#e se è chi penso io a parte la faccia come il culo ma le risposte a cazzo che dà sempre sono abbastanza trasparenti
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Partiamo dalle premesse:
In questa sharehouse è permesso ospitare nella propria camera qualcuno per 3 notti. Dalla quarta, bisogna pagare qualcosa come 150€ per fare restare qualcuno (già di per sé, follia).
Nell'ultimo anno, tra noi italiani, è capitato di ospitare qualcuno, anche più di 3 notti e non è successo mai nulla... perché in fondo cosa vuoi che succeda?
L'ultima italiana che è venuta per un tirocinio di 6 mesi qui e che a breve andrà via, prima di ospitare il fidanzato mi ha chiesto un po' la policy e io gliel'ho spiegata dicendo anche la realtà dei fatti: non ti preoccupare, fallo stare quanto vuoi perché qua tutti l'abbiamo fatto e non è successo niente.
Il fidanzato è stato quindi qui 3 notti e ora sono in viaggio, ma ritorneranno per rimanere altre 3-4 notti.
Cosa vengo a sapere? Che la manager ha mandato una mail a questa italiana dicendo:"Abbiamo saputo che stai ospitando qualcuno oltre il tempo previsto. Se è così per favore dillo e paga la somma che va pagata".
Io, giuro su Dio, sono INCAZZATA NERA. Non è successo a me, ma è come se fosse successo PIÙ CHE A ME.
A parte che penso di sapere al 99.9% chi è stato ed è la stessa persona che manco un mese fa non si è sentita di chiamare l'ambulanza per un'altra persona che sanguignava come una fontana perché "se ti ubriachi a tal punto da non capire niente e farti così male è responsabilità tua". Quindi uno sta a morì (pure se dice che non vuole aiuto) e n'altro po' te ne freghi, un'altra ospita una persona in camera sua, MANCO LO SAI quante notti è stato e quante notti saranno ecc e porti la spia come se fossi la peggiore bambina delle elementari.
Quando, tra l'altro, IL TUO STESSO RAGAZZO (italiano) ha ospitato un suo amico per DUE SETTIMANE INTERE. E NESSUNO ha fatto volare una mosca.
Questa è la vera anima dei giapponesi: spie viscide pezze di merda che non hanno il coraggio di parlare in faccia alle persone per regolare i conti con qualcuno (se ne hanno) e che sono OSSESSIONATI dalle regole, pure se non sono scritte da nessuna parte, pure se non hanno senso, perché "odio le persone che non rispettano le regole" gnegnegne, ma ficcatevi un dito nel culo, BESTIE SENZA EMPATIA.
#schifo schifo schifo#me ne devo andare da questo posto il prima possibile#non mi fido più di nessuno#gli indiani saranno pure sporchi rumorosi e non rispettosi delle regole ma sti colpi bassi non li farebbero MAI E POI MAI#bestie viscide e schifose#sharehouse#giapponesi#my life in tokyo#Giappone
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Sono tante le domande a cui non riesco a dare una risposta.
Stai cercando con ogni sforzo di annebbiarti la testa di pensieri che non evidentemente non ti stanno portando da nessuna parte. Perché hai tutta sta ostinazione nel voler dimenticare tutto quando una parte di te ancora ti frena dal farlo?
Perché ora pubblichi ste cose sperando che lo spirito santo venga giù e ti calmi? Quando potrei venire io li , abbracciarti e in un modo o nell���altro farti passare tutte queste insicurezze di cui ti sei circondata? Anche al costo di venire preso a pugni in faccia dai tuoi?
Capisco tutto quanto hai passato, ma più che l’atteggiamento di una persona che vuole risolvere i suoi casini mi sembra l’atteggiamento di chi vuole metterci un punto ma non ci riesce.
Ti avevo chiesto, dopo 6 anni e mezzo di relazione, di vederci e dirmi di persona che non volevi più avere a che fare con me. Hai preferito girarci intorno e scrivermelo per messaggio.
Perché hai deciso di farmi fuori dalla tua vita quando nemmeno questo ti migliora? Cosa ti ha frenato così tanto dal fidarti di quella persona che, per anni, è stata al tuo fianco?
Ho sbagliato io, hai sbagliato tu in quella casa. È stata la nostra rovina. Però come tu in passato mi hai dimostrato molte cose io ora non voglio essere da meno. Nemmeno ora che è tutto finito. Nonostante tutto.
Potrai dimenticarmi, rifarti una vita , conoscere una persona che nella sua vita ha avuto meno problemi dei miei ma nessuno ti assicurerà che sarai più felice di come lo sei stata con me, che ti potrai fidare di lui fino a metterci la mano sul fuoco e, soprattutto che, se passassi una cosa del genere con un’altra persona , non penso che starebbe qui a perdere tempo nel scrivere queste cose.
Magari nemmeno le leggerai queste cose, magari nemmeno ti farai più sentire. Rimango dell’idea che nonostante tutto, ci abbiamo perso entrambi. Perché se solo l’avessimo voluto, avremmo fatto il culo a chiunque perché come eravamo invidiati da tutti in passato, lo saremmo stati anche adesso, eravamo i migliori e lo saremmo potuti essere di nuovo, bastava che ti fidassi di me, per l’ultima volta.
Perché dobbiamo tornare come i 15 enni che si parlano con le storie e i post io non lo capisco.
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Yuriko Tiger Personal facebook post 9/1/2023 (Italian only)
Se penso che se non fosse per il Corona mi sarei potuta comprare una casetta e probabilmente prendere la cittadinanza, mi viene onestamente da piangere prima di rifletterci. Oltre che mi ha sviluppato una malattia di cui ancora sono vittima.
È come se avessi buttato dieci anni di risparmio, forza ed energie,tempo prezioso e salute.
Da una parte invidio moltissimo chi aveva qualcuno al proprio fianco o non ha dovuto fare i conti con le spese della casa o del visto ma dall’altro canto anche a quanti hanno perso molto più di me e stanno ancora combattendo… C’è chi grazie a quel periodo ha trovato la fortuna è chi invece l’ha persa. Non pensate che la mia fortuna arrivi da siti come 0nly fans o Patre0n, mi hanno salvato il culo (o meglio l’affitto ma non pensate ci faccia i milioni. Non ho mai voluto fare contenuto esplicito e all’inizio mi forzai molto per iniziare a fare qualcosa di più sexy..) ma la fortuna non è soltanto il denaro e quanto famosa sei. Io mi sono già realizzata, non ho bisogno ne’ di pubblicità, ne’ tanto meno di qualcuno che deve farmi la predica. Fatevi dire che cos’è la felicità per me, dopo mille sogni e mille casini in un paese straniero, da sola, all’epoca del cellulare a crocchia…
A volte guardo Amore (il mio gatto) e penso letteralmente mi abbia salvato la vita in quel periodo. Non capisco nemmeno come alcune persone possano pensare “tanto è solo un animale”. Mentre vedo che due animali, hanno salvato la vita a me e di mio padre, che nello stesso momento, nonostante la nostra grande “forza apparente” eravamo estremamente fragili e abbiamo pensato probabilmente la stessa cosa, che non dirò qua ma potete solo che immaginarla.
Se per voi è più importante farsi vedere più belle, ricche e felici di me, buon per voi. Non ho mai chiesto di mettermi in compitezione con qualcuno e alla fine il mio più grande sogno, l’ho già avverato. Ho già fatto tutto quello che volevo fare. Il mio sogno dei 20’anni è finito!
Certo, potevo fare molto di più, impegnarmi di più, volevo creare mille altri progetti tra cui musicali e mettermi da parte più soldi ma c’erano problemi molto più grandi che mi circondavano e i social sono sempre stati sotto tutto questo… E soprattutto sono stati un capriccio. Tutto è un capriccio. Adoro fare capricci e riempirmi di cose per non pensare alle cose dure della mia vita.
Ho sempre cercato di portare la cultura giapponese in Italia e l’unica cosa che ricevetti ai tempi era bullismo, su internet e per strada. Però chi li aveva fatti i primi Harajuku walk? I primi raduni? Chi si metteva 60’ spille e cercava di radunare qualcuno per provare a far amicizia? Non ho mai detto di essere la “prima” ma una delle prime e che ancora lo fa, di sicuro. Che a voi piaccia o meno, non ‘interessa Perché mi piace incuriosirmi su delle cose, condividerle con gli altri e farli appassionare! Questo è quello che dovrebbe essere un’ influencer.
Se una persona guardandomi ha deciso di iniziare a far cosplay, è una vittoria! Se una persona si strappa una risata, è un’altra vittoria! Se una persona prende un’animale ed è felice, è un traguardo!
Il mio capriccio continuerà! Voglio una casa da ristrutturare, fare l’azienda, studiare e fare la giappominchia virtuale. Si, cazz0, perché mi piace.
Ho ancora tanti capricci che voglio togliermi prima di morire e non lascerò che 4 anni di pandemia mi distruggano.
La felicità è apprezzare ciò che hai fatto, stai facendo e condividendo ma soprattutto AMARE. Imitare ad APPREZZARE DAVVERO ciò che hai e non sbandierarlo ai quattro venti pensando di essere migliore di tutti.
Piccola nota: l’algoritmo funziona anche che se fai una foto in bikini, mostrerà d’ora in poi sempre o solo quella ai tuoi followers ma la mia passione non è mai cambiata. Sono pur 16 anni di cosplay e 20’anni che rompo con il “Giappone”. Ci ho letteralmente giocato la vita.
Il mio ultimo consiglio è: Chi hai vicino, chi è lontano e cosa ti fa sorridere ogni giorno, amalo perché non sia per quanto potrai farlo. Sapete cos’è difficile? Amare se stessi. Come vorrei avere l’autostima e la convinzione di alcune persone! Quando non riesci ad amare te stesso, non riesci ad amare gli altri e li porti nel buco nero dove sei caduto. Ogni parola ha un significato prezioso, come ogni parola è un coltello per pugnalare qualcuno. Quale vorreste usare voi?
#Facebook#ユリコ・タイガー#ユリコタイガー#Yuriko Tiger#Yurikotiger#Yuriope#「エレ」#エレ#「ERE」#Ere7rock#Ere#ERELAST#Psykhere#EronoraMono#Eredalle#Yuriko tiger Is Not Mai Waifu!#Fan Blog#Fan Page
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GIORNO 8
sono qui da ormai una settimana, devo dire che il freddo e la neve non mi stanno dispiacendo (tranne quando devo uscire a fumare e ho dimenticato il giubotto in camera). i colleghi non li ho inquadrati tutti, e di alcuni non ricordo ancora i nomi. per quanto riguarda gli altri animatori il mio responsabile mi sembra il classico figlio di papà stupido come pochi, milanese, che pensa solo a far festa, ubriacarsi dalla mattina alla sera e non fare un cazzo, tanto in qualche modo dei soldi entrano e li può buttare via a cazzo. quel tipo che scarica tutto agli altri perché non ha voglia di respirare, morto di figa che appena vede mezzo culo è lì a parlarci dietro..... ma ha anche dei difetti.
già in una settimana diciamo che diverse volte mi ha fatto venire quella voglia irrefrenabile di tiragli due cartoni in faccia a fargli cadere la poca dentatura rimasta, per quella sua arroganza e per quel suo modo di far vedere che è il capo solo quando gli conviene e deve apparire, ma poi continua a non fare un cazzo.
ora..... non so se è una cosa normale, ma il punto è che essendo in 3 e l'altra è una ragazza abbastanza addormentata e sensibile, tale da entrare nel panico e mettersi a piangere ogni volta che le viene ripresa un errore, anche la più piccola cazzata.
parlo di lei? beh si ci ha provato con me.... la sera del primo giorno che ero qui. ma a me non piace proprio, né fisicamente, né caratterialmente.... diciamo che l'avevo iniziata ad odiare già da quando ho scoperto, un mesetto fa, che avrei dovuto lavorare con lei.
una persona che cerca di tenere tutto sotto controllo, ma che puntualmente non ci riesce e tende a risultare assillante e invasiva. soprattutto molte volte mi verrebbe da dirle.... ma mi spieghi chi cazzo ti ha chiesto tutto ciò? in una settimana so quasi tutta la sua vita, con morte e miracoli annessi.
il problema che pretende che io le racconti tutto di me (cosa che sinceramente ho deciso di non fare più, visto tutti i cazzi in culo che mi sono preso quando l'ho fatto) e il modo come ha iniziato a chiedermi informazioni, al telefono, via messaggio,5 minuti dopo essere stati inseriti nel gruppo dell'agenzia me l'hanno messa, suo malgrado, dalla parte sbagliata del cazzo.
quindi cara mia.... mi dispiace ma a costo di farmi l'intera stagione in bianco, non succederà mai di fichi ficcare.
parliamo del posto? le dolomiti spettacolari.... panorami mai visti che mi hanno fatto rimanere a bocca aperta, ma per il resto il mio hotel sta in mezzo al nulla. prima di arrivare al paesino ci vuole mezz'ora di strada in macchina, che indovina indovina... io non ho. quindi non mi posso muovere manco per il cazzo.
non sono ancora riuscito a mettermi 2 minuti in tranquillità a suonare, perché finora ho avuto 0 momenti liberi e sono stato a correre a destra e a manca (ovviamente a fare anche lavoro che non mi spetta), e la sera sono stato abbastanza felice di organizzare le serate di animazione, e fare il dj quando serve. ma ovviamente il qui presente Samuele Sfiga poteva avere una vita tranquilla? ovvio che no....
il padre del capo ha la camera da letto sopra la sala che usiamo per fare le serate, quindi ogni sera metto un po di musica e vengo richiamato per il volume, anche più volte, fino a quando non vengo costretto a staccare.... dopo appena un'ora di serata...... porcoddio. e l'indomani si continua con la cazziata direttamente faccia a faccia.
in appena 6 giorni di lavoro sono stato richiamato 5 volte...
ora mi chiedo.... cosa dovrei fare? da una parte la gente mi chiede di aumentare perché vuole cantare, ballare, si vuole divertire cazzo.... e io ovvio che voglio farle divertire e divertirmi pure io.... e dall'altra ci sta il direttore senior che mi rompe le palle ogni 20 minuti.
per oggi penso sia tutto. al prossimo episodio del diario di un animatore
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Non so perché cazzo torni a leggere quella chat, se tutte le volte mi si rigira lo stomaco, per un motivo o per l'altro.
Questa volta non è da meno, ma mi concentro sui miei messaggi invece che sui tuoi. E porca troia sono cresciuta. Questa è chi ero con te, e la prenderei a schiaffi.
6/19, ci sei stata ancora più di un anno dopo questo messaggio, ne sono seguiti tanti simili.
I nostri litigi iniziano tutti con la più stupida delle situazioni, io dico o faccio qualcosa senza pensare. "È da una vita che non vomito per una sbronza" oppure "Lascia fare a me" o semplicemente esprimo dolore per un morso o un pizzicotto affettuoso.
Posso riflettere di più su come parlo, certo. Ma è giusto? Penso di avere il diritto di dire cazzate, senza dovermi mordere la lingua o preoccuparmi di farti arrabbiare, se non dico nulla di cattivo.
Sicuramente, poi, non posso controllare le mie reazioni fisiche. Io LO SO che mi mordi, mi stringi, mi dai pacche sul culo e mi fai i dispetti sempre con affetto, perché mi cerchi. E mi piace questo di te. Purtroppo, però, io sono fragile e tu non sai quanto sei forte, a volte mi faccio male, certi giorni poi se ho un dolore di mio, non mi si può neanche toccare. Non dico che io sia una persona facile, ma se mi lamento c'è un motivo, anche se pensi di aver fatto molto piano. E il motivo non è mai, come ti ho detto più e più volte, quello di allontanarti, ma semplicemente quello di comunicarti che un certo gesto, con una certa forza, non mi risulta piacevole, nonostante capisca le dolci intenzioni. Sono stanca di spiegarmi e dover giustificare ogni mia mossa o parola perché la tua prima reazione è la rabbia. Quando hai una brutta giornata basta uno sguardo per innescarti.
Io non credo di doverti più dimostrare nulla. Sono convinta di aver fatto tutto ciò che posso per farti capire che ti amo, che ti accetto e che ti voglio. E ogni volta che qualcosa di come mi comporto non ti piace, una di queste tre cose la metti in dubbio. E ogni volta finisco sgridata per qualcosa che per te è inaccettabile (e io mi ci metto nei tuoi panni, capisco perché ti sei arrabbiato) ma che vuoi vedere solo e unicamente dal tuo punto di vista. Sei abituato a interpretare tutto nel peggiore dei significati possibili e a reagire immediatamente per come pensi che stiano le cose, senza provare a capire chi ti sta di fronte.
Io non so se ti metterai mai in testa che le mie intenzioni verso di te sono sempre le migliori.
È vero che tu fisicamente mi cerchi più di quanto non lo faccia io, ma è parte del mio carattere, e comunque per i miei standard è tantissimo il contatto che cerco con te, non sono mai stata così con nessuno.
So, anche se non me l'hai detto, che sei dispiaciuto per aver reagito in quel modo. E ti ho già perdonato.
Ti amo e mi scuso se ti ho dato l'impressione di volerti allontanare, come sempre, non era così.
Però mi sto stancando di scusarmi per l'impressione sbagliata che ti dò, vorrei che ti mettessi nei miei panni prima di iniziare un litigio.
Ti amo, ti chiedo scusa perché ho capito cosa ti ha fatto arrabbiare e mi dispiace che ti sia arrivato il messaggio sbagliato.
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Nuovo mese.
Lasciando il fatto che Aprile dovrebbe essere il mese della rinascita e quindi del bel tempo, diciamo così, qua invece nevica, siamo a zero gradi e non accenna al cambiamento. A parte il meteo che è relativo ma visto che è così da metà Ottobre mi sono anche un pò stufato e mi piacerebbe anche andare in giro in bicicletta. Sono un paio di giorni che vedo post su FB di lamentela che le IA, penso sia solo chatGPT, sono state (o è stata) bannate in Italia, beh si vede che a qualcuno dei piani alti non piacciono, ma c'è una sorta di paura che non potranno essere usate dagli italiani, ognuno fa quello che vuole ma onestamente dopo il tizio che c'ha scritto un libro e lo sta vendendo su Amazon, lo dice tranquillamente che è fatto dall'IA, fino a chi usa Blender sono tutti infuriati per sta cosa, cos'è vi eravate già privati del vostro cervello? Oppure non ne avete e dovete chiedere l'aiutino? Non vi nascondo che un aiutino lo avrei cercato anche io, un buon marketing per i miei prodotti e vivendo all'estero potrei anche farlo, ma quel giorno di non tanto tempo fa mi sono poi interrogato su alcune questioni tipo : Ma se l'AI mi dice che si va bè questo quello ma devo fare una campagna pubblicitaria da 10k? Oppure, mi avrebbe dato un risultato complesso che per metterlo in atto avrei dovuto rinunciare alla mia vita o una cosa del genere? Allora decisi di non usare l'AI per una cosa del genere e andare avanti con la mia testa, anche male ma usando la farina del mio sacco, come si suol dire.
Leggo poi nelle notizie che in Finlandia è salita la destra, come in Italia, come in parecchi paesi Europei, scommetto che c'è dietro lo zampino dello zio Sam, come in da noi quando c'era il partito comunista gli yankee si sono sempre messi di traverso nonostante un paio di volte la sinistra aveva vinto e hanno fatto di tutto per annullare le elezioni, sappiamo ora tutti che il PCI prendeva denaro da Mosca, di sicuro loro lo sapevano anche all'epoca, fatto sta che sono maestri in queste cose, destabilizzare un paese e se è necessario colpo di stato. Ci sono anche qua, in Estonia, quelli di destra si chiamiamoli tranquillamente neo-nazi, i politici in parlamento sono un pò più moderati perché non è tempo di olio di ricino, ma ricordo anni fa che dicevano la stessa cosa della Lega "prima gli Estoni", giustamente, a loro penso che faccia comodo il servilismo di un paese piccolo nei confronti di una potenza come gli USA, però non sanno che un giorno arriverà il conto, male che vada dovranno pagare a libitum per sempre.
In questi giorni ho anche cazzeggiato un pò in rete, senza nessuna meta, ho visto più di un video, almeno una ventina, di persone comuni che si lamentano del governo centrale Europeo, che sono stufi di questa guerra che nessuno voleva ma che alla fine è già passato più di un anno, e di come debbano pagarne le conseguenze (indirette) ma solo noi. Sono convinto (si lo so è brutta sta cosa) che gli yankee ci hanno voluto punire e per vendicarci dovremmo mandarli a fare in culo, proprio così, ma prima bisognerebbe far finire sta guerra poi dirgli :"Avete voluto l'ennesima guerra nel nostro territorio, adesso andatevene via siamo stufi". Leggevo che il famoso mondo occidentale che tanto i russi stanno odiando, per propaganda, altro non è che gli USA, of course, l'Europa e l'Australia, e il resto del mondo? I paesi asiatici, quelli africani? Beh i sud americani non penso siano in linea con quelli del nord; quindi in realtà che mondo stiamo difendendo? Un mondo occidentale che è al collasso? La Cina, che è la vera potenza mondiale, vuole chiudere questo capitolo della storia facendo si che l'economia mondiale non sia più nelle mani degli americani, ma loro, questo potrebbe fare partire una guerra fredda senza fine, ma se la Cina si unisce alla Russia sono cavoli amari. Non lo scrivo perché simpatizzo per l'oriente, ma semplicemente perché sono realista e una cosa del genere potrebbe capitare.
Concludo che mi è venuta fame, in tutto questo sono sempre al palo e non ne vedo la fine.
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Rock non aveva intenzione di offendere nessuno!! È proprio questo il punto!! Ha fatto una battuta, non ha detto a Jada "Sei brutta come la merda" ._. La situazione è la stessa della minigonna. Nella minigonna non c'è intenzionalità di provocare e nemmeno in Rock: ma vi pare che un comico si mette a fare battute per offendere e fare incazzare la gente? Lo fa per far ridere!! Il fatto che non vi rendiate conto che le due situazioni sono identiche mi fa cadere le braccia. La verità è che stiamo diventando tutti troppo sensibilini, per cui se ho deciso che una cosa non la puoi dire non la dici. Ma il giorno in cui si arriverà a dire "eh ma tu non puoi dire tostapane, perché mi offende questa parola dal momento che penso a mio nonno morto perché ci aveva messo dentro una mano" (?) che faremo? Stiamo distruggendo secoli e secoli di evoluzione razionale per delle emozioni che NON vogliamo affrontare. Se una persona è calva, resta calva che io ci scherzi su cercando di alleggerire la cosa o che non lo faccia: deve accettarlo. Il bodyshaming non è nelle parole di chi dice qualcosa, ma in quelle di chi riceve quelle parole e decide che quelle parole non vanno bene per parlare con lui. Ma che siamo? Ma scendiamo dal piedistallo e usiamo la testa anziché il cuore?
Te stai fuori come i balconi. Il fatto che abbia fatto una battuta non significa che abbia fatto ridere o che non sia offensiva.
Io non so nemmeno come commentare tutta la seconda parte del tuo discorso perché è un ragionamento così stupido che mi cadono le braccia. Ma che cazzo significa che se una persona è calva e tu ci fai una battuta questa persona deve accettare la battuta. Ma su quale base? Se tu fai una battuta su una cosa che mi fa stare male, per quale motivo io dovrei accettarla? Ma ti pare? Ma chi cazzo sei tu per imporre a una persona di ridere per qualcosa che riguarda ləi stessə? Punto primo. Seconda cosa, come ho detto prima nelle battute ci deve essere anche un certo grado di conoscenza con l'altra persona. Io posso fare battute alla mia amica e prenderla per il culo perché è una persona ansiosa e ipocondriaca, se ci facesse un'altra persona lei probabilmente si metterebbe a piangere. Per rispondere qui all'altro tuo ask, se tu zia ride perché ha il cancro e gli ci puoi fare le battute, ricordati che non tutte le persone sono tua zia e non a tuttə piace ridere del proprio cancro. Così come io prendo in giro la mia amica per la sua ansia, non mi sognerei mai di prendere per il culo una persona con cui non ho un rapporto ma so che ha l'ansia, perché magari non ha la sensibilità della mia amica. Questo non significa che una persona non ha accettato le sue emozioni, o la sua condizione o menate varie (e ricordati che nessuno è obbligato a farlo), significa che magari tu non sei nessuno per poterti permettere di fare una battuta.
Tu scendi dal piedistallo dove pensi di poter fare battute su chiunque perché il vero problema è che la gente è sensibile, quando la verità è che il problema sei tu, cioè unə grandissimə testa di cazzo.
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DIFFERENT - DIVERSE
lasognatrice1997/Wattpad
Capitolo 1 - Jennifer
....
Trenta minuti prima dell'inizio dell'intervallo, dopo aver avuto il permesso dalla professoressa di matematica di uscire, mi avvio in bagno.
Subito dopo aver finito, esco, e proprio quando mi sto recando in classe, all'improvviso, qualcuno mi afferra da dietro, e mi tappa la bocca con la mano.
Mi ritrovo all'interno di un rispostiglio, che non è né troppo grande e né troppo piccolo.
Mi giro verso la persona che mi ha afferrato con violenza, e quando vedo chi è, gli dó uno schiaffo.
È il nuovo bidello della scuola, e si chiama Vess. È un padre di cinquantacinque anni con un figlio di cinque anni, ed è single come me. È divorziato, e suo figlio lo può vedere solo nel fine settimana.
Quando l'ho conosciuto la prima volta, non è stato lui ad adocchiare me, ma sono stata io ad adocchiare lui.
Vess è rimasto tanto ammirato dalla mia bellezza che quando gli ho chiesto di fare sesso più di una volta, egli ha accettato subito, comprese le volte successive.
-"Era proprio necessario?!"- esclamo -"Mi hai fatto prendere un colpo, cazzo!!"-
-"Scusami Jennifer."- risponde -"È solo che non ho resistito. Sei così eccitante... sei da assaporare tutta... sei giovane, fresca, e piena di vita. Io, invece, sono vecchio, anche se ne dimostro dieci anni in meno."-
Vess, pur tanto attratto da me, è ancora innamorato con la sua ex-moglie, la madre di suo figlio, e ne sono sicura al cento per cento.
Da una parte lo capisco, ma quando noi due puntiamo sul lasciarci andare sessualmente, Vess dimentica ogni cosa quando mi scopa.
-"Non vedi l'ora di vedermi tutta nuda, vero?"- chiedo.
Vess fa un sorriso malizioso e chiude la porta a chiave, per fare in modo che nessuno possa entrare, poi si volta verso di me e dice:
-"Sì, assolutamente."-
Vess è un uomo robusto, alto 1 metro 84, labbra sottili, pelle di colore rosa come la mia, e dei fantastici occhi di colore blu chiaro.
Si avvicina, e una volta di fronte a me, le mie braccia vanno intorno al suo collo, mentre le sue mani scivolano verso il basso per toccarmi il sedere.
-"Il mio cazzo non vede l'ora di entrare dentro la tua bocca e dentro la tua figa."- commenta.
-"E la mia figa non vede l'ora di essere leccata e scopata da te."- rispondo.
Vess mi tira sú, mentre io avvinghio le gambe intorno ai suoi fianchi.
Posso sentire l'erezione del suo pene e la mia intimità pulsare dall'eccitazione.
Poso le labbra sulle sue, e infilo la lingua all'interno della sua bocca per roteare assieme alla sua (lingua).
Ci baciamo alla francese, e ci slinguazziamo a più non posso, poi, Vess mi mette su un tavolo (che si trova all'interno del ripostiglio).
Dalla bocca, Vess scende baciandomi il collo, e facendomi provare un forte solletico mescolato con il piacere.
Chiudo gli occhi per un attimo, lasciandomi andare completamente, e cominciando a rilassare il mio corpo che prima era un pochino in tensione.
-"Ooooh... Vess... mi piace sentire la tua bocca su di me..."-
Lui è davvero bravo anche per poco quando si tratta di far godere le donne. Se ne intende veramente. E con la lingua è un mito.
-"Mia cara Jennifer... io so come si fa a far godere dal piacere le femmine che amano il sesso come te."- dice, e poi riprende a baciarmi il collo.
Lo ammetto. Il sesso a me piace un casino. Mi piace essere scopata sia da davanti che da dietro. Mi piace quando i maschi mi leccano la figa. Mi piace quando i maschi mi leccano il culo. Mi piace quando i maschi mi baciano, mi succhiano e mi leccano le tette. Mi piace quando i maschi mi infilano il loro cazzo nel mio ano. Mi piace quando i maschi mi leccano i piedi e le gambe. Mi piace quando i maschi mi baciano il collo. Mi piace quando i maschi mi scopano la figa con la loro lingua. Mi piace tanto quando sbatto la mia figa sulla faccia dei maschi.
Ecco... tutte queste cose sconcie mi piacciono.
Ammetto di essere una pervertita, ma finché sono giovane, single e bellissima, ne approfitto.
So perfettamente di essere una troia e una poco di buono, però, al tempo di oggi, oltre ai maschi, anche le donne hanno diritto di fare quello che vogliono.
Vess, con tanta delicatezza, mi toglie la maglietta e il reggiseno entrambi di colore rosso.
-"Mio Dio... sei bellissima Jennifer."- dice -"Sdraiati. Penso a tutto io."-
Faccio come dice, e mi sdraio sul tavolo.
Faccio come dice, e mi sdraio sul tavolo.
Vess si avvicina, mi prende entrambi i seni con le sue mani, e comincia a succhiare come non mai.
Chiudo gli occhi, e inarco la schiena per il forte ed immenso piacere.
Gemo e godo tantissimo.
-"Aaaah... Vess... oh mio Dio..."-
-"Ti piace, vero? Ti piace sentire la mia bocca e la mia lingua sulle tue bocce, vero?"- mi chiede.
-"Tan-tantissimo."- rispondo.
Sento che sta gustando con voglia e desiderio le mie stupende tette, e non osa fermarsi.
-"Mmmm... oltre ad essere belle, sono anche buone... sono da assaporare... cavolo, mi piacciono le tue tette... mi piacciono da impazzire..."- commenta.
-"Amo quando fai il porco con me."- dico.
All'improvviso, si allontana.
Apro gli occhi, e lo guardo.
-"Che fai? Perché ti sei fermato? Mi piaceva tantissimo."-
Vess fa un sorrisetto malizioso, per poi spostare il suo sguardo fra le mie gambe.
Ora sì, che la cosa si fa interessante!
-"Questo ti piacerà ancora di più."- risponde -"Metterò la mia faccia fra le tue gambe, e assaporeró tutta la tua figa. Ti gusteró tutta quanta che implorerai di più."-
Vess mi toglie i tacchi a spillo neri, i jeans strappati, e le mutandine sexy di colore rosso.
Sono del tutto nuda. Completamente.
So che cosa vuole farmi.
Mi divarica completamente le gambe, e poi apre la bocca, si avvicina alla mia intimità, e infila la lingua dentro di me, roteando a suo piacimento.
Mi rilasso, e chiudo gli occhi, godendo del momento.
-"La tua figa è bellissima, bagnata ed eccitata."- commenta.
Lo sento leccarmi dal basso verso l'alto con una voglia incredibile, usando tutta la sua lingua.
Mi lecca come se stesse gustando un gelato, e questo mi piace tanto.
-"Oh mio Dio Vess... la tua lingua è fantastica... continua a leccarmi... leccami... non fermarti... fammi sentire in paradiso..."-
Di conseguenza, lo sento inspirare.
-"Mmmm... che buon odore di figa... mmmm... mi piace..."-
-"Sei un porco! Un maiale, Vess! Continua a leccarmi! Oh mio Dio! Mi piace quando fai così!"- esclamo.
-"Sì... sono tale quale a un porco pervertito che non riesce a fare a meno della figa..."- commenta.
Riprende a leccarmi ancora, poi, di conseguenza, mi dà dei baci stampo premendo le labbra sulla mia intimità.
Gemo forte, molto forte, ma cerco di trattenermi un po', perché non voglio che fuori dal ripostiglio ci senta qualcuno.
Apro gli occhi, e guardo Vess.
Vedo che mi sta leccando con tanta voglia.
-"Ti piace leccare la figa, vero?"- chiedo.
-"Sì, mi piace molto, soprattutto quando si tratta di far godere le donne mentre le assaporo."- risponde.
All'improvviso, struscia la sua faccia sulla mia figa e non riesco a trattenere i miei gemiti.
-"Oooh... Vess... aaaah... Dio mio... ancora... continua... fammi godere come una troia... cosiiii... ti prego..."-
Il piacere si è raddoppiato, e posso sentire la mia intimità scaldarsi sempre di più.
Dopo avermi assaporata per alcuni minuti intensi ed eccitanti, Vess mi dà un ultimo bacio sulla mia intimità.
-"Bella e buona."- dice.
-"Ora mettiti a gattoni sul tavolo e mostrami il tuo culo sexy. Voglio leccarlo e morderlo tutto."- aggiunge.
Obbedisco e faccio quello che mi ha detto.
Mi sculaccia leggermente, facendomi sussultare, e poi lo sento immergersi fra le mie chiappe leccando e baciando mentre muove velocemente la testa a destra e a sinistra.
Gemo a più non posso anche se cerco di resistere, però come si fa a non gemere dal piacere?
Di conseguenza, sento la sua lingua leccarmi il sedere, chiudo gli occhi, poi i suoi denti mi mordicchiano le chiappe.
Mi sculaccia di nuovo.
-"Mmmm... che bel culo che hai, Jennifer!"-
Mi sculaccia ancora e mi lecca di nuovo.
-"Vess... voglio che mi scopi... adesso in questo momento..."- dico.
Qualche secondo dopo, riesco a sentire qualcosa entrare dentro di me.
È il suo cazzo, ed è parecchio indurito.
Si muove dentro di me, piano piano, e subito dopo aumenta la velocità.
Il piacere si fa sentire sempre di più, e io non capisco più niente.
È meraviglioso e stupefacente, e inaspettatamente, l'orgasmo arriva.
Poco dopo, mi metto in ginocchio, e pratico il sesso orale a Vess.
Gli lecco la punta del suo pene, e poi glielo succhio con calma, fino ad aumentare la velocità, e sentire il liquido caldo e salato che schizza nella all'interno della mia bocca.
A Vess piace da impazzire questa cosa, ma gode ancora di più quando decido di succhiargli le palle con tanta foga.
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Pensare che non cambio questa foto da 6 anni e in 6 anni non ho mai cambiato idea sull'amore. Non ho mai guardato qualcuno per il suo aspetto o per il desiderio di sesso. Sento una strana amarezza in bocca come per dire sono stato impassibile a tutto, ma nel contempo sono ancora nell'attesa che qualcuno sappia reggermi. È strano come io non abbia cambiato mentalità in questo tempo, come sia rimasto sempre dolce, sincero, diretto e presente nonostante le mie rotture, sarò stato troppo bastardo con me stesso per non ammettere di essere stato uno stupido, di poter credere ancora che qualcuno mi scelga per le mie imperfezioni. Sarà che il vecchio Marian bambino in me pensa di trovare ancora l'anima gemella in questa vita dove nessuna sa quello che vuole, dove si desidera di annegare le mancanze piuttosto di rischiare un nuovo inizio, dove ci si nasconde dietro a mille maschere per paura di mostrare le proprie insicurezze. Sarà che sono un vecchio che pensa ancora che l'amore sia una stretta di mano e un bacio sulla fronte, sarà che penso ancora che amare non significa portarla a letto, ma spogliarla delle sue insicurezze, sarà che amare per me significa viaggiare e invecchiare insieme e non starsi chiusi in una monotonia continua. Saranno tante cose e mi sento uno stupido a pensare che qualcuno mi possa vedere e scegliere per ciò che possiedo, che mi voglia perché ho quel qualcosa di cui necessità non per coprire una mancanza, ma perché sta bene con me. Io non mi voglio accontentare, non voglio annegare nel tempo di chi mi circonda per non stare solo, sto bene solo ma sento il strano bisogno di qualcuno che mi noti per ciò che possiedo realmente dentro. Scusate il mio sfogo, avevo bisogno di lasciarmi un po' andare, di parlare della persona che ho nascosto per tutto questo tempo in me, non fatte il mio stesso sbaglio, non nascondetevi per paura di essere feriti, non vivete di attese, rischiate, bruciatevi, consumatevi, non nascondete la parte che vuole fuori uscire dentro di voi. Vi perdete la vostra libertà, smettete di prendervi cura di voi stessi e rincorrete persone che non sanno nemmeno dirvi un ciao, ho imparato che aspettare non serve a nulla, credere nei ritorni è una cazzata, tutti si usano fra loro e se qualcuno torna, lo fa perché non vuole stare solo, non perché manca quella presenza. L'amore esisteva in epoche passate, ad oggi l'amore è solo un verbo senza valore che viene sputato in faccia solo per non rimanere soli, ci si fidanza per gioco e uno dei due finisce per prenderlo nel culo. Quanto vorrei tornare nel passato con le lettere d'amore, con le passeggiate nel parchetto e il film nella sala, prendere un panino e una cocca cola e sedersi vicino al mare o sulle panchine, quanto vorrei assaporare quel sentimento d'amore vero che mi divorra il cuore e brucia l'anima. Preferisco rimanere nella mia solitudine sperando di essere notato, che concedermi a qualcuno e poi essere mollato.
×_ @ilviaggiatoredisperso _×
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dei mille ultimi pensieri che ti dedico
Non ci parliamo da anni e va bene così — d'altra parte non avrebbe senso farlo, mi spezzerebbe il cuore sapere che l'immagine di violenza romanticizzata nella mia testa non corrisponde alla realtà dei fatti, e sarebbe ancora peggio se scoprissi che in realtà è esattamente così, e che la mediocrità di quella situazione mi aveva stregata — non mi sei mai mancato e non ho mai desiderato sapere come stessi. Penso di essere stata solo un nome che ti evoca brutti ricordi, ma non di quelli pesanti che ti spezzano lo sterno, quelli di contorno. Che semmai mi avessi rivolto qualche pensiero forse alla fine hai pensato solo che ti stavo un po' sul cazzo.
Io quelle rare volte che ti ho sentito nominare ho finto di non sapere chi fossi e ho pensato che fosse davvero così.
Negli ultimi anni però sono cresciuta, ed è incredibile il fatto che siano passati già quanto, sette anni? Otto, nove? Ho perso il conto. Alla fine avevi ragione tu, comunque, ero io ad avere qualche problema. Ed ero io a credermi padrona di un mondo che non mi apparteneva, che andava avanti per inerzia.
Ora lo so che non ho sotto controllo nulla. E che non sono perfetta. Il mio corpo è pieno di smagliature. Non trovo più nulla di affascinante nelle ossa. Ho le gengive spaccate in fondo alla bocca. Le mie guance hanno quella texture strana che ha la buccia delle pesche bianche. Se non dormo in posa il mio culo è tutt'altro che perfetto, e lascia che te lo dica — io non dormo in posa. Non ho più pigiami bellissimi. La mia mente ha smesso di essere un ascensore claustrofobico. È una serena ammissione di colpa di essere più umana di quanto credessi.
Ho la scoliosi, e sono cresciuta di cinque centimetri da quando abbiamo smesso di parlarci.
Non ci parliamo da anni e va bene così. Non so bene che forma abbia la tua faccia, e se somigli ancora al mio ricordo. Se lo sei mai stato davvero.
Non mi sei mai mancato e non ho mai desiderato sapere come stessi. Ma tanti anni fa mi dicesti che saresti stato curioso di sapere come ero diventata — il che è buffo, perché è una delle pochissime cose che ormai ricordo di te — e credo di essere finalmente diventata una persona vera. Sembro davvero una persona reale.
Non ci parliamo da anni e va bene così.
Non mi sei mai mancato e non ho mai desiderato sapere come stessi. O almeno questo è quello che sono abituata a pensare.
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CAPITOLO 10
“Cazzo marcio! La mia non vuol saperne di accendersi!” Imprecò Schizzo, tenendo in una mano la sigaretta e nell'altra il fiammifero acceso.
“Sfido io che non ci riesci, coglione che non sei altro!” Lo rimbrottò, sghignazzando, Tonino, “Mica è un ramo secco! La devi metter in bocca e tirare, tonto!” Concluse, dando il buon esempio e assumendo quell'aria da scafato che io odiavo. Quella di chi crede di saperla sempre più lunga di tutti. Cercammo comunque di imitarlo. Titubanti e maldestri come un branco di elefanti in una cristalleria.
“Come ti senti?” Chiese sottovoce Bomba, seduto al mio fianco.
“Cosa hai detto?” risposi. Ero concentrato sull'operazione e sulle possibili trasformazioni del mio corpo, a seguito di quella prima, clandestina, fumata.
“Ti ho chiesto: come ti senti?” Domandò di nuovo. Stavolta a voce più alta. Talmente alta che tutti si voltarono a guardarlo e scoppiarono in una rombante risata.
“Che c'è, Bomba? Hai fifa? Guarda che mica devi mangiartela!” Lo provocò Sergetto. Ma si vedeva che pure lui era impaurito. Ce lo aveva scritto in faccia.
“Se era da mangiare, un sol boccone e sarebbe sparita! Anzi, si sarebbe pappato anche le nostre sigarette!” Rincarò la dose il Tasso.
Bomba lasciò scivolare a terra le provocazioni. Era turbato, preoccupato, si, insomma, aveva una fifa della Madonna. Tanto che mi chiese, per la terza volta:“Allora, Pietro, me lo dici come ti senti?”
“Che vuoi che ti dica: secondo me non fa un cazzo! A parte la puzza e la bocca cattiva, sto esattamente come prima. Niente di niente.” Era vero. Non riuscivo proprio a capacitarmi del perché si dovesse fumare. Che gusto ci provavano?
“Ma tu, lo mandi giù il fumo?” Chiese l'insegnante Tonino.
“Giù dove? Dove cazzo devo mandarlo?”
“Nei polmoni, tonto! Dove se no? Nel buco del culo? Davi aspirare, mandare giù, trattenere un po’ il respiro e buttarlo fuori così!” Disse, soffiando fuori il fumo dalle narici. Lo guardammo ammirati ed anche invidiosi. Lui si che ci sapeva fare. Si vedeva che non era la prima volta.
“Come cazzo hai fatto?” Gli chiese il Tasso, fissandolo come a carpirne il segreto.
“E’ facile, butti dentro il fumo e respiri col naso. Puoi farcela anche tu!”
“Se sei capace tu, che sei nato stupido e, crescendo sei pure peggiorato, sicuro che ne sono capace anch'io! State a vedere!” Il Tasso si concentrò sulla parte, diede una gran tirata, ma la parte finale non fu mai partorita. Gli si riempirono gli occhi di lacrime, il viso si accese di un rosso violento e iniziò a tossire come il motore della macchina di mio padre quando è ingolfata e di partire proprio non ne vuol sapere. Quello si che era un bell'effetto! Si alzò in piedi e iniziò a girare in tondo piegato su se stesso. Tossiva e sputava, quasi volesse liberarsi pure dei polmoni in fiamme. Alla fine si vomitò pure l'anima.
“Che schifo!” Esclamò Schizzo, inorridito alla vista di quella scena.
“Che succede, Schizzo? Non dirmi ora che ti fa schifo il vomito!” Chiesi.
“Il vomito no, ma questa bestia ha mangiato i piselli. Guardali lì, sono ancora interi! Io i piselli li odio!”
La prima esperienza con le sigarette fu molto istruttiva. Ci insegnò che…facevano vomitare. Ma non mollammo. Da lì a non molto, saremmo diventati, tutti e sei, dei fumatori incalliti. Avremmo scoperto, sempre a posteriori, che anche il vino poteva far vomitare, e la marjuana e le donne, in qualche caso, tuttavia cercammo sempre, con tutta la nostra volontà, di non farci mancare niente di quanto sopra elencato. C'era quasi da credere che vomito e piacere fossero due facce della stessa medaglia.
“Senti, Tonino, dove le hai sgraffignate le sigarette? Dalla giacca di tuo padre?” Domandò Sergetto.
“Mica voglio morire da giovane! Le ho fregate a mio fratello, Francesco.”
“Cosa?” Intervenne preoccupato il Tasso, che ancora sussultava per la tosse, “Ecco perché ho vomitato! Erano drogate!”
“Che cazzo vai dicendo, idiota?”
“Mio padre dice che tuo fratello è un drogato. E che, prima o poi, si metterà nei guai.”
“Certo che sei proprio uno stronzo, Tasso! E pure tuo padre! Anzi no, forse tuo padre non è stronzo, ma un drogato vero!”
“Drogato si, ma di pippe!” confermò sorridendo Bomba.
“Pipparolo! Pipparolo!” Gridammo in coro. In parte per stemperare la situazione, ma molto di più perché niente era così divertente come prendere per il culo qualcuno.
“Fatela finita! Mio padre non è un pipparolo!” Si difese il Tasso, assumendo la tipica posizione da combattimento del suo spirito guida.
“Se è come dici tu, allora perché tutti lo chiamano Pippo?” Chiese Sergetto. Non mollare mai. Era una delle regole fondamentali del gioco.
“Perché è il diminutivo di Filippo, deficiente che non sei altro!”
“Si, ma perché hanno scelto la parte finale del nome? Ci sarà un motivo! Lo avrebbero potuto chiamare Fili!”
“Fili? Hai mai sentito nessuno con quel nome?”
“Sarà pure come dici tu, Tasso, però la faccia da pipparolo ce l'ha davvero. Eccome se ce l'ha!” Sentenziò Schizzo. E l'ilarità toccò di nuovo il suo picco massimo.
“Non prendertela, Tonino,” Dissi, non appena ebbi riacquistato l'uso della parola. “Lo sai come sono fatti i genitori, no? Si preoccupano di tutto, non va mai bene niente e nessuno. Solo loro sono perfetti. Non sbagliano mai, fanno sempre la cosa giusta. Il Tasso non voleva offenderti.”
“Certo che non volevo offenderti! E non volevo offendere nemmeno tuo fratello. Mi sta pure simpatico. Ride sempre e mi saluta, ogni volta che mi incontra. Ho solo detto cosa ne pensa mio padre. Non volevo farti incazzare!”
“Mi dispiace, Tonino, ma anche mio padre dice che tuo fratello si droga. Ma che vuol dire? Io non lo dico! E neanche lo penso!” Disse Sergetto, avvampando di vergogna,
Tonino lo guardò di traverso, ma non replicò. Era diventato improvvisamente triste. Non aveva più voglia di combattere quella battaglia. Poi sapeva che non era con noi che doveva combattere, Noi eravamo i suoi amici. Stavamo dalla sua parte, perdio!
“Non volevo dirtelo, pure a me dispiace, ma mia madre dice esattamente le stesse identiche cose.” Aggiunse timidamente Bomba.
“E tu, Pietro? Che mi dici?” Mi chiese direttamente, Tonino, ma senza guardarmi in faccia. Conosceva già la risposta. Da qualche minuto era impegnato a gettare pietre nell'acqua, cercando di colpire le foglie dei cerri che viaggiavano in balia della corrente. Dava l'impressione che tutto il suo mondo si esaurisse lì. Mi schiarii la voce, avrei voluto indorare la pillola, ma non potevo. Eravamo amici, meritava la verità, per quanto cruda fosse: “Che vuoi che ti dica? Lo conosci mio padre, lo sai come è fatto. Quando ci si mette è il peggio di tutti. Per lui non solo tuo fratello è un drogato, ma lo sono anche tutti i suoi amici. Drogati e scansafatiche. E quelle tre ragazze che stanno sempre insieme a loro sono tre troiette che te le raccomando!” Avevo vuotato il sacco.
Ci fu un attimo di silenzio lungo una settimana. Tonino lanciò l'ultimo sasso, si voltò verso di noi con gli occhi arrossati dallo sforzo di trattenere le lacrime e disse: “ Lo sapete qual è la cosa che mi fa più incazzare? Che anche mio padre, che poi dovrebbe essere anche il padre di mio fratello, la pensa come i vostri genitori. E, ogni tanto, glielo dice pure! si fanno certe litigate che sembrano non finire mai. Prima o poi, andrà a finire che si ammazzeranno di botte. Anzi, andrà a finire che mio fratello ammazzerà di botte mio padre. E io sarò felice! Perché mio padre è uno stronzo, ma mio fratello è un grande! Ecco cosa penso!”
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Drama Quiz 2020
FINALMENTE E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI RISPONDERE A QUESTO MALEDETTO QUIZ (perché è maledetto, non prendiamoci in giro)
L’ho aspettato con intensa trepidazione tutto l’anno. Sarò sincera: una parte di me quest’anno ha visto drama asiatici solo per poter rispondere a questo quiz.
Varie emozioni ho provato nel rispondere alle seguenti domande: dalla nostalgia ripensando ai drama visti, a un senso di divertimento generale, e a un certo porconamento perché con tutti i drama visti quest’anno rispondere alle domande, sopratutto alcune, non è stato affatto facile.
Ah com’era facile la vita l’anno scorso quando c’era The Untamed!
Ecco i 45 drama che ho visto in questo sfigato 2020 (in ordine cronologico di visione):
Coreani: My Country The New Age, Hotel del Luna, One more time, My runway, Romance is a bonus book, Descendants of the sun, The Crowned Clown, At Eighteen, Orange Marmalade, Memories of the Alhambra, Mr Sunshine, Live, Beethoven virus, Weightlifting Fairy Kim Bok Joo, Chief of staff, Tell me what you saw, Soulmate, Graceful Family, Sassy Go Go, Man to man, When the camellia blooms, Circle: two worlds connected, Hwarang, Goong, The most beautiful goodbye, Hospital Playlist, Hot Stove League, Kingdom (prima e seconda stagione).
Cinesi: Ever Night, Yanxi Palace Princess Adventures, Metti la testa sulla mia spalla, Oh! My Emperor, Super Star Academy, Arsenal Military Academy, The lost tomb (prima stagione), The Legends.
Taiwanesi: Black and white, Autumn’s Concerto, Triad Princess, Someday or one day.
Giapponesi: High and Low (di cui tra stagioni e film ho perso il conto della roba che ho visto, ma lo considero un pacchetto unico), Wild heroes, Hana yori dango (prima stagione), Karamazov no Kyodai.
Thailandesi: The Underclass.
Rewatch: The Untamed (che non userò nelle risposte perché ha già grandemente vinto l’anno scorso) e Meteor Garden.
Da notare come i coreani troneggino di brutto. Cercherò di essere più equilibrata il prossimo anno XD.
Cominciamo.
1) Drama preferito del 2020
Anche se è la prima domanda, è l’ultima a cui sto rispondendo. Perché avevo la bellezza di dieci drama tra cui scegliere, e per giorni mi sono messa le mani nei capelli: sostanzialmente, tutte le volte che pensavo a un drama mi dicevo “ecco, è questo il mio preferito!”, ma non perché lo fosse davvero, ma solo perché ci stavo pensando ed ero presa dall’emozione del momento.
Poi, esattamente due giorni fa (oggi mentre scrivo è il 28 dicembre), mentre stavo camminando ho aperto un attimo la bozza di questo post per rivedere quali drama fossero in lista tra i preferiti, e quando mi è caduto l’occhio su questo titolo, il mio cervello ha fatto boom.
Mi sono detta: “E’ perfetto per essere il drama dell’anno! Perché non ci ho pensato prima??” E mi sono data della stupida. Non so perché, ma una parte di me l’ha sempre scartato o dimenticato, ma giuro che per me è perfetto per essere nominato drama preferito dell’anno.
Quando ho realizzato che doveva essere lui, ho raggiunto la pace dei sensi.
Per un sacco di tempo ho pensato che Hotel del Luna avrebbe molto probabilmente vinto, e anche Goong c’è andato davvero vicino, e anche The Crowned Clown.
Quando poi ho iniziato The Legends ero così entusiasta: aveva tutti i requisiti per diventare il nuovo The Untamed, peccato che poi si sia perso lungo la strada e non sia riuscito a reggere il paragone.
Ma bando alle ciance e ciancio alle bande. Il mio drama preferito dell’anno è, rullo di tamburi....
LIVE
Ebbene sì, Live. E sono molto contenta di nominarlo: non solo è un drama che mi è rimasto nel cuore, ma penso che sia anche un drama fatto bene e che tutti dovrebbero vedere.
Live, vivere. Una serie sulla vita e il lavoro dei poliziotti ma non solo. La serie ci mostra cosa significa vivere nelle vesti di un poliziotto, ma in generale è un racconto su quanto possa essere arduo, doloroso e bastardo il percorso della vita, che a volte ci mette davvero a dura prova.
La serie è schietta, umana, dolorosa, realistica. I poliziotti messi in scena non sono dei supereroi senza paura dotati di poteri magici e acclamati dalla gente. Anzi. Ricordo che per la maggior parte del tempo a questi poliziotti la gente gli sputava in faccia (letteralmente).
Una cosa che colpisce è vedere questi poliziotti che lottano per vivere una vita giusta e dignitosa, lottano per proteggere i cittadini e per catturare i criminali, sono quelli che combattono per tutti ma nessuno combatte per loro. E quindi si devono arrangiare e fare da soli, stringendo i pugni e imprecando tra i denti.
“Non siamo quelli che proteggono le persone. Siamo quelli contro cui si impreca.”
E’ semplicemente impossibile non empatizzare per la squadra di poliziotti messa in scena, e anche simpatizzare per loro è davvero facile. Ricordo come fossero un branco di scaricatori che passava la maggior parte del tempo a urlarsi in faccia e a sbattere le porte, ma sapevano anche essere dei teneri pucciosi e un gruppo di comari pettegoli. Per non parlare di come fossero capaci di fare fronte comune quando si trattava di sopravvivere in un mondo crudele. Best team ever. Alla fine mi sono entrati nel cuore, anche chi all’inizio non mi piaceva molto.
Live lo dovrebbero vedere tutti per le tematiche messe in campo e per il modo in cui vengono affrontate.
La serie mette in campo problemi e tematiche che fanno parte della quotidianità di tantissime persone, e lo fa in modo sincero, diretto, pulito, arriva al punto senza girarci troppo intorno, e allo stesso tempo è estremamente rispettosa dei sentimenti dei personaggi, e questo lo ricordo molto bene.
Live mi ha fatta arrabbiare, piangere, mi ha distrutta e mi ha spezzato il cuore, mi ha fatta sentire frustrata e impotente. I casi da risolvere sono pesanti e dolorosi, ma Live è stata capace di regalare anche scene in cui si piange di gioia, e lo dico col cuore in mano: quelle scene erano preziosissime.
Inoltre ricordo alcune parti - ma giusto alcune eh - in cui ho riso fino alle lacrime.
Perché Live mi ha regalato una delle più belle bromance di sempre.
Vorrei stare qui a parlare di ogni singolo personaggio e di tutte le scene che mi sono rimaste impresse, ma siccome non posso dico solo che uno dei personaggi principali ha un’evoluzione davvero bellissima e a tutto tondo, e ogni poliziotto della squadra riesce a farsi amare per qualche motivo: a tutti viene dato dello spazio per raccontare le loro storie umane e difficili, che ho seguito tra rabbia, tristezza ed affetto.
Una morale che mi porterò dietro da questa serie per l’eternità è che non possiamo aspettarci che i poliziotti siano impeccabili, che abbiano sempre la prontezza di seguire alla lettera il manuale. Prima di essere dei poliziotti, sono degli esseri umani. Non possiamo pretendere da loro l’impossibile, perché la verità è che sono costretti a prendere delle decisioni vitali in situazioni di forte stress nel giro di pochi secondi.
La tristezza di questa serie è vedere la gente comune trattare a pesci in faccia questi poliziotti che si fanno il culo dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina, mettendo continuamente a repentaglio le loro vite. Affrontare situazioni di pericolo e catturare criminali fa parte del loro lavoro, ma penso che sarebbe consolatorio e gratificante se almeno ricevessero il supporto da parte di quei cittadini che si impegnano tanto a proteggere.
Ci sono momenti in cui la frustrazione vola davvero altissima, ma è una serie che vale assolutamente la pena vedere.
2) l’ultimo drama che hai visto quest’anno
Kingdom
Ad un certo punto di questo autunno mi sono accorta di aver guardato un sacco di drama coreani nei mesi precedenti, e di aver abbastanza trascurato quelli degli altri paesi (basta guardare la mia lista), così mi sono ripromessa di guardare solo drama taiwanesi, cinesi o giapponesi fino alla fine dell’anno, giusto per rimpolpare un po’ la situazione.
Promessa che è andata a farsi benedire nel momento in cui ho scoperto (a quanto pare lo sapevo già ma giuro che non me lo ricordavo proprio, grazie memoria) che uno dei miei grandi amori di quest’anno, ovvero Ju Ji-hoon che ha interpretato il principe Shin in Goong, è il lead di questa serie zombie in onda su Netflix.
Quello degli zombie non è proprio il mio genere preferito, ma ammetto che ogni tanto qualcosa di questo genere posso anche vedermelo volentieri (oltretutto i feels da The Walking Dead sono volati altissimi).
E poi c’era Shin (sì, io lo chiamo Shin), e addirittura nel ruolo del lead, e la prima stagione contava solo sei episodi non molto lunghi, quindi la serie sembrava proprio dirmi “guardami, guardami!”. E quindi l’ho guardata, alla faccia dei drama degli altri paesi. Fatemi causa.
Finita la prima stagione ho scoperto che era già disponibile la seconda sempre sei episodi, e mi sono detta “che faccio non me la guardo?��. Volendo finire in fretta per dedicarmi a questo quiz, me la sono sparata nel giro di una mattina, finendo col rincoglionirmi.
Posso concludere dicendo che la serie mi è piaciuta molto. Attendo la terza stagione.
3) Un attore e un’attrice che hai scoperto quest’anno
Xu Kai e Bai Lu
Entrambi da Arsenal Military Academy e The Legends, dove interpretano i lead in tutte e due le serie, ed entrambe le volte danno vita a due bellissime storie d’amore di cui mi sono innamorata.
Mi hanno conquistata sia singolarmente, sia come coppia. Sono un attore e un’attrice molto giovani - 25 e 26 anni - ma già estremamente capaci, espressivi, versatili, ci regaleranno così tante soddisfazioni nel corso degli anni.
Insieme sono qualcosa di stupendo, hanno un’ottima chimica che rende la loro recitazione molto naturale. Li ho adorati sia in Arsenal, dove hanno dato vita a un rapporto un po’ alla Daoming Si e Shancai, un po’ alla gatto e il topo, un rapporto litigarello, sale e pepe, divertente, ma anche ricco di complicità e romanticismo; sia in The Legends, dove la storia d’amore è molto più centrale ed è anche molto più ricca di angst, e sono pienamente riusciti a dare vita a una storia tormentata, tragica, difficile, dolce, triste, romantica, passionale.
Mi sono completamente innamorata di loro, sono stati una gioia per gli occhi per tutto il tempo.
Bonus per Yeo Jin-goo, interprete di The Crowned Clown e che non posso non citare.
4) Un drama che hai visto che sapevi che non era il tuo genere ma che poi ti è piaciuto
Memories of the Alhambra
Dunque, qui devo spiegare bene.
Quando ho letto questa domanda mi sono trovata un po’ in difficoltà, perché io scelgo sempre drama che mi ispirano e che è molto probabile mi piacciano. Oppure me li consiglia @dilebe06, che ormai conosce i miei gusti e mi consiglia sempre ottimi drama.
Oppure vado “sulla fiducia”. Mi spiego: quando c’è un attore o un’attrice che mi piacciono, vado a guardare quali altri drama hanno fatto e me li vedo di default, intuendo già che mi piaceranno, perché do per scontato che se un attore o un’attrice mi piace molto, i loro drama non potranno non piacermi.
Per esempio io probabilmente non avrei mai visto Circle, un drama di fantascienza con gli alieni. Ma sapendo che c’era Yeo Jin-goo, ho pensato che non poteva essere brutto, infatti mi è piaciuto molto.
Avrei anche risposto Circle a questa domanda, o magari High and Low (chi se l’aspettava tanta profondità da quella che doveva essere una serie sulle risse di gruppo?), ma poi mi è venuta in mente una cosa.
Quando ho letto la trama di Memories of the Alhambra non mi è ispirata molto e ho detto a @dilebe06 di guardarla pure senza di me.
ANCORA MI DO DELLA CRETINA DA SOLA.
Per fortuna a una certa @dilebe06, che come ho detto poc’anzi mi conosce bene, mi fa sapere che il lead di questa serie potrebbe piacermi molto, e da come me ne parlava sembrava un drama con un ritmo molto coinvolgente e pieno di misteri.
Siccome mi fido di lei, ormai incuriosita, ho iniziato a guardarlo... finendo col mangiarmi un episodio dietro l’altro e rischiando di morire per la troppa adrenalina. L’ho amato.
Lo considero uno dei drama coreani migliori, non solo del 2020, ma che in generale siano mai stati creati.
E pensare che io lo avevo scartato...
Ecco perché inserisco Memories in questa domanda, perché all’inizio lo avevo scartato perché, per motivi noti solo a me, “non mi ispirava”.
5) Personaggio con la migliore evoluzione
Lu Zhaoyao in The Legends
Zhaoyao è stata una delle mie eroine e lead preferite di questo 2020. Un personaggio sfaccettato, dinamico e in cambiamento continuo, tanto che nel corso della serie attraversa tre diverse evoluzioni: inizialmente parte come una ragazza allegra, innocente, spensierata, ma non priva di coraggio e di talento; poi diventa una giovane donna piena di rancore, fredda, combattiva e sfacciata, nonché una leader capace di dare fuoco a una città per proteggere i membri della sua Setta; e infine si trasforma in una donna matura, consapevole, che impara ad amare e ad essere amata, che smette di lottare da sola intrappolata nel proprio risentimento, che rivede totalmente i propri orizzonti, sogni e priorità.
Faccio vincere lei perché diventa proprio un’altra persona nel corso della serie, e Bai Lu è stata bravissima nell’interpretare un personaggio così ricco di sfumature che compie un percorso travagliato.
6) Drama che ti è piaciuto meno
Black and white
Questa è facile da rispondere. Basta guardare i voti che ho dato ai drama di quest’anno, e Black and White penso sia l’unico a cui non ho dato nemmeno la sufficienza.
Era partito bene, sembrava simpatico, divertente, con scene d’azione per movimentare la situazione, i personaggi erano carini e il fatto che fossero poliziotti significava che avevano dei casi da risolvere. Tutto portava a pensare che sarebbe stato un drama di intrattenimento molto carino.
Poi sono cominciati i problemi.
Uno dei due poliziotti protagonisti che si scopre essere stato rapito, drogato e sottoposto a una chirurgia facciale per volere del suo stesso padre, l’altro poliziotto viene fuori che sia il figlio niente poco di meno che del presidente in persona, sempre detto poliziotto si innamora di una tizia che gliela mette nel culo ma che in punto gli dice che lo ama (e lui che piange). Il tutto coronato da una “”bromance”” in cui i due prima tentano di ammazzarsi (non ricordo chi dei due tenta di ammazzare l’altro), e dieci minuti dopo - ripeto, dieci minuti dopo - sono fratelli per la vita.
Un’accozzaglia di roba assurda, cringe e trash.
Io ho già deciso il momento più WTF, ma mi sto accorgendo che pure questo non scherza.
Ma sono contenta perché tra i quarantacinque drama visti quest’anno, questo è l’unico ad essere stato bocciato.
7) Un drama che non eri sicura che avresti finito
At Eighteen
Ci sarebbe anche Metti la testa sulla mia spalla, abbandonato dopo i primi tre episodi perché a mia mamma non piaceva e ripreso da me sola tempo dopo, ma preferisco inserire At Eighteen perché non ho modo di citarlo da nessun’altra parte in seguito, e sarebbe un peccato.
Anche At Eighteen l’ho cominciato con mia mamma, e pensavo che lo avremmo droppato al primo episodio perché non ci stava prendendo, era un po’ noioso. Poi, proprio sul finire della prima puntata, la trama improvvisamente si illumina e abbiamo deciso di proseguire.
Lo abbiamo iniziato annoiate, lo abbiamo finito in lacrime per la commozione.
Ho visto tre drama scolastici quest’anno, e At Eighteen è il mio preferito perché è quello che trovo più realistico nella messinscena delle tematiche e dei personaggi.
At Eighteen è un drama di denuncia del sistema scolastico coreano, fatto di classifiche soffocanti, manipolazioni e voti truccati; una serie che parla di genitorialità, sul ruolo e l’importanza dei genitori e i danni irreparabili che un’educazione sbagliata può provocare nei figli; ma soprattutto una serie sugli adolescenti e su tutte quelle cose che possono vivere dei tipici ragazzi e ragazze di 17-18 anni: il bullismo, i primi amori, l’inserirsi in una nuova scuola, l’accettazione, le amicizie, la scoperta della propria sessualità, le litigate, il divorzio dei genitori, prendersi una cotta per il giovane e carismatico professore, pensare a cosa fare nella propria vita.
Accompagnato da una bellissima colonna sonora, At Eighteen è un drama davvero meritevole - con attori che per una volta sembrano davvero dei ragazzi perché lo sono loro stessi - che tocca argomenti difficili in modo sapiente, riuscendo non solo a far riflettere ma anche emozionare.
8) Protagonista maschile preferito
Ha Seon di The Crowned Clown
Una delle domande più difficili per me, perché quest’anno ho visto quattro lead che mi sono entrati nel cuore: Joo Jin-woo di Memories of the Alhambra, Shin di Goong, Mo Qing di The Legends, e Ha Seon di The Crowned Clown. Ognuno di loro mi ha conquistato per motivi diversi e ognuno di loro meriterebbe di vincere, ma alla fine scelgo Ha Seon.
Un ragazzo povero cresciuto per la strada in una piccola compagnia di saltimbanchi, è allegro, sorridente, gentile, affabile, spensierato, e allo stesso tempo furbo e intelligente. La sua vita cambia radicalmente quando, a causa della sua somiglianza fisica col Re, viene messo sul trono per proteggere il sovrano, la cui vita è costantemente in pericolo.
Ho seguito Ha Seon con enorme piacere ed interesse nel suo travagliato percorso. Da buffone di strada che non sa nemmeno leggere e che vive la sua vita con spensieratezza assieme alla giovane sorella, Ha Seon compie un’evoluzione davvero straordinaria. Impara a leggere, a parlare in modo formale, impara a muoversi a corte e a impartire ordini.
La lezione più dura che impara sulla propria pelle è quella che il Re è un lavoro di merda: sei sempre nel mirino, circondato da avvoltoi che non attendono altro che prenderti il trono, la tua vita è costantemente in pericolo, sei costretto a fare delle scelte difficili e a compiere azioni discutibili, ogni tuo gesto/azione/parola deve essere riflettuto con calma in modo da non fare passi falsi, e devi essere pronto a rinunciare alle cose a cui tieni di più. Insomma, è un lavoraccio in cui si vive costantemente con il cuore in gola.
Ha Seon è stato un protagonista davvero splendido che è impossibile non amare. Mi ha strappato vari sorrisi, mi ha fatto riflettere, pensare, emozionare. Ricordo come si facesse aiutare ma non permetteva che gli venissero messi i piedi in testa: era sì un buffone ignorante, ma non era stupido, capiva perfettamente perché era stato messo sul trono, e non gli andava giù di essere una marionetta sacrificale.
Un carattere forte che esplode nel momento in cui decide di abbracciare il potere e di tenersi il trono per proteggere coloro che ama e per cercare di cambiare il mondo. Questa è una delle mie due scene preferite della serie, ed è il motivo per cui scelgo Ha Seon come protagonista dell’anno: perché decide di usare il suo privilegio e il suo potere per fare qualcosa di buono.
Ha Seon è un personaggio ben caratterizzato, sfaccettato, con una bella evoluzione, ma non lo premio per questo, bensì per il messaggio chiaro, semplice e diretto che porta con sè.
9) Protagonista femminile preferita
Dong-baek di When the camellia blooms
WOO CHE COLPO DI SCENA DELL’ULTIMO MINUTO.
Dico così perché ero abbastanza convinta che la mia preferenza sarebbe ricaduta su Lu Zhaoyao di The Legends, ma poi, qualche giorno fa, durante una delle mie passeggiate - perché a quanto pare durante le passeggiate ho le illuminazioni divine - mi sono messa ad ascoltare una ost di When the camellia blooms e mi sono detta: “No cavolo, è lei che voglio far vincere!”
Non è una decisione presa dal nulla e che si basa su uno scoppio improvviso di pazzia, perché Dong-baek è sempre stata una lead da me molto amata, e ce l’avevo comunque in lista tra le preferite.
Le altre due che avevo in lista sono Mal-wol di Hotel del Luna, che quando ho visto ho pensato avrebbe potuto vincere come lead preferita, e Seok-hee di Graceful Family, che fra tutte è quella che risulta più carente in fatto di evoluzione.
Di queste quattro protagoniste - tutte da me amatissime - tre di loro sono molto, ma molto, come si dice, badass. Una caratteristica abbastanza alla moda tra le lead dei drama ultimamente.
Ho deciso di premiare Dong-baek perché è stata una protagonista così particolare, così diversa da tutte le altre. Così... umana e realistica.
Un’ottima protagonista ben caratterizzata e approfondita, che compie un’evoluzione - davvero bella - sia come persona, che come figlia, che come madre, ma che rimane umana nei suoi momenti di crollo. Adorabile e sfaccettata, mi è piaciuta un sacco.
E’ stata una lead, e in generale un personaggio, per me molto particolare fin dall’inizio. Timida, ferita e perdente, ma capace di travolgere con la sua schiettezza. Non è affatto una badass alla Jang Mal-wol di Hotel del Luna, ma trova comunque il coraggio di rispondere a modo suo, e nel corso del tempo acquista forza e sicurezza, trova l’amore, diventa più sciolta, matura e combattiva.
E’ un personaggio sfigatissimo, e la scrittura di un personaggio così è legit che possa non piacere, ma quello che adoro di Dong-baek è che abbia una psicologia realistica e sfaccettata, plasmata dalle sue esperienze passate, ed è questo che la rende credibile ai miei occhi.
Mi piacciono le protagoniste badass, ma stavolta premio la cruda e commovente realisticità di When the camellia blooms.
10) Miglior Coppia
The Legends
Allora, ho visto varie coppie che mi sono piaciute un sacco quest’anno (io ancora mi sogno la notte la scena del treno di Memories of the Alhambra, perché una cosa del genere è il mio sogno proibito). Anche se non è quella che più di tutte mi è entrata nel cuore, penso che la coppia vincitrice dovrebbe essere quella di Someday or one day, perché oggettivamente parlando è la storia d’amore più romantica che abbia mai visto (anche più della Wangxian, OMMIODDIO L’HO DETTO).
Ma, appunto, non è quella che alla fine mi ha preso il cuore. Riconosco la bellezza e il profondo romanticismo di Someday or one day, ma per me vince The Legends.
SPOILER
Una coppia che affronta mille prove e ostacoli, che combatte contro il mondo intero, contro il destino e contro se stessi, contro i propri errori, la propria gelosia e i propri timori, superano insieme esperienze di vita e di morte, si devono aspettare l’un l’altra, il tutto per un arco di tempo di quindici anni, ma alla fine niente e nessuno li può separare, e il loro amore vince su tutto.
Ho dovuto aspettare più di metà serie per vedere l’amore scoppiare - e stiamo parlando di 55 episodi - e se ci fosse un premio per il personaggio più paziente, Mo Qing vincerebbe da qui all’eternità.
Ricorderò per sempre i porconi che Zhaoyao mi ha fatto tirare per episodi ed episodi: lo odia, lo vuole uccidere, lo manda in missioni altamente pericolose, sposa un altro perché preferisce la vendetta sull’amore - minchia i santi che ho tirato giù in quella scena - lo inganna fingendosi un’altra e prova pure a sedurlo, gli sparisce davanti (facendo letteralmente puff) rischiando di farlo morire di crepacuore e, oltre il danno la beffa, manco ricorda di aver passato una notte di passione con lui.
CIOE’.
E lui non è che a un certo punto perde la pazienza, la manda a quel paese, o si arrabbia. No, lui continua ad amarla profondamente, fedelmente, si prende saggiamente cura della sua Setta mentre lei non c’è, e la aspetta. Quest’uomo è un santo.
Battute a parte, riconosco che Zhaoyao ha sempre avuto le sue ragioni, e poi devo ammettere una cosa bellissima: Mo Qing l’ha amata moltissimo, ma dopo aver capito di essere innamorata anche Zhaoyao ha amato tantissimo lui, in modo altrettanto profondo e fedele. Perché ci vuole una grande forza d’animo e devi nutrire un vero amore se rimani al fianco dell’uomo che ami anche quando lui sta male e ha le sue crisi, anche quando diventa addirittura pericoloso. Un’altra avrebbe potuto abbandonare Mo Qing, soprattutto quando perde il controllo dell’essenza demoniaca e uccide le sue guardie. Voglio dire, avrebbe potuto uccidere la stessa Zhaoyao. Quindi l’ammiro molto per aver avuto il coraggio di essere rimasta al suo fianco, anche nei momenti più difficili.
Perché un conto è dire di amare una persona nei momenti dolci e romantici, un altro è dire di amarla anche nei momenti di dolore e quando le cose si mettono male. E’ qui che si vede il vero amore. E Mo Qing e Lu Zhaoyao hanno dimostrato di amarsi veramente.
Un’altra cosa che ho adorato di questa coppia è che, in un mondo di drama in cui spesso non è ben chiaro per quale motivo i personaggi si innamorano o sembrano che si mettano insieme in modo forzato, in The Legends sono ben chiari i motivi che portano Lu Zhaoyao e Mo Qing a innamorarsi l’uno dell’altra. E sono fottutamente adorabili.
11) Miglior scena d’azione
HIgh and Low The Movie
High and Low vince a mani basse sui combattimenti, bassissime proprio, visto che è una serie sulle risse tra gruppi di disgraziati.
Ci sono varie scene d’azione davvero fighe, ma il mega rissone in The Movie l’ho semplicemente adorato. Mi ha pompato parecchio e me lo sono goduta come una bambina davanti alle caramelle.
Mi è piaciuto come i vari personaggi si siano aiutati e parati il culo a vicenda, anche tra gruppi diversi, dimostrando ancora una volta il rispetto che scorre tra le varie bande, o forse hanno semplicemente capito che per sconfiggere davvero i cattivi bisogna combattere insieme e aiutarsi a vicenda.
Le uniche due note stonate della scena - più che scena è proprio un pezzo di film - sono state Sara (tipico nome giapponese) - tizia depressa che Leopardi spostati - che per tutto il tempo non viene colpita nemmeno una volta Dio solo sa come, e l’assenza di morti: ancora mi sto chiedendo come sia possibile che dopo essersi menati in quel modo nessuno sia morto o quantomeno finito in ospedale.
Ma è nulla in confronto a Cobra che veniva costretto a ingerire cemento e nella scena dopo combatteva fresco come un fiore XD.
12) Il peggior outfit?
Romance is a bonus book
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Per fare questo collage - perché volevo dare la prova di cotanta bruttezza - sono andata a rivedermi certe scene e a cercare su internet immagini del drama. Mi sento una martire per aver sopportato tanto orrore per la seconda volta, ma mi sono sacrificata per una giusta causa.
Dan-i, la protagonista di questa serie, indossava ad ogni singola scena un messo insieme di roba che giudicare inguardabile è essere gentili. Mi sanguinavano gli occhi ogni volta.
Da notare il bonus dell’immagine finale con il lead e quella sua... giacca.
E’ talmente brutta che mi sento insultata.
Un pugno negli occhi.
13) Il drama più datato che hai visto in questo 2020
Soulmate e Goong
Ne ho due a pari merito, perché sono entrambi del 2006 (in realtà ho controllato nei dettagli e ho scoperto che Goong è uscito qualche mese prima quindi dovrebbe avere l’esclusiva ma facciamo finta di niente).
Tra i due, Soulmate è quello che mi è piaciuto di meno, perché per gran parte del tempo non capivo il senso del drama: abituata a storie d’amore in cui la relazione viene costruita nel tempo, non riuscivo a farmi piacere i due lead che sembravano essere destinati senza essersi nemmeno mai incontrati.
Ma non avevo capito che il senso del drama... era proprio quello: quando due persone sono destinate prima o poi si incontreranno e si incontreranno sempre.
Non è comunque una storia d’amore che mi è rimasta nel cuore, perché non amo quelle love story in cui si parla di destino, ma in generale il drama mi è piaciuto.
Per quanto riguarda Goong, l’ho adorato. Penso uno dei miei preferiti quest’anno.
In una Corea moderna in cui esiste ancora la monarchia, una ragazza qualunque è destinata ad essere la promessa sposa del principe ereditario per volere dei rispettivi nonni. Una volta a corte, Chae-kyung fa fatica ad ambientarsi, e la freddezza del principe Shin non aiuta. Ma costretti ad essere marito e moglie, i due devono imparare a conoscersi, ad andare d’accordo, a rispettarsi.
E mentre loro non sono contenti dei ruoli che devono ricoprire, l’ex principe ereditario Yul e sua madre tornano dall’Inghilterra per riappropriarsi di quello che un tempo spettava a loro.
In tutto ciò si mette in mezzo anche Hyo-rin, una second lead che prima rifiuta la proposta di matrimonio di Shin, poi capisce quanto in realtà tiene a lui e fa marcia indietro.
In Goong c’è un po’ di tutto: amore, amicizia, famiglia, gioco del trono, vendetta, intrighi. Goong parla di reali, ma alla fine i personaggi in scena non sono delle persone speciali, sono degli esseri umani come noi, con i loro pregi e i loro difetti.
Penso che il punto focale della serie siano proprio questi adolescenti alle prese con i primi amori, con i loro sogni, con i loro dubbi riguardo il futuro. C’è chi ha un buon rapporto con i genitori e chi invece deve fare i conti con rapporti più freddi e distaccati. C’è chi fa amicizia facilmente e chi deve imparare a comunicare come si deve.
Al di là di essere o meno dei reali, le tematiche portate in campo sono tutte molto umane e realistiche, e questo è un gran punto di forza di Goong.
I personaggi sono caratterizzati molto bene e alcuni di loro compiono delle evoluzioni davvero belle e ben fatte. Il mio preferito è stato Shin, che mi ha ricordato molto Daoming Si di Meteor Garden per la sua scontrosità e l’incapacità di comunicare come un essere umano decente. La differenza è che mentre Daoming Si era pieno di rabbia, Shin era pieno di tristezza e di amarezza, ma anche lui come Daoming Si compie un percorso molto umano fatto di alti e bassi.
La storia d’amore principale è bella perché umana: litigi, battibecchi, incomprensioni - perché cos’è un drama senza fraintendimenti - ma anche romanticismo, parole dolci, scene in cui la ship è letteralmente VOLATA.
Bellissima anche la colonna sonora.
Insomma, anche se è un drama un po’ datato e dal punto di vista visivo non è bello come quelli di oggi, vale assolutamente la pena vederlo!
14) Hai droppato drama? quali?
Before we get married e School 2017
Io non sono una che droppa i drama. Assolutamente no. Anche se capita che un drama non mi piace io tendo a voler arrivare fino in fondo, quindi deve farmi proprio cagare cagare perché io lo abbandoni.
Eppure quest’anno ne ho droppati ben due (che possono sembrare pochi, ma per me sono anche troppi): il taiwanese Before we get married, e il coreano School 2017.
A mia discolpa posso dire che li ho droppati non per mio volere, ma per quello di mia mamma: si cercava un’altra serie da vedere dopo At Eighteen, e ne abbiamo provate alcune, tra cui queste due, che a lei non sono piaciute, quindi le abbiamo droppate.
Effettivamente sembravano un po’ trash entrambe e non facevano impazzire nemmeno me, ma a volte penso di riprendere Before we get married giusto per godermi la presenza di quel cucciolino adorabile di Jasper Liu.
15) Miglior Momento comico
Ever Night
Strano ma vero, questa è stata una delle domande più difficili per me, perché non mi veniva in mente nessun momento comico da premiare. Certo, ho visto tante scene buffe e divertenti quest’anno, ma tutte le volte che pensavo a questa domanda non c’era nessuna scena che mi saltava subito alla testa come per dire: è questa!
E lo dico: questa scena di Ever Night l’avevo totalmente dimenticata, me ne sono ricordata solo rileggendo per puro caso i vecchi commenti con @dilebe06.
In realtà mi sono tornati in mente due momenti divertenti.
Il primo è quando Ning Que e Pipi vengono “incantati” dalla musica di Nono e Decimo e costretti a ballare senza che possano controllarsi. Ricordo di aver riso come una scema.
La seconda scena che voglio citare non dovrebbe essere divertente, perché la serie ti presenta tutto in modo molto serio, ma non ho potuto fare a meno di ridere di gusto.
Non ricordo bene i particolari, ma il fatto è questo: vogliono cercare e uccidere il “figlio del male”, un bambino che sono convinti un giorno diventerà l’incarnazione di pura malvagità e pericolo per il mondo intero. Gli uomini dell’esercito si recano in questa casa perché i corvi hanno indicato quella, entrano dentro e uccidono tutte le persone al suo interno.
Peccato che questo figlio del male si trovava... nella casa affianco. Tipo a tre metri di distanza. Questi hanno fatto un massacro e scatenato una vendetta perché hanno sbagliato porta.
Cioè tutta la storia di Ever Night parte dal fatto che questi hanno fatto irruzione nella residenza a tre metri di distanza da quella giusta.
Scusate ma a me fa assai ridere.
16) Miglior bacio
When the camellia blooms
Ho visto dei gran bei baci quest’anno, come quello sotto la pioggia di Memories of the Alhambra - e per tanto tempo ho pensato che sarebbe stato il mio preferito - o quello di Goong dopo che Chae-kyung confessa a Shin il suo amore, o ancora quello di Descendants tra Yoon Myung-ju e il sergente Seo nella mensa dell’esercito dopo che lei ha letto la lettera d’amore di lui.
Poi ho visto questo bacio di When the camellia blooms... e ciaone proprio.
E’ stato bellissimo non solo il bacio in sé, ma anche proprio tutta la scena che ha portato a quel bacio.
La scena è questa (SPOILER): Yong-sik si trova in ospedale ferito e sporco di cenere dopo aver salvato Dong-baek, le dice che devono smetterla di flirtare facendomi rimanere di merda perché penso a una rottura, poi aggiunge che l’unica cosa che rimane da fare è sposarsi perché non riesce a smettere di preoccuparsi per lei.
E io mi sono sciolta come un ghiacciolo al sole. Prima l’ho mandato a cagare per avermi fatto credere di volerla lasciare, poi mi sono sciolta.
E’ stato bello e commovente vedere la sorpresa anche sul volto di Dong-baek, che dopo essere stata “una perdente desiderosa di affetto per tutta la vita, gli dice di amarlo senza paura.”
Lui sorride in quel suo modo adorabile, l’attira a sé e c’è questo bacio incantevole, tenero, romantico, meravigliosamente perfetto.
E’ una scena che mi commuove ancora oggi (non appena l’ho rivista mi sono venute le lacrime): adoro questa proposta di matrimonio che arriva all’improvviso, con semplicità e naturalezza, fatta in un letto d’ospedale tra malati e feriti. Un momento in cui non penserei mai di veder arrivare una proposta di matrimonio. E quel bacio mi ha riempita di gioia e di calore.
17) Miglior Villain
Graceful Family
ASPETTAVO QUESTA DOMANDA.
La direttrice Han vince su tutta la linea lasciando indietro i suoi avversari a mangiarsi la polvere.
Ho adorato questo drama e ho adorato questo villain. Una villain femminile spettacolare!
Per me, lei e la lead sono state le Queens di questa serie, ma la diabolica direttrice è a un livello superiore: una villain e una antieroina allo stesso tempo, un personaggio con un passato e un percorso, una donna che fa quello che ritiene deve essere fatto, una direttrice disposta a sporcarsi le mani senza rimpianti per proteggere il sistema.
Questo è il tipo di villain che io adoro. Non sopporto i personaggi che fanno cose cattive perché sono stronzi e punto, o i classici cattivi assetati di potere.
Ho letteralmente adorato tutti i “faccia a faccia” tra lei e Seok Hee, la lead. Con le due Queen a confronto, i loro momenti erano ricchi di tensione e adrenalina, e morivo dalla voglia di sapere la prossima mossa.
Ricordo anche una bella discussione tra la direttrice e l’avvocato Heo, capitalista versus idealista.
Una stronza senza precedenti, ma interessante il suo discorso sul dover prendere delle decisioni quando sei a capo di un’azienda come il MC Group: quando sei in una posizione di potere, come essere un presidente oppure un re, fare delle scelte difficili e scendere a compromessi fastidiosi è qualcosa di inevitabile e che bisogna imparare ad affrontare.
E complimenti non solo alla scrittura del personaggio, ma anche alla messa in scena e alla recitazione, davvero ottima. L’aurea di cazzutaggine di questa donna ha raggiunto picchi altissimi di epicità, tanto che ci sono stati momenti in cui mi sono detta che fosse indistruttibile.
Sono ancora qui a esigere che le venga fatta una statua.
18) Peggior Villain
The Underclass
Lo dico subito: è una risposta a presa di culo. Però ci sta. E ora spiego perché.
Innanzitutto voglio dire che avevo altri quattro peggior villain tra cui scegliere: il classico nobile che vuole il potere di Hwarang, la setta religiosa completamente no sense e decisamente fuori di testa di Wild Heroes, l’americano stronzo poco approfondito di Descendants of the sun, e i super cattivi giapponesi di Mr Sunshine.
Avevo deciso di premiare questi ultimi, perché è vero che sono stati tutti villain abbastanza tremendi, ma non potevo accettare la superficialità di mettere in scena un esercito di giapponesi tutti stronzi e tutti cattivi, non da una serie come Mr Sunshine.
Ma parlandone con @dilebe06, ho pensato di dare una risposta “a presa di culo”: incorono come peggior villain dell’anno la preside di The Underclass.
E’ a presa di culo perché questa preside NON ci viene presentata come una villain o come un personaggio cattivo, anzi, la serie vuole farla passare come personaggio positivo, che ascolta le studentesse e ha a cuore le loro opinioni. E che c’è di male, vi chiederete voi.
Di male c’è che questa preside è una beneamata incompetente.
Andiamo con ordine: prima abbandona il suo ruolo di dirigente scolastico lasciando il sistema nelle mani del vicepreside, sapendo benissimo che non le piace il suo modo di gestire le cose; poi passa una cosa come quattro anni a coltivare l’orto, mentre il vicepreside la fa da padrone e il suo sistema è sempre più ingiusto e limitativo per certe studentesse - ripeto: la preside è consapevole di tutto questo. Poi succede una disgrazia: una delle SUE studentesse si suicida, la cosa le viene riferita, lei se ne dispiace MA NON FA UNA PIEGA.
Torna a scuola solo quando la serie decide che deve tornare, ovvero quando le protagoniste sono in pericolo, e finalmente si degna di riprendere il suo posto. La prima cosa che fa una volta ripresasi il potere è azzerare tutte le classifiche e i punteggi ottenuti fino a quel momento, quindi se sei una studentessa che ha passato mesi e notti insonni a studiare come una matta per ottenere un buon punteggio e salire in classifica, tutti i tuoi sforzi finiscono nel cesso. Attaccati.
E almeno la preside si fosse degnata di rimpiazzare il sistema a classifica con un nuovo sistema, più equo e paritario, e invece no! Questa donna si siede in poltrona, raduna le varie rappresentanti di classe intorno a sé e fa: “bene ragazze, io non ho idea di cosa fare, voi che dite?”
Cos..... Aspetta... Seria?
Sì, era seria. Questa è davvero tornata senza avere la minima idea di come gestire la scuola.
Si decide che per decidere il nuovo sistema scolastico si terrà un Festival con varie prove, e la classe vincitrice potrà scegliere il sistema scolastico da adottare.
IL SISTEMA SCOLASTICO DA ADOTTARE DA QUI IN AVANTI.
Non se mettere alle finestre delle tende blu o verdi, ma il nuovo sistema scolastico. E lo dovranno decidere delle ragazzine di 17-18 anni perché la preside “non ha idee”.
Questa non è una preside che ascolta le ragazze, questa è una preside che non ha voglia di fare, che non ha capacità decisionale, che non ha le competenze per dirigere una scuola.
Che torni a coltivare l’orto che è meglio.
19) Peggior Ship
Hwarang
Pensavo che la peggior ship l’avrebbe vinta quella di Super Star Academy - un drama piuttosto no sense che ho visto solo per Xiao Zhan - che vedeva il lead innamorato della lead perché quando avevano otto anni l’aveva salvata da un dirupo (The Untamed intensifrienzz), e da allora era convinto che il loro amore era destino.
Io ho detto di aver già scelto la migliore scena WTF, ma a ripensare ai drama mi tornano in mente di quelle perle che ancora rimango basita.
Comunque, non premio loro come la peggior ship, perché almeno c’era una costruzione decente della loro relazione, e la storia d’amore non era noiosa.
LA STESSA COSA NON POSSO DIRE DELLA SHIP DI HWARANG.
Signore abbi pietà di me.
Venti episodi. Venti episodi di cliché - lui che si finge un’altra persona e lei si innamora, poi scopre la verità e si arrabbia ma ormai è troppo innamorata, è un cliché trito e ritrito, anche basta! - venti episodi di scene ripetitive e noiose, ma soprattutto venti episodi di PIAGNISTEI DELLA LEAD.
Giuro, non ho mai visto una lead così frignona. E inutile. E insopportabile.
A una certa mi mettevo pure a ridere in modo isterico davanti ai suoi pianti. Io l’avrei fatta morire al quarto episodio. Ve lo garantisco: nessuno avrebbe sentito la sua mancanza.
Oltre a questo, incorono questa ship come la peggiore perché non ho mai visto né sentito quella chimica, quel sentimento e quella passione che dovrebbero esserci in una coppia ben riuscita.
Mi consolo un po’ pensando all’altra storia d’amore della serie, quella secondaria, ma mannaggia a voi dovevate concentrarvi su questa! Carinissima e adorabile.
Io faccio un appello: @dilebe06 ti prego l’anno prossimo metti la domanda sulla ship secondaria preferita. Se quest’anno ci fosse stata, avrei votato loro!
20) Miglior Colonna Sonora
Hotel del Luna
Allora, dico subito che quest’anno ho sentito molte bellissime colonne sonore e ascoltato un sacco di bellissime ost. Molte le riascolto spesso e mi sono proprio entrate nel cuore.
Ma Hotel del Luna DEVE vincere.
Sì, deve vincere. Io non ho mai visto un drama così perfetto nella combinazione audio-scena. Nel rivedere alcuni pezzi mi sono ricordata che ogni singola scena - ripeto: ogni singola scena - era accompagnata da una canzone con cui si sposava alla perfezione.
Ogni ost scelta era semplicemente perfetta per la scena che stavo vedendo, era davvero qualcosa di incantevole e magnetico.
Hotel del Luna è stato un grande drama per me quest’anno. Da un certo punto di vista, dovrebbe vincere come drama dell’anno: la storia è bella e coinvolgente, la lead è strepitosa, la storia d’amore è tristemente romantica, la recitazione è ottima, gli outfit splendidi, l’ambientazione suggestiva, una delle colonne sonore più belle di sempre, un finale commovente ma coerente.
Tutt’oggi mi è davvero difficile trovare dei grossi difetti a quella serie.
Quello che mi colpiva durante la visione era il fatto che fosse una gioia per gli occhi. Ero semplicemente incantata per tutto il tempo da quanto fosse fatto bene.
Bonus per The Legends, che sfoggia una colonna sonora che mi è piaciuta un sacco e che forse avrei fatto vincere se non fosse stato per Hotel del Luna.
21) Miglior ambientazione
The Legends
Qui però The Legends lo faccio vincere. Per quanto mi sia piaciuta l’idea di un hotel in cui i fantasmi devono soggiornare finché non sono pronti a partire per l’al di là, non mi ha tuttavia fatta innamorare l’interno dell’hotel di Hotel del Luna. Non so neanch’io cosa mi aspettassi, ma ricordo di essere rimasta un po’ delusa, forse perché non mi piaceva lo stile (non sto dicendo che fosse brutto o fatto male, solo che non era nelle mie corde).
The Legends è stata una meraviglia per gli occhi: le inquadrature del mondo fantasy nel quale è ambientata la storia mi hanno incantata per tutto il tempo, e ammetto di avere un debole per i caratteristici set degli storici cinesi.
22) Miglior scena WTF
The Lost Tomb
Ci sono TANTE scene wtf e no sense che potrebbero tranquillamente vincere, come una del già citato Black and White, oppure una scena di Super Star Academy in cui la lead aiuta a rialzarsi un cattivo che è inciampato e che la sta inseguendo, oppure la setta religiosa di Wild Heroes capitanata da una pazza che tiene prigioniera la figlia e vuole costringerla ad uccidere il padre per compiere una sorta di rito.
Ma The Lost Tomb regna incontrastata. Questa serie è la regina sovrana delle scene wtf, perché praticamente è fatta SOLO da scene wtf e di dubbio senso logico.
Indimenticabile la scena in cui la nonna si fa servire tranquillamente il suo tè mentre intorno a lei incombe una rissa spietata, o il momento in cui i personaggi convincono il lead ad aprire una bara dicendogli che possono trovare al suo interno la soluzione su come uscire dalla tomba sotterranea in cui si trovano.
Ma la scena che per me vincerà nei secoli dei secoli è quella in cui il signor Fatty si aggira per la tomba sotterranea con un vaso in testa. Ma non messo come cappello, ma come maschera, nel senso che gli copre proprio tutta la faccia.
Sento ancora il no sense dilagare prepotente nel mio cervello.
23) Personaggio più intelligente
Yanxi Palace: Princess Adventures
Sappiate che questa è la penultima domanda a cui rispondo. Mi sono ridotta a questo punto perché non sapevo proprio chi mettere. Non perché io non abbia visto personaggi intelligenti quest’anno, ma perché non ricordo nessuno che mi abbia colpito nel segno.
Ci sarebbero tutti quei personaggi strategici che hanno giocato al gioco del trono o ideato stratagemmi politici, come quelli di The Crowned Clown, Graceful Family o Chief of staff.
Alla fine ho deciso di nominare la principessa Zhaohua di Yanxi Palace per aver fregato tutti, la madre stessa e spettatori compresi, fino alla fine, per ottenere la sua vendetta.
Sembrava una pazza squilibrata, e invece...
24) Personaggio meno intelligente
Weightlifting Fairy Kim Bok Joo
Non riuscivo a trovare un unico personaggio che fosse il più stupido dell’anno, però mi è venuto in mente che i personaggi di Weightlifting Fairy facevano uso di strategie davvero ridicole, a partire dalla lead che si creava una nuova identità per poter incontrare il second lead, illudendosi di non essere scoperta da nessuno, oppure la zia del lead che per dieci anni mandava cartoline false al nipote spacciandosi per la madre pensando che lui non lo avrebbe mai saputo.
Pur di non dire la verità (cosa comprensibile) i personaggi di questa serie mettevano su dei pandemoni e raccontavano un sacco di bugie, ma le strategie che usavano erano proprio stupide.
Comunque ammetto di aver citato questa serie anche per riuscire a inserirla nel quiz, perché a parte questo è stato un drama estremamente godibile e carino, con tematiche legate allo sport affrontate bene e una storia d’amore super carina e simpatica con una bellissima chimica.
25) Miglior personaggio comico
Descendants of the sun
Lo ammetto, non è un personaggio che si possa definire comico, ma siccome ho passato giorni a pensare a una risposta a questa domanda e non mi veniva in mente nessuno, ho avuto l’illuminazione pensando al sergente Seo e alla sua esilarante poker face che mi ha fatto fare non poche risate.
Questa scena è epica ancora oggi.
26) Miglior Second lead maschile e femminile
The Legends e Arsenal Military Academy
SPOILER
Or dunque, quando ho visto Autumn’s Concerto il second lead è stato il mio eroe ed ero pronta a premiare lui, poi ho visto The Legends e...
In realtà, non l’avevo capito subito che Jiang Wu fosse il second lead della situazione, perché io per la maggior parte del tempo questo personaggio l’ho preso per quello che sembrava: un cazzone, e non so davvero come altro dirlo.
Soltanto a un certo punto ho realizzato che nascondesse di più dietro quell’aria da coglione patentato, e mi sono anche accorta... che il suo amore per la lead era reale. Mai, neppure per una volta, io l’avevo preso sul serio. Pensavo che la volesse per capriccio, per diletto, perché era prepotente, ma quando l’ho visto sacrificare il suo cuore per darlo a lei in pericolo di vita - non chiedetemi come abbia fatto lui a continuare a vivere, storia lunga - mi sono detta: cavolo, questo fa sul serio.
Ho capito che la amava davvero, e lo riprova nel momento in cui la fa scappare rimanendo indietro a combattere il villain, salvando la vita di lei e perdendo la propria. Non posso dire che Jiang Wu fosse un esempio di virtù - si nutriva con la paura delle persone, per intenderci - e non si è sacrificato per salvare il mondo quindi non posso nemmeno dire che sia stato un eroe. Il suo è stato un amore egoista, ma sincero.
Questa svolta diciamo sentimentale del personaggio mi è piaciuta tantissimo, e Jiang Wu è diventato uno dei miei personaggi preferiti di The Legends.
Per quanto riguarda la second lead femminile preferita, ho sempre apprezzato molto la signorina Song di Romance is a bonus book, e penso di parlare a nome di molti nel dire che il lead avrebbe dovuto scegliere lei. Come lui si sia potuto innamorare di una svampita come Dan-i, rimane un mistero della fede.
Anche la second lead di Goong ha fatto la sua bella figura, grazie al suo percorso di consapevolezza in cui riesce alla fine a trovare la sua strada.
Ma la mia scelta ricade, senza alcun dubbio, sulla signorina Qu Manting di Arsenal Military Academy.
Arsenal è stata una serie piena di personaggi femminili bellissimi, e questo è stato un grande pregio del drama. Una di loro è appunto Qu Manting, una giovane ragazza degli anni ‘10 a cui piace cantare, ballare e recitare, ed è brava a farlo. E’ forte, sensibile, coraggiosa, intelligente, piena di talento che non viene riconosciuto o apprezzato dai genitori, ma nonostante l’assenza di approvazione della famiglia Qu Manting si fa strada da sola, con le sue sole forze e la sua bravura, determinata a vivere la vita che desidera.
Per tanto tempo, Qu Manting è stata una second lead che non passa il suo tempo ad andare dietro al culo del lead cercando di conquistarlo: le è stato dato spazio per sviluppare la sua caratterizzazione ed avere una sua storyline, e questo mi è piaciuto un sacco.
Poi si innamora del lead, e all’inizio mi piaceva perché si è mostrata così coraggiosa, onesta e tenera nel dichiararsi, e mi va bene che gli vada dietro per cercare di farlo innamorare, ma a tutto c’è un limite. Credo che qui la sceneggiatura abbia un po’ esagerato, perché nonostante i continui - e molto sinceri - rifiuti di lui, lei continua a provarci imperterrita, assicurando che un giorno lui l’amerà.
Penso che alla lunga sia finita col diventare patetica, ma in generale Qu Manting è stata un’ottima e simpatica second lead - che non passa il tempo a mettere il bastone tra le ruote ai due lead e non tenta di rovinare la reputazione della protagonista come fanno molte - e davvero un bel personaggio.
Grazie a lei sono riuscita a inserire Arsenal Military Academy, che altrimenti avrebbe latitato.
27) Peggior Second lead maschile e femminile
Goong e The Legends
Spero che @dilebe06 non mi uccida quando incorono il principe Yul come peggior second lead maschile dell’anno.
Ho pensato per tanto tempo a questa domanda, perché mi è saltata subito in mente la peggior second lead femminile, mentre ho dovuto riflettere per trovare il maschile.
All’inizio non mi veniva in mente nessuno, poi sono riuscita a trovarne due: Hwi-young di At Eighteen e Yul di Goong. Sarebbero da nominare entrambi per lo stesso motivo, ma la differenza è che in At Eighteen ho avuto giustizia.
Il principe Yul torna in Corea dopo quindici anni di assenza intenzionato a riprendersi il trono che un tempo spettava a lui. Che si sia d’accordo con lui o meno, penso che fin qui possa essere comprensibile. Poi si innamora della lead, sposa del principe Shin, suo acerrimo rivale, e personalmente penso che Yul abbia trascinato il suo risentimento troppo a lungo.
Lui continua a complottare e a fare cose che mettono in cattiva luce e feriscono Shin e, di conseguenza, anche Chae-kyung Shin, perché lei lo ama, e Yul lo sa bene. Non voglio discutere se quella di Yul fosse più voglia di giustizia o di vendetta, quello che voglio sottolineare è che, prendendo di mira Shin, ha di riflesso preso di mira la ragazza a cui diceva di tenere.
Senza contare che screditando la reputazione del principe ereditario, anche la moglie non ci passa benissimo, ma Yul ha sempre preferito dare ascolto alla propria rabbia che al bene di Chae-kyung Shin.
Per carità, questa è una cosa umana, ma mi ha dato davvero fastidio il modo in cui la serie ha affrontato le cose: per esempio non ho mai visto Yul preoccupato di perdere l’amicizia di Chae-kyung qualora avesse scoperto di tutti i suoi imbrogli, e quando alla fine tutto viene fuori trovo davvero assurdo e ingiusto che Chae-kuyng non si arrabbi e non affronti la cosa con Yul, e che il loro rapporto rimane com’era.
Almeno in At Eighteen, dopo che il second lead tenta di mettere in cattiva luce il lead finendo per ferire la lead, lei gliene parla e la loro amicizia non è più quella di prima.
Passiamo alla peggior second lead femminile.
The Legends mi ha regalato un bellissimo second lead maschile, ma una ridicola second lead femminile: si tratta di Lin Zi Yu, la capitana delle guardie della Setta di Zhaoyao.
All’inizio mi piaceva, era una tipa cazzuta ed estremamente fedele. Quando Mo Qing diventa il nuovo Capo Setta lei se ne innamora perché lui è gentile nei suoi confronti e le dà fiducia, e fin qui ci sta.
I problemi cominciano quando Zhaoyao ritorna in vita e Zi Yu si rende conto che Mo Qing ha occhi soltanto per lei. Mo Qing è molto onesto e sincero su questo: nel suo cuore c’è soltanto Zhaoyao, e non ci sarà mai posto per nessun altra. Zi Yu ci rimane talmente male che prima dice a Mo Qing di averla molto delusa - ??? - poi abbandona la Setta e li tradisce tutti passando dalla parte del nemico. Non perché Mo Qing sia un cattivo leader, ma perché non corrisponde al suo amore.
In realtà vuole solo vendicarsi di Zhaoyao e distruggere la sua Setta, non vuole uccidere anche Mo Qing, ma in questo modo non fa di certo il suo bene.
E quando più avanti Mo Qing è prigioniero del villain, lei lo va a trovare in prigione dicendogli di poterlo liberare se lui corrisponde al suo amore. E questo sarebbe amore?
Quando Zhaoyao si è trovata in pericolo di vita, Jiang Wu non ha esitato un secondo a sacrificarsi per salvarla, perché l’amava davvero, mentre il tanto decantato amore di Zi Yu sembra più un sentimento immaturo ed un capriccio.
Non puoi andare dalla persona che dici di amare e dirle che la salvi solo se ricambia i tuoi sentimenti: questo non è amore.
E’ stata abbastanza patetica.
28) Miglior momento triste
Hotel del Luna
Rispondere a questa domanda richiede di fare una scelta difficile, perché un po’ tutti i drama contengono delle scene tristi.
Ricordo che l’anno scorso The Untamed aveva messo insieme da solo una intera collezione di momenti tristi o a dir poco tragici, e sceglierne solamente uno non fu affatto facile.
Quest’anno ci sono due drama che mi vengono subito in mente quando penso alla parola tristezza: Hotel del Luna e When the camellia blooms. Non me lo sarei mai aspettato, ma quest’ultimo mi ha davvero spezzato il cuore in certe scene, ma Hotel del Luna vince perché il finale è la cosa più commovente che abbia mai visto.
Tutto l’episodio finale è un profondo e disperato dispiacere nel vedere i vari personaggi dirsi addio e partire per l’al di là. E’ qualcosa che sapevo sarebbe successa fin dall’inizio, eppure sono scene che mi hanno fatta piangere come una fontana.
C’è un momento in particolare che mi lascia sempre molto intristita quando ci penso: l’addio di Kim Seon-bi. E’ una cosa molto strana, perché anche se mi piaceva come personaggio non era uno dei miei preferiti, quindi penso di aver pianto non tanto per la sua partenza in sé, ma per la reazione di Man-wol, che prima assiste alla sua partenza in modo apparentemente freddo, con aria spenta, senza nemmeno salutarlo come si deve, per poi ritrovarsi a piangere disperata quando assaggia il drink da lui inventato, perché non può più nascondere a se stessa che quelle decine, centinaia di anni passati insieme le hanno dato la vicinanza di un collega e amico a cui si è affezionata a discapito di tutto.
La scena è accompagnata da una ost perfetta che a volte mi fa piangere a solo ascoltarla.
29) Peggior finale
Goong
Dunque, premetto che per mesi ho pensato che il finale peggiore dell’anno lo avrebbe vinto The Crowned Clown a mani basse ma, sorprendentemente, sono riuscita a trovare un senso a quel finale: in fondo si è chiuso così come è iniziato, come una favola.
Continua a non farmi impazzire il modo frettoloso in cui hanno risolto la questione dell’erede al trono, ma se penso che tutto è iniziato in modo assurdo e favolistico, allora riesco a spiegarmi e ad accettare anche il finale, che è anche soddisfacente per quanto riguarda i villain.
La stessa cosa non posso dire per Goong, e qui devo andare di spoiler.
Ho amato Goong, che nonostante l’età - è del 2006 - dimostra di non invecchiare mai riuscendo ancora ad emozionare e trattando tematiche sempre attuali.
Ma questa serie ha un grande difetto: il finale.
Non mi è piaciuto per due motivi, e uno lo spiegherò tra poco nel rispondere ad un’altra domanda, quindi non sto a ripetermi, ma quello che ci tengo a dire e che proprio non mi è andato giù di questo finale, è la questione dei “cattivi”.
Yul e sua madre hanno complottato per tutta la serie per riprendersi il trono che pensavano spettasse loro, hanno messo su intrighi e mentito a chiunque. E alla fine... non vengono puniti. Yul si prende tutta la colpa di quanto accaduto, sua madre tenta il suicidio per la disperazione (da notare: per la disperazione, non per i sensi di colpa. Shining Inheritance intensifrietzz), e finisce con loro che partono per ricominciare la loro vita da qualche altra parte.
Scusate ma... e tutto quello che hanno fatto non ha conseguenze? Perché gli altri personaggi non si arrabbiano con loro, soprattutto la Regina Madre che è stata presa in giro dalla madre di Yul per tutto il tempo, e la lead con Yul? Io pensavo che una volta venuti a galla tutti gli intrighi la loro amicizia ne avrebbe risentito, invece manco tirano fuori l’argomento.
NON E’ CHE SE NON PARLATE DI UNA COSA IO ME LA DIMENTICO EH.
Semplicemente deludente.
Inoltre il mio sogno era vedere la relazione del re e la madre di Yul venire allo scoperto, e vedere i due sputtanati davanti a tutti. Quanto avrei adorato.
30) Miglior Bromance
The Crowned Clown
Probabilmente la mia domanda preferita del quiz, almeno per quest’anno.
Ne ho viste di belle bromance quest’anno, eccome se ne ho viste, ma ammetto che una parte di me ha sempre saputo che alla fine avrei premiato loro.
Ha Seon e il suo Primo Ministro hanno sempre occupato un posto un po’ speciale nel mio cuore, e sempre lo avranno.
Il momento in cui parte la bromance è stato uno dei più alti di tutta la serie: quando Ha Seon decide di continuare a essere Re per proteggere coloro che ama e fare qualcosa di buono per il popolo, colpendo con le sue parole il Primo Ministro che gli promette di servirlo con lealtà e di proteggerlo.
Ha Seon è stato una vera benedizione per il Primo Ministro, che inizialmente lo mette sul trono soltanto come marionetta sacrificale, ma il simpatico buffone riesce piano piano a conquistarlo, mostrandogli giorno dopo giorno di essere coraggioso e gentile, buono al punto giusto e ferreo quando necessario, pronto ad ascoltare, veloce ad imparare, e anche capace di agire di propria iniziativa.
Quando il Primo Ministro si rende conto che Ha Seon vuole sì il potere, ma non per fare il dittatore di turno bensì per cercare di cambiare il mondo, ai suoi occhi il misero buffone di strada diventa un Vero Re degno di essere appoggiato. Quel re che ha aspettato per tutta la vita. Ed è la prima volta nella sua vita difficile, triste e disillusa, che il Primo Ministro impara cosa vuol dire fidarsi ciecamente di qualcuno, ed è bellissimo.
La cosa ancora più bella è che quando Ha Seon viene a sapere dei crimini e delle brutte azioni commesse dal Primo Ministro, anziché allontanarlo con sdegno se lo tiene ancora più stretto e addirittura gli chiede di non lottare più da solo e di poter condividere con lui il peso di quelle brutte azioni e dei sensi di colpa. Perché ormai conosce il suo Primo Ministro e sa che non è di un animo malvagio, ed è consapevole di come entrambi abbiano lo stesso obiettivo e la stessa visione della vita.
SEMPRE DETTO CHE SONO ANIME GEMELLE.
31) Miglior attore e Migliore attrice
Yeo Jin-goo per The Crowned Clown e Alice Ke per Someday or one day
Yeo Jin-goo è uno di quegli attori che mi hanno rapito il cuore quest’anno.
Anche se la sua parte era molto meno interessante e potente rispetto a quella della protagonista, ho subito notato la sua bravura quando ho visto Hotel del Luna. Ma è stato quando ho visto The Crowned Clown che mi sono detta: wow!
Qui interpreta contemporaneamente due personaggi completamente diversi tra loro: uno il simpatico, buono e sveglio buffone di strada, e l’altro un giovane re inquietante, paranoico e sempre più fuori di testa.
Interpretare due ruoli così diversi allo stesso tempo non è facile, soprattutto per un attore di soli 21 anni (all’epoca), e Yeo Jin-goo l’ha fatto in modo eccellente. L’ho davvero amato tanto.
Lo stesso discorso vale per Alice Ke: anche lei ha dovuto interpretare due ruoli assolutamente diversi in Someday or one day. Mi ha soprattutto colpita come sia riuscita a calarsi in modo assolutamente perfetto e con molta naturalezza nei panni di detta Depressa, un personaggio così diverso dalla lead.
Ma non solo ha recitato due parti differenti tra loro, a una certa ha pure interpretato una che fingeva di essere l’altra. E’ come se in The Crowned Clown Jeo Jin-goo avesse interpretato il re cattivo che fingeva di essere il buffone buono. Quello sì che sarebbe stato interessante da vedere.
Insomma, questo attore e questa attrice mi hanno dimostrato di saper saltare da un ruolo all’altro in modo così naturale che non sembrava nemmeno stessero recitando.
32) Il personaggio che hai amato di più
Goong
Penso che ormai anche i muri si siano rotti i maroni di sentirmi sospirare per Shin.
Quanto ho amato questo ragazzo.
La cosa bella è che non è stato un amore a prima vista, anzi all’inizio non mi piaceva: simpatico quanto un’ortica, mi sembrava più morto che vivo da quanto fosse depresso. Mi ricordo di aver pensato “speriamo che non rimanga così fino alla fine sennò fa venire la depressione pure a me.”
E infatti è cambiato. In modo lento, naturale, umano, iniziando ad affezionarsi alla lead e sentendo sempre di più di avere bisogno di lei, e allo stesso tempo continuando a sbagliare e a fare errori. Anche alla fine non è che diventa un raggio di sole, non è nel suo stile, ma decisamente non è più lo stesso ragazzo che avevo conosciuto nei primi episodi.
Da ragazzo scontroso e chiuso in se stesso, abituato a soffrire in silenzio e da solo, con un’infanzia negata alle spalle e un futuro infelice davanti, Shin lotta tra le difficoltà di palazzo, la freddezza della sua famiglia e il combattuto rapporto con Chae-kyung (i loro battibecchi sono meravigliosi). Col tempo impara cosa vuol dire affezionarsi a qualcuno e sentire la sua mancanza, impara a parlare dei suoi sentimenti, impara a essere onesto con se stesso e capisce cosa vuole davvero nella vita.
SPOILER: la scena negli episodi finali in cui Chae-kuyng gli dice di amarlo non per tenerezza o compassione o perché è un principe, ma per quello che lui è, mi ha fatta commuovere tantissimo. Era quello che aspettavo perché sono le parole che Shin aveva bisogno di sentirsi dire. E vederlo finalmente aprirsi, ammettere ad alta voce il suo desiderio di averla sempre al suo fianco, è stato bellissimo.
33) il personaggio che hai odiato di più
Questa domanda è davvero difficile per me, perché ho due problemi: col tempo ho imparato a non odiare i personaggi che vedo, e se per caso provo antipatia per qualcuno con la memoria che mi ritrovo me lo scordo nel giro di qualche mese.
Perciò non c’è proprio nessuno che mi viene in mente, nessun personaggio che mi faccia dire “ecco, questo l’ho proprio odiato!”.
Certo, ci sono stati personaggi che mi sono stati antipatici e che mi hanno fatto porconare, ma non ce n’è uno o una che regna su tutti.
Quindi nomino i genitori di Graceful Family per essere stati dei genitori di merda, per aver provocato dei danni irreparabili, specialmente la matrigna.
34) Quale personaggio vorresti essere e quale no?
Vorrei essere Chae-kyung di Goong per poter stare con Shin, e non credo ci sia bisogno che spieghi perché, visto che poc’anzi l’ho incoronato come personaggio da me più amato.
Mentre non vorrei essere una delle persone di Smart City di Circle a cui vengono cancellati i ricordi. Come dice la serie stessa, “i nostri ricordi ci rendono le persone che siamo”, e penso che a plasmare la persona che sono oggi siano di più i ricordi dolorosi e le esperienze difficili, quindi non vorrei mai che qualcuno mi manipolasse la memoria lasciandomi solo i ricordi felici. Forse soffrirei di meno, ma sarebbe una vita così fasulla e non mi sentirei nemmeno un vero essere umano.
35) Quale drama meriterebbe un sequel?
Goong
Sembra ombra di dubbio Goong, ho sempre saputo che avrei messo questo drama in questa domanda.
Ho visto drama con finali aperti o con finali che sembrano preannunciare una seconda stagione, come Cirle o Graceful Family. Peccato che queste fantomatiche seconde stagioni non arrivano e mai arriveranno (e sì Vagabond e Designated Survivor, sto parlando anche con voi), ma al di là di questo, appena ho finito di vedere Goong avrei voluto spaccare il computer.
Per due motivi.
Il primo è che, contro ogni mia aspettativa, ero finita con l’affezionarmi ai personaggi e non ero pronta a lasciarli andare, soprattutto il lead.
Il secondo è che c’era effettivamente del materiale per una seconda stagione interessante.
SPOILER
Voglio dire, la serie finisce con Chae-kyeong e Shin che scoprono di aspettare un bambino, E VOI FATE FINIRE LA SERIE SENZA FARMI VEDERE COME SARANNO NEI PANNI DI GENITORI??
SENZA FARMI VEDERE SHIN CON UN BAMBINO O UNA BAMBINA IN BRACCIO???
Beh, ora che ci penso forse è meglio che non l’abbiano fatto, perché probabilmente il mio cuore non avrebbe retto per l’amozione.
Ma comunque... io avrei voluto vederli!
La coppia di Goong mi ha fatta emozionare, sorridere, ridere, piangere, esasperare, arrabbiare... Il loro rapporto era sia complicato sia divertente, e avrei proprio voluto vederli diventare una famiglia. Li ho visti maturare e diventare più consapevoli nel corso della serie, avrei sinceramente voluto continuare a seguirli nella loro crescita di giovani adulti.
E poi ci sono domande che rimangono senza risposta e lasciate all’immaginazione dello spettatore.
Dove e come vivranno d’ora in poi i due protagonisti? Chae-kyeong diventerà una stilista? Shin riuscirà a realizzare il suo sogno di andare a Parigi per studiare cinema? E sua sorella che genere di regina sarà?
Sono davvero offesa e dispiaciuta che abbiano concluso Goong in modo incompleto.
Non vi perdonerò mai.
36) Una frase o una scena che ti è rimasta impressa ancora oggi
Chief of staff
“La nostra società è diventata immune e intollerante al dolore degli altri.”
Questa è una frase pronunciata dal lead durante un’intervista, e appena l’ho sentita mi sono detta: “questa vincerà come citazione dell’anno”.
In poche e semplici parole sono riusciti a descrivere perfettamente il mondo di oggi, e non c’è proprio altro da aggiungere: questa frase bisogna solo leggerla e stare in silenzio, e riflettere.
37) Di quale drama faresti un rewatch adesso?
Goong
In realtà ci sono vari drama che mi rivedrei volentieri, ogni tanto sono presa da attacchi di nostalgia o mi metto a riflettere su certe scene e mi viene voglia di rivederle.
Ma scelgo Goong per rivivermi daccapo l’evoluzione di Shin e la bellissima storia d’amore con Chae-kuyng. Sono sicura che me lo godrei con molto piacere nonostante l’abbia già visto, e forse noterei cose diverse e vedrei certe cose in modo diverso.
Inoltre Goong è un drama che nonostante passi il tempo non invecchia mai. Ed è bello che la storia d’amore si sviluppi piano piano, tra alti e bassi, in modo realistico, al contrario di tanti drama moderni dove i personaggi spesso si innamorano e nemmeno si capisce il perché.
38) I 3 attori e le 3 attrici più belle
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In ordine di immagini:
Song Joong-ki (Descendants of the sun)
Hyun Bin (Memories of the Alhambra)
Xu Kai (Arsenal Military Academy, The Legends)
MI VERGOGNO MOLTO PERCHE’ NON HO NOMINATO IL MIO SHIN.
Ma lui è troppo regale per poter stare in mezzo alla comune plebaglia.
Le attrici:
Bai Lu (Arsenal Military Academy, The Legends)
Lee Ji-eun (Hotel del Luna)
Park Shin-hye (Memories of the Alhambra)
Comunque gli attori e le attrici asiatici hanno questa cosa che più invecchiano più diventano fighi. Rivedere il lead di Secret Garden e la lead di You are beautiful invecchiati di dieci anni in Memories of the Alhambra, mi ha lasciata di stucco. Me li sono mangiati con gli occhi per tutto il tempo.
39) Un drama per riflettere, uno per piangere ed uno per rilassarti
Live per riflettere, Hospital Playlist per piangere, Metti la testa sulla mia spalla per rilassarti
Non ho dubbi: ho sempre saputo che Live avrebbe vinto questa categoria. Ho visto altri drama molto interessanti dal punto di vista etico-morale, ma per quanto mi riguarda Live si porta a casa la vittoria.
Live è un drama che va visto, dovrebbero proprio farci un decreto al riguardo.
Questa serie parla di poliziotti e del loro lavoro, di quanto possa essere soddisfacente e frustrante allo stesso tempo. Mi ha fatta riflettere non poco su varie tematiche e situazioni, su cosa sia giusto e cosa sbagliato, su come è meglio comportarsi in una determinata circostanza.
Ci sono scene a cui rifletto ancora oggi.
Per quanto riguarda il drama per piangere, quando ho letto la domanda la prima volta ho pensato che sarebbe stato difficile rispondere, perché in fondo di drama che mi hanno fatta piangere ne ho visti parecchi quest’anno.
Poi ho avuto il colpo di genio: Hospital Playlist parla di dottori, di pazienti e della vita in un ospedale. Ospedale, ok? Quel luogo che ospita gente malata e dove delle persone - bambini compresi - muoiono ogni giorno.
E’ ovvio che questa serie è stata fatta sapendo benissimo che avrebbe commosso il pubblico, e quindi è il drama perfetto per piangere.
Così come è perfetto Metti la testa sulla mia spalla per rilassarsi.
Quanto è carino questo drama. Non so dire quanto io l’abbia trovato davvero bellino bellino. Ventiquattro episodi di pura spensieratezza. Non ricordo nemmeno un momento tragico o pesante. Un drama leggero ma non stupido, che racconta una storia d’amore davvero carina nella sua completezza, dalla conoscenza all’innamoramento, dalla dichiarazione alla relazione vera e propria, per finire con discorsi seri come il matrimonio e possibili figli.
Adorabile poi il lead.
40) Peggior attore e peggior attrice
Gu Jiacheng di Oh! My Emperor e Go Ara di Hwarang
Per alcuni mesi ho pensato che avrei nominato il lead di Ever Night, che era passabile quando si trattava di fare lo sbruffoncello ma piuttosto penoso nelle scene drammatiche: davanti alla morte di un personaggio la sua faccia rimaneva impassibile come quella di un ebete, tanto che partivano strategicamente le scene flashback per onorare il personaggio morto e non dover più inquadrare il protagonista.
Ma merita un Oscar in confronto al lead di Oh! My Emperor, che dall’inizio alla fine del drama - non importa se fossero scene divertenti, tragiche o romantiche - ha sempre sfoggiato la stessa fottuta faccia da poveraccio annoiato, e non so come altro dirlo.
Giuro, talmente inespressivo da risultare annoiato e noioso ai miei occhi, che per fortuna si sono rifatti grazie alla meravigliosa espressività del suo collega Xiao Zhan.
Per la peggiore attrice non sapevo proprio chi nominare, perché ad essere sincera non ne ho vista nessuna che mi abbia fatto cagare.
Ho pensato di nominare Go Ara per il suo ruolo della lead di Hwarang. Specifico però che il vero problema di quella piagnona non era tanto la recitazione, bensì la scrittura del personaggio, portatrice di due grandi difetti: passiva quanto una banana, e il solo fatto che respirasse causava più danni dell’eruzione di un vulcano.
Tuttavia ammetto che nella storia d’amore non ho mai visto tutta questa passione negli sguardi o nelle parole, né da parte sua né da parte del lead, che sembrava recitare quasi di controvoglia.
41) Una ship fittizia che shippi?
Mr Sunshine
So che la storia d’amore della serie è quella tra Eugene e Go Ae Shin, ma che qualcuno venga a dirmi che questa gif non è qualcosa di meravigliosamente romantico:
Basta guardarli per capire che è amore.
Loro che bevono insieme al bar (Dong Mae minacciava di morte il signorino Kim ma dettagli), fanno passeggiate notturne, guardano insieme il tramonto... Come si fa a non shipparli?
Battute a parte, mi è davvero piaciuto un sacco il rapporto tra questi tre uomini - e un pizzico di romanticismo c’era davvero, diciamocelo - un rapporto complicato da delle circostanze che li portano a non starsi molto simpatici ecco.
Ma c’è sempre una sorta di rispetto di fondo, e alla fine combattono tutti per la stessa causa donna, diventando quindi alleati.
42) Una serie che merita più conoscenza
Circle: two worlds connected
Io giuro di non aver mai, e dico MAI, sentito parlare di questa serie. Io stessa l’ho vista solo perché mi sono andata a cercare i drama di Yeo Jin-goo, e ho trovato questo Circle. Anche se le storie di alieni e di fantascienza non sono esattamente le mie preferite, ho dato per scontato che un drama con questo attore non può essere brutto, e così me lo sono visto.
Ma se non fosse stato per il mio amore per Yeo Jin-goo probabilmente non avrei sentito parlare di Circle per tutta la mia vita. Ed è un vero peccato, perché è una serie stupenda con messaggi importanti.
Ho detto che è una serie sugli alieni, ma a conti fatti questi c’entrano ben poco. Portata avanti da un ritmo incalzante grazie alla narrazione in contemporanea di due storyline tragico-thriller, la serie parla di questioni etiche e morali davvero interessanti su cui vale la pena riflettere.
Inoltre Circle è la prima serie coreana del genere sci-fi.
Davvero non mi spiego come possa essere così sconosciuta.
43) Se potessi resuscitare qualcuno…chi sarebbe?
Mr Sunshine
SPOILER DEL FINALE
Pensavo che sarebbe stato difficile rispondere a questa domanda, perché mi sono detta: “Con tutti i personaggi morti quest’anno, che ne so io chi voglio riportare in vita!”
Poi ho guardato la lista dei drama visti e ho fatto il punto della situazione, e mi sono sorprendentemente accorta che di personaggi morti che vorrei riportare indietro non ce ne sono poi molti, anzi davvero pochi.
Inizialmente avevo pensato di nominare un certo personaggio di Arsenal Military Academy - l’unica scena in tutta la serie che mi abbia fatto piangere, bastardi! - ma poi mi sono ricordata del finale di Mr Sunshine e mi sono detta: “ho ben quattro personaggi tra cui scegliere!”
Il finale di Mr Sunshine è stato un’ecatombe, mi ha davvero spezzato il cuore: dei cinque personaggi principali, ne vengono fatti fuori quattro.
Dunque, una parte di me vorrebbe riportarli in vita tutti, perché li ho adorati tutti e quattro per motivi diversi: il signorino Kim era adorabile e più profondo di quello che sembrava, Kudo Hina era una donna intelligente, badass e affascinante, e Dong-mae faceva la parte del giapponese arrabbiato e cazzuto che spaventava le persone semplicemente camminando per strada, la qual cosa mi faceva sempre molto ridere.
Ma scelgo di riportare in vita Eugene, perché a pensare alla lead che passa la vita a combattere per la Corea tutta sola soletta, mi sale troppo la tristezza.
E poi quei due erano adorabili insieme.
44) Un oggetto/potere/abilità che vorresti
Memories of the Alhambra
Vorrei la lente per entrare nel gioco di realtà virtuale di questa serie.
Sembra che io non abbia capito il messaggio della serie, che per tutto il tempo sembra urlare: “Non giocare a questo gioco pericoloso! La tecnologia va dosata con cura!”, ma è più forte di me, mi sono innamorata di quel gioco appena l’ho visto.
Lo trovo fighissimo e affascinante.
I videogiochi sono belli, ma questo? Questo è tutto un altro livello. Quanto mi piacerebbe che esistesse davvero, adorerei poter indossare quella lente e immergermi in un elettrizzante e fantastico mondo surreale, in cui combattere nemici, perdere vite, stringere alleanze, salire di livello... Semplicemente impazzirei.
Penso anche che ne diventerei pericolosamente dipendente, ma dettagli.
45) Se potessi uscire con un personaggio di un drama, chi sarebbe?
Hwarang
In realtà vorrei uscire anche con il principe Shin e con il lead di When the camellia blooms, ma ho già parlato di loro e di quanto li abbia adorati, inoltre mi dispiace un sacco non citare questo personaggio di Hwarang.
Vorrei uscire con Kim Soo Ho detto “raggio di sole”.
Questo ragazzo mi ha rallegrato le giornate durante la visione della serie, lui e la sua bromance con Park Ban Ryu, detto “palo in culo” - che coppia! una delle poche cose belle della serie.
Soo Ho è un ragazzo solare, energico, pieno di vita, bello, un po’ scemo, un sognatore, sincero, coraggioso e di buon cuore. Un’uscita con lui la farei molto volentieri, penso che riderei fino alle lacrime e mi divertirei come una matta.
Ma attenzione: scelgo lui perché la domanda chiede con quale personaggio vorresti semplicemente uscire. Se la domanda avesse chiesto con quale personaggio ti vorresti sposare, avrei risposto Shin.
Adoro Soo Ho, è davvero un raggio di sole, ma lo vedo più come un fratello o un migliore amico. Non lo vedo come il ragazzo adatto a me. Decisamente, io sono più una tipa che starebbe bene con uno come Shin.
INFINE…UNA CHALLENGE: io so che nella lista avete drama inseriti nella categoria “prima o poi lo vedrò” e che ormai vegetano lì da mesi e mesi.
Bene, è ora di tenere fede agli impegni!
45 bis) Quale di questi drama ti impegni a vedere nel prossimo anno costi quel che costi?
Joy of life
Ho avuto un po’ di difficoltà a rispondere a questa domanda, perché inizialmente non mi veniva in mente nessun titolo che vegeta nella mia lista da mesi. C’è anche da fare un appunto: io non tengo una vera e propria lista con i drama che intendo vedere, perché se cominciassi a segnare tutti quelli che mi interessano ne verrebbero fuori a decine, forse centinaia... e mi sentirei male. Quindi non segno nulla e faccio prima.
Occhio non vede, cuore non duole.
Tanto ho la mia segretaria di fiducia @dilebe06 che mi tiene sempre aggiornata e mi dà sempre ottimi consigli su cosa guardare.
Ci sono effettivamente alcuni drama che dico di voler vedere da alcuni mesi, come Itaewon Class o Crash landing on you, ma Joy of life vince perché desidero vederlo da oltre un anno penso.
Dopo che ho visto The Untamed ho cercato quali altri drama avesse fatto Xiao Zhan, e ho trovato questo Joy of life ma, complice il fatto che lui abbia solo una parte secondaria e il fatto che sia uno di quei dramoni cinesi da una cinquantina di episodi, ho sempre rimandato.
Ma prometto di vederlo assolutamente nel 2021.
Lo voglio vedere solo per la presenza di Xiao Zhan (che sì, fa solo una parte secondaria ma rimane comunque l’uomo che sarà mio marito nella mia prossima vita credici), ma da quello che ho capito è un drama davvero bello con una bella trama, quindi penso che meriti davvero.
NON POSSO CREDERCI MA HO FINITO.
Mi sento stanca come quando finivo le partite di Haikyuu.
Arrivederci all’anno prossimo.
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Campioni del Mondo (s)
Sono passate due settimane e solo adesso riesco a ripensare a quella sera, a rivederla con occhi più distaccati, e riesco anche a scriverne.
E' la sera della finale dei mondiali di calcio. Domenica sera. Tutti gli amici a casa propria, a vedere la finale insieme alla propria
ragazza, al proprio ragazzo, marito, compagno.
Perché? Per condividere la gioia o l'eventuale dolore durante e dopo la partita, abbracciandosi, baciandosi, gridando insieme, facendo
l'amore. Si, sono convinta che il motivo sia soprattutto questo.
Domenica sera, serata di finale. E Susy con chi la guarda la partita?
Come per altre partite, ci ritroviamo a casa di Stefano. Tutti "singles" (odio questa parola) come me. Io sono l'unica donna. Chiaro, lle altre o sono col partner oppure odiano il calcio.
Non che io sia una esperta, anzi. Tengo per l'Inter, e questo la dice lunga.... Ma quando gioca la nazionale mi prende qualcosa dentro, non
riesco nemmeno a pensare di non gioire o soffrire al fianco della mia squadra, della nostra squadra, della nostra Italia. E poi mi piacciono
i giocatori, anche se hanno dei look assurdi, come Gattuso e Camoranesi. Ma a parte chi si atteggia a prima donna (leggi Totti-DelPiero) gli altri ci mettono il cuore e l'anima e io li adoro tutti.
Domenica sera, a casa di Stefano. Da lui perché ha una TV fantastica, è un maniaco della tecnologia, rinuncia a tutto ma non all' "home
theatre". Sicuramente lo sta pagando a rate. E sicuramente ci guarda i porno. Tra l'immagine e il suono sembra di essere in campo. Iimmagina quando sullo schermo scopano....
Domenica sera, io da sola con quattro ragazzi, Stefano, Marco, Luca e Massimo. Nessun problema. Siamo amici da una vita, ci frequentiamo spesso ma nessuno di loro ha qualche interesse verso di me, né io
verso di loro. Quidi non ci sarà mai nulla tra di noi. Forse anche perché c'è giā stato... in varie occasioni mi è capitato di andare a letto con ognuno di loro. Non proprio tutti, Massimo è il fratello
di Luca, e ha 18 anni appena compiuti. Secondo Luca non è mai stato con una ragazza. A me non interessa, non ho nessuna intenzione di fargli da scuola.
RIpensandoci è curioso che io abbia fatto sesso con tutti e tre... È un caso, non è che mi sono fatta tutti i ragazzi che frequento! Anzi no, non è affatto un caso: probabilmente è il motivo per cui riusciamo a stare insieme cosė bene in gruppo: ci conosciamo bene, non ci sono invidie, desideri nascosti, secondi fini... Abbiamo provato a fare coppia, non è andata, bene, adesso siamo amici.
Forse riesco ad avere con loro una amicizia quasi maschile, una complicità, la cosa risulta lampante quando parliamo di donne... o quando mi invitano per le partite.
Domenica sera, finale della Coppa de Mondo. Una pizza mangiata in fretta e con lo stomaco quasi chiuso, per come stavamo soffrendo, e per il rigore subito. Pizza e birra. Non ci è venuto in mente niente di meglio per una finale di coppa del mondo. Pizza per l'Italia. Birra alla salute dei tedeschi, padroni di casa ma castigati con un due a zero senza appello.
Secondo tempo, di male in peggio. Siamo uno a uno, ma i francesi attaccano, ci pressano nella nostra area per minuti che sembrano ore.
Non può finire così, non deve finire con un gol dei francesi.
I miei amici soffrono. Soffrono nello spirito e nel fisico, è incredibile, si legge sui loro volti la tensione, è come se stessero giocando loro la partita. Doveva essere una bellissima serata, e invece sembra la notte prima degli esami di maturità. Mi guardano con occhi tristi e imploranti, come se io potessi fare qualcosa, come se potessi
cambiare le sorti della partita. In realtà mi rendo conto che sono il loro unico pensiero possibile per non pensare al fatto che stiamo per perdere un'altra finale, e ancora una volta con la Francia.
Un po' per questo, un po' perché il caldo con la tensione è diventato ancora più insopportabile, mi sbottono la camicetta facendo in modo che mi buttino un'occhiata almeno quando la palla va in rimessa laterale o il gioco si ferma per un fallo.
Vedo dei sorrisi, dei timidi accenni di sorriso sui loro volti, e allora mi faccio coraggio e lascio cadere a terra la camicetta, come una consumata spogliarellista.
Sono soddisfatta di quello che sto facendo, la partita resta durissima, sono ancora tesi ma molto meno abbacchiati di prima. Mi sembra che si
siano ricaricati, lo sento dalle grida con cui incitano i nostri
giocatori, sentono che ce la possiamo fare, anche se oggettivamente il possesso di palla è quasi sempre francese. E vediamo ancora molti
passaggi intercettati dai francesi a centrocampo, che ci fanno incazzare da morire.
Senza pensarci tanto su, lascio cadere a terra anche i pantaloncini. In realtà ci ho pensato. Ho pensato che vedermi in reggiseno e slip non è poi tanto diverso dal vedermi in costume. Ed ho un bel completino, colorato, allegro e per niente volgare. Certo, il perizoma lascia il
mio culetto quasi completamente nudo, ma non è una novità per nessuno, ripeto.
Quasi nessuno. Massimo, il diciottenne, è visibilmente distratto dalla partita, ed anche visibilmente eccitato.
Ma non me ne curo, il mio scopo è solo tirare un po' su il morale a questo gruppetto di tifosi sofferenti.
E funziona. Passo in mezzo a loro seminuda e lascio che mi appoggino la mano sul culo: sono diventata il loro portafortuna. Mi siedo sulle
ginocchia di qualcuno, quando il gioco necessita attenzione. Tutti tranne Massimo... solo a guardarmi sembra talmente eccitato che temo che se mi sedessi su di lui non riuscirebbe a trattenere un orgasmo, e
non voglio metterlo in imbarazzo di fronte a suo fratello e ai suoi amici.
Sono la loro mascotte ormai... e la cosa non mi dispiace affatto. So di avere bisogno di attenzioni, e di essere un po' esibizionista, e mi sto
godendo questo momento sperando di poterlo ricordare per sempre insieme alla vittoria.
Ma la vittoria è sempre più lontana... nei tempi supplementari
continuiamo a soffrire, e sembra che basti un niente, una minima distrazione di Cannavaro, perché la Francia chiuda la partita.
Sto soffrendo anch'io, non solo loro. Non se ne rendono conto perché mi vedono fare la cretina, ma ho un'ansia che mi distrugge.
I miei amici cominciano a disperare... se si va ai rigori si sa che ce la prendiamo nel culo ancora una volta, è matematico... iniziano a
girare frasi del tipo "beh, se vinciamo io faccio...", " se vinciamo io smetto... ", "darei tutto per questa vittoria"
Non so da quale parte del mio cervello sia uscita, ma sento la mia voce che dice: "Ragazzi, se vinciamo faccio tutto quello che volete per
un'ora!"
Un attimo di improvviso silenzio, quattro sguardi su di me, ma nessun commento. Un secondo dopo tutti a urlare verso lo schermo. Un fallo,
poi l'espulsione di Zidane portano via definitivamente l'attenzione da quello che ho detto.
Mi ritrovo a pensare che con la Francia in dieci potremmo chiudere la partita, e ho un brivido misto di piacere e di timore per la vittoria e per quello che ho promesso. Ma se vinciamo avranno ben altri pensieri per la testa, posso stare tranquilla, non mi hanno presa sul serio.
Finiscono anche i supplementari, si va ai rigori. Sono rassegnata alla sconfitta, ma contemporaneamente sollevata.
E invece è andata come sapete. Cinque tiri, cinque gol. Come se l'avessero fatto apposta. Per farmi dispetto. Così imparo a uscirmene con certe promesse!
I miei amici comunque pensano a tutto tranne che a me. Nessun accenno alla mia frase.
Siamo Campioni del Mondo!!! Esultiamo, saltiamo, ci abbracciamo, ci baciamo sulla bocca ma in questo momento di gioia nessun altro bacio
sarebbe possibile. Per Massimo è una festa doppia. Sento che per lui questo bacio, questo abbraccio hanno un gusto diverso. Non so se io sono davvero la prima ragazza che tocca, ma sicuramente ricorderà a
lungo questo contatto.
Continuiamo a fare casino per tutto il tempo della cerimonia, stappando bottiglie e riguardando i filmati della partita. Ad un certo punto Marco propone di prendere la macchina e a andare in centro a festeggiare per le strade, e fare il bagno nella fontana di piazza Brà. Sembrano tutti entusiasti dell'idea, ma Stefano li frena:
"primo, ci sono in giro migliaia di persone che guidano ubriache e secondo me in centro non ci arriviamo senza qualche ammaccatura"
"secondo, la Susy deve mantenere la sua promessa. Magari tra un'ora possiamo ripensare di uscire. Ma adesso, chi ce lo fa fare?
L'importante è fare festa, e noi la faremo qui."
Quasi non lo riconosco. Non può aver parlato così, non può essere lo Stefano che conosco...
Invece fa sul serio, e ha convinto tutti, non ha dovuto insistere molto. Luca e Marco cercano di difendermi; penso che non lo faranno, per la nostra amicizia e per la presenza di Massimo. E invece lo faranno proprio per Massimo.
Stefano insiste e ne fa una questione di rispetto delle regole e della parola data. E lascia a me la decisione finale: rispettare la promessa
o sottrarmi perdendo la faccia di fronte a tutti.
Sa quanto sono orgogliosa e sa che sfidandomi accetterò.
E infatti dico "va bene."
Stefano è un leader. In questi momenti tira fuori la sua autorità e comanda tutti a bacchetta:
"le regole sono semplici: abbiamo quindici minuti a testa da passare con Susy e chiederle tutto quello che vogliamo. Siccome nessuno ha piacere che le sue cose si sappiano in giro, useremo quella stanza, e nessuno spierà né origlierà. In questo modo chi vuole potrà anche
passare il suo quarto d'ora a chiacchierare senza essere sputtanato per tutta la vita. E anche Susy immagino sia più felice così"
Annuisco. In fondo gli voglio bene.
"Non ho finito. Abbiamo 15 minuti a testa, ma se qualcuno ha piacere di
condividerli con un amico, i minuti diventano 30. Susy non dovrebbe avere problemi... e comunque la sua promessa non le lascia possibilità di opporsi. I limiti ovviamente ce li poniamo noi, siamo persone civili, siamo suoi amici e le vogliamo tutti bene."
Sono pronta. Faccio solo una richiesta: "voglio scegliere io il primo, e voglio che sia Massimo"
Accettano. Lo prendo per mano, mi sembra quasi che tremi. Ci avviamo verso la porta della camera e la chiudo a chiave alle nostre spalle.
Quello che è successo dopo è un'altra storia....
Ho voluto raccontarvi questa storia perché adesso sapete chi dovete ringraziare se siamo
CAMPIONI DEL MONDO
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Ed eccoci qui, di nuovo, con un aggiornamento su tutta la situazione. Devo iniziare nuovamente a guardare alle cose positive, perché in questo periodo mi stanno riassaltando quelle negative in massa. Prima di tutto:Il cambio di casa. Sapevamo che, quest’anno, ci sarebbe scaduto il contratto d’affitto. Ma, con la situazione covid e tutto quanto, avevamo pensato che tutto ciò sarebbe slittato e che il padrone di casa ci avrebbe fatto rimanere. Spoiler, non è stato così. Con un preavviso di 5 mesi e qualche giorno, ha mandato una raccomandata (ci abita di sotto,poteva avvisarci di persona) dove ci chiedeva di liberare casa entro luglio (termine del contratto). Non vi dico neanche la fatica di trovare casa in relativamente così poco tempo, per 5 persone, ad un prezzo decente per la mia famiglia e che potesse accontentare le aspettative di tutti i membri. (Mia madre, suo marito, il figlio del marito di mia madre, mia sorella minore e me). L’abbiamo trovata,si, ma anche con tutte le raccomandazioni del mondo che ho provato a fare a mia madre (ovvero di non decidere per il panico della fretta o cose) purtroppo credo proprio avremmo potuto trovare soluzioni migliori. Andremo ad abitare più in periferia e questo ci debiliterà molto di più che il resto. Prima di tutto,il mio lavoro principale. Sarò molto più incapacitata come animatrice e, per quanto abbia provato a farlo capire, non vengo mai ascoltata. Qualsiasi spostamento sarà più difficoltoso. Spero almeno che la linea internet vada a migliorare e non a peggiorare, di modo da potermi focussare un po’ su twitch se per colpa della posizione il mio lavoro dovesse calare. Tutto il disagio (anche nella ricerca della casa) è stato amplificato dal fatto che la casa dove siamo ora ha rappresentato tanti cambiamenti nella mia vita, oltre che i ricordi in bene o male che mi ci legano. Sarà un duro colpo da digerire, una dura separazione e dura abituarsi nuovamente a tutto. Purtroppo,però, non si può fare altrimenti. Secondo:La NON ripresa del mio lavoro La situazione del covid ha lasciato un sacco persone in pieno disagio sul lavoro, chi più chi meno. A settembre avevo riniziato un po’ a lavorare, ed ero soddisfatta e un pochino più tranquilla. Fino a che non hanno richiuso tutto. E allora lì è tornato tutto un disagio. Mi manca lavorare. Mi faceva sentire utile e staccare un po’ la mente dai pensieri, di modo da concentrami totalmente sul lavorare bene. Ed invece non ho né lo stacco del cervello né il modo di guadagnarmi da vivere. Questa cosa mi spaventa e mi rattrista. Terzo:Il non poter vedere i miei amici. Ho amici che sono per la maggior parte fuori dal mio comune o dalla mia regione. La mia migliore amica,ad esempio, vive in toscana. Purtroppo con tutto ciò che è successo non ho potuto fare la solita “capatina ristoratrice” che faccio ogni anno (durante il lucca comics). Ovvero prendermi una settimanella con lei e guardare cose stupide assieme, staccando un po’ la mente da tutto ciò, sia per me che per lei. Ormai è un anno che non la vedo, e questa cosa mi pesa assai. Idem per tanti altri miei amici, che magari sento ogni giorno su discord, ma il desiderio di un abbraccio quando sono triste, o di ridere insieme per la qualsiasi, o semplicemente di uscire per fare qualcosa...purtroppo è tutto limitato. Anche una delle mie poche amiche di roma non sto riuscendo a beccarla... E’ avvilente. Quarto:Il palese odio del marito di mia madre. Vivo con il costante rifiuto della mia persona in casa da sempre, certo. Ma quando cerchi di migliorare il rapporto con l’unica figura genitoriale, e si mette un uomo in mezzo a fare da scudo, mi cadono proprio le braccia. Purtroppo a questa persona non va mai bene quel che faccio. Si definisce un artista, ma quando mostro i miei risultati con i cosplay o qualsiasi altra cosa li categorizza come inutili. Si definisce aperto di mente, ma appena venuto a sapere del mio canale twitch mi ha preso a parole, dicendomi che stavo facendo una cosa sbagliata e che “dovevo andare a zappare la terra.” Qualsiasi cosa io faccia, non va bene. Non andrà mai bene... E mi fa vivere col costante stress di non poter dire nulla, anche una stupidata su come va il twitch o robe, perché certi argomenti sono diventati tabù. Ogni cosa che faccio è diventata un tabù. Quinto:Il non potermi curare in modo decente. Ho vari problemi col sangue. Ovvero:Sono microcitemica, anemica ed ho un problema con il ciclo mestruale che sto cercando da ANNI di risolvere. Mi avevano dato varie diagnosi per l’ultimo, di cui una addirittura un cancro alle ovaie (mia nonna l’aveva, quindi erano sicuri al 90%). Fatto sta che mi porta ad essere debole e a sentirmi male per quasi 14 giorni al mese, e ci sono stati negli ultimi mesi casi in cui mi tornava più volte, rendendomi un vegetale. Col covid tutto si è bloccato. Per fare altri test per capire cos’ho dovrei stare quasi 24 h in un ospedale, facendo prelievi a distanza 1 ora dall’altro. Ma non si può,eh eh. Quindi per ora rimango ancora così, con tutti i disagi che comporta. Inoltre dovevo fare dei controlli, migliorare in caso la terapia per la depressione che mi avevano dato di prova. Invece sono bloccata anche lì, perché con tutto il trambusto e l’emergenza chi cazzo ha avuto il tempo di andare dal medico? Ce ne sarebbero anche altri di punti, ma questi sono quelli principali e meno sciocche (come il fatto che m’infatuo sempre di teste di cavolo. YE). Le uniche cose che posso dire che vanno bene sono: -I miei amici, che fortunatamente ho sempre accanto e mi supportano nel bene e nel male -Le campagne di dnd, che mi fanno respirare quando penso di affogare -Twitch, che mi salva dall’apatia e mi aiuta a dire “Ok,devo alzare il culo, vestirmi, truccarmi e andare live. Perché si,devo”. e mi aiuta a mantenere un attimo di self control, oltre che farmi passare qualche ora concentrandomi solo su quello. Spero che per voi vada tutto bene sul fronte occidentale. Spero che la vostra vita sia in miglioramento. Egoisticamente, spero che viri su quella direzione anche la mia. Non so chi lo leggerà, non so nemmeno se interessa a qualcuno. Io lo faccio per buttare fuori i pensieri. Potranno sembrare alcune cose stupide, ma per me sono importanti. Vi prego di non commentare con odio, questo è il mio piccolo angolo dove cerco di fare un backup mentale. Un bacio stellare.
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Oggi volevo aprirmi una volta per tutte, con voi. E volevo farlo sul mio blog. Grazie a chi leggerà la mia storia.
Martina
Mi chiamo Martina, ho sedici anni.
Nella vita il mio unico sogno è scrivere un libro, è l’unica cosa che probabilmente mi riuscirebbe bene fare. Forse un giorno lo farò, e se tu stai leggendo questo testo significa che sei una delle poche persone alla quale dedicherò il mio libro.
Uso questo momento per scrivere sotto una sinfonia di Beethoven, per lasciare libero sfogo ai miei pensieri.
Tu, che probabilmente sarai l’unica persona a me vicina che leggerà questo testo, forse ora riuscirai davvero a capire chi è Martina.
Mi chiamo Martina, ho sedici anni. Non sono mai stata la figlia che i miei genitori avrebbero voluto, mi hanno sempre etichettato come colei che gli disobbediva, tornava tardi la sera, gli rispondeva male. Sono sempre stata etichettata come una delusione, nonostante io mi impegnassi a portare a casa quei voti straordinari, ai quali loro non hanno mai dato importanza.
Fin da piccola, sono sempre stata derisa da tutti, specialmente per il mio aspetto fisico. All’asilo ero l’unica bambina che per non stare in classe si faceva i bisogni addosso per poi andare a girovagare con la bidella intorno alla scuola. Cinzia, la mia salvezza fin dall’asilo. Cinzia sapeva che Martina odiava stare in quella classe, a fare cose di cui non aveva interesse.
Ho imparato a leggere a casa, nel periodo dell’asilo, da sola. Alle elementari sapevo già leggere e quasi scrivere. Non mi è mai servito l’aiuto di nessuno. Sono sempre stata sola, fin dall’asilo.
Alle elementari probabilmente ero un pochino più felice, ma nemmeno troppo. C’erano già all’epoca quelle persone che mi prendevano in giro per il mio aspetto fisico, avevo dei salsicciotti al posto delle gambe e delle braccia, probabilmente mi vestivo anche male, ma non perdonerò mai queste persone. L’unica cosa che mi rincuorava anche se è brutto dirlo, come scoprirai, era la presenza di un mio compagno di classe, che aveva probabilmente qualche problema. Lui toccava le parti intime di quasi tutte noi ragazze, anche le mie, e allora lì mi sentivo più contenta, magari qualcuno, anche se in un modo schifoso, mi apprezzava.
Alle elementari ho incontrato uno spiraglio di luce, Marta. Marta è stata per me il motivo per cui vivevo, quasi ogni pomeriggio, oltre a scuola, stavamo insieme. E’ stata l’unica persona che per un periodo della mia vita conosceva tutto di me, Marta non mi ha mai giudicato. E questo per me è stata una liberazione, poiché già a quei tempi avevo paura del giudizio degli altri.
Marta purtroppo non fa più parte della mia vita, a causa di un mio errore, non l’ho calcolata per molto tempo, per pensare al mio fidanzatino dell’epoca, la capisco, ha fatto bene a lasciarmi da sola.
Il periodo delle medie è stato il periodo più brutto della mia vita.
Per i miei genitori ero una bambina strana, tornavo da scuola e mi chiudevo in camera fino al giorno dopo. Non si sono mai chiesti come stava Martina, hanno sempre pensato che fossi una ragazza antipatica, che ti aggrediva appena avresti osato dirle qualcosa.
In classe venivo ogni giorno derisa, venivo chiamata cicciona, obesa di merda, e chi più ne ha più ne metta. Quelle voci mi risuonavano in testa in ogni momento, ero diventata folle, folle e depressa. La sera mi addormentavo col desiderio di non risvegliarmi più, ma puntualmente la mattina mi svegliavo. Vedevo già tutto nero, mi vestivo, mi mettevo le cuffie e sentivo Nitro, Nitro e Mecna. Entravo in macchina sempre con le cuffie, senza ascoltare nessuno, scendevo a scuola e andavo a sedermi sulle scalette, stavo lì fin quando non suonava, dopodiché entravo in classe e le offese ricominciavano. Non ce la facevo più. Avrei voluto uccidermi istantaneamente, e quante volte ci ho provato. Passavo ore e ore sul balcone, provando a buttarmi, ma ogni volta ripensavo alla mia famiglia, quella che non mi ha mai amato.
Nonostante non mi abbia mai amato, non mi sono uccisa pensando a non dare un altro problema ai miei genitori. Io ero già abbastanza.
Oltre tutto, in quel periodo non avevamo i soldi, a volte non mangiavo. I miei genitori litigavano ogni giorno, non sono mai andati d’accordo. E quante volte io rimanevo fuori la porta sentendo le loro grida. Sentivo sia le grida nella mia testa che le loro, qualcosa di straziante.
Mi sentivo brutta, grassa. Molte volte prendevo le forbici, credendo di poterli tagliare quei rotoli di pancia che ho. Rompevo temperini per quella lametta che c’era dentro, per tagliarmi le braccia. Pensando che il dolore fisico avrebbe sovrastato quello psicologico, ma infondo non era così.
Una persona che, alle medie, mi ha aiutato in quel periodo è stato Luca. Luca mi diceva ogni giorno che ero bellissima, e non meritavo di stare così. Ma io e Luca eravamo uguali, ci sentivamo alla stessa maniera. Ci guardavamo negli occhi e vedevamo dolore su dolore negli occhi dell’altro. Un giorno uscii con Luca, provò a baciarmi ma mi discostai. Mi discostai poiché all’epoca avevo un altro fidanzatino di cui ero cotta, Nicolò. Nicolò non mi ha mai apprezzata, in classe nemmeno mi parlava, lui era amico di coloro che mi prendevano in giro, ma io ero pazza di lui. Nicolò in chat mi diceva tante belle cose, dal vivo non mi parlava. Insomma, Luca non l’ho baciato per colpa sua, e mi tengo questo rimorso ormai da anni. Luca non fa più parte della mia vita. Ma è stato l’unico a sapere del mio blog e io l’unica a sapere del suo.
Ci siamo rivisti una volta, di nascosto, quest’estate. Quando a me era di nuovo crollato il mondo addosso, questa volta per colpa di Matteo. Luca mi aveva fatto credere di volermi vedere per parlare e stare insieme, ma quello che poi voleva era scoparmi. Ci siamo baciati però, ma non era un momento magico come lo sarebbe stato alle medie. Non ci ho scopato, me ne sono andata. In quel momento, proprio in quel momento, ho smesso di credere nell’essere umano. Come può una persona che sa del tuo dolore, fare ciò?
Ora quando lo vedo per strada nemmeno ci salutiamo, abbassiamo la testa. Ma sappiamo entrambi come stiamo, forse non cambieremo mai, questo dolore ci sovrasterà sempre.
In questo testo non nominerò tutte le persone che hanno fatto parte della mia vita, ma quelle che mi hanno reso quella che sono oggi.
Alle medie ho creato il mio blog, su tumblr, dove mi seguono circa mille persone. Pensa, mille anime che leggono i pensieri di Martina, qualcosa di straordinario per me. Quel blog non è diventato famoso, poiché molto spesso non scrivevo, avevo troppo dolore dentro. E tutt’ora l’ho lasciato un po’ andare.
Come ho raccontato, non sono mai stata una persona felice.
Quel periodo straziante però in parte l’ho superato, da sola, dopo molto tempo, dopo pianti ininterrotti, occhi gonfi, faccia viola. Sì, quando piango a volte non respiro, entro in apnea, a volte sento di svenire, ma poi riesce ad entrare di nuovo un po’ d’aria nei miei polmoni.
La depressione è un mostro bruttissimo. La depressione è qualcosa di straziante, ti porta a vedere tutto nero, ti porta ad ucciderti se non riesci a rialzarti.
Purtroppo o per fortuna io sono ancora qui. Ma dalla depressione non sono guarita del tutto. Rivivo, molto spesso, quel dolore che non andrà mai via da me.
Ho passato e passo una marea di brutti periodi. Spesso non mangio, non tocco cibo, arrivo a svenire, ma questo non lo sa mai nessuno. E ogni volta spero di non risvegliarmi più dopo essere svenuta. Ma invece non è così. Il dolore non passa vomitando o non mangiando, nemmeno svenendo. Le ho provate tutte, ma non sono mai riuscita a farla finita.
Il periodo del Liceo è stato il periodo in cui sono stata “meglio” poiché non piangevo tutti i giorni. Ho avuto i miei primi fidanzatini, Italo e Matteo, che mi hanno salvato, dopodiché mi hanno ributtato giù. Non sto qui a raccontare quanto sia stata male e ciò che mi abbiano fatto, forse ne parlerò nel mio libro. Dopo di loro sono diventata quello che sono ora: un verme.
Sono un verme, mi definisco così. L’essere umano mi ha deluso, e mi ha ucciso, ha ucciso tutti i bei sentimenti che provavo. Ora ciò che mi fa sentire libera è una scopata. Ma perché della mia scopata non ne parlo con nessuno? Poiché ho paura del giudizio degli altri, potrebbe uccidermi una volta per tutte.
Le ragioni per cui sono diventata un verme penso le avrai capite, ora non mi importa più degli altri, non mi importa più niente.
Ho scopato senza sentimento, sì, ma non mi sono sentita sporca, mi sono sentita bene. Bene perché forse è l’unica cosa che mi rimane da fare per avere dei momenti in cui non soffro.
Ogni giorno Martina invece di vivere, SOPRAVVIVE. Voglio farla finita ogni fottuto giorno, ma puntualmente non lo faccio mai, il motivo è sempre lo stesso.
Perché voglio farla finita? Perche mi sento fottutamente sbagliata, in un mondo di merda. Vivo con un perenne peso in petto, dentro ho un dolore straziante, ma fuori sorrido, mai nessuno è entrato dentro di me da capire come io veda il mondo. Vedo il mondo tutto nero, non ho un motivo per andare avanti. Sfogo questo dolore scrivendo, tirando cazzotti al muro, piangendo. Non so più che fare. Sono esasperata. Nessuno mi conosce, mi giudicherebbero tutti come un’autolesionista di merda se sapessero queste cose, come una che non sa quali sono i veri problemi della vita. Io invece penso di conoscerli. So cosa significa non avere nulla da mangiare, stare senza soldi, avere continue liti in casa, essere la delusione dei tuoi genitori, essere bullizzata, sfortunatamente conosco tutto ciò e anche qualcosa in più.
So, perché lo vivo ogni giorno, cosa significa sperare di non svegliarsi più, ma puntualmente ritrovarsi a vivere questa vita di merda. So cosa significa guardarsi allo specchio e odiarsi talmente tanto da scoppiare a piangere. Nessuno lo sa. Da fuori sembro la solita narcisista che si ama alla follia, che si fa le foto al culo credendosi bella. Forse sì. Bella molto spesso mi ci sento, ma poiché sopravvivendo ho imparato ad accettarmi, e a capire che sono così. Con quei chili in più, col culo grosso e le braccia cicciotte. Sono io, sono Martina.
Con questo testo non voglio sembrare una vittima, ma voglio far capire realmente perché oggi, sono quella che sono.
Sono lacerata dentro, e spero che un giorno tutto questo finirà.
Un giorno dissi a mia madre:”Mamma, voglio scrivere un libro.” Cosa mi rispose? Di stare zitta poiché sono una buona a nulla. La mia passione derisa a nulla, quanto dolore provai.
Non ho parlato della morte di mio nonno poiché sarebbe davvero straziante. Martina ha visto il suo corpo morto sul letto, senza versare nessuna lacrima. La mia anima, se ne avevo una, è andata via con lui. Il mio angelo.
L’unica persona che merita di essere ringraziata, tra tutti, è Simone. Non so se leggerai mai questo testo, ma sei l’unica persona che mi ha permesso, almeno per un attimo, di vedere uno spiraglio di luce in questo periodo. Questo spiraglio si chiama Simone. Meriti tutto il bene del mondo, che io in questo momento e in questo stato non sarò mai in grado di darti, ma spero che un giorno tu sarai felice. E magari vedendoti così, il mio male si attenuerà davvero. Poiché tu per qualche istante sei riuscito ad attenuarlo.
Questa è Martina, quella che nessuno conosce.
#amore#autolesionismo#aiuto#martina#biografia#frasi mie#libro#frasi tumblr#frasi tristi#frasi vere#depressione#lacrime#anoressia#bulimia#tagli#tagliarsi#morire#amore non corrisposto
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Quarantena e autoisolamento
Mi alzo quando voglio (bello, eh? Da qua in poi le cose belle finiscono, però). Bevo perché in cucina non berrò più, non porto il mio bicchiere fuori dalla stanza. Mi cambio per evitare che il pigiama esca da questo santuario protetto. Non metto il reggiseno perché non voglio sentire costrizioni al torace (a farmele venire ci pensa già l’ansia) per non interpretarle come difficoltà respiratorie. Metto la mascherina. Vado in bagno e prima di sedermi passo della carta igienica bagnata sull’asse del water. Se la facessi in squat, entro la fine della quarantena avrei un culo di marmo, ma ho già la mascherina che mi affatica. Mi lavo la faccia e mi asciugo rigorosamente nella mia salvietta. Evito di toccare con le dita maniglie e manopole, sembra di stare all’autogrill. Scendo a fare colazione. Se disgraziatamente c’è ancora mia mamma in cucina, torno al piano di sopra finché mi manda un messaggio per dirmi che ha finito. Mangio velocemente. Rimetto la mascherina. Mentre mamma sta in salotto, perché, poveretta, non ha una stanza dove isolarsi, mi dà istruzioni su cosa cucinare velocemente per pranzo. Prendere lezioni di cucina da lei è sempre stato terribile, ora lo è di più perché riversiamo il nervosismo in ogni cosa che facciamo, in ogni parola che pronunciamo. Solo io posso svuotare la lavastoviglie. Mentre cucino, mi asciugo le mani col mio personalissimo asciugamani. Se mi confondo, smadonno, me le rilavo e le riasciugo. Una volta pronto, faccio le porzioni: un contenitore per me, soggetto non ufficialmente a contatto con malati di coronavirus, uno per i miei. Potrei dividere per tre, magari domani alziamo il livello di difficoltà. Nel frattempo tutte le stanze vengono aerate e si consuma l’eterna lotta tra mia madre, che staccherebbe direttamente gli infissi, e mio padre, che non vuole che prendiamo freddo perché ci confonderemmo con i sintomi. Vado in bagno per lavarmi i denti, ma il mio spazzolino è in stanza. Sto per andare in stanza, ma mi ricordo di aver toccato una maniglia, per cui vado in bagno a lavare le mani. Recupero lo spazzolino, li lavo e lo riporto in stanza. Vado in bagno con un libro, perché cercare di farla senza leggere mi angoscia anche in periodi di non-pandemia. Però non porto il cellulare in giro per casa perché quello si insozza facilmente e infatti mi perdo le telefonate dei parenti che ci chiedono come stiamo o cosa devono comprarci. Pulisco il bidet, le mani, il libro. Mi rinchiudo in camera. Tra i messaggi ricevuti non c’è quello della nonna in risposta a chi le chiede come sta. “Ecco” penso “vedrai che è morta”. Timidi segnali di vita arrivano in tarda mattinata, scrive peggio del solito. Sarà la mascherina dell’ossigeno? Sarà la malattia? Non ci sentiremo per ore e in quelle ore la immaginerò intubata in condizioni disperate. Non lavoro. Ho preso ferie in vista della scadenza del mio contratto. Chissà se me lo rinnoveranno. Faccio un po’ di ginnastica. Il mio ragazzo si fa sentire poco persino in quarantena, ma lo capisco, a casa finalmente riesce a lavorare in libertà alle sue creazioni e quando ci videochiamiamo è solo per darci brutte notizie, vedere le nostre facce tese e chiederci cosa abbiamo mangiato. Gli si è rotta la fotocamera interna del cellulare, per cui deve scegliere se vedermi o farsi vedere, ma se sta davanti a uno specchio come un poser ce la facciamo. Le videochiamate sono deprimenti, meglio di niente, ma non propongo a nessun altro di farle. Nessuno me lo propone comunque. È già ora del mio turno per mangiare, mascherina e via in cucina, sperando di non dover toccare maniglie. Ingollo tutto in dieci minuti e lascio spazio agli altri. Lavo i denti e torno in camera. Cerco di studiare, mi perdo nelle notizie. Metto di nuovo la mascherina e pulisco il piano superiore. Il fatto che il bagno puzzi di candeggina fa da rassicurante contrappeso ai dubbi su tutte le altre possibilità che abbiamo di contagiarci, ma l’illusione dura poco. Incrocio mia mamma, che mi maledice per il solo fatto di averla incrociata, si incolpa per essere (forse) stata contagiata, ci incolpa per essere (forse) stata contagiata, piange, fa un colpo di tosse, ha paura, si dà della deficiente per aver mangiato dei cracker coi guanti e infatti non li usa più, monitora a distanza la temperatura della zia che è stata a contatto con la nonna. Le invio il numero di supporto psicologico al telefono. Non lo chiama. Preferisce chiamare Regione per avere conferma del fatto che non è ben isolata e quindi rischiamo di ammalarci tutti. Come se non lo avessimo capito fin da subito. Disgraziatamente papà mi chiama perché ha problemi al PC. In ambulatorio, attaccato a casa, parte integrante della stessa. In questo caso metto i guanti, oltre alla mascherina. Il suo tecnico di fiducia, che non lo sopporta in tempi normali (a ragione) fa trasparire tutta la sua insofferenza al telefono anche adesso (a torto). Cerco di risolvere il problema da sola. Chiamo i parenti col mio cellulare. Mi incazzo se mi rispondono l’uno al cellulare dell’altro o se si passano il telefono. È già ora del mio turno per la cena. Ingollo ancora qualcosa. Quando faccio le scale, la mascherina si alza e mi copre la visuale. Temo di inciampare. Sarebbe proprio cretino morire per un incidente domestico in mezzo a tutto questo casino. Mi lavo con i soliti rituali. Torno in stanza. Metto il pigiama. Leggo, scrivo, guardo un film. Vedo gente che fa cose. Mi compaiono consigli su cosa leggere, ascoltare, cucinare, riordinare. Grazie, ma metà del mio tempo lo passo a lavarmi o pulire. Li invidio tanto. Li odio un po’. Auguro la buona notte ai miei a distanza. Chiedo a papà com’è andata oggi. Altri positivi, altri sospetti, altri morti, altri colleghi contagiati. Mi chiedo se e quando toccherà a lui. E forse a noi. “Siamo solo di passaggio” mi dice. Non ci abbracciamo dal 23 febbraio e non sappiamo se ne varrà la pena. Un po’ capisco quelli che se ne fregano di tutto e vanno dalla fidanzata, dal fidanzato, dai parenti. E se si deve crepare, si crepa dopo un abbraccio. Però forse mi divorerebbe il senso di colpa. E tanto morire è brutto comunque, con o senza abbracci. Piango un pochino. Vado a letto.
Dedicato a tutti i quelli che hanno pensato anche solo per un momento che si trattasse di un’influenza, perché in futuro non sottovalutino più niente.
E a quelli che ancora lo credono, visto che i dati non vi convincono, resta da dire solo una cosa: fottetevi.
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