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#dissidenti repubblicani
Irlanda del Nord: Molotov contro la polizia, Biden in visita da stasera a Belfast
Bottiglie molotov e altri oggetti contundenti sono stati lanciati contro i mezzi della polizia antisommossa nella città nordirlandese di Londonderry da parte di alcune decine di repubblicani dissidenti, che hanno tenuto un corteo non autorizzato in tenute paramilitari. Gli scontri, senza feriti, secondo la polizia, sono avvenuti nel quartiere di Creggan, nel giorno del 25esimo anniversario degli…
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thefivedemands · 3 years
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Sofisticati dispositivi di sorveglianza nei pressi di una nota locanda nella contea di Tyrone
Sofisticati dispositivi di sorveglianza nei pressi di una nota locanda nella contea di Tyrone
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giancarlonicoli · 4 years
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18 dic 2020 18:45
ALTRO CHE PORNHUB: IL VERO SCANDALO RIGUARDA VISA E MASTERCARD! DOPO L'INCHIESTA DEL 'NEW YORK TIMES', LE DUE SOCIETÀ DELLE CARTE DI CREDITO HANNO BLOCCATO I PAGAMENTI AL GIGANTE DEL PORNO, COSTRINGENDOLO A CANCELLARE MILIONI DI VIDEO AMATORIALI E INDIPENDENTI. OGGI È UNA GIUSTA CAUSA (ELIMINARE CONTENUTI VIOLENTI E PEDOFILI), DOMANI POTRANNO ESSERE SILENZIATI GIORNALISTI, DISSIDENTI, ATTIVITÀ ''SCOMODE'' PER IL GOVERNO DI TURNO. CHI HA DATO A VISA E MASTERCARD QUESTO RUOLO DI POLIZIA DI INTERNET? NESSUNO
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1. VISA E MASTERCARD SONO I GRANDI CENSORI DEL NOSTRO TEMPO, ANCHE SE NESSUNO LI HA INVESTITI DI QUESTO RUOLO. IL PORNO È SOLO IL PRIMO PASSAGGIO?
DAGONEWS
Il giornalista-attivista Cory Doctorow su Twitter lancia un allarme relativo alla grande inchiesta del New York Times che ha spinto Pornhub a cancellare milioni di video di account non verificati, visto che alcuni contenevano violenza e sesso con minorenni.
Ma non sono stati gli articoli del quotidiano a scatenare la mossa clamorosa: è stata la decisione di Visa e Mastercard di bloccare i sistemi di pagamento di Pornhub (che possiede anche YouPorn e RedTube) a mettere il pepe al culo ai milionari che controllano i siti da una fittizia sede in Liechtenstein, convincendoli a radere al suolo anni e anni di archivi, zozzi ma perlopiù innocenti, così da eliminare anche il materiale illegale.
''E' chiaro che tutti vogliamo la cancellazione di video con scene di vera violenza o pedopornografia'', dice Doctorow, ''ma ci dovremmo preoccupare della crescente monopolizzazione dei processi di pagamento. Chi ha in mano le transazioni finanziarie, ha in mano internet. E tutte le transazioni passano attraverso Visa e Mastercard''. Già, perché anche i network ''indipendenti'' tipo Paypal si interfacciano comunque con le carte di credito degli utenti (non a caso negli ultimi anni hanno cercato di usare direttamente i conti correnti). Chi è blacklisted da Visa, per esempio, non può operare su Paypal.
Il problema è che nessuno ha investito Visa e Mastercard del ruolo di polizia di internet. Quando Facebook o Twitter chiudono account o cancellano contenuti, sono costretti a risponderne o quantomeno motivare le scelte, a volte anche davanti al Congresso.
Doctorow sottolinea come i primi a essere colpiti dalla scelta di PornHub sono i lavoratori del sesso indipendenti dalle grandi case di produzione, che usavano il network proprio per pubblicizzare contenuti ''di nicchia'' e non commerciali, con protagonisti di etnie e gusti sessuali poco rappresentati dall'industria dominante.
C'è un vecchio detto: l'industria del sesso è una early adopter, una pioniera dei media. Si cita spesso l'esempio dei VHS, dei dvd e di internet, che hanno fatto il botto grazie al mercato del porno. In realtà la questione è più sottile, secondo Doctorow: ''E' chi ha un punto di vista non accettato dal pensiero dominante che si deve dare da fare con piattaforme nuove, visto che quelle tradizionali gli sono precluse. Il porno è arrivato nelle case perché la maggior parte dei cinema non proiettava film per adulti. Il VHS ha avuto successo perché era più facile da copiare e distribuire rispetto alla pellicola. E internet ha permesso alle persone di fruire del porno senza il costo sociale di essere visti nella sezione 'per adulti' delle videoteche''.
Conclude Doctorow: ''I pornografi non sono early adopters, sono leading indicators, ovvero tracciano la strada. E la loro guerra contro i nuovi censori è una grande prova generale per estendere questo trattamento ad altre categorie: siti giornalistici, editori indipendenti, servizi di incontri. Le grandi aziende dei pagamenti sono state già arruolate e hanno dimostrato di saper eseguire gli ordini''. Oggi è per una giusta causa, per quanto abbia danneggiato molti innocenti. Domani si potranno chiudere siti, silenziare dissidenti, cancellare archivi online con un solo cenno di Visa e Mastercard. Quello di PornHub è un precedente gravissimo, non possono essere due servizi finanziari senza volto a decidere quale contenuto è legale e quale non lo è.
Credevamo che fossero Facebook, Apple e Google i ''colli di bottiglia'' del sistema, le grandi entità che decidono cosa può esistere online e cosa no. Con il caso PornHub scopriamo che sono due società meno visibili, ma che sono in grado di tenere per le palle anche i giganti della Silicon Valley e delle scatole offshore.
2. FACEBOOK E GOOGLE, RICETTA PORNHUB?
Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
Facebook e Google-YouTube cambieranno strategia sulla pubblicazione di contenuti seguendo l'esempio di PornHub? L'accostamento è audace, ma in Silicon Valley ci si incomincia a chiedere se alle reti sociali, destinate a perdere l'irresponsabilità per i contenuti diffusi, garantita loro dalla Section 230 di una legge del 1996, non convenga ispirarsi alle scelte del sito porno più diffuso sul web. Per evitare guai peggiori, PornHub ha appena scelto di eliminare oltre 10 dei 13,5 milioni di video offerti al pubblico: ha cancellato tutti quelli ricevuti da utenti non noti e verificati che partecipano al loro Model Program o sono registrati come content partners.
I fatti: il sito porno fondato 13 anni fa ha creato una vasta library di video accettando - come le altre reti sociali - i contributi di tutti gli utenti. Poi, due settimane fa, un'inchiesta di una grande firma del New York Times , Nicholas Kristof, ha denunciato la presenza su PornHub di molte riprese di minorenni o persone non consenzienti. Scandalo, denunce. Visa e Mastercard hanno smesso di fornire i loro servizi al sito. Stretta tra rischi giudiziari e blocco dei canali di finanziamento, la multinazionale del sesso digitale ha cambiato rotta. Lunedì ha annunciato una nuova politica di selezione dei contenuti: via dagli archivi i filmati non verificati.
Secondo il sito tecnologico Motherboard, i video offerti da PornHub sono così scesi da 13,5 a meno di 3 milioni. Mossa tardiva ma apprezzata dallo stesso Kristof, mentre adesso il sito porno si vanta di aver introdotto «requisiti e criteri di verifica severi che piattaforme come Facebook, YouTube, Instagram, TikTok, Twitter e Snapchat devono ancora istituire». Solo una provocazione? Certo, le altre reti non producono un materiale socialmente pericoloso come la pornografia.
Ma gli abusi, le distorsioni, la diffusione di bullismo, diffamazioni, fake news e teorie cospirative, stanno spingendo tanto i democratici quanto i repubblicani Usa a cancellare quell'irresponsabilità per i contenuti che gli stessi autori della norma oggi giudicano superata: era stata introdotta per aiutare un'industria nascente a crescere senza troppi vincoli, ma oggi quelle società sono diventati giganti con un'enorme capacità di influenzare l'opinione pubblica. Prima o poi arriveranno regole che ora anche Trump pretende a gran voce.
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goodbearblind · 7 years
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I"NINOS ROBADOS": LE MIGLIAIA DI FIGLI DEI DISSIDENTI, DEI POVERI, DEGLI EMARGINATI CHE IL FRANCHISMO E LA CHIESA CATTOLICA RAPIRONO AI PROPRI GENITORI E VENDETTERO AGLI AMICI DEL REGIME - Cannibali e Re
Maria Luisa Torres ha 24 anni quando nel 1981 rimane incinta in una relazione clandestina. Ha paura e si vergogna, perché nella Spagna di quel periodo, da pochi anni uscita dalla dittatura, la tradizione e il perbenismo hanno ancora un grande peso. Per questo si rivolge a suor Maria, al secolo María Florencia Gómez Valbuena. Cerca aiuto per partorire in segreto, lontano dagli scandali. La religiosa la porta nella clinica di Santa Cristina. Il 31 marzo 1982 Maria Luisa da alla luce una bellissima bambina. Ma non potrà mai abbracciarla. Suor Maria le dice che la piccola è morta subito dopo il parto, che deve essere subito tumulata, che lei penserà a tutto. Ma non è vero. La bambina è viva. Viene venduta per circa 6500 dollari ad Alejandro Alcalde. Questo non è un caso isolato. Sono tanti, tantissimi i bambini che dalla metà degli anni ‘30 alla fine degli anni ‘80 in Spagna vengono tolti ai genitori per essere venduti. Qualcuno dice 10.000 bambini, altri 30.000, altri ancora parlano di centinaia di migliaia di casi. Si comincia alla fine della Guerra civile spagnola. Ci sono i figli dei "rojos", i comunisti, gli anarchici, i repubblicani, nemici del franchismo che vengono tolti alle proprie famiglie e consegnati ad amici del regime. Viene appositamente varata una legge, nel 1940, con cui lo stato rivendica la proprietà fisica dei figli degli oppositori politici. Poi dagli anni cinquanta tocca anche ai neonati dei poveri, dei miserabili, dei "disadattati", delle prostitute, di tutti coloro che sono troppo deboli o isolati per difendersi. Il metodo in questo caso è lo stesso utilizzato con Maria Torres. Si rilascia un falso certificato di morte e i bambini vengono ceduti o venduti a coppie fedeli al regime. La complicità della Chiesa in queste sottrazioni fu attiva e determinante. La firma di religiosi e religiose appare su centinaia di documenti irregolari per le adozioni. Le sottrazioni di bambini continuarono anche dopo la fine del Franchismo; fino a quando qualcuno cominciò a denunciare questo orrendo crimine. Tra loro anche Alejandro Alcalde che confesserà alla figlia Ines di essere una dei "niños robados". Così dopo ventinove anni Ines, potrà abbracciare la sua vera madre. Ma sono rari i casi come il suo, la maggior parte dei "bambini rubati" non conosce la propria identità. Per questo tante madri e tanti padri stanno lottando ogni giorno affinché sia fatta luce sulla sorte dei loro figli.
Cannibali e Re
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sauolasa · 5 years
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Irlanda del Nord, esplode una bomba: "Sono dissidenti repubblicani"
La Polizia batte la pista dell'attacco terroristico
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pangeanews · 5 years
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Alberto Arbasino alla Camera! Eletto tra i Repubblicani, si occupò di immunità parlamentare, fame nel mondo, tribunale di Voghera e di una signora “rapinata di tutti i suoi averi”
Alberto Arbasino si riteneva il ‘nipotino’ di Carlo Emilio Gadda, amava tanto Carlo Dossi, battezzandolo “il gin & tonic della letteratura italiana”. Dopo aver scritto pressoché tutti i libri degni di nota – oltre a Fratelli d’Italia, L’Anonimo Lombardo, Super-Eliogabalo, La bella di Lodi – il romanziere avanguardista, che “forse non è neppure uno scrittore. È soltanto un uomo di mondo che sa scrivere” (questa la sintesi di Giorgio Bassani) si diede alla politica. Affiliato al Partito Repubblicano durante gli anni di Bettino Craxi al governo, il gioco gli riuscì. Fu eletto nel collegio di Milano-Pavia il 12 luglio 1983, occupandosi della Commissione Interni. Come co-firmatario fu co-protagonista di 15 progetti di legge, tra cui quello sulle “Nuove norme per il controllo sulle nomine negli enti pubblici”, poi ritirato, e quello sull’“istituto dell’immunità parlamentare”. Il testo – era il 21 dicembre 1983, ma non accadde nulla di risolutivo – prevedeva che “senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del parlamento può essere sottoposto a procedimento penale” (ovvero che “la Camera è tenuta a pronunciarsi, con provvedimento assunto con voto palese e motivato, entro 90 giorni dalla richiesta del magistrato”) e che “senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale”. Altrimenti, vediamo Arbasino impegnato nel promuovere le “norme per favorire il rilancio dell’edilizia privata” e “per la costituzione dei centri di socio-riabilitazione dei tossicodipendenti”. L’attività politica gli strozzò la vena estetica: nel 1983 Arbasino esce con la raccolta Matinée: un concerto di poesia (per Garzanti), nel 1985 con lo zibaldone di reportage Il meraviglioso, anzi (sempre Garzanti). Poca roba, insomma.
Il 7 aprile 1984 Arbasino è tra i firmatari di una proposta di legge “contro la fame nel mondo”, dacché – così il testo – “la battaglia contro la malnutrizione ed il sottosviluppo è una battaglia di civiltà ed è anche di sicurezza”. Stornata la tautologia e il delizioso buonismo, la proposta di legge prevedeva di destinare per l’opera pia 500 miliardi di lire nel 1984, 800 miliardi nel 1985 e 1.000 miliardi nel 1986. La proposta, temperata da progetti analoghi, divenne Legge dello Stato nel 1987 con il titolo “Nuova disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di sviluppo”.
Le interrogazioni di Arbasino non spiccano per originalità: il 7 aprile 1984 si erge a difesa della Libreria ‘Tuttolibri’ di Roma, tra le “numerose librerie minacciate di sfratto”, mentre nello stesso anno e nel 1986 si occupa della “carenza di organico presso il tribunale” della sua città natia, Voghera. Più interessante la discussione del 24 luglio 1985 quando il deputato Arbasino se la piglia con “quelle manifestazioni spettacolari e pubblicitarie, sempre più frequenti, che possono danneggiare i siti archeologici e gli ambienti monumentali usati come contenitori”. Allo scrittore avanguardista non piacciono “gli spettacoli sons et lumiere dentro il Foro romano e le sfilate di moda nella sala bianca di Palazzo Pitti”. Il 22 marzo del 1984 una sua interrogazione reclama “un intervento presso il governo sovietico affinché ponga termine alle persecuzioni in atto nei confronti di Andrej Sakharov, della moglie e degli altri dissidenti politici in Urss”; quella precedente – 13 febbraio 1984 – implora “un intervento in favore della professoressa Giuseppina Bontempo Lo Martire, autrice di una rinomatissima grammatica di lingua francese, rapinata di tutti i suoi averi”, pare la trama di un romanzo. Il 25 gennaio 1984 aveva partecipato, con un certo brio – “la nostra tendenza, il nostro desiderio sarebbero quelli di ottenere il massimo possibile a favore di artisti che, come si diceva una volta, hanno ben il merito della nostra cultura, come cantanti, come attori, hanno svolto un’opera culturale e non hanno ricavato evidentemente dei corrispettivi di reddito” – per l’“Aumento del contributo dello Stato a favore delle case di riposo per musicisti ‘Fondazione Giuseppe Verdi’ di Milano e per artisti drammatici italiani ‘Lyda Borelli’ di Bologna”.
Uscito dal Parlamento il primo luglio del 1987, Arbasino tornò a fare la “Casalinga di Voghera” e si produsse in qualche stornello rap. (d.b.)
*In forma ridotta, questo articolo è stato pubblicato nel libro “Grandi scrittori, pessimi politici”, Edizioni de il Giornale, 2017
  L'articolo Alberto Arbasino alla Camera! Eletto tra i Repubblicani, si occupò di immunità parlamentare, fame nel mondo, tribunale di Voghera e di una signora “rapinata di tutti i suoi averi” proviene da Pangea.
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italianaradio · 5 years
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Tornano gli scontri in Irlanda del Nord. Uccisa una giornalista
Nuovo post su italianaradio http://www.italianaradio.it/index.php/tornano-gli-scontri-in-irlanda-del-nord-uccisa-una-giornalista/
Tornano gli scontri in Irlanda del Nord. Uccisa una giornalista
Tornano gli scontri in Irlanda del Nord. Uccisa una giornalista
Dopo anni in cui la situazione sembrava essersi calmata, nella notte sono riesplose le protese in Irlanda del Nord. Scontri, spari ed esplosioni hanno provocato la morte di una giornalista 29enne – di cui ancora non è stata diffusa l’identità, né la testata per cui lavorava – che si trovava a Londonderry (o Derry) per seguire quanto stava avvenendo nella città al confine con i ‘vicini’ irlandesi. L’accusa per il suo decesso è stata rivolta ai dissidenti repubblicani che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero stati i protagonisti di questa rivolta che sta riportando il Paese a quel conflitto interno fatto di disordini quotidiani che ha contraddistinto la sua storia tra la fine degli anni ’60 e l’ultimo decennio del vecchio Millennio.
«Posso sfortunatamente confermare che dopo scontri a fuoco nella notte a Creggan una donna di 29 anni è stata uccisa – ha dichiarato, attraverso il profilo Twitter ufficiale della polizia locale, il vice commissario Mark Hamilton -. Trattiamo questo evento come fatto di terrorismo, è stata aperta un’indagine per omicidio».
  ACC Mark Hamilton said: “Sadly I can confirm that following shots being fired tonight in Creggan, a 29 year old woman has been killed. We are treating this as a terrorist incident and we have launched a murder enquiry.”
— PSNI DC&S District (@PSNIDCSDistrict) 18 aprile 2019
Irlanda del Nord, giornalista uccisa durante gli scontri
Secondo l’agenzia di stampa Janklow & Nesbit, la 29enne era nata a Belfast e si è lungamente occupata del conflitto nordirlandese e delle sue conseguenze. «Ero a fianco di questa giovane donna, quando è caduta accanto a una Land Rover – ha raccontato su Twitter la giornalista del Belfast Telegraph, Leona O’Neill -. Ho chiamato un’ambulanza per lei ma la polizia l’ha messa nel retro del veicolo e l’ha portata all’ospedale, dove è morta».
  I was standing beside this young woman when she fell beside a police Land Rover tonight in Creggan #Derry. I called an ambulance for her but police put her in the back of their vehicle and rushed her to hospital where she died. Just 29 years old. Sick to my stomach tonight pic.twitter.com/F0GHHd3HPz
— Leona O’Neill (@LeonaONeill1) 18 aprile 2019
Derry e il Bloody Sunday
Londonderry, cittadina alla frontiera irlandese e anche chiamata Derry, è nota per il famoso Bloody Sunday del 30 gennaio 1972, quando l’esercito britannico aprì il fuoco su una manifestazione pacifica uccidendo 14 persone, al picco dei Troubles – i disordini – che in trent’anni causarono la morte di circa 3500 persone. A gennaio era stata fatta esplodere un’automobile, evento che aveva fatto temere una nuova ondata di violenza proveniente da gruppi paramilitari, in piena tensione per la Brexit. La frontiera nordirlandese è uno dei punti più controversi e fonte di maggiori tensioni nel divorzio tra Regno Unito e Unione europea.
(foto di copertina: da profilo Twitter Cool FM)
L’articolo Tornano gli scontri in Irlanda del Nord. Uccisa una giornalista proviene da Giornalettismo.
Nelle notte esplosioni e atti terroristici a Derry. La situazione era tranquilla da diversi anni
L’articolo Tornano gli scontri in Irlanda del Nord. Uccisa una giornalista proviene da Giornalettismo.
Enzo Boldi
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ultimaedizione · 5 years
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Giornalista uccisa in Irlanda del Nord. Torna l'Ira?
Giornalista uccisa in Irlanda del Nord. Torna l’Ira?
In Irlanda del nord, una giornalista è stata uccisa a colpi di arma da fuoco a Londonderry, Derry per i cattolici, in quello che la polizia ritiene sia stato un attacco terroristico.
I repubblicani dissidenti, contrari alla pacificazione accettata dall’ Ira, sono accusati di aver ucciso la donna di 29 anni durante i disordini seguiti alle perquisizioni effettuate della polizia nella zona di Derry…
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purpleavenuecupcake · 6 years
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Agenti britannici già nell'Irlanda del Nord
Il servizio di sicurezza britannico (MI5) ha oltre 700 ufficiali - oltre il 20% di tutta la sua forza - di stanza nell'Irlanda del Nord, a causa dei timori che il processo Brexit possa riaccendere il conflitto storico. Nel 1922, i ribelli nazionalisti riuscirono a rimuovere l'Irlanda dall'Impero britannico. Ma sei contee nel nord dell'Irlanda rimasero sotto il dominio britannico e oggi formano il territorio britannico dell'Irlanda del Nord. I nazionalisti irlandesi si sono impegnati per decenni in una campagna infruttuosa - a volte pacifica e a volte violenta - per unire queste contee con la Repubblica d'Irlanda. In seguito all'Accordo del Venerdì Santo del 1998, gruppi lealisti nazionalisti e britannici nell'Irlanda del Nord hanno interrotto le loro operazioni armate e sono entrati nell'arena politica, condividendo efficacemente il potere all'interno del  territorio britannico. L'integrazione dell'Irlanda e della Gran Bretagna nell'Unione europea ha contribuito a tale processo portando effettivamente a terminare  i controlli alle frontiere tra i due paesi. Così, i lealisti filo-britannici hanno continuato a vivere sotto il dominio britannico, mentre i nazionalisti sono stati in grado di attraversare dall'Irlanda del Nord alla Repubblica irlandese e tornare indietro senza restrizioni, come se i due stati fossero effettivamente unificati. Ma questo regime di relativa pace  alle frontiere sta per cambiare quando la Gran Bretagna lascerà l'Unione europea a marzo. Molti temono che il confine reintegrato ricorderà alle comunità nazionaliste del Nord che l'isola dell'Irlanda rimane divisa e riaccenderà quindi i sentimenti secessionisti. Pochi giorni fa, il quotidiano londinese The Daily Mail citava una "fonte anti-terrorismo" senza nome che affermava che l'MI5, l'agenzia antiterrorismo della Gran Bretagna, aveva schierato un quinto della sua forza nell'Irlanda del Nord. L'agenzia sta monitorando un numero di gruppi repubblicani dissidenti - un termine usato per descrivere gruppi armati di nazionalisti irlandesi che continuano a respingere la maggioranza della comunità nazionalista per approvare l'accordo del Venerdì Santo nel 1998. Uno di questi gruppi - che è comunemente visto come il più formidabile esistente oggi è il nuovo esercito repubblicano irlandese auto-costituito. La nuova IRA è stata costituita nel 2012 quando le cellule repubblicane dissidenti si unirono ad un altro gruppo nazionalista dissidente, noto come Real IRA. La nuova formazione è particolarmente forte nell'estremo nord-ovest dell'Irlanda del Nord, che comprende centri urbani come Derry. Funzionari della sicurezza britannici ritengono che la Nuova IRA sia composta da circa 40 membri  che si impegnano in una campagna armata contro il dominio britannico nel Nord. Quasi 50 nuovi militanti dell'Ira stanno attualmente scontando condanne nei sistemi penitenziari britannici e irlandesi, mentre diversi raid nelle residenze dei membri della IRA e di altre proprietà hanno rivelato l'esistenza di armi automatiche  ed esplosivi. Ma il gruppo è riuscito a far esplodere un'autobomba a Derry il 19 gennaio di quest'anno. La bomba era costituita da bombolette di gas ed  è esplosa  circa 30 minuti dopo che un uomo non identificato ha chiamato un negozio di beneficenza situato nelle vicinanze per lanciare l' avviso di una bomba. Gli agenti di polizia si sono precipitati sul posto ed erano presenti quando la bomba è esplosa. Non ci sono stati feriti, secondo quanto riferito dai media locali. Read the full article
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thefivedemands · 4 years
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Mozione dei consiglieri di Fermagnagh e Omagh contro l’estradizione di Liam Campbell Familiari delle vittime della strage di Omagh indignate dopo la notizia dell'approvazione di una mozione contro l'estradizione in Lituania di Liam Campbell…
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thefivedemands · 4 years
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Liam Campbell verrà estradato in Lituania
Liam Campbell verrà estradato in Lituania
Liam Campbell, coinvolto nell’attentato di Omagh del 1998, è ricercato in Lituania per traffico di armi internazionale
Dopo 12 anni di battaglia legale, la Corte Suprema di Dublino ha disposto l’estradizione di Liam Campbell in Lituania, dove è ricercato per l’accusa di traffico d’armi internazionale. Era stato arrestato il 2 dicembre 2016 sulla base di un mandato di arresto europeo (MAE)…
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thefivedemands · 4 years
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Dissidente repubblicano giustiziato a Belfast La PSNI indaga sull'ipotesi di vendetta. Il padre della vittima era stata uccisa nel 2014 Il Police Service of Northern Ireland sta indagando sulla possibilità che Warren Crossan possa essere stato ucciso per vendetta,  per l'omicidio di Robbie Lawlor avvenuto all'inizio di quest'anno.
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thefivedemands · 4 years
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Astensione del Sinn Fein dal voto sul rinnovo della legislazione che autorizza i processi senza giuria Per la prima volta lo Sinn Fein non si è apertamente opposto alla legge che ha istituito le cosiddette Special Criminal Courts, per reati di matrice terroristica 'interna'
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thefivedemands · 4 years
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Rapporto di sicurezza denuncia la maggior sofisticatezza degli ordigni dissidenti
Rapporto di sicurezza denuncia la maggior sofisticatezza degli ordigni dissidenti
Esperti artificieri dell’esercito hanno stilato un rapporto che sottolinea la “crescente raffinatezza” dei dispositivi dei dissidenti repubblicani
Il team è stato chiamato ad intervenire in 229 occasioni in Irlanda del Nord, nei 12 mesi precedenti luglio 2019. Un aumento di 198 rispetto all’anno precedente.
Durante il periodo coperto dal rapporto, la New IRA e la Continuity IRA sono state…
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thefivedemands · 4 years
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Saoradh Ard Mhacha: 'Colin Duffy agli arresti per presunta violazione dei termini del rilascio su cauzione'
Saoradh Ard Mhacha: ‘Colin Duffy agli arresti per presunta violazione dei termini del rilascio su cauzione’
La notizia trapela da Saoradh Ard Mhacha che, sulla sua pagine Facebook, ha pubblicato una dichiarazione denunciando l’arresto di Colin Duffy, per presunta violazione dei termini della libertà su cauzione.
Questa mattina Colin Duffy è stato arrestato e portato nella caserma di Musgrave per una presunta violazione della cauzione. Le forze della corona sostengono di aver suonato al porta alle 6 del…
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thefivedemands · 4 years
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Il Police Service of Northern Ireland teme fortemente che il responsabile della morte di Lyra McKee rimanga impunito
La PSNI ha giocato una nuova carta per riuscire ad ottenere testimonianze che incastrino chi ha sparato il proiettile che il 18 aprile 2019 uccise la giornalista Lyra McKee. Una lettera inviata ai residenti di Creggan, area repubblicana di Derry.
(…) L’omicidio di Lyra non è stato commesso in un’area isolata, né ha coinvolto solo una persona. Gli eventi che hanno portato alla scomparsa di Lyra e gli eventi successivi, sono ugualmente importanti (…)
Stralcio delle lettera alla comunità di Creggan, ndr
In un’intervista radiofonica della BBC, il sovraintendente investigatore Jason Murphy, ha ammesso che si è trattato di una mossa straordinaria, che spera possa fruttare qualche risultato.
Secondo il Sunday Life, ma è opinione comune in ambito investigativo, le indagini sono fino ad ora state ostacolate dalla paura di collaborare dei testimoni.
“C’è stato un forte supporto da parte della comunità, ma nessuno è disposto a farsi vedere parlare con la polizia per ovvie ragioni”, ha ricordato Murphy.  Poco tempo dopo la morte della McKee, infatti, a Creggan erano comparsi dei graffiti intimidatori della New IRA, contro chi avrebbe collaborato con la giustizia.
“Ciò ha gravemente ostacolato i progressi. Conosciamo il nome di chi ha ucciso Lyra, chi gli ha consegnato l’arma e lo ha mandato per strada, con l’ordine di sparare alla polizia. Ma dimostrarlo in tribunale, senza dichiarazioni dei testimoni, è tutt’altra questione”.
Diversi sono stati i fermi effettuati dalla polizia. Paul McIntyre (51 anni) è stato arrestato perchè ritenuto reo di aver collaborato nell’omicidio e di appartenenza ad organizzazione terroristica; Christopher Gillen (39 anni) è stato accusato comportamento riottoso nella notte dell’omicidio.
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Paul McIntyre
La PSNI ha confermato che punto focale delle indagini sono le immagini registrate da telecamere a circuito chiuso ed altri video, tra cui quelli registrati con smartphone.
Il colpevole, aveva allora 18 anni ed è recentemente diventato padre. Nonostante avesse il viso coperto, è stato riconosciuto dalla gente del posto per i particolari pantaloni della tuta, che indossava durante la notte.
La pistola gli fu consegnata da un suo coetaneo attualmente in carcere per reati di ordine pubblico. Entrambi furono arrestati dagli agenti di polizia all’indomani dell’omicidio, ma tornarono liberi senza accusa.
La PSNI alza però il tiro. Nel suo mirino ci sarebbero Thomas Mellon, considerato leader della New IRA, oltre ad essere già sorvegliato speciale della MI5, e Fergal Melaugh identificato come comandante in seconda. Entrambi sono ex membri della Provisional IRA.
Gli investigatori vorrebbe riuscire a dimostrare che sono questi 2 uomini alla regia dell’attività terroristica a Derry.
Tratto da Sunday Life
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Lyra McKee
Ad un anno dall’omicidio di Lyra McKee, la PSNI rinnova l’appello alla comunità di Creggan Il Police Service of Northern Ireland teme fortemente che il responsabile della morte di Lyra McKee rimanga impunito…
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