#concretizza
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Ricorda che sei Aria
Respira. Osserva. Focalizzati. Espandi.
Ricorda che sei Fuoco
Accenditi. Trasforma. illumina. Ardi.
Ricorda che sei Terra
Radicati. Nutri. Coltiva. Concretizza.
Ricorda che sei Acqua
Fluisci. Purifica. idrata. Rigenera.
Ricorda che sei Spirito
Medita. Connettiti. Ascolta. Contribuisci.
#ricorda#ricordare#essere#essere così#essere se stessi#aria#respira#osserva#focalizzati#espandi#fuoco#accenditi#illumina#trasforma#ardi#terra#radicati#nutri#coltiva#concretizza#acqua#fluisci#purifica#idrata#rigenera#Spirito#medita#ascoltare#Connettiti#contribuisci
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Di Roberto Assagioli
FIDUCIA ASSOLUTA.
Riponi la tua fiducia nell’invisibile. Non porre la tua fiducia nelle cose esterne e materiali. Queste possono mancarti e ti mancheranno quando sia necessario al tuo sviluppo spirituale. Sappi che tutto ciò che è manifesto proviene dall’Immanifesto che ne è la Fonte Infinita ed Inesauribile, e si concretizza nella tua vita secondo quello che riconosci nella tua coscienza. Non crederti mai solo o isolato, l’Onnipotenza del Principio di Vita che in te dimora è sempre con te e mai può allontanarsi, alla sola condizione che in essa tu ponga una fiducia assoluta, esclusiva ed illimitata. Solo il timore e l’incertezza ti rendono vulnerabile.
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Tu sei un pensiero dolcissimo, ma dal retrogusto amaro.
Tu sei il terrore di continuare a cadere, ed il desiderio di provare a volare.
Tu sei la casa dei miei sogni, che si trasforma poi in una buia prigione senza uscite.
Tu sei un labirinto, un labirinto nel quale perdersi è la regola. E di entrare l'ho scelto io.
A volte mi chiedo a che costi desidero perdermi, solo per il piacere di trovarti. A volte mi chiedo a che costi mi metto qui a cercarti, in queste parole... e poi a smarrire la via sono proprio io.
Mi sei venuto a cercare tu. Tu che mi lasci, ma non mi lasci andare.
Tu, e un cuore che batte all'impazzata, ma dal sospiro soffocante. Tu, una doccia gelata nel bel mezzo di Agosto.
Tu, il sogno che mi sveglia alle quattro del mattino, la musica che mi culla prima di andare a dormire, la forza che mi spinge ad alzarmi.
Tu, una fuga d'amore, che non si concretizza, che rimane un film tratto da una storia vera. Tu, una storia vera, senza finale, senza colonna sonora, a cui manca un pezzo.
Tu, il pezzo mancante, e l'esatta metà.
Io e te, un viaggio parallelo, senza meta o destinazione.
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Israele sta usando l'acqua come arma di guerra nella Striscia di Gaza. Questo è quello che emerge dall'ultimo report "La sete come arma di guerra" di Oxfam Italia organizzazione umanitaria impegnata nella striscia dal 1980. Dal rapporto emerge un uso sistematico da parte del governo israeliano della privazione d’acqua come strumento di guerra contro i cittadini palestinesi, in particolare dopo l'inizio delle operazioni militari israeliane a Gaza.
Secondo il rapporto, questa privazione si concretizza attraverso l'assedio imposto dal governo israeliano a partire dallo scorso ottobre, che include il blocco totale o parziale di forniture da parte di Israele di acqua, elettricità, carburante e beni essenziali, dalle quali la popolazione di Gaza dipendeva anche prima dello scoppio della guerra.
Un ruolo altrettanto centrale è giocato dai ritardi e dalle limitazioni imposte dall'esercito israeliano all'ingresso di aiuti umanitari, congiuntamente agli incessanti ed estesi bombardamenti israeliani che hanno colpito centinaia di infrastrutture civili fondamentali per la popolazione palestinese. Basti pensare che a Gaza city, l'88% dei pozzi e il 100% degli impianti di desalinizzazione dell’acqua sono stati danneggiati o distrutti. Prima dello scorso 7 ottobre, ogni abitante a Gaza aveva a disposizione 82,7 litri di acqua al giorno, mentre oggi la quantità di acqua a disposizione è di appena 4,74 litri al giorno.
Parliamo di acqua necessaria per dissetarsi, per pulirsi, così come per cucinare. In particolare, dal report emerge che al 26 maggio 2024, la produzione di acqua in tutta la Striscia di Gaza è diminuita dell’84% a causa della distruzione da parte di Israele delle infrastrutture idriche e delle restrizioni all'ingresso di carburante, elettricità e pezzi di ricambio necessari per il funzionamento delle strutture idriche e dei servizi igienico-sanitari di Gaza.
La mancanza d'acqua ha causato un aumento dei casi di malattie veicolate dall’acqua: un'analisi di Oxfam rivela che oltre un quarto della popolazione di Gaza ha contratto gravi malattie a causa dell’utilizzo di acqua contaminata e di servizi igienico-sanitari inadeguati.
@WillMedia
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Under another light Jewels and ornaments by Gianfranco Ferré
a cura di Rita Airaghi, direzione artistica Luca Stoppini, fotografie di Andrea Passuello
Skira, Milano 2017, 234 pagine, 16,8x30cm, ISBN 978-88-572-3669
euro 42,00
email if you want to buy [email protected]
La mostra è accompagnata da un libro-catalogo edito da Skira, la cui direzione artistica è di Luca Stoppini, che ha anche reinterpretato le camicie con nuove immagini fotografiche. Il volume che si apre con i saluti di Andrea Cavicchi ed Alberto Ferré, presidenti delle due Fondazioni e presenta poi un testo sulle motivazioni del progetto della mostra, a cura di Filippo Guarini e Rita Airaghi, approfondisce i temi della mostra con il saggio introduttivo di Daniela Degl’Innocenti e gli interessanti contributi di personaggi e protagonisti dello stile, della moda e dell’architettura italiana quali Quirino Conti, Anna Maria Castro, Margherita Palli, Daniela Puppa e Franco Raggi, che raccontano ed interpretano la visione creativa e progettuale del grande stilista-architetto.
"Nel gioiello, un mondo. O meglio il mondo. Da sempre oggetto di incommensurabile valenza simbolica, per me il gioiello concretizza un'infinità di riferimenti, di rimandi, di sguardi alle realtà più disparate, tanto reali quanto oniriche, da cui traggo ispirazione. In ciò non sento la minima differenza tra 'sognare' un abito o un gioiello. Perché è del tutto simile l'impulso a ritrovare stimoli e suggestioni in un orizzonte infinitamente eterogeneo, privo di confini temporali non meno che spaziali." (Gianfranco Ferré)
With more than 100 photographs, Gianfranco Ferré: Under Another Light looks at the costume jewelry of Italian designer Gianfranco Ferré (1944–2007). Ferré himself said of this somewhat neglected side of his oeuvre: “intended as a decorative element of clothing, ‘my’ jewelry becomes a tool for its interpretation, for a subjective and individual reading of the garment. If clothing is an object―the ‘thing is worn’―then jewelry is the expression of the way, of ‘how it’s worn.’”
Amid the diversity of objects presented in this volume, there emerges a connection between bijoux and clothing collections, which Ferré always conceived in parallel with each other, and tied to the inescapable reference point, the human body―giving preference to its key parts, from the neck to the wrists and the waist.
28/10/24
#Gianfranco Ferré#Jewels and Ornaments#Rita Airaghi#Luca Stoppini#jewelry books#fashion books#fashionbooksmilano
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Definizioni
Carnivoro: una persona che mangia solo o quasi esclusivamente prodotti animali. Scelta sconsigliata.
Onnivoro: una persona che mangia qualsiasi tipo di alimento.
Onnivoro sociale: una persona che mangia prodotti vegetali nel privato, ma che non si fa problemi a mangiare carne, pesce e derivati in occasioni sociali.
Flexitariano: una persona che mangia prodotti vegetali, ma saltuariamente inserisce anche carne, pesce e derivati
Pescetariano: una persona che mangia prodotti vegetali e pesce, talvolta anche derivati di animali terrestri come latticini, uova, miele e altri prodotti animali minori, escludendo le carni degli animali terrestri.
Latto-Ovo Vegetariano: una persona che mangia esclusivamente prodotti vegetali e derivati animali come latticini, uova, miele e altri prodotti animali minori. Necessita di integrazione di B12.
Latto-Vegetariano: una persona che mangia esclusivamente prodotti vegetali, latticini, miele e altri prodotti animali minori ma esclude le uova. Necessita di integrazione di B12.
Ovo-Vegetariano: una persona che mangia esclusivamente prodotti vegetali, uova, miele e prodotti animali minori, ma esclude i latticini. Necessita di integrazione di B12.
Vegano: una persona che mangia esclusivamente vegetali e che esclude qualsiasi prodotto animale. Necessita di integrazione di B12.
Crudista: una persona che mangia solo prodotti che non devono essere cucinati. Nella maggior parte dei casi la cosa si concretizza in una dieta vegana con una scelta di alimenti inferiore. Scelta sconsigliata.
Igienista: una persona che segue strampalate indicazioni riguardanti la produzione di muco, le depurazioni e l'idiosincrasia per partito preso per questo e quell'altro alimento. Scelta sconsigliata.
Fruttariano: una persona che mangia solo frutta, o dice di mangiare solo frutta. Scelta sconsigliata.
Brethariano o respiriano: una persona che per problemi mentali è convinta di poter sopravvivere senza mangiare nulla, nutrendosi della luce del sole. Non è una scelta, è una patologia mentale.
Pick one. Or more. Occhio solo alle derive dannose.
NB: non conosco nessuno, né so se esiste una definizione nel caso in cui qualcuno dovesse scegliere di consumare prodotti vegetali escludendo tutti i prodotti animali mantenendo però il miele e gli altri derivati animali minori (che sarebbero poi il polline, la propoli e cose simili). Comunque questo qualcuno avrebbe bisogno di B12.
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Storia Di Musica #365 - Led Zeppelin, Led Zeppelin III, 1970
Ammetto che il legame tra i dischi di Marzo non è dei più audaci né complicati, ma intorno al numero tre, come il terzo mese dell'anno, si può costruire molto in termini di agganci storico-musicali. Iniziamo quindi da terzo disco di una delle band più leggendarie del rock.
Una band che in poco più di un anno era passata dall'anonimato al successo più grande, con un inizio da favola: Jimmy Page voleva continuare a suonare come Yardbirds, di cui fu l'ultimo testimone, ma mette su una nuova band che prende il nome, suggerito da Keith Moon degli Who, di Lead Zeppelin, poi ristilizzato in Led Zeppelin. 1969, due dischi leggendari: Led Zeppelin I e Led Zeppelin II, due pietre miliari della musica rock, che aprono al mondo la potenza sonora del suono che Jimmy Page, John Paul Jones, John Bonham e la voce, inimitabile, di Robert Plant mettono in questa avventura, partendo dal blues ma ammantandolo di potenza, di erotismo, di struggimento. Il successo è clamoroso: basta solo dire che il primo tour negli Stati Uniti verrà prorogato per 5 volte, e solo un piccolo infortunio vocale di Plant a Las Vegas nell'Aprile del 1970 lo interrompe. Per questo motivo, Plant e Page si trasferiscono per un certo periodo in un cottage in Galles, nella località di Bron-Y-Aur, dove si riposano e iniziano a pensare, in maniera più calma e sistematica a nuove canzoni. Le prime idee vengono poi sviluppate in modo diverso: la band prende in affitto un grande cottage a Headly Grande, nello Hampshire, e inizia a registrare con il mitico studio mobile dei Rolling Stones (che merita un prossimo post dedicato) tra maggio e giugno 1970: alcune cose verranno poi sistemate agli Olympic Studios di Londra e ai nuovissimi Island Studios di Notthing Hill, sotto lo sguardo attendo di Andy Johns e Terry Manning.
Quello che ne viene fuori, uscito il 5 ottobre del 1970, pone Led Zeppelin III come un disco che si stacca in parte dal precedente: sebbene esistano dei chiari legami con la potenza di fuoco dei primi due, specialmente in Immigrant Song, dall'attacco stellare (che leggenda vuole fu ispirata a Plant da un viaggio in Islanda dove la band fu invitata dalla BBC per un programma di scambi culturali) o con Celebration Day o Out On The Tiles (che è un modo di dire, tipo "facciamo bisboccia") il disco presenta una natura acustica e meditativa in molti passaggi, una diversa e affascinante appropriazione del blues, nuove sonorità che porteranno critici e fan a parlare di un nuovo sottogenere, l'Hard Folk. Già Friends, meravigliosa, indica la strada, ma è nello sviluppo del disco che questo concetto si concretizza: la meraviglia di Tangerine o That's The Way, la dolente drammaticità di Gallows Pole, rielaborazione di un traditional, The Maid Freed From The Gallows, dove Page suona il banjo e Jones il mandolino, altro gioiello della corona Zeppelin. Ma niente è sottotono: Bron-Y-Aur Stomp vede Bonzo Bonham usare i cucchiai come accompagnamento, Hats Off To (Roy) Harper (basato su un blues di Bukka White) è un omaggio al comune amico Roy Harper con Plant che canta attraverso un un microfono vibrato. C'è però un ultimo meraviglioso pezzo: Since I've Been Loving You è uno slow blues epico, che diventerà uno dei momenti clou dei loro memorabili show. A tal proposito, ricordo che alcune di queste canzoni furono suonate per la prima volta, prima della pubblicazione, nella storica esibizione al Festival Rock di Bath 1970, davanti ad un pubblico oceanico (secondo alcune fonti 200000 spettatori) in quello che è a detta degli stessi musicisti uno dei loro concerti più memorabili (secondo la leggenda 3 ore e 5 bis!), di cui per anni si sono rincorse notizie di alcune registrazioni negli archivi, che ancora non hanno visto la luce.
Un ricordo anche della spettacolare copertina: opera di Zacron, (Richard Drew) che Page conobbe all'inizio degli anni '60, era composto da un doppio livello, una copertina esterna con un disco rotante interno che mostrava immagini psichedeliche legate al volo (il dirigibile, le farfalle, fate, animali volanti) e il volto dei 4 Led Zeppelin: la grafica era piuttosto complicata da produrre, tanto che in alcuni paesi la prima tiratura fu venduta con una semplice busa bianca che invitata l'acquirente del disco a tornare in negozio a prendere la copertina definitiva (queste sono una chicca per i collezionisti). Nella prima edizione del disco c'era anche un messaggio nei solchi vuoti a fine lato B, "Do what Thou wilt, so mete it be" che è una massima di quell'Aleister Crowley, personaggio tanto chiacchierato quanto oscuro, che come esperto di "magia" aveva un certo interesse agli occhi di Page, che contagiò gli altri tre. Ovviamente la band iniziò da qui ad essere accusata di satanismo e stupidaggini varie, che non hanno nemmeno senso di essere approfondite.
Il disco all'uscita arrivò subito al numero 1 in Gran Bretagna, e alla seconda settimana negli Stati Uniti, dove era così atteso che in sola prevendita vendette un milione di copie. Tuttavia il cambio di passo non fu da tutti preso bene, e persino certa critica non fu soddisfatta. Così alla fine il III ebbe meno vendite di II e di I, cosa che un po' indispettì i Led Zeppelin e che li portò a quel Led Zeppelin IV, che in verità proprio per ripicca non ha un titolo definitivo, che conterrà ancora tante meraviglie di una delle band del rock, senza nessun dubbio.
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"Nessuna rivoluzione può avere successo senza organizzazione e denaro. Le masse forniscono pochissimo del primo e niente del secondo. Ma gli insiders al vertice, al contrario, garantiscono entrambi. Agiscono applicando una strategia che si concretizza nel sincretismo tra pressione dall'alto e pressione dal basso. La prima viene esercitata fomentando le masse che si riversano nelle strade. I rivoltosi sono pedine, complici, marionette e creduloni per una plutocrazia di cospiratori elitari che lavorano per l'instaurazione di un superstato mondiale basato sul controllo totale delle nostre vite e proprietà. La seconda attraverso la manipolazione data dall'indottrinamento al cambiamento. Tuttavia, per "cambiamento" gli insiders intendono il consenso al nuovo sistema che sostituirà quello vecchio. Disordini e rivoluzioni non viaggiano mai dal basso verso l'alto, ma al contrario. "
Gary Allen - 1969
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L'espressione più dolce che possa esistere è quell'espressione leggera
che parte dal cuore e dall'anima
e fluisce nel movimento del corpo.
Non pensate che la danza sia
un insieme di passi... ma una risposta della bellezza dell'anima
che viene dal cuore. La danza è un pensiero che in quel momento si concretizza e diventa un desiderio
e poi un bisogno.
(Valentina Giordano)

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Se non fosse per il fatto di aver un corpo che si concretizza nello spazio non esisterei, di fatto solo esisto a stento nella testa della mia famiglia
Per cui odio pure questo corpo che non ha senso di esistere
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a questo punto sembrerò un'invasata monotematica ma GUARDATEVI CIRCEO QUESTO MARTEDI E IL PROSSIMO. meglio ancora se con i vostri padri, fratelli, amici, fidanzati. specialmente se siete giovanissim* e non avete contezza di come vanno queste faccende ma anche se un pochino ne avete: la messa in scena concretizza e rende più consapevoli. vedrete le cose oscene che gli assassini si inventano al processo per passarla liscia, vedrete la vittimizzazione secondaria, vedrete quanto fanno schifo certi avvocati, quanto abbiano dovuto urlare le femministe per far sì che l'attenzione non scemasse. vedrete la giustizia che parte a mille e poi si accartoccia perché già due anni dopo l'onda emotiva attorno al massacro evapora lentamente, in aula e alle messe in memoria iniziano a mancare le persone che poco tempo prima sembravano irriducibili. vedrete le famiglie logorate che a un certo punto accettano i risarcimenti in denaro perché non ce la fanno più. guardatevi circeo perché racconta un caso preciso, con coordinate precise, ma anche la storia di TUTTI i processi alla violenza di genere che con giulia cecchettin potrebbe verificarsi di nuovo perché quasi 50 anni il femminismo si è illuso di aver fatto cambiare qualcosa e invece siamo sempre punto e a capo e ogni medium vale per sviluppare la tantissima consapevolezza che ci serve per capire in che pantano socio-culturale siamo.
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L'espressione più dolce che possa esistere
�� quell'espressione leggera
che parte dal cuore e dall'anima
e fluisce nel movimento del corpo.
Non pensate che la danza sia
un insieme di passi...
ma una risposta
della bellezza dell'anima
che viene dal cuore.
La danza è un pensiero
che in quel momento si concretizza
e diventa un desiderio
e poi un bisogno.
(Valentina Giordano)
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Ho fatto scelte che facevano paura anche a me stessa.
Ho fatto scelte che erano un enorme punto interrogativo.
Ho fatto scelte che mi hanno portato tempeste e fulmini contro. Però ho sempre scelto. Ho sempre avuto il coraggio e le palle di scegliere. Che fosse giusto o sbagliato il momento, la scelta o il risultato non importa; Ciò che conta è che nella vita si impari a prendere una posizione. Che nella vita si abbia una testa che ragiona, un concetto che si concretizza e una strada da prendere.
Per farlo dobbiamo imparare a scegliere anche a costo di sbagliare

Silvia Nelli
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`She wore wild flowers in her hair´ – sembra fatta della stessa sostanza dell'autunno: capelli cioccolato ribelli e occhi verde-foglia scuri, incastonati nel taglio felino che le accende lo sguardo. Una Resting Morgana Face conferitale da lineamenti spigolosi e appuntiti nel volto pallido inglese, almeno quando non è impegnata a dispensare sorrisi infantili e impertinenti. Una figura longilinea impreziosita da uno stivale aureo alla gamba destra. Profuma di mirto e frutti rossi. Come ogni donna in piena crisi, ha deciso che una frangetta possa improvvisamente mascherarle le rughe di preoccupazione stabilitesi ormai definitivamente sulla fronte. `We’re just kids, we aren’t supposed to be heroes´ – insofferente alle regole e avventata nelle reazioni, con una manciata di ironia e sarcasmo esasperante per difendersi dal mondo. Il suo coraggio non sempre ruggente a volte si concretizza solo con la consapevolezza di ‘provarci ancora’l’indomani: qualcuno l’ha definita instabile, ma non si è mai impegnato a scrutare più a fondo della facciata di orgogliosa spazientita ragazzina annoiata di ventinove anni. Serietà e formalità le stan strette. `When you are young, they assume you know nothing´ – pochi punti fermi nel firmamento dei trenta: Beitriss è la stella più luminosa che indica la via, Cisco l'incontro casuale che ha sapore di libertà senza giudizio, i colleghi della Gringott un piacevole inconveniente nel percorso. Seth rimarrà il suo più grande rimpianto segreto, Sebastian un gradito rancore mai sopito. `'Cause I knew everything when I was young´
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Pro al sexting?
sì ma ha senso effettivamente solo se poi si concretizza nel giro di poco face to face, altrimenti se è fine a sé stesso è un po’ noioso
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L'Amore comincia con un Ciao Continua sempre con le Carezze delle parole. Si conferma con la Presenza. Con la consistenza dei Fatti. Si Concretizza standosi Addosso!
RelaxBeach© (Tutti i Diritti Riservati.) 30/04/2023
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