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#du valeric
patoune-prod · 9 months
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Hier c'était le solstice d'hiver ! Et donc, l'anniversaire de ma choupette du moment, Valere, la brutasse lunaire.
L'avantage quand ton meilleur ami est aussi le meilleur cuisinier du monde, c'est qu'il connait ton plat favori par cœur.
--- Yesterday was the winter solstice! And also the birthday of my latest favorite character, Valere the lunar brute.
The good thing with having your best friend has the best cook of the world , is that he knows your favorite by heart !
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scienza-magia · 8 months
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Il business immobiliare miliardario nei paradisi fiscali
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Intrigo a Montecarlo, tre famiglie (italiane) in guerra per il business degli immobili. Dietro le rivelazioni dell’ex gestore del patrimonio del principe Alberto una lotta senza quartiere per un mercato miliardario dove un metro quadro si vende anche a 80mila euro. Questa è una storia di quattrini e di colpi bassi. Di avidità e di vendette. Ma all’origine di tutto ci sono solo i soldi, un fiume di denaro che arriva a Montecarlo e gonfia le casse di un pugno di società immobiliari controllate da miliardari italiani o di origine italiana. Dietro l’intrigo di palazzo che sta destabilizzando il Principato di Monaco e la famiglia Grimaldi - finito sulle prime pagine dei giornali francesi - ci sono gli interessi del colossale business delle costruzioni nel paradiso fiscale sulla Costa Azzurra. Un business dominato da tre famiglie: i Pastor, i Marzocco e i Caroli. La storia ha preso una piega imbarazzante per la dinastia del principe Alberto II quando il suo ex gestore del patrimonio personale, Claude Palmero, 67 anni, ha cominciato a raccontare al giornale francese Le Monde alcuni particolari che dovevano rimanere riservati sui beni di Sua altezza serenissima e della sua famiglia, valutati in circa un miliardo di euro. Un racconto fatto di spese pazze, di società fantasma e di prestanome. Così, il principe Alberto è stato tirato con forza dentro una specie di spy story che non è andata in scena sul palco dell’Opéra de Monte Carlo ma su un misterioso sito internet comparso dal nulla e il cui copione – almeno finora - aveva previsto per l’esponente dei Grimaldi un ruolo di semplice comparsa. Una trama che ricorda da lontano quella del romanzo di Tom Wolfe, “Il falò delle vanità”. I dossier della Rocca Tutto è cominciato alla fine del 2021, quando su un sito ospitato dalla piattaforma Substack sono stati pubblicati decine di documenti hackerati dalla posta elettronica di alcuni componenti dell’entourage di Alberto II e denominati con intuizione scenica “Les Dossiers du Rocher”. Sottotitolo: “Fughe di notizie e documenti su politici e imprenditori corrotti a Monaco”. L’obiettivo, anzi gli obiettivi di questa campagna di veleni - insolita per Montecarlo - erano i quattro membri del “cerchio magico” di Alberto II: il suo capo di gabinetto Laurent Anselmi, il suo avvocato e amico d’infanzia Thierry Lacoste, il presidente del Tribunale supremo Didier Linotte e Claude Palmero, il commercialista che per circa vent’anni ha gestito gli affari personali del principe prima di essere licenziato nel luglio 2023 dallo stesso Alberto II. Il gruppo veniva definito con l’appellativo di “G4” o di “Gruppo dei quattro” e veniva accusato – documenti alla mano – di aver tramato per condizionare i grandi appalti pubblici del Principato. Ma chi è il “corvo” che si nasconde dietro queste rivelazioni? Palmero – che dopo il suo licenziamento si è sentito tradito dal principe e ha deciso di far leggere i suoi documenti ai giornalisti di Le Monde, Gérard Davet e Fabrice Lhomme – sospetta neppure tanto velatamente che dietro i “Dossiers du Rocher” ci sia Patrice Pastor, l’uomo che viene soprannominato “il re di Montecarlo” per la sua ricchezza enormemente superiore a quella di Alberto II. Ma lui smentisce decisamente, sostenendo di non aver bisogno di ricorrere a mezzi del genere per far valere le sue ragioni. E allora, cosa c’è dietro questo scandalo che fa tremare il Palazzo dei Principi sulla rocca di Montecarlo? Monaco come Dubai Per capirlo basta un colpo d’occhio alla skyline del piccolo paradiso fiscale. I due chilometri quadrati di territorio su cui sorge Monaco sono costellati da decine di gru lungo la costa ma anche nei quartieri più interni. Montecarlo sembra una piccola Dubai. E come Dubai sta rubando spazio al mare per trovare nuove superfici su cui costruire appartamenti e strutture di lusso. Perché i super ricchi che diventano sempre più ricchi hanno molti soldi da investire e Montecarlo è una delle località più ambite. Tranquilla, in un luogo baciato dal sole e, soprattutto, in Europa. Così, è solo camminando per le strade del Principato che si notano gli effetti concreti dei fenomeni mondiali raccontati dalle indagini sulla concentrazione della ricchezza diffuse da Oxam al vertice di Davos. A Montecarlo i metri quadrati sono oro. Gli appartamenti vengono venduti a un prezzo medio di oltre 50mila euro al metro ma per le nuove strutture si può arrivare vicini al raddoppio. Dunque, accaparrarsi un progetto per una nuova area o per un semplice grattacielo significa guadagnare centinaia di milioni di euro. Ed è proprio questo il punto. Le email e i documenti contenuti nei “Dossiers du Rocher” riguardano alcuni progetti immobiliari milionari che sono stati sviluppati negli ultimi anni nel Principato. È il business d’oro delle costruzioni, infatti, l’oggetto attorno al quale ruotano i veleni e le accuse al “Gruppo dei quattro” di aver condizionato i grandi appalti pubblici a Montecarlo. L’obiettivo dell’anonimo “corvo” era quello di dimostrare che l’entourage di Alberto II tramava a favore dei Marzocco e dei Caroli, le due famiglie che nel Principato si sono ritagliate una corposa fetta del business immobiliare a scapito dello storico monopolista: la famiglia Pastor. Paradossalmente, lo stesso ex gestore dei beni di Alberto II, Claude Palmero, ha confermato ai giornalisti di Le Monde che la fine del monopolio dei Pastor era uno dei suoi obiettivi per fare in modo che le entrate del Principato aumentassero. Tutto questo era dunque nell’interesse dei Grimaldi. Da Imperia a Montecarlo Patrice Pastor, monegasco, 51 anni, appartiene alla quarta generazione della famiglia di costruttori che controlla una grossa percentuale degli edifici di Montecarlo. Capelli lunghi e neri, un po’ ingrigiti dall’età, fisico asciutto e occhiali di cornice nera, Patrice è figlio di Victor Pastor e nipote di Gildo, a sua volta figlio del capostipite Giovanni Battista Pastor, un ex minatore e scalpellino nato in provincia di Imperia che nel 1880 era emigrato a Montecarlo per lavorare alla costruzione della chiesa di San Carlo. Giovanni Battista (che cambiò nome in Jean Baptiste) costruì il vecchio stadio di calcio Louis II e con i soldi ricavati acquistò intere aree di territorio nella zona del Larvotto, in un periodo in cui i terreni a est del Casinò non erano ancora edificati. Ma quando il principe Ranieri trasformò Montecarlo in paradiso fiscale, Pastor cominciò a costruire condomini di lusso nell’area che oggi è tra le più esclusive del Principato e pose le basi di un impero immobiliare che non ha pari nel piccolo Stato. Il suo pronipote Patrice oggi è presidente della J.B. Pastor & Fils, la capogruppo di famiglia. Stando agli appunti di Claude Palmero, i Pastor hanno quasi il monopolio delle proprietà immobiliari di Monaco. Forse è per questo che l’ex amministratore di Alberto II apostrofava Patrice Pastor con il nomignolo “P2”, una sigla che si riferisce alle iniziali del nome dell’imprenditore ma con un ovvio riferimento negativo alla ex loggia massonica italiana. Il progetto conteso È probabile che a innescare la guerra tra i miliardari sia stato l’appalto per il progetto della Esplanade des pêcheurs, uno sviluppo immobiliare accanto a Port Hercule, la rada dove attraccano i megayacht dei Paperoni del Principato. Il progetto iniziale si estendeva su una superficie di circa 13mila metri quadrati ed era entrato nelle mire dei Pastor. Ma nel 2014 il governo aveva assegnato il piano al gruppo Caroli, salvo poi cambiare idea sostenendo che i cantieri avrebbero impedito lo svolgimento del Gran Premio di Formula 1. Gli accordi vennero cancellati. Così Antonio Caroli si era rivolto alla giustizia e nel 2018 aveva ottenuto un risarcimento di 157 milioni di euro dallo Stato monegasco. Ma chiedere 157 milioni al Principato sarebbe stato troppo per un imprenditore che fa affari soprattutto grazie agli appalti pubblici. Un comportamento quantomeno indelicato. E allora Caroli ha raggiunto un accordo con il governo. Il costruttore ha rinunciato al risarcimento ma curerà il progetto, che sarà ridimensionato e non provocherà problemi all’evento più importante di Monaco. La controversia però non è finita qui, perché Patrice Pastor si è opposto a questa decisione e nel contenzioso giudiziario aperto per accaparrarsi il progetto, ha chiesto la ricusazione del presidente del Tribunale supremo, Didier Linotte, appoggiandosi proprio ai “Dossier du Rocher”, secondo i quali tra il giudice e il gruppo Caroli ci sarebbero stati legami che avrebbero leso l’imparzialità di Linotte. Ma la corte non gli ha dato ragione. Il “re di Monaco”, detentore di una fortuna valutata in 20 miliardi di euro si è dovuto piegare al gruppo concorrente. Un romano in Costa Azzurra L’uomo che lo ha battuto è Antonio Caroli, il secondo dei tre miliardari italiani (o di origine italiana) veri protagonisti di questa storia. Caroli è nato a Roma 76 anni fa. Nel 1974, quando aveva 27 anni, ha sposato a Helsinki, in Finlandia, la moglie Ulla Soderholm, e nel 1978 ha fondato a Montecarlo la prima società immobiliare di un gruppo che oggi conta più di 22 realtà. In questi anni il Groupe Caroli – il nome sotto il cui cappello sono raggruppate tutte le entità - ha realizzato 80 operazioni immobiliari a Monaco e in Francia, dove Caroli è il beneficiario effettivo di almeno altre sei imprese. Il primo edificio costruito è in realtà del 1976 ma da allora la famiglia italiana ha realizzato anche il Loews Hotel, oggi Fairmont, che gli appassionati di Formula 1 conoscono perché si trova esattamente accanto alla più famosa curva a gomito del circuito monegasco. E poi La Réserve e Le Mirabeau al Larvotto, il Monte-Carlo Palace sul Boulevard des Moulins, il Soleil d’Or alla Condamine, le Terrasses du Port a Fontvieille e lo Yacht Club, uno strano edificio che ha la forma di una nave. Una delle sue società, la Société Monégasque d’études et de travaux (Smetra) prenderà il nome di Caroli Bat nel 2017. A poco a poco ma con determinazione, Caroli – divenuto ormai miliardario – ha esteso il suo raggio d’azione nel Principato. Oggi il suo gruppo pubblica due giornali, Monaco Hebdo e l’Observateur de Monaco, ha un impianto per la stampa, si occupa di pubblicità e di comunicazione, di installazioni per eventi, di gastronomia e di sicurezza privata. I tentacoli dell’imprenditore romano arrivano quasi dappertutto e gran parte degli affari derivano dagli ottimi rapporti con lo Stato. Ecco perché sarebbe stato inopportuno per uno come lui accettare il risarcimento di 157 milioni e voltare le spalle – probabilmente – agli appalti pubblici nel Principato. Fuga da Sanremo E poi ci sono i Marzocco. Anche di loro c’è traccia praticamente dappertutto a Montecarlo. Davanti al Monte Carlo Bay Hotel & Resort, ad esempio, il gruppo Marzocco sta terminando la costruzione dell’enorme progetto immobiliare Testimonio II. Il nuovo quartiere comprende due torri alte rispettivamente 100 e 110 metri, con 378 appartamenti di proprietà statale. E poi altre 56 proprietà con cinque ville e una nuova sede della Scuola internazionale di Monaco che accoglierà 700 studenti. Costruzioni di extra-lusso, naturalmente. Il capostipite, Claudio Marzocco, famiglia di costruttori, fu rapito dalla ‘ndrangheta nel suo ufficio di Sanremo il 22 gennaio 1988. Ritornerà libero 15 giorni dopo. Aveva 29 anni e insieme alla famiglia decise di trasferirsi immediatamente a Montecarlo, dove fondò il gruppo che guida ancora oggi insieme al fratello, ai figli e ai nipoti. I Marzocco hanno legato il loro nome alla costruzione della Tour Odéon, l’edificio più alto di Montecarlo, una torre di 49 piani con la penthouse più cara del mondo, venduta a 300 milioni di euro. La famiglia ligure vanta ottimi rapporti con Flavio Briatore, con il quale era socia nella società lussemburghese Splendor Investments (chiusa alla fine del 2023), partecipata anche da Bioera, società italiana finita al centro delle cronache per i suoi problemi finanziari. Sempre con Briatore e con l’imprenditore Gabriele Volpi, i costruttori di Monaco erano soci in un’altra società lussemburghese, la Starfly. Più recente, sempre nel Granducato, è invece l’alleanza dei soliti Marzocco e Briatore con l’armatore Gianluigi Aponte (attraverso la Sas Shipping Agencies Services), con il manager Claudio Costamagna e con l’imprenditore Danilo Iervolino. Il gruppo di imprenditori è azionista della holding Cfh che controlla il 100% di Unopiù, brand di design nel settore dei mobili outdoor di alta gamma, uscito dal concordato preventivo nel 2022. Guadagni milionari Nella contesa fra i miliardari dell’immobiliare monegasco un punto a favore è andato alla famiglia Pastor. Perché alla fine il “Gruppo dei quattro” è stato disgregato. Claude Palmero è stato licenziato ma anche il capo di Gabinetto, Laurent Anselmi, ha lasciato l’incarico. Il presidente del Tribunale supremo, Didier Linotte, è ancora al suo posto, così come Thierry Lacoste, l’amico d’infanzia e avvocato. Ma Alberto II, che all’inizio non pareva convinto dalle accuse dei “Dossiers du Rocher”, sembra oggi schierato dalla parte opposta e avrebbe incontrato in segreto Claude Pastor due mesi prima del licenziamento di Palmero. Nel frattempo, è scoppiata anche guerra del web. Il contro-sito “Les Vrais Dossiers Du Rocher”, contesta la campagna del misterioso portale che ha dato il via allo scandalo. Non poteva mancare neppure il fronte giudiziario, con procedimenti contrapposti aperti fra Parigi e Montecarlo. La battaglia dei miliardari infuria ormai dappertutto. E si capisce il perché. In un documento dei “Dossiers du Rocher” si spiega che il costo di costruzione di un nuovo edificio è di 10mila euro al metro quadrato ma quello di vendita raggiunge i 60-80mila euro. Dedotte l’Iva e gli oneri di commercializzazione, il margine netto per ogni metro quadrato costruito è di almeno 35mila euro. Montecarlo è seduta sull’oro. E forse la spy story sulla Costa Azzurra non è ancora finita. Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year
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Bari Piano Festival 2023, fino al 29 agosto la sesta edizione della rassegna nell'ambito della Festa del Mare
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Bari Piano Festival 2023, fino al 29 agosto la sesta edizione della rassegna nell'ambito della Festa del Mare. Prenderà il via con il concerto al tramonto del jazzista francese Gregory Privat, la sesta edizione del Bari Piano Festival, la rassegna diretta da Emanuele Arciuli. Per una settimana la città di Bari ospiterà grandi artisti della scena musicale internazionale impegnati in spettacoli di forte interesse, capaci di associare al pianoforte, declinato soprattutto nella dimensione della contemporaneità, espressioni artistiche quali scrittura, recitazione e arti visive. Inserito nella Festa del Mare, il cartellone unico dell'estate barese promosso dalla Regione Puglia - assessorato al Turismo con Pugliapromozione e Teatro Pubblico Pugliese a valere su fondi Por Puglia Fesr-Fse 2014/20 - Asse VI azione 6.8 - "Palinsesto PP-TPP Puglia - Riscopri la meraviglia 2023" - e in collaborazione con il Comune di Bari, il Bari Piano Festival si svolgerà in alcuni dei luoghi più belli e suggestivi della città, come Torre Quetta, il chiostro di Santa Chiara e il sagrato della Basilica di San Nicola. Il cartellone di eventi, che si concluderà il 29 agosto, è come sempre pensato per intercettare un pubblico ampio, con una programmazione che spazia tra jazz, musica classica e contemporanea. Ad aprire la rassegna sarà il concerto al tramonto del jazzista francese Gregory Privat con "Yonn" per piano solo, in programma domani, martedì 22 agosto, alle ore 19, a Torre Quetta: l'esibizione sarà introdotta da Alceste Ayroldi; a seguire il live set con dj Arpino che remixerà alcune musiche del pianista francese. Giovedì 24 agosto, al chiostro di Santa Chiara, alle ore 20, invece, si terrà prima la presentazione del libro "L'elettronica è donna", a cura di Claudia Attimonelli e Caterina Tomeo, con gli interventi dell'assessora alle Culture Ines Pierucci ed Emanuele Arciuli, e subito dopo "Contemporary American Piano Music from Jazz to Experimental", con Thollem McDonas e Jed Distler. L'appuntamento di venerdì 25 agosto, sempre a Santa Chiara alle ore 20, prevede una conversazione sull'arte fra Emanuele Arciuli e l'artista visivo Iginio Iurilli, che festeggia il suo ottantesimo compleanno e, a seguire, il concerto di Davide Cabassi che eseguirà musiche di Robert Schumann (Nachtstücke), Giorgio Colombo Taccani (Klare Labebde Steine) e Modest Musorgskij (Quadri di un'esposizione), con introduzione a cura di Lorenzo Mattei. La rassegna proseguirà sabato 26 agosto, a Santa Chiara, alle ore 19, con il concerto-conversazione a cura di Carlo Boccadoro ed Emanuele Arciuli "Lo stato della nuova musica" (programma della serata: Giorgio Colombo Taccani, Stille; Orazio Sciortino, Lied Ohne Ende; Mauro Montalbetti, Nowhere; Filippo Del Corno, As you like it in prima esecuzione assoluta; Carlo Galante, Acqua di Luna in prima esecuzione assoluta). A seguire, alle ore 21, si terrà il concerto di Gile Bae con musiche di Johann Sebastian Bach (Toccata in mi minore BWV 914 e Toccata in do minore BWV 911), Robert Schumann (Humoreske op.20) e di Sergej Prokofiev (Sonata op.28 n.3), con introduzione a cura di Lorenzo Mattei. Il concerto di lunedì 28 agosto, che si terrà sul sagrato della Basilica di San Nicola alle ore 21, è affidato a Roger Muraro: il pianista classico francese suonerà musiche di Liszt Ravel Falla (programma: Franz Liszt - dalle Années de pèlerinage - Italie - 1re année Sposalizio, Sonetto 47 del Petrarca, Sonetto 104 del Petrarca, Sonetto 123 del Petrarca, Après une lecture du Dante "Fantasia quasi Sonata"; Maurice Ravel - da Miroirs: Noctuelles, Oiseaux tristes e Alborada del gracioso; Manuel de Falla, Fantasia Betica). Bari Piano Festival si concluderà martedì 29 agosto, a Torre Quetta, alle ore 19, con il consueto appuntamento del concerto al tramonto che vedrà protagonista il pianista jazz Baptiste Trotignon, introdotto da Alceste Ayroldi. A seguire, il live set con il duo di techno sperimentale Crossing Avenue che, come già accaduto nel concerto di apertura, prevede una remix techno di alcune composizioni del pianista. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e a ingresso libero, senza prenotazione e fino a esaurimento posti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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patern29 · 2 years
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JPK 45 FC, le voilier de croisière pour voyager loin et vite
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Le JPK 45 Fast Cruiser est un voilier de croisière rapide qui hérite de tout le savoir-faire du chantier breton. Ce croiseur de caractère a été élu voilier de l'année en 2016, au Nautic de Paris, 3 ans après le JPK 38. Le chantier breton JPK est un habitué des titres. Les titres en courses, dont les voiliers du chantier trustent les podiums, c'est d'ailleurs un des chantiers favoris pour les voiliers de la transquadra, mais aussi des titres des jurys. Le JPK 45 FC, sortie des chantiers cette année, a été élu voilier de l'année, lors du Nautique de Paris, après le JPK 38 en 2013. Ce titre est  décerné par la revue Voile Magazine, des professionnels du nautisme et 50 lecteurs du magazine.
JPK 45 FC, un bateau de caractère
Dessiné par Jacques Valer, l'architecte du chantier, Le voilier JPK 45 garde l’esprit du 38 et profite de son volume de coque pour accepter plus de charge pour le «grand voyage» et apporter encore plus de confort à la mer comme à l’escale.
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Sur le pont, ce croiseur rapide est équipé de deux barres à roue. Les manoeuvres «courantes» seront masquées sous carenage avec retour sur console de cockpit comprenant 4 winches. Une version avec Dog House est aussi disponible. Le roof est assez discret et le bateau élégant, avec un look résoluement sportif.
Un voilier de voyage rapide
L'idée est de proposer un voilier de voyage rapide, marin et capable d'être performant à toutes les allures "En voyage, on recherche bien sûr à naviguer au portant mais il reste essentiel de disposer d’un bateau capable de remonter confortablement et efficacement au vent. Une remontée Atlantique, par exemple, se passe généralement le vent dans le nez et la croisière peut  vite devenir cauchemar si le dessin est trop «open» ou si la construction ne permet pas un bon rapport de lest. A l'intérieur, le JPK 45 FC est proposé en version 3 cabines ou 2 cabines avec un local technique. Dans les deux cas, une seule salle d'eau devrait être proposée. Le bateau est proposé avec un moteur volvo penta sail drive D2 55 cv.
Fiche technique Caractéristiques JPK45 FC:
Architecte : Jacques Valer Conception :JPK composites Ingénerie :YOS Catégorie de conception :A Longueur coque :13.50 Largeur :4.50 Déplacement :9T Tirant d’eau quille fixe :2.20 m Tirant d’eau quille relevable:  1.50/2.90 Lest :3T Surfaces voiles :GV:53 m2 génois :60 m2 Capacité carburant :300 litres option : 600 l capacité eau douce :500 litres option : 800 l
Vidéo du JPK 45
https://youtu.be/cEVENPo1HnI
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Découvrez notre bateauthèque Parcourez nos nombreuses fiches de bateaux: Présentation, histoire, avis et fiche technique. les fiches bateaux Read the full article
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carawenfiction · 4 years
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In regards to A flirting with others to test the MC, what if MC was prone to insecurity and low self-esteem? I can't imagine A would be particularly sensitive to MC's feelings
A finds it enjoyable to test people and see how they react to buttons being pressed. That being said, once they had seen how the MC reacted to them flirting with someone else and they'd realize that it would only make the MC feel bad rather than spur them on (is that the right way to put it?), they wouldn't find it a fun endeavor anymore either. They wouldn't knowingly continue make the MC feel insecure in regards to their relationship.
Thank you for the ask!
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meme-the-queen-cara · 5 years
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TSS ROs as Florida Man Headlines
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meaeris · 4 years
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The Shadow Society characters! I really like them all, they're all so interesting ;; going for the blue daddy first time 👁️👁️
@carawenfiction I hope you like this 💖
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dematryona · 3 years
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Trying to draw Azuridian in my mind... I don't know why i always in love with sarcastic bitch in every games and novels..
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starry-spell · 3 years
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Hi! I recently replayed The Shadow Society by @carawenfiction and A is still my favorite of the bunch, so I figured I'd draw how I actually seem Azuridian instead of like.... a mini version 😌
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I loved the shadow society. I can't wait for the sequel!
I do too! I was a little on the fence with my first playthrough but my second I learned more lore n stuff n now I'm eagerly awaiting Book II... mr vherian im gonna marry u even if it's not good for my health
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adelevasari · 4 years
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I just started reading the shadow society on hosted games and.......would I like Azuridian to choke me to death? Yes
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asphyxiateher · 4 years
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So I started reading The Shadow Society and I’m romancing Quarie but this part of the book always kills me:
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Grumpy Rheyla appreciating MC’s humor is everything to me 🤣🥺
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itsashithead · 5 years
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Tues. May 21 2019
No one wants to be friends with someone who's always depressed and trapped in their own fragile mind in what seems like no big deal. Everyone goes through shit in life. Whats my difference. Why am i like this? FUCK THIS. Somethings always wrong with me and thats my problem. If you want a nice cool casual happy friend, get the fuck awag from me. Because um so FUCKING EXHAUSTED. IM SICK OF MYSELF. AND YOU ARE TOO. GET THE FUCK AWAY FROM ME. Go play and hang out with your funny cheery friends. Leave me alone. I tried. I fucking tried. Over and over to just fake the happiness for everyone. Posting a happy status right after slicing my skin is fucked up and no one asked for it. But i feel like im bothering people when i post honest shit abt how i feel. Im sure. Every single one of you. Seeing my statuses or when i tell you how i feel. You sigh, you roll your eyes, you dismiss it youre fucking tired of it. Everyones grown up. You got problems; you deal with them. Like everyone else. SO when i stop myself from posting sad depressing shit that no one wants to see, i post happy shit. I force myself to post happy shit. And it never works! The lie burns. But no one asked for statuses right? No one is telling me that i should post, right? No one is telling me to open up to you, right? FUCK THAT. Whether i post happy shit, depressing shit or NO shit, my mind just twist it, makes me think that whatever i post, whatever i say when im talking to you, is all for attention. Oh i be honest? Im an attention seeker. I post happy shit? Im am attention seeker because its obviously fake. I post nothing? Oh well i must be waiting for someone to pick up on that sign and send me a text. WHY. ive labelled myself an attention seeker and its destroyed me. Yes, Lydia, saying hi to your friend makes you an attention whore. Yes, Lydia, posting about BTS makes you an attention whore. YES, LYDIA, POSTING NOTHING MAKES YOU AN INDIRECT ATTENTION WHORE. YES, LYDIA, TALKING ABOUT YOUR HONEST FEELINGS IS BEING AN ATTENTION WHORE. YES, LYDIA, TELLING EVERYONE IM FINE IS BEING AN ATTENTION WHORE ESP WHEN THEY SEE RIGHT THROUGH THE LIES. YES, LYDIA, LEAVING SOMEONE ON READ BECAUSE YOU YOURSELF DONT WANNA BE ON READ IS BEING AN ATTENTION WHORE. YES, LYDIA, SENDING SOMEONE A QUESTION JUST TO FEEL LIKE YOURE NOT COMPLETELY WORTHLESS IS BEING AN ATTENTION WHORE. When...
When i talk to someone, i feel like im an attention seeker and theyre laughing at me for it. When i disappear for a bit, i feel bad because i clearly just want attention, and im not there for my friends even though they dont like me anymore. Theyre always there for me but im never there for them. I tell someone im sad? Im an attention seeker U-FUCKING-WU. Im not eating for days? Boohoo. Im eating everything in sight to forget my feelings with an alarming amt of pepper so i can punish myself with the burn? How pathetic. Im cutting all over, arms and thighs, and my clothes soaking the blood? Grow up, Lydia Ashley Mohammed.
Its all so fucking exhausting and i cant. I can't what, exactly? I dont know. I dont wanna go away either. I JUST EVERYTHING TO STOP. LETS REWIND. I cant take it anymore. How do i go back? How do i undo everything? Who do i have to beg?
I give up. On what? I dont know.
I.. just need to sleep. Actual sleep. Not im-taking-pills-to-knock-out-cold-to-get-away-from-the-voices-in-my-mind sleep. I dont know when exactly I'd wanna wake back up but OH GOD. Ive turned from Lydia to Ashley to Azli to Ash to Jordan to Avanish (im truly trans tho), and everything is still crushing me, no matter the identity i make up.
Just got news that her last exams are on the 7th, which is most likely Eid.... well WHOOPS sounds like i wont see her before i go.... fuck, CSEC. Anyway, its about her future, i shouldnt be so selfish.
So fuck it. Deal with it. Or not. Im always fucked up. Im always self destructive. Im always gonna be depressed and am attention whore. Im done.
I already feel dead just trying. Trying to.. live.
So leave me now and have a burden off your chest, if you even cared abt me in the first place, or stay and watch me kill myself instead.
-Lydia Ashley Mohammed
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aramis-ghost424 · 6 years
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I’ve been itching to do a fan art of Rheylo from one of my favorite interactive fiction game; The Shadow Society by @carawenfiction While I like and am interested in all the ROs, I couldn’t resist this blushing cutie. Anyways, I’m not that great at drawing stubbles and I’m not that great at coloring either (〃ー〃) Anyways, looking forward to future updates(*´▽`*)
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raisongardee · 3 years
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“Ce qui caractérise la santé c'est la possibilité de dépasser la norme qui définit le normal momentané, la possibilité de tolérer des infractions à la norme habituelle et d'instituer des normes nouvelles dans des situations nouvelles [...] Inversement, le propre de la maladie c'est d'être une réduction de la marge de tolérance des infidélités du milieu [...] L'organisme sain cherche moins à se maintenir dans son état et son milieu présents qu'à réaliser sa nature. Or cela exige que l'organisme, en affrontant des risques, accepte l'éventualité de réactions catastrophiques. L'homme sain ne se dérobe pas devant les problèmes que lui pose les bouleversements parfois subits de ses habitudes, même physiologiquement parlant ; il mesure sa santé à sa capacité de surmonter les crises organiques pour instaurer un nouvel ordre [...]
Si de ces analyses l’on revient maintenant au sentiment concret de l’état qu’elles ont cherché à définir, on comprend que la santé soit pour l’homme un sentiment d’assurance dans la vie qui ne s’assigne de lui-même aucune limite. Valere, qui a donné valeur signifie en latin se bien porter. La santé est une façon d'aborder l'existence en se sentant non seulement possesseur où porteur mais aussi au besoin créateur de valeur, instaurateur de normes vitales. De là cette séduction exercée encore aujourd'hui sur nos esprits par l'image de l'athlète, séduction dont l'engouement contemporain pour un sport rationalisé ne nous paraît qu'une affligeante caricature.”
Georges Canguilhem, Le normal et le pathologique, 1943.  
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libriaco · 3 years
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«Era un tipo allegro?»
«Non era una persona triste. Non so come spiegarle. Si mostrava gentile con tutti, aveva sempre una parola cortese, una piccola attenzione. Non cercava di farsi valere.»
G. Simenon, [Maigret et l'homme du banc, 1953], Maigret e l'uomo della panchina, Milano, Adelphi, 2004, [Trad. L. Incerti Caselli]
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