#chiamo i carabinieri
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Ah ma quindi il telefono amico che ci ha dato la Sad all'inizio era lo strumentopolo misterioso da chiamare adesso.
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[Quasi 5 anni fa ormai]
Chiamo i carabinieri perché sta per tirarmi una bici addosso. I carabinieri nonostante dicessi loro che mi ero calmata e la situazione era rientrata nella sua pericolosità, mi avvisano che in caso di segnalazioni di violenza sono obbligati a mandare una pattuglia per poi portarmi in caserma. Arrivano, lui sta già leggendo placidamente il suo manga. Entrano e insieme a me cominciano a compilare il verbale dell'intervento, chiedendo a me e a lui i documenti. I carabinieri, probabilmente scioccati dalla sua indifferenza (non si è alzato per salutarli, né per capire cosa succedeva), gli chiedono "ma si rende conto di cosa sta succedendo? Stiamo chiedendo alla sua ragazza se vuole seguirci in caserma per querelarla." Al che lui risponde "beh se vuole farlo, vuol dire che me lo merito." e continua a leggere il manga. A quel punto i carabinieri mi invitano a seguirli.
Questa non è "forza di carattere", questa è malattia e debolezza.
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Circa alle quattro sento una ragazza che urla aiuto a squarciagola nel parcheggio del conad di fronte casa mia. Guardo, inseguita da un ragazzo. Chiamo la polizia che molto pacatamente, mentre si sentono le urla dal telefono, mi dice che mi passano i carabinieri perché se ne occupano loro. Annotano tutto, mandano una macchina dicono. Finisco la chiamata circa alle quattro e dieci. Nel quarto d'ora che segue tengo d'occhio la situazione: lei sta a distanza e si urlano da lontano. Lui inizia a correre per raggiungerla, intervengono due persone proprio mentre spalanco la finestra per urlare (spaventarlo?) un qualsiasi cosa. Lui va via, la ragazza e le due persone rimangono un poco e vanno via. Richiamo i carabinieri, a quanto pare un'altra sede, un'altra persona. Spiego e rispiego tutto quanto, dico che volevo solo aggiornare che erano andati via e dove li avevo visti uscire. La macchina arriva circa alle quattro e trentacinque. Mi chiamano subito e spiego di nuovo che sono andati via da quasi dieci minuti e dove si sono diretti. La macchina sta nel parcheggio fino alle quattro e quaranta circa. L'ho rivista passare giusto ora, mentre gli uccellini iniziano a cinguettare.
Non credo che le cose siano state fatte bene, forse io per prima ho sbagliato a muovermi. Se quella ragazza sta sera ritorna a casa illesa sicuro non è per il mio aiuto o quello delle forze dell'ordine. Spero sia stata accompagnata a casa almeno da questi primi bagliori.
Credo mi farò una tisana che sa di amarezza.
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Ebbene sì, ho bussato al muro perché i vicini urlano alle otto di sera. Che poi il vero motivo è un altro, cioè sono due. Hanno amici a cena e stanno parlando della guerra in Ucraina dicendo che non esiste. Già qua, io che ho conosciuto gente scappata dalla guerra nel 2015 e un mio carissimo amico ha la famiglia a Kiev che sente per miracolo quando le comunicazioni sono consentite, mi incazzo. Ma motivo ulteriore: una bambina ha iniziato a piangere dicendo "Papà" e lui GIURO SU DIO ha risposto "Che cazzo vuoi? Non interrompere i grandi. Ti tiro una scarpa". Ha iniziato a piangere e il tizio ha detto alla moglie: "Portala via prima che mi incazzo". A quel punto ho bussato. Se sento la bambina piangere chiamo direttamente i carabinieri, perché la violenza verbale è violenza e con me non passa.
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se Giorgia ed Elisa non vincono la serata duetti chiamo i carabinieri che seguivano Emma l'hanno scorso
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Ennesimo caso di bullismo. Questa volta a Treviso
Ci troviamo a Castellanova (Treviso) e un 14enne è stato violentato fisicamente e verbalmente bda un suo coetaneo. Il tutto è stato ripreso dagli smartphone.
La vittima, che io chiamo Giulio, ha denunciato il fatto ai carabinieri assieme alla madre. La polizia ha ammonito il bullo.
La questura di Treviso ha applicato il Decreto Caivano attraverso l'ammunizione per prevenire atti di bullismo e riflettere sul caso. Il Questore invita a denunciare e sensibilizzare i giovani sul tema del bullismo.
Io sono d'accordo con il Questore ma sostengo anche che occore applicare pene più severe visto che il fenomeno del bullismo sta dillagando a dismisura
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L'anziana vicina, un giorno si e un giorno no, aggredisce una madre e le sue figlie (bimbe piccole), per qualsiasi banale scusa: dal giocattolo che cade dalla terrazza, all'odore di cibo che proviene dal loro appartamento.
Ho provato a mediare, un sacco di volte, ma non c'è nulla da fare.
Pochi istanti fa, mossa da una rabbia indicibile (le bimbe erano spaventate), le ho detto che la prossima volta che la becco ancora ad alzare la voce e a dire "tornatevene a casa vostra", chiamo i carabinieri.
La "signora" è corsa dentro casa, e ha chiamato il marito in sua difesa; ha cominciato ad offendere me, perché neanche io, secondo lei "sarei di qui"; io, ho fatto finta di non sentire, e lei mi ha dato l'assist: "Io, potrei essere tua madre" (inteso, "Come ti permetti!").
Questa è la mia replica: "Se Lei fosse mia madre, sarebbe molto peggio, perché dovrei pure vergognarmi di essere figlia di una stronza".
Il marito si è messo a ridere, e l'ha trascinata dentro casa.
Spero sia finita.
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Intervista impossibile a Rodolfo Siviero: prima parte
Rodolfo Siviero Intervista impossibile a Rodolfo Siviero, figura molto discussa, ricordato per aver revuperato e riportato in Italia opere d'arte trafugate dai Nazisti, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Tempo fa ho deciso di andare a visitare il museo dello 007 dell'arte Rodolfo Siviero. Nel Lungarno Serristori si trova un villino il cui proprietario collezionista e storico dell'arte ebreo Giorgio Castellano vi abitava insieme alla moglie Matilde Forti e il figlio Paolo. Questa abitazione venne acquistata dal Siviero dal figlio Paolo, dopo le leggi raziali emanate dal governo italiano. Ne fece la base di partenza per i suoi viaggi per il mondo a recuperare le opere d'arte portate via o acquistate dai Nazisti per le collezioni private di Hadolf Hitler e Herman Goering. Vi abitò fino alla morte facendone un museo lasciato per disposizione testamentaria alla Regione Toscana affinchè lo mantenesse e lo aprisse al pubblico per le visite. Mentre giravo per le stanze del piccolo museo, mi sono imbattuto in un elegante signore di circa 72 anni seduto ad una scrivania, mentre guardava con una lente di ingrandimento un quadro disteso sul piano. Mi sono fermato a guardare il suo lavoro. L'uomo sentendosi osservato , ha interrotto il suo lavoro e mi ha apostrofato: Desidera? Sono rimasto impietrito e ho farfugliato: Bu buon giorno, sta restaurando quel quadro? No sono il padrone di casa e di tutto quello che c'è dentro. Mi chiamo Rodolfo Siviero, e lei? Piacere, mi chiamo Alberto Chiarugi, sono venuto vedere la sua collezione di quadri e statue e se lei permette vorrei farle alcune domande sulla sua vita e l'attività di recupero. Una amichevole intervista da pubblicare sulla Rivista Fiorentina FlorenceCity. Va bene acconsento, le racconterò la mia avventurosa vita. Prego, inizi pure.
Mi chiamo Rodolfo Siviero, sono nato nel paese di Guardistallo nella Maremma pisana la viglilia del Natale del 1911, sono figlio di un sottufficiale dei Reali Carabinieri e della senese Caterina Bulgherini. Ho anche una sorella Imelde detta Rina più piccola. Giunsi con la mia famiglia a Firenze nel 1924, dove mio padre era stato trasferito. La mia carriera scolastica non era molto brillante, non ho mai preso un diploma. iniziai anni dopo a seguire corsi umanisti universitari. All'epoca mi consideravo un Don Giovanni, mi iscrissi come tanti italiani al Partito Fascista. Ero un grande idealista, amante dell'arte e poeta. Ho collaborato al giornale del Partito Fascista. Anni dopo sono entrato in contatto con gli intellettuali frequentanti il bar delle Giubbe Rosse, grazie a queste conoscenze iniziai a lavorare per alcune testate giornalistiche come critico artistico e letterario. Nel 1936 sono riuscito a pubblicare dall'editore Le Monnier una raccolta di liriche da me scritte dal titolo "La Selva Oscura". Così lei aveva realizzato il sogno di diventare poeta. Continui, la sua vita incomincia ad interessarmi. Conoscevo e parlavo correntemente diverse lingue straniere, riuscii ad entrare in contatto con alte cariche del Partito. Era mia intenzione di fare la carriera diplomatica o entrare a far parte di istituti di cultura italiani. Dopo un anno, il Servizio Investigativo Militare, mi fece avere una borsa di studio universitaria in storia dell'arte in Germania. In realtà si trattava di una copertura per un incarico di informatore. La missione si svolse nella città di Erfurt dalla fine del 1937 al 1938. L'incarico mi venne assegnato dal Generale Alberto Pariani, sottosegretario alla guerra, responsabile delle azioni segrete. Tutto per raccogliere informazioni sull'annessione dell'Austria al Terzo Reich. La missione in Germania ebbe fine nel dicembre del 1938, fui espulso come persona non gradita. Credevo che il ritorno a Firenze mi avrebbe riservato una accoglienza migliore. Purtroppo veni messo sotto controllo . Il servizio segreto dei fascisti, avevano scoperto che, durante la permanenza in Germania mi ero avvicinato agli alleati e in Italia ai movimenti antifascisti. Fine prima parte
Alberto Chiarugi Read the full article
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/02/il-festival-finisce-in-vacca-i-fischi.html Il Festival finisce in vacca, i fischi dell'Ariston e Cuccarini: quindi, Sanremo... - Prima di iniziare, dico: ma vi rendete conto di quanto si sta baciando le mani Jannik Sinner? Immaginatevi il povero tennista e il Ballo del Qua Qua con la racchetta in mano. Horror. - Il Prima Festival è il regno del trash. Abolitelo o chiamo Kim Jong-un a fare una strage. - Pronti via, non so chi sia Aitana, non ha una grandissima voce, ma merita tutte le inquadrature che le hanno regalato. Parlo da maschietto (se mi è permesso senza poi ritrovarmi col braccialetto elettronico). - Ho visto dell'elettricità tra Sangiovanni e Aitana. Sguardi profondi. Non è che....? - Sangiovanni porta se stesso alla serata delle cover e già questo la dice lunga su quanto se la crede (tra 4 milioni di brani, devi auto citarti?). PS: senza autotune, ce lo fate sentire? - Se avete ancora dubbi sul fatto che Annalisa abbia il diritto di stare in cima a questo festival, allora avete prosciutto nelle orecchie. L'interpretazione di un brano non suo, complicato, in un'altra lingua, è eccellente. Note alte, note basse, gorghéggio. Però devo dire che anche La Rappresentante di lista si è difesa molto bene. Voto: 8. - Rose Villain e Gianna Nannini. Il vero "scandalo" è che le abbiano fatto intonare, si fa per dire, questa canzone. Risultato tragico, per Rose. Ha rovinato un medley che sarebbe stato emozionante e invece si è trasformato in un incubo. Per fortuna il pubblico si è messo a cantare e ha coperto le steccate maldestre e blasfeme di Rose. Voto: 3. - Aiuto. Fermatela. Fate cantare solo Gianna. "Ma la tenerezzaaaaa". Che orrore. Gianna intervieni. Gianna perché non blocchi tutto? "Sei nell'animaaaaaaaaaaa". Ho i brividi dello schifo. Duetto terribile. E l'Ariston ha pure avuto il coraggio di applaudire. - Sul palco salgono i cani dei carabinieri e della polizia, panico nei camerini. - Ah sono quelli degli artificieri, potete tirare un sospiro di sollievo. - Gazzelle e Fulminacci. Ma perché scegliere pezzi che non potete riuscire ad eguagliare e poi li rovinate? "Avvocatiiii". Steccata. "Se l'amore è amoreeee". Steccata. "Notte di polizia, qualcuno te lo sei portato via". Ecco, richiamate i cani e portate via questi due signori. È illegale rovinare così i miei ricordi dell'adolescenza. Voto: 3. - Ma "Fulminacci" è un nome o un'imprecazione? - The Kolors e Umberto Tozzi. Piacevole, o almeno non hanno rovinato nulla. E vista come era partita la serata pare già una conquista. Nota positiva: hanno scelto le canzoni giuste per non far sfigurare né Stash né la band. Bravi i produttori. Voto: 6,5. - Il "ragazzo del 2000", comunque, ha 24 anni. C'è gente che ha già 2 figli a questa età. - Alfa e Vecchioni. Si sente solo Vecchioni. Idea geniale di chi ha pensato questa performance: Alfa "canta" da solista solo nelle parti "parlate" dove far danni è difficile. Le parti "cantate" le fanno sempre insieme, così che il gigante possa "coprire" il giovine. Geniale. Voto: 5,5. - Lorella Cuccarini fa il suo ingresso in teatro. Per caso hanno spostato Sanremo su Canale 5? Oppure Cologno Monzese è riuscita a invadere la Rai, finalmente? - Io non mi muovo così nemmeno a 30 anni, figuratevi all'età della Cuccarini. - Bnrk44 e Pino D'Angiò. Si stanno davvero bevendo un amaro mentre cantano? Per un momento ho pensato che fossero tutti vestiti normalmente. Invece no. Idea carina, esecuzione sufficiente. Voto: 6. - Cocciante e Irama. Insomma. Voto: 5,5. Ma quando il maestro intona il capolavoro di Notte Dame de Paris è pure magia. - Lorella Cuccarini sta spiegando alle colleghe come ci si veste per l'occasione. Abito adeguato al suo fisico. Non esagerato. Da sera. Perfetto. - Ah, si vede che è una presentatrice che sa stare in tv. La spalla perfetta in una serata in cui non bisogna perdersi in fronzoli ma pensare solo a condurre lo show. Brava. - Fiorella Mannoia e Gabbani. Erano arrivati primo e secondi al festival di Occidentali's Karma e Che sia benedetta. Forse Fiorella parte con qualche problema tecnico all'audio, poi si riprende un po'. L'accoppiata tutto sommato funziona, va detto però che ognuno emerge nella propria canzone e balbetta in quella dell'altro. Poteva andare meglio. Voto: 6. - E se Lorella si candidasse per la conduzione del Festival da anno prossimo? Rispetto ad Amadeus dà anche meno l'impressione di leggere dal gobbo. - Santi Francesi e Skin. Sono sorpreso. Lui parte bene, molto meglio di come abbia intonato la sua canzone in gara al festival. Ma molto meglio. Molto molto meglio. Bello. Bravi. Emozionante. Intonati. Accordati tra loro. Duetto da applausi. Anche meglio di Annalisa. Voto: 9. - Unica domanda, caro Santi Francesi: ma perché la gonna? - Arisa ci regala un altro briciolo di musica interpretata a dovere. Le perdoniamo pure il rosa confetto. - Ricchi e Poveri con Paola e Chiara. Bentornato Festivalbar. Che gli vuoi dire? Sbagliare due brani così (Mammaria e Sarà perché ti amo) sarebbe stato da plotone di esecuzione (Kim Jong-un sei pronto?). Volevano fare ballare l'Ariston e ci sono riusciti. Ti piace vincere facile. - Ghali in mancanza d'altro la butta in politica per la gioia dei progressisti-di-tutto-il-mondo-unitevi, cantando prima in arabo e poi "L'italiano" di Totò Cutugno. Ciliegina sulla torta il saluto salam aleikum e la dedica alle navi delle ONG che lui finanzia. Ci sta, eh. Voglio dire: è la sua cifra stilistica, un po' stantia, ma tutto sommato ha usato i guanti di velluto (o quelli per le vacche dell'altra sera?). Meglio lui delle uscite in stile Dargen D'Amico. Benino l'esecuzione, sia lodato l'autotune, di sicuro meglio di ieri quando - per sua stessa ammissione - aveva fatto crollare un paio di lampadari. - Se si fosse limitato all'esibizione, anche sticacchi. Però rivendicare di aver "portato un arabo nelle case degli italiani" dimostra che Ghali voleva far parlare di sè più per il contesto che per la musica. Voglio dire: Annalisa e Angelina sono in cima alle classifiche senza grandi messaggi politici, ma solo per merito di musiche migliori e esecuzioni di livello. Ghali tutto questo non ce l'ha, quindi si arrabatta con la politica. De gustibus. - Quindi Bagnaia è stato tra noi solo per dire che ascolta la musica prima di scendere in gara. E nient'altro. Utilità? Zero. Però ha risposto "crepi il lupo" e, in tempi di perbenismi green, dove ci vuol poco ad essere accusato dagli animalisti, vale 10 punti. - Clara e Ivana Spagna. Dovete perdonare il cronista per la divagazione personale, ma se ti hanno portato a Sanremo "Il cerchio della vita" vuol dire che tenevano a tal punto a non sfigurare in questa nostra rubrica da proporre il brano preferito di chi scrive. Potevano pure stonarlo tutto, e non l'hanno fatto, ma poco avrebbe importato. Sono appena tornato bambino. Voto: 8. Ditemi che ora entra Rafiki vi prego. - Fermi tutti Beppe Vessicchio. Fermi tutti i Jalisse. Troppe emozioni tutte insieme. E subito il pensiero corre a Checco Zalone in Norvegia quando gli scende la lacrimuccia guardando la réunion di Al Bano e Romina a Sanremo. L'effetto è più o meno lo stesso. - Bertè non sente il countdown, panico negli occhi di Amadeus che dopo il caso Bugo vive con l'ansia addosso. Loredana non è al meglio della forma. Anzi, direi proprio malino: mi sa che il problema non era dei fonici. Questa storia dei "duetti" in cui a cantare alla fine è solo il cantante in gara e l'altro suona sa di mezza fregatura. Voto: 4. - Geolier, Guè Luchè e Gigi D'Alessio. Avrei volentieri sentito l'ospite internazionale cercare di uscire dalla comfort zone del rap napoletano. Invece nada. Voto: 5. - Angelina Mango. Lo stile è ardito, ma azzeccato. L'esecuzione non al livello di Annalisa, mi viene da dire. E forse nemmeno di Santi Francesi. Peccato per un paio di sbavature perché la dedica al padre scomparso è da brividi. Voto: 6,5. - Alessandra Amoroso e Bombadash. Il medley traina, di energia ce ne è a secchiate, anche se Amoroso in questo Sanremo non arriva al cuore. E lasciatevelo dire da un fan dei Sud Sound System: questa versione di Le radici ca tieni è stata un colpo al cuore. Voto: 6,5. - La pubblicità per l'emissione dei Btp valore sembra un annuncio di altri tempi. Dove ho messo le cambiali? - Dargen D'Amico in pratica ha declamato una poesia, neanche granché, fingendo di andare a ritmo con la musica. L'idea di mescolare rap e l'orchestra da non ripetere mai più. - Aridaje D'Amico con i bambini buttati sul pavimento perché non ci sono luci e medicine a Gaza. "Bisogna imporre un cessate il fuoco". Appello inutile, visto che Dargen conta come il due di coppe quando briscola è spadi. Scusa, mio caro: ma chi dovrebbe imporlo? L'Italia o gli Usa? E a chi: a Israele o ad Hamas? Poi voglio dire: al secondo giro mi sarei aspettato che almeno potessi ricordare degli ostaggi, civili, tenuti in prigione dai terroristi a Gaza. Caro Dargen perché non dire: "Imporre il rilascio dei rapiti". Eh: perché? - Mahmood. C'è poco da dire, è stato bravino. Voto: 6. - Da anno prossimo tutti vestiti per decreto di Amadeus come i Tenores di Bitti, roba forte e un po' contadina. Ci piace. - Che marchettone di Carolina Kostner a Suzuki. Principianti: andare a ripetizioni da John Travolta. - Arriva all'improvviso il comunicato dei trattori. Così, de botto. Allora, sono tutte richieste legittime, però continuo a non capire perché gli agricoltori sì e i rider no, perché i trattori sì e i giornalisti freelance no. - Mr Rain e i Gemelli Diversi si completano discretamente nell'insieme, così come i testi delle canzoni degli uni e degli altri. La coreografia con i nastri delle farfalle olimpiche rende il tutto decisamente piacevole. E gli applausi dell'Ariston dimostrano che quel furbacchione di Mr Rain arriverà più in alto di quanto i critici musicali non saranno mai disposti a riconoscergli. - Ma Amadeus che si ficca in mezzo con la canzone ancora in corso? E fortuna che la scaletta l'ha scritta lui. - Ai trattori comunque alla fine hanno dato un contentino, peraltro a un orario improponibile: a quell'ora i contadini sono più vicini al risveglio che all'ora in cui si "coricano". Temo che le polemiche non si placheranno. - Però Amadeus deve aver capito che aria tira in Rai. Infatti prima di leggere il comunicato sottolinea che la colpa è tutta delle "politiche europee". Ama il sovranista. - Negramaro osa con Battisti e la Canzone del sole. Idea ottima per spingere il pubblico a casa e quello all'Ariston a cantare. Però né Giuliano né Malika Ayane riescono a renderla loro. Certi capolavori non andrebbero reinterpretari, solo adorati. Vada come vada, questa pare la brutta copia dell'originale. Voto: 6. - Emma e Bresh sopra la sufficienza. Meglio lui di lei, per distacco. Voto: 6,5. - Sto per cedere al sonno. - Diodato sceglie De Andrè. Ed è una buona idea per fare apprezzare le sue qualità canore. Non ho ben capito la scelta di farsi accompagnare da quell'altro. - Se i La Sad insistono a urlare il loro nome in quel modo, faccio una strage (Ciccio Kim ci sei?). - Ma a parte vestirsi in maniera stravagante, aver scelto un cocainomane per barbiere, urlare al microfono e fare il "giro girotondo" mentre Donatella Rettore canta, esattamente i La Sad che ci stanno a fare a Sanremo? - Si sono messi lo scotch addosso. Si sono messi lo scotch addosso. Ripeto: si sono messi lo scotch addosso. Voto: 0. - Il Tre. Partiamo bene con un altro problema "tecnico" anche se mi viene il dubbio che... Vabbè non lo dico. Per raggiungere Moro, il ragazzo deve fare i gradini a Tre a Tre. Però almeno è riuscito a stare nel duetto senza rovinarlo. Voto: 5,5. - BigMama. Torno a ripetere: una cosa è il body shaming, deprecabile, un'altra è scegliere abiti che non ti rendono né giustizia né ti aiutano. Questa tutina in cui si è rinchiusa, starebbe male pure a Elisabetta Canalis. Vabbé. Prima o poi capirà che sarebbe il caso di catalizzare l'attenzione sul motivo per cui dovrebbero averla invitata a Sanremo: la musica. Voto: 4 - Domanda: ma i cantanti che prendono la borsetta al pubblico e poi la mostrano in telecamera, con tanto di marchio, stanno facendo pubblicità occulta? Chiedo per un amico di nome Codacons... - Maninni meglio di Ermal Meta. Duetto ben riuscito. Voto: 7. - Siamo solo al 28esimo cantante in gara. Voglio morire. - Il freestyle su Amadeus e Fiorello di Fred De Palma è caruccio. Prende un punto in più nella speranza che possa davvero convincere Rosario ad una sfida rap. Già pregusto. Voto: 6 - Nek e Renga sono l'unico motivo valido per essere rimasti svegli fino alle 1.38. Divertenti. Ma soprattutto vestiti come due signori a modo. Voto: 9 per la normalità (signor questore non mi arresti). - La cosa migliore della serata? Il ritorno dei Jalisse. Ci hanno provato, hanno montato polemiche ogni benedetto anno, si sono fatti intervistare e alla fine... Fiorello li ha presi per i fondelli portandoli sul palco alle 2 di notte. Contenti loro, contenti tutti. Comunque la canzone era gradevole. E, diciamolo sinceramente: questi cantano meglio del 75% degli "artisti" in gara. Ho mandato 10 sms col codice 18, 47 e 74 (non ho mica capito quale avevano scelto) per farli risalire in classifica. Degna chiusura. - Vince Geolier con Gigi D'Alessio e giustamente l'Ariston fischia alla grande. Hanno ragione. Qui mi sa che pesa tanto il televoto. Forse troppo. - Quindi in questa serata: Ghali fa il tifo per l'immigrazione, Dargen D'Amico per la pace a Gaza (con l'autorevolezza di Miss Italia), BigMama sostituisce Elena Cecchettin sulla violenza contro le donne, nessuno che ricorda i rapiti israeliani e Amadeus si schiera al fianco della mucca Ercolina. Una serata che stava filando via liscia, buttata in vacca. Via la politica dal Festival.
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“Chiamo i carabinieri così mi sentiranno ucciderti”: fermato 52enne che maltrattava la compagna
DIRETTA TV 25 Febbraio 2023 Un uomo di 52 anni di Castel San Pietro Terme è stato sottoposto alla misura cautelare di divieto di avvicinamento alla compagna che maltrattava quotidianamente con botte e minacce. 1 CONDIVISIONI “Chiamo i carabinieri così sentono in diretta il tuo omicidio”. Questa era una delle minacce che un 52enne originario della provincia di Ravenna rivolgeva più spesso alla…
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Io davanti al pc durante l'esame di teoria della patente
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Second time this summer roaming the streets crying folks, we setting new records.
#Non so#Secondo voi vedere tuo padre che punta un coltello a tua madre e le urla ti sgozzo mi lascerà dei traumi?#Chissà#Intanto io me ne sono andata perché ad una certa comincia a non interessarmi più se si ammazzano a vicenda o no#Mi basta non vederlo#Almeno sto giro c'era mio fratello magari si decide a fare qualcosa pure lui prima o poi invece di stare a guardare come un ebete#La prossima volta chiamo i carabinieri#Magari la paura del giudizio altrui gli interessa si più delio benessere psicologico
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Oggi sono andata a trovare i nonni. Gli ultimi due che mi sono rimasti. Se mi ricordo di qualche anno fa, li amavo, tantissimo. Avevo litigato pesantissimo con mia madre e il mio unico porto sicuro erano loro due, con cui mangiavo perché è grazie e a causa di loro due che per me il cibo e la cucina sono gli unici modi con cui so esprimere amore. Voglio molto bene ancora a tutti e due, ma sentendo l'altra campana della lite, mi sono effettivamente resa conto di quanti torti in fondo ci abbiano fatto. Mia nonna mi fa più pena di tutti: ha una malattia psichiatrica ma che non è curata adeguatamente e non si può fare niente perché a 80 anni cambiare medico e terapia spaventa tutti. Fisicamente messa sempre peggio e non si fa che mettere toppe a ogni problema fisico che ogni volta si presenta. Viene trascurata, da tutti, me compresa. Mi sento molto impotente in questo senso. Quando ero a Venezia pensavo di farle da badante, poi ovviamente tra una cosa e l'altra, figurati. Anche perché c'è stato un periodo in cui mi chiamava spesso ed era per lamentarsi di mia madre oppure parlare a vuoto dei torti del passato o di qualsiasi cosa del passato. Se parla dei suoi genitori si mette a piangere e mi fa un male cane tutte le volte, anche se è per lo più una mistificazione di ricordi di una vecchia sé stessa. Così ho finito con cercare di allontanarmi e quel pensiero non mi è venuto più. Nonno è petulante e assillante, cosa che lei non meriterebbe. Ma così è quindi nessuno fa niente. Li ho amati al punto da pensare che una volta morti, sarei morta anche io, sul serio. Non lo penso più. Anzi penso che quando moriranno, non riuscirò a piangere, come mio solito. Quando mai ho pianto ai funerali, io. A volte veramente mi chiedo che rapporto strano io abbia con le lacrime. Mia madre non lo so se sta bene perché vive e ci fa vivere in un porcile. Roba che sepolti in casa di Real Time spostati, roba che se chiamo i Carabinieri forse davvero danno ragione a me. Ma l'orgoglio le logora l'anima e io non posso permettermi di prendere il suo titolo di casalinga e buttare cose. Ci ho provato e ho pianto per la disperazione perché non capivo la sua rabbia nei miei confronti. Mio padre già si sta mettendo a trovarmi un lavoro senza che nessuno glielo abbia chiesto da prima che mi laureassi, giusto quella volta al mese in cui si ricorda che sono viva perché deve farmi il bonifico. Lavoro in nero, lavoro per crearmi un giro come se mi interessasse farmi un giro da queste parti.
Che strana cosa, la famiglia. Un concetto ancestrale eppure così finto spesso da far rabbrividire. Al sud poi pare una cosa sacra e invece la verità è che più sei di famiglia più lo prendi nel culo. Chissà se anche il mio piccolo nucleo di famiglia di tre persone, che ora sembra un solido baluardo, finirà per sgretolarsi, un giorno, perché finiremo per non capirci più.
Chissà che fine farò io. Se mai me ne andrò oppure no. Che lavoro troverò. Quel ragazzo che ha trovato la mia tesi mi ha fatto tornare in mente quanto mi sia piaciuto scriverla e all'idea del phd. Parlandone con la mia amica mi sono resa conto del tempo che dovrei investire prima ancora di tentare, a partire dal tempo per prendere l'Ielts. Ultimamente stavo pure studiando, poi si sono messi i colloqui e arrivederci.
Mi sento molto vuota ultimamente. È probabilmente il miglior meccanismo di coping per andare avanti: annullare i sentimenti, lasciare scorrere il tempo, senza pensare, senza sentire. Arrancare.
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Valentina trema ancora
Valentina trema ancora. Perché tremi Valentina? Per mia figlia Ayantu. Era in centro a Trieste. Al telefono mi stava dicendo che aveva lasciato sua figlia, la mia nipotina, a danza… Trema ancora. “Mamma, c’è qualcuno che mi dà fastidio…” “Cosa succede?” “Mi sta offendendo. Mi sta spingendo… chiamo i carabinieri!” Calma Valentina, smetti di tremare… Non ci riesco, Ho aspettato. Poi mi ha richiamata. “Mi ha spintonato, mi ha detto che sono una sporca negra. Mi ha spinto contro il muro e mi diceva che me lo avrebbe messo dietro… spingeva… Trema sempre… Ma nessuno l’aiutava? No! Anzi! La gente intorno la offendeva, incitava il violento. Le dava la colpa di tutti i loro problemi. Inveiva! Senza ritegno, senza vergogna. Ancora un forte tremito... I carabinieri, appena arrivati, hanno cominciato a fare domande. La gente negava. Poi hanno iniziato ad offendere anche i militari. Se ne andavano urlando contro i carabinieri sorpresi. Non riesce a fermare il tremito. Valentina, smetti di tremare. Il banco è con te. Smetti di tremare. Per Valentina, per Ayantu, per tutti coloro che hanno vissuto questi drammi… È l’ora di fare banco. Perché smettano di tremare… Perché nessuno debba mai più tremare… Lorenzo Rossomandi ******************* Sardine Creative
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i carabinieri vi chiamo a voi due!!!! con sto cazzo di autotune!!!!
con de andrè mi usi l'autotune
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è sparito il mio prodotto preferito per lavare il pavimento se non lo trovo entro due minuti chiamo i carabinieri, non se ne parla di lavare per terra con una cosa diversa
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