#conti bancari
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pier-carlo-universe · 8 days ago
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"Un Atterraggio di Emergenza" di Izabella Teresa Kostka: Una Cruda Riflessone sulla Modernità. Recensione di Alessandria today
La società contemporanea osservata attraverso il filtro del Realismo Terminale
La società contemporanea osservata attraverso il filtro del Realismo Terminale. Izabella Teresa Kostka, con il brano tratto dal suo racconto “Un Atterraggio di Emergenza”, incluso nell’antologia di Realismo Terminale “Occhio di vetro” (Mursia Editore), ci consegna un ritratto brutale e autentico della società contemporanea. Attraverso una scrittura incisiva e provocatoria, l’autrice riflette…
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ilpianistasultetto · 6 months ago
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Dopo la morte del bracciante indiano, trasportato e lasciato crepare dal suo datore di lavoro dopo averlo scaricato davanti casa, tutta la politica ha detto le solite frasi di circostanza, quelle che tutti dicono da 50anni dopo eventi simili. Sgranano quei loro occhi da triglia, digrignano quei loro denti da faina e danno vita al coro: "sono cose inaccettabili per un Paese civile". L'Italia un Paese civile? Un Paese che premia i ladri, gli evasori, i furbetti e ogni forma di irregolarita' lo chiamiamo un Paese civile? E' insopportabile cosi' tanta ipocrisia, anche quella di tanti cittadini. Di giorno gridano contro gli immigrati, votano chi promette "tutti a casa loro" e di notte li fanno lavorare in nero e, non paghi, gli affittano anche le case, sempre in nero gonfiando cosi i loro conti bancari. Dove sono i contratti registrati? Ovvio che non ci sono, visto che parliamo di "invisibili". E che pene avranno? Naturalmente, zero di zero. Solo e sempre un chiacchiericcio di fondo senza concretezza, anche perche', prendendo misure serie, certa politica "strillata" perderebbe milioni di voti. Due provvedimenti semplici, se veramente la politica volesse tornare ad essere seria: sigilli per 1anno alle imprese che vengono trovate con lavoratori irregolari e acquisizione al bene pubblico delle case locate senza contratto di locazione, come si fa per i mafiosi. Cosi', quando un immigrato irregolare non ha da lavorare o dove dormire, vedremo quel che accadra'. Io comprerei subito qualche scatolo di pop-corn e mi godrei lo spettacolo. Sara' divertente. @ilpianistasultetto
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falcemartello · 11 months ago
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Tumblr media
Ci sono voluti 2 anni e l’intervento di un giudice federale particolarmente scrupoloso ed equo, ma alla fine la giustizia canadese ha usato contro il premier Trudeau lo stesso pugno di ferro che lui aveva sventolato contro i no-green pass del Freedom Convoy: il giudice federale Richard Mosley ha stabilito che l'uso da parte del Canada dei poteri di emergenza per porre fine alle proteste è stato “irragionevole” e “ingiustificato”. Mosley ha anche dichiarato di essere “preoccupato” per il modo in cui il governo ha congelato i conti bancari di alcuni manifestanti senza preoccuparsi degli effetti collaterali, ossia le conseguenze subite dai familiari e dai titolari di conti congiunti. “Le misure - ha concluso - hanno violato il loro diritto di essere al sicuro da perquisizioni e sequestri irragionevoli”.
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ATTENZIONE
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arcobalengo · 1 year ago
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"Spogliare la Grecia è stato uno scherzo.
Aeroporti, qualche isola, industrie zero, terre poche, risparmi privati ridicoli, demanio interessante.
Comunque la Grecia aveva un Pil inferiore alla sola provincia di Treviso.
È bastato un sol boccone.
PER L’ITALIA È DIVERSO:
Un capitale assolutamente enorme.
Secondo al mondo in quanto a risparmio privato, primo come abitazioni di proprietà, terre di valore assoluto e coste meravigliose.
Quinta potenza industriale al mondo prima dell'euro, ottava oggi.
Il Made in Italy è ancora oggi il marchio numero uno al mondo, davanti a Coca Cola.
Biodiversità superiore alla somma di tutti gli altri paesi europei.
Come capitale artistico monumentale, non ne parliamo neanche: è superiore a quello di tutto il resto del mondo.
Francia e Germania, più qualche fondo americano, cinese o arabo hanno fatto la spesa da noi a "paghi uno e prendi quattro".
Tutto il lusso e la grande distribuzione sono passati ai francesi insieme ai pozzi libici passati da Eni e Total.
Poi anche Eni è diventata a maggioranza americana.
Anche il sistema bancario è passato ai francesi insieme all'alimentare.
I tedeschi si sono presi la meccanica, e il cemento.
Gli indiani tutto l'acciaio.
I Cinesi si son presi quote di TERNA, e tutto PIRELLI agricoltura.
Se ne sono andate TIM, TELECOM, GIUGIARO, PININ FARINA, PERNIGOTTI, BUITONI, ALGIDA, GUCCI, VALENTINO, LORO PIANA, AGNESI, DUCATI, MAGNETI MARELLI, ITALCEMENTI, PARMALAT, GALBANI, LOCATELLI, INVERNIZZI, FERRETTI YACHT, KRIZIA, BULGARI, POMELLATO, BRIONI, VALENTINO, FERRE’, LA RINASCENTE, POLTRONA FRAU, EDISON, SARAS, WIND, ANSALDO, FIAT FERROVIARIA, TIBB, ALITALIA, MERLONI, CARTIERE DI FABRIANO, ..... Ma...non hanno finito.
Ci sono rimaste ancora le case e le cose degli italiani.
E I LORO RISPARMI. CIRCA 3.000 MILIARDI DI EURO.
ORA VOGLIONO QUELLI.
Ecco chi ha chiamato Mattarella e gli ha "intimato " di procedere a sbarrare la strada a chi poteva mettere a rischio la prosecuzione della spoliazione.
I fondi di investimento, i mercati, che, come ricordavo raccolgono i soldi delle mafie, tutte, grandi e piccole, dei traffici di droga, di umani, di truffe internazionali, di salvataggi bancari, del "nero" delle grandi multinazionali, siano esse del commercio, dei telefonini, della cocaina o delle armi, questi fondi di investimenti dicevo, non hanno finito.
Ora tocca alle poche industrie rimaste, ai fondi pensioni, ai conti privati, agli immobili. Ora tocca a noi.
Ecco perché non serve a nulla mediare, arretrare un po'.
Non si placheranno, l'abbiamo già visto. BISOGNA FERMARLI ORA.
Ogni generazione ha il suo Piave. Questo è il nostro."
~ Gian Micalessin, giornalista indipendente
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curiositasmundi · 2 months ago
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Pino Corrias
Siamo tutti trascritti nella carta dei vini e dei segreti. Ci scelgono a loro comodo i buoni e i cattivi. Il potere o il malandrino. La legge o il ricattatore. È la definitiva rivelazione della banda milanese di Equalize che ha generato un soprassalto non del tutto inatteso, a dire il vero, vista la tradizione di spiati e di spioni che vantiamo, dai tempi dell’Ufficio affari riservati di Federico Umberto D’Amato, cuoco d’alto rango di trame e dossier. Fino al Tiger Team di Giuliano Tavaroli che spiava per conto di Telecom durante il regno di Tronchetti Provera. E ai pedinamenti informatici di magistrati e giornalisti organizzati da Pio Pompa, ai tempi dell’indimenticato generale Pollari, plenipotenziario dei nostri Servizi segreti in piena epopea berlusconiana.
Ma questa volta, dopo i clamori dell’hacker siciliano che passeggiava nei data-base del Ministero di Giustizia, dopo le gesta del bancario con le sue 6 mila intrusioni nelle vite degli altri, la nuova e onnipotente banda di spioni appena scoperta a Milano, capace di entrare e uscire 52 mila volte dagli archivi ultrasegreti (?) del Viminale, si trascina un sacco di domande al seguito e almeno una definitiva verità.
Prima domanda. Ma se è così facile bucare l’ombra che ogni cittadino di questo Paese si porta dietro – ombra e impronte che conducono a relazioni, amicizie, numeri di telefono, foto, video, conversazioni, amanti, conti bancari – com’è che gli evasori parziali, semi parziali, totali, la fanno sempre franca? Com’è che all’appello del nostro vivere comune mancano sempre da 80 a 100 miliardi, imboscati sotto al materasso dell’evasione fiscale di un tassista, di un finanziere, di quei gioiellieri che guadagnano sempre meno dei loro vetrinisti?
E poi. Se basta un click, una password e un paio di investigatori infedeli per entrare al Quirinale, negli archivi della Polizia e dei Servizi segreti, come fossero il Bingo sotto casa, com’è che non sappiamo ancora nulla (o quasi) dei cento misteri che assediano la nostra storia nazionale, dalle stragi d’altro secolo, alla scomparsa di Emanuela Orlandi, dal depistaggio su via D’Amelio alla sparizione dell’agenda rossa di Borsellino. O quanto fosse coinvolta l’Università di Cambridge nella trappola in cui cadde Giulio Regeni. E ancora: quante stragi di migranti sono stata nascoste dentro le acque del Mediterraneo? E quanto vale in miliardi di euro e intese sovranazionali il nostro traffico internazionale di armamenti e software, visto che, secondo Costituzione, dovremmo ripudiare la guerra anziché alimentarla?
Altra domanda. È giustificato l’allarme, anzi il panico che risuona nelle parole degli investigatori che hanno dettato: “Siamo di fronte a un attacco alla democrazia”? Certo che sì. Hanno appena scoperto che una manciata di ricattatori custodiva 800 mila dossier rastrellati in qualche anno di infiltrazioni, astutamente nascosti non proprio nella grotta di Ali Babà, ma dietro le guglie del Duomo di Milano, da dove i quaranta ladroni si impadronivano delle vite private di tutti, dagli gnomi del mondo dello spettacolo ai capitani di industria e finanza, dalle fidanzate di qualche pupone con il cuore in affanno alle massime cariche dello Stato, figli compresi.
E ancora di più è giustificato l’allarme per la permeabilità – clamorosa e conclamata – del mondo che ci siamo costruiti accanto, anzi sopra, sotto, ovunque, quello della Infosfera che custodisce per intero la storia di ognuno di noi, basta saperla pescare tra i miliardi di byte che sono diventati la nostra aura, invisibile solo per chi non ha lo strumento adatto per vedere.
L’ultima rivelazione di questa storia è che siamo sempre di più nelle mani di chiunque. Dei buoni, veri o presunti, e dei cattivi. Quelli che risolvono gli omicidi interrogando le tracce digitali di cellulari e telecamere che gli assassini si lasciano dietro. E quelli che gli omicidi, virtuali fino a un certo punto, li architettano a pagamento, seminando ricatti e incendi reputazionali. E che dunque viviamo consensualmente sottoposti ai titolari dell’ordine che quotidianamente perlustrano la nostra convivenza, la campionano, se del caso la indagano in difesa di quelle regole comuni che chiamiamo democrazia. E insieme viviamo sottomessi ai bucanieri che quell’ordine e quella convivenza la vogliono forzare, violare, dissolvere per appiccare l’incendio dei ricatti, in cambio di soldi, potere, carriere, interessi politici, vendette personali. Per ordine di una cosca che maneggia appalti o uomini politici. O per la banalissima curiosità di un impiegato che dal desk di una oscura filale bancaria di Bisceglie si toglie lo sfizio di guardare tra le lenzuola contabili di suoceri, vicini di casa, capiufficio, e di altri migliaia di perfetti sconosciuti compresi quelli che abitano nei rotocalchi o nelle stanze dei palazzi del potere.
Ora il governo emette sirene d’allarme. Promette “strette legislative”. Minaccia “pene più severe”. Garantisce che a contrasto dei ricattatori infedeli basterà migliorare i controlli per arginare e le incursioni illegali e proteggere le vite.
Ma è davvero così semplice? La verità è che abbiamo trasformato il nostro villaggio globale in un clamoroso paese di specchi. Specchi dotati di memoria perpetua. La memoria del silicio. Che è la definitiva stregoneria di cui parla Yuval Harari nel suo ultimo libro Nexus, dedicato non solo ai rischi della futura Intelligenza artificiale, ma anche a quelli della attualissima stupidità umana del tempo presente. E degli strumenti digitali talmente pervasivi da rendere la privacy una chimera così lontana, così irraggiungibile, che per maneggiarla l’abbiamo dovuta trasformare in una nuova religione, buona per essere violata ogni volta che serve.
Il solitario filosofo Guy Debord scoprì a metà dell’altro secolo che avremmo vissuto in una permanente “Società dello Spettacolo” governata sempre di più dal segreto, il segreto remoto del potere. Custodito dal perpetuo intrattenimento allestito per distrarci. Non poteva immaginare quanto ci saremmo spinti oltre. E che quel segreto un tempo esclusivo, si sarebbe dislocato nell’ovunque della Rete a portata di algoritmo. Saranno i buoni o i cattivi a scegliere quale segreto rivelare, quello del tassista evasore, del latitante in fuga o del ministro corrotto? Sì, è vero, mai come ora la democrazia è in pericolo. Segreti e ricatti sono la dieta preferita dalle democrature. E i complici, più ingenui che colpevoli, siamo tutti noi che abbiamo appeso le nostre vite dentro alle vetrine illuminate della Rete. Credendoci protetti dal buio che invece abbiamo dissolto.
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vintagebiker43 · 8 months ago
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@atosbenaglia su Threads
La “Casta” sbanca il “Casinò Parlamento”.
Senza parole, soltanto insulti.
“Banca Intesa fa il regalone ai deputati : adesso (soltanto) a loro paga interessi del 5,6 per cento.”
(ilfattoquotidiano.it)
Intesa vince l’appalto per i servizi bancari.
Offre interessi del 5,6250% sulla liquidità detenuta sul conto corrente, ai deputati che lo abbiano aperto presso la filiale di Banca Intesa alla Camera.
La media dei tassi attivi per conti correnti di persone “normali”
in Italia è dello 0,20%
p.s. personale: in qualche modo si doveva ringraziare la Benita per non aver tassato gli extra profitti delle banche, no?
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abr · 2 years ago
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il settore bancario in questa particolare fase storica si trova in una situazione rischiosa. Per un lungo periodo di tempo lasciare i depositi sui conti correnti bancari è stata un’opzione poco costosa, in termini di opportunità perse, per i risparmiatori. L’inflazione era contenuta e i rendimenti dei titoli di stato e di una larga fetta del mercato obbligazionario non particolarmente interessanti. Oggi (...) per le banche il costo della raccolta sale. Dall’altra parte (sono piene) di "attivi" difficili da smobilizzare, sia perché le obbligazioni sono state comprate a prezzi molto più alti di quelli attuali, sia perché un rallentamento economico o addirittura una recessione renderebbe molto difficile liberarsi di prestiti e mutui alla pari. Uno scenario di recessione e magari di stress finanziario troverebbe le banche particolarmente vulnerabili.
(...) L’origine della crisi può certamente scaturire da una particolare banca (...) ma l’impatto è quasi immediatamente di sistema. (...) Le crisi bancarie nate dopo il 2008 sono tutte state risolte, senza distinzione, da interventi “pubblici”, o direttamente o tramite le banche centrali. Questa ovvietà ha avuto le ennesime conferme con quanto fatto dagli Stati Uniti a valle del fallimento di Silicon Valley Bank e con quanto messo in piedi dalla Svizzera con la crisi di Credit Suisse.
(...)Gli Stati possono salvare il sistema bancario (...) solo a debito e solo con il supporto delle banche centrali. Negli Stati Uniti il perno è la Fed e il Governo americano, in Europa sarà il Mes che impone condizionalità politiche e che ha lo stesso Dna della decisione con cui l’Europa ha salvato gli e-fuels tedeschi e condannato i biocarburanti italiani.
Legare il Mes alla risoluzione delle crisi bancarie nell’attuale contesto macroeconomico e finanziario è un bellissimo modo per farlo ratificare a furor di popolo, perché ancora più che in altre crisi questa volta, se mai ce ne sarà una, arriverà direttamente e senza filtri sulle banche (quindi sulle spalle) di tutti. Qualcuno potrà salvarle “gratis”, senza pagare dazi politici, qualcun altro che ha tanto debito no. L’austerity è solo uno dei tanti costi, come si è visto in Italia nel 2012.
via https://www.ilsussidiario.net/news/proposta-ue-su-crisi-banche-lo-stratagemma-per-riavvicinare-litalia-al-mes/2523431/
Han trovato lo stratagemma per farci ingoiare il MES, che all'ingenuotto sinistro i servi furbacchioni vendono come accesso a capitali illimitati, mentre il realista conservatore sa che significa consegnar le chiavi di casa a vicini livorosi invidiosi invadenti e in conflitto di interessi.
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fallimentiquotidiani · 1 year ago
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Ma se è pieno di uomini che si professano innamorati di una donna e poi vanno a letto con le peggio zoccole della Salaria per sfogare le loro perversioni
È anche pieno di donne che fanno finta di essere innamorate di uomini solo per fare arrampicata sociale e rimpinguare i loro conti bancari.
Però siamo ancora abbastanza intelligenti da non dover condannare un'intera categoria per i comportamenti di una minoranza.
Lo siamo ancora così intelligenti giusto?
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pollicinor · 1 year ago
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I risparmiatori e anche qualche giornalista onesto cominciano a porsi qualche domanda. Ovvero, per cominciare, si chiedono se esista un fondo di garanzia per le polizze vita, come c’è per conti e libretti bancari. La risposta è negativa ma il problema viene allegramente taciuto dalla stampa e dalla cosiddetta educazione finanziaria. Ma c’è anche da interrogarsi sulla spropositata inflazione di polizze prive di senso assicurativo, cioè che non coprono nessun rischio di sinistri quali la malattia, la morte prematura, l’incendio, il furto ecc. Guai se gli italiani capissero che roba rifila il risparmio gestito sotto la veste di assicurazioni sulla vita. Chi mai le sottoscriverebbe più? Ciò vale in particolare per le diffusissime polizze dette a vita intera. Si tratta in realtà di gestioni prive di ogni trasparenza, costose, impacchettate in una forma assicurativa insulsa, sottoscritte di regola senza consapevolezza della loro natura, che per giunta bloccano i soldi versati. Al risparmiatore vengono presentate genericamente come “un prodotto sicuro” o “un’assicurazione e così lei non corre rischi”, affermazioni che la vicenda Eurovita ha smentito.
Dall'articolo "Crac Eurovita. Il Re chiamato polizze vita è nudo, ma tutti fischiettano. La lezione per i risparmiatori" di Beppe Scienza
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crossroad1960 · 1 year ago
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Dal 1980 ne abbiamo lette e sentite sull’ strage di Ustica, ma a differenza della strage di Bologna, non si è arrivati ad una verità almeno processuale definitiva. Lo stesso Amato, ricordiamo ex ministro, presidente del consiglio, quello che nel 1992 prelevò soldi dai conti bancari degli italiani per salvare la patria, ma soprattutto giurista, professore universitario, giudice ed ex presidente della corte costituzionale, parla di “ipotesi”. E se non ha prove un personaggio di potere storico come lui, figuriamoci il resto degli italiani! È ancora più sorprendente che ua figura istituzionale oltre che politica della sua esperienza e competenza se ne esca con la trovata che spetterebbe alla Francia dimostrare la propria innocenza, quando di norma spetta a chi accusa dimostrare la colpevolezza. Si vede che anche lui si è lasciato contagiare dal mondo alla rovescia dei generali aspiranti dittatori.
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crazy-so-na-sega · 2 years ago
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Roma ha esportato materiale bellico per 4,6 miliardi di euro l’anno scorso e sui conti bancari ci sono stati movimenti in entrate e in uscita per 14 miliardi (il doppio del 2020). Dai nuovi rapporti con l’Arabia Saudita alle commesse in Svizzera, ecco in anteprima tutti i dettagli nel documento del governo.
Adesso (7 aprile 2022) il primo cliente di Roma è il Qatar con 813,5 milioni di euro.
.... il problema non sono i rapporti tra Qatar e Fratelli Musulmani che finanziano moschee/centri islamici in tutta Italia... Il problema è "le armi all'Ucraina".
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ilpianistasultetto · 11 months ago
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Dopo qualche anno di bombardamento contro il RDC, gallina dalle uova d'oro per furbetti, truffarori e malandrini come andavano dicendo certi politici, talk tv e giornali, adesso ci sono i nuovi numeri dati dalla nuova legge che ha istituito il RDI (reddito di inclusione). La premier, con piglio deciso ha detto: "noi, a differenza di altri, i controlli li facciamo prima". Ma i numeri che dicono? Percettori del vecchio RDC, 2.100.000- percettori che riceveranno il nuovo RDI, 1.200.000- persone indirizzate verso corsi di formazione in quanto abili al lavoro, 900mila. Giusto o sbagliato fare questa separazione non saprei dirlo ma una cosa la dico: "1.200mila +900mila fa 2.100mila, lo stesso numero dei vecchi percettori del RDC , "ma allora, i furbetti, i truffatori, i benestanti proprietari di case, ville e conti bancari milionari a cui INPS regalava 700 euro al mese, quelli che giornali e tv hanno usato per screditare il RDC, dove sono? Chi era questa massa imponente di truffatori? Eh, vabbe', dai, ormai i polli ammaestrati hanno premiato chi lo diceva.. @ilpianistasultetto
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alephsblog · 2 days ago
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arcobalengo · 8 months ago
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IL RITORNO DEL DRAGO MARIETTO
Credevate che ci fossimo liberati di lui, vero? E invece il nostro draghetto nazionale è sempre lì, pronto a rimontare in sella per dirci cosa fare. Questa volta a tutti gli europei.
Lui, l’illuminato, quello che “se non ti vaccini ti ammali e se ti ammali muori”, già da tempo sta preparando il ritorno in grande stile, addirittura come Presidente della Commissione Europea.
Come ci informa il Corriere della Sera, “Da Ichino a Martelli fino a Shammah, parte da Milano la raccolta firme per portare Mario Draghi alla presidenza della Commissione Europea”.
E che cosa si ripromette di fare, di bello, il nostro Mario Draghi, una volta eletto alla presidenza?
Ce lo spiega sempre il Corriere, in un articolo intitolato: “Draghi: «Per l’Ue proporrò cambiamenti radicali, l’Europa deve agire insieme come mai prima».
Dall’articolo leggiamo: “Secondo l’ex premier italiano ed ex presidente della Bce, «dobbiamo raggiungere una trasformazione dell'economia europea, dobbiamo essere in grado di fare affidamento su un sistema energetico decarbonizzato affidabile, una difesa integrata europea, una produzione domestica nei settori più innovativi e una posizione leader nella produzione tecnologia».
Eccolo lì, il “sistema energetico decarbonizzato” che ci attende, e che dovrà essere basato, si presume, su una efficientissima carbon card, ovvero un sistema che misura i nostri “consumi personali” di carbonio, con relativi premi per gli alunni più diligenti, e serie punizioni per quelli più disubbidienti.
E poi, naturalmente, Draghi spinge per la “difesa integrata europea”, ovvero per ulteriori investimenti da parte di tutti i paesi membri nell’industria degli armamenti. Quella dei suoi amici, of course.
Ma dove troveremo i soldi necessari? Tranquilli, ce lo spiega sempre Mario Draghi: “Ovviamente, per un cambiamento radicale si ha bisogno di investimenti, la cui maggior parte dovrà, secondo Draghi, «essere coperta da privati». Del resto, spiega ancora l’ex premier, «i risparmi privati sono molto elevati e vengono per lo più incanalati in depositi bancari e non finiscono per finanziare la crescita tanto quanto potrebbero in un mercato dei capitali più ampio».
Quindi, quando l’ex-banchiere parla di investimenti “privati” non si riferisce ai fondi di investimento miliardari (dei suoi amici), ma proprio ai nostri soldini, che secondo lui “stanno lì a fare niente” sui nostri conti correnti. I soldi dei nostri risparmi fanno gola a tutti, questo ormai lo sappiamo: bisogna solo trovare un modo per sottrarceli legalmente (CBDC, per esempio?).
Quindi tranquilli: se non ti vaccini ti ammali, se ti ammali muori. E se per caso non muori, tutto quello che hai te lo ruberemo noi. Con il tuo voto, ovviamente. Tutto legale, tutto trasparente, tutto alla luce del sole.
Massimo Mazzucco
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guadagnare-click · 6 days ago
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Come Proteggere il Conto Corrente dalle truffe
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Oggi quasi tutti abbiamo almeno un conto corrente, fondamentale per gestire pagamenti e risparmi. In Italia, oltre il 57% degli adulti possiede un conto in banca, e molti ne hanno più di uno per esigenze diverse, compresi i conti online. Questa comodità, però, comporta anche nuovi rischi: con l’aumento delle operazioni digitali, le truffe bancarie sono sempre più frequenti e sofisticate.
Riconoscere le principali truffe sui conti correnti è essenziale per non cadere vittima di frodi che potrebbero compromettere i propri risparmi e dati personali. In questa guida, analizzeremo le truffe più comuni e daremo consigli pratici su come difendersi efficacemente.
Le 3 Truffe più Diffuse e Come Evitarle
1. Truffa Telefonica: Vishing
Cosa è il Vishing? Il "vishing" è una truffa telefonica in cui il truffatore chiama fingendo di essere un operatore della banca e comunica informazioni allarmanti, come la presunta clonazione della carta. L’obiettivo è generare ansia nella vittima, portandola a condividere dettagli sensibili, come il numero della carta o i codici di accesso.
Come Difendersi dal Vishing:
Ricorda: la banca non ti chiamerà mai per chiederti i tuoi dati sensibili o i codici personali.
Non condividere mai i tuoi dati per telefono. Se ricevi una telefonata sospetta, riattacca e contatta direttamente la tua banca per verificare l'autenticità della chiamata.
2. Truffa SMS: Smishing
Cosa è lo Smishing? Lo "smishing" è una truffa che si svolge tramite SMS o messaggi su app di messaggistica come WhatsApp. Solitamente, il messaggio contiene un link o un allegato e richiede di cliccarci sopra per verificare i dettagli del proprio conto. Questi link, però, portano a siti fasulli creati per rubare i dati di accesso.
Come Difendersi dallo Smishing:
Non cliccare sui link sospetti presenti nei messaggi, soprattutto se il mittente non è chiaro.
Verifica l’autenticità del mittente. In caso di dubbio, contatta la tua banca direttamente attraverso il sito ufficiale o il servizio clienti.
3. Email Contraffatta: Phishing
Cosa è il Phishing? Il phishing è una truffa via email in cui il truffatore invia un messaggio contraffatto, spesso molto simile alle comunicazioni ufficiali della banca, e richiede di inserire i dati di accesso o di cliccare su link fraudolenti. Molti utenti non riconoscono la differenza tra un'email autentica e una contraffatta, e così rischiano di cadere nella trappola.
Come Difendersi dal Phishing:
Controlla sempre l’indirizzo del mittente. Se sembra sospetto, elimina immediatamente l'email.
Non inserire mai dati sensibili in risposta a un’email. Le banche non richiedono dati personali tramite questo canale.
Come Difendersi dalle Truffe sui Conti Correnti?
Conoscere queste truffe è solo il primo passo per difendersi. Per evitare di cadere vittima di truffe, ecco alcune pratiche da tenere sempre a mente:
Non fornire mai i tuoi codici personali a nessuno, neanche a chi si identifica come operatore della banca.
Non condividere i codici temporanei (OTP) che ricevi via SMS. Questi codici sono personali e mai richiesti per annullare operazioni.
Controlla sempre il link dei siti bancari: confronta ogni singola lettera dell'URL del link con quello del sito ufficiale della banca. I truffatori spesso utilizzano link che appaiono simili, ma hanno piccoli errori.
Attenzione al mittente delle email sospette: se ricevi una comunicazione via email che richiede informazioni personali, cestinala senza esitare.
A Chi Rivolgersi in Caso di Truffa?
Se sospetti di aver ricevuto una chiamata, un’email o un SMS sospetto, agisci rapidamente:
Contatta subito la tua banca e informa il servizio clienti dell'accaduto. Le banche sono sempre più attente alla protezione dei loro clienti e possono guidarti nel bloccare eventuali operazioni fraudolente.
Effettua tutte le segnalazioni necessarie: in molti casi, è possibile sporgere denuncia alle forze dell’ordine o segnalare il tentativo di frode su piattaforme dedicate.
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pietroalviti · 6 days ago
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Ceccano, pignorati i conti correnti degli evasori
Sono oltre 1000 i conti correnti bancari che stanno subendo il pignoramento in questi giorni a Ceccano: si tratta di atti stabiliti da palazzo Antonelli nei confronti di chi non ha pagato tributi e tasse comunali dal 2014 al 2017. Il provvedimento è soltanto l’ultimo atto di una lunga serie di ingiunzioni, inviti bonari, solleciti che l’ufficio tributi del comune ha inviato in questi anni a…
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