#confine italo-francese
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Anas: Ripristinata la Viabilità sulla SS 21 della Maddalena e Aggiornamento sulla SS 33 del Sempione
La circolazione torna regolare dopo le operazioni di sgombero neve e salatura del piano viabile
La circolazione torna regolare dopo le operazioni di sgombero neve e salatura del piano viabile La statale 21 “della Maddalena”, chiusa temporaneamente a causa delle abbondanti nevicate, è stata riaperta al traffico tra Argentera e il confine di Stato con la Francia. Le operazioni di sgombero neve e la salatura del piano viabile sono state completate, garantendo una circolazione sicura e…
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CHI SIAMO?
Siamo Daniele e Claudia, da Genova.
Si, forse l'ennesima coppietta online che fa viaggi.
MA ci sembrava davvero un peccato non poter rendere pubblico un diario che, pagina dopo pagina, vuole raccogliere continue esperienze in giro per il mondo.
Mostrare, insomma, attraverso i nostri occhi quanto ci sia del bello là fuori. Quanto, anche nella vita di tutti i giorni perché no, si possa provare meraviglia e stupore se si è disposti a guardare. Perché, appunto, something is always happening.
Cercheremo quindi di condividere qui e su Instagram alcuni dei nostri scatti, informazioni e alcuni dei più bei attimi vissuti.
In particolare nelle foto qui sopra ci trovavamo al #ColledelNivolet in occasione del compleanno di Daniele.
Il Colle del Nivolet è un valico alpino situato all'interno dell'area protetta del #ParcoNazionaledelGranParadiso, vicino al confine italo-francese ad ovest.
Facilmente raggiungibile in auto, è caratterizzato da una vasta prateria ed è famoso per i suoi laghi alpini incontaminati. Si possono osservare camosci, stambecchi, marmotte oltre che diverse specie di uccelli. In particolare durante la nostra visita abbiamo avvistato le simpatiche marmotte, che dominano l'intero colle.
Ammirando il panorama e godendoci l'aria frizzantina a più di 2600 metri di altezza abbiamo fantasticato su come potesse apparire questo posto al tramonto o alla sera (purtroppo il nostro viaggio nel pomeriggio ci avrebbe portato altrove), dato che la sua conformazione e le poche tracce dell'uomo le donano un qualcosa di selvaggio e addirittura primordiale. Infatti poco dopo abbiamo scoperto che è uno dei luoghi più bui d'Italia, almeno tra quelli accessibili tramite strada asfaltata, perché gode di schermature da parte delle montagne verso la pianura e le grandi città, ed è quindi relativamente immune dall'inquinamento luminoso.
Ideale quindi per osservare le stelle e il cielo in notturna grazie anche alla sua altitudine che riduce le interferenze dell'atmosfera terrestre.
Insomma, un luogo magnifico.. un paradiso appunto!
Ci torneremo sicuramente, fermandoci anche per la notte grazie alla presenza di un grande rifugio con bar.. non vediamo l'ora di ammirare un cielo pazzesco.
#colledelnivolet#parconazionaledelgranparadiso#montagna#mountains#nature#heaven#trip#viaggi#couple#blessing#italia#italy
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Bardonecchia: intensi i servizi di controllo nell’area di confine italo-francese. Dal 1° luglio al 23 agosto arrestate 18 persone e denunciate altre 5
Bardonecchia: intensi i servizi di controllo nell’area di confine italo-francese. Dal 1° luglio al 23 agosto arrestate 18 persone e denunciate altre 5. Dallo scorso mese di luglio, la Polizia di Stato ha intensificato i servizi di controllo anche nell’area dell’Alta Val di Susa, in relazione all’aumento dei flussi connessi alla stagione estiva.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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A zonzo per la Francia: La Costa Azzurra
Nel 1888 lo scrittore Stéphen Liégeard disse che la riviera mediterranea francese era la Côte d’Azur, cioè la Costa Azzurra, e da allora quel nome divenne il sinonimo di glamour e bien vivre. Il tratto di litorale da Saint-Tropez al confine italo-francese è una delle più amata destinazioni balneari del pianeta, tra i promontori vestiti di pini marittimi e macchia mediterranea che…
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Venerdì 10 maggio 2024,ore 17, a Sanremo, Federazione Operaia di Via Corradi 47, presentazione del libro "Dietro le linee nemiche. La guerra delle spie al confine italo-francese 1944-1945" di Giorgio Caudano (con Paolo Veziano) - Fusta, 2024
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Infarto su nave da crociera, soccorso da Capitaneria di Porto
Un uomo di 51 anni colto da un infarto sulla nave da crociera “Costa Toscana”, in transito a circa 20 miglia al largo del confine italo francese, è stato soccorso, la scorsa notte, dal personale sanitario del 118 in un intervento congiunto con la Guardia Costiera. L’uomo è stato inizialmente soccorso dal medico di bordo, ma considerate le sue condizioni, è stata allertata la centrale operativa…
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Invisible°Show presenta Radio Hito
Canti per lingue sconfinate
- Signore, deve tornare a valle. Lei cerca davanti a sé ciò che ha lasciato alle spalle.
(Giorgio Caproni, Conclusione quasi al limite della salita)
domenica 8 ottobre 2023
ore 17:30
Invisible°Show presenta:
Radio Hito (Bruxelles)
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Antonella Bukovaz (Topolò)
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Posti limitati: per sapere il luogo esatto e prenotarsi scrivi a [email protected]
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RADIO HITO
Radio Hito è la voce musicale dell'artista e scrittrice Y-My Zen Nguyen, nata nel 1985 a Les Ulis, in Francia, da famiglia italo-vietnamita. È docente di educazione artistica alla Haute école des Arts du Rhin di Strasburgo e co-curatrice della rivista di poesia La tête et les cornes insieme a Benoît Berthelier, Maël Guesdon e Marie de Quatrebarbes. Ha studiato incisione, tipografia e pianoforte classico in Francia, Svizzera, Inghilterra e Paesi Bassi. La sua musica, nata “dall'intuizione e dalla necessità di fare di tutto un ritornello”, coglie testi e ispirazioni da versi di poeti nelle loro traduzioni italiane – in particolare, del messicano Octavio Paz e dell'argentina Alejandra Pizarnik. Ha inciso le sue canzoni perlopiù su audiocassetta, in tiratura limitata: Ascoltami (2019), Non Solo Sole (Midi Fish, 2020) e Voce Lillà (Kraak, 2021). Vive e canta tra Bruxelles, Parigi e Strasburgo.
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ANTONELLA BUKOVAZ
Originaria di Topolò-Topolove, borgo sul confine italo- sloveno, Antonella Bukovaz è poetessa, autrice teatrale e performer. Dal 1995 ha partecipato a diverse rassegne di arte contemporanea in Italia e in Slovenia, e dal 2005 si dedica alle interazioni tra parola, suono e immagine. Presente nell'antologia Einaudi Nuovi poeti italiani, 6 (con Storia di una donna che guarda al dissolversi di un paesaggio, premio Antonio Delfini 2009), le sue poesie – apparse su riviste web e cartacee (il Verri, Alfabeta, In pensiero…) - sono state tradotte in sloveno, tedesco, inglese, francese e arabo. Ha pubblicato Tatuaggi (Lietocolle, 2006); al Limite (Le Lettere, 2011; con dvd), in collaborazione con il video maker Paolo Comuzzi e con il musicista Antonio Della Marina; i librini koordinate (pulcinoelefante, 2015) e Guarda (pulcinoelefante, 2015); 3X3 parole per il teatro_3X3 besede za teater (ZTT-EST, 2016), raccolta dei testi scritti per il teatro sonoro di Hanna Preuss (per la quale è stata autrice e attrice nelle opere S.E.N.C.E, Sonokalipsa e Pavana za Antigono, con rappresentazioni a Lubiana, Trieste, Kyoto e Cagliari); casadolcecasa_domljubidom (Miraggi, 2021; menzione speciale al premio Rilke), e Compagnevole animale (B#S edizioni, 2022). È inoltre autrice di Tra_in between_Mèd, premio Kristal 2017 al Festival di Letteratura di Vilenica. Collabora con l'elettrorumorista Eva Sassi Croce, con cui ha realizzato le performance casadolcecasa, Lessico elettronico,Utopia del rumore (tributo all'Arte dei rumori di Luigi Russolo),e Femminilizzazione del mondo. Sempre con E.S.Croce ha realizzato una video-lettura da Osip Mandel'stam (Viaggio in Armenia) e con il musicista e artista sonoro Claudio P. Parrino un'audio installazione da un poema di Evgenij A. Evtušenko (La stazione di Zima). Tra i molti altri musicisti e artisti del suonocon cui ha lavorato – tra i quali Marco Mossutto, Teho Teardo, Antonella Macchion - collabora stabilmente con il trombettista Sandro Carta, insieme a cui trova continue dimensioni sonore a testi propri e di altri autori. Ha contribuito alla realizzazione di Stazione di Topolò-Postaja Topolove, per la quale ha curato soprattutto la sezione letteraria Voci dalla sala d’aspetto, ed è stata presidente dell’associazione che ha organizzato tutte le 29 edizioni del festival. Da sempre, insegna in lingua slovena nella scuola bilingue di San Pietro al Natisone-Špeter.
youtube
http://www.ozkyesound.altervista.org/UTOPIADELRUMORECDR.html
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Dal 2016 oltre 50 persone sono state uccise dal dispositivo frontiera, nel tentativo di attraversare il confine italo francese di Ventimiglia.
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La lunga strada di sabbia: Liguria dal Confine italo francese al Golfo dei Poeti
La lunga strada di sabbia: Liguria dal Confine italo francese al Golfo dei Poeti
Mese di Giugno ITINERARIO E LUOGHI del CAPITOLO Ventimiglia – Sanremo – Riviera di Levante – Alassio – Spotórno – Sanremo – Genova – Portofino – Santa Margherita (Ligure) – Rapallo – Riviera di Ponente – Chiavari – Sestri (Levante) – La Spezia – San Terenzo –…
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#Alassio#Chiavari#Genova#Grand Tour#Italia#La Spezia#Lerici#Liguria#Pier Paolo Pasolini#Portofino#Rapallo#San Terenzo#Sanremo#Santa Margherita#Spotórno#Viaggi in Italia
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Gli trovarono in casa una uniforme e una croce di ferro naziste. Non si parla dell'elmo vichingo che Borghezio indosserà a Pontida anni dopo.
Qualcuno vuole nascondere la verità ?
Forse qualche falso & martello ?
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A Ventimiglia, a 9 chilometri dalla frontiera francese, c'è un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato a un'epoca in cui eravamo ancora umani. C'è uno spazio fisico, il bar Hobbit, in cui non contano il colore della pelle, la nazionalità, se hai i documenti in regola o quanti soldi hai in tasca. E c'è una donna, Delia Buonomo, che non conosce muri, frontiere, barriere fisiche o mentali. Tutto è nato quattro anni fa, quando Delia vede alcune donne e bambini migranti seduti sul marciapiede di fronte al bar. Li invita ad entrare, gli offre un pasto caldo, due parole, un sorriso. Una carezza all'anima. Delia sa riconoscere in un attimo quello sguardo: lo sguardo di chi ha fame, di chi è discriminato per dov'è nato o per il suo colore, perché lo ha visto sulla propria pelle quando, da bambina, è emigrata coi propri genitori in Australia, prima di ritornare in Italia. Da quel giorno le porte del bar Hobbit hanno visto passare migliaia di migranti. Migliaia di uomini, donne, bambini, rifugiati, vite violentate da botte, abusi, prigionie, respingimenti, che spesso sono costretti a rimanere per mesi bloccati al confine italo-francese senza accesso ad acqua potabile, cibo, servizi, un letto dove dormire, sottoposti ad atti di razzismo quotidiano. Ci sono ragazzi che qui hanno consumato il proprio ultimo pasto prima di prepararsi a rischiare la vita per scavalcare una cinta spinata e proseguire il proprio viaggio verso l'Europa. Delia ne ha ospitati così tanti in questi anni che tutti qui la conoscono come "Mamma Africa". Ma Delia non si è limitata a dare da bere e mangiare gratis a chi non se lo può permettere. Ha fornito loro scarpe, vestiti, li ha aiutati a decifrare documenti o a trovare un alloggio. Ha attrezzato il bagno con spazzolini, dentifricio, sapone, assorbenti e un fasciatoio. Ha persino creato uno spazio da gioco solo per i bambini. Quello di Delia non è un bar: è un angolo di resistenza in cui tutta la bellezza e l'umanità del mondo all’improvviso si sono date appuntamento. Eppure il bar Hobbit da anni lotta per soppravvivere alla chiusura, tra costi d'affitto, spese, bollette e il boicottaggio continuo da parte dei residenti, che più di una volta l'hanno insultata, minacciata per aver osato aiutare gli ultimi tra gli ultimi. "Ma io non mollo" ha sempre detto lei. Non ha mollato neanche nel 2018, quando una straordinaria gara di solidarietà ha permesso al bar di restare aperto e a Delia di proseguire nella sua missione. Se volete darle una mano non datele soldi, ma fate conoscere la sua storia, scrivete una recensione sul suo bar. E, se passate di lì, fate una sosta, fermatevi a prendere un caffè e una brioche. Abbracciatela. Perché, mentre ogni giorno abusiamo della parola eroe, Delia è una di quelle che salva davvero il mondo, ogni giorno, in silenzio. Grazie. LORENZO TOSA
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Un gruppo di docenti universitari propone di fare qualche passo avanti su una questione che rischia di basarsi su una tifoseria tribale più che su elementi razionali.
Care Madamine,
abbiamo letto e ascoltato vostri interventi riguardo alla nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione. Ci sembra che attribuiate a quest’opera un valore del tutto simbolico, non ritroviamo nelle vostre parole né dati tecnici né scenari di futuro basati sulla realtà fisica, mentre compaiono soltanto aspettative generiche che nulla hanno a che vedere con un traforo sotto il massiccio dell’Ambin. Chi si oppone a tale opera lo fa da oltre vent’anni basandosi su grandezze fisiche e previsioni analitiche. Proviamo pertanto, come docenti universitari a proporre di fare qualche passo avanti su una questione che rischia di basarsi su una tifoseria tribale più che su elementi razionali.
Isolamento
Le affermazioni riguardo al “rompere l’isolamento” del Piemonte suonano paradossali e prive di fondamento. Nel 2017 le tonnellate di merci che hanno varcato il confine italo-francese sono state circa 44 milioni, pari approssimativamente ad un quinto di tutto quello che attraversa le Alpi ogni anno (216 milioni di tonnellate). All’aeroporto di Caselle sono transitati 3.814.000 passeggeri; sui treni Milano-Parigi che toccano Torino e transitano dal Fréjus c’è stata una presenza complessiva di circa 500.000 viaggiatori. Aggiungiamo il transito di autovetture ai valichi alpini da Ventimiglia al Monte Bianco ed è difficile capire in che senso il Piemonte e Torino siano “isolati”. Negli atenei torinesi ci sono quasi 10.000 studenti stranieri, circa il 9% del totale degli iscritti: per una città “isolata” non è male. Nell’era di Internet parlare di isolamento è sempre più un concetto marginale.
Sostenibilità
Se dunque non è l’isolamento di merci e passeggeri a caratterizzare il Piemonte, si potrebbe invocare la scarsa sostenibilità ambientale del traffico aereo e su gomma, quindi vedere il TAV Torino-Lione semplicemente come sostituzione di modalità di trasporto. Ma sostenibile non è un aggettivo magico da affiancare a qualsiasi cosa. La sostenibilità sta soltanto in un’economia circolare, promossa dalla stessa UE, che riduca i flussi di energia e materia, quindi con una minor circolazione di merci. Per la nuova linea Torino-Lione la narrazione favorevole ipotizza invece un cospicuo e duraturo aumento delle tonnellate da trasportare. A prescindere dalla realtà che si incarica di smentire sostanziali tendenze alla crescita quantitativa dei flussi attraverso la frontiera italo-francese, l’economia della crescita delle quantità materiali non è sicuramente circolare e si trova agli antipodi della sostenibilità perché è in conflitto con vincoli e leggi fisiche. Tutto ciò è ben noto alla comunità scientifica internazionale ed illustrato in documenti delle Nazioni Unite o nell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. La NLTL per essere realizzata consuma inoltre molta energia e materie prime, produce imponenti emissioni di gas climalteranti che promette di cominciare a recuperare solo dopo una ventina d’anni dall’apertura dei cantieri: per contenere i cambiamenti climatici dobbiamo ridurre le emissioni subito, non tra vent’anni, e il denaro stanziato per l’opera potrebbe essere diretto verso altre opere trasportistiche con ricadute immediate, anche occupazionali, come l’estensione della mobilità elettrica e il miglioramento di quella urbana e ferroviaria esistente.
Disuguaglianze
Le statistiche dell’OCSE e delle Nazioni Unite dicono che da decenni le disuguaglianze di reddito sono in crescita, sia all’interno delle nazioni che fra di loro. Ciò indica che si tratta non di un fenomeno congiunturale, ma strutturale. Di certo non sono i meccanismi della crescita materiale competitiva a poter perseguire l’equità sociale, né si può sperare di curare la malattia lasciando campo libero a multinazionali guidate esclusivamente dalla massimizzazione del profitto e che spostano i propri investimenti da un paese all’altro in cerca del luogo in cui incontrino meno vincoli ambientali e sociali mirando a minimizzare i costi. Quella logica non mitiga gli impatti ma li scarica sugli altri e di certo non ottimizza, anzi minimizza, la retribuzione del lavoro; l’occupazione è comunemente gestita come un ricatto nei confronti dei pubblici poteri onde poter avere mano libera. Certamente la soluzione al problema delle disuguaglianze non sono uno o più buchi nelle montagne, ma semmai la diffusione di nuovi modelli economici e sociali che contemplino sostenibilità e resilienza.
Futuro
Il futuro va costruito in maniera solidale, tenendo conto dei limiti e dei vincoli del sistema Terra-biosfera che oggi sono ben evidenti. Un ruolo chiave ce l’ha certamente l’innovazione e la frontiera possiamo trovarla nella chimica verde, nella biomimicry (biomimesi), nei processi circolari per minimizzare la produzione di rifiuti e massimizzare l’efficienza energetica, nell’internet of things (internet delle cose) e magari nel quantum computing (computazione quantistica); non nel movimento terra e nel cemento. Se il sistema imprenditoriale ha difficoltà a muoversi in questi campi non è certo perché manchi una galleria. La strada non è quella di guardare al passato riproponendo i vecchi modelli che hanno portato alla situazione presente di insostenibilità globale. Partendo da una base materiale che è comunque molto vasta, bisogna puntare sull’intelligenza e sull’immateriale, sulla qualità personale e sociale della vita piuttosto che su un impossibile aumento delle tonnellate da spostare qua e là.
Un’illusione proposta come soluzione
Ma a suscitare la curiosità più grande è proprio l’accostamento tra quest’opera e la salvifica risoluzione di problemi presenti e futuri. Anche lanciando oggi i lavori definitivi di costruzione (finora mai partiti) dovremmo attendere decenni prima di vedere transitare un treno sulla nuova linea ferroviaria da Torino a Lione. Il tunnel di base non sarebbe attivo prima della metà degli anni ’30 e i collegamenti nazionali non prima della fine degli anni ’40. E nel frattempo? Gli imprenditori dovrebbero attendere fino ad allora quest’unica ipotesi di rilancio dell’economia? Torino e il Piemonte continuerebbero a restare isolate (ammesso e non concesso che oggi lo siano)? I nostri giovani continuerebbero ad emigrare, con l’unica consolazione di un biglietto di ritorno datato 2050? Rimarremmo tutti per vent’anni in trepidante attesa, certi del miracolo?
Nel nostro lavoro siamo abituati a ragionare in termini concreti, saldamente ancorati ad elementi di realtà valutabili. Il progetto di nuova linea ferroviaria Torino Lione è notoriamente basato su presupposti proposti alcuni decenni fa, oggi rivelatisi errati e anacronistici. Pensare di puntare tutto su quest’opera ha più a che fare con il gioco d’azzardo che con la visione strategica. Per uscire tutti insieme dalle difficoltà presenti non solo il nuovo tunnel di base non c’entra nulla, ma è d’impedimento in quanto vorrebbe catturare risorse che dovrebbero molto più produttivamente essere impiegate altrove.
Seguono firme
Alessandra Algostino, docente universitario
Mauro Bonaiuti, docente universitario
Marina Clerico, docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione
Elisabetta Grande, docente universitario
Sergio Foà, docente universitario
Ugo Mattei, docente universitario
Luca Mercalli, Associazione Meteorologica Italiana
Dario Padovan, docente universitario
Livio Pepino, già magistrato
Alberto Poggio, docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione
Angelo Tartaglia, già docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione da Presidioeuropa
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Torino: 25enne bengalese ricercato ed arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina al confine italo - francese.
Torino: 25enne bengalese ricercato ed arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina al confine italo - francese. Un cittadino di nazionalità bengalese di 25 anni è stato tratto in arresto dai poliziotti del Commissariato di Polizia di Stato Barriera Nizza in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale Ordinario di Imperia. L'uomo deve espiare una condanna di 3 anni e 18 giorni di reclusione e il pagamento di una multa di 100 mila € per un cumulo di pene per reati inerenti al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina al confine italo - francese. Essendo privo di una dimora stabile a Torino, i poliziotti della sezione misure di prevenzione, sicurezza e cautelari del Commissariato hanno messo in atto una serie di accertamenti volti al rintraccio del ricercato, riscontrando la sua presenza presso un'attività commerciale della zona di Porta Palazzo nei giorni precedenti. L'uomo è stato successivamente individuato e tratto in arresto negli uffici del Commissariato.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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A quota 1870 metri si trova il valico alpino Colle Tenda che separa le Alpi Liguri dalle Alpi Marittime. . Il panorama mozzafiato è caratterizzato da una serie di fortificazioni facenti parte di quel complesso sistema difensivo che correva lungo il confine italo-francese. In fotografia il Forte Centrale, nella Riserva Bianca Limone Piemonte, in provincia di Cuneo.... #castelliditalia #piemonte #cuneo #italia #italy #travel #forte #fort #fortificazione #fortecentrale #drone #heritage #hiking #europa #europe #historia #history #riservabianca #limone #alpiliguri #alpimarittime #storia #green #francia #france #alpi #alps #alpsmountains #mountaineering #aerialview https://www.instagram.com/p/CXX_Dy3o5Vxp7fOW-Jk1-Y-5f7OTE8v2S6AcKs0/?utm_medium=tumblr
#castelliditalia#piemonte#cuneo#italia#italy#travel#forte#fort#fortificazione#fortecentrale#drone#heritage#hiking#europa#europe#historia#history#riservabianca#limone#alpiliguri#alpimarittime#storia#green#francia#france#alpi#alps#alpsmountains#mountaineering#aerialview
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Giorgio Caudano con Paolo Veziano, Dietro le linee nemiche. La guerra delle spie al confine italo-francese 1944-1945, Regione Liguria - Consiglio Regionale, IsrecIm, Fusta editore, 2024
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Alla frontiera di Ventimiglia controlli a campione
(ANSA) – VENTIMIGLIA, 05 MAG – Le dichiarazioni del ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin, che ha accusato il premier italiano Giorgia Meloni di essere “incapace nel risolvere i problemi migratori”, hanno portato preoccupazione al confine italo-francese di Ventimiglia per il possibile inasprimento dei controlli, che per il momento comunque avvengono soltanto a campione. Stamattina la…
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