#cappella di teodolinda
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morelin · 6 years ago
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Duomo di Monza
La storia del Duomo di Monza (Monza e Brianza) è legata a Teodolinda, regina dei Longobardi, che nel 600 circa fece costruire una cappella dedicata a San Giovanni Battista. Questa cappella divenne l’incunabolo della basilica successiva che nel corso dei secoli, a partire dal 1300, venne più volte ampliata e restaurata fino ad assumere la struttura attuale. 
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A sinistra dell’altare maggiore si trova la celebre Cappella di Teodolinda, le cui pareti affrescate dalla bottega degli Zavattari sono considerate uno dei massimi capolavori della pittura del gotico internazionale. Questa cappella è davvero preziosa perchè custodisce la famosa Corona Ferrea che, secondo la tradizione, contiene uno dei chiodi usati per la crocefissione di Cristo. Inoltre, nel sarcofago posto dietro all’altare vennero traslati nel 1300 circa i resti della regina Teodolinda.
Importante è anche il Tesoro del Duomo conservato nell’omonimo museo: opere d’arte e reliquie che raccontano le vicende della basilica sin dalla sua fondazione.
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personal-reporter · 3 years ago
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Monza su Raiuno, con la Corona Ferrea
Monza su Raiuno, con la Corona Ferrea
Questa sera, il programma di Alberto Angela “Meraviglie” parlerà del Parco di Monza e della grandiosa Villa Reale che ospita. Uno sguardo particolare alla leggendaria  Regina  Teodolinda, alla quale è dedicata la splendida cappella racchiusa nel Duomo, che conserva  la Corona Ferrea, la Corona dei Re d’Italia. (more…)
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aki1975 · 2 years ago
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Monza - Duomo - Cappella di Teodolinda e Croce Ferrea - XIV sec.
L’eredità dei Longobardi è una certa autonomia dell’Italia sotto i carolingi che continuò ad avere un proprio re. Di seguito la cronologia dei fatti di quegli anni.
814 Morte di Carlo Magno ad Aquisgrana. Ludovico il Pio
840 Alla morte di Ludovico il Pio (sepolto a Sant’Ambrogio), i figli non trovano un accordo per la spartizione del potere e inizia il periodo feudale
850 Prevale Ludovico II unto imperatore
874 Morte di Ludovico II sepolto a Sant’Ambrogio. Imperatore Carlo II il Calvo e dopo di lui si susseguono sovrani carolingi, ma con autonomie sempre più forti delle diverse aree dell’Impero, anche in Italia dove vi sono re, duchi e vescovi
909 Fondazione di Cluny
962 Ottone I di Sassonia, re di Germania, imperatore
967 Ottone I assegna ad Aleramo il territorio del Monferrato
973 Ottone II
996 Ottone III
1002 Enrico II re di Germania. Arduino si fa incoronare a Pavia, ma il suo potere dura fino al 1014
1014 Enrico II imperatore
1027 Corrado II imperatore
1037 I Milanesi rivendicano la propria autonomia attorno al loro vescovo e vengono assediati da Corrado II, ma resistono
1039 Enrico III re di Germania
1040 Santa Maria Maggiore a Lomello
1043 Nasce il Comune di Milano che sottomette il contado e sconfigge Pavia
1046 Enrico III imperatore
1054 Scisma fra la Chiesa d’Occidente e d’Oriente
1056 Morte di Enrico III. Enrico IV re di Germania
1074 Enrico IV a Canossa, in piena lotta per le investiture dei vescovi, cerca di recuperare il rapporto con il papa Gregorio VII (già monaco cluniacense) che lo ha scomunicato e che propugna la teoria delle “due spade” ed è autore della riforma della Chiesa (celibato, supremazia sui bravi, …). Fondazione di Citeaux
1084 A Roma Enrico IV è nominato imperatore dall’antipapa che aveva imposto e che era prevalso su Gregorio VII
1095 Il papa Urbano II indice la prima crociata. I Milanesi vi partecipano con capitano Ottone Visconti sotto l’insegna della vipera in ricordo di quella longobarda che il vescovo Arnolfo II riportò nel 1002 da Costantinopoli
1099 Conquista di Gerusalemme e inizio del relativo regno sotto Goffredo di Buglione
1105 Enrico V costringe il padre Enrico IV ad abdicare e riprende la lotta per le investiture
1111 Enrico V imperatore
1122 Concordato di Worms sulle investiture
1124 Bernardo di Chiaravalle, fondatore dei Cistercensi, polemizza con il cluniacense Pietro il Venerabile
1125 Morte di Enrico V senza eredi
1127 Corrado III Hohenstaufen re di Germania
1135 Fondazione di Chiaravalle e Morimondo. Corrado III si sottomette a Lotario II imperatore
1137 Morte di Lotario II. Corrado III re di Germania
1145 Repubblica di Roma con Arnaldo da Brescia
1147 Enrico di Hohenstaufen re di Germania
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inclineto · 6 years ago
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Theodelinda, queen of the Lombards, marries Agilulf, duke of Turin. Fresco, Ambrogio and Gregoria Zavattari, Cappella di Teodolinda,  Duomo di Monza (1444).
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fandrama · 8 years ago
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A corner La cappella di Teodolinda (Monza)
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virginialunare · 6 years ago
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La Villa Reale di Monza e la scelta di Luxottica: si riaccendono le polemiche per lo sfruttamento commerciale del sito.
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Poco più di un anno fa ho avuto modo di scrivere un pezzo su una delle operazioni di partnership pubblico privato, a mio avviso,  più interessanti nel panorama italiano, ricco di patrimonio artistico da riqualificare e “povero” di esempi virtuosi: La riqualificazione della Villa Reale di Monza ad opera Italiana Costruzioni S.p.A., uno degli operatori maggiormente qualificati che dopo l’esperienza nel capoluogo della Brianza ha proseguito la sua collaborazione con gli enti pubblici locali portando a termine nel mese di maggio il restauro in leasing in costruendo di Villa Borromeo ad Arcore.
La Villa Reale di Monza ritorna oggi agli onori della cronaca per l’iniziativa di Luxottica che per un mese “invaderà” pacificamente le sale della villa con i propri prodotti.
Il colosso internazionale dell’ottica ha infatti affittato, per tutto il mese di novembre, tutti gli spazi della Villa, ad eccezione del Serrone, per ospitare i Luxottica Days, occasione di incontro con i clienti a cui presentare le collezioni 2019.
Non è la prima volta che il gruppo veneto individua in una location esclusiva come uno degli esempi del cultural heritage nazionale: prima sono stati Veneria Reale e la viscontiniana Villa Erba a Cernobbio.
Ma torniamo alla Villa Reale di Monza, dove verranno esposti 40.000 nuovi modelli di occhiali. L’accordo firmato dalla società che ha in concessione il corpo centrale della villa ha avuto il via libera dal consorzio di gestione, presieduto dal sindaco della città di Teodolinda. I numeri per l’affitto della villa non sono stati resi noti ma al consorzio è stato riconosciuto un corrispettivo per il mancato guadagno dei biglietti per l’accesso agli appartamenti di Umberto e Margherita pari a 14.000 € e 11.000 € per l’affitto di una porzione dei giardini reali.
Secondo quanto reso noto dall’amministrazione comunale l’evento organizzato da Luxottica porterà nel capoluogo brianzolo circa 500 visitatori al giorno.
Ma proprio da questo fatto è ripartita una polemica che non si è mai spenta dal momento della sigla dell’accordo con Italiana Costruzioni S.p.a. per la ristrutturazione e la messa in sicurezza della Villa e la conseguente concessione per 20 anni alla società per ripagare una parte degli imponenti e ben riusciti lavori di ristrutturazione.
A mio parere quello che deve essere preso in esame e considerazione è l’utilizzo che la cittadinanza e i brianzoli in generale fanno della villa, uno dei tesori di architettura neoclassica più importanti nel panorama nazionale e quanto essa sia inserita nei tour turistici. La contrattualistica a supporto delle operazioni di partnership pubblico privato disciplina in modo dettagliato le attività e gli usi che il bene oggetto del contratto può ospitare. Quello che deve essere preso in considerazione è il fatto che la città nel suo complesso deve costruirsi un’immagine turistica che non ha mai avuto, se non per i tre giorni del Gran Premio d’Italia di Formula 1. I dati, secondo quanto dichiarato da Roberto Scanagatti alla guida della città al momento della fine dei lavori, parlano di un calo drastico dei visitatori negli ultimi quattro anni, periodo che invece ha visto un graduale e costante aumento dei turisti a Milano tanto da farla diventare un’altra meta turistica d’impatto per il settore a livello nazionale. Ma se Milano e Monza distano solo pochi chilometri allora perché i turisti vanno solo a Milano e non si spingono a scoprire le bellezze della capitale della Brianza?
Al di là delle polemiche, gli stakeholders del territorio dovrebbero lavorare insieme per far sì che la Villa reale di Monza, la cappella Zavattari e l’Autodromo diventino parti integranti dei tour turistici che gravitano su Milano.
So che è opinabile ma personalmente ritengo che non ci sia niente di scandaloso nell’affittare la villa ad un’eccellenza imprenditoriale, se questo porta indotto sull’intera città. Il rischio della chiusura è che l’oblio si impadronisca della Villa Reale e Monza percorra con la sua naturale eleganza un viale del tramonto rischiarato solo dai lampi delle macchine di Formula 1 in un week end di fine estate.
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