#crudisti
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veggiechannel · 2 months ago
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Realizzare dei crackers fatti in casa croccanti e salutari è possibile grazie all’uso dell’essiccatore, uno strumento ancora poco diffuso nelle case, il cui valore, però, merita di essere scoperto.
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mediterraneosalerno-blog · 4 years ago
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#crudivore #crudivorismo #crudismo #crudivegan #mediterraneosalerno #crudismovegano #crudisti #crudiveganosespaña #crudistavegano #crudivera #cucinadimare #crudite #crudivegano #crudi #crudista #crudita (presso Ristorante Mediterraneo Salerno) https://www.instagram.com/p/CC0K00BIree/?igshid=14sykc93emohq
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italyinfofood · 5 years ago
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Una carta d’identità alimentare per chi mangia fuori casa #agriturismo #Alimentare #cartad'identità #celiaci #CeodiHealthyFood #crudisti #documentodigitale #fuoricasa #Hotel #intolleranti #Italia #mangiare #Ristoranti #vegani Il documento digitale è gratuito e condivisibile con ristoratore - Per vegani, crudisti, celiaci e intolleranti ordinare al ristorante sarà più semplice grazie alla nascita della prima carta d'identità alimentare. Il documento digitale, compilabile all'indirizzo internet http://www.cartaidentitalimentare.com/iscrizione-utente/ dopo registrazione, nasce su iniziativa dell'imprenditore vicentino Pietro Ruffoni, ideatore del progetto e Ceo di HealthyFood, azienda italiana specializzata nel campo alimentare e della ristorazione. Oltre ad essere gratuita, la tessera è indirizzata - viene spiegato - non solo a persone che possono avere problemi di intolleranze ma anche ad individui con semplici preferenze nella scelta degli alimenti da ordinare. Il documento -… Link: https://www.foodinfo.it/news/una-carta-didentita-alimentare-per-chi-mangia-fuori-casa/ https://www.instagram.com/p/BzNen37HSBJ/?igshid=7ppepqjon84z
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kitchenbrain · 7 years ago
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Cracker di semi e verdure essiccate pronti! A breve la videoricette #staytuned #veg #crudisti #bio (presso Scuola di cucina by Ars Convivium)
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dolcivegani-scuola-online · 4 years ago
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La Farina di Nocciole (http://ow.ly/NIu350EApmi) è ideale per realizzare torte, biscotti, bon bon, dolci crudisti o per guarnire e ingolosire dessert, gelati o semifreddi. Che differenza c'è tra scegliere una farina di #nocciole crude e una farina di nocciole tostate? 🤔 -A livello di resa nessuno -Se parliamo di gusto la cosa cambia notevolmente.... La nocciola sprigiona i suoi profumi e gli aromi durante la tostatura, perciò: ☘️quando vogliamo ottenere un gusto deciso e profumato sceglieremo la farina di nocciole tostate ☘️quando ci serve per esaltare un altro ingrediente, preparare un dolce raw o semplicemente per le sue proprietà organolettiche opteremo per la farina di nocciole crude Scopri i segreti della pasticceria vegana e i TUOI DOLCI DIVENTERANNO I MIGLIORI. http://ow.ly/e8Uo50EApmj Hai ancora dubbi? Chiamaci 📞 3381283406
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veggiechannel · 2 years ago
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Sempre più spesso si parla di crudismo come scelta nel consumare alimenti vivi, integri, non sottoposti a cottura. Cosa significa veramente questa parola, quali passi è necessario compiere per diventare crudisti? Lo chiediamo a chi da anni ha fatto questo cambiamento e ne ha fatto oltre che uno stile di vita, una professione: Elena Dal Forno, una famosa chef vegana crudista.
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italyinfofood · 5 years ago
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Una carta d’identità alimentare per chi mangia fuori casa #agriturismo #Alimentare #cartad'identità #celiaci #CeodiHealthyFood #crudisti #documentodigitale #fuoricasa #Hotel #intolleranti #Italia #mangiare #Ristoranti #vegani Il documento digitale è gratuito e condivisibile con ristoratore - Per vegani, crudisti, celiaci e intolleranti ordinare al ristorante sarà più semplice grazie alla nascita della prima carta d'identità alimentare. Il documento digitale, compilabile all'indirizzo internet http://www.cartaidentitalimentare.com/iscrizione-utente/ dopo registrazione, nasce su iniziativa dell'imprenditore vicentino Pietro Ruffoni, ideatore del progetto e Ceo di HealthyFood, azienda italiana specializzata nel campo alimentare e della ristorazione. Oltre ad essere gratuita, la tessera è indirizzata - viene spiegato - non solo a persone che possono avere problemi di intolleranze ma anche ad individui con semplici preferenze nella scelta degli alimenti da ordinare. Il documento -… Link: https://www.foodinfo.it/news/una-carta-didentita-alimentare-per-chi-mangia-fuori-casa/ https://www.instagram.com/p/BzNen37HSBJ/?igshid=jrmpur45hwlg
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kitchenbrain · 7 years ago
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Cracker di semi (lino, zucca, girasole, sesamo) e verdure estive disidratate... pronti per andare in essiccatore e diventare croccanti... #veg #crudisti (presso Scuola di cucina by Ars Convivium)
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mestoliefrecce · 5 years ago
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Tartufi crudisti e vegani 
Cosa occorre: 
5 datteri
nocciole intere per l’interno
cacao amaro in polvere per la copertura
un pugno pieno di uva sultanina
un pugno di nocciole, arachidi non salate, mandorle (tutto frullato e ridotto in polvere)
un cucchiaio colmo di olio di cocco
Cacao in polvere per la coperture
nocciole intere per il ripieno
Procediamo: 
Mettere tutti gli ingredienti in un frullatore (tranne gli ultimi due) e ridurre in poltiglia. 
Formare delle palline dove al centro metteremo una nocciola intera. 
Ora passiamo nel cacao amaro e voilà, pronti! Velocissimissimi :)
Buon appetito!
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livingwomen · 7 years ago
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Ovvero un sacco di buoni motivi per essere una pecora nera.
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L’anno scorso ho partecipato ad un bel corso di cucina vegana tenuto da Michele Granuzzo e sua sorella Sofia, che poco dopo hanno aperto la prima pasticceria vegana (e non solo) a Trento. Da tanto tempo desideravo fare quattro chiacchiere con lui e finalmente l’ho incontrato nel suo laboratorio.
Michele ha 25 anni (da compiere) ed è appunto al comando di una attività che il 18 Giugno festeggerà un anno di apertura e nella quale ha coinvolto anche la sua famiglia. Vegano da quando aveva 16 anni per una scelta etica, mi racconta che ha iniziato a cucinare per “sopravvivenza” e via via si è appassionato alla cucina, alla pasticceria e all’alimentazione in generale che ha continuato a studiare da vari punti di vista. Nel suo laboratorio produce dolci vegani e crudisti che sono inoltre senza glutine e zuccheri aggiunti, realizzati con prodotti biologici di prima qualità.
Per tutti questi motivi calza a pennello il nome che ha dato alla sua pasticceria “Black sheep”, ovvero “Pecora nera”.
Quello che realizza è un prodotto particolare e unico che si affaccia al mercato della ristorazione di alta qualità, nonostante mantenga il punto vendita al dettaglio.
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“La nostra produzione, mi spiega Michele, è fatta innanzitutto con materie prime di altissima qualità che selezioniamo all’origine e inoltre i tempi di lavorazione sono molto lunghi, circa 6 ore per ogni dolce.
Il nostro è un prodotto che non si può paragonare alla pasticceria tradizionale dove gli ingredienti di base sono la farina, lo zucchero bianco, le uova e il burro che noi sostituiamo con gli anacardi, lo zucchero di cocco, la frutta secca e il burro di cacao o di cocco, tutti ingredienti utilizzati crudi e selezionati da agricoltura biologica che quindi hanno anche un costo molto più alto.”
Rispetto ai dolci tradizionali sono anche molto più sani dunque.
“Certamente. La mia idea è proprio quella di rivoluzionare la pasticceria classica. Recentemente ho avuto l’incarico di di fare alcune ore di formazione presso l’istituto alberghiero di Primiero, Levico e Rovereto e quello che più mi premeva far capire ai ragazzi è che quello che cuciniamo è anche quello che mangiamo quindi in una ricetta invece di pensare al lato “estetico” è importante pensare a quello che andremo ad immettere nel corpo. Ai ragazzi fare un dolce senza zucchero, conservanti e coloranti inizialmente sembrava impossibile. Si possono creare vere opere d’arte ma non è cibo. In questo caso non mi interessava tanto insegnare la cucina vegana ma la cucina naturale in generale.
Questa secondo me è la chiave per creare consumatori e cuochi consapevoli: la formazione.
C’è stato molto interesse e spero che nei prossimi anni vengano inserite delle ore di lezione fisse all’interno dei programmi scolastici.”
Tu come ti sei formato?
“Io ho frequentato la scuola Sana Gola di Milano, con un percorso basato sulla macrobiotica che insegna, oltre alle basi, la terapia alimentare e poi la cucina vera e propria. Mi piacerebbe continuare il percorso anche per diventare terapeuta alimentare, anche perchè sto già facendo Naturopatia a Trento e il mio desiderio sarebbe quello di terminare entrambi per avere una formazione completa anche dal punto di vista terapeutico.”
Lo trovo molto interessante anche perchè con la cucina effettivamente possiamo agire su varie sfere del nostro benessere.
“Si, sia attraverso quello che mangiamo, sia mediante l’energia che le sostanze assorbono. Mi riferisco ad esempio agli studi sull’acqua di Masaru Emoto che ha verificato i cambiamenti delle particelle in base alle energie che, anche solo con il pensiero, si rivolgevano all’acqua. Ora anche noi stiamo valutando alcuni miglioramenti da apportare al laboratorio dove creiamo i dolci: diffonderemo musica classica e a breve installeremo un filtro di ceramica che contiene 82 microorganismi che purificano l’acqua sia a livello energetico che a livello organolettico, per trasmettere alle nostre creazioni solo energie positive.”
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Ti interessi di tantissime discipline diverse che ruotano tutte intorno al benessere, hai un punto di riferimento a cui ti ispiri?
“No, sono semplicemente curioso e amo conoscere cose nuove. In realtà ambisco a diventare io stesso un punto di riferimento di eccellenza sia per la pasticceria che per tutti gli altri ambiti applicati all’alimentazione. Siamo già l’unico laboratorio di pasticceria con queste caratteristiche (raw, vegan, bio, gluten free ) in Europa. Se aggiungiamo tutte le varie proprietà che vogliamo dare ai nostri prodotti siamo una realtà unica al mondo.”
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Oltre alla pasticceria hai mai pensato anche ad un ristorante vero e proprio?
“Per ora realizzo buffet salati per matrimoni o eventi ed inoltre sono consulente per alcuni ristoranti con i quali collaboro alla realizzazione di menù vegani. Avevo pensato all’apertura di un ristorante in città ma la mia grande passione è viaggiare e non posso legarmi ad una attività che richiede la mia presenza fissa per troppo tempo. Ora nella pasticceria lavorano anche mia madre e mia sorella e questo mi permette di spostarmi, sia per lavoro che per necessità personale. Se resto fermo troppo a lungo sto male.”
Quindi cerchi di crearti una professione che ti permetta anche di muoverti?
“Si, ora che il laboratorio è avviato e non richiede la mia presenza fissa inizierò a girare l’Italia per proporre i miei prodotti. Alle ultime fiere a cui abbiamo partecipato abbiamo visto un notevole interesse da parte di importanti aziende, per esempio ho un appuntamento con la Rinascente di Milano, e a meno di un anno dall’apertura mi rende molto orgoglioso, non me l’aspettavo. Cerchiamo di rivolgerci ad una distribuzione e ad un tipo di ristorazione d’eccellenza. Abbiamo avuto richieste anche da mercati esteri, vediamo come andrà. Il mio sogno è diventare consulente a 360° proprio per poter viaggiare e proporre il mio lavoro ovunque, ho già alcuni impegni fissati anche all’estero ma devo riuscire ad incastrare tutto.”
Continui anche a fare corsi di cucina vegana?
“I corsi di cucina in questo momento sono molto richiesti. Ne stiamo organizzando di nuovi e c’è sempre molto interesse, inoltre si possono proporre ovunque, in Italia e anche all’estero, ho già alcune richieste, mi devo organizzare anche per quelli, ma continuerò anche su questo fronte.”
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Fai tantissime cose e insegui l’eccellenza in ognuna, mi stupisce vista la tua giovane età.
“Faccio solo cose che mi rendono felice, non potrei mai vivere una vita fatta di solo lavoro se non mi piacesse quello che faccio. Sto seguendo un cardiologo israeliano, Nader Butto, che mi ha insegnato che il vero segreto per la salute è essere felice.
Sicuramente l’alimentazione influisce sulla salute e in ogni caso io continuo con la mia scelta, ma secondo lui tutte le malattie derivano da traumi psicologici e da blocchi energetici, altrimenti non si spiega come mai alcune persone attentissime all’alimentazione e allo stile di vita si ammalano e altri con uno stile di vita sregolato invece vivono a lungo in salute. Lui ha rivoluzionato tutto il concetto scientifico di salute unendo il piano fisico a quello psicologico ed energetico.
Questo modo di pensare mi ha cambiato, ora prima di tutto penso a quello che mi fa stare bene.”
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Concludo così l’intervista ed esco dalla pasticceria con una scatola di pasticcini, alcuni già provati e alcuni da assaggiare per la prima volta e un sacco di argomenti interessanti suggeriti da Michele da approfondire: per quanto mi riguarda non potrei essere più soddisfatta e felice di così.
Per ulteriori informazioni potete consultare la loro pagina FB Black Sheep pasticceria bio & vegan 
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Via Renato Lunelli, 18 – Trento
Indicazioni stradali
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@veganblacksheep
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    Black Sheep la pasticceria felice Ovvero un sacco di buoni motivi per essere una pecora nera. L'anno scorso ho partecipato ad un bel corso di cucina vegana tenuto da…
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unvegetarianoamilano · 6 years ago
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Aguacate Milano, chiringuito urbano di avocado.
Scenario: un sabato pomeriggio libero, dopo che il venerdì sei andato a ballare, hai fatto l’alba, ti sei svegliato tardissimo, sei uscito di casa con solo un caffè in corpo, ma senza cibo. Fa caldissimo. Vaghi per Porta Venezia alla ricerca di qualcosa da ingerire, magari di fresco, ma tutti i locali in cui ti imbatti fanno solo panini. Non hai voglia di gelato, perché devi proprio MAN-GIA-RE. Sconsolato, giri in via Melzo e di colpo è come essere in spiaggia: un chiringuito, affacciato sulla strada con tanto di sgabelli alti sul marciapiede, propone e promette street food a base di freschissimo avocado. Mi sono commosso.
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Dopo aver ordinato una bella birretta artigianale ho consultato tutto trillento i menu appesi: cosa avrei potuto ordinare di veggie? La scelta food di Aguacate, questo il nome, si divide essenzialmente in due: gli ‘avoavo’, avocados svuotati e poi farciti, oppure dei tacos ripieni degli stessi ingredienti. A parte una versione con i gamberetti, parrebbe tutto vegetariano, spesso vegano: ci sono il Quinoa Pop, con avocado, quinoa nera e rossa, cipollotto, germogli e menta, il Chevice Veggie, con avocado, lime, coriandolo, peperoncino, zenzero e mais, il Segreto Iberico, con avocado, guacamole, banane, latte di cocco, curcuma, rucola e senape, e due versioni dolci, con yogurt e frutta.
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Io ho preso il Chevice Veggie, Ale il Quinoa Pop, entrambi nella versione avoavo: se amate l’avocado questi piattini (nemmeno così ini, visto quanto sono sostanziosi) sono davvero una bomba: porci, goderecci, ma pure nutrienti e sani, che normalmente non è qualcosa a cui dò troppa importanza, ahah.
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Antipastini possibili, da provare il prima possibile: platano fritto, avocado fritto, crocchette di bulgur o spaghetti di zucchine con pesto di avocado.
I due ragazzi dietro al bancone sono supersimpatici e disponibili, al punto che alla richiesta di Ale di avere un centrifugato la ragazza invece di dire ‘al momento non ho la frutta’ gli ha chiesto cosa volesse esattamente, ed è andata a comprarla al fruttivendolo all’angolo. Tantoammore.
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Un nuovo punto assoluto di riferimento per spuntini buoni nel quartiere. Prezzi buoni: AvoAvo e birra, poco più di 10€.
**aggiornamento luglio 2019** 
Dopo un anno dall'esperienza riportata qui sopra, sono stato invitato dagli stessi ragazzi di Aguacate a provare il nuovo locale, nato sul successo di quello in via Melzo: quello nuovo è in corso di Porta Romana, vicinissimo a Crocetta, non è un chiringuito ma un vero e proprio ristorantino, incastrato in due piani a soppalco di un bel palazzo d'epoca.
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Una nuova forma che richiede anche un nuovo format, applicato anche al locale primogenito: si parte dal contenuto (due veggie, direi addirittura vegan, uno di carne e uno di pesce) e si sceglie in che formato inserirlo, che costa quindi a seconda della dimensione: si parte dai 3,50 euro di Taquito (un piccolo taco, appunto) ai 6 dell'Avoavo (già provato e promosso ai tempi, di fatto un avocado ripieno) agli 8 del Taco Taco, un taco bello ciccione. Le due farciture veggie sono Quinoa Pop, già provata l'anno scorso ma resa ancora più gorda (crema di patata dolce, quinoa mix, avocado, zenzero, menta, pomodori ciliegini, quinoa soffiata e germogli di barbabietola) e Orange Coleslaw (cubi di zucca, insalata di cavolo, cipolla rossa, avocado, maionese vegana all'avocado, semi di zucca arrostiti). Io ho preso la prima, in versione Avoavo: buona, fresca e davvero riempiente, mentre Ale ha preso la seconda in versione Taco Taco, e deve essergli davvero piaciuta molto perché NON ME L'HA FATTA NEMMENO ASSAGGIARE. Mi ha detto di dirvi che è davvero molto buona, no ma grazie eh. 
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Per compensare ho voluto provare gli Spaguitoz, (7 euro) che già esistevano, i classici 'spaghetti' crudisti di zucchine, ma conditi con un lussureggiante pesto di avocado, basilico, noci dell'Amazzonia, mais e germogli: li ho graditi persino io che non sono per niente fan delle zucchine, ma ho provato la sensazione di aver introdotto nel corpo il fabbisogno di vegetali verdi di tutta la settimana :D Non contenti, non ci siamo fatti sfuggire il Misto Fritos: platano fritto e patate dolci fatte come patatas bravas, batatas bravas per l'appunto. Che buono, e che ciccioni. (10 euro)
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Abbiamo poi chiuso con una simpatica mousse di cioccolato e - indovina?- avocado, con un po' di peperoncino e fiori edibili. (3,50 euro) Insomma, Aguacate anche in questa nuova location e con questo approccio nuovo (ma non stravolto) si conferma un posto da frequentare assolutamente, imprescindibile per gli amanti dell'avocado ma adatto a tutti, e con un'attenzione alla clientela veggie/vegan davvero altissima. E poi in corso di Porta Romana ci si può venire anche d'inverno: (ri)promossi.
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POSTO: 4/5 MANGIARE: 5/5 BERE: 4/5 ECONOMICITA’: 4/5 VEGFRIENDLYTUDINE: 5/5
Aguacate Milano, via Melzo 9 (zona Porta Venezia)
0284500503
https://www.facebook.com/aguacatemilano/
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melamangiomendrisioveg · 4 years ago
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Cos'hanno di praticolare questi burger e polpette? Non sono solo vegani, ma anche crudisti, ovvero vengono fatti essiccare ad un massimo di 40° per diverse ore, fino ad assumere una consistenza compatta, ma senza perdere nemmeno una delle loro proprietà nutrizionali. Raw BurVeg di carote mandorle e funghi con polvere di barbabietola. 💚 #veganuary (presso Ristorante Melamangio - 100% veg) https://www.instagram.com/p/CKE4U-vhoOd/?igshid=tmzor6qr0c9y
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raffaellabarack · 5 years ago
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Oggi ho fatto questi orribili, ma buoni, biscotti crudisti, con fiocchi d'avena, una carota, mandorle e nocciole, addolciti con uvetta e datteri, ho aggiunto un po' di acqua e crema di nocciole senza zucchero per amalgamarli, tutto frullato e messo in frigo, devo dire che mi piacciono parecchio! Una specie di porridge sotto forma di biscotto morbido 😋 Buon pomeriggio 🍀🌈💪 . . . . . . . #biscotti #biscotticrudisti #biscuits #cookies #dessert #homemade #rawfood #row #foodporn #italianfood #pastry #ricette #recipes #food #cake #fit #nocciolw #mandorle #colazionesana #sweet #merenda #merendasana #cook #foodlover #dolcileggeri #ifpgallery https://www.instagram.com/p/B-pErfHAai9/?igshid=kt6bl06it7ub
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fluxxia · 7 years ago
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Una birra mette d'accordo tutti, carnivori, vegetariani, vegani, crudisti, rompicoglioni e pure i testimoni di Geova.
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veggiechannel · 5 years ago
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Una mamma di 4 figli, vegana crudista in così splendida forma, sarà forse la prova provata che questo modello di alimentazione protegge la nostra salute? Ora sono tutti vegani in famiglia, sono passati attraverso un percorso di studio e prove. Sentiamo la storia di Annamatilde Baiano che l'ha portata fino alla creazione di Cibo Crudo, un'attività di vendita online di alimenti vegani crudisti di prima scelta.
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architecte-du-gout · 7 years ago
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Sempre più persone cambiano abitudini alimentari per intolleranze o scelte proprie, molto diventano vegetariani,altri vegani,chi pescetariano o fruttariano,alcuni crudisti altri pollotariani, qualcuno locavore qualcun'altro estremista come Brethariano! Per non parlare delle svariate diete (paleodieta,biblica,Hallelujah ecc.) DiciAmo quindi che con il passare del tempo cambia lo stile alimentare! Buon pranzo a tutti con queste polpette di melanzana!Spero di non avervi annoiato😊#food #foodporn #yum #instafood #yummy #amazing #instagood #photooftheday #sweet #dinner #lunch #breakfast #fresh #tasty #food #delish #delicious #eating #foodpic #foodpics #eat #hungry #foodgasm #hot #foods#vegetarian #vegan #vegetables #vegetariano #vegano
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