#david allegre
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davidallegre · 9 months ago
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I transformed Barbie into @lindsaylohan! 🎀 As a doll collector, I just had to add a doll of my favorite actress to my collection. This doll is inspired by her @cosmopolitan magazine cover, styled by @cassieanderson212. Cassie actually helped me identify the exact shoes Lindsay was wearing! The entire look, designed by @alexandrevaulthier, has been recreated in miniature by @sebasdolls, with the shoes crafted by @the_janchor. I had an absolute blast working on this project, and of course, I couldn't resist creating a miniature version of the magazine too. The repaint was expertly done by @plastsmuk_dolls, and I must say, he nailed Lindsay's likeness! 💖
Transformé a Barbie en @lindsaylohan! 🎀 Como coleccionista de muñecas, tenía que tener una muñeca de mi actriz favorita en mi colección. Esta muñeca está inspirada en su portada de la revista @cosmopolitan, estilizada por @cassieanderson212. ¡Cassie incluso me ayudó a identificar los zapatos exactos que Lindsay estaba usando! Todo el look, diseñado por @alexandrevaulthier, ha sido recreado en miniatura por @sebasdolls, con los zapatos hechos por @the_janchor. Me divertí mucho trabajando en este proyecto, y por supuesto, ¡no pude resistirme a crear una versión en miniatura de la revista también! El repintado fue realizado de manera experta por @plastsmuk_dolls, ¡y debo decir que super logró la semejanza de Lindsay! 💖
EN MI CANAL DE YOUTUBE ESTA EL VIDEO DE TODO EL PROCESO.
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girlactionfigure · 23 days ago
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List of 101 :
1. Naama Levy.
2. Lyri Albag.
3. Berger Lake.
4. Daniella Gilboa.
5. Karina Arive.
6. Galley Barman.
7. Ziv Berman.
8. Ethan Horan.
9. Yair Horan.
10. Arbel the Jew.
11. David Kuneo.
12. Ariel Cuneo.
13. Jordan Bibbs.
14. Solomon Mansur.
15. Oded Lipshitz.
16. Doron Steinbercher.
17. Emily Glory Damari.
18. Ofer Calderon.
19. Amri Miran.
20. The freshness of an era.
21. A fan of my people.
22. Diamond fan.
23. Nimrod Cohen.
24. Tamir Nimrodi.
25. Rum Breslowski.
26. Omer Venkrat.
27. Keith Seagal.
28. Roman for a protective name.
29. Yusef Hamis Al-Ziadana.
30. Hamza Al-Ziadna.
31. Dew they are.
32. Matan Zhengauker.
33. Providing an Angrest.
34. Moses Capricorn.
35. Sasha Tropanov.
36. Isham a-side.
37. Avra Mangisto.
38. Eli when I was hungry.
39. Sagi Dekel-hen.
40. Alon Ahle.
41. Guy Gilboa-Delal.
42. Elia Cohen.
43. Bipin Joshi.
44. The Age of Alexander.
45. Omer Nautra.
46. Alcana in Buchbot.
47. Evyatar David.
48. Omer shem-good.
49. Lovely Harkin.
50. Sagev Kalfon.
51. Or Levi.
52. Joseph Ohana.
53. סטיאן סוואנקאם.
54. Watchera saryon.
55. Pinta netpong.
56. באנאווט סהטאן.
57. Pongask grind.
58. Surask to Amanao.
59. Itzik Allegrant.
60. You have understood light.
61. Ethan Moore.
62. Songs of Bibs.
63. Ariel Bibs.
64. Kfir Bibs.
65. Bar Cooperstein.
66. Judy Weinstein-Hagi RIP.
67. RIP Amber Heyman.
68. Ofra Kidder RIP.
69. The late noble Aviv.
70. Rest in peace Sahar.
71. The late Colonel Assaf Hammi.
72. Sergeant Oron Shaul RIP.
73. RIP Guy Illuz.
74. RIP Tal Chaimi.
75. RIP Tamir Adar.
76. RIP Arya Zelmanovich.
77. RIP drinking era.
78. RIP Itai Svirsky.
79. Yossi Sharavi RIP.
80. Lieutenant Hadar Goldin RIP.
81. Gadi Hagai RIP.
82. Sergeant Itai Chen RIP.
83. Major Daniel Peretz RIP.
84. R.I.P. Manny Goddard.
85. Sergeant Oz Daniel RIP.
86. Lior Rudaif RIP.
87. RIP Uriel.
88. PM Mohammed Al-Atrash RIP.
89. RIP Dror Or.
90. RIP Yair Yaakov.
91. RIP Amiram Cooper.
92. Jonathan Samrano RIP.
93. RIP Ronen Engel.
94. RIP Eliyahu Margalit.
95. R.I.P. Ran Guilli RIP.
96. RIP Joshua Molito Molele.
97. Sgt. Shay Levinson RIP.
98. RIP Ethan Levy.
99. RIP Ilan Weiss.
100. R.I.P. Sonthia Akersari.
101. RIP Soutisak Rintlak.
Bat-sheva Mizan
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changterhune · 5 years ago
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NEW FOR 2020: “DEATH TO THE DEMONESS ALLEGRE GELLER” from Brittney Sparse. Release date TBD. Label TBD. Drawing on inspiration from the seminal David Cronenberg film, DTTDAG will be a harder edged techno album devoted to deep meditations on the transformational power of the 808, 909, 303 and 101. Set your receivers. #brittneysparse #korg #elektron #arturia #roland #yamaha #synths #idm #techno #industrial #ambient #synthesizers #soundscapes #soundtrack #mtronic #truthtable #componentrecordings #crimeleague #heterodoxrecords #crt #conditionhuman #music #dubtechno #minimaltechno #studiolife #musiclife #ableton #viralconspiracy #flowcontrol8 #techno https://www.instagram.com/p/B6Lo7A7gXQ5/?igshid=1hdtmxlzw69ao
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sciscianonotizie · 2 years ago
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Danza: cinque giorni di saggio spettacolo e 7 diplomande per il Professional Ballet di Pina Testa
PROFESSIONAL BALLET: 4 GIORNI DI SAGGIO SPETTACOLO Un sogno che si avvera per sette diplomande. Appuntamento il 31 maggio, 2, 3, 4 e 5 giugno al Teatro delle Arti
QUATTORDICI I BALLERINI OSPITI, OLTRE 20 I TITOLI IN SCALETTA «Le difficoltà non hanno rallentato la nostra corsa, ma rafforzato la consapevolezza che durante la tempesta bisogna scegliere di danzare» dicono le direttrici Pina Testa e Fortuna Capasso
  Salerno, 27 maggio 2022 ‘A noi il Covid porta bene’: così si era chiuso il saggio nel 2021 sugli applausi scroscianti e con l’incertezza di essere tornati sul palcoscenico dopo due anni di chiusura. Quest’anno c’è la gioia di chi raccoglie i frutti di un lavoro difficile ma continuo. Tutto pronto per il Saggio Spettacolo 2022 del Professional Ballet. Cinque date, sette diplomande, quattordici gli ospiti tra primi ballerini e professionisti, oltre venti i titoli musicali in scaletta che spaziano dal repertorio classico alla danza moderna. Si comincia martedì 31 maggio e si prosegue da giovedì 2 a domenica 5 giugno al Teatro delle Arti sempre alle 19.30. «Le difficoltà non hanno rallentato la nostra corsa, ma hanno invece rafforzato la consapevolezza che proprio durante la tempesta bisogna scegliere di danzare. Alla paura, al dolore, alla tristezza, noi rispondiamo con la bellezza di questa meravigliosa arte», dicono Pina Testa e Fortuna Capasso, infaticabili direttrici delle due accademie private. La prima nata 44 anni fa grazie alla tenacia di un etoile che non ha mai mollato, neanche quando la vita l’ha messa a dura prova stroncandole la carriera, la seconda messa in piedi nel 2013, con quella stessa tenacia tramandata di madre in figlia. I PAS DE DEUX Accompagnata da Marco Protano, Adriana Scapaticci si diploma con “Spartacus”, uno degli ultimi tra i grandi balletti sovietici, eredi della tradizione russa dell’ottocento. Lui sarà Spartacus, lei la sua compagna, Phrygia, che lo accompagna fino alla fine. Venduti a proprietari diversi, si riuniscono dopo la fuga e il loro amore è espressa da un passo a due di una bellezza straordinaria. Licia Pirolo conclude il suo ciclo di studi danzando “La Bella Addormentata” con Gaetano De Feo. In scena il secondo prodotto della fruttuosa collaborazione tra il grande coreografo francese Marius Petipa (1818 – 1910) e il compositore russo Piotr Ilyich Tchaikoskij e un tripudio d’amore tra Aurora e il giovane principe Florimund. Emanuela Cipriani danza in coppia con Simone Liguori “Lo Schiaccianoci”, uno dei balletti dell’ottocento più conosciuti al grande pubblico. Qui è immortale il sentimento che unisce la dolce Clara al suo soldatino. Nel segno del romanticismo più puro anche il pas de deux della licenzianda Francesca Avallone che interpreta “Romeo e Giulietta” accompagnata da Ferdinando De Filippo. Il loro amore unico e sofferente è entrato nella memoria di tutti: non esiste persona che non conosca almeno una scena della tragedia, pur senza aver letto il romanzo. Paola De Feo lascia la scuola interpretando “Serenade” con Davide Guzzo. Si tratta del primo balletto che Balanchine coreografò in America su musica di Pyotr Ilyich Tchaikovsky. Perfetto esempio dell’estetica balanchiniana contraddistinta da linee pure, è negli anni diventato uno dei balletti più rappresentati del repertorio. Carattere e tecnica emergono con Anna Varriale, protagonista di “La Esmeralda” con Giuseppe Protano. Tripudio di danza gitana, ispirato al romanzo Notre-Dame de Paris di Victor Hugo, Esmeralda è la vittima di un barbaro intrigo al quale Quasimodo tenta di sottrarla con il rapimento. Infine Marisa De Vita si diploma con Don Quisciotte accompagnata da Marco Protano. La storia è quella tra Kitri e Basilio: i due s’incontrano nella piazza del villaggio. Le loro allegre danze si fermano improvvisamente all’apparire del padre di Kitri, che vuole costringerla a sposare il nobile e ricco Gamache. Nel mezzo le linee della danza contemporanea, una scandalosa video dance, l’energia dell’hip hop, la bellezza del modern, l’omaggio a Renato Carosone e l’incursione della Compagnia dell’Arte per una rilettura del film “Ballerina”. Gli insegnanti, coreografi e assistenti: Monica Micali, Sonia Saggese, Simona Dipierri, Annalisa Di Matteo, Davide Raimondo, Sara Forte, Axel Palombo, Maria Sansone. INFO UTILI Per tutte le date l’appuntamento è alle 19.30. L’ingresso è a invito. Presenta Gaetano Stella.
source https://www.ilmonito.it/danza-cinque-giorni-di-saggio-spettacolo-e-7-diplomande-per-il-professional-ballet-di-pina-testa/
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znsu61 · 4 years ago
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puntoelineamagazine · 4 years ago
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L’importanza di chiamarsi pubblico
L’importanza di chiamarsi pubblico
Foto: David Scott – La regina Elisabetta assiste a una rappresentazione de “Le allegre comari di Windsor” al Globe Theatre di Londra – Olio su tela, 1840 Nel teatro risiede la visione delle origini dell’umanità e la sua sublimazione verso il mito, una liturgia poetica che non può prescindere dell’interazione di un pubblico osservatore che ne coglie l’essenza Il teatro ha la sua ragione d’essere…
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studytravelit · 5 years ago
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#feedbackfriday #montpellier David. Durante il mio soggiorno a #Montpellier ho deciso di fare un corso intensivo di #francese. Il mio insegnante è stato eccellente, molto ben organizzato e pieno di #energia. Quindi le lezioni erano divertenti e allegre. Ho alloggiato in una famiglia ospitante con due donne. La camera era bella e il cibo era fantastico e delizioso! Le due donne avevano un accento molto forte, che per me era un'ulteriore sfida, ma l'ho superato senza problemi. https://bit.ly/2WkQr1m (en Montpellier, France) https://www.instagram.com/p/B4m2KanIriz/?igshid=6m6riniwcrg6
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meanmisscharles · 8 years ago
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Since I have been asked: being a little kid in the 70' s included watching a fuck ton of Mr. Rogers, Sesame Street with a living Mr. Hooper, and David, Electric Company with Morgan Freeman and Rita Moreno, Zoom, Vegetable Soup (Bette Midler voiced a spoon that taught you to cook in between performing at the baths, I guess) and Villa Allegre. Evening tv is a whole nother post.
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davidallegre · 23 days ago
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I 💘 Chateau Marmont.
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tmnotizie · 5 years ago
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di Tonino Armata, presidente onorario Associazione città dei bambini
SAN BENEDETTO – Dovremmo ringraziarli, le ragazze e i ragazzi sanbenedettesi. Loro non leggono i giornali, non sono interessati al paternalismo dei sermoni e dei plausi, giustamente se ne fregano – come tutti abbiamo fatto a diciott’anni – delle raccomandazioni adulte, in specie quando la sola cosa che conti, l’esempio, è quello che è.
Gli chiediamo continuamente di mollare quei telefoni mentre coi nostri abbiamo iniziato a fotografarli dalle prime ecografie, li abbiamo dotati di un cellulare “per la loro sicurezza” che non avevano ancora dieci anni, li abbiamo monitorati dalle chat di classe, di scuola, di gita, per tutta la vita. Ma per favore mollate – voi, ragazzini – quei telefoni.
Perciò diciamocelo noi, fra di noi: dovremmo ringraziarli per la serietà, la forza d’animo e la consapevolezza che stanno dimostrando. Altro che choosy, schizzinosi, viziati, smidollati. Osservateli bene, nelle loro stanze. Sono soldati. Bambini soldato, soldati giocattolo – come nella canzone in testa alla lista del loro Spotify. Sì, sdraiati, spesso. Preveggenti, diciamo: la consuetudine è adesso comune ad ogni età. Sono spesso di malumore, certo.
Quando sei una pila di energia e una bomba di insicurezze e fragilità da mettere alla prova e non puoi camminare per strada con le mani in tasca fare tardi la notte vedere il tuo ragazzo i tuoi amici bere fumare (perché non si fa, giusto? Solo gli adulti possono bere e fumare: ai ragazzi fa male) non puoi fare l’amore non puoi fare sport sei di malumore, è ovvio. Ma sono anche capaci di consolarci, in certi momenti e basta uno sguardo. Di nominare la paura e affrontarla, di fare una battuta e ridere – spesso. Sanno come si fa. Sarà per via dei loro giochi.
Mi ha raccontato un’amica, in sofferenza per l’imminente compleanno solitario del figlio: gli ho proposto, per la festa dei diciott’anni. Vuoi metterti d’accordo con il tuo amico? (il suo migliore amico) magari gli dici di venire sulla terrazza condominiale, state a distanza, mettete le maschere e i guanti, bevete una birra. Vuoi? “Non si può, mamma. Non dire sciocchezze. Non si può fare e basta”, ha risposto il figlio.
Certo, non tutti. Dei sei milioni, a spanne, di ragazzi ci sono quelli che scappano, quelli che “si assembrano” o che si danno un bacio – nel linguaggio dei verbali di polizia: “effusioni illecite”. Ci sono anche, tuttavia, diversi milioni di adulti che si accaparrano carta igienica nei supermercati, che accampano scuse incredibili per andare dall’amante e che – quando hanno potuto – sono corsi a prendere un treno per tornare qui.
Erano andati a Nord per cercare soldi, sono tornati qui per cercare salute – un altro grande sottotesto, un po’ la storia di un secolo. Poi però c’è una ragazza di 17 anni, che va ogni mattina alla distribuzione di pasta e pane per i poveri. C’è un ragazzo di 18 anni, che suona la chitarra. Un’altra ragazza, che scrive una lettera e racconta che quando è finita la lezione on line chiama i due compagni di corso che non hanno il computer e condivide gli appunti.
Un altro ragazzo che dal Forum delle Disuguaglianze ha appena scritto un documento sulle fragilità di chi non ha niente: perché non tutti hanno il wifi, un portatile, una stanza, una famiglia comprensiva e tutto sommato paziente. Tanti vivono nella violenza, nella miseria. La crisi aumenta la distanza fra chi ha e chi non ha, e mette in pericolo gravissimo chi è già in difficoltà grave. Pensare a chi non ha niente, nel momento in cui sia ha meno – i ragazzi lo fanno.
Un psicoterapeuta dell’età evolutiva, mi ha raccontato del dolore che sia per i ragazzi la perdita dei nonni, in queste ore: i nonni che li hanno cresciuti quando i genitori non c’erano, avevano da fare, i nonni supplenti amatissimi. Altro che ragazzi che se ne infischiano di contagiare i vecchi: che ne sapete voi, che ne sappiamo delle loro notti insonni. Forse il mondo non sarà salvato dai ragazzini, ma certo questa sarà la leva della ri-generazione. La generazione della rinascita. Il post-coronialismo li aspetta. Speriamo che sappiamo fare meglio di noi.
Non è da escludere che dopo l’epidemia ci sia chi non vorrà tornare alla sua vita precedente, ha scritto David Grossman. È sicuro. Certo sarà meglio non portarla in giro e sciuparla nel quotidiano gioco balordo degli incontri, la prossima vita. “Noi quando giochiamo on line in realtà parliamo. Giochiamo anche, ma soprattutto stiamo insieme. Parliamo”, mi ha detto figlio piccolo.
“Se fosse successo prima Kobe sarebbe rimasto a casa e non sarebbe morto”, ho sentito che si dicevano in cuffia mentre giocavano a Fortnite in modalità ‘Battaglia reale’. L’altra modalità si chiama “Salva il mondo” ma va meno, è a pagamento. È da tutta la vita che passano pomeriggi così: in scenari di guerra, il gioco è sopravvivere eliminando il nemico. Tutto sommato li abbiamo preparati: i giochi dove sono cresciuti li abbiamo inventati noi, non loro. Anche che combattere sia gratis e che per salvare il mondo si debba pagare lo abbiamo deciso noi, il sottotesto è molto chiaro.
Una cosa costa, una no. “Almeno Kobe non sarebbe morto”. Perché c’è qualcosa che li rassicura, anche, in questa prigionia. Se stai a casa ti rompi, e ti annoi, e ti immalinconisci nel letto o ti incazzi col primo che incroci in corridoio perché ti manca tutto quello che ti serve, là fuori, ma non muori.
C’è qualcosa di struggente, persino, nel fatto che un diciottenne possa associare la sicurezza alla casa anziché fremere per andarsene. È l’evidenza di un errore. È contro la natura delle cose, per questo struggente: una difesa, l’unica possibile. Tornare bambini. E seriamente, come fanno i bambini, osservare le regole di questo gioco nuovo, il gioco vero e terribile del mondo. Non barate. Non fate la spia, voi grandi. Siate seri. Molti di loro suonano, qualcuno scrive canzoni. Fanno bit coi programmi scaricati gratis da internet.
Se ascolti ti accorgi. “Eminem è il più grande perché fa rimare parole che non rimano”, ho sentito dalla porta chiusa – era la voce di un amico lontano. Per esempio? Stay off con radar, mi è sembrato di sentire, ma non potrei giurare. Poi ho trovato un appunto su un foglio. “Una via d’uscita, un computer, una base, una voce”. “Sono le cinque non ho fretta”. “Se siamo alla fine il calice lo alzo”.
Versi, strofe. Hanno paura anche loro, ma non lo dicono se glielo chiedi. Figurarsi. Siamo noi che dobbiamo imparare a fare silenzio. A porre le domande giuste. Non dire cosa fai, in camera, ma come stai. Magari condividere un bicchiere, e persino – nell’alzare il calice – un segreto. Abbiamo sbagliato tanto, dovremmo chiedere scusa. Se sembra troppo, possiamo almeno pensare – senza dire: grazie.
È una generazione fortissima. Ce la faranno e ci porteranno con loro. Saranno loro, alla fine, a prenderci sulle spalle e per mano. Come nei libri antichi che abbiamo studiato da ragazzi e che loro ci pareva non avessero studiato abbastanza, ma invece chissà come, chissà perché. Invece lo sanno.
P.S. Per chi scrive ogni incontro è importante, le cose più sublimi e le più umili, le più serie come le più allegre: una bambina, un bambino, un cane, una zanzara, una foglia, una nuvola. Ci sono però motivi anche per arrabbiarsi e a me succede tutte le volte che qualcosa urta contro l’idea di bellezza: detesto gli automobilisti anticavallereschi, sgarbati e impudenti. Ma anche i fiori falsi quando vengono usati come decorazioni in assenza di fiori veri. Detesto le insegne dei negozi quando perdono di grazia e diventano ai miei occhi pacchiane.
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jobsearchtips02 · 5 years ago
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Hope Hicks’ history, age, wage, photos: Trump’s relied on confidante
Former White Home Communications Director Hope Hicks leaves the United States Capitol after going to a closed door conference with the House Intelligence Committee on February 27,2018
REUTERS/Leah Millis.
Hope Hicks, 31, was one of President Donald Trump’s a lot of relied on advisors. She left her task as White Home interactions director in February 2018 and joined Fox as a spokeswoman.
Hope Hicks was the youngest White Home communications director in history. Before signing up with the 2016 Trump campaign, she had no political experience.
Hicks, now 31, was born in Greenwich, a town of 60,00 0 on the southwest pointer of Connecticut that’s a favorite spot for hedge-fund headquarters.
She was a model, actress, and lacrosse gamer as a child, prior to getting her English degree at Southern Methodist University.
Hicks didn’t intend on playing such a large function in a governmental project, rather falling into the gig through a task at the Trump Company.
In her time at the White House, Hicks became ensnared in 2 prominent White Home controversies: the special counsel’s investigation into Russian disturbance in the 2016 election, and her role in crafting the White Home’s response to abuse allegations against personnel secretary Rob Porter.
Now she’s rejoining the White House as a counselor to the president, reporting to senior advisor and Trump son-in-law Jared Kushner.
Here’s what we understand about Hicks.
Hicks and her sis, Mary Grace, achieved success teen designs. Hicks postured for Ralph Lauren and appeared on the cover of “It Girl,” a spin-off of the best-selling “Chatter Woman” book and TELEVISION series.
Trump project press secretary Hope Hicks at a rally, Colorado Springs, Colorado, October 18,2016
David Hume Kennerly/Getty Images.
Source: The New York City Times
Hicks’ first brush with the Trumps came in 2012 when she was at the public-relations firm Hiltzik Techniques dealing with Ivanka Trump’s fashion line. Trump’s oldest daughter employed Hicks away in 2014 and she ended up being an employee of the Trump Company.
Hope Hicks, spokesperson for U.S. President-elect Donald Trump, comes to Trump Tower in New York City on January 2,2017
REUTERS/Jonathan Ernst.
— Ivanka Trump (@IvankaTrump) January 4, 2017
Sources: New York City Times, GQ, NYMag
Hicks met patriarch Trump and quickly “earned his trust,” Ivanka Trump told The New York Times for a June 2016 profile on the spokesperson.
Then Republican presidential candidate Donald Trump speaks with Hicks as he shows up for service initially Presbyterian Church in Muscatine, Iowa, January 24,2016
AP Photo/Andrew Harnik.
Source: New York Times
In January 2015, Trump called Hicks into his office on the 26 th floor of Trump Tower and informed her she was joining his governmental project. “I believe it’s ‘the year of the outsider.’ It helps to have people with outsider point of view,” Hicks stated Trump informed her.
Corey Lewandowski, then project manager for Trump, stands neighboring with Hicks as Trump holds a news conference in Bismarck, North Dakota, May 26,2016
REUTERS/Jonathan Ernst.
Source: NYMag
Hicks didn’t have any political experience, but her public-relations roots run deep. Greenwich announced April 23, 2016, as Paul B. Hicks III Day.
Hicks after a news conference at Trump Tower on May 31,2016
REUTERS/Carlo Allegri.
Source: Town of Greenwich, GQ
Hicks began dealing with what would end up being Trump’s project 5 months prior to Trump announced his presidency, after he notoriously rode a golden escalator down to the lobby of his tower on June 16, 2015.
Hicks crosses paths with Trump’s former campaign supervisor Corey Lewandowski (who was fired in June 2016) at the Republican National Convention in Cleveland on July 18,2016
REUTERS/Jonathan Ernst.
That made Hicks the project staffer who lasted in Trump’s inner circle the longest. She outlasted his very first campaign supervisor, Corey Lewandowski, and a number of senior consultants.
Trump listens to Hicks as he tours the Flint Water Plant and Facilities in Michigan on September 14,2016
REUTERS/Mike Segar.
Individuals near to her explain Hicks as a friendly, devoted fighter. Trump has called her a “natural” and “exceptional.”
AP Image/ Evan Vucci.
She said her mom, Caye, informed her to write a book about her experience with Trump, like “Primary Colors,” the imaginary unique illustrating President Expense Clinton’s first governmental campaign. “You do not even understand,” she stated she informed her mother.
Hicks throughout a campaign occasion in Phoenix, Arizona on October 292016
REUTERS/Carlo Allegr’s.
Source: NYMag, Primaries
During the campaign, Hicks invested the majority of her days fielding press reporters’ requests and concerns– even supposedly taking dictation from Trump to publish his tweets.
Trump’s inner circle celebrates onstage at his election night party. (Hicks is fourth from left.).
AP Photo/Mary Altaffer.
Sources: NYMag, NYT
In July 2016, Donald Trump Jr. and Trump’s son-in-law Jared Kushner met with a Russian lawyer in Trump Tower to get “dirt” on challenger Hillary Clinton. Hicks later on told Trump “this is going to be a huge story,” which the e-mails setting it up were “actually bad,” but he didn’t want the information. The meeting became a bottom line of examination in Mueller’s Russia probe.
White Home Communications Director Hope Hicks strolls on the tarmac after the World Economic Online Forum (WEF) yearly meeting in Davos, Switzerland January 26,2018
Reuters/Carlos Barria.
Sources: Company Expert, CNN, BuzzFeed
Throughout the campaign, Hicks remained in a free apartment or condo in a Trump structure, though she ‘d typically go home to her parents’ home in Connecticut when she could.
Hicks leaves Trump Tower in New York on November 11,2016
REUTERS/Carlo Allegri.
She followed Trump to DC. He called her assistant to the president and director of tactical interactions in December 2017.
Trump greets Conway and Hicks during an U.S.A. Thank You Tour event in Mobile, Alabama, on December 17,2016
REUTERS/Lucas Jackson.
Source: Trump administration
She still flew listed below the radar, directing the spotlight back on Trump. The then president-elect called her up to the microphone to speak at a “Thank You” rally in December 2017.
US President-elect Donald Trump’s press secretary Hope Hicks speaks during a ‘Thank You Trip 2016’ rally on December 17, 2016 in Mobile, Alabama.
Mark Wallheiser/Getty Images.
— David Mack (@davidmackau) December 17, 2016
It’s been said she can function as a sort of Trump whisperer, understanding his many moods and professionally performing what needs to be done. She still only calls him “Sir” or “Mr. Trump.”
Hicks deplanes Air Force One for a weekend at Trump’s private club in Bedminster, New Jersey on September 29,2017
REUTERS/Kevin Lamarque.
Sources: New York Times, GQ, NYMag
” If the acting thing doesn’t exercise, I could truly see myself in politics,” Hicks told Greenwich Magazine when she was13 “Who understands.”
Hicks, Conway, and previous senior therapist Steve Bannon get here for the presidential inauguration on January 20, 2017, in Washington.
Win McNamee/Getty Images.
Sources: New York Times
In June 2017, the White Home launched wage details for 377 top staffers. Hicks earned money the optimum amount that any of Trump’s aides got: $179,700
Hicks stroll across the South Lawn of the White Home to sign up with Trump aboard Marine One with Steve Bannon, previous chief of personnel Reince Priebus, and Stephen Miller on April 29,2017
Ron Sachs-Pool/Getty Images.
Source: The White Home
Hicks made as much as Trump’s previous chief of personnel Reince Priebus, previous chief strategist Steve Bannon, previous press secretary Sean Spicer, senior counselor Kellyanne Conway, and policy consultant Stephen Miller.
Hicks and Bannon stroll down the West Wing Pillars after a conference between Trump and Japanese Prime Minister Shinzo Abe on February 10,2017
Chip Somodevilla/Getty Images.
Source: The White Home
Some family members and friends have actually revealed concern that Hicks is so closely tied to a president whose policies and statements are out of favor with a substantial variety of Americans, however are confident that she’ll come through untouched.
Reuters/Kevin Lamarque.
Sources: New York City Times, GQ
” There is simply no chance that a camera or an episode or a documentary might catch what has gone on. There is nothing like it,” Hicks told Marie Claire in June2016 “It is the most incredible, breathtaking thing.”
Conway and Hicks view the daily press instruction at the White House on January 30,2017
Drew Angerer/Getty Images.
Source: Marie Claire
In August 2017, Trump asked Hicks to be the brand-new interim White Home director of interactions, a task that Michael Dubke, Sean Spicer, and Anthony Scaramucci held and left in Trump’s first 6 months in office.
Hicks prior to the start of the daily rundown in the Brady Press Briefing Space of the White Home on February 14,2017
AP Photo/Pablo Martinez Monsivais.
Sources: Daily Caller, New York City Times, CNN
The White Home stated it would reveal the irreversible choice for the position “at the proper time.” In September 2017, press secretary Sarah Huckabee Sanders said it would be Hicks.
Hicks and Sanders walk through the lobby at Trump Tower in New York City on August 15,2017
Drew Angerer/Getty Images.
Source: Service Insider
However she’s became captured in the investigation into Russia’s disturbance in the 2016 election. Special counsel Robert Mueller’s team interviewed her in December 2017, and she reportedly meant concealing explosive emails about the Trump Tower Russia conference throughout a conference call with Trump in July 2016.
Trump consults Hicks in the Oval Office on January 17,2018
Reuters/Kevin Lamarque.
Sources: The New York Times, Company Expert
In February 2018, Hicks came under scrutiny for supposedly playing a crucial function in drafting a statement revealing vehement support for staff secretary Rob Porter after his two ex-wives implicated him of physically and mentally abusing them. Hicks and Porter were reported to be dating.
Hicks in the Oval Office on Feb. 2,2018
AP Photo/Evan Vucci.
Sources: CNN, Business Insider
In February 2018, she testified behind closed doors before the House Intelligence Committee on Trump’s ties to Russia, and key events that she saw during the campaign and in the White Home. She apparently said she has told “white lies” for Trump.
Hicks arrives at the US Capitol on February 27,2018
Chip Somodevilla/Getty Images.
Sources: Business Insider, The New York Times
Though she was front and center in the White House’s scandals, Hicks stays a private individual, revealing really little about her personal life, and remaining a secret to many.
Hicks arrives at the Presidential Palace in Hanoi, Vietnam on Nov. 12,2017
AP Photo/Andrew Harnik.
On February 28, 2018, news broke that she would resign in the coming weeks. Numerous in the White House were dismayed.
Hicks leaves the United States Capitol after participating in a closed door meeting with the House Intelligence Committee on February 27,2018
REUTERS/Leah Millis.
Source: Company Insider
” She is as smart and thoughtful as they come, a truly great individual,” Trump said in a declaration. “I will miss out on having her by my side however when she approached me about pursuing other opportunities, I absolutely understood.”
Hicks in the Oval Office on February 9,2018
Pool/Getty Images.
Source: Company Expert
” There are no words to properly reveal my appreciation to President Trump,” Hicks stated in a statement. “I wish the President and his administration the best as he continues to lead our country.”
Hicks leaves the US Capitol after attending a closed door conference with the House Intelligence Committee on February 27,2018
REUTERS/Leah Millis.
After leaving the White Home, Hicks returned to her household house in Greenwich, Connecticut before being found in New York City, where she was reportedly on the job hunt.
Hope Hicks talks on the tarmac as President Donald Trump welcomes supports as he gets here on Flying force One at John Glenn Columbus International Airport in Columbus, Ohio, Saturday, Aug. 4, 2018, en path to a rally at Olentangy Orange High School in Lewis Center, Ohio.
Carolyn Kaster/AP.
Source: Page Six
Hicks made an unusual public appearance when she boarded Flying force One in August 2018 to take a trip to an Ohio rally. Supposedly on Trump’s invite, Hicks talked off the record to press reporters, even joking about her profession prospects.
Hope Hicks stands on the tarmac as President Donald Trump is welcomed as he arrives on Flying force One at John Glenn Columbus International Airport in Columbus, Ohio, Saturday, Aug. 4, 2018, en path to a rally at Olentangy Orange High School in Lewis Center, Ohio.
Carolyn Kaster/AP.
Source: Organisation Insider
After months of avoiding of the spotlight, Hicks was verified to be heading to a spinoff of 21 st Century Fox as executive vice president and chief interactions officer in October 2018.
J. Scott Applewhite/AP.
Source: Business Insider
In June 2019, Hicks testified behind closed doors prior to your house Judiciary Committee. Mueller’s final report on the Russia examination mentioned her name 184 times, so congressional private investigators had a lot to talk to her about.
President Donald Trump responds as he stands beside previous White Home Communications Director Hope Hicks outside of the Oval Workplace as he departs the White Home for a trip to Cleveland, Ohio, in Washington D.C. on March 29,2018
REUTERS/Carlos Barria/File Image.
Source: Politico
But White Home lawyers obstructed Hicks from answering questions 155 times throughout her congressional statement, citing “absolute immunity” and Trump’s executive privilege.
Hicks leaves following a closed-door interview with your house Judiciary Committee on Capitol Hill in Washington, Wednesday, June 19,2019
AP Photo/Andrew Harnik.
Source: Service Insider
On February 13, news broke that Hicks was returning to the White House as a senior adviser. She’ll report to Kushner and deal with Brian Jack, the White House political director.
Former White House interactions director Hope Hicks leaves after a closed-door interview with your home Judiciary Committee June 19, 2019 on Capitol Hill in Washington, DC.
Alex Wong/Getty Images.
Sources: Company Insider, The New York Times
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global-news-station · 5 years ago
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Temperatures in France are expected to hit a record high on Friday, as Europe swelters in a heatwave blamed for several deaths, including a 17-year-old farm worker in Spain.
The Spanish teenager felt dizzy while helping harvest wheat in the southern Andalusia region.
After a dip in a swimming pool to cool off, he collapsed with convulsions and was rushed to hospital in the town of Cordoba where he later died, the regional government said.
Elsewhere in Spain, a 93-year-old man collapsed and died on the street in the northern city of Valladolid, police said, who gave heatstroke as the cause of death.
Heat-related deaths have also been reported in Italy, France and Germany, mainly among the elderly.
France was bracing for what could be the hottest day in its history on Friday — an extraordinary event for June.
Temperatures are forecast to reach 45 degrees Celsius in the south, beating the current record of 44.1 degrees dating to the catastrophic heatwave of August 2003.
That year, nearly 15,000 people are estimated to have died because of the heat, many of them elderly people at home.
The episode has caused every governments since to be extremely vigilant during heatwaves.
In Montpellier, 81-year-old Suzette Allegre was up early to do her shopping.
By 8:00 am, “the sun is already burning hot and you can smell the pollution,” she told AFP, saying she was rushing home to barricade herself indoors.
The area surrounding Montpellier and the nearby city of Nimes — where the 2003 record was set — was placed on the highest alert level Friday, as were Marseille and Avignon.
Most school outings were called off in the four areas and all sports classes cancelled.
Fire hydrants uncapped
Health Minister Agnes Buzyn warned those tempted to plunge into cold water, both young and old, to do so only in designated public bathing areas, adding that four people had drowned since the beginning of the week.
On Thursday, Buzyn complained that despite a barrage of public health warnings on radio, TV and on public transport, some parents were still leaving their children in hot cars and joggers seen exercising in the midday heat.
Also Thursday, a six-year-old Syrian child was seriously injured after being catapulted into the air by water gushing from an open fire hydrant and then crashing to the ground.
The incident occurred in the multi-ethnic Saint-Denis neighbourhood north of Paris, where “uncapping” hydrants has long been used as a way to cool off.
In the Italian city of Milan, a 72-year-old homeless man was found dead at the main train station on Thursday after falling ill due to the heatwave.
And a day earlier, at least four people died in Germany in bathing accidents.
Flaming manure
In Spain, firefighters were continuing to battle a large forest fire in the northeastern Catalonia region.
Catalonia’s forest service said the fire likely began when an “improperly managed” pile of manure at a chicken farm spontaneously combusted in the extreme heat.
Hundreds of firefighters backed by troops and aerial water bombers were trying to bring it under control.
They were hampered by roasting 44-degree temperatures and very low humidity according to David Borrell, head of the Catalan fire department.
Spain’s north-east was on red heatwave alert denoting “extreme risk”.
The stifling temperatures have caused air quality to nosedive in some European cities, prompting local authorities to take anti-pollution measures.
In Paris, Lyon and Marseille, authorities have banned the most-polluting cars from the roads in recent days.
Residents of the city of Grenoble were unable to use two municipal swimming pools despite the record temperatures, due to a row sparked by use of the full-body Islamic burkini swimsuit.
Lifeguards had asked for the shutdown after Muslim women clad in burkinis had gone to swim in defiance of a municipal ban on the outfits.
The post Two die in Spanish heat as France braces for 45 degrees appeared first on ARYNEWS.
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retegenova · 6 years ago
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TEATRO DEL PONENTE
VOLTRI Sabato 13 aprile, ore 20.30
LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR di William Shakespeare adattamento Edoardo Erba regia Serena Sinigaglia con Mila Boeri, Annagaia Marchioro, Chiara Stoppa, Virginia Zini alla fisarmonica Giulia Bertasi scene Federica Pellati costumi Katarina Vukcevic luci Giuliano Almerighi consulente musicale Federica Falasconi assistente alla regia Giada Ulivi coproduzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini e ATIR Teatro Ringhiera
L’allestimento ha debuttato a giugno 2017 nell’ambito di GLOB(E)AL SHAKESPEARE , un progetto di Gabriele Russo coprodotto dalla Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini e Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia
  La scrittura di Edoardo Erba e la regia di Serena Sinigaglia riadattano, tagliano e montano con ironia Le allegre comari di Windsor, innestando brani, suonati e cantati dal vivo dal Falstaff di Verdi. In scena solo la signora Page, la signora Ford, la giovane Anne Page e la serva Quickly, che danno parola anche ai personaggi maschili, assenti ma molto presenti: mariti, amanti, e, soprattutto, il più grande, non solo per stazza, Falstaff. Da lui tutto comincia e con lui tutto finisce. Le lettere d’amore che il Cavaliere invia identiche alle signore Page e Ford sono lo stimolo per trasformare il solito barboso e very british pomeriggio di tè in uno scatenato gioco dell’immaginazione, del desiderio, del divertimento. “Punire” quel porco di Falstaff, che osa far loro esplicite richieste d’amore, diventa il grimaldello per sentirsi ancora vive. Senza Falstaff, non ci sarebbe divertimento o sfogo per le signore Page e Ford, che, come le Desperate Housewives, sono donne di mezza età, borghesi, annoiate e un pizzico bigotte, con routine consolidate, mariti assenti e desideri sopiti.
Quest’allestimento nasce nell’ambito di Glob(e)al Shakespeare il progetto per il quale 6 opere del grande drammaturgo sono state proposte in 6 riscritture commissionate ai più innovativi autori del panorama odierno e poi portate in scena da 6 registi. Il progetto è nato per affermare l’universalità del Teatro coniugando l’essenza atemporale dell’opera di Shakespeare con temi e linguaggi della scena contemporanea e si è aggiudicato il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2017.
Biglietti: 15 euro
  Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS
www.teatrodellatosse.it
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Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
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TEATRO DEL PONENTE VOLTRI Sabato 13 aprile, ore 20.30 – LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR TEATRO DEL PONENTE VOLTRI Sabato 13 aprile, ore 20.30 LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR di William Shakespeare…
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gazzettadimodena · 6 years ago
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Rosario Fiorello a ruota libera sullo 'show inesistente' dei David di Donatello, andato in onda in prima serata su Raiuno. Gli unici momenti... https://bit.ly/2FAXN9d
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pangeanews · 6 years ago
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“Tu sei il Minotauro di farfalle, l’abbandono all’impareggiabile”
Vera e Nathan sono soli al mondo, spogli, divisi, in un 1950 livido di tragedia. Lei è rifugiata a Tel Aviv, lui vaga per l’Europa, limpidamente ossessionato, in omaggio al tradimento, vendendo carte stellari di pregio. Colpito da un morbo contratto in Armenia, mentre cercava di raggiungerla, ora Nathan è bloccato a Tabriz, in frantumi di delirio. “Senza gestire l’ignoto” è un progetto letterario di Davide Brullo e di Veronica Tomassini. Sul blog della Tomassini potete leggere la lettera di Vera; qui leggete lo scambio per intero. Continueremo a fecondare l’ambiguo e l’astrale. L’ultima puntata del ciclo è qui.
***
Tel Aviv, giugno 1950
Siedo sulla riva, il mare è molto freddo, direi aspro, anima cara. Ti farebbe bene respirare qui. Guariresti prima forse. Indosso il vestito bianco, il mio vestito di ragazza. Sono riuscita a salvarlo, era ancora piegato bene nell’ampio baule della mamma, c’erano ancora le sue gonne in crinolina. Tornai a Praga come una straniera, salii al piano, ho aperto la porta. Il silenzio era uguale e rassicurante. Era pronto ad avermi di nuovo nella sua immobilità domestica. Ma non era più la mia.
Dove siete, miei amati? Mi sono guardata intorno. Dove siete? Supplicai il silenzio, le ombre, l’assedio degli assenti, di assalirmi, finirmi, qualcosa che mi impedisse di sopravvivere al rimpianto, all’indicibile, ai nuovi castighi. Volevo morire, ora che era viva, ora che ero salva, volevo morire. Poi tacqui. Non mi sono lamentata più, ho rispettato il silenzio e le ombre, la mia costanza indottrinata malvolentieri nel silenzio e nelle ombre. Vera, povera Vera, mormorai, come guardando a un’altra, la creatura sommersa, priva della sua stessa anima, l’anima simile a un rogito di espiazioni sbagliate.
Camminavo timorosa, entrando e uscendo dalle stanze con gli scuri accostati, non ero la ragazza di un tempo, la figlia prediletta. Le voci mi inseguivano. Voci lontanissime, agili o veloci e allegre come un brillìo, la luce sulle tende, il tenero sole di una primavera praghese. La voce di mamma. Di Agota. Dove siete?
Mi sono seduta sul canapè della sala a giorno dove papà teneva i suoi libri. Ed erano lì, ancora. Li guardavo con un sorriso intemerato, un sorriso di clemenza persino sulle cose passate, sullo spazio occupato dalle cose passate, sulla loro severa reputazione: consegnano un tempo benevolo, un ricordo profondissimo, un’orazione dentro cui assolversi. Le cose incorruttibili consumano il tempo che si ritira astioso nei suoi intermezzi furiosi o verso indicazioni che mi sono impedite. Dove andrò? Chiedo intorno, all’aria muta, colpevole di intercessioni testarde, noi e il tempo, noi e allora, prima di quella notte. Ti racconto tutto questo, anima cara. Anima cara, scriveva Makar alla sua Valin’ka in Povera gente. Anima cara. Chi mi chiama ancora così?
Ti racconto tutto questo, mentre distendo le mie gambe sulla rena calda in un giorno di giugno, sollevo appena il vestito. Le onde sono timide e lontane. Nel patio del caffè, dove ancora Adam l’ebreo tedesco mi aspetta, ogni pomeriggio alle cinque, c’è un matrimonio. Gli sposi ballano al centro della pista, le sedie a cerchio. Sono ebrei polacchi. Li conosco. Conosco lei, la sposa.
Riparo gli occhi dal sole e guardo nella direzione della sposa che balla sulla terrazza del caffè di Eilat. C’è una atipica dolcezza nella nostalgia degli altri, nella mia trovo sconsideratezza e un rimpianto indomito, cieco. La nostalgia degli altri, immagino piuttosto la nostalgia della sposa di Cracovia. Lei, lei che adesso balla con il vecchio patriarca. È così bella, come tutte le spose, come tutte le giovani donne sfuggite al destino, a un ghetto, una costrizione. Io sono la violata. E non parlerò d’amore, non stavolta, non ne scriverò. Guardo verso le onde timide e lontane adesso. E il pensiero della morte mi attraversa come una consuetudine, la più meschina. Ho fissato un gelido tremore, poi un golem fermo, assiso. Tutto accadeva in un sogno. Era Buchenwald. Era uno dei tanti cadaveri, che bruciavano più in là. L’afrore straziante che bruciava più in là. Così mi arrendo alla rena calda. Chiudo gli occhi con il sole di Eilat sulle guance.
La terrazza è una balera. Suonava una canzone popolare, un mottetto sentimentale. La sposa di Cracovia. Lui è un bel tipo, ha origini ucraine. Tomasz. Lo conosco. Era nella resistenza. Un partigiano. Scuro di capelli. Molto british stranamente. Nell’insieme è irresistibile. La sposa ne è molto gelosa. Sorrido ancora, con il sole di Eilat a consolarmi sopra il mio corpo disteso, arreso come dentro a una preghiera. La musica mi raggiunge, la voce tuonante del patriarca canta con commozione: “za zielona Ukraina, / Zal, zal serce placze, juz cie nigdy nie zobacze/”.
Sono già tutti ubriachi.
Ti aspetti che ti scriva del mio amore?
Dovrei semplicemente darmi per vinta. Concludeva Makar di Povera gente. Sì presumo sia una soluzione. Semplicemente, anima cara. Entrai nella mia camera da ragazza. Ho trovato una lettera di Petr. Era irruente. Voleva avermi, prima del matrimonio. Le sue mani non stavano mai ferme. La sua virilità era un pegno d’amore, un’evidenza d’amore. Ci siamo persi.
Lo amavo?
Ma cos’è l’amore? Dimmi, anima cara, cos’è l’amore? Se ti basta tacere, dimenticarmi, anche solo per qualche ora, non avere urgenza di me, delle mie parole?
Sono molto confusa. Direi ancor meglio: delusa.
Non sono in grado di sollevarti dalle tue sofferenze, oggi. Oggi è un giorno lunghissimo e fastidioso per me, qui, malgrado il sole di Eilat sulle mie guance e il matrimonio della sposa di Cracovia.
Son convinta di arrivare alla fine dei miei giorni con la fretta e l’impazienza della confinata, sopravvissuta a tutte le ignominie, cercando il desiderio e la vocazione altrui. Essere amata, l’assillo, pedante. Mi tortura.
Preferisco dormire, per sempre. Dormire. Compiango me stessa, mi sono perfezionata nella condanna speculare, io allo specchio. Mi guardo con la nostalgia di me stessa, non la medesima che preveda la mestizia degli altri. La mia feroce nostalgia. Vera, sussurro. Ti riconosci?
Su, stella dorata, sì sì, stella dorata. Così mi chiamava la mia mamma.
Vera
***
Luglio 1950 (dove sono, dove siamo?)
Il sangue è un invito – qualcosa che ha una cifra – declina la latitudine dell’anima – poi, mi bendarono – ma anche l’oscurità quel giorno fu presa in ostaggio – la luce accadde quando qualcuno segò i polmoni al cielo, con un coltello, come fosse un bue – perché ogni cosa ha una natura animale – e la luce, come se fosse liquido pleurico che gocciolava, era azzurra. Non so dirti i volti – chi ha fede in un’unica cosa ha sguardi lignei, allineati – ma certamente un uomo dal cappello rosso e dalla giacca rubata a un miliziano russo, un rivoluzionario, ti recapiterà questa lettera, nominandoti, degnandoti di un titolo onorifico, perché ho detto che obbedisco a una regina a Tel Aviv…
Improvvisamente la tenda implose – si dicono eredi dei Sarmati e pensano che il sangue sia il sussurro dell’anima – la testa del siberiano scoppiò e fu come se non fosse mai esistito – le grandi tigri tatuate sulle braccia diventarono viola, scapparono sotto alla branda – la benda, all’inizio, mi sembrò una lama, pensai, come nelle vaste esecuzioni ottomane, che volessero tagliarmi il naso e cavarmi gli occhi, rubare lo sguardo e associarsi il respiro – le mitraglie come un incensiere – schiocchi di proiettili che benedicono teste e schiene – le vertebre crollano come dischi di ferro impilati su suggerimento dell’avidità. Si soffre solo al rallentatore e sarebbe innaturale morire perché qualcuno pronuncia la parola segreta, che tiene in vita, che è nascosta forse nel midollo, forse a un attimo dall’iride – ma ciascuno ha in serbo questa parola segreta che si rivela soltanto in punto di morte, è il segnale che permette all’anima di toccarci gli occhi, di sgretolare la lingua.
Agli uomini sparavano in faccia, perché nell’aldilà restassero sconosciuti, disinnescati alla vendetta – quanto alle donne – in quell’ospedale erano dieci, Maria mi curava con implacabile dolcezza, con mani bellissime, cresciute sui polsi, forse, dopo aver letto le virtù di Santa Caterina – non le violavano – sparavano al petto, qualcuno le sorreggeva, come singole pietà femminili, esperte del morire. Uno raccoglieva le donne in una cisterna, diversi cominciavano a lavorare con i coltelli – i coltelli che vagano nell’aria argentei come pesci – sezionavano i tagli del corpo, scostavano la carne dall’osso – i quarti erano poi intrisi di sale – infine, nel cortile, dove qualche ora prima giocavano i bambini e ciascuno confessava il proprio ozio all’astro, i pezzi delle donne venivano cotti su una brace – la carne urla un’ultima volta sul ferro bollente – e spartiti tra i Sarmati. Ricordo i denti sregolati e tomisti, che alienano il male all’irrilevante, a qualcosa di infedele. Si mangiavano le donne di Tabriz, come avrebbero fatto, secondo la leggenda, gli Unni, secoli fa – e qui la violenza è compiuta con pallore, è una convenienza consapevole, una convalescenza del regno.
*
Ogni volta che la traiettoria della mia vita converge su di te, qualcosa la sbilancia, la devia, perché il magnetismo è equivalente e si annulla. A volte penso che devo morire per stare continuamente tra le tue mani – la morte è un bacio prolungato. Non so se i Sarmati abbiano conquistato Tabriz né di quanta terra si nutra il loro concetto di civiltà o da cosa sia ispirata la loro furia – sembrano un popolo risorto ora dagli abissi di ieri per verificare un futuro di indecenze e di ipnosi.
Avevo tre carte stellari vicino al letto, nell’ospedale: la prima, disegnata in Bulgaria, raffigura un cosmo a cieli concentrici, una spirale stellare, sormontata da un satiro – appartiene alla setta dei Bogomili – la seconda, greca, inventata dai sofisti, ipotizza il dio come una donna, eretta, dalle cui intimità sgorgano le costellazioni, lei ride ed è dalla risata di gioia che sfocia il giorno, è dalla risata di scherno che si fabbrica la notte. La terza è una mappa islamica, me l’ha venduta il rabbino di cui ti ho scritto: in questo caso le costellazioni sono raffigurate come lettere arabe e in qualunque modo le leggi il risultato è uno dei 99 nomi che determinano il Dio – non c’è figura o dipinto, ma alfabeto e cifra. Mi considerano un profeta – io so che chi agisce allineandosi alla storia, allenandosi a modificare la natura delle cose è già morto, contorto nell’oblio – io so che scegliere di dare la morte è uccidersi, perché la morte non ammette complici o esecutori. Mi chiedono di guardare le stelle e di indovinare l’esito di una azione di guerra, la natura di un nemico, la liceità di uno sposalizio. Ammetto di non aver mai visto stelle sgargianti come in questa zona di mondo – più si fertilizza la terra con il sangue, probabilmente, più esse brillano. Di sera avanzo tra le tende con un secchio pieno d’acqua, lo sollevo, le stelle si riflettono – ed è come se potessi fermarle e fargli il calco – l’acqua s’infiamma e le stelle brulicano come pezzi di pane. Non sopporto il loro splendore – mi tortura sempre, è un acquazzone di sassi il pianto di una donna.
*
Luglio 1950 (senza un luogo, senza tempo)
Amo la fermezza con cui custodisci il tuo mondo – amo la solitudine con cui cuci una vita e una risonanza alle tue compagne, come chi mette gli amuleti migliori nello zaino di una sorella che s’inoltra nella piramide – amo il piacere obliquo che offri a chiunque ti guarda – tu significhi i dettagli, io sono un sonaglio nel ventre di una storia che non mi appartiene – tu sei quella che raccoglie, io colui che si astrae; eppure, sono io l’uomo carnale e tu la disincagliata, sei il mio desiderio senza sponde – tu sei al centro del mio labirinto, il Minotauro di farfalle – la cosa che brilla.
*
Calano a strappi da questa collina alle città, con i loro elmi ispirati e fucili che rispondono a una notte a venire. Corrispondono alle mie profezie dedotte dall’acqua – un assurdo che dilata il tempo a rituale del caos – mi ritengono sacro e traggono aforismi dalle carte del cielo. Dovrei sentirmi responsabile delle loro efferatezze – il loro desiderio di rivalsa, la medaglia di una conquista, ambire alla morte perorando la vita – mi inteneriscono.
*
Abbiamo offerto un calco dei nostri corpi al caldo sagace di Praga – abbiamo barattato il desiderio con l’attesa – rischiato una fratellanza che frattura ogni fattura umana.
*
Non permettono che mi nutra da solo – una bambina ha il compito di darmi il cibo – quando cresceranno le profezie inefficaci qualcuno, semplicemente, mi succhierà gli occhi, mi taglierà la gola, pronuncerà parole di perdono. Anche i bambini che mi hanno cibato, è ovvio, saranno una primizia per gli sciacalli della sera.
*
A volte il paesaggio ha una bellezza così cruda che ogni gesto umano sembra eccessivo, anche radunare l’acqua – perché non lasciare l’abito della crescita alle cose, senza interferenza? Si ama sempre dall’ordalia di una separazione.
*
Recuperati da un urlo anteriore, questi uomini sono puro corpo, si lasciano agire dalla necessità dello scontro – qualcosa di simile all’amare, abbandono all’impareggiabile.
*
Sono prigioniero di una sacralità che altri, sconosciuti, mi addebitano – dovrai rivelarmi – tu non hai rivelazioni, sei la serratura che ripara dal maremoto degli angeli.
*
Non restituire nulla – neanche un sorriso, neppure l’attenzione – a chi ti consegnerà questa lettera. L’istruzione è che si uccida – per i Sarmati l’uomo sacro non può recintarsi in una vita terrena, non può essere interpretato con una manciata di parole.
Nathan
L'articolo “Tu sei il Minotauro di farfalle, l’abbandono all’impareggiabile” proviene da Pangea.
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easytravelpw-blog · 6 years ago
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Full text write on https://easy-travel.pw/how-to-see-panama-city-and-the-panama-canal-on-a-budget/central-south-america/
How to See Panama City and the Panama Canal on a Budget
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When to Visit
(c)Mark D. Kahler
Panama City is relatively close to the equator, so temperatures and daylight vary little throughout the year. But precipitation totals define two periods. Dry season is from January through May, and wet season runs from June-November with a brief respite most years in July and August. Carnaval, in mid-February, is a time in which accommodations might become more difficult to secure.
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Getting There
OGphoto/Getty Images
Panama has only one major commercial airport, which is Tocumen International Airport in Panama City. Eight U.S. and Canadian airlines serve Panama City: American, Delta, United, Spirit. Air Canada, CanJet, Sunwing, and Air Transat.
It pays to shop for airfare bargains. Flights from South Florida or Texas are sometimes quite inexpensive.
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Where to Eat
(c)Mark D. Kahler
Panama City offers upscale dining, yet this is a destination where budget travelers have little trouble finding delicious meals at reasonable prices. 
Many of the budget U.S. chain restaurants are represented here, but try to sample some authentic Panamanian dishes during your stay.
Costa Azul, for example, is a favorite along Calle Ricardo Arias in the Campo Allegre section near the Marriott hotel. Decor and settings are simple, and food offerings reflect a variety of standard Panamanian favorites. Prices are modest and portions are generous.
Down the street a few blocks is Cafe Beirut, which specializes in Middle Eastern fare. The prices are a bit higher, but the surroundings are more upscale. The salads are excellent, but the costs could fall within many travel budgets.
Rule of thumb: to save money, eat like a local.
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Where to Stay
WIN-Initiative/Getty Images
Shopping for hotels in specific Panama City neighborhoods is a good idea, because there are some areas you will want to avoid after nightfall. Areas that are home to banks and casinos generally provide the safest bases, as those businesses hire armed guards who attend to entrances around the clock.
Expensive chain hotels in these neighborhoods stand a matter of feet from inexpensive, clean, and convenient rental properties that are available through VRBO or Airbnb. On a visit several years ago, a one-bedroom apartment went for $60/night in the shadow of a chain hotel where rooms were $200/night or more. For a fraction of the nightly cost, you can get the benefits of the same secure neighborhood as most hotels.
Continue to 5 of 7 below.
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Getting Around
Holger Leue/Getty Images
Driving conditions in Panama City are best described as chaotic. Lane markings in some areas are treated as mere suggestions, and drivers frequently pass on either side with no warning. Fender-bender accidents are common, and the average visitor is probably ill-prepared for the type of driving that is common here.
With that in mind, car rentals are generally a bad idea unless you're heading out to rural areas. Taxis are efficient and inexpensive, with most rides within the city costing $10 or less. A taxi from the center of the city to Tocumen airport costs about $25.
The city is developing a subway system, a first for Central America. The initial line, with 11 stations, opened in 2014. A “Rapi>Pass card” can be used to pay for rides. The initial purchase is $2, and the card is rechargeable.
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Panama City Attractions
(c)Mark D. Kahler
The top attraction in this area is the Panama Canal, which runs for about 50 miles between the Caribbean Sea and Pacific Ocean coasts.
If you simply want to see the workings and understand the history, a visit to the Miraflores Visitor Center might be sufficient. For a modest entry fee, you may stand on an observation deck and watch the ships below enter the locks. The center also shows an informative movie in English that describes the construction process.
For those who want a closer look at the canal and surrounding eco-zone, there are boat tours or a train that connects the coasts. Naturally, these options require a greater investment of time and money.
Beyond the canal, Panama City offers other attractions that are both rewarding and inexpensive.
The Casco Viejo neighborhood offers some nicely preserved buildings from its colonial days. The area fell into decay until recent generations focused on preserving the history and the architecture. It is worth a visit, not only for the history lesson, but also for the views of the canal entrance along Almador Causeway and panoramas of the city's impressive skyline.
In the heart of the city, you'll find Iglesia Del Carmen, a gothic cathedral that is among the most visited churches in the country. 
Beachgoers will find a nice selection of locations on the nearby Pacific coast, but those willing to travel a bit further can also enjoy more secluded places on the Caribbean side.
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Beyond Panama City
Alfredo Maiquez/Getty Images
Budget airlines and bus lines offer inexpensive travel opportunities in other parts of Panama. Some budget travelers enjoy a visit to Bocas Del Toro on the northern Caribbean coast near the border with Costa Rica. Great snorkeling, unspoiled beaches, and inexpensive accommodations await.
Also within a day's journey is Boquete, a mountain city where the climate is far cooler due to the elevation. This area offers mountain retreats, hiking, zip-lining, and coffee plantation tours. It is a favorite of U.S. ex-pats, who retire here due to the mild climate and inexpensive cost of living.
Budget airlines make these trips in an hour or less. A bus ride, although less expensive, will cost valuable time. The bus lines don't have a huge online presence, but you can board them at the Albrook terminal in Panama City. David, a city to the northwest, also is a bus travel hub.
The San Blas Islands are more difficult to reach, but the rewards are great. Most of this island chain is uninhabited, but a few islands offer accommodation and an even closer look at the Kuna people than is possible in Panama City. 
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