#canonici agostiniani
Explore tagged Tumblr posts
Text
Chi sono i canonici regolari/Who are the regular canons
Canonico è un aggettivo ormai entrato a far parte del linguaggio comune: tutto ciò che si attiene scrupolosamente alle regole è canonico. Tutto quello che sfugge all’anomalia, segue un percorso prestabilito e si svolge in modo regolare è canonico perché si attiene a un canone, ovvero a una serie di norme stabilite e codificate. Cos’è quindi un canonico regolare? Queso termine, usato per definire…
View On WordPress
#Canonici#canonici agostiniani#Canonici Lateranensi#canonici regolari#canonici regolari e canonici secolari#canonici sant&039;agostino#chi sono i canonici#chi sono i canonici regolari#filosofi vittorini#monaci gran san bernardo#monaci novacella#monaci sant&039;agostino#saaint maurice vallese#saint maurice valais#ugo di san vittore
0 notes
Text
L'Adorazione dei Magi di Filippino Lippi
L’Adorazione dei Magi di Filippino Lippi
L’Adorazione dei Magi del Filippino ha una storia assai travagliata alle spalle. Tutto ebbe inizio con la commissione di un’Adorazione commissionata a Leonardo da Vinci nel 1481 dai frati agostiniani, canonici della chiesa di San Donato a Scopeto a Firenze. Il contratto stabiliva la pala d’altare fosse portata a termine entro dodici mesi. Leonardo però prima dell’estate dell’anno successivo già…
View On WordPress
2 notes
·
View notes
Photo
26 Aprile MADRE DEL BUON CONSIGLIO "Nell'anno 1467 dell'Incarnazione del Figlio di Dio, nella festa di Marco, sul Vespro, l'Immagine della Madre di Dio che venerate nella tribuna di marmo di questo tempio, si affacciò dall'Alto". Così leggiamo sulla lapide (scritta in latino) sotto il timpano della porta del Santuario della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano. A detta degli studiosi, è coeva ai fatti narrati, cioè risale alla fine del secolo XV Altri ancora sono i documenti che risalgono all'epoca del prodigio. La cappella interna, dove si custodisce la miracolosa immagine di Maria, è sovrastata da una bella tribuna di rari marmi, anch'essa risalente alla fine del XV secolo. Sull'arco della tribuna si legge questa semplicissima scritta latina che traduciamo: "Divinamente apparve questa immagine nell'anno 1467 il 25 aprile". La "venuta" della Vergine II padre Ambrogio da Cori, detto il Coriolano, era allora provinciale degli agostiniani della provincia romana, dalla quale dipendeva la chiesa, donata agli agostiniani dai Colonna, i feudatari locali. Il Coriolano deve difendere l'Ordine dalle accuse dei Canonici Lateranensi di Frisonia e, allo scopo, scrive l'opera In Difensorium Ordinis fratrum heremitarurn Sancta Augustani, dove fra l'altro elenca una serie di figure di santi fioriti nella sua famiglia religiosa. «L'ottava - ci dice - fu la beata Petruccia di Genazzano, la quale tutto ciò che possedeva lo spese per riparare la nostra chiesa, mettendo così in pratica il consiglio di Cristo: se vuoi essere perfetto, va, vendi quello che hai, dallo ai poveri, e seguimi (...) Poiché la sua proprietà non era sufficiente per completare il lavoro di restauro, la gente cominciò a deriderla. Ma lei tranquillamente rassicurava: Non vi preoccupate, figlioli miei; prima che io muoia - era allora molto avan-ti negli anni - la Beata Vergine e sant' Agostino porteranno a termine i lavori di riparazione della chiesa stessa. La profezia ebbe compimento in modo meraviglioso. Non era trascorso un anno che essa aveva proferito le parole su riferite che, ecco, miracolosamente apparve una immagine della Beata Vergine nella parete di detta chiesa. (presso Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia) https://www.instagram.com/p/Cc0I_tKsqLS/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
Photo
Abbazia di Inchcolm, Firth of Forth. Alessandro I di Scozia si rifugiò a Inchcolm (isola di San Colombano) durante una tempesta nel 1123 e decise di costruire un monastero in ringraziamento per la sua vita salvata. Morì nel 1124 prima di poter mantenere la sua promessa. Così suo fratello, David I, invitò i canonici agostiniani a fondare il priorato dell'isola. Inchcolm fu elevata a pieno status di abbazia nel 1235. Ma anche la posizione di Firth of Forth di Inchcolm lo ha reso un bersaglio. Le incursioni navali inglesi erano comuni durante le guerre con l'Inghilterra dal 1300 alla metà del 1500. Nel 1795, durante le guerre napoleoniche, fu installata una batteria di cannoni quando i francesi minacciarono di invadere. Inchcolm fu pesantemente fortificato all'inizio del 1900 per aiutare a difendere Edimburgo e il Forth Bridges. #inchcolm #inchcolmabbey #historicscotland #edinburgh #myedinburgh #thisisedinburgh #loveedinburgh #fiftyshades_of_history #explorescotland #loves_scotland #lovescotland #monumental_world #visitscotland #scotland #scotlandlover #scotland_greatshots #velikacamera #scotland_greatshots #instatland_greatshots #instatland_greatskatland #hiddenscotland #lasko71 #earthpix #scotlandscenery #scotlandtravel https://www.instagram.com/p/CQ8GrSdFVJlKYdNcDDhtAcTwpnXDfnY4gVfPs80/?utm_medium=tumblr
#inchcolm#inchcolmabbey#historicscotland#edinburgh#myedinburgh#thisisedinburgh#loveedinburgh#fiftyshades_of_history#explorescotland#loves_scotland#lovescotland#monumental_world#visitscotland#scotland#scotlandlover#scotland_greatshots#velikacamera#instatland_greatshots#instatland_greatskatland#hiddenscotland#lasko71#earthpix#scotlandscenery#scotlandtravel
0 notes
Text
Augsburger Mozartfest Luglio 2021: alla scoperta degli antenati di Mozart
Augsburger Mozartfest Luglio 2021: alla scoperta degli antenati di Mozart
Nel 1643 David Mozart ottenne lo stato di Cittadino della libera Città imperiale e divenne capo della corporazione dei muratori di Augsburg. Hans Georg Mozart, il prozio di Leopold, fu capomastro del capitolo del duomo di Augsburg e fu lui a costruire un edificio nella chiesa conventuale di San Giorgio dei canonici agostiniani. (more…)
View On WordPress
0 notes
Photo
🏛📚📖 Biblioteca dei Canonici Agostiniani di Novacella, Italia. #lordofmyland https://www.instagram.com/p/B_GKmZZDBlR/?igshid=wgzkoefgfe29
0 notes
Photo
Nuovo post su https://is.gd/0NgGX0
La pittoscultura di Pasquale Pitardi
di Paolo Vincenti
Cursi, pochi chilometri da Maglie, è la patria delle cave di pietra ed è anche la patria di Pasquale Pitardi, che però vive a Galatina, “poliedrico artista informale nell’anima e nei fatti”, come scrivono di lui, spinto da quella irrequietezza un po’ randagia, che forse è propria di tutti i creativi. Ma i viaggi di Pitardi, oltre che nelle dimensioni temporali del passato, del presente e del futuro, sono viaggi nel colore, nella materia, nella libera creazione fantastica.
“Pittoscultografia” è il neologismo coniato per definire l’arte di Pitardi, o quello che è oggi l’approdo dell’arte di Pitardi. Infatti, l’artista, che provava un senso di profonda insoddisfazione misto alla curiosità e alla voglia di intraprendere nuovi percorsi, ha iniziato a scomporre le sue opere e dalla bidimensionalità, tipica do ogni dipinto, è approdato alla tridimensionalità di quelle che sono oggi le sue pennellate di colore che, come variopinte tavolette votive, si accumulano nella sua casa laboratorio, oppure nelle mostre alle quali partecipa.
Partendo dalla acquisita consapevolezza che la pittura è finzione, e che come tale non lo appagava più, Pitardi ha iniziato a staccare questa pittura dai suoi canonici supporti, a scomporre l’opera d’arte visiva quadro, e a cercare sfondo per le sue pennellate di colore nei materiali più disparati, dal legno alla plastica, che danno comunque al fruitore la percezione tattile di un corpo tridimensionale che fa tabula rasa di ogni menzogna immaginativa, di ogni illusione ottica quale è, fra chiari e scuri, il quadro tradizionalmente inteso.
Per le sue opere, usa acrilico e pennelli di tutte le dimensioni ed offre così al visitatore un’esperienza singolare, perché i suoi prodotti artistici sono tutti originalissimi in quanto pezzi unici, non riproducibili, sfuggono alle omologazioni, a qualsiasi catalogazione. “Sono lì, si vedono, si toccano, hanno la dimensione che è sotto gli occhi di chi guarda; non ci sono illusioni ottiche, non ci sono giochi di prospettive e chiaroscuri ingannevoli, niente è diverso da ciò che colpisce i sensi del visitatore. Non si compongono in immagini. Possono suscitare sensazioni di piacere o di rifiuto, questo importa poco. Non hanno messaggi o significati da trasmettere.
Sono colore puro e sconvolgono con la loro urgenza fisica, con il loro nonsenso”, scrive Maria Rosaria Cesari, in uno dei tanti blog on line sulle mostre del Pitardi. Pasquale Pitardi è stato vincitore a soli 16 anni del concorso di disegno pubblicitario promosso a Milano dalla casa editrice Aldo Palazzi.
Fino al 1986, ha lavorato presso il centro stile design della Fiat, Torino, ma poi ha abbandonato tutto ed è tornato nel Salento, a Galatina, per dedicarsi alla sua arte. Ha tenuto numerose mostre, fra le quali ci piace ricordarne alcune. Nel novembre 1997, presso l’Associazione culturale Amaltea, Lecce, presenta “Differendo. Personale di pittura”. Dal 3 al 21 dicembre 2005, tiene a Lecce, presso i Cantieri Teatrali Koreja, la mostra “Nulla da dipingere: nulla da scolpire”. Una personale, “L’Opera,”, a Spoleto, dal 18 agosto all’8 settembre 2007.
Questo “smontare l’opera pittorica” diventa un po’ la cifra distintiva di Pitardi. Nell’agosto del 2008, a Gagliano del Capo, partecipa alla mostra collettiva su Vincenzo Ciardo. Scrive Massimiliano Cesari, in occasione della “Mostra Bellomo Luchena Pitardi” (che si tiene nell’aprile 2002 a Soleto presso l’Opera Pia ): “E’ apparentemente difficile collocare la produzione artistica di Pasquale Pitardi all’interno di una categoria delle arti figurative, così come la tradizione artistica spesso pretende, e pericolosamente realizza.
L’artista, e lo posso affermare senza perplessità, vive la sua ricerca in una fluttuante zona di frontiera, dove il bidimensionale (allegabile alla pittura su un qualsiasi supporto) si plasma con la tridimensionalità, ricca di vuoti e pieni, della scultura (praticata in maniera quasi classica), alla ricerca del genere artistico universale e completo, lontano dalla contemporanea e diffusa concezione autoptica che comunemente si ha.
E’ una lotta che Pitardi conduce incessantemente con consapevolezza, cosciente dell’importanza che essa detiene su se stesso e che gli permette, attraverso continui impulsi vitali, di concretizzare le ricerche e le sperimentazioni ‘pittografoscultoree’. Una lotta generatrice, quindi, paradossale per certi versi, ma evidentemente emblema di un disagio ricollegabile ad una collettività sempre più distante e sprezzante, nei confronti di chi pratica arte: l’artista ha un bisogno costante, quasi spasmodico, di dialogare con chi si pone davanti all’opera; egli rivendica con forza il ruolo di catalizzatore tra i messaggi figurativi e il comune fruitore, cercando di scuotere e di invadere la coscienza estetica del pubblico”. (pubblicato in Massimiliano Cesari, Bellomo-Luchena-Pitardi: tre percorsi contemporanei, in «Note di Storia e Cultura Salentina»,n.17, Lecce, Grifo 2005, pp. 256-257).
Nel 2011 espone presso la Mediateca Comunale di Melpignano “Peppino Impastato”, con la mostra “Pittoscultografica” l’opera”, curata dalla coordinatrice della Mediateca Ada Manfreda. Qui ha esposto ben 5000 pennellate, mentre nell’ex Convento degli Agostiniani una tela bianca di 570 metri x 146 centimetri e nell’ex Manifattura Tabacchi 39 contenitori. Infatti, negli ultimi tempi Pitardi cerca di distanziare quanto più possibile il contenuto della sua opera dai contenitori, fino a realizzare, ci confessa, il sogno impossibile di distanziarli quanto l’intera circonferenza della Terra.
Come scrive Salvatore Colazzo in I colori caduti. La pittoscultura di Pasquale Pitardi ( pubblicato in “Amaltea”, trimestrale di cultura on line, dicembre 2010, e in “Il Paese Nuovo”, Lecce, sabato 16 aprile 2011), “parlando dell’inaugurazione della mostra ( “La pittoscultura di Pasquale Pitardi”, Galatina, Galleria D’Enghien, 1-30 novembre 2010) l’artista ha tenuto a ribadire la sostanziale identità tra il gesto del pittore e quello dell’imbianchino […] E’ molto concettuale l’idea di materializzare una pennellata e metterla in mostra […] Concettuale è pure l’idea di gettar giù dalla torre di Pisa piuttosto che dal Campanile di San Marco che dal Duomo di Lecce secchiate e secchiate di colori, come fossero coriandoli, solidificati”.
C’è da aspettarsi dunque nuove spiazzanti realizzazioni da questo poliedrico artista dai lunghi capelli contenuti da un cerchietto e dalla bianca barba che lo fanno simile ad un santone indiano oppure ad un mitologico sileno salentino.
#Paolo Vincenti#Pasquale Pitardi#pittoscultura#Arte e Artisti di Terra d'Otranto#Spigolature Salentine
0 notes
Video
youtube
L’antichissimo complesso religioso di Klosterneuburg (monastero dei Canonici Agostiniani) si trova a circa 12 km a nord di Vienna e domina con la sua imponenza il Danubio. Risale al XII secolo e fu ricostruito in parte all’inizio del Settecento sotto l’impero di Carlo VI e completato a metà dell’Ottocento.
E’ meta di molti turisti per l’importanza del monastero e per il suo ricco museo che custodisce interessanti dipinti medievali e la rappresentazione dell’albero genealogico degli Asburgo. La chiesa romanica con i due campanili a guglia è stata rimaneggiata in stile barocco: notevole la cappella di San Leopoldo, arricchita da 51 tavole in oro e smalto dell’orefice Verdun. Il monastero barocco è la residenza dei Canonici Agostiniani ed è possibile visitare alcune parti come la grande scalinata barocca, la sala marmorea, la camera dell’imperatore, la sala degli arazzi e la . Al monastero appartengono i vigneti circostanti (108 ettari) che producono ottimi e famosi vini e alcuni liquori sotto l’etichetta “Stift Klosterneuburg”. C’è l’opportunità di fare un giro guidato nelle cantine, gustando i vini ed eventualmente acquistarli.
Tipologia dei biglietti:
1) LA VISTA DELLA COLLEGIATA MEDIEVALE Nella stagione invernale da novembre 2011 ogni Sabato alle 10.30, visite guidate, durata: 60 min 5,50 EUR / adulti comprende 4 ore di parcheggio gratuito. Gruppi iscritti di 15 persone: 3,50 EUR
2) GARDEN TOUR Dal 1 Maggio all'8 Ottobre 2011 ogni sabato alle 10h30, visite guidate, durata: 60 min 8,50 EUR / adulti comprende 4 ore di parcheggio gratuito. Gruppi iscritti di 15 persone: EUR 8
3) MUSEO TOUR Stagione estiva, ogni giorno alle 12.30, visite guidate, durata: 60 min 9,50 EUR / adulti comprende 4 ore di parcheggio gratuito. Gruppi iscritti di 15 persone: EUR 8, -
4) "CANTINA" TOUR Tutto l'anno, ogni giorno alle 15:00 orologio, visite guidate, durata: 60 min 9,50 EUR / adulti comprende 4 ore di parcheggio gratuito. Gruppi iscritti di 15 persone: EUR 8
5) IMPERIAL TOUR Tour estivo individuale con audioguida, tutti i giorni dalle 9,00 alle 18,00 orologio 9,50 EUR / adulti comprende 4 ore di parcheggio gratuito. Gruppi iscritti di 15 persone: EUR 8
6) TOUR RELIGIOSO Tutti i giorni dalle 10.00 alle 17,00 orologio, visite guidate ogni ora, tranne alle 15.00, durata: 60 min 9,50 EUR / adulti comprende 4 ore di parcheggio gratuito. Gruppi iscritti di 15 persone: EUR 8
7) TESORO Ogni giorno dalle 9:00 alle 18:00, tour individuale con audioguida, durata: 60 min 9,50 EUR / adulti comprende 4 ore di parcheggio gratuito. Gruppi iscritti di 15 persone: EUR 8
8) BIGLIETTO CUMULATIVO
Ogni giorno dalle 09:00 alle 18:00. Include tutto, nello stesso giorno EUR 15, - / adulti comprende 4 ore di parcheggio gratuito. Offerta non valida per il gruppo
Sconti per anziani, bambini 6-14 anni, militari e funzionari pubblici, studenti fino a 27 anni, persone con esigenze particolari (con ID) I bambini sotto i 6 anni gratis!
Sito, solo in tedesco, clicca qui.
#Klosterneuburg#Canonici Agostiniani#Danubio#Carlo VI#dell’albero genealogico degli Asburgo+#chiesa romanica#cappella di San Leopoldo#Verdun#grande scalinata barocca#sala marmorea#camera dell’imperatore#sala degli arazzi#camera del tesoro
2 notes
·
View notes
Text
Abbazia di Novacella: non solo vini pregiati!/Abbey of Novacella, not only fine wines!
Abbazia di Novacella: non solo vini pregiati!/Abbey of Novacella, not only fine wines!
Nota soprattutto per la qualità dei suoi vini, l’abbazia di Novacella (Neustift, in tedesco) è una piccola cittadella di spiritualità posta in un luogo strategico che, fin dal Medioevo, vedeva transitare i pellegrini e gli eserciti che dalla Germania scendevano verso le pianure italiane e verso Roma. Luogo di accoglienza, di rifugio, di preghiera e di cultura, è oggi abitata da una comunità di…
View On WordPress
#Abbazia di Bressanone#abbazia di Novacella#Abbazia di Varna#Abbazia vino Alto Adige#abbazie alto adige#abbazie di montagna#Abbazie nelle Alpi#abbazie sud tirolo#canonici agostiniani#canonici agostiniani alto adige#canonici agostiniani italia#canonici regolari agostiniani#cantina monaci Alto Adige#Italian mountain abbeys#monaci vino Alto Adige#monks wine Italy#mountains abbeys Italy#Neustift#wineyard monk Italy
0 notes