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2024: Un anno di sport indimenticabile, di Livio Spinolo. Recensione di Alessandria today
Un anno di emozioni e trionfi. Il 2024 si avvia alla conclusione, e per gli amanti dello sport è tempo di ripercorrere i momenti più straordinari e memorabili. Da imprese personali a successi di squadra, questo è stato un anno che ci ha regalato storie, e
Un anno di emozioni e trionfi.Il 2024 si avvia alla conclusione, e per gli amanti dello sport è tempo di ripercorrere i momenti più straordinari e memorabili. Da imprese personali a successi di squadra, questo è stato un anno che ci ha regalato storie, emozioni e trionfi indimenticabili. Jannik Sinner: il re del tennis italiano.Il 2024 sarà ricordato come l’anno in cui Jannik Sinner ha scritto…
#Alessandria today#Atalanta Europa League#Atalanta in Europa#Australian Open 2024#calcio italiano#competizioni mondiali#Coppa Davis#Europa League 2024#eventi sportivi 2024#Formula 1#gare internazionali#Giovani talenti#Google News#grandi campioni#Imprese Italiane#imprese storiche.#italianewsmedia.com#Jannik Sinner#Max Verstappen#medaglie italiane#medaglie olimpiche#Olimpiadi di Parigi 2024#orgoglio italiano#PALLAVOLO Femminile#Pier Carlo Lava#record sportivi#Red Bull Formula 1#sport 2024#sport di squadra#sport e bellezza
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QUATTRO MILIARDI DI BUONI MOTIVI
"Quattro miliardi di buoni motivi per fare prendere a pugni le ragazze. È il contributo che il governo francese dà alle olimpiadi di Parigi (budget totale 8,8 in crescita) ; è il prezzo che il Cio paga alla svolta inclusiva e resiliente ; è il costo del cinismo per accontentare Emmanuel Macron, primo sponsor dei giochi arcobaleno mondiali. Gli alti papaveri dello sport guidati dal presidente Thomas Bach hanno colto il vento progressista, hanno accettato il compromesso e hanno deciso di cambiare le regole d'ingaggio per partecipare alle competizioni. Ora nelle conferenze stampa di Parigi viene ripetuto il mantra : "Il sesso e l'età degli atleti si basano sul loro passaporto". Andare oltre sarebbe violazione della privacy...
La Verità, 9 Agosto 2024
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Per tutti quelli che non hanno capito (o hanno fatto finta di non capire) che cosa si celasse dietro la vicenda demenziale del pugile algerino spacciato per donna : la morte dello sport femminile, e molto di più. E tanto per aggiungere la ciliegina sulla torta guardate da dove viene il portavoce del Cio che ha confutato le divisioni della Federazione Internazionale di boxe, Mark Adams : direttamente dal World Economic Forum...
a questo punto per non capire bisogna avere un certo ritardo di pensiero o essere in malafede :
non è esclusa la combinazione dei due fattori...
https://t.me/labandadegliidraulici
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Pokémon: How I became a Pokémon Master - Complete Script Part 1 (ITA)
Da Pocket Monsters Serie Originale a Diamond & Pearl
Gli eventi rimangono invariati, se non per il fatto di sottolineare la crescita fisica di Ash, fino all’episodio 649 “La Lega ha inizio”
In questa linea temporale non esiste Tobias, l’Allenatore contro cui Ash perde nel canone ufficiale
Ash vince la Lega Pokémon (le competizioni finali che il protagonista affronta dopo aver ottenuto le 8 Medaglie combattendo in 8 strutture presenti nelle varie regioni del mondo Pokémon) affrontando in finale il rivale Paul
Il protagonista partecipa al Torneo dei Superquattro, gli Allenatori più forti di Sinnoh. Dopo aver battuto Vulcano, Terry e Aaron, viene sconfitto da Luciano in una battaglia totale
Viene spiegato che, dopo essere diventati Campioni Regionali, esiste il Torneo dei Campioni Mondiali, competizione annuale che determina il Campione assoluto
Ash fa ritorno nella regione di Kanto, suo luogo natale
Pocket Monsters Best Wishes
Episodi totali: 143
Premessa:
Questa saga è stata completamente rivisitata, al fine di rappresentare Ash come un personaggio maturo e in linea con quanto visto fino a Diamond and Pearl. Di conseguenza, la riscrittura prosegue la crescita del protagonista anziché resettarla come in Best Wishes
Inizio del viaggio:
Ash e la madre Delia si uniscono al Professor Oak per una breve visita nella regione di Unima
Oak è stato invitato dalla collega Professoressa Aralia nel suo laboratorio a Soffiolieve per discutere riguardo a una ricerca che evidenzia la similitudine tra alcuni Pokémon di Kanto e Unima (come ad esempio Timburr e Machop)
Primo incontro con Zekrom:
Appena approdati a Soffiolieve, Jessie, James e Meowth, membri dell’organizzazione criminale di Kanto chiamata Team Rocket e antagonisti di sempre dei protagonisti, attaccano Ash per rapire Pikachu
Il Pokémon Topo viene però salvato dalle scariche del Pokémon Leggendario Zekrom, che arrivano improvvisamente dal cielo
La leggenda degli eroi:
Una volta giunto al laboratorio di Aralia con Delia e Oak, Ash racconta alla professoressa del suo incontro con il Pokémon Leggendario
Aralia non riesce a credere che Zekrom si sia mostrato al protagonista. Le antiche leggende narrano che il Pokémon sia confinato all’interno di una misteriosa pietra chiamata Scurolite. Zekrom si trasformò in questo oggetto dopo aver esaurito le energie in una battaglia contro un nemico dalle fattezze di un drago glaciale, avvenuta secoli prima a fianco di 2 eroi e di un altro Pokémon Leggendario: Reshiram
Jessie e James:
Il Team Rocket appare meno costantemente rispetto al passato ma Jessie, James e Meowth sono buffi e determinati come sempre
Giovanni, Capo dell’organizzazione criminale Team Rocket, incarica i tre agenti nella regione di Unima per scoprire le intenzioni del Team Plasma, organizzazione criminale che opera nella regione
Il nuovo viaggio di Ash:
Il ragazzo entra di nuovo in contatto telepatico con Zekrom. Questo evento fa capire ad Ash che la connessione con la creatura Leggendaria non è affatto casuale, e per poter incontrare nuovamente il Pokémon l’Allenatore decide di salutare il Professor Oak e sua madre per esplorare la regione di Unima. Inoltre, Ash vuole sfidare il Campione Regionale Nardo e, per poterlo fare, colleziona le 8 Medaglie e partecipa alla Lega
Nuovi Pokémon e amici:
Ash allena un team di altri 5 nuovi Pokémon oltre a Pikachu, composto da: Samurott, Braviary, Scrafty, Leavanny e Krookodile
Ash incontra Iris, allenatrice neofita che sogna di diventare Maestra Drago. Iris decide di seguire il protagonista, affascinata dalla sua esperienza come Allenatore
Il team di Iris, nel corso della serie, sarà composto da: Axew, Druddigon, Zweilous e Dragonite
A Levantopoli, Ash fa la conoscenza del Capopalestra Spighetto, un Intenditore di classe A, che decide di seguire lui ed Iris per imparare più cose sui Pokémon. Spighetto allenerà: Pansage, Lilligant, Stunfisk e Crustle
N:
Ash, Iris e Spighetto incontrano un misterioso ragazzo di nome N, il quale dichiara che Pokémon e umani debbano vivere divisi, ideale che condivide con il Team Plasma, organizzazione criminale che opera ad Unima. N metterà a dura prova le capacità di Ash e i 2 si scontreranno numerose volte nel corso della serie. Ash riesce a far comprendere ad N che Pokémon e umani possono essere amici e questo fatto mette in crisi gli ideali di quest’ultimo
Lo Scurolite:
Ash scopre che N è il Sovrano del Team Plasma, manovrato dal padre Ghecis, Capo dell’organizzazione
Ghecis, sapendo che Ash può portare N a vacillare, rapisce il ragazzo e lo confina nel Deserto della Quiete. In questo luogo, Ash trova lo Scurolite
Zekrom aiuta telepaticamente Ash e Pikachu a tornare in superficie
Il Pokémon Leggendario rivela al protagonista di essere in grado di riprendere la sua forma reale nel momento in cui una situazione di emergenza richiede il suo intervento e riesce a mantenerla per un tempo massimo di 5 ore
La scelta di Zekrom:
Quando Ash era approdato a Unima, Zekrom aveva avvertito l’arrivo di un Allenatore esperto, che aveva già incontrato nel suo cammino molti Pokémon Leggendari, come Mewtwo e Ho-Oh, per questo motivo aveva deciso di affidarsi a lui per proteggere Unima in caso di pericolo. Il Pokémon Leggendario aveva aiutato Ash contro il Team Rocket per entrare in contatto con lui e spingerlo a cercare lo Scurolite. Il potere di Zekrom, a fianco di un Allenatore con il quale si sente in sintonia, aumenta esponenzialmente
Nuovo confronto tra Team nemici:
Giovanni si reca personalmente ad Unima, seguito da un esercito di Reclute e sfida il Team Plasma per sconfiggerlo e conquistare la regione
Il Team Rocket, nonostante sia riuscito a mettere le mani sui fortissimi Thundurus, Tornadus e Landorus, viene sconfitto da N e dal Pokémon Leggendario Reshiram, che il ragazzo è riuscito a risvegliare dal Chiarolite
Preparazione alla Lega (training arc):
Ash e i suoi amici, dopo che il protagonista conquista le 8 medaglie, si recano nella Unima orientale attendendo l’inizio della Lega, che avverrà 2 mesi dopo
Camilla, Campionessa Regionale della regione di Sinnoh, che si trova a Spiraria, incontra Ash e gli altri. In questo arco narrativo, ricopre il ruolo di mentore di Iris, allenandola per un certo periodo di tempo. Grazie alla sua ammirazione nei confronti della Campionessa, Iris decide di diventare anch’essa un’Allenatrice di alto livello, oltre che Maestra Drago
Ash si allena con Lucinda, una ex compagna di viaggio, che tornerà per una breve vacanza durante il suo cammino per diventare Coordinatrice Top
La Lega e il Torneo dei Superquattro:
Durante il torneo, Ash sfida alcuni Allenatori rivali incontrati sul suo cammino ad Unima, come ad esempio: Stephan,Virgil, Komor e Belle
Ash, vincendo la Lega, partecipa al Torneo dei Superquattro, nel quale riesce a trionfare e a guadagnarsi il permesso di sfidare il Campione
Ash lotta contro Nardo, perdendo per un soffio
Iris vince il Torneo finale per Maestri di Pokémon Drago
Climax:
Appena concluso lo scontro tra Ash e Nardo, N e Ghecis sferrano un attacco alla Lega Pokémon, luogo da cui vogliono iniziare la conquista della regione
Ash, affiancato da Zekrom, che si risveglia improvvisamente dallo Scurolite, sconfigge i 2 nemici, che scompaiono nel nulla
Ritorno del male:
Ash, prima di tornare a Kanto, incontra un Purrloin, Pokémon che prima apparteneva ad N, e cerca il ragazzo per restituirglielo
N e Ash, scoprendo che Ghecis è ancora in circolazione e mira a catturare il Pokémon Leggendario Kyurem per conquistare Unima, uniscono le loro forze e, proprio come nell’antica leggenda, sconfiggono il Pokémon di tipo Ghiaccio con Reshiram e Zekrom
Ash saluta Zekrom che rimane nella regione di Unima e il Pokémon Leggendario rivela che, grazie al loro legame, riesce ora a mantenere la sua forma fisica senza limiti di tempo
Conclusione del viaggio:
Iris decide di esplorare Unima da sola per vincere la Lega e affrontare Nardo
Spighetto decide di tornare a Levantopoli e di aprire una Scuola per Intenditori
Ash, di ritorno a Kanto, fa la conoscenza di Alexia, una Reporter Pokémon, e decide di seguirla nella regione dalla quale proviene, Kalos
Continua nella parte 2 >>
#pokemon fan comic#pokemon fanfiction#ash ketchum pokemon#pokemon anime#how i became a pokemon master
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QUATTRO MILIARDI DI BUONI MOTIVI
"Quattro miliardi di buoni motivi per fare prendere a pugni le ragazze. È il contributo che il governo francese dà alle olimpiadi di Parigi (budget totale 8,8 in crescita) ; è il prezzo che il Cio paga alla svolta inclusiva e resiliente ; è il costo del cinismo per accontentare Emmanuel Macron, primo sponsor dei giochi arcobaleno mondiali. Gli alti papaveri dello sport guidati dal presidente Thomas Bach hanno colto il vento progressista, hanno accettato il compromesso e hanno deciso di cambiare le regole d'ingaggio per partecipare alle competizioni. Ora nelle conferenze stampa di Parigi viene ripetuto il mantra : "Il sesso e l'età degli atleti si basano sul loro passaporto". Andare oltre sarebbe violazione della privacy...
La Verità, 9 Agosto 2024
Per tutti quelli che non hanno capito (o hanno fatto finta di non capire) che cosa si celasse dietro la vicenda demenziale del pugile algerino spacciato per donna : la morte dello sport femminile, e molto di più. E tanto per aggiungere la ciliegina sulla torta guardate da dove viene il portavoce del Cio che ha confutato le divisioni della Federazione Internazionale di boxe, Mark Adams : direttamente dal World Economic Forum...
a questo punto per non capire bisogna avere un certo ritardo di pensiero o essere in malafede :
non è esclusa la combinazione dei due fattori...
🇮🇹 Smetti la bamba,
stai con la Banda 🇷🇺
🤙 https://t.me/labandadegliidraulici
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noah lyles ha detto una sacrosanta e ovvia verità (le competizioni sportive nazionali degli stati uniti tipo l'nba non sono competizioni mondiali e i vincitori non si dovrebbero considerare campioni del mondo) e sta venendo massacrato 💀 i muricani sono degli egocentrici incredibili
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Semplicemente il problema è che nicolato passi sopra all'autorità di mancini e sinceramente da ct della nazionale maggiore userei un polso più fermo per queste cose, la regola c'è ma se il ct della nazionale 'seria' si impone tu dovresti desistere, da selezionatore degli U21. Evidentemente mancini non giudica tonali così indispensabile nelle sue gerarchie strambe e quindi era un sacrificabile (sotto le 10 presenze tipo?). Qua bisogna continuare a chiamare i vecchi però anche...
Non sappiamo come sono andati i colloqui, non sappiamo quanto mancini possa imporsi, quanto dipenda dalla figc, non sappiamo i retroscena per giudicare in maniera cosi definitiva.... tonali é sempre stato chiamato, ha sempre giocato (titolare o panchina l'ha sempre messo dentro a una certa), mancini ha anche sempre detto nelle interviste che é un ottimo elemento, una bellissima persona e che fa parte del gruppo tanto quanto altri 'fedelissimi'. Mancini può stare simpatico/antipatico/indifferente, ma non é cosi scemo da non riconoscere l'importanza di tonali in nazionale. Infatti era stato convocato, ed é stato il Milan a dirgli di andare con l'U21.
Per quanto riguarda chiamare i vecchi, il discorso é sempre quello: non si può pretendere che la nazionale abbia solamente giovani solo perché ci stanno simpatici, per quanto abbiano esperienza, ci vogliono anche i 'vecchi' che esperienza ne hanno sicuramente di piu e possono aiutare (guardate quante volte Bonucci ha salvato il c*lo a Gigio o ad altri piu giovani quando fanno degli errori, per esempio) Le nazionali che tanto vengono decantate hanno un mix di entrambi, persino la Spagna che ha tantissimi talenti giovani ha dentro gente di 'piu vecchia', cosi come la Francia, come il Brasile etc. Non esiste una nazionale dove hanno tutti 19 anni, sconosciuti, con poca esperienza in competizioni nazionali mondiali/europee, semplicemente non funziona cosi in nessuno sport di squadra.
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Francesca Porcellato: una leggenda dello sport paralimpico italiano
Francesca Porcellato è una delle atlete più rappresentative dello sport paralimpico italiano. Nata il 5 settembre 1970 a Castelfranco Veneto, ha costruito una carriera straordinaria che l’ha portata a competere in ben tredici edizioni dei Giochi Paralimpici, sia estivi che invernali, collezionando quindici medaglie. Il suo talento poliedrico le ha permesso di eccellere in diverse discipline, dall’atletica leggera allo sci di fondo, fino al paraciclismo.

Un destino segnato dallo sport
Soprannominata “la rossa volante”, Francesca Porcellato ha affrontato la vita con determinazione fin dalla giovane età. A soli diciotto mesi, un tragico incidente l’ha resa paraplegica, ma questo non ha fermato il suo spirito combattivo. A diciassette anni ha scoperto l’atletica leggera, un momento che ha segnato l’inizio della sua incredibile carriera sportiva. “Quando mi hanno dato la prima carrozzina, l’unica cosa a cui ho pensato è stata quella di farla andare più veloce che potevo – ha raccontato -. Ce l’ho fatta”. Da quel momento, lo sport è diventato il fulcro della sua vita.
Dominio nell’atletica leggera
Il primo grande palcoscenico per Francesca Porcellato è stato quello dell’atletica leggera. Ha partecipato a sei edizioni consecutive dei Giochi Paralimpici estivi, da Seul 1988 a Pechino 2008, vincendo un totale di quattordici medaglie. Si è cimentata su distanze che vanno dai 100 metri alla maratona, trionfando in alcune delle competizioni più prestigiose come le maratone di New York, Londra, Boston e Parigi.
Oltre ai successi paralimpici, ha brillato anche nei campionati mondiali ed europei, conquistando numerosi titoli e consolidando la sua posizione tra le leggende dello sport paralimpico. La sua velocità e resistenza le hanno permesso di emergere in un panorama altamente competitivo, rendendola un punto di riferimento per molte atlete con disabilità.
La svolta nello sci di fondo
Dopo i Giochi Paralimpici di Atene 2004, Francesca Porcellato ha deciso di intraprendere una nuova sfida sportiva, dedicandosi allo sci di fondo paralimpico. Ha partecipato ai Giochi Paralimpici invernali di Torino 2006, Vancouver 2010 e Soči 2014, dimostrando ancora una volta la sua incredibile versatilità.
Il suo momento di gloria è arrivato nel 2010 a Vancouver, dove ha conquistato la medaglia d’oro nella gara di sprint, un risultato che ha ribadito il suo talento ineguagliabile nello sport. Anche in Coppa del Mondo ha ottenuto successi di rilievo, dimostrando di poter eccellere anche sulle piste innevate.
Il paraciclismo e nuovi trionfi
Dopo aver lasciato l’atletica e lo sci di fondo, Francesca Porcellato ha intrapreso una nuova avventura nello sport, dedicandosi al paraciclismo su handbike nella categoria H3. Il suo debutto ai campionati del mondo su strada nel 2015 a Nottwil è stato trionfale, con la conquista di due medaglie d’oro nella cronometro e nella gara in linea.
La sua carriera nel paraciclismo è proseguita con ottimi risultati ai Giochi Paralimpici di Rio 2016, dove ha ottenuto due medaglie di bronzo. Il successo più recente è arrivato ai Giochi di Tokyo 2020, dove ha conquistato una prestigiosa medaglia d’argento nella cronometro femminile H1-3. Questi risultati confermano la sua capacità di adattarsi e primeggiare in ogni disciplina sportiva intrapresa.
Un palmarès da leggenda
Il palmarès di Francesca Porcellato parla da solo. Con dieci medaglie paralimpiche nell’atletica leggera, una nello sci di fondo e tre nel paraciclismo, il suo contributo allo sport paralimpico italiano è inestimabile. Ha inoltre collezionato numerosi titoli mondiali ed europei, rendendola una delle atlete più decorate della storia dello sport paralimpico.
La sua determinazione e la sua capacità di reinventarsi continuamente rappresentano un esempio straordinario di resilienza e passione per lo sport. La sua storia ispira migliaia di atleti in tutto il mondo, dimostrando che con impegno e dedizione si possono superare qualsiasi ostacolo.
Il contributo allo sport paralimpico
Oltre ai successi ottenuti in gara, Francesca Porcellato ha contribuito alla crescita dello sport paralimpico in Italia e nel mondo. La sua carriera ha aiutato a sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’inclusione nello sport, ispirando nuove generazioni di atleti con disabilità.
Grazie alla sua esperienza, ha dimostrato come lo sport possa essere un potente strumento di riscatto e affermazione personale. La sua capacità di eccellere in discipline diverse testimonia il valore della perseveranza e della passione, messaggi che continuano a guidare il suo percorso dentro e fuori dalle competizioni.
Conclusione
Francesca Porcellato rappresenta un’icona dello sport paralimpico italiano. La sua incredibile carriera, segnata da successi in atletica, sci di fondo e paraciclismo, dimostra che i limiti possono essere superati con determinazione e passione. Il suo contributo allo sport non si limita alle medaglie vinte, ma si estende all’ispirazione che offre a chiunque sogni di raggiungere grandi traguardi.
Con tredici partecipazioni paralimpiche e quindici medaglie, Francesca Porcellato continua a scrivere la storia dello sport, dimostrando che la forza di volontà può abbattere qualsiasi barriera. La sua storia è un inno alla determinazione e alla capacità di reinventarsi, valori fondamentali nello sport e nella vita.
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Dinamiche mondiali influenzano la nostra vita

Cosa sta accadendo nel mondo che crea tanta tensione tra i governanti. Viviamo in un'epoca di cambiamenti rapidi e sfide complesse che mettono alla prova le capacità decisionali dei leader mondiali. Crisi climatica ed ambientale Il cambiamento climatico è una delle principali preoccupazioni globali. Eventi meteorologici estremi, incendi devastanti, inondazioni e siccità stanno diventando sempre più frequenti. Questo mette sotto pressione non solo l'ambiente, ma anche le economie e le comunità. I governanti sono chiamati a prendere decisioni urgenti per ridurre le emissioni di gas serra e promuovere la sostenibilità, spesso affrontando resistenze politiche ed economiche. Disuguaglianze economiche e sociali La disparità tra ricchi e poveri si sta accentuando in molti paesi. La globalizzazione e l'automazione hanno creato nuove opportunità, ma anche lasciato indietro interi segmenti della popolazione. Questa polarizzazione sociale alimenta tensioni interne e sfiducia nelle istituzioni. I leader devono trovare modi per promuovere l'equità e garantire che i benefici della crescita economica siano condivisi più ampiamente. Tensioni geopolitiche e conflitti Le rivalità tra nazioni, le dispute territoriali e le competizioni per le risorse stanno riemergendo. Conflitti in diverse regioni del mondo generano instabilità e crisi umanitarie. Inoltre, il rischio di cyber-attacchi e guerre ibride aggiunge nuove dimensioni alle minacce tradizionali. I governanti devono navigare in un panorama internazionale complesso, cercando di mantenere la pace e la sicurezza. Pandemie e salute globale La recente esperienza con il COVID-19 ha evidenziato le vulnerabilità dei sistemi sanitari globali. Le pandemie mettono in crisi le economie, l'istruzione e il tessuto sociale. I governi devono investire nella preparazione sanitaria, nella ricerca scientifica e nella cooperazione internazionale per prevenire e gestire future emergenze sanitarie. Tecnologia e rivoluzione digitale L'avanzamento tecnologico accelera a un ritmo vertiginoso. Mentre l'innovazione porta benefici enormi, solleva anche preoccupazioni riguardo alla privacy, alla sicurezza dei dati e all'impatto sul mercato del lavoro. L'intelligenza artificiale, ad esempio, offre potenzialità straordinarie ma pone dilemmi etici significativi. I governanti devono regolamentare questi settori in maniera equilibrata, promuovendo l'innovazione senza trascurare la protezione dei cittadini. Migrazioni e crisi umanitarie Fattori come guerre, cambiamenti climatici e povertà spingono milioni di persone a migrare in cerca di sicurezza e migliori condizioni di vita. Questo fenomeno pone sfide sia per i paesi di origine che per quelli di arrivo, richiedendo risposte coordinate e compassionevoli. I leader devono affrontare questioni complesse legate all'integrazione, alla sicurezza e ai diritti umani. Polarizzazione politica e disinformazione La diffusione dei social media ha rivoluzionato la comunicazione ma ha anche amplificato la disinformazione e la polarizzazione. Notizie false e manipolazioni influenzano l'opinione pubblica, rendendo più difficile per i governanti costruire consenso e attuare politiche efficaci. Combattere la disinformazione e promuovere un dialogo informato è diventata una priorità. Metafora dell'equilibrista Immagina i governanti come equilibristi su una corda tesa, con il peso del mondo sulle spalle. Da un lato, devono gestire le pressioni interne dei loro paesi; dall'altro, le dinamiche globali che spesso sfuggono al loro controllo. Ogni passo deve essere calcolato con cura per evitare di perdere l'equilibrio. Queste sfide interconnesse creano un contesto in cui è facile sentirsi sopraffatti. Tuttavia, rappresentano anche un'opportunità per ripensare modelli obsoleti e costruire un futuro più sostenibile e inclusivo. Mi viene in mente una frase di Albert Einstein: "Non possiamo risolvere i nostri problemi con lo stesso modo di pensare che abbiamo usato quando li abbiamo creati." Forse è il momento per una nuova visione e approcci innovativi. Articolo creato con Copilot Read the full article
#cambiamentoclimatico#capitalismo#crisiumanitarie#disinformazione#guerre#pandemie#rivoluzionedigitale
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Dai gol con le mani al fischietto smarrito: tutti i regolamenti più strani del mondo del pallone
Dai gol con le mani al fischietto smarrito: tutti i regolamenti più strani del mondo del pallone
Il calcio, uno degli sport più seguiti e amati al mondo, è noto per le sue regole precise e per l'equilibrio che offre durante le partite. Tuttavia, nel corso della sua lunga storia, ci sono stati numerosi regolamenti curiosi e insoliti che hanno suscitato sorprese e dibattiti. Alcuni di questi regolamenti stravaganti sono ormai stati aboliti, mentre altri sono ancora in uso in alcuni campionati minori o in contesti particolari. Dai gol con le mani al fischietto smarrito: tutti i regolamenti più strani del mondo del pallone
Un esempio di regola davvero strana è quella che permetteva ai giocatori di segnare gol con le mani. Fino agli anni ’90, in alcune competizioni e in determinati contesti, un gol segnato con la mano non veniva automaticamente annullato. L'episodio più famoso in questo senso è quello di Diego Maradona, che nel 1986, durante i Mondiali in Messico, segnò un gol contro l'Inghilterra utilizzando proprio la mano, evento che passò alla storia come “la Mano de Dios”. Sebbene tale pratica sia ormai vietata dalle leggi del gioco, la sua presenza nella storia del calcio rimane un simbolo di quanto il gioco possa essere imprevedibile.
Un altro regolamento curioso riguarda il "gol fantasma", ovvero quando il pallone supera completamente la linea di porta ma l’arbitro non lo vede e non lo convalida. Per evitare questi episodi controversi, la tecnologia ha fatto grandi passi avanti con l'introduzione della "Goal Line Technology", che consente di determinare con certezza se il pallone ha varcato la linea di porta. Tuttavia, prima dell’avvento della tecnologia, questi episodi hanno generato non poche discussioni e furiosi reclami da parte delle squadre danneggiate.
Un altro regolamento decisamente curioso riguarda il "fischietto smarrito", che si riferisce a situazioni in cui l’arbitro, per motivi tecnici o semplicemente per distrazione, perde il fischietto durante il gioco. In queste circostanze, la partita continua a meno che non sia stato commesso un fallo grave. Sebbene possa sembrare divertente, la perdita del fischietto comporta un serio disguido nelle decisioni arbitrali e ha suscitato alcune lamentele tra i giocatori e i tifosi.
Anche il regolamento che vietava ai portieri di lanciare il pallone oltre metà campo senza farlo rimbalzare è stato oggetto di critiche e discussioni. Introdotto in alcune leghe minori, il divieto di un lancio diretto fu pensato per ridurre la velocità del gioco e garantire maggiore equilibrio, ma venne rapidamente abolito per evitare di rendere il gioco troppo lento.
Infine, esiste anche la regola che riguarda i tiri liberi dopo un fallo in area: un tempo, in alcune competizioni, veniva concesso un "tiro libero" al posto del rigore. Questo tipo di regolamento dava al portiere una possibilità di salvataggio e rendeva il calcio ancora più imprevedibile.
Queste regole stravaganti dimostrano come il calcio sia uno sport che si è evoluto nel tempo, adattandosi alle esigenze dei giocatori, degli allenatori e dei tifosi. Alcune delle regole più strane sono ormai un lontano ricordo, ma fanno parte della storia affascinante di questo sport, che continua ad appassionare milioni di persone in tutto il mondo.
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Prima apparizione per la Peugeot 208 Rally6, nata per contenere i costi
🔴🔴 Prima apparizione per la Peugeot 208 Rally6, nata per contenere i costi
Una nuova vettura del marchio Peugeot sta per fare il suo debutto nel mondo dei rally. Questo fine settimana, la Peugeot 208 Rally6 è stata affidata a Jordan Berfa e Bastien Dumas, e potrebbe fare il suo debutto nella nuova categoria Rally6, pensata come il primo passo nella piramide delle competizioni rally nazionali e mondiali. Questa nuova categoria si posiziona prima delle Rally5 e delle…
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Caso Khelif, la sparata del Cio: "Non possiamo distinguere uomo da donna" Le Olimpiadi di Parigi 2024 verranno senz’altro ricordate per la cerimonia inaugurale, per il disastroso villaggio olimpico e per la boxe. Sì, perché i casi di Imane Khelif e di Lin Yu-Ting continuano a tenere banco e non potrebbe essere altrimenti. Le due pugili, una algerina e l’altra taiwanese, erano state escluse dai mondiali perché considerate biologicamente maschi dai test dell’Iba, federazione esclusa dall’organizzazione dei giochi. Il Cio, invece, ha garantito a entrambe la possibilità di competere con le donne e sono entrambe arrivate in finale per l’oro nelle rispettive categorie di peso. Lo scontro è infuocato, ma oggi è arrivata l’ennesima chicca dal comitato olimpico: secondo il presidente Thomas Bach non esiste un sistema scientifico sicuro per identificare uomini e donne. Nell’epoca della religione woke tutto è possibile, ma poi c’è il buonsenso, che porta a confutare certe sparate. Ovviamente quanto affermato dal presidente del Cio non è vero – è assolutamente possibile stabilire con certezza se una persona è un uomo e una donna – e le sue dichiarazioni sono destinate a riaccendere lo scontro. Il comitato olimpico ha sempre tenuto la barra dritta sul dossier, confermando che sia la Khelif che la Yu-Ting sono donne. Ma la scarsa chiarezza sui test effettuati non gioca a favore delle tesi e l'Iba anche nelle ultime ore ha ribadito la sua posizione: le due atlete non dovrebbero compete con le donne. "Se la situazione relativa a Imane Khelif è andata fuori controllo? Quale sarebbe stata l'alternativa? Escludere due donne dalla partecipazione a una competizione femminile a causa di accuse basate su dati inaffidabili? Fino al 1999 esistevano i cosiddetti test sessuali, poi la scienza ci ha detto che non erano più affidabili, che non funzionavano più come prima per quanto riguarda i cromosomi e altre misurazioni", il giudizio di Bach in conferenza stampa. Il numero uno del Cio ha aggiunto che i test sessuali sono contrari ai diritti umani in quanto invasivi e per questo motivo è stato messo a punto un nuovo sistema: “Pertanto, la nostra decisione è molto chiara: alle donne deve essere consentito di prendere parte alle competizioni femminili”. Ma non solo. Bach ha infatti evidenziato che se qualcuno presentasse un sistema scientificamente solido su come identificare uomini e donne, sarebbero i primi ad adottarlo: “Non ci piace questa incertezza. Non ci piace per la situazione generale, per nessuno. Quindi saremmo più che lieti di esaminarlo. Ma ciò che non è possibile è che qualcuno dica: 'Questa non è una donna’, semplicemente guardando qualcuno o cadendo preda di una campagna di diffamazione da parte di un'organizzazione non credibile con interessi altamente politici”. Il caso continuerà a tenere banco ed è persino in bilico il torneo di boxe ai giochi del 2028 in programma a Los Angeles. Seguiranno aggiornamenti...
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I "campioni del mondo" di sostenibilità nello sport
I principi ESG sono ormai diventati dei parametri chiave per valutare la sostenibilità e le pratiche etiche adottate dalle aziende attive nei vari settori merceologici. Ora questo cambiamento di paradigma si sta diffondendo anche all’interno dell'industria globale dello sport, dove le valutazioni e la misurazione delle performance in ambito ESG sono sempre più influenti nel plasmare l’immagine e la reputazione delle organizzazioni e degli eventi sportivi di rilevanza mondiale. Sostenibilità nello sport Il tutto per rispondere al meglio alla domanda di una maggiore responsabilità e trasparenza rispetto alla misurazione dell’impatto ambientale e alla necessità di adottare pratiche sostenibili che arriva sempre più forte dai vari stakeholder dell’industria sportiva (tifosi, atleti, sponsor, autorità di controllo e regolamentazione). In questo modo la competizione tra le varie realtà sportive travalica i confini dei campi da gioco e dei circuiti e si trasferisce direttamente sul terreno della dimostrazione di un impegno concreto, reale e misurabile rispetto alla sostenibilità come dimostra il Global Sustainability Benchmark in Sport, il ranking annuale redatto dall’omonima organizzazione no-profit che analizza e valuta le prestazioni in ambito ESG delle principali organizzazioni sportive professionistiche a livello globale. Entrando nel dettaglio della classifica si evince come siano 55 le realtà sportive mondiali tra associazioni, leghe, competizioni, club, franchigie o squadre appartenenti a 9 paesi (Estonia, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Svizzera, Gran Bretagna e Stati Uniti) ad aver ottenuto la rendicontazione dell’impatto di sostenibilità, misurato rispetto a 4 categorie chiave (corporate, environmental, social e governance). Le discipline rappresentate spaziano dal calcio al basket, fino a motori, baseball, football americano, pallamano, hockey su ghiaccio, tennis e sport di contatto. The winner is... A conquistare il titolo di “campioni del mondo della sostenibilità” sono stati, ex aequo, con l’81% la Formula E, la competizione motoristica riservata alle auto elettriche, e il Borussia Dortmund, club calcistico tedesco finalista dell’ultima edizione della Champions League persa contro il Real Madrid mentre completa il podio il team calcistico portoghese FC Porto (79%). Completano questa speciale top 10 Wolfsburg (75%), Atletico Madrid (74%), Dorna Sports (72%), la società che detiene la gestione esclusiva dei diritti commerciali e televisivi della MotoGP; Extreme E (72%), la serie automobilistica dedicata esclusivamente ai suv elettrici; FC Barcelona (71%), McLaren Racing (71%) e La Liga spagnola (70%). Dove si posizionano invece le organizzazioni sportive italiane? Sono fuori dai primi 10 posti del ranking e sono rappresentate solo dalle tre grandi del calcio italiano: Juventus al 12° posto (68%), AC Milan in 30ᵃ posizione (49%) e FC Internazionale Milano che occupa la 36ᵃ posizione (32%). Restando nell’ambito calcistico un recente report pubblicato da Standard Ethics ha evidenziato come tra i 14 principali club calcistici europei quotati in Borsa solo il Borussia Dortmund ha un Sustainable Grade EE- (pienamente sostenibile) ed è quindi una delle poche realtà a gestire in modo strutturato i rischi ESG, offrendo una rendicontazione extra-finanziaria adeguata. Più di 7 team su 10 (71%), tra cui anche Juventus e Lazio, hanno invece un grado non pienamente sostenibile e uno su 5 (21%) non ha un grado sostenibile. Le iniziative sportive per il "green" Attualmente, sono quindi ancora molte le iniziative a bassa consistenza e rivolte alla mera comunicazione adottate dai membri dell’industria dello sport. “L'aspetto davvero critico è che, ancora troppo spesso, la comunicazione adottata dalle imprese professionistiche sportive sulle tematiche legate ai criteri ESG e alla misurazione della sostenibilità non è sempre supportata dai dati, e ciò è ovviamente fuorviante per il mercato e gli stakeholders – dichiara Ada Rosa Balzan, founder, presidente e CEO di ARB SB, società leader nella realizzazione di progetti e strategie di sviluppo sostenibile in grado di rispettare appieno i criteri ESG e i 17 principi delle Nazioni Unite contenuti nell’Agenda 2030 (SDGs) – Le organizzazioni sportive non devono aver paura di essere valutate, in maniera scientifica e oggettiva, circa il loro reale impegno nella sostenibilità, anzi debbono comprendere sempre più l’importanza di confrontarsi con i competitor, senza correre il rischio di cadere nella pratica del greenwashing, presentando prodotti, iniziative o politiche in modo ecologico, pur avendo pochi o nessun elemento reale a sostegno delle affermazioni. La crescita delle valutazioni in ambito ESG sta rivoluzionando l'industria dello sport, determinando un cambiamento positivo in aree quali la sostenibilità ambientale, la responsabilità sociale e la governance aziendale. Abbracciando i principi ESG le organizzazioni sportive possono migliorare le proprie prestazioni, attrarre investimenti e contribuire a un futuro più sostenibile ed equo per il settore – conclude Balzan – Poiché gli stakeholder continuano a dare priorità alla sostenibilità e all'etica, le valutazioni ESG avranno un ruolo sempre più influente nel plasmare il futuro dello sport”. Ecco, di seguito, la top 10 delle migliori realtà sportive mondiali nell’ambito della sostenibilità: - Formula E - Borussia Dortmund - FC Porto - Wolfsburg - Atletico Madrid - Dorna Sports - Extreme E - FC Barcelona - McLaren Racing - La Liga Qui invece le posizioni ottenute dalle uniche 3 realtà italiane presenti nel ranking delle migliori organizzazioni sportive nell’ambito della sostenibilità: - Juventus (12° posto) - AC Milan (30° posto) - FC Internazionale Milano (36° posto) Foto di Anja da Pixabay Read the full article
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L’importanza dell’Abbigliamento Tecnico nella Corsa in Montagna
La corsa in montagna è una specialità dell’atletica leggera che coinvolge sia gli uomini che le donne. Si svolge in ambienti montani a quote che raramente superano i 2.000 metri di altitudine, offrendo sfide uniche e affascinanti. L’abbigliamento tecnico gioca un ruolo cruciale in questa disciplina, garantendo comfort, prestazioni ottimali e sicurezza agli atleti.
Caratteristiche della Corsa in Montagna
Le gare di corsa in montagna si distinguono per le loro caratteristiche uniche. A causa della variabilità dei percorsi, ogni gara presenta diverse difficoltà e peculiarità. I tracciati sono prevalentemente fuori strada, attraversando prati e zone boscose, con salite e discese che richiedono una preparazione fisica eccellente e un abbigliamento tecnico adeguato.
La pendenza media dei percorsi varia tra il 5% e il 20%, e il punto più alto del tracciato non deve superare i 3.000 metri. Questi requisiti rendono l’abbigliamento tecnico indispensabile per affrontare le diverse condizioni climatiche e di terreno che gli atleti incontrano.
Competizioni e Regolamenti
La corsa in montagna fa parte del calendario sportivo della World Athletics, la federazione internazionale di atletica leggera. I campionati mondiali ed europei si svolgono annualmente, alternando percorsi di sola salita a quelli di salita e discesa. Dal 7 agosto 2013, nuove regole regolamentano questa disciplina, sottolineando l’importanza di un abbigliamento tecnico adeguato per tutti i partecipanti.
Esistono diverse tipologie di gare, tra cui la corsa in montagna classica, la corsa di lunga distanza, la corsa a staffetta, la cronometro e il chilometro verticale. Ogni tipologia di gara richiede specifiche particolari per quanto riguarda l’abbigliamento tecnico, adattato alle diverse esigenze di distanza, altitudine e condizioni climatiche.
L’Abbigliamento Tecnico: Un Elemento Cruciale
L’abbigliamento tecnico è fondamentale per gli atleti di corsa in montagna, offrendo protezione e migliorando le prestazioni. Gli indumenti tecnici sono progettati per essere leggeri, traspiranti e resistenti all’acqua, fornendo comfort e libertà di movimento. Tessuti tecnici avanzati aiutano a mantenere la temperatura corporea stabile, essenziale durante le lunghe e faticose gare di montagna.
Le scarpe tecniche sono un altro elemento essenziale dell’abbigliamento tecnico. Devono offrire un’ottima aderenza su terreni scivolosi e irregolari, supportando il piede durante le salite ripide e le discese veloci. Gli atleti utilizzano anche calze tecniche che prevengono la formazione di vesciche e garantiscono un’adeguata compressione per migliorare la circolazione sanguigna.
Importanza dei Materiali Tecnici
I materiali utilizzati nell’abbigliamento tecnico sono cruciali per le prestazioni degli atleti. Tessuti come il poliestere e il nylon sono comuni per la loro leggerezza e capacità di asciugatura rapida. L’uso di fibre sintetiche con proprietà antibatteriche e anti-odore è altrettanto importante, specialmente per gli atleti che affrontano gare lunghe e impegnative.
L’abbigliamento tecnico comprende anche strati isolanti e giacche impermeabili, indispensabili per proteggersi dalle condizioni meteorologiche avverse. Questi capi devono essere facilmente comprimibili per essere trasportati nello zaino senza occupare troppo spazio.
Tecnologie Avanzate nell’Abbigliamento Tecnico
Le innovazioni tecnologiche hanno rivoluzionato l’abbigliamento tecnico per la corsa in montagna. Tecnologie come il GORE-TEX offrono protezione impermeabile e traspirante, mentre i tessuti con tecnologia di termoregolazione aiutano a mantenere la temperatura corporea ottimale.
L’integrazione di sensori e dispositivi elettronici negli indumenti tecnici sta diventando sempre più comune. Questi dispositivi monitorano la frequenza cardiaca, la temperatura corporea e altri parametri fisiologici, fornendo dati utili per ottimizzare le prestazioni durante la gara.
Atleti e Abbigliamento Tecnico
Gli atleti di corsa in montagna di alto livello, come Jonathan Wyatt e Marco De Gasperi, hanno sempre sottolineato l’importanza di un abbigliamento tecnico adeguato. Le loro esperienze dimostrano che la scelta dei giusti indumenti può fare la differenza tra una prestazione mediocre e una vittoria.
Conclusioni
L’abbigliamento tecnico è un elemento indispensabile per gli atleti che praticano la corsa in montagna. Le condizioni variabili dei percorsi richiedono indumenti che offrano protezione, comfort e miglioramento delle prestazioni. Investire in abbigliamento tecnico di alta qualità non è solo una questione di prestazioni, ma anche di sicurezza e benessere durante le gare.
In conclusione, l’abbigliamento tecnico rappresenta un alleato fondamentale per chiunque voglia affrontare le sfide della corsa in montagna. Sia che si tratti di una competizione a livello mondiale o di un allenamento quotidiano, l’importanza di indossare capi tecnici adeguati non può essere sottovalutata.
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I campionati italiani di ciclismo paralimpico 2024 a Montesilvano
Le gare nazionali si disputeranno il 12 e 13 aprile e vedranno la partecipazione di oltre 150 atleti

A poco meno di un anno dal Meeting Nazionale dei Giovanissimi, nel weekend torna a Montesilvano un’altra prestigiosa manifestazione tricolore dedicata al paraciclismo: i Campionati Italiani cronometro e strada. La manifestazione è stata ufficialmente presentata presso la sala consiliare del Comune di Montesilvano, alla presenza dell’assessore allo Sport Alessandro Pompei, del consigliere comunale Adriano Tocco, del CT della Nazionale Italiana di Paraciclismo Pierpaolo Addesi, del consigliere nazionale della Federazione Ciclistica Italiana Fabrizio Cazzola, del presidente del comitato regionale FCI Abruzzo Mauro Marrone e del presidente del comitato regionale CIP Abruzzo Mauro Sciulli.
I Campionati Italiani che si terranno in città il 12 e 13 aprile, sono il primo evento clou del 2024, che anticipa un ciclo di gare importanti per il paraciclismo italiano e per gli azzurri del commissario tecnico Pierpaolo Addesi che li vedrà impegnati nelle prossime gare di Coppa del Mondo, alle Paralimpiadi di Parigi e ai Mondiali di Zurigo.
L’assessore Alessandro Pompei: “Questi atleti sono porta voci di resilienza e forza di volontà. Da qui l’alto valore sociale della kermesse sportiva nazionale. Per questo abbiamo invitato anche le scuole a partecipare”.
Lo spettacolo è assicurato: questa grande festa dello sport inclusivo, nel segno del tricolore, è resa possibile dagli sforzi dell’Addesi Cycling in collaborazione con il Team Go Fast per la parte tecnica organizzativa. L’Addesi Cycling, presieduta da Caterina Seccia, non è nuova nell’organizzazione dei Campionati italiani di paraciclismo in Abruzzo: nel 2018 a Francavilla al Mare solo a cronometro, nel 2022 ad Avezzano si svolsero le prove tricolori sia a cronometro che in linea.
Il CT Pierpaolo Addesi: “Ringrazio l’amministrazione comunale per la collaborazione e il lavoro svolto in totale sinergia. È una manifestazione che darà indicazioni per le prossime competizioni internazionali, a partire dalle Paralimpiadi di Parigi. Ci sarà il top del movimento paraciclistico italiano, campioni del mondo e olimpici”.
La manifestazione gode del patrocinio dalla Regione Abruzzo e del supporto dell’amministrazione comunale di Montesilvano, sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana e del Comitato Italiano Paralimpico.
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