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Ettore Sottsass
Carlton, 1981
Garage Bentivoglio
La luce artificiale con la sua pervasiva diffusione nelle abitazioni rappresenta forse uno dei cambiamenti sociali più dirompenti. Se la suddivisone spaziale degli ambienti domestici non ha subito considerevoli variazioni dall’epoca romana, basti confrontare la pianta di una domus repubblicana con un qualsiasi appartamento moderno, la comparsa della luce artificiale, fissa e costante, ha sicuramente cambiato la percezione che abbiamo degli spazi e degli oggetti che quotidianamente ci circondano. L’arte è poi il campo in cui le sperimentazioni tecnologiche hanno influito maggiormente sul nostro sguardo, consegnandoci statue e quadri illuminati in modo perfetto e omogeneo. Opere che per secoli avevano conosciuto l’ombra, finiscono così per trovarsi all’interno delle bianche sale museali, senza più la possibilità di mutare insieme al percorso del sole.Le stanze di Palazzo Bentivoglio, spesso illuminate durante la giornata dalla sola luce che entra dalle finestre sul giardino, permettono ancora di guardare opere e arredi immersi nella penombra, di far disegnare sui muri il vago contorno delle sagome proiettate. Sembra quasi che qui Prometeo debba ancora rubare il fuoco agli dei per consegnarlo agli uomini.L’ombra è all’origine della pittura, come racconta Plinio il Vecchio: Calliroe traccia sul muro il profilo del suo amato in procinto di partire, grazie all’ombra ottenuta da una lampada. A questa storia si può poi affiancare uno dei testi cardine della filosofia occidentale, ovvero il mito della caverna, con tutte le implicazioni ontologiche che da quel momento l’ombra si porta dietro.La Carlton di Ettore Sottsass è uno degli oggetti di design più rappresentativi del XX secolo e, come tutti i mobili di Memphis, ha la caratteristica di essere egoica, di convogliare verso di sé tutti gli sguardi e non volere altro accanto, “come i monumenti nelle piazze”.Poggiante su una base in Bacterio, l’inconfondibile pattern disegnato dallo stesso Sottsass, la libreria si staglia sul muro con la sua silhouette totemica e attesta la prevalenza della forma sulla funzione, aprendo la strada ad innumerevoli librerie che hanno fatto del dato estetico la componente fondamentale, come la Bookworm (1994) di Ron Arad per Kartell.Così, grazie a un semplice gioco di luci, una miniatura da collezione della Carlton si proietta sul muro a dimensione umana, portandoci a fissare l’ombra, a farcela sembrare per un attimo reale, come succedeva ai prigionieri nella mitica caverna di Platone.
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Questo weekend ho fatto una delle cose che mi ero ripromessa di fare più spesso, anzi due: passare del tempo con le mie amiche di persona e dedicare di nuovo attenzione all'antropologia, che dopo la tesi ho messo un po' troppo in disparte.
Con la mia vecchia compagna di studi siamo andate a seguire degli incontri a Pistoia, organizzati proprio sul tema dell'antropologia dell'alimentazione, sulla cultura e sulle retoriche del cibo, sulle pratiche e i miti più o meno recenti che gravitano intorno alla cucina e alla produzione di ciò che mettiamo a tavola. Bellissimo *_*
Purtroppo siamo riuscite a stare solo una giornata su tre, e abbiamo perso uno degli interventi che avremmo voluto seguire di più, ma non si può avere tutto (e proprio la "temperanza" era uno dei concetti cardine di uno degli interventi che abbiamo ascoltato, quindi abbiamo cercato di contenere la delusione u_u)
Questi sono i miei appunti sparpagliati rimuginati tra ieri e oggi, in attesa di rimettere ordine nei miei pensieri:
* Sullo Sprecometro di Andrea Segrè gli astronauti della stazione spaziale sarebbero sempre ai primi posti di tutte le classifiche, ma quanto è difficile essere parsimoniosi senza un team alle spalle
* Chissà se Stefania De Pascale ha visto "For all Mankind" e quanta fantascienza c'è stata nell'infanzia di chi lavora in questo campo - chissà che ne penserebbero Fabio Dei (ricordando sua lezione dal Festival di antropologia di Bologna) e Dario Bressanini
* Se la tavola serve al dialogo e dialogare a tavola e sulla tavola serve a tutti noi, seguire il filo dei discorsi di Marino Niola e Enzo Bianchi è un viaggio nel linguaggio più suggestivo tra metafore e allegorie, una serie di immagini potentissime
* La concretezza dei numeri sulla produzione di carne di Stefano Liberti è agghiacciante anche dopo aver scritto una tesi su questi argomenti ed è tra i migliori esempi della complessità dei mondi culturali di cui parlava Adriana Destro nel mio primo libro di antropologia
* Chissà se la dimensione relazionale delle scelte alimentari collettive di cui ha parlato Adriano Favole ci porterà verso un equilibrio sostenibile prima o poi - sarebbe meglio prima che poi... - tra i paradossi dell'abbondanza e i limiti della memoria storica e la costruzione di nuove abitudini a tavola (quando ha parlato della neo-tipicità della carne in scatola in polinesia e al paragone con l'importazione della pizza in Italia non ho potuto fare a meno di pensare ad Alberto Grandi)
* Alla ricerca delle foto di Marco Aime, abbiamo visitato alcuni locali tra i vicoli e le piazzette di Pistoia, incrociando insegne di "corsi di recupero per vegani" e mostre fotografiche dedicate alla "fame chimica": sulla sola retorica sul cibo ci sarebbero ore di dialoghi da fare
* Grande emozione incontrare al volo Massimo Montanari e ringraziarlo per aver dato il via alla passione per questi argomenti 20 anni fa, ancora più bello farlo insieme alla mia amica considerato che la nostra amicizia è nata proprio tra i banchi di quel corso
* Quanti libri vorrei leggereeeee
* Per fortuna ci sono i video su youtube per recuperare gli incontri persi
Comunque non potevo non prendere appunti, ovviamente u_u
Questa invece sono io che aspetto il treno per rientrare con 50 minuti di ritardo, ma niente può guastare questo weekend cominciato con gli gnocchi fatti in casa dalla mia amica u_u
E comunque ne ho approfittato per cominciare un libro che sembra proprio bellissimo *_*
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Tutto torna nella mia civiltà.
La radice medievale del famoso slogan popperiano laico e illuminista: "TOLLERANZA VERSO TUTTI MA NON VERSO I FANATICI INTOLLERANTI" è la questione del Malicidio (malicidium, in latino).
Elaborata da Bernardo di Chiaravalle (1090-1153) in base ad una specifica questione postagli dai Cavalieri Templari sulla difficoltà per un cristiano di conciliare la guerra difensiva con la parola di Dio (V Comandamento, non uccidere).
«Egli» [il soldato di Cristo, ndr] «è strumento di Dio per la punizione dei malfattori e per la difesa dei giusti. Invero, quando egli uccide un malfattore, non commette omicidio ma malicidio, e può essere considerato il carnefice autorizzato di Cristo contro i malvagi.» Bernardo giustifica la violenza come mezzo di DIFESA dei più deboli (allora erano i pellegrini), dichiarando che «Non si dovrebbero uccidere neppure i pagani qualora ci fosse una maniera diversa per impedir loro di opprimere.».
Pur restando nel medioevo, la distinzione con attuali Jihad, "guerre sante", martiri suicidi e decapitazioni di donne e bambini dei nemici è enorme, spaziale. Non confondiamo.
Prima di tutto la Crociata è un momento ascetico e penitenziale, non vanagloria militaresca o hybris indistinta e irrazionale "tutto è lecito". Tipo samurai, NON si scende in campo per uccidere indistintamente ma per sacrificarsi e difendere. Altro che "'ndo cojo cojo", altro che considerare "nemici" dei bambini e celebrarne per le strade il sangue sparso. San Bernardo serba parole durissime contro questo approccio: «Tra voi null'altro provoca le guerre se non un irragionevole atto di collera, desiderio d'una gloria vana, bramosia di qualche bene terreno».
La mia civiltà offre tutte le risposte.
[quote banalmente prese da wikipedia: san bernardo, malicidio].
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La giovane schizofrenica avverte i suoi «primi sentimenti d’irrealtà» davanti a due immagini: quella di una compagna che si avvicina e il cui volto si ingrandisce esageratamente (si direbbe un leone); quella di un campo di grano che diventa illimitato, «immensità dorata, luminosa”. Ecco, rifacendosi alla terminologia di Peirce, come risulteranno i due segni dell’immagine-affezione: Icona per l’espressione di una qualità-potenza operata da un volto, Qualisegno (oppure Potisegno) per la sua presentazione in uno spazio qualsiasi. Certi film di Joris Ivens ci danno un’idea di cosa sia un qualisegno: in Regen, «la pioggia che si vede nel film non è quella data pioggia, concreta e determinata, caduta un certo giorno e in un certo luogo. Queste impressioni visive non sono raccolte in unità da alcuna figurazione spaziale o temporale. Con estrema sensibilità, Ivens ha scoperto non come la pioggia è in realtà, ma che cosa accade (e in qual modo) quando la pioggerella primaverile batte sulle foglie degli alberi, quando lo specchio dello stagno rabbrividisce, quando una goccia solitaria cerca esitando la sua via su una lastra di vetro, quando la vita di una metropoli si riflette sull’umido asfalto. […] Anche quando Ivens ci mostra un ponte, da lui stesso indicato come il grande viadotto ferroviario di Rotterdam (Il ponte), la costruzione di ferro si dissolve in immagini immateriali inquadrate in cento modi diversi. Basta il fatto che questo ponte possa essere visto in tanti modi per renderlo in un certo senso irreale. Esso non ci appare come l’opera concreta degli ingegneri che lo costruirono, ma come una serie di curiosi effetti ottici. Si tratta insomma di variazioni visive sulle quali ben difficilmente potrebbe transitare un treno merci». Non è un concetto di ponte, ma non è nemmeno l’individuato stato di cose definito dalla sua forma, dalla sua materia metallica, dai suoi usi e funzioni. È una potenzialità. Il rapido montaggio dei settecento piani-inquadrature fa sí che le diverse vedute possano raccordarsi in un’infinità di modi e, non essendo orientate le une in rapporto alle altre, costituiscono l’insieme delle singolarità che si coniugano nello spazio qualsiasi in cui questo ponte appare come pura qualità, questo metallo come pura potenza, la stessa Rotterdam come affetto. E neanche la pioggia è il concetto di pioggia, o lo stato di un tempo e di un luogo piovosi. È piuttosto un insieme di singolarità che presenta la pioggia cosí com’è in sé, pura potenza o qualità che coniuga senza astrazione tutte le piogge possibili, e compone il corrispondente spazio qualsiasi. È la pioggia come affetto, e niente si oppone maggiormente a un’idea astratta o generale, pur non essendo attualizzata in uno stato di cose individuale.
Gilles Deleuze
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Ieri ho conosciuto il fratello di un noto divulgatore scientifico star di YouTube.
Come sempre quando si è imparentati con qualcuno di famoso, la notizia della parentela viaggia più veloce dei convenevoli. Quindi io sapevo già da inizio serata che mi trovavo nella medesima area spaziale del Fratello Di.
Quando mi si è avvicinato, io stavo amabilmente discutendo con un altro esimio personaggio della scena musicale barese del mio lavoro da social media manager.
Con fare dimesso e timido, Fratello Di è intervenuto nella conversazione accennando a come anche lui si trovasse a gestire dei profili social per conto di terzi.
Io ho cortesemente finto di non sapere nulla delle sue generalità familiari, sia perché del personaggio Noto Divulgatore Scientifico me ne frega abbastanza poco sia perché non è educato rivolgersi a una persona sconosciuta con: "Ah, ma tu sei il fratello di...!"
Ma la modestia di Fratello Di non è durata a lungo. Gli è bastato constatare che il mio portfolio clienti non comprendesse nessuna Personalità Illustre del Web per comunicarmi che "io sono il Fratello Di XYZ e gestisco i suoi canali social".
Messa in campo questa pedina, Fratello Di ha avuto la premura di render noto che comunque lui non è specializzato in comunicazione. Lui è un chimico - strano, eh? - ma il fratello gli ha offerto l'opportunità di gestire i suoi canali. Così anche lui si è ritrovato a fare il social media manager.
A questo punto il mio interesse per il suo curriculum vitae aveva già raggiunto lo zero, perché non credo ci sia molto da imparare da una persona che si trova a ripubblicare estratti di video YouTube su TikTok e Instagram senza avere contezza di cosa sia un calendario editoriale, un piano editoriale, una caption, una copy e via dicendo.
Non si tratta di snobismo, sia chiaro. Il confronto sul mondo digitale deve essere costruito anche con persone che non sono addette ai lavori, se si vuole conoscere meglio l'esperienza dell'utente medio.
Ma se le tue esperienze come social media manager sono circoscritte al lavoro con un singolo cliente, che è pure tuo fratello, dubito che tu possa avere idea di ciò che significa fare questo lavoro a livello professionale.
Ma Fratello Di è ancora lontano dal riconoscere quanto il suo caso sia fuori dall'ordinario. Suppongo sia per questo che gli manca la semplice accortezza di non parlare delle cose che non conosce.
Quindi, per le successive due ore e mezza, mi sono sorbita il mansplaining del Fratello Di.
Mentre cercavo di parlare con un potenziale cliente (l'esimio musicista barese di cui prima), Fratello Di mi interrompeva, mi parlava da sopra e continuava a esclamare "no, io non sono d'accordo con te!" mentre spiegavo come funzionano i social network, gli algoritmi, la differenza tra contenuti temporali e atemporali.
Ma Fratello Di non era molto interessato alle mie competenze. Preferiva asserire che
le Stories di Instagram non le guarda nessuno
TikTok non funziona bene, perché non si capisce niente
Facebook è importantissimo, anche più di TikTok
E a nulla sono valsi i miei tentativi di spiegargli che TikTok funziona benissimo, e che magari è lui che deve ancora fare pratica con la sua indicizzazione. O che Facebook lo guardano solo i boomer. O che le Stories hanno più copertura perché sono la prima cosa che ti capita davanti quando apri Instagram.
Niente da fare, Fratello Di aveva ragione e io torto.
Alla fine ho scelto di abbandonare questa battaglia contro i mulini a vento, piantando in asso Fratello Di e il suo amico esimio musicista. Me ne sono andata a guardare video di TikTok con un mio amico che si trovava lì.
Ma Fratello Di non demordeva!
Si è seduto accanto a noi, approfittando del minimo secondo di silenzio per ironizzare sui video che stavamo guardando e per chiedermi perché i TikTok di suo fratello non avessero tutti lo stesso numero di visualizzazioni.
Io non sono una persona particolarmente paziente, quindi non ha sorpreso nessuno che dopo due ore e mezza di calvario in stile maschio bianco etero occhi blu mi siano saltati i nervi.
Mi sono voltata di scatto verso di lui e gli ho chiesto a bruciapelo: dimmi un po', ma quanto è difficile essere sempre e solo il Fratello Di?
Colpito e affondato.
Fratello Di ha nicchiato, mormorato un "eh, non so", poi si è alzato e se n'è andato.
Io sono tornata a guardare TikTok demenziali con il mio amico, pensando al celebre adagio
se non riesci a diventare atleta olimpico, diventi professore di educazione fisica.
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Lee Ufan Resonance
Achille Bonito Oliva
Testi di: Gino Di Maggio, Achille Bonito Oliva, Lee Ufan
Fondazione Mudima, Milano 2007, 55 pagine, 27 x 23 cm, Inglese, brossura cartonata
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Mostra 52 Biennale Venezia 2007 -Palazzo Palumbo Fossati. La mostra presenta 10 olii su tela di diverse dimensioni combinati con 8 installazioni realizzate con materiali naturali quali pietra e ferro. Lee Ufan, artista coreano fondatore del gruppo Mono–Ha, vive in Giappone ma è un nomade che ha saputo coniugare insieme il linguaggio delle avanguardie occidentali e la cultura di quelle orientali. Aggirando il ready made del cartesiano Duchamp ed il taglio del barocco Fontana, Lee Ufan sostituisce al principio di rappresentazione quello di presentificazione, in un percorso che corre dagli anni Sessanta, sculture e installazioni, alle "Corrispondenze" degli anni Novanta, fino alle pitture di oggi. Senza contrapposizioni ha fondato un incrocio spazio-temporale sostituendo al concetto di forma quello di "struttura", a quello di spazio quello di "campo", quale sistema di relazioni aperte a sviluppi che tendono a coniugare il pieno e il vuoto insieme. L'intera ricerca di Lee Ufan è una messa in crisi dell' "objet trouvé" e della sua metafisica: una forma morta scontornata nello spazio estetico e sottratta alla vita. Invece Lee Ufan non rappresenta ma "presentifica" un'idea di temporalità attiva che sostiene l'incontro dell'artista col mondo e dell'opera con lo spettatore. Ora una "tache" si irradia sulla superficie attiva di una pittura che sviluppa l'epifania di un incontro con il pubblico. Ora realizza pitture in cui egli è totalmente artefice del tutto. I segni orchestrati sulla tela hanno una tensione, un percorso e una durata spaziale giocati nel segno di una misura standardizzata a mano. Una misura memorizzata da un gesto che non dimentica precisione ed energia, scorrevolezza artigianale e geometria dell'estensione. Spesso questi spazi costituiscono degli architrave della visione, nell'ordine di due o tre organizzano il campo spaziale in termini di essenzialità visiva tesa ad evidenziare precisione ed indeterminazione, costrizione e potenziale modificazione. L'artista sembra voler dare al forte segno tracciato sulla superficie pittorica l'incisivo volume dell'oggetto o materia adoperata precedentemente nelle sue installazioni. La forza del tracciato serve proprio ad intensificare il momento dell'incontro tra l' opera lo spettatore mediante un intreccio tra tempo e spazio, dimensioni entrambe necessarie per realizzare il valore dell'arte, quello della "presentificazione". Ecco che Lee Ufan risolve il problema della immortalità dell'opera senza voler ipotecare il futuro, piuttosto fondando la persistenza del presente. Estendere il presente diventa per l'artista orientale un modo di eliminare da una parte il patetico sistema di previsioni del futuro e di ipotecare invece, attraverso una diversa dimensione dello spazio, un campo così vasto da accogliere il tempo del suo battito costante.
19/07/23
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#Lee Ufan#art exhibition catalogue#52 Biennale Venezia 2007#Achille Bonito Oliva#Fondazione Mudima#artista coreano#gruppo Mono-Ha#10 olii su tela#art books#fashionbooksmilano
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Robot morbidi con sembianze umanoidi
Arrivano i robot a propulsione magnetica: nasce la rivoluzione degli umanoidi ‘morbidi’. I robot a propulsione magnetica sono pronti a rivoluzionare il futuro: nasce una nuova generazione di umanoidi ‘morbidi’ e flessibili, capaci di trasformare il mondo della tecnologia e dell’automazione come non abbiamo mai visto prima. La robotica ha fatto enormi passi avanti negli ultimi anni, grazie a una combinazione di innovazione nei materiali e nell’ingegneria meccanica. I robot morbidi, in particolare, stanno guadagnando sempre più attenzione per la loro capacità di adattarsi meglio agli ambienti complessi. A differenza dei robot rigidi, i robot morbidi utilizzano materiali flessibili che permettono loro di imitare movimenti naturali, riducendo il rischio di danni e aumentando la loro versatilità. Questa tecnologia ha già dimostrato il suo valore in una vasta gamma di applicazioni, dalle missioni di esplorazione spaziale alla chirurgia medica.
Una delle caratteristiche principali dei robot morbidi è la loro capacità di interagire in modo sicuro con l’ambiente circostante. La morbidezza permette loro di assorbire gli impatti e di muoversi in spazi ristretti, riducendo al minimo i danni sia al robot che agli oggetti circostanti. Questo li rende ideali per operazioni di soccorso o per lavorare in luoghi difficili da raggiungere. Inoltre, l’uso di materiali flessibili consente una maggiore adattabilità in condizioni ambientali variabili, come terreni accidentati o superfici delicate. Un altro grande vantaggio dei robot morbidi è la loro capacità di imitare movimenti naturali che li rendono particolarmente adatti per la robotica medica. Grazie alla loro flessibilità, possono interagire con il corpo umano in modo sicuro e preciso, facilitando procedure chirurgiche meno invasive. Inoltre, la loro struttura permette di raggiungere con facilità parti del corpo che potrebbero essere inaccessibili con strumenti chirurgici tradizionali. Questa evoluzione tecnologica ha già iniziato a trasformare il settore medico, con il potenziale per ridurre i tempi di recupero dei pazienti. L’evoluzione della robotica morbida non si ferma solo all’uso di materiali innovativi, ma coinvolge anche lo sviluppo di nuove tecnologie di propulsione. I sistemi magnetici stanno giocando un ruolo fondamentale in questo campo, offrendo nuovi modi per controllare i movimenti di questi robot. L’attuazione magnetica permette infatti di ottenere una reattività molto più rapida rispetto ai metodi tradizionali, migliorando le prestazioni dei robot in una vasta gamma di applicazioni, dal monitoraggio ambientale all’industria. I vantaggi della propulsione magnetica
I robot morbidi con propulsione magnetica offrono prestazioni eccezionali in termini di velocità e precisione. Grazie all’uso di campi magnetici, questi robot sono in grado di muoversi rapidamente e di effettuare salti molto potenti, superando così le limitazioni dei robot tradizionali. La tecnologia alla base della propulsione magnetica consente una risposta rapida e un controllo preciso, permettendo ai robot di affrontare sfide complesse in ambienti difficili. Inoltre, la flessibilità del sistema magnetico permette di regolare la potenza e la direzione del movimento, offrendo una maggiore versatilità. Questa combinazione di velocità, potenza e adattabilità rende i robot morbidi magnetici ideali per compiti come il soccorso, dove la capacità di navigare in ambienti pericolosi o difficili da raggiungere è cruciale. Applicazioni promettenti per il futuro Le possibili applicazioni dei robot morbidi a propulsione magnetica sono molteplici e spaziano in settori diversi. Nell’ambito del monitoraggio ambientale, questi robot potrebbero essere utilizzati per raccogliere dati in luoghi difficili da raggiungere, come foreste dense o aree colpite da disastri naturali. La loro capacità di saltare ostacoli e muoversi rapidamente li rende strumenti preziosi per raccogliere informazioni in tempo reale. Nel settore industriale, i robot morbidi magnetici potrebbero migliorare le operazioni di manutenzione in luoghi pericolosi, come impianti chimici o centrali elettriche. La loro adattabilità ai diversi terreni e la capacità di operare in condizioni estreme li rendono ideali per compiti che richiedono precisione e rapidità in ambienti difficili. Read the full article
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Un articolo pubblicato sulla rivista "The Astrophysical Journal Letters" riporta i risultati di un censimento dei più giovani buchi neri supermassicci esistiti nell'universo primordiale. Un team di ricercatori ha usato osservazioni condotte con il telescopio spaziale Hubble a partire dal cosiddetto campo ultra profondo di Hubble per cercare buchi neri supermassicci primordiali con l'aggiunta di dati raccolti recentemente usando il telescopio spaziale James Webb. La conclusione è che questi oggetti sono più numerosi del previsto, una conferma del fatto che si sono formati molto rapidamente. Questo nuovo studio aiuterà a capire come.
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Biografia del personaggio
Susan Storm e suo fratello minore Jonathan crebbero nella città di Glenville, Long Island, figli del medico Franklin Storm e di sua moglie Mary. Una notte, i genitori andarono a una cena in onore del dottor Storm, ma lungo il tragitto una gomma dell'auto esplose provocando un incidente, nel quale Mary rimase ferita gravemente. Franklin insistette per operare sua moglie, ma non riuscì a salvarla; l'evento portò l'uomo a deprimersi profondamente, perse la licenza medica e divenne un giocatore d'azzardo e un alcolizzato. Un giorno, Franklin uccise accidentalmente uno strozzino e non si difese in tribunale in quanto si sentiva ancora in colpa per la morte di Mary. Con il padre in prigione, i due bambini andarono a vivere dalla zia e Sue divenne una figura materna per Johnny.
Susan, all'età di diciassette anni, incontrò un giovane studente di nome Reed Richards, il quale aveva affittato una stanza nella pensione di cui la zia di Susan era proprietaria; Sue si innamorò di lui nonostante la loro differenza di età. Successivamente, la ragazza si diplomò al liceo come capitana pluripremiata della squadra di nuoto femminile e si trasferì in California per frequentare il college, dove intraprese la carriera di attrice e incontrò di nuovo Richards, con cui iniziò una relazione sentimentale.
Reed, lavorando nel campo dell'ingegneria aerospaziale, progettò un veicolo spaziale per i viaggi interstellari, ma il governo interruppe i finanziamenti. Deciso a portare a termine il suo lavoro, Richards decise di fare un volo di prova non programmato; inizialmente sarebbero dovuti partire solo Reed e il suo migliore amico, Ben Grimm, ma Susan li convinse a far partecipare anche lei e Johnny alla missione. Mentre si trovavano nello spazio, il quartetto venne esposto a enormi quantità di radiazioni cosmiche e furono costretti a tornare sulla Terra con un atterraggio di fortuna. Si accorsero poi di avere acquisito poteri sovrumani: quello di Sue consisteva nel diventare invisibile a proprio piacimento. Il gruppo decise di usare le loro nuove abilità per proteggere i più deboli e si rinominò Fantastici Quattro; Susan adottò l'alias di Ragazza Invisibile.
Ragazza Invisibile
Il primo quartier generale dei Fantastici Quattro venne allestito nel Baxter Building a Manhattan e il gruppo iniziò a operare come team di supereroi. Tra gli avversari che si trovarono ad affrontare, Sue sviluppò una particolare attrazione ricambiata per Namor, pur continuando a essere innamorata di Reed. Tale situazione venne definita il primo triangolo amoroso dell'Universo Marvel.
Inizialmente l'unico potere di Sue è quello di rendersi invisibile, ma successivamente apprende di poter rendere invisibili anche altre cose e di riuscire a creare campi di forza trasparenti. Durante uno scontro con l'Uomo Talpa, Susan resta gravemente ferita e Franklin Storm evade di prigione per operarla; in questo modo, l'uomo riesce a fare pace con i figli prima di tornare in carcere. In seguito, il Super-Skrull riesce a rapire Storm per assumere il suo aspetto e combattere i Fantastici Quattro e, durante lo scontro, Storm si sacrifica per salvare la squadra da una trappola esplosiva degli Skrull.
Nel corso del tempo, la relazione tra Reed e Sue si rafforza sempre di più, finché i due decidono di sposarsi. Il matrimonio è un evento di grande importanza e ci partecipano molti dei più grandi supereroi di New York; qualche tempo dopo, i Fantastici Quattro incontrano due dei personaggi che faranno la storia della squadra, Galactus e Silver Surfer. In seguito, Sue rimane incinta e si prende una pausa dall'attività della squadra; il suo ruolo viene occupato temporaneamente dall'inumana Crystal, la ragazza di Johnny.
A causa delle radiazioni che contaminano il corpo di Susan, la donna fatica a partorire; pertanto, Reed, Johnny e Ben viaggiano nella Zona Negativa per ottenere da Annihilus la Barra del Controllo Cosmico, grazie alla quale Sue riesce a dare alla luce un bambino che viene chiamato Franklin, in onore del padre dei due Storm. Franklin è un mutante per la struttura geneticamente modificata dei suoi genitori e possiede enormi poteri. Annihilus vuole sfruttare il bambino per i suoi scopi sadici e innesca prematuramente i poteri latenti di Franklin (solitamente i poteri mutanti si manifestano intorno all'adolescenza); temendo che suo figlio possa rilasciare abbastanza energia psionica da eliminare tutta la vita sulla Terra, Richards chiude la mente di Franklin. Sue si arrabbia per non essere stata consultata, quindi lascia i Fantastici Quattro (venendo sostituita dall'inumana Medusa) e si separa coniugalmente da Reed]. Con l'aiuto di Namor, Susan in seguito si riconcilia con il marito e torna nei Fantastici Quattro accompagnata da Franklin.
Donna Invisibile
Susan rimane nuovamente incinta, ma il bambino nasce morto in quanto Susan è stata esposta a ulteriori radiazioni nella Zona Negativa. L'evento fa cadere Sue in depressione e permette a Psycho-Man di manipolarla e farle assumere i panni di Malice, nei quali Susan arriva ad attaccare i suoi amici e la sua famiglia sfruttando le sue abilità a dei livelli di potenza mai visti prima. Reed riesce a far rinsavire la moglie, la quale si vendica brutalmente di Psycho-Man e resta talmente colpita da quanto accaduto che decide di cambiare il suo nome in codice nel più maturo Donna Invisibile. Lei e Richards lasciano brevemente i Fantastici Quattro per unirsi ai Vendicatori, prima di tornare al gruppo originale.
Durante la Guerra dell'Infinito, Susan affronta Malice, riemersa dal suo subconscio, e riesce ad assorbirla nella sua coscienza. Malice riesce comunque a influenzare la personalità di Due, rendendola più aggressiva durante i combattimenti, tanto che riesce a creare campi di forza affilati come lame. Franklin, che ha viaggiato nel tempo, diventa da adulto l'eroe Psi-Lord, libera sua madre da Malice assorbendola in se stesso e poi la proietta nella mente del Dark Raider, una versione malvagia alternativa di Reed Richards, il quale muore poi nella Zona Negativa.
Qualche tempo dopo Reed scompare e Sue si mette a capo dei Fantastici Quattro; dimostratasi una leader capace, continua a cercare il marito in quanto convinta che sia ancora vivo, respingendo nel mentre le avances romantiche di Namor. I Fantastici Quattro riescono a salvare Reed, che si era disperso nel tempo, e l'uomo per un certo periodo sviluppa delle incertezze sul suo ruolo nella squadra, in quanto Sue si è rivelata un'ottima guida.
Dopo il loro ritorno sulla loro Terra d'origine, i Fantastici Quattro incontrano la Marvel Girl Valeria von Doom, figlia di Sue e del Dottor Destino proveniente da un futuro alternativo; nonostante le iniziali incertezze, Susan accetta la ragazza come amica. Durante un conflitto con Abraxas, Franklin rivela di aver usato le sue abilità per salvare il secondogenito nato morto di Susan e di averlo collocato in un altro futuro alternativo; Marvel Girl torna successivamente a essere un feto in grembo a Susan, che deve portare avanti un altro parto difficile. Stavolta viene aiutata da Destino a partorire una bambina sana che Destino chiama Valeria come favore per aver aiutato Sue. Destino cerca comunque di raggirare la squadra facendo un incantesimo alla neonata affinché possa usarla contro i Fantastici Quattro, ma il gruppo riesce a liberarla dal controllo del criminale e a sconfiggerlo.
Sue la Torcia Umana
Lo stesso argomento in dettaglio: Vendicatori divisi.
Zius, leader di un gruppo di profughi di Galactus, rapisce Susan per sfruttare i suoi poteri al fine di nascondere i pianeti da Galactus. Reed trova un modo per ingannare Zius, scambiando temporaneamente i poteri di Susan e Johnny; così facendo, sia Sue che Johnny rinnovano il rispetto reciproco per il modo con cui riescono a gestire i propri poteri.
Civil War
Lo stesso argomento in dettaglio: Civil War (fumetto).
In seguito a un catastrofico evento che ha portato alla morte di centinaia di persone a causa di un gruppo di giovani eroi inesperti che cercavano di fermare dei supercriminali, si genera un'ondata di malcontento nei confronti degli eroi, che porta il governo a imporre una registrazione per le persone dotate di abilità sovrumane. Johnny subisce una grave aggressione per il suo status di supereroe; sebbene inizialmente Sue concordi con l'atto di registrazione, resta inorridita quando il clone di Thor creato da Reed e Tony Stark uccide Bill Foster durante un combattimento per un malfunzionamento. Sue lascia Richards e i suoi figli per unirsi alla resistenza di Capitan America insieme a Johnny.
I fratelli Storm sfuggono a una squadra di agenti dello SHIELD che cercano di catturarli[25] e si spacciano come una coppia sposata su consiglio di Nick Fury. La resistenza decide di assalire la prigione nella Zona Negativa, che funge da campo di prigionia per i superumani che hanno rifiutato di registrarsi; Sue chiede assistenza a Namor, il quale rifiuta e insinua che lei sia ancora attratta da lui.
Durante lo scontro finale tra le due fazioni di eroi, Sue viene attaccata dal Thunderbolt Taskmaster; Richards la protegge e viene ferito gravemente. Sue abbatte poi il criminale e aiuta a sistemare i disordini di New York causati dalla battaglia. Come gli altri Vendicatori Segreti, Sue ottiene l'amnistia e torna dalla sua famiglia, ma lei e Richards decidono di prendersi una pausa dal Fantastici Quattro per riparare il loro matrimonio; affidano i posti vacanti del gruppo a Tempesta e a Pantera Nera.
World War Hulk
Lo stesso argomento in dettaglio: World War Hulk.
Quando un vendicativo Hulk attacca la Terra, i Fantastici Quattro lo affrontano; Richards progetta una macchina che ricrea l'aura di Sentinella per calmare il Golia Verde, il quale poi scopre lo stratagemma. Sue usa i suoi campi di forza per proteggere Reed da Hulk, ma quest'ultimo è così potente da frantumarli, procedendo poi a picchiare brutalmente Richards costringendo Sue a chiamare Sentry per farsi aiutare. La donna cerca inutilmente di far ragionare Hulk, il quale, però, è furioso con Richards per aver contribuito a esiliarlo nello spazio con gli altri Illuminati.
Hulk trasforma Madison Square Garden in un'arena di gladiatori e costringe Sue e gli altri eroi sconfitti a combattere i suoi compagni di Sakaar, usando dei chip per sopprimere i loro poteri.
Morte
Qualche tempo dopo gli eventi di World War Hulk, la famiglia Richards assume una nuova badante per i loro figli, Tabitha Deneuve. Allo stesso tempo, un nuovo misterioso gruppo, che si fa chiamare i Nuovi Difensori, commette rapine e una dei loro membri, Psionics, inizia una relazione con Johnny. Dopo una brutta separazione, Johnny viene rapito dai Difensori, insieme al Dottor Destino e Galactus, per alimentare un'enorme macchina progettata per salvare apparentemente le persone di cinquecento anni nel futuro, un piano orchestrato da Tabitha, che è si rivela essere la Sue di quel futuro. I Fantastici Quattro riescono a salvare la Terra del presente e del futuro, ma Destino, una volta liberato, uccide la Sue futura elettrificandola.
Secret Invasion
Lo stesso argomento in dettaglio: Secret Invasion.
Mentre Susan si trova in tournée a Vancouver, nella Columbia Britannica, uno Skrull camuffato da Mister Fantastic le tende un'imboscata e le fa perdere i sensi, permettendo a un'altra Skrull di assumere l'aspetto della donna per infiltrarsi nel Baxter Building e aprire un portale per la Zona Negativa che ingloba tre piani dell'edificio, inclusa sé stessa, Johnny, Ben e i due figli dei Richards. Si scopre che la Skrull è l'ex moglie di Johnny, Lyja, la quale in precedenza si era infiltrata nei Fantastici Quattro camuffata da Alicia Masters, l'amante di Ben. La vera Susan viene recuperata viva da un'astronave Skrull abbattuta dopo la battaglia finale dell'invasione.
Fondazione Futuro
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Successivamente, Reed fonda la Future Foundation (una squadra composta da bambini prodigio) a beneficio del mondo e della scienza e Sue lo supporta. Quando Johnny muore, i Fantastici Quattro vengono sciolti e Sue inizia a lavorare per la Future Foundation, finché non si scopre che Johnny è ancora vivo. le gesta eroiche di Sue furono spostate interamente sotto la bandiera della Fondazione Futuro. Successivamente viene rivelato che Johnny è stato rianimato ed è ancora vivo.
Il tempo finisce
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Tempo dopo, la Donna Invisibile si unisce allo S.H.I.E.L.D. per scoprire che fine hanno fatto gli Illuminati di Mr. Fantastic, suo marito, che ha, al fianco dei suoi compagni, ripetutamente distrutto realtà per far sì che le incursioni non colpissero la terra-616. Susan però si rivela essere una doppiogiochista, tradendo gli Avengers del Comandante Rogers per aiutare Reed Richards. Gli Illuminati chiedono di stringere un'alleanza con gli Avengers per far fuori la Cabala di Namor il Sub Mariner, ormai divenuta ingestibile. Il piano funziona, e i due gruppi riescono a sconfiggere la Cabala. In seguito, Avengers e Illuminati scoprono, grazie al Calabrone che dietro alle Incursioni ci sono gli Arcani. Resosi conto di non poter salvare la realtà, Reed decide di costruire una scialuppa di salvataggio al fianco della Fondazione Futuro.
Secret Wars
Lo stesso argomento in dettaglio: Secret Wars.
Sue e il resto dei Fantastici Quattro creano una zattera di salvataggio che li salverà dall'imminente morte dell'universo. Tuttavia, subito prima dell'incursione finale tra il loro universo e l'Universo Ultimate, la parte della nave in cui si trova Susan viene separata. Reed e Pantera Nera cercano di ricollegarla mentre Sue tiene insieme le due parti con i suoi campi di forza, ma la donna finisce per essere uccisa con Ben e i suoi figli da Oblio, devastando Reed. Quest'ultimo, successivamente, sfrutta il potere donatogli da Molecola per riportare in vita i famigliari morti, con cui inizia a ricostruire l'intero Multiverso.
In seguito, la Donna Invisibile viene affrontata con la Future Foundation da Griever alla fine del tempo.
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Nichelle Nichols
Nichelle Nichols è l’attrice passata alla storia per aver interpretato la tenente Uhura in Star Trek.
Una delle prime donne nere a ottenere un ruolo da protagonista in una serie famosa è stata anche la prima attrice a girare una scena di un bacio interrazziale, nel 1968, con William Shatner che interpretava il capitano Kirk.
Il personaggio interpretato, in un ruolo di primo piano e di comando, accanto a maschi bianchi, è stato di incoraggiamento e ispirazione per tante donne che non si erano mai viste rappresentate in questo modo.
Tra i suoi ammiratori c’era stato Martin Luther King che era intervenuto personalmente per convincerla a non abbandonare la parte dopo la prima stagione, ritenendola fondamentale per la rappresentazione delle persone afroamericane sullo schermo.
Nacque col nome di Grace Dell Nichols a Robbins, un sobborgo di Chicago, il 28 dicembre 1932, da Lishia Parks e Samuel Earl Nichols, operaio e futuro sindaco della città dell’Illinois.
Aveva esordito, negli anni Cinquanta come attrice e ballerina. Dopo diversi ruoli a teatro, al cinema e come cantante nelle orchestre di Duke Ellington e Lionel Hampton, aveva recitato in un episodio della serie televisiva The Lieutenant, incentrato sulla discriminazione razziale e mai trasmesso in televisione perché considerato controverso.
È stata protagonista di diversi musical e occasionalmente anche modella.
Dopo l’enorme successo di Star Trek, andato in onda dal 1966 al 1969, denunciando la mancanza di donne e persone di colore in campo aerospaziale, aveva deciso di collaborare in maniera volontaria in un progetto speciale con la NASA per reclutare personale. Un impegno durato dal 1977 al 2015, gestito insieme alla società Women in Motion che ha portato all’arruolamento di centinaia di persone e contribuito a formare celebri carriere come quelle di Sally Ride e Mae Jemison, prima afroamericana a viaggiare nello spazio.
Entusiasta sostenitrice dell’esplorazione spaziale, è stata nel consiglio di amministrazione del National Space Institute (oggi National Space Society), organizzazione educativa per la difesa dello spazio.
Nel 1992 le è stata assegnata una stella sulla Hollywood Walk of Fame.
Nel 1994 ha pubblicato la sua autobiografia, Beyond Uhura: Star Trek and Other Memories.
Ha partecipato a numerosi film e serie tv come attrice, doppiatrice, produttrice e coreografa, oltre agli spin off cinematografici della serie che le aveva portato fama mondiale.
Ha pubblicato anche due dischi Down to Earth, nel 1967 e Out of This World, nel 1991.
Nel 2007, in Heroes ha interpretato Nana Dawson, la matriarca di una famiglia di New Orleans devastata dall’uragano Katrina. L’anno successivo ha recitato nel film The Torturer, seguito da The Cabonauts, una commedia musicale di fantascienza.
Nel 2015, ha volato a bordo dello Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy, un Boeing 747 modificato per osservazioni astronomiche condotte, che analizzava le atmosfere di Marte e Saturno in una missione ad alta quota.
Ha ricevuto la sua prima nomination agli Emmy per il suo ruolo in The Young and the Restless nel 2017.
Dopo un ictus che ne aveva rallentato gli impegni, nel 2018 le è stata diagnosticata la sindrome di demenza senile.
Si è spenta a Silver City, il 30 luglio 2022, aveva 89 anni.
Vincitrice di numerosi premi internazionali, ha ricevuto anche una laurea ad honorem dal Los Angeles Mission College ed è stata la prima donna a ricevere il Life Career Award, dall’Academy of Science Fiction, Fantasy and Horror Films, nel 2016.
A lei è stato anche dedicato l’asteroide 68410 Nichols.
La sua vita e l’impegno per lo spazio sono stati protagonisti del documentario Woman in Motion.
La sua autorità sullo schermo in un mondo alternativo e futuro, ha esercitato un’enorme influenza in un momento storico in cui la popolazione afroamericana stava combattendo per i diritti civili.
Grazie al suo attivismo ha aiutato la NASA ad abbracciare la diversità, contribuendo a cambiare le esplorazioni spaziali.
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50 anni fa, gli scienziati si preparavano a lanciare una sonda verso il sole 50 anni fa: il lancio della sonda Helios verso il sole Il 6 luglio 1974, gli scienziati si preparavano a lanciare la sonda Helios, progettata per avvicinarsi al sole più di qualsiasi altra missione spaziale. La sonda ha superato con successo un test a terra esposto a temperature estreme, fino a 700 gradi Fahrenheit. Il contributo di Helios alla ricerca solare La missione Helios ha fornito informazioni cruciali sul vento solare, il campo magnetico del sole e i raggi galattici. Questo successo ha aperto la strada alla sonda solare Parker della NASA, che da anni osserva da vicino l’atmosfera esterna
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Chang'e 6: la sonda cinese atterra sulla Luna
Alle 00:23 del 2 giugno 2024 (ora italiana), la sonda cinese Chang'e 6 ha toccato con successo la superficie lunare. Si tratta di un evento storico per l'esplorazione spaziale cinese, che consolida la posizione del paese come protagonista nel panorama internazionale della ricerca spaziale. Chang'e 6 è la seconda sonda cinese ad atterrare sul lato nascosto della Luna La prima, Chang'e 4, era arrivata sul nostro satellite naturale nel 2018. L'obiettivo principale di questa nuova missione è quello di raccogliere campioni di roccia e suolo lunare da analizzare in laboratorio sulla Terra. Questi campioni potrebbero fornire informazioni preziose sulla storia geologica della Luna e sulla sua formazione. Oltre alla raccolta di campioni, Chang'e 6 è dotata di una serie di altri strumenti scientifici che saranno utilizzati per studiare la superficie lunare. Tra questi strumenti ci sono una telecamera ad alta risoluzione, uno spettrometro e un trapano. I dati raccolti da questi strumenti aiuteranno gli scienziati a comprendere meglio l'ambiente lunare e a preparare future missioni con equipaggio umano. L'allunaggio di Chang'e 6 è un passo importante per il programma spaziale cinese? Il paese asiatico ha già in programma di lanciare altre missioni lunari nei prossimi anni, tra cui una missione di campionamento polare e una missione per estrarre risorse dal suolo lunare. L'atterraggio di Chang'e 6 è stato salutato con favore dalla comunità scientifica internazionale. Si tratta di un'impresa tecnologica impressionante che dimostra le capacità crescenti della Cina nel campo dell'esplorazione spaziale. Questo evento apre la strada a nuove e entusiasmanti scoperte sulla Luna e sul nostro sistema solare. Oltre al suo valore scientifico, la missione Chang'e 6 ha anche un importante significato simbolico Rappresenta la crescente ambizione della Cina di diventare una potenza spaziale globale. Il paese asiatico vuole competere con gli Stati Uniti e la Russia nella corsa all'esplorazione spaziale e sta investendo ingenti risorse nel suo programma spaziale. L'atterraggio di Chang'e 6 è un evento storico che ci ricorda l'immensità dell'universo e le infinite possibilità che esso offre all'umanità. L'esplorazione spaziale è un'impresa costosa e rischiosa, ma è anche un'avventura entusiasmante che ci spinge a superare i nostri limiti e a guardare oltre l'orizzonte. La Cina, con le sue ambizioni spaziali, sta dando un importante contributo a questa avventura e ci invita a seguirla nel suo viaggio verso le stelle. Foto di JB da Pixabay Read the full article
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Il campo magnetico terrestre, mutevole e irregolare, causa problemi alla navigazione polare
Variazioni del campo magnetico globale della Terra nell’arco di sei mesi nel 2014, misurate dalla costellazione di tre satelliti Swarm dell’Agenzia Spaziale Europea. La mappa di sinistra mostra il campo magnetico medio e quella di destra le variazioni dell’intensità del campo magnetico durante quel periodo. Il nucleo esterno fuso e liquido della Terra, composto principalmente da ferro e nichel,…
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GLI OSSERVATORI DEI SOCI
Non solo “Osservatori sociali”… ma anche “Osservatori DEI soci” !
Alcuni soci dell’ATA hanno realizzato, presso le proprie abitazioni o domicili, dei veri e propri “Osservatori privati”, con i quali dedicarsi alle proprie attività astrofile o contribuire ai programmi di ricerca dell’Associazione.
Alcuni rappresentano anche dei luoghi di incontro tra soci, diventati anche amici… perché fare associazione è anche questo !
OsservatorioFoto Descrizione Localizzazione Osservatorio privato di Marco Rosicarelli L’Osservatorio, ospitato in una casetta in legno in giardino con tetto scorrevole, è dotato di un telescopio Newton da 250 mm in postazione fissa. Palestrina (RM)
Osservatorio privato di Pino Cassarà
(non più operativo: IN MEMORIAM)
L’Osservatorio, attrezzato con un bel rifrattore TakaHashi da 150 mm, è ricavato sulla sommità di una palazzina ed ospitato in un locale con tetto scorrevole. Roma (Giardinetti)
Osservatorio privato di Enrico Moy
L’Osservatorio è realizzato in un locale in legno con tetto scorrevole situato nel giardino dell’abitazione privata. E’ attrezzato con un Celestron C 9,25 Schmidt-Cassegrain 235 mm f.10 su montatura EQ6 Pro su colonna fissa. In parallelo: William Optic MEGREZ 90 FD APOCHROMAT Rocca Priora (RM)
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03/05/24
ASTROINCONTRO Stelle astrofile - Vulcano, il pianeta che non c'è
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Attività sociali
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10/05/24
ASTROINCONTRO Stelle al Planetario - Il cielo del mese
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ASTROINCONTRO Stelle astrofile - La determinazione della forma e delle dimensioni della nostra Galassia
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Tornado ai tempi attuali
Il primo Satellite nella storia dell’Umanità fu lo Sputnik 1 lanciato nel 1957 con calcoli di lancio esatti e serviva per trasmettere tutte le frequenze FM radio di tutto il pianeta, ma le sue batterie si esauriscono dopo 21 giorni dopo che aveva completato perfettamente l’orbita Terrestre e precipita nell’Atmosfera.
Non lasciando Spazzatura Spaziale
Poi altri Satelliti con calcoli di Orbita Terrestre non corretti sono li che orbitano nel Nulla causando Anomalie nel “Campo Magnetico Terrestre” .
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