#compito 1
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deathshallbenomore · 10 months ago
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loro non smetteranno mai di commettere questo imperdonabile errore e io non smetterò mai di stupirmi ogni volta che i concorrenti di quattro ristoranti si dimenticano di pulire le cappe o - ultima aggiunta - le affettatrici DAI
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fatticurare · 3 months ago
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⚠️ APPASSIONAMENTE AL SEGUITO DEI LANZICHENECCHI DELLA NATO❗️
Una giornalista e un cameraman della RAI si sono "cameratescamente" uniti ai lanzichenecchi della NATO, impegnati a occupare un pezzettino di Russia.
I due italiani hanno in tal modo condiviso, "anche per noi", l'adrenalina di Coca-Zelensky, che, a forza di "farsi" il naso di "strisce" neurotrope, crede d'essere divenuto la quinta essenza dei grandi nemici di Mosca: Napoleone e Hitler!
Esulta la Roma delle Logge brecciaiole di Porta Pia.
Tutto infatti procede secondo il programma di Washington: l'Italia è in ginocchio ma dona all'Ucraina miliardi di euro, missili, carri armati, assistenza militare e, infine, copertura mediale con i suoi "Cinegiornali" stile Ventennio.
Ma non tutto è ancora controllato dai "brecciaioli" dell'Urbe!
Roma, la vera Roma, non è infatti ancora morta!
A piegare il corrotto regime ucraino e il Deep State della NATO ci penserà il Presidente Putin!
A noi italiani spetta il compito più arduo (e più importante): liberare Roma, liberare la Sede di Pietro, liberate la Città e l'intera Italia!
E non saranno gli scribi e gli scrivani del "Tempio" (1) a impedircelo!
Nota
1) Il Tempio è quello di Gerusalemne, distrutto dalle Legioni di Tito ma ancora rappresentato dal "Sinedrio" mobile.
Il Tempio inoltre è, per estensione, quello delle Logge e di ogni potere golemizzato.
Il Barone Rosso
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vintagebiker43 · 4 months ago
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Avete veramente rotto il cazzo!
Fateci caso, se aprite i giornali, ci si sono messi pure i vescovi a raccontare fregnacce su st’ultima cena dell’inaugurazione dell’olimpiade! Non bastavano i sobillatori di cretini, non bastava una stampa imbarazzante e dei politici altrettanto inguardabili che nascondono fatti, problemi e disastri che non riescono a risolvere, non bastavano.
Adesso hanno tirato fuori l’ennesima boutade quotidiana, per di più in uno stato laico, guardando quello che hanno organizzato altri e che noi abbiamo rifiutato di fare, anzi, pure di provarci!
E questo mentre il mondo va letteralmente a rotoli.
Non basta quello che viviamo giornalmente, che siamo ostaggio di prepotenti e evasori, non basta che da noi muoiano 3 lavoratori al giorno, 1 donna ogni tre giorni per “troppo amore”, che ci mettono sotto infrazione per debito, che stiamo sempre con 5 milioni di processi pendenti su 60 milioni di italiani, che perdiamo il 40% dell’acqua che immettiamo in rete dagli anni 80 o che soffriamo di siccità, di degrado, di disperazione!
No! Non basta.
Non basta che abbiamo trasporti, sanità e scuola al collasso, no, non basta che siamo talmente rassegnati che nemmeno denunciamo più.
No, ci dobbiamo smazzare ogni giorno ogni genere di insulto all’intelligenza.
Alla dignità.
Alla logica.
E in un paese normale, tutte quelle dichiarazioni per imbecilli, una stampa normale, non le avrebbe nemmeno cagate.
Una stampa normale, li avrebbe ignorati questi sacerdoti del nulla che ci raccontano di insulti alla cristianità. Gente che riesce solo vomitare slogan, e che invece dovrebbe risolvere problemi che non risolve da 30 anni, va semplicemente ignorata.
Invece esaltando la dichiarazione, riportandola, sottolineandola, si apre un dibattito sull’imbecillità e un substrato di analfabeti incapace di capire la realtà (che è là fuori!) assume questi guru dell'inutile come necessari, come esempi da emulare.
E la stampa non fa altro che esaltare ciò di cui non abbiamo bisogno.
Perché se la politica è evitare di far capire alla gente quello che gli interessa davvero, la stampa di oggi sta letteralmente invadendo la nostra percezione con valanghe di stronzate che prendiamo come cose serie mentre le cose serie vengono cancellate dal rumore di fondo di una infodemia per beoti.
Mentre poi se distruggono un popolo, se uccidiamo nell’indifferenza decine di migliaia di bambini, se applaudiamo un criminale al congresso, se piovono 412 mm di pioggia in 24 ore o se il mondo non è in grado di produrre cibo, ce ne fottiamo.
Perché il nostro compito oggi è esaltare dei cretini e far si che un oceano di imbecilli (che li adorano) possano scornarsi sull'inutile e alimentare odio latente.
Quando oggi, di tutto avremmo bisogno... meno che di quello.
BASTA!
La foto è la vincitrice del concorso World Press Photo 2024. E’ la foto dell’anno.
Mentre parliamo di uno che non sa nemmeno se c’era prima Galileo o Colombo.
@BrunoPagnanelli
Photo credit: Mohammed Salem, Reuters.
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jamajia · 1 year ago
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+Les saints+
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♣️VESTITA DI ME ♣️
MY.SOUL ♣️)
Il compito.
Capace di nasconderti
sotto una foglia gialla
portarci via in autunno
all’improvviso
o visitarci nel silenzio muto
all’aperto o al chiuso
Puntuale ma inattesa
in fondo sei costretta a farlo.
Chissà cosa daresti
per liberarti di noi,
della promessa visita
magari un po’ di vita
ma non puoi
Potresti dare il manto nero forse
o gettare la falce cupa al fuoco
ma non lo fai
Come tutti anche tu
sei condannata al compito
e lo sai. AF.
È silenzio dirompente sulle grida
è voce che scardina il silenzio.
Portamento regale nell’assedio
luce notturna, buio che c’illumina.
Come aquila incombe
invece è agnello
vita inerme che dura.
*
Lento bagliore della vita, così strascico un velo nero sui i tuoi pensieri, dove tutto tace ad un silenzio assordante J.m)@
*
Buon  Halloween tra luce e buio c'è sempre vita.! J.m@
1+11+2023+ore 7.j.m@
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elperegrinodedios · 8 months ago
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📖 Avendo fiducia in questo; che colui che, ha cominciato in noi un'opera buona la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
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(Fi. 1:6)
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🌿Questo verso della Parola di Dio è veramente molto prezioso, a riguardo di coloro che temono di cadere e, di non mantenersi saldi nella grazia. "Si tratta di un'opera di Dio". È quindi compito del pastore, di custodire le pecore. Chi, ha mai sentito dire che la pecora ha condotto il pastore all'ovile? Sono tanti che credono di doversi auto sorreggersi e sorreggere anche Cristo; è opera del pastore, quella di cercare e curare, quelli che si affidano a Lui. Egli ha promesso di farlo... e lo farà, tu devi solo credere e affidarti, si abbi fede.
lan ✍️
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jadarnr · 12 days ago
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TRINITY BLOOD
RAGE AGAINST THE MOONS
(Sunao Yoshida)
Vol.1 From the Empire
FLIGHT NIGHT - Capitolo 2
Traduzione italiana di jadarnr dai volumi inglesi editi da Tokyopop.
Sentitevi liberi di condividere, ma fatelo per piacere mantenendo i credits e il link al post originale 🙏
Grazie a @trinitybloodbr per il suo prezioso contributo alla revisione sul testo originale giapponese ✨
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La Tristan, con una lunghezza di duecentocinquanta iarde e seicentomila piedi cubi di elio, era la terza nave volante più grande al mondo. La superavano solo la Midguard Gerange del Regno di Germania e la Charmaneau del regno di Francia. Ma la sua velocità massima di cento miglia all’ora generata dalle eliche a doppia inversione del diametro di 13 iarde, insieme al suo lussuoso servizio passeggeri mettevano la Tristan in una categoria a sè stante.
La nave passeggeri era il fiore all’occhiello dei cieli del Regno di Albione.
“Ecco Capitano” disse Jessica.
“Oh grazie cara. Pensa che piloto questo mostro solo per extra come questi” confessò il Capitano. Annusò il ricco aroma del caffè. Il vapore inumidì i suoi baffi perfettamente tagliati, tipici dei nobili di Albion.
“Avete del tempo libero non é vero?” commentò la ragazza.
“Soprattutto tranquillo. Abbiamo ancora sei ore fino a Roma” rispose il Capitano.
Il timoniere e l’ingegnere erano rilassati e di buon umore— segni sicuri di un viaggio tranquillo.
“Dov’è il Vice Capitano Roswell?” Chiese il Capitano.
Dickins, il navigatore, si guardò intorno nello stretto ponte di comando, verso il sedile vuoto accanto a quello del capitano. “Capitano, ho visto Roswell di sotto. Non si sentiva bene perciò si è preso una pausa”. Lo informò Dickins.
“Non mi sembrava tanto in forma nemmeno a Londinium” osservò il Capitano.
“Si tratta di qualcosa di fisico o di personale?” Chiese il signor Orson, il timoniere, alzando un sopracciglio.
“Probabilmente qualcosa che ha mangiato” disse Dickins facendo l’occhiolino “ Sua moglie è la donna più adorabile che conosco, però…”
Il piccolo equipaggio della Tristan poteva sembrare sotto staffato per una nave così grande, ma avevano tutto sotto controllo. La loro sicurezza avrebbe tranquillizzato anche il più pauroso dei passeggeri. Ed essa era ben riposta. Il sistema di auto pilota della Tristan, disegnato dal geniale ingegnere Catherine Lang, era il fiore all’occhiello della nave. La Tristan era controllata da un ‘computer’, una reliquia della civiltà passata. Per questo motivo per pilotarla serviva solo un decimo dell’equipaggio. Ed il suo design rivoluzionario era senza pari.
“Signor Orson, mi scusi credo che…” Jessica indicò uno dei pannelli di controllo “L’assetto sia leggermente sabgliato. Non dovrebbe correggerlo?” Chiese.
“Fammi vedere. Uh. É vero. Come lo sapevi?” si chiese Orson guardando attentamente il pannello di controllo ed aggiustando un pulsante. Il resto dell’equipaggio sembrava divertito.
“Perché non lascia il timone a Jessica?” Suggerì Dickins.
Il Capitano rise “Mi renderesti il lavoro molto più semplice.”
Jessica arrossí per l’imbarazzo. Si vergognò per aver corretto il signor Orson. “Sono solo una hostess” farfugliò.
“Ma avevi fatto richiesta a questa compagnia per essere timoniere, giusto? Che spreco. Perché non possono giudicare meglio il talento?” Si lamentò il Capitano.
Il Capitano Connelly era conosciuto per le sue idee progressiste. Voleva l’equipaggio migliore, senza far caso al genere. Sapeva che quel mestiere era troppo pericoloso perché le vecchie abitudini andassero ad ostacolare il miglior lavoro possibile. Età e genere non avevano posto nella sua analisi.
“Lo farò notare ai miei superiori la prossima volta” disse il Capitano.
“Grazie, ma non c’è bisogno che faccia questo per me” mormorò Jessica timidamente.
“È nostro compito quello di raccomandare le persone con un vero talento, Jessica”
Proprio in quel momento ritornò il Vice Capitano Roswell, con un viso estremamente pallido.
“Dov’era finito Roswell?” Chiese il navigatore “E chi è lui?”
C’era un uomo dietro Roswell. Roswell iniziò a balbettare una presentazione, ma l’uomo lo interruppe “Sono Alfredo, Duca di Meinz, del Regno di Germania”
Il Duca si inchinò in maniera eccessiva. Il cappotto che portava, una costosa giacca con cappuccio, era minuziosamente confezionato. Il suo giovane viso mostrava un ghigno malvagio. “Perdonate l’intrusione, ma ho detto al signor Roswell che ho una passione per le navi volanti. Dopo aver insistito un po’, si é offerto di portarmi a vedere il ponte di controllo” disse il Duca con voce suadente.
“Duca, mi spiace ma non le posso permettere di rimanere qui” disse il Capitano educatamente. Il suo tono gentile diventò un rimprovero quando si rivolse al Vice Comandante Roswell “Cosa le è saltato in mente Vice Comandante? Sa benissimo che le persone non autorizzate non possono salire qui!” Il Capitano era furioso.
“Signore, la prego non si arrabbi con lui. La colpa è mia” disse il Duca con voce piatta.
A Jessica non piacevano per nulla le maniere affettate del Duca. Invece di sembrare nobile o elegante, appariva volgare ed insolente.
Pensò a quanto fastidioso fosse quel ricco Duca, e quanto invece fosse stato gentile quel povero prete che aveva incontrato solo pochi minuti prima. Anche se non aveva soldi, sembrava molto più ricco nello spirito.
Ora che ci pensava, non le sembrava di ricordare che nessun nobile Germanico avesse prenotato un viaggio sulla Tristan quella notte.
“Le mie più sincere scuse, Duca, ma non possiamo autorizzarla a rimanere sul ponte di controllo. Sono sicuro che capirà.”
“Che peccato” disse il Duca “Mi sarebbe proprio piaciuto far schiantare questa bellezza contro qualcosa di grosso, sapete? Così, per gioco”.
Lo humor nero del Duca non fece presa sull’equipaggio. Specialmente sul Capitano Connnelly, che disse “Questa nave ha una funzione di auto-pilota. Anche se l’equipaggio cambiasse la rotta… Hey! Ma che sta facendo?” Chiese il Capitano, sbigottito.
Il Duca fece scivolare un piccolo disco di metallo dalla sua manica e lo fece cadere in uno slot sul pannello di controllo. Il capitano tentó di fermare il braccio del Duca ma era troppo tardi.
“Che cos’ha fatto? Cos’era quello?”
Dickins si alzò per protestare, ma improvvisamente lo schermo del suo display tremoló e si spense. Prima che potesse capire cosa stava succedendo, lo schermo venne invaso da del testo indecifrabile.
“Capitano, il computer sta negando l’accesso!” Urló Dickins.
“Che cos’ha fatto?!” Esclamò il Capitano.
In quel momento la nave si inclinò in avanti, come cadendo in picchiata.
“Le impostazioni per la nostra destinazione non sono cambiate ma l’altitudine è scesa a meno trecento! Se continuiamo così ci schianteremo su Roma!” Gridò il timoniere.
Un sorriso sottile si allargò sulle labbra del Duca. “È tutto qui? Cavoli è stato fin troppo facile! Questo bestione cadrá sulla testa dei quel maledetto Vaticano! Ahah!”
Dickins afferró il bavero del Duca e lo scrollò violentemente “Sei pazzo? Morirai anche tu!” Urlò.
“Non credo proprio, sporco Terran! Morire non è tra i miei piani” disse il Duca seccamente. Dietro quel sorriso compiaciuto si allungarono i bianchi canini appuntiti del Duca ”Sono un Methuselah! La morte non può toccarmi!”
“Un vampiro!” Sputò Dickins. Fece a malapena in tempo a proferire quella parola che la sua gola venne tagliata dal Duca ad una velocitá impossibile da vedere da un occhio umano. Soffocando nel suo stesso sangue, il navigatore urlò e poi cadde a terra.
Il sangue schizzò in tutto il ponte di comando. Ogni angolo della stanza si riempì di grida di terrore. Uno per uno, ogni membro dell’equipaggio cadde vittima delle azioni brutali del Duca.
Alla fine rimase soltanto Jessica, il colore scomparso dal suo viso.
“Bambolina finalmente siamo soli!” Il ghigno lascivo del Duca rivelò le sue zanne.
Il mondo di Jessica iniziò a vorticare senza controllo. Tutto l’equipaggio era morto? E che ne era stato del Vice Capitano Roswell? Lo vide sdraiato a terra vicino ai suoi piedi, il corpo senza la testa. Essa si trovava sul pannello di controllo, la sua faccia congelata in un grido eterno.
“Ahah quel tizio era veramente un idiota. Che bisogno c’è di tenere degli ostaggi quando puoi ucciderli, stuprarli e poi bere da loro?”
Jessica sentì un dolore lancinante al petto. Le dita di Alfredo le palparono il seno sotto il suo grembiule. Iniziò ad ansimare per il dolore, la paura e l’umiliazione.
“La smetta la prego….”
“Così mi fai eccitare ancora di più. Quando ci si nutre delle donne, tanto vale possederle prima, e poi leccare il sangue dalla loro gola!”
Le labbra del vampiro si incurvarono. Alfredo afferrò uno dei suoi seni con una mano, Jessica inarcò la schiena esattamente come si aspettava, e le sue zanne si allinearono perfettamente con il suo collo.
“No!” Jessica gridò nel momento in cui sentì un dolore acuto nel collo.
“Signorina Jessica, stavo pensando…” la voce gentile del prete giunse dal portellone aperto. “È contro i dettami della Chiesa accettare la generosità senza poterla ripagare. Quindi pensavo che forse potrei lavare i piatti o pulire i bagni o… Ma che sta succedendo?”
Il vampiro indietreggiò alla vista della veste del prete e sibilò: “Vaticano!” Una corda sottile uscì da sotto il suo mantello.
“Un Vampiro?!”
Abel scivolò per terra su una pozza di sangue, proprio nel momento in cui una lama trapassava l’aria sopra la sua testa.
BANG! Improvvisamente un colpo di pistola li sorprese tutti.
La pistola fissata al fianco di Abel si era staccata accidentalmente. La pallottola era rimbalzata contro la parete ed era andata a colpire una tubatura sul muro dietro Jessica. La tubatura si spezzò e il vapore bollente fuoruscito da essa ustionò il vampiro.
Il Duca lasciò andare Jessica coprendosi la faccia in preda al dolore. Evidentemente perfino gli occhi ed il viso di un vampiro erano sensibili al vapore bollente.
“Signorina Jessica, da questa parte!” Gridò Abel.
Il prete afferrò il gomito di Jessica e scapparono via. Lei si voltò indietro per vedere il vampiro accecato imprecare e distruggere le console.
“Sei morto, cane del Vaticano! Mi hai sentito? Ti tirerò fuori l’intestino e lo userò per strangolarti!”
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d3lia · 1 year ago
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LA VERITA' CHE SICURAMENTE NON PIACERA' A TANTI GENITORI:
“ Educare vuol dire togliere”
Quando un genitore dice: “io non ho mai fatto mancare niente a mio figlio” esprime la sua totale idiozia.
Perché il compito di un genitore è di far mancare qualcosa, perché se non ti manca niente a che ti deve servire la curiosità, a che ti serve l’ingegno, a che ti serve il talento, a che ti serve tutto quello che abbiamo in questa scatola magica, non ti serve a niente no? Se sei stato servito e riverito come un piccolo lord rimbecillito su un divano, ti hanno svegliato alle 7 meno un quarto la mattina, ti hanno portato a scuola, ti hanno riportato a casa, ti hanno fatto vedere immancabilmente Maria De Filippi perché non è possibile perdersi una puntata di Uomini e Donne, perché sapete che è un’accusa pedagogicamente brillantissima.
Ma una cosa di buon senso, il coraggio di dire di no? Vedete io me lo ricordo, tanti anni dopo, l’1 in matematica e non mi ricordo le centinaia di volte che mi hanno dato 6, perché il 6 non dice niente, è scialbo, è mediocre. Me lo disse mio padre quando tornai a casa. “Papà ho preso 1 in matematica”.
Pensai che avrebbe scatenato gli inferi, non sapevo cosa sarebbe successo a casa mia. Lui invece mi disse: “fantastico, 4 lo prendono in tanti, invece 1 non l’avevo mai sentito. E quindi hai un talento figliolo”. E poi passava dall’ironia ad essere serio: “Cerca di recuperare entro giugno se no sarà una gran brutta estate”. Fine. Non ne abbiamo più parlato. Perché lui credeva in me. E quando credi in un ragazzo non lo devi aiutare, se è bravo ce la fa. Perché lo dobbiamo aiutare? Io aiuto una signora di 94 anni ad attraversare la strada, ci mancherebbe altro. Perché devo aiutare uno di 18? Al massimo gli posso dire: “Sei connesso? Ecco, questa è la strada , tanti auguri per la tua vita”. Si raccomandano le persone in difficoltà, non un figlio. Perché devi raccomandare un figlio? Perché non ce la fa? Che messaggio diamo? Siccome tu non ce la fai, ci pensa papà. Tante volte ho sentito dire da un genitore: io devo sistemare mio figlio. “Sistemare”. Come un vaso cinese. Dove lo sistemi? Dentro la vetrinetta, sopra l’armadio? Hai messo al mondo un oggetto o hai messo al mondo un’anima? Se hai messo al mondo un’anima non la devi sistemare, l’anima va dove sa andare.
Educare non ha nulla a che fare con la democrazia, dobbiamo comandare noi perché loro sono più piccoli. In uno stagno gli anatroccoli stanno dietro all’anatra. Avete mai visto un’anatra con tutti gli anatroccoli davanti? È impossibile, è contro natura. Perché le anatre sono intelligenti, noi meno.
Un genitore è un istruttore di volo, deve insegnarti a volare. Non è uno che spera che devi restare a casa fino a sessant’anni, così diventi una specie di badante gratis. Questo è egoismo, non c’entra niente con l’amore. L’amore è vederli volare.
#paolocrepet.
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ragazza-nuvola · 2 months ago
Note
Hai lasciato un cuoricino sotto il mio post così ora ti faccio qualche domanda:
C'è una costellazione che ti piace particolarmente?
Secondo te l'universo è affascinante? Se sì, perché?
Se avessi la possibilità di scoprire tre nuove stelle e avessi il compito di dare un nome ad ognuna di loro, come le chiameresti?
Grazie per il tuo tempo ✨
Heyy, che belle domande, anche molto "complesse" sotto certi aspetti.
1. Allora la mia costellazione preferita è la costellazione del cigno però adoro anche quella dello scorpione e dell'orsa minore.
2. Sì, l'universo per me non solo è affascinante ma è pura magia, un posto sicuro dove rifugiarmi quando sto male emotivamente, forse perché pur essendo così oscuro, ha sempre dei punti di luce all'interno, quelle piccole stelle che non ti fanno sentire solo, ma allo stesso tempo non invadono la tua riservatezza, stanno lì a farti luce ma non ti danno mai fastidio, puoi volarci in mezzo e non avere la costante paura di sentirti osservato e giudicato, cosa che invece accade sulla Terra. L'Universo è l'emblema della libertà e della serenità.
3. Questa è difficile. Una sicuramente la chiamerei "Costellazione di Pegaso/Unicorno" perché adoro questi animali "mitologici", un'altra la chiamerei "Costellazione di Sol" in onore della musica che è parte fondamentale della mia vita e una terza la chiamerei "Costellazione del mare" dedicata alle anime pure e tormentate, agli ultimi, ai poeti e ai sognatori.
Tu invece cosa risponderesti a queste domande? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi anche tu.
Grazie mille delle bellissime domande. L'universo e il cosmo è un tema che mi sta particolarmente a cuore💜🌌
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abr · 1 year ago
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Le parole sono importanti (cit.)
Secondo Installment
La frase detta così è da sinistri, cioè non vuol dire nulla: valori “assoluti” di per se le parole come gli atti non hanno. Importante delle parole è comprenderne e condividerne il SIGNIFICATO (da signum fero: porto un segnale, un emblema). Qui si va a cercare radici e significati autentici, non quelli cangianti della narrativa corrente manipolati dalla neoligua imposta alle masse.
MATRIMONIO: in tempi d'attacco al divorzio a mezzo spot Esselunga (a che livelli sono scesi i sapientoni preoccupatoni), andiamo a Wikipedia refugium ignorantorum standardorum:
"Il termine deriva dal latino  matrimonium, unione di due parole latine, mater ("madre", "genitrice") e munus ("compito", "dovere"); il matrimonium era, nel diritto romano, un "compito della madre". Un DOVERE, un vincolo.
Il Consensus su tale significato è diffuso, è la vulgata da inzegnandi medi, persino Accademia della Crusca. Però però, qualche sospetto ai più curiosi cultori del latinourm viene: è monium non munus, e poi munus stesso non è dovere ma compenso - come in res-munero. Puzza di piccola truffetta sul senso, da desiderio forzato nella realtà come avviene di frequente in queste epoche ignoranti. Ci arriviamo.
Partiamo dall'inizio, senza confutare la Crusca facciamo detonare la bomba: non si scappa dal fatto che in "matrimonio" di SOGGETTI ce n'è SOLO UNO: MATER. Significa che il matrimonio NON è un uomo e 'na donna, tantomeno un dante e un prendente omnigender: "quel che conta è solo l'ammore" c'entra un caxxo (per stare in tema). Il significato (logos: sia parola che concetto) della parola matrimonio parte e finisce con LA MADRE, cioè la donna che porta in sé e mette al mondo un bambino, punto e a capo.
Ciò stabilito e scusate se è poco, veniamo al secondo componente, il "monium". Spoiler: significa l'opposto della vulgata diffusa. Il suffisso indica etimologicamente il compimento di una azione: come in Patrimonio, Testimonio, Mercimonio etc., significa "relativo a", ciò che Pater, Teste, Merce - o MATER - detiene e caratterizza: IL SUO.
Mater Monium quindi è ciò che appartiene a e caratterizza la madre. Conferma che il soggetto del matrimonio è la madre ed è senso sottilmente ma radicalmente opposto a quello di "compito, dovere" inferito ex post perché "je tornava". Al contrario si tratta più di un credito, di una garanzia o come si dice oggi, di un Diritto. Vantato ed esatto - nel senso di "esigiuto" - dalla Mater nei confronti del marito davanti a tutta la comunità, per il fatto stesso di mettere al mondo la prole.
Se ne deduce, sul lato mondano esser corretto che il Matrimonio sia il giornochiubbello suo di lei e basta (acquisisce diritti, potenzialmente); sul piano sostanziale si ricava che un matrimonio senza madre - con Genitori 1 e 2 - è peggio di un ossimoro: è un nonsense, un gioco o una TRUFFA. Trovategli un altro nome: suggerisco amoronio.
Potenti i significati eh?
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canesenzafissadimora · 1 month ago
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“ Educare vuol dire togliere”
Quando un genitore dice: “io non ho mai fatto mancare niente a mio figlio” esprime la sua totale idiozia.
Perché il compito di un genitore è di far mancare qualcosa, perché se non ti manca niente a che ti deve servire la curiosità, a che ti serve l’ingegno, a che ti serve il talento, a che ti serve tutto quello che abbiamo in questa scatola magica, non ti serve a niente no? Se sei stato servito e riverito come un piccolo lord rimbecillito su un divano, ti hanno svegliato alle 7 meno un quarto la mattina, ti hanno portato a scuola, ti hanno riportato a casa, ti hanno fatto vedere immancabilmente Maria De Filippi perché non è possibile perdersi una puntata di Uomini e Donne, perché sapete che è un’accusa pedagogicamente brillantissima.
Ma una cosa di buon senso, il coraggio di dire di no? Vedete io me lo ricordo, tanti anni dopo, l’1 in matematica e non mi ricordo le centinaia di volte che mi hanno dato 6, perché il 6 non dice niente, è scialbo, è mediocre. Me lo disse mio padre quando tornai a casa. “Papà ho preso 1 in matematica”.
Pensai che avrebbe scatenato gli inferi, non sapevo cosa sarebbe successo a casa mia. Lui invece mi disse: “fantastico, 4 lo prendono in tanti, invece 1 non l’avevo mai sentito. E quindi hai un talento figliolo”. E poi passava dall’ironia ad essere serio: “Cerca di recuperare entro giugno se no sarà una gran brutta estate”. Fine. Non ne abbiamo più parlato. Perché lui credeva in me. E quando credi in un ragazzo non lo devi aiutare, se è bravo ce la fa. Perché lo dobbiamo aiutare? Io aiuto una signora di 94 anni ad attraversare la strada, ci mancherebbe altro. Perché devo aiutare uno di 18? Al massimo gli posso dire: “Sei connesso? Ecco, questa è la strada , tanti auguri per la tua vita”. Si raccomandano le persone in difficoltà, non un figlio. Perché devi raccomandare un figlio? Perché non ce la fa? Che messaggio diamo? Siccome tu non ce la fai, ci pensa papà. Tante volte ho sentito dire da un genitore: io devo sistemare mio figlio. “Sistemare”. Come un vaso cinese. Dove lo sistemi? Dentro la vetrinetta, sopra l’armadio? Hai messo al mondo un oggetto o hai messo al mondo un’anima? Se hai messo al mondo un’anima non la devi sistemare, l’anima va dove sa andare.
Educare non ha nulla a che fare con la democrazia, dobbiamo comandare noi perché loro sono più piccoli. In uno stagno gli anatroccoli stanno dietro all’anatra. Avete mai visto un’anatra con tutti gli anatroccoli davanti? È impossibile, è contro natura. Perché le anatre sono intelligenti, noi meno.
Un genitore è un istruttore di volo, deve insegnarti a volare. Non è uno che spera che devi restare a casa fino a sessant’anni, così diventi una specie di badante gratis. Questo è egoismo, non c’entra niente con l’amore. L’amore è vederli volare.
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scogito · 8 months ago
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Uscire dal sistema parte 2 - riprende la parte 1 QUI
L'idea di uscire dal Sistema è una distorsione.
Se ne affresca un orizzonte come si invoglia il cane da corsa a inseguire lo zimbello, ma in realtà è come se si dicesse che per essere liberi bisogna liberarsi del corpo, ovvero su questo piano di realtà, spirare.
Il corpo è per lo Spirito la sua casa, senza di esso l'energia vitale non avrebbe sede; il Sistema (o Matrix) è per i corpi ciò che permette loro di essere "viventi" (ossigeno, cibo, sessualità, occupazioni, cultura ecc). Il Sistema pervade tutto. Per cui chi tanto vuole uscire, nel senso di liberarsi dal Sistema stesso, lo potrebbe fare solo morendo. Con la fregatura che tanto senza essere evoluti si ritorna qua, se non si viene trasmutati in altro (morte seconda).
Fino a quando hai un corpo sei legato alla Matrix. È inutile che credi di poter raggiungere un'immunità, perché già solo fisicamente ti è impossibile. Peraltro uscire senza nemmeno aver compiuto un passo evolutivo è da stolti.
Ognuno entra qui con uno specifico compito di sviluppo interiore. Puoi chiamarlo Progetto, Essenza, Scopo, ciò non cambia che ogni persona dovrebbe occuparsi di capire qual è. Questo Sistema è concepito per l'evoluzione, i motivi per cui sono stati scelti metodi brutali sono diversi.
Bisogna però rendersi conto che il concetto di "liberazione" è correlato alla disidentificazione, non a distruggere chissà cosa, a fare guerra "contro il Sistema" o a pensare di raggiungere la fulminazione per guardare dall'alto la propria magnificenza.
Madre Natura ci fornisce precisi campi energetici che ci tengono in vita, vengono chiamati Chakra, i principali sono 7 e si sviluppano in senso verticale partendo dalla zona sacrale.
Studiare il loro funzionamento ti dà le indicazioni di qual è il senso dell'evoluzione, di qual è il corretto funzionamento dell'Essere (umano), di dove ti trovi nel tuo cammino attuale e di quali step devi occuparti per progredire in modo integro (ne ho parlato meglio QUI)
In questo modo anche se non conosci la tua Direzione di vita, puoi seguire la via superiore.
Ribadisco che senza volontà, auto osservazione e lavoro su di sé, restano solo astrazioni prive di utilità.
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filorunsultra · 4 months ago
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Top 5 film sull'ultrarunning
Non ho mai fatto una classifica dei miei film preferiti, ed è venuto il momento. Dal quinto al primo.
5) Depression - Lo metto in quinta posizione solo perché è un corto, infatti dura circa 7 minuti se ricordo bene. Il film è un lungo piano sequenza quasi senza tagli di Rob Krar che corre nel Grand Canyon. Che accompagnano le scene, c'è un lungo monologo di Rob che parla dei suoi problemi di depressione. Poetico, essenziale.
4) Unbreakable - Okay, è un film epocale. Parla di alcuni dei miei corridori preferiti come Krupicka e Koerner, ci sono un sacco di personaggi tra cui Jurek, Horton, e vabbè, Ainsleigh. Nessuno è riuscito a girare qualcosa di nemmeno lontanamente paragonabile su Western States negli ultimi 15 anni. Capolavoro.
3) The Long Haul - Probabilmente non lo ha visto nessuno. Parla del record sul John Muir Trail di Hal Koerner e Mike Wolfe. Ho un debole per Koerner, ma a parte questo, c'è la stessa atmosfera distesa e sognante di Unbreakable (infatti è sempre di JB Benna), ma è più domestico, low-key, sfigato. Parla di un percorso stupendo che un giorno vorrei fare, ci sono Jenn Shelton, Buzz Burell e Pete Bakwin, vere leggende dello sport. Loro arrivano devastati ed è molto divertente vederli. Si merita il terzo posto.
2) In the High Country - Il film su Tony K senza rivali. Niente di quello che è stato fatto dopo su di lui si avvicina lontanamente al senso di libertà che Wolpert riesce a trasmettere. Musica bellissima, espedienti fotografici geniali (dalle moviole mentre corre sulle strade bianche alla action cam infilata dentro la borraccia). Un monumento al vero stile di vita da dirtbagger degli anni 10. Adesso andate a correre.
1) Outside voices - Se la giocava col secondo, ma lo metto al primo. Non penso che il regista si offenderà tanto è lo stesso: Joel Wolpert. Outside voices parla di Jenn Shelton e della sua Bear 100. Bianco e nero, niente fronzoli, bella musica, rappresenta la pura essenza di questo sport, senza divismi, fuori dai reflettori. Fanculo i runner perfettini, fanculo le tabelle, fanculo le programmazioni. Andrebbe visto una volta al mese.
Riguardando la lista mi rendo conto che sono cinque film fatti da due registi: Benna e Wolpert. E mi rendo conto che il più recente ha probabilmente dieci anni. Mi rendo anche conto che quelli ai primi due posti si trovano solo a pagamento, o illegalmente come ha fatto il sottoscritto. Se volete basta chiedere, Jenn ne sarebbe fiera. Continuiamo pure a far fare i film sul team dell'azienda x o y alla gara n o z assegnando il compito a delle agenzie di professionisti sfigati. Wolpert e Benna hanno girato probabilmente con una GoPro Hero versione 2 la cui qualità non tiene neanche su un cellulare. Eppure sono riusciti a fotografare uno stile, un movimento. Senza inventarsi nessuno stile particolare. Semplicemente facendolo.
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dhr-ao3 · 1 month ago
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Time Heals All Wounds
Time Heals All Wounds https://ift.tt/PuQYVXU by Rose_tortora16 (TRADUZIONE ESEGUITA SU CONSENSO DELL’AUTRICE) Al ritorno da un incarico di 18 mesi presso il Dipartimento dei Misteri, Hermione scopre che la sua vecchia vita in Inghilterra è cambiata. Il suo gruppo di amici si è allargato e persino Draco Malfoy è stato accettato. Con suo grande disappunto, l'Indicibile si rende conto che potrebbe dover accettare anche il suo vecchio bullo, perché il Ministero ha assegnato all'Auror Malfoy il suo prossimo caso: un viaggio nel tempo alla ricerca della cura perduta per i disturbi della memoria. Quando l'improbabile coppia si imbarca nel loro compito, svelano misteri e affrontano demoni storici che non si sarebbero mai aspettati. E mentre Hermione si affeziona all'uomo che non ha mai voluto perdonare, scopre il segreto che le ha tenuto nascosto... un segreto che rende il loro compito ancora più importante. Ma il tempo può guarire tutte le ferite o spezzerà un cuore già danneggiato? Words: 1, Chapters: 1/44, Language: Italiano Fandoms: Harry Potter - J. K. Rowling Rating: Explicit Warnings: Creator Chose Not To Use Archive Warnings Categories: F/F, F/M, M/M Characters: Hermione Granger, Draco Malfoy, Harry Potter, Ginny Weasley, Ron Weasley, Lavender Brown, Theodore Nott, Pansy Parkinson, Neville Longbottom, Weasley Family (Harry Potter), Daphne Greengrass Relationships: Hermione Granger/Draco Malfoy, Harry Potter/Ginny Weasley, Lavender Brown/Ron Weasley, Neville Longbottom/Pansy Parkinson, Luna Lovegood/Parvati Patil, Hermione Granger & Draco Malfoy, Padma Patil/Blaise Zabini Additional Tags: Post-War, Auror Draco Malfoy, Unspeakable Hermione Granger, POV Draco Malfoy, POV Hermione Granger, Angst, Fluff, Smut, Explicit Sexual Content, Slow Burn, Forced Proximity, Romance, Post-Hogwarts, Harry Potter Epilogue What Epilogue | EWE, Angst with a Happy Ending, BAMF Hermione Granger, Pining Draco Malfoy, Draco Malfoy & Harry Potter Friendship, No Ron Weasley Bashing, Draco Malfoy Needs a Hug, Protective Draco Malfoy, Memory Magic, Time Travel, Hermione Granger Has a Praise Kink, Inappropriate Use of Malfoy Signet Ring, Oral Sex, Rough Sex, Semi-Public Sex, Ass Play, Enthusiastic Consent, NSFW Art, Draco Malfoy Has a Large Cock, HEA, Mental Health & Healing, PTSD & OCD, Memory Loss, Plot Twists, Action/Adventure, Mystery, Historical References, Hurt/Comfort, pureblood history, magic lore, a (minor) multiverse, time travel for dummies, time portals, house elves with agendas, crookshanks cottagecore era, no damsels in distress, draco is sweet and a freak, spiked with banter, Draco Learns How to Heal, it hurts, I Swear It's A HEA via AO3 works tagged 'Hermione Granger/Draco Malfoy' https://ift.tt/GCMHu5q October 30, 2024 at 12:49PM
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ilcaoselastelladanzante · 1 month ago
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“Lo stesso termine nazione non è banale. È utilizzato a profusione dall’attuale governo. Rispetto ad altri termini – come Paese o Stato – quello di nazionetende ad escludere gli stranieri o più semplicemente tutti coloro che per un motivo o per l’altro non sono italiani de souche, italiani di origine, o che hanno una religione diversa da quella cattolica. Mentre la parola Stato include, quella di nazione esclude. La prima si rifà a diritti e doveri. La seconda a sangue e cultura.
(…) Più in generale, sempre il ministero della Difesa sta organizzando dal 1 al 4 novembre grandi celebrazioni al Circo Massimo di Roma in occasione della “giornata dell’unità nazionale e delle Forze Armate”. Sui manifesti tricolori posti lungo tutto il perimetro dell’antico stadio romano c’è scritto a lettere capitali: “DIFESA – Siamo l’Italia”.
Insomma, viviamo in un periodo storico in cui in molti paesi, anche in Italia, si onora il ruolo passato e presente delle forze armate, si celebra la difesa dei confini nazionali e si esalta il compito della polizia nel mantenere l’ordine e la sicurezza. Di questi tempi, forse il rapporto dell’ECRI potrebbe rivelarsi un utile richiamo a tutti noi”.
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daniela--anna · 2 months ago
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L'affetto degli animali ci ricorda
che siamo stati creati per amore
con il compito di amare.
©D.C.
(1 Giovanni 4:8)
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donaruz · 1 year ago
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Dubbi sul fatto che Dio possa esistere? Nessuno.
Mai avuto grandi slanci verso la religione, di alcun tipo. Non ho mai creduto troppo a nulla, poi non ho creduto assolutamente più a nulla. L'idea di un dio impersonale sarà più accettabile per la ragione, ma è pur sempre una scappatoia per spiegare quello che la scienza non sa ancora spiegare. Ma così è troppo comodo, troppo facile.
Il compito della scienza è cercare di capire quali siano le leggi che regolano l'universo, la nostra vita, i nostri pianeti, senza ricorrere a dio. Ricorrendo a dio non c'è più bisogno di scienza. È come se dio ci desse da fare le parole crociate, tanto poi se non si fanno, spiega tutto lui. Il compito della scienza è proprio quello di fare a meno di dio. Cercare di capire con la propria ragione.
Non c'è bisogno di autonomia, credo che molti scienziati credenti vedano questa luce di dio non come una guida per il progresso della scienza, ma come una questione personale. Come diceva anche lei prima, scienza e fede sono su due piani diversi, ci sono scienziati credenti, scienziati non credenti. Lo scienziato si basa sulla ragione, sull'osservazione e sull'esperimento, che creda o non creda in dio. Il non credente ha la fiducia nel progresso della scienza e nella sua utilità, nel suo contributo al progresso dell'umanità.
È quello che dico sempre, anche essere atei, come essere credenti, è una fede perché io non posso dimostrare né che dio c'è, né che non c'è. Io non credo perché non mi soddisfa l'idea di dio, non posso pretendere di dimostrare che dio non c'è. A me sembra assurda l'idea di dio perché mi sembra infantile, ma questa è un'opinione personale.
Diventa un fondamentalismo pretendere che l'evoluzionismo escluda la presenza di dio. Si può essere credenti e, in base all'osservazione, e credere al progresso dalla materia bruta fino agli esseri viventi..
> Margherita Hack* <
da intervista di Mirella Parachini e Luigi Montevecchi, Agenda Coscioni, anno I, n. 1, ottobre 2006
*Astrofisica, atea e antifascista.
Cultura Inquieta Libertaria
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