#donna e mistero
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pier-carlo-universe · 2 days ago
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Nel chiaroscuro del silenzio – Sguardo d’anima tra luce e ombra. Recensione di Alessandria today
“Nel chiaroscuro del silenzio” è una poesia che si lascia leggere come un soffio lieve e profondo, un invito a rallentare, a restare in ascolto di ciò che non viene detto. Le parole sembrano sospese nel tempo, come se galleggiassero su un’eco di emozioni trattenute, dove ogni verso è una soglia tra la forza e la vulnerabilità. L’immagine che ispira il testo è quella di una donna di spalle, il…
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scritti-di-aliantis · 25 days ago
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(Foto: volodiunacapinera)
Vuoi combattere il mal di vivere, la noia, "l'inferno che sono gli altri" (J.P. Sartre)? Innamorati. Lei eleverà al quadrato ogni tua piccola gioia quotidiana. E il mal di vivere si trasformerà in pura gioia. Ma non pensare che sarà una passeggiata: un rapporto di coppia è una sfida costante, incessante, per la supremazia quotidiana. Senza alcuna pausa. Difficilissima da gestire per entrambi.
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(Foto: funagainstthemachine)
L'uomo è quello accomodante, quello che tende a ragionare e risolvere a ogni costo. E infine a cercare la pace e la routine. La donna invece è spinta da millenni di evoluzione a testarti: istintivamente e di continuo. Per capire se hai vero valore, se hai dei buoni geni. Se nella coppia ci sono contrasti continui, state andando bene. Significa che tu sei saldo mentalmente. Altrimenti, lei inconsciamente cercherà un uomo di maggior valore e ci andrà a letto: si chiama ipergamia.
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(Foto: nudesnoises)
Andrà semplicemente anche col collega d'ufficio, se lo riterrà più "alto" di te. Naturalmente, senza alcun complesso di colpa e non se ne renderà neppure troppo conto! Perché tra i due, è il maschio quello che ha l'etica, gli scrupoli morali a "tradire." La donna no: lei non "tradisce" davvero. E non "sbaglia" mai. Perché segue semplicemente le emozioni, gli impulsi della sua intrinseca missione di "femmina che deve procreare al meglio."
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(Foto: erotica-nova)
È una spinta irresistibile. In natura, gli uomini sono gli accessori. Il vero centro dell'evoluzione è la donna. Perché è lei che ha il difficile compito della selezione del maschio più adatto, per trasmettere alla prole i migliori geni. Tu perciò segui con assoluta dedizione la tua naturale inclinazione, la tua via, il tuo impegno, la tua missione, i tuoi hobby, le tue passioni.
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(Foto: sneakstrikesback)
Migliorati. Guadagna risorse: le donne vere - non parliamo certo di adolescenti - inconsciamente cercano solo quelle. Mentre noi invece guardiamo solo tette e culo. Siamo programmati per quello. Non ti svelare mai completamente: conserva il tuo mistero. Non parlarle troppo.
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(Foto: spiceyflipper)
Messaggi? Tu 20 lei 80. Punto. Non deviare mai, se pure lei te lo chiede. SOPRATTUTTO se lei te lo chiede! Perché è proprio questo tuo essere saldo, capace, forte, sicuro di te, protettivo, impegnato, quello che ti renderà irresistibile ai suoi occhi. Perciò, resta sempre "alto e autonomo" nella sua considerazione. Solo questo devi fare.
Aliantis
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(Foto: curiousmcteeg)
https://www.ilredpillatore.org/2023/03/come-gestire-i-test-delle-donne.html
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raccontidialiantis · 2 months ago
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Violata, finalmente
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Ada s'era sposata molto giovane, con un uomo di venti anni più anziano, dai modi gentili e molto colto. Dedito ai suoi studi e immerso nel suo lavoro. Presto egli aveva cessato di rivolgerle le dovute attenzioni. E le nascite dei due figli avevano infine mortificato la sua femminilità e fatto assopire i suoi desideri.
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Dovendo rifare il bagno, era stato dato l'incarico a un artigiano del vicino paese. Il marito le aveva dato carta bianca e un opportuno budget di spesa. Per cui, al mattino, portati i figli a scuola, assieme a lui aveva iniziato ad andare in giro per scegliere i vari componenti: doccia, sanitari, rubinetteria, piastrelle, colle varie, mobiletti etc.
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S'era quasi subito sorpresa a vestirsi, profumarsi, truccarsi e infine attenderlo con trepidazione. L'uomo non le era indifferente: qualche anno più di lei, sui trentacinque e molto solido. Capelli ricci e arguto, schietto, allegro. Per lei egli rappresentava un raggio di pura luce nella nebbia degli ultimi anni. Sempre cortese, con lei, ma a suo modo comunque pieno di mistero.
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Le aveva infine confessato di essere separato e di essere stato deluso e molto amareggiato per i ripetuti tradimenti della moglie. Cresceva in Ada la voglia insopprimibile di averlo, mentre capiva chiaramente di avere vicino ogni giorno un uomo affascinante e soprattutto pieno di desiderio per lei. Avrebbe voluto amarla, questo le era ormai evidente, ma Bruno non voleva far passare a un altro uomo ciò che aveva passato lui.
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Glielo aveva fatto capire chiaramente. Ma se una donna vuole un uomo, alla fine se lo prende. Punto. Una mattina lei finse di essere ancora in preparazione e lo accolse avvolta da un telo da bagno che appena le copriva il seno. A vederla così l'uomo ebbe un tuffo al cuore e un'insolita affluenza di sangue in zona pelvica. Lo pregò di accompagnarla in camera da letto, che avrebbe finito in cinque minuti.
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Entrati che furono, lei spudoratamente si tolse l'asciugamano, salì sul letto completamente nuda e rossa in viso; bellissima, irresistibile. Si mise in ginocchio con i gomiti sulle lenzuola e natiche all'aria, pensando: “Jericho ora dovrà crollare.” E si: l'uomo la prese senza più esitazioni. La possedette e lei finalmente godette nell'essere trattata come ogni donna desidera.
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Le sussurrava parole oscene e irripetibili ma dolci all'orecchio, mentre la penetrava inaspettatamente dove lei non avrebbe neppure osato pensare di chiedere al marito, per non essere considerata una donnaccia. E la teneva ora per le spalle ora per i capelli, strattonandola gentilmente al ritmo dei colpi. Le sborrò a lungo una prima volta nel culo e dopo un po' ancora una volta nella fica. Un'estasi, per una donna a lungo trascurata. Che ebbe orgasmi dolci e intensi. Si rividero anche dopo che il bagno fu sistemato e lei godeva sempre molto nell'essere strapazzata, violata e fatta sua, sua, sua seppure in pieno peccato.
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Gli succhiava l'uccello sino a sfinirlo, si faceva mangiare l'albicocca sino a godere e lo inondava di nettare, cosa che lui gradiva molto. Non sta bene, non si fa: una signora rispettabile non dovrebbe fare queste cose. Ma più si sentiva in colpa, più lo desiderava e lo cercava. La vita ti pone davanti curve, situazioni difficili. Ma anche gioie incredibili, magari ben nascoste dietro una frustrazione, un dolore o un lungo periodo di speranze perdute. E te le devi prendere, le tue gioie: anche se questo comportasse la inevitabile e continua sofferenza sia del peccatore che del tradito. Chissenefrega.
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RDA
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falcemartello · 8 months ago
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Cosa si può imparare dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi del 26 luglio 2024?
Sono sempre stato riluttante a criticare l'Occidente "da fuori".
Credevo, e lo credo, che la maggioranza delle critiche all'Occidente, o all'Europa, provengano da criteri o valori di natura occidentale.
L'Occidente è cioè per sua natura autocritica, e messa in discussione.
Tuttavia, credo che negli ultimi dieci anni qualcosa in più sia accaduto.
Vedo la dissoluzione di una intera civiltà come neve al sole.
Vedo il dominio del brutto, dell'osceno, del cattivo gusto.
Vedo la tracotanza estetica del male.
E la vedo esprimersi senza pudore, senza vergogna, a cielo aperto, dinanzi a capi di stato - che non dicono nulla - a vescovi - che in pochi dicono qualcosa - a giornalisti - che dicono tutto per il potere.
In confronto alla presentazione di ieri, Hunger games sembra un'esibizione di misura e di umanità.
Una società che profana il bello, che educa all'osceno, non può che essere una civiltà di guerra, di nichilismo, di ingiustizia.
Una civiltà di odio.
Quanto odio c'era ieri sera?
Quanto odio si voleva diffondere ai miliardi di persone che guardavano quella "cerimonia".
Ci sarebbero molte domande da fare.
Se una civiltà crolla in così poco tempo, significa che aveva dei problemi strutturali.
E poi ci sarebbe da interrogare la storia e il destino della Francia.
Sul piano culturale, il loro continuo voler scandalizzare, essere originali, spararla grossa, decostruire e poi post-decostruire, ha fatto danni immensi, non tanto alla cultura tradizionalista ma al filone critico.
Lo ha sottratto dalla realtà.
Un continuo "Épater la bourgeoisie", che oramai non scandalizza se non gli ultimi, i poveri, i bambini.
Cosa è che oggi realmente scandalizza? Lucio Dalla scriveva che oggi è difficile essere normali.
A me non piace il termine normale. Diciamo che oggi scandalizza la potente realtà dell'umano, il suo mistero abissale e semplice, l'umiltà di un fiore, l'esistenza di una donna e di un uomo, la verità ferita della nostra anima.
Insomma, scandalizza la bellezza, che non è che lo sprigionarsi della verità. Ecco, questo realmente scandalizza il potere, non quella buffonata oscena.
Quella di ieri è una cerimonia reazionaria, un rito di difesa dello status quo.
L'anticonformismo delle oligarchie, questo è stato. Il vero anticonformismo siamo noi.
Ecco, verrà un tempo, in cui si stabiliranno nuovi criteri di giudizio, severissimi, in cui ci sarà un esercito della bellezza, totalmente non violento, ma che manifesterà civilmente contro episodi del genere.
Perché non c'è nulla di più antidemocratico che la bruttezza diffusa come strumento pedagogico. Non c'è niente di più antisociale, e antirepubblicano di quella "cosa" che abbiamo visto ieri.
Non è una questione di estetismo ma di difesa dei diritti dell'uomo e del cittadino.
Ma in quella patria se ne sono dimenticati, sommersi da un cumulo di pseudoprogressismo e laicismo instupidito.
Gabriele Guzzi
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angelap3 · 4 months ago
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Ci sono state raccontate due grandi falsità su Cleopatra: innanzitutto, non era affatto una bellezza convenzionale; in secondo luogo, non era neanche egiziana. Gli storici hanno cercato di spiegare come una donna sia riuscita a sottomettere gli uomini più potenti del suo tempo, ma i documenti storici testimoniano che Cleopatra non era semplicemente una seduttrice, bensì una donna di intelligenza straordinaria.
Plutarco scrive di lei che era incredibilmente affascinante, anche se non bella nel senso classico del termine. Racconta che fosse impossibile dimenticarla. Cleopatra aveva una voce così melodiosa e magnetica da incantare chiunque le parlasse.
Era una donna dotata di un’intelligenza eccezionale.
Cleopatra era profondamente istruita e padroneggiava diverse discipline, tra cui matematica, astronomia, oratoria e filosofia. Fu la prima e unica sovrana della dinastia tolemaica ad abbracciare la religione e la cultura egiziane. Nessuno dei suoi predecessori aveva mai mostrato interesse per le tradizioni del popolo che governavano: tutti veneravano esclusivamente gli dèi greci.
Inoltre, Cleopatra era una poliglotta straordinaria: parlava almeno nove lingue. Fu la prima tra i Tolomei a imparare l’egiziano, una lingua che nessuno prima di lei si era mai preoccupato di studiare, nonostante governassero l’Egitto. Tra le altre lingue che conosceva c’erano l’ebraico, l’etiopico, l’arabo, il persiano e il latino.
Cleopatra ebbe quattro figli: il primogenito, Tolomeo XV Cesarione, probabilmente nato da Giulio Cesare, e tre avuti da Marco Antonio. I gemelli, figli di Antonio, portavano nomi che in traduzione significano "Sole" e "Luna".
Dopo la morte di Cleopatra, Cesarione fu giustiziato da Ottaviano, il figlio adottivo di Cesare. Gli altri figli furono portati a Roma per essere allevati. Si sa che la figlia si sposò con un re della Mauretania, ma il destino degli altri figli rimane avvolto nel mistero.
Cleopatra e Marco Antonio morirono insieme. Avevano deciso che, in caso di sconfitta, si sarebbero suicidati. Antonio si tolse la vita con la spada, mentre si crede che Cleopatra abbia usato il veleno di un serpente.
La regina, rinchiusa in una stanza con le sue ancelle, fu minacciata da Ottaviano: se si fosse suicidata, avrebbe colpito i suoi figli. Nonostante ciò, Cleopatra decise di togliersi la vita. Secondo i romani, un servo le avrebbe portato un serpente nascosto in un cesto di fichi, ma molti storici ritengono più probabile che Cleopatra avesse nascosto del veleno in una forcina cava tra i capelli.
Prima di morire, Cleopatra scrisse una lettera a Ottaviano chiedendo di essere sepolta accanto a Marco Antonio. La sua morte fece infuriare Ottaviano, poiché lo privò del trionfo di esibire la regina sconfitta.
Ad oggi, la posizione esatta della tomba di Marco Antonio e Cleopatra rimane sconosciuta. Esistono solo ipotesi e supposizioni.
Così si concluse la vita di Cleopatra, un’incredibile sovrana, ultima regina d’Egitto e ultima rappresentante della dinastia tolemaica. Con la sua morte, l’Egitto perse la propria indipendenza e divenne una provincia dell’Impero Romano. La caduta di Cleopatra segnò la fine della grande civiltà egizia.
Informatevi meglio, prima di scrivere cazzate, mondo di Tumblr.
Notte ✨✨✨
(Angela P.)
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occhietti · 4 months ago
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Elogio della donna di classe
di Francesco Lamendola
La donna di classe…
È una Signora con la "s" maiuscola; una donna che, qualunque cosa faccia (o non faccia) e dica (o non dica), rimane sempre al di sopra di se stessa.
Non si dà mai interamente: nel senso che non si svende, non si regala alle mode più facili, ma conserva sempre una parte di mistero, ossia di fascino.
Sì, perché il mistero è affascinante: è il non detto, il suggerito, l’implicito; è il riserbo, la discrezione, il pudore; è l’intimità che non si mette mai in piazza, che rimane fedele a un proprio codice di onore e di riservatezza.
È la femminilità che mantiene il rispetto di sé, che si veste di sobrietà e di senso della misura, perché consapevole che lo strafare non è mai veramente femminile e che l’esibire, l’ostentare, il gridare e il dimenarsi, si addicono alle donne da poco.
Donne di classe si nasce e non si diventa; e lo si è a qualunque classe sociale si appartenga. Una donna del popolo, a determinate condizioni, può avere più classe di una gran dama o di una ricca borghese. Non è questione di soldi e nemmeno di lignaggio. O si è signori nell’anima, o non lo si è; e questo vale per le donne, così come per gli uomini.
La donna di classe non teme le rughe e accetta di invecchiare. Sa di valere, anche se la modestia fa parte del suo abito mentale; perciò non tenta disperatamente di inseguire i perduti vent’anni, ma asseconda con grazia e intelligenza le diverse stagioni della vita, conscia del fatto che il fascino è qualcosa di molto più sottile e di molto più prezioso della bellezza che proviene dalla sola giovinezza.
Non si può essere giovani per sempre e non si deve cadere nel ridicolo di atteggiarsi a ventenni, quando si hanno sessant’anni; ma si può essere sempre raffinate, affascinanti, intriganti, purché si abbia classe.
Quando si ha classe, l’età diventa un elemento secondario o, addirittura, un ulteriore fattore di fascino; perfino le rughe, portate con dignità e naturalezza, possono accrescere il fascino, non diminuirlo.
La donna di classe sa che uno spacco vale più di cento minigonne e sa che uno sguardo può lasciare il segno più di cento perle sull’ombelico, esibito coi pantaloni a vita bassa; sa che alludere è più raffinato che strillare, come sa che sussurrare è molto più sensuale che dire.
La donna di classe si muove con garbo, parla di cose interessanti, e nello sguardo le brilla una luce particolare: perché ama la vita, ma la ama con sensibilità e intelligenza, non con avidità e prepotenza…
- Francesco Lamendola
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2centsofwhatilike · 4 months ago
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"Una delle tante chiavi di lettura di Parthenope è che Parthenope non esista. Cioè, tutta la storia, tutta la vicenda ruota intorno a questa figura che non è altro che una sorta di sogno collettivo. E perché non esiste? Perché non esiste una ragazza così giovane che parla solo con le frasi dei film e dei romanzi, che è così bella e allo stesso tempo così clamorosamente intelligente ma ancora allo stesso tempo così ingenua. Parthenope esiste neglì occhi di chi la guarda, anzi, di chi la desidera e basta. E allora diventa l'amore impossibile di Sandrino. E diventa il sogno erotico del fratello. E diventa l'oggetto da esporre alla famiglia del camorrista. E diventa il desiderio irraggiungibile del miliardario. Diventa la santa di Napoli, diventa lo scudetto dei tifosi. Parthenope è una grande illusione collettiva. Ognuno ci vede quello che vuole, quello che desidera. Quello che spera di essere. Quando si parla di Napoli si parla di un dolce amaro perenne, come la sua bellezza e i suoi occhi tristi. Il suo profumo e la puzza di quella sigaretta sempre sulla sua bocca. E Parthenope accoglie i mostri fatti acqua salata, dove lei è nata. E forse pure lei è il mostro, bello o brutto, di questa grande fiaba che ha raccontato Sorrentino." @giuseppedorsi6332
"A me è piaciuto molto. Sicuramente è un film paraculo per mirare a dei premi, ma ho capito il messaggio, mi è arrivato quello che voleva trasmettere. Questo è un film su napoli e su come la vede lui. Partenope è napoli, i napoletani la amano alla follia, ma lei non si concede a loro, se la tira, si sente più in alto, è crudele con chi la ama davvero, mentre si concede alla mafia e alla superstizione del clero, che infatti sono gli unici che non la amano davvero e dopo averla avuta " tranquilla ti chiamo io". Il napoletano che è costretto a emigrare perché è un amore non corrisposto che finché uno è bambino va bene ma poi da grande vuole quagliare , lei gli ricorda che pure se va a milano e gli andrà bene, quando avrà un momento di debolezza, penserà che tornare da lei sia la soluzione, ma sarà troppo tardi ed è perfettamente il sentimento di chi ha lasciato Napoli, la mia ragazza è napoletana e il sentimento è quello, vai via da un luogo che ami, ma non sei ricambiato nella stessa maniera. Il dissing a sofia loren che dissa i napoletani è lo specchio di questo sentimento di amore odio con questa città . Si sono discorsi fatti più per il pubblico che tra i personaggi, ma a me piace la poetica decadentista di Sorrentino che dipinge una la dea napoli che nasce in una ricca casa e che poi va verso il declino tanto è bella che gli frega? Ma non basta la bellezza, serve la cultura per mantenere bella una società." @valerioivrelao6724
“Io non so niente, ma mi piace tutto” Parthenope 
“Un napoletano non va mai a Capri in vacanza: o è troppo povero o è troppo pigro” Pranzo con il miliardario 
“Il mistero è desiderio ed il funerale è il sesso” Discorso della Diva 
“Alla fine della vita resterà solo l’ironia” Cardinale
“Che cosa ti piace di una donna? La schiena. Tutto il resto è pornografia” Cardinale
“Dio non ama il mare” Cardinale
“Sei bella ed indimenticabile”
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mughetto03 · 15 days ago
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PAGINE DI DONNA
In un angolo silenzioso del mondo,
dove le ombre danzano e il tempo si ferma,
c'è una donna che sfugge agli sguardi,
un mistero avvolto dentro un fragile velo.
Le mani sfogliano sogni sulle pagine d'un libro,
le parole danzano come foglie al vento,
sol chi ha scritto i versi suoi
sa che ha di leonessa il cuore.
Determinata, lotta contro le tempeste,
con grazia, come una farfalla in volo,
ma il suo sguardo cerca un rifugio,
una spalla su cui appoggiare
il peso dell'anima.
Unica, universo di pensieri,
ogni poesia è un pezzo di sé,
ma nel silenzio, mentre legge
desidera ardentemente,
d'esser amata oltre le parole.
Fragile come petalo di rosa,
forte come le radici d'un albero,
sa che sol l'amore è la chiave.
Nei versi la verità è celata,
donna invisibile per tutti,
tranne a chi ne scrive,
abbracciadola con ogni parola,
scoprendo il suo mondo.
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pier-carlo-universe · 5 days ago
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Racconto: Immagina... Le sue labbra che aspettano un tuo pensiero. Recensione di Alessandria today
“A volte basta uno sguardo… per sussurrare tutto ciò che il cuore tace.” Era una di quelle notti in cui il tempo sembrava trattenere il respiro. Le luci dietro di lei sfumavano come pensieri leggeri, sospesi tra sogno e desiderio. Lei era lì, in silenzio, eppure diceva tutto. Diceva amore, attesa, bisogno. Gli occhi parlavano per primi, profondi come abissi in cui tuffarsi senza paura. Occhi che…
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scritti-di-aliantis · 1 month ago
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(Foto: hetanblus)
Cominciò un mattino di due anni fa, per caso. Andammo avanti perché era impossibile. Ma ci volevamo. Era un mistero. E lo è tutt'ora. Indago il suo corpo.
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(Foto: hetanblus)
Lei era Eva, era la mela, era tutto l'albero. Era l'unica donna che avessi mai voluto dalla vita. Ancora oggi mi stupisco. E mi sorprendo a desiderarla immensamente. Di continuo.
Aliantis
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(Gif: hetanblus)
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ambrenoir · 8 months ago
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RAPPORTO DI COPPIA
Durante un seminario, una donna chiese: "Come faccio a sapere se sono con la persona giusta?"
Il docente notò allora che accanto a lei sedeva un uomo robusto, così disse: "Dipende. È il tuo partner?"
Lei rispose: "Come fa a saperlo?"
"Lascia che ti risponda a questa domanda perché è probabile che ti stia assillando." replico il docente.
Ecco la risposta:
Ogni relazione ha un ciclo... All'inizio ti innamori del tuo partner. Aspetti le sue chiamate, desideri il suo contatto e ti piacciono le sue stranezze. Innamorarsi non è stato difficile. In realtà, è stata un'esperienza completamente naturale e spontanea. Non dovevi FARE niente. Ecco perché si chiama "innamorarsi".
Le persone innamorate a volte dicono: "Mi sono lasciato travolgere". Immagina l'espressione. Implica che eri semplicemente lì fermo, senza far niente, e poi ti è successa una cosa.
Innamorarsi è un'esperienza passiva e spontanea. Ma dopo alcuni mesi o anni insieme, l'euforia dell'amore svanisce. È un ciclo naturale di OGNI relazione.
Lentamente ma inesorabilmente, le telefonate diventano un fastidio (se arrivano), il contatto non è sempre gradito (quando avviene), e le stranezze del tuo partner, invece di essere carine, ti fanno uscire di testa. I sintomi di questa fase variano a seconda della relazione; noterai una netta differenza tra la fase iniziale in cui eri innamorato e una fase successiva molto più noiosa o addirittura arrabbiata.
A questo punto, tu e/o il tuo partner potreste iniziare a chiedervi: "Sono con la persona giusta?". E mentre rifletti sull'euforia dell'amore che provavi un tempo, potresti iniziare a desiderare quell'esperienza con qualcun altro. È in questo momento che le relazioni falliscono.
La chiave per avere successo in una relazione non è trovare la persona giusta, ma imparare ad amare la persona che hai trovato.
Le persone incolpano i loro partner per la loro infelicità e cercano la realizzazione fuori dalla coppia. La realizzazione extraconiugale si presenta in tutte le forme e dimensioni.
L'infedeltà è la più comune. Ma a volte le persone si dedicano al lavoro, a un hobby, all'amicizia, alla televisione in modo eccessivo o a sostanze stupefacenti. Ma la risposta a questo dilemma NON si trova al di fuori della tua relazione. Si trova al suo interno.
Non sto dicendo che non potresti innamorarti di qualcun altro. Potresti farlo. E TEMPORANEAMENTE ti sentiresti meglio. Ma ti troveresti nella stessa situazione pochi anni dopo.
Perché (ascolta attentamente questo)
La chiave per avere successo in una relazione non è trovare la persona giusta, ma imparare ad amare la persona che hai trovato.
Mantenere l'amore non è un'esperienza passiva o spontanea. Devi lavorarci giorno dopo giorno. Richiede tempo, impegno ed energia. E, soprattutto, richiede SAGGEZZA. Devi sapere COSA FARE per farla funzionare. Non sbagliarti.
L'amore NON è un mistero. Ci sono cose specifiche che puoi fare (con o senza il tuo partner), proprio come ci sono leggi fisiche dell'universo (come la gravità), ci sono anche leggi per le relazioni. Se sai come applicare queste leggi, i risultati sono prevedibili.
L'amore è quindi una SCELTA.
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raccontidialiantis · 2 months ago
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Mai capitato prima
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Era un uomo determinato, molto duro con sé stesso e con gli altri. Il dovere e la carriera davanti a tutto e prima di tutto. Nessuna deviazione, nessun prigioniero nello spietato mondo del business e poche ciance, per favore. Il sentimento? Roba da dilettanti, da femminucce. Donne? Solo hostess d'alto bordo: a pagamento e senza alcun coinvolgimento emotivo. Ci mancherebbe altro! E che femmine! Poi, per i misteri che solo un giorno lontano e lassù in alto capiremo, il sorriso e lo sguardo sommesso di una bella panettiera, una donna di umili origini, dai gusti semplici ma gentile e soprattutto vera, lo hanno reso… umano!
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Lei è decisamente una persona speciale, di quelle che s'accontentano d'un gelato gustato assieme. Perché ogni cosa, se fatta insieme e col cuore, vale molto più di una parure di diamanti. Egli ha cominciato d'un tratto a mostrare impercettibili segnali di distrazione, a delegare, a farsi addirittura sorprendere… sovrappensiero! Lui: quello lucido e sempre concentrato, sul pezzo! Inaudito. Aveva quindi impiegato mesi per strappare un appuntamento a questa donna timorosa, assolutamente diffidente. Una che aveva già sofferto abbastanza per amore e che non desiderava altro che essere lasciata in pace.
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Dopo essere finalmente riuscito a farla cedere, ha scoperto la tragedia meravigliosa di essere innamorato! Vuole solo lei, è gelosissimo ed è totalmente dipendente dal suo amore, dalla sua risata piena, dalla sua bellissima e saporita vagina, dalla vista e dall'odore dei suoi seni, delle sue ascelle. Dal gusto unico della sua bocca e della sua pelle. A volte, per lavoro è fuori un intero mese. Però cascasse il mondo, inderogabilmente ogni settimana torna almeno una volta da lei: ore d'aereo di andata e immediato ritorno.
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Tutto per assaporare magari per un'ora soltanto il suo miele. Ed è felice così. Potrebbe avere le più belle modelle, stupende professioniste in carriera, ballerine mozzafiato, raffinatissime e ricche donne dell'alta società, perché a dir la verità ce ne sono molte che glielo fanno tuttora capire in modo inequivocabile. Ma lui niente: vuole solo lei. Ne è oramai dipendente. Droga d'amore, mistero del cuore. Ti prende e ti possiede. Non hai scampo.
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RDA
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fatalquiete · 4 days ago
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Le "Sette Figlie di Eva" sono un concetto affascinante e rivoluzionario nell’ambito della genetica delle popolazioni. Questo termine si riferisce a sette donne ancestrali che vissero tra i 10.000 e i 45.000 anni fa, e che, attraverso la trasmissione del DNA mitocondriale (mtDNA), sono alla base della discendenza materna di circa il 95% delle persone di origine europea. Il DNA mitocondriale è trasmesso esclusivamente attraverso la linea materna, il che permette di tracciare il lignaggio materno di generazione in generazione.
Nel 2001, il genetista Bryan Sykes ha reso noto questo concetto nel suo libro Le Sette Figlie di Eva, dove ha ipotizzato che i nostri antenati materni si possano ricondurre a uno dei sette distinti haplogruppi mitocondriali. Ogni haplogruppo è rappresentato da una donna ancestrale ipotetica, e ciascuna di queste donne è considerata una "madre" delle popolazioni moderne.
Le sette donne di cui si parla sono:
1. Velda (la madre di tutti): Velda è la figura ancestrale comune a tutte le donne di origine europea. Viene spesso considerata la più antica di queste antenate, risalente a circa 45.000 anni fa.
2. Helena (Haplogruppo H): Helena è una donna che visse circa 20.000 anni fa e la sua discendenza è una delle più diffuse in Europa.
3. Jasmine (Haplogruppo J): Jasmine rappresenta un altro haplogruppo europeo e la sua linea si estende in gran parte dell'Europa centrale e occidentale.
4. Katrina (Haplogruppo K): Katrina è l'antenata di molte persone nelle regioni dell'Europa settentrionale e centrale, con una diffusione significativa in Europa del Nord.
5. Tara (Haplogruppo T): Tara è l'antenata che ha dato origine a una linea mitocondriale diffusa soprattutto nelle popolazioni dell'Europa meridionale e orientale.
6. Ursula (Haplogruppo U): Ursula ha vissuto circa 40.000 anni fa e la sua linea mitocondriale è una delle più antiche, con una grande diffusione in Europa e anche in Asia.
7. Xenia (Haplogruppo X): Xenia rappresenta un altro ramo ancestrale che ha dato origine a diverse popolazioni, specialmente nell'Europa orientale e in alcune aree del Medio Oriente.
Queste sette donne sono un legame profondo che unisce tutte le persone di origine europea, poiché la ricerca sul DNA mitocondriale ci permette di risalire alle nostre radici più remote, collegando la nostra esistenza a quelle delle nostre antenate, che hanno vissuto millenni fa. La teoria delle Sette Figlie di Eva illumina il mistero. della nostra storia genetica, e ci ricorda l'importanza della trasmissione materna nella costruzione delle nostre identità genetiche.
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domizianaluna · 2 months ago
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Non sono bello, non sono ricco e tendenzialmente la barba è del tutto bianca, ma forse è un bene ricopre le rughe e i segni del tempo, che non è mai generoso come qualcuno vi lascia intendere. Guardo il mondo con occhi diversi, ho avuto le mie belle scopate, furiose ma anche frettolose...ed è passato parecchio tempo. Le sbornie colossali sono ormai un antico ricordo, a volte bevo ancora più del necessario, più per restare ancorato ai ricordi che per eliminarli...come è capitato di fare. La nicotina resta un brutto vizio, uno di quegli amori tossici di cui non riesco a liberarmi del tutto. E sono malato di quel profumo, quel sorriso, quel modo di parlarmi che ha il sapore della vaniglia che a poco a poco si infrange tra quelle gambe dove anche l'uomo più austero al mondo si perderebbe per quanta dolcezza emanano. Pelle come la luna, labbra rosse che ti strappano ogni volta la voglia di morderle...e provare piacere toccando quei seni delicati...rosei che profumano di latte dove puoi solo sperare che non finisca mai quel momento!
È una donna, una bambina, un mistero che non mi lascia dormire...un rifugio segreto...la vita che mi deve ancora qualcosa!
Domiziana
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lanimaneradiunafarfalla · 10 months ago
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Il mistero di una donna è un dolore che non si rimargina e neppure si riesce a imparare. L'uomo non imparerà mai a essere donna, e neppure una donna imparerà mai ad essere donna. Quando una donna nasce lo fa per sempre. Un uomo nasce solo per ferire, morire e ferire di nuovo; offendere, chiedere perdono, amare, amare di nuovo, di nuovo scappare, ferire, amare di nuovo e di nuovo morire. L'uomo vive per lasciare impronte nella neve, nell'illusione di fare traccia di sé. La donna e' la neve e il paesaggio che si farà primavera. La donna è una sfida che ti sfida. La donna è un ordigno, e l'uomo è un bambino che non riesce a capirci niente e lo distrugge, per piangere subito dopo e dare la colpa alle istruzioni.
Ma la donna e il cielo non hanno istruzioni.
F. Timi
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mezzopieno-news · 2 months ago
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SCOMPARSO DA 20 ANNI, RITROVA IL FIGLIO SENZATETTO IN UN’ALTRA CITTÀ
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Una madre 87enne di Rimini ha ritrovato il figlio scomparso oltre 20 anni fa, a Conegliano in provincia di Treviso.
Stefano Zini scomparve da Rimini nel 2003, all’età di 30 anni, lasciando dietro di sé un mistero che ha portato alla denuncia di scomparsa solo nel 2022. Attraverso la pubblicazione di alcune foto e una simulazione di invecchiamento, con l’aiuto di un’associazione dell’Emilia-Romagna l’appello fu lanciato anche attraverso i social. “Stefano ha circa 60 anni, qui lo vediamo come era e come potrebbe essere oggi”. Pochi indizi e tanta speranza. Quando lo scoraggiamento sembrava aver preso il sopravvento, una svolta inattesa: durante un controllo di routine, una pattuglia della polizia locale di Conegliano identifica un senzatetto che vive in strada, si tratta di Stefano Zini.
Nei primi anni 2000 era stato ospitato in una comunità a Forlì da cui si era allontanato nel 2004 facendo perdere le sue tracce e incominciando a vagabondare. Aiutata e supportata dall’associazione Penelope fondata da una madre a sua volta in ricerca della figlia scomparsa e dai suoi volontari, la donna ha sempre continuato a lottare e a cercare il figlio. Oggi Stefano Zini ha cinquanta anni e dopo aver incontrato e abbracciato la madre ed aver parlato con lei, ha spiegato “Non torno a casa, ormai questa è la mia vita”.
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Fonte: Corriere di Bologna; foto di Penelope Emilia Romagna
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