#domenica pomeriggio
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Oggi pomeriggio mi sono fatta un bellissimo e rilassante bagno caldo... 🛁
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#pic of day#sunnyday#Sunday afternoon#Sun#Summer#september#sicily#italy#foto del giorno#Giornata di sole#Domenica pomeriggio#Sole#Estate#settembre#San piero patti#sicilia#Italia
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Mi chiedo come possa passare quasi sotto silenzio una notizia bomba di questo tipo, ovvero che esiste la prova scientifica che la coscienza non è un prodotto del cervello, che essa può sussistere al di fuori del corpo e che le esperienze di premorte significano, ragionevolmente, che esiste l'anima. Anziché passare la vita ad affliggerci e interrogarci, dovremmo solo organizzarla alla luce di queste conoscenze.
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«L'amore non nasce all'improvviso. L'amore è una scelta deliberata. Amare qualcuno significa sceglierlo ogni volta, giorno per giorno, ogni giorno» (J. E. Castrillon)
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Greg Vance Photography
Luce pomeridiana filtrata sul Canal Grande ... da Calle Valleresso, San Marco
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02vbq7ayzFVp1k8eyfqcqbNcwVCvF5W8MZmsvZKavC7iehosvztppLiDfcFNfKbHhwl&id=100044392360784
@charliechange8 TikTok
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domenica devo vedere i parenti mi aword
#però hanno organizzato all'aperto magari piove e non si fa più#manifesting il diluvio universale domenica pomeriggio#mia mamma mi obbliga a partecipare a queste riunioni familiari che io detesto#quindi le ho detto di sopportare i miei lamenti visto che io non ci voglio andare 😅
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LATITUDINI
Ti penso, penso a te, a te che non pensi a niente, questo io penso. L’attesa lenta delle tue lettere, il senso del tempo, l’attesa del tempo, il tempo che si faceva verbo. Tic tac, metronomo d’ottone, mesta meraviglia. Mi manchi. Mattina, pomeriggio, sera, notte. Tempi, tempo. Non c’è nulla da dire, niente da fare, la direzione è stata decisa, noi deviamo. Buongiorno alla rivoluzione…
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#attesa#domenica#latitudine#latitudini#lettere.tempo#lunedì#mattina#metronomo#notte#pomeriggio#rivoluzione#rotazione#sera#Verbo
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#mai studiato così poco per un esame come per quello di oggi pomeriggio#oddio è vero che è un laboratorio e che ho dovuto fare tutta una tesina e questa dovrebbe essere solo la discussione ma la mia preparazione#al momento consiste nell'aver letto una volta ad altra voce gli appunti e le slide tra ieri e domenica e l'aver riletto la tesina#vabbè sono troppo stanca in sto periodo e dopodomani ho un altro esame per il quale ho studiato a cazzo di cane pure lì
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La vendetta può essere dolcissima (1 di 2)
Due anni fa è morto mio marito. Un matrimonio che pensavo fosse stato perfetto, il nostro. Almeno sino a quel momento, pensavo. Quanto ci amavamo. Due figlie oggi entrambe sposate e fuori da casa, in una domenica di routinaria solitudine di tre mesi fa ho deciso di mettere nei sacchi tutte le cose di Marco, per buttare via vestiti vecchi e cose non più utili a nessuno. Tra le varie carte e gli estratti conto bancari, ricevute eccetera, ho trovato prove della frequentazione regolare e mensile di un alberghetto in una vicina frazione. Ricostruendo, la cosa avveniva guarda caso sempre in quel giovedì in cui egli mi diceva di dover andare a Milano per lavoro. Gira che ti rigira, ho trovato anche alcuni bigliettini molto espliciti e infine delle foto stampate inequivocabili: lui e la sua amante abbracciati e teneri. Porca miseria, che sorpresa terribile: Rina la mia collega nello studio in cui lavoriamo entrambe! Lei ha dieci anni meno di me, un marito giovane anche lui e un bel fusto.
Choc totale, rabbia. Lacrime e infine anche una immediata, fredda determinazione. Con Rina siamo sempre state molto amiche, oltre che colleghe. In breve: ho subito invitato Sebastiano a casa un pomeriggio, con la scusa di montare un mobiletto per le scarpe. Mi sono fatta trovare da lui truccata, profumata e con atteggiamento da coniglietta smarrita; gli ho anche gettato le braccia al collo, in modo finto innocente, non appena finito il montaggio. Poi, sfacciata, gli ho chiesto scherzando se un giovane bello come lui avrebbe mai gradito montare anche una vecchietta orribile come me. Tra il serio e il faceto però, lo guardavo fisso negli occhi... lui è arrossito, ma non è fuggito. Anzi: comprensivo, mi ha chiesto che cosa mi passasse per la mente. E lì ho compiuto il mio capolavoro di recitazione: "sai, una donna ha le sue esigenze. Sono molto sola. Certo: la morale e bla bla... . Ma vorrei tanto instaurare un rapporto di amicizia diciamo... ecco... spinta. Per�� vorrei farlo con una persona molto discreta, un uomo che mi piace, che stimo e capace di tenere il segreto più assoluto... insomma: un gentiluomo come te"
Dopo quel momento di totale, bellissima intimità tra noi, Sebastiano è diventato un toro. M'ha scopata con una furia incredibile. Non so quante volte sono venuta, quella prima volta. Né ho idea di quanta sborra m'abbia scaricato in corpo. In breve, da tre mesi finalmente scopiamo. Spesso lui ha dei rimorsi e io allora regolarmente gli dico di non preoccuparsi, che quando lui volesse potrebbe terminare immediatamente questa nostra cosa bellissima. Un rapporto tra noi puro e semplice, che a me porta grandissimi benefici psicologici. Che m'arrangerei da sola. Certo: sicuramente piangerei, mi dispiacerebbe. Ma capirei. Sicuramente. Non sarei mai un problema, per loro due. Allora egli, tranquillizzato, mi bacia con foga e mi scopa con dolcezza assoluta. Penso sia innamorato cotto, ormai. Io voglio che sia innamorato di me. Ce la metto tutta, per spostare il suo desiderio sul mio corpo e sulla mia persona. Poi gli dico anche che lui deve stare assolutamente tranquillo, perché io rimango sempre la migliore amica e addirittura intima confidente di Rina. E quindi so per certo che lei non sospetta assolutamente nulla. Le devo rovinare il matrimonio, a 'sta grande testa di cazzo. Anche se usciamo spesso insieme per lo shopping e ridiamo, spettegoliamo, ci consigliamo.
Prendiamo un caffè, ci aiutiamo a vicenda quando serve. Semplicemente io le scopo il coniuge. Di continuo, ormai almeno una volta a settimana. Oh: che soddisfazione ogni volta che sento quel bel cazzo giovane di maritino amoroso entrare nel mio corpo di donna matura e oggettivamente molto puttana! Gli faccio fare cose che lei neppure si sognerebbe mai di consentirgli. Lui me l'ha confessato da subito. Sono diventata ormai il suo sfogo sessuale completo. Ah, l'ultima cosa: quando mi faccio sfondare, di dritto e di rovescio, mi assicuro prima che ci sia in giro la foto di quel cornuto a posteriori di mio marito. Con il suo sguardo ben rivolto verso il letto. E vengo alla faccia sua, mugolando come una vera troia professionista. Soprattutto, quando ingoio tutto quel seme che viene da quell'uccello giovane, prepotente e turgido ben ficcato nella mia gola, ingoio golosa; poi gli faccio l'occhietto e il gesto delle corna, con la mano poggiata sulla natica soda e nuda di Sebastiano. Poi con la lingua al mio stallone pulisco la sborra residua sull'asta e sui coglioni. Oh, quanto mi piace questo giovane, ingenuo, ignaro amante.
RDA
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Cosa farebbero gli USA se un missile russo, con munizioni a grappolo, guidato da un drone da ricognizione russo, utilizzando satelliti russi, volasse su una spiaggia della Florida piena di americani una domenica pomeriggio uccidendo donne e bambini innocenti?
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Come mai ti senti sempre sola? Mi sembri sempre triste leggendo i post. Che succede?
è difficile spiegare come ci si sente. il punto non è non saper vivere la solitudine... ho sempre saputo che il dialogo con se stessi è essenziale per la crescita e la consapevolezza. il punto è non avere un posto sicuro in cui tornare: non fraintendetemi ho una famiglia che mi tratta come una principessa, ho amicizie vere per cui molti pagherebbero. tuttavia sono insaziabile, non è possibile darsi pace fino a quando non sarà tutto perfetto e programmato. alla fine della giornata pagherei per perdermi in un bacio e nelle braccia di una ragazzo che mi ama tanto quanto me, o più di quello che io possa sperare. il mio senso di solituidine deriva da questo o forse è solo la domenica pomeriggio. non lo so ma: quel legame, quella complicuità, il pensiero fisso che non passa, l'essere compatibili, il sorriso nel vedere la notifica che illumina lo schermo. ho un cuore appesantito da relazioni senza senso, dalla polvere e dai muri che ho costruito. di recente, inaspettatamente, il mio cuore si stava liberando ma è stato bloccato... ha fatto ancora piu male. tutti questi rapporti in cui il sesso è tutto, in cui si fa a gara a chi si è scopato piu persone, a chi ha il curriculum più esotico... non credo di starci. voi di tumblr non siete la mia gente, perchè io amo le connessioni e non la carne, amo l'energia dei corpi e non amo una pelle sudata che non mi trasmette nulla; ho bisogno di altro ma qui quell'altro non si trova. e nel mondo non c'è un posto per quelle come me che lottano tra passione e anima pura. stupida io che ci credo ancora.
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"Διὰ γὰρ τὸ θαυμάζειν οἱ ἄνθρωποι καὶ νῦν καὶ τὸ πρῶτον ἤρξαντο φιλοσοφεῖν..."
(Ἀριστοτέλης, Μετὰ τὰ φυσικά 1,2)
«Io continuo a stupirmi. È la sola cosa che mi renda la vita degna di essere vissuta»
(Oscar Wilde, Aforismi, detti e paradossi)
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Magico di domenica pomeriggio
#dicembre 2024#cats#original photographers#cats of tumblr#magico#photography#kitty cat#animals#pets#tabby cat#caturday
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Rischiare di piangere guardandolo A Charlie Brown Christmas una domenica pomeriggio di metà dicembre una delle attività più da domenica pomeriggio di metà dicembre che possono venirmi in mente.
#si può vedere anche senza abbonamento su apple tv#molto contento della mia foto di merda alla luna#e delle lucine con l'effetto bokeh#visual
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“Siamo noi, la generazione più felice di sempre.
Siamo noi, gli ormai cinquantenni, i nati tra gli inizi degli anni ’60 e la metà degli anni ’70. La generazione più felice di sempre.
Siamo quelli che erano troppo piccoli per capire la generazione appena prima della nostra, quelli del ’68, della politica e dei movimenti studenteschi. Ancora troppo piccoli per comprendere gli anni di piombo, l’epoca delle brigate rosse e delle stragi nere.
Siamo quelli cresciuti nella libertà assoluta delle estati di quattro mesi, delle lunghe vacanze al mare, del poter giocare ore e ore in strade e cortili, delle prime televisioni a colori e i primi cartoni animati. Delle Big Babol e delle cartoline attaccate alle bici con le mollette da bucato. Delle toppe sui jeans e delle merendine del Mulino Bianco. Dei gelati Eldorado e dei ghiaccioli a 50 lire. Dei Mondiali dell’82 e della formazione dell’Italia a memoria. Di Bearzot e Pertini che giocano a scopa.
Siamo quelli che andavano a scuola con il grembiule e la cartella sulle spalle, e non ci si aspettava da noi nulla che non fosse di fare i compiti e poi di giocare, sbucciarci le ginocchia senza lamentarci e non metterci nei guai. Nessuno voleva che parlassimo l’Inglese a 7 anni o facessimo yoga. Al massimo una volta a settimana in piscina, giusto per imparare a nuotare.
Poi siamo cresciuti, e la nostra adolescenza è arrivata proprio negli anni ’80, con la musica pop, i paninari e il Walkman. Burghy e le spalline imbottite. Madonna e il Live Aid. Delle telefonate alle prime fidanzate con i gettoni dalle cabine e delle discoteche la domenica pomeriggio. Di Top Gun e Springsteen. Dei Duran Duran e degli Spandau Ballet. Delle gite scolastiche in pullman e delle prime vacanze studio all’estero.
E poi c’era l’esame di maturità, e infine il servizio militare, 12 mesi lontano da casa, i capelli rasati e tante amicizie con giusto un po’ di nonnismo. Nel frattempo magari un Inter Rail e infine un lavoro. All’Università ci andavi solo se volevi fare il medico, l’avvocato o l’ingegnere. Che il lavoro c’era per tutti.
Siamo cresciuti nella spensieratezza assoluta, nella ferma convinzione che tutto quello che ci si aspettava da noi era che diventassimo grandi, lavorassimo il giusto, trovassimo una fidanzata e vivessimo la nostra vita. Non abbiamo mai dubitato un istante che non saremmo stati nient’altro che felici.
E, dobbiamo ammetterlo, per quanto il futuro ci sembri difficile, e per quanto questa situazione ci appaia incomprensibile e dolorosa, siamo stati felici. Schifosamente felici. Molto più dei nostri genitori e parecchio più dei nostri figli.
Siamo la generazione più felice di sempre."
Quelli del tempo delle mele
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