rispetto a lui. Fornite le coordinate del punto, è stato inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha sbarcato sul posto il tecnico di elisoccorso e l'equipe medica, che non ha potuto far altro che constatare il decesso del 42enne belga. Mentre il soccorritore risaliva dalla compagna - una 28enne slovena - in stato di shock, l'eliambulanza è scesa a imbarcare un soccorritore della Guardia di finanza in supporto alle operazioni e per i rilievi di legge. Ottenuto il nulla osta per la rimozione, la salma è stata recuperata con un verricello e trasportata al Rifugio Dibona per poi essere affidata al carro funebre. L'elicottero è poi risalito all'uscita della Ferrata, all'altezza delle Tre Dita, dove il soccorritore aveva accompagnato la ragazza, che è stata caricata a bordo.
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gobelluno · 11 months ago
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Precipita parapendio, muore il pilota
PEDAVENA – Domenica pomeriggio, attorno alle ore 16, la Centrale del 118 è stata attivata per un parapendio precipitato poco dopo essere decollato da Malga Campet sul Monte Avena. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in direzione del luogo indicato dalle coordinate e ha sbarcato equipe medica e tecnico di elisoccorso, che si sono precipitati dall’uomo che respirava, ma era…
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Operaio travolto da albero che tagliava, è ferito grave
Travolto e schiacciato dall’albero che stava tagliando. Un operaio forestale di 58 anni è stato trasferito, con elisoccorso del 118, all’ospedale Civico di Palermo a causa delle gravi ferite riportate. L’incidente si è verificato nelle campagne di Cammarata, nell’Agrigentino.     Sull’accaduto indagano i carabinieri.     Riproduzione riservata © Copyright ANSA source
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