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Milano prima per qualità della vita: emergono i costi dei sinistri stradali e la necessità di formazione continua
Dai dati allarmanti sulla sicurezza stradale all’attrattività di Milano, ecco i punti chiave dell’Indagine annuale ItaliaOggi-Ital Communications 2024.
Dai dati allarmanti sulla sicurezza stradale all’attrattività di Milano, ecco i punti chiave dell’Indagine annuale ItaliaOggi-Ital Communications 2024. Milano al primo posto per qualità della vita: un segnale di speranza Milano conquista nuovamente il primo posto nell’Indagine annuale sulla qualità della vita 2024 realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con…
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Emilio Federico Schuberth
Moda e media ai tempi della dolce vita
Dorothea Burato
Electa, Milano 2023, 128 pagine, 17x24cm, ISBN 97888284317
euro 24,00
Il volume è l’esito di una approfondita ricerca sulla figura dello stilista di origini napoletane attivo a Roma a partire dagli anni Quaranta. Emilio Federico Schuberth si impone sul territorio nazionale e internazionale grazie soprattutto al sapiente uso di strategie di promozione del suo marchio attraverso il medium cinematografico e quello televisivo. Nel panorama della moda italiana, che si afferma a partire dal dopoguerra, Schuberth rappresenta una voce fuori dagli schemi: il suo atelier è stato una tappa obbligata per le dive del cinema, le soubrette del varietà e le donne più eleganti del jet set internazionale. Schuberth veste le più grandi dive del cinema, come Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Martine Carol, Valentina Cortese, Alida Valli, Anna Magnani, Bette Davis e Gloria Swanson, sia dentro che fuori dallo schermo, recita in alcuni film e partecipa a trasmissioni televisive di grande popolarità come Carosello, Il Musichiere e La via del successo. Nel volume la storia dello stilista-star viene raccontata attraverso quattro macro-sezioni: la prima è dedicata alla biografia del sarto, fino ad oggi poco indagata; la seconda alla ricognizione del proficuo rapporto che Schuberth ha instaurato con il mondo del cinema in venti anni di attività, dalla partecipazione come attore in alcuni film, alla promozione del proprio marchio grazie alle più famose dive del cinema; la terza si focalizza sul lavoro di Schuberth come stilista al servizio del grande schermo; la quarta sezione è dedicata alle esperienze nell’ambito radiotelevisivo e all’uso strategico che lo stilista fa del neonato medium televisivo promuovendo le sue creazioni anche al pubblico di massa. Chiude il volume l’analisi del filmato promozionale Vedette 444, brillante analogia tra la creazione di moda e l’industria meccanica cui prende parte anche Schuberth. La ricerca, che incrocia materiale d’archivio con documenti audiovisivi e testimonianze di diversa origine, porta alla luce una figura imprescindibile per la conoscenza dello sviluppo del settore della moda che dal dopoguerra in avanti ha fatto la fortuna del Paese. Il materiale dell’archivio CSAC, nello specifico i figurini del Fondo Schuberth e le fotografie del Fondo Publifoto Roma, si è rivelato uno strumento di studio fondamentale per la ricostruzione dell’attività del sarto in oltre due decenni di attività e ha fornito un ricco repertorio di immagini e documenti per il libro. Ne è testimonianza l’album dei figurini di moda, in chiusura del libro, con una selezione di materiale particolarmente rappresentativo della vivacità e varietà che ha caratterizzato l’attività dell’atelier di Schuberth nei decenni centrali del Novecento. Lo studio, e dunque questa pubblicazione su Emilio Federico Schuberth, rappresentano quello che è il senso profondo di CSAC, ovvero la relazione imprescindibile fra le diverse forme d’arte, in cui si inserisce a pieno titolo anche la moda oltre che il cinema, e la comunicazione. Una visione inclusiva che abbraccia diversi saperi per fotografare il presente e il nostro passato recente. Il volume è il quarto di una serie di pubblicazioni e iniziative in collaborazione tra la casa editrice Electa e CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma. Lo studio, e il prezioso lavoro di riordino e catalogazione di cui questa pubblicazione offre testimonianza, ha dato a CSAC l’opportunità di catalogare e digitalizzare tutti i bozzetti e le fotografie del sarto in modo da rendere fruibile il patrimonio del fondo all’esterno.
25/01/24
#Emilio Schuberth#mondo cinema#ambito radiotelevisivo#Fondo Publifoto#CSAC Parma#fashion books#fashionbooksmilano
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Promoting Peace Awareness Among Youth: A Transformative Experience in Ortelle
Dal 20 al 26 settembre 2024, il progetto "Promoting Peace Awareness Among Youth" ha unito 40 giovani provenienti da Italia, Ungheria, Romania, Ucraina e Georgia in un’intensa settimana di formazione e scambio culturale a Ortelle, nel Salento. L’obiettivo principale di questa iniziativa era quello di sensibilizzare i partecipanti su tematiche legate alla pace, ai diritti umani e alla costruzione di una società inclusiva.
Durante questa settimana, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di immergersi in attività formative pratiche, come laboratori interattivi e giochi di ruolo, che hanno stimolato una riflessione critica su argomenti cruciali come la risoluzione dei conflitti e la comunicazione interculturale. I partecipanti hanno anche esplorato la storia del movimento pacifista, presentando figure emblematiche e reinterpretando le loro storie in chiave contemporanea.
Le attività, progettate per essere coinvolgenti e significative, hanno permesso ai giovani di esprimere le loro idee attraverso la creatività. Un momento particolarmente significativo è stato il laboratorio “Sorrisi sono Pietre”, in cui i partecipanti hanno dipinto sassi con messaggi di pace, lasciandoli in vari punti della comunità locale, contribuendo così a diffondere un messaggio di speranza e solidarietà.
Uno degli aspetti più rilevanti del progetto è stata la creazione di un "Manifesto dei Giovani Pacifisti", che raccoglie le idee e le visioni dei partecipanti sulla cultura pacifista. Questo documento, composto da 12 tavole, rappresenta un contributo tangibile alla promozione di valori di pace e cooperazione tra i giovani.
Il progetto ha anche avuto un forte impatto sullo sviluppo personale dei partecipanti, aumentando la loro consapevolezza sociale e il desiderio di diventare agenti di cambiamento nelle loro comunità. Grazie alla rete di collaborazione creata tra i giovani di diverse nazioni, è stata favorita una maggiore comprensione interculturale e una costruzione di relazioni durature.
In conclusione, il progetto "Promoting Peace Awareness Among Youth" ha rappresentato non solo un'importante opportunità di apprendimento e crescita personale, ma anche un passo significativo verso la costruzione di un futuro più pacifico e inclusivo per le nuove generazioni.
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Comunicare la disabilità: una guida per farlo in modo corretto
La guida “Comunicare la disabilità. Prima la persona” promuove una comunicazione rispettosa delle persone con disabilità, evitando termini obsoleti, pietismo e superomismo. Fornisce risorse pratiche per un’informazione inclusiva, specie in contesti sportivi La comunicazione intorno alla disabilità è un tema sempre più rilevante, non solo per i giornalisti, ma per chiunque abbia il compito di…
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Il caso Harley Davidson fa scuola. Anche Jack Daniel’s abbandona le politiche woke. Dopo che la celebre azienda produttrice di motociclette ha annunciato di voler rinunciare alle politiche DEI (diversità, uguaglianza e inclusione), anche la famosa marca di whisky segue l’esempio. Ha optato per un passo indietro rispetto alla linea ultra-inclusiva. La società Brown-Forman Corp. che detiene il marchio ha confermato di aver cancellato tali programmi a causa delle crescenti pressioni da parte di giornalisti e politici conservatori statunitensi.
Woke addio: Jack Daniel’s come Harley Davidson
I manager hanno detto addio alla linea ultra-inclusiva di Jack Daniel’s. La dirigenza della Brown-Forman Corporation, la più grande azienda di vini e liquori negli Usa, ha inviato una lettera al personale. Rendendo noto che da ora in poi gli incentivi e gli obiettivi dei dipendenti saranno legati alle performance aziendali e non ai progressi in materia di diversità, uguaglianza e inclusività. La società che detiene Jack Daniel’s fa di più: non parteciperà più al “Corporate Equality Index”, che è un indice della Human Rights Campaign Foundation sul trattamento, nelle aziende, di dipendenti e consumatori Lgbt. La stessa decisione presa anche dalla Harley-Davidson.
Anche Jack Daniel’s, come Harly Davidson era finita vittima di proteste
“Il mondo si è evoluto, la nostra attività è cambiata e il panorama è cambiato radicalmente, in particolare negli Stati Uniti” si legge nella comunicazione riportata dal Telegraph e rilanciata dal Giornale. “Con queste nuove dinamiche in gioco, dobbiamo adattare il nostro lavoro per garantire che continui a guidare i risultati aziendali, riconoscendo al contempo in modo appropriato l’ambiente attuale in cui ci troviamo”. Come per Harley Davidson, Jack Daniel’s nelle ultime settimane era finita nell’occhio del ciclone della rete per la svolta legata a un iper-progressismo esasperato. Fondata più di 150 anni fa, la Brown-Forman in precedenza aveva collegato il 10 per cento della retribuzione ai progressi compiuti sugli obiettivi DEI. Poi per il timpore fondato di sabotaggi e reclami è arrivato il dietrofront. Gli inchini al politically correct sono un danno.
Le multinazionali americane hanno lanciato programmi del DEI sull’inda delle proteste del Black Lives Matter del 2020. Ma da tempo il “wokismo” esasperato ha sempre più suscitato divisioni e insofferenza, riporta il Daily Mail, che informa quanto tutto ciò stia diventando divisivo. I sostenitori delle politiche DEI affermano che tali programmi aiutano a portare più donne e minoranze nel mondo del lavoro e nelle università. Ma i critici dicono che troppo spesso si inneschino esclusioni, frenando le opportunità per gli uomini bianchi etero, anche quando sono candidati migliori. “Sebbene i sondaggi mostrino un ampio sostegno pubblico al DEI, gli elettori si oppongono anche al fatto che le aziende siano troppo coinvolte nella politica”.
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#uxjobs | Junior UI https://www.behance.net/joblist/306027/Junior-UI?utm_source=dlvr.it&utm_medium=tumblr
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Pantheon, menzione speciale per progetto su disabilità visive
Pantheon, menzione speciale per progetto su disabilità visive Il riconoscimento, conferito dal Politecnico di Milano, è stato reso noto nel corso del convegno su “Il digitale per una cultura inclusiva”, promosso dall’Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura dell’ateneo. La motivazione è la seguente: “Per aver attivato un progetto volto a rendere accessibile il monumento alla comunità non vedente e ipovedente e per l'enfasi posta sul cambiamento che questo progetto ha comportato, generando una riflessione più profonda che spinge al ripensamento della formazione del personale interno volta all'accoglienza di pubblici con esigenze specifiche”. Il progetto, curato dalla direttrice del Pantheon, Gabriella Musto, in collaborazione con l’Istituto Sant’Alesso-Margherita di Savoia, si è avvalso, in termini di fruizione e comunicazione, delle funzionalità offerte dall’app “Musei Italiani”, nell’ambito delle attività promosse dal Direttore generale Musei Massimo Osanna per migliorare l’accessibilità ai luoghi della cultura, anche tramite i sistemi di prenotazione e bigliettazione elettronica. Dopo il positivo esperimento del 3 dicembre scorso in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, “Ad occhi chiusi” è partito stabilmente il 24 febbraio quando sono iniziate, con cadenza mensile, le visite guidate speciali per persone con disabilità visive.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il 3° Meeting francescano del Mediterraneo si avvicina a Cefalù: Tematiche e Ospiti in Evidenza
Dal 10 al 12 maggio, Cefalù diventerà il centro del dibattito internazionale con il 3° Meeting francescano del Mediterraneo, dedicato al tema "CONNESSI - Non esistono cambiamenti culturali, senza cambiamenti nelle persone". L'evento, aperto a tutti e gratuito, offrirà un'ampia panoramica su argomenti di grande rilevanza sociale ed economica. A darne comunicazione è stato Carmelo Vitello, Ministro Regionale dell'Ordine Francescano Secolare di Sicilia. La manifestazione, oltre a celebrare i valori e la figura di San Francesco d'Assisi, proporrà incontri, workshop e dibattiti su questioni attuali, come l'intelligenza artificiale, la comunicazione sui social media, la gestione del territorio e la promozione della pace. Tra gli ospiti illustri, figurano esperti del calibro del ricercatore del CNR Giovanni Pioggia, il fondatore di South Working Mario Mirabile, il docente di Management dell'Innovazione Andrea Piccaluga e molti altri. Temi come l'economia, la protezione civile e la resilienza delle comunità saranno al centro dell'attenzione, con interventi di esperti del settore. Il Meeting sarà anche un'occasione di festa, con momenti musicali e laboratori per i più piccoli, offrendo un'esperienza inclusiva aperta a tutti coloro che desiderano partecipare e connettersi con il mondo. Inoltre, durante l'evento, sarà possibile incontrare e dialogare con frati, suore e giovani francescani, creando così nuove connessioni e rafforzando i legami comunitari. L'evento promette di proiettare Cefalù e la sua comunità verso un dialogo globale e costruttivo per tre giorni intensi di condivisione e crescita culturale. Read the full article
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"Oltre i luoghi comuni"
di Riccardo Rescio
Banalità frequenti, luoghi comuni ricorrenti, ovvietà sconcertanti, imboniture disorientanti, condizioni che distorcono il pensiero, che lo deformano, che lo rendono incapace di sviluppare la capacità critica individuale.
Queste tendenze hanno l'effetto di rallentare i processi di comprensione e solidarietà, innescando una reazione a catena in cui le percezioni errate e superficiali dominano il discorso collettivo e ostacolano la formazione di un giudizio indipendente e ben informato.
La semplificazione eccessiva e la categorizzazione di persone o gruppi basata su cliché indeboliscono la costruzione di una comunità coesa e la capacità di apprezzare la complessità e la diversità dell'esperienza umana.
Le stereotipie regionali in Italia, ad esempio, non solo perpetuano una visione superficiale, riduttiva e menzognera delle diverse culture, delle specifiche peculiarità territoriali e delle capacità delle persone nelle varie parti del paese, ma alimentano anche una artificiale divisione.
La convinzione che "a Milano si lavora, a Napoli si traccheggia, a Roma si intrallazza" è una dimostrazione di come i luoghi comuni possano facilmente tradursi in barriere invisibili che dividono invece di unire.
Questo approccio riduttivo non solo svilisce il ricco tessuto sociale e culturale dell’Italia, ma ignora le innumerevoli storie di impegno, creatività e determinazione presenti in ogni angolo del
Paese.
La comunicazione dei media, i discorsi pubblici pieni di retorica, la banalizzazione dei luoghi comuni nei rapporti interpersonali, contribuiscono perpetuare una forma mentis diffusa che non può essere sottovalutata.
L’ampia diffusione di contenuti che si appoggiano su tali stereotipi rafforzano visioni del mondo limitate e polarizzanti.
Questo ciclo perpetuo di reiterate banalità, di scontate ripetizioni piene di retorica, contribuiscono a mantenere lo status quo, distraendo l’individuo dal cercare una comprensione più profonda, mettendo in dubbio le preconcezioni.
Superare queste barriere richiede un impegno consapevole verso l'apprezzamento e l'integrazione delle molteplici identità e tradizioni che arricchiscono il panorama nazionale.
Imparare a valorizzare le differenze come un arricchimento anziché come una minaccia è fondamentale per costruire una comunità più inclusiva e solidale.
Una società che riconosce e celebra la diversità promuove una cultura di dialogo e apertura, componenti essenziali per lo sviluppo di una cittadinanza attiva e di una democrazia vivace.
L'educazione gioca un ruolo chiave in questo processo di trasformazione.
Fornire agli individui gli strumenti per analizzare criticamente i media, per riconoscere e sfidare i luoghi comuni, e per apprezzare la complessità delle questioni sociali, contribuisce alla nascita di una società in cui i cittadini sono in grado di connettersi oltre le superficiali divisioni imposte da stereotipi e pregiudizi.
In definitiva, lavorare per superare i luoghi comuni non solo facilita la solidarietà tra le persone ma arricchisce il tessuto stesso del dialogo sociale, consentendo una comprensione più matrice e profonda della realtà in cui viviamo.
Mercoledì 10 aprile 2024
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https://legacoop.veneto.it
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Donatori di voce tra solidarietà umana e tecnologia
I donatori di voce incarnano il potere della solidarietà umana e della tecnologia per migliorare la qualità della vita di coloro che affrontano sfide straordinarie. Attraverso il loro gesto generoso, queste voci diventano un mezzo di espressione per chi altrimenti rimarrebbe in silenzio. Con la continua evoluzione della tecnologia, i donatori di voce continuano a plasmare un futuro in cui la comunicazione inclusiva è alla portata di tutti. Chi sono i donatori di voce? I donatori di voce sono individui che collaborano con organizzazioni non profit o progetti di ricerca per registrare le proprie voci. Queste registrazioni vengono successivamente utilizzate per creare sistemi di sintesi vocale personalizzati per coloro che hanno perso la capacità di parlare a causa di condizioni mediche come sclerosi laterale amiotrofica (SLA), lesioni al midollo spinale o malattie neurologiche. Questi altruisti possono provenire da diverse fasce della società, compresi attori, volontari, o semplici cittadini con una voce chiara e ben modulata. La loro generosità è il fondamento su cui si basa la possibilità di osare a chiunque, nonostante le sfide fisiche, la capacità di esprimersi e comunicare. Cosa fanno i donatori di voce? Il processo inizia con una registrazione dettagliata della voce del donatore. Questo serve come base per creare un modello vocale unico che possa essere poi utilizzato per generare frasi e registrare registrazioni coerenti. Le tecnologie avanzate di sintesi vocale utilizzano algoritmi complessi per imitare le sfumature e le peculiarità della voce del donatore, garantendo che il risultato finale suoni naturali e autentici. Una volta che la voce è stata digitalizzata e adattata alle esigenze del destinatario, può essere integrata in dispositivi di assistenza come sintetizzatori vocali, comunicatori e software specifici. Questi strumenti consentono alle persone prive di voce di comunicare con il mondo esterno attraverso la digitazione, i movimenti degli occhi o altri comandi personalizzati. Applicazioni dei donatori di voce Assistenza per persone con SLA e lesioni al midollo spinale: i donatori di voce forniscono una soluzione preziosa per coloro che vivono con patologie come la SLA o lesioni al midollo spinale. Queste condizioni possono causare la perdita graduale o immediata della capacità di parlare, ma grazie alle voci donate, gli individui possono continuare a comunicare in modo indipendente. Inclusione e partecipazione sociale: la sintesi vocale personalizzata apre le porte alla partecipazione sociale per coloro che altrimenti potrebbero trovarsi isolati. Attraverso dispositivi accessibili, le persone con disabilità possono partecipare attivamente a conversazioni, interagire con gli altri e persino svolgere ruoli lavorativi che richiedono la comunicazione verbale. Accessibilità tecnologica: le voci donate rendono i dispositivi tecnologici più accessibili per un pubblico più ampio. Le applicazioni di sintesi vocale consentono a chiunque di utilizzare smartphone, computer e altri dispositivi elettronici, contribuendo così a ridurre il divario digitale e promuovere l'uguaglianza nell'accesso alle risorse tecnologiche. In copertina foto di spoiu23 da Pixabay Read the full article
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Linguaggio Inclusivo e Disabilità Visiva: Un Convegno di Riflessione e Formazione a Cagliari
Linguaggio Inclusivo e Accessibilità: La Lezione di Valentina Tomirotti a IERFOP Cagliari
Si è tenuto oggi a Cagliari, presso la sede dell’IERFOP, il convegno “Linguaggio inclusivo per la disabilità visiva,” una giornata dedicata all’importanza delle parole nella costruzione di una società più equa e rispettosa. Il Dott. Roberto Pili, Presidente di IERFOP, ha aperto i lavori, sottolineando l’orgoglio di ospitare questo evento in uno spazio che considera un’eccellenza sia dal punto di…
#comunicazione inclusiva#disabilità visiva#IERFOP Cagliari#inclusività#linguaggio e disabilità#linguaggio inclusivo#Roberto Pili#seminario sulla disabilità#Sensibilizzazione#Valentina Tomirotti
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Tre giorni per parlare di didattica, di innovazione, di sperimentazione, tre giorni per parlare di scuola, ma soprattutto per far parlare la scuola e i suoi protagonisti. Dal 14 al 16 novembre il consueto appuntamento “3 giorni per la scuola” promosso da Città della Scienza di Napoli e l’Assessorato Scuola - Politiche sociali - Politiche Giovanili della Regione Campania in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania ed il sostengo della Regione Campania, affronterà diversi temi di attualità, per indagare con esperti, docenti, educatori di tutta Italia le trasformazioni, i punti d’arrivo e le nuove sfide con cui si confronta oggi il mondo della scuola. L’evento inaugurale, che si terrà il 14 novembre alle ore 10:00 in sala Newton prevede i saluti delle autorità e a seguire il Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari e l’Assessore alla Scuola - Politiche Sociali - Politiche Giovanili della Regione Campania Lucia Fortini, inaugureranno la manifestazione che ospiterà l’intervista di Mauro Antonio Di Vito, Direttore - Osservatorio Vesuviano - INGV, di Ettore De Lorenzo, giornalista RAI, per comprendere il fenomeno naturale del bradisismo, che da diverso tempo, tiene tutti con il fiato sospeso, per cercare di conviverci in modo corretto. Il Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari ha commentato: “La 3 Giorni per la Scuola è uno dei principali eventi nazionali dedicati al mondo della scuola, che sin dalla sua prima edizione ha messo al centro insegnanti e studenti. Città della Scienza dialoga, da sempre, con il mondo della scuola affiancandola nelle sue diverse sfide per far fronte, all’insegna della condivisione e dell’innovazione, alle rinnovate esigenze dettate dalla contemporaneità”. Tra gli eventi di punta della manifestazione quello dedicato all’iniziativa “ORIENTAlife – la scuola orienta per la vita”, promosso dall’Assessorato Scuola Politiche Sociali – Politiche Giovanili della Regione Campania in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania: un percorso di orientamento e crescita per formare e informare, offrendo ai giovani gli strumenti necessari per individuare il proprio percorso di vita futuro e l’evento Le scuole promotrici di salute della Regione Campania AA.SS.LL. e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Altro momento rappresentativo nel programma sarà l’approfondimento organizzato da Movimento di Cooperazione Educativa e Bottega della Comunicazione e della Didattica, dal titolo Per una scuola in un futuro di pace, costruiamolo insieme! che vede la partecipazione di Alex Zanotelli, uomo di Pace e di giustizia con l’intervento: Prepariamo la Pace insieme, tema di grande attualità e necessità in questo periodo a livello globale. E parlando di Arte e Scienza si evidenziano due appuntamenti: il primo con Pierluigi Paolucci, INFN Napoli che racconterà la scienza attraverso linguaggi alternativi ART & SCIENCE ACROSS ITALY per illustrarci che le materie STEM possono essere raccontate alle future generazioni usando linguaggi di comunicazione alternativi; il secondo con Francesco Valentini, Pio Capobianco, CTS (Centro Territoriale di Supporto) Bologna che illustreranno agli insegnanti come fare didattica inclusiva con le immagini, attraverso le funzionalità di alcuni software online di visual design.Anche questa edizione della manifestazione affronterà le grandi sfide che attraversano il mondo della scuola, mettendo in relazione insegnanti da tutta Italia impegnati nello scambio di buone pratiche, innovazione didattica e strumenti utili alla ri-generazione della scuola.
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Un nuovo fondamentale tassello ai Diritti Sanitari delle persone LGBTI si aggiunge in Italia grazie a questo documento dell'Osservatorio sulla Medicina di Genere e l'ISS che potete scaricare e leggere dal link ufficiale:
https://www.iss.it/documents/20126/6744468/Linee+di+indirizzo+per+la+comunicazione+del+personale+sanitario+con+i+pazienti+LGBT%2B.pdf/9f2eb891-236d-bb7c-d630-8468450653e8?t=1692611394050
Tra le barriere organizzative è finalmente citata la questione della Anagrafica o il pregiudizio verso le donne lesbiche nel farle sottoporre a PAP Test.
Seguono molti consigli pratici ed efficaci separati in capitoli per relazionare con persone lesbiche gay bisex o altro orientamento sessuale, persone Transgender che si riconoscano donne maschi o non binari, persone nate Intersessuali.
Questi consigli possono essere molto utili alla divulgazione anche nelle scuole e per i genitori di minori LGBTI.
Non vengono purtroppo affrontati i seguenti temi:
1) Modalità Anagrafica Inclusiva LGBTI (di cui non esiste uno standard valido)
2) Uso di ICD-11 invece dell'obsoleto ICD-9 CM
3) Diritti del Personale Sanitario LGBTI
È evidente che questo sia solo il primo straordinario passo e, considerando la mole di informazioni contenute, a garanzia delle persone LGBTI o meglio dei pazienti LGBTI, pensiamo che farlo studiare e renderlo operativo nelle Facoltà Sanitarie e nel SSN rappresenti un obiettivo ed un obbligo anche per la nostra associazione.
Ci dispiace ovviamente di non essere stati giudicati degni di essere nemmeno consultati...
#pazienti #LGBTI #ISS #osservatorio #medicina #genere #amigay
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_ADNG_
NEWS
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Patologia intrinseca dell’arte contemporanea italiana
Processo progressivo di scollamento che ha generato la frattura culturale tra collettività e arte contemporanea. (1b)
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…rappresentativi di epoche differenti, (templi, cattedrali, affreschi, sculture, opere dell’ingegno umano) che possedevano una capacità naturale di comunicazione inclusiva, con molteplici livelli di interpretazione che in forma variabile potevano essere recepiti da soggetti di qualsiasi estrazione sociale.
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L’arte concettuale contemporanea si è autoesclusa dalla realtà sociale e dall’etica del fare arte, stabilendo regole arbitrarie proprie per definire il “concetto” come un valore più utile e rilevante dell’oggetto artistico, con la finalità di sostituirlo, utilizzando ogni mezzo per consolidare questa posizione e appropriandosi di una storia millenaria che non le appartiene.
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Un percorso programmatico disposto e stabilito negli ultimi decenni dal Sistema Globale che ha confinato questa espressione artistica in una Torre di Cristallo, dove operare senza percepire con i sensi, spogliata dalle emozioni.
Uno dei cavalli di Troia destinati a partorire l’abominio AI.
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15/08/2023
#fantasy#fantasyart#imagination#studioeraarte#artgallery#microgallery#felixdarioruggeri#simonaruggeri#art#fantastico#arte#immaginario#painting#drawings#artoftheday#artshow#fineart#instaartist#instaart#artwork#예술#アート#艺术#искусство#surrealismworld#_artedanonguardare_#photo#digitalart#ADNG
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Autismo: apprendere qualcosa di italiano insieme la classe!
In questo articolo vedremo un mio elaborato, consegnato al termine di un laboratorio, in cui esporrò un’attività adatta a una classe elementare con un componente con autismo.
Descrizione della Classe/Sezione Ci troviamo in una classe seconda della scuola primaria composta da una ventina di alunni, di cui uno appartiene al disturbo dello spettro autistico. Il suo funzionamento non è basso e ha qualche spunto di comunicazione verbale e non verbale su cui lavorare in maniera emergente con tutto il team, classe compresa. Il periodo del programma generale su cui ci troviamo si concentra sulla conoscenza delle parole accentate. Obiettivo perseguito L'obiettivo perseguito da tutta la classe sarà apprendere come si scrive una determinata parola con l'accento o come si pronuncia con questo o senza. L'obiettivo dell'alunno in situazione di deficit sarà riuscire ad arrivare a ripetere dopo di noi la stessa parola associandola alla scritta dietro pian piano. Descrizione della proposta didattica con indicazione delle strategie utilizzate L'attività consisterà in un esercizio che comprenderà l'intervento di tutti gli alunni della classe a turno. L'esercizio consiste nello scrivere una parola ad alunno alla lavagna poi spiegare come si pronuncia e successivamente farla ripetere all'alunno selezionato chiedendogli di immaginare inoltre come fosse anche senza accento (questa variante sarà l'unica presente nel momento dedicato all'alunno con autismo). rinforzo!! Se l'alunno in questione eseguirà in maniera adeguata l'attività verrà rinforzato o con una caramella o una patatina. Dopo il primo bambino a cui daremo noi personalmente il rinforzo la consegna di esso sarà compito dell'ultimo bambino ad aver eseguito l'esercizio ( per esempio A. ripete dopo di me la parola che ho scritto alla lavagna, gli do la patatina, ora tocca a B. che dopo aver fatto l'esercizio a sua volta avrà la patatina consegnata da A. e cosi via). Quando toccherà al bambino con autismo ci concentreremo molto nel cercare di sviluppare in lui un comportamento ecoico, utilizzando in caso, può essere un'idea, un concatenamento chiaro delle azioni da eseguire in modo che la concentrazione ricada particolarmente se possibile sulla parola da ripetere. piccoli consigli;) Richiameremo il silenzio totale in classe per non incombere in troppi stimoli. Se necessario ho pensato anche all'utilizzo della tecnica dell'aiuto e attenuazione dell'aiuto: il primo turno lo accompagneremo molto verbalmente magari ripetendo più volte la parola o lasciandogli da completare solo la parte finale, poi il turno successivo riprenderemo la stessa parola sempre con meno aiuti per aiutarne la generalizzazione. Altra tappa importante dell'attività è il dare il rinforzo all'allievo che verrà dopo di lui come fatto dai suoi compagni prima. Qui sarebbe ideale che arrivasse al termine del tutto che sappia fare in autonomia questa azione solamente imitando gli altri, apprendendo in piccola parte qualche regola del comportamento delle altre persone ( esempio: appoggiare la patatina nel modo giusto, ringraziare quando la si riceve ecc...). Un'idea ulteriore può essere utilizzare parole legate alle passioni o alle preferenze già conosciute dal bambino, facilizzandone il successo o la partecipazione entusiasta. Riflessioni sulla dimensione inclusiva della proposta formulata La proposta formulata dovrebbe soddisfare quasi tutti i requisiti dell'inclusione. Infatti questa prevede in primis la partecipazione alla cultura del compito con l'alunno con autismo totalmente incluso nel gruppo e ambiente classe svolgendo anche, almeno con le intenzioni iniziali, la stessa attività dei suoi compagni, ponendolo così allo stesso livello di partecipazione. Un ruolo importante lo svolge la normalizzazione del rinforzo, ovvero noi rinforzeremo tutti ogni volta che svolgeranno l'attività, sperando così di diminuire quella sensazione di distanza e diversità da parte del bambino che riceve quotidianamente rinforzi. Importante nella proposta è anche il fatto che l'attività sarà comunque percepita come utile da tutta la classe perchè riguardante il programma di tutti e probabilmente qualcosa di simile si sarebbe fatto in ogni caso. Cosi facendo non sembrerà un'idea ideata solamente per includere l'alunno con autismo, cosa che non è e che se mai desse quest'impressione perderebbe molta della sua efficienza. Suggerimenti Per altri spunti inerenti allo spettro del disturbo autistico: https://www.archiviodelmaestro.it/category/inclusione/ Per leggere il libro su cui mi sono basato: https://amzn.to/44DjJKM Read the full article
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