#contro chi l'ha visto
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omarfor-orchestra · 1 year ago
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La prima strategia sensata della Mediaset
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ilpianistasultetto · 2 years ago
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I primi ad essere perseguiti dalla Meloni per tutto il globo terracqueo e' stato quel popolo di sballati, punkabbestia e ribellii che frequentano i rave; poi e' stata la volta degli scafisti e trafficanti di immigrati. Visto che il concetto di guerra terracquea le era piaciuto tanto, l'ha usato di nuovo contro chi utilizzera' la maternita' surrogata fatta in Italia o all'estero. Anche questi verranno perseguiti per tutto il globo terracqueo essendo considerato "reato universale", come dice la proposta di legge depositata da Fratelli d'Italia . Poi, sara' la volta di chi, invece di andare a fare il culo come raccoglitore d'olive o stalliere se ne rimarra' seduto sul divano. A seguire sara' la volta dei lavoratori poveri, quelli che non arrivano a fine mese, una feccia perdente e senza dignita' patriottica non in grado di migliorare socialmente e di aiutare il proprio Paese a crescere. Zingarelle e detenute madri che non potranno piu' uscire di galera. TUTTI ricercati per tutto il globo terracqueo. Evasori, paradisi fiscali, politici che girano con valigie piene di soldi per finte conferenze all'estero e per tante altre corporazioni, solo applausi e comprensione. Insomma, per i bravi, gli amici e i buoni, sara' tre volte natale e festa tutti i giorni..champagne, offre Giorgia!! @ilpianistasultetto
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anchesetuttinoino · 4 months ago
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🇷🇺 SERGEY LAVROV: un discorso perfetto, logico, a prova di scimmia. Chi non l'ha ancora capito (era facile, dai) sta al livello mentale dei platelminti delle paludi.
"Abbiamo firmato contratti a lungo termine con l'Europa. Rispettiamo sempre i nostri obblighi, a differenza dell'Europa o degli Stati Uniti.
Abbiamo lavorato per decenni durante l'era sovietica, a partire dagli anni '70, per sviluppare una cooperazione reciprocamente vantaggiosa nella sfera della fornitura di gas.
È stato grazie al gas russo a prezzi accessibili che i settori energetici dell'Europa, e in primo luogo della Germania, e le loro economie nel complesso hanno avuto un andamento così positivo.
Il Cancelliere Olaf Scholz ha dichiarato in un'intervista che è stata la Russia a tagliare le esportazioni di gas verso l'Europa.
Perché una persona adulta dovrebbe mentire? Tutti sanno cosa è successo.
Quando Angela Merkel era cancelliere, gli Stati Uniti impedirono alla Germania di lanciare i gasdotti Nord Stream 1 e 2 e di utilizzare il più costoso - molto più costoso - GNL americano.
Oggi l'Europa copre il suo fabbisogno energetico di base con il gas naturale liquefatto, compreso il GNL americano.
Ma se qualcuno volesse acquistare il nostro gas, ci rimettiamo ai nostri accordi.
Siamo vicini. Ci sono i gasdotti.
Sebbene siano state fatte esplodere tre tratte del Nord Stream, ci sono altri percorsi per i gasdotti, tra cui quello che passa per l'Ucraina e la Turchia, attraverso il Mare di Mezzo.
Se la cooperazione è reciprocamente vantaggiosa, perché darsi la zappa sui piedi? Che la bella Europa si dia la zappa sui piedi da sola.
Un anno fa, ho letto una dichiarazione del ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire, il quale ha affermato che le industrie in Europa, compresa la Francia, pagano l'elettricità quattro volte di più che negli Stati Uniti.
Questo è esattamente ciò che volevano gli Stati Uniti.
Cercano sempre di sbarazzarsi dei rivali.
Quando hanno visto la Russia come rivale, hanno creato un regime antirusso, russofobo e nazista in Ucraina e lo hanno messo contro il nostro Paese.
Anche l'UE era un rivale per gli USA. Non è più un rivale e non lo sarà mai, se interpreto correttamente le tendenze di sviluppo in Europa.
L'Europa si sta deindustrializzando.
Quando uno dei migliori asset della Germania - l'industria automobilistica - inizia a trasferire la produzione in altri Paesi e la Volkswagen chiude gli stabilimenti e licenzia migliaia di dipendenti, è suggestivo.
La burocrazia europea segue obbedientemente la strada tracciata dagli Stati Uniti.
Ma sempre più Paesi dell'UE si rendono conto che questo non è nel loro interesse, ma in quello del loro partner d'oltreoceano".
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Excerpt from remarks by Russian Foreign Minister Sergey Lavrov during an interview with Sky News Arabia, September 20, 2024.
Source: Ministry of Foreign Affairs of the Russian Federation
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pettirosso1959 · 4 months ago
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Capisco perché dopo la sua morte il mondo mediatico l'ha liquidato in quattro e quattr'otto:
"STATE TRANQUILLI, TUTTO QUESTO È SOLO SONNO ARRETRATO...” di Sammy Basso
“Se state leggendo questo scritto allora non sono più tra il mondo dei vivi. Per lo meno non nel mondo dei vivi per come lo conosciamo. Scrivo questa Iettera perché se c'è una cosa che mi ha sempre angosciato sono i funerali. Non che ci fosse qualcosa di male, nei funerali, dare l'ultimo saluto ai propri cari è una tra le cose più umane e più poetiche in assoluto. Tuttavia, ogni volta che pensavo a come sarebbe stato il mio funerale, ci sono sempre state due cose che non sopportavo: il non poter esserci e dire le ultime cose, e il fatto di non potere consolare chi mi è caro. Oltre al fatto di non poter parteciparvi, ma questo è un altro discorso... E perciò, ecco che ho deciso di scrivere le mie ultime parole, e ringrazio chiunque le stia leggendo. Non voglio lasciarvi altro che quello che ho vissuto, e visto che si tratta dell'ultima volta che ho la possibilità di dire la mia, dirò solo l'essenziale senza cose superflue o altro.
Voglio che sappiate innanzitutto che ho vissuto la mia vita felicemente, senza eccezioni, e l'ho vissuta da semplice uomo, con i momenti di gioia e i momenti difficili, con la voglia di fare bene, riuscendoci a volte e a volte fallendo miseramente. Fin da bambino, come ben sapete, la progeria ha segnato profondamente la mia vita, sebbene non fosse che una parte piccolissima di quello che sono, non posso negare che ha influenzato molto la mia vita quotidiana e, non ultime, le mie scelte.
Non so il perché e il come me ne andrò da questo mondo, sicuramente in molti diranno che ho perso la mia battaglia contro la malattia. Non ascoltate! Non c'è mai stata nessuna battaglia da combattere, c'è solo stata una vita da abbracciare per com'era, con le sue difficoltà, ma pur sempre splendida, pur sempre fantastica, né premio né condanna, semplicemente un dono che mi è stato dato da Dio.
Ho cercato di vivere più pienamente possibile, tuttavia ho fatto ì miei sbagli, come ogni persona, come ogni peccatore. Sognavo di diventare una persona di cui si parlasse nei Iibri di scuola, una persona che fosse degna di essere ricordata ai posteri, una persona che, come i grandi del passato, quando la si nomina, Io si fa con reverenza. Non nego che, sebbene la mia intenzione era di essere un grande della storia per avere fatto del bene, una parte di questo desiderio era anche dovuto ad egoismo. L'egoismo di chi semplicemente vuole sentirsi di più degli altri. Ho lottato con ogni mia forza questo malsano desiderio, sapendo bene che Dio non ama chi fa le cose per sé, ma nonostante ciò non sempre ci sono riuscito. Mi rendo conto ora, mentre scrivo questa Iettera, immaginando come sarà il mio ultimo momento nella Terra, che è il più stupido desiderio che si possa avere. La gloria personale, la grandezza, la fama, altro non sono che una cosa passeggera. L'amore che si crea nella vita invece è eterno, poiché Dio solo è eterno, e l'amore ci viene da Dio. Se c'è una cosa di cui mi non mi sono mai pentito, è quello di avere amato tante persone nella mia vita, e tanto. Eppur troppo poco. Chi mi conosce sa bene che non sono un tipo a cui piaccia dare consigli, ma questa è la mia ultima occasione...perciò ve ne prego amici miei, amate chi vi sta attorno, non dimenticatevi che i nostri compagni di viaggio non sono mai il mezzo ma il fine. Il mondo è buono se sappiamo dove guardare!
In molte cose, come vi ho già detto, sbagliavo! Per buona parte della mia vita ho pensato che non ci fossero eventi totalmente positivi o totalmente negativi, che dipendesse da noi vederne i lati belli o i lati oscuri. Certo, è una buona filosofia di vita, ma non è tutto! Un evento può essere negativo ed esserlo totalmente! Quello che spetta a noi non è nel trovarci qualcosa di positivo, quanto piuttosto di agire sulla retta via, sopportando, e, per amore degli altri, trasformare un evento negativo in uno positivo. Non si tratta di trovare i lati positivi quanto piuttosto di crearli, ed è questa a mio parere, la facoltà più importante che ci è stata data da Dio, la facoltà che più di tutti ci rende umani.
Voglio farvi sapere che voglio bene a tutti voi, e che è stato un piacere compiere la strada della mia vita al vostro fianco. Non vi dirò di non essere tristi, ma non siatelo troppo. Come ad ogni morte, ci sarà qualcuno tra i miei cari che piangerà per me, qualcuno che rimarrà incredulo, qualcuno che invece, magari senza sapere perché, avrà voglia di andare fuori con gli amici, stare insieme, ridere e scherzare, come se nulla fosse successo. Voglio esservi accanto in questo, e farvi sapere che è normale. Per chi piangerà, sappiate che è normale essere tristi. Per chi vorrà fare festa, sappiate che è normale far festa. Piangete e festeggiate, fatelo anche in onore mio. Se vorrete ricordarmi invece, non sprecate troppo tempo in rituali vari, pregate, certo, ma prendete anche dei bicchieri, brindate alla mia e alla vostra salute, e siate allegri. Ho sempre amato stare in compagnia, e perciò è così vorrei essere ricordato. Probabilmente però ci vorrà del tempo, e se voglio veramente consolare e partire da questo mondo in modo da non farvi stare male, non posso semplicemente dirvi che il tempo curerà ogni ferita. Anche perché non è vero. Perciò vi voglio parlare schiettamente del passo che io ho già compiuto e che tutti devono prima o poi compiere: la morte.
Anche a solo dirne il nome, a volte, la pelle rabbrividisce. Eppure è una cosa naturale, la cosa più naturale al mondo. Se vogliamo usare un paradosso la morte è la cosa più naturale della vita. Eppure ci fa paura! È normale, non c'è niente di male, anche Gesù ha avuto paura. È la paura delI'ignoto, perché non possiamo dire di averne avuto esperienza in passato. Pensiamo però alla morte in modo positivo: se Iei non ci fosse probabilmente non concluderemo niente nella nostra vita, perché tanto, c'è sempre un domani. La morte invece ci fa sapere che non c'è sempre un domani, che se vogliamo fare qualcosa, il momento giusto è “ora”!
Per un cristiano però la morte è anche altro! Da quando Gesù è morto sulla croce, come sacrificio per tutti i nostri peccati, la morte è l'unico modo per vivere realmente, è l'unico modo per tornare finalmente alla casa del Padre, è l'unico modo per vedere finalmente il Suo Volto. E da cristiano ho affrontato la morte. Non volevo morire, non ero pronto per morire, ma ero preparato. L'unica cosa che mi dà malinconia è non poter esserci per vedere il mondo che cambia e che va avanti. Per il resto però, spero di essere stato in grado, nell'ultimo mio momento, di vedere la morte come la vedeva san Francesco, le cui parole mi hanno accompagnato tutta la vita. Spero di essere riuscito anch'io ad accogliere la morte come “Sorella Morte”, dalla quale nessun vivente può scappare.
Se in vita sono stato degno, se avrò portato la mia croce così come mi era stato chiesto di fare, ora sono dal Creatore. Ora sono dal Dio mio, dal Dio dei miei padri, nella sua Casa indistruttibile. Lui, il nostro Dio, l'unico vero Dio, è la causa prima e il fine di ogni cosa. Davanti alla morte nulla ha più senso se non Lui. Perciò, sebbene non c'è bisogno di dirlo, poiché Lui sa tutto, come ho ringraziato voi voglio ringraziare anche Lui. Devo tutta la mia vita a Dio, ogni cosa bella. La Fede mi ha accompagnato e non sarei quello che sono senza la mia Fede. Lui ha cambiato la mia vita, l'ha raccolta, ne ha fatto qualcosa di straordinario, e Io ha fatto nella semplicità della mia vita quotidiana.
Non stancatevi mai, fratelli miei, di servire Dio e di comportarvi secondo i suoi comandamenti, poiché nulla ha senso senza di Lui e perché ogni nostra azione verrà giudicata e decreterà chi continuerà a vivere in eterno e chi invece dovrà morire. Non sono di certo stato il più buono dei cristiani, sono stato anzi certamente un peccatore, ma ormai poco conta: quello che conta è che ho provato a fare del mio meglio e lo rifarei. Non stancatevi mai, fratelli miei, di portare la croce che Dio ha assegnato ad ognuno, e non abbiate paura di farvi aiutare nel portarla, come Gesù è stato aiutato da Giuseppe di Arimatea. E non rinunciate mai ad un rapporto pieno e confidenziale con Dio, accettate di buon grado la Sua Volontà, poiché è nostro dovere, ma non siate nemmeno passivi, e fate sentire forte la vostra voce, fate conoscere a Dio la vostra volontà, così come fece Giacobbe, che per il suo essersi dimostrato forte fu chiamato Israele: Colui che lotta con Dio.
Di sicuro, Dio, che è madre e padre, che nella persona di Gesù ha provato ogni umana debolezza, e che nello Spirito Santo vive sempre in noi, che siamo il suo Tempio, apprezzerà i vostri sforzi e li terrà nel Suo Cuore.
Ora vi Iascio, come vi ho detto non amo i funerali quando diventano troppo lunghi, e io breve non sono stato. Sappiate che non potrei mai immaginare la mia vita senza di voi, e se mi fosse data la possibilità di scegliere, avrei scelto ancora di crescere al vostro fianco. Sono contento che domani il Sole spunterà ancora...
Famiglia mia, fratelli miei, amici miei e amore mio, Vi sono vicino e se mi è concesso, veglierò su di voi, vi voglio bene!
P.s. State tranquilli, tutto questo è solo sonno arretrato...”
Sammy Basso
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blogitalianissimo · 8 months ago
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Parlando di DiLo
Che ne pensi Della situa di lui contro la societá
Io trovo ironico che quelli che l osannavano come il miglior capitano faccia sta cagata solo per perculare il precedente
(Io sempre difeso ancora prima che diventasse cap e durante sto anno di merda ma sta situazione mi ha deluso)
Faccio una premessa, io mal sopporto il presidente, ADL lo scorso anno ha dimostrato di essere un egocentrico megalomane e di non avere nessuna conoscenza del calcio (cioè lo sapevamo già da un po', ma adesso a difenderlo sono rimasti solo gli aziendalisti), ed ovviamente ha contribuito di molto a sfasciare lo spogliatoio.
Fatta questa premessa, quel che sta facendo Di Lorenzo rimane ingiustificabile, o meglio, quello che NON sta facendo. Il suo procuratore è un uomo di merda e anche questo lo sapevamo già, io spero col cuore che prima o poi Giuffredi e i suoi pacchi spariscano via da Napoli, ma Di Lorenzo in quanto capitano doveva PARLARE.
Tu sei il capitano, quello che si è fregiato di uno scudetto che per questa tifoseria vale quanto una Coppa del Mondo, e appena affonda la nave il tuo procuratore dice che speri di andartene via come uno Schettino qualunque? Per giunta alla Juventus? Tra l'altro dopo aver rinnovato? E non dici una parola?
Chi tace acconsente, se rimane tiferemo lo stesso per lui, se va via auguri, sperando abbia 2 gemelli da chiamare Bianca e Nero (visto che, a quanto dice lui, la figlia Azzurra si chiama così perché il destino l'ha legato solo a squadre azzurre).
PS, la Juventus sganciasse Chiesa se vuole così tanto Di Lorenzo, che qua non si fa beneficenza a nessuno, e almeno Conte saprebbe sfruttare il potenziale di Chicco
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ilblogdellestorie · 2 years ago
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Ce l'ha insegnato la fantascienza: i robot sono il male. O vengono tenuti sotto controllo con qualche sistema autolimitante, il più famoso dei quali - giustamente - sono le tre leggi della robotica di Asimov, o si rivolteranno contro di noi, come ci hanno mostrato Terminator e Battlestar Galactica. Del resto, di recente ci si sono messi anche gli scienzati: Stephen Hawking, negli ultimi anni della sua vita, disse che l'Ia, l'Intelligenza Artificiale, se fosse diventata cosciente, avrebbe potuto distruggerci.
Forse è per questo che ha fatto così tanto scalpore l'apparizione di software che sembrano in grado di riprodurre le più alte forme della creatività umana: immagini e storie. […] Chi ha ragione, gli apocalittici o gli integrati, per dirla alla Umberto Eco?
I testi prodotti dalle IA, così come le illustrazioni, risultano quasi sempre appiattiti su un'estetica comune e "media": non potrebbe essere altrimenti, visto che mediano all'interno di dataset sconfinati e, nel caso di quelle testuali, hanno una serie di limitazioni che cercano di farle apparire meno offensive possibile. Le immagini di Midjourney sono quasi tutte laccate e presentano personaggi per lo più di bell'aspetto, i testi di ChatGpt sono piatti riassunti di informazioni pescate in giro, per lo più vere, a volte goffamente inventate. Cosa manca? Non tanto l'estro creativo, la "scintilla umana", quanto ciò che rende un libro più interessante di un altro, un dipinto immortale rispetto a tutta la produzione coeva: il punto di vista.
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gcorvetti · 11 months ago
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Serata strana.
Ieri era nuvoloso, minacciava pioggia e stando a casa sono riuscito a fare qualche registrazione, in caso vi faccio sentire. Poi la sera sono uscito ma c'era già aria di stranezza nei messaggi del cugino-dottore e di Spock e consorte, quell'aria come se lo facessero quasi forzati dal fatto che sto partendo e quindi poi chissà quando ci vediamo, saranno anche impressioni mie. Fatto sta che mio cugino, appena arriva al locale, sto locale è di amici suoi però a me sembra che abbia mani in pasta anche lui anche se non me lo dice perché è troppo interessato, poi può anche essere che l'affetto e il fatto che abbiano passato anni e visto il posto crescere gli è entrato dentro, non so. Dicevo, appena arrivato mi dice che ha perso l'erba e sta cosa per un pò è diventata una caccia al tesoro, controlliamo in auto, rifacciamo il percorso, niente. Poi arriva Spock e consorte, stranamente perché avevo capito che non sarebbero venuti, ci sediamo e io ho una fame da lupi, ma la consorte non prende niente anzi ordina dal locale accanto, anche perché il dottore mi aveva detto che i cuochi si erano licenziati , anche se lui ha detto ammutinati, all'improvviso da un giorno all'altro, strana sta cosa, infatti c'erano solo 4 pietanze in croce, va bè ho preso gli involtini di vitello con contorno di patate al forno, buone. Al tavolo con noi un'amica che è la moglie di uno dei proprietari, poi lei fa un pò avanti e indietro per via di un losco figuro che oltre ad essere ubriaco non è tranquillo, ed arriva uno degli amici-socio, si siede e mangia con noi, nel frattempo Spock era andato via, perché a quanto pare alla consorte non piace quel posto e in ogni caso hanno altro da fare, va bè. Questo comportamento di Spock che è spuntato dopo qualche giorno che ero qua un pò mi ha dato fastidio e un pò mi dispiace, ma è un'altra cosa. Finito di mangiare e intrapreso un discorso su dipendenze e chiuderle perché non fanno bene, mio cugino istigato dal tizio inizia di nuovo la ricerca dell'erba, gli dico che se l'ha persa per strada è inutile, ma lui è convinto che è in auto, quindi torniamo all'auto e si mettono a cercare mentre io guardo le persone che sfilano sul marciapiede curiose.
Tornati al locale chiudiamo il conto anche se non stavamo andando via, il tizio ubriaco diventa un pò irritante e da fastidio al personale, loro si bevono un bicchieri di liquido alcolico e fumano una sigaretta, è strano come quando smetti tutto vedi le cose in maniera diversa. Per tutta la sera ho avuto gli occhi della cameriera appiccicati addosso, una tipa molto carina col capello corto, ho un debole per le donne con i capelli corti, ma non sono il tipo che va contro i miei principi. La moglie del socio mi presenta una troppo simpatica, un pò brilla ma simpatica anche lei bella donna rossa riccioluta col capello non tanto lungo, parliamo un pò e quando le dico che abito in Estonia inizia tutta la trafila di domande classiche, fino a "Ma tu cosa fai la in Estonia", a me piace rispondere sempre inizialmente con una battuta "Faccio schifo come un pò ovunque", ma quando le dico che sono un musicista e che mi diletto a fare lavori per sbarcare il lunario il suo atteggiamento verso di me cambia completamente, come se avessi la lebbra e mi dovesse stare lontana, meno male che eravamo in gruppo e mi sono messo a parlare con gli altri, perché nel frattempo il socio era venuto alle mani col tizio ubriaco, con quest'ultimo che lo insultava di brutto. Dicevano che ha problemi e che è sempre ubriaco, forse fa anche uso di altre droghe ma chissà, fatto sta che un cliente ha chiamato la polizia e lui, l'ubriaco, è scappato, che poi qualcuno ha detto che l'hanno visto, i pulotti, e non gli hanno fatto niente, ho fatto notare che in Estonia chi arriva a quel punto viene portato via a forza e se serve menato a dovere o dalla pula o dal gruppo di security privato, perché puoi bere quanto vuoi ma non devi disturbare che è come dire spaccati in 4 ma statti buono, nonostante tutti sappiano che l'alcol rende violenti. Da li a poco ci siamo salutati tutti e ognuno per fatti suoi. Una cosa che mi fa sempre un certo effetto è la percezione che hanno le persone quando gli dici cosa fai o il lavoro che fai, fare musica, suonare non è socialmente accettato come mestiere tranne che naturalmente non fai parte di un'orchestra o di una band famosa o sei un producer/composer/songwriter/singer e chi più ne ha più ne metta, come i giovani che pur di farsi grossi tirano fuori una sfilza di paroloni che si capisce palesemente che sono cazzate. Ma oggi sarebbe stato il compleanno di Franco Battiato, penso che anche lui abbia un pò sofferto questa cosa fino a quando non è diventato famoso alle masse e non solo alla nicchia dell'avanguardia, ma la sua è un'altra storia diversa dalla mia. Quasi quasi faccio un salto a Milo come pellegrinaggio e anche per vedere la statua di lui e Lucio Dalla che hanno fatto in piazza, anche Dalla aveva la casa a Milo, più che altro come alternativa ad Aci Trezza cosa che avevo pensato visto che oggi fa bel tempo. Aggiudicato.
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“Talmente ‘occupabile’ che posso morire di fame”. La storia di Giulia, abbandonata dalla riforma del governo Meloni: niente lavoro, niente corsi, niente risposte
Siamo alle solite: migliaia di persone ridotte in stato di povertà, senza alcun sostegno e con il rischio concreto di finire per strada o diventare criminali per sopravvivere, MA NESSUNO AD ASSEDIARE I RESPONSABILI POLITICI SOTTO CASA!!!
Sarà il cattolicesimo e il suo "beati gli ultimi che saranno i primi" ("perché moriranno prima" l'hanno sottinteso ma è inevitabile che sia così!), sarà perché non c'è una sponda politica che non sia complice (visto che o ci guadagnano, come le ONG e le Onlus, o puntano ad incarichi e vitalizi e non vogliono esporsi contro chi glieli può dare), sarà l'abitudine ad implorare (pregare) che qualcuno dall'alto faccia qualcosa (lo Stato o la Divina provvidenza), sarà che prima della rabbia subentra la depressione, sarà che spostarsi fino a Roma ha un costo che chi è senza lavoro non può permettersi e chi ce l'ha provvisorio non può assentarsi per non perderlo, saranno tutte queste cose messe insieme ma il risultato è che nessuno assalta la Bastiglia e impicca il re!
I micro partiti di opposizione fanno le loro belle riunioncine con quattro gatti, giusto per fare vedere sui social che esistono, invece di riunire il disagio sociale e portarlo in piazza, sotto le sedi delle TV, sotto i palazzi del governo locale o centrale, sotto casa dei politici a tenerli svegli tutte le notti...
Ci si lamenta, sui social, sui giornali, in televisione e nessuno che lanci un appuntamento per riunire quella maggioranza silenziosa che a buon diritto possiamo chiamare proletariato. Anzi, con la crisi delle nascite, neanche più la prole si possiede, è rimasta solo la disperazione!
Eppure vediamo i vari Matteo Brandi, Marco Rizzo, Francesco Toscano e... basta, perché Gianni Alemanno ha un seguito inferiore ad un condominio, li vediamo, dicevo, parlare parlare parlare parlarsi addosso e non concludere nulla che non sia autoreferenziale.
Intanto, la Caritas raccoglie l'ottoXmille facendo spot televisivi sfruttando la massa dei disperati che affolla le sue mense, mentre il Papa invita all'accoglienza di altri disperati...
Chi non si ribella è complice e non ha il diritto di piangere, questa è la realtà che andrebbe accettata!
La scelta è sempre nostra, fra essere il boia o la vittima, come hanno spiegato i francesi 250 anni fa a chi voleva dargli le brioches...
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raffaeleitlodeo · 1 year ago
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CIAO ARON "BESTIACCIA"
Alla fine Aron non ce l'ha fatta.
Il pitbull bruciato vivo da quello che doveva essere il suo amico umano, e invece si è rivelato essere un pazzo criminale, è morto questa mattina dopo chissà quali atroci sofferenze.
Aron, stando alle parole di chi l'ha ucciso, era una "bestiaccia".
Dopo aver aggredito un barboncino, essersi avventato contro alcune persone e infine contro il suo stesso proprietario, visto che "nessuno lo voleva", l’uomo ha deciso di dargli fuoco.
In questa escalation orrorifica, se diamo per buone le parole biascicate nel video in cui questo tizio cerca di spiegare il suo gesto, ancora una volta ci troviamo davanti a una drammatica realtà che nessuno sembra voler prendere in seria considerazione, ovvero la tragica sorte di alcune razze di cani e, in particolar modo, dei pitbull.
Fatti riprodurre senza alcun controllo (di pitbull puri in giro ce ne sono sempre meno), affidati sovente a criminali o a persone che li usano solo come simbolo della loro presunta forza, sono le vittime ideali di chi vede l'animale come oggetto.
Aron era stato allevato probabilmente per combattere e aggredire, dato in mano a un tizio con precedenti penali che paradossalmente lo aveva persino messo in regola (Aron, a quanto pare, aveva il chip), a dimostrazione che la legge così com'è ora non garantisce nulla. Di certo non sorprende che a un certo punto Aron si sia ribellato anche contro l'umano che doveva accudirlo.
Difficile credere infatti che avesse avuto una vita felice fino a quel momento.
E così questi cani, resi spettri spaventosi che incutono timore solo perché l’essere umano vuole che sia così, si aggirano per le strade spesso destinati a una vita di privazioni e coercizioni o gestiti alla bene e meglio da chi non sa nulla delle loro doti genetiche.
Come molti altri animali, questi cani sono ormai divenuti oggetti di lucro di bassa lega, venduti per pochi spiccioli al primo che passa, senza che a nessuno venga in mente che sarebbe l'ora di far finire le riproduzioni a casaccio, gli allevamenti abusivi, e, naturalmente, anche i combattimenti fra cani, cosa frequente in molte parti d'Italia ma che chi di dovere sembra non voler vedere.
Aron non è altro che l’ennesima vittima di una società che trasforma ogni giorno di più il cane (e non solo il cane) in qualcosa che non è, uno status symbol, un surrogato di qualche mancanza o una macchina per incutere timore al prossimo. Chi l'ha ucciso è si un mostro (nessun dubbio su questo) probabilmente spinto ai margini da una società che crea rifiuti umani, ma anche utile anello di chi lascia che gli animali siano $.
Ciao Aron, "bestiaccia".
Scusaci se puoi.
La colpa è tutta nostra.
Francesco Cortonesi, Facebook
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mewscarrafone · 2 years ago
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TOKYO MEW MEW REWATCH - EPISODIO 12
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Adoro come il Masaya onirico vada in crisi perché 'non conosce la vera Ichigo' ... dopo averle essenzialmente detto che è una figa pazzesca.
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Il ritorno dei frame immobili: dieci secondi di Moe che sta immobile in questa posizione, senza aprire bocca. Ve lo dico io, in quei dieci secondi Moe ha capito la vera identità di Ichigo, la vera identità di Deep Blue, il vero scopo degli alieni, la verità sull'esistenza di Dio e la logica dietro gli orari di Trenord. Purtroppo la sua mente sublime avrebbe distrutto l'intera serie e quindi è stata soppressa, ma in suo onore hanno voluto lasciare il momento della grande intuizione.
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Apprezzatissima la scena della cicala, perché è la prima volta che Aoyama si apre un po' a Ichigo sui propri reali pensieri ed emozioni, senza limitarsi a presentare l'immagine da bravo ragazzo.
Certo che gli è andata di lusso che Ichigo sia così innocente, perché l'usare un insetto alla disperata ricerca di figa come metafora gli si sarebbe potuto facilmente ritorcere contro in molti modi diversi.
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Caffè Mew Mew, vorrei ordinare qualcosa anch'io! Una spiegazione eterosessuale per questo frame, grazie!
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E niente, semplicemente adoro questa faccia di Ichigo.
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Aspe', gli alieni vogliono distruggere gli animali in via di estinzione? Che supercazzola sta sparando Ryou? Gli alieni vogliono eliminare esattamente una specie terrestre, e questa specie conta otto miliardi di rappresentanti. Tutti gli animali e le piante attaccati sono un mezzo a quel fine, tra l'altro limitati ad aree circoscritte.
Almeno questo è ciò che appare più tardi nella serie; o Ryou si sta sbagliando clamorosamente visto il suo bias, oppure l'informazione verrà corretta in seguito.
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Nessuno che sappia cosa sia una neofocena!! In effetti gatti, scimmie e lupi sono intuitivi, lorichetti un po' più difficili ma intuibili, ma una neofocena chi l'ha mai sentita nominare?
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Okay, perché Ichigo si impalla quando Kisshu le propone di allearsi con lui. È perché il dover fare la Mew Mew a tempo indeterminato la spaventa? Allearsi con il nemico non mi sembra una soluzione. Kisshu le ha sempre fatto schifo e correntemente non sta dando il meglio di sè, cercando di ammazzare tuttecose. Quindi perché quella pausa?! Mancanza di fiducia nelle proprie capacità, forse, che ha superato con l'incoraggiamento delle amiche? Boh.
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Ryou che fa tutto il serio tenebroso ... e poi quando le cose si fanno pericolose Keiichiro lo trova afflosciato mezzo svenuto sulla sedia. Bellissimo.
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Ma che espressione è?! Kisshu è sadomasochista, è canon, ufficiale, confermato.
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queenb-wharton · 28 days ago
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mcflurry's farm | 06.01.2081
E: «Comunque dicevo, possiamo fare un gioco...» e li guarda tutti «Ciascuno di noi dice tre frasi, due verità e una bugia» spiega brevemente «La persona dopo deve tentare di indovinare la bugia, ma se sbaglia deve bere» sogghigna «E si va avanti facendo il giro» conclude.
A: Ascolta poi proprio la rossa riguardo all'alcolico, eventualmente con il bicchiere pronto, anche se la cosa più divertente le sembra il gioco «Due verità e una bugia, ok, inizio io...» pensando a cosa dire «Ok, ci sono, ci sono» pronta a spararle «Sono alta un metro e ottanta» proseguendo con «Ho mollato Jason il breakdancer dopo pochi giorni» quando, come, chi? Bhò. «Non ho mai avuto un ragazzo» tirando su il calice, pronta a bere oppure no.
G: « Davvero sei così tanto alta? » domanda sbatacchiando gli occhi verso AME « No dai, secondo me è questa la balla! » che sia alta un metro ed ottanta. Fa spallucce in caso berrà e non se ne porrà il problema, intanto che dal naso continua, ad ogni tiro, ad uscirgli fumo verde. « Devo bè? » domanda alla ragazza, pronto in caso ad alzarsi per andare a prendersi la sua punizione oppure no. Così dopo: « Allora, alloraaa.. » va pensando cosa poter dire per il gioco proposto dalla GRIFONDORO e schiocca la lingua contro il palato, una mano tra i capelli che vengono smossi appena un poco, dicendo « Ho rotto due bacchette magiche » sollevando il pollice « Ho fatto da Ballycastle a Dublino sopra un ippogrifo, tipo, ee… » sollevando l’indice e conclude poi con il medio affermando « Prima di Henry II, il mio topo enfatico, c’avevo anche Henry I, ma è morto. » sigh. Per poi chiedere a CORWIN con voce più bassa ma udibile « Ma chi è Jason il coso? » nell'eventualità di poter fare la comare con BRO.
B: Lo guarda dapprima arricciando le labbra, i tratti del viso che si piegano in un'espressione scettica « Non ci credo neanche se mi paghi che ti sei fatto da Ballycastle a Dublino su un ippogrifo. » È il suo decreto quasi istantaneo dopo una brevissima considerazione, poi che sia giusto o no - e quindi sia quella la bugia di Gregory - non sembra preoccuparla particolarmente. Mentre per le sue di frasi, si prende qualche istante per riflettere, picchiettando con le dita sul lato del bicchiere « La prima volta che mi sono ubriacata avevo tredici anni » spara quindi la prima, mantenendo il cipiglio pensieroso « Ho una cotta per Sievert » e chi non ce l'ha? « Per tingermi i capelli ho sempre usato solo tinte babbane. » e tutti potranno ricordare il periodo della chioma dai colori improbabili di B.
C: Sta per mettersi in piedi per testare quella verità o bugia ma il sussurro di GREG lo ferma sul nascere «Non ho un Lumos su chi sia Jason» o la sua mente che in questo momento non collega quel nome a un viso conosciuto. Per quanto riguarda le confessioni del BRO. «Io ce lo vedo a volare su Ippogrifo» più che rompere due bacchette che altrimenti se lo ricorderebbe visto che sono come culo e camicia. Resta in posizione di un eventuale alzata dal divano anche quando tocca a lui indovinate la bugia di BLYTHE. «Beh, mezzo castello ha una città per Sievert» quindi si tratta della verità «Non ti conoscono così tanto da pensare che ti sei ubriacata a tredici anni» ci sta un po' di dubbio nella voce «le tinte......» pensa prima di dire «per me non è una balla che ti sei ubriacata a tredici anni che non ci credo nemmeno se lo vedo che hai usato solo tinte babbane» tiene il bicchierino tra le mani. «Allora.... Da piccolo ho rotto il naso al figlio del mio vicino» sgancia la prima considerazione «mia zia ha lavorato al Ministero» via con la seconda « e.... I miei genitori sono morti» non è un mistero che sia cresciuto con la zia.
E: Ascolta poi le frasi di AMELIA, accigliandosi «Sei stata con Jason?» domanda con espressione perplessa. Che lei mica se lo ricorda questo dettaglio. Sulle frasi di GREGORY si fa pensierosa «Per me la balla è quella dell'ippogrifo» spiega ridacchiando, ma afferrando il bicchiere per bere un piccolo sorso, giusto per inumidirsi le labbra. Su BLYTHE ci pensa un po' di più «Per me non ti sei mai ubriacata» commenta, stendendo le labbra carnose in un sorriso amichevole. In merito a CORWIN scuote il capo «Non hai una zia al Ministero» per lei è quella la palla. Ma in ogni caso non ne ha idea, quindi si prepara a bere. «E ora...» sogghigna «Il gaelico è la mia lingua madre» con estrema calma «L'anno scorso ho bruciato tutti i ritratti che avevo fatto di Ryan» e via la seconda frase «Non ho nessuno zio né cugino» conclude.
A: Che sia esattamente un metro e ottanta forse non è vero, ma che è praticamente alta quanto Corwin si. «Un metro e ottanta di bellezza, eppure dovresti essertene reso conto» assottigliando lo sguardo verso Gregory «Bevi. Jason il breakdancer è stato effettivamente il mio ragazzo per tipo... bhò, una settimana, poi l'ho mollato, te l'ho anche detto» abbassandosi in squat per sedersi, riallungando le gambe. Le viene da ridere alla reazione alla sigaretta di BLYTHE «Aspetta, aspetta...» alzando un sopracciglio «Vuoi bere anche te, nanetta?» e sembra avere la sua opinione sulle frasi della compagna di casa mentre prova quella bevanda alcolica che Embeth le ha versato è che sembra amare particolarmente. [...] Ascolta anche le frasi di Corwin e si vede bene che non ha idea di quale sia la bugia senza pensarci bene. Osserva quindi Embeth con le sue frasi «Ed il gaelico è meglio di quel posh... va bè, vero» riflettendo su Ryan «Ringraziamo che non hai bruciato lui... vero» concludendo con un «Bevi» sicura di sè, anche se alla fine al primo giro si è scolata pure lei il suo calice.
G: facendo un po’ spallucce dalla sua posizione che cerca di mettere leggermente più seduta rispetto a prima anche solo per sporgersi e prendere il suo liquido color rossastro, nel suo bicchiere che sa di buonissima caramella. E lo fa con gusto mentre si passa poi la lingua sulle labbra ed un secondo controllo al bicchiere per non lasciarci manco una goccia. « E INVECE L’HO FATTO! » alzando un pugnetto come di vittoria, quello che tiene il bicchiere ormai vuoto, mentre se la ride un pochino, più che altro raccontandolo prima a BLYTHE ma anche agli ALTRI: « Abbiamo fatto una pausa ovviamente, di un paio di notti e poi varie altre pause nel viaggio di giorno. Però l’ho fatto! Ero con mio nonno ed alcuni suoi amici che allevano ippogrifi, è stago grinzafichissimo.. comunque Herny II è il mio primo topo enfatico, non è mai esistito un Henry I. » e fa una linguaccia in direzione della SERPEVERDE, ridendo un po’. « Quindi, chi deve bere.. » a parte BRO che è stato bravo. « Ma com’è che state tutte ossessionate da Sievert, ciè. » e in questo caso chiede aiuto ed uno spalleggiamento gradito da parte di CORWIN, dato l’evidente eyeroll che fa Gregory a riguardo della faccenda.
B: Ha una smorfietta tutta per AMELIA « Non sono così tanto più bassa di te eh » la apostrofa quindi con fare puntiglioso, del resto dal suo metro e settanta non vuole sentirsi chiamare nanetta. Neanche se Amelia la batte di dieci centimetri. « ma sì » vuole bere e lo fa, mentre sorrisetto le piega involontariamente le labbra perché il sapore del suo whiskey è quello dolcissimo della pumpkin pie. Alza gli occhi al cielo con un piccolo sbuffo, non ci ha preso neanche per Gregory nonostante non sembri così restia a bere ancora dal suo bicchiere, svuotandolo, mentre segue il racconto del ragazzo « Perché il tuo topo sarebbe il secondo se non c'è stato un primo? Non ha alcun senso » abbiamo una sore loser qui. « Perché è bello, intelligente e super carismatico, forse? » ed ecco perché siamo tutte ossessionate da Sievert, caro GREG. [...] « Willoughby ci ha preso, solo la prima volta ho usato una tinta babbana... Le altre volte ho fatto con lo streghet, è più facile da togliere poi. » Spiega brevemente con una scrollata di spalle, quindi tocca ad Embeth bere ed anche a lei, visto che Corwin non ha sbagliato, quindi ne approfitta per riempirsi il bicchiere, che diventa man mano di un bel colore aranciato, proprio come quello della zucca.
C: Aggrotta la fronte avvicinando le sopracciglia al centro. «Che senso ha chiamare un topo Henry II senza un primo?» no, non ci vede una logica aggiungendosi alle perplessità di BLYTHE. Sbuffa una mezza risata al reazione di GREGORY. «Bevi, MCFLURRY» solleva il proprio bicchiere per invitare la GRIFONDORO a bere. «Ho detto che ha lavorato, non che ci lavora ancora» si riferisce ovviamente alla zia «prima di aprire il negozio, era una ministeriale» rivela a chi non conosce tutta la storia del nipponico «e io miei genitori non sono morti ma sono spariti dopo che sono nato» ma potrebbero essere pure defunti per quello che gli riguarda. Solo i più attenti potranno scorgere una nota amara dietro a quel sorriso strafottente. «Avrò scoperto la tua bugia ma io bevo lo stesso» scocca un occhiolino a WHARTON prima di servi di quel liquido arcobaleno Manda giù un liquido color verde come il tè verde come se volesse mandare via un boccone amaro. Ogni volta che fa riferimento alla propria famiglia, ha sempre una strana reazione. «Io vado a prendermi una boccata d'aria» si rimette in piedi già pronto a prendere la strada della campagna.
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noiultimi · 7 months ago
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Morgan e lo stalking
Dal 2021 Morgan ha atteggiamenti ossessivi e minacciosi verso la ex Angelica. Il musicista ha assunto due pregiudicati siciliani per preseguitarla e picchiare il nuovo fidanzato, Calcutta. Ai due, inoltre, ha inviato messaggi offensivi.
Il processo di Stalking è stato rimandato varie volte perchè Morgan diceva al giudice di poter risolvere la questione privatamente. Angelica si è sentita indifesa.
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Libero dai suoi procedimenti legali per stalking e molestia, Morgan ha continuato a lavorare in TV. Inoltre ha partecipato ad eventi benefici tra cui quelli contro il femminicidio. L'anno scorso SKY, per X Factor, l'ha licenziato a seguito di "ripetuti comportamenti inappropriati".
Angelica è stata costretta a confrontarsi e cercare un accordo con Morgan, diventando angosciata.
Ultimamente ha visto stracciare i suoi contratti con la Warner Music, la sua etichetta discografica, e con la RAI visto che ha annunciato un prossimo progetto televisivo con l'azienda.
Stando a Calcutta, quanto raccontato dalla stampa è una minima parte di quello che ha subito assieme ad Angelica.
Io non sono contro la giustizia anche perchè ammiro chi lavora con la legge ma devo ammettere che in casi di ogni forma di violenza c'è sempre una pecca.
Morgan mi è sempre stato antipatico, ricordo come se fosse ieri quando sminuiva continuamente Michele Merlo ad Amici 16 aumentando le sue insicurezze. Maria De Filippi l'ha sostituito con Emma con la quale ha ripreso un po' di fiducia in sè.
Non pubblico questo articolo per antipatia ma perchè è un caso dove ho trovato tutte le informazioni dall'inizio ad oggi anche se la fonte non mi ispira simpatia.
Visto le dichiarazioni di Morgan e dei suoi legali vorrei specificare che non c'è nessuna gogna mediatica o dipingere una persone come mostro e neppure l'intento di avere la verità in tasca. Ho voluto semplicemente riportare un'ennesimo caso di violenza dove, pur troppo, la vittima è indifesa.
Concludo augurandomi che sia fatta giustizia per Angelica il prossimo 13 Settembre e che ritorna a sentirsi libera come una farfalla.
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harusphotos · 9 months ago
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TROVARE IL MARCIO ANCHE DOVE NON CE N'È.
L'Italiano medio è campione di una nuova disciplina. Nulla di sportivo, nulla di eroico.... Solo una pratica lercia, contornata di saccenza e cattiveria.
Il fatto: la famiglia di #SaraCantagalli, piccolo angelo affetto da un tumore oramai incurabile, ha aperto una raccolta fondi per sostenere gli ultimi desideri della propria figlia, ma anche per autosostentarsi (prendersi cura di un caro 24/7 costa in termini umani, ma anche economici) e per aiutare altre famiglie che vivono un dramma simile al loro.
In tanti, senza farsi troppe elucubrazioni mentali, hanno contribuito, come riportato da molte testate giornalistiche (foto e news sono tratti, in questo mio post, da @today.it ). Quasi nessuno ha sentito la necessità di scavare in modalità FBI per vedere la presunta "non limpidezza" di tale iniziativa. Eppure c'è sempre la solita pubblicista che, nonostante i recenti trascorsi che hanno visto protagonista il suo boyfriend, non ce l'ha fatta proprio a mettere il cuore davanti alla malizia.
Malizia, e non ragione, perché se avesse usato il mero cervello avrebbe capito che forse si, era il caso di soprassedere, di non rendersi protagonista di una insulsa e insensibile polemica.
Perché a volte le cose sono semplicemente quello che sembrano: delle buone azioni perpetrate per una buonissima causa. Ma poco c'è da fare: chi nasce tondo, non muore quadrato.
#lamaliziaenegliocchidichiguarda
Link alla notizia: https://www.today.it/storie/selvaggia-lucarelli-sara-cantagalli-bimba-tumore-faenza-raccolta-fondi-desideri.html
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chicklit-or-chocolate · 3 days ago
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Phidias (River God Ilyssos?), West pediment from Parthenon London, British Museum.
Questa statua mi riporta alla mente la nostra amata Dafne Varenya Eleusina, di cui sospettavo la malattia e che pochi giorni fa abbiamo saputo morta. Mi sono avvicinata al paganesimo elleno durante una malattia, e ricordo la precisione e la ricchezza delle indicazioni di Daphne, che non ho mai conosciuto, ma la cui luce riusciva egualmente a raggiungermi. Chi l'ha conosciuta dice che è stata davvero devota agli dei, per cui io la sento come una madre che la comunità hellena, e anche quella Romana, ha perduto per sempre. In questi giorni l'ho pensata spessissimo, senza vergognarmi di pregarla come guida, perché credo che adesso non soffra più e sia con i giusti e con gli eroi, abbracciata dalle intelligenze divine. Il paganesimo è la mia religione, posso dirlo con orgoglio, anche se la pratico in solitudine, perché gli antichi riti sono persi e i tentativi di ricostituirli non mi sembrano sicuri. Con il tempo mi sono avvicinata piuttosto alla Communitas Populi Romani, perché sento più mio lo stile di vita indicato nel mos maiorum, ma resterò sempre legata con infinito affetto a quel poco che ho veduto della comunità hellena, nonostante, in America, abbia chiaramente accettato di fare politica e per di più woke, cosa che ritengo assolutamente lontana dagli dei, non perché sia contro gli dei vivere una transizione di genere (anzi), ma perché il movimento woke è quanto di più disgustosamente ipocrita, bugiardo e cattivo io abbia mai visto - sepolcri imbiancati della peggiore specie. Cara maestra, addio; possa il tempo portarci un'altra guida così valida e amorevole come tu sei stata.
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bones39 · 1 year ago
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Haragei
vengo a te come dono del drago
divenuta drago io stessa
con il mio Tuca carico di pioggia
con un amore ideale che ama l assenza
ed una canzone che vibra sull' oceano Pacifico
carica di rabbia
con gli occhi dolci di chi in silenzio ama ciò che invecchia
ed è indulgente con la decadenza della vita
un altra scusa: è l'amore a uccidere, silent.
l'amore, quella forza selvaggia e indomabile
ti mostra la via poi resta dietro l'angolo
come un bambino che gioca a nascondino,
un chacravaka nella notte,
per vedere il mondo senza lui dove va a finire
e noi, di nascondino, siamo tutt'ora campioni.
al bivio una porta esclude l'altra ed io non so escludere
so di chi ce l'ha fatta.
ma hai mai visto una donna come me?
a 30 anni distrutta aggrappata a sogni di bimba?
una bimba, una figlia, una mamma, una compagna, una sorella, un amica....
Goffman e Valhadia avrebbero di che parlare davanti a Lacan.
amore è distruzione,
vita è distruzione,
ove la frammentazione è esaudita
la vita brucia in fretta
ed ha il dolce sapore della verità giusta ne cruda.
non ho mai rinunciato al dolore, solo alla bugia.
Augenblicksgott.
ti sei mai chiesto chi era lui?
lo so, come me, non c'è confine.
ma hai mai pensato quale frammento appartiene a chi lo ha saputo esistere?
e quale frammento sarebbe stato se la scelta fosse caduta qualche anno dopo?
quali porte sono state chiuse?
quale voce onirica sussurra i miei pensieri?
a te che sei e ancora non conosco
sarai frammento nella mia testa
voce e cuore nei mei giorni.
vuoto che resta dove vedevi solo nulla.
l'amore è ben lontano dalla mia Querencia.
l'uomo è un virus che sai di prendere e lo fai comunque.
ti contamina. è autore delle urla di cui tutti ridono.
è fabbro della gabbia in cui ti chiudi.
io sono una tossica, mi piace farmi male per riempire i miei vuoti.
l amor4e è la mia droga, p'iù ami più logora senza mai ucciderti.
ecco il segreto di una vita da vampiro, l eterna straziante esistenza,
libertà assoluta e decadente da ogni forma e aspettativa
ama e perdi. e sii libero di soffrire. di trasformarti,
di vivere con la pelle da borderline
e la fame di un randagio.
Matutolypea e sigarette contro la nausea
ogni volta che le mie dita non scivolano tra i tuoi capelli
tu, la mia casa, l'energia del mio Caim.
messaggio giunto a destinazione, presente all'ncontro.
il perchè si vivrà, mille km per non saltare il destino
per un impattante brillenbrillanz.
con un amtsang nel cervello che morde come un amstaff.
slalom tra le tue manovre strauss
occhi sporchi di flashback come salagok sul domani
la scintilla nei tuoi occhi che illumina la via.
in Russia la terza voce ha un nome: Soviest.
quando non sai cosa fare ogni voce tace alla sua,
in me ancora litiga con Sue-Ellen la tedesca paurosa.
orgogliosa lotta alle ombre.
piccolo seme di anguria,
con un cuore che è uno scrigno e un cervello innocente,
buonanotte.
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isabellanocco · 1 year ago
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Ellie a volte ti odiava.
Eri così felice e leggero, tutti volevano starti intorno. Ellie non poteva biasimarli, la sua ragazza era la farfalla sociale più gentile che qualcuno avesse mai visto.
Ma questo significa che Eillie aveva concorrenza da combattere.
È quasi un'ora che ti osserva parlare con il tuo amico universitario, Jesse. Era una serata cinema a casa tua: tu, Ellie, Jesse e altri tre tuoi amici avevate guardato l'intera serie di Twilight.
Erano ormai le 23 e tutti erano andati a casa, ma Jesse ha deciso di avere un'altra conversazione con te davanti alla porta. Ellie vi stava osservando entrambi dal divano, aspettando che voi salutaste e gli sbatteste la porta in faccia, ma tu continuavi a ridere.
Ellie sentì la rabbia ribollire nel suo petto, c'era una parte di lei che avrebbe voluto sbattere la testa di Jesse contro lo stipite della porta se non se ne fosse andato entro i prossimi cinque minuti.
"No, ma sul serio!" Hai riso, appoggiandoti alla porta aperta che avevi aperto per Jesse quasi trenta minuti prima. "Giuro che il professore ce l'ha con me."
"Sono sicuro che non lo sia." Jesse ridacchiò, i suoi occhi speranzosi.
Ma poteva sentire la presenza di Ellie, i suoi occhi stretti puntati su di lui mentre le sue braccia erano incrociate sul petto che respirava pesantemente. Gli occhi di Jesse si spostarono verso il punto in cui era seduta Ellie e poi di nuovo verso di te, i suoi nervi crescevano di secondo in secondo.
"Sei troppo gentile", sei sempre stato ignaro. "ma lo è sicuramente."
“Nessuno può odiarti.”
Ciò fece scattare qualcosa in Ellie, fu come se Jesse avesse detto le peggiori parole possibili in quella situazione.
Chi era? Perché aveva quello sguardo negli occhi? Volevi che ti guardasse in quel modo?
La mente di Ellie correva mentre si alzava dal divano e si dirigeva verso la porta d'ingresso, stando dietro di te, con il suo corpo premuto contro la tua schiena.
"Grazie mille, Jesse." Ellie si costrinse a sorridere, uscì minaccioso e Jesse si sentì piccolo. "Speriamo che tu abbia una buona notte."
"OH." Gli occhi di Jesse erano pieni di paura e rimorso, ti guardava per una sorta di confutazione.
Hai guardato di traverso Ellie, confusa per la sua ostilità nei confronti della tua amica ma non volevi combatterla. Conoscevi Ellie, sapevi che la ragazza dai capelli ramati avrebbe solo peggiorato le cose se non l'avessi consolata.
"Ci vediamo, Jesse." Hai sorriso e hai lasciato che il ragazzo uscisse dalla porta, salutandolo felicemente. "Fai un viaggio sicuro verso casa."
Jesse sorrise docilmente. L'immagine di te che saluti calorosamente e con un sorriso raggiante sul viso, e poi la figura più alta di Ellie che incombe sulle tue spalle, uno sguardo scuro sul suo viso mentre il ragazzo si dirigeva verso la sua macchina lo spaventava.
Chiusi la porta e ti girasti velocemente verso Ellie, incrociando le braccia sul petto e inclinando la testa di lato.
"Va bene, cos'era quello?"
"Che cosa?" Ellie disse nel modo più sarcastico possibile: "Ho interrotto qualcosa?"
Ellie andò in cucina e si versò un bicchiere d'acqua. L'hai seguita, seguendo la ragazza ostile.
"Stai bene? Quello che è successo?" hai chiesto, con voce piena di preoccupazione.
"Cosa intendi? Non è successo niente. Puoi andartene e tornare a parlare con il tuo migliore amico Jesse, se vuoi" Ellie sputò da sopra la sua spalla, con il corpo rivolto verso il lavandino e lontano da te.
Hai fatto una faccia acida al suo commento: "Cosa dovrebbe significare?"
Sembrava che ti stessi divertendo con lui, mi spiace di aver rovinato tutto." Ellie si voltò verso di te, con il lavello della cucina premuto contro la schiena.
"Scusami? Perché sei arrabbiato con me perché ho parlato con il mio amico a casa mia?" Hai risposto sbuffando.
"Non sono arrabbiato."
"Allora perché sei arrabbiato?"
"Non sono turbato!" - gridò Ellie. Non ti aveva mai urlato contro in questo modo prima; ti ha ignorato o respinto se era arrabbiata, ma non ha mai urlato.
L'hai osservata, il modo in cui il petto di Ellie si alzava e si abbassava velocemente, il colore rosso sulle sue guance e il modo in cui evitava ogni contatto visivo.
"Non sei geloso, vero?" Hai nascosto il tuo sorriso.
Ellie ti guardò, fece una faccia interrogativa, quasi come se fosse offesa da quello che hai detto.
“No, non sono geloso” I suoi occhi erano acuti e fermi, cercavi di restare forte sotto lo sguardo.
"Sei geloso, perché?" Hai detto senza mezzi termini, costringendola a rispondere.
"Cazzo," Ellie si stava innervosendo sotto la pressione, "lascia perdere, okay?"
"No, non voglio lasciar perdere."
"Sul serio, T/N." La ragazza testarda gettò indietro la testa, guardando il soffitto. "Lascialo."
"Non lo farò." Il tuo piede tamburellava sulle piastrelle della cucina, irritando ancora di più Ellie. "Dimmi solo cosa sta succedendo."
Ellie sospirò, avvicinandosi a lei. Lasciò che le braccia fossero sul petto per restare al suo fianco, aprendo la sua postura.
"Non sono stupida T/N, e nemmeno lui lo è." si lasciò sfuggire Ellie, lasciando andare il fiato nel petto. "Gli piaci e ovviamente pensa che piaci anche a te. E forse lo fai.
"Non piaccio a Jesse." Hai guardato Ellie con piena sincerità, come se credessi sinceramente alle tue parole.
"Mi stai prendendo in giro, cazzo." Ellie potrebbe quasi ridere vedendo quanto eri cieco.
Non sapevi di cosa stesse parlando Ellie, la tua amicizia con Jesse non è altro che questo, un'amicizia. Anche l'irritazione di Ellie, dopo averla vista solo per una notte, era fastidiosa. Volevi solo che andasse d'accordo con i tuoi amici, ma ora stava litigando.
“È solo che,” Ellie alzò le mani per massaggiarsi il viso, “non mi piace il modo in cui ti guarda. Ha questo sguardo negli occhi e la cosa mi fa incazzare.
"Perché?"
"Perché non voglio che nessuno ti guardi in quel modo."
"Tipo cosa?" Avevi la sensazione di saperlo già, ma volevi sentirlo dire da Ellie.
"Il modo in cui ti guardo." Ellie lo disse a denti stretti, come se le facesse male essere vulnerabile. "Come se ti volesse nello stesso modo in cui ti voglio io."
Era musica per le tue orecchie, le parole esatte che volevi sentire. Vedere la ragazza burrnette stare di fronte a te con uno sguardo disperato negli occhi, ti ha fatto qualcosa.
Ti sei fatto avanti e hai messo le mani di Ellie sui tuoi fianchi, mettendo le tue sulle sue spalle.
"E come mi vuoi?"
Dentro di te ti sei fatto piccolo per la tua scelta a parole, ma a Ellie sembrava piacere, i suoi occhi si erano scuriti e la bocca si era aperta mentre osservava in silenzio il cambiamento di atmosfera. La ragazza annuì lentamente prima di attaccare le labbra al tuo collo, stringendoti le mani intorno alla vita.
Il respiro di Ellie diventava più pesante man mano che succhiava e ti mordeva il collo, tu infilavi le dita nei riccioli scuri di Ellie e tiravi.
"Ti voglio sul divano."
Avresti potuto capire la voce di Ellie, quanto fosse bassa e roca. Le sue mani forti iniziarono a spingerti verso il divano, le sue labbra si muovevano sulle tue ma non ti permettevano di colmare il divario, tirandosi indietro e ridacchiando ogni volta che cercavi di alzarti e premere le labbra insieme.
Le tue gambe hanno colpito lo schienale del divano e sei caduta sul morbido tessuto, con un suono di sorpresa che esce dalla tua bocca. Ti sei preso un momento per vedere il corpo tonico di Ellie in piedi sopra di te, quanto sembravi e ti sentivi debole rispetto alla ragazza di fronte a te.
Ellie allungò la mano e ti tenne la mascella, costringendoti a guardarla in faccia.
"Così carino."
Gemetti leggermente al complimento, le tue sopracciglia si unirono mentre l'improvviso bisogno di avere il corpo di Ellie sul tuo prese il sopravvento su di te. Sebbene Ellie avesse tutti i vantaggi fisici su di te, essendo così forte e magra, era sempre gentile e attenta a come ti teneva.
"Mia bella ragazza," Ellie ti rise dolcemente in faccia prima di inginocchiarsi davanti a te, "Ti farò sentire bene, vero?"
Le mani callose di Ellie trascinavano su e giù le tue cosce nude, fermandosi quando raggiunse l'orlo dei pantaloncini e poi trascinandosi di nuovo giù.
"Hai intenzione di fare qualcosa-"
Ellie ti interrompe, riducendo la distanza tra le tue labbra. L'hai ricambiata, amando il modo in cui si scioglie e si rilassa contro di te. Le labbra di Ellie sono morbide e dolci, hanno lo stesso sapore dei dolci che avete mangiato entrambi durante la notte. Lei si stacca e va a baciarti il ​​collo e più in basso.
Hai iniziato a muovere i fianchi quando Ellie ti ha baciato la parte superiore delle cosce, implorando un maggiore contatto. Le dita di Ellie si avvolsero intorno alla cintura dei tuoi pantaloncini, trascinandoli giù insieme alla biancheria intima.
"Ellie." Gemetti nell'aria silenziosa intorno a te, con la testa gettata all'indietro per riposare sullo schienale del divano.
"Mhm?" Ellie ha toccato leggermente con le sue labbra l'interno della tua coscia, pizzicando la pelle e poi premendo morbidi baci sulla pelle ferita.
Le tue mani ti coprivano il viso, cercando di calmare il tuo respiro irregolare mentre la lussuria prendeva il sopravvento sul tuo corpo.
"Sei così bagnata," sussurra Ellie con un brivido, il cervello annebbiato dal desiderio. "Sei fantastica, scommetto che hai un sapore ancora migliore."
Ti dà un altro bacio sulla coscia, più in alto ora, il suo viso ora sepolto tra le tue gambe. Ellie stringe le braccia attorno alle tue gambe, facendole riposare sulle sue spalle. Le sue mani tastano sotto la tua maglietta, palpandoti le tette e pizzicandoti i capezzoli. La bocca di Ellie divora la tua figa, succhiando e leccando con una febbre ritrovata.
Le tue dita si stringono attorno ai capelli scuri di Ellie, tirandoli forte, ed Ellie geme.
Cavolo, come può dare piacere a qualcun altro farla sentire così bene?
Ellie usa una mano libera per prendere un cuscino dal divano e se lo mette tra le gambe, strofinando il peluche mentre avvolge le labbra attorno al tuo clitoride. La sensazione della sua stessa figa che sfregava sul cuscino mentre ti mangiava la faceva gemere in modo incontrollabile, le vibrazioni ti mandavano quasi oltre il limite.
Gemetti e cominciasti a strofinarti sul viso di Ellie, tirando le ciocche scure di capelli per cercare di trascinare il viso di Ellie più vicino a te.
"Mi piace," dice Ellie con un respiro affannoso. "Fallo di nuovo. Più difficile."
Hai abbassato lo sguardo e hai alzato il sopracciglio, le labbra sono aperte per cercare di far entrare più aria nei polmoni, ma non ti muovi. Quindi Ellie affonda le dita più in profondità nelle tue cosce, con il viso rivolto verso di te, le labbra socchiuse e coperte dalla tua pelle lucida.
"Fallo di nuovo", sussurra. "Per favore."
La supplica è sommessa e sommessa, fa sentire Ellie ridicola, la fa sentire disperata. Hai smesso di respirare per un breve momento. Guardare Ellie essere così dolce, un netto contrasto tra questa Ellie e la ragazza che odiava stava semplicemente urlando ed essere scortese ti dava quasi un colpo di frusta.
"Scusa."
Non sei mai stato uno che era dominante o esigente, ma lo sguardo di Ellie che implorava tra le tue gambe ha tirato fuori qualcosa da te. Perfino Ellie sembrava confusa, con le sopracciglia aggrottate. Normalmente era lei a chiederti cose.
"Chiedo scusa per essere stato cattivo con me." I tuoi occhi erano scuri, uno spettacolo che Ellie non aveva mai visto prima ma di cui aveva bisogno di più. "Chiedi il mio perdono."
All'inizio Ellie non ha fatto nulla, anche se voleva disperatamente continuare le sue azioni su di te e che tu continuassi a tirarle i capelli, non poteva arrendersi così facilmente.
Ma Dio, lei lo voleva.
“Mi dispiace”, le parole erano dolci e sensuali, “Mi dispiace, tesoro. Per favore. Per favore, continua a tirarmi i capelli. Mi dispiace così tanto di essere cattivo.
Mentre Ellie sussurrava le parole, le sue mani continuavano a strofinarti le cosce, le sue labbra che si muovevano sulla pelle mentre pronunciava quelle parole da troia.
Ti è bastato, hai sorriso e quasi ti sei sentito in colpa per quanto Ellie sembrasse bisognosa. Le tue dita afferrano una manciata di capelli di Ellie e tu li tiri, tirando la testa di Ellie all'indietro. Ellie non poté trattenere il lungo e profondo gemito che emise.
"Fanculo." Ellie ansima, perché fa troppo caldo e si sente soffocare, ma aveva comunque bisogno di altro.
Le dita sottili di Ellie ti accarezzano il clitoride, spingendo due dita dentro di te e facendoti piangere.
"Voglio essere tuo." "Sussurra, spingendo le dita dentro e fuori. Tu sussulti mentre Ellie te le forbice dentro, inarcando la schiena sul divano"
"Sei mio." Sussultasti quando Ellie aggiunse un altro dito, accelerando la sua spinta. Le sue dita sfiorano quel punto dentro di te e tu inarchi la schiena, gridando forte mentre la fascia dentro di te si spezza. Gemi durante l'orgasmo, mentre le lacrime ti scendono dagli occhi.
"Così disordinato per me." Ellie geme, portando le dita in bocca e succhiando via i tuoi succhi.
Ellie si alza e ti spinge a riposare sul divano, arrivando a incombere sul tuo corpo. I tuoi petti si uniscono e le dita di Ellie tornano al tuo clitoride, girandogli intorno e cercando di attirare un altro orgasmo da te.
Piangi per l'eccessiva stimolazione, ma attiri comunque Ellie e la baci, con le bocche aperte e sciatte l'una contro l'altra.
"Cazzo, sei così sexy." Ellie ansima, infilando rudemente due dita dentro i suoi pantaloni e nella sua fica gocciolante, spingendole furiosamente sopra di te.
Geme il tuo nome senza fiato, premendo il pollice sul clitoride mentre cerca disperatamente di venire. Le sue ginocchia tremano mentre accelera le dita sul tuo clitoride e l'altra mano si infila nella sua stessa figa bisognosa. Era così vicina, così vicina che faceva male.
"Lasciami." Sospiri, sostituendo velocemente le dita di Ellie con le tue. Lavori su di lei, toccando tutti i punti giusti e facendola venire quasi istantaneamente.
La mano ora libera di Ellie si posa sul bracciolo del divano sopra la tua testa, l'altra mano preme più forte e più velocemente sul tuo clitoride. Entrambi avete lavorato in una febbre piena di lussuria per farvi eccitare a vicenda.
Hai sorriso vedendo quanto fosse bisognosa Ellie, con gli occhi chiusi mentre si dondolava sulla tua mano. Era così sensibile, era troppo facile. La sensazione delle tue dita dentro di lei era ciò che aveva desiderato per tutta la notte, e non appena le sue dita sottili erano entrate in lei, Ellie aveva gemito forte. Così forte che avevi paura che i tuoi vicini potessero sentirti attraverso i muri di casa.
Sei arrivato subito dopo Ellie, mentre il tuo orgasmo ti faceva uscire un altro gemito dalla gola. La sensazione tremante di scendere dal tuo secondo massimo ti ha reso immediatamente stanco. Ellie crolla in avanti, l'orgasmo la travolge.
Ellie appoggia la testa sul tuo petto e ti guarda con ogni grammo d'amore nel suo corpo. Tutto quello che voleva fare era farti sentire bene, provare a dimostrarti perché dovresti sceglierla, essere suo e solo suo. Era egoista, le sue ragioni, ma vedendo l'espressione sul tuo viso, non le importava.
"Sei mio, solo mio." Ellie lo disse a bassa voce, quasi come se non volesse nemmeno che tu la sentissi.
Eri così felice, troppo stupido per dire qualcosa. Invece hai semplicemente annuito e baciato la testa di Ellie, la tua mano si è alzata per prendere il viso di Burnette e accarezzarle la guancia con il pollice.
"Va bene, ragazza gelosa."
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