#combattere la siccità
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Roma: Un Convegno per Affrontare la Siccità e i Cambiamenti Climatici

Il Biologico come strumento efficace a contrasto ai cambiamenti climatici: problemi e soluzioni contro la siccità. BioInTour
“Roma: Un Summit per Combattere la Siccità e i Cambiamenti Climatici.”
Una città nota per la sua storia millenaria si prepara ad affrontare le sfide del futuro. Un convegno dedicato alla siccità e ai cambiamenti climatici si svolgerà nella capitale italiana, un evento che mira a trovare soluzioni concrete a questi problemi urgenti. Questo convegno fa parte del “BioInTour”, un progetto nazionale che promuove la conoscenza e l’informazione sul biologico. L’obiettivo è contribuire al potenziamento e all’innovazione dei sistemi locali, affrontando temi cruciali come i cambiamenti climatici e la siccità. Questo è un passo importante verso un futuro più sostenibile.
Roma - La siccità, una delle più gravi conseguenze del cambiamento climatico, sta minacciando l’equilibrio degli ecosistemi e il settore agricolo, influenzando anche la vita quotidiana. Per affrontare questa sfida, l’Associazione Nazionale di Produttori SardegnaBio, in collaborazione con la Rete Nazionale dei Distretti Biologici d’Italia e il Consiglio del Cibo di Roma, ha organizzato un convegno intitolato “Il Biologico come Strumento Efficace a Contrasto dei Cambiamenti Climatici: Problemi e Soluzioni contro la Siccità”.
Il convegno si terrà venerdì 21 Giugno, dalle 9:30 alle 17:00, presso la Città dell’Altra Economia (Ex Mattatoio) a Roma, Largo Dino Frisullo. L’evento, che rappresenta la prima tappa del “BioInTour”, vedrà la partecipazione di esperti, operatori del settore e rappresentanti istituzionali, con l’obiettivo di promuovere il dialogo e lo scambio di conoscenze per identificare strategie condivise per affrontare le sfide legate alla siccità e ai cambiamenti climatici.
Durante la giornata, verranno analizzate le migliori pratiche e le tecnologie più avanzate per la gestione sostenibile delle risorse idriche in agricoltura biologica e agroecologica. Tra i temi principali del dibattito ci saranno il recupero delle acque piovane, l’aumento della permeabilità dei suoli agricoli e urbani, la creazione e il restauro di aree umide e ecosistemi di fitodepurazione, e la realizzazione di infrastrutture per l’accumulo delle acque e il loro riutilizzo in agricoltura e per la protezione dell’ambiente.
Le conclusioni del convegno saranno riassunte in un documento di proposte, che intende fungere da guida per le azioni più urgenti da intraprendere da parte delle istituzioni e delle realtà competenti.
“BioIntour è un progetto di ambito nazionale”, dichiara Andrea Campurra, Presidente dell’Associazione Nazionale di Produttori Sardegna Bio. “Il cui obiettivo principale è promuovere l’informazione e la conoscenza del biologico al fine di contribuire al potenziamento e all’innovazione dei sistemi locali. Gli interventi sono orientati a offrire un contributo allo sviluppo economico del territorio attraverso la formazione ed informazione sul settore biologico e le sue opportunità, partendo dall’adesione ai bio distretti territoriali. I temi trattati saranno molteplici e tra questi, come nel caso del convegno del 21 giugno, i cambiamenti climatici ed il problema della siccità”.
Per iscriversi al convegno compilare il seguente modulo: 👉 Associazione Produttori Bio Sardegna: 👉 Invito al CONVEGNO 21 Giugno, I Edizione
Il progetto è finanziato dal Ministero dell'agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste con decreto direttoriale 383990 del 20 ottobre 2023 CUP J25B23000790001.

Comunicato stampa via Andrea Titti Direttore responsabile presso Meta Magazine
Rome Hosts Key Symposium on Combating Drought and Climate Change
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Organic farming as an effective tool in the fight against climate change: problems and solutions in the face of drought. BioInTour
Rome will host a crucial symposium focused on combating drought and addressing climate change.
In the face of escalating droughts, a symptom of the broader climate crisis threatening ecosystems and agriculture, Rome will convene a pivotal symposium. The event, spearheaded by the National Association of SardegnaBio Producers, in partnership with Italy’s National Network of Organic Districts and the Rome Food Council, is titled “Organic Farming: An Effective Tool Against Climate Change: Challenges and Solutions to Drought.”
Scheduled for Friday, June 21, from 9:30 AM to 5:00 PM at the Città dell’Altra Economia in Rome, the conference will gather stakeholders from institutional and associative backgrounds to deliberate on this pressing issue.
Marking the inaugural leg of the “BioInTour,” the symposium aims to foster dialogue and knowledge exchange among experts, industry professionals, and institutions at all levels. The goal is to craft shared strategies to tackle the challenges posed by drought and climate change.
The day-long event will also scrutinize best practices and cutting-edge technologies for sustainable water resource management in organic and agroecological farming. Key topics include rainwater harvesting, enhancing soil permeability in agricultural and urban areas, creating and restoring wetlands and phytoremediation ecosystems, and developing infrastructure for water storage and reuse in agriculture and environmental protection.
A comprehensive document outlining proposed actions will be compiled, serving as a guide for the most urgent measures to be implemented by relevant institutions and entities.
“BioInTour is a national initiative,” states Andrea Campurra, President of the National Association of SardegnaBio Producers. “Its primary aim is to disseminate information and raise awareness about organic farming, thereby contributing to the enhancement and innovation of local systems. The project’s activities are designed to support the economic development of the region through education and information about the organic sector and its opportunities, starting with the adoption of organic districts. The topics are diverse, and as with the June 21st symposium, they will address climate change and the issue of drought.”
To register for the conference, please feel free to fill out the following form: 👉 Sardinia Organic Producers Association: 👉 Invitation to the Convention June 21, I Edition
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⏩ The Board Behind
#cambiamenti climatici#siccità#agricoltura biologica#gestione delle risorse idriche#BioInTour#Roma#Sardegna Bio#Theboardbehind
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Dinamiche mondiali influenzano la nostra vita

Cosa sta accadendo nel mondo che crea tanta tensione tra i governanti. Viviamo in un'epoca di cambiamenti rapidi e sfide complesse che mettono alla prova le capacità decisionali dei leader mondiali. Crisi climatica ed ambientale Il cambiamento climatico è una delle principali preoccupazioni globali. Eventi meteorologici estremi, incendi devastanti, inondazioni e siccità stanno diventando sempre più frequenti. Questo mette sotto pressione non solo l'ambiente, ma anche le economie e le comunità. I governanti sono chiamati a prendere decisioni urgenti per ridurre le emissioni di gas serra e promuovere la sostenibilità, spesso affrontando resistenze politiche ed economiche. Disuguaglianze economiche e sociali La disparità tra ricchi e poveri si sta accentuando in molti paesi. La globalizzazione e l'automazione hanno creato nuove opportunità, ma anche lasciato indietro interi segmenti della popolazione. Questa polarizzazione sociale alimenta tensioni interne e sfiducia nelle istituzioni. I leader devono trovare modi per promuovere l'equità e garantire che i benefici della crescita economica siano condivisi più ampiamente. Tensioni geopolitiche e conflitti Le rivalità tra nazioni, le dispute territoriali e le competizioni per le risorse stanno riemergendo. Conflitti in diverse regioni del mondo generano instabilità e crisi umanitarie. Inoltre, il rischio di cyber-attacchi e guerre ibride aggiunge nuove dimensioni alle minacce tradizionali. I governanti devono navigare in un panorama internazionale complesso, cercando di mantenere la pace e la sicurezza. Pandemie e salute globale La recente esperienza con il COVID-19 ha evidenziato le vulnerabilità dei sistemi sanitari globali. Le pandemie mettono in crisi le economie, l'istruzione e il tessuto sociale. I governi devono investire nella preparazione sanitaria, nella ricerca scientifica e nella cooperazione internazionale per prevenire e gestire future emergenze sanitarie. Tecnologia e rivoluzione digitale L'avanzamento tecnologico accelera a un ritmo vertiginoso. Mentre l'innovazione porta benefici enormi, solleva anche preoccupazioni riguardo alla privacy, alla sicurezza dei dati e all'impatto sul mercato del lavoro. L'intelligenza artificiale, ad esempio, offre potenzialità straordinarie ma pone dilemmi etici significativi. I governanti devono regolamentare questi settori in maniera equilibrata, promuovendo l'innovazione senza trascurare la protezione dei cittadini. Migrazioni e crisi umanitarie Fattori come guerre, cambiamenti climatici e povertà spingono milioni di persone a migrare in cerca di sicurezza e migliori condizioni di vita. Questo fenomeno pone sfide sia per i paesi di origine che per quelli di arrivo, richiedendo risposte coordinate e compassionevoli. I leader devono affrontare questioni complesse legate all'integrazione, alla sicurezza e ai diritti umani. Polarizzazione politica e disinformazione La diffusione dei social media ha rivoluzionato la comunicazione ma ha anche amplificato la disinformazione e la polarizzazione. Notizie false e manipolazioni influenzano l'opinione pubblica, rendendo più difficile per i governanti costruire consenso e attuare politiche efficaci. Combattere la disinformazione e promuovere un dialogo informato è diventata una priorità. Metafora dell'equilibrista Immagina i governanti come equilibristi su una corda tesa, con il peso del mondo sulle spalle. Da un lato, devono gestire le pressioni interne dei loro paesi; dall'altro, le dinamiche globali che spesso sfuggono al loro controllo. Ogni passo deve essere calcolato con cura per evitare di perdere l'equilibrio. Queste sfide interconnesse creano un contesto in cui è facile sentirsi sopraffatti. Tuttavia, rappresentano anche un'opportunità per ripensare modelli obsoleti e costruire un futuro più sostenibile e inclusivo. Mi viene in mente una frase di Albert Einstein: "Non possiamo risolvere i nostri problemi con lo stesso modo di pensare che abbiamo usato quando li abbiamo creati." Forse è il momento per una nuova visione e approcci innovativi. Articolo creato con Copilot Read the full article
#cambiamentoclimatico#capitalismo#crisiumanitarie#disinformazione#guerre#pandemie#rivoluzionedigitale
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Come combattere la siccità: nelle dighe quasi due miliardi di metri cubi d'acqua non sfruttati
Per combattere la siccità serve un cambio di passo. Questo non è stata l’estate più calda degli ultimi anni, ma la più fresca dei prossimi. L’incessante siccità che caratterizza gli ultimi decenni sta inesorabilmente consumando le nostre riserve idriche, spingendo le comunità e i governi a ripensare radicalmente il rapporto con l’acqua. Oltre a necessitare un uso più consapevole e ridotto del…
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La lavanda: un viaggio tra storia, coltivazione e benessere
Ciao a tutti! Sono Andrea, e oggi voglio portarvi con me in un viaggio affascinante alla scoperta della lavanda, una pianta che ha conquistato il cuore di uomini e donne fin dall'antichità. Un tuffo nella storia: la lavanda attraverso i secoli La storia della lavanda si intreccia con quella di diverse civiltà, ognuna delle quali ha contribuito a renderla la pianta speciale che conosciamo oggi. Già gli antichi Egizi la utilizzavano per la cura del corpo e per riti religiosi, mentre i Romani ne apprezzavano il profumo e le proprietà medicinali. Nel Medioevo, la lavanda divenne simbolo di purezza e veniva impiegata per profumare gli ambienti e la biancheria. Nel corso dei secoli, la sua fama si è diffusa in tutto il mondo, conquistando giardini e case con il suo fascino senza tempo. Coltivare e moltiplicare la lavanda: un tocco di viola nel tuo giardino Se desiderate coltivare la lavanda nel vostro giardino, non preoccupatevi, è un'impresa alla portata di tutti! Questa pianta non è particolarmente esigente e si adatta bene a climi temperati e mediterranei. Predilige terreni soleggiati e ben drenati, e tollera abbastanza bene la siccità. La moltiplicazione della lavanda può avvenire per seme o per talea. La semina si effettua in primavera o in autunno, mentre le talee possono essere prelevate in estate da piante adulte. Proprietà e benefici: un dono prezioso per il corpo e la mente La lavanda non è solo bella da vedere, ma possiede anche numerose proprietà benefiche per il corpo e la mente. I suoi fiori contengono linalolo e acetato di linalile, due molecole che donano alla lavanda il suo caratteristico profumo e le sue proprietà rilassanti e calmanti. L'infuso di lavanda è un ottimo rimedio per contrastare l'ansia, l'insonnia e il mal di testa. L'olio essenziale di lavanda, invece, può essere utilizzato per massaggi rilassanti, per combattere i dolori muscolari e articolari e per lenire le scottature solari. La lavanda è anche un ingrediente prezioso per la cosmesi, grazie alle sue proprietà purificanti, antisettiche e cicatrizzanti. La lavanda è una pianta straordinaria che ci offre bellezza, benessere e un viaggio affascinante attraverso la storia. Coltivarla nel nostro giardino o utilizzarla per i suoi benefici è un modo per connetterci con la natura e prenderci cura di noi stessi nel corpo e nello spirito. Spero che questo mio racconto vi abbia ispirato a scoprire di più sulla lavanda e a farla entrare nelle vostre vite. Un abbraccio a tutti! Andrea Read the full article
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Seminare le nuvole, così la lotta alla siccità diventa un business
Il futuro della lotta alla siccità potrebbe trovarsi nelle nuvole sopra di noi. Non stiamo parlando di un miraggio o di un sogno, ma di una tecnologia reale conosciuta come “cloud seeding” o “semina delle nuvole”. Questa tecnica, esistente da decenni, sta guadagnando sempre più terreno come strumento efficace per combattere la siccità e, in alcuni casi, persino l’inquinamento atmosferico. La…
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Clima: l'IPCC pubblica il suo sesto rapporto di valutazione

L'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il principale organismo internazionale di valutazione sui cambiamenti climatici, ha pubblicato il suo sesto rapporto di valutazione. Il rapporto, che è stato approvato all'unanimità dai 195 paesi membri dell'IPCC, fornisce un aggiornamento sullo stato attuale delle conoscenze sui cambiamenti climatici e le loro implicazioni. Principali conclusioni del rapporto Il rapporto conclude che è "altamente probabile" che l'influenza umana sia la causa principale del riscaldamento globale osservato dal 1951. La temperatura media globale è aumentata di circa 1,1 gradi Celsius rispetto all'era preindustriale, e si prevede che continuerà a salire. Il rapporto avverte che il riscaldamento globale avrà un impatto significativo sul pianeta, con conseguenze per il clima, gli ecosistemi, la salute umana e l'economia. Effetti del cambiamento climatico Il rapporto identifica una serie di effetti del cambiamento climatico che sono già in atto e che si intensificheranno in futuro. Questi effetti includono: Aumento delle temperature: La temperatura media globale è aumentata di circa 1,1 gradi Celsius rispetto all'era preindustriale, e si prevede che continuerà a salire. Innalzamento del livello del mare: Il livello del mare è aumentato di circa 20 centimetri dal 1880, e si prevede che continuerà a salire. Eventi meteorologici estremi: Gli eventi meteorologici estremi, come ondate di calore, siccità, inondazioni e tempeste, sono diventati più frequenti e intensi. Cambiamenti negli ecosistemi: I cambiamenti climatici stanno già avendo un impatto sugli ecosistemi di tutto il mondo. Problemi di salute: I cambiamenti climatici stanno contribuendo a una serie di problemi di salute, tra cui malattie cardiovascolari, malattie respiratorie e malattie legate al calore. Danni economici: I cambiamenti climatici stanno già causando danni economici significativi. Misure per affrontare il cambiamento climatico Il rapporto conclude che è ancora possibile limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, ma che questo richiederà azioni immediate e significative per ridurre le emissioni di gas serra. Le misure per affrontare il cambiamento climatico includono: Investimenti nelle energie rinnovabili: Gli investimenti nelle energie rinnovabili, come l'energia solare ed eolica, sono essenziali per ridurre le emissioni di gas serra. Miglioramento dell'efficienza energetica: Il miglioramento dell'efficienza energetica, come l'utilizzo di elettrodomestici e veicoli a basso consumo, può aiutare a ridurre le emissioni di gas serra. Protezione delle foreste: Le foreste assorbono l'anidride carbonica dall'atmosfera, quindi la loro protezione è essenziale per combattere il cambiamento climatico. Risposta della comunità internazionale Il rapporto dell'IPCC è stato accolto con preoccupazione da molti leader mondiali. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha definito il rapporto un "allarme rosso per l'umanità". I leader di molti paesi hanno espresso la loro intenzione di adottare misure più ambiziose per affrontare il cambiamento climatico. Ad esempio, gli Stati Uniti hanno annunciato che si impegneranno a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Tuttavia, alcuni leader hanno espresso scetticismo sulle possibilità di raggiungere gli obiettivi di mitigazione del cambiamento climatico. Ad esempio, il presidente cinese Xi Jinping ha affermato che la Cina continuerà a investire nelle energie fossili. Fonti: Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC): https://www.ipcc.ch/ Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: https://www.un.org/sg/en/ Stati Uniti: https://www.whitehouse.gov/ Cina: https://www.gov.cn/ Read the full article
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Caldo estremo

A proposito di caldo estremo questa volta vi riporto il divertente “colonnino infame” di Enrico Caria letto su l’inserto Alias de il Manifesto di qualche giorno fa.
Estate estrema o il solito colpo di sole di estremisti ambientali che ci vogliono far bere che si schiatta di calore per colpa del riscaldamento globale mentre in realtà è solo suggestione che come ripete il surgelato Gasparri siamo in estate e da che mondo è mondo l’estate fa caldo? PUFF, PUFF! A mentire son dunque i gretini di sinistra, i negazionismi di destra o il termometro?
PANT, PANT! Ecco qua un test fresco fresco e al tempo stesso bollente per realizzare se si tratta d’afa vera o solo percepita. GASP!
A) Esci in strada ma sei appiccicato e non riesci a camminare, per vi che:
1 hai calpestato una bella gomma da masticare;
2 hai calpestato una grossa cacca di cane alimentato a crocchette al bitume;
3 l’asfalto squagliato ti si è fuso con le suole delle scarpe.
B) Il tuo vecchio anno cardiopatico sta senz’aria condizionata, legge solo thriller e beve solo caffè freddo. Perché quest’estate non muoia stecchito:
1 gli metti l’aria condizionata;
2 gli levi il caffè freddo;
3 gli levi ii thriller.
C) I gas serra sono prodotti da:
1 chi scureggia in una serra;
2 Michele Serra;
3 gli allevamenti intensivi di vacche le cui scuregge allargano il buco dell’ozono.
D) Rivedendo Pino Daniele in concerto che canta “Ca Calore”, tu vorresti…
1 essere sotto il palco;
2 essere sulle Dolomiti;
3 mettere fine alla propaganda comunista!
E) Se qualcuno si lamenta per il gran caldo ti viene istintivo rispondergli:
1 bisogna bere molto;
2 bisogna muoversi poco;
3 aaah frocio!!!
F) Per combattere tutto sto calore l’unica sono i brividi freddi che ti fanno venire:
1 il costo di un ombrellone al Twinga di Briatore e Santanchè;
2 il costo di un cameriere al Twinga di Briatore e Santanchè: 8 euro lordi all’ora;
3 la vista, al Tinga, di Briatore e Santanchè in costume da bagno.
MAGGIORANZA 1 Non prendi l’aereo come Greta, vai in bicicletta come Prodi, non calpesti le formiche come Ghandi: normale che arrivi sempre tardi agli appuntamenti…anche quello con la Storia.
MAGGIORANZA 2 Non mangi carne ma adori il pesce fresco, non indossi giacche di pelle ma porti scarpe di cuoio, eviti la plastica ma ti piacciono le sette silicone… chi è più green-washer di te si trucca.
MAGGIORANZA 3 Inquinamento da particolato, surriscaldamento globale, microplastiche nei polmoni, trombe d’aria e siccità? Balle, balle in quantità. Eia eia alala!
Photo by NASA on unsplash
#cambiamenti climatici#sostenibilità#riscaldamento climatico#alias#caldo#crisi climatica#emergenza climatica
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Questa è la dimostrazione che se ripeti una cazzata all’infinito la cazzata diventa realtà, emergenza. I cambiamenti climatici ci sono sempre stati e sempre ci saranno, dipendono dall’uomo? in che misura? difficile dirlo, è un fatto che l’uomo inquina, avvelena distrugge la natura ma influenzare da solo il clima è difficile, fa più danni un’eruzione vulcanica o un’anomalia solare. A prescindere, dalle mie considerazioni, credete che se in Europa aboliamo i combustibili fossili con costi esorbitanti per la collettività riusciremo ad evitare catastrofi come quella di questi giorni? C’era la siccità e tutti a piagnucolare della mancanza d’acqua, piove per una settimana e tutti a piagnucolare per l’alluvione, non sarebbe invece il caso di rimboccarsi le maniche e costruire invasi, pulire i fiumi, cercare di mantenere gli argini ecc.ecc. Troppo facile piangere e non fare un cazzo, troppo facile additare i cambiamenti climatici, la verità che come spesso accade da qualche tempo si costruiscono ideologie, nuove religioni ammantate di pseudo scienza per combattere battaglie inutili dannose e fuorvianti. Il povero Saviano che non trova di meglio che fare sciacallaggio politico ma finchè o fa lui va bene, ci mancherebbe altro, i poveretti che hanno perso case e lavoro in Emilia Romagna devono additare la Meloni come responsabile, poteva evitare le pioggie dirottandole altrove, invece no ha voluto colpire la regione rossa. Finchè la politica i discorsi politici saranno sempre allineati a contrapposizioni di ideologie effimere non andremo da nessuna parte e a pagarne il prezzo saremo sempre e solo noi coglioni di cittadini che meritiamo di meglio di una massa di cialtroni che campano su disgrazie, emergenze e problemi del momento.
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La siccità in Piemonte non è più solo un’emergenza ma oggi siamo di fronte a una condizione da combattere con una strategia di adattamento nel lungo periodo
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Caro 2022,
che Anno strano che sei stato!
Ricordi quanta paura avevo prima del Tuo arrivo? Questo perché per Me rappresentavi un po’ come l’anno della crescita non di certo definitiva, ma comunque sostanziosa. Alla soglia dei 40 infatti pensavo che sarebbe stato tutto più complicato e difficile. Ora che stai per andartene, posso senz’altro affermare che sei stato tutto questo e pure di più ma sono lieta anche di constatare che se sono ancora qui significa che sono riuscita a resistere a tutte le tempeste che hai scatenato nel Mio Cielo, uscendone pure più forte di prima. Se dovessi definirti in un’unica parola di sicuro sarebbe questa: Resilienza. Ciò che non uccide fortifica e le Tue sciagure mi hanno fortificato alla grande, arrivando a fare molto di più pure, come mettermi di fronte ai Miei limiti, alle Mie paure, per sfidarle mentre le guardavo in faccia, senza farmi intimorire. Ho affrontato molte sfide, alcune sono riuscita a vincerle, altre invece no, l’importante però è non essermi arresa per timore di fallire. In passato mi sarei fatta imprigionare dai dubbi e dalle paranoie e soprattutto dalla Mia bassa autostima, che spesso mi porta a sentirmi sbagliata, inadeguata poiché incapace di impormi. La maturità acquisita in questi Tuoi 365 giorni mi ha donato la forza di credere più in Me Stessa, riscoprendo e riscoprendomi, arrivando infine a difendermi e quindi anche ad amarmi di più. Se dovessi usare un’altra definizione per definirti di certo sarebbe: Amor Proprio. Ho cercato infatti di dedicare più tempo e spazio a Me Stessa, valorizzandomi e coccolandomi maggiormente. Imponendo il Mio volere. Ho trovato coraggio per difendermi da chi mi ha trattata di merda, perseguitandomi con ingiusti atteggiamenti e le proprie patetiche accuse. Lo stesso coraggio che mi ha donato la straordinaria energia per poter combattere guerre silenziose. Ebbene si anche con Te, sono andata avanti nella Mia Nobile Missione: non mettermi all’altezza di persone che valgono poco e niente, rispondendo agli attacchi con la Mia arma migliore: il silenzio, lo stesso che non mi delude mai e poi mai! Alcune di queste stesse guerre non sono ancora finite ahimè, spero che il Tuo successore possa aiutarmi a metterle finalmente alle spalle. Una cosa è comunque certa la dignità e il rispetto per Me Stessa continuano a venire prima di tutto.
2022 Ti devo tanto perché nonostante le difficili prove alle quali mi hai sottoposto fino all’ultimo, mi hai donato anche tantissime cose belle, come l’Amore, la stima e la fiducia di chi mi sta intorno ma anche da parte di coloro che ho conosciuto lungo il corso dei Tuoi giorni. Quanti incontri magnifici ho avuto la fortuna di fare. Quante sorprese sbalorditive mi hanno strabiliato il cuore! Quanti elogi e complimenti ho ricevuto che mi rendo conto di aver perduto perfino il conto. Diversi luoghi ho visitato, alcuni nuovi altri riscoprendoli. Quanto ho scritto e quanto ho sognato, anche ad occhi aperti, la Mia specialità! Quanta Musica nuova e non mi ha donato la carica per affrontare ogni singola Tua Stagione. Quanta infinita Passione e vitalità ho buttato fuori ad ogni singola ora del Tuo passaggio. Sono convinta che non mi posso lamentare di Me Stessa e ne sono felice. Quanti segni mi hai lanciato e lasciato per farmi capire di essere nella strada giusta, esortandomi a perseguirla, giacchè sei convinto che riuscirò a raggiungere ciò che sto cercando. Nonostante l’arrivo degli Anta sono rimasta pressoché la stessa, identica ragazza di un tempo, solo con qualche consapevolezza in più, lasciando stupiti tutti poiché convinti di non dimostrare assolutamente questa Primavera tonda. Che sollievo è stato scoprirlo! Elenina dunque continua ad essere la Peter Pan che è sempre stata, anche a questa età. Insieme abbiamo fregato il tempo dunque anche se è trascorso in un lampo. I Tuoi mesi infatti sono letteralmente volati, anche tra siccità e caldo africano, freddo pungente ed influenze varie che a tratti sembravano perfino interminabili.
Caro Anno, Ti devo dire Grazie anche perché mi hai fatto ritrovare una parte della Famiglia che temevo perduta e che invece l’Amore ha fatto il modo di farci riunire di nuovo. A proposito d’Amore, come ho già avuto modo di dire, l’ho avvertito costantemente vicino, nonostante a tratti mi abbia fatto soffrire parecchio. Menomale però che resiste insieme a Me.
Insomma tutto questo per dirti che hai lasciato il SEGNO proprio come volevo. Addio, non Ti dimenticherò mai!
#ciao ciao#ciao#addio#2022#bye bye 2022#fine anno#bilancio#il mio bilancio dell'anno 2022#io#me stessa#pensieri#pensare#riflessioni#riflettere#stati d'animo#sensazioni#amore#amare#difficoltà#sfide#vita#vivere#forza#coraggio#non mollare#speranza#reagire#volontà#forza di volontà#io scrivo
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La Lamorgese ha già detto che gli idranti sono stati usati per combattere la siccità ?
@Ilconservator
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Che fai?
Sono venuta a pranzare accanto ad un laghetto che ha il divieto di balneazione, ho gettato il telo sui sassi al sole che la secca ha lasciato scoperti ed ora leggo un libro che propone di scavare un fosso in città per buttarci dentro i bambini ed i pastori tedeschi, poi va tutto coperto di calce viva per nascondere l'odore di decomposizione. Ho scoperto questo posto perché Timothy Challamet e l'attore che ora Hollywood ostracizza perché
Ho il ciclo, ho fatto pace col mio fidanzato dopo un paio di giorni di maretta. Mi scappa la pipì per cui mi preoccupa il fatto che il posto inizi a farsi affollato. Ai lati del bosco, tra le sterpaglie, c'è un salvaslip (rifiuto) che ha ormai perso colore.
Ho portato con me dell'autan e della pasta che ho mischiato in una coppetta di plastica con il sedano, i pomodori e le zucchine che mi ha spedito mia mamma (mia madre ha pagato quindici euro di corriere espresso per mandarmi della verdura che avrei potuto comprare sborsandone soltanto sei al Lidl dietro casa,💓).
Dietro un recinto elettrificato c'è un asino che si rotola nell'unico punto del giardino senza su un filo d'erba. Tenta di scacciar via gli insetti che gli ronzano attorno, gli abbiamo allungato due pesche; è stata un'idea di Luca.
Per via della siccità e del caldo la superficie del torrente è ricoperta di alghe verdi. Ci sono tratti in cui il fiume si era prosciugato al punto che era possibile percorrere a piedi sporcandosi giusto le scarpe di fanghiglia. Abbiamo seguito gli scalini per i pesci realizzati in cemento ai lati del corso d'acqua, li aiuta a combattere l'impetuosità della corrente nel caso in cui volessero risalirlo.
Ho visto delle libellule, svariati pesci ed alcune farfalle. Un vecchino in bici mi ha visto rimettere su le mutande mentre facevo pipì tra l'erba secca, Luca avrebbe dovuto fare da palo... non ho afferrato quello che mi ha urlato, ma sembrava infastidito.
Spero di incontrare una rana, le toccherei il dorso e arrischierei un bacio. Volevo mettere qui una battuta sulle molestie sessuali ma non riesco a pensarne una divertente abbastanza.
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Quando riguardo indietro agli ultimi due anni,vedo frammenti e piccole parti, a volte si fondono, si mescolano, a volte collidono si scontrano e si allontanano veloci, come guardandosi allontanarsi.Mi sento una persona diversa sotto molti aspetti, mi ritrovo spesso a chiedermi, “diverso in che senso?” meglio? Peggio? Diverso e basta probabilmente. Degli ultimi due anni ne ho passato uno interamente a cercare di essere migliore, questo era tutto ciò che cercavo, forse perchè arrivavo da un mio enorme fallimento e avevo bisogno di riscattarmi, di prepararmi per il grande comeback o più semplicemente di redimermi. Ho preso decisioni pessime all'insegna dell' “essere migliore”, sbagliando comunque e essendo pessimo comunque, non ho trovato la pace nel frattempo neanche per sbaglio, ho conosciuto persone meravigliose e pessime nel frattempo, e mi sono allontanato da altrettante persone pessime per me. Ho vissuto un anno nella paura, non ansia, ma paura, paura delle conseguenze delle mie azioni, ho vissuto la paura di essere quello che sono, di non scendere a patti, né con gli altri né con me stesso, paura di concedermi gli errori, le mancanze, i difetti, le libertà, e ho perso persone adorabili per queste paure. Ho passato l'anno successivo a cercare la serenità, a non chiedere più scusa per ciò che sono e a non combattere tra me e me. Ma combatto, ogni giorno; combatto l'inerzia, la società e la nostra cultura che ci vuole adulti lavoratori, con la carestia di meraviglia nell'animo e la siccità di sogni nella mente, oppure ci vuole eterni bambini infantili e ingenui. Io che ingenuo non lo sono mai stato, che sono cinico per natura, combatto ogni giorno per il mio diritto di essere bambino quando lo voglio essere, e uomo duro e inscalfibile quando decido io, ma non un muro di ghiaccio e marmo senza sentimenti e interessi come sembra volere la società, l'inerzia e la cultura, che stampa adulti sterili di vita come una catena di montaggio ford. E allora mi chiedo da dove arrivi quest'inerzia e cosa porti tutti questi esseri ad essere così, e forse devo tornare indietro, indietro all'inzio di questo ruscello di pensieri, ai piccoli frammenti che si disperdono come il big bang e si fanno lontani lontani in questa immensità. Uno scoppio, una rottura, a volte nella vita delle persone, chi prima chi più tardi ha un momento di rottura, può essere un lutto, una delusione amorosa, una delusione lavorativa o un sogno infranto, in quei momenti c'è chi esplode e come una bolla di cristallo che cade a terra vede i suoi frantumi disperdersi uniformemente verso l'esterno e passa l'intera vita a cercare di raccogliere i propri pezzi, c'è chi si spegne, chi si chiude a riccio e non lascia più trapelare nulla. Io non so quale sia il mio caso, so solo che sto percorrendo un viaggio che mi ha fatto raccogliere alcuni di questi frammenti, mi ha fatto conoscere meglio me stesso e accettare i miei lati negativi e riconoscere i positivi. Mi rendo conto di avere una scorza più dura, di essere più cattivo e che cercare di sembrare più gentile non serve e non ha senso per nessuno e nemmeno per me, mi rendo conto che trovare il mio benessere è basilare e non scendo a patti con nessuno per la mia serenità. Ho visto però un meme, un immagine di quelle banali, sfondo colorato e scritta in corsivo bianco che diceva una cosa tipo “che brutto soffrire per il character developement di qualcun altro” e mi sono sentito in colpa, molto in colpa perchè mi sono sentito chiamato in causa per aver fatto soffrire delle persone che forse meritavano di più per una mia personalissima serenità che non ero più disposto a barattare con quella degli altri. Allora però ho pensato che cazzo no, bisogna sentirsi ogni tanto il protagonista della propria storia, altrimenti non si vive la propria vita ma quella degli altri a discapito della propria, crescendo come un surrogato di essere umano, con questo non mi scagiono sicuramente dall'aver fatto soffrire delle persone per pensare solo al mio benessere. Non trovo nemmeno giusto perdere il proprio character developement, perchè è quello per cui lottiamo ogni giorno, essere versioni migliori di noi stessi, migliori per noi stessi, per la nostra felicità, e se nel frattempo possiamo fare felice anche qualcun altro fantastico altrimenti peccato, un gran peccato, ma non si può fare felici tutti. Quello che mi resta di questi due anni è un'ottima consapevolezza, una leggera serenità e un'onesta quantità di messaggi non inviati e rimpianti che conservo per me, anche se un paio di messaggi credo li invierò prima o poi perchè ci sono un paio di persone che vorrei sapessero che tengo a loro ancora e che le penso spesso, mi aspetto dei sonori vaffanculo, e non mi aspetterei nient'altro ma va bene così, perchè in fondo questo siamo, piccoli frammenti di vita che viaggiano veloci nel tempo, si scontrano, si scheggiano a vicenda, si staccano e si continuano a guardare mentre si allontanano nello spazio tempo chiedendosi come si fa a continuare a vivere separati e come si è fatto a scontrarsi.
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Il cambiamento climatico uccide, ma stavolta il virus siamo noi Centotrenta morti improvvise in poco più di un weekend nell’area metropolitana di una grande e ricca città. Centotrenta persone che non sarebbero morte senza l’emergere di un evento imprevisto che ne ha velocemente peggiorato le condizioni di salute. Sembra la descrizione di quanto successo a Bergamo, Madrid, Parigi, New York e in tantissime altre città a causa dell’arrivo del Covid-19. E invece no, quel che è successo a Vancouver, in Canada, tra venerdì 25 e martedì 29 giugno 2021 non è colpa di nessun Coronavirus. A Vancouver, lungo il 49° parallelo nord, più o meno al confine tra Canada e Stati Uniti d’America sono morte 130 persone a causa delle temperature torride che stanno sconvolgendo la costa Ovest del Nord America. Tecnicamente, si chiama cupola di calore e rientra nei cosiddetti eventi climatici estremi. In sintesi – qua una spiegazione più dettagliata – si tratta di una sorta di gigantesco coperchio in grado di bloccare l'alta pressione e le conseguenti alte temperature su una specifica regione, intrappolando il calore e rendendolo persistente per diversi giorni. Il risultato è qualcosa di mai visto prima: in Canada – più precisamente nel villaggio di Lytton, la colonnina del mercurio ha superato i 46 gradi centigradi, cosa che non era mai successa nel Paese nordamericano. A Portland, Oregon, qualche centinaio di chilometri più a sud, le temperature hanno superato i 50 gradi, finendo completamente fuori scala rispetto all’andamento normale – comunque in crescita – degli ultimi quarant’anni. Al netto di record, numeri e grafici a preoccupare però sono gli effetti, devastanti, di questa incredibile ondata di calore: cavi della corrente elettrica che si sciolgono, strade che diventano poltiglia, come la Interstate 6 di Seattle, bambini e anziani chiusi in casa senza aria condizionata, foreste in fiamme e una siccità che già coinvolge un’area abitata da 54 milioni di persone. A tutto questo si aggiungono i morti: nella sola cittadina di Burnaby, 223mila abitanti nei pressi di Vancouver, sono morte per il caldo 65 persone in soli tre giorni, tra martedì e giovedì. Negare il cambiamento climatico, di fronte a questi dati, è semplicemente da folli. E anche chi, sempre meno per fortuna, ne nega ancora l’origine antropica, non può non accorgersi che solo un drastico cambiamento del nostro modello produttivo, dei nostri stili di vita – dal mangiare al muoversi – e del nostro modo di produrre e consumare energia può cambiare una situazione che è già sul punto di essere compromessa. Quest’anno e mezzo di pandemia ce l’ha dimostrato: di fronte all’emergenza lo sforzo dev’essere totale, l’azione tempestiva, il cambiamento radicale. Che l’obiettivo dell’Unione Europea e del G20 sia il raggiungimento della neutralità climatica – la soglia in cui la terra riesce ad assorbire tutte le nostre emissioni di CO2 – entro il 2050, tra trent’anni, dà la misura di quanto ancora l’emergenza debba peggiorare affinché chi di dovere la consideri tale. E di quanto debbano ancora svegliarsi le opinioni pubbliche affinché le prossime estati non finiscano regolarmente per essere peggiori di questa. Di quanto l’umanità non abbia ancora capito di quanto sia essa stessa il virus che deve combattere, per non estinguersi. Francesco Cancellato
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