#divani moderni

[rinann]

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[isocertificationinabudhabi]

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[gcorvetti]

Domenica piovosa.

Sembra che il bel tempo e il caldo quest'anno non verranno che per un breve periodo come capita quando l'inverno non è tanto freddo, pensandoci la quantità di neve caduta nei mesi fa indica che le temperature non sono state poi così rigide, se fa -20° non nevica. In questa giornata uggiosa alla Lucio riprendo alcuni ascolti fatti in questi ultimi anni di studio-ascolto e ricerca partendo da una frase di John Cage “music never stops, only the listening” (la musica non si ferma mai, solo l'ascolto), frase semplice ma con un significato potente e diretto, naturalmente dipende dall'interpretazione che si da soprattutto alla seconda parte. Non c'è nulla di male nel fermarsi ad un periodo storico musicale, molti dicono erroneamente che non c'è più buona musica ma non è vero si sono solo fermati a quel periodo perché gli piace o semplicemente non hanno voglia di evolversi, cosa che invece fa la musica che attraverso l'avanguardia porta nuova linfa e sonorità.

Questo discorso vale anche per altre forme d'arte, ma la semplificazione dei tempi moderni con l'etichettatura forzata a tutto, dalle persone alle cose, è secondo me un male della società moderna, almeno di quella parte di società che si omologa ad un sistema per vivere in una confort zone ed evitarsi l'avventura meravigliosa che è la vita, caotica ed imprevedibile, molti preferiscono la stabilità di una vita monotona e con i tempi scanditi (si, come quelli del panettone :D) dalla campanella della scuola prima e poi dalla sirena e dal rumore della macchina obliteratrice del loro cartellino, in una spirale che si stringe al centro dove tutti troviamo irrimediabilmente la fine della nostra esistenza. "Ognuno fa quello che vuole", questa frase è un must per ogni occasione, in qualsiasi discussione dove ci sono diatribe di ogni sorta usarla è una via d'uscita, da accoppiare spesso con "vado al bagno" o "devo andare", l'importante è andare, muoversi, la staticità dei tempi moderni che ci vogliono fermi sui nostri divani, sedie da ufficio davanti a schermi, sta piano piano ammorbando il nostro essere, quella parte di noi che cerca l'avventura, che non è il tradimento della partner o la serata trasgressiva come molti pensano, l'avventura è la ricerca di se stessi, scoprire quanto c'è un mondo enorme dentro noi più che fuori di noi, ma nella società dell'immagine dove conta quanto tu sia bello e bravo all'esterno pochi capiranno, forse nessuno, che tu sei dentro e non fuori, spesso non lo capisci neanche tu e cerchi di modificare il tuo involucro in modo da piacere a persone che usano il prosciutto al posto delle lenti a contatto.

Io sono la mente, non il corpo, Rita Levi Montalcini. Questa è la frase che mi piace di più in assoluto. Senza andare oltre a questi discorsi oggi si continua a studiare cercando di cogliere le sfumature di luce e ombre di un capolavoro, almeno per me, della musica che ha più di 50 anni. Buon ascolto.

[lamilanomagazine]

Delibera di Giunta, Teatro Civico della Spezia, approvato il progetto di ristrutturazione

Delibera di Giunta, Teatro Civico della Spezia, approvato il progetto di ristrutturazione Questa mattina la Giunta Peracchini, su proposta dell'assessore Pietro Antonio Cimino ha deliberato l'approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica volto ad interventi di ristrutturazione adeguamento del Teatro Civico della Spezia. "Il Teatro Civico rappresenta il fiore all'occhiello della Città - dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - con un cartellone degno dei più grandi teatri italiani e un pubblico che negli anni è cresciuto in modo esponenziale. Grande attenzione anche allo storico edificio ottocentesco che deve rispondere ai più moderni criteri: dopo i lavori di efficientamento energetico ora interveniamo sulle poltrone, la sostituzione dei tendaggi, del sipario, delle imbottiture delle sedie dei palchetti, dei divani e dei rivestimenti in tessuto presenti per un teatro sempre più bello, dove emozionarci e vivere al meglio la magia dei suoi spettacoli." "Si tratta - spiega l'assessore Cimino - di un progetto complessivo di riqualificazione degli arredi interni del nostro Teatro che, dopo i lavori di ristrutturazione degli infissi, con questo ulteriore intervento ritroverà quello splendore che il nostro Teatro deve avere per accogliere, in un rigenerato comfort, i numerosi spettatori che, come dimostrato da questa ultima stagione appena iniziata, apprezzeranno ancora di più il nostro piccolo gioiello." Il progetto di ammodernamento ha come obbiettivo quello di migliorare la struttura interna rendendola più accogliente e comoda per i numerosi spettatori che ogni anno frequentano il "Civico". In particolar modo è prevista la sostituzione delle sedute e alcuni interventi per le messa a norma delle balaustre dei palchetti e del loggione, la sostituzione dei tendaggi, del sipario, delle imbottiture delle sedie dei palchetti, dei divani e dei rivestimenti in tessuto presenti, con altri che rispecchiano le caratteristiche delle nuove sedute. L'intervento è inserito nel Piano triennale dei Lavori Pubblici 2023-2025 per un importo totale di 1.050.000,00 così ripartito: - anno 2023 per € 150.000,00 finanziato con contributi regionali e per € 50.000,00 con risorse comunali; - anno 2024 per € 850.000,00 finanziato con contributi regionali.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article

[nativo-mobili-pareri]

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[unsognonelsogno]

8 aprile 2021

Ero io nella Francia del... 700? Era come un incrocio tra quei tempi e la modernità, con tocchi ottocenteschi, tra lo sfarzoso e l’austero. C'era questa grande tenuta, dentro c'era una stanza bella e cupa piena di divani e persone della mia famiglia, tutti vestiti come nella Francia del 700 ma moderni. Dalla stanza c'era una porta finestra in cui si entrava e si usciva e c'era questo patio coperto con un bel pavimento e una ringhiera di pietra bellissima con colonne. Era corto e largo e dava sull’acqua, un’acqua scura. Era un lago grande ma intagliato, pieno di decorazioni di lembi di terra. Potrei disegnarlo per quanto lo ricordo. Intricato e stupendo, come fosse uno di quei giardini reali, ma acquatici. Questa ringhiera per un piccolo pezzo si interrompe e ci si poteva sporgere nell'acqua. Era come un’entrata nel lago, l'acqua era parallela al pavimento, non più sotto. Ad un certo punto ci sono io lì che insieme a qualcuno lancio una monetina da 50 centesimi per la fortuna. La monetina rimbalza sull'acqua e torna indietro. La prendo e la rilancio. Con me c'era questo ragazzo molto bello, uguale al cantante di questa band italiana, con cui parlavo come se fosse un amico d'infanzia. Nel rotondo del lago davanti a noi c'era una fontana centrale anch'essa tonda che andava in alto, con conchiglie e statue, motivi marini forse. Dai lati e dietro a questo cerchio c'erano come delle vie d'acqua che si irradiavano. Delle strade, dei percorsi. Quella a destra era la via della regina. Non ricordo quale regina, ma era... sospetta. Era per la morte della regina. Era cosparsa di petali di rosa fucsia scuro, magenta. L'aria si rarefaceva quando ti avvicinavi, tutto era come un po’ nebbioso e c'era un piccolo arco di ferro all'entrata, nonostante fosse tutto all'aperto (il lago era coperto di... verde che fluttuava sulla superficie, quindi queste strade che si irradiavano erano come definite, come strade che partono a mezza ruota da una piazza tonda). Insomma io ero lì con questo ragazzo. Anche lui lancia una monetina. Era bellissimo, c'era una luce pazzesca e inizio a fare delle foto. Lui era tutto vestito di bianco e nero. Io ad un tratto mi riprendo col telefono. Ero vestita da suora. Ma una suora... non convenzionale. Ero molto truccata con questi occhi nerissimi capelli neri tinti e rossetto viola. Avevo questa parte del collo bianca ed il resto tutto nero. Molto... scenografico. Una caricatura oscura e grottesca di una figura religiosa, e questo si conciliava bene con tutta l’atmosfera del sogno, con quell’eccesso settecentesco e macabro. Ricordo di non riconoscermi. Non era la mia faccia, o almeno non completamente la mia. Ad un tratto mi tolgo il copricapo. Avevo questi capelli sopra a spazzola e sotto lunghi e neri, era particolarissimo come taglio. Ero pallidissima con un trucco molto pesante. Ad un tratto entro nella stanza e tutti mi giudicano. “Eri meglio prima”, mi dicevano. Quando sembravi tu. Com'eri nell'estate 2019. Leggera e chiara. Ora sei una macchia nera. Mi dispiaccio ed esco fuori. Cambia tempo. Eravamo davvero nella Francia di fine 700 ora. Come prima, stesso posto, ma so che ora gli anni erano effettivamente quelli. Niente caricatura della nobiltà, c'era la rivoluzione. Cruda e vera. Era pericoloso, rumoroso e straziante. Io ricordo che cerco di scappare con un'altra persona in un gruppo, nascondendoci e correndo accovacciati. C'era tanta gente che conosco. E’ la parte più lunga del sogno questa. In piedi sul ripiano più basso della fontana che ho descritto prima, nel lago che ora è prosciugato, c'è un uomo che enuncia i nomi di persone e decide chi deve venire giustiziato. Stiamo tutti in ginocchio davanti a lui, in questa conca circolare, sporchi, aspettando e sperando di non essere chiamati. Tremiamo, non sappiamo che fare. Intorno alla fontana svuotata quasi tutti erano in ginocchio, coi vestiti stracciati, immobili aspettando una sorta di esecuzione col veleno. C’erano le guardie con lunghe lance che torreggiavano su questi gruppi di civili spaventati e piegati, io tra loro. Venivano chiamati nomi e chi era chiamato scoppiava a piangere, chi opponeva resistenza, chi urlava e veniva comunque trascinato a morire. Poi lo scontro diventa cruento. Ora si combatteva. Le persone venivano trafitte da coltelli, pugnali, uccise. Allora cerchiamo di scappare tra detonazioni e mentre venivamo trafitti dai colpi di fucile. I piedi nel fango, il caos nelle orecchie, a tenermi per mano con questa persona e scappare.

[yoursaeidjavid]

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[thedarksideofthewomen]

COME SI FA A SPIEGARLO A UNO DEL NORD??? IMPOSSIBILE!!!!

Come glielo spieghi a uno del Nord che da noi il Natale non è il 25 Dicembre ma è quel periodo che va dal 7 Dicembre al 6 Gennaio?

È di regola che le vigilie sono: pizza e sfincione, e le feste sono: pranzi che durano dalle 5/6 ore senza contare panettone-pandoro-cassata-dolcini-frutta secca time per "toglierti il sapore"?

Ecco come è strutturata la giornata festiva di una famiglia siciliana tipo.

Sveglia all'alba per "sistemare" la casa e apparecchiare il tavolo...si, da noi il tavolo si apparecchia all'alba.

Mobili spostati, pareti abbattute, divani spariti, che Extreme makeover home edition sono dilettanti; mia madre in un'ora fa meglio.

Una volta creato il vuoto cosmico, dal nulla appaiono tavoli, tavolini e sedie che "ci sarà un portale nello sgabuzzino...non c'è altra spiegazione...ecco dove finiscono le mie scarpe".

Si apparecchia per un pranzetto intimo in famiglia: 36 cristiani + 12 picciriddi e 4 neonati.

Una volta che il tavolo è "addobbato" si passa alla fase CUCINATA.

Se entri in un palazzo in Sicilia alle 7,00 del mattino di un giorno festivo, puoi sentire già nell'androne ciavoro di sucu, sasizza e frittura.

Il menù prevede:

ANTIPASTI: tartine con tonno e maionese, salmone e maionese, prosciutto e maionese, "caviale" e maionese, maionese e maionese; pomodori fritti, carduna ammudicati e in pastella, baccalà,

broccoletti, carciofi, zucchinette, che la nonna fa fritti in pastella; pezzame vario ed eventuale; sottaceti e sottolio (di palma possibilmente) e insalata di riso, russa, di mare, di musso e carcagnolo...in cui trovi di tutto tranne che l'insalata.

PRIMO: Lasagne, ovvero 8 strati di pasta tenuti insieme da 7 litri di "besciamella" che - "Zia ma sono intollerante al lattosio"-"Bih bih bih, tutti moderni sono, mancia che è fatta in casa non ti fa male".

SECONDO: Sasizza con le patate. Variante vegetariana: Brociolone con i piselli e le carotine o col sugo e le patate.

Il tutto naturalmente servito in porzioni Giuliano Ferrara.

E' fondamentale in Sicilia che l'ospite deve "bussare con i piedi" ovvero deve presentarsi con: vino, liquori, mezza pasticceria Alba e se la nonna è ancora viva, una stella di Natale per lei.

Il pranzo/merenda/cena si consuma nel frastuono più totale che "papà passami la coca cola" .... meglio se te lo dico via whatsapp.

Una volta che ci si è sbutriati...e saziati, le donne sbarazzano in 6 minuti e 45 secondi che Mary Poppins a mia madre e alle mie zie gliela può solo sciusciare.

Quando è tutto bello "assistimato" ci si mette in posizione "chiffatiramu"? Ovvero, la TOMBOLA..! terrore per i ragazzi divertimento psichedelico per bambini e anziani.

Le frasi tipiche che si possono udire durante questo gioco sono:

-AMBO!!!.. dopo il primo numero estratto.

-MA il 25 56 72 49 36 SONO USCITI? dopo 2 minuti.

-ASPE' MI SONO CADUTE TUTTE LE LENTICCHIE RIPETI TUTTI I NUMERI

-IL PIU' PICCINO - GAMBE DI VECCHIE - CULO - GLI ANNI DI CRISTO - GLI ANNI DELLA ZIA 7 ANNI FA... che momento momento momento... io a malapena so quanti anni ho io, non mi stressate.

-DAI ASPETTO IL 40 DA UN'ORA.....41...TOMBOLA!!!!!!!

Intermezzo per i dolci, il caffè e l'ammazzacaffè (un'altra ora e mezza).

La giocata a CUCU' non la descrivo neanche, perchè ho rispetto per tutte le famiglie distrutte a causa del "morto". So di fratelli che non si parlano da 5 anni "per sicurezza".

Verso le 20,30 si mette in scena il "chiffà mettiamo a tavola quello che è rimasto?" "Noooooooo io non mangio, mi siedo solo per farvi compagnia" e poi si mangiano pure i piedi del tavolo...

Qualche altro giro di 31 con litigate annesse, spartizione del cibo rimasto in contenitori Tupperware e ognuno eh so case..

Come glielo spieghi ad uno del Nord che tutto questo fa parte del nostro bagaglio culturale che dobbiamo tutelare perchè nonostante "pensieri", le disgrazie e le "mancanze" che ci sono in tutte le famiglie, dacci del cibo e lo stare assieme.. e tutto passa...almeno per un giorno....almeno per un pranzo!!!!

[bicheco]

Centrifighe

Attualmente il luogo più IN per abbordare e magari impalmare donne da marito sono le lavanderie a gettone. I locali più moderni ed attrezzati possono contare su una saletta specifica con dei divani dove la gente, in attesa del lavaggio, aspetta, si guarda, si conosce, si corteggia, si ama.

Ideale per chi è in cerca di ragazze acqua e sapone e anche un po' di ammorbidente.

[ginocchiarredamenti-blog]

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[vlifestyle]

Divani letto: 4 motivi per cui preferirli ai classici divani

Al giorno d'oggi i divani letto sono diventati dei veri e propri must have: complementi da avere in casa per ottenere il massimo del comfort e anche qualche vantaggio extra. Sono infatti sempre di più coloro che, nel momento in cui devono scegliere gli arredi del soggiorno, vanno alla ricerca di un divano letto anziché rimanere sul classico divano ed il motivo è molto semplice. Posto che le differenze di prezzo sono ormai minime, i vantaggi che si possono ottenere da queste soluzioni sono parecchi e possono fare una grande differenza. Vediamo allora nel dettaglio 4 buoni motivi per cui scegliere un divano letto anziché il classico divano.

#1 I divani letto sono versatili

I divani letto rappresentano una soluzione decisamente interessante perché sono innanzitutto versatili. Possono infatti essere utilizzati come classiche sedute durante il giorno e di notte convertiti in veri e propri letti per gli ospiti. Ormai in commercio si trovano modelli di alta qualità, dotati di materassi che hanno ben poco da invidiare a quelli utilizzati per i letti tradizionali e riescono ad offrire il massimo del comfort. I divani letto PerDormire ad esempio sono dotati di materassi dall'altezza complessiva compresa tra i 19 ed i 13 cm e nella maggior parte dei casi hanno addirittura uno strato di memory. Sono dunque estremamente comodi, perfetti per accogliere gli ospiti a farli riposare al meglio.

#2 Permettono di ottimizzare lo spazio

I divani letto consentono anche di ottimizzare lo spazio a disposizione e infatti rappresentano una soluzione ideale per coloro che vivono in case di piccola metratura o in monolocali. Avere un posto letto aggiuntivo infatti può rivelarsi molto utile, ma non tutti hanno una stanza degli ospiti a disposizione in cui collocarlo. Il divano letto, proprio per via della sua versatilità, rappresenta in questi casi un'opzione ottimale perché quando non lo si utilizza per dormire l'ingombro si riduce in modo notevole, lasciando molto spazio libero.

#3 La differenza di prezzo è minima

Come abbiamo accennato, al giorno d'oggi vale sicuramente la pena prendere in considerazione l'acquisto di un divano letto anche perché la differenza di prezzo rispetto ad un classico divano è ormai minima. Naturalmente si spende un po' di più, ma parliamo di cifre che non risultano comunque esagerate e che non si discostano poi così tanto da quelle che si dovrebbero sborsare per l'acquisto di un divano tradizionale. Se inoltre consideriamo che questa soluzione consente sostanzialmente di avere due complementi (il divano ed il letto), il risparmio alla fine è garantito. Acquistandoli entrambi separatamente infatti si spenderebbe decisamente di più.

#4 Moltissimi modelli per tutti i gusti

Un ultimo motivo per cui vale la pena prendere in considerazione l'acquisto di un divano letto riguarda la possibilità di scegliere, al giorno d'oggi, tra moltissimi modelli differenti. Ormai in commercio si possono trovare divani letto in grado di assecondare qualsiasi gusto, di stili completamente diversi: da quelli più classici ai più moderni, perfetti per le case arredate con design contemporaneo. È insomma impossibile non trovare il modello giusto per la propria abitazione. Read the full article

[nativo-mobili-pareri]

Grazie di cuore alla nostra cliente, per le meravigliose fotografie del Divano di design a 3 posti ROUGE con illuminazione a LED e presa USB+ Elemento aggiuntivo con contenitore NATIVO™

[sendercasa]

NUOVO Divano letto 3 posti Rotterdam

Nella collezione divani letto 3 posti abbiamo introdotto recentemente il modello Rotterdam, che fin da subito ha avuto una grande attenzione da parte del pubblico! Il divano letto 3 posti Rotterdam infatti, ha un design molto pulito ed essenziale e dimensioni di una certa importanza (lunghezza 228 cm) che gli conferiscono imponenza e visibilità all’interno della zona giorno. Il divano Rotterdam è dotato sia di box contenitore che di funzione letto matrimoniale di dimensione 145 x 200 cm, ed ha come schienale 2 grandi cuscini ben imbottiti che rendono la seduta molto confortevole. Sia per i colori proposti, che per la linea semplice ed essenziale, il divano Rotterdam può essere inserito in contesti d’arredo sia classici che moderni. I materiali con cui è composto sono di buona qualità e pregio, tanto che il peso complessivo del divano Rotterdam è di 76 kg, decisamente superiore a tanti prodotti similari presenti sul mercato. Il divano letto Rotterdam lo si può avere sia tinta unita che bicolore ed in varie combinazioni, e sempre allo stesso prezzo!

DIVANO LETTO 3 POSTI Rotterdam, in tante varianti di colore a prezzo invariato!

Contributo consegna unico per tutto il territorio nazionale * = € 65,00

(*) A parte le isole minori, dove vi è un sensibile aumento del prezzo della consegna.

Questo divano viene prodotto in Polonia.

I tempi della consegna possono variare dai 40 ai 70 giorni dalla data dell’ordine.

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