#coach disturbi alimentari
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melaromanelli-cltv · 3 years ago
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Oggi è il #worldheartday, la Giornata Mondiale del Cuore 💖!!!
Anche se in questo caso si tratta di proteggere e prevenire le malattie cardiache, io ve ne voglio parlare dal punto di vista SPIRITUALE!
Il nostro Cuoricino NON è solo un organo, infatti, ma la BUSSOLA, il NORD, la STELLA POLARE per non perdersi mai!
Ti spiego perché proteggerlo ha MOLTO a che fare con il nostro sospirato #benessere, e perché spesso siamo noi stessi che lo miniamo (anche in maniera inconsapevole)
Ah, se ti piace questo post… lasciami un pezzo del tuo cuore 💓!!!
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recovery-nuovame · 3 years ago
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Le cose più sbagliate che ho fatto durante il mio DCA: (#1)
Ho avuto un "ana coach":
Questo è successo proprio all'inizio, volevo perdere peso perché ero arrivata al sovrappeso a causa di alcuni farmaci che prendevo, e stavo cercando consigli su internet e mi sono imbattuta su pagine pr0 anª e, anche se sapevo fossero cose sbagliate, le ho lo stesso lette.
In un post in tante cercavano un "coach" che le aiutasse a dimagrire dicendole di non mangiare e controllare la loro alimentazione. Non conoscevo queste cose, ma in tantissime avevano messo il loro numero di telefono e l'ho fatto anche io.
Dopo tanto tempo un tipo mi ha scritto su whatsapp chiedendomi se volevo farmi seguire da lui, e vide delle mie foto dicendo che facevo schifo e dovevo migliorare. Io a quei tempi mi sentivo una merda e avrei acconsentito a tutto... Non so quanti anni avesse lui, ma io ero minorenne.
Lui mi insultava, mi chiamava vacca, mi diceva cosa fare, chiedeva foto per vedere i progressi e voleva mi fidassi di lui al 100% e che fosse il mio migliore amico.
Sono stata davvero scema e me ne rendo conto anni dopo... Non so cosa pensassi a quei tempi ma non ragionavo per conto mio, la mia autostima era sotto i piedi.
Alla luce di questa storia, vi prego: MAI E POI MAI CERCATE UN ANª COACH: Sono solo dei depravati che hanno il fetish sulle ragazzine e le vogliono manipolare e avere sotto il loro controllo. Non fatevi usare come è successo a me.
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(Vorrei fare più informazione su questo, rebloggate se vi va)
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kon-igi · 3 years ago
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Ciao Fratellone (mi permetto di chiamarti così), una domanda, perché tu sei saggio.
Esiste la logica del accanimento terapeutico anche riguardo al semplice vivere?
Uno lotta con pensieri positivi, con coach, psic, Minfullnes, terapie, buddismo, consapevolezza, <mio nome> first, cazzimma...
Poi ho una famiglia con padre manipolatore pedofilo, madre depressa clinica da quando sono nato, disturbi alimentari, fratelli e parenti che non sento da dieci anni, una ex moglie che mi ha tolto dignità economica, una ex narcisista che mi ha tolto amor proprio con gaslighting, una ragazza che dopo mesi ha scelto un polacco perché sono brutto.
Capisco che sono padre, ma può bastare solo questo nella vita di un uomo?
Quando una persona deve tirare le somme e pensare che forse tutto questo è accanimento terapeutico?
Oggi felice perché passato bella giornata con mia figlia di 7 anni, stasera a cena con conoscenti, poi muore la nonna che è forse l'unica figura a cui tenevo insieme a una mia sorella.
Non dovrei accettare quello che la vita, il fato, il destino... Mi stanno dicendo?
Che forse il mio è un lottare contro i mulini a vento?
Ora vanno di moda e tutti sono Life Coach, possibile non si trovino Dead Coach?
Scusa la natura del messaggio, ma tra tutte le persone che ruotano nella mia vita, in questo momento sento la necessità di scrivere a te queste parole. La sfiga a volte...
Scusa ancora lo sfogo.
Ora piango un pò e cerco di dormire.
Ti voglio bene.
Certo che dovresti accettare quello che la vita, il fato e il destino ti stanno dicendo... peccato che l'accettazione passi dalla comprensione e in questo momento tu sei l'ultima persona che possa fermarsi a riflettere su questa tua lunga visita al negozio di ventilatori in cui sta scorrazzando una mandria di vacche diarroiche.
Per prima cosa perché il dolore avverte ma il tuo cervello animale ti può dare solo tre opzioni: combatti, scappa o congelati e in ognuna di queste tre reazione non vi è certo la chiave per comprendere.
E poi perché secondo la santa trinità della drammaturgia ellenica (Eschy, Soffy e Yuri) se lo spettatore sa bene in quale palude di merda sta andandosi a ficcare il protagonista della tragedia, quest'ultimo è sempre l'ultimo ad accorgersi delle scelte che lo hanno portato a veder crescere il livello della suddetta informe materia organica anfibia fino al raggiungimento del suo naso.
Contro chi, esattamente, hai combattuto?
Da chi, poi, sei scappato?
E chi, alla fine, ti ha fatto sedere di botto a terra con la stremata speranza che il rumore della sofferenza si attutisse nel nulla?
Io sono un fan sfegatato dell'autodeterminazione, anche quando questa è portata alle sue estreme conseguenze, ma sopra a tutta la mia etica e la mia morale troneggia un concetto fondamentale che a suo tempo ho condensato in un motto un po' pretenzioso ma tanto per me vero quanto sentito profondamente
NEMO RELICTUS
Nessuno lasciato indietro.
Ed è racchiuso in queste due parole il motivo per cui posso anche comprendere la fatica della sopravvivenza strascicata dalle vecchie ferite e sentire il tuo desiderio di morire, dormire, forse sognare ma allo stesso tempo ti dico che a 1 centimetro dal posto che il tuo corpo sta ora occupando esistono una persona, un luogo e un momento le cui essenze sono completamente scevre dal dolore che ti sta logorando.
Come ho detto qualche post fa, le tue cicatrici raccontano dei posti in cui sei stato, non determinano quelli che visiterai, per cui hai ragione...
Non devi vivere a ogni costo.
Devi vivere trovando la consapevolezza del costo delle cose che ti vengono richieste, dopodiché decidere quali vuoi e quanto sei disposto a dare di te in pagamento.
Questa è la vera autodeterminazione... schiaffeggiare il DJ, togliere la musicassetta di ballo liscio dallo stereo, attaccare il tuo Ipod alla console e sparare a balla The Wicker Man degli Iron Maiden, sulle cui note d’ora in poi ballerai scomposto e incurante di chi ti voleva al suo passo.
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gabbiadicarta · 5 years ago
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Onestamente trovo che qualsiasi cosa (blog, immagini, video, frasi ecc.) siano favorevoli e incitino a disturbi alimentari o psicologici siano semplicemente disgustevoli. Ho rischiato anch'io molto a causa di cose del genere, ed è grazie a persona come te, Eleonora, che sono riuscita a uscirne.
come ho appena scritto ad una ragazza in chat, non si può mascherare quello che è un vero e proprio viaggio nella malattia, con la scusante di un diario personale.
Condividere continuamente immagini di ragazze malate equivale a promuovere la malattia; come è malsana la condivisione di tagli, sangue e suicidio, lo è anche quello di un dca: un suicidio molto più lento.
Un diario personale parla di alti e bassi, di pensieri pro recovery; non è un grumolo di “oggi vomito.”, “oggi non mangio.”, “sto perdendo peso, evvai!”, proprio perchè non smuove le persone ad uscirne, ma ad entrarci.
Ho trovato blog alla ricerca di ana coach e di gruppi pro ana, che come descrizione avevano la frase: “NON SONO PRO ANA, G1uR01!”, giusto per lavarsi la coscienza.
Voglio solo dire una cosa a queste persone: volete farvi male e non guarire? Non seguite chi si fa il culo per la cosa contraria. Sfogate la vostra frustrazione su carta o nascondete dalle ricerche il vostro blog.
Siete tossiche, capitelo.
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chiarasolems · 2 years ago
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Per onor di chiarezza @irenecastelligym (la coach in questione) mi ha contattata via Instagram dicendomi via vocale, la seguente affermazione: "io ho parlato di atteggiamenti aggressivi e non di aggredire". Articolo del @corriere : Ginnastica, #coach confessa: «Ero aggressiva con le atlete perché avevo l’autostima sotto i piedi» di Marco Bonarrigo «Ho sbagliato sapendo di sbagliare. Ho sbagliato perché alla fine della mia carriera di atleta avevo l’autostima sotto i piedi ed ero traumatizzata nel corpo e nella mente. Così, quando ho iniziato ad allenare, ero troppo aggressiva (ma mai violenta) con le allieve perché mancavo di empatia: se non ho fatto loro del male è solo perché ho realizzato la situazione e ho trovato una psicologa che mi ha guarito. Ora tutto è cambiato grazie al lavoro che ho fatto su me stessa. Alle colleghe dico: cercate aiuto all’esterno, accettatelo perché il rischio di provocare traumi e dolore nelle vostre bambine è forte». Abusi ginnastica, la coach: «Dovevo scegliere tra pranzo o fisioterapia» Bergamasca, 39 anni, Irene Castelli, azzurra dell’artistica ai Giochi di Sidney 2000, è la prima coach ad analizzare criticamente (e su se stessa) gli errori delle allenatrici della ginnastica dopo settimane in cui l’ambiente è stato devastato dalle denunce di giovanissime vittime di aggressioni, violenze e insulti. Castelli si è aperta, tra emozione e lacrime, all’incontro in cui ieri a Roma l’associazione «Change The Game», coordinata da Daniela Simonetti, ha presentato le 197 denunce finora ricevute dagli psicologi e dai legali del team. «Mandata in pedana sotto antidolorifici anche quando stavo male — ha raccontato Castelli —, per non sottrarre tempo agli allenamenti dovevo scegliere se pranzare o andare dal fisioterapista. Le Olimpiadi non sono state un traguardo ma un incubo». (....) l'articolo continua e potete leggerlo al seguente link: https://www.corriere.it/sport/22_dicembre_21/ginnastica-prima-coach-confessa-abusi-lacrime-aggredivo-atlete-e4196de4-80ae-11ed-8d72-69c6a5e86cfe.shtml link cliccabile nella history o nella history in evidenza dal titolo link 3 #ginnasticaartistica #irenecastelli (presso MondoSole anoressia bulimia binge disturbi alimentari (dipendenze)) https://www.instagram.com/p/CmeKCq-oX5j/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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valessjpt · 3 years ago
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Ripropongo come ogni anno, perché non basta mai. Perché devi sapere che puoi uscirne. “So che stai lottando”. Oggi è la giornata nazionale dedicata ai disturbi alimentari; chiunque tu sia, ecco cosa ti voglio dire: So che stai lottando. Che i pensieri non ti hanno permesso, di nuovo, di passare una notte decente. Ma che dico, un minuto decente.. So che stai lottando. Che quando ti sei svegliata, avevi fame, sai di averla, che il tuo corpo ne ha, perché in quest’ultima settimana hai mangiato un pugno di calorie. eppure. Eppure, di nuovo, ti rifiuti. Di nuovo controlli in modo maniacale quell’alimento, che tanto ti piaceva, insieme a tanti altri che fanno parte della normalità. Senti addosso quest’ombra che ti schiaccia. Ti arrabbi. Di nuovo. Piangi. Magari ti fai del male. Ma davanti a tutti fingi. Di mangiare. Di stare bene. E nonostante il giorno t’inviti a vivere, a risplendere, sei avvolta dall’oscurità. Sei legata, intrecciata a questa bestia che non ti fa vivere. Che piano piano ti sotterra. Che ti atterra: i sentimenti, l’umore, il corpo, la mente, il cuore. So che stai lottando e che ti senti dentro ad una guerra con un nemico che sembra conoscere ogni tua mossa, pensiero, errore. So che stai lottando. E non devi mollare. Riemergi da questo abisso in cui ti tiene. In cui ti trattieni. Emergi dalla tua ombra. Staccati da questo binomio che non ti fa vivere. So che vuoi vivere, ridere, trovare sentimenti puri, onesti. E il primo passo è ritrovarli in te. Lascia questa rabbia. Abbi fiducia. Dai fiducia a questo mondo. Dai fiducia al tuo mondo. Puoi guarire. Puoi rendere questa bestia solo un lontano ricordo e tornare a splendere. Non mollare. Vivi. Adesso. #dca #dcarecovery #disturbialimentari #anorexianervosarecovery #bingeeating #eatingdisorderrecovery #coach (presso Novara, Italy) https://www.instagram.com/p/CbIDIYZt4Ry/?utm_medium=tumblr
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francescafitnessfreak · 4 years ago
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È impossibile pensare di poter dare consigli sui disturbi alimentari in un post. Quindi prendete con le pinze quello che dico e scrivo. Trattasi di consigli e tips che nulla hanno a che vedere con l’estrema soggettività di ogni dca. I consigli di chi ci è passato però penso che valgano d’oro perché come tutte le esperienze ci lasciano un segno indelebile sulla pelle, nel cuore e nell’anima. Trattateli dunque come oro questi consigli, so che è difficile fidarsi di ciò che ci consigliano genitori, amici, coach, terapeuti insomma quando si vive un dca si vive nel costante timore del sabotaggio, non si riesce a seguire il piano del nutrizionista perché NON CI FIDIAMO DI NOI STESSE, figuriamoci DEGLI ALTRI. 10 consigli per cercare di superare pian piano l’ossessione per peso e cibo: 1. ELIMINA LA BILANCIA. SEMBRA FACILE MA È UNA DIPENDENZA CHE CONDIZIONA UMORE E GIORNATE. Ricordo ancora che qualche anno fa il giorno del mio compleanno cercai di evitare la bilancia in ogni modo, ma alla fine, senza nemmeno accorgermene ci salii sopra e nulla, quel numerino rovinò tutto. E soprattutto mi portò a restringere per poi abbuffarmi. 2. Evitate di paragonarvi agli altri. Voi siete la vostra storia e il vostro percorso. Smettetela di guardare al dettaglio, posticipare di dedicarvi a voi e alla serenità interiore per privilegiare solo ed esclusivamente la bellezza estetica. Prendetevi uno stop, può essere solo un mese o un anno, ma ha un valore incondizionato se paragonato ad una vita in catene. 3. Smettetela di adattare la vita agli allenamenti, sono questi ultimi a doversi adattare ai vostri impegni, alla vostra routine. Aprite gli occhi, se non siete atlete, non vi è bisogno alcuno di allenarsi tutti i giorni, seguire in modo maniacale diete, contare ogni bicchiere d’acqua bevuto, misurare %body fat con plicometria o bia. 4. Concedetevi più uscite in compagnia, stare sempre soli con se stessi può essere una vera e propria tortura, soprattutto se si è nel pieno del dca, potete controllare e potete contare le calorie ingerite ma non dando spazio ad emozioni e sentimenti presto o tardi dovrete fare i conti con la VORAGINE INTERIORE che avete trascurato. (presso Rimini, Italy) https://www.instagram.com/p/CE57ERGJxq5/?igshid=d4w8ecemhezf
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ao3feed-victuuri · 8 years ago
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by A_Ntray
Erano passati quattro anni da quando Yuri vinse la sua prima medaglia nella categoria senior e le cose non stavano andando bene. C'erano stati così tanti cambiamenti che Yuri faticava a tenerne il conto, così tante cose storte che non sapeva come raddrizzare. Quel suo metro e ottanta, per esempio, che si era tramutato in un odio per quel se stesso troppo cresciuto, troppo alto e grande perché potesse trovare un equilibrio e vincere ancora come era stato un tempo. E poi c'erano Yuuri e Victor che ormai da anni non stavano più insieme, e per Yuri era stato un po' come perdere la sua famiglia. Non importava quanto con quei suoi diciannove anni potesse sembrare adulto, Yuri si sentiva ancora un moccioso spaesato, con tutti i dubbi e le incertezze dell'adolescenza che gli gravavano dentro e gli toglievano il respiro.
Or: Yuri soffre di disturbi alimentari, Victor fa il coach in america e Yuuri è diventato una guida turistica
Words: 819, Chapters: 1/?, Language: Italiano
Fandoms: Yuri!!! on Ice (Anime)
Rating: Mature
Warnings: No Archive Warnings Apply
Categories: M/M
Characters: Yuri Plisetsky, Katsuki Yuuri, Victor Nikiforov, Otabek Altin, Yakov Feltsman, Other Characters, Almost everyone from the show
Relationships: Victor Nikiforov & Yuri Plisetsky, Katsuki Yuuri & Yuri Plisetsky, Katsuki Yuuri/Victor Nikiforov, minor and possible Otayuri
Additional Tags: Angst, A LOT of Angst, Anorexic Yuri, Victor and Yuuri broke up, Aged-Up Character(s), other tags to come
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coachingbysaracocco-blog · 7 years ago
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Le competenze del coach: gestione dello stress
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Siamo arrivati alla conclusione di questa serie di blog sulle competenze del coach che possiamo utilizzare a nostro vantaggio per ridurre i conflitti e costruire relazioni efficaci; oggi parliamo della gestione dello stress. Se hai perso i post precedenti ecco il link https://allavoroconsara.tumblr.com/post/171557001803/le-competenze-del-coach-intelligenza-emotiva
Ti è mai capitato di perdere la pazienza a lavoro e di portare questa sensazione anche dentro le mura domestiche, di arrabbiarti con i tuoi cari per motivi futili oppure di aver paura di non riuscire a svolgere al meglio il tuo lavoro; fumare un pacchetto di sigarette o svuotare il distributore automatico perché sei così stressato da non sapere cosa fare?  
Sappi che un certo livello di stress è normale ed in alcuni casi può anche essere positivo ma troppo stress interferisce con la tua performance ed impatta non solo la tua vita lavorativa ma anche quella privata e ha risvolti negativi sulla tua salute e sulle tue relazioni.
Oramai lo stress è qualcosa che accomuna 2 italiani su 5; i campanelli d’allarme sono stanchezza cronica, calo di energia, mancanza di passione, disturbi fisici, comportamenti inadeguati, impazienza, cattivo umore… Quando al mattino ci alziamo ed è faticoso cominciare la nostra giornata è segno che qualcosa ci pesa. E allora riflettiamo a cosa è dovuto questo stress, è davvero il luogo di lavoro, i colleghi o l’azienda specifica che causano il problema o questa è una cosa che accomuna le esperienza pregresse e che si manifesta anche in ambienti extra-lavorativi?
In questo caso e a prescindere dalle ambizioni o obiettivi che ti sei posto, dall’azienda in cui lavori o dai tuoi colleghi,  ci sono delle cose che puoi fare per ridurre lo stress, migliorare la tua soddisfazione e benessere nella vita privata e a lavoro:
1)      Parlane. Parlare di come ci si sente è il primo passo per ridurre lo stress e riconquistare la calma. Quindi parlane con i colleghi, con il capo e con chi ti vuole bene (familiari e amici).
2)      Pensa alla salute. Quando si è stressati è facile dimenticarsi le buone abitudini fisiche e alimentari ma quando fai attività fisica e mangi sano il tuo corpo è più reattivo e tu sei più propenso ad essere resiliente:
-          Fai attività fisica, può essere sufficiente concedersi una passeggiata
-          Fai esercizi a lavoro (es. un massaggio alla testa\collo\faccia o esercizi di respiro profondo)
-          Mangia uno snack ma attenzione a zuccheri e carboidrati (puoi mangiare un frutto o una manciata di noci)
-          Riduci il consumo di caffeina, alcool e nicotina (da evitare del tutto nei picchi di stress)
-          Concediti un buon riposo. Spegni i devices elettronici almeno un’ora prima di andare a dormire, evita attività stressanti e stimolanti come leggere le e-mail per esempio. Leggere e ascoltare musica stimolano il sonno.
3)      Mantieni un equilibrio tra la vita privata e lavorativa. Non prenderti la responsabilità di troppe attività, delega e sii pronto a fare dei compromessi. Ritagliati del tempo libero durante la settimana da dedicare a te stesso, a un'attività che ti rilassi e liberi la mente.
4)      Metti un freno al tuo ego. Essere perfezionisti, avere tutto sotto controllo, avere paura del giudizio degli altri non porterà che stress nella tua vita.
5)      Sii proattivo. Non lasciare che le attività diventino urgenti, non procrastinare ma pianifica per tempo.
6)      Chiarisci il tuo ruolo e le tue attività così da smettere di dedicare tempo alle cose che non ti competono.
7)      Organizzare i compiti in ordine di importanza, programmando quelli più difficili al mattino quando sei più riposato.
8)      Dedicati ad attività che ti appagano e mettono in luce i tuoi talenti. Potresti chiedere che ti vengano affidate attività in questa sfera e\o ampliare i tuoi compiti; fare le cose che ti piacciono ti porterà grande soddisfazione.
9)      Coltiva la tua creatività. Le capacità creative non le posseggono solamente gli artisti, per esempio risolvere i problemi in modalità diverse dallo standard è una capacità creativa che aiuta a riappropriarsi della propria dimensione essenziale e quindi porta benessere.
10)  Ridi. Non c'è niente di meglio di una buona risata per combattere l'ansia. Ridere fa aumentare la quantità di ossigeno che si respira, stimola il cuore, i polmoni e i muscoli e aumenta l'endorfina producendo un effetto rilassante. Mai provato lo yoga della risata?
 In definitiva…
… per eliminare lo stress è necessario lavorare sulle abitudini, eliminarne alcune che causano stress per aprire le braccia ad altre che portano benessere e tranquillità; questo vuol dire modificare la relazione con sè stessi e l’ambiente in cui si vive.
 Ti voglio lasciare con alcune opportunità, contattami se vuoi incrementare le tue chance di riuscita:
https://www.linkedin.com/jobs/view/625964537/?eBP=NotAvailableFromVoyagerAPI&refId=2172483c-9ef1-4919-a689-f921de551c0c&trk=d_flagship3_search_srp_jobs&lipi=urn%3Ali%3Apage%3Ad_flagship3_search_srp_jobs%3BRhVp1A8pT3qrbXm5bApoqg%3D%3D&licu=urn%3Ali%3Acontrol%3Ad_flagship3_search_srp_jobs-A_jobssearch_job_result_click&lici=B3P1o5seSVa%2B7xvLMT9ATQ%3D%3D
 https://www.linkedin.com/jobs/view/628054081/
 https://www.helplavoro.it/offerta-di-lavoro-a-sesto-san-giovanni-cercasi-assistente-general-manager/1937152.1.html?utm_source=Indeed&utm_medium=cpc&utm_campaign=Indeed
  Tieni vivo il mio blog, dimmi cosa ne pensi di questo post o che argomenti vorresti che venissero trattati.
Ciao :)
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melaromanelli-cltv · 4 years ago
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Che cosa significa guarire da un #disturboalimentare?
Te lo spiego in questa grafica!
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ao3feed-yurionice · 8 years ago
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by A_Ntray
Erano passati quattro anni da quando Yuri vinse la sua prima medaglia nella categoria senior e le cose non stavano andando bene. C'erano stati così tanti cambiamenti che Yuri faticava a tenerne il conto, così tante cose storte che non sapeva come raddrizzare. Quel suo metro e ottanta, per esempio, che si era tramutato in un odio per quel se stesso troppo cresciuto, troppo alto e grande perché potesse trovare un equilibrio e vincere ancora come era stato un tempo. E poi c'erano Yuuri e Victor che ormai da anni non stavano più insieme, e per Yuri era stato un po' come perdere la sua famiglia. Non importava quanto con quei suoi diciannove anni potesse sembrare adulto, Yuri si sentiva ancora un moccioso spaesato, con tutti i dubbi e le incertezze dell'adolescenza che gli gravavano dentro e gli toglievano il respiro.
Or: Yuri soffre di disturbi alimentari, Victor fa il coach in america e Yuuri è diventato una guida turistica
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Characters: Yuri Plisetsky, Katsuki Yuuri, Victor Nikiforov, Otabek Altin, Yakov Feltsman, Other Characters, Almost everyone from the show
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melaromanelli-cltv · 3 years ago
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(via Attacchi di fame nervosa: cosa sono e come fermarli)
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melaromanelli-cltv · 4 years ago
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Il Mericismo, anche detto disturbo da ruminazione, è una condizione alimentare entrata a far parte dei disturbi alimentari in tempi abbastanza recenti, dichiarato tra i nuovi DCA nell’ultima pubblicazione ufficiale del DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi Mentali) nel maggio 2013.
Scopri tutto qui: https://melaniaromanelli.com/mericismo-il-disturbo-alimentare-da-ruminazione/
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melaromanelli-cltv · 4 years ago
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Fai il test e scopri se hai il BINGE EATING!
 *ovviamente è un'indicazione di massima e NON sostituisce la diagnosi di uno specialista
VAI QUI: https://melaniaromanelli.com/binge-eating-test-scopri-se-soffri-di-abbuffate/
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melaromanelli-cltv · 4 years ago
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Conosci una persona che soffre di Disturbi alimentari? Ecco come aiutarla! Approfondisci qui: https://melaniaromanelli.com/come-aiutare-una-persona-con-disturbi-alimentari/
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melaromanelli-cltv · 4 years ago
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La bulimia nervosa è uno dei disturbi alimentari più conosciutI insieme ad anoressia e disturbo da alimentazione incontrollata. 
Vediamo insieme quali conseguenze comporta per la salute fisica e psicologica di chi ne soffre.
https://melaniaromanelli.com/bulimia-conseguenze-a-lungo-termine/
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