#dare il massimo
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“Il saggio esige il massimo da sé,
l'uomo da poco si attende tutto dagli altri.”
— Confucio
#saggio#frasi sagge#dare il massimo#aspettarsi#aspettative#gli altri#frasi tumblr#frasi#frasi e citazioni#Confucio
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Una cosa che mi fa genuinamente ridere è la percezione che twitter e tumblr hanno di mimmo: diametralmente opposte. Ovviamente ci sono le eccezioni, e ci sta, ma su twitter sembra quasi che la sua presenza sia la peste bubbonica
Nel senso, posso capire che non piaccia un personaggio. Difenderò il diritto di non piacere, ma arrivare a commenti classisti per voler difendere la simuel, anche meno. Che poi, se uno ha letto le anticipazioni, sa come finirà la stagione, non dovrebbe avere ragioni di preoccuparsi.
E poi, il massimo si raggiunge con insulti gratuiti verso l'attrice di Nina. Nemmeno a me piace, sarò sincera. Ha un modo di recitare che non mi fa impazzire e non mi trasmette le emozioni che vorrei, ma questo non significa che sia giusto perseguitarla perché il suo personaggio si mette in mezzo a una ship.
È abbastanza palese che per molte di queste persone sia la prima esperienza in un fandom. Se non lo è, è grave che non siano cresciute da riconoscere il problema.
#un professore#gli shipper pazzi e ossessionati mi spaventano#sometimes you have to enjoy the ride#la rai non è il massimo#ma alcuni si devono dare una bella calmata
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studente/“attivista” che in occasione di manifestazione lgbt lamenta giustamente l’assenza di bagni genderless nelle università: “sapete dove ci sono i bagni genderless? negli uffici dei docenti queerfobici!!1!1!!”
docente che ha il bagno delle donne, in pessimo stato, davanti all’ufficio, che inoltre deve condividere il bagno con chiunque passi di lì poiché in zona ci sono delle aule [e quindi avvicendamento di studenti], e che magari si fa pure un mazzo tanto organizzando corsi/attività di interesse per la comunità lgbt+ e/o chiunque voglia conoscere i temi che la riguardano: am i a joke to you
#madonna non devo guardare le pagine di attivist* di prima mattina perché mi provocano violenza#questo è il genere di collettivo che una volta mi allungò un volantino con descritte pretese fuori dall’universo. featuring#svariati errori grammaticali. okay! …………ti posso dare al massimo un B1
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Ma perché la gente se la prende tanto con i calciatori? Secondo loro si divertono a perdere e lo fanno apposta?
No, semplicemente non si rendono conto che esagerano e pensano di poter dire tutto ciò che vogliono. Capisco la rabbia (a caldo), però quando ci si continua ad accananire è troppo; voglio dire, non è morto nessuno, è calcio. E anche i giocatori ci restano male.
#anon#cioè non ci pensano al fatto che anche per loro sia una delusione perdere o fare una brutta figura#si pappano milioni? sì. Dovrebbero sempre dare il massimo? sì. Non lo fanno e perdono? pazienza non muore nessuno
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La stanchezza persistente porta all'amore per il silenzio, perché quando si è esausti le parole perdono di significato e martellano nelle orecchie, ridotte a sonorità vuote, a vibrazioni esasperanti. I concetti si stemperano, la forza dell’espressione si attenua, tutto ciò che si dice o si ascolta, si svuota fino ad apparire sterile e a tratti, ripugnante. Sembra allora inutile esprimere un parere, prendere posizione o impressionare qualcuno. Dopo essersi forsennatamente prodigati per risolvere tutti i problemi, dopo essersi tormentati al massimo grado, quando occorrerebbe dare risposte definitive, si finisce col trovare nel silenzio, la sola autentica realtà e l’unica forma possibile d’espressione.
Emil Cioran
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🟡 Breaking I'm pulling your leg News 🟡
(Ti sto prendendo in giro News)
Pare che i partiti siano praticamente tutti d'accordo: avremo altri cinque anni di Ursula von der Leyen in Europa (qualcuno di noi avrà rotto uno specchio?) e probabilmente sette anni di Draghi presidente della Repubblica in Italia. Decisum est.
Chi ha detto che votare non serve?
Io già spunto i giorni sul calendario...
Non vedo l'ora di dare anche il mio appoggio alle scelte della massoneria e della grande finanza mondiale...
Meglio non potevano decidere!
Non fosse che per le vaccinazioni forzate e le migliaia di effetti avversi, il terrorismo climatico e le misure contro gli agricoltori, la guerra in Ucraina, con decine di miliardi spesi e centinaia di migliaia di morti, il genocidio in Palestina, l'inflazione prima e la recessione ora, per tutto il resto quei leader ci hanno assicurato anni felici, tra i migliori della nostra vita. Mancherebbe l'asteroide in rotta di collisione, ma non si può avere tutto!
(Massimo Montanari)
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Dare il massimo per ricevere cosa in cambio?
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Ch-ch-changes
🌟 Novità
I post nelle Community non vengono più inclusi nel conteggio del limite giornaliero complessivo di 250 post (500 per chi ha Tumblr Premium). Verranno infatti contati separatamente con un limite massimo giornaliero di 250 post (500 per chi ha Tumblr Premium).
Abbiamo lanciato un'opzione per dare accesso libero alle Community e abbiamo aggiunto l'opzione “Copia link” al menu della Community per semplificare le cose.
Se si viene bannati da una Community, ora si vedrà “Sei stato bannato” invece di “Non c'è niente qui”.
Nel menu dei post della Community, la voce “Elimina” è stata sostituita da “Modera post”, ed è ora possibile selezionare i motivi per cui si sta rimuovendo il post e aggiungere una nota opzionale. Per ora, i motivi della rimozione non sono ancora visibili a nessuno. In futuro, la persona che ha pubblicato il post rimosso nella Community vedrà il motivo della rimozione e l'eventuale nota.
Nelle Community pubbliche, tutti gli utenti possono ora accedere all'elenco degli amministratori e dei moderatori.
🛠 Correzioni
Venerdì e sabato della scorsa settimana, per pochissimo tempo, i post moderati nelle Community continuavano a comparire nel feed. Abbiamo risolto il problema e i post moderati sono ora nuovamente filtrati dal feed.
Abbiamo corretto un bug che impediva la cancellazione delle Community quando l'ultimo membro se ne andava e abbiamo eliminato le Community che non avevano membri. I nomi che avevano usato sono stati resi disponibili per nuove Community.
Ci siamo assicurati che le notifiche della Community siano visualizzate correttamente e con l'icona appropriata su tutte le piattaforme.
Abbiamo riscontrato un problema che per breve tempo ha impedito agli utenti di Tumblr Premium di creare completamente le Community. Il problema è stato risolto e tutte le Community interessate sono state completamente create.
Abbiamo risolto un problema che per un po' di tempo, alla fine della scorsa settimana, non permetteva di retrodatare i post.
🚧 In corso
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“Il fatto è che bisogna superarli un po’ alla volta,i nostri limiti,
con un po’ di pazienza. Qui sta il trucco. […]
Non dar retta ai tuoi occhi e non credere a quello che vedi.
Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda con il tuo intelletto e scopri quello che conosci già, allora imparerai come si vola.”
— R. Bach, Il gabbiano Jonathan Livingston
#superare#sei tutti i limiti che superi#senza limiti#limiti#migliorare#dare il meglio di sé#dare il massimo#un po' alla volta#pazienza#occhi#credere#vedere#limitato#guardare#intelletto#conoscere#imparare#volare#frasi motivazionali#frasi motivanti#frasi tumblr#frasi#frasi e citazioni#Bach#il gabbiano Jonathan Livingstone
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La scorsa settimana è uscito il rapporto della commissione di esperti voluta dal governo Meloni per valutare il Reddito Di Cittadinanza, guidata da Natale Forlani, diretta emanazione della ministra del lavoro, una delle più accanite oppositrici della riforma. Che ovviamente conferma quello che associazioni, studiosi ripetono da mesi. E che ora dice anche lo stesso governo, che per ferocia sociale e odio per i poveri, ha cancellato la misura. E smentisce tutte le balle raccontate in questi anni. La prima: divanisti, fannulloni, alimentata anche da pezzi di sinistra. Per il rapporto i cosiddetti occupabili sono solo il 2,3%. Il 30% già lavorava e aveva il sussidio per integrare stipendi troppo bassi, il restante è a elevata difficoltà di inserimento o reinserimento. Cioè, in sostanza inoccupabili. E’ la menzogna architrave usata per cancellarlo, ed è assai grave, visto che la misura ha tolto dalla povertà assoluta ogni anno quasi mezzo milione di famiglie, oltre un milione di persone, dato che coincide con quello di istat e altri studi. Insomma, per ragioni ideologiche si è cancellata la più efficace misura contro la povertà del dopoguerra, che ha contribuito a ridurre dello 0,8% l’indice delle disuguaglianze e dell’1,8% il rischio di povertà. Il report conferma che semmai, il problema del sussidio era un altro: ha raggiunto solo il 38% di chi ne avrebbe avuto bisogno. Perché i paletti su reddito e patrimonio erano troppo stretti, penalizzando anziani, famiglie numerose, stranieri, lavoratori poveri. Dalla relazione mancano i dati sull’efficacia delle misure di inserimento al lavoro. L’Inapp stimava nel 27% i percettori che avevano trovato occupazione: dato altissimo, tasso triplo che tra i disoccupati totali. La relazione “dimentica” invece di dire se e come stiano funzionando le misure sostitutive introdotte dal governo. Non è difficile dedurlo, visto che i paletti sono ancora più stretti. Infatti Istat nell’ultimo rapporto sulla povertà, indicava una risalita con la fine del sussidio, la cui cancellazione resta una delle pagine più vergognose e crudeli della politica italiana. Ultima questione: i "furbetti del reddito". Anche sulle presunte truffe è stata montata una narrazione di disinformazione. Puntualmente smentita. le decine di migliaia di denunciati per false dichiarazioni sono stati quasi tutti assolti perché i tribunali, se non in rarissimi casi, non hanno riconosciuto l’intenzione di ingannare lo stato. Rileva la GdF, su oltre 50000 denunce in 4 anni, le condanne si contano su una mano. i giudici non hanno ritenuto dolose le richieste di persone in stato di necessità. Da Nord a Sud, una caccia alle streghe fomentata dalla politica costata milioni di euro. Per dare una proporzione: secondo la GdF le frodi (o presunte tali) sono state circa lo 0,01% dei fondi erogati, lo 0,008 delle frodi complessive allo stato al netto dell'evasione fiscale. Detto con gentilezza: se avete creduto anche solo per un minuto che il RDC fosse destinato ai “divanisti”, ai “fannulloni”, nonostante ogni dato e studio dicesse il contrario, e se per questo avete contribuito a quella campagna di falsi e odio, beh, concludete voi. Massimo Alberti, X
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VITTIMA DEL MATRIARCATO
Dovevano essere i primi anni ottanta e credo di essere stato in quinta elementare o al massimo in prima media, quando un pomeriggio di Agosto in spiaggia a Viareggio mentre tra amici guardavamo una partita di calcetto tra nuvole di sabbia, qualcuno vicino a me indicò una ragazza in bikini bianco, di uno o due anni più grande di noi e mi chiese a bruciapelo 'Quella lì te la tromberesti?'.
Io rimasi un po' spiazzato dalla domanda ma visto che si trattava di una risposta per forza dicotomica e comunque dell'argomento sapevo giusto giusto le basi teoriche, ovviamente risposi di sì.
Il tipo (che non era proprio un amico ma piuttosto una di quelle conoscenze estive estemporanee) sghignazzò e in men che non si dica si avvicinò alla suddetta ragazzina e indicandomi le disse qualcosa a bassa voce.
Dobbiamo dire che allora (come ora) io per le cose mondane non ero certo il più sveglio della cucciolata e quindi non riuscii a collegare quanto avevo detto al tipo poco prima con l'espressione furiosa e sconvolta della ragazza, che con le lacrime agli occhi corse verso il gruppo dei genitori sotto gli ombrelloni, tra cui c'era anche mia madre.
Dovevano essere le tre del pomeriggio ma io posso ancora ricordare che a un certo punto era sera (c'era la mezza luna in cielo) e mia madre non smetteva ancora di urlarmi contro PER LA COSA SCHIFOSA CHE AVEVO DETTO A QUELLA RAGAZZA E CHE MI DOVEVO VERGOGNARE PERCHÉ LEI DI SICURO DI VERGOGNAVA DI AVERE UN FIGLIO COSÌ.
Quando mio padre rientrò a casa ricominciò tutto da capo ma in stereo, con lui a braccia conserte che scuoteva la testa e mi diceva che ERO STATO UNA GROSSA DELUSIONE E CHE QUELLA RAGAZZA AVREBBE SOFFERTO MENO SE LE AVESSI DATO UN PUGNO NELLO STOMACO.
La cosa strana è che non provai nemmeno a difendermi spiegando che in realtà non le avevo detto proprio nulla... ho accettato il fatto di essere stato beccato mentre ballavo il tip tap in un campo minato e il giorno dopo continuai a fare quello che facevo fino al giorno prima ma diffidando di più della gente che faceva le domande stupide.
Vedete, il fatto è che io sono stato cresciuto in un ambiente familiare davvero molto aperto e inclusivo, dove c'era poco spazio per il giudizio frettoloso verso il diverso, il fragile e l'emarginato, quindi quell'episodio più che ingiusto mi parve strano... davvero c'era gente che andava in giro a dire alle donne che le voleva trombare? Ma dov'erano i genitori di queste persone?
E più tardi capii che erano proprio loro a dire queste cose e i figli semplicemente imparavano.
E ne ho conosciuto davvero tanti di figli così (che, per inciso, sono i genitori di oggi da cui altri figli imparano) e a volte non c'è nemmeno stata una responsabilità genitoriale diretta nell'aver insegnato loro certi comportamenti... a volte basta non dare peso, sorridere a certe battute e derubricare certi comportamenti a scherzi presi troppo sul serio.
Perché poi, alla fine, è sempre questione di saper stare allo scherzo, no?
E fatevela 'na bella risata invece di stare sempre a pensare a cose macabre tipo che una donna viene uccisa ogni quattro giorni!
No?
No.
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INFORMARE
in-for-mà-re (io in-fór-mo)
SIGNIFICATO Dare una forma; indirizzare, improntare, caratterizzare; mettere al corrente, ragguagliare, dare notizie
ETIMOLOGIA voce dotta recuperata dal latino informare, derivato di formare col prefisso in- ‘dentro’.
Alcune parole facili invece sono difficili, e se per accidente sono anche determinanti nel discorso pubblico, la situazione si fa delicata. ‘Informare’ ha dei significati correnti (anzi correntissimi), che però si trovano a valle nella sua progressione concettuale; ne conserva altri logicamente precedenti e meno comuni, che sanno spiegare e rendere conto della sua intera essenza.
Andando al punto, informare significa ‘dare forma’, ‘modellare’, ‘plasmare’. E questo non ci stupisce, visto che con estrema evidenza è un derivato di formare. Tale è il suo significato primo, in latino, quello da cui ogni altro consegue e che ci fa subito intendere la sua ampiezza.
Il significato proprio di ‘dare forma’ oggi in italiano è desueto. Con la sua radicale versatilità ha significato l’animare, il governare, il costituire, il guidare e via e via in una sequela di significati dei più disparati — di cui però oggi solo una manciata sono vitali.
Una delle fronde di significato più interessanti che ha preso è quella che lo avvicina all’improntare, all’indirizzare, al caratterizzare. Posso parlare di come un’esperienza specifica informi tutta l’opera di una certa autrice, dei criteri e delle idee che informano il disegno di legge, di un’atmosfera rilassata che ha informato il congresso, o di come lo zio informi la sua vita a una rigida condotta morale. Un permeare strutturale, ispiratore e conformatore — ed è un’accezione particolarmente rilevante, elegante e incisiva proprio perché conserva un contatto diretto ed evidente col plasmare primigenio.
Oggi se parliamo di ‘informare’, ci riferiamo però quasi sempre al mettere qualcuno al corrente di qualcosa, al ragguagliarlo. Non ha lo spessore di una trasmissione di conoscenza strutturata e matura, ha la superficialità tutta da interpretare di fatti e dati. Così ti posso informare che il treno è in ritardo («Per fortuna, perché sono in ritardo anch’io»), ti informo che sono stato io a buttare via la spazzatura che avevo chiesto a te di buttare, e non so se la pizzeria è aperta, m’informo.
Però l’informare, nelle società complesse, non ha questa immediatezza pratica e neutrale (al massimo un po’ astiosa, te l’avevo detto tre volte di buttarla via). I fatti e i dati pubblici che vengono riportati dalla categoria di professionisti dell’informazione, informano. Ma non tanto o non solo come ti informo che da domani la tessera non sarà più valida; il loro informare è nella quasi totalità dei casi un permeare strutturale, ispiratore e conformatore. In latino informare aveva anche i significati di istruire, ammaestrare. E di questa ambivalenza di concetto si deve avere piena consapevolezza: chi mi rende una notizia mi sta formando.
Testo originale pubblicato su: https://unaparolaalgiorno.it/significato/informare
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Le persone più incantevoli hanno sempre un vissuto complesso.
Sono spesso le più difficili ma anche quelle che sanno dare di più.
Perché le persone incantevoli hanno vinto il disincanto e per vincere il disincanto ci vuole tanto coraggio, lo stesso che serve per i sentimenti.
- Massimo Bisotti
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Sta cosa che i mercatini si sono messi a fare gli snob e non accettano niente di quegli oggettini e giochini che porto io mi sta spingendo a voler regalare tutte queste cosine come ho fatto tempo fa con la sedia elefantino, ecco ho già lasciato dei cartoncini con le illustrazioni da colorare alla mia parrucchiera dicendole usali per intrattenere i bambini che vengono qui e lei tutta contenta mi ha abbracciata e per me questo vale molto più di 1€ che ci potevo guadagnare, che alla fine perché volevo che il mercatino se lo prendesse? Solo per dare una seconda vita a questi oggetti e non farli finire nella spazzatura, dei soldi non mi importava proprio niente fin dal principio tant'è che se mi mettessi a venderli quest'estate tornando a fare il mercatino dei bambini li metterei a 10 centesimi o massimo 50 centesimi proprio come facevo da piccola, perché vedere un bambino felice con quell'oggetto che avevo in casa mi ripaga di tutto!
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#pensieri#pensieri random#mercatino#oggettini#regalare
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Anni fa, agli inizi della mia
carriera, un amico e collega più anziano di me mi disse
che la vita fino a una certa età serve per mettere insieme
cose, pensieri, persone.
Poi, da un certo punto in poi, si deve avere l'accortezza e la
saggezza di iniziare a mollare la presa.
Prima che sia tardi.
Lasciare andare, se hai fortuna con calma e
progressivamente, un pezzo alla volta.
Fino a presentarti all'appuntamento nudo come quando sei
venuto al mondo.
Mi disse che sperava che le sue ultime parole fossero :
"Ecco qui. Sono pronto."
Certo che non piace sentirsi ricordare un fatto che mette in
crisi business plan e marketing e social media manager.
Soprattutto su pagine come queste.
Dove si cerca giustamente di sistemare il primo di pezzo di
vita.
Ma in questa epoca di vite sgangherate e smemorate
ispirate ai reel e tik tok degli altri, vivendo sempre nella
speranza di sfuggire ad una resa dei conti che ci metterà di
fronte ad un bilancio di dare e avere probabilmente in
passivo di amore, penso che sia un suggerimento che
dovrei tenere davvero caro.
Perdo e perderò molti pezzi a cui tengo, di cui sono
innamorato e geloso.
Pezzi miei e pezzi altrui.
Pezzi di proprietà e pezzi che non sono mai stati miei.
Una Caporetto esistenziale inevitabile.
Ma anche tutto questo perdere avrà un minimo di senso, se
mi ricorderò, già da ora, che tutto, mio e non mio, è solo un
noleggio, un prestito, un affitto, un comodato d'uso al
massimo.
Da ritornare in buono stato e spalmato di amore.
Almeno in pareggio di bilancio.
Almeno per farmi ricordare bene
Anche su queste pagine.
Sebastiano Zanolli
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