Tumgik
#come si diventa youtuber
massimopellegrino · 2 years
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Come avviare un canale YouTube di successo, segui questo vademecum per riuscire ad avere un Canale YouTube di Successo nel 2023!
Introduzione – Come avviare un canale YouTube di successo YouTube è una piattaforma in continua crescita e offre ai creatori di contenuti la possibilità di raggiungere un pubblico globale e guadagnare denaro attraverso la pubblicità. Tuttavia, con milioni di canali attivi, diventa sempre più difficile emergere tra la folla e attirare abbonati e visualizzazioni. In questo articolo, ti mostreremo…
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k-white · 9 months
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Se andiamo di recs io ne ho una non italiana:
The Eclipse serie Thai del 2022 di 12 episodi principali più 2 episodi spin off(Our Skyy2 The Eclipse e sono gli ep 5 e 6)
tutti disponibili su YouTube gratis
trama:
Il liceo maschile Leader del paese, Suppalo, è rigorosamente regolamentata. Si dice che una maledizione punirà gli studenti che infrangono le regole, una maledizione che diventa più forte con l'avvicinarsi dell'eclissi solare. Ma dove ci sono delle regole, ci sarà naturalmente chi vorrà infrangerle. Un gruppo di studenti che si autodefiniscono "Il mondo ricorda" si unisce per sfidare l'autorità della scuola e rivendicare i propri diritti. Il prefetto capo degli studenti Akk e i suoi compagni hanno il compito di dissuadere il gruppo ribelle. Poi arriva Ayan, un misterioso nuovo studente. Akk è sospettoso nei confronti di Ayan, questo ragazzo il cui comportamento è strano e sfida le norme della scuola. Ayan si è iscritto nella speranza di scoprire la verità su un evento che ha coinvolto una persona a lui molto cara. L'unica prova che lo porta alla scuola di Suppalo è in un diario. Il metodo di Ayan per affrontare l'esame accurato di Akk è giocare con lui e per allontanarlo dall'indagine sul motivo per cui Ayan si trovi in quella scuola
Nella serie si affrontano inoltre temi quali: la scoperta della propria sessualità, il coming out, l'omofobia interiorizzata, la scoperta di sé stessi, l'affrontare il lutto e l'importanza dell'amore
E se volete cucciolandia Akk e Ayan sono i più cuccioli che esistano
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Loro sono i miei bambini numero unissimo e secondo me ci sta come serie da vedere dopo un prof, no spoiler su come si sviluppa
Se la volete vedere io la consiglio ti regala molte emozioni e i due attori principali sono molto bravi
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seoul-italybts · 1 year
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[✎ TESTO ♫ ITA] JUNGKOOK⠸ ❛ My You ❜⠸ 03.07.23
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[✎ TESTO ♫ ITA] BTS 💜💭 JUNGKOOK
❛ My You ❜ / Il Mio Tu / Voi
__Rilascio originale: 🎵 Soundcloud , 13. 06. 2022
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Scritta da: Jungkook , Hiss noise
Prodotta da: Hiss noise , Jungkook
Messaggio di Jungkook:
Sopraffatto da tutti i sentimenti che provo quando penso a voi, a volte mi chiedo "E se tutto questo svanisse? E se fosse tutto solo un sogno?"
Quindi ho scritto questa canzone basandomi su quelle riflessioni, e ho cercato di scegliere delle belle parole per il testo, così da non renderlo un brano troppo malinconico. Questa canzone è dedicata esclusivamente a voi e spero riuscirà a rendere sia me stesso che ne sono autore, sia voi che l'ascolterete un po' più ottimisti, che ci dia la forza di brillare di luce nostra e di recuperare le energie.
Come sempre, grazie, ARMY, e cerchiamo di crearci ricordi ancor più belli, d'ora in poi!
My ARMY ( Mie/i ARMY) Vi voglio bene.
C'è già sentore d'estate nell'aria
Soffia già la brezza
L'ultimo istante di freddo si sta spegnendo
Le giornate stavano diventando sempre più lunghe
Ma i miei giorni sembravano non finire mai e poi mai
Ho fatto un bagno di sole e ho guardato in alto il cielo notturno
Era una notte piuttosto solitaria
In un batter d'occhio
L'oscurità si è dissolta
E sotto il sole son sbocciati
Questi ricordi miei e vostri
Tutte queste luci si tingono dei vostri colori Tutti questi momenti sono preziosi grazie a voi Quattro stagioni sono trascorse insieme a voi Quattro aromi si son lasciate dietro grazie a voi Se posso ridere di cuore Se canto questa canzone [è perché] Sono grato di potervi stare accanto E cercherò di brillare ancor di più
Preoccupato che tutto questo possa svanire
Spaventato che sia tutto solo un sogno
Mi giro e rigiro
Poi mi riaddormento
Se solo potesse durare per sempre
Col cuore carico d'emozioni, nel profondo
Cerco di rassicurarmi
E nella notte sprofondo, gli occhi chiusi
È una notte piuttosto solitaria
Prima che me ne accorga
Le nubi scure si dissipano
E, impresso sotto i raggi del sole,
Resta il mio ed il vostro calore
Tutte queste luci si tingono dei vostri colori Ogni mio istante diventa perfetto Altre quattro stagioni Ancora una volta, sempre più vivide Se posso sorridere Se canto questa canzone È perché vi sono accanto, e vi sono grato E cercherò di brillare ancor più
In questa notte stellata
Spero le/i mie/i voi facciano sogni d'oro
Risplendendo della loro luce viola
Sono grato di potervi stare accanto
In questa notte stellata
Spero le/i mie/i voi facciano sogni d'oro
Risplendendo della loro luce viola
Sono grato di potervi stare accanto
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS | eng: testo originale & © doolsetbangtan⠸
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marikabi · 2 years
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Come banane
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Siamo come banane perché siamo etichettati da chi ci conosce (o pensa di conoscerci) e a nostra volta etichettiamo chiunque e qualunque cosa, spesso anche a sproposito. Lo facciamo per comodità, perché la nostra mente ama le categorizzazioni al fine di non perdersi nella complessità e nella stragrandissima varietà che trovansi nell’universo.
Più etichettiamo e infiliamo roba (volti, eventi, situazioni, persone) nei nostri archivi mentali più c’illudiamo di aver chiarito e pulito i nostri pensieri e riordinato le nostre scale di valori, confermandole invece che confutarle con sani e spesso salvifici dubbi.
Le categorie, ovvero anche le tassonomie - elenchi più o meno esaustivi di cose, persone, animali, piante, santi, interessi e nemici di Salvini, marchi sponsorizzati dalla Ferragni, astri, colori Pantone, libri di Andrea Camilleri - hanno nell’antichità rappresentato lo scibile e dalle tassonomie di un tempo derivano anche le prime enciclopedie. Un paio di esempi - estremi - per tutti: Bouvard et Pécuchet (personaggi di un incompiuto romanzo di Flaubert che volevano categorizzare le conoscenze scientifiche e si ritrovarono a catalogare i luoghi comuni) e Linneo (celeberrimo e puntiglioso naturalista svedese).
Se Charles Darwin non avesse avuto la fissa di catalogare piante, insetti, animali, ciottoli, ossa, conchiglie e fiori sin da piccolo, noi non avremmo avuto la più completa e ragionata disamina delle dinamiche evoluzionistiche che hanno rifondato la filogenesi.
Anche le categorie che applichiamo agli umani (belli, brutti, intelligenti, superbi, cafoni, bizzarri e tanto altro) aiutano ad orientarci, quindi. Lo facciamo da sempre, da quando eravamo cavernicoli, onde evitare personaggi poco raccomandabili ed associarci a soggetti che - già allora - rinforzavano la nostra comfort zone e la nostra bolla, nel senso che non rappresenta(va)no minacce per la nostra sopravvivenza, fisica e psichica: gente simile a noi, che la pensava come noi, con gli stessi gusti gastronomici, e così via fino a categorizzarci per religioni, colore della pelle, politica, squadre di calcio, marche di caffè, pandoro o panettone.
Marc’Aurelio cominciò appunto con un piccolo elenco di personaggi da evitare nel suo A sé stesso.
Nulla di nuovo, pertanto, se abbiamo importato le categorie anche sui social, luoghi pieni delle cosiddette bolle, dove elenchi e selezioni di argomenti e persone vengono peraltro favoriti e/o aggravati da perversi algoritmi.
I social - non si sbaglia mai a ricordare che sono mezzi, come il telefono, la radio, YouTube - sono diventati un’estensione di noi stessi. Hanno ampliato la cerchia di conoscenze (l’amicizia è altra ed alta cosa) e le categorizzazioni risultano vieppiù importanti ed utili nel selezionare o farci selezionare le persone da seguire.
Proprio nel 2023 cade il ventennale della creazione di Facemash, il prototipo di Facebook, da parte di Mark Zuckerberg. Dal momento in cui venne messo in rete, questo totem dei social (ancora il più diffuso al mondo) ha creato una rete così vasta da diventare - virtualmente - la terza nazione più popolosa sul pianeta.
Pensate che Facebook - assieme agli altri social - ci abbia fornito amicizie e vero conforto? Ovviamente no. Seppur nati per mettere in contatto gente, i social sono diventati un palcoscenico personale, più che un salotto accogliente per chiacchierare amabilmente. 
Un palcoscenico siffatto divora quotidianamente storie ed emozioni. C’è chi non sta al gioco al massacro delle proprie immagini, dei propri sentimenti (e della propria vita privata) e diminuisce lo sharenting (la condivisione parossistica) magari aspirando al ghosting (scomparire). C’è chi invece cerca spasmodicamente la ribalta: fare l’influencer diventa il sogno di chi un tempo aspirava a diventare facilmente famoso come calciatore (o moglie di)/cantante/attore/modella.
(Va da sé che diventare famosi come Astrosamantha - alias di Samantha Cristoforetti - non è impresa semplice, pertanto non risulta comunemente appetibile e l’astrofisica - la materia di studio, cioè - non riscuote lo stesso gradimento del gossip.)
Adesso si può diventare famosi semplicemente ossessionando la gente con le proprie immagini, con la propria quotidianità (non sempre esaltante e dorata) e - ahimè - anche con le proprie miserie umane.
Nasce mediante tali sistemi il fenomeno Kardashian, prototipo di vita spiata a favor di telecamera: famiglia famosa per la faccia da esibizionisti che hanno saputo mantenere negli anni.
Tuttavia, non tutti sono così abili con immagini e parole. Infatti, non tutti siamo diventati Kardashian o Ferragnez e tanti, pur di farsi notare, esagerano nell’esporsi, esagerano nelle parole e nei toni e nei filtri fotografici, sia sui social pubblici (Twitter, Instagram, TikTok), che sulle chat.
Lunga premessa - anche un po’ storica - per arrivare al tema: comportarsi nelle chat.
Ormai non possiamo più farne a meno: Whatsapp soprattutto, ma anche Telegram ci aiutano perfino al lavoro.
La cosiddetta comunicazione differita, tramite messaggi scritti, vocali e video, è il sistema imperante, avendo scalzato le telefonate. Il differimento ci fa sentire quasi onnipotenti, perché, nel momento in cui registriamo, il destinatario non può ribattere. Magari lo farà appena dopo, ma nel momento siamo noi, le nostre idee e soprattutto le nostre parole ad imporsi, in quanto non siamo costretti ad ascoltare l’interlocutore. Non ci piace ascoltare nessuno, se non noi stessi. (Fateci caso, anche nei talk-show televisivi: ci sono giornalisti che prima di fare una domanda all’ospite fanno comizietti di un quarto d’ora e l’ospite, poi, risponde spesso off topics, interessato solo alle proprie idee comunque sia.)
E poi c’è il filtro, la lontananza, il rapporto diadico tra noi e l’apparecchio, più che tra noi e il destinatario del messaggio. Così, inconsapevolmente aggiungiamo un sentore di arroganza in più a ciò che diciamo.
A dir la verità, molti aggiungono più che un sentore, guastando irreparabilmente la comunicazione, la quale diventa ostile.
E non ce ne accorgiamo mica. Liti, incomprensioni, bannamenti, ingiurie ed improperi sono sempre in agguato, dentro una chat o in un thread di Twitter: l’incomprensione è l’humus sul quale prolifica l’ostilità digitale.
Se si può, la situazione peggiora quando gli agenti (emittenti e destinatari) sono ragazzi, pre-adolescenti o adolescenti. 
La strutturazione adolescenziale del Sé è faccenda complessa e nel Terzo millennio è diventata addirittura tragica. Si legge da più parti della debolezza psichica dei nostri ragazzi e ragazzini che non reggono il peso del giudizio del branco, fosse anche quella dei partecipanti alla chat della scuola/della palestra/dell’oratorio o gli spietati confronti di immagini su Instagram (dopo esserci smostrati a colpi di filtri, tipo Mona Insta in gallery).
Ci vorrebbe una materia di studio ad hoc, ma poiché non siamo in Norvegia (a scuola è previsto un corso educazione alla comunicazione digitale), dobbiamo correre ai ripari in autonomia.
Tuttavia, abbiamo un aiuto nel (densissimo) manuale  scritto da Carlotta Cubeddu e Federico Taddia: Penso, parlo, posto (il castoro ed.), che abbiamo presentato sabato 11 febbraio 2023 nella sala ragazzi della Biblioteca provinciale (a Corso Europa) nell’ambito del Festival della letteratura per ragazzi organizzato dall’associazione Ebbridilibri, capitanata dall’infaticabile Marina Siniscalchi.
Carlotta ha intensamente interagito con il pubblico, ponendo domande insidiose per dimostrarci come la comunicazione digitale può essere pericolosa, ma ci ha anche insegnato a difenderci con le parole non ostili, come pure a non diventare banane.
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qualcunosono · 2 years
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Mi piace leggere i libri, ma non leggo da un po', anche se lo voglio davvero. Questo è a causa di un misto di procrastinazione - iniziata due anni fa, che mi ha fatto ritardare una lettura di un libro per mesi e, dato che non avrei iniziato a leggere un altro fino a quando lo avessi finito... Lo sai già -, e nuove cose che ho organizzato per fare, non leggio più da mesi.
Ho sostituito questa abitudine guardando i video su YouTube, che, nonostante non portano una conoscenza così approfondita come i libri, a causa della superficialità, è comunque una buona fonte di informazioni, e di intrattenimento.
Però ovviamente non è abbastanza, e, col passare del tempo, le cose che imparo là non sono più nuove, ma solo cose che si ripetono e molto riassunte. Ora non solo la pausa nella lettura mi rende deluso, ma anche la mia conoscenza che non si diventa così profonda come vorrei.
A dire il vero, sono totalmente fermo, lontano dal percorso che tanto mi è piaciuto seguire e che ho voluto migliorare. In realtà mi piace ancora.
Mi sono rilassato, e sono uscito da quella routine, ho abbandonato quelle abidutini, e si sa com'è facile uscire dalle abidutini buone e acquisire le cattive.
Ma sto cercando di ritornare indietro, il che sta impiegando molto più tempo di quanto vorrei, ma spero, non, ma so che sarò in grado di recuperarmi.
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len-scrive · 2 years
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Nuovo post di presentazione aggiornato, perché ogni tanto ci vuole.
E anche perché ogni anno si aggiunge qualcosa.
Sono Len Irusu e SCRIVO, mamma quanto scrivo...
E scrivi un po’ meno!
No...
Ma faccio anche altro, un attimo che ora vi dico.
Innanzitutto qui ci sono i link principali a tutti i posti in cui mi adopero per creare contenuto.
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Ho scritto un libro Puoi Uscire a Giocare?
Aver raccontato questa storia è una delle più grandi soddisfazioni della mia vita.
È un onore che i protagonisti abbiano scelto proprio me per narrare le loro avventure, ma questa era anche una storia che avrei voluto leggere e che non trovavo in giro.
E così me la sono scritta io.  XD
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Ho un canale YouTube dove condivido gameplay.
Len Irusu
In realtà condivido cose che mi passano per la testa mentre gioco, ecco così è detta meglio.
Amo i videogiochi, amo l’immersione in queste storie in cui non devi solo immaginare, ma anche agire. Come leggere un libro e nello stesso tempo metterci lo zampino per vedere la storia realizzarsi.
E in questo modo perfino giocare con videogiochi BRUTTI, ma proprio BRUTTI, diventa piacevole.  XD
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Ho un blog dove scrivo davvero di tutto.
Len with a Pen
Non c’è un tema, vado a caso a seconda di quali sono le passioni che devo esternare (tipo Hannibal, Sandman o Our Flag Means Death...) o di quali sono le incazzature del momento.
Parlo anche di cose che mi stanno a cuore e che sono il fulcro della mia vita.
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Scrivo fanfictions da anni e sulla mia pagina AO3
Leniam
Ne trovate in quantità. L’amore incondizionato per Hannibal lo vede in testa alla mia personale classifica di storie narrate, ma ho toccato anche altri fandom.
Le fanfictions da me sono e saranno sempre considerate opere letterarie. Alcune storie lette mi hanno dato emozioni che molti libri non potrebbero nemmeno sognarsi.
Là fuori ci sono autrici ed autori di fanfics dal talento straordinario e il fatto che lavorino gratis per regalarvi emozioni è qualcosa che bisognerebbe proteggere ed apprezzare.
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E questa è la mia pagina tumblr dove ancora oggi, quando sono ispiratǝ, faccio edit scemi (in inglese) su Hannibal.
Sempre perché amo Hannibal e Will e perché, di base, sono loro il motivo per cui dopo anni e anni mi trovo ancora qui a creare contenuto.
He’s Dead Jim   LEN IRUSU
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marcocardelli · 2 years
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Blue Camera is an Italian project from 1986, rare to find you can hear only on YouTube. The Golden War song becomes a hit that will then be lost in time, sounds that were described as close to Sade, refined execution that gives rarefied emotions and atmospheres. Wonder.💎 Blue Camera è un progetto italiano del 1986, raro da trovare d presente su YouTube. Il brano Golden War diventa una hit che poi si perdera nel tempo, sonorità che venivano descritte come vicine a Sade, raffinata esecuzione che regala emozioni e atmosfere rarefatte. Meraviglia. . . 💎 . . #budapest #musica #music #sica #love #rock #musician #rap #singer #arte #instagram #hiphop #instagood #guitar #dj #live #instamusic #song #musically #art #like #amor #pop #musicvideo #marcocardelli (presso Ascoli, Marche, Italy) https://www.instagram.com/p/Cjh5OM8Kwrz/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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micro961 · 5 days
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Michele & Marcos - Il nuovo brano “Jessica Rabbit”
L’immagine della “femme fatale” viene sdoganata
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Michele & Marcos pubblicano il loro nuovo singolo “Jessica Rabbit”, disponibile sugli stores digitali dal 23 agosto 2024 e nelle radio in promozione nazionale dal 20 settembre 2024. Il sound e lo stile rispecchiano il connubio di generi che caratterizza il duo, mescolando Pop/Funky, Dance/EDM. Jessica Rabbit è simbolo di una personalità femminile, dai tratti apparentemente forti ma che, in realtà, cela le sue fragilità dietro una maschera sociale, plasmata dal cosmetico: questo diventa espediente garante della sua accettazione psicologica come donna.
L’obiettivo della canzone è creare l’occasione perfetta per varcare il confine con l’accettazione sociale, sdoganando l’immagine della “femme fatale” che, per quanto criticata e dibattuta dalla notte dei tempi, si riconosce come donna comune nel momento in cui il mascara le scivola via, scavando solchi nel trucco, i “fiumi neri lucidi” di cui si parla nel brano.
È l’immagine che apre alla donna senza filtri che, nella sua vita, prescindendo la professione e la considerazione della società che la attornia, si dichiara desiderosa di conoscere l’amore sincero puro e senza falsi intenti.
Ascolta il brano
Storia degli artisti
I due giovani artisti si incontrano casualmente ad una masterclass di scrittura tenuta dall’autrice “Federica Abbate” e notando affinità artistica decidono di provare a lavorare insieme. Nascono i primi brani e le collaborazioni, così come le partecipazioni a diversi contest locali e nazionali. L'8 settembre, il duo apre il concerto di Dargen D'Amico presso il Castello di Santa Severa (RM), fra i pochi vincitori del contest "Spaghetti Land". A Novembre 2022 partecipano al contest sanremese di "Area Sanremo", rientrando prima fra i 46 prescelti (su più di 700 iscritti) e poi risultando vincitori effettivi fra i 20 premiati dell'edizione del 2022, unici abruzzesi ad aver raggiunto questo traguardo completamente da soli. Il 31 Dicembre portano la loro musica sul palco del concerto di Capodanno in Piazza Salotto a Pescara davanti a tantissime persone presenti. Dalla vittoria ad Area Sanremo iniziano a raccontare la loro esperienza e a portare la loro musica nelle scuole, nei Live e nei primi palazzetti organizzando ciò che si è fatto conoscere con il nome di “School Tour”. A dicembre 2022 vengono premiati dalComune di Montesilvano come giovani talenti della musica italiana leggera. Durante la settimana del Festival Di Sanremo 2023 vengono chiamati (in quanto vincitori di Area Sanremo) ad esibirsi sul SUZUKI STAGE, il palco accanto l’Ariston che ha visto manifestarsi i concerti di Annalisa, La Rappresentante di Lista, Nek e Francesco Renga, Piero Pelù ed Achille Lauro. Nel corso della settimana del festival sanremese 2024, il singolo “Ballare” è stato nominato brano rappresentativo del Pescara Calcio nell’ambito del campionato indetto da Lega Pro (Serie C – Ufficiale), aggiudicandosi la finale con un secondo posto. Il progetto si propone di creare e rilasciare nuova musica e contenuti, favorendo l'unione e l'amicizia che contraddistingue il duo e le persone fidate dei quali essi stessi si circondano come il produttore ed amico Flavio De Carolis. A Maggio 2024 partecipano al Festival Abruzzese “Due note a Vasto” aggiudicandosi il primo premio con i loro brani “Ballare” e “London Eye”: ospiti della serata Bugo, Il Cile, Ascanio & Luk3 e tanti altri.
Michele Fazio     
Instagram: https://www.instagram.com/ciaosonomic/
Facebook: https://www.facebook.com/mikele.fazio.14/
YouTube: https://www.youtube.com/@MicheleFazio
Tik Tok: https://www.tiktok.com/@ciaosono.mic?_t=8poD122IhUW&_r=1
Marcos Marcelli
Instagram: https://www.instagram.com/marcos.marcelli/
Facebook: https://www.facebook.com/marcosmarcelli.music
YouTube: https://youtu.be/VI0A9hKlMdU?si=is9nBSVISzoJMkc1
Tik Tok: https://www.tiktok.com/@marcos.wav?_t=8poDdvhPORk&_r=1
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sounds-right · 1 month
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Praja - Gallipoli, tutti i top party dal 23 al 31/8 con Boomdabash, Nicola Zucchi, Rudeejay, Luchè, Icy Subzero…
Che succede alla Praja - Gallipoli dopo Ferragosto? Si continua a ballare, con party e top dj, ovviamente, in un locale unico gestito da Musicaeparole.
Venerdì 23 e venerdì 30 agosto, ecco BigMama, scatenato party hip hop e black Made in Salento. Il 23 sul palco ci sono pure i Boomdabash, artisti salentini capaci di far ballare tutta Italia con hit come "Per un milione" e Tropicana". Ed eccoci a sabato 24, con Sottosopra Fest che ospita un artista d'eccezione, il rapper napoletano Luchè. Successi come "Non abbiamo età" lo hanno consacrato come star dell'hip hop italiano.
Eccoci quindi a domenica 25 agosto, quando sul palco ci sono due top dj, ovvero Nicola Zucchi e Rudeejay. Lunedì 26 un altro super dj italiano, ovvero Cristian Marchi. Martedì 27 agosto è invece la volta del trapper romano Icy Subzero. Come scrive Webboh, il suo vero nome  è Matteo D'Alessio. E' nato a Roma nel 1999. La sua passione per la musica inizia fin da giovanissimo, quando, attratto da tutto l'immaginario urban, si affaccia alla musica hip hop. Matteo si avvicina alla scrittura per gioco, all'età di 13 anni, ma tutte le sue idee artistiche cominciano a strutturarsi quando diventa maggiorenne, dopo l'incontro con il suo attuale producer, Baudelaire. Ed eccoci al 29, quando va in scena Il Giovedì del Villaggio, seguito sabato 31 dal closing party del top club di Musicaeparole:  La Bella Vita. 
Ospiti internazionali, un nuovo show pazzesco e l'atmosfera incandescente della Praja - Gallipoli, aperta 7 notti su 7. E' questa l'estate 2024 della Praja, epicentro del divertimento più scatenato e colorato a Gallipoli e in Salento. Lo slogan scelto per la nuova stagione è Live the Dream, perché d'estate spesso i sogni diventano realtà. Soprattutto quando si balla con gli amici a due passi dal mare di Gallipoli, con top dj internazionali, come capita alla Praja. 
Il club è l'anima della Praja. Il mainstage di tutti i grandi spettacoli live e dj set. Stare in pista è come sentirsi parte dello show, tra scenografia ed effetti speciali e servizi per tutte le esigenze. Vivere uno show alla Praja - Gallipoli è un'emozione indimenticabile. La Praja ha tante diverse zone in cui vivere la serata: Amamè, Kabana, Soqquadro, aree privè. Sono tutte diverse e in tutte si sta al centro della scena, quella della musica (elettronica, pop, etc) internazionale. 
Che si balla alla Praja - Gallipoli  ad agosto 2024 - 7 notti su 7
1/8 Bob Sinclar, Albertino @ Popfest c/o Praja 2/8 Fedez + BigMama Party  3/8 Gabry Ponte  4/8 Molella, Ludwig @ SuperSunday  5/8 Damante o @ Popfest  6/8 Villabanks @ Sottosopra  7/8 Rocco Hunt + VidaLoca  8/8 James Hype @ Popfest  9/8 Il Pagante + BigMama Party  10/8 Meduza  11/8 Tony Effe @ Sottosopra 12/8 Fred De Palma + Mamacita   13/8 Jake La Furia + SLF - SottosopraFest + Le Donatella  14/8 Steve Aoki @ Popfest  15/8 Bob Sinclar @Popfest  16/8 Drillionaire + BigMama  17/8 Jimmy Sax  18/8 Tony Effe @ Sottosopra  19/8 Damante  20/8 Guè @ Sottosopra 21/8 VidaLoca  22/8 Merk & Kremont  23/8 BigMama con Boomdabash  24/8 Luchè x Sottosoprafest   25/8 Nicola Zucchi, Rudeejay  26/8 Cristian Marchi   27/8 Icy Subzero  29/8 Il Giovedì del Villaggio  30/8 BigMama  31/8 Sabato La Bella Vita 
///
Praja - Gallipoli by Musicaeparole Lungomare Galileo Galilei – Gallipoli, 73014  info +39 348 6297999
Sito ufficiale con tutti gli eventi in programma alla Praja - Gallipoli per l'estate '24 https://www.prajagallipoli.it/eventi/
Prevendite online Praja https://www.ticketsms.it/location/PRAJA-GALLIPOLI
Social Praja - Gallipoli 
https://www.instagram.com/prajagallipoli/
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Praja - Gallipoli, tutti i top party dal 23 al 31/8 con Boomdabash, Nicola Zucchi, Rudeejay, Luchè, Icy Subzero...
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Che succede alla Praja - Gallipoli dopo Ferragosto? Si continua a ballare, con party e top dj, ovviamente, in un locale unico gestito da Musicaeparole.
Venerdì 23 e venerdì 30 agosto, ecco BigMama, scatenato party hip hop e black Made in Salento. Il 23 sul palco ci sono pure i Boomdabash, artisti salentini capaci di far ballare tutta Italia con hit come "Per un milione" e Tropicana". Ed eccoci a sabato 24, con Sottosopra Fest che ospita un artista d'eccezione, il rapper napoletano Luchè. Successi come "Non abbiamo età" lo hanno consacrato come star dell'hip hop italiano.
Eccoci quindi a domenica 25 agosto, quando sul palco ci sono due top dj, ovvero Nicola Zucchi e Rudeejay. Lunedì 26 un altro super dj italiano, ovvero Cristian Marchi. Martedì 27 agosto è invece la volta del trapper romano Icy Subzero. Come scrive Webboh, il suo vero nome  è Matteo D'Alessio. E' nato a Roma nel 1999. La sua passione per la musica inizia fin da giovanissimo, quando, attratto da tutto l'immaginario urban, si affaccia alla musica hip hop. Matteo si avvicina alla scrittura per gioco, all'età di 13 anni, ma tutte le sue idee artistiche cominciano a strutturarsi quando diventa maggiorenne, dopo l'incontro con il suo attuale producer, Baudelaire. Ed eccoci al 29, quando va in scena Il Giovedì del Villaggio, seguito sabato 31 dal closing party del top club di Musicaeparole:  La Bella Vita. 
Ospiti internazionali, un nuovo show pazzesco e l'atmosfera incandescente della Praja - Gallipoli, aperta 7 notti su 7. E' questa l'estate 2024 della Praja, epicentro del divertimento più scatenato e colorato a Gallipoli e in Salento. Lo slogan scelto per la nuova stagione è Live the Dream, perché d'estate spesso i sogni diventano realtà. Soprattutto quando si balla con gli amici a due passi dal mare di Gallipoli, con top dj internazionali, come capita alla Praja. 
Il club è l'anima della Praja. Il mainstage di tutti i grandi spettacoli live e dj set. Stare in pista è come sentirsi parte dello show, tra scenografia ed effetti speciali e servizi per tutte le esigenze. Vivere uno show alla Praja - Gallipoli è un'emozione indimenticabile. La Praja ha tante diverse zone in cui vivere la serata: Amamè, Kabana, Soqquadro, aree privè. Sono tutte diverse e in tutte si sta al centro della scena, quella della musica (elettronica, pop, etc) internazionale. 
Che si balla alla Praja - Gallipoli  ad agosto 2024 - 7 notti su 7
1/8 Bob Sinclar, Albertino @ Popfest c/o Praja
2/8 Fedez + BigMama Party 
3/8 Gabry Ponte 
4/8 Molella, Ludwig @ SuperSunday 
5/8 Damante o @ Popfest 
6/8 Villabanks @ Sottosopra 
7/8 Rocco Hunt + VidaLoca 
8/8 James Hype @ Popfest 
9/8 Il Pagante + BigMama Party 
10/8 Meduza 
11/8 Tony Effe @ Sottosopra
12/8 Fred De Palma + Mamacita  
13/8 Jake La Furia + SLF - SottosopraFest + Le Donatella 
14/8 Steve Aoki @ Popfest 
15/8 Bob Sinclar @Popfest 
16/8 Drillionaire + BigMama 
17/8 Jimmy Sax 
18/8 Tony Effe @ Sottosopra 
19/8 Damante 
20/8 Guè @ Sottosopra
21/8 VidaLoca 
22/8 Merk & Kremont 
23/8 BigMama con Boomdabash 
24/8 Luchè x Sottosoprafest  
25/8 Nicola Zucchi, Rudeejay 
26/8 Cristian Marchi  
27/8 Icy Subzero 
29/8 Il Giovedì del Villaggio 
30/8 BigMama 
31/8 Sabato La Bella Vita 
///
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tarditardi · 1 month
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Praja - Gallipoli, tutti i top party dal 23 al 31/8 con Boomdabash, Nicola Zucchi, Rudeejay, Luchè, Icy Subzero...
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Che succede alla Praja - Gallipoli dopo Ferragosto? Si continua a ballare, con party e top dj, ovviamente, in un locale unico gestito da Musicaeparole.
Venerdì 23 e venerdì 30 agosto, ecco BigMama, scatenato party hip hop e black Made in Salento. Il 23 sul palco ci sono pure i Boomdabash, artisti salentini capaci di far ballare tutta Italia con hit come "Per un milione" e Tropicana". Ed eccoci a sabato 24, con Sottosopra Fest che ospita un artista d'eccezione, il rapper napoletano Luchè. Successi come "Non abbiamo età" lo hanno consacrato come star dell'hip hop italiano.
Eccoci quindi a domenica 25 agosto, quando sul palco ci sono due top dj, ovvero Nicola Zucchi e Rudeejay. Lunedì 26 un altro super dj italiano, ovvero Cristian Marchi. Martedì 27 agosto è invece la volta del trapper romano Icy Subzero. Come scrive Webboh, il suo vero nome  è Matteo D'Alessio. E' nato a Roma nel 1999. La sua passione per la musica inizia fin da giovanissimo, quando, attratto da tutto l'immaginario urban, si affaccia alla musica hip hop. Matteo si avvicina alla scrittura per gioco, all'età di 13 anni, ma tutte le sue idee artistiche cominciano a strutturarsi quando diventa maggiorenne, dopo l'incontro con il suo attuale producer, Baudelaire. Ed eccoci al 29, quando va in scena Il Giovedì del Villaggio, seguito sabato 31 dal closing party del top club di Musicaeparole:  La Bella Vita. 
Ospiti internazionali, un nuovo show pazzesco e l'atmosfera incandescente della Praja - Gallipoli, aperta 7 notti su 7. E' questa l'estate 2024 della Praja, epicentro del divertimento più scatenato e colorato a Gallipoli e in Salento. Lo slogan scelto per la nuova stagione è Live the Dream, perché d'estate spesso i sogni diventano realtà. Soprattutto quando si balla con gli amici a due passi dal mare di Gallipoli, con top dj internazionali, come capita alla Praja. 
Il club è l'anima della Praja. Il mainstage di tutti i grandi spettacoli live e dj set. Stare in pista è come sentirsi parte dello show, tra scenografia ed effetti speciali e servizi per tutte le esigenze. Vivere uno show alla Praja - Gallipoli è un'emozione indimenticabile. La Praja ha tante diverse zone in cui vivere la serata: Amamè, Kabana, Soqquadro, aree privè. Sono tutte diverse e in tutte si sta al centro della scena, quella della musica (elettronica, pop, etc) internazionale. 
Che si balla alla Praja - Gallipoli  ad agosto 2024 - 7 notti su 7
1/8 Bob Sinclar, Albertino @ Popfest c/o Praja
2/8 Fedez + BigMama Party 
3/8 Gabry Ponte 
4/8 Molella, Ludwig @ SuperSunday 
5/8 Damante o @ Popfest 
6/8 Villabanks @ Sottosopra 
7/8 Rocco Hunt + VidaLoca 
8/8 James Hype @ Popfest 
9/8 Il Pagante + BigMama Party 
10/8 Meduza 
11/8 Tony Effe @ Sottosopra
12/8 Fred De Palma + Mamacita  
13/8 Jake La Furia + SLF - SottosopraFest + Le Donatella 
14/8 Steve Aoki @ Popfest 
15/8 Bob Sinclar @Popfest 
16/8 Drillionaire + BigMama 
17/8 Jimmy Sax 
18/8 Tony Effe @ Sottosopra 
19/8 Damante 
20/8 Guè @ Sottosopra
21/8 VidaLoca 
22/8 Merk & Kremont 
23/8 BigMama con Boomdabash 
24/8 Luchè x Sottosoprafest  
25/8 Nicola Zucchi, Rudeejay 
26/8 Cristian Marchi  
27/8 Icy Subzero 
29/8 Il Giovedì del Villaggio 
30/8 BigMama 
31/8 Sabato La Bella Vita 
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Praja - Gallipoli by Musicaeparole
Lungomare Galileo Galilei – Gallipoli, 73014
 info +39 348 6297999
Sito ufficiale con tutti gli eventi in programma alla Praja - Gallipoli per l'estate '24
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enkeynetwork · 4 months
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ilprossimosecolo · 6 months
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IL LOGORIO DELLE TRANSAZIONI BANCARIE
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Guarda il video su Youtube
Avete mai avuto modo di riflettere sul percorso di una classica banconota in carta e di quello relativo alla controparte, ovvero il pagamento elettronico bancario, in un lungo periodo di scambio?
Molto probabilmente, molti di voi non si renderanno conto che inflazione a parte, il valore di una banconota, rimane costante nel tempo a differenza di un pagamento elettronico, che tende a sgretolarsi facendo perdere pezzi al reale valore dell’importo dovuto.
Per poter capire meglio il concetto, ed entrare nel dettaglio, raccontiamo la storia di Valerio, personaggio di fantasia, che ritrovandosi in tasca una banconota da 50 € decide di recarsi al ristorante per la cena.
A sua volta il ristoratore utilizzerà questi 50€ guadagnati, per pagare il conto della lavanderia.
Successivamente, sempre con questi 50 euro, il proprietario della lavanderia pagherà il taglio di capelli dal parrucchiere, ed in seguito, questo, utilizzerà i 50€ alla cassa al supermercato per fare la spesa.
Dopo un importo illimitato di pagamenti, il valore della banconota da 50 euro (inflazione a parte) rimarrà lo stesso, ha compiuto lo scopo per tutti coloro che l'hanno utilizzata come mezzo di pagamento.
Ma cosa accadrebbe se Valerio al ristorante pagasse con la carta di credito anziché in contanti?
Il costo del pagamento digitale fatturato al proprietario del ristorante, comprese le spese di transazione, è in media del 2,5%, che poi diventa 1,25€ per ogni altra transazione di pagamento. (Questo significa che ogni prossima transazione di pagamento verrà applicata una tariffa di 1,25€)
A loro volta, gli stessi costi verranno applicati al proprietario del ristorante se anche questi pagherà digitalmente il conto della lavanderia, quindi al proprietario della lavanderia che pagherà digitalmente il parrucchiere, e a questi se pagheranno il conto della spesa al supermercato sempre in formato digitale.
Quindi, dopo le prime 36 transazioni, di questi 50 € resteranno solo 5 €, e i restanti 45 € saranno finiti nelle casse della Banca facendo così sgretolare il reale valore della controparte del contante, il pagamento elettronico digitale, provocando un impoverimento all’economia reale a favore della finanza.
Ogni operazione di pagamento digitale successiva all’altra, provocherà quindi l’inizio di uno sgretolamento del reale valore della moneta, ogni pagamento ricevuto comincerà a perdere pezzi in successione ad altri.
L’inconveniente di agire in negativo sul potere d’acquisto di un intera popolazione, sono quindi il conto da pagare per la comodità dei servizi di pagamento digitale offerti dalle banche.
Secondo una stima fatta da "Il Sole 24 Ore", le commissioni POS, hanno in questo momento un costo medio per l'esercente che può andare dall' 0,7% per le transazioni fatte con circuito Bancomat, all' 1,2% per quelle fatte con carta di credito.
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onlythebestinitaly · 8 months
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BOWERS
presentano il nuovo singolo e video di "4 giugno"
che preannuncia l'uscita dell'ep della band
Overdub  Recordings
GUARDA IL VIDEO
youtube
4  GIUGNO
Concept:
Il  brano  "4  giugno"  narra  una  vera  storia  di  violenza,  descrivendo  un  brutale  attacco  e  pestaggio  subito  dal  nostro  chitarrista  dopo  un  concerto  di  un  noto  rapper  italiano,  Piotta.  Questo  episodio,  che lo  ha  lasciato  abbandonato  sul  ciglio  di  una  strada,  diventa  fonte  di  energia  e  rabbia  per  i  The  Bowers,  alimentando  la  continua  evoluzione  del  loro  sound.
Virgolettato:
Una  storia  vera!  parla  di  un'aggressione  in  piena  regola  dopo  un  concerto,  la  violenza  e  la  tirannia  di una  società  malata  e  annoiata  che  spinge  verso  un  vortice  di  accidia  ed  inutili  gesti  criminali. Il  riff  di  chitarra,  che  simula  i  colpi  durante  la  strofa,  cattura  l'aggressività  della  situazione,  mentre  nel  ritornello  esplode  in  una  distorsione  punk.  Lo  “special”  con  l’assolo  ritorna  al  suono  acido  e  graffiante,  richiamando  le  percosse  subite.
Canale  youtube  The  Bowers:
Link  video  youtube  (non  in  elenco):
youtube
Descrizione  video:
Il  video  assume  un  tono  ironico  per  interpretare  in  modo  provocatorio  il  testo  che  narra  di  un  episodio  di  aggressione.  Utilizzando  personaggi  iconici  della  nostra  adolescenza,  come  Hulk  Hogan  e  Skeletor,  simboli  della  lotta,  intendiamo  evocare  lo  stato  mentale  caotico  di  un  pestaggio.  Dal  punto  di  vista  stilistico,  il  video  si  ispira  alla  matrice  tipica  del  genere  punk,  riflesso  anche  nel  sound,  pur  essendo  contaminato  da  diverse  sonorità. Il  contrasto  voluto  tra  le  parole  pungenti  del  testo  e  il  tono  sarcastico  del  video  cerca  quasi  di  sdrammatizzare  l'episodio  e  di  ridicolizzare  la  violenza.
Credits:
Produced  by  The  Bowers
Engineered,  recorded  and  mixed  by  Giorgio  Andreoli  (Busto  Arsizio  -  ITALY)
Mastered  by  Giorgio  Andreoli
Song/Lyrics  by:  Matteo  Campana,  Valentino  Marchegiani
Videoclip  by:  Valentino  Marchegiani  Decline  Videos
A&R:  Marcello  Venditti
Artwork  and  Layout  by  The  Bowers
(P)  Overdub  Recordings
(C)  The  Bowers
Label  &  Management:  www.overdubrec.it  -  [email protected]
Press  Office:  Maria  Varricchio  -  [email protected]
All  Rights  reserved
Unauthorized  Copying,  ripping,  hiring  or  rental  of  this  cd  strictly  prohibited.
Lista  autori  e  compositori:
Matteo  Campana
Valentino  Marchegiani
The  Bowers  -  Bio
Il  progetto  The  Bowers  prende  vita  nel  2016.  La  band  fa  del  melting  pot  sonoro  e  della  contaminazione  tra  diversi  stili  musicali  la  propria  cifra  stilistica  e  attitudinale.  La  matrice  punk  hc  di  partenza  si  contamina  con  la  fruibilità  del  pop  che  viene  irrobustita  da  sonorità  graffianti  che  ammiccano  al  crossover/nu  metal.  Le  liriche  in  italiano,  a  metà  strada  tra  la realtà  e  l'immaginazione,  si  sposano  e  si  amalgamano  con  il  sound  spigoloso  della  band, tracciando  traiettorie  imprevedibili  che  disegnano  un  percorso  immaginifico,  dove  la contrapposizione  ed  il  paradosso  duale  la  fanno  da  padrone.  Inseguendo  una  ricerca introspettiva  che  non  si  conclude,  né  si  arresta,  come  infinite  e  vaste  sono  le  possibilità  che  l’arte  può  esprimere.
LINE-UP
Charitha  Kamburugamuwa  -  Voce
Matteo  Campana  -  Chitarra
Alessandra  Biundo  -  Basso
Valentino  Marchegiani  -  Batteria
LINKS
Facebook:  https://www.facebook.com/thebowersita
Instagram:  https://www.instagram.com/thebowers_ita_official/
Canale  Youtube:  https://www.youtube.com/@thebowers_ita
Spotify:
Apple  Music:  https://music.apple.com/us/artist/the-bowers/1628427072
Link  altre  piattaforme  digitali:  https://linktr.ee/thebowers 
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marikabi · 6 months
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Scrittore per caso
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Perché si diventa scrittori? Perché si anela a pubblicare? 
In un'Italia - in cui diffusa è l’iperbole secondo la quale ci siano più scrittori che lettori - si registra una smania grafomane, rectius: tastieromane. 
C'è più gente che vuole dire qualcosa di quanta ce ne sia che abbia genuinamente qualcosa da dire. Ci s'inventa scrittori, quando non si ha la possibilità di sfoggiare la propria vanità in un talk show, oppure quando non si è influencer? Ci si sogna scrittori perché abbiamo tutti qualche velleità e questa è a buon mercato? 
Tralascio tutta la nota questione sull'Editoria che pubblica la qualunque e a qualunque titolo, mentre alcuni intellettuali s'interrogano, per quanto timidamente, sullo scadimento qualitativo delle proposte editoriali. Qualcun altro svela che le vendite medie dei libri sono ridicole e che addirittura con meno di 1500 copie vendute si entra pure in Top 10 di categoria. 
In generale, le grandi case editrici pubblicano nomi già forti, soprattutto per notorietà mass mediale (TV, YouTube, star system, showbiz). Le piccole pubblicano ad occhi chiusi per puntellare i bilanci annuali. 
Se un islandese mediamente legge dieci libri all'anno, più del 60% degli Italiani non ha letto neanche un libro a stampa nel 2022 (fonte: ISTAT). Sic stantibus data, perché si scrive e si pubblica così tanto? 
Ma vi è di più. Fioriscono a decine i corsi per aspiranti scrittori. Si aprono laboratori di scrittura creativa. Si tengono seminari per futuri romanzieri anelanti un ISBN, tipo "Come pubblicare un romanzo (e vivere felici lo stesso)" pubblicizzato sui social. Suppongo che il relatore come pure gli eventuali partecipanti siano già ben consapevoli che 'essere pubblicati' non è sinonimo di 'avere successo' e/o di ‘scrivere bene’, ed è per questo che il titolo chiosa sul vivere felici lo stesso. 
Corollario a tali seminari, sono blog, podcast nonché altri seminari ed altri libri sui metodi per ignorare la frustrazione da insuccesso editoriale, spronando ad insistere, insistere, insistere nello scrivere e nel cercare editori. Si alimenta così la fola per la quale saremmo tutti degli sfortunati Hemingway non riconosciuti - umanità, quell’ingrata! - e si moltiplica l’editoria minuscola e a pagamento, oltre a consolidarsi la schiera delle attività inutili: trainer e motivatori di scrittori.  
Non nego, tuttavia, che esistano davvero perle nascoste nella piccola e media editoria, che mai conosceranno vasti pubblici, vuoi per carenza di risorse nel marketing, vuoi perché l'autore è territoriale, vuoi perché le grandi case editrici non perdono tempo a fare scouting, vuoi perché - è spesso così, credetemi – mancano al pur bravo autore gli agganci giusti. 
Nonostante l'insuccesso, l'invenduto e tutto il tempo sprecato a fare presentazioni (ci ritorno fra qualche rigo), la gente scrive, scrive più di quanto essa stessa legga. 
Personalmente, sono convinta che se si leggesse di più, avremmo meno scrittori, o quanto meno più qualità dei testi, dalla sintassi all'accuratezza di fonti e riferimenti, in narrativa e in saggistica. Se si leggesse di più, gli aspiranti scrittori capirebbero pure - nel confronto - che non sono poi quei novelli Manzoni, o nascosti Baricco che in pectore s’immaginano, e magari potrebbero pure desistere dall'inutile intento. 
Se si leggesse di più, voglio aggiungere, avremmo anche giornalisti migliori, meno sgrammaticati e più attendibili. Tuttavia, spesso ci s'improvvisa giornalisti come ci s'improvvisa scrittori: voler a tutti i costi dire qualcosa, talvolta pure sfidando il ridicolo. 
(Diciamocela fino in fondo: di giornalisti che raccolgono vere notizie e fanno inchiesta ce ne sono sempre meno, laddove il giornalismo dovrebbe essere solo inchiesta e ricerca. Una crescente parte di noi iscritti all’Ordine, ed io sono in prima fila, rimesta notizie già date agghindandole con sofismi ed opinioni personali - un esempio da manuale sono le Inchieste da fermo di un sopravvalutato Federico Rampini - spesso chiamando altri giornalisti a raccolta per rimestare meglio, quando non butta lì vere e proprie fesserie. Ho raccolto una delle tante sboronate – riportata dall’effervescente youtuber Gio’ Pizzi – raccontate durante i giorni delle colonne dei trattori agricoli in protesta. Trattasi di un episodio che sembrerebbe un peccatuccio veniale se non mascherasse invece perniciosa propaganda. Mario Sechi – direttore di una testata, manco un quidem de populo – ha proclamato [nella trasmissione Otto e mezzo, tra i più patinati consessi di giornalisti che rimestano solo opinioni, null’altro che opinioni] che l’agroalimentare in Italia vale 500 miliardi di euro, pari al 16% dell’intero PIL nazionale, mentre in realtà il valore reale del settore è di 74 miliardi pari al 3,5%. Se i dati sparati da Sechi fossero veri, il PIL italiano sarebbe di 3100 miliardi - e non di 2100 miliardi, com’è realmente - e l’Italia sarebbe un Paese agricolo fondato sui caciocavalli ed il lievito madre, laddove invece siamo molto più bravi, noti e richiesti per la raffinatezza e l’ingegno delle nostre tecnologie e non per il pistacchio di Bronte. Il teatrino di Sechi era strumentale a fomentare politicamente lo sdegno contro l’Unione europea che vessa gli eroici e sottovalutati agricoltori elettori e bla bla bla. Il mio rispetto agli agricoltori, il mio disprezzo agli imbonitori. E vogliamo sottacere il caso in cui il direttore di RAINews – Petrecca – ha oscurato le dichiarazioni del Procuratore di Napoli – Gratteri – sui politici che sniffano strisce di ‘bianca’?) 
Torniamo alle smanie letterarie. Chi pubblica un libro vuole anche presentarlo, o forse vuole soprattutto presentarlo, e ciò è ancor più valido in proporzione inversa alla notorietà. Diventa più appagante per la vanità personale avere una platea - ancorché minima – che sta lì a vederti ed ascoltarti, che non le cifre delle vendite dei volumi. Presentare libri non incide sulle vendite, ma coccola e nutre l’orgoglio personale. 
State leggendo un libello di una giornalista-scrittrice (eh già, sono a pieno titolo nel vituperato novero dello stesso oggetto dei miei strali) che presenta per hobby molti libri altrui. Mi piace presentare solo libri altrui, non i miei, avendo compreso appieno le ragioni di Groucho Marx quando affermò di non voler mai far parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come sé stesso. D’altronde, cantava Vecchioni, o uno vive per le cose che dice o non vive più, ed è per questo che non presento più i miei libri, per coerenza. 
Tuttavia, mi piace presentare quelli degli altri, in quanto tale attività mi offre uno spaccato psico-antropologico, nel combinato disposto ‘autore-contenuti-platea'. L'unico sopravvissuto insuperabile merito della psicanalisi è di essere il miglior strumento per valutare i libri (ed i film), sia nello stile, che nei contenuti (mi riferisco alla narrativa – con netta esclusione di quella per bambini e ragazzi, davvero di ottimo livello in Italia - e alla saggistica da diporto, non a quella accademica e scientifica). 
Mi piace presentare libri altrui perché posso spaziare con gli argomenti, attingendo a tutto ciò che ho letto nella mia vita per fare collegamenti, operare agganci, suscitare evocazioni, rimproverare errori. Mi piace anche leggere ed analizzare per benino i libri che presento, perché imparo a scrivere meglio, a fare debunking, nonché a ridimensionare eventuali borie dell’autore, oltre a cercare di fare le domande giuste. 
Mi piace pure scoprire i motivi per cui si diventa scrittori. 
Così, durante questa mia attività collaterale (nonché assolutamente gratuita) ho scoperto un motivo in più, la spinta per la quale l’Autore che sto per introdurre è diventato scrittore: parlare ai propri figli. 
Mauro Del Mauro - di professione informatico (di alto livello), irpino (della notoria enclave autonoma di San Barbato) trapiantato in provincia di Milano, padre di due post-adolescenti - ha scritto numerosi testi per raccontare ai suoi figli il suo pensiero e la sua storia, razionalizzando la sua rabbia politica e i suoi rancori, ricordando le sue origini e la sua gioventù, acquietando i suoi tormenti ed i suoi dolori famigliari. 
Non ha mai pensato di scrivere per un pubblico diverso da sua figlia e suo figlio; non gli è mai importato avere una platea più vasta. Ha scritto a loro e per loro, invece che annoiarli con les neiges d’antan, affinché potessero scegliere di conoscere e non subire la conoscenza delle sue storie di vita. 
Così, rimanendo un po’ spiazzato quando – per caso – qualcuno gli ha chiesto per la prima volta in assoluto di presentare i suoi testi, Mauro mi ha chiamato a correità per un’inaspettata scorribanda nei cunicoli della sua robusta anarchia di pensiero, attraverso alcuni libri che più di altri (tra i suoi molteplici scritti) si collegano tra loro per sviluppo socio-storico-politico. Il Nostro, da intransigente e veemente kantiano per etica e morale, col tempo, diviene osservatore disincantato, più preso dai colori della campagna irpina (è originario di San Barbato, non dimentichiamolo mai) che dall’insistenza delle giovanili smanie di cambiare il mondo, denunciandone alcune aberranti storture, attraverso la satira, l’irriverenza o la semplice cronaca. 
Mauro – per inciso, mio compagno di liceo - è diventato Scrittore per caso (ma anche un po’ per necessità) ed è questo il titolo dell’incontro di domenica 7 aprile, dalle 17, organizzato dalla Pro Loco Mons Militum presso la biblioteca “Franco Basile”, in Piazza Umberto I a Montemiletto, un’occasione per riconsiderare storia, cronaca, politica e Irpinia da una prospettiva sui generis. 
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guida-ai · 8 months
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