#dialogo con me
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wait llamas a esp-euro gallego o en realidad estas hablando del idioma gallego jsjsjsjs
Ajsjjwjwjwks perdón es la costumbre ( se que está mal) me refería al castellano del otro lado del océano (no fue con mala leche/ se q existe el gallego el vasco etc etc etc)
Un ejemplo del epicardo doblaje del que hablaba:
youtube
#si pueden ver monster completa haganlo con esta version a mi me encanta#los dialogos todo queda re bien#capaz es el sonido de cómo lo grabaron pero pega perfecto con el tono de la serie
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nvm me volví a leer harugaoka ya entiendo todo
#la primera vez no llegue a entender del todo pq pero creo q inconscientemente queria q tangerine lo odie#onda. obviamente no quiere eso nadie quiere q su hermano lo odie. pero estaba tan convencido de q lo merecia q tipo#creo q inconscientemente trato de hacer q pasara?#pero la cuestion es q tangerine lo quiere! obvio q lo quiere. es citron. pero citron esta tan convencido de q le hizo algo terrible#al hacerlo ser el proximo heredero y q le saco la libertad y etc q ni siquiera se da cuenta de esto hasta q masumi se lo Dice#lo cual tampoco entendi hasta ahora tipo q importa el dialogo de masumi. claro. es literal un balde de agua fria! creo q fue a proposito?#bueno. y dsp pide perdon etc pq se da cuenta de q estaba siendo un idiota y q si no quiere q lo odie tiene q apoyarlo y q#si tanto miedo tiene de q tangerine no pueda cumplir sus propios sueños entonces tiene q decirle q no los deje ir. señalo el monologo#sobre spring y hope y etc en el ep#pero bueno el punto de harugaoka creo yo es señalar lo importante q es para citron la libertad y el gran gran trauma q fue ser el heredero#y ns cual es la palabra pero cuando habla con guy y dice q se siente responsable me hizo pensar q citron tiene tipo#un sentido de la responsabilidad mucho mas grande del q pienso q tiene lo cual es LOGICO pq era el mf principe heredero y#hasta volvio a zahra cuando no queria pq era su responsabilidad
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Bisognerebbe tornare a livelli più essenziali nei dialoghi giornalieri. Io, per esempio, non mi sforzo più quando parlo con la gente. L' ultima volta che mi è uscita una frase concettualmente alta, rubata da qualche lettura di Kant, cose tipo: "ma tu quante incertezze sei capace di sopportare?" - mi sono sentito rispondere: "ma tu voti PD?"
Azz!!..Cosi', per riequilibrare il dialogo e convincere l'interlocutore sul madornale abbaglio che aveva preso, ho svoltato su discorsi più seri: "quale gusto di gelato ti piace? Io amo la zuppa inglese".
Il dialogo si aperto su nuovi orizzonti, si è passati dai piaceri primordiali per le more dell'oratorio, alla nutella rubata di nascosto, alle grandi esultanze adolescenziali sul culo di una certa "Tiziana", amica comune e desiderio morboso mai risolto, anche perché la tipa aveva un carattere abbastanza scontroso.
Usare concetti semplici e parole chiare è l'unico modo per non essere equivocati. Credo sia utile anche nella politica riportare la lancetta alle scuole elementari, basta osservare certi personaggi e il loro approccio sulle tematiche urgenti, come riescono a banalizzare ogni discorso usando concetti alla portata di tutti. Senza risvolti intellettuali e diramazioni filosofiche, vanno diretti al punto: sei un comunista! - Abbiamo abbassato le tasse! - è finita la pacchia! - stiamo facendo la storia! - Le tasse sono un pizzo di Stato! - A te piacciono i migranti, a me no, portali a casa tua!
Frasi secche, senza giri di parole, roba da cinepanettoni, frasi che anche il più distratto, mentre intinge un cornetto nel cappuccino al bar e gli arrivano da un televisore acceso frasi tipo: "hanno tolto il crocifisso dalle scuole..." - "ci vogliono rubare il presepe..." - "ci vuole di nuovo la leva militare..." pensa: " forti questi, hanno proprio ragione. @ilpianistasultetto
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Ripeti a voce, con molta concentrazione, dopo avere respirato profondamente.
Mi do il permesso di separarmi da persone che mi trattano bruscamente, con violenza, che mi ignorano, che mi negano un saluto, un bacio, un abbraccio… Da questo preciso momento le persone brusche o violente sono fuori dalla mia vita.
Mi do il permesso di non costringermi ad essere “l’anima della festa”, la persona che mette entusiasmo in tutto o quella sempre disponibile al dialogo per risolvere conflitti quando gli altri nemmeno ci provano.
Mi do il permesso di non intrattenere ed incoraggiare gli altri a costo di stancarmi io: non sono nata per spingerli ad essere sempre al mio fianco.
La mia esistenza, il mio essere è già prezioso.
Se vogliono stare al mio fianco devono imparare a valorizzarmi.
Mi do il permesso di lasciar svanire le paure che mi hanno inculcato da bambina. Il mondo non è soltanto ostilità, inganno o aggressione. Ci sono anche tanta bellezza e gioia inesplorata.
Mi do il permesso di non stancarmi nel tentativo di essere perfetta. Non sono nata per essere la vittima di nessuno. Non sono perfetta, nessuno è perfetto e mi permetto di rifiutare gli schemi altrui: una persona senza difetti, estremamente impeccabile ovvero disumana.
Mi permetto di non vivere nell’attesa di una telefonata, di una parola gentile o di un gesto di considerazione. Mi affermo come persona che non dipende dalla sofferenza. Non aspetto rinchiusa in casa e non dipendo da altre persone. Sono io stessa a valorizzarmi, mi accetto e mi apprezzo.
Mi permetto di non voler sapere tutto, per non essere sempre presente durante il giorno. Non ho bisogno di molte informazioni, di programmi per il pc, di film al cinema, di giornali, di musica.
Mi do il permesso di essere immune alle lodi o agli elogi smisurati: le persone che fanno troppi complimenti finiscono per sembrare opprimenti. Mi permetto di vivere con leggerezza, senza accuse o richieste eccessive. Non fa per me.
Mi do il permesso più importante di tutti, quello di essere autentica.
Non mi sforzo di compiacere gli altri. È semplice e liberatorio abituarsi a dire di no ogni tanto.
Non mi voglio giustificare: se sono felice, lo sono, se non sono felice, non lo sono. Se un giorno del calendario è considerato come quello in cui sentirsi obbligatoriamente felici, io mi sentirò esattamente come mi sentirò.
Mi permetto di sentirmi bene con me stessa e non come vogliono le usanze o quelli che mi stanno attorno: quello che è “normale” o “anormale” nei miei stati emotivi sarò io a deciderlo.
J. ARGENTE
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Era Novembre 2021.
È passato un anno e mezzo soltanto ed è già capitato di nuovo.
Non sono più così arrabbiata con me stessa perché non sono il blocco di ghiaccio che credevo di essere. La sto prendendo piuttosto come una opportunità di analisi su me stessa (come al solito).
A quanto pare (o almeno da quel che ho capito), la mia inesistente autostima gioca ad opposti: respingo tutto quello che mi si dice perché lo percepisce come finzione, sono comunque (almeno in parte) frasi di circostanza, oppure, anche se fosse sincerità non mi interessano quelle parole a tal punto da dare loro un valore pari a zero; al polo opposto, se mi dici qualcosa che nel fondo del mio cuore avrei voluto sempre sentirmi dire perché riguarda una sfera di me che per me ha molta importanza, le tue parole diventano oro e io pendo letteralmente da quelle labbra.
Ed è incredibile perché niente, ma davvero niente mi scalfisce, però, come ho detto alla mia amica ieri: "se mi tocchi quell'esatto nervo e mi fai un complimento così, senza nessuna malizia, io proprio mi sciolgo come neve al sole".
Mi spiazza essere così "facile" e "sempliciotta", però che ci posso fare? Almeno posso vantarmi del fatto che comunque serve molta, tanta precisione nel tiro, tant'è che in pochissimi sono stati capaci di atterrarmi così facilmente.
Questa volta i giochetti della mia mente e le mie fantasie non mi fanno innervosire, né butto via la pellicola non appena comincia a girare: lascio che giri e sorrido, per la fervida fantasia che non sapevo di avere. Che scemotta.
Tanto la realtà è quella che è: me ne devo andare, lontanissimo, e non esiste nessun iperuranio possibile per cui questa cosa possa avere anche solo un piccolissimo futuro, in tutti i sensi possibili. Per l'ennesima volta.
Sto abbassando le barriere e non lo accetto. Sta succedendo troppo spesso ultimamente. Tutto questo desiderio mi sta rendendo una debole. Una come tanti: un essere umano. Di quella debolezza che ho sempre sbeffeggiato perché non mi apparteneva e mai lo è stato. Non voglio accettare la mia umanità, i miei desideri dettati dalle mie mancanze perché sarebbe come ottenere una bambola di cartapesta - vicino al fuoco brucia e la cenere che lascia sarebbe anche più dolorosa della sua non-esistenza. Alzare i muri, liberare e pulire la testa, fare tabula rasa e soprattutto rimanere nella realtà. Ma quando mai ho avuto tutta sta fantasia io? Anzi, quando mai ne ho liberata come sto facendo in continuazione questo periodo? Ma a che pro? Mi indebolisce e basta ed è la cosa che più odio di tutte queste faccende. Lo sappiamo tutti che sono una bimba bisognosa, lo so persino io, ma questo non mi autorizza a lasciarmi sciogliere così facilmente.
Ma poi perché mi sono ritornati questi bisogni che avevo superato da tempo? La mia amica mi aveva detto che alcuni problemi a volte ritornano, anche se in maniera diversa. La risposta che mi sono data io è che ora sto relativamente meglio e il centro del mio mondo non sono più io. Non va bene lo stesso, voglio essere il centro del mio mondo sempre. Voglio esistere io, io e solo io. Anche se questo necessita sofferenza. You are not allowed. Nobody is.
Da adesso in poi: refresh & restart.
#pensieri notturni#me myself and I#dialogo con la coscienza#debole#essere umano#umanità#sentimenti#freddezza#che poi questo non è provare sentimenti#ma è un prendersi per il culo da sola
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Benvenutɜ
Sono una ragazza chubby dispersa nelle campagne lombarde. Ho 24 anni e sono single. Questo è il mio side blog, in cui reposto o pubblico pensieri\gif che stuzzicano la mia voglia al momento.
Mi interessa la persona in sé e non cosa ha tra le gambe (in parole povere, panromantica e demisessuale) 💜 Le parole sono l'unico modo per arrivare a me. Usatele con discrezione, perché potrei avere il "blocca" facile. Ricordatevi che il rispetto si dà tanto quanto lo si vuole ricevere. ✨
Tutto ciò che pubblico non vuol dire che voglia farlo, ma che è una fantasia che mi attira. Se volete scoprire più su di me, gli ask e i dm sono aperti (ma preferisco gli ask, anche in anonimo). Sono sempre aperta a ogni tipo di dialogo (ma vi prego di leggere anche i vari ask. Dopo un po' mi scoccio a rispondere sempre alle stesse domande) 💜
A volte rebloggo anche hard kinks senza tw. Siete avvertitɜ.
Ogni tanto posto foto mie. Non le pubblico giornalmente o settimanalmente, ma solo a mia discrezione. Quindi non cercate di farmi sentire in colpa perché non sono puntuale: non funziona. Non scambio foto nemmeno in chat. 🤷🏻♀️
🤬Hard limits: spit, scat\piss, anal, piedi. Unwanted dick\pussy\tits pics, real misogyny\misandry, real rape, omolesbobitransphobia, racism, gente creepy nei dm, sexting a caso (in questi casi, venite bloccatɜ immediatamente senza passare dal via)
Posso sembrare stronza, ma vi assicuro che sono anche simpatica ❤️
Qui gli hashtag più usati 👇🏻
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Una giornata che finalmente si riaggiustava dopo un mese di sofferenze inaudite è stata rovinata da notizie che non ho chiesto di ricevere, o comunque non nei loro particolari infimi e più turpi. Solo la laurea con tutti i relativi riconoscimenti – tappa obbligata, altrimenti mi sarei fatta fuori – lo salva dall’essere il peggior anno della mia vita ex aequo col 2016 facendolo slittare in seconda posizione. E di certo non a causa dei comuni avvenimenti che chiunque comunemente esperirebbe in questo secolo nel mondo occidentale. Ormai è anche sciocco ragionare secondo gli anni solari, in realtà, per quanto è innegabile che danno almeno l’illusione di un’interruzione cronologica delle nefandezze. Credevo che essendomi lasciata alle spalle un ambiente familiare di violenza quotidiana durata 28 anni la chiave di volta stesse appesa alla serratura. Invece i provvedimenti del tutto straordinari che è stato necessario prendere per mettere un punto a quella fase hanno assestato un colpo durissimo e imprevisto alla mia quotidianità. In primis ne ha risentito la salute e di solito la salute non mi fa sconti. Poi sono intervenute tante di quelle altre variabili che anche solo sapere di non poter comunicare perché susciterebbero incredulità, scherno, stigmatizzazione e totale emarginazione mi uccide. Gli psicologi che circolano dalle mie zone, ho scoperto, sono tutti grossomodo pagliacci. In ogni caso non potrei permettermi una psicoterapia in pianta stabile. Non c’è una conclusione a queste mie considerazioni. È anche disgustosamente eufemistico dirmi estenuata da tutto, malattie al primo posto indiscusso, sempre e comunque. Non so in cosa sperare e se augurarmi niente. Sto campando solo per l’università, non potendo neanche fruirne come vorrei (e come sarebbe stato ovvio), e per i recenti successi. Sto campando per il prof C presidente di commissione che reincontrandomi in corridoio mi ha riproclamato scherzosamente e informalmente, dato che durante la proclamazione gli avevo negato per dimenticanza la stretta di mano. Sto campando per i complimenti del prof S, per la predilezione gentile accordata dalla prof C e per la disponibilità al dialogo che oggi ha dimostrato il prof D nonostante non lo reputi chissà quanto capace nella didattica. Sto campando per gli svariati momenti memorabili con relatore che purtroppo è tutto meno che la persona integra che ero certa che fosse, e anche questo rappresenta uno dei dolori recenti, di difficilissima assimilazione. Francamente non immaginerei nessuno, al mio posto, se non altre persone molto malate e soprattutto cronicamente, senza cure e senza prospettive di cure, arrabattarsi nell’esistenza in modo migliore, ammesso che si possa assegnare un giudizio di valore che in fondo non può esserci, perché semplicemente si riduce tutto al non rimanerci sotto, a non crepare. Mi sorprendo e mi risulta immensamente straniante pensare a quanta resistenza psichica io abbia dimostrato nel corso di questi lunghissimi dieci anni di puro dolore. Sono diventata altro da me infinite volte e mamma mia, che banalizzazione estrema e ridicola metterla in questi termini a fronte di ciò che realmente è ed è stato.
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Adoro svegliarmi presto, quando il resto ancora dorme. Osservare il sole levarsi in cielo, con una tazzina di caffé bruno in mano, é il dialogo con me stessa più sincero della giornata.
Gabriela Pannia
Buondì ☕
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre
.Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano .Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita, e che magari lui abbia piacere di insegnarmene qualcuna se ne conoscerà.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io?
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@promettimicherestiqui
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
#filorossodeldestino#filo rosso#frasi#citazioni#nuovo#nuovo blog#blog#blog nuovo#frasi tumblr#frasi belle#amore#frasi vere#frasi amore#frasi sentimenti
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre.
Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano.
Mi piacerebbe che parlasse più lingue straniere, come lo faccio io avendo questa passione da tutta la vita, e che magari lui abbia piacere di insegnarmene qualcuna se ne conoscerà.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io.
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.
Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
#frasi#pensieri#nuovo blog#amore#fidanzato#primo amore#sogni#desideri#descrizione#vita#citazioni#frasi mie#un mei no akai ito#lettera#scrivere#scrittura#coppia#favole#principe#principessa#relazione
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Un futuro tutto da scrivere ed un filo che non si romperà mai.
Sono una persona sognatrice che appunta ogni pensiero su carta, da sempre.
.Scrivo di me in questo blog, che uso come mio diario virtuale.
Scrivo di ciò che voglio e di ciò che vorrei avere e trovare durante il cammino della mia vita.
Sono una persona che crede nell'amore come quello delle favole.Quel tipo d'amore che ci faceva sognare da bambine.
Mentre scrivo questo, resto legata ad un filo, quello del destino.
Quel filo di color rosso per il quale, esiste una leggenda giapponese che ci racconta di come due persone siano legate tra loro.
Ho sempre creduto in questa leggenda nonostante tutto.Sono convinta anche io di questa cosa, e spero che un giorno, anche se tardi, troverò anche io la mia anima gemella, il mio amore per la vita.
È importante ricordare che, il filo rosso può aggrovigliarsi e allungarsi, ma mai spezzarsi.
Un-mei-no-akai-ito è ciò che sono io, sono io quel filo. Mi trovo già legata alla mia anima gemella, senza però, essere ancora a conoscenza della sua effettiva esistenza.
Questo non è un sogno, è la realtà, e come tale, molto presto, si realizzerà, anche se ci vorrà del tempo.
Vorrei che sappia amarmi nonostante la mia disabilità, e che faccia in modo che per lui non sia un problema, ma un valore aggiunto.
Vorrei che mi insegnasse ad amare (visto che quella in questione, sarà la mia primissima relazione e spero anche l'ultima).
Sono spesso sola, non ho molti amici, quindi vorrei che lui per me fosse un amico o molto di più.
Non so nuotare, quindi spero che apprezzi la montagna 🗻 e le colline, cottage e agriturismi, cose così.
Mi vedo bene in vacanza anche ad esplorare città d'arte, in Italia o all'estero.
Vorrei che fosse una persona aperta al dialogo con le persone e che modo educato esprima il suo pensiero, come io faccio abitualmente.
Vorrei che rispettasse sempre il prossimo, sia per quanto riguarda il pensiero altrui, e tutti i loro credo, qualunque essi siano.
Da sempre, sono stata rapita da occhi color mare e color smeraldo.
Chi sono io.
Beh qualcosa ti ho già raccontato di me, Anima ancora sconosciuta.
Sono una ragazza semplice, con l'animo da bambina. Sognatrice, forse anche troppo, con la vena d'artista, a volte.
Spesso scrivo volentieri un mio pensiero su carta, anche se non ho mai avuto un vero e proprio diario.
Qualche volta mi trovi chinata su di un foglio, mentre disegno e coloro.
Altre volte mi trovi a giocare ai videogiochi, ed altre ancora, a guardare film e serie TV in lingua originale e partite di calcio, senza togliere tempo alla lettura, una delle mie più grandi passioni, trasmessa da mia mamma.
Spero che con la tua presenza costante nella mia vita, tornerò a scrivere d'amore, quell'amore che parlerà di noi.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Scriverò per te lettere (perché si, scrivere è sempre stata una passione che da un po' di tempo che si è spenta) che potrai leggere ogni volta che vorrai, ricordandoti di me, anche quando saremmo lontani, se vorrai.
Scriverò per te poesie, descrivendo il nostro amore che muterà piano piano nel tempo.
Crescerò insieme a te dentro questa relazione, e grazie a te spero passino anche le mie ansie, soprattutto la sociale, che mi accompagna da quando ho finito la scuola superiore (per via del bullismo subìto ecc..).
Per conquistarmi penso che non ci voglia molto: non sono una ragazza che indossa borse all'ultima moda, né ha un cellulare ultimo modello anche perché non sono malata di fotografie e non avendo altri social, non mi serve un cellulare troppo performante.
Come una bambina amo ancora i peluche (quindi questo sarebbe un ottimo regalo), ovviamente accompagnato da una lettera scritta a mano, sarebbe un sogno realizzato, ma non voglio chiedere la luna.
So per certo che, per amor mio, dovrai fare tanti cambiamenti nella tua vita, nel tuo quotidiano, e ovviamente io non obbligo nessuno ad amarmi, ma spero che un giorno, proprio come nelle favole, potrai essere il principe azzurro sto cercando e sognando da sempre.
Tiro un po' di più il mio capo del filo, se ti va, fallo anche tu, per incontrarci prima.
A presto amore mio, resto qui ad aspettarti.
@un-mei-no-akai-ito //(Lun 12.08.24 h 21:53) @un-mei-no-akai-ito
@unmeinoakaito
#scrivere#scrittura#pensieri#blog#blog nuovo#lettera#amore#fidanzato#ti amo#sognatrice#futuro#me#io#unmeinoakaito#un mei no akai ito#un-mei-no-akai-ito
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Este debe ser el mejor dialogo que he leído en un fic Chewis:
Este es un intercambio entre Checo y Lance, me encanta cuando Lance sale con sus cosas... ahhh, esto cura mi alma de que le dijeron a mi perro gordo v.v
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(Basado en "La Historia de Daniel, el Favorito del Diablo". 5to Capitulo del libro "La Reina de los Condenados" . Crónicas Vampíricas de Anne Rice)
No, no hay tregua. Desde el inicio de todo , con tus ojazos en esa celda y mis botas hechas circulo maniaco, no hubo tregua. No hay tregua para regresar a horas profundas y tampoco para besarte dormido en las madrugadas. Esa adictivo hábito mío de recorrerte a olfato de sabueso amaestrado , recorriendo cada musculo vivo de tu cuerpo, sorprendido por el despertar de tus vellos, respondiendo en estremecimiento a su amo. No hay tregua. Son 4 dias que no te veo. La ciudad clama por mi justicia, tanto o menos como me reclama tu cama con sus llanuras y dunas que se remueven lentamente mientras roncas. Todo en ti merece NO TREGUA. Me has acostumbrado a los espejos y ventanas cerradas, a tus peliculas independientes de los 70s que tengo que interpretar como un arqueólogo que apenas recuerda los mitos y las formas. Grabandome en la memoria los cantantes y nuevos videos de MTV o la afición nueva hacia los Levis clasicos y abrigos de piel. Eres tú, Daniel. Abres el mundo al infierno, dejas que el demonio observe cómo lees el.periodico mientras el jugo de naranja se suspende en tu diestra, y me has acostumbrado tambien a ese intercambio de miradas raro cuando se que me pides que te bese lento lo que sea que se me ocurre con tal de darte de comer de mí. Impaciente mío. Mis ausencias son obligatorias, por ti..todo por ti. Me aprendo con disciplina y memoria magistral a repetir a Becquer y los dialogos de Ernesto de Oscar Wilde. Repaso los guiones de Tarantino y anoto las frases de fuego de esa salsa latina que tanto me has forzado a oir. Tampoco tienes treguas, Daniel. Tus exigencias y peticiones son gruñidos y puños apretados en la pared. Tus iras ...me has acostumbrado a ellas con sus deliciosas sin razones e " Hijos de Perra"que me excitan. Me excitas. Mucho. Desvias mi piedad hacia el mismo abismo, mis noches lejanas las atas a tu muslo derecho , para regresar como un lobo enloquecido a tomar tu carne en el festin del alma que se devora a si misma, a ti, a mi. Esperame. La ausencia es corta y hago lo mejor que pueda con el tiempo. Llevo comida, a Tolstoi en su primera edición y 4 chaquetas de piel nuevas para que me las pierdas, las huelas y las consagres a tu piel que mas tarde he de saborear. Tú tampoco me das tregua, Daniel. Abre la puerta, estoy afuera.
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To be honest no matter how many times I whoop hades ass in the game, I don't believe it's enough. There are a few of the solo hades cutscenes you know the ones wherein you have hades on his desk admonishing Zagreus. One particular one involving his eyes still remain with me.
You know even though Hades and JJK are so far from each other a certain line hits deeper with Zagreus's situation.
Being a child isn't a sin
So why on earth does Hades punish so ?
We could say that it is the main theme of the AU I work on.
during the game Hades not only takes out his frustrations on Zagreus (HIS OWN SON) but does very questionable things to get OTHERS to kill him even if he can return through the river Styx (like ratting him out to the security of the Underworld/witches/etc, sending to the Furies after him, make him face warriors with the help of the gods, etc.), and yet he speaks to him as if he were a nuisance, just another employee, ungrateful for wanting to leave when HADES HIMSELF is the reason why that Zagreus wants to leave.
and look, I wouldn't be so against Hades if this attitude were only from the beginning of the game, if their relationship was strained BC of Zagreus desiree of getting out of the Underwolrd, but several dialogues let us see that this attitude towards Zagreus has been going on for YEARS, that he has been like this all his life, that he has never had a problem neglecting him for his own unresolved Grief, and honestly makes Zagreus' reasons EVEN MORE justified.
I completely understand that Hades felt shit about Persephone, but considering that everything happened precisely because his OWN SON DIED, one would expect that he would have had more affection for him, more respect, even if it wasn't for him, for what it meant, his union with Persephone. but no, he use it as an excuse to be bitter towards everyone INCLUDING him and be a pretty mediocre father.
I don't think Hades hates Zagreus, I think he DOES loves him, but he definitely didn't love him enough for most of his life. and in this Au, that would be the cause of his fall. before the hands of the son he became his replacement.
In general I think it's good to address Hades' abuse of Zagreus properly, I'm glad to see a lot of people with that perspective.
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podriamos decir que es el tema principal del AU en el que trabajo.
durante el juego Hades no solo saca sus frustraciones en Zagreus (SU PROPIO HIJO) sino que hace cosas muy cuestionables para que OTROS lo maten incluso si puede volver por el rio Styx(como delatarlo con la seguridad del Inframundo/las brujas/etc, enviar a las Furias tras el, hacer que se enfrente a guerreros con ayuda de los dioses, etc), y aun asi le habla como si fuera una molestia, un empleado mas, un desagradecido por querer irse cuando el PROPIO HADES es la razon por la que Zagreus se quiere ir.
y mira, no estaria tan encontra de Hades si esta actitud fuera solo de al principio del juego,, que su relación se haya tensado porque Zagreus decidió irse, pero varios dialogos nos dejan ver que esta actitud hacia Zagreus tiene AÑOS, que ha sido asi toda su vida, que nunca ha tenido problemas en descuidarlo por su propio Luto sin resolver, y sinceramente hace que las razones de Zagreus esten AUN MAS justificadas.
tipo, entiendo completamente que Hades se sientiera de la mierda por lo de Persefone, pero teniendo en cuenta de que todo paso justamente porque su PROPIO HIJO MURIO, uno esperaria que le hubiera tenido mas cariño, mas respeto, aun si no era por el, por lo que el significaba, su union con Persefone. pero no, lo uso como una excusa para estar amargado con todos INCLUYENDOLO y ser un padre bastante mediocre.
no creo que Hades odie a Zagreus, creo que lo ama, pero definitivamente no lo amo lo suficiente la mayor parte de su vida. y en este Au, eso seria la causa de su caida. ante las manos del hijo que convirtio en su reemplazo.
en general creo que es bueno dirigirnos al abuso de Hades a Zagreus como se debe, me alegro de ver a mucha gente con esa perspectiva.
He literally treats the DOG better than Zagreus by GOD---
#headcanons#ask#dead royalty au#hades au#supergiant hades#hades game#hades supergiant#zagreus#español#spanish#zagreus deserves better
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ragionavo su un mio aspetto caratteriale oggi, durante le ore pomeridiane. non comprendo come la mia empatia delle volte prevalga sul mio orgoglio, e sulla mia dignità. per me chiudere i rapporti equivale a porre una linea divisiva fra me e quella persona, e difficilmente rivaluto le mie decisioni progresse. quando scelgo di chiudere con una persona è solo perché sono arrivata al limite emotivo, proprio per la mia tendenza a perdonare generalmente tutto
tuttavia rimango sempre in trappola, qualsiasi sia la situazione, che io venga ferita o che non, assumo sempre l'iniziativa di cercare un dialogo, risolvere la situazione e offrire rassicurazioni. e niente porca puttana non so se sono empatica o semplicemente deficiente
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Thanksgiving Trio
El trio moderno festeja Acción de Gracias, me parecía raro el dialogo y eso es porque esto ocurrí poco después de que Willow se mudara con ellas, también esto confirma un par de cosas sobre Willow, y si realmente no necesita comer que otras cosas su cuerpo no necesita o no puede hacer, boceto sugerido por Galen.
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(Salu2 de Spark)
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