#plusvalenza
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Tassazione della plusvalenza da acquisto crediti d'imposta (bonus fiscali)
Come previsto dall’articolo 121 del decreto Rilancio, i contribuenti che sostengono spese per gli interventi ammessi al Superbonus (more…) “”
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Clausola rescissoria da 95 milioni così il prossimo anno possiamo fare mercato
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Drinnn-drinnn-drinnn... guardo il cell, 02 ecc..ecc..e' il prefisso di Milano, mi dico. Sara' mia figlia che chiama da casa di qualche suo amico.
-pronto!
- buongiorno sig. Roberto, sono Giuseppe dell'agenzia immobiliare di Milano. Ci siamo sentiti qualche mese fa per la sua casa di NoLo. Allora, ha deciso di venderla?
Io cado dalle nuvole, credevo di aver detto chiaro e tondo che non avevo nessuna intenzione di vendere, visto che ho acquistato quella casa da poco tempo..
- No, guardi, ci deve essere un equivoco..
- Ma non le interesserebbe prendere una casa piu' grande? Guardi, ne abbiamo una in via Marco Aurelio, a 100metri da casa sua. Un vero affare, da non perdere. Un bel primo piano di 100mq a soli 500mila euro. Sa, sig. Roberto, occasioni cosi non capitano tutti i giorni. Anzi, forse non le capiteranno mai piu'. Una casa cosi' non si prende per meno di 800mila euro.
Io: scusi, sig. Giuseppe, i 100mq delle agenzie immobiliari li conosco bene, saranno 80 a malapena. E poi, con tanti "cummenda" che sono a Milano, "l'affare del secolo" lo propone a un terrone romano come me? E poi ancora, se e' l'occasione della vita, perche' non la ferma lei e poi la rivende mettendosi in tasca bigliettoni e bigliettoni di plusvalenza come il duo LaRussa- Santanche' con villa Alberoni?
Ho riattaccato senza nemmeno salutare..
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Suvvia!!!
A chi non è capitato di acquistare una villa in Versilia e rivenderla poche ore dopo con una plusvalenza di un milione e 350 mila euro?
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Non è facilissimo quadruplicare una tassa senza dare nell’occhio. Ma l’attuale governo c’è riuscito, a dimostrazione della sua superiorità rispetto a quelli precedenti. Da parecchi anni, per chi vende oro in lingotti o monete quali le sterline, i marenghi o i krugerrand, è prevista un’imposta sul guadagno: l’aliquota è il 26% come per azioni e obbligazioni. Il discorso riguarda il cosiddetto oro da investimento, mentre restano fuori gioielli e altri oggetti d’oro. Ma fino al 2023 la normativa considerava in modo presuntivo la plusvalenza pari a un quarto dell’incasso, nei casi di mancanza della documentazione del prezzo di carico, fattispecie tutt’altro che rara. L’imposta risultava così pari al 6,5% di quanto si ricavava dalla vendita. Dal 1° gennaio 2024 invece è il 26%, come se uno i lingotti, le monete ecc. li avesse pagati zero.
Dall'articolo "Lingotti o monete d’oro. Su le quotazioni, ma tasse quadruplicate per chi disinveste" di Beppe Scienza
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Dopo soli 3 anni con Berlusconi, 100 milioni di euro per la Fascina.
Minchia, che plusvalenza!
[Davide Aldieri]
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sandrino, tu l'anno prossimo devi fare cagare così ti ricompreremo a metà prezzo e avremo fatto una plusvalenza da 40 milioni
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❓ Superbonus e donazione: si paga la plusvalenza in caso di vendita?
👉 L’esperto risponde sulla necessità di pagare la plusvalenza nel caso di vendita di un immobile ricevuto in donazione che ha fruito del superbonus
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🚨⚽️ Mercato in fermento! La Juve punta Skriniar del PSG per gennaio, mentre Fagioli potrebbe volare a Parigi. 🤝🇫🇷 Con gli infortuni in difesa, la Vecchia Signora cerca rinforzi. Stay tuned per aggiornamenti! 📲 #Juve #PSG #Calciomercato #Fagioli #Skriniar #fantacalcio #cfp #cassinafantapro
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Aumenta la tassazione sugli asset digitali
Bitcoin e criptovalute, la stangata del governo. Sorpresa amara in manovra: la tassazione sulle plusvalenze passa dal 26% al 42%. Il governo si muove perché, come certifica Oam, da alcuni mesi gli italiani hanno iniziato a vendere le monete digitali. Brutte sorprese in arrivo per chi possiede bitcoin e criptovalute. Nel progetto di manovra finanziaria 2025, il governo ha annunciato di voler alzare al 42% la ritenuta da pagare sulla plusvalenza generata dalla vendita di bitcoin e token vari. Una vera stangata: l’aliquota attuale da versare in caso di plusvalenze superiori ai 2mila euro è del 26%, l’aumento che scatta dal primo gennaio 2025 per l’imposta sostitutiva è quindi del 61%. Probabilmente un record per il regime fiscale italiano. A scagliare il fulmine a cielo relativamente sereno è stato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo: “Un tema importante riguarda le plusvalenze da bitcoin” per cui "prevediamo un aumento della ritenuta dal 26% al 42%”, ha detto il numero due di via XX Settembre presentando la manovra in conferenza stampa. Cosa cambia Quello delle criptovalute non era affatto un regime fiscale di vantaggio. Da quando con la legge di bilancio del 2023 si è deciso di mettere le cripto nel mirino del fisco, le plusvalenze sono state tassate al 26% come le altre rendite finanziarie (a partire dai sempre più ricchi dividendi delle società quotate o dalle obbligazioni emesse dai privati). Unica eccezione nel panorama fiscale italiano sono i titoli di Stato che beneficiano - e continueranno a beneficiare - di una fiscalità di assoluto vantaggio: si paga solo il 12,5% per i rendimenti incassati dai bond pubblici, per la sola ragione che investendo in titoli di Stato si sostiene la spesa governativa. La disparità di trattamento è evidente, con le criptovalute che diventano l'asset più caro sul panorama finanziario italiano. “L’imposta sostitutiva al 42% prevista per il 2025 sarebbe fiscalmente discriminatoria e quindi iniqua, probabilmente anche incostituzionale”, ha tuonato Ferdinando Ametrano, amministratore delegato di CheckSig e tra i più grandi esperti italiani di valute digitali.
“Come tutte le idee mal concepite, avrebbe l'effetto dannoso di far fuggire i capitali cripto dall'Italia, creando distorsioni di mercato e inducendo gli investitori a realizzare il capital gain entro la fine del 2024”, con un “danno per l'industria italiana che fornisce servizi in ambito cripto enorme”, ha aggiunto. “Forte preoccupazione” anche da Gianluca Sommariva, amministratore delegato e co-fondatore di Hodlie, piattaforma italiana di gestione attiva di criptovalute tramite intelligenza artificiale. “Un aumento della tassazione al 42% sulle plusvalenze rappresenterebbe un duro colpo, specialmente per i piccoli investitori, che si troverebbero a dover affrontare una delle tassazioni più alte a livello globale”, ha detto il manager. Sommariva ha poi evidenziato che chi compra criptovalute attraverso gli Etf che replicano l'andamento di bitcoin e ethereum, sempre più popolari anche in Italia, potrebbe “eludere il problema” visto che “continuerebbero ad essere tassati al 26%”. Perché il governo alza ora l'aliquota La scelta del governo di colpire i possessori di criptovalute non arriva in un momento casuale: dopo il rally delle cripto degli ultimi mesi, con il bitcoin che ha aggiornato i suoi massimi oltre i 73mila dollari, anche gli investitori italiani hanno cominciato a monetizzare i loro investimenti e a vendere gli asset digitali. Lo conferma l’Oam, l’organismo agenti e mediatori che tiene conto dei broker attivi nel Paese: alla fine del secondo trimestre del 2024, ha spiegato l'organismo solo pochi giorni fa, sono 1,3 milioni gli italiani che possiedono token nei loro portafogli digitali, per un controvalore complessivo degli asset di 2,2 miliardi di euro, in calo del 22% rispetto al trimestre precedente (quando si era a 2,7 miliardi). L’organismo dettaglia anche le operazioni effettuate nel corso dell'anno: sommando i dati trimestrali emerge che fino a giugno sono state comprate valute digitali per 1,76 miliardi di euro, mentre sono state vendute criptovalute per più di 3,5 miliardi di euro. Da qualche mese, insomma, in Italia si vendono più cripto di quante ne vengono acquistate e, anche se non per ogni operazione scatta la plusvalenza, il governo ha pensato bene di piazzare la sua scommessa. Del resto, Consob ha rivelato che il 38% degli investitori in criptovalute mantiene i propri asset per 3-5 anni: se chi ha comprato bitcoin nel 2022, nel pieno del crypto winter, dovesse decidere di vendere il prossimo anno (tre anni dopo, in effetti) la plusvalenza non sarebbe affatto male. Un cittadino italiano che ha comprato un intero bitcoin a gennaio 2022 a 33mila euro lo potrebbe vendere ora a più di 61mila euro: se lo facesse entro dicembre pagherebbe 7.280 euro, mentre già il primo gennaio il conto salirebbe vertiginosamente a 11.760 euro. Se si vuole uscire dal mercato forse meglio accelerare i tempi e chiudere ogni operazione entro il 31 dicembre per beneficiare del vecchio regime fiscale. Read the full article
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INTER, NEWS SUL PASSAPORTO FALSO DI RECOBA! E PLUSVALENZA FITTIZIA. #cal...
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capisco che 14 milioni sono tanti, capisco che dopo un anno senza Champions bisogna fare player trading e capisco che comunque è una buona plusvalenza che mette una piccola toppa al bilancio: capisco tutto ciò ma dopo quella sera a Lisbona non chiedetemi di essere felice #IlingJr
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Mah con le notizie che leggo mi vien da pensare che la cosa sia gia fatta perché quando escono notizie cosi abbastanza sicure che poi trovano conferme e non escono soprattutto le smetite da parte degli interessati... Mi fa pensare.
Cioè un trasferimento cosi in 2 giorni non lo fai, molto difficile, devi trovarti il sostituto o almeno pensarci😭 quindi non possono tirarla per le lunghe c'è una preparazione da fare...
Barella come play NO DIO NO.
É sacrificato e non gioca bene, hanno fatto l'investimento su asllani ci sta che magari non gli dai di colpo tutto sto peso addosso da gestire però se dopo 3 anni (?) non lo consideri nemmeno, vendilo e bon.
Ma che poi sono io l'unica stronza che frattesi lo vede più come sostituto di mkhitaryan che barella? Quindi aggiungiamoci anche zielinski e giochiamo solo in avanti😭
Certo che se però sta roba é stata fatta mentre festeggiavi lo scudetto e tutto... Ormai non mi stupisco più di nulla per carità ma onestamente pensavo ad altri nomi il suo non era preventivato.
Sì, certo, se la notizia è uscita vuol dire che ormai è quasi fatta, anche perché l'Inter ci avrebbe messo due secondi a chiudere la porta al Bayern. Sono discorsi che la società sapeva da mesi e ora stanno cercando di portare avanti una narrazione finché non arriva l'offerta che vogliono loro (dai 50 milioni in su, credo). Fare plusvalenza con un trentenne preso a zero 3 anni fa fa proprio gola a Marotta&Co. e in più si libererebbe tanto spazio a bilancio in modo da fare qualche altro colpo di mercato.
Intanto stanno aspettando l'offerta - che non si sa quando arriverà. Io spero presto, così inizi a bloccare i possibili sostituti e non porti avanti 'sto teatrino per un mese o più, rischiando che i tuoi obiettivi se li freghi qualche altra squadra. Barella play è un'opzione che non puoi contemplare. Non esiste. Ma figurati se a Marotta o Ausilio frega qualcosa, ci penserà Inzaghi ad adattarlo se non nella loro testa saremo a posto così (cit.) a centrocampo.
Asllani non lo vendono perché hai fatto un investimento su di lui e si aspettano che diventi ciò per cui l'hanno preso un paio di anni fa. Penso che valuteranno quest'anno se viene impiegato o meno e nell'estate 2025 si tireranno le somme. (Cosa che sinceramente ho sempre pensato da inizio anno: dopo il mondiale per club tiri le somme e rifai il cc, visto che Miky ha 80 anni e lo liberi, Frattesi vedi se verrà impiegato o meno, stesso discorso di Asllani. Hakan avrebbe 31 anni e puoi pensare di cederlo, ricavandoci un gruzzoletto. Bare e Zielinski te li tieni.)
No ahaha ma Inzaghi lo vede come sostituto di Miky e non è uno che cambia idee, ha le sue fissazioni, purtroppo. Non so cosa si sono detti (allenatore e dirigenza) nel meeting di mercato, ma avranno discusso della possibile uscita di Calha e delle conseguenze che porterebbe a centrocampo. Forse hanno già trovato l'accordo su qualcosa e/o Inzaghi starà pensando cosa fare. Che sia tentare davvero la strada di Barella play????
Non so, io la vedo più come una chiusura di un cerchio (?). Anche Calha aveva parlato così dopo lo scudetto. È andato via dal Milan, è approdato all'Inter, i suoi trofei negli anni li ha vinti, ha vinto quello più importante quest'anno, forse il suo ciclo è terminato e ha fatto sapere alla dirigenza questo interesse del e per il Bayern Monaco. Tanto se non lo vendi ora, lo avresti venduto il prossimo anno.
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una grande plusvalenza la cessione al Como. E sorride anche l'Avellino | www.calciocasteddu.it
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FLASH NEWS - Cessione azienda: plusvalenza tassabile anche senza pagamento
☞ FLASH NEWS – Cessione azienda: plusvalenza tassabile anche senza pagamento ☜ La Cassazione, con ordinanza 13.02.2024, n. 3936, ha stabilito che la cessione di azienda può generare materia imponibile anche se poi il contratto è risolto per inadempimento dell’acquirente. In particolare, è stato ha affermato il principio in base al quale “In tema di imposte sui redditi, la plusvalenza fiscalmente…
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28 apr 2024 16:22
“IL FATTO QUOTIDIANO” INDAGA SULLA “CASINA ROSSA”, LA VILLA A MARINA DI PIETRASANTA INTESTATA A LORENZO MAZZARO, FIGLIO DI DANIELA SANTANCHÈ: “270 METRI QUADRI CON GIARDINO, CORREDATA DI PORTICATO CON ‘COTTO UMBRO’ E IMPREZIOSITA DA UNA SPLENDIDA VERANDA. C’È SOLO UN PROBLEMA: LE OPERE CHE L’HANNO RESA LA BOMBONIERA CHE È RISULTANO REALIZZATE SENZA AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA” – CI SONO STATI NOVE TENTATIVI DI SANARE GLI ABUSI, APPESI ORA ALLA SANATORIA ANNUNCIATA DA SALVINI – LA MELONI CHE VI HA SOGGIORNATO PIÙ VOLTE È LA STESSA CHE INVOCAVA LE DIMISSIONI DELLA MINISTRA DEL PD JOSEFA IDEM PER PRESUNTI ABUSI EDILIZI E DELL’ICI?
Estratto dell’articolo di Thomas Mackinson per “il Fatto quotidiano”
“Casina Rossa”, così si chiamava il rustico dei sogni della “nera” Santanchè, nel bosco della Versiliana. Quando ci arrivi davanti, una siepe alta e fitta con un’anima di rete verde impedisce a chiunque di vedere all’in terno. Perfino i cancelli sono ricoperti da assi di legno che occludono la vista.
Cosa ci sia dentro lo si scopre solo dall’alto, facendo levare un drone sopra gli steccati o zoommando con google maps, cosa che chiunque può fare. E quello che un tempo era un “rudere al grezzo” – senza allaccio alle fogne, acqua e luce – si rivela per quel che è diventato: una villa di charme da 270 metri quadri con giardino, corredata di porticato con “cotto umbro” e impreziosita da una splendida veranda addossata stile inglese, tanto glamour per il tè del tramonto.
“Lorenzo Mazzaro” si legge sul citofono. Nessuno risponde. Per tutti a Pietrasanta non è la casa del figlio, bensì di Daniela Santanchè, la regina degli affari, della politica e delle estati chic e felici nella rivieratoscana.
Per anni l’esponente di Fratelli d’Italia ne ha affittata un’altra, nella zona di Roma Imperiale, finché nel 2014 mette gli occhi su un rustico nel cuore del parco pubblico, epicentro dell’attività turistica e culturale di una delle località più rinomate e lussuose della riviera, tra Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi. Dieci minuti a piedi dal famoso “Twiga”, di cui Daniela Santanchè è stata socia finché ha ceduto le quote al compagno Dimitri Kunz, altri dieci dalla famosa “Villa Alberoni”, quella che nel giro di un’ora fruttò a Kunz e alla moglie di La Russa la plusvalenza record.
La stessa Meloni vi ha soggiornato più volte, come tanti politici, artisti e intellettuali di destra che si raccolgono d’estate attorno ai lidi e al Caffè della Versiliana, la terza Camera agostana d’un tempo.
C’è solo un problema: le importanti opere che l’hanno resa la bomboniera che è, incensata dalla stessa Santanchè nella sua rivista Villa e Giardini dell ’agosto 2016, al Comune di Pietrasanta risultano realizzate senza autorizzazione paesaggistica. E la storia prende una strana piega, quella della Ministra del Turismo con villa abusiva nel Parco pubblico della. Versiliana. E di nove tentativi di sanare “l’abuso oltre la siepe”, appesi ora alla sanatoria annunciata dal suo collega Salvini. Degli accertamenti e degli abusi, che han portato anche a un procedimento penale, non si era mai avuta notizia. Tantomeno di ordini di demolizione, come prevederebbe la legge.
PER CAPIRCI qualcosa tocca affondare nelle pratiche dello Sportello unico per l’edilizia di Pietrasanta. Da lì ne saltano fuori 11, tutte intestate a Lorenzo Mazzaro, anche se molti elementi fanno pensare sia l’intestatario fittizio della proprietà. Nel preliminare firmato il 28 febbraio 2014 a Milano, quando era ancora minorenne, si legge: “La signora Daniela Garnero Santanchè si riserva di nominare un terzo acquirente finale dei beni, il signor Lorenzo Mazzaro, che accettatale nomina”.
Il rogito avviene il 17 aprile 2014, due giorni dopo che Lorenzo è diventato maggiorenne, con acquisto dell’immobile in costruzione “al rustico”: niente acqua luce e fognature, pavimenti, scale, inferriate, recinzioni o finestre. Il giorno dopo inizia “il ballo del mattone”.
Il 18 aprile 2014 un geometra di Firenze, Simone Banchi, presenta un permesso per “modifiche interne, senza opere strutturali”, che viene accolto. Il problema, infatti, è quel che la proprietà intende realizzare all’esterno.
Il 2 maggio 2014 un geometra locale, Giuseppe Del Carlo, deposita a nome di Mazzaro un progetto dal titolo ampio: “Ristrutturazione edilizia con modifiche interne ed esterne, rifacimento di recinzioni e nuovi ingressi pedonali e carrabile a fabbricato di civile abitazione all ’interno del Parco della Versiliana, denominato Casina Rossa”.
I rendering arrivano da uno studio di Milano. Cinque mesi dopo la pratica viene però bocciata, proprio sul fronte della paesaggistica, che viene “diniegata” il 30 settembre 2014.
E tuttavia la proprietà costruisce quel che desidera: il 17 novembre 2014 il progettista Banchi protocolla in Comune una richiesta di accertamento di “opere eseguite in assenza di autorizzazione paesaggistica” indicando, tra le altre, “modifiche al tetto e al comignolo, costruzione di pergolati e pavimentazioni esterne, nuovi ingressi pedonali, abbassamento del piano di calpestio al piano terra”.
Anche questa pratica risulta però cassata il 13 luglio 2015. La proprietà non demorde: tra il 2014 e il 2017, saranno in tutto nove i tentativi di sanare quel che forse sanabile non era, in parte per il contesto tutelato, in parte (probabilmente) per il mancato rispetto delle distanze dei nuovi “corpi” realizzati dal corso del “Fiumetto” e dalla strada comunale.
L’ultimo tentativo risale al 30 giugno 2017. Il geometra Banchi, sotto sua responsabilità, quel giorno attesta sia la conformità in sanatoria e sia la compatibilità paesaggistica, pratica che risulta poi “chiusa da ufficio”, non “rilasciata”. Negli uffici tecnici del circondario, tutti concordano: è stata archiviata, non approvata.
[…] LORENZO Mazzaro non risponde al citofono. Avvertito via telefono, neppure a quello. Dalla carte risulta risiedere proprio lì, e lo rivela anche la pratica di mutuo che il Fatto ha potuto consultare: 18enne da due giorni, il figlio della futura ministra ha immediatamente ottenuto da Banca Mediolanum un mutuo “fondiario ipotecario” da 750 mila euro da restituire in 25 anni garantito da un fideiussore (non indicato nell’atto) per 1,5 milioni.
Mazzaro dichiara che trattasi di “acquisto abitazione”, e pertanto soggetto al pagamento dell’imposta sostitutiva dello 0,25%, “in luogo delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e delle tasse su concessioni governative”. Naturalmente l’acquisto come “prima casa” gli permette anche successivamente notevoli risparmi sui contratti per le varie utenze e soprattutto di non pagare l’Imu. Peccato che all’epoca […] studiasse in Inghilterra.
Il Comandante dei Vigili di Pietrasanta Giovanni Fiori conferma: a seguito di controlli la residenza fu negata due volte e contestualmente “l’esito degli accertamenti di natura edilizia furono rimessi all’autorità giudiziaria, ma l’esito a me non è noto”.
La vicenda […] può imbarazzare la stessa Giorgia Meloni che nella villa è stata più volte ospite. Ad esempio il 4 agosto 2022, quando alla Versiliana presentò il suo libro Io sono Giorgia. Lei, il compagno e la figlia Ginevra furono inghiottiti dalla siepe.
E vai a sapere se è la stessa Giorgia che invocava le dimissioni della ministra del Pd Josefa Idem per presunti abusi edilizi e dell’Ici. Nel caso della “sua ” ministra, se confermati, sono avvenuti non in una palestra privata ma all’interno di un parco pubblico tutelato dagli anni Settanta, una sorta di “sacrario verde” inviolabile perfino all’amministrazione cittadina […]
[…] Possibile che sindaci e assessori di Pietrasanta, sempre di area centrodestra, non abbiano battuto ciglio, o (peggio) abbiano chiuso un occhio sull’abuso oltre la siepe? […]
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