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Dinamo, Europa a rischio, ma non è detta l'ultima parola
La formazione sassarese dopo tanti anni potrebbe non partecipare ad una manifestazione continentale ma i giochi sono ancora tutti aperti Continue reading Dinamo, Europa a rischio, ma non è detta l’ultima parola
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Venerdì 21 e sabato 22 luglio, presso il Centro di Arrampicata Indoor LA SKALA a Žilina in Slovacchia, si disputeranno due tappe di Coppa Europa #coppaeuropa #speed #lead #Žilina #Slovacchia #sport #arrampicatasportiva #eventi #inprimopiano #inevidenza #fabriziosbardella
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Alcune squadre hanno una fortuna immensa.
#raramente sono le mie#le mie regalano dei gols agli altri ma non si fanno mai regalare niente#e quando succede un po’ di fortuna (tipo i due palo di giovedì) ne parliamo per mesi#senza parlare del saint-etienne che ha perso una finale di coppa europa perché i pali erano QUADRATI!
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se non alziamo al coppa dell'europeo, almeno alziamo di sicuro quella dei piu' fregni di Europa
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Quando facevo i disegni per abbigliamento c'era il genere sciura ("A Sciura is an elderly lady from the city center of Milan, who is essentially rich, elegantly dressed and often easily recognizable by her careless attitude", wikipedia), era il più divertente da fare, un mimmorotellesco patchwork di animalier (zebra, leopardo, gattopardo, leopardo nebuloso, zibellino delle nevi), optical, motivi classici e barocchi, cravatterie, effetti graffiati, luoghi romantici (in genere Venezia e Tour Eiffel) e chi più ne ha, più ne metta. Era come la ribollita, serviva a riutilizzare gli avanzi. Erano i motivi destinati alle signore di una certa età che si sentono ancora delle pantere, come diceva un mio principale con piglio da motivatore da marketing piramidale: dai, robe esagerate per signore tettone! Le nostre sciure non erano precisamente di Milano e non erano né ricche né particolarmente eleganti, erano delle signore abbondanti vestite in modo sgargiante. I disegni dovevano attirare l'occhio della sciura in cerca di cose allegre: bei colori sfacciati, optical sfarzosi, una bella spataffiata di animalier piazzata nel punto giusto all'altezza delle tette. Seno numero uno: animalier. Seno numero due: motivi pieni per fare da contrasto. Tettone dentro reggipetti plus size sottoseno 115 giroseno 140. Optical che si allargavano come lenti gravitazionali, Tour Eiffel che raddoppiavano la loro altezza sulla trama incurvata della coppa spaziotemporale. Sottogenere: il genere sciura tedesca. Stesso concetto per i motivi, ma colori più spenti. La sciura tedesca è ugualmente maggiorata ma maggiormente votata all'understatement: ecrù, ecrù chiaro, ecrù scuro, mauve. Ton sur ton. Grigio. Smorto. Soprattutto. Smorto. La produzione tessile tedesca in mano ai turchi: si andava in Turchia per vendere i disegni da piazzare sul mercato tedesco. Base a Istanbul, hotel Pera Palace, dove alloggiò Agatha Christie. Un giorno a Bursa, battello per il Bosforo, tornare indietro in giornata. Grandi mangiate di pesce del Bosforo. Turchi simpatici come i napoletani, ammesso che il napoletani siano simpatici. Le stamperie turco-tedesche stampavano motivi per le tettone di mezza Europa, dalla Germania verso il mercato dell'est fino in Russia. Coppe C ed etica di mercato, sulle generose zinne delle sciure appoggiava il mercato tessile europeo.
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Grazie "Mani Pulite", grazie a tutti coloro che hanno svenduto il nostro paese per un sacchetto di noci.
Grazie Prodi, grazie Ciampi, grazie Amato, grazie Andreatta, grazie De Benedetti.
...è per merito vostro che da quarta potenza industriale siamo a livelli da terzo mondo.
Gardini è stato un industriale lungimirante, un capitano d'industria che hanno voluto far fuori come sappiamo. Da Marco Pugliese:
1988: il vero “Green Deal” partì da Raul Gardini con un progetto che unica pubblico e privato, l’Enimont
Nel 1988 Raul Gardini, dopo l’acquisizione di Montedison riorganizzò gruppo Ferruzzi, cinque asset per una migliore qualità della vita. Anticipò di quasi quarant’anni il tanto decantato Green Deal europeo.
Raul Gardini aveva posto al centro cinque pilastri per il suo ambizioso, globale e moderno piano industriale: l’alimentazione, l’ambiente, la salute e la previdenza, l’energia, i nuovi materiali.
Il gruppo Ferruzzi fu portato ai vertici mondiali da Raul Gardini, poi la scalata a Montedison e l'occasione storica persa dall' Italia con Enimont, un colosso chimico che oggi ci farebbe comodo.
Il Moro di Venezia fu una metafora tutta italiana: il nostro Paese poteva vincere anche una competizione snob quanto anglosassone come la Coppa America, il Moro era diverso da Azzurra, la barca di Gardini incarnava la tecnologia, non era romantica, rappresentava l’Italia che riesce, che lavora e raggiunge l’obiettivo.
Un paese ingrato, che economicamente esulta per un prestito da straccioni (quel Pnrr patacca, figlio d’una mentalità servile, una strategia sottile) e che ha politici talmente corti da non sviluppare la nostra genialità imprenditoriale, che se spinta può portarci a vette impensabili e sconosciute all’italiano medio.
Serve crederci, serve avere competenza per legiferare a favore delle nostre aziende.
Invece l'agenda è ferma, solo polemiche pretestuose e strumentali con pezzi di Paese che preferiscono il sabotaggio dell’avversario al benessere del Paese. Il 1992 fu solo l’estremizzazione di questo concetto.
Lo chiedo seriamente, possiamo, con la nostra storia, accontentarci d'essere un paese qualsiasi? Perché siamo famosi per distinguerci...
Serve osare, dallo spazio alla chimica, serve essere pronti anche a fare qualche sacrificio, l’Italia è una nazione guida, la stessa Europa nacque a Roma, ma come comunità, con tutt’altro spirito…
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Voglio piangere
Già la conference era la coppa del nonno...
Ma non giocare nemmeno quella
Ricapitolando:
Multa 1 (700.000€ circa)
No Europa 23/24
Multa 2 (20 mln)
-10 in campionato 22/23
Che schifo...
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LA LEGGENDA DEL SANTO CORRUTTORE
di Marco Travaglio
Agli innumerevoli delitti commessi da vivo, B. ne ha aggiunto un ultimo da morto. Il più imperdonabile: averci lasciato questa corte di vedove (non le due vere e quella finta: tutte le altre), prefiche, leccaculi, paraculi, piduisti, terzisti, parassiti, prosseneti, camerieri, servi sciocchi e soprattutto furbi che da due giorni lacrimano per finta (solo lui riusciva a piangere davvero a comando) a reti unificate, devastando quel po’ di informazione e di dignità nazionale che gli erano sopravvissute.
Il giorno di lutto nazionale e i sette di lutto parlamentare, più che a B., sono un omaggio a Fantozzi e ai funerali della madre del megadirettore naturale conte Lamberti, immaturamente scomparsa all’età di 126 anni. Ora mancano solo la Coppa Cobram di ciclismo da Arcore a Pinerolo e la statua del de cuius all’ingresso del fu Parlamento, con inchino forzato e craniata incorporata per i cari inferiori.
Le cascate di saliva che tracimano da ogni canale tv e da ogni giornale regalano perle inimmaginabili persino nei suoi anni d’oro. L’ex conduttore Mediaset intervista su La7 il suo editore ex Mediaset su quanto era buono e democratico l’editore precedente che stipendiava entrambi prima che lo mollassero perché era troppo buono e democratico. L’ex direttore del Corriere Paolo Mieli si pente in diretta dell’unico scoop della sua vita, sull’invito a comparire del ’94 a B. per le mazzette alla Guardia di Finanza, accusa i pm di non averlo torchiato a dovere per estorcergli le sue fonti che lui avrebbe senz’altro spiattellato in barba alla deontologia professionale, e comunque si scusa pubblicamente per aver pubblicato una notizia vera. Renzi, un Berlusconi che non ce l’ha fatta, saltella da una rete all’altra per leccare la bara a distanza, sperando di ereditare qualche briciola dal desco del caro estinto, peraltro invano (a parte i processi). Il rag. Cerasa, un Sallusti che non ce l’ha fatta, dipinge sul Foglio col pennino intinto nella bava il leader più estremista e populista mai visto in Europa come “argine all’estremismo e al populismo” e, siccome era culo e camicia con Putin, pure come “seduttore atlantista”. Attori, registi e soubrette “de sinistra” spendono capitali in necrologi piangenti per l’amico Silvio, sperando che pure gli eredi si ricordino degli amici. Francesco Gaetano Caltagirone svela finalmente chi fa i titoli e gli editoriali del suo Messaggero, firmandone finalmente uno al posto dei soliti nom de plume: “Un uomo che ha lasciato un’orma profonda”. Più che altro, un’impronta digitale. E un vuoto incolmabile nelle casse dell’Erario.
Il Corriere fa rivoltare nelle tombe Montanelli, Biagi e Sartori col titolo cubital-vedovile “L’Italia senza Berlusconi”, presidiato da una schiera di lingue erette sul presentat’arm e seguito dalla doverosa intervista all’editore Cairo, che parla alla sua tv ma anche al suo giornale, casomai qualcuno pensasse che il berlusconismo è morto con B.. La Moratti assicura che la sua Rai del ’94 era liberissima perché B. l’aveva nominata presidente, ma poi non fece mai pressioni (non ce n’era bisogno), così lei poté nominare direttori i berlusconiani Rossella, Mimun e Vigorelli a sua insaputa. Le Camere Penali smentiscono persino Coppi (“B. perseguitato dai pm? Mai pensato”) e piangono comprensibilmente il cliente più illustre e munifico della categoria, “oggetto di una aggressione politico-giudiziaria che non ha precedenti nella storia della Repubblica”, visto che ha subìto “decine e decine di indagini e processi, con accuse fino alla collusione mafiosa e al ruolo di mandante di stragi, conclusesi con una sola condanna per elusione fiscale”. A parte il fatto che non fu per elusione né per evasione, ma per una frode fiscale pluriaggravata da 368 milioni di dollari, di cui 360 prescritti (come altri nove processi per gravissimi reati accertati, ma rimasti impuniti perché l’imputato aveva dimezzato i termini di decorrenza, senza dimenticare i fedelissimi finiti in galera al posto suo e i soldi alla mafia consacrati dalla sentenza Dell’Utri), le Camere Penose potrebbero vergare una nota identica per Al Capone: perseguitato con accuse di mafia, ma condannato “solo per elusione fiscale”.
Un solo beneficato, Vittorio Feltri, ha il coraggio di dire la verità: “Non posso parlarne male perché mi ha fatto ricco”. Tutti gli altri ammantano le pompe funebri di “rivoluzione liberale” che “ha cambiato l’Italia”, anche se si scordano le 60 leggi ad personam e non riescono a citare uno straccio di sua riforma che abbia migliorato la vita di qualcuno che non fosse lui. Infatti vanno forte le corna a Caceres, il cucù alla Merkel, lo sguardo lubrico alla Obama e la spolverata alla sedia, come se uno statista si misurasse dal numero di guittate. Ma il ridicolo eccesso santificatorio non si deve solo al fatto che B. s’è comprato mezza Italia che conta e l’altra mezza avrebbe pagato per vendersi. Chi ha retto il sacco a un bandito per decenni ora deve dimostrare che era cosa buona e giusta. E chi vorrebbe delinquere anche lui in santa pace, avendo perso il grande alibi, cerca almeno un lasciapassare e un santo patrono. Oscar Wilde diceva che “certi uomini migliorano il mondo soltanto lasciandolo”. Ma, ora che ha raggiunto il paradiso (fiscale), possiamo dire senza tema di smentita che il padrone morto era molto meglio dei servi vivi.
Il Fatto Quotidiano
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Il centro di arrampicata Boulderama di Klagenfurt ospiterà la prima tappa del circuito di Coppa Europa boulder 2024 #CoppaEuropaBoulder2024 #klagenfurt #arrampicatasportiva #fabriziosbardella #inevidenza #primo piano
#primo piano#Coppa Europa Boulder 2024#klagenfurt#arrampicata sportiva#fabrizio sbardella#in evidenza
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Sondaggio Deablr 3.
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Matilde Lorenzi, promessa dello sci azzurro cade in val Senales:....
E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie Lunedì, 28 ottobre 2024 Matilde Lorenzi, promessa dello sci azzurro cade in val Senales: elitrasportata a Bolzano, è grave articolo:https://www.gazzetta.it/Sport-Invernali/28-10-2024/promessa-dello-sci-azzurro-cade-in-val-senales-gravissima.shtml La ventenne, atleta del Gruppo Sportivo Esercito e già nazionale in Coppa Europa, ha battuto la faccia sul…
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La meravigliosa ascesa della stella della Bundesliga Malmush
Nella Bundesliga di questa stagione, l'attaccante egiziano Malmush è diventato il centro dell'attenzione di tutti. L'attaccante venticinquenne del Francoforte ha segnato 12 gol in 6 turni e la sua prestazione eccezionale è incredibile. Di recente, si è comportato particolarmente bene nella partita contro il Bayern, eclissando persino i suoi avversari che indossavano le Maglia Bayern Monaco. Nella partita, Malmush ha segnato 2 gol e ha contribuito con 1 assist, aiutando la squadra a pareggiare 3-3 con il forte nemico Bayern, mostrando la sua influenza nel momento critico. La carriera di Malmush è iniziata in Egitto e in seguito si è trasferito nel campionato tedesco, sperimentando molti prestiti e allenamenti. Dopo essere entrato nel Francoforte nel 2023, il suo stato si è rapidamente ripreso. Questa stagione, ha segnato 8 gol e inviato 4 assist. Malmush, indossando la Maglia Calcio numero 7, è saldamente in cima alla lista dei marcatori della Bundesliga. Che si tratti di velocità, tecnologia o capacità di tiro, ha mostrato una forza straordinaria. Malmush non solo si comporta bene a livello di club, ma gioca anche un ruolo importante nella squadra nazionale. Come rappresentante della nuova generazione del calcio egiziano, ha giocato per la squadra nazionale in molti eventi come la Coppa d'Africa. Attualmente, il valore di Malmush ha raggiunto i 22 milioni di euro e il suo futuro è pieno di infinite possibilità. Come attaccante emerso nella Bundesliga, la sua prestazione non ha solo attirato l'attenzione del club e dei tifosi, ma ha anche attirato l'attenzione di altri campionati di vertice in Europa. Il direttore di Francoforte Kroescher ha affermato che nonostante la prestazione accattivante di Malmush, il club non intende considerarlo un giocatore non vendibile. Se riuscirà a mantenere questa professionalità e a continuare a migliorare la sua consapevolezza tecnica e tattica, ci si aspetta che diventi una stella splendente nel calcio europeo in futuro.
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È dai tempi del Moro di Venezia che la sogno, la Vecchia Brocca, la Coppa delle Cento Ghinee in Italia.
Dai tempi del baffo sornione di Cayard e del sorriso trasognante del povero Raul Gardini.
Poi negli anni 2000 ci sono state le notti neozelandesi, skipper De Angelis e il naso a fiutare il vento di Torben Grael.
Ma niente, troppo forte la Magia Nera dei maori, troppo invincibile Russell Couts, che porta addirittura la Coppa in un paese senza mare.
Arrivano le barche volanti, le regole stravaganti di Oracle, le rimonte incredibili che fanno piangere tutta la Nuova Zelanda.
Ma niente.
La Brocca in Italia non vuole venire.
Poi nel 2021 ancora finale, ancora New Zeland, e per la prima volta facciamo 3 a 3, ne vinciamo tre in finale di America's Cup, incredibile.
Il sogno sfuma ancora, ma vuoi vedere che la prossima volta ce la giochiamo davvero, in Europa, ad un orario finalmente decente?
Ci speravo.
L'ho vista anche dal vivo quando l'hanno esposta a Giugno alla Torre Unicredit, quella Coppa d'Argento.
Luccicava.
Sapeva di essere un'ossessione.
Le ho sussurato che prima o poi la portiamo qui.
E ce la teniamo, perché la palla è mia e decido io.
Questa volta la lacrima che scende è forse un pò più amara, chissà perché.
Grazie lo stesso, ragazzi, per averci fatto sognare con emozioni incredibili.
E grazie a quel signore anziano dai capelli bianchi, che spero ci farà sognare e ossessionare ancora e ancora.
Perché prima o poi la portiamo in Italia, la Vecchia Brocca.
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la coppa ci ha regalato entusiasmo ma non è sempre martedì e non è sempre Europa: sabato torneremo ad affrontare le difese a cinque, i mediani in linea coi centrali di difesa e le palle lunghe per lo scaldabagno di turno, per piegare i mariomerola dovremo migliorare #JuveNapoli
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Le possibilità che Cristiano Ronaldo torni in UEFA Champions League sono basse
La UEFA Champions League ha rilasciato l'ultimo torneo e il numero di squadre partecipanti è aumentato a 36. Cristiano Ronaldo ha vinto il premio di capocannoniere prima del sorteggio della UEFA Champions League e ha sempre guardato il trofeo nella sua mano con un sorriso. Il presidente della UEFA Europa League Aleksander Čeferin spera che Cristiano Ronaldo torni in UEFA Champions League, ma quale club gli offrirà la maglie calcio numero 7?
Quando Cristiano Ronaldo ha partecipato alla Coppa del Mondo FIFA alla fine del 2022, ha ricevuto una notifica di risoluzione del contratto con il Manchester United. Poi la nazionale di calcio portoghese ha perso la partita ed è stata eliminata. Cristiano Ronaldo ha pianto amaramente quando è andato nel tunnel dei giocatori dopo la partita. Nessun media e fan conoscevano i pensieri di Cristiano Ronaldo, se piangeva per l'eliminazione della nazionale o per aver lasciato il Manchester United. Dopo che Cristiano Ronaldo è diventato un free agent, ha anche atteso un invito da una nuova squadra per allenarsi personalmente. Era ansioso di vedere un invito da una qualsiasi squadra nei primi cinque campionati, ma alla fine ha deciso di andarsene con delusione. Cristiano Ronaldo sapeva che non avrebbe avuto alcuna possibilità di giocare nella UEFA Champions League dopo aver scelto di lasciare i media tradizionali del calcio. Ha scelto la Saudi Pro League con un clima caldo, ed è stato anche messo in discussione da molte voci dal mondo esterno. Cristiano Ronaldo non è stato influenzato da queste voci, e non ha voluto prendere la decisione di ritirarsi troppo presto.
Il premio più speciale della UEFA Champions League appartiene a Cristiano Ronaldo, e tutta la sua perseveranza ha inaugurato il premio come miglior individuo. Le aspettative di Aleksander Čeferin per Cristiano Ronaldo saranno deluse, e sa anche che le possibilità di tornare alla UEFA Champions League non sono alte. La divisa Ronaldo non è più l'emblema del miglior club europeo, ma l'emblema dell'Al Nassr FC. Anche se il nuovo formato della UEFA Champions League sostituirà le regole precedenti, il record personale lasciato da Cristiano Ronaldo non sarà facilmente superato.
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El Salto a Europa y el Éxito en Juventus
En 2012, Dybala dio el salto a Europa al unirse al Palermo, un club de la Serie A italiana. A pesar de su juventud, se adaptó rápidamente al fútbol europeo y se convirtió en una pieza clave para el equipo. En tres temporadas con Palermo, anotó 21 goles en 93 partidos, lo que le valió un traspaso a uno de los gigantes del fútbol italiano: la Juventus.
En Juventus, Dybala alcanzó su máximo esplendor. Llegó al club en 2015 y rápidamente se consolidó como uno de los jugadores más importantes del equipo. Su habilidad para jugar como delantero, mediapunta o extremo, combinada con su precisión en los tiros libres y su capacidad para crear jugadas, lo convirtieron en un ídolo de los aficionados. Durante su tiempo en Juventus, Dybala ganó múltiples títulos de la Serie A, Coppa Italia y Supercoppa Italiana, y fue nombrado en varias ocasiones en el equipo del año de la Serie A
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