#cucina marchigiana
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𝕆𝕃𝕀𝕍𝔼 𝔸𝕃𝕃'𝔸𝕊ℂ𝕆𝕃𝔸ℕ𝔸
Sono lunghe, ma fattibili per tutti e il risultato sarà sorprendente! Grazie ai miei mentori ora so fare le vere olive all’ascolana, che felicità!😁
🟢 𝚂𝙰𝙻𝚅𝙰
🎶 𝙲𝙰𝙽𝚃𝙰 &
🍳 𝙲𝚄𝙲𝙸𝙽𝙰!
#𝘳𝘪𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘱𝘦𝘳 60 𝘰𝘭𝘪𝘷𝘦 𝘢𝘭𝘭'𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘢𝘯𝘢:
👇 𝕀ℕ𝔾ℝ𝔼𝔻𝕀𝔼ℕ𝕋𝕀 👇
☺︎ 60 olive verdi grosse con nocciolo;
☺︎ 400 gr di maiale macinato;
☺︎ 200 gr di manzo macinato;
☺︎ 100 gr di pollo macinato;
☺︎ 1 carota piccola;
☺︎ 1 costa di sedano;
☺︎ 1 cipolla bianca piccola;
☺︎ 1/2 bicchiere di vino bianco;
☺︎ Noce moscata;
☺︎ Parmigiano grattugiato q.b.;
☺︎ Olio evo;
☺︎ Sale;
☺︎ Farina q.b.;
☺︎ 3/4 uova;
☺︎ Pane grattugiato fine q.b.;
☺︎ Olio di semi di arachidi;
👇 ℙℝ𝕆ℂ𝔼𝔻𝕀𝕄𝔼ℕ𝕋𝕆 👇
1. Mettiamo a soffriggere in una padella sedano, carota e cipolla previamente puliti e tagliati in piccoli pezzi, poi saliamo;
2. Mettiamo le carni a cuocere, a metà cottura mettiamo il vino, facciamo sfumare e completiamo la cottura, saliamo alla fine;
3. Frulliamo le carni cotte nel mixer fino a creare un impasto morbido ma compatto;
4. Mettiamo in una ciotola e aggiungiamo noce moscata e parmigiano, sentiamo e aggiustiamo;
5. Snoccioliamo le olive con la punta di un coltello affilato partendo dalla punta e a spirale arriviamo alla fine;
6. Mettiamole nell’acqua fredda;
7. Prendiamo una noce di impasto e ricreiamo le olive;
8. Giriamo le olive ripiene nella farina, poi nell’uovo e infine nel pane grattugiato;
9. Friggiamo in abbondante olio di semi a 170° finchè non diventano dorate;
10. Scoliamo in un foglio di carta assorbente;
11. Serviamo calde!
𝘙𝘪𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢. 𝘋𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘰𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀.
𝘌̀ 𝘱𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘴𝘢, 𝘮𝘢𝘯𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘶𝘳𝘢 🤗
_________😉❤️👩🍳💋________
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11. Se potessi cenare con qualsiasi persona, viva o morta, chi sarebbe e perché?
Buongiorno 🌷 grazie per aver scelto questa bellissima domanda! 😊
Dunque, una decisione molto difficile, perché sono tante le persone, sia vive che morte, con cui mi piacerebbe cenare! Ho in mente un'intera tavolata...😁
Ciononostante, alla fine il mio cuore ha optato per lui:
Giacomo Leopardi: estremamente colto, con un'intelligenza sopra la media, autoironico, sensibile... Verrebbe fuori una conversazione arricchente, stimolante, bella. Mi immagino una cena che omaggia la cucina marchigiana, ma con dei menestrelli che intonano i canti napoletani tradizionali, per farlo sentire a casa nei due luoghi che nella gioia e nel dolore gli hanno dato di più. Inoltre, tra le tante curiosità che scalpitano nella mia mente, mi piacerebbe chiedergli un'analisi della società odierna, in rapporto con quella in cui lui ha vissuto, per capire quanto l'uomo sia cambiato rispetto al passato. Infine, concluderei il simposio con un bel gelato, visto che ne andava ghiotto e poi lo saluterei in prossimità di una siepe che cela l'orizzonte, in modo da immaginare insieme l'infinito che in quel momento scorgeremo. Non so se troverebbe piacevole la mia compagnia, ma spero di farlo sentire meno solo, perché con lui condivido alcuni tormenti e passioni; non sono nemmeno certa se uno sguardo al futuro lo farebbe sentire meglio; di sicuro, però, gli farebbe piacere sapere di essere considerato dai posteri uno dei più grandi letterati di tutti i tempi. 🪄
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SAN BENEDETTO DEL TRONTO
42° 57' 16.35'', 13° 53' 22.43''
COM'È..
SAN BENEDETTO DEL TRONTO?
LA RIVIERA DELLE PALME...
San Benedetto del Tronto
..è una deliziosa località balneare situata lungo la costa adriatica dell’Italia centrale, non è solo famosa per le sue splendide spiagge e il clima mite, ma anche per la sua ricca tradizione enogastronomica.
Con una combinazione di pesce fresco, prodotti locali e specialità regionali, questa affascinante città offre un’esperienza culinaria indimenticabile per i visitatori che desiderano immergersi nella cultura gastronomica delle Marche.
Pesce fresco e frutti di mare: Essendo una località di mare, San Benedetto del Tronto vanta una vasta scelta di pesce fresco e frutti di mare.
Il porto locale è uno dei più importanti della regione e le barche dei pescatori tornano quotidianamente con una varietà di prelibatezze dal mare.
Gamberi, calamari, moscardini e triglie sono solo alcuni dei deliziosi frutti di mare che si possono gustare nei ristoranti locali.
I piatti tradizionali come il “brodetto alla sambenedettese” (zuppa di pesce) o l'”acciuga ripiena” (acciuga farcita) sono assolutamente da provare per apprezzare appieno la cucina di mare di San Benedetto.
Prodotti locali: L’enogastronomia di San Benedetto del Tronto si basa anche sulla ricchezza dei prodotti locali delle Marche.
L’olio d’oliva extravergine, i formaggi, le verdure fresche e le carni di alta qualità sono solo alcune delle specialità che caratterizzano la regione.
La zona circostante la città è conosciuta per le sue colline fertili, dove si coltivano uve prelibate per la produzione di vini di qualità.
Un bicchiere di vino marchigiano, come il famoso Verdicchio dei Castelli di Jesi, o l’Offida Pecorino Docg, si abbinano perfettamente a una cena a base di prodotti locali.
Specialità regionali:
Oltre ai prodotti locali, San Benedetto del Tronto offre anche alcune specialità regionali che meritano di essere assaggiate.
Le Olive Ascolane, ad esempio, sono una prelibatezza tipica delle Marche. Si tratta di olive farcite con una miscela di carne macinata, formaggio e aromi, che vengono poi impanate e fritte.
Un altro piatto imperdibile è la “vincisgrassi”, una lasagna marchigiana con ragù di carne, besciamella e formaggio fuso.
Ristoranti e trattorie:
San Benedetto del Tronto ospita numerosi ristoranti e trattorie che offrono una vasta gamma di piatti tradizionali e innovativi.
Dalle piccole trattorie familiari ai ristoranti gourmet, c’è qualcosa per tutti i gusti e le preferenze. Molti di questi locali si trovano lungo il lungomare, offrendo ai visitatori la possibilità di gustare prelibatezze culinarie mentre godono di una vista spettacolare sull’Adriatico.
San Benedetto del Tronto è una destinazione imperdibile per gli amanti dell’enogastronomia che desiderano scoprire le delizie culinarie delle Marche.
Con pesce fresco, prodotti locali di qualità e specialità regionali uniche, questa affascinante località balneare offre un’esperienza gastronomica indimenticabile.
Visitare i ristoranti e le trattorie locali è un modo perfetto per assaporare la cucina tradizionale e immergersi nella cultura enogastronomica di questa splendida città costiera.
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Leonardo Bloch (Breve storia del casoncello)
Le ascendenze greco-bizantine del tortello paiono ulteriormente avvalorate dal suo parallelo allignamento nel circondario di Rimini e nelle Marche settentrionali, che dal VI all'VIII secolo furono parte del ducato della Pentapoli sotto l'autorità dell'Esarcato di Ravenna. Più che dalla comparsa dei calisoni, assieme a cialdoni e confetti, tra le imbandigioni del quarto servizio di credenza del banchetto tenuto a Rimini il 24 giugno 1475 per celebrare le nozze di Roberto Malatesta con Elisabetta di Montefeltro, è a tale riguardo emblematico il già citato riferimento cinquecentesco di Costanzio Felici al radicamento del cascioncello/calcioncello nella cucina popolare dell'Urbinate, che assai verosimilmente presupponeva il tramandarsi di consuetudini quantomeno plurisecolari. In area romagnolo-marchigiana la denominazione della vivanda aveva peraltro già virato verso le forme calcione cascione, che in queste ultime varianti si sono tramandate sino ai nostri giorni, ancorché traslate verso fagottini di pasta che si sono ormai ampiamente distanziati dal modello originario.
Almeno sino al Libro de arte coquinaria (1456/67) di Martino da Como e alla sua elevazione umanistica nel De honesta voluptate e valetudine (1474) del Platina, v'è dunque ragione di ritenere che la diffusione della cibaria, oltre che al riminese e all'urbinate, rimanesse principalmente accentrata all'interno del perimetro di irradiazione dell'influenza culturale di Venezia (Veneto, Lombardia centro-orientale, Friuli e Trieste).
L'attenzione riservata al calisone da parte del maestro Martino - di origini ticinesi e milanese per formazione - non poteva del resto essere disgiunta dai natali veneziani del suo più eminente datore di lavoro ( il cardinale camerlengo Ludovico Scarampi Mezzarota, Patriarca di Aquileia).
Prima uscita: 25 ottobre 2121 Editore: Lubrina Bramani Pagine: 192
#leonardo bloch#pagina69#errantedelgusto pagina69#libri#libri da leggere#lubrina bramani editore#cibo#casoncelli
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Rimini, Il Team Cuochi Marche oggi in Regione dopo i successi ai Campionati Italiani della Cucina
Rimini, Il Team Cuochi Marche oggi in Regione dopo i successi ai Campionati Italiani della Cucina. Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, l'assessore all'Istruzione e Politiche giovanili, Chiara Biondi e l'assessore Goffredo Brandoni hanno accolto oggi a Palazzo Leopardi i cuochi del Team Marche, reduci dai recenti successi dei Campionati Italiani della Cucina, che si sono svolti a Rimini nel mese di febbraio. Per l'occasione, il gruppo marchigiano ha guadagnato 2 medaglie d'oro, una d'argento e una di bronzo, nelle seguenti categorie, rispettivamente: nella categoria Ragazzi Speciali Starter Caldo, ottenuta da Siria Principi e Valentina Lanciotti, IISS Carlo Urbani sede di Sant'Elpidio a Mare; categoria Lady Chef a Simonetta Capotondi; categoria Ragazzi Speciali Starter freddo Antipasto all'italiana ottenuta da Camilla Giorgetti e Jacopo Platinetti IIS Einstein Nebbia di Loreto; categoria Miglior allievo delle scuole alberghiere per Gari Adriano Lopez IIS Panzini di Senigallia. Presenti oggi ad accompagnare il Team, il presidente Luca Santini e il vice presidente Simone Baleani dell'Unione regionale Cuochi Marche. "I nostri cuochi, e per il loro tramite, la nostra enogastronomia – ha dichiarato Acquaroli – continuano a riscuotere grandi successi in Italia e nel mondo, di cui siamo molto orgogliosi. Accanto a loro esiste una rete scolastica che prepara con maestria una nuova generazione di cuochi. I brillanti risultati ottenuti a Rimini, sia dai più giovani che dai professionisti affermati del Team Cuochi Marche sono un riconoscimento che permette di raccontare la nostra regione anche grazie ai prodotti tipici e alle eccellenze che sa esprimere". "Un plauso ai giovani cuochi marchigiani che si sono distinti in questa importante competizione – ha detto l'assessore Biondi - e un grazie anche ai loro maestri che li hanno accompagnati in questo percorso che rende onore alle scuole da cui provengono e a tutta la regione. Un apprezzamento speciale va al Team Cuochi Marche per la loro professionalità, bravura e impegno che rende grande e sempre più conosciuta la cucina marchigiana in Italia e nel mondo".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Ancona: una perla marchigiana da scoprire
Ancona è una città situata nella regione Marche, affacciata sul Mar Adriatico. Fondata dai Greci nel V secolo a.C., la città ha una storia millenaria e offre ai visitatori un mix di cultura, arte e bellezze naturali che la rendono una meta turistica imperdibile. Per iniziare la visita alla città, una delle prime tappe è sicuramente il Duomo di San Ciriaco, situato in cima al Colle Guasco. Questo monumentale edificio romanico-gotico, costruito nel XII secolo, è uno dei simboli di Ancona e offre una vista spettacolare sulla città e sul mare. Dalla piazza antistante il Duomo si può inoltre ammirare la statua del Papa Clemente XII, che riformò la città nel Settecento. Proseguendo il tour del centro storico, si possono incontrare numerosi altri monumenti e palazzi di grande valore artistico e storico. Tra questi si segnalano il Palazzo degli Anziani, sede del Comune, la Chiesa di Santa Maria della Piazza, antica cattedrale della città, il Lazzaretto, costruzione settecentesca utilizzata per isolare i malati di peste, e il Teatro delle Muse, uno dei più importanti teatri italiani del XIX secolo. Ma oltre alle opere d'arte e ai monumenti, Ancona offre al visitatore anche la possibilità di immergersi nella natura, grazie alle sue spiagge e ai suoi parchi naturali. A pochi chilometri dal centro storico si trova infatti il Parco del Conero, una riserva naturale che si affaccia direttamente sul mare. Qui si possono fare lunghe passeggiate tra boschi di lecci e pini marittimi, oppure raggiungere le spiagge di Sirolo, Numana e Portonovo, tra le più belle dell'Adriatico. Ancona è inoltre una città che conserva la propria identità enogastronomica, grazie alla produzione di diverse specialità locali, come il vino Verdicchio dei Castelli di Jesi, il brodetto all'anconetana, una zuppa di pesce dal sapore intenso, e la crescia sfogliata, un pane tipico della cucina marchigiana. La città offre anche numerose opportunità di svago e intrattenimento. Oltre alle serate in spiaggia o alle visite ai monumenti, si possono trascorrere piacevoli momenti nei locali della movida anconetana, oppure partecipare a eventi e manifestazioni che animano la città durante tutto l'anno, come il Festival della Musica Antica, il Summer Jamboree o il Palio della Voga. Insomma, Ancona è una città capace di soddisfare le aspettative di tutti i visitatori, dai cultori dell'arte e dell'architettura agli amanti della natura, passando per i buongustai e gli appassionati di adrenalina. Una metà da scoprire e apprezzare, che regala emozioni uniche e indimenticabili. Foto di Laurentiu Adrian Cretu Read the full article
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Clerici su Rai1 difende Benedetta Rossi, 'meglio pop che snob'
(ANSA) – ROMA, 08 MAG – “Come ha detto bene Francesco Canino, i gastrofighetti hanno stancato perché la cucina deve essere pop e non snob”. Antonella Clerici, in diretta su Rai1 nella sua trasmissione È Sempre Mezzogiorno, è scesa in campo a difesa di Benedetta Rossi, l’influencer marchigiana che sui suoi canali, seguiti da milioni di follower, dà consigli su come realizzare piatti economici e…
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Sangiovese dei colli Pesaresi
Sangiovese dei colli Pesaresi
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro.
Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno.
Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole.
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta.
Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente complessivo 5%.
Il colore
è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita.
L’odore
prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone.
Il sapore
asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro.
La gradazione alcolica
varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori.
Invecchiamento
Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale.
Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi.
Abbinamento cibo vino
Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti.
Centri di produzione
I più rinomati centri di produzione sono situati in provincia di Pesaro e di Ancona e precisamente nei territori dei comuni di Senigallia, Fano, Pergola, Urbino.
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Sangiovese dei colli Pesaresi
Sangiovese dei colli Pesaresi
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro.
Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno.
Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole.
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta.
Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente complessivo 5%.
Il colore
è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita.
L’odore
prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone.
Il sapore
asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro.
La gradazione alcolica
varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori.
Invecchiamento
Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale.
Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi.
Abbinamento cibo vino
Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti.
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Sangiovese dei colli Pesaresi
Sangiovese dei colli Pesaresi
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro.
Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno.
Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole.
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta.
Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente complessivo 5%.
Il colore
è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita.
L’odore
prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone.
Il sapore
asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro.
La gradazione alcolica
varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori.
Invecchiamento
Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale.
Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi.
Abbinamento cibo vino
Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti.
Centri di produzione
I più rinomati centri di produzione sono situati in provincia di Pesaro e di Ancona e precisamente nei territori dei comuni di Senigallia, Fano, Pergola, Urbino.
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Sangiovese dei colli Pesaresi
Sangiovese dei colli Pesaresi
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro. Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno. Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta. Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata. Uve di produzione È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente complessivo 5%. Il colore è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita. L’odore prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone. Il sapore asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro. La gradazione alcolica varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori. Invecchiamento Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale. Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi. Abbinamento cibo vino Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti. Centri di produzione I più rinomati centri di produzione sono situati in provincia di Pesaro e di Ancona e precisamente nei territori dei comuni di Senigallia, Fano, Pergola, Urbino.
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Sangiovese dei colli Pesaresi
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro.
Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno.
Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole.
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta.
Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente complessivo 5%.
Il colore
è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita.
L’odore
prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone.
Il sapore
asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro.
La gradazione alcolica
varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori.
Invecchiamento
Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale.
Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi.
Abbinamento cibo vino
Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti.
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Sangiovese dei colli Pesaresi
Sangiovese dei colli Pesaresi
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro. Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno. Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta. Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata. Uve di produzione È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente complessivo 5%. Il colore è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita. L’odore prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone. Il sapore asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro. La gradazione alcolica varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori. Invecchiamento Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale. Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi. Abbinamento cibo vino Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti. Centri di produzione I più rinomati centri di produzione sono situati in provincia di Pesaro e di Ancona e precisamente nei territori dei comuni di Senigallia, Fano, Pergola, Urbino.
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Sangiovese dei colli Pesaresi
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro. Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno. Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta. Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata. Uve di produzione È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente complessivo 5%. Il colore è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita. L’odore prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone. Il sapore asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro. La gradazione alcolica varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori. Invecchiamento Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale. Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi. Abbinamento cibo vino Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti. Centri di produzione I più rinomati centri di produzione sono situati in provincia di Pesaro e di Ancona e precisamente nei territori dei comuni di Senigallia, Fano, Pergola, Urbino.
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Tappa parigina per Pesaro 2024, protagonista insieme al lato gourmand di Rossini, dell'VIII settimana della cucina italiana nel Mondo
Tappa parigina per Pesaro 2024, protagonista insieme al lato gourmand di Rossini, dell'VIII settimana della cucina italiana nel Mondo. Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale, ha presentato alle realtà economiche e istituzioni francesi – tra cui il sindaco della gemellata Nanterre – i progetti che legano il Maestro al buon cibo e le iniziative della Capitale italiana della cultura. Altra tappa internazionale per Pesaro 2024, presente martedì e mercoledì a Parigi, prima nella sede dell’Ambasciata italiana, poi in quella del Consolato Generale d’Italia, per l’VIII Settimana della cucina Italiana nel mondo "Benessere con gusto: la cucina marchigiana a Parigi". “Un’occasione importante per promuovere l’intero territorio regionale attraverso il richiamo del titolo di Capitale italiana della Cultura e il suo ambasciatore più illustre, Gioachino Rossini, nella veste meno nota ma altrettanto creativa di gourmand” sottolinea Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale che ha partecipato alla delegazione economico-istituzionale a Parigi formata dalla Regione Marche insieme a enti locali, imprese del settore alimentare, esperti (con la partecipazione di ATIM, SVEM e AMAP). La due-giorni ha previsto incontri con le istituzioni italiane - presenti anche il ministro Francesco Lollobrigida e, per la Regione Marche, il presidente Acquaroli e l'assessore Antonini - e francesi e dei focus di approfondimento insieme ai sindaci dei Comuni d’Oltralpe legati al tema dell’iniziativa, “Momento che ci ha permesso, di presentare i progetti già attivati e quelli che Pesaro 2024 renderà centrali nel suo racconto». Tra cui, la valorizzazione di Rossini gourmet: “Per molto tempo, l’aver centrato Rossini all’interno di un festival prestigioso come il ROF, ha tenuto nascosto l'aspetto di eccellente intenditore della cucina. Ma Rossini si definiva pianista di terza classe e primo gastronomo dell’universo, ed era quindi doveroso, per la sua città natale, riscoprire la sua propensione, capacità e indiscutibile passione per il buon cibo”. E per accompagnare il racconto di ‘Rossini Grand Gourmand’, la Capitale italiana della cultura amplierà all’estero il concorso omonimo dedicato agli istituti alberghieri chiamati a recuperare gli ingredienti del paniere rossiniano per restituire piatti contemporanei, abbinandoli alle musiche del Maestro. Un match che Pesaro 2024 proporrà anche ai cittadini temporanei che raggiungeranno la Capitale italiana della cultura, “e che potranno vivere la Rossini Experience dentro Casa Rossini, degustando i piatti e ascoltando la musica del Maestro” aggiunge Perugini. L’appuntamento di ieri ha permesso al Presidente del Consiglio comunale di condividere le azioni e le progettualità di Pesaro con le città francesi, “È stato bello salutare Raphaël Adam, nuovo sindaco di Nanterre, Comune con cui Pesaro è gemellato da 54 anni e con cui collaboriamo tramite rapporti di scambio e progetti rivolti a diversi settori, dallo sportivo al sociale fino all’economico, e con quelli previsti per Pesaro 2024”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il Sangiovese dei Colli Pesaresi è un vino rosso prodotto nella regione Marche, nella zona delle colline intorno alla città di Pesaro.
Il vino è ottenuto dal vitigno Sangiovese, che rappresenta una delle uve più importanti della viticoltura italiana. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si distingue per il suo colore rubino intenso, con riflessi granati, e per i suoi profumi intensi e complessi, con note di frutta rossa, spezie e legno.
Al palato, il Sangiovese dei Colli Pesaresi si presenta equilibrato e piacevolmente tannico, con un finale persistente e piacevole.
Il Sangiovese dei Colli Pesaresi si abbina bene con carni rosse, arrosti, brasati, formaggi stagionati e piatti tipici della cucina marchigiana come la cacciagione e il coniglio in porchetta.
Il vino è apprezzato per la sua complessità aromatica e la sua eleganza, e rappresenta un ottimo esempio della tradizione vitivinicola delle colline marchigiane. Il Sangiovese dei Colli Pesaresi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), il che significa che la sua qualità è garantita e certificata.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Sangiovese (95%) con Ciliegiolo e Montepulciano per il rimanente complessivo 5%.
Il colore
è uno splendido e brillante rosso rubino granata che tende leggermente al violaceo dopo il primo anno di vita.
L’odore
prevalentemente vinoso, gradevole e caratteristico, propone all’olfatto dell’esperto un vago profumo di lampone.
Il sapore
asciutto, secco, armonico, rotondo e di ottimo corpo, ha un accento lievemente e gradevolmente amaro.
La gradazione alcolica
varia tra gli 11,5-12° delle annate normali, e i 12,5-13° di quelle migliori.
Invecchiamento
Accetta un certo invecchiamento. Dopo un anno in botti di rovere, in cantina non umida e a temperatura costante (13-15 °C), viene passato in bottiglia: indicata la bordolese scura — da tenersi in posizione orizzontale.
Dopo un sereno riposo di 4-5 anni, questo vino esprime con estrema e genuina eleganza tutti i suoi pregi.
Abbinamento cibo vino
Il Sangiovese dei colli pesaresi è indicatissimo con pastasciutte e risotti conditi con sughi di carne, ravioli, tortellini e cannelloni; con pollame arrosto; con coniglio e pollame alla panna e con bolliti misti.
Centri di produzione
I più rinomati centri di produzione sono situati in provincia di Pesaro e di Ancona e precisamente nei territori dei comuni di Senigallia, Fano, Pergola, Urbino.
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