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#borgo studio
yosoyloqueveo · 2 years
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THE LISSOME | Symbiotic Futures
| “As a consequence of accelerated climate change, species have been forced to create new forms of survival methods to adapt to extreme habitats. Alliances with other life forms have emerged, and new interspecific relationships are appearing, such as those of Leafy Seadragon.A story by Raquel Buj”
Leafy Seadragon is a unique interspecies, found at the intersection of a fish, a plant, and a human. They move slowly, subtly, floating like seaweed in the middle of an urban forest. They propel themselves thanks to an almost invisible fin at the edges of their neck and tail end. They are mysterious and solitary beings, but sometimes they can be seen accompanied by other close and friendly species, such as the Seahorse...”
Continues: https://www.thelissome.com/journal/new-materials-interspecies-bioplastics
____________
Credits:
Garments, accesories and scenography: Raquel Buj @ Buj Studio.
Unique pieces designed and created for Chenta Tsai. Made manually in the studio with mixed materials and techniques including bioplastics, latex and recycled fabrics.
Concept and storytelling: Raquel Buj @ Buj Studio.
Performer, musician, singer, artist: Chenta Tsai.
Photographer astist: Juan Borgognoni @ Borgo Studio. Some images intervened by AI.
MUA : Amine Haddif.
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parolequotidiane · 28 days
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Al Castello di Padernello i dolci suoni delle arpe
a cura della redazione Dal 6 all'11 settembre 2024 ritorna Arpe in Villa, il festival internazionale di studio e di concerti d’arpa. Ogni sera uno spettacolo tra gli scenari del maniero quattrocentesco della Bassa Bresciana. Un evento unico, dedicato a uno degli strumenti più romantici ed emozionanti, in un percorso musicale ricco e appassionante: torna al Castello di Padernello (BS) dal 6…
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storiearcheostorie · 7 months
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Archeologia / Scoperta a Celleno vecchia, in Tuscia: sotto la chiesa di San Donato emerge una cripta (longobarda?) dedicata all'Arcangelo Michele
Archeologia / Scoperta a Celleno vecchia (Viterbo): sotto la chiesa di San Donato emerge una cripta (longobarda?) dedicata all'Arcangelo Michele
Elena Percivaldi Una sorprendente scoperta è stata effettuata nei giorni scorsi nel cuore del suggestivo “Borgo Fantasma” di Celleno vecchia, nel Viterbese. Durante i lavori di consolidamento dei ruderi della chiesa di San Donato, gli architetti e archeologi si sono imbattuti nei resti di un’antica cripta. Un edificio noto – anche se in modo frammentario – dalle fonti documentarie e dedicato con…
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weepingwidar · 10 months
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Linus Borgo (American, 1995) - Self Portrait in My Studio (2021)
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satoshi-mochida · 1 month
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On Your Tail launches November 21 - Gematsu
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Story-driven life simulation game On Your Tail will launch for Switch and PC via Steam on November 21, publisher Humble Games and Italian studio Memorable Games announced.
Here is an overview of the game, via its Steam page:
About
Embark on an intriguing getaway you’ll never forget in On Your Tail, a sleuthy story-driven life sim of relaxation, investigation, and knowing how to play your cards right. Set in the charming seaside village of Borgo Marina, On Your Tail follows the adventures of intrepid Diana in her pursuit of the perfect summer vacation. For a curious spirit like her, that means three things: explore her new surroundings as she gets to know the eccentric inhabitants, unwind with some of the area’s iconic recreational activities, and get to the bottom of some of Borgo Marina’s most puzzling local mysteries.
Key Features
Visit a Secluded Village – Explore a beautiful Italian town by the sea, lovingly built from the ground up by the Italy-based development team at Memorable Games, and shape aspiring detective Diana’s summer in a third-person 3D narrative adventure.
Uncover Layers of Mystery – Discover secrets big and small hiding behind Borgo Marina’s idyllic exterior. Search the village’s streets and shops for leads, and collect clues on characters, locations, and events to help unmask the thief who’s menacing the once-peaceful town.
Draw Your Conclusions – Use a mix of investigation, interrogation, and deduction to unravel the truth through strategically engaging card-game inspired gameplay.
Enjoy the Ultimate Escape – Cook delicious local cuisine, or try your hand at fishing (and make extra pocket money in the process). Hit the beach, play games at the arcade, or enjoy a night simply gazing at the stars. Borgo Marina is a leisurely sandbox, and how you spend your summer is up to you.
Watch a new trailer below.
Release Date Trailer
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yama-bato · 2 years
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Borgo Gallana, Studio Andrew Trotter’s Latest Architectural Addition To The Apulian Scenic Countryside
Images          Salva López
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filorunsultra · 7 months
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Syrah quel che Syrah
Cortona è nota per un codice musicale del Duecento conosciuto come Laudario di Cortona Ms. 91 e conservato all'Accademia Etrusca. È un laudario, cioè un libro che contiene delle laude, canzoni a tema sacro con testo in volgare e di uso non liturgico. Il repertorio laudistico del Duecento ci è arrivato principalmente grazie a due codici: il Magliabechiano Banco Rari 18 di Firenze, che ha delle bellissime miniature ma è pieno di errori di notazione, e il Laudario di Cortona. Mi trovo con Raffaele in un'auto a noleggio sulla Modena-Brennero quando chiamo la bibliotecaria dell'Accademia Etrusca per vedere il codice: mi dice che non è visionabile, cioè, non oggi, forse se arrivassimo prima dell'una, d'altronde ogni giorno qualcuno chiede di vederlo, poi c'è il figlio da prendere a scuola, magari scrivendo per e-mail, o presentandoci come piccolo gruppo... comunque sarebbe meglio rimandare. Dopo quindici minuti di conversazione circolare riaggancio il telefono. Stiamo andando in Toscana per un convegno sul Syrah coordinato da Raffaele, a cui mi ha chiesto di accompagnarlo non so bene perché. La scusa del Laudario era stata buona fino all'uscita dell’autostrada di Affi, poi anche quella era crollata e di lì in poi mi sarebbero aspettati soltanto tre giorni di chilometri di corsa, vino biodinamico e cene a base di chianina (oltre a essere vegetariano, Chiani è il cognome di mia mamma e solo l'idea di mangiare una così bella mucca, che per di più porta il nome di mia madre, mi provoca orribili dolori enterici).
Cortona si trova su una collina affacciata sulla Val di Chiana, più o meno ad equa distanza tra Siena, Arezzo e Perugia. È un classico borgo medievale da "Borgo più bello d'Italia" (ogni borgo italiano è "il più bello d'Italia"). Una rocca sulla cima, qualche chiesa, dei cipressi, un grazioso cimitero e tutte quelle cose inequivocabilmente italiane: l'alimentari, l'enoteca, il bar (da leggersi i' barre, con raddoppiamento sintattico). Turismo, a marzo, poco, e comunque tutto anglofono e interessato solo a due cose: Cortona DOP (principalmente Syrah e Merlot, e in minor parte Sangiovese) e tagliata di chianina. La campagna sotto alla città e la strada regionale che porta in Umbria sono misurate dalle insegne delle centinaia di cantine e dai cartelli con gli orari delle degustazioni. Da Trento a Cortona si impiegano circa quattro ore e così, svincolati anche da quell'unica incombenza presso la Biblioteca Etrusca, a circa metà strada usciamo a Castiglione dei Pepoli, sull'Appennino Bolognese, in cerca di un piatto di fettuccine.
Il lago Brasimone è un bacino artificiale costruito nel 1911. Dal lago attinge acqua una delle uniche due centrali nucleari attive in Italia. Leggendo dal sito ufficiale dell'ENEA: "Il Centro del Brasimone è uno dei maggiori centri di ricerca a livello nazionale e internazionale dedicato allo studio e allo sviluppo delle tecnologie nei settori della fissione di quarta generazione e fusione nucleare a confinamento magnetico. Rilevanti sono le competenze disponibili sulla tecnologia dei metalli liquidi, sui materiali innovativi per applicazioni in ambienti severi, sulla prototipazione di sistemi e componenti per applicazioni ai sistemi energetici anche nucleari." Attraversando in auto la diga, verso la trattoria, Raffaele mi racconta che il referendum sul nucleare del 1987 bloccò la produzione di energia nucleare ma non la ricerca. La centrale nucleare del Brasimone (anche se non è una vera centrale) ricorda vagamente Chernobyl: il camino bianco e rosso, la cupola di cemento del reattore e i boschi tutto attorno, non ci sono invece i classici camini di raffreddamento, dandole un'aria più domestica. Accanto al lago c'è una trattoria sgarrupata per gli operai della centrale. Come in tutte le bettole per operai e camionisti, si mangia divinamente ma non leggero, segno premonitore dell'imminente cena.
L'albergo a Cortona è un quattro stelle e per aperitivo ci offrono cantucci e Vin Santo. Le quattro sciure che ci lavorano sono fin troppo disponibili e ci ammorbano parlandoci dei biscotti. Una volta arrivati in albergo io e il Raffa facciamo una corsa di acclimatamento attorno al paese che mi apre una voragine in pancia, rendendomi sempre più insofferente per quella cena. Restiamo per un po' nella hall dell'albergo ad aspettare Giorgia, una delle relatrici del convegno. Ho l'impressione di essere lì da delle mezzore quando finalmente Giorgia scende dalla camera.
La cena è alla Marelli, una cascina in mattoni rossi di proprietà della famiglia Marelli della famosa Magneti Marelli, e per metà affidata a Stefano Amerighi Vignaiolo in Cortona (da leggersi tutto insieme, di fila, senza virgola), amico e cliente di Raffaele e organizzatore del convegno. Mi aspetto una cena formale in cui mantenere un contegno istituzionale ma si tratta di tutt'altro. La tavola non è apparecchiata e anzi la stanza è alta e semivuota. Ci sono un grande caminetto al centro, un divano, due poltrone, una grande credenza piena di bottiglie vuote di Syrah francese e nient'altro. Siamo in dodici a cena ma arriviamo presto e ci sono ancora solo tre vignaioli francesi già piuttosto avanti col vino e coi trigliceridi, un broker di borsa collezionista di bottiglie d'annata e Francesco, un dipendente di Stefano. Come me, neanche Giorgia conosce nessuno e mi sento meno solo, inoltre lei è un'ingegnere: di vino ne sa più di me ma è comunque fuori contesto. Così ci mettiamo in fondo alla tavola, separati dagli altri commensali da Raffaele, che emana sapienza anche per noi. Il broker stappa una magnum di Champagne e così inizia una serata destinata a durare ore e inframmezzata da un'innumerabile sequela di portate e bottiglie di vino (in realtà, per scopi puramente antropologici, le ho contate: undici, di cui una magnum). L’ospite arriva solo al terzo bicchiere di Champagne: Stefano è sulla cinquantina, capelli e barba brizzolati e occhiali da vista Celine con montatura nera. Neri anche il maglione, i pantaloni e le scarpe. Sulla credenza ci sono dischi di Paolo Conte e qualche cd generico di musica classica, di quelli che si trovavano una volta in edicola e che contenevano qualche grande classico come Tchaikovsky e Beethoven, più qualche russo un po' più ricercato ma meno sofisticato, che ne so, Mussorgsky. Stefano è un melomane, ha scoperto l’opera da adolescente col Così Fan Tutte e poi da Mozart è arrivato a Verdi. Da giovane frequentava il Regio di Parma, che dice fosse il suo teatro preferito (mah), apprezzava anche l’orchestra del Maggio mentre non trovava nulla di eccezionale nella Scala (ancora: mah). Era talmente appassionato d’opera che chiese a sua moglie di sposarlo durante una Boheme, che però raccontandolo attribuisce erroneamente a Verdi. Io mi irrigidisco ma evito di farlo notare, i lapsus capitano a tutti e io non voglio fare quello che alza il ditino per correggere il padrone di casa, così annuisco e continuo ad ascoltarlo. Insieme a lui arrivano anche altri tre vignaioli biodinamici siciliani. Il più anziano, un distinto signore sulla settantina (che avrei scoperto essere l'unico altro vegetariano nella stanza) e i suoi due collaboratori, non molto raffinati in realtà. Alla terza bottiglia di bianco sono iniziati i rossi e, insieme ad essi, un simpatico giochetto in cui gli ospiti dovevano indovinare il vino. Raffale sembrava particolarmente bravo a questo gioco e per un po' ho avuto l'impressione che i due siciliani non facessero che ripetere quello che diceva lui. Anche il broker sapeva il fatto suo e la cosa aveva iniziato a prendere una piega deliziosa. In queste cene, mi ha spiegato Raffaele, ognuno porta qualche bottiglia e il cibo diventa più che altro un modo per continuare a bere. Dividendo una bottiglia in tanti, nessuno riesce a bere più di un paio di dita di ogni bottiglia, per cui il tasso alcolemico, una volta raggiunta una certa soglia, non si alza ulteriormente ma resta più che altro stazionario per tutta la durata della cena, facendo più che altro i suoi peggiori effetti il giorno dopo.
Quando chiedo a Raffaele se in quell'ambiente ci siano problemi di alcolismo, lui mi risponde che "da un punto di vista patologico, probabilmente no, o almeno non diffusamente, ma in una forma latente sì. Tra cene, presentazioni e fiere, i vignaioli bevono tutti i giorni. Inoltre, durante le cene come questa, si è diffusa sempre di più l'abitudine di aprire la bottiglia tanto per aprirla, spesso finendola in fretta per passare a quella dopo, o buttandone via metà, nella sputacchiera, passata di mano in mano con la scusa di gettare i fondi, e per far spazio alla bottiglia appena aperta. Così non ci si prende il tempo per lasciar evolvere il vino e per vedere come cambia nel corso della sera. È un atteggiamento bulimico e anche poco rispettoso nei confronti di una bottiglia che un povero vignaiolo ha impiegato un anno per produrre. Ogni volta che qualcuno prova a parlare di alcolismo in questo ambiente il gelo tronca ogni possibile discorso, e d'altronde nessuno è interessato a farlo, perché vorrebbe dire mettere in discussione l'intera economia del settore: quando dieci anni fa crollò definitivamente l'idea del vino come alimento centrale per la dieta mediterranea e si capì finalmente che berlo fa male, la comunicazione dell'industria vitivinicola si spostò sul suo valore culturale. Cosa di per sé anche vera, se non che la cultura del vino non sta nella bottiglia ma nel territorio; mentre l'esperienza enologica si ferma sempre alla degustazione e non si spinge mai alla vera scoperta del territorio e della sua storia, soprattutto in Italia." Insomma, quello che dovrebbe essere il pretesto diventa lo scopo.
Durante la cena apriamo una bottiglia di Cornas del 2006, l'ultima annata del vignaiolo che l’ha prodotta, un tale Robert Michel, prima che andasse in pensione. Raffaele mostrandomi la bottiglia mi fa notare che la parola più grande sull'etichetta non è il nome del vignaiolo, che invece è scritto piccolo in un angolo, né dell'uva, Syrah, anche questa scritta in piccolo, ma il nome del vitigno, cioè il posto in cui è stato fatto. Ed è scritto al centro, a caratteri cubitali: Cornas. In Francia il brand non è il nome di fantasia dato al vino dal vignaiolo, ma il nome del posto. Questo fa sì che le denominazioni siano molto più piccole e controllate che in Italia, e che attorno a queste denominazioni si costruisca un'identità più profonda. Lungo il Rodano francese, ad esempio, si trova questo paese, Cornas, dove si coltiva solo Syrah. Il cliente finale sa in partenza che non sta comprando tanto una cantina, ma un territorio, e una storia. Dopo il Cornas, aprono una bottiglia di Pinot Nero del 1959 (puoi avere il palato di una pecora come il sottoscritto, ma l'idea di bere un intruglio fermo in una cantina da 65 anni esalterebbe chiunque). Beviamo qualche altra bottiglia di Syrah di Stefano e in fine un Marsala perpetuo prodotto secondo il metodo tradizionale di produzione del Marsala, prima che gli inglesi lo trasformassero in una specie di liquore aggiungendoci alcol e zucchero per farlo arrivare sano in patria, e che viene prodotto con un sistema che ricorda quello del lievito madre.
Sopravvissuti alla cena, verso le 2 rientriamo in albergo per cercare di dormire prima del giorno successivo. Come accade le rare volte che bevo, il sabato mi alzo prima della sveglia. Devo rendermi presentabile per il convegno, a cui Raffaele mi ha incaricato di registrare gli accrediti per giustificare la mia presenza in albergo. Il convegno si tiene in una bella sala del Museo Etrusco di Cortona in cui sono conservate cose random: sarcofagi egizi, spade rinascimentali, accrocchi di porcellana settecenteschi di rara inutilità, collezioni numismatiche, mappamondi e altre cose. Una volta assolto il mio unico dovere, ritorno in albergo e mi cambio, metto le scarpe da corsa e imbocco la provinciale che porta al Lago Trasimeno.
Micky mi ha programmato un weekend di carico con un lungo lento il sabato e una gara la domenica (vero motivo della trasferta) che farò con Raffaele a Reggio Emilia. Si chiama Mimosa Cross ma non si tratta di un vero cross, è più che altro una 10 chilometri su asfalto, seguita da una salita sterrata sui colli di 500 metri di dislivello e da un'ultima discesa in picchiata stile Passatore. 23 chilometri scarsi e 500 metri di dislivello. Tornando da Cortona, il pomeriggio del sabato, passiamo per Firenze ad accompagnare un’oratrice del convegno, e per uno sperduto paesino sui colli bolognesi per accompagnare Giorgia, che sospettiamo ancora in hangover dalla sera prima. Infine: Reggio nell'Emilia. A cena io e Raffaele riusciamo comunque a bere una birra.
La mattina dopo diluvia, a Reggio fa freddo e tira vento. Albinea, da cui parte la gara, è invasa di persone e dimostra l'indomito podismo di queste lande. Dopo aver tergiversato per qualche quarto d'ora in macchina, per cercare di digerire una brioches troppo dolce, decidiamo finalmente di scaldarci. Poi partiamo: primo chilometro 3'41'', secondo chilometro 3'40''. Passo al quinto chilometro 40 secondi più lento del mio personale sulla distanza, ma non sto malaccio. Poi la strada gira e inizia a salire. La pendenza è impercettibile alla vista ma il passo crolla di 30'' al chilometro. Sono isolato e quelli davanti a me prendono qualche metro, sono attorno alla quindicesima posizione. Inizio a cercare scuse: sono alla fine di una settimana di carico, ho il lungo del giorno prima sulle gambe e il Cornas del 2006 sullo stomaco, poi inizia la salita. Quando inizia lo sterrato cambio gesto e inizio a rosicchiare metri a quelli davanti: via uno, via un altro, come saltano gli altarini, bastardi. In salita un tale dietro di me inizia a urlare grida di dolore, la prima volta fa ridere ma poi inizia a diventare fastidioso, così lo stacco per non sentirlo più. Il maledetto in discesa mi riprende e rinizio a raccontarmi scuse. Valuto seriamente di fermarmi al ristoro per aspettare Raffaele e penso ad altre cose ridicole a cui generalmente mi aggrappo quando mi trovo in una zona di effort in cui non sono abituato a stare. Ragiono sul fatto che è la prima volta che faccio una gara sull'ora e mezza: le campestri sono simili come tipo di sforzo ma sono molto più corte. Nel frattempo i chilometri passano e finalmente inizio a vedere il paese. Sull'ultimo strappo riprendo un tipo e lo stacco sul rettilineo finale. Traguardo, fine, casa.
Quando racconto al Micky che un paio di persone mi hanno superato in discesa mi dice che dobbiamo diminuire il volume e aumentare la forza: mi dimostro poco interessato alla cosa. Cerco di spiegargli che la priorità non sempre è migliorare e che non a tutti i problemi bisogna cercare delle soluzioni, e che preferisco divertirmi e godermi il processo senza chiedere di più alla corsa. Roby allora mi ha chiesto a cosa serva un allenatore: a migliorare, certo, ma non significa che questa sia la priorità. Non sono disposto a togliere tempo alla cosa che mi piace fare di più, e cioè correre, per fare degli esercizi orribili solo per non farmi superare da due stronzi in discesa o per correre in un'ora in meno la 100 miglia "X". Cerco di fare del mio meglio ma senza bruciare il percorso. Ho sentito spesso amici fare frasi del tipo "quest'anno voglio dare tutto quello che riesco a dare". No, non me ne potrebbe fregare di meno; preferisco arrivare tra 20 anni ancora con la voglia di correre e con qualcosa da scoprire. Non vincerò mai una 100 miglia e non sarò mai un campione, e questo è uno dei più grandi regali che il destino potesse farmi. Non devo impegnarmi a vincere niente perché semplicemente non posso farlo, così posso godermi il processo senza riempirmi la testa di aspettative e di puttanate, senza fare un wannabe e senza dover attendere le aspettative di nessuno. Posso semplicemente dare quello che ho voglia di dare nel momento in cui voglio darlo. Al 13 marzo 2024, nel TRC, sono quello che ha corso più chilometri di tutti, e forse sono l'unico che non ha ancora deciso che gara fare quest'anno. Perché non ha importanza, l'unica cosa che conta è uscire a correre, per il resto, Syrah quel che Syrah.
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thinkoutsidegardens · 2 years
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Borgo Gallana Bed & Breakfast by Studio Andrew Trotter. #greenery #landscaping #landscape #landscapedesign #garden #gardens #greenery #gardendesign #outdoor #outdoors #outdoordecor #exterior #exteriordesign #exteriordecor #home #homedecor #archilovers #inspiration #designer https://www.instagram.com/p/Cl5rlyfSZ-Y/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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facudotnet · 2 years
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Cover artwork of PILIGROSSA by spanish artist LaPili shot by photographer Juan Borgognoni of Borgo Studio
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yosoyloqueveo · 2 years
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THE LISSOME | Symbiotic Futures
| “As a consequence of accelerated climate change, species have been forced to create new forms of survival methods to adapt to extreme habitats. Alliances with other life forms have emerged, and new interspecific relationships are appearing, such as those of Leafy Seadragon.A story by Raquel Buj”
Leafy Seadragon is a unique interspecies, found at the intersection of a fish, a plant, and a human. They move slowly, subtly, floating like seaweed in the middle of an urban forest. They propel themselves thanks to an almost invisible fin at the edges of their neck and tail end. They are mysterious and solitary beings, but sometimes they can be seen accompanied by other close and friendly species, such as the Seahorse...”
Continues: https://www.thelissome.com/journal/new-materials-interspecies-bioplastics
____________
Credits:
Garments, accesories and scenography: Raquel Buj @ Buj Studio.
Unique pieces designed and created for Chenta Tsai. Made manually in the studio with mixed materials and techniques including bioplastics, latex and recycled fabrics.
Concept and storytelling: Raquel Buj @ Buj Studio.
Performer, musician, singer, artist: Chenta Tsai.
Photographer astist: Juan Borgognoni @ Borgo Studio. Some images intervened by AI.
MUA : Amine Haddif.
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tarditardi · 2 months
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Ross Roys: techno in luoghi magici in Toscana ad agosto
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Ross Roys tra luglio ed agosto 2024 sta facendo ballare luoghi davvero particolari nella sua amata Toscana. Lo scorso 13 luglio è stata protagonista di The cave 2k24, ovvero un evento a base di dj set all'interno della Cava Henraux, una cava dismessa, situata in Val d'Arni nel Comune di Stazzema (LU). Con lei si è esibito il dj Erick Domina. "A breve il video della nostra esibizione sarà disponibile nel mio canale YouTube", racconta Ross Roys. "E' stata davvero una grande emozione".
Non è tutto. Sabato 3 agosto con Kikka Dj e ancora con Erick Domina Ross Roys si è esibita in un dj set sul Ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano (LU), un luogo magico e particolare. "Si è trattato di un evento storico perché non è mai stata data l'autorizzazione a nessuno in quella location, tranne che ad una cantante lirica qualche tempo fa", continua Ross Roys. L'evento dedicato alla musica elettronica è stato organizzato in concomitanza del raduno delle Harley Davidson, in particolare dei gruppi "Langanster Harley Group- Langhe, Randage Free Chapter Lucca, East Coast Free Chapter Treviso, Free Chapter Urbe Scaligera Verona, che si sono radunati nei pressi del Ponte del Diavolo, al termine del loro giro. Appena i motociclisti sono arrivati al termine del loro giro e hanno posteggiato le loro moto, è iniziato il dj set. "Dopo la nostra performance ci siamo ritrovati tutti a cena nel Borgo. Protagonista è stata la musica techno, così come lo sarà nei prossimi eventi in arrivo", conclude Ross Roys.
Ross Roys su YouTube
Ross Roys su Instagram 
Instagram.com/ross_roys
Ross Roys su Spotify 
Rosaria Giudice, al mixer Ross Roys, vive di ritmo. Ha iniziato a farlo in discoteca, come ballerina per mantenersi mentre studiava come medico veterinario. Ama gli animali e la natura alla follia, ma dopo la laurea l'amore per la musica è prevalso ed è diventata dj. Con il suo sound techno / tech house da tempo fa scatenare i club tra Toscana, Liguria e ovviamente pure a Ibiza. 
Vive a Luni, un piccolo paese in Provincia della Spezia e ha iniziato a suonare in un piccolo locale a Bocca di Magra. Poi pian piano ha iniziato a spostarsi di club in club: Fusion Club a Marina di Massa (MS), Supersonic Club a Lucca (dove ha diviso la console con leggende come Francesco Zappalà, Roland Brant e Roberto Francesconi), Mambo Studio, Hush e Decibel ad Ibiza… 
Tra le sue produzioni discografiche ci sono "Take" e Zwong", pubblicate da K-Noiz e "Waves" uscita su DVS Records. Il brano a fine novembre 2020 viene poi pubblicato in un nuovo remix curato da Luca Guerrieri. Ecco poi la sua label, Ross Roys Records, dove da tempo pubblica la sua musica.
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djs-party-edm-italia · 2 months
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Ross Roys: techno in luoghi magici in Toscana ad agosto
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Ross Roys tra luglio ed agosto 2024 sta facendo ballare luoghi davvero particolari nella sua amata Toscana. Lo scorso 13 luglio è stata protagonista di The cave 2k24, ovvero un evento a base di dj set all'interno della Cava Henraux, una cava dismessa, situata in Val d'Arni nel Comune di Stazzema (LU). Con lei si è esibito il dj Erick Domina. "A breve il video della nostra esibizione sarà disponibile nel mio canale YouTube", racconta Ross Roys. "E' stata davvero una grande emozione".
Non è tutto. Sabato 3 agosto con Kikka Dj e ancora con Erick Domina Ross Roys si è esibita in un dj set sul Ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano (LU), un luogo magico e particolare. "Si è trattato di un evento storico perché non è mai stata data l'autorizzazione a nessuno in quella location, tranne che ad una cantante lirica qualche tempo fa", continua Ross Roys. L'evento dedicato alla musica elettronica è stato organizzato in concomitanza del raduno delle Harley Davidson, in particolare dei gruppi "Langanster Harley Group- Langhe, Randage Free Chapter Lucca, East Coast Free Chapter Treviso, Free Chapter Urbe Scaligera Verona, che si sono radunati nei pressi del Ponte del Diavolo, al termine del loro giro. Appena i motociclisti sono arrivati al termine del loro giro e hanno posteggiato le loro moto, è iniziato il dj set. "Dopo la nostra performance ci siamo ritrovati tutti a cena nel Borgo. Protagonista è stata la musica techno, così come lo sarà nei prossimi eventi in arrivo", conclude Ross Roys.
Ross Roys su YouTube
Ross Roys su Instagram 
Instagram.com/ross_roys
Ross Roys su Spotify 
Rosaria Giudice, al mixer Ross Roys, vive di ritmo. Ha iniziato a farlo in discoteca, come ballerina per mantenersi mentre studiava come medico veterinario. Ama gli animali e la natura alla follia, ma dopo la laurea l'amore per la musica è prevalso ed è diventata dj. Con il suo sound techno / tech house da tempo fa scatenare i club tra Toscana, Liguria e ovviamente pure a Ibiza. 
Vive a Luni, un piccolo paese in Provincia della Spezia e ha iniziato a suonare in un piccolo locale a Bocca di Magra. Poi pian piano ha iniziato a spostarsi di club in club: Fusion Club a Marina di Massa (MS), Supersonic Club a Lucca (dove ha diviso la console con leggende come Francesco Zappalà, Roland Brant e Roberto Francesconi), Mambo Studio, Hush e Decibel ad Ibiza… 
Tra le sue produzioni discografiche ci sono "Take" e Zwong", pubblicate da K-Noiz e "Waves" uscita su DVS Records. Il brano a fine novembre 2020 viene poi pubblicato in un nuovo remix curato da Luca Guerrieri. Ecco poi la sua label, Ross Roys Records, dove da tempo pubblica la sua musica.
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satoshi-mochida · 4 months
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On Your Tail ‘Explore the Mysteries of Borgo Marina’ trailer - Gematsu
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Publisher Humble Games and Italian studio Memorable Games have released a new trailer for story-driven life simulation game On Your Tail dubbed “Explore the Mysteries of Borgo Marina.” A demo is also now available via Steam until June 17.
Here is an overview of the game, via its Steam page:
About
Embark on an intriguing getaway you’ll never forget in On Your Tail, a sleuthy story-driven life sim of relaxation, investigation, and knowing how to play your cards right. Set in the charming seaside village of Borgo Marina, On Your Tail follows the adventures of intrepid Diana in her pursuit of the perfect summer vacation. For a curious spirit like her, that means three things: explore her new surroundings as she gets to know the eccentric inhabitants, unwind with some of the area’s iconic recreational activities, and get to the bottom of some of Borgo Marina’s most puzzling local mysteries.
Key Features
Visit a Secluded Village – Explore a beautiful Italian town by the sea, lovingly built from the ground up by the Italy-based development team at Memorable Games, and shape aspiring detective Diana’s summer in a third-person 3D narrative adventure.
Uncover Layers of Mystery – Discover secrets big and small hiding behind Borgo Marina’s idyllic exterior. Search the village’s streets and shops for leads, and collect clues on characters, locations, and events to help unmask the thief who’s menacing the once-peaceful town.
Draw Your Conclusions – Use a mix of investigation, interrogation, and deduction to unravel the truth through strategically engaging card-game inspired gameplay.
Enjoy the Ultimate Escape – Cook delicious local cuisine, or try your hand at fishing (and make extra pocket money in the process). Hit the beach, play games at the arcade, or enjoy a night simply gazing at the stars. Borgo Marina is a leisurely sandbox, and how you spend your summer is up to you.
On Your Tail is due out for Switch and PC via Steam in 2024.
Watch the trailer below.
Explore the Mysteries of Borgo Marina
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sounds-right · 2 months
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Ross Roys: techno in luoghi magici in Toscana ad agosto
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Ross Roys tra luglio ed agosto 2024 sta facendo ballare luoghi davvero particolari nella sua amata Toscana. Lo scorso 13 luglio è stata protagonista di The cave 2k24, ovvero un evento a base di dj set all'interno della Cava Henraux, una cava dismessa, situata in Val d'Arni nel Comune di Stazzema (LU). Con lei si è esibito il dj Erick Domina. "A breve il video della nostra esibizione sarà disponibile nel mio canale YouTube", racconta Ross Roys. "E' stata davvero una grande emozione".
Non è tutto. Sabato 3 agosto con Kikka Dj e ancora con Erick Domina Ross Roys si è esibita in un dj set sul Ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano (LU), un luogo magico e particolare. "Si è trattato di un evento storico perché non è mai stata data l'autorizzazione a nessuno in quella location, tranne che ad una cantante lirica qualche tempo fa", continua Ross Roys. L'evento dedicato alla musica elettronica è stato organizzato in concomitanza del raduno delle Harley Davidson, in particolare dei gruppi "Langanster Harley Group- Langhe, Randage Free Chapter Lucca, East Coast Free Chapter Treviso, Free Chapter Urbe Scaligera Verona, che si sono radunati nei pressi del Ponte del Diavolo, al termine del loro giro. Appena i motociclisti sono arrivati al termine del loro giro e hanno posteggiato le loro moto, è iniziato il dj set. "Dopo la nostra performance ci siamo ritrovati tutti a cena nel Borgo. Protagonista è stata la musica techno, così come lo sarà nei prossimi eventi in arrivo", conclude Ross Roys.
Ross Roys su YouTube
Ross Roys su Instagram 
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Ross Roys su Spotify 
Rosaria Giudice, al mixer Ross Roys, vive di ritmo. Ha iniziato a farlo in discoteca, come ballerina per mantenersi mentre studiava come medico veterinario. Ama gli animali e la natura alla follia, ma dopo la laurea l'amore per la musica è prevalso ed è diventata dj. Con il suo sound techno / tech house da tempo fa scatenare i club tra Toscana, Liguria e ovviamente pure a Ibiza. 
Vive a Luni, un piccolo paese in Provincia della Spezia e ha iniziato a suonare in un piccolo locale a Bocca di Magra. Poi pian piano ha iniziato a spostarsi di club in club: Fusion Club a Marina di Massa (MS), Supersonic Club a Lucca (dove ha diviso la console con leggende come Francesco Zappalà, Roland Brant e Roberto Francesconi), Mambo Studio, Hush e Decibel ad Ibiza… 
Tra le sue produzioni discografiche ci sono "Take" e Zwong", pubblicate da K-Noiz e "Waves" uscita su DVS Records. Il brano a fine novembre 2020 viene poi pubblicato in un nuovo remix curato da Luca Guerrieri. Ecco poi la sua label, Ross Roys Records, dove da tempo pubblica la sua musica.
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mattiafrizzera · 3 months
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Bandi Corso Oss e Assistente studio odontoiatrico 2024
Ci si può iscrivere entro il 21 luglio 2024 ai Corsi Oss a Arco, Borgo Valsugana, Levico e Rovereto. Entro il 9 agosto scadenza corso assistente studio odontoiatrico
Qui il bando e la documentazione per il corso 2024 di assistente studio odontoiatrico (ASO): https://www.apss.tn.it/Azienda/Formazione-e-stage/Diventare-operatori-sanitari-offerta-formativa/Corso-assistente-studio-odontoiatrico-ASO-Trento/Documenti-corsi-per-assistente-studio-odontoiatrico-ASO Scadenza iscrizioni il 9 agosto 2024 Qui il bando per il corso OSS gestito dall’Opera Armida Barelli…
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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“Borgo Materdei”: un nuovo modo di fare turismo
Il cuore pulsante di Napoli si rinnova con "Borgo Materdei", un innovativo progetto di accoglienza turistica promosso dall'associazione Passioni di Napoli, che rivoluziona il concetto di turismo attraverso la valorizzazione della comunità locale. Borgo Materdei nasce dall'idea di trasformare l'intero quartiere di Materdei in una comunità responsabile di ospitalità turistica (“CBT: Community Based Tourism”), dove gli ospiti possono sentirsi “cittadini temporanei”, identificandosi nel ritmo e nello stile di vita locale, ritrovando una dimensione più vera ed autentica. Una Comunità che vuole creare legami e dove persone accolgono persone, come amici venuti da lontano, con la gioia di rivederli ed il piacere di raccontargli tutto quello di cui sono orgogliosi. Borgo Materdei, Tavola Rotonda Così le botteghe storiche, le attività commerciali diventano infopoint diffusi, fornendo tutte le informazioni di cui si può avere bisogno: d’altro canto, chi meglio di chi vive da sempre quel luogo potrebbe darle? I vicoli, le strade e le piazze diventano un “Museo Diffuso”, in cui ogni abitante è narratore della Bellezza e custode dei luoghi e delle tradizioni locali. Non solo le eccellenze del nostro patrimonio, ma le persone sono il grande tesoro che il progetto vuole offrire: grazie all'installazione di QR Code strategici, i visitatori potranno accedere ai Luoghi delle memorie e delle passioni: non solo arte e storia, ma anche racconti, aneddoti, ricordi e piccoli segreti, narrati da una pluralità di voci, quelle di chi ci è “nato, cresciuto e pasciuto”, per esplorare le radici culturali e la vitalità di uno dei borghi più autentici di Napoli. Lo start-up del progetto, a cui da tempo Passioni di Napoli è a lavoro, culminerà in una serie di eventi culturali il 24 maggio, presso il teatro Bolivar, partner di questo ambizioso disegno che aspira ad una crescita sociale, culturale, ambientale ed umana del territorio. Borgo Materdei, infatti, deve costituire un’opportunità non solo per i visitatori, ma soprattutto per i residenti, in termini di creazione di valore e miglioramento della qualità della vita. Il pomeriggio alle ore 17.00 si terrà la round table "Ti racconto... il borgo" che vedrà coinvolti Romina Adaggio, direttrice del teatro, Ciro Guida, presidente dell’associazione VIA NOVA e Vicepresidente della III Municipalità del Comune di Napoli con delega alla Cultura, Antonio Esposito, tra i fondatori della Casa Editrice Edizioni MEA con sede a Materdei, lo scrittore Tonino Scala, autore di diversi saggi, romanzi e libri di narrativa per ragazzi e già Presidente della 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗔𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝗺𝗼𝗿𝗿𝗮, Giuseppe Esposito dell’associazione VIVIQuartiere, ideatore del progetto PASSIONI DI NAPOLI-BORGO MATERDEI. Guarattelle Presente inoltre lo Studio Fotografico di Bruno Ciniglia, che sta curando la realizzazione dei contributi video de I Luoghi delle Memorie e delle Passioni, Carmine Ciniglia, giornalista e videomaker, e gli alunni della scuola media del plesso Lombardi-Fontanelle dell’ IC Statale 19 “Russo-Montale”, con la Dirigente Scolastica, prof.ssa Fabiana Alfieri, ed Il corpo docenti. L’incontro si concluderà con una perfomance a tema degli studenti, frutto di un’attività laboratoriale realizzata durante l’intero anno scolastico, in collaborazione con Passioni di Napoli. La serata si accenderà alle ore 20.30 con lo spettacolo teatrale "Guarattelle - L'impudente rivoluzione del libero arbitrio", una produzione a Km0 interamente creata nel quartiere Materdei. Questo evento unico metterà in scena talenti locali in ogni aspetto della sua realizzazione: da autori, attori e musicisti fino ai costumisti, scenografi e truccatori, per non parlare della location, il Teatro Bolivar, celebrando così la cultura e l'arte del borgo. Critica, riflessione e autenticità sono i valori portanti della pièce teatrale che vuole porre l’accento sulla lotta agli stereotipi con un feroce, ed “impudente”, attacco alla più tradizionale delle rappresentazioni. Attraverso "Borgo Materdei", l'associazione Passioni di Napoli non solo promuove un turismo più consapevole, responsabile e partecipativo, ma rilancia anche Materdei come modello di comunità creativa e sostenibile, dove residenti e “cittadini temporanei” possono sentirsi parte di una storia viva, palpitante, vera! Per maggiori informazioni su Borgo Materdei e gli eventi correlati, visitare il sito www.passionidinapoli.it. Read the full article
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