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#carnevale 202
fabriziosbardella · 2 years
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Il Carnevale di Venezia 2023 dopo 18 giorni di festa, millecento spettacoli, centinaia di migliaia di visitatori, milioni di visualizzazioni in rete è finito. #carnevaledivenezia #carnevalerecord #smartcontrolroom #laguna #terraferma #calliveneziane #arsenale #piazzasanmarco #carnevale2023, #carnevale2024 #fabriziosbardella
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lamilanomagazine · 1 year
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LIVORNO MUSIC FESTIVAL, XIII edizione 17 agosto - 7 settembre 2023.
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LIVORNO MUSIC FESTIVAL, XIII edizione 17 agosto - 7 settembre 2023. Il 18 agosto, alle ore 21.00, alla Biblioteca dei Bottini dell'Olio di Livorno, avrà luogo il primo dei concerti che più caratterizzano lo spirito del Livorno Music Festival nel suo legame inscindibile con le masterclass per giovani talenti, ossia un faccia a faccia tra alcuni dei migliori studenti e i loro docenti. I maestri protagonisti della serata sono due prime parti del Teatro alla Scala, il flautista Andrea Manco e il clarinettista Fabrizio Meloni, insieme al chitarrista Andrea Dieci, concertista e docente al Conservatorio di Modena. Venerdì 18 agosto ore 21, Biblioteca dei Bottini dell'Olio VIRTUOSITY Domenico Scarlatti Sonata in mi minore K 11 per chitarra, Domenico Scarlatti Sonata in re maggiore K 202 per chitarra, Niccolò Paganini Sonata n.12 in la maggiore MS 84 per chitarra, Niccolò Paganini Sonata Concertata in la maggiore op.61 per chitarra e violino, Felix Mendelssohn Konzertstück n.1 in fa minore op.113 per due clarinetti e pianoforte, Giulio Briccialdi Carnevale di Venezia op.78 per flauto e pianoforte, Ian Clarke Maya per due flauti e pianoforte, Felix Mendelssohn Konzertstück n.2 in re minore op.114 per due clarinetti e pianoforte, Franz e Karl Doppler Rigoletto Fantasy op.38 per due flauti e pianoforte, Béla Kovács Sholem-alekhem, rov Feidman! per clarinetto e pianoforte, Georges Bizet/Michael Webster Carmen Entr'acte per flauto, clarinetto e pianoforte, Dmitri Shostakovich Valzer n.3 op.97c per flauto, clarinetto e pianoforte, Andrea Manco, flauto, Fabrizio Meloni, clarinetto, Andrea Dieci, chitarra, Alessandra Dezzi, pianoforte, Angela Panieri, pianoforte, Talenti del LMF, Irenè Fiorito, violino, Francesco Reale, chitarra, Chiara Corriero, chitarra, Emanuele Orsini, flauto, Marialaura Mangani, flauto, Samuele Di Nardo, flauto, Tommaso Filippo Torrigiani Malaspina, clarinetto, Nicolò Martinelli, clarinetto INFO E BIGLIETTI: € 10,00: posto unico non assegnato. Ingresso gratuito: under 12 I biglietti si possono acquistare alla Biblioteca dei Bottini dell'Olio (Piazza del Luogo Pio 19, 57123 Livorno) il giorno stesso dell'evento a partire dalle ore 20:15. La prenotazione per i concerti è consigliata e si può effettuare tutti i giorni dalle ore 9 alle 17 via e-mail a [email protected] oppure tramite messaggio Whatsapp o SMS al numero +39 327 9344731 scrivendo nome, cognome, recapito telefonico o e-mail e numero dei partecipanti. In caso di rinuncia, si raccomanda di comunicarlo in utile anticipo. Per il programma completo dei concerti del Livorno Music Festival (17 agosto - 7 settembre 2023), tutte le informazioni ed eventuali aggiornamenti, vi invitiamo a visitare il sito WWW.LIVORNOMUSICFESTIVAL.COM... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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monicadeola · 4 years
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Ieri camminando in centro a Milano e vedendo gruppi ravvicinati con le mascherine abbassate o pendenti di lato, ho avuto il sospetto che i virologi e gli epidemiologi in questi mesi siano stati incapaci di comunicare persino le cose più semplici. Necessita dunque un supplemento di spiegazione: il contagio non avviene attraverso il mento o l’orecchio, e nemmeno attraverso la fronte, avviene soprattutto, se non ho capito male, via mucose, dunque interessando bocche e nasi. Inutile coprirsi la barba o il timpano sinistro. Bisogna che qualcuno lo illustri meglio ai numerosi italiani che girano dotati di mascherina sì, ma collocata nel posto sbagliato. Nessuno si sognerebbe di indossare un paio di pantaloni in testa e il cappello ai piedi: questo accadeva in certi carnevali tradizionali, dove l’abbigliamento veniva capovolto per scherno contro il potere costituito.
Ma non siamo a carnevale e la mascherina, per proteggere dalla trasmissione del virus, deve coprire naso e bocca insieme. Salvo nuovo avviso, serve a poco schermare la bocca ma tenere libere le narici. Invece quanti assembramenti come nulla fosse, vicinissimi, mascherati ma solo un po’… L’altro giorno sbirciando in una vetrina ho visto un barbiere tagliare i capelli con la mascherina tirata su a mo’ di piccola torcia da minatore. Si censura la movida dei giovani «incoscienti», ma c’è una piccola movida più malinconica un po’ ovunque. Dunque, delle due l’una: o crediamo alla pericolosità di cui parlano gli esperti e allora, nelle distanze ravvicinate, indossiamo la mascherina al posto giusto, oppure non ci crediamo e allora liberi tutti, e vada come vada. I patti sono patti. Il peggio è la via di mezzo, nessuna responsabilità individuale (né collettiva), la colossale e infelice sceneggiata, il triste gioco di società in cui vince il ganzo che finge di rispettare le regole portando la mascherina come imposto da decreto, appesa al lobo.
28 maggio 202 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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thesnhuup · 4 years
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@rwmichelle: “White workers as a group are paid $554 billion more annually than they would be if good jobs and earnings from those jobs were equitably distributed. In contrast, Black workers are paid $202 billion less than if that were the case” — Anthony P. Carnevale https://t.co/GlNyRlZ6pn
http://twitter.com/rwmichelle
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andre83us · 7 years
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Annalisa Gadaleta
Nella mattinata di venerdì 30 giugno nel parchetto all’interno della Casa Circondariale di Ferrara si è svolta l’annuale Santa Messa nell’anniversario di San Basilide, patrono del Corpo di polizia penitenziaria e del Corpo degli agenti di custodia. Queste le autorità presenti alla funzione, insieme alle educatrici e ad alcuni volontari: il Direttore della Casa Circondariale Paolo Malato e la Comandante della Polizia Penitenziaria di Ferrara Annalisa Gadaleta, il Prefetto Michele Tortora, il Questore Antonio Sbordone, l’Assessore del Comune di Ferrara Roberto Serra, il Presidente del Tribunale Rosaria Savastano, Giovanni Franceschini del COFA, Stefania Carnevale, Garante provinciale dei Detenuti, Andrea Firrincioli, Comandante Provinciale dei Carabinieri, Filippo Ruffa, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Paolo Francesconi della Polizia Provinciale, Marcello Marighelli, Garante regionale dei detenuti e Sergio Mazzini, Presidente comunale AVIS. San Basilide, nativo di Alessandria d’Egitto, morto circa nel 202 d.C., era un semplice soldato dell’esercito romano, una sorta di guardia carceraria. Incaricato di portare la cristiana Potamiena al patibolo perché aveva rifiutato di abiurare la propria fede cristiana, eseguì sì l’ordine, ma durante il trasporto impedì che la vittima venisse oltraggiata dalla folla. Questa semplice accortezza commosse l’ormai prossima santa, la quale promise che, giunta in Paradiso al cospetto di Dio, avrebbe interceduto per lui. Pochi giorni dopo Basilide si dichiarò cristiano, fu messo in prigione, dove fu anche battezzato, e il giorno successivo venne decapitato. Don Domenico Bedin, che ha celebrato la Santa Messa insieme al Cappellano del carcere Mons. Antonio Bentivoglio, nella sua omelia, prendendo come esempio il martirio di San Basilide, ha spiegato come «se vogliamo essere punti di riferimento per gli altri, esercitando un compito delicato come quello della guardia carceraria, dobbiamo compiere innanzitutto un rinnovamento interiore, crescendo nelle virtù della giustizia, della carità e della pace». Annalisa Gadaleta, alla fine della funzione, dopo aver letto la preghiera dedicata a San Basilide, ha voluto ringraziare i presenti e sottolineare «il senso di misericordia e carità cristiana» del Santo protettore, mentre Paolo Malato ha ricordato come quest’anno ricorra il bicentenario del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Andrea Musacci
Pubblicato su “la Voce di Ferrara-Comacchio” il 02 luglio 2017
Alcune delle autorità presenti
Don Domenico Bedin e Mons. Antonio Bentivoglio
Paolo Malato
San Basilide, Messa in carcere a Ferrara Nella mattinata di venerdì 30 giugno nel parchetto all’interno della Casa Circondariale di Ferrara si è svolta l’annuale Santa Messa nell’anniversario di San Basilide, patrono del Corpo di polizia penitenziaria e del Corpo degli agenti di custodia.
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano: Inaugura oggi "Cancel patriarchy" al Base per la Milano Art Week 2023
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Milano: Inaugura oggi "Cancel patriarchy" al Base per la Milano Art Week 2023. In occasione della Milano Art Week 2023, oggi, martedì 11 aprile alle ore 18 BASE Milano inaugura Cancel patriarchy, un’installazione luminosa site-specific dell’artista collettiva Claire Fontaine che sarà visibile fino all’1 settembre nella Ground Hall di ingresso del centro culturale di via Bergognone. L’installazione Cancel patriarchy è composta da due scritte LED di Claire Fontaine ricontestualizzate nella Ground Hall di BASE. Affermando che il patriarcato uccide (l’amore) e che siamo tutte donne clitoridee, l’artista ci regala parole che ci interpellano, ci sollecitano, ci provocano. La presenza del testo illuminato nello spazio cambia la nostra lettura della realtà e interagisce con i corpi che la attraversano. Il titolo Cancel Patriarchy evoca l’idea che l’invisibilizzazione dei colpevoli dei gesti di oppressione patriarcale vada applicata al patriarcato come forza sistemica, poiché non è la sua riforma, ma la sua abolizione a costituire l’orizzonte dell’artista. L'installazione accoglie il pubblico con le frasi monumentali Patriarchy kills (love) e We are all clitoridian women, mettendo esplicitamente in discussione il nostro consueto contesto emotivo e sociale, e portando nello spazio architettonico questioni che mostrano quanto il personale sia politico. Il patriarcato infatti siamo noi, afferma l’artista, e sta a ciascuno e ciascuna sbarazzarsene partendo dai propri sentimenti e dal proprio bisogno d’amore e di vita insoddisfatto. L’installazione è un omaggio a Carla Lonzi, in cui la donna clitoridea rappresenta il piacere rivoluzionario negato dall’oppressore, il soggetto imprevisto che, al di fuori delle griglie di lettura abituali della società, insorge e fa apparire nuove possibilità di libertà. Claire Fontaine è un’artista collettiva fondata da James Thornhill e Fulvia Carnevale nel 2004 a Parigi. Dal 2017 vive e lavora a Palermo. Il suo nome è uno pseudonimo che potrebbe essere il nome proprio di una donna francese ma si ispira in realtà celebre ready-made, l'orinatoio di Duchamp (Fontaine) e a una famosa marca di cartoleria francese (Clairefontaine). La pseudonimia crea uno spazio di desoggettivazione in cui gli artisti che adottano questo nome possono sperimentare in libertà, senza bisogno di sentirsi costretti dal loro genere, razza o classe di nascita. Utilizzando diversi media – come scultura, pittura, video, scritte luminose e testi letterari e teorici – e rifiutando l’obbligo di adottare un vocabolario di forme riconoscibile nel proprio lavoro, Claire Fontaine predilige un approccio di ricerca sperimentale, una continua esplorazione, spesso servendosi del détournement e della citazione. La pratica dell’artista, in continuità con le posizioni delle avanguardie storiche, non si focalizza sul genio individuale e l’eccellenza della singolarità, ma cerca l’attivazione delle forze e delle forme contenute all’interno della storia dell’arte, evidenziandone il potenziale politico. Secondo l’artista, infatti, esiste un valore d’uso delle immagini che consiste nel loro potere di smuovere i nostri corpi e i nostri pensieri, nell’illuminare il sensibile. In questo senso, l’installazione Cancel patriarchy si lega alla tradizione della poetica visiva che ha animato varie voci dell’arte concettuale come quelle di Bruce Nauman e Barbara Kurger. L’uso che Claire Fontaine fa del linguaggio è sempre mirato a illuminare i rapporti di forza che ci condizionano e i compromessi che facciamo pur di non opporci alle forze che ci opprimono. Costituendo un ponte tra la Milano Art Week e la Design Week, l’installazione Cancel patriarchy di Claire Fontaine si inserisce nell’ambito di un preciso spazio di racconto ed esposizione promosso da BASE Milano: We Will Design, un percorso di sperimentazione che va avanti tutto l’anno con residenze e scambi internazionali e che per il 2023 si sviluppa intorno all’acronimo I.D.E.A. - Inclusione, Diversità, Equità e Accessibilità. Quattro dimensioni e centinaia di intersezioni e sfumature che intrecciano la vita di quasi otto miliardi di persone sul pianeta di ogni genere, razza, età, abilità, cultura. Proprio per questo l’installazione Cancel patriarchy rimarrà visibile nella Ground Hall dell’ex Ansaldo fino all’1 settembre diventando un vero e proprio landmark che rispecchia i valori su cui BASE sta focalizzando la propria attività di ricerca e sperimentazione multidisciplinare.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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