#cessione crediti
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Video del webinar: Cessione dei crediti bancari e tutela del creditore ceduto
Lo scorso 26 gennaio si è tenuto il webinar dal titolo “Cessione dei crediti bancari e tutela del creditore ceduto“. L’avv. Edoardo Ferragina ha partecipato in qualità di moderatore, coinvolgendo i partecipanti in un dibattito informativo e stimolante. Vi invitiamo a guardare il video per accedere a preziose intuizioni e consigli forniti durante il webinar. Il nostro studio legale è impegnato a…
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Tassazione della plusvalenza da acquisto crediti d'imposta (bonus fiscali)
Come previsto dall’articolo 121 del decreto Rilancio, i contribuenti che sostengono spese per gli interventi ammessi al Superbonus (more…) “”
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Cessione crediti superbonus, Gazzetti (Pd): "Da Governo posizione incredibile e spregiudicata che getta nello sconforto cittadini e imprese"
Cessione crediti superbonus, Gazzetti (Pd): "Da Governo posizione incredibile e spregiudicata che getta nello sconforto cittadini e imprese"
Livorno 17 febbraio 2023 Cessione crediti superbonus, Gazzetti (Pd): «Da Governo posizione incredibile e spregiudicata che getta nello sconforto cittadini e imprese. Da Gruppo Pd proposta chiara: esecutivo permetta alle PA di acquistare crediti di imposta» Il consigliere regione Pd, Francesco Gazzetti, interviene sullo stop dell’esecutivo nazionale alla cessione dei crediti per i bonus edilizi:…
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Cessione del credito pro soluto - Società di recupero crediti: Debt Recovery Today.
https://www.debtrecoverytoday.it/
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💻 Cessione crediti fiscali: operativa la piattaforma Federbonus
✅ Una soluzione a misura di impresa realizzata da Federcontribuenti per trasformare i crediti fiscali in liquidità immediata
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Startup innovative
La startup innovativa è un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita e rappresenta per questo uno dei punti chiave della politica industriale italiana.
Nel 2012, il D.L. 179/2012 ha introdotto alcune misure specifiche a sostegno di tale tipologia di impresa per supportarle durante il loro ciclo di vita (nascita, crescita, maturità). Con questo pacchetto, oltre a sviluppare un ecosistema dell’innovazione dinamico e competitivo, creare nuove opportunità per fare impresa e incoraggiare l’occupazione, si vuole promuovere una strategia di crescita sostenibile.
Le imprese in possesso dei requisiti possono accedere allo status di startup innovativa tramite autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante e godere delle agevolazioni registrandosi nella sezione speciale dedicata del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della propria provincia.
Le startup innovative possono godere dei benefici previsti entro i 5 anni dalla loro costituzione; trascorso tale periodo di tempo hanno la possibilità di trasformarsi in PMI innovative, senza perdere i benefici disponibili.
I requisiti di una startup innovativa
Ai sensi della normativa di riferimento (DL 179/2012, art. 25, comma2) una startup innovativa è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, che rispetti i seguenti requisiti oggettivi:
è un’impresa nuova o costituita da non più di 5 anni
ha residenza in Italia, o in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia
ha fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
non è quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione
non distribuisce e non ha distribuito utili
ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico
non è risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda
Infine, una startup è innovativa se rispetta almeno 1 dei seguenti 3 requisiti soggettivi:
1. sostiene spese in R&S pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione;
2. impiega personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale);
3. è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.
Le agevolazioni dedicate alle startup innovative
Per un approfondimento, consulta presentazione "Agevolazioni startup"(pdf)
Le misure si applicano alle startup innovative a partire dalla data di iscrizione nella sezione speciale e per un massimo di 5 anni a decorrere dalla loro data di costituzione.
Inoltre con il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cd. Decreto “Rilancio”) sono state introdotte misure per il rafforzamento e sostegno dell’ecosistema delle startup innovative.
Di seguito viene presentata la lista delle agevolazioni dedicate alle startup innovative.
Incentivi fiscali all’investimento nel capitale di startup innovative
Accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI
Smart & start Italia (finanziamenti agevolati per startup innovative localizzate sul territorio nazionale)
Trasformazione in PMI innovative senza soluzione di continuità
Esonero da diritti camerali e imposte di bollo
Raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding
Servizi di internazionalizzazione alle imprese (ICE)
Deroghe alla disciplina societaria ordinaria
Disciplina del lavoro flessibile
Proroga del termine per la copertura delle perdite
Deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica
Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale
Esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti IVA
Fail Fast (procedure semplificate in caso di insuccesso della propria attività)
Misure introdotte in risposta all’emergenza covid-19
Contributi a fondo perduto per acquistare servizi per lo sviluppo delle imprese innovative
Sostegno al Venture Capital
Credito d'imposta in ricerca e sviluppo
Proroga del termine di permanenza nella sezione speciale del registro imprese
Estensione della garanzia per il fondo centrale di garanzia per le Pmi
Ulteriori incentivi all’investimento in Startup Innovative
Programma Investor Visa for Italy: dimezzamento delle soglie minime di investimento
Agevolazioni per le Startup Innovative localizzate in zone colpite da eventi sismici Fonte Ministero delle Imprese e del Made in Italy
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Pastore (Bcc Iccrea), riduzione Npl in anticipo sul piano
“Siamo in anticipo sugli obiettivi del piano��� in merito alla riduzione delgi Npl e “contiamo entro l’anno di realizzare una nuova cessione” di crediti deteriorati. Lo afferma il dg del gruppo Bcc Iccrea Mauro Pastore a margine dell’evento alla Fiera di Roma per celebrare i 60 anni di storia dele gruppo cui partecipa il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta. Pastore ha…
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Trecento milioni per le regioni colpite dal terremoto
Trecento milioni di crediti legati all'utilizzo del Supersismabonus sono il risultato di un protocollo d'intesa firmato dal commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Guido Castelli, e da Intesa Sanpaolo. Si tratta di un plafond di finanziamenti legato all'utilizzo nei cantieri della ricostruzione del Centro Italia. In Umbria, Abruzzo, Lazio e Marche - regioni colpite dal terremoto del 2016 - grazie a una deroga prevista dal Governo e varata dal Parlamento, possono continuare fino a tutto il 2025 a procedere alla ricostruzione degli edifici privati beneficiando del Supersismabonus 110%, assistito sia dalla cessione del credito d'imposta che dallo sconto in fattura. Un intervento voluto per incentivare e accelerare la ricostruzione del tessuto edilizio nei territori colpiti dal sisma del 2016. "Attraverso questo protocollo - ha detto il commissario Guido Castelli - saranno messi a disposizione ulteriori 300 milioni di euro, una cifra estremamente consistente che auspichiamo possa consentire il superamento delle criticità dovute al blocco dei meccanismi di negoziazione dei crediti d'imposta". "L'obiettivo che mi sono dato nello svolgimento di questa missione è quello di ricostruire innovando il patrimonio edilizio e, attraverso iniziative come il Protocollo firmato oggi, l'Appennino centrale può diventare un punto di riferimento sulla prevenzione e messa in sicurezza del territorio", ha concluso il commissario. I crediti che potranno essere acquistati sono riferiti agli interventi ammessi al Superbonus, effettuati o da effettuare, di ristrutturazione, riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli immobili per la riduzione del rischio sismico su edifici residenziali o unità immobiliari a destinazione abitativa per i quali sia stato accertato il nesso causale tra danno dell'immobile e l'evento sismico, situati in uno dei Comuni interessati da eventi sismici. Le imprese iscritte all'Anagrafe avranno la facoltà di presentare a Intesa Sanpaolo la richiesta di un plafond per la cessione dei crediti di imposta che sarà sottoposta a istruttoria e/o vagliata dall'Istituto di credito. Read the full article
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4 ott 2023 11:55
GIULIETTO E IL PULCINELLA A 5 STELLE: CONSULENTE PER SANARE I DANNI PRODOTTI DALLA SUA LEGGE! - L'ONOREVOLE MELONIANO GIULIO TREMONTI CHE IERI TUONAVA CONTRO ''LE TRUFFE DEL SUPERBONUS EDILIZIO" E OGGI ACCUSA DRAGHI DI NON AVERLO STOPPATO (“SE NON CI FOSSE STATO UN TIZIO CHE VOLEVA ANDARE AL QUIRINALE I CONTI ITALIANI STAREBBERO MEGLIO”), E' LO STESSO TREMONTI CHE HA ARRUOLATO COME CONSULENTE NEL SUO STUDIO TRIBUTARIO IL GRILLINO RICCARDO FRACCARO, EX SOTTOSEGRETARIO DEL GOVERNO CONTE E “PADRE” DEL SUPERBONUS E DELLA FAMIGERATA LEGGE PER LA CESSIONI DEI CREDITI D'IMPOSTA? - AVVISATE GIORGIA: IERI SERA AL RICEVIMENTO ALL’AMBASCIATA TEDESCA, CONTE E TREMONTI SI SONO APPARTATI 30 MINUTI A PARLARE FITTO FITTO… -
DAGO-FLASH
Ieri sera al ricevimento dell’ambasciatore tedesco, sono stati avvistati Conte e Tremonti. Dopo il discorso di benvenuto, Peppiniello Appulo e il commercialista di Sondrio si sono appartati 30 minuti a confabulare di Superbonus 110% e di Draghi...
DAGOREPORT– MELONI AVVERTE TREMONTI: IL "NEMICO" NON E' DRAGHI MA CONTE – IL CALCIONE RIFILATO DALL'EX MINISTRO DELL'ECONOMIA A MARIOPIO, ACCUSATO DI NON AVER STOPPATO IL SUPERBONUS GRILLINO (“SE NON CI FOSSE STATO UN TIZIO CHE VOLEVA ANDARE AL QUIRINALE I CONTI ITALIANI STAREBBERO MEGLIO”), METTE IN DIFFICOLTÀ LA SORA GIORGIA – LA DUCETTA HA SCELTO COME NEMICO NUMERO UNO CONTE E IL POPULISMO GRILLINO. E GLI ATTACCHI A DRAGHI SPOSTANO L'ATTENZIONE DAL VERO BERSAGLIO DA COLPIRE, SOPRATTUTTO IN VISTA DELLE ELEZIONI EUROPEE…
LA SECONDA VITA DI FRACCARO: CONSULENTE PER I DANNI DEL SUO SUPERBONUS. E LAVORA ANCHE CON TREMONTI
Simone Canettieri per https://www.ilfoglio.it dell’11 maggio 2023
Riccardo Fraccaro da sottosegretario di Giuseppe Conte nel governo rossogiallo ha creato il controverso Superbonus 110 per l’edilizia (“sono il papà di questa riforma”), poi lo ha difeso da deputato mentre Mario Draghi guardando i conti e le truffe si metteva le mani fra i capelli e adesso, che non siede più in Parlamento, lavora come consulente per sanare i danni prodotti dalla sua legge.
E lo fa, da libero professionista, anche con il prestigioso studio tributario che fa capo a Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia dei governi Berlusconi, attualmente onorevole di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni che gli ha affidato la presidenza della commissione Affari esteri e comunitari della Camera.
D’altronde: chi conosce meglio dell’ex grillino Fraccaro il pasticcio (per le imprese e per le casse pubbliche) della cessione dei crediti d’imposta causato dalla legge di cui è stato artefice? Questo intreccio, di cui è venuto a conoscenza il Foglio, è un piccolo grande apologo su un protagonista del vecchio M5s.
Che in questo caso ha prima creato il problema e poi, una volta uscito di scena perché non più ricandidabile per la regola dei due mandati, dovendo mettere insieme il pranzo e la cena, ha pensato bene di diventare (legittimamente) consulente del guasto procurato.
Sicché dallo studio di Tremonti è arrivata poco tempo fa una commessa a otto zeri per piazzare i crediti d’imposta acquistati dalle banche. Il compito della società di Fraccaro è quello di riempire il plafond che gli è stato affidato girando per le imprese che si ritrovano con questi crediti incagliati perché non riescono a scalarli dalle tasse o a cederli.
Un tema che Tremonti ben conosce, da politico e da tecnico. Tanto che lo scorso 25 giugno dalle pagine del Sole 24 Ore tuonò contro “le truffe del Superbonus edilizio”. Aggiungendo che dopo le prime grane il “governo sarebbe dovuto intervenire subito perché il settore ormai è drogato”.
Fraccaro, 42 anni, veneto di Montebelluna, ma trentino d’adozione, ha rappresentato da sempre la parte più attenta alle nomine, ai tributi e alla finanza del M5s. Da ministro del Conte I, governo gialloverde, si propose fin da subito come cinghia di trasmissione fra il grillismo di piazza (e di balcone) e il mondo milanese della Casaleggio associati.
La scintilla con Tremonti scoccò alla luce del sole, anzi di un portone, grazie all’inviato della trasmissione “Tagadà”, di La7, Luca Sappino. Erano i tempi dei giorni folli del Quirinale quando a un certo punto Salvini e Fraccaro vennero pizzicati, quatti quatti, mentre entravano in un palazzo di Via della Scrofa, sede di studi di commercialisti dove una volta c’erano anche gli uffici di Tremonti. Tra mille smentite di rito, si venne a sapere che Fraccaro aveva promesso un gruzzoletto di voti grillini a Salvini per l’elezione di Tremonti al Quirinale.
Una mossa che per poco non gli costò l’espulsione dal M5s, appena Conte se ne accorse, scoprendo poi che il suo ex ministro era anche nel collegio dei probiviri (quindi si sarebbe dovuto cacciare da solo). Com’è finita la faccenda è abbastanza noto: Sergio Mattarella è stato rieletto, dopo qualche mese il governo è caduto, si è andati a elezioni anticipate.
Con Fraccaro che è uscito di scena, una volta esaurito il bonus mandato, e Tremonti che è tornato grazie a Meloni alla ribalta (immortale il suo debutto alla convention del maggio scorso di FdI a Milano contro “Draghi, l’inglese e il governo dei migliori”). Mentre, nel frattempo, il Superbonus continuava a macinare debiti (75 miliardi il costo complessivo) e crediti incagliati (circa 20 miliardi).
Adesso le strade del grillino e dello studio del professore (un’eccellenza che offre “un’ampia gamma di servizi in materia di consulenze fiscali”) sembrano essersi di nuovo incontrate. Attraverso una commessa da capogiro. C’è chi parla – anche se è sempre volgare tirare fuori i soldi – di una missione da 200 milioni di euro di crediti d’imposta.
Chissà. Lontano dai radar della politica l’ex grillino di tanto in tanto difende la sua riforma, osteggiata da Draghi e poi da Meloni. E se ne va in piazza, con Conte, fra gli esodati del Superbonus. Per convinzione e per lavoro (contattato da questo giornale Fraccaro non vuole commentare).
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Poste Italiane rilancia il servizio di acquisto dei crediti del Superbonus 110%
Dopo il blocco della cessione del credito del #superbonus 110% molte famiglie e imprenditori edili hanno avuto difficoltà economiche. Per fortuna torna con #PosteItaliane la possibilità di cedere il #credito, ma solo fino ad un determinato importo.
Il Superbonus 110% è una misura fiscale che consente di detrarre il 110% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione energetica o antisismica degli edifici. Tuttavia, molti beneficiari del Superbonus hanno difficoltà a recuperare il credito d’imposta, a causa del blocco delle cessioni dei crediti da parte di banche e altri soggetti. Questa situazione ha creato una crisi nel settore…
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Aste immobiliari: come funzionano e quanto si risparmia. La guida - la Repubblica
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Cessione dei crediti bancari e tutele del debitore ceduto
Venerdì 26 gennaio, dalle ore 15:00, in diretta streaming sul canale YouTube di Professionisti del diritto si terrà il webinar dal titolo: “Cessione dei crediti bancari e tutele del debitore ceduto”. L’avv. Edoardo Ferragina parteciperà in qualità di moderatore. Il convegno è accreditato dal COA di Cosenza ed è realizzato in collaborazione fra le Associazioni Professionisti del diritto, ADUSBEF e…
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Stop immediato alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura
Stop immediato alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura; restano solo le detrazioni. Lo ha stabilito il Dl 11/2023 pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 40 in vigore da oggi, venerdì 17 febbraio. Salvi i lavori già avviati. Il decreto blocca le cessioni e gli sconti in fattura, per tutte le tipologie di bonus edilizi, tra cui: superbonus; ecobonus: bonus ristrutturazioni; bonus…
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#bonus per le imprese turistiche#cessione crediti#crediti d&039;imposta super Ace#crediti per la ristorazione#dl 11/2023#stop immediato
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Santa Maria Capua Vetere, bonus edilizi per lavori mai svolti: 19 indagati
Santa Maria Capua Vetere, bonus edilizi per lavori mai svolti: 19 indagati. Sono 19 gli indagati dalla Guardia di Finanza di Caserta nell'ambito di una maxi inchiesta in merito alle truffe sui crediti di imposta dei bonus edilizi. Nei guai un commercialista casertano e 18 imprenditori, quasi tutti operanti nel settore edile, di cui 16 destinatari del provvedimento di sequestro - per complessivi 16 milioni di euro di crediti giacenti - disposto dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della sezione di indagini sulla criminalità economica della Procura. Il professionista casertano avrebbe effettuato, in maniera del tutto fittizia, 152 comunicazioni di cessione di crediti di imposta relativi a ben 16 interventi di recupero del patrimonio edilizio, “risultati mai avvenuti - si legge nell’ordinanza - e riferibili ad immobili, segnalati come ubicati in diverse parti del territorio nazionale, ma, in realtà, risultanti mai censiti al catasto, ovvero nella titolarità di soggetti del tutto ignari della procedura attivata”. I crediti, così maturati in maniera fraudolenta, sono stati ulteriormente ceduti, "talora a società riconducibili agli stessi beneficiari dei medesimi crediti fittizi", che avrebbero potuti utilizzarli come "moneta fiscale" per il pagamento di debiti tributari o cederli, a loro volta, ad altri soggetti per le medesime finalità. L'adozione in via d'urgenza della misura cautelare si è resa necessaria proprio per evitare questa eventualità, scongiurando così "il pericolo della circolazione dei crediti presenti nei cassetti fiscali di tutti i soggetti interessati".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Salta il patto di riservatezza, Fabrizio Mannino pronto a riprendere la trattativa, ma Pietro Sciotto deve iscrivere la squadra
Dopo le dichiarazioni shock con le quali il presidente Pietro Sciotto nel pomeriggio del 15 giugno annunciava la chiusura della trattativa con Fabrizio Mannino per acquisire l’Acr Messina e annunciava di non iscrivere la squadra al prossimo campionato di serie C, rispondeva qualche ora dopo Fabrizio Mannino con una conferenza stampa per chiarire l’attuale situazione. Mannino ha dichiarato di aver sciolto il patto di riservatezza che lo legava al presidente Sciotto. Ha affermato che si è presentato a Messina non per speculare e approfittare, ma solo per una pura passione sportiva e aggiunge che la conferenza stampa non è contraria alla volontà di Sciotto, ma solo un punto di partenza per raggiungere un accordo, per il bene di tutti. Secondo Mannino è stato il presidente Sciotto ha rompere il patto di riservatezza da lui stesso voluto, un patto firmato il 31 maggio. Mannino non comprende di quali garanzie parli Sciotto, non essendoci un contratto, non c’è un accordo. Mannino non può iscrivere la squadra in serie C poiché non è il presidente della società. Non è un benefattore. È irreale e impraticabile che faccia un bonifico e Sciotto iscrive la squadra. Due giorni fa Mannino era riuscito a far sottoscrivere alle parti un impegno di massima che sarebbe dovuto sfociare in un accordo che prevedeva la restituzione della somma che Sciotto avrebbe dovuto pagare per l’iscrizione. Nel momento in cui si poteva addivenire alla sottoscrizione del contratto, Mannino avrebbe pagato Sciotto, acquisendo il 51% della società. Per cui si andava dal notaio Vicari e Mannino avrebbe presentato l’assegno circolare e Sciotto avrebbe ceduto la quota. La parte eccedente che avrebbe dovuto coprire il debito, di cui ancora oggi Mannino non ha cognizione, sarebbe stata pagata con i vari versamenti. Sciotto avrebbe pagato i vari debiti e Mannino l’avrebbe rimborsato, arrivando così alla cessione del 99%. Su questo le parti avevano raggiunto un accordo. Al mattino Sciotto chiama Mannino, che si presenta in concessionaria. Sciotto propone un nuovo accordo a una cifra superiore, con un pagamento per la cessione del 100% della società. Mannino si riunisce con i consulenti chiedendo chiarezza sulla massa debitoria. Mannino invia un consulente a Giammoro per ricevere la documentazione necessaria per avere contezza delle passività, ma una volta arrivato a Giammoro, il consulente di Sciotto comunica che non era stato autorizzato a consegnare la documentazione. Per Mannino acquistare una società in questo modo è impossibile. Sciotto dichiara un passivo di 1.2 milioni di euro, ma secondo Mannino ammonta a 2.8 milioni di euro a fronte di crediti davvero minimi. L’unica condizione posta da Mannino per l’acquisizione della squadra, sia con la proposta del 51% che su quello del 100%, era che Sciotto iscrivesse la squadra, essendo l’unico titolato a farlo. Secondo Mannino la garanzia da fornire deve essere legata a un accordo, a un contratto, così come previsto dal codice civile, poiché nessuno rilascia garanzie in bianco. Come previsto dalle normative, dichiara Mannino, bisogna rilasciare una “comfort letter” alla Lega in cui viene certificata la consistenza patrimoniale che Mannino avrebbe già prodotto attraverso la sua banca, la City Bank, che certifica una presenza di fondi, nei suoi conti, superiore ai 50 milioni di euro. Read the full article
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⁉️ Superbonus e crediti fiscali: solo un alibi sul disastro dei conti pubblici
🎙️ I commenti su Superbonus e cessione del credito sono tutti di tono negativo
👉 In realtà si tratta di strumenti che possono aiutare l'economia a crescere
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