#cambio le regole
Explore tagged Tumblr posts
gregor-samsung · 2 years ago
Text
“ C'è una parte di Italia, la quasi totalità delle persone che avrebbero dovuto combatterlo sul piano politico e con una proposta alternativa di efficacia maggiore, che ha considerato Berlusconi non il capo di una coalizione opposta alla propria e poi il presidente del Consiglio di questo Paese; ma ha passato anni e anni a parlare di lui come di un essere spregevole, un pagliaccio, un corrotto, perfino un uomo basso (un nano), un puttaniere. Si è persa un'enorme quantità di tempo e di energie a creare formule sarcastiche per il nemico e quelli che aveva intorno. In fondo, la sequela di errori che sono stati commessi nei lunghi anni di dominio di Berlusconi deriva da questa doppia e insostenibile identità che gli si è attribuita: il mostro e il pagliaccio. Insieme. Erano tutti convinti che fossero due definizioni esponenziali, e nessuno ha immaginato che invece avrebbero potuto essere due pesi che si annullavano. Quindi, né l'uno né l'altro. Nessuno lo ha mai considerato un vero mostro, perché il disprezzo e la derisione ne abbassavano i connotati, neutralizzavano il senso della tragedia, lavoravano per renderlo poco credibile. E non si ha timore vero di chi si considera poco credibile. Se non si ha timore vero dell'avversario politico, non si mettono in atto delle strategie concrete, e alternative alla sua, per combatterlo.
Quando è comparso sulla scena, nel 1994, gli elementi per combattere Berlusconi c'erano già tutti: il conflitto di interessi - e soltanto su questo si sarebbe potuta concentrare tutta la discussione democratica; le idee e i programmi, che non solo erano distanti dalla sinistra, ma erano distanti dagli interessi della maggioranza degli italiani. A questo si è in seguito aggiunta la disinvoltura con cui ha fatto alleanze e ha promesso in cambio con leggerezza, per esempio, il federalismo rovinoso che chiedeva la Lega. In più si è aggiunto ancora il modo di pensare alla politica, di fare campagna elettorale e di promettere, che era facilmente contrastabile al confronto con i risultati ottenuti: la pratica del governo è stata mediocre, con leggi che se potevano essere gravi perché fatte ad personam, lo erano ancora di più (e su questo bastava concentrarsi) perché non erano vantaggiose per la comunità. Tutti questi elementi pubblici, politici, sarebbero bastati a fare un'opposizione chiara e senza nessuna collaborazione di qualsiasi tipo; e sarebbero bastati a organizzare una controproposta politica di altra qualità. Non erano questioni soltanto sufficienti; erano questioni decisive della vita democratica di un Paese; non erano concentrate su una persona, ma sulle regole della comunità. Ciò bastava a mettere in piedi una tale quantità di energia oppositiva da poter essere comparata a una rivoluzione. Le energie invece, sono state sbriciolate e spese a interessarsi di altro: atteggiamenti, gesti e modi di vestire e di parlare; e soprattutto processi, gradi di giudizio e condanne; in particolare, su alcuni eventi scandalosi della vita privata. Non ho mai creduto che si potesse lottare per tutte queste cose insieme. Ho pensato sempre che l'energia oppositiva, in un Paese, è limitata, va salvaguardata, va spesa con razionalità e precisione. La dispersione di energie oppositive in tutti quei rivoli sarcastici, pettegoli, intrusivi, ha tolto forza alla sostanza. La concentrazione su stupidaggini è stato il centro energetico del Paese che si è opposto a Berlusconi. L'unica medaglia al valore civile da sfoggiare, in questi anni, è stata quante volte avevi deriso Berlusconi, quante volte avevi riso di Berlusconi; quanti articoli avevi scritto contro di lui, quante volte avevi espresso pubblicamente il tuo odio. Berlusconi su di noi faceva l'effetto di un dittatore all'incontrario: entravi nell'elenco dei sospettati se non parlavi male di lui. Si è ridotto tutto a un esercizio retorico dell'opposizione, dell'estraneità: con ogni probabilità, questo fenomeno ha avuto luogo per combattere la paura della diversità, la paura verso il potere di quest'uomo, con una denigrazione sul piano personale che ne abbassasse il pericolo. Ma l'operazione di dissacrazione del mito ha soprattutto distratto dalla lotta politica, dal centro delle questioni. Dalla costruzione di un'alternativa più efficace che potesse piacere al Paese. “
Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti, Einaudi (collana Super ET), 2017 [1ª ed.ne 2013]; pp. 198-200.
28 notes · View notes
lamargi · 1 year ago
Text
Tumblr media
È passato un anno adesso. Lui è rimasto qui a casa mia. Darsi da fare, lo ha fatto e non posso esserne scontenta.
Lava in casa, cucina e pulisce i piatti sporchi, fa la spesa, stira, riassetta il letto….il mio, perché lui, comunque, dorme sul divano, quando non lo chiamo in camera mia per scoparlo…..
All’inizio, un po’ di educazione a suon di schiaffi gliel’ho dovuta far capire però. Servizievole si, ma non prontissimo. E le regole della cosa erano che in cambio di mantenerlo lui mi avrebbe servito e riverito.
Ma ha capito e imparato presto. - farò tutto quello che mi dice di fare, Mamma…ha detto, inginocchiandosi e baciandomi i piedi.
(2/2)
21 notes · View notes
harshugs · 9 months ago
Note
Mi spiace quando è così, comprendo quello che dici sul costo e forse "inadeguatezza" di determinate persone professionale nello sforzarsi a controllare o trovare il problema.
Ad ogni modo posso dirti da parte mia che un nutrizionista non devi vederlo tante volte come può essere uno psicologo settimanalmente. Normalmente si fa una tabella dei cibi che si può o non può mangiare con relativi pesi e funzioni alimentari e si paga la visita, poi sta a te farla o meno. Si viene pesati (puoi anche non chiedere tuo peso specifico se non vuoi saperlo) e dopo un tot di mesi si ritorna per controllo peso vedendo se lo hai perso o preso.
Non è una dieta, sono pagamenti una tantum a visita, è un controllo alimentare che ti dà modo nel tempo di raggiungere tuoi obiettivi salutari, fisici e mentali anche di autostima. Esempio: domani fai visita, paghi per ipotesi €70. Fra 3 mesi torni controllo peso e altri €70. Penso che possa essere più fattibile e stimolante senza costrizioni da "dieta ferrea" e senza pagamenti esagerati regolari.
Credo sia meglio fare a modo tuo pagando una visita ma con la conoscenza di cibi che puoi o non puoi mangiare seguendo tuoi gusti che essere demoralizzati da dietologi o psicologi che non trovano il problema dandotene a tua volta dicendoti che non lo trovano.
Un caro abbraccio e tranquilla con un po' di forza di volontà capirai come fare:)
avendo già fatto un percorso da una nutrizionista bene o male conosco già alcuni principi e regole, tra l’altro il piano alimentare l’ho conservato quindi c’è l’ho ancora, ma in ogni caso al momento mi serve solo il mantenimento e sono abbastanza sicura di riuscirci da sola, se poi nel lungo termine vedrò che mi verrà difficile allora potrò pensarci
ma si, poi si avvicina l’estate e questo significa poter mangiare cose più leggere e fresche almeno cambio un po’ le abitudini invernali hahaha
2 notes · View notes
grlbts · 1 year ago
Text
Sulla carta di identità risulta un'altra residenza perché ho fatto il cambio, allora a voi non va più bene perché non c'è la residenza giusta.
Però se chiedo di rifare la carta di identità mi dicono che devo comunque aspettare la scadenza perché non c'è bisogno di cambiarla dopo il cambio di residenza e la legge dice stiamo apposto così.
Allora come devo fare?
Suggerimento degli uffici burocratici che rompono il cazzo e delle autorità pubbliche del belpaese: lei faccia una cosa, dice che l'ha persa, fa denuncia ai carabinieri e poi con la denuncia gliela rifanno.
Io non ci sto credendo che le cose funzionino così per forza, sicuramente c'è qualcosa che non va nella procedura qui però finchè le persone con cui parli interpretano in questo modo le regole non si può neanche discutere
5 notes · View notes
abr · 2 years ago
Text
Libertà
Il concetto di LIBERTA' moderno si plasma in Occidente, dal Cristianesimo: la Buon Novella è che ci si può Salvare davvero ma solo uno a uno, non come "popolo ebraico"; non basta neppure la Sottomissione, ciò che salva uno e non l'altro non è il Karma o il Fato ma la Volontà INDIVIDUALE. Dopo questo abbrivio il concetto viene ulteriormente forgiato, nutre e si nutre, sempre in Occidente, con lo sviluppo dell'analisi Razionale Scientifica in PLURIME direzioni (Libertà di Pensiero).
Facciamo un esempio: Libertà in Occidente è, per un feticista dei tacchi alti, trovare una esibizionista di scarpe e ingaggiarsi reciprocamente in uno scambio VOLONTARIO PRIVATO mutualmente soddisfacente; la Comunità di cui fanno parte rispetta la loro libertà, non perché sian tutti feticisti omologati uguali o perché il feticismo sia considerato "buono", ma per RISPETTO DELLE SACRE SCELTE INDIVIDUALI.
Questo nella misura in cui il singolo non tenti di esibire o peggio imporre il suo gusto a chi non ne voglia sapere ("leave me alone" bidirezionale). Il pre-requisito per la libertà di tutti e ognuno infatti è il rispetto formale e sostanziale di usi costumi e tradizioni della Comunità di cui si fa parte, se Occidentale cioè avanzata: è il rispetto ai genitori e agli Anziani, è ciò che ci plasma, che ci ha portato dove siamo, è il punto di partenza. Tutto il resto è fatto privato nostro, nessuno lo può sindacare. Cade quindi l'ipocrisia bigotta: non si finge, ognuno sa che ognuno si fa i fatti propri e nel contempo rispetta la tradizione gli usi e costumi generali, le regole condivise, perché gli conviene, gli han portato frutti, benessere, opportunità.
Prima il nazifasciocomunismo socialista, oggi il wokismo affirmative social benecomunista han tentato e stanno indefessamente tentando di svellere tutto questo. Non a caso il primo bersaglio è la RADICE DI TUTTO cioè il Cristianesimo e la sua realizzazione pratica cioè la Civiltà Occidentale.
Secondo tali aggressori, la libertà individuale come sopra descritta è una illusione o peggio, è un inganno per giustificare i privilegi di pochi. La vera libertà si può perseguire solo in modo collettivo.
In tal modo, sentili bene, anche chi ha il potere sarà obbligato a esercitare il suo ruolo in conformità al "sistema" (regole e valori) che vale indistintamente uguale identico per tutti, quindi nemmen loro saranno individualmente perniciosamente "liberi" fuori da quanto concesso a tutti. Peccato che in cambio chi comanda ricavi privilegi e benessere, si faccia ELITE assieme a chi li serve e compiace: quindi si rimpiomba nell'inganno del PRIVILEGIO che si voleva eradicare - ma questo è solo uno sfortunato dettaglio.
Nel benecomunsimo woke, bigotti ipocriti son tenuti ad esserlo tutti: tutti DEVONO Credere nel medesimo set di valori e regole, la devianza è malattia mentale o crimine. Mal comune, mezzo gaudio: la massa gode tantissmo a veder puniti "i troppo furbi".
Il prerequisito del benecomunismo wokista è SPOGLIARSI DI TUTTO ("non avrai nulla, nemmeno la privacy perché tutto va esibito, e sarai felice"), consegnandolo alla "società" qualunque cosa essa sia. Ricorda l'ingresso ai campi di concentramento: l'individuo consegna tutto quello che gli resta, anche i capelli e i denti d'oro ed entra nudo, FINALMENTE UGUALE col suo barcode stampato sul braccio, per realizzarsi collettivamente "nel lavoro che rende liberi".
23 notes · View notes
carmenvicinanza · 11 months ago
Text
Apo Whang-od. Maestra filippina del tatuaggio
Tumblr media
Apo Whang-od, ultracentenaria artista del tatuaggio filippina, è stata la prima donna a portare avanti la tradizione mistica del disegno sul corpo di Kalinga (gruppo etnico a cui appartiene per nascita).
Custode di rituali dal valore sacro, disegna a mano sulla pelle con una spina intinta nella fuliggine, nel remoto villaggio di Buscalan, a 12 ore di viaggio da Manila.
Il tatuaggio è un segno indelebile della sua identità culturale e lei, nell’ultimo secolo, ha impresso i simboli sacri degli antenati su donne, guerrieri e cacciatori di teste.
Nominata per il National Living Treasures Award nel 2017, la Commissione nazionale per la cultura e le arti le ha conferito il prestigioso premio Dangal ng Haraya nel 2018. Recentemente, a 106 anni, è stata immortalata sulla copertina di Vogue.
Nata a Tinglayan, nelle Filippine, il 17 febbraio 1917, ha cominciato a tatuare e essere tatuata quando aveva sedici anni. Sebbene fosse un’arte tradizionalmente riservata soltanto a uomini che discendono da famiglie di tatuatori, è stato proprio suo padre a iniziarla.
Sin da giovanissima aveva l’abitudine di andare in giro per i villaggi per imprimere i simboli sacri degli antenati.
Per gli uomini, significava essere investiti dello status di guerrieri, un rituale di guerra che aveva implicazioni spirituali, mentre le donne si tatuavano per accrescere la fertilità e per motivi estetici. A quei tempi, le donne non tatuate erano considerate imperfette, indesiderabili. I loro corpi disegnati erano celebrati come distintivi di onore, ricchezza, bellezza e coraggio.
Apo Whang-od, non solo è stata la prima donna a imparare questo antico mestiere, ma lo ha, a sua volta, insegnato ad altre donne, rompendo la tradizione della storia di Kalinga.
Con l’arrivo del cattolicesimo che ha imposto altre regole, essere tatuate era divenuto motivo di vergogna e le generazioni successive non hanno portato avanti l’antica pratica.
Come mambabatok, tatuatrice tradizionale, eseguiva una serie di rituali mentre era all’opera, come praticare la divinazione intonando i canti tradizionali.
Scoperta da pochi anni, sono tante le persone da tutto il mondo, compresi personaggi famosi, che affrontano l’impervio viaggio per farsi tatuare da lei.
Per tutta la sua vita, come da tradizione, non ha mai chiesto soldi in cambio, al massimo le venivano elargiti prodotti della terra come ricompensa per un lavoro che durava anche tre giorni e ha continuato a fare la contadina.
Oggi fa tatuaggi semplici e non canta più, quella pratica era riservata alla sua gente e aveva un significato simbolico e mistico.
Usa la tecnica millenaria del batok, che è più dolorosa dei moderni tatuaggi e consiste un bastoncino di bambù con una spina di albero attaccata all’estremità in una miscela di carbone e acqua.
Il suo marchio distintivo è composto da tre punti, che rappresentano se stessa e le sue due apprendiste legate al lignaggio, le nipoti, perché i mambabatok possono tramandare il loro mestiere solo nell’ambito della loro discendenza e lei non ha avuto figli o figlie.
Apo Whang-od è oggi una rispettata anziana del villaggio, suona il flauto da naso e continua a coltivare riso e allevare animali.
La sua arte è stata conosciuta solo nel 2007, grazie all’antropologo statunitense Lars Krutak che ne ha documentato i suoi lavori.
L’episodio della serie Tattoo Hunter su Discovery Channel è stato l’inizio della riscoperta della cultura Kalinga e di Apo Whang-od per il pubblico globale.
Questa fama, seppur tardiva, le ha portato diversi riconoscimenti e partecipazioni a fiere e mostre internazionali.
La sua storia e il suo contributo all’identità e al patrimonio nazionale sono stati raccontati in diverse serie tv e documentari.
2 notes · View notes
thebeautycove · 2 years ago
Photo
Tumblr media
CALÉ FRAGRANZE D'AUTORE - ARCHILIBRIUM - Eau de Parfum - Novità 2023 -
Natura. In profonda connessione. Ode al Risveglio. Parte III.
"Mi ha colpito il fatto che il concetto di architettura organica nascesse con una bellissima storia all'inizio del '900, ma non avesse avuto un grande seguito nel tempo. Ho pensato che nel contesto della crisi climatica e ambientale anche l'olfatto potesse avere un ruolo nella riflessione sul posto che l'uomo dovrebbe occupare all'interno del mondo naturale come ospite alla pari degli altri esseri animali o vegetali, invitandoci a scoprire gli odori semplici della natura e a dare il nostro contributo senza necessariamente alterare in modo invasivo il pianeta che ci accoglie e che merita rispetto." Silvio Levi
Quando la Natura bussa alla porta…e vivi nel supremo privilegio di poterle stare accanto. Di sentirti in armonia con le sue regole, di dipendere dalla sua capacità di generare serenità e bellezza, di sentirla madre e amica che tutto offre senza  chiedere nulla in cambio, se non il dovuto rispetto. La natura da sempre ispira la creatività di menti straordinarie, arte, architettura, design hanno attinto a questa inesauribile fonte per dar corpo ad un’idea, diffondere un messaggio di bellezza e armonia universale nel tempo.
Esplorare la Natura, poterla ‘abitare’ senza arrecarle disturbo, questa in sintesi la riflessione che ha originato la creazione della tredicesima fragranza di Calé Fragranze d’Autore - Archilibrium - crasi tra architettura ed equilibrio, dove il concetto cardine è il rapporto dialogante, armonico tra uomo e natura.
Nucleo ispirante l’architettura organica di Frank Lloyd Wright e le sue opere poetiche incastonate, mimetizzate nel paesaggio che le circonda, una su tutte Casa Kaufmann, la villa capolavoro eretta su una cascata.
La fragranza diviene emanazione di tale intuizione, ogni elemento interviene a sviluppare la trama olfattiva. Immersiva e potente la presenza verde boschiva, accordi botanici di arbusti silvestri, spezie e bacche balsamiche, ginepro, elemi, lentisco in accordo con sentori minerali, di roccia umida e impervia. Poi la sorprendente rivelazione, questa natura è accogliente, docile, consente agli umani di renderla rifugio, nido, riparo e gradisce aromi conviviali di zafferano, caffè, tabacco, sfumature domestiche di fiori appena recisi, iris e magnolia, di fuoco e legni da ardere. Tutto volge alla cordialità nel calore e nella delizia di benzoino e semi di ambretta, ristoro di corpo e mente, salubre e benefico infine, a far circolare tanta serenità e armonia, il rito gioioso innalzante dei muschi. Casa mia casa.
Tumblr media
Creata da Silvio Levi in collaborazione con Maurizio Cerizza.
Eau de Parfum 50 ml.  Online qui
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
3 notes · View notes
danilacobain · 2 years ago
Text
Selvatica - 27. Un piccolo passo
Corinna si mordicchiò l'interno del labbro sorridendo. Ripose il telefono in tasca e alzò la testa verso i raggi tiepidi del sole. Ante ce l'aveva ancora con lei per la bugia, e come dargli torto. Si rifugiava in lui per scappare dalla realtà, anche se Ante e loro due stavano diventando piuttosto reali, e se prima ometteva parti della sua vita a cuor leggero ora iniziava a sentirsi gravata da questo peso ulteriore, il peso delle cose non dette.
Nonostante tutto Ante dimostrava di voler continuare la conoscenza, e volevano scoprirsi dal punto di vista fisico, intimo. Quello che avevano fatto la sera precedente aveva acceso una fiamma che in quel momento era più che viva dentro di lei. Ante aveva un corpo perfetto e il solo immaginarlo nudo le faceva accelerare il battito. Se poi pensava anche al suo sguardo intenso e penetrante allora si scioglieva tutta.
Un uomo dai capelli lunghi le si parò davanti. Corinna trasalì prima di riconoscerlo.
«Cazzo» esclamò, i nervi a fior di pelle. Buttò fuori l'aria e rilassò le spalle. «Devi smetterla di farmi gli appostamenti.»
Carmine la guardò serio. «Quando puoi organizzarmi questo incontro?»
Aveva lasciato i capelli sciolti e non aveva una bella cera. Ebbe la tentazione di chiedergli se fosse tutto a posto ma si trattenne. Esitò. Doveva assolutamente parlarne prima con Silvia, anche a costo di ricevere un rifiuto.
«Perché non mi dai il tuo numero e ti scrivo io? Invece di continuare a seguirmi come uno stalker.»
«Preferisco così.»
«Io no.» Non era sicura che Ante le avrebbe creduto se li avesse visti di nuovo insieme e Carmine aveva la capacità di comparire sempre nei momenti meno opportuni.
Lui la ignorò. «Facciamo domani. Dove?»
«Ascolta, devo vedere prima che turni ha Silvia. Per questo dovresti darmi il tuo numero.» Tirò fuori il cellulare e lo fissò con aria decisa. Non lo avrebbe mandato via senza avere il suo numero. Stavolta le regole le avrebbe dettate lei.
Carmine sbuffò esasperato, dopo averla fissata a sua volta, e dettò il numero a Corinna.
«Ci si vede.»
Era tornato a essere il ragazzo scontroso e algido che aveva conosciuto la prima volta.
Rimuginò a lungo cercando di trovare le parole giuste da dire all'amica. Da quel poco che aveva capito Silvia ci aveva messo una pietra sopra, e bella grossa. Aprì la porta di casa sperando di trovarla già sveglia. Entrare nelle storie degli altri era l'ultima cosa che voleva fare, soprattutto perché aveva assistito alla reazione di Silvia alla vista di Carmine, quella sera, e così sconvolta non l'aveva vista mai.
Silvia era in pigiama sul divano. Sembrava riposata, nonostante il turno di notte. La salutò senza distogliere lo sguardo dallo schermo. Corinna si sedette a fianco, fissando anch'essa la tv per alcuni minuti. Si fece coraggio pensando che questo era un piccolo passo da compiere per liberarsi della situazione con Antonio, un effetto collaterale che andava risolto. Subito.
«Silvia.»
La ragazza si voltò, sorridendole. «Che c'è?»
Corinna strinse le mani in grembo. Era incredibile come questa situazione le causasse più stress di quanto non facesse Antonio. «Devo dirti una cosa importante.»
L'amica voltò la testa verso di lei. «È successo qualcosa? Che hai sulla faccia?»
«Niente, niente. Non si tratta di me, si tratta di Carmine.» Corinna deglutì pronta a una reazione da parte dell'amica ma lei rimase in silenzio, in attesa. «Vuole vederti.»
«No» rispose secca. Il volto divenne una maschera impassibile.
«Si tratta solo un incontro, Silvia...»
«No. No! Che cosa ti avevo detto a proposito di lui? Perché non gli sei stata lontana? Corinna, tu non hai idea del male che mi ha fatto!»
Corinna cercò il contatto con l'amica. «E allora dimmelo, ti prego. Lo so che è difficile ma...»
«Mi spieghi che cazzo vuole da te? Perché ti sta sempre intorno?»
Si ritrasse. «Per te. Mi ha aiutato con Antonio per te. Forse vuole dimostrarti qualcosa, non lo so. So soltanto che per me ha fatto tanto e in cambio vuole solo vederti. Glielo devo. Se non vuoi, ti do il suo numero e ci parli tu.»
Silvia serrò la mascella. «In che senso ti ha aiutato? Ti ha dato i soldi?» Corinna annuì e Silvia gettò la testa indietro sullo schienale del divano. «In che guai si è cacciato...»
«Ascolta, io non so che tipo era prima ma so che tipo di persona è adesso. È un ragazzo con un cuore, a differenza di tanti altri che vestono in giacca e cravatta e frequentano solo bei posti. E so che a te ci tiene davvero, quando parla di te gli brillano gli occhi.»
L'amica abbassò lo sguardo sulle mani che teneva intrecciate in grembo. «Va bene.» Spostò gli occhi lucidi nei suoi. «Va bene, lo incontrerò. Ma lo faccio solo per te.»
Corinna le gettò le braccia al collo, sollevata. «Grazie. Grazie. Quando vuoi...»
«Ora. Fallo venire qui. Oggi pomeriggio resti a casa, vero?»
Annuì. «Devo studiare.»
«Perfetto. Non voglio rimanere da sola con lui.»
***
Carmine arrivò nel tardo pomeriggio. Corinna aveva sentito Silvia passeggiare avanti e dietro per tutta la casa, e quando le aveva chiesto se avesse voglia di un po' di compagnia per ingannare l'attesa aveva rifiutato. Si misero dapprima in sala, poi quando arrivarono anche Claudia e Monica, se ne andarono in camera di Silvia.
Corinna era contenta. Sembrava che stessero parlando tranquillamente e aveva la sensazione che tutto si sarebbe concluso bene, almeno per loro.
Dopo cena si accomodò in sala con le altre per guardare la partita. Le faceva uno strano effetto vedere Ante in televisione, sembrava così concentrato e serio, tutto sudato, conturbante. Corinna non ascoltava il telecronista, guardava solo lui. Le piaceva guardarlo, sarebbe potuta rimanere ore intere davanti allo schermo.
«Qualcuna mi sa spiegare perché Carmine e Silvia si conoscono?» disse Monica dopo aver fatto un commento sulla noia di guardare le partite di calcio.
«Sono stati insieme» rispose distrattamente Corinna.
«Sei un'amica di merda! Possibile che tu non mi abbia detto niente quando ho iniziato a dire quanto Carmine mi ispirasse sesso? Mi hai fatto fare una figuraccia con Silvia.»
«A dire il vero allora non lo sapevo neppure io.»
«Ti perdono, ma solo se mi fai conoscere quel tipo lì» indicò qualcuno nello schermo. «Quello con la maglia numero diciotto. Lo conosci?»
«Ma chi, quello nero? Monica, ma sei incontentabile» esclamò Claudia.
Corinna sorrise. «Non lo conosco.»
«Il tuo fidanzato non ti ha presentato i suoi amici della squadra?»
«Qualcuno.»
«Allora quando te lo presenterà ricordati di me. Me ne vado a studiare, ragazzuole.»
Corinna rimase sola su divano a guardare anche il post partita nella speranza di rivedere Ante. Sembrava così strano che solo il giorno prima era con lei e adesso si trovava in un altro stato.
Il telefono la svegliò dal sonno nel quale era scivolata sentendo i vari commenti sulla partita.
«Ehi» rispose con voce arrochita, dopo aver visto il nome sul display.
«Stavi dormendo?»
«No, no... ti stavo guardando in tv.»
«La partita è finita mezz'ora fa» scherzò lui.
«Sì, lo so. Pensavo che ti intervistassero, dopo.»
Lo sentì ridacchiare. Aveva sicuramente detto qualcosa di stupido. «La prossima volta allora mi offrirò volontario per l'intervista, così potrai guardarmi.»
«Mi stai prendendo in giro, vero?»
«Te l'ho mai detto che sei adorabile?»
Aveva abbassato il tono di voce e quelle parole agitarono le farfalle nel suo stomaco. «Qualche volta.»
«Bene, allora te lo dico di nuovo: sei adorabile.»
Corinna sorrise. Avrebbe tanto voluto stringerlo e baciarlo. All'improvviso si ricordò di una cosa e avvertì una stretta allo stomaco. Si ricordò che aveva deciso di dirgli di Carmine e Silvia, poiché non aveva niente da nascondere al riguardo e se fosse venuto fuori non voleva che Ante si sentisse messo da parte.
«Ante, devo dirti una cosa. È venuto Carmine oggi.»
«Chi è Carmine?»
«Il ragazzo di ieri sera.»
Il silenzio che seguì fu breve ma carico di ansia per Corinna.
«Ah. A fare cosa?»
«A parlare con Silvia, lei ha accettato di incontrarlo. Ora sono di là in camera e chissà, magari riusciranno a risolvere.»
«Corinna, sono felice che tu me l'abbia detto. Io mi fido di te. Mi fido. Ci sono rimasto male per la cazzata di ieri, ma ti credo.»
«Lo so, Ante. Mi dispiace per ieri.»
«Ora devo andare. Ci sentiamo domani, ok? Buonanotte.»
«Buonanotte.»
Una lacrima scivolò lungo la guancia. Ante si fidava e se lei avesse continuato su quella strada, se lei non avesse trovato subito una soluzione al problema Antonio, lo avrebbe perso. Ora ne era certa.
2 notes · View notes
lavoripubblici · 24 days ago
Text
📦 Cambio d'uso magazzino/deposito: cosa dice il Consiglio di Stato? 🏢 Hai bisogno di trasformare un magazzino o un deposito in un'attività commerciale?
🚧 Le regole e i chiarimenti non sempre sono chiari, ma il Consiglio di Stato interviene per fare luce.
👉 Scopri tutte le novità e come evitare errori
0 notes
criptovalutait · 1 month ago
Text
Tumblr media
Quanti euro € vale oggi un bitcoin? Ecco il grafico con la quotazione aggiornata in tempo reale con controvalore euro: Segui tutti i mercati su TradingView La domanda relativa al prezzo di bitcoin è quella che va per la maggiore tra chiunque voglia avere a che fare per la prima volta con bitcoin. D’altronde il discorso è tutto legato al valore della moneta virtuale più importante e diffusa. Sia che ci si voglia investire, sia che ci si voglia soltanto speculare se non si conosce il valore di un bitcoin in dollari o in euro non si può fare praticamente alcun tipo di operazione e quindi in sostanza è impossibile arrivare a guadagnare. Come si fa quindi a conoscere il valore di un bitcoin in euro o in dollari? Per iniziare ad esempio, la soluzione più semplice che chiunque può adottare è quella di andare a verificare questa cosa sul sito di un broker online. I broker hanno le quotazioni in tempo reale di tutti gli asset che esistono al mondo, o meglio quasi tutti, in dipendenza dalle scelte fatte dal broker per offrire investimenti ai propri clienti. In ogni caso la maggior parete dei broker di trading online ha optato per offrire il trading di bitcoin ed altre valute virtuali quindi sui loro grafici di prezzo è possibile conoscere le quotazioni di moltissime valute. Bitcoin è stata la prima criptovaluta ad essere stata creata e, ad oggi, viene utilizzata da milioni di persone. Come per quanto riguarda qualsiasi altro tipo di moneta od oggetto non è il bitcoin in se ad avere un valore ben specificato ma è il mercato stesso che gli attribuisce un valore in base alle scelte di chi vi interviene, è questo il principio alla base della grande convenienza del trading online anche sulle valute virtuali. Il sistema funziona in modo tale che se c’è qualcuno disposto a scambiare degli euro in cambio di bitcoin allora il suo valore è dato dal rapporto tra gli euro che si ricevono ed i bitcoin che si devono dare in cambio. Il problema ora è che i mercati sono in continua evoluzione e quindi dare un valore preciso e definitivo di un bitcoin è impossibile. Quando si acquista un bene sul mercato della frutta ad esempio il discorso è lo stesso ma li i prezzi sono piuttosto standard perché la domanda e l’offerta delle banane ad esempio tendono a rimanere stabili nel tempo e non ci sono grossi investimenti nel settore che possano spostare gli equilibri. Allo stesso modo il mercato dei bitcoin è organizzato proprio come il mercato della frutta con la differenza che ti trovi davanti ad un bene di investimento molto conosciuto e ben preciso. Bitcoin in breve In parole semplici Bitcoin è una nuova forma di pagamento e di denaro completamente digitale. Si tratta della prima rete decentralizzata di pagamento peer-to-peer, gestita dai suoi utenti senza alcuna autorità centrale o intermediari. Sono quindi gli stessi utenti utilizzatori ad essere parte integrante del sistema Bitcoin. Dalla prospettiva di un utente, Bitcoin è per la maggior parte denaro liquido che circola in internet utilizzabile per acquisti o transazioni. Nessuno è possessore unico della "rete di Bitcoin": Bitcoin non ha un CEO ed è totalmente DECENTRALIZZATA. Essa è controllata da tutti gli utenti Bitcoin sparsi per il mondo, per mezzo dei nodi. Gli eventuali aggiornamenti del sistema creati dagli sviluppatori, devono essere accettati dagli utenti, perché tutti gli utenti sono liberi di scegliere quale software e versione usare. Per restare compatibili con gli altri, tutti gli utenti devono usare software conformi alle stesse regole. Bitcoin può quindi lavorare correttamente solo con un consenso completo tra tutti gli utenti. Dietro le quinte, Bitcoin funziona attraverso la compilazione di una blockchain. All'interno di esso si potranno trovare tutte le transazioni che sono state elaborate, permettendo al computer degli utenti di verificare la validità di ogni transazione. Il sistema viene denominato Bitcoin, la moneta viene invece chiamata bitcoin, con la "b" minuscola. Come fanno ad avere valore i Bitcoin? I Bitcoin possiedono un valore in quanto utili come forma di denaro. Infatti, ogni bitcoin ha tutte le caratteristiche del denaro: durata, portabilità, fungibilità, scarsità, divisibilità e riconoscibilità. La sostanziale differenza è che, diversamente dalle monete tradizionali, Bitcoin basa il suo valore sulla matematica. Con queste caratteristiche, tutto ciò di cui ha bisogno Bitcoin per avere valore è fiducia ed adesione. Maggiore è il numero di persone che utilizzano il sistema, più la moneta bitcoin si apprezza. Perchè? Semplice, il valore si basa sulla differenza tra domanda e offerta. Maggiore è la domanda, maggiore sarà il prezzo di vendita del Bitcoin. Viceversa, la quotazione si abbasserà. Una caratteristica fondamentale di tutte le criptovalute è l'alta volatilità. Questa è dovuta al fatto che il mercato Bitcoin è ancora piuttosto piccolo, non servono quindi grandi quantità di denaro per muovere il prezzo di mercato in basso o in alto. Questa volatilità rende il prezzo di Bitcoin instabile e non prevedibile. Bitcoin euro contro dollari Grazie al confronto con le altre monete è possibile iniziare a capire il valore e la convenienza dei bitcoin anche per l’investimento ed il loro valore nel mercato reale che può essere quello di internet oppure a volte anche al di fuori della rete stessa. Il valore di Bitcoin in Euro è in continua variazione e, purtroppo, non è possibile fare previsioni future sulla quotazione. In questo grafico puoi vedere quanto vale in questo preciso momento Bitcoin in termini di dollari statunitensi: Bitcoin e la speculazione Da sempre il valore di Bitcoin porta con se anche diversi problemi. Nato come prodotto speculativo, vive di una continua fluttuazione del proprio valore di cambio con le valute tradizionali e, dato l’anonimato, è ovviamente un contesto attorno al quale possono ruotare con maggiore facilità operazioni illecite o legate al riciclaggio di denaro sporco, ma queste sono attività che non vanno a togliere nulla alla legalità della moneta in se che resta diffusa e del tutto legale e scambiabile regolarmente anche online. L’unico elemento necessario per effettuare transazioni in Bitcoin è infatti il portafoglio bitcoin, cioè un codice univoco che potremmo paragonare all’Iban bancario senza, tuttavia, le relative informazioni del correntista e meglio se utilizzato una sola volta. Invece nel caso del trading online con gli intermediari finanziari attualmente disponibili per acquistare e vendere bitcoin alle attuali quotazioni si apre molto semplicemente un conto e lo si finanzia con il proprio denaro a quel punto si è abilitati a fare trading e ad impiegare il proprio capitale per fare transazioni di acquisto o vendita su valute virtuali o qualsiasi altro asset presente sulla piattaforma di investimento. Bitcoin è una bolla? Una bolla speculativa è costituita dalla deviazione sistemica dei prezzi di mercato degli asset rispetto al valore che avrebbero in condizioni di mercato efficiente. Si tratta quindi di una rapida ascesa delle quotazioni verso valori insostenibili per i fondamentali dell'economia. Il meccanismo di creazione di una bolla viene applicato da alcuni soggetti economici che si convincono che l'acquisto di un determinato bene potrà offrire cospicui guadagni. Questo porta ad una "corsa all'acquisto". La corsa all'acquisto determina un aumento del prezzo, che conferma, agli occhi di molti, la bontà della precedente previsione. Questo stimola ulteriormente gli acquisti e fa aumentare ancora una volta i prezzi. La "profezia", in pratica, si auto avvera inducendo nuovi soggetti economici ad acquistare i medesimi beni. Il meccanismo ad un certo punto si inceppa per i più svariati motivi: nessun nuovo investitore, vendita improvvisa del bene, ecc. Alla fase della crescita segue, dunque, una fase opposta, durante la quale il valore cala drasticamente verso il basso. Bitcoin, essendo un bene utile come forma di denaro, non può essere accostato ad una bolla speculativa. È però giusto affermare che molti operatori economici stiano tentando di speculare sopra questo nuova forma di pagamento. Il trading a leva su bitcoin I bitcoin funzionano in maniera diversa rispetto alle classiche valute del forex perché è una valuta slegata dai soliti meccanismi che influenzano gli andamenti di monete come l’euro o il dollaro, basti pensare che in questo caso non parliamo di una moneta che viene scambiata in coppia, ma da sola. Questo è già di per se un fatto atipico nel panorama del trading forex, ma che porta con se molti vantaggi. Facendo trading di bitcoin si possono scegliere due approcci di base: Trading rapido: la prima opzione è quella di scegliere un trading veloce basato sui micro spostamenti del mercato per sfruttare anche le più piccole oscillazioni e guadagnare. Questa è una strategia efficace per i trader che non vogliono aspettare molto a lungo per raccogliere i frutti del loro impegno e delle loro analisi e vogliono prelevare denaro dal proprio conto con regolarita. Trading SPOT su Bitcoin Altra possibilità è quella del trading SPOT (senza usare la leva finanziaria, quindi acquisti realmente bitcoin senza bypassare per trading di prodotti derivati), ovvero gli investimenti di lungo termine sui bitcoin. Questa è una strategia adatta a chi non ha grandi esigenze immediate di liquidità da immettere nel proprio portafogli di investimento, ma può aspettare per incassare cifre invidiabili dopo un periodo che può durare anche 6 mesi un anno. Ad oggi investire 100€ in bitcoin può portare nel giro di un anno a guadagnare anche 100.000€ perché le quotazioni sono sempre in salita. Per concludere ricordiamo che è possibile fare crypto trading per mezzo di piattaforme trading online affidabili ed autorizzate che hanno ottenuto la licenza delle autorità competenti, non va poi dimenticato che si tratta di un’attività complessa da gestire perché il trading può causare degli imprevisti ed in questo settore gli imprevisti possono spesso tramutarsi in perdite, bisogna quindi studiare i mercati ed i movimenti tipici dell’asset dove si vuole investire se si intende ottenere risultati concreti e duraturi nel tempo, al fine di arrivare a quell’entrata mensile che è l’obiettivo finale di tutti quelli che entrano nel mercato bitcoin come speculatori. Conclusioni Il Bitcoin ha rivoluzionato il concetto di moneta, definendo il termine criptovaluta. Dalla sua creazione ad oggi, ha ricevuto moltissimo consenso da parte di milioni di utenti. Il valore in Euro varia da giorno in giorno e non è possibile prevederlo a causa della volatilità. Se l'utente ha intenzione di investire in Bitcoin, deve prestare la massima attenzione a questa sua caratteristica. Un'attenta analisi può aiutare a conservare al sicuro il proprio capitale. Buttarsi su di un investimento senza conoscerne le regole è rischioso e sconsigliato. Read the full article
0 notes
telodogratis · 2 months ago
Text
“Non cambio le mutande da due anni”. Il motivo lascia interdetti
[[{“value”:” La storia di cui vi parlerò tocca un tema molto interessante e delicato: quello dell’igiene intima. Siamo alle soglie del 2023 e le regole di igiene intima basilari dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) essere conosciute da tutti. Sappiamo quanto, prendersi cura del proprio corpo sia essenziale per evitare lo sviluppo di infezioni ed altre problematiche piuttosto severe. Non è…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
skasstylee · 3 months ago
Text
“Controcorrente”
Molto probabilmente non aprirete nemmeno questo posto per leggere in quanto non ho un nome conosciuto non sono famoso non sono influencer YouTube o un politico che racconta cose… No infatti lo ammetto non lo sono sono semplicemente Alex nato in Romania arrivato in italia all’età di 12 anni circa, (attualmente ne ho 29) e ho fatto un lungo percorso in comunità educativa, terapeutica, riabilitativa insomma le ho provate tutto e mi sono servite tutte.
Ho imparato a vivere molto di più in 5 anni di comunità e regole che in tutti gli altri 12 anni. Attualmente ho una compagna che ha due bimbe e un nostro bimbo in arrivo, ti starai domandando “ma come ha due bambine?!?” Ebbene sì ha due bambine ma il nostro amore non dipende da quello anzi io ho sempre amato i bambini perciò punti a loro favore. Lavoro in un supermercato sono responsabile punto vendita ormai da circa 10 anni lavoro presso questa azienda e devo dire che mi trovo benissimo e spero e penso altrettanto loro con me.
Io ho tantissime passioni, la natura, tecnologia, la musica scrivere creare cose un po’ meno leggere ma in cambio adoro scrivere e quindi ho deciso di dedicarmi a questa piattaforma e ogni tanto raccontarvi parte della mia vita, pensieri oppure opinioni su argomenti specifici. Non sono un giornalista né uno scrittore né un professionista in questo ambito mi piace semplicemente scrivere.
Non sono un amante della vita caotica discoteca alcool e tutto ciò che riguarda la gioventù, ho altre modalità di divertimento da cui il titolo “Controcorrente” e sono contrario anzi molto contro la droga e l’alcol in quanto tocca persone a me vicine. Perciò se sei un ragazzo/a giovane che sta leggendo ora un consiglio divertiti ma impara a darti dei limiti sempre.
Se ti farebbe piacere leggere i miei articoli o meglio i miei racconti vi invito ad iscrivervi altrimenti per capire se qualcuno legge davvero quello che scrivo mi basta un like o xk no un tuo pensiero a riguardo.
Vi auguro un buon proseguimento e al prossimo articolo /continuazione 💪
0 notes
scienza-magia · 4 months ago
Text
Batteria nucleare che dura per sempre
Tumblr media
Cristalli verdi e Americio: una batteria nucleare cambia le regole. Batteria nucleare: tecnologia testata per 100 ore. 8000 volte più efficiente. Energia costante per decenni. Ecco come funziona. Nel cuore della notte, quando tutto tace, c’è una luce che non si spegne mai. Non è una stella, non è una lampadina, è il bagliore di una rivoluzione energetica in miniatura. La batteria nucleare, un tempo confinata nei sogni degli scienziati, è ora una realtà tangibile. In un laboratorio cinese, un team di ricercatori ha creato un dispositivo che sfida le nostre concezioni di energia e durata. Questa batteria nucleare, alimentata da cristalli verdi luminescenti, promette di fornire energia ininterrotta per decenni. Come funziona questa meraviglia tecnologica? E cosa potrebbe significare per il nostro futuro energetico?
Tumblr media
Il concetto di batteria nucleare esiste da molto tempo e, sebbene esistano alcune varianti diverse, si tratta sempre di attingere all’energia costantemente emessa dai materiali radioattivi. Alcuni progetti convertono direttamente la radiazione in elettricità, mentre altri catturano il calore o l’energia luminosa e la trasformano in elettricità. È il caso di quest’ultimo prototipo: la ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature . Il cuore verde della batteria nucleare La batteria nucleare in questione non è il solito dispositivo grigio e anonimo che ci aspetteremmo. Nel suo cuore pulsa un cristallo verde, il vero e proprio motore della batteria. Il segreto sta nell’Americio 243, un elemento radioattivo che viene incorporato in un cristallo polimerico. Questo cristallo ha la straordinaria capacità di convertire le radiazioni emesse dall’americio in una stabile luce verde. È come se avessimo catturato una piccola stella e l’avessimo messa al servizio della tecnologia.
Tumblr media
Nello schema, le differenze peculiari tra la batteria nucleare appena sviluppata e quelle già oggetto di sviluppo. Ma non finisce qui. Questa luce verde viene poi catturata da una sottile cella fotovoltaica, che la converte in elettricità. Il tutto è racchiuso in un guscio di quarzo, che impedisce alle radiazioni di fuoriuscire. È un sistema ingegnoso che sfrutta la natura stessa dell’atomo per produrre energia pulita e duratura. Un salto quantico nell’efficienza Quando parliamo di batterie nucleari, non stiamo parlando di grandi quantità di energia. Eppure, si tratta di batterie dall’incredibile efficienza. La nuova batteria nucleare è più di 8.000 volte più efficiente dei precedenti progetti. Questo salto quantico nell’efficienza apre le porte a una serie di applicazioni che prima erano semplicemente impensabili. Pensate a sensori in luoghi remoti che possono funzionare per decenni senza bisogno di manutenzione. O a dispositivi che non necessitano di frequenti sostituzioni della batteria. Certo, l’efficienza di conversione energetica è ancora relativamente bassa, attestandosi allo 0,889%. Ma in un contesto dove ciò che conta è la longevità e non la potenza, questa batteria nucleare potrebbe rivelarsi una vera e propria rivoluzione. Le applicazioni del futuro Ora, prendiamo un momento per lasciare vagare la nostra immaginazione. Dove potremmo vedere queste batterie nucleari in azione nel prossimo futuro? Le prime applicazioni che vengono in mente sono quelle in ambienti estremi. Pensate ai fondali oceanici, dove la pressione e l’oscurità rendono impossibile l’uso di batterie convenzionali o pannelli solari. O allo spazio profondo, dove le sonde devono funzionare per anni senza possibilità di ricarica. Ma non dobbiamo limitarci solo agli ambienti estremi. Queste batterie potrebbero rivoluzionare anche il mondo dell’Internet delle Cose (IoT). Sensori e dispositivi che non necessitano mai di cambio batterie potrebbero essere disseminati ovunque, dal monitoraggio ambientale alla sicurezza domestica. E che dire delle applicazioni mediche? Pacemaker e altri dispositivi impiantabili potrebbero funzionare per decenni senza necessità di interventi chirurgici per la sostituzione delle batterie. Qui però mi riservo di capire i profili di sicurezza (vedi il paragrafo successivo). Le sfide da affrontare Come ogni tecnologia rivoluzionaria, anche le batterie nucleari portano con sé una serie di sfide da affrontare. La sicurezza è ovviamente la preoccupazione principale quando si parla di materiali radioattivi. La batteria è racchiusa in un guscio di quarzo per prevenire la fuoriuscita di radiazioni. Questa precauzione è fondamentale, ma sarà sufficiente per garantire la sicurezza in tutte le possibili applicazioni? E come gestiremo lo smaltimento di questi dispositivi alla fine del loro ciclo di vita? C’è poi la questione dell’approvvigionamento di Americio. Questo elemento non è esattamente comune, e una produzione su larga scala di queste batterie potrebbe portare a nuove sfide di tipo geopolitico ed economico. Batteria nucleare, il futuro verde (ma non in senso classico) Nonostante le sfide, il potenziale di questa tecnologia è innegabile. La batteria nucleare a cristalli verdi rappresenta un passo avanti significativo nella nostra ricerca di fonti di energia affidabili e durature. Ci troviamo di fronte a una tecnologia che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui pensiamo all’energia portatile e a lungo termine. È un futuro in cui i nostri dispositivi potrebbero funzionare per decenni senza necessità di ricarica, in cui potremmo esplorare gli angoli più remoti del nostro pianeta e dello spazio con strumenti sempre alimentati. È un futuro luminoso, e brilla di un intenso verde smeraldo. Read the full article
0 notes
vorticimagazine · 4 months ago
Text
Intelligenza artificiale, intelligenza analogica e umanesimo digitale
Tumblr media
Vortici.it vi propone un contributo di riflessione davvero interessante, curato da AIDR, riguardante il mondo del digitale e la sua evoluzione nei suoi aspetti positivi e negativi. In questo mondo, siamo immersi in maniera talmente inconsapevole che, a volte, o non siamo in grado di porci degli interrogativi o semplicemente, li riteniamo superflui perché il mondo va così. Ovviamente non è una colpa. In ogni caso, riflettere non fa mai male perché alimenta lo spirito critico, aiutandoci a leggere i tempi che viviamo. Intelligenza artificiale, intelligenza analogica e umanesimo digitale di Vito Coviello(Socio Fondazione AIDR – Responsabile Osservatorio Tecnologie Digitali nel settore dei Trasporti e della Logistica) La tecnologia è stata applicata in costante evoluzione, partendo dai più semplici manufatti per arrivare alla rivoluzione industriale del 18° e 19° secolo, sino all’era della robotica e dell’intelligenza artificiale dei nostri giorni. Il lungo percorso della ricerca del benessere non è stata solo una storia di successi, tanti sono stati i fallimenti e gli errori. L’evoluzione tecnologica è stata anche contraddistinta da guerre e sopraffazioni, dallo sviluppo di strumenti di distruzione di massa e dal costante danneggiamento dell’ambiente di cui siamo oggi siamo anche consapevoli e responsabili. Il nostro pensiero analogico ci ha consentito anche di proiettarci nel futuro e molti racconti di fantascienza hanno anticipato di decenni le rivoluzioni del mondo scientifico. Nel 1942 Isaac Asimov pubblicò il primo racconto del Ciclo della Fondazione e avviò la scrittura contemporanea del Ciclo dei Robot con cui rivoluzionò il mondo scientifico, ispirando anche futuri scrittori di romanzi di fantascienza. Le storie dei robot positronici e i romanzi degli spaziali del ciclo dei robot hanno affascinato intere generazioni: i tecnici robotici utilizzati per coadiuvarci nel lavoro quotidiano e nel ciclo produttivo, sono diventati realtà anni dopo. Anche le esplorazioni spaziali, che tanto hanno fatto sognare, sono passate dalla fantascienza alla realtà quotidiana e oggi stiamo progettando il turismo spaziale che ci porterà prima o poi anche su Marte. È ora il tempo dell’intelligenza artificiale: la più pericolosa secondo alcuni, il vero cambio di prospettiva tecnologica secondo tanti altri. Adottando un approccio pragmatico, occorre essere consapevoli che non si può fermare il progresso, ma ogni sforzo deve essere rivolto alla migliore gestione del cambiamento. L’intelligenza artificiale renderà superflui milioni di posti di lavoro: si stimano centinaia di milioni di posti di lavoro in meno a livello globale solo con la piena applicazione dell’intelligenza artificiale generativa. A differenza del passato questa volta a farne le spese sono anche i colletti bianchi dalle alte retribuzioni: le chatbot li stanno sostituendo con l’apprendimento automatico. Ma l’impatto dell’intelligenza artificiale è trasversale a quasi tutti i cicli di progettazione e di produzione, non solo a quelli dove già supera gli esseri umani in determinati compiti. Certo i settori inizialmente più esposti sono proprio quelli che si basano sulla scrittura e sulla programmazione: per citarne solo alcuni, i servizi assicurativi, il telemarketing, i servizi legali; ma l’applicazione dell’AI si è già estesa e continuerà ad estendersi agli altri settori. La gestione di un cambiamento che sta avendo impatti così forti non può essere casuale e disorganica, occorre un metodo condiviso a livello globale. Il metodo dell’umanesimo digitale è quello applicato per pensare alla tecnologia come una occasione per migliorare la nostra vita. Ci troviamo di fronte alla necessità di adottare un nuovo umanesimo digitale, adeguando le regole, non i principi di base su cui esso si fonda: è la vita dell’uomo che deve basarsi sui reali bisogni e nel rispetto dell’ambiente, in contrapposizione alla logica del “tutto e subito” dove non si bada agli impatti negativi che generiamo a tutto ciò che ci circonda, noi stessi inclusi. Scopri la nostra rubrica Tecnologia   Immagine di copertina: AIDR Read the full article
0 notes
giancarlonicoli · 6 months ago
Text
31 lug 2024 08:45
“OGNI VOLTA CHE HO INCROCIATO QUALCUNO DELLA SQUADRA CINESE QUI HO DETTO "DOPATI" AD ALTA VOCE” - MARCO PEDOJA, IL TECNICO DI NICOLÒ MARTINENGHI, SENZA FRENI: “I CINESI NON FANNO MAI CHIAREZZA. DOPO L'ORO SONO ANDATO AD ESULTARGLI IN FACCIA. NON HANNO FATTO UN MOVIMENTO. QUANDO HO CAPITO CHE SAREBBE STATA UN’OLIMPIADE SPECIALE? A METÀ GIUGNO. NICOLÒ HA BATTUTO PEATY E HO VISTO LA FACCIA DI ADAM…” -
Estratto dell'articolo di Giulia Zonca per “la Stampa”
Una strategia per non lasciarsi distrarre dai soliti sospetti, una mossa segreta, degli elastici e le parole dell'allenatore che segue Nicolò Martinenghi da tutta la vita a coprirgli le spalle.
Siccome sono belle grosse, il tecnico Marco Pedoja, si espone in formato gigante.
Quando ha capito che questa sarebbe stata una Olimpiade speciale?
«A metà giugno, al Settecolli, a Roma. Nicolò ha battuto Peaty e ho visto la faccia di Adam. Si intuiva benissimo che immaginava un cambio della guardia».
Tra gli avversari c'era il cinese campione del mondo Qin Haiyang, uno dei 23 atleti trovati positivi e poi scagionati per contaminazione da cibo. Lei ha espresso le sue perplessità sugli exploit della passata stagione ben prima di questo caso.
«Ci si aspettava e si sperava che lui qui fosse così: non da podio».
Perché?
«Non è possibile che un atleta così bersagliato dai dubbi, al centro delle polemiche sia tranquillo. L'ho visto nuotare...».
Non aveva il diritto di essere tranquillo?
«È una condizione che si merita. I cinesi non fanno mai chiarezza, questi casi vengono sempre trattati in gran segreto, lontani dalla trasparenza richiesta».
Giusto avere sospetti?
«Ogni volta che ho incrociato qualcuno della squadra cinese qui ho detto "dopati" ad alta voce».
E loro?
«Non reagiscono. Dopo l'oro sono andato ad esultargli in faccia. Non hanno fatto un movimento, compreso l'allenatore americano della ranista Tang Qianting, lo stesso che ci ha derisi ai Mondiali di Doha quando Qin Haiyang ha battuto Tete. Lo abbiamo sempre guardato fisso, ha continuamente fuggito il confronto».
Sembra una strategia precisa.
«Ci sono troppe cose che non tornano, persino gli esercizi di forza che postano. Pan Zhanle, che ha il record del mondo dei 100 stile libero, che tira su 4 chili. Sui social ho replicato "Fitness for senior"… Un atleta ne solleva almeno 35. In più gli allenatori tengono strette le borracce, danno da bere e le riprendono. Perché?» .
Considerarli fuori dalle regole non porta al rischio di vederli fuori portata?
«No. Se fossi su quella lista non dormirei, l'ho detto a Tete: avranno troppi pensieri.
Hanno protestato perché le accuse di doping hanno rovinato la loro preparazione con continui controlli. Se non hai nulla da nascondere, non ti innervosisci».
[…]
0 notes
cinquecolonnemagazine · 8 months ago
Text
Decreto Salva-Casa: semplificazioni per l'edilizia e sanatoria degli abusi
Il Decreto Legge Salva-Casa, approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 maggio 2024, introduce una serie di misure volte a semplificare le procedure burocratiche in materia edilizia e a sanare gli abusi pregressi. Obiettivi del Decreto Salva-Casa Il decreto si propone di: - Liberare gli immobili "ostaggio" di norme rigide: Favorire la compravendita di case ostacolate da complessi adempimenti burocratici o da sanatorie edilizie pregresse. - Sostenere il recupero del patrimonio edilizio: Incentivare interventi di ristrutturazione e manutenzione per migliorare l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici. - Ridurre il consumo del suolo: Favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente piuttosto che la costruzione di nuovi edifici su terreni non edificati. Misure principali Le principali misure del Decreto Salva-Casa includono: - Riduzione degli oneri amministrativi: Per dimostrare lo "stato legittimo" di un immobile sarà sufficiente presentare il titolo che ha disciplinato l'ultimo intervento edilizio, anche in sanatoria. - Semplificazione del cambio di destinazione d'uso: Il cambio di destinazione d'uso di singole unità immobiliari sarà più semplice, nel rispetto delle normative di settore e delle specifiche condizioni comunali. - Nuove regole per la sanatoria degli abusi: Il decreto introduce nuove categorie di sanatoria per sanare difformità di lieve entità e introduce un regime di silenzio-assenso per le richieste di sanatoria. - Misure per l'edilizia libera: Ampliamento dell'elenco degli interventi di edilizia libera, ovvero quelli che possono essere realizzati senza bisogno di permessi o autorizzazioni. - Incentivi per il recupero del patrimonio edilizio: Sono previsti incentivi fiscali per interventi di ristrutturazione, efficientamento energetico e antisismica degli edifici. Critiche e osservazioni Il Decreto Salva-Casa ha ricevuto pareri discordanti. Apprezzamento è stato espresso da alcune categorie, come i proprietari di immobili, i costruttori e i professionisti del settore, che vedono nel decreto una semplificazione burocratica e un'occasione per sbloccare il mercato immobiliare. Critiche sono state invece mosse da ambientalisti e da alcune associazioni che temono un aumento dell'abusivismo edilizio e un peggioramento del consumo del suolo. Entrata in vigore e iter di approvazione Il Decreto Salva-Casa è entrato in vigore il 25 maggio 2024. Il decreto è un atto normativo con efficacia immediata, ma dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla sua pubblicazione. In questa fase, il testo del decreto potrebbe subire modifiche. Foto di Garik Barseghyan da Pixabay Read the full article
0 notes