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San Martín de Porres: “Humildad, caridad y dedicación a los necesitados”,
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Quesito Buongiorno, sono Federico e ho 33 anni. Ho incominciato da poco più di 2 anni a frequentare la messa la domenica e nelle feste di precetto, mi confesso circa ogni 2-3 mesi. Premetto che sono un peccatore ma non una persona che cerca il male per mia natura e provavo a cercare il bene anche quando mi comportavo da ateo, ho sempre provato a comportarmi da buon cittadino e essere umano, con i miei errori. Ancor di più in questi tempi in cui ho riscoperto la vera fede e che non basta rispettare la legge dello stato e essere direzionati al bene ma il signore vuole che rispettiamo determinate regole e comandamenti. Un giorno ho chiesto a un parroco che mi confessava se potessi fare la comunione anche se non arrivando perfetto all’appuntamento (in grazia di Dio etc.) e lui mi ha detto che con una preghiera ad esempio un atto di dolore recitato con il cuore mi avrebbe aiutato a sfangarla e avrei potuto prendere la comunione. Il punto è che ci sono pochi parroci per la confessione e l’unico peccato che sono certo di commettere settimanalmente è l’impurità dell’autoerotismo. Mi sembrerebbe un po’ strano fermarmi ogni singola settimana per fare la stessa confessione sullo stesso tema, tra l’altro andando alla ricerca di un parroco che incontro in giro e anche prendere il suo tempo per una mia colpa. In questi 2 anni circa ho sempre preso la comunione e mi sono trovato bene ma mi chiedo se sto facendo bene o se fare la comunione è per me un qualcosa che mi fa male perché non arrivo perfetto al sacramento della comunione a questo punto mi chiedo anche se mi ha fatto male andare a messa, perché leggo molte opinioni diverse a riguardo la comunione. Che suggerimenti mi può dare? Premetto che prego il Rosario tutti i giorni e farò una preghiera anche per lei. Saluti, Federico Risposta del sacerdote Caro Federico, 1. al di sopra della disparità dei pareri dei sacerdoti che hai consultato vale quanto ha insegnato il sommo pontefice Giovanni Paolo II nella enciclica Ecclesia de Eucaristia: “L’integrità dei vincoli invisibili è un preciso dovere morale del cristiano che vuole partecipare pienamente all’Eucaristia comunicando al corpo e al sangue di Cristo. A questo dovere lo richiama lo stesso Apostolo con l’ammonizione: «Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice» (1 Cor 11,28). San Giovanni Crisostomo, con la forza della sua eloquenza, esortava i fedeli: «Anch’io alzo la voce, supplico, prego e scongiuro di non accostarci a questa sacra Mensa con una coscienza macchiata e corrotta. Un tale accostamento, infatti, non potrà mai chiamarsi comunione, anche se tocchiamo mille volte il corpo del Signore, ma condanna, tormento e aumento di castighi» (Omelie su Isaia 6, 3] . In questa linea giustamente il Catechismo della Chiesa Cattolica(n. 1385)stabilisce: «Chi è consapevole di aver commesso un peccato grave, deve ricevere il sacramento della Riconciliazione prima di accedere alla comunione» (n. 1385, cfr. anche Codice di Diritto Canonico, can. 916). Desidero quindi ribadire che vige e vigerà sempre nella Chiesa la norma con cui il Concilio di Trento ha concretizzato la severa ammonizione dell’apostolo Paolo affermando che, al fine di una degna ricezione dell’Eucaristia, «si deve premettere la confessione dei peccati, quando uno è conscio di peccato mortale” (EE 36). 2. Quanto ha ricordato il santo Papa Giovanni Paolo II non è altro che è una determinazione pratica di quanto dice la Sacra Scrittura: “Perciò chiunque mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ciascuno, dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva dal calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti” (1 Cor 11,27-30). 3. Andando alla radice di tutto ti esorto a non convivere con quel peccato, ma di rimuoverlo una volta p
er sempre dalla tua vita. La vita cristiana va vissuta in permanente comunione con il Signore. Solo se sei in grazia di Dio puoi vivere bene la comunione eucaristica. Diversamente diventa motivo di tormento e anche di condanna, come ha detto Nostro Signore attraverso la voce di San Paolo. 4. Permanendo questo peccato, non deve apparire strano confessarti ogni settimana. Se per caso ti capita di imbrattare il tuo corpo non dici che è strano pulirti ogni volta. Lo fai sempre e subito. Pertanto accostarsi alla confessione per fare la Santa Comunione è la cosa più normale per uno che cade nel peccato grave. Come si evince da1 Cor 11,27-30 è Dio che parla così. 5. Recitare l'atto di dolore, qualora si cada, è la cosa più giusta. Ma l'atto di dolore è vero solo se include il proposito di confessarsi. E, alla luce della Sacra Scrittura, la confessione deve essere fatta prima di ricevere la Santa Comunione: “Ciascuno, dunque, esamini se stesso e poi….”. C’è dunque un prima e un poi che va rispettato. 6. Non temere di prendere il tempo al sacerdote dicendo in cinque secondi il peccato che hai commesso. Inoltre va ricordato che il compito principale del sacerdote è quello di amministrare i sacramenti. La celebrazione dei sacramenti, oltre a santificare te, giova anche alla sua santificazione. Ti ringrazio per il ricordo nella preghiera che contraccambio di cuore. Ti benedico e ti auguro ogni bene. Padre Angelo
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Il Venerdì Santo, lungo la Via Crucis
Il Venerdì Santo è il momento in cui cade la memoria della crocifissione e morte di Gesù, è il secondo giorno del Triduo Pasquale, quando non si celebra l'Eucaristia, è il periodo dell'Azione liturgica della Passione del Signore, composta dalla Liturgia della Parola, dall'Adorazione della croce e dai Riti di Comunione. Nella mattinata viene continuata, anche se senza solennità, l'adorazione eucaristica all'Altare della Reposizione, allestito dopo la Messa del Giovedì e, in molte chiese e anche in parecchie parrocchie, si celebrano l'Ufficio delle Letture e le Lodi Mattutine. Verso il pomeriggio del Venerdì Santo si svolge l'Azione liturgica della Passione del Signore, detta In Passione Domini, che ha origini che risalgono al VII secolo, ed è presente anche nel Rito bizantino, come una delle tre tipologie di Divina Liturgia. Questa celebrazione è divisa in tre parti, la Liturgia della parola, con la solenne preghiera universale, l'Adorazione della Santa Croce e la Comunione con le ostie consacrate il Giovedì Sant. Anche la tradizione ambrosiana, come quella romana, ordina la celebrazione della Passione del Signore del Venerdì Santo in una liturgia pomeridiana o serale, divisa in l’annuncio della Morte del Signore, l'adorazione della Croce e la preghiera universale per le necessità della Chiesa e del Mondo Ma il Venerdì Santo è il giorno dove in ogni Parrocchia si effettua, al calar della sera, la Via Crucis, di cui la più nota è quella, trasmessa in televisione, che vede protagonista il Papa al Colosseo di Roma. La prima Via Crucis al Colosseo fu celebrata nel 1750, voluta da papa Benedetto XIV per quell’anno giubilare, con 14 stazioni e una grande croce al centro dell’anfiteatro. Per oltre un secolo, fino all’Unità d’Italia, il Colosseo divenne la meta della Via Crucis che percorreva la via Sacra poi si perse la tradizione, dato che il papa era chiuso in Vaticano e le edicole e la croce furono rimosse. Solo nel 1926, mentre si definiva il Concordato con la conciliazione tra lo Stato italiano e la Chiesa, la croce tornò al Colosseo, non al centro, ma di lato dove si trova ancora oggi. Fu Giovanni XXIII a riportare il rito nell’anfiteatro Flavio nel 1959 ma solo in quell’anno, infatti la Via Crucis al Colosseo venne ripresa nel 1965 da Paolo VI, che fu anche la prima volta della trasmissione in diretta eurovisione della Rai. La trasmissione in mondovisione della cerimonia arrivò nel 1977, ed era la prima a colori. Giovanni Paolo II negli anni affidò le meditazioni non solo a religiosi, ma anche a personalità della cultura e a laici, ad esempio nel 1999 le fece scrivere al poeta Mario Luzi, nel 2002 a 14 giornalisti accreditati alla Sala Stampa, nel 1993 e nel 1994 da due donne, madre Anna Maria Canopi, abbadessa benedettina di Orta san Giulio e sorella Minke de Vries, della comunità protestante svizzera di Grandchamp e nel 1994 le scrisse il patriarca ecumenico Bartolomeo I. Memorabile rimase l’ultima Via Crucis di Wojtyla, collegato in diretta televisiva dal Palazzo apostolico e ripreso di spalle, con la meditazione del cardinale Joseph Ratzinger, che invitò a riflettere sulla Chiesa. In diverse regioni italiane per la Via Crucis si tengono imponenti processioni con il Crocifisso, con le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, o con le statue che rappresentano le stazioni. Read the full article
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VENERDÌ 13 GENNAIO 2023 - 🔸♦️ SANT'ILARIO DI POITIERS ♦️🔸 Ilario di Poitiers (Poitiers, 310 circa – Poitiers, 367) è stato un vescovo e teologo romano; fu Vescovo di Pictavium (l'attuale Poitiers), teologo, filosofo e scrittore. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e dalla Comunione anglicana ed è stato proclamato Dottore della Chiesa. È patrono della città di Parma e del paese di Nus. Proveniente da una famiglia aristocratica gallo-romana, Ilario fu subito attratto dalla filosofia. Era sposato e padre di una bambina di nome Abra, quando i religiosi della sua comunità lo acclamarono Vescovo di Pictavium nel 353. Prese sotto la propria protezione Martino, futuro Vescovo di Tours. Ancora poco addentro ai problemi della fede, scoprì solo nel 354 il simbolo di Nicea. Fu presente al sinodo di Béziers nel 356, a seguito del quale fu mandato in esilio in Frigia dall'imperatore Costanzo II. Nei cinque anni seguenti ebbe modo di approfondire il pensiero dei padri orientali, e scrisse la sua opera più famosa Sulla Trinità (De Trinitate). Partecipò al concilio di Seleucia in Isauria nel 359, dove ottenne l'unità tra i sostenitori del simbolo di Nicea e chi sosteneva che il Cristo era simile nella sostanza al Padre. Da Il Santo del Giorno Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia Sicilia Terra di Tradizioni #Tradizioni_Barcellona_Pozzo_di_Gotto_Sicilia #Sicilia_Terra_di_Tradizioni Rubrica #Santo_del_Giorno (presso Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia) https://www.instagram.com/p/CnXGoTfok6-/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Le palle (rosse) di Natale
Il Natale, quando arriva, arriva e noi addobbiamo l’albero con tante belle palle rossofuoco. Esce il videoclip promozionale del nuovo film di Checco Zalone e subito una Alessandra Mammì (se stamo a divertì, mammì, mammì) lo fulmina come sessista e razzista: la parodia celentanesca del Checco che si ritrova cornuto e mazziato dall’immigrato non le va giù, le fa contorcere il sorriso caramellato, puro radicalismo chic. Sarebbe da chiederle se anche l’attrice che si presta nel ruolo di moglie sia sessista, e se perfino l’immigrato del video, africano, africano nero, sia razzista.
Poi ci sono quelli che chiamano alla Festa dell’Unità Bello Figo, farsa in fama di risorsa, che “rappa” le stesse cose di Zalone ma in modo penoso (“Hey hey, non pago affito, dai cazzo siamo negri noi, hey hey, non faccio opraio”) e se fa un video sessista all’Università di Pisa pieno di donne bianche “da trombare” lo difendono come novello Duchamp, siccome l’Università è notoriamente cosa loro.
Poi c’è il critico Tomaso, con una emme, che fa tanto intellettuale engage, Montanari che trova una insormontabile “banalità del razzismo” nella favola dolce del Presepe – e sono in quella, le altre confessioni sono salve. Con sgradevole assonanza con la famosa banalità del male che evoca il male assoluto del nazismo e dell’Olocausto, praticamente il Bambinello sarebbe… che schifo, già solo a scriverlo, lasciamolo a Tomaso.
Poi ci sono i facciamorete restiamoumani antifà che su Twitter postano foto dell’albero di Natale a testa in giù, perché il Natale, come suggerisce l’esperto Tomaso, è fascista come Mussolini (e Salvini): e deve fare la stessa fine.
Poi c’è il profeta delle “classi subalterne”, come le ha definite, Gad Lerner, in lotta continua per i poveracci che non sfoggiano Rolex o vacanze a bordo di panfili di potere, ma a debita distanza; ha da stilare continue liste di proscrizione, è un lavoro di testa, non va disturbato.
Poi c’è Michela Murgia che è ossessionata dai fascisti e ha inventato il fascistometro che sarebbe: fascista è chi dico io. Naturalmente si scaglia contro il sessismo, la società patriarcale, preferisce la “matria” alla patria, ma non rinuncia ad apparire languidamente distesa, il piedino ammiccante, sulla dormeuse come una Paolona Bonaparte.
Poi c’è Saviano che di palle rossofuoco ne spara tante e poi tante che sembra “Jack Bidone coi fratelli Bolivar”.
Poi c’è il professore liceale, che sfiga, Christian Raimo, che tanto democraticamente si era speso per impedire la partecipazione al Salone del Libro di Torino dell’editore Giubilei Rignani (mai Lagioia).
Poi c’è Lilli Gruber che ce l’ha anche lei con la società dei maschi fonte di tutte le nequizie ma nel suo salottino di rosse parole siliconate invita quasi solo maschi (forse perciò si spiegano le nequizie).
Poi ci sono gli ex LC (Lotta Continua) che un tempo sprangavano i CL (Comunione & Liberazione) ma adesso se sentono la deprimenta discorsa d’insediamenta della neopresidenta della Corta Costituzionala, Marta Cartabia, che parla solo di potere alle donne, si rotolano in terra per l’orgasmo.
Poi ci sono i giornalisti compagneros della Rai che vogliono “il nemico” Salvini eliminato e i suoi figli piccoli deportati in manicomio.
Poi ci sono quelli che, a proposito della povera Desirée Mariottini, giovane sbandata annientata atrocemente in un rudere, ostaggio di immigrati spietati, arrivano a dire che la colpa era sua, che era una tossica e comunque il problema sta nel fatto che non si educa al “consumo responsabile” di sostanze; lo stesso per Pamela Mastropietro, fatta letteralmente a pezzi a Macerata da alcuni pusher cannibali nigeriani gratificati dalla mostruosa difesa d’ufficio degli integrazionisti ultrà.
Poi ci sono le groupie di Mimmo Lucano, portato in fama di santo, del tutto indifferenti al suo famoso modello, che, al di là delle pronunce giudiziarie a venire, si è comunque confermato, cifre alla mano e senza possibilità di smentita, in una effervescente dissipazione pubblica, per non aggiungere altro. Del resto, se non avessero una tale idea dell’economia non sarebbero veterocompagni…
Poi ci sono quelli che… Bibbiano è un raffreddore, un modo di dire, una strumentalizzazione, e anche qui i processi, le sentenze, faranno il loro corso, se mai lo faranno ma una cosa è certissima, sono gli orrori patiti da troppe, troppe e ancora troppe famiglie (basti la terribile e bella inchiesta di Francesco Borgonovo e Antonio Rossitto autori del libro Bibbiano, i fabbricanti di mostri). Un vortice abissale, oltre le parole, ma riescono ancora a buttarla in ridicolo, a smorzarla, a negarla.
Poi c’è la regista Francesca Archibugi, ma nella sua cerchia pariolina hard fa fino chiamarla “Franciasca Archibbuggi”, che sta “col sistema di Bibbiano perché i figli non appartengono alle famiglie ma allo stato”.
Poi ci sono quelli che vogliono sostituire la famiglia alla rete formale e informale.
Poi ci sono le erinni alla Monica Cirinnà che vogliono rieducare, in senso gender, tutti perché “Dio patria e famiglia è una vita di merda”.
Poi ci sono i genderisti estasiati dalla prima ministra della Finlandia che è “figlia di due mamme”, che fa curriculum anche in politica.
Poi ci sono quelli convinti che la satira non deve avere colori, tranne il rosso; non è censura, precisano, è solo che la satira o è rossa o non è e quindi, in questo caso, va censurata.
Poi ci sono quelli, da Corrado Augias a Michele Serra, che insistono sulla superiorità genetica e culturale dell’homo sinitratus; che a uno basterebbe guardare loro per avere dei dubbi.
Poi ci sono le brigate Greta, gente che pur di non rinunciare a una curiosa idea di autoannientamento planetario, si mette in mano a questa sedicenne (ma sempre 16 anni ha Greta?) dagli evidenti problemi, di non poche incoerenze, di imbarazzante latitanza culturale, una che “vede l’anidride carbonica” prodotta dai capitalisti.
Poi ci sono le brigate Carola che difendono una che, dopo aver rischiato di colare a picco una motovedetta piena di militari della Guardia di Finanza, dopo avere infranto mezzo codice di navigazione tenendo in sequestro circa centoquaranta migranti, ha fatto un libro dove inneggia alla rivolta con toni che quasi quasi riecheggiano gli anni di piombo, in base alla solita strampalata idea della legalità: la legalità sono me, legalità è quello che io intendo per umanità, del resto menefotto.
Poi ci sono le brigate Asia, in arte Argento, che però non sanno bene come difendere una che s’è arrampicata sui vetri insaponati del metoo fino a che non si è scoperto che, oltre a portare una benevola pazienza col pigmalione porcone Weinstein, avrebbe ceduto lei stessa a qualche disinvoltura sessuale di troppo col giovane cacciatore di dote di turno: shetoo.
Poi ci sono i sapienti che per anni hanno rotto le palle con Aung San Suu Hyi, la martire col nome che sembra una birra, e adesso che è imputata per genocidio dei Rohinga al Tribunale Internazionale de l’Aja, fingono di non averla mai conosciuta, sono già passati ad altre icone del buonismo selvaggio (casomai il Tribunale dovesse assolverla, torneranno, uniti nel fatidico grido: contrordine, compagni!).
Poi ci sono i preti di strada, di frontiera, di trincea, dal Ciotti allo Zanotelli, fino al Bergoglio, uniti a pugno chiuso nella stralunata difesa di Ong, centri sociali, balordi assortiti, con ragioni che più strampalate non si può.
Poi ci sono i sardinari a strascico di una signora novantenne, salvatasi dalla deportazione, che, messa a capo di una preoccupante Commissione del Pensiero, trova modo di dire che l’uomo forte le rievoca antiche ferite, il che tradotto significa che Salvini fa rima come Mussolini (o magari con Hitler; con Stalin, no).
Poi ci sono appunto le madonne novantenni che se la godono un mondo nel farsi portare in processione da 600 sindaci amorevoli e antifascisti, benedicono le sardine come “sentinelle della memoria” ma la prima smemorata è lei, visto che sta sul palco con alcuni sindaci di estrema sinistra che hanno concesso la cittadinanza onoraria a notori terroristi e apologeti dello sterminio degli ebrei.
Poi, salate in fundo, arrivano le sardine, questo branco di fannulloni di cartapesta il cui capintesta, ogni ricciolo un capricciolo di vanità, a domanda sugli orientamenti politici risponde: ah, non lo so, non ho un’idea su niente però vengo bene in televisione e le cinquantenni mi si vogliono fare. Riciclati dell’estremismo di sinistra duro, che in rete diffamano, minacciano, insultano, impediscono accessi a luoghi considerati loro. Le “sentinelle della memoria” assumono un significato assai sinistro, e non solo in senso ideologico, con buona pace della loro benedicente Madonna in tour.
Vi bastano, come addobbi natalizi, queste cascate di palline rossefuoco, di palloncini già gonfiati, di pupazzetti di neve rossa? Poi vengono a dirti: ah, però, non sapevo della tua svolta destrorsa. No. Se è lecita una trascurabilissima parentesi personale, chi scrive non si sente particolarmente di destra, anzi non si sente proprio niente; non gliene può fregare di meno dei sovranisti, non perde le notti a pensare al destino di Salvini e (io sono) Giorgia, si ispira se mai a Frank Zappa, convinto che “l’elemento più diffuso in natura non è l’idrogeno, è la stupidità”.
Ora, non è colpa nostra se in questa disgraziata epoca di politicamente corretto manicomiale, la stupidità più stentorea, più possente fluisce copiosa da una certa casta, spelacchiata, ringhiosa, rifatta, caramellata di tromboni che sparano le loro grandi palle di fuoco e non si accorgono di quanto sono arroganti, patetici, imbarazzanti. E ridicoli. E, soprattutto, sempre meno ascoltati.
Max Del Papa
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Crónicas de la Vendée (1-5). Peregrinando en tierra de mártires contra-revolucionarios. Hna Marie de la Sagesse
Javier Olivera Ravasi,
Gracias al “desconfinamiento” temporal (como le dicen aquí en Francia), o, mejor dicho, la libertad condicional que nos han dejado y, hasta nuevo aviso, aprovechamos para peregrinar unos días a ¡tierra de mártires, a tierra de vendeanos y contra-revolucionarios…!
Vayan aquí unas breves crónicas para compartir con los seguidores de,
Que no te la cuenten…
Hnas. Marie de la Sagesse y Mater Afflicta
La VendéeCrónicas vendeanasPeregrinando en tierra de mártires contra-revolucionarios
Soeur Marie de la Sagesse Sequeiros / Hna. Mater Afflicta
“La Vendée… Si se estrujara la tierra como una esponja,
veríamos salir la sangre de los mártires” (P. Ventura).
“Les Lucs-sur-Boulogne: El Belén de la Vendée”
Dos parroquias irreductibles
En plena época del terror revolucionario, 1793/4, existía en el corazón de la Vendée, el pueblo de Les Lucs-sur-Boulogne con dos iglesias que hoy día han pasado a la historia. El P. Charles Barbedette, párroco de Saint Pierre en Grand-Luc con alrededor de 2000 habitantes y el P. Louis Voyneau de Notre-Dame en Petit-Luc con tan solo un centenar de fieles.
Ambos sacerdotes se habían negado a jurar la cismática “Constitución Civil del Clero” (1791) que los revolucionarios impusieron a todos los clérigos bajo pena de proscripción o muerte, siendo considerados refractarios y traidores a la República. A partir de ese momento los dos curas se vieron obligados a vivir como nómades, refugiándose de casa en casa y ejerciendo su ministerio clandestinamente como tantos otros…
Vendée: Primeras comuniones de niños en Misa clandestina, Museo de Arte y de Historia de Cholet.
Los acontecimientos se precipitaron con el asesinato del rey Luis XVI en la guillotina y la leva
forzosa que se decretó desde París para ir a luchar por la Revolución. En marzo de 1793 los vendeanos decidieron resistir o morir reclamando el libre ejercicio de la religión católica y el retorno de los sacerdotes proscriptos: ¡Por el trono y por la religión, por el rey y por Dios!
Ante semejante rebeldía, la Convención Nacional creó en 1794 las famosas “columnas infernales” para exterminar y quemar toda la región de la Vendée. El Gral. Turreau, a cargo de las 12 columnas, dio instrucciones precisas a sus subordinados de transformar la región en un verdadero infierno: “Emplearemos todos los medios para descubrir a los rebeldes, todos serán pasados al filo de la bayoneta, las ciudades, las granjas, los bosques y todo lo que pueda ser quemado, será entregado a las llamas”[1]. La consigna se hará cruel realidad en todos los lugares por donde pasen los soldados republicanos o “azules” por el color de su uniforme. Así, la Vendée, continuamente iluminada por el fuego de los intolerantes revolucionarios se transformará en un “cementerio luminoso” de todo un pueblo de fiel a Jesucristo.
Los campesinos de Les Lucs estuvieron en la primera línea de batalla gracias a sus bravos sacerdotes que se pusieron a la cabeza de la resistencia. En el vitral podemos ver al P. Barbedette arengando la cruzada y repartiendo escapularios del Sagrado Corazón para que se los pongan en el pecho y Rosarios al cuello. Él mismo fue herido en combate con una bala que le atravesó el pecho; los azules lo dieron por muerto, pero sobrevivió y pudo seguir asistiendo espiritualmente a sus parroquianos disfrazado de mendigo.
Buscando a quien devorar…
El 27 de febrero de 1794, la columna a cargo del Gral. Cordelier, se aproximó al pueblo de Les Lucs persiguiendo al último héroe de la resistencia, Athanase Charette, más conocido como el “rey de la Vendée”, quien logró una vez más escabullirse de los azules. Esa misma tarde, Cordelier escribió a Turreau: “Mañana espero partir apenas haya amanecido para ir a atacar a Charette a Petit y Grand Luc pues todo nos dice que él está allí…”
De madrugada, Cordelier rodeó Grand-Luc y se dirigió hacia Vivandière, donde Charette escondido había pasado la noche con sus campesinos. Un aldeano asustado, bajo amenaza de muerte, guio a los azules hasta el lugar exacto… y allí comenzó un encarnizado combate. Gracias a la llegada del oficial Guérin, “la pesadilla de los republicanos”, los vendeanos de Charette salieron vencedores, haciendo huir precipitadamente a lo que quedaba de la columna diezmada. No obstante, el grupo de soldados que siguió a Cordelier alcanzó a llegar al pueblo de Montaigu donde continuó las represalias con más matanzas e incendios.
Por la tarde del 28 de febrero las columnas cruzaron el arroyo de la Malnaye, y se toparon sorpresivamente con un anciano de 70 años: era P. Voyneau quien sin temor a nada, había salido al encuentro pidiendo clemencia por sus parroquianos. Pero para los enemigos, ni justicia. De inmediato los soldados se aprovecharon del sacerdote desprotegido, lo ataron a un poste para torturarlo, le cortaron la lengua y le arrancaron el corazón, que aplastaron en las piedras.
Vitral del martirio del P. Voyneau con la iglesia por detrás y columna que recuerda el lugar exacto de su muerte.
La gran masacre
Luego continuaron abriendo camino hasta la iglesia de Petit-Luc donde se habían refugiado gran parte de los habitantes, especialmente ancianos, mujeres y niños. La ausencia de hombres adultos convenció a los republicanos de la complicidad de los campesinos de Les Lucs y de su participación en los combates con Charette… hecho imperdonable que aumentó el deseo de venganza. Nada los detuvo, desde lejos los azules comenzaron a disparar con sus bayonetas, fusilando a diestra y siniestra todo lo se movía en el bosque, mientras que la retaguardia avanzaba lentamente con los cañones. Varios sobrevivientes fueron masacrados directamente a punta de bayoneta, incluyendo niños y bebés como lo muestran estos realistas vitrales de la parroquia de Grand-Luc.
Y cuando parecía que ya se estaban retirando, se escuchó desde lejos un fuerte cañonazo que terminó coronando la matanza, pues la iglesia se desmoronó sobre los indefensos refugiados que en un santiamén fueron enterrados por las mismas piedras que los protegían… Un silencio sepulcral fue su Te Deum final.
Uno de los verdugos de las columnas escribió a modo de telegrama de la época: “10 Ventoso[2], Año II. Hoy jornada agotadora, pero fructuosa. Sin resistencia pudimos acabar un nido completo de bandidos católicos que tenían las insignias del fanatismo. Nuestras columnas avanzan normalmente. Firmado: Chapelain”[3].
El Belén vendeano
Ya sin azules en los alrededores, el P. Barbedette se presentó en el lugar de la matanza para dar un sentido responso e identificar uno por uno a los parroquianos… a medida que reconocía un cadáver, y con ayuda de los sobrevivientes, fue anotando en un cuadernito sus nombres, edades, profesiones y domicilio. Sin saberlo estaba escribiendo el primer martirologio vendeano: “Los datos me han sido remitidos por los papás que escaparon de la masacre, para ser inscritos en este registro, tanto como fue posible recogerlos en el momento de la más atroz persecución, ya que los cadáveres llevaban más de un mes sin ser enterrados en los campos de cada pueblo de Luc: lo que atestiguo como cierto, después de haber sido testigo ocular de estos horrores y haberme expuesto varias veces a ser también la víctima”[4]. Luc, 30 de marzo de 1794. C. Barbedette, párroco de Luc.
Un total de 563 cadáveres, 110 solamente de niños entre 7 años y 15 días de vida. Por estos santos inocentes, Petit-Luc ha pasado a la historia como el “Belén vendeano” que todavía clama al cielo.
Después de la captura de Charette, último líder, el 23 de marzo de 1796, el P. Barbedette se transformará en uno de los pocos agentes de la resistencia de la región, a tal punto que en 1797, la administración del departamento de la Vendée pidió al Gral. Travot la detención del párroco, quien sin embargo permaneció escurridizo de los republicanos hasta 1801. Gracias al controvertido Concordato que restableció la libertad de culto, el heroico sacerdote pudo oficiar nuevamente en su parroquia. Se cree que, quien tantas veces fue expuesto a una muerte violenta y siempre vivió al filo de la bayoneta, dio el último suspiro piadosamente en su cama, dejando para la posteridad un ejemplo infatigable de coraje y fidelidad a Dios y a su ministerio.
El P. Marie-Auguste, en un magnífico sermón, ha mencionado alguno de los títulos que nos ayudan a comprender mejor la vida ejemplar del P. Barbedette en tiempos de persecución: “Sacerdote fiel a su deber, confesor de la fe, predicador de la Cruzada vendeana, sostén en una época todavía peor que la nuestra, héroe legendario y recopilador para la posteridad de los mártires”[5]. Que en paz descanse.
El Ave Fénix…
Recién a mediados del siglo XIX un nuevo párroco de Les Lucs, P. Jean Bart, descubrió el cuadernito martirial de Barbedette y se propuso remover los escombros que todavía sepultaban a los vendeanos bajo las cenizas ya que había decido construir in situ una pequeña capilla conmemorativa.
¡Qué mezcla de emoción y dolor al descubrir las preciadas reliquias! Así nos lo cuenta el propio sacerdote: “Fue aquí que en 1863, estos huesos preciosos fueron descubiertos entrelazados todavía de escapularios del Sagrado Corazón y de Rosarios con los cuales estos piadosos cristianos se habían servido para murmurar sus últimas plegarias. Algunas balas con las cuales le habían disparado todavía se podían encontrar mezcladas con sus cenizas”[6]. Las “insignias del fanatismo” que denunciaba Chapelain eran nada menos que los escapularios y rosarios, signos de su fidelidad a Cristo y a la Virgen, verdaderos galardones para entrar condecorados al cielo prometido.
Cuatro años más tarde, el obispo de Luçon, Mons. Charles Colet, bendijo la pequeña capilla actual que se erigió sobre el antiguo ábside de la iglesia de Notre-Dame.
Una de las placas conmemorativas, a modo de ejemplo, en los últimos tres renglones se puede leer: “Minaud y sus tres hijos: Veronique, 6 años; André, 4 años; Jeanne 15 días y su primo, Pierre, 4 años”.
Para el bicentenario del levantamiento vendeano, el 25 de septiembre de 1993 y en presencia de Alexandre Soljenitsyne, Philippe de Villiers, entonces presidente del Consejo General de la Vendée y del parque temático Puy du Fou, inauguró un Museo y un Memorial de las Víctimas de las columnas infernales con todo un recorrido o más bien un Via Crucis vendeano, que nos hace revivir la epopeya hasta las lágrimas. Además de “decorar” la capilla de Petit-Luc con la lista en placas de mármol y letras doradas de cada una de las víctimas de este verdadero genocidio de todo un pueblo por razones religiosas, que poco a poco comienza a salir a la luz.
En otros post seguiremos con los “gigantes de la Vendée” para QNTLC
Hnas. Mater Afflicta y Marie de la Sagesse, S.J.M.
[1] Prouteau, P. G, curé des Lucs, (1946). Église des Lucs-sur-Boulogne. Ses Vitraux. Fontenay-Le-Compte, Ed. Lussaud Frères. p. 65.
[2] Sexto mes del calendario revolucionario, del 21 de febrero al 21 de marzo, denominado así por los vientos que soplan.
[3] Ses vitraux, p. 71.
[4] Ses vitraux, p. 59
[5] Ses vitraux, p. 53
[6] https://www.lereportersablais.com/vendee-commemoration-2017-du-massacre-des-lucs-sur-boulogne/
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LETANIAS DE DESAGRAVIO AL SANTISIMO SACRAMENTO POR LA FIESTA DEL HALLOWENN
Señor, ten piedad.
Cristo, ten piedad.
Señor, ten piedad.
A continuación se responde: ten piedad de nosotros.
Dios Hijo, Camino, Verdad y Vida para el hombre, ten piedad de nosotros
Santísima Trinidad, un solo Dios.
Sagrada Hostia, Amor oculto de Dios.
Sagrada Hostia, Vida Divina para los Hijos de Dios.
Sagrada Hostia, Semilla de Eternidad.
Sagrada Hostia, Multiplicada en el Altar para dar Vida al mundo.
Sagrada Hostia, Que has acampado entre los tuyos y no Te reciben.
Sagrada Hostia, Levadura de Unidad entre los que conocen tu Evangelio.
Sagrada Hostia, Aniquilada sobre el Altar para dar fortaleza a los humildes
Sagrada Hostia, Ultrajada por las blasfemias de los hombres.
Sagrada Hostia, Desconsiderada por los soberbios,
Sagrada Hostia, Profanada por los impíos, .
Sagrada Hostia, Abandonada por los impíos, .
Sagrada Hostia, Víctima de Reparación por los pecados del mundo.
En las siguientes peticiones se responde: Te desagraviamos, Señor.
Por todas las blasfemias contra el Santo Nombre de Dios.
Por la profanación de los Domingos.
Por las faltas de respeto y devoción en tu Santo Templo.
Por la degradación de la Liturgia en tu Santo Servicio.
Por la pérdida del espíritu de Adoración.
Por la frialdad con que te tratan muchos sacerdotes.
Por la falta de “apetito” hacia el Pan de la Vida.
Por la indiferencia de los que a diario pasan por delante de tu Santo Templo.
Por los sacrilegios con que se profana el Sacramento del Amor.
Por tantas Comuniones indignas.
Por el abandono de tantos Sagrarios en los que Tú nos esperas.
Por las infidelidades de aquellos que se alimentan de Ti.
Por los que viven alejados de la Única Iglesia que Tú fundaste.
Porque no te amamos como Tú te mereces.
Porque no amamos a nuestros hermanos como Tú nos amas.
Porque no tenemos deseos de Perfección.
Por tu amarga tristeza al ver la pérdida de tantas almas.
Por tu Pasión Eucarística.
A continuación se responde: Te rogamos, óyenos.
Nosotros, pecadores te pedimos que nos perdones.
Que nos hagas conocer tu Amor por nosotros en el Santísimo Sacramento.
Que nos concedas vivir en Ti, por Ti, de Ti, y para Ti, a los que nos alimentamos de tu Cuerpo y de tu sangre.
Que nos permitas ser testigos de tu Amor Sacramentado.
Que te dignes aceptar nuestra humilde reparación por el Inmaculado Corazón de María, la Primera Reparadora.
Cordero de Dios, que quitas los pecados del Mundo, perdónanos, Señor.
Cordero de Dios, que quitas los pecados del Mundo, escúchanos, Señor.
Cordero de Dios, que quitas los pecados del Mundo, ten piedad de nosotros.
ORACIÓN
“Oh Jesús, que eres golpeado en nuestras iglesias a manos de Satanás, te adoro en todas las partículas esparcidas, y destrozadas. Tómame por tu Sagrario, por tu Trono, por tu Altar. Me reconozco indigno de ello. Mas Tú quieres estar entre los que te aman, y yo te amo por mí y por quien no te ama. Que el dolor me empurpure como de sangre, a fin de que llegue a ser digno ornamento para recibirte a Ti, que quieres ser semejante a nosotros en esta hora del poder de las tinieblas. Que mi amor sea lámpara que arda delante de Ti, Santísimo, y mi holocausto, incienso”. Así sea.
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Messaggio dello Spirito Santo. Preparati adesso a rivelare le parole del Cristo affinché le anime possano essere salvate durante l’Avvertimento. May 21, 2020 at 04:00AM
Avrai solo poco tempo perché il mondo legga il contenuto di questi messaggi su Internet. Questo periodo salverà comunque milioni di persone dal fuoco dell’Inferno.
12 Febbraio 2011 – Messaggio dello Spirito Santo.
È giunto il momento di alzarsi ora e di prendere questo calice – bevine poiché è il Calice della Salvezza. Bevendo da questa coppa sarai pronta a condividerla con l’umanità. Preparati adesso a rivelare le parole del Cristo affinché le anime possano essere salvate durante l’Avvertimento.
Non perdere un solo istante poiché il momento di questo grande avvenimento si avvicina. Avrai solo poco tempo perché il mondo legga il contenuto di questi messaggi su Internet. Questo periodo salverà comunque milioni di persone dal fuoco dell’Inferno.
È una grossa responsabilità, ma tu ora sei pronta. Vai adesso nell’amore e nella pace.
Lo Spirito Santo.
Messaggi da meditare durante questa settimana (dal 12 maggio):
- 17 Febbraio 2015 – La Madre della Salvezza: Coraggio, miei cari figli, tutto è nelle Mani di mio Figlio
- 13 Novembre 2011 – Pregate, rilassatevi e gioite perché ora questo tempo è breve
- 24 Novembre 2011 – Il mondo sarà cambiato per sempre.
http://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2020/05/messaggi-da-meditare-durante-questa.html
Libro della Verità- Mini webcast parte 6- La Medaglia della Salvezza e il Sigillo del Dio Vivente, qua Libro della Verità- Mini webcast parte 1- L'Avvertimento e la Seconda Venuta di Gesù, qua Libro della Verità- Mini webcast parte 3- Preparazione spirituale e fisica, qua
╔══════════ ೋღ❤ღೋ ═════════╗
║*˛˚ღ •˚ ˚˚ ✰* ★
║✰Informazioni da non dimenticare ✰
║˚. ★ *˛ ˚♥* ✰
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Nuovo orario: ore, 5,30
- ┊☆┊★ Durante il mese di maggio una sorella del nostro gruppo reciterà ogni giorno il Santo Rosario in diretta sulla nostra pagina di facebook "Preghiere scritte in cielo" alle ore 5,30, qua - ✝✝ OGNUNO SALVA 5050 ANIME RECITANDO 50 VOLTE LA CROCIATA 104 tutti i giovedì, qua
- *°•♥•°* Santo Rosario continuo, di 24 ore, 31 maggio, Solennità di Pentecoste. Iscrivetevi per favore! Facciamo questo dono a nostra Madre Santissima, qua
- ✝✝.(♥) . (♥) Novena in preparazione al giorno di Pentecoste, dal 22 al 30 maggio, qua
- Abbiamo pubblicato nella nostra Rassegna Stampa un audio di un sacerdote. Un Sacerdote distribuisce la comunione con guanti di cotone sopra i guanti di lattice. Spiega che con dolore, sono costretti a farlo, ma che anche la Madonna fu costretta a coricare Gesù in una mangiatoia, e Lei sicuramente ha usato una stoffa forse di cotone come i guanti, ma che Gesù nonostante quello era avvolto dell'amore della Madre Santa, e così non importava il resto che c'era intorno. Anche noi dobbiamo avvolgere Gesù nel nostro cuore con amore, per far sparire tutto il resto, qua - ✝✝🔴 ► Tre giorni di preghiera per l'Esercito Rimanente, Benedetto XVI e MDM, (Venerdì, Sabato e Domenica), qua
- ● ☆● ☆● DAL 18 MAGGIO, SARÀ ALLE ORE 9. Il potere della Preghiera. Nuovo Appuntamento Invocheremo lo Spirito Santo con la Crociata 51 e pregheremo con una Crociata scelta ogni giorno e la lettura del Messaggio del Libro della Verità che lo contiene. Trasmesso in diretta, qua
- dal 26 al 3 giugno: Novena in preparazione alla Festa della Madre della Salvezza, qua
♦ IN EVIDENZA, le informazioni da non perdere. GIORNATE DI PREGHIERA, •♥ Maggio♥• Mese di Maria SS., qua
- ❤¯`•.¸☆•"Sono i più importanti messaggi per l’umanità oggi. Sono stati dati per istruire l’umanità sul vero cammino che porta a Me ancora una volta" (Gesù, Libro della Verità, 6 Aprile 2011 – Non giudicate mai le altre religioni, i credi o le preferenze sessuali), qua
- ✝✝ Abbiamo ricevuto nuove richieste di preghiera.INTENZIONI DI PREGHIERA. Rispondiamo pregando di cuore per esse!, qua
- 🔴 ► MESSAGGIO URGENTE PER QUESTO MOMENTO: Con l’arrivo del Venerdì Santo molte anime cominceranno a rendersi conto che il Mio Avvertimento all’umanità è sul mondo, qua
- ► ► Questo cambiamento sta per trascinare l’umanità in un’oscurità che la avvolgerà completamente e che offuscherà il suo amore per Me. Avvertimento al clero " (brano evidenziato ieri nel blog di lingua inglese) (Estratto dal Messaggio del Libro della Verità, 16 Novembre 2010 - Avvertimento al clero), qua
- Abbiamo aggiornato la nostra Rassegna Stampa, qua
I video si trovano qua
- ●●.·˙˙·.● Dio Padre: Colpirò ogni nazione a seconda dell’entità d’innocenti che ha assassinato, qua
- ✞ ✞ OGNI GIORNO VI DOVRESTE CHIEDERE: DIO AVREBBE APPROVATO LE MIE AZIONI DI OGGI?, qua
- Vergine Maria: Il mio Rosario può salvare le Nazioni, qua
-☼ ☀ La Mano di Dio si servirà del sole per avvisare il mondo, qua
- *► Lo scudo del Sacro Cuore di Gesù potente protezione, salvò Marsiglia dalla peste, qua
- ☆•.¸❤ “Questo è uno degli ultimi e il più grande Sigillo di Protezione inviato dal Cielo, di tutte le preghiere date all’umanità”. Dobbiamo custodirlo nella nostra casa, portarlo con noi, e recitare questa preghiera tutti i giorni, così noi e i nostri cari saremo protetti da tutti i mali fisici e spirituali, qua
- VACCINAZIONE GLOBALE VI UCCIDERÀ SE LA ACCETTERETE - Libro della Verità (Messaggi per argomento), qua
- ➽✒ MONS. SCHNEIDER E DON MORSELLI E LA COMUNIONE ALLA MANO MA SOLO A DETERMINATE CONDIZIONI… ▆ ⌨ Abbiamo aggiornato la nostra Rassegna Stampa, qua
- 🔴 🔴 Nella nostra Rassegna Stampa abbiamo pubblicato l'audio di un sacerdote con consigli per sconfiggere il virus e l'epidemia, qua
- ☆•.¸❤ VI PREGO DI DIFFONDERE IL SIGILLO DEL DIO VIVENTE DAPPERTUTTO, qua
- ▆ ATTENZIONE utilizzate solo le immagini della Madre della Salvezza autorizzate, stanno circolando immagini alterate dal male. Le medaglie della Salvezza autorizzate e quindi vere, sono solo quelle che si acquistano sul sito christogifts, qua
-✿*✿ IMPORTANTE: è necessario pregare ogni giorno per questa Missione perché è sotto attacco forte del nemico. Vi invitiamo a non mancare all'apputamento di preghiera delle ore 20,30, qua e qua
- IMPORTANTE: La Madre della Salvezza: Chiedo a coloro che seguono questi Messaggi di pregare per questa Missione, qua - Sette angeli caduti attaccheranno questa Missione"Mia cara figlia, sette angeli caduti attaccheranno questa Missione e cercheranno di ingannare i figli di Dio perché non rimangano fedeli al suo Esercito Rimanente. Essi appariranno a coloro che ingannano dicendo di essere angeli della Luce, quando, in realtà, sono tutt’altro" (Madre della Salvezza,11 Aprile 2014, Gesù era come voi in ogni cosa, eccetto che nel peccato, perché questo sarebbe stato impossibile), qua
- •●●.·˙˙·. Cerchiamo persone che possano dedicare un’ora al giorno per diffondere il Libro della Verità inviando email ai sacerdoti, qua
- ≻✿≺ Lettera per i membri di Gesù all'umanità: Vi lasciamo meditando questo, ci facciamo tutti queste domande: con quanta serietà abbiamo assunto questo compito di essere soldati dell’esercito di Gesù? Cosa ci sta chiedendo Gesù in questo momento? ascoltiamo la Sua risposta nel nostro cuore, qua
- ▅ •♥• ISCRIVETEVI!! •♥• per ricevere ogni sera una SINTESI DELLA GIORNATA del nostro gruppo tramite email •♥• ▅ ► Per favore avvisate tutti i membri del gruppo Gesù all’umanità! , qua. Trovate il post che la contiene (pubblicato ogni sera), qua
- ▅ ▆ ► UMANESIMO - Libro della Verità (Messaggi per argomento). "Fate attenzione quando accettate l’umanesimo, poiché quando lo fate, voi troncate ogni legame con Me", Gesù, Libro della Verità, 27 Luglio 2013, qua
-- ❤¯`•.¸☆ UN PICCOLO SUGGERIMENTO: Per seguire il nostro gruppo ogni giorno senza perdere niente , raccomandiamo di leggere il post del giorno con le informazioni da non dimenticare qua o qua e poi leggere tutti gli altri aggiornamenti su twitter qua
- (¯♥♥¯) ¯¯-:¦:-¯¯¯¯-:¦:-¯¯(¯♥♥¯) Cerchiamo 100 persone che recitino 3 Rosari ogni giorno per salvare l'Italia,qua Vorremmo sapere il numero effettivo delle persone che lo stanno realmente ancora facendo, perciò se vi siete inscritti in precedenza vi preghiamo di confermare la vostra adesione, in modo da capire quanti siamo al giorno d'oggi. Se ancora non vi siete decisi, vi invitiamo calorosamente ad iscrivervi, per il bene dell'Italia. Fino ad oggi 21 settembre 2019 hanno aderito, confermando le iscrizioni precedenti ed includendo nuovi iscritti, 40 persone.
- ┊☆┊★ “Figlia Mia amatissima, Il tempo si sta muovendo velocemente ora. Ho preparato tutti voi ormai da tempo. Voi, Miei seguaci, sapete cosa dovete fare. La vostra propria confessione è importante e dovete cercare di farla una volta ogni settimana d’ora in poi..” (Gesù, Libro della Verità, 17 Luglio 2012, qua )
- Gruppi della crociata di preghiera Cari fratelli queste parole sono rivolte proprio a noi, forza ci impegniamo a costituire i gruppi Gesù all’umanità, accogliamo questo appello urgente del nostro Signore Gesù, raddoppiamo gli sforzi che ognuno si metta in contatto con le persone della sua Diocesi: "MOLTO PRESTO UNA DIVISIONE SI VERIFICHERÀ IN EUROPA, OGNUNA DELLE QUALI È COLLEGATA ALL’UNIONE EUROPEA E AL PAESE IN CUI SI TROVA LA CATTEDRA DI PIETRO. CIÒ SI TRADURRÀ IN UNA GUERRA, CHE SARÀ DI TIPO DIVERSO DALLE ALTRE GUERRE. MA SARÀ VIOLENTA. LA GENTE SI LEVERÀ L’UNO CONTRO L’ALTRO IN GERMANIA, ITALIA E FRANCIA. DOVETE PREGARE CHE I MIEI SEGUACI RIMANGANO FORTI E GARANTISCANO CHE I GRUPPI DI PREGHIERA DI GESÙ PER L’UMANITÀ SIANO COSTITUITI RAPIDAMENTE IN QUESTI PAESI ( Gesù, Libro della Verità, 26 febbraio 2013)", qua e qua .
- ♥♫ Cerchiamo di formare il nostro gruppo della crociata di preghiera, anche solo di due persone FIDATE ( per ragioni di sicurezza le persone devono essere FIDATE), qua
- ▀ Linee Guida per i Gruppi della Crociata di Preghiera qua e qua
- ▀ ●̮̑ Importanza dei Gruppi della Crociata di preghiera e come crearne uno, qua
-☆•.¸❤ Siete tutti calorosamente invitati a seguire questo programma di preghiera ☆•.¸❤ qua e qua
►►PER TUTTE LE INFORMAZIONI LEGGERE qua
http://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2020/05/messaggio-dello-spirito-santo-preparati.html
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Yo sí Creo 👍🏼
El otro día me preguntaron que en dónde estaba el Credo en la Biblia, porque si no está entonces no es católico ni cristiano, y como la respuesta es diversa aquí la tienes :
Antes que nada, cristiano o católico, el propósito es la conversión de nuestra vida en Cristo Jesús (Jn 15,1-7) y atraer a la Luz que es Jesús (Mt 28,18-20) con nuestro apostolado a mucha gente (que es el propósito de este Blog) y no dejarles a la deriva de otros medios cual fariseos de falsa salvación (Ef 4,13), por medio de la BIblia (2 Tes 2,15) y la verdadera Iglesia fundada en Cristo Jesús (Ef 5,25). Porque sólo hay una Iglesia católica (Mt 16,18). y mi anhelo va en cumplimiento de la voluntad de Dios en la plenitud de su Amor. (Mt 7,21-23) Por eso me he abandonado en las manos de Jesús porque "Nuestro Dios es el único Señor" (Deuteronomio 6,4;Mc 12,29)
Y dicho esto, aquí está el Credo :
Padre Todo Poderoso: "Lo que es imposible para los hombres es posible para Dios" (Lucas 18,27).
Creador del Cielo y la Tierra: "En el comienzo de todo, Dios creó el cielo y la tierra"(Génesis 1,1).
Creo en Jesucristo: "El es el resplandor glorioso de Dios, la imagen misma de lo que Dios es" (Hebreos 1,3).
Su unico Hijo: "Pues Dios amo tanto al mundo, que dio a su Hijo Unico, para que todo aquel que crea en él no muera, sino que tenga vida eterna" (Juan 3,16).
Nuestro Señor: "Dios lo ha hecho Señor y Mesías" (Hechos 2,36).
Que fue concebido por obra y gracia del Espíritu Santo: "El Espíritu Santo vendrá sobre ti, y el poder del Dios altísimo descansará sobre ti como una nube. Por eso, el niño que va a nacer será llamado Santo e Hijo de Dios" (Lucas 1,35).
Nacio de Santa Maria Virgen : "Todo esto sucedió para que se cumpliera lo que el Señor había dicho por medio del profeta: ‘la Virgen quedará encinta y tendrá un hijo, al que pondrá por nombre Emmanuel´ (que significa "Dios con nosotros")" (Mateo 1,22-23).
Padecio bajo el poder de Poncio Pilato: "Pilato tomó entonces a Jesús y mandó azotarlo. Los soldados trenzaron una corona de espinas, la pusieron en la cabeza de Jesús, y lo vistieron con una capa de color rojo oscuro" (Juan 19,1-2).
Fue crucificado. "Jesús salió llevando su cruz, para ir al llamado ‘lugar de la Calavera´ (o que en hebreo se llama Gólgota). Allí lo Crucificaron, y con él a otros dos, uno a cada lado. Pilato mandó poner sobre la cruz un letrero, que decía: ‘Jesús de Nazaret, Rey de los judíos" (Juan 19,17-19).
Muerto y sepultado: "Jesús gritó con fuerza y dijo: -¡Padre en tus manos encomiendo mi espíritu! Y al decir esto, murió (Lucas 23,46). Después de bajarlo de la cruz, lo envolvieron en una sábana de lino y lo pusieron en un sepulcro abierto en una peña, donde todavía no habían sepultado a nadie (Lucas 23,53).
Desendio a los infiernos. "Como hombre, murió; pero como ser espiritual que era, volvió a la vida. Y como ser espiritual, fue y predicó a los espíritus que estaban presos" (1Pedro 3,18-19).
Al tercer dia resucito de entre los muertos. "Cristo murió por nuestros pecados, como dicen las Escrituras, que lo sepultaron y que resucitó al tercer día" (1Corintios 15, 3-4).
Subio a los cielos, y esta sentado a la derecha del Padre Todopoderoso. "El Señor Jesús fue llevado al cielo y se sentó a la derecha de Dios" (Marcos 16,19).
Desde ahi ha de venir a juzgar a vivos y muertos. "El nos envió a anunciarle al pueblo que Dios lo ha puesto como juez de los vivos y de los muertos" (Hechos 10,42).
Creo en el Espiritu Santo. "Porque Dios ha llenado con su amor nuestro corazón por medio del Espíritu Santo que nos ha dado" (Romanos 5,5).
Creo en la iglesia que es una. "Para que todos sean uno. Como tú, Padre, en mí y yo en ti, que ellos también sean uno en nosotros, para que el mundo crea que tú me has enviado".(Jn 17,21; Jn 10,14; Ef 4,4-5)
Santa. "La fe confiesa que la Iglesia... no puede dejar de ser santa(Ef 1,1). En efecto, Cristo, el Hijo de Dios, a quien con el Padre y con el Espíritu se proclama ´el solo santo´, amó a su Iglesia como a su esposa(Ef 5,25). Él se entregó por ella para santificarla, la unió a sí mismo como su propio cuerpo y la llenó del don del Espíritu Santo para gloria de Dios" (Ef 5,26-27). La Iglesia es, pues, "el Pueblo santo de Dios" (1 Pe 2,9), y sus miembros son llamados "santos" (Hch 9, 13; 1 Co 6, 1; 16, 1).
Catolica. "Y yo te digo que tu eres Pedro, y sobre esta piedra voy a construir mi iglesia; y ni siquiera el poder de la muerte podrá vencerla" (Mateo 16,18). Posee la plenitud que Cristo le da(Ef 1,22-23).Es católica porque ha sido enviada por Cristo en misión a la totalidad del género humano (cf Mt 28, 19)
Y Apostolica. El Señor Jesús dotó a su comunidad de una estructura que permanecerá hasta la plena consumación del Reino. Ante todo está la elección de los Doce con Pedro como su Cabeza (cf. Mc 3, 14-15); puesto que representan a las doce tribus de Israel (cf. Mt 19, 28; Lc 22, 30), ellos son los cimientos de la nueva Jerusalén (cf. Ap 21, 12-14). Los Doce (cf. Mc6, 7) y los otros discípulos (cf. Lc 10,1-2) participan en la misión de Cristo, en su poder, y también en su suerte (cf. Mt 10, 25; Jn 15, 20). Con todos estos actos, Cristo prepara y edifica su Iglesia.2 Tim 2,2
Creo en la comunion de los Santos. "Después de esto, miré y vi una gran multitud de todas las naciones, razas, lenguas y pueblos. Estaban en pie delante del trono y delante del Cordero, y eran tantos que nadie podía contarlos" (Apocalipsis 7,9).
El perdon de los pecados. "A quienes ustedes perdonen los pecados, les quedarán perdonados" (Juan 20,23).
La resurreccion. "Cristo dará nueva vida a sus cuerpos mortales" (Romanos 8,11).
Y la vida eterna. "Allí no habrá noche, y los que allí vivan no necesitarán luz de lampara ni luz del sol, porque Dios el Señor les dará su luz, y ellos reinarán por todos los siglos" (Apocalipsis 22,5).
AMEN. "Así sea. ¡Ven, Señor Jesús!" (Apocalipsis 22,20).
¡Que Dios te dé abundancia siempre !
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Antonia Acutis: "Es posible ser Santo"
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#Carlo Acutis#carlo acutis y las almas del purgatorio#la comunion de los santos#la iglesia purgante#orar por el alma de los difuntos#orar por los difuntos
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Buenos días Padre Angelo, hace poco, después de haber leído algunas de sus respuestas en vuestro sitio, se nos han abierto los ojos. Somos una pareja de ancianos que trágicamente acaba de descubrir que durante unos veinte años ha vivido la sexualidad de manera no conforme al catecismo de la iglesia católica. En pocas palabras. Llevamos 40 años de casados y hemos tenido 2 maravillosos hijos que han superado los treinta años y que conseguimos con éxito educar en la fe y en el amor cristiano, así como lo hemos descubierto nosotros mismos. Ambos fuimos educados en escuelas religiosas hasta la adolescencia. Luego de a poco nos fuimos distanciando de la práctica religiosa, siguiendo los dictámenes de los años sesenta y ocho que conducían por los anchos caminos de la juerga. Renacidos en la Fe justamente gracias al encuentro que nos llevó al matrimonio, después de seis meses de noviazgo nos casamos y nuestras relaciones estuvieron orientadas desde el comienzo hacia la procreación. Después del segundo embarazo, mi esposa tuvo un tumor mamario, por lo que los médicos le aconsejaron fehacientemente que evitara un nuevo embarazo puesto que los cambios hormonales habrían podido hacer que el tumor volviera a presentarse. A partir de ese momento no renunciamos a amarnos también físicamente, pero hemos practicado el coito interrupto o relaciones masturbativas también orales con moderación. Desgraciadamente nunca nos pusimos a considerar seriamente el problema moral pues nunca nos consideramos estar descarriados. La llegada de la senilidad estéril redujo también físicamente la posibilidad de las relaciones sexuales completas debidas a la sequedad vaginal que causa dolor… Somos miembros activos y estimados en nuestra parroquia y hemos tenido desde largo tiempo, incluso ahora mismo, cargos de responsabilidad, siendo ella catequista y yo ministro extraordinario de la Eucaristía. (...). Ingenuos o superficiales nunca se nos ocurrió que nos hubiéramos precipitado en un pecado de grave desorden moral, y aunque los encuentros obviamente se han reducido, hemos seguido queriéndonos también físicamente tal vez por culpa mía y por el deseo de mi esposa por conformarme… hasta que por casualidad dos días atrás, di con una de sus respuestas que no dejan duda alguna y de la que estoy agradecido. La pregunta que me urge hoy es: ¿qué será de estos 20 años de pecado grave también en relación con nuestra comunidad? ¿cuántas comuniones distribuí indignamente? ¿Cómo podemos enderezar nuestro camino? ¿Es suficiente el arrepentimiento por el comportamiento superficial y no responsable? ¿Es suficiente acabar enseguida con nuestros encuentros íntimos? ¿Podemos seguir con nuestra labor en la parroquia o tenemos que renunciar? Le agradecemos por el esclarecimiento que querrá ofrecernos acerca de este feo impacto con el sentimiento de culpa y de pecado. Esperamos con ansia. Respuesta del sacerdote Muy queridos, 1. antes que nada siento el deseo de agradecer junto a ustedes la misericordia de Dios que ya en el Antiguo Testamento se presentaba así: “Tú te compadeces de todos, porque todo lo puedes, y apartas los ojos de los pecados de los hombres para que ellos se conviertan” (Sab 11, 23). También con ustedes, como por otro lado con todos nosotros, el Señor ha cerrado los ojos esperando el arrepentimiento. 2.También con ustedes ha ejercido la pedagogía divina: “Por eso reprendes poco a poco a los que caen, y los amonestas recordándoles sus pecados, para que se aparten del mal y crean en ti, Señor” (Sab 12, 2). 3. Ha esperado el momento oportuno para que se encontraran con nuestro sitio y recordarles la constante enseñanza de la Iglesia acerca de la vida matrimonial. 4. ¿Qué pueden hacer ahora? La primera cosa, absolutamente necesaria, es la humilde confesión sacramental. Dirán al Señor lo que le dijo David, el santo Rey de Israel: “No recuerdes los pecados ni las rebeldías de mi juventud: por tu bondad, Señor, acuérdate de mí según tu fid
elidad” (Sal 25, 7). No siempre los pecados cometidos en juventud son los más graves, pero dejan una marca en nuestra alma que por lo tanto queda más inclinada y solicitada al mal, pensando que tal vez no sea mal. Han mencionado los años posteriores al ‘68 del que reconocen que “conducían por los anchos caminos de la juerga”. Era la época de la revolución sexual en la que, olvidados del objetivo superior y trascendente del hombre, se comenzó a decir que lo malo es bueno. Ustedes también quedaron impregnados, como casi todos, con un concepto equivocado de libertad, es decir creer que podemos actuar como nos da la gana. Mientras que Dios nos dio la libertad para que con amor, responsablemente y con mérito nos autodetermináramos hacia el bien. 5. Confesarán pues humildemente sus pecados, diciendo que por irresponsabilidad o ligereza no quisieron profundizar la enseñanza de Dios en lo que se refiere a la ética conyugal, y por consecuencia no confesaron sus pecados, ni buscaron enmendarse. Dirán que comulgaron sin pensar que en lo más mínimo se encontraban en esta situación de desorden. Dirán también que no fueron atentos y ejemplares en todo, comenzando con la conducta personal, en el ámbito de las funciones que les fueron confiadas en la Iglesia. En una palabra: dirán que están arrepentidos de lo que hicieron, pedirán perdón sinceramente por estos pecados y de todos los que a ellos están ligados, como si fuera la última conversión de sus vidas. 6. Enfrentando ahora más concretamente a sus determinaciones en la vida personal y eclesial: sigan con todas las responsabilidades que les han sido confiadas. Por el hecho de que su pecado ha sido un pecado oculto y no público, es suficiente el arrepentimiento y la consiguiente penitencia que harán por su cuenta. Como les he dicho no piensen en renunciar. 7. Permanezcan en su lugar y si tendrán la ocasión de enfrentarse con temas relativos a la ética conyugal tratarán de recordar a los presentes la enseñanza de la Iglesia y que el matrimonio es un camino de santificación. Ahora bien la santificación exige siempre la pureza, según lo que nos ha enseñado el Espíritu Santo cuando dijo: “Busquen la paz con todos y la santificación, porque sin ella nadie verá al Señor. Estén atentos para que nadie sea privado de la gracia de Dios, y para que no brote ninguna raíz venenosa capaz de perturbar y contaminar a la comunidad” (Heb 12, 14-15). La palabra santificación, en el texto griego se expresa con agiasmón, y en latín “sanctimonia” que quiere decir santidad en general y castidad o pureza de corazón en particular. La palabra santimonia existe también en italiano (poco usada en español ) indica no solamente una vida santa, sino también una vida irreprensible, morigerada y casta. 8. Así pues, si el Señor les dará la oportunidad, darán testimonio también sobre esto. Será la más hermosa forma de reparación. Les agradezco por su mail, les deseo todo bien, los bendigo y los recuerdo cordialmente en la oración. Padre Angelo
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4 pruebas bíblicas de las oraciones a los santos y por los difuntos
Tomado de infocatolica.com.
Dave Armstrong recuerda el fundamento bíblico de estas verdades de la fe católica.
Entre otras pruebas, la Biblia supone que grandes profetas como Moisés y Samuel estarían orando por los que están en la tierra después de morir.
1) Orando a los Santos (es decir, pidiéndoles que intercedan): Lázaro y el rico
A) El hombre rico en la historia de Jesús (conocido en la tradición como el rico epulón) le pide a Abraham que interceda, haciendo dos peticiones: a) el alivio de su sufrimiento en la parte del Hades donde estaban los condenados (Lc 16,24), y 2) enviar a Lázaro a la tierra para advertir a sus cinco hermanos que se arrepientan, para no terminar en el mismo lugar y estado (Lc 16,27-28). En Lucas 16,27 en la versión del King James, incluso él usa las palabras «Te lo ruego».
B) Si esto es una parábola o no (muchos comentaristas protestantes dicen que no lo es, porque las parábolas no incluyen los nombres propios), Jesús no podría enseñar el error doctrinal por medio de la historia.
C) La negativa de Abraham a responder la oración no prueba que no se le debería haber rezado en primer lugar. Las oraciones pueden ser rechazadas. Nunca dijo, «No puedes dirigirte a mí, dirígete solo a Dios»
D) Tampoco su negativa prueba que carece del poder para cumplir la oración (en última instancia debido al poder de Dios, por supuesto). Dijo que no porque el castigo del rico en el más allá ya había sido determinado por Dios. Se negó en el segundo caso porque la «propuesta» no iba a funcionar de todos modos. Él no dijo: «Yo no tengo el poder de enviar a Lázaro y es una blasfemia para los que piensen así». Dijo, más bien, que si él lo enviaba, no habría ninguna diferencia en cuanto al resultado que Abraham esperaba (Lc 16,21): «Si no oyen a Moisés y a los profetas, tampoco se convencerán si alguno se levantare de los muertos».
E) Por lo tanto, podemos concluir que se puede orar a los seres humanos en el más allá, y que tienen el poder (delegado a través de Dios, usándolos como vasijas o intermediarios) para cumplir los pedidos: en otras palabras, exactamente lo que es la doctrina católica la comunión de los Santos. Y esta es una enseñanza directa de nuestro Señor Jesús.
F) Si Abraham hubiera cumplido la petición, también sería otro ejemplo de comunicación permitida entre los que están en el cielo o el más allá (en este caso, Hades) y los que están en la tierra, ya que el Lázaro muerto habría regresado a la tierra para hablar con los cinco hermanos. Los protestantes nos dicen que esto no es bíblico y está en contra de la voluntad de Dios (y es el equivalente de la nigromancia), sin embargo, ahí está, en las Escrituras, de parte de Jesús.
2) Rezar a los santos: Saúl hace una petición al profeta Samuel
1 Samuel 28, 15-16 «Samuel dijo a Saúl: «¿Por qué me perturbas evocándome?» Respondió Saúl: «Estoy en grande angustia; los filisteos mueven guerra contra mí, Dios se ha apartado de mí y ya no me responde ni por los profetas ni en sueños. Te he llamado para que me indiques lo que debo hacer.» Dijo Samuel: «¿Para qué me consultas si Yahveh se ha separado de ti y se ha pasado a otro?»
El principio aquí es el mismo que el anterior. Samuel al recibir una petición podía rechazarla, y en ese caso así lo hizo. Pero como el propio Samuel explicó, él no cuestionó la pregunta como incorrecta y pecaminosa, sino que la rechazó porque la solicitud de salvar a Saúl iba en contra de la voluntad expresa de Dios, que Samuel también conocía, como un santo difunto. Además, Samuel sabía (después de su muerte) que Saúl sería derrotado en una batalla al día siguiente y moriría (1 Sam 28, 18-19).
La Biblia asume casualmente que grandes profetas como Moisés y Samuel estarían orando por los que están en la tierra después de su muerte:
Jeremías 15,1 «Y me dijo Yahveh: Aunque se me pongan Moisés y Samuel por delante, no estará mi alma por este pueblo. Échales de mi presencia y que salgan».
Nuevamente, no es que no puedan o no deberían orar; sino que incluso sus grandes oraciones (como poderosos intercesores: Ex 32,11-12, 1 Sam 7,9, Salm 99, 6, Jer 15,1) no pudieron lograr algo si ya estaba en contra de la voluntad de Dios. Si de hecho no estaban orando a Dios después de su muerte, o no deberían haberlo hecho, entonces Dios no hubiera dicho que lo hicieron; y / o lo habría condenado, habiéndolo sacado a relucir en una revelación inspirada.
Los «espectadores» en la crucifixión de Jesús proporcionan otra instancia similar. Supusieron que podía pedir (orar) al profeta Elías para salvarlo de la agonía de la cruz (Mt 27, 46-50). Son presentados como aliados de Jesús (no enemigos), ya que uno de ellos le dio de beber (Mt 27,48). Mateo 27,49 muestra que este tipo de petición comúnmente se creía en ese momento.
3) El apóstol Pablo rogó por los muertos
2 Timoteo 1,16-18 «Que el Señor conceda misericordia a la familia de Onesíforo, pues me alivió muchas veces y no se avergonzó de mis cadenas, sino que, en cuanto llegó a Roma, me buscó solícitamente y me encontró. Concédale el Señor encontrar misericordia ante el Señor aquel Día. Además, cuántos buenos servicios me prestó en Éfeso, tú lo sabes mejor».
4) Jesús y Pedro oraron simultáneamente a los santos y por los muertos
Tabita fue un discípulo en Jope que murió. Pedro le rezó cuando dijo «Tabita, levántate». Véase Hechos 9,36-41. Ella estaba muerta, y él se dirigía a ella. No hay una pared impenetrable entre el cielo y la tierra. Esto no es solo rezar a los muertos, sino a los muertos, ya que el pasaje dice que Pedro «oró» antes de dirigirse a Tabita en primera persona. Y él estaba rezando para que ella volviera a la vida.
Nuestro Señor Jesús hace lo mismo con respecto a Lázaro. Reza por Lázaro (un hombre muerto: Juan 11,41-42) y luego le habla directamente a un hombre muerto (en efecto, «orando» o dirigiéndose a él): «Lázaro, levántate y anda» (Juan 11,43).
Mons. Víctor Fernández agrega en un comentario de la página lo siguiente:
Faltan algunos textos quizás más importantes, que muestran esa comunión entre los que están en el cielo y nosotros. Por ejemplo: En Apocalipsis 6, 9-10 están los mártires (los degollados por la Palabra) que piden a Dios que actúe en la tierra para liberarnos. En 2 Macabeos 15, 12 el difunto Onías suplica por la comunidad. En 2 Macabeos 15, 14 es el difunto Jeremías el que ora por el pueblo. Sobre la devoción a los ángeles y su intercesión: Hebreos 1, 14. Pero especialmente Zacarías 1, 12, donde vemos un ángel intercediendo por Jerusalén. Si bien Macabeos no está en el canon protestante son suficientes los textos de Apocalipsis y Hebreos para sostener la fe católica.
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Global Villagers of Salvington
Vosotros, Global Villagers que deseáis a Dios con la mayor sinceridad y de manera desmesurada...
Volveos vosotros Dios buscando y encontrando Dios ... dando a Dios y reconociendo a Dios … realizando a Dios realizando y conscientes de Dios en todos vuestros momentos en vuestro hogar planetario.
Nuestra aldea es un lugar para conocer y saludar a otras personas que han entrado a las Comuniones del Santo Consolador conmigo. Los que buscáis la conexión con Dios, el contacto con Dios, la comunicación con Dios, la comunión con Dios y la congruencia de vuestra naturaleza de personalidad con el Dios Viviente. Mi Padre es un Dios de amor e infinita misericordia y compasión. Se deleita en la práctica de la misericordia y el perdón. Sin embargo, no empecéis a creer que vuestro ascenso personal en el reino será de una facilidad mundana en la que satisfaréis vuestras gratificaciones inmediatas.
Vosotros seréis llamados a vivir una vida de vulnerabilidad, transparencia y revelación, sensibilidad y entrega, humildad y aceptación, veracidad y la objetividad del amor.
La Procesión hacia el Paraíso a través de los sistemas y las constelaciones y a través de este nuestro hogar universal ... éste es un ascenso con las oportunidades para la aventura suprema y el entusiasmo más allá de lo que podáis imaginar ... el servicio y la entrega, el sacrificio y una extraordinaria serenidad y seguridad surgirán a medida que ascendáis gradualmente hacia Dios.
Mi Padre Dios desea traer el orden desde vuestro caos, la justicia desde todas las injusticias aparentes del mundo, la estabilidad tejida desde las inestabilidades y la seguridad que emerge desde todas las inseguridades de la personalidad.
Estas avenidas de ascendencia en el ascenso progresivo hacia la realidad, la la verdad y la vida ... es quizás el logro más difícil de todas vuestras vidas.
La elevación de vuestras vidas mortalmente tejidas hacia la eternidad invocará desde vuestro interior una mente inmaculada desarrollada por los Espíritus Ayudantes de la Madre, un corazón cariñoso con una textura apasionada por vuestras devociones y dedicaciones a la verdad y al amor incondicional.
El servicio para traer hacia adelante la expansión del reino sobre esta pequeña tierra evocará en vosotros cada fibra de convicción de fe y una entregada confianza e imaginación.
Nuestra asociación para presentar este evangelio recién revelado que Yo soy y el cual Yo traigo a la humanidad ... éste llama a todos los valientes de la humanidad que vosotros y vuestros compañeros del reino, mutuamente dedicados, podáis construir, desarrollar y expresar; porque la perfección existencial del Ideal de Vida del Padre en vosotros debe convertirse en la Palabra expresiva de una personalidad y persona alineada con ese ideal ... y sólo entonces descubriréis los actos experienciales a través del servicio y la rendición a ese Ideal Inmaculado motivado e impulsado por el amor y la misericordia.
Muchos de vosotros seréis probados y testeados para que estéis completamente establecidos en vuestra lealtad al evangelio de este reino. Es fácil creer intelectualmente, pero cuando vuestro coraje es fortalecido por la presencia de vuestros compañeros y colegas, se requiere una forma más alta y más profunda de coraje y devoción humana.
Yo he venido para haceros hijos e hijas de buena reputación con la Paternidad Universal de la Vida. Con calma y con certeza caminaréis conmigo en espíritu y en verdad.
Michael Of Nebadon
https://www.salvington.org/2019/10/loyalty-to-my-gospel.html?fbclid=IwAR3lhUhmCL6DsvK6DYz2R1len5Iu-uxTo5lF95dxqxltKDJ1fNMEeCour6A
Original
Thou Global Villagers who desire God inordinately and with the utmost sincerity...
Become thou God seeking and God finding .. God giving and God recognizing .. God realizing and God conscious in all thine moments upon thine planetary home.
Our Village is a place to meet and greet others who have come into the Holy Comforter Communions with Me. They who are seeking God connection, God contact, God communication, God communion and congruence of their personality nature with the Living God. My Father is a God of love and infinite mercy and compassion. He delights in the practice of mercy and forgiveness .. yet, do not begin to believe that thine personal ascent in the kingdom is to be one of mundane ease wherein your immediate gratifications are satisfied.
You will be called forth to live a life of vulnerability, transparency and revelation, sensitivity and giving, humility and acceptance, truthfulness and objectivity of love.
The Processional unto Paradise through the systems and constellations and through this our universal home .. it is an ascent with the opportunities for supreme adventure and excitement beyond what you can imagine ..service and surrender, sacrifice and an extraordinary serenity and safety shall emerge in you as you gradually ascend godward.
My Father God desires to bring order from out of your chaos, justice from out of all the apparent injustices of the world, stability woven from out of the instabilities and security emerging from all personality insecurities.
These avenues of ascendancy in the progressive ascent into reality and truth and life .. it is perhaps the most rugged achievement of all thine lifetimes.
The raising of your mortally woven lifetimes into eternity shall call forth from within you a mind immaculately developed by the Mother's Adjutant Spirits, a heart fondly and passionately textured by your devotions and dedications to truth and unconditional love.
Service in bringing forward the expansion of the kingdom upon this small earth shall evoke in you every fiber of faith conviction and trustworthy confidence and imagination.
Our association in bringing forward this newly revealed gospel which I am and which I bring to humanity .. it calls for all the courageous humanity that you and your mutually dedicated fellows of the kingdom can build and develop and express; for the existential perfection of the Father's ideal living in you must become the expressionful Word of a personality and personhood aligned with that ideal .. and only then shall you discover the experiential acts through service and surrendering to that immaculate ideal motivated and driven by love and mercy.
Many of you will be tested and tried so that you are fully established in your loyalty to the gospel of this kingdom. It is easy to believe intellectually, yet when your courage is strengthened by the presence of your fellows and colleagues it requires a higher and more profound form of human courage and devotion.
I have come to make thee sons and daughters in good standing with the Universal Parenthood of Life. Calmly and certainly ye shall walk with Me in spirit and in truth.
Michael Of Nebadon
https://www.salvington.org/2019/10/loyalty-to-my-gospel.html?fbclid=IwAR3lhUhmCL6DsvK6DYz2R1len5Iu-uxTo5lF95dxqxltKDJ1fNMEeCour6A
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Los Aldeanos Globales
Vosotros, los aldeanos globales que desean a Dios de forma desmesurada y con la mayor sinceridad ...
Convertíos vosotros en Dios buscando y encontrando a Dios ... Dios dando y Dios reconociendo ... Dios realizando y conscientes de Dios en todos vuestros momentos en vuestro hogar planetario.
Nuestra Aldea es un lugar para conocer y saludar a otras personas que han entrado hacia las Comuniones del Santo Consolador conmigo.
Aquellos quienes buscáis la conexión con Dios, el contacto con Dios, la comunicación con Dios, la comunión con Dios y la congruencia de vuestra naturaleza de personalidad con el Dios Viviente. Mi Padre es un Dios de amor e infinita misericordia y compasión. Se deleita en la práctica de la misericordia y el perdón. Sin embargo, no empecéis a creer que vuestro ascenso personal en el reino será una facilidad mundana en la que se satisfagan vuestras gratificaciones inmediatas.
Seréis llamados a vivir una vida de vulnerabilidad, transparencia y revelación, sensibilidad y entrega, humildad y aceptación, la veracidad y la objetividad del amor.
La Procesión al Paraíso a través de los sistemas y las constelaciones y a través de este nuestro hogar universal ... es un ascenso con las oportunidades para la aventura suprema y la emoción más allá de lo que podáis imaginar ... el servicio y la entrega, el sacrificio y una extraordinaria serenidad y seguridad surgirán en la medida que ascendéis gradualmente hacia Dios.
Mi Padre Dios desea sacar el orden de vuestro caos, la justicia de todas las injusticias aparentes del mundo, la estabilidad tejida de las inestabilidades y la seguridad que emerge desde todas las inseguridades de la personalidad.
Estas avenidas de ascenso en el progresivo ascenso hacia la realidad, a la verdad y a la vida ... es quizás el logro más difícil de todas vuestras vidas. La elevación de vuestras vidas mortalmente tejidas a la eternidad invocará desde vuestro interior una mente inmaculada desarrollada por los Espíritus Ayudantes de la Madre, un corazón con textura cariñosa y apasionada por vuestras devociones y dedicaciones a la verdad y al amor incondicional.
El servicio para traer hacia adelante la expansión del reino sobre esta pequeña tierra evocará en vosotros cada fibra de convicción de fe y confianza e imaginación confiables.
Nuestra asociación para presentar este evangelio recién revelado que Yo soy y que Yo estoy para la humanidad ... llama a toda la humanidad valiente que vosotros y vuestros compañeros del reino, mutuamente dedicados, podéis construir, desarrollar y expresar; porque la perfección existencial del ideal de la Vida del Padre en vosotros debe convertirse en la Palabra expresiva de una personalidad y persona alineada con ese ideal ... y sólo entonces descubriréis los actos experienciales a través del servicio y la rendición a ese ideal inmaculado motivado e impulsado por el amor y la misericordia.
Muchos de vosotros seréis probados y testados para que estéis completamente establecidos en vuestra lealtad al evangelio de este reino. Es fácil creer intelectualmente, pero cuando vuestro coraje se fortalece con la presencia de vuestros compañeros y colegas, se requiere una forma más alta y más profunda de coraje y devoción humana. Yo he venido para haceros hijos e hijas de buena reputación con la Paternidad Universal de la Vida.
Con calma y sin duda caminaréis conmigo en espíritu y en verdad.
Michael Of Nebadon
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Thou Global Villagers who desire God inordinately and with the utmost sincerity…
Become thou God seeking and God finding .. God giving and God recognizing .. God realizing and God conscious in all thine moments upon thine planetary home.
Our Village is a place to meet and greet others who have come into the Holy Comforter Communions with Me.
They who are seeking God connection, God contact, God communication, God communion and congruence of their personality nature with the Living God. My Father is a God of love and infinite mercy and compassion. He delights in the practice of mercy and forgiveness .. yet, do not begin to believe that thine personal ascent in the kingdom is to be one of mundane ease wherein your immediate gratifications are satisfied.
You will be called forth to live a life of vulnerability, transparency and revelation, sensitivity and giving, humility and acceptance, truthfulness and objectivity of love.
The Processional unto Paradise through the systems and constellations and through this our universal home .. it is an ascent with the opportunities for supreme adventure and excitement beyond what you can imagine ..service and surrender, sacrifice and an extraordinary serenity and safety shall emerge in you as you gradually ascend godward.
My Father God desires to bring order from out of your chaos, justice from out of all the apparent injustices of the world, stability woven from out of the instabilities and security emerging from all personality insecurities.
These avenues of ascendancy in the progressive ascent into reality and truth and life .. it is perhaps the most rugged achievement of all thine lifetimes. The raising of your mortally woven lifetimes into eternity shall call forth from within you a mind immaculately developed by the Mother’s Adjutant Spirits, a heart fondly and passionately textured by your devotions and dedications to truth and unconditional love.
Service in bringing forward the expansion of the kingdom upon this small earth shall evoke in you every fiber of faith conviction and trustworthy confidence and imagination.
Our association in bringing forward this newly revealed gospel which I am and which I being to humanity .. it calls for all the courageous humanity that you and your mutually dedicated fellows of the kingdom can build and develop and express; for the existential perfection of the Father’s ideal living in you must become the expressionful Word of a personality and personhood aligned with that ideal .. and only then shall you discover the experiential acts through service and surrendering to that immaculate ideal motivated and driven by love and mercy.
Many of you will be tested and tried so that you are fully established in your loyalty to the gospel of this kingdom. It is easy to believe intellectually, yet when your courage is strengthened by the presence of your fellows and colleagues it requires a higher and more profound form of human courage and devotion. I have come to make thee sons and daughters in good standing with the Universal Parenthood of Life.
Calmly and certainly ye shall walk with Me in spirit and in truth.
Michael Of Nebadon
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Il matrimonio santo di Gianna e Pietro Molla
Gianna Emanuela Molla racconta come la santità della mamma, sia fiorita in un matrimonio vissuto come "via per il Paradiso" e, ancor prima, in un intreccio di vite familiari intrise di amore per il Signore, sempre messo al primo posto. Se oggi famiglia e matrimonio sono sempre più vessati dallo spirito del mondo, la Chiesa coi suoi santi profetizza una via di luce e di speranza.
di Costanza Signorelli (20-10-2019)
Molti conoscono Santa Gianna Beretta Molla per via di quello straordinario gesto d’amore che permise alla sua ultima figlia di venire al mondo, a prezzo della sua stessa vita. Meno noto invece è il fatto che, questo sacrificio, fu come il sigillo su una vita tutta santa, ma soprattutto su un matrimonio veramente santo. È la stessa figlia, Gianna Emanuela Molla che non esita a definire i suoi come due «Santi Genitori», essendo intimamente convinta che l’amato papà fosse «il degnissimo sposo di una Santa sposa».
Così facendo ella non vuol certo anticipare un giudizio che la Chiesa non ha espresso, ma semplicemente vuole riferire il pensiero che la mamma stessa, quando in vita, aveva più volte manifestato. È perciò sotto questa particolare luce di santità matrimoniale che oggi vogliamo conoscere e amare la vita di questa “Santa della famiglia”, nella cui proclamazione la Chiesa ha mostrato, ancora una volta, la sua natura profetica. In quale momento storico, infatti, la famiglia è stata più vessata e umiliata che in quello odierno? E quale testimonianza oggi è più provvidenziale di quella che presenta la quotidianità del matrimonio come un’autentica via di santità?
FAMIGLIA: CULLA DI SANTITÀ
Nata a Magenta, in provincia di Milano, il 4 ottobre 1922, Festa di San Francesco d’Assisi, Gianna, insieme al dono della vita, riceve dal Signore due genitori profondamente cristiani, Maria De Micheli e Alberto Beretta, entrambi terziari francescani. Battezzata come Giovanna Francesca, è la decima di tredici figli, cinque dei quali muoiono in tenera età, e tre si consacrano a Dio.
Già da questi primi dati si comprende come il contesto familiare di provenienza è intriso di religiosità. In una lettera del 22 aprile 1955 al fidanzato Pietro, Gianna parlerà così di mamma e papà: «I miei santi genitori: tanto retti e sapienti, di quella sapienza che è riflesso del loro animo buono, giusto e timorato di Dio!». Si capisce perciò che la prima autentica esperienza di Chiesa fu per la Santa la sua stessa famiglia e la sua più esperta catechista fu proprio la mamma: lei la introdusse alla conoscenza e all’amore per il Signore, posto come unico centro di tutta la vita, dentro e fuori casa.
La piccola Gianna accoglie da subito e con piena adesione il dono della fede: «A soli cinque anni e mezzo - racconta Gianna Emanuela - riceve per la prima volta la Santa Comunione e da quel momento, insieme alla mamma, partecipa tutte le mattine alla Santa Messa per prendere quello che da subito considera "il cibo indispensabile di ogni giorno"». Così, la fervida amicizia con il Signore, che la Gianna bambina respira in famiglia, cresce in un amore profondo e personale insieme alla Gianna donna e poi medico. Intanto, nasce in lei l’urgenza di conoscere la sua personale chiamata nel piano d’amore di Dio…
VOCAZIONE ALLA FELICITÀ
«Dal seguire bene la nostra vocazione dipende la nostra felicità terrena ed eterna». È con tale profondità di coscienza, ma con altrettanta serenità d’animo, che Gianna continua a pregare e far pregare con fervore per la sua vocazione. «La mamma - racconta Gianna Emanuela - si preoccupava di conoscere la volontà di Dio su di lei per poterLo servire al meglio. Ma non ha avuto fretta, ha continuato a pregare sino a che non è stata sicura della vocazione alla quale il Signore la stava chiamando».
In questa fase di scelta vocazionale, come del resto in tutta la vita, la preghiera fu per Gianna più che fondamentale: «Ha sempre pregato moltissimo - continua la figlia - dando esempio alle sue giovani dell’Azione Cattolica. Diceva loro: “Ricordiamoci che l’apostolato si fa soprattutto e prima di tutto in ginocchio”. Recitava quotidianamente il Santo Rosario perché, come aveva imparato da piccola in famiglia, “senza l’aiuto della Madonna in Paradiso non si va”». Inizialmente, proprio per questo suo amore, che mette sempre Dio al primo posto, si consolida in Gianna il desiderio di raggiungere il fratello padre Alberto, medico missionario Cappuccino in Brasile, per aiutarlo come medico e dedicarsi totalmente alla vocazione missionaria. Ma la strada che il Signore ha preparato per la giovane donna non è questa: Gianna non ha la salute per sopportare il caldo equatoriale di quelle terre. «Questo significa che il Signore da te vuole altro», le ripete il suo direttore spirituale che la incoraggia a formare una famiglia santa, imitando l’esempio dei suoi genitori.
«Così sentendosi chiamata dal Signore alla vocazione del matrimonio, la mamma l’ha abbracciata con tutta la gioia e con tutto l’entusiasmo». E cosa fa dunque la giovane santa, ancor priva di un fidanzato? «Nel giugno 1954, a quasi 32 anni di età, la mamma si reca a Lourdes per pregare la Madonna affinché le facesse incontrare colui che sarebbe dovuto essere il suo sposo, quello che il Signore le aveva preparato fin dall’eternità».
UN INCONTRO VOLUTO DALL’ALTO
In questo intreccio di santità, che si tramanda di famiglia in famiglia, come un tesoro prezioso, si innesta perfettamente la figura dell’ingegner Pietro Molla, ovvero colui che la Provvidenza suggerirà a Gianna come marito.
Nato l’1 luglio del 1912 a Mesero, paese vicino a Magenta, anche Pietro Molla, per parte sua, riceve in dono due genitori profondamente cristiani, è il quarto di otto figli. «Quando incontrò la mia mamma - continua Gianna Emanuela - della quale aveva 10 anni in più, il papà era un uomo di grande fede e dalle straordinarie virtù. Ma soprattutto, proprio come lei, aveva posto il Signore al centro della sua vita sin dalla sua giovinezza. Posso dire che papà, da un lato, aveva una grande dedizione al lavoro e, dall’altro, si sentiva chiamato dal Signore alla vocazione del matrimonio, desiderando profondamente avere una sua famiglia. Proprio per questo si recava ogni giorno nella "sua" piccola chiesetta di Ponte Nuovo (Magenta) per chiedere alla Madonna del Buon Consiglio che gli facesse incontrare “una mamma santa per i suoi figli”!».
«Il Signore stava davvero chiamando i miei genitori alla vocazione del matrimonio come loro pensavano: la Vergine Maria, infatti, ascoltò le loro preghiere, e così, nonostante i due già si conoscessero già da cinque anni, fu grazie alla Madonna che finalmente i loro bellissimi cuori e anime si incontrarono!». Da questo momento inizia il fidanzamento come “un tempo di grazia”, vissuto nella grande gioia e gratitudine verso il Signore e la Vergine Maria, e nell'instancabile preghiera di affidamento per la nuova famiglia nascente.
IL SANTO MATRIMONIO
Gianna Beretta e l’ingegnere Pietro Molla si uniscono in matrimonio il 24 settembre 1955, nella Basilica di San Martino a Magenta (Milano). Ma cosa significa per i due innamorati celebrare il Sacramento del matrimonio e formare una famiglia? Ecco cosa scrive Gianna al suo “Pedrin d’or”, dieci giorni prima delle nozze: «Pietro mio carissimo, grazie di tutto. Vorrei poterti dire tutto ciò che sento e ho nel cuore, ma non sono capace. E tu che ormai bene conosci i miei sentimenti, sappimi leggere ugualmente. Pietro carissimo, sono certa che mi renderai sempre felice come lo sono ora e che il Signore esaudirà le tue preghiere, perché chieste da un cuore che lo ha sempre amato e servito santamente. Pietro, quanto ho da imparare da te! Mi sei proprio di esempio e ti ringrazio. Così, con l’aiuto e la benedizione di Dio, faremo di tutto perché la nostra nuova famiglia abbia ad essere un piccolo cenacolo ove Gesù regni sopra tutti i nostri affetti, desideri e azioni. Pietro mio, mancano pochi giorni e mi sento tanto commossa ad accostarmi a ricevere il Sacramento dell’Amore: diventiamo collaboratori di Dio nella creazione, possiamo così dare a Lui dei figli che Lo amino e Lo servano. Pietro, sarò capace di essere la sposa e la mamma che tu hai sempre desiderato? Lo voglio proprio perché tu lo meriti e perché ti voglio tanto bene. Ti bacio e ti abbraccio con tutto l’affetto, tua Gianna». E altrettanto Pietro le scriverà prima del grande giorno: «Gianna carissima, … con la certezza che Iddio ci volesse uniti, tu ed io abbiamo intrapreso la nostra nuova vita. In questi mesi è stato tutto un crescendo di comprensione e di affetto. Ora, la nostra comprensione è perfetta, perché ci è di luce il Cielo e di guida la Legge Divina... Ora, il nostro affetto è pieno perché siamo un cuore ed un’anima sola, un sentimento ed un affetto solo, perché il nostro amore sa attendere, forte e puro, la benedizione del Cielo (…)».
La figlia Gianna Emanuela racconta così la Santa unione tra i suoi genitori: «Leggendo e trascrivendo per mesi le lettere di papà alla mamma per la loro pubblicazione, ho capito che il loro amore poteva essere così grande, così profondo e così vero perché il Signore e la Mamma Celeste erano veramente sempre presenti e facevano parte integrante di questo loro amore, come di tutta la loro vita. Ci sono aspetti che mi illuminano e mi commuovono profondamente: la loro profonda fede e illimitata fiducia nella Divina Provvidenza, la loro profonda umiltà, il loro immenso amore reciproco - che li rendeva più sereni e più forti -, il loro incommensurabile amore per noi figli, la loro grande stima reciproca, la loro continua comunicazione e supporto vicendevole, le loro intense e costanti preghiere per ringraziare il Signore e la Vergine Maria, il loro amore e la loro carità verso il prossimo. Hanno veramente vissuto il Sacramento del Matrimonio come vocazione e via verso la santità».
E sarà esattamente in questo terreno fertile e fecondo di santità che in soli sei anni e mezzo di matrimonio, Gianna e Pietro accoglieranno sei figli: due raggiungeranno il Cielo ancora in grembo, Mariolina alla tenera età di sei anni, dua anni dopo la morte di Gianna, mentre l’ultima sarà la grazia che permetterà a entrambi di sugellare, seppur in forme molto diverse, la loro comune vocazione: dare la vita per amore.
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Señales de una iglesia escogida.
Algunas personas dicen que uno nunca debería cambiarse de iglesia (institución), bueno no creo que esa sea la afirmación más edificante del mundo. Entiendo el sentimiento de fidelidad que nos hace permanecer en una congregación pero creo que una pregunta más profunda no es si debo o no cambiarme de iglesia, sino que un cuestionamiento más profundo sería: ¿Estoy en una verdadera iglesia? Bueno si bien la iglesia tiene muchas características esenciales aquí te presento algunas que seguro te ayudarán a analizar si el lugar donde te congregas es una iglesia verdadera.
1. Enseñanza Cristocentrica.
Cristo es el centro de toda la escritura, por lo tanto si el lugar en donde asiste te anima a ser más como Cristo adelante. Pero si te amina a ser tú el héroe de la historia, a pensar más en tu dinero, tus relaciones amorosas, o solo a ser una buena persona creo que debes considerar el seguir allí.
2. Comunión y ayuda mutua.
Un arbol que no da fruto es pronto a ser cortado y quemado. Este punto está intimamente ligado al anterior, si la enseñanza es sana la iglesia debe tener relaciones sanas, recuerda que nuestra comunion con los demás es un reflejo de la comunión que tenemos con Dios. Una iglesia que no profesa amor, no sé si llamarla iglesia.
3. Adoración gozosa.
Toda nuestra vida es adoracion, todo lo que aprendemos y hacemos debe mostrar el carácter de Cristo, el querer siempre honrar al Padre, pero no solo el querer sino el hacerlo con gozo con ánimo, reflexiona si la adoración en donde te congregas es más algo monótono y casi obligado, o si en verdad se busca adorar a un Dios vivo a cada momento.
4. Evangelismo continuo.
Finalmente cuando la iglesia hacia los tres puntos anteriores el Señor añadia cada día a los que abrían de ser salvos, recordemos que a un incrdulo no podemos demandarle el vivir de esta manera, pero a un creyente se lo demanda Dios, somos responsables de nuestros actos y lo que hacemos, creemos y sentimos da evidencia de lo que hay dentro de cada uno de nosotros. Espero que el Espíritu Santo nos ayude a discernir entre la iglesia verdadera y la iglesia que no lo es.
Les escribo con entrañable amor, el Señor vivo y verdadero les bendiga...
"Estudio tomado de hechos capítulo 2: versículo 42 en adelante"
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