#chissà come mai
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Angelina Mango. E vabbè almeno non è Irama
#sanremo 2024#raga la canzone era bella ma io non ci credo che ha batutto tutti gli altri#possiamo vedere chi ha votato cosa come all'eurovision#the safest choices of all ha vinto#chissà come mai#vabbè
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L'unica volta in cui viene riconosciuto il danno fatto dalla pornografia è quando ciò viene utilizzato come scusa per giustificare un fottuto stupro di gruppo. Ma vaffanculo a sto paese di merda. Dio cane laido e tutti i santi impestati, ch esploda sto paese.
#“Eh ma è in ricordo di tutti i soldati che hanno combattuto qui!! Mica esaltiamo dei criminali per ragioni politiche!!” eppure la bandiera#della Germania nazista - i cui soldati mi risulta abbiano combattuto in Ciociaria - non la issate.#Chissà come mai#Secondo questa logica issiamo a Schio e a Porzûs la bandiera della brigata Garibaldi perché anche loro quando hanno ammazzato civili e#partigiani stavano “combattendo”#No aspetta meglio non dargli altre idee#Bastano già gli atti di vandalismo alla tomba di Norma Cossetto
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Mahmood 👽🩷
dalle storie di mahmood su IG
#mahmood#alessandro mahmoud#chiedendomi chissà come mai mahmood ultimamente sta mettendo l'emoji dell'alieno 👽#c'entrano qualcosa ghali e rich???#un feat in arrivo?#manifesting
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Grande giorno davvero, l'otto settembre: è nato il mio autore preferito, la regina ha tirato l'ala, ed ho evocato unə kpoppinə sul mio profilo
#ho ritwittato una gif dicendo che la mano a cuoppo è un gesto maleducato. Chissà se se ne usciranno con i soliti mamma mia pizza#or i cooka da meatball#in tutto questo del k-pop me me frega meno di niente#sono solo vagamente al corrente di “mafia in the morning” e so che si riferisce ad un gioco coreano#ma ciò non toglie che la mano a cuoppo viene usata impropriamente. la gente su internet la vedrà come un gesto divertente ma non lo è#e incidentalmente sì. mi dà fastidio che quando si parla di mafia la gente minimizzi la gravità della cosa#detto questo i'm feeling devious. may stir some shit. or maybe not perché certe volte è come giocare a scacchi con dei piccioni#peace ✌️#personal
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Primo giorno di palestra qui nella città più perculata della regione Veneto.
Istruttore che mi fa tipo l'anamnesi: ma quanti anni hai, che sport hai fatto nella vita (io: palestra), da quanto ti alleni (io: 10 anni - e lui: e vabbè allora che ci sto a fare qua?! Non lo so zio, ci hai provato ma unfortunately non sono una newbie).
Vabbè nel frattempo io tutta carina che mi alleno per i fatti miei come al solito bellina bellina facendo cose a caso solo per riprendere un po'...
A un certo punto lui mi si avvicina e mi fa:
ti posso dire che ti muovi da Dio?
Me inside: AAAAAAWWNEJUWSJDBSKANSJJDJSJJAIWWIUEOQOQNSDBJSKANSEHJWNASJJWIQIWBSBADBWJAJSNEJAJSJEAAAHFHDH 💘💘💘💘💘💘💘💘💘💘💘💘💘💘💘💘💘
Outside: Ma grazie! Sai, non tutti se ne accorgono!
#MA IO TI AMO FATTI DARE UN BACIOOOOO#ragazzi non dite MAI sei bellissima o sei simpaticissima#dite COME SEI BRAVA SOTTO I PESI E IO MI ATTERRO#SCIOLTA COME NEVE AL SOLE#il più bel complimento della mia vita 😭😭😭😭😭😭#ragazzini di chissà quanti anni più piccoli#sono in un brodo di giuggiole da 1h#AIUTOOOOO#gymlife#palestra#gym#Rovigo#Veneto
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Il prossimo che mi chiede "hai finito?", "a che punto stai?" O che mi dice "muoviti", "togli qualcosa", "ignora qualche documento", "c'è poco tempo " fa una brutta fine perché ho finito totalmente la pazienza ok?!
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#pensieri#università#tesi#tesi di laurea#pressione#stress#ho finito la pazienza#domande#tempo#nervosismo#rispondo urlando chissà come mai eh#studente universitario
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ho visto per caso il servizio di studio aperto in cui intervistano la gente che addirittura piange
#raga ma dai ma per piacere#che paese di m#chissà come mai oggi chissenefrega della guerra della bimba scomparsa e di qualsiasi altra cosa#sono schifata
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io però mi chiedo: ma i carissimi espertoni di mediaset, questo pelo nell'uovo super critico lo tirano fuori anche quando arbitrano gli uomini? 🤔
no perché qua rasentano l'accanimento,, a sta povera donna stanno contestando cose che sono praticamente lo standard per la nostra classe di fischietti (purtroppo) e che non mi sembra siano mai state analizzate con tale solerzia in altre occasioni
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Comunque ero entrata su tumblr per una cosa depressa ma ora sono troppo giggly to share my sad post
#non voglio ricadere nella tristezza esistenziale di averti perso#anche se è stato meglio “lasciarci” che non esserci mai incontrati#volevo dirti che nonostante tutto ti penso ancora#e lo scrivo qui perché non lo vedrai sicuramente dato che questa app non ce l'hai#però chissà se un giorno#ti arriverà il mio pensiero lo stesso#il web non dimentica come io non dimentico il male che ti ho fatto e le ragioni per cui sono andata via#ma in qualche modo malato ti vorrò sempre un po#di bene#pensieri e paroloni
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Lettera aperta a tutti quelli che che mi hanno conosciuto.
Passano gli anni ma mi rendo conto che chi sta meglio di me in realtà sta peggio.
Persone che ho sempre voluto vedere felici, che mai avevo visto nemmeno di persona, hanno cercato di usarmi pensando fossi ingenuo, ma la bontà non è sinonimo di ingenuità, di debolezza, io ho aperto le porte a chiunque, perché dentro non smetterò mai di abbandonare quel bambino che sono stato, che condivideva anche i sorrisi che non aveva per sé stesso, ma che non avrebbe passato la notte se avesse saputo che il suo “amichetto/a” il giorno dopo avesse avuto il broncio.
Perché siete “cresciuti” dando spazio all’odio?
Perché anziché promettere ad altri non promettete a voi stessi di ritrovarvi?
Di guardarvi dentro una volta tanto, e affondare nel male che avete condiviso con me, anziché condividere quella parte di “esseri umani” che era ancora insita in voi?
Se foste stati di parola, come a quegli anni, non mi avreste mai abbandonato, così dicevate.
Vedere lasciare soffrire una persona non rientrerà mai nei mei pensieri, anche se fosse qualcuno che, come successo fino all’altro ieri, ha fatto di tutto per mettermi i bastoni fra le ruote, no, perché so che anche il peggiore ha dentro qualcosa di positivo da condividere con chi gli sta accanto, solo che non lo sa, ma anche se fosse, non ci proverebbe minimamente a mostrarlo, l’egoismo è letale.
Parto sempre dal presupposto che non ho lezioni da dare a nessuno, sono anni che passo muto ad osservarvi, non ho mai commentato una virgola, chi sarei per farlo?
È proprio per questo, che ho preso in mano una penna e ho iniziato a sfogare tutto ciò che avevo dentro, quello che avrei voluto dirvi, ma sarebbero stati guai a raccontarvi quello che provavo, perché un consiglio oggi è visto come una condanna.
Eppure vi ho sempre lasciato sfogare con me, vi ho sempre ascoltato, anche quando ne avevo le palle piene, avevo i problemi a casa con mia mamma e la sua maledetta malattia, io per anni non sono esistito per voi, ma non me ne vergogno, ho ammesso anche io i miei sbagli, ho chiesto scusa, anche quando non non mi andava di farlo, e soprattutto quando non c’era motivo per scusarmi, ma pensavo: “Magari domani sanno che potranno sfogarsi nuovamente con me, si sentiranno più liberi dal peso che questa società ci scaglia addosso”.
Quanto male mi son fatto!
Ma rifarei di nuovo tutto, vi verrei di nuovo incontro, vi vorrei vedere sorridere solo a sentirmi parlare, vi vorrei tutti più uniti, come da piccoli ricordate?
Non c’era bimbo/a che stesse solo.
Perché qualcuno andava a recuperarlo, anche a costo di restarci solo assieme.
Ma abbiamo dimenticato, come si dimentica la storia, stessa identica cosa.
Di voi ricordo ciò che dicevate tutti: “Mattia non cambiare non diventare come gli altri, hai qualcosa in più che non riuscirò mai a spiegarti”, questa frase me la ricordo ogni mattina quando mi sveglio, da quanti anni ormai? Troppi.
Permettetemi una domanda?
Perché voi siete cambiati?
Per piacere a gente che poi vi ha fatto lo stesso gioco che avete fatto con me?
Perché farsi del male da soli?
Perché arrivare a non guardarsi più in faccia?
E poi c’è ancora qualcuno che pensa di cambiare il mondo?
Sì, uno ce n’era, il sottoscritto, ma non voleva cambiare il mondo, solamente la sua generazione, il mio sogno più grande, che continuerò anche se con molto sconforto, a portare avanti, “UNO CONTRO TUTTI”, chissà se ora qualcuno, capirà/collegherà tante mie frasi passate a cosa fossero collegate.
Siete riusciti a darmi contro per una canzone su ciò che ho vissuto sulla mia pelle, e sono stato zitto, scendeva una lacrima, ma stavo zitto, so che qualcuno ancora l’ascolta e sappiate che vi leggo spesso nei commenti, e mi fa sorridere il fatto proprio da chi mi “odiava” ingiustificatamente alla fine è finito a farmi i complimenti, ma no, io non voglio queste cose, voglio solo capire perché un giorno disprezzate e l’altro apprezzate una persona come nulla fosse, ma non sapreste spiegarmelo, ne sarei sicuro.
Io ho tanti di quei testi scritti negli ultimi anni, che spesso mi faccio paura da solo, non mi rendo conto di quanti ne scrivo, di quante cose il cuore comunica alla mano che spesso trema, come non volesse accettare quelle cose, ma deve, dobbiamo, accettare tutto in questa vita, ma io in primis non vorrei mai.
Come non ho mai accettato le malattie di mia madre, la morte degli unici amici che avevo fin da quando ero adolescente, che sono gli angeli in terra che hanno evitato quel pensiero maledetto che avevo di togliermi la vita…ma qui mi fermo, perché ognuno di noi non accetta il passato, quindi si blocca, respira, e sa, che se continuasse a pensare a tutto ciò, prima o poi sarebbe lui stesso ad andarsene.
Purtroppo la rabbia generata dalla mia generazione, da chi è passato per la mia anima, e dai quali ho voluto assorbire, pur di evitare di vedervi soffrire ancor di più, mi ha ucciso dentro.
Voi tutti qui, fuori da qui, avete visto Me per quel poco che mi è rimasto da far vedere esteriormente, con un maledetto sorriso che non farò mai mancare a nessuno, gentili o meno che siate con me; quelle poche volte che stavo al centro estivo le animatrici mi dicevano che un mio sorriso giornaliero, era la carica per tutti i ragazzi dello staff, e chi sono io per tenere musi?
Dentro non esisto più, da anni, ma sto cercando di recuperarmi, pezzo per pezzo, forse non mi basterà il resto della vita, ma voglio ritrovarmi anch’io.
Il “numero uno” non esiste, qui dietro al mio essere, c’è solo tanta fragilità, tanta voglia di donare amore, un po’ di spensieratezza, anche se momentanea, di rialzare chi è a terra e spronarlo a rigenerarsi, assieme, mai da soli.
Questa società c’ha fatto sbranare fra di noi, fatto credere che uno potesse essere meglio dell’altro, che potesse avere tutti ai suoi piedi, e noi ci abbiamo creduto, dai più piccoli ai più grandi, passando da un social alla vita reale, visto che ormai non c’è più differenza fra quest’ultime.
Voglio essere sincero con me stesso fino all’ultimo, anche a costo di perdere qualsiasi cosa ma mai la dignità, quindi risponderò a semplici domande che mi son state fatte negli ultimi anni, alle quali non ho mai voluto dare risposta.
Cos’è l’amicizia?
Puro opportunismo.
Cos’è l’amore?
A 16 anni ti avrei risposto, quello che ha verso di me mia madre, piange, urla *silenziosamente* dai dolori, passa settimane a letto, ma rinasce quando mi vede felice, anche se solo per un giorno.
Oggi?
La stessa cosa.
Il significato del termine “amore” mi ha aperto gli occhi mentre pensavo inconsciamente di viverlo, ma andando avanti si inciampa negli errori degli anni passati, e l’amore per giunta non è mai stato amore, è sempre quel qualcosa con una data di scadenza, una parola inventa per stupire un pubblico di creduloni, sii sincero, per quante forme possa avere l’amore, come può essere chiamato tale, se siamo nati con l’odio e il disprezzo reciproco dentro?
E tu come ultima cosa mi hai domandato perché scrivo?
Perché tutto ciò chi mai avrebbe avuto il coraggio di ascoltarlo?
Vi abbraccio con tutte le mie paure, spoglio di tutto ciò che negli anni non ho saputo tenermi stretto, consapevole che domani potrei non esserci più, e sicuro di aver raccontato tutto di me, perché l’oscurità non mi appartiene, e so di essere stato messo al mondo con uno scopo;
come ognuno ha il suo, io ho il mio, quello di far farvi splendere nel vostro piccolo, anche se per poco, assieme a me.
Chiudo mandando un abbraccio forte a mia mamma, il delfino che mi porto sempre in tasca da quando ero piccolo, per ricordarmi che non sono mai solo, anche nei momenti più disperati, mio padre, che nonostante le voragini d��incomprensioni conta su di me, per i vostri sacrifici, mi metto dalla vostra parte e riconosco tanti miei errori ingiustificabili, un abbraccio forte a tutte quelle persone che conosco e ho conosciuto che stanno passando dei brutti momenti, del resto non c’ha mai uniti così tanto il male quanto il bene…e a te che sei arrivato fin qui, l’unica cosa che chiedo sempre a tutti dopo un semplice ma per molti ormai banale: “Come stai”?! Ricordati di farti un sorriso appena puoi.
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Chissà perché nessun "giornalista" pone mai la domanda: il parlamento europeo può legiferare? Ovviamente no.
Le leggi vengono decise dalla Commissione.
E il parlamento può modificarle? Assolutamente no, né porre veti.
Allora a cosa serve il parlamento europeo?
.
Risposta.
Ha una funzione meramente simbolico-rituale che serve a reggere la credenza che l'Unione Europea sia una grande istituzione democratica.
I partiti maggiori italiani la usano in funzione interna e come "poltronificio" di riserva e a a farci credere inoltre che siamo governati da istituzioni democratiche elette dal popolo.
Nel frattempo elargisce ottimi stipendi...
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mi sento strana.
i miei coetanei sono in giro perennemente a fare serata, oppure stanno la maggior parte del loro tempo libero in compagnia di amici, escono, e insomma stare da soli sembra non essere un'opzione. invece per me è normalità tornare dal lavoro e stare a casa, non avere impegni il venerdì o sabato sera, non avere amici da incontrare, cose da fare, o persone con cui stare.
vorrei trovare anche solo una persona come me, con le mie stesse abitudini, con la mia stessa voglia di non avere a che fare con la qualunque solo per un po' di compagnia, perché in fondo mi sento spesso da sola e a volte penso sia meglio essere come tutti, ma quando effettivamente mi affaccio là fuori, mi viene solo voglia di starmene per conto mio. sarà che sono tutti la fotocopia dell'altro, nessuno per cui valga la pena anche solo lontanamente condividere i miei spazi. chissà se incontrerò mai qualcuno che mi farà cambiare idea.
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Io che mi sveglio e: mi farei proprio una bella passeggiata oggi. Che bel tempo e che bel sole.
Il mio corpo: se esci fuori da queste mura ti mando all'ospedale o direttamente al Creatore, scegli tu.
#tra l'altro oggi mi sento pure la febbre come l'altroieri#toppp#chissà quando guarirò#almeno mi puoi risparmiare il raffreddore caro corpo?#sai com'è tra tosse raffreddore ciclo e febbre se mi togliessi qualcosa male non mi fa di certo#grz 1000 eh#febbre#influenza#random#quando mai mi ammalo io#e quando mi ammalo sempre a bomba#perché sennò che gusto c'è no????
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Se non si familiarizza con il concetto di "vita a debito", tutta ciò che si crede è falsato da mera raffica di menzogne atte a circuire il cittadino facendogli credere che alti principi come la tutela del Pianeta guidino le azioni umane, le decisioni politiche. Così non è ovviamente ed è persino banale spiegarlo. Auto elettrica e casa green sono solo merce venduta da imbonitori per cui politici e giornalisti garantiscono. Così il cittadino crede, crede sempre, come atto di fede per non dover ammettere di non essere mai in grado di maneggiare la verità. Non solo la tassa per entrare in centro: in futuro saranno tassate le colonnine di ricarica (qualora esse prendano piede) per pareggiare il mancato introito delle accise irrinunciabili. Così quelle che di fatto sono restrizioni indirette prendono piede, mettono radici, diventano strutturali. Mobilità ridotta e soldi da sborsare come pegno eterno per riacquistare esigui spazi di libertà che prima erano gratuiti, il tutto sotto l'ombrello della battaglia ideologica di circostanza che ora è il cambiamento climatico e domani chissà: qualcosa ci inventeremo.
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Chissà come mai queste terre bellissime che un tempo furono scelte dai greci e dai fenici per farne un supplemento della loro arcadia, oggi arrancano così tanto e non ce la fanno a stare al passo con la modernità. E se fosse invece il contrario, che queste terre per essere belle e perfettamente in linea col proprio destino non avessero bisogno di piu modernità, ma di più antichità? Considerazione più che mai inattuale.
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Come primo mese da padre, al di là delle battute che ogni tanto pubblico qui, è stato abbastanza duro.
Non che io le rimproveri nulla, ci mancherebbe. Come biasimare una persona che, dalla sera alla mattina, si ritrova un povero stronzo nella propria vita, senza aver avuto la possibilità di poter dire la sua, ed essere anche costretta suo malgrado a doverla accettare, quando nulla era dovuto a nessuno, solo perché le è andata di sfiga (certo, c'è di peggio, ma sempre di sfiga si tratta, è andata molto meglio al gatto di Ilaria, per capirci). Razionalmente l'ho sempre accettato, ma una cosa è dirla, una cosa è viverla, e io l'ho vissuta male, molto male, il suo tenermi a distanza, il suo volermi evitare a tutti i costi, quasi come a dire "so che devi essere il mio papà perché l'ha detto un burocrate qualsiasi, ma almeno non mi rompere il cazzo", e diciamo che così ho fatto, pieno di rabbia e delusione ci siam divisi, vivevamo come due studenti universitari che condividono una casa, ognuno per conto suo, e così è stato per giorni, non ci ho dormito per diverse notti, e non riuscivo a trovare una soluzione, nonostante ci provassi in tutti i modi, una via per comunicare, un modo per trovarsi, quelle robe di cui tutti sembrano capire tanto qui sopra e poi a nessuno funziona. Esausto e avvilito, mi sono arreso e ho fatto finta come se non esistesse più, se non nei miei stretti doveri, perché rompere le scatole mai, a nessuno.
Poi, non so bene cosa sia successo, un giorno si è svegliata e mi ha detto ti voglio bene, così, di botto, lasciandomi come un cretino. E non perché le servisse qualcosa o avesse un po' di melassa da smaltire, era sincera, si sentiva dal suo abbraccio. E da allora sembra come se stessimo insieme da sempre, la mia scrivania è piena di disegni che mi dedica, mi tira via dai meeting, ci tiene a dire davanti a tutti che passare il tempo con me è tutta un'altra cosa, e che vi devo dire, io ho ritrovato il sorriso, il sonno e la gioia di vivere. Non saprò mai perché, e non lo voglio manco sapere.
Personalmente sono contrario a mostrare foto che non sono mie, quindi qui non ci sarà mai, e pur se volessi legalmente parlando non potrei. Questi racconti sono le mie foto con lei, perché chissà, se non schiattiamo tutti forse riuscirà a leggerle queste parole un domani, e ci faremo insieme una bella risata e un bel pianto su.
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